Aforismi
Accedi
DOWNLOAD PDF : Registrati e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.

Ratatouille

Frasi del film

Nel nostro database ci sono 20 frasi relative al film Ratatouille. Leggile tutte.
Frasi di Ratatouille

Riassunto e trama del film Ratatouille

[da Wikipedia]

Francia, 1970. Rémy (Patton Oswalt) è un piccolo ratto con un grande sogno, cucinare, che vive poco lontano da Parigi, nella soffitta di una casa di campagna abitata da una signora anziana ma agguerrita. Il topino ha un fratello di nome Émile, e un padre, di nome Django (Brian Dennehy), che è il capo della grande colonia di ratti che abita nella casa. Rémy, contrariamente ai suoi simili, possiede un olfatto ed un gusto molto raffinati, che lo portano a non voler mangiare spazzatura come fanno i suoi simili, a voler sperimentare sempre nuovi sapori e a camminare su due zampe, senza poggiare quelle che usa per mangiare.

A causa di questo, Rémy viene scelto come "esaminatore" olfattivo per tutta la colonia, ed ogni volta che un membro della colonia porta qualcosa che intende mangiare, Rémy lo annusa e dice se il cibo sia mangiabile o no. Grazie a questo salva la vita al padre, che stava per mangiare un torsolo di mela infetto da veleno per topi. L'idolo di Rémy è il famoso ed eccentrico chef francese Auguste Gusteau (Brad Garrett), la cui filosofia è Chiunque può cucinare, titolo del suo libro che ha ispirato Rémy. Però, dopo una recensione negativa da parte del critico gastronomico Anton Ego (Peter O'Toole), il ristorante di Gusteau ha perso una Stella Michelin delle sue cinque. Poco tempo dopo Gusteau è morto, e per questo motivo, secondo la legge, il ristorante ha perso un'altra Stella Michelin ed è caduto in disgrazia. Ego è un raffinato e ipercritico gastronomico senz'anima, giornalista di fama internazionale, specialista nella valutazione della qualità dei ristoranti di alto livello, determinandone con il suo giudizio il successo o la rovina.

Un giorno la colonia di cui Rémy fa parte viene scoperta dalla signora (Rémy ed Émile stavano cucinando un fungo trovato da Rémy con il fumo del camino sul tetto, un fulmine ha arrostito il fungo e i due sono stati visti mentre cercavano dello zafferano da mettere sul fungo) che prende a fucilate i topini, che così sono costretti a fuggire su barche di fortuna, lungo un affluente artificiale della Senna. Nella confusione della fuga Rémy rimane indietro per salvare il libro del suo affezionatissimo cuoco e si perde nelle fogne di Parigi, finendo davanti a due tubi e imboccando quello sbagliato, che lo porta in una grossa cascata. Quando si ritrova bagnato, solo e affamato, lo aiuta il fantasma di Gusteau, che lo conduce proprio all'interno del suo ristorante, attualmente governato da quello che era il vice di Gusteau, un bieco affarista chiamato Skinner (Ian Holm) .

Mentre Rémy osserva i cuochi al lavoro e ne elenca i compiti, arriva un giovane, Alfredo Linguini (Lou Romano), che viene assunto come sguattero solo per pietà nei confronti della madre Renata, una vecchia fiamma di Gusteau, che lo raccomanda. Alfredo è maldestro e incapace perfino di pulire il pavimento, e mentre pulisce per terra urta e fa cadere una pentola di zuppa che finisce sul pavimento. Per non farsi scoprire, la riempie d'acqua e per darle sapore versa dentro spezie e verdure a caso, ottenendo un intruglio orribile che quando lo assaggia lo fa vomitare. Allora il topo, dapprima inorridito, cerca di scappare per tornare a casa, ma quando passa davanti alla pentola della zuppa non resiste alla tentazione di modificarla e ci butta dentro verdure e altri ingredienti che correggono il sapore della zuppa.

Linguini viene scoperto da Skinner con il mestolo in mano e sta per essere licenziato in tronco con l'accusa di aver cercato di cucinare, cosa inammissibile per uno sguattero. Colpo di scena: la zuppa nel frattempo è stata servita in sala, ma non a un cliente qualunque, bensì a Solene Le Claire, nota critica gastronomica che chiede di parlare con lo chef e il giorno dopo recensisce il ristorante in modo molto positivo. I cuochi, non sapendo ovviamente del topo, credono che sia stato Alfredo a cucinare la nuova zuppa, e per questo Skinner gli ordina di prepararla di nuovo. Rémy però viene scoperto e catturato; l'esecuzione è affidata a Linguini che lo porta sulla Senna per annegarlo, ma si accorge che il ratto è intelligente (annuisce quando gli fa delle domande), e che sarebbe in grado di collaborare. Linguini e Rémy si mettono d'accordo e decidono di collaborare: il topo lo guida come fosse una marionetta, infatti il ragazzo muove gli arti in modo sincrono quando il topo gli tira certi ciuffi di capelli, come se fossero le briglie di un cavallo. Rémy ne approfitta quindi per esprimere il suo grande talento gastronomico, per mezzo del ragazzo che se ne prende il merito.

Non tutto va così liscio: il capocuoco Skinner è invidioso e prova a screditare Linguini dicendogli di cucinare l'unico piatto di Gusteau che non ha mai avuto successo (gli ingredienti sono orribili ed il sapore solitamente è disgustoso), le animelle di vitello, che viene però modificato da Rémy con una nuova salsa all'ultimo momento nonostante l'opposizione di Colette Tatou (Janeane Garofalo), l'unica cuoca donna del ristorante, per cui Alfredo sembra avere un debole. Il piatto modificato riscuote un grande successo e lo chef Skinner è ovviamente incredulo, sospetta qualcosa ma non riesce affatto a capire cosa ci sia che non va.

Un giorno Skinner riceve il risultato di un test del DNA eseguito su un capello presente nella Toque blanche che era di Auguste Gusteau, tramite il suo avvocato, che gli rivela che Linguini è un figlio naturale sconosciuto di Gusteau. Inorridito, Skinner capisce che lo sguattero dovrebbe diventare il padrone e cerca di correre ai ripari, ma Rémy se ne accorge e gli porta via la lettera del testamento, per cui il giovane riesce a prendere possesso del locale del padre ed a salire alla massima carica di chef.

La delizia dei piatti preparati con l'abilità di Rémy e la prestanza del nuovo capo del ristorante fanno riacquistare una stella al locale, incuriosendo Anton Ego che decide di voler testare i piatti preparati dal nuovo chef. Nonostante gli impegni, ma anche le preoccupazioni, di Linguini, quest'ultimo va da Rémy a chiedergli scusa, ma a causa di un errore di Émile, che nel frattempo ha ritrovato il fratello e gli ha mostrato la nuova casa della colonia nelle fogne, tutti i ratti vengono scoperti e cacciati fuori da Linguini.

Il giorno dell'arrivo di Ego, Linguini confessa a tutti che l'artefice di tutti quei piatti non era lui ma un topo, Rémy, e i suoi sottoposti, inorriditi, se ne vanno tutti, compresa Colette. Rémy però ha un'idea: ha intenzione di suddividere l'intera colonia in "gruppi", ed ognuno di questi gruppi dovrà lavarsi bene e poi occuparsi di una determinata azione di cucina. Alfredo, vedendo il suo amico e la sua famiglia riscattarsi per aver rubato nella dispensa, decide di servire ai tavoli coi pattini ai piedi, mentre Colette, dopo aver intravisto il libro di Gusteau in una libreria mentre andava via, decide di fidarsi del giovane e di tornare per aiutarlo.

Alla fine Ego, pur essendo inizialmente prevenuto contro il ristorante, assapora una rielaborazione della ratatouille, piatto originariamente povero, che improvvisamente fa tornare alla mente di Ego i ricordi della sua infanzia, quando, dopo essere caduto dalla bici, mangiò la ratatouille preparata dalla mamma.

La cucina di Rémy riesce a conquistare il critico, che vuole a tutti i costi parlare con il cuoco. A quel punto Linguini e Colette decidono di dirgli la verità, presentando il topo chef al critico gastronomico (dopo avergli fatto aspettare che il locale si svuotasse), che inizialmente è pietrificato, ma il giorno dopo scrive una recensione lusinghiera sul locale che guadagna un'altra stella, riconquistando le cinque stelle.

Skinner però denuncia comunque all'autorità sanitaria la presenza di topi in cucina, quindi il locale viene ovviamente chiuso. Ego viene quindi screditato come critico e decide di ritirarsi. Linguini, Colette e Rémy però non si perdono d'animo, così aprono un nuovo ristorante, il Ratatouille, locale più piccolo ma molto frequentato, dove la gente mangia in sala e la colonia di topi si trasferisce in soffitta, dove c'è un ristorantino apposta per loro. Quanto al critico Ego, egli decide di investire assieme a Linguini nel nuovo ristorante bistrot, di cui diventa un assiduo frequentatore, assaporando la gamma completa dei piatti preparati dal topino Chef Rémy.

Anno

2007 (17 anni fa)

Titolo originale

Ratatouille

Genere

Animazione, Commedia

Durata

117 minuti (1 ora e 57 minuti)

Regia

Brad Bird, Jan Pinkava

Film di Brad Bird
Film di Jan Pinkava

Poster e locandina

Attori del film Ratatouille

Patton Oswalt nel ruolo di Rémy
Lou Romano nel ruolo di Alfredo Linguini
Janeane Garofalo nel ruolo di Colette Tatou
Brad Garrett nel ruolo di Auguste Gusteau
Ian Holm nel ruolo di Skinner
Brian Dennehy nel ruolo di Django
Peter O'Toole nel ruolo di Anton Ego
Will Arnett nel ruolo di Horst
James Remar nel ruolo di Larousse
John Ratzenberger nel ruolo di Mustafà
Teddy Newton nel ruolo di Avv. Talon Labarthe
Tony Fucile nel ruolo di Pompidou
Jake Steinfeld nel ruolo di Git
Brad Bird nel ruolo di Ambrister, domestico di Anton Ego

Trailer

Biografie correlate al film Ratatouille

Sceneggiatura

Brad Bird

Soggetto

Jan Pinkava, Brad Bird

Musiche

Michael Giacchino

Altre schede di film

Scrivi un commento su questo film. La tua opinione è importante!

LE PIÙ BELLE le inviamo via e-mail