PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sulla fotografia
Frasi sull'innamorarsi
Frasi d'amore
Auguri d'amore per San Valentino
Frasi sul cuore
Frasi sulla gentilezza
Frasi sulle carezze
Frasi sui baci
Frasi sulla vulnerabilità
Frasi sulla correttezza
Indice dei temi
Tutti i temi (1331)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le immagini più viste
I temi più visitati
Le frasi più lette ieri
Gli autori più letti
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I film più visti
Le frasi dei film più lette
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
L'industriale e il pescatore
Gara di canottaggio (La gestione di un'azienda)
La minestra fuori dalla finestra
Non so, addio
Il dito del re
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Il rospo nella pentola
Tutte le storie
Poesie
Oroscopo
Oroscopo di marzo
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricorno
Aquario
Pesci
Oroscopo Newsletter - Registrati
Tutti gli oroscopi
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi
Aforismi
Personaggi famosi
Personaggi famosi
K
K
Phil Knight
Phil Knight
Frasi di Phil Knight
Phil Knight
Imprenditore statunitense, fondatore...
24 febbraio 1938
Frasi in elenco
:
75
‐
Pagina:
1
di
8
Puoi trovare le
frasi di Phil Knight
anche in questi temi:
Denaro
Corsa
Sport
Scarpe
Scarica tutte le frasi di Phil Knight in PDF
Download PDF
Il denaro, quando è cominciato ad arrivare a palate, ha influenzato noi tutti. Non molto, e non per molto, perché nessuno di noi è mai stato motivato dal denaro. Ma è questa la natura dei soldi. Che tu ne abbia o meno, che tu ne voglia o meno, che ti piacciano o meno, cercheranno di definire la tua vita. Il nostro compito di esseri umani è fare in modo che non sia così.
Quella mattina del 1962 mi sono detto: lascia che gli altri definiscano folle la tua idea... tu prosegui per la tua strada. Non ti fermare. Non pensarci neanche di fermarti finché non arrivi là, e non stare a preoccuparti di dove sia «là». Accada quel che accada, tu non ti fermare.
Ecco il modo più semplice per capire cosa provi per una persona: dirle arrivederci.
Come tutti i miei amici aspiravo al successo. A differenza di loro non sapevo che cosa significasse. Soldi? Forse. Una moglie? Dei figli? Una casa? Certo, se avessi avuto fortuna. Erano questi gli obiettivi ai quali mi era stato insegnato ad aspirare, e una parte di me era a quello che aspirava, istintivamente. Ma nel profondo cercavo qualcos'altro, qualcosa di più. Avevo la penosa sensazione che il nostro tempo fosse breve, più breve di quanto pensassimo, breve come una corsa mattutina, e volevo che il mio avesse un senso. E uno scopo. Che fosse creativo. E importante. Ma, soprattutto... diverso. Volevo lasciare un segno nel mondo. Volevo vincere. No, non è esatto. Semplicemente, non volevo perdere. E poi è successo. Mentre il mio giovane cuore iniziava a martellare, i miei polmoni rosei si allargavano come le ali di un uccello e gli alberi diventavano indistinte macchie verdastre, mi passò davanti agli occhi, con assoluta chiarezza, quello che volevo fare della mia vita. Un gioco. Sì, pensai, ecco. Questa è la parola giusta. Il segreto della felicità, l'avevo sempre sospettato, l'essenza della bellezza o della verità, o tutto ciò che dobbiamo sapere di entrambe, sta in quel momento in cui la palla è a mezz'aria, quando i due pugili sentono avvicinarsi il suono della campana, quando i corridori sono prossimi al traguardo e la folla si alza come un corpo solo. C'è una sorta di esuberante chiarezza in quel fremito, mezzo secondo prima che si decidano la vittoria o la sconfitta. Quella, qualunque cosa fosse, doveva essere la mia vita, la mia esistenza quotidiana.
Stavo sviluppando un malsano disprezzo per l'Adidas. O forse era sano. La società tedesca aveva dominato il mercato delle calzature sportive per un paio di decenni, e aveva tutta l'arroganza di chi è abituato a dominare in modo incontrastato. Naturalmente, è possibile che non fossero affatto arroganti, che avessi bisogno di vederli come mostri per motivare me stesso. In ogni caso, li disprezzavo, e non mi piaceva doverli inseguire. Ero stanco di alzare lo sguardo ogni giorno e vederli laggiù, sempre più avanti. Non sopportavo l'idea che il mio destino fosse quello di continuare così per sempre.
Il commercio internazionale beneficia sempre, sempre, entrambe le nazioni interessate. Un'altra frase che ho sentito spesso dagli stessi professori è l'antica massima: «Quando le merci non valicano i confini nazionali, lo faranno i soldati». Anche se, com'è risaputo, definisco gli affari una guerra senza pallottole, li considero comunque uno splendido baluardo contro la guerra vera. Il commercio è la via della coesistenza, della cooperazione. La pace si alimenta con la prosperità.
In campo pubblicitario il nostro approccio era primitivo e fatto alla meno peggio. Aggiustavamo il tiro procedendo, imparando sul campo, e si vedeva. In un annuncio – mi pare per la Tiger Marathon a suola piatta – definivamo il nuovo tessuto «swooshfiber». Ancora oggi nessuno ricorda chi coniò quella parola, né il suo significato. Ma suonava bene.
Il modo migliore per rafforzare la conoscenza di una materia è condividerla.
Neanch'io guadagnavo un granché, e confidavano nel fatto che quello che gli davo era quello che potevo permettermi.
Brown riuscì a ideare una campagna e uno slogan che catturavano alla perfezione la filosofia della Nike. La sua pubblicità mostrava un corridore lungo una strada di campagna solitaria, circondato da alti pini Douglas. In Oregon, certo. Il testo diceva: «Battere gli avversari è abbastanza facile. Battere se stessi è un impegno senza fine». Tutti in azienda giudicarono l'annuncio innovativo e audace. Non si concentrava sul prodotto, ma sullo spirito alla base del prodotto, qualcosa che negli anni Settanta non si era mai visto. Le persone si complimentavano con me per quell'annuncio, come se avessimo realizzato qualcosa di rivoluzionario. Io mi stringevo nelle spalle. Non per modestia. Era solo che ancora non credevo nel potere della pubblicità. Per nulla. O un prodotto parla da sé, pensavo, oppure niente. Alla fine, è solo la qualità che conta. Non riuscivo a immaginare una campagna pubblicitaria in grado di dimostrarmi che avevo torto, o di farmi cambiare idea.
1
2
3
4
5
6
7
8
Altri autori di aforismi
Klum, Heidi
Knightley, Keira
Ti è stata utile questa pagina?
Scrivi un commento. La tua opinione è importante per noi e per tutti!
Ricevi LE FRASI PIÙ BELLE via e-mail
E-mail
OK