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Aforismi Cuore - parte 12
Frasi trovate
:
3.318
Molina
: Leni non voleva innamorarsi di Werner, ma cosa poteva fare? Entra nel portone di lui, come una dea. La sua snella ed elegante figura trema alla vista di Werner che scende lo scalone di marmo; i loro sguardi si incontrano, Leni dice...
Leni
: La mia migliore amica è stata uccisa. Ho bisogno di un posto dove stare.
Werner
: Prepara la camera per gli ospiti.
Leni
: Questa musica è magica. Mi sento come... librare nell'aria.
Molina
: Ma il suo
cuore
dice "Oh, Werner, tu mi sembri un dio, ma le tue lacrime... le tue lacrime provano che hai i sentimenti di un uomo".
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Il mio
cuore
batteva così forte... avevo paura di essere ferito di nuovo.
Gabriel
: Ha deciso, signore?
Molina
: Ehm... lei che cosa suggerisce?
Gabriel
: Beh, forse una lasagna e un antipasto.
Molina
: Non credi che la lasagna ingrassi?
Gabriel
: Beh, allora... una bistecca e una zuppa?
Molina
: Mi sembra meraviglioso.
Gabriel
: Bene. Grazie.
Molina
: Prego. La sua giacca bianca, il modo in cui si muoveva, il suo sorriso triste... Tutto sembrava perfetto, come in un film. Eh, non hai idea di quanti guai dovetti passare, un mese dopo l'altro, solo per convincerlo a fare una passeggiata. Ma un po' alla volta riuscii a fargli capire che io lo rispettavo. Per farla breve, dopo più di un anno siamo diventati amici.
Valentin
: Cristo, per fartelo ti ci volle poi un altro anno!
Molina
: Ah, sei completamente fuori strada. Non è successo niente. Mai.
Valentin
: Ma stai scherzando?
Molina
: Ma non capisci proprio niente? È sposato. Gli dissi: "facciamolo una volta, facciamolo una volta sola", ma... non ha mai voluto.
Valentin
: Eh, non posso credere a questo. E io che sto sveglio tutta la notte a pensare al tuo amico. Mi sembra proprio che sei stato incastrato, Molina. Tutto ciò che puoi fare è prendertelo da uomo.
Molina
: Invece... la prendo da donna. Sempre. Per questo voglio un marito che mi guidi.
Valentin
: Hai mai conosciuto la moglie?
Molina
: No, ma quando stavano per separarsi, Dio mio, quanti sogni mi ero fatto!
Valentin
: Per esempio?
Molina
: Che potesse venire a vivere con me, con mia madre e me. E io... avrei badato a lui. Gli avrei tolto quella sua tristezza, per sempre.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Come puoi lasciare che io stia qui seduto, continuando a chiacchierare come uno stupido pappagallo?
Valentin
: Strano. Quando Michelle è stata uccisa, a me... sono venuti i brividi.
Molina
: È solo un film, Valentin. Solo una favola della nonna.
Valentin
: Già, però io continuo a pensare... a qualcuno che conosco.
Molina
: La tua ragazza. Parlami pure di lei. Le mie labbra sono sigillate.
Valentin
: È solo che... qui dentro non posso far niente. Non posso proteggerla.
Molina
: Dopotutto hai un
cuore
.
Valentin
: Hm!
Molina
: Scrivile. Raccomandale di non correre rischi.
Valentin
: Se ognuno la pensasse così, non cambierebbe mai niente in questo mondo.
Molina
: Ora dimmi chi è che vive di fantasia.
Valentin
: Questa la chiami fantasia?
Molina
: Mi dispiace molto.
Valentin
: Un giorno questa lotta verrà premiata.
Molina
: Non preoccuparti, Valentin. Verrà il tuo giorno. Sono sicuro.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Perché il Direttore voleva parlarti?
Molina
: Ha telefonato il mio avvocato. La libertà condizionata non è possibile. Almeno per il momento.
Valentin
: Come ti ha trattato il Direttore?
Molina
: Hm! Come un frocio. Come sempre. Oh, no, accidenti! C'era anche qualcos'altro: mia madre non sta tanto bene; ha la pressione alta, e il
cuore
è un po' debole.
Valentin
: C'è gente che arriva a cent'anni in quelle condizioni.
Molina
: Certo, ma non se sono sconvolte dal dolore. Puoi immaginare la vergogna di avere un figlio in prigione. E per un motivo del genere.
Valentin
: Va' a dormire, dopo ti sentirai meglio.
Molina
: No. Soltanto una cosa mi farebbe bene.
Valentin
: Coraggio, uomo, parla pure.
Molina
: Uomo? Ah! C'è un uomo qua dentro? Bene, non lasciarlo scappare! Se n'è andato via?
Valentin
: Okay, basta con queste storie, raccontami il tuo film.
Molina
: E ora... in attesa al chiaro di luna davanti al cabaret, c'è una limousine... Gli occhi di Werner sono inchiodati sull'uscita di servizio, "la sortie des artistes". Fa cenno all'autista di aprire lo sportello per lei. Forse perché Leni vede una possibilità d'aiutare Michelle, o forse perché Leni vuole sapere che tipo di uomo si nasconda in questo invasore nemico, decide di passare la serata con lui.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Madeleine
: Ah, la bella signorina del quinto piano. Le devo raccontare una cosa. Lei crede ai miracoli?
Amelie
: Oggi proprio no.
Madeleine
: Ah... Rimarrà sorpresa. E se le dicessi che una spedizione di alpinisti sulla catena del Monte Bianco ha scoperto la prova irrefutabile che mio marito mi amava?
Nino
: Lucien, un pacchetto di lievito, per favore.
Lucien
: Per la signorina Amélie, eh?
Nino
: Sì.
Lucien
: Prepara il suo famoso pasticcio di verze.
Nino
: Eh.
Lucien
: Collignon, scatta. Prendi il lievito!
Nino
: Amélie? Amélie? Amélie?
Amelie
: Tornerò.
Raymond
: Vada in camera da letto, signorina Poulain. Eccomi... Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita. Se lei si lascia scappare questa occasione, con il tempo, sarà il suo
cuore
che diventerà secco e fragile, come il mio scheletro. Perciò si lanci... accidenti a lei!
Nino
: Io ti...
Raymond
: Ehi!
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Cliente
: Vorrei mezzo chilo di pesche noci.
Lucien
: Le do queste. Sono molto più belle.
Collignon
: Ah, dimenticavo, il signore è un esteta. Eh, sì, da quindici giorni se ne va la sera con chili di invenduto. Mi sono detto: "Avrà vinto un maiale alla fiera del prosciutto". Invece no: il signore sta imparando a dipingere. Eh, sì. Il giorno vende porri e insalate, e la sera dipinge rape. Che volete che me ne faccia di un ortaggio così?
Narratore
: Un buon suggeritore, come in teatro nascosto dietro le finestrelle dei seminterrati, pronto a fornire una risposta sferzante. I timidi avrebbero finalmente l'ultima parola.
Suggeritore
: Lei certamente non rischia di essere un ortaggio, perché perfino un carciofo ha un
cuore
.
Amelie
: Lei certamente non rischia di essere un ortaggio, perché perfino un carciofo ha un
cuore
.
Clienti
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Mendicante
: Ah, no, grazie, signorina. Non lavoro mai di domenica.
Narratore
: Spesso, nei fine settimana, Amélie prende il treno per andare a trovare suo padre.
Amelie
: Ma perché non approfitti che sei in pensione?
Raphael Poulain
: Per fare cosa?
Amelie
: Per viaggiare. Non ti sei mai allontanato da qui.
Raphael
: Bah... da giovani, io e tua madre... sì che avremmo viaggiato. Ma non potevamo. A causa del tuo
cuore
.
Amelie
: Sì, lo so.
Raphael
: A questo punto, adesso...
Narratore
: A volte, il venerdì sera, Amélie va al cinema.
Amelie
: Mi piace molto voltarmi nel buio e osservare le facce degli altri spettatori.
Film
: Al primo che arriverà in fondo alla passerella.
Amelie
: E poi mi piace cogliere quei particolari che nessuno noterà mai. Invece non mi piace, nei vecchi film americani, quando il guidatore non guarda la strada.
Film
: You know, you are a very beautiful woman... A very, very, beautiful woman.
Narratore
: Non ci sono uomini nella vita di Amélie. Ci ha provato un paio di volte, ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative. In compenso, coltiva un gusto particolare per i piccoli piaceri: tuffare la mano in un sacco di legumi; rompere la crosta della crème brulée con la punta del cucchiaino; e far rimbalzare i sassi sul canale Saint-Martin. Lui è l'uomo di vetro. Per una malattia congenita, le ossa gli si rompono come fossero di cristallo. I suoi mobili sono ricoperti da imbottiture. Una semplice maniglia rischia di fratturargli i metacarpi. Sono vent'anni che evita di uscire di casa. Col tempo non è cambiato nulla. Amélie continua a rifugiarsi nella solitudine. Si diverte a porsi domande cretine sul mondo o sulla città che si stende davanti ai suoi occhi. Per esempio, quante coppie in questo preciso istante stanno per avere un orgasmo?
Amelie
: Quindici.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: Il 3 settembre 1973, alle 18, 28 minuti e 32 secondi, una mosca della famiglia dei Calliphoridi, capace di 14.670 battiti d'ali al minuto, plana su rue Saint-Vincent, a Montmartre.
Nello stesso momento, in un ristorante all'aperto a due passi dal Moulin de la Galette, il vento si insinua magicamente sotto una tovaglia facendo ballare i bicchieri senza che nessuno se ne accorga.
In quell'istante, al quinto piano del 28 dell'Avenue Trudaine, IX Arrondissement, Eugène Koler, di ritorno dal funerale del suo migliore amico, Emile Maginot, ne cancella il nome dalla sua rubrica.
Sempre nello stesso momento, uno spermatozoo con il cromosoma X del signor Raphaël Poulain, si stacca dal plotone per raggiungere un ovulo della signora Poulain, nata Amandine Fouet. Nove mesi più tardi, nasce Amélie Poulain. Il padre di Amélie, ex-medico militare, lavora presso la Stazione termale di Enghien-les-Bains. A Raphaël Poulain non piace
: fare pipì accanto a qualcuno; sorprendere uno sguardo di disprezzo sui suoi sandali; uscire dall'acqua e sentirsi il costume appiccicato addosso. A Raphaël Poulain piace: strappare enormi pezzi di carta da parati; mettere in fila le sue scarpe e lucidarle con cura; svuotare la scatola degli attrezzi, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine. La madre di Amélie, Amandine Fouet, maestra originaria di Gueugnon, è sempre stata una persona instabile e nervosa. Ad Amandine Poulain non piace: avere le dita lessate quando fa il bagno; essere - da qualcuno che non le va - sfiorata con la mano; avere il segno del cuscino stampato sulla guancia la mattina. Ad Amandine Poulain piace: il costume dei pattinatori artistici in tv; far brillare il parquet con le pattine; svuotare la borsetta, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine.
Amélie ha 6 anni. Come tutte le bambine, vorrebbe che suo padre l'abbracciasse ogni tanto, ma... lui ha un contatto fisico con lei solo durante il controllo medico mensile. La piccola, sconvolta da tanta intimità eccezionale, non riesce a contenere il batti
cuore
, perciò, il padre la crede affetta da un'anomalia cardiaca. A causa di questa malattia fittizia la piccina non va a scuola. È sua madre che le fa da maestra.
Amandine Poulain
: Le... galline... covano... sovente... in... convento.
Amelie Poulain
: Le galline... covano...
Amandine
: Bravissima.
Amelie:... sov-in-conv.
Amandine
: No!
Narratore
: Senza contatto con gli altri bambini, sballottata tra lo stato febbrile di sua madre e la glacialità di suo padre, Amélie si rifugia in un mondo da lei inventato. In questo mondo i dischi di vinile sono preparati come delle crêpes, e la moglie del vicino, in coma da mesi, in realtà ha scelto di esaurire in una volta tutte le sue ore di sonno.
Donna In Coma
: Così potrò rimanere sveglia giorno e notte per il resto della mia vita.
Narratore
: Il solo amico di Amélie si chiama "il Capodoglio". Ma l'ambiente familiare ha reso il pesciolino nevrastenico e incline al suicidio.
Amelie
: Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Narratore
: I tentativi suicidi di Capodoglio non fanno che aumentare lo stress materno. Si impone una decisione.
Amandine
: Oddio!
Narratore
: Per consolare Amélie, la madre le regala una Kodak Instamatic di occasione.
Vicino
: Bambina! Ma che cos'hai combinato! Lo vedi che cosa è successo? È colpa tua! Del tuo apparecchio!
Narratore
: Un vicino approfitta dell'ingenuità di Amélie per farle credere che il suo apparecchio è difettoso: provoca incidenti. Avendo scattato foto tutto il pomeriggio, la sera l'assale un atroce dubbio. Sprofonda davanti alla TV, sopraffatta dalla responsabilità di un gigantesco incendio, due deragliamenti e un disastro aereo. Qualche giorno dopo, capisce che il vicino l'ha presa in giro, e decide di vendicarsi.
Telecronista
: ... la palla va a finire a Fontebet
[?]
, che si trova proprio di fronte alla porta difesa da Jean Paul Bertrand-Demanes. Susic, Zaremba...
Vicino
: Ma che succede?
Telecronista
: ... e gol!
Vicino
: Porca puttana! Oh! Oh, oh!
Telecronista
: ... fantastico di Susic! Un tiro fulminante, azione splendida! Al quarto minuto di gioco!
Vicino
: Non fare scherzi!
Telecronista
: La squadra avversaria si trova sùbito in difficoltà. Susic oggi è in gran forma, sembra imprendibile...
Vicino
: Sì!
Telecronista
: ... ha ritrovato lo spa...
Vicino
: No! Proprio adesso! Guarda che se continui così io ti sfascio!
Telecronista
: ... di gol così se ne vedono pochi...
Vicino
: No, miseriaccia, no!
Telecronista
: ... una partita così non si vedeva da anni!
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Giudea, Anno Domini 33. Sabato pomeriggio. Grosso modo, all'ora del tè.
Predicatore
: Beati i poveri in spirito, perché sarà loro il regno dei cieli. Beati quelli che soffrono, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di
cuore
, perché vedranno Dio.
Mandy
: Voce!
Brian Cohen
: Shhh! Smettila, mamma.
Mandy
: Beh, non si sente un accidente! Facciamoci una bella lapidazione.
Mr. Nasone
: Shhh!
Brian
: Le lapidazioni ci sono tutti i giorni.
Mandy
: Oh, andiamo, Brian!
Nasone
: La dovete piantare!
Moglie Di Nasone
: E sempre con le dita nel naso!
Nasone
: Non è vero, mi stavo lisciando i baffi.
Moglie Di Nasone
: Sì, ti ho visto, sai, mentre parlavi con quella signora.
Nasone
: Non è vero!
Moglie Di Nasone
: E lascialo in pace, quel povero naso! Ma che t'ha fatto?
Mr. Sfacciato
: E piantatela! Non si sente una parola.
Moglie Di Nasone
: Guarda che tu a me "piantatela" non me lo dici! Io stavo parlando con mio marito, qua! Ma guarda questo!
Sfacciato
: Beh, vacci a parlare da un'altra parte! Non riesco a sentire niente!
Nasone
: Non alzare la voce con mia moglie!
Sfacciato
: Le ho solo chiesto di stare zitta, così sentiamo qualcosa, nasone!
Moglie Di Nasone
: Non permetterti più di chiamare "nasone" mio marito!
Sfacciato
: Non lo chiamerò più così, basta.
Mr. Gregory
: Volete far silenzio, per favore? Che cosa ha detto?
Sfacciato
: Non lo so, ero occupato a parlare con Nasone.
I Spettatore
: Mi pare che ha detto "beati i panificatori".
Moglie Di Gregory
: Beh, e che hanno di speciale, i panificatori?
Gregory
: Non va interpretato in senso letterale. Si riferisce a tutti coloro che operano nel settore cereali.
Sfacciato
: Se non chiacchieravi tanto lo sentivamo, Nasone.
Nasone
: Ehi, dillo un'altra volta e ti spacco la faccia, scemo!
Sfacciato
: Perché non lo ascolti? Magari adesso dice anche "beati i nasoni"!
Brian
: E dai, lascialo in pace.
Sfacciato
: Ah, anche tu mica scherzi, in quanto a naso. Ma da dove venite tutti quanti? Da Nasonia?
Nasone
: Tu prova a ripeterlo, e giuro che ti faccio un culo così!
Moglie Di Nasone
: Non essere volgare! E quelle dita mettitele in tasca, che è meglio!
Nasone
: Io le dita le metto dove mi pare, e quello lo gonfio!
II Spettatore
: Sentito? Beati i puri di cuori!
Gregory
: I puri di cuori?
II Spettatore
: Hmmm... Sì, perché si berranno Dio.
Gregory
: Qualcuno sa come si chiama?
Moglie Di Nasone
: Tu non gonfi proprio nessuno!
Nasone
: Lo gonfio eccome, se mi richiama "nasone"!
Sfacciato
: E quanto rompi, Nasone!
Nasone
: Ah-ha! Va bene, l'hai voluto! Lo vedi questo? Sapessi quanto fa male...
Moglie Di Nasone
: ... E pure i mansueti! Beati siano i mansueti! Oh, meno male, sono proprio contenta che qualcosa tocchi anche a loro. Sono proprio contenta, poveracci.
Sfacciato
: Senti, io dico solo la verità. Tu ce l'hai grosso, il naso!
Nasone
: Ehi! Il tuo, di naso, sarà diventato come un pallone, quando ti avrò sistemato, chiaro?
Spettatori
: Shhh!
Sfacciato
: Al tuo chi ci ha pensato, il fratello di Golia?
Nasone
: Ehi! D'accordo, ti ho avvertito!
Moglie Di Gregory
: Oh, ma la pianti di rompere? Ah!
Nasone
: Io lo ammazzo! L'ammazzo! Lasciami! Lasciatemi!
Mandy
: Oh, andiamocene alla lapidazione.
Brian
: D'accordo.
Nasone
: Lasciami!
Francis
: Ma è chiaro come il sole: la religione è sostenuta da tutti quelli che hanno interesse a mantenere lo status quo.
Reg
: Giusto, e quello che Gesù non riesce a valutare è che sono proprio i mansueti, il problema.
Judith
: Sì, questo è verissimo, Reg, sì, è proprio così.
Mandy
: Datti una mossa, Brian, se no arriviamo che l'hanno già lapidato.
Brian
: Vengo.
Moglie Di Gregory
: Aaah! Aaah!
Gregory
: Tu sei solo un maleducato!
Sfacciato
: ... è un pecoraio!
Gregory
: È mia moglie, questa signora!
Moglie Di Gregory
: Ma guarda che modi!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Jimmy
: Auggie! Auggie! C'è un cliente.
Ruby McNutt
: Ciao, Auggie. Sei proprio tu? Non sei Auggie?
Auggie
: Cristo, Ruby, ne è passato di tempo. Credevo fossi morta.
Ruby
: Eh! Diciotto anni e mezzo.
Auggie
: Soltanto? Mi sembravano trecento.
Ruby
: Stai bene, Auggie.
Auggie
: No, per niente. sto di merda. E anche tu, Ruby, non scherzi, eh? Come mai quella benda? Che ne hai fatto di quelle pietre blu? Le hai barattate con una bottiglia di gin?
Ruby
: Preferisco non parlarne. Ma... se ci tieni a saperlo le ho perse, ma tanto meglio così. Erano maledette, mi hanno dato solo dispiaceri.
Auggie
: E credi che sia meglio andare in giro vestita da Capitan Uncino?
Ruby
: Sei sempre stato un figlio di puttana. Hai sempre avuto la lingua affilata.
Auggie
: Io almeno sono coerente. È una qualità che non tutti hanno.
Ruby
: Senti, sono venuta qui per parlarti di una cosa, e il minimo che tu possa fare è ascoltare quello che ho da dirti. Me lo devi. Sono venuta qui apposta da Pittsburgh e non me ne andrò se non mi avrai ascoltato.
Auggie
: Bene. Parla pure, donna dei miei sogni. Sono tutt'orecchi.
Ruby
: È una cosa fra me e te, forse dovremmo parlarne in privato.
Auggie
: Hai sentito, pidocchio? La signora e io abbiamo una conversazione privata. Esci e mettiti davanti alla porta. Se qualcuno prova a entrare, digli che è chiuso, capito?
Jimmy
: Sì, ho capito. Il negozio è chiuso. E quando devo dire che riapre?
Auggie
: Quando io ti dico che è aperto. Riapre quando io ti dico che è aperto.
Jimmy
: Okay. Capito. Non c'è da strillare.
Auggie
: Va bene, tesoro, cos'hai in testa?
Ruby
: Smettila di guardarmi così, mi fai venire i brividi.
Auggie
: Così come?
Ruby
: Così... questo modo di fissarmi, non ti mangio mica. Sono venuta qua per chiederti aiuto. Se continui a fissarmi così potrei mettermi a urlare.
Auggie
: Aiuto, eh? Non credo che questo aiuto abbia niente a che fare con i soldi, vero?
Ruby
: Non correre. Tu arrivi sùbito alle conclusioni. Non ho ancora aperto bocca. E poi... non è per me. È per nostra figlia.
Auggie
: Nostra... figlia? Ho capito bene? Nostra figlia? Sia chiaro: tu forse avrai una figlia, ma io sono sicuro di non averne. E anche se così fosse, il che non è, non sarebbe nostra figlia.
Ruby
: Si chiama Felicity. Ha appena compiuto 18 anni. E... Ed è scappata da Pittsburgh circa un anno fa.
Auggie
: Ah, ah, ah!
Ruby
: Vive qui a Brooklin con un tizio che si chiama Chico. Sta in qualche... qualche topaia e... e si fa di crack. È incinta di quattro mesi. Io non riesco a pensare a quel bambino, Auggie. È nostro nipote, mi credi? Nostro nipote.
Auggie
: Basta così. Adesso finiscila con queste stronzate. È stata una tua idea di chiamarla Felicity?
Ruby
: Sì. Vuol dire "felicità".
Auggie
: Lo so cosa vuol dire. Comunque non è un bel nome.
Ruby
: Non so proprio dove andare, Auggie.
Auggie
: Mi hai già fregato una volta, tesoro. Perché adesso dovrei crederti?
Ruby
: Ma perché ti dovrei mentire? Tu credi che sia facile venire a parlarti qui, in questo posto? Perché avrei dovuto farlo... se non fossi costretta?
Auggie
: Me l'hai detto quando ho rubato quelle pietre per te. Ti ricordi, piccola, vero? Il giudice mi fece scegliere: o ti arruoli o vai in prigione. E così ho dovuto fare quattro anni di Marina invece di andare al college. Ho visto uomini rimanere senza gambe e braccia. Stavo quasi per lasciarci la pelle. E tu, dolce Ruby McNutt, tu sparisci e sposi quel... quello stronzo di Bill.
Ruby
: Non mi scrivevi da oltre un anno. Cosa dovevo pensare?
Auggie
: Sì, beh, avevo perso la penna. E quando ne ho trovato un'altra, non avevo più la carta.
Ruby
: Era tutto finito con Bill quando sei tornato. Forse l'hai dimenticato, ma eri molto contento di vedermi allora.
Auggie
: Tu eri piuttosto freddina, almeno all'inizio.
Ruby
: Era finita, tesoro, così vanno le cose. Abbiamo passato anche dei bei momenti insieme.
Auggie
: Un paio di momenti, sì. Questo sì.
Ruby
: È proprio allora che Felicity è entrata in scena. In uno di quei due secondi.
Auggie
: Non bluffare, dolcezza. Io non sono responsabile di nessun figlio.
Ruby
: Credevo di farcela. Non volevo disturbarti, credevo di farcela. Da sola. Non ci sono riuscita. Lei è davvero nei guai, Auggie.
Auggie
: Bella prova, amica mia. Mi piacerebbe aiutarti, in nome dei vecchi tempi.
Cliente
: Ehi, giovanotto, ma che sta succedendo? Levati da qua.
Auggie
: Ma ora non posso davvero.
Jimmy
: Io non posso.
Auggie
: Tutti i miei risparmi sono andati per un affare importante...
Cliente
: Chiuso è?
Auggie
: ... e non ho avuto il tempo di farci profitto. Peccato, ma sei capitata al momento sbagliato.
Ruby
: Sei un gran bastardo con il
cuore
di pietra.
Jimmy
: Io... io non posso.
Ruby
: Come hai fatto a diventare così cattivo, Auggie?
Auggie
: Lo so, credi che ti stia mentendo, ma ti sbagli.
Cliente
: E io traso.
Auggie
: Quello che ti ho detto è tutta verità.
Cliente
: U voi capire? Io traso.
Auggie
: Ehi, il negozio è chiuso. Non avete sentito quello che ha detto il ragazzo? Il negozio è chiuso!
Cliente
: Il cartello dice che siete aperto dalle otto alle sei!
Auggie
: Questo cazzo di negozio è chiuso!
Cliente
: Va fa n'to culo!
Auggie
: Va' a prendere un po' d'ossigeno, ciccione di merda!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
[Fabio Fazio è il]
classico comunista col
cuore
a sinistra e il portafogli a destra.
Roberto Fico
Cit. da
Il fatto quotidiano.it, 24 giugno 2017
Frasi di Roberto Fico
Chi ci ha dato il sentimento del giusto e dell'ingiusto? Dio, che ci ha dato un cervello e un
cuore
.
Voltaire
Cit. da
Dizionario Filosofico
Frasi di Voltaire
L'uomo di gusto spiegò molto bene come un'opera teatrale possa aver un qualche interesse senza valere quasi nulla; dimostrò in poche parole che non basta introdurre una o due situazioni che si trovano in tutti i romanzi, e che sempre seducono gli spettatori, ma che bisogna essere innovativi senz'essere bizzarri, spesso sublimi e sempre naturali, conoscere il
cuore
umano e farlo parlare, essere grande poeta senza che mai nessun personaggio dell'opera sembri un poeta; conoscere perfettamente la propria lingua, parlarla con proprietà, con armonia continua, senza che mai la rima vada a discapito del senso.
Voltaire
Cit. da
Candido
Frasi di Voltaire
È uno scrittore
[Marivaux]
che conosce tutti i viottoli del
cuore
umano, ma non sa la strada maestra.
Voltaire
Frasi di Voltaire
Boswell
: Quando venni a trovarvi, pensavo di vedere un grandissimo ma cattivissimo uomo.
Voltaire
: Siete molto sincero
Boswell
: Sì, ma la stessa
[sincerità]
mi fa confessare che ho trovato il contrario. Solo il vostro Dictionnaire philosophique
[mi turba]
. Per esempio. Âme, l'Anima...
Voltaire
: Quello è un buon articolo.
Boswell
: No. Scusate. Non è
[l'immortalità]
un'idea piacevole? Non è più nobile?
Voltaire
: Sì. Voi avete il noblie desiderio di essere il Re d'Europa.
[Dite]
"Lo desidero, e chiedo la vostra protezione
[per continuare a desiderarlo]
". Ma non è probabile.
Boswell
: No. Ma se non può essere in un modo, non è detto che non possa essere nell'altro.
[Come Catone, diciamo]
"Dev'essere così", finché
[arriviamo a possedere]
l'immortalità.
Voltaire
: Ma prima di dire che quest'anima esisterà, dobbiamo sapere che cosa sia. Io non conosco la causa. Non posso giudicare. Non posso essere un giudice. Cicerone dice, potius optandum quam probandum. Noi siamo esseri ignoranti. Siamo gli zimbelli della Provvidenza. Io sono il povero Punch.
Boswell
: Non vorreste che vi fossero pubbliche funzioni?
Voltaire
: Sì, con tutto il
cuore
. Riuniamoci quattro volte all'anno in un gran tempio con musica, e ringraziamo Dio di tutti i suoi doni. V'è un solo sole. V'è un solo Dio. Vi sia una sola religione. Allora tutti gli uomini saranno fratelli.
Boswell
: Potrò scrivervi in inglese, e voi mi risponderete?
Voltaire
: Sì. Addio.
Voltaire
Frasi di Voltaire
Ci sta a
cuore
non solo il problema tecnico dell'assicurare e preservare la pace, ma anche l'importante compito dell'istruzione e dell'illuminazione delle menti. Se vogliamo contrastare le forze che minacciano di sopprimere la libertà intellettuale e individuale dobbiamo avere chiara davanti ai nostri occhi la posta in gioco, e quanto dobbiamo a quella libertà che i nostri antenati conquistarono per noi dopo dure lotte. Senza tale libertà non ci sarebbe stato alcuno Shakespeare, o Goethe, o Newton, o Faraday, o Pasteur o Lister. Solo gli uomini liberi possono produrre le invenzioni e le opere intellettuali che a noi moderni rendono la vita degna di essere vissuta.
[Scienza e civiltà - discorso al Royal Albert Hall di Londra, 3 ottobre 1933]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Senza il pensiero di te non vorrei più vivere in mezzo a questo miserabile gregge umano. Avere te mi rende fiero, e il tuo amore mi rende felice. Sarò doppiamente felice quando potrò tenerti nuovamente stretta stretta al
cuore
e rivedere quegli amorosi occhi che brillano solo per me e baciare la tua tenera bocca che vibra di gioia solo per me.
[30 agosto o 6 settembre 1900]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere d'amore
Frasi di Albert Einstein
Santo cielo, quel Johonzel! | Il desiderio l'ha reso folle! | Quando pensa alla sua Doxerl | il cuscino pare che bolle.
[fonte 298]
|| Se il mio tesoro è corrucciato, | io mi faccio tutto piccino, | ma ella alza appena le spalle | e non le importa neanche un pochino. || Ai miei vecchi queste cose | paiono solo una stupidata, | ma non osano fiatare | per timor di una sfuriata! || Il mio tesoro con la sua bocca, | canta ariette tenere e belle, | talché del
cuore
la corda mi tocca | e la mia voce raggiunge le stelle.
[20 agosto 1900]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere d'amore
Frasi di Albert Einstein
Sai che i tuoi ardenti desideri si realizzeranno solo se sarai capace di amore e comprensione per uomini, animali, piante e stelle, così che ogni gioia sarà la tua gioia e ogni dolore il tuo dolore? Apri i tuoi occhi, il tuo
cuore
, le tue mani e fuggi quel veleno che i tuoi antenati hanno succhiato così avidamente dalla Storia. Soltanto allora il mondo intero diventerà la tua patria e il tuo lavoro e i tuoi sforzi diffonderanno benedizioni.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Tutti quelli che hanno a
cuore
la civiltà e la giustizia devono esercitare tutta la loro forza per convincere i propri simili della necessità di sottomettere tutti i paesi a un obbligo internazionale di questo genere.
[Da: La Conferenza sul disarmo del 1932]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Il mio appassionato senso della giustizia sociale e della responsabilità sociale ha sempre contrastato curiosamente con la mia pronunciata libertà dalle necessità di un contatto diretto con altri esseri umani e comunità umane. Vado per la mia strada e non ho mai fatto parte con tutto il
cuore
del mio paese, della mia città, dei miei amici e neppure della mia famiglia più prossima; rispetto a tutti questi legami non ho mai perso un ostinato senso del distacco, del bisogno di solitudine ‐ un sentimento che aumenta con il passare degli anni.
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
In qualsiasi momento quest'uomo ci avesse lasciato, avremmo provato un senso di perdita irreparabile
[...]
. Possa egli avere un'influenza duratura sul
cuore
e sulla mente degli uomini!
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
Fin dalla prima infanzia porto una freccia di dolore confitta nel
cuore
. Fin quando mi sta confitta, sono ironico ‐ se vien levata, io muoio.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Diario
Frasi di Soren Kierkegaard
Conosciamo la verità non solo con la ragione ma anche col
cuore
.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Niente rivela maggiormente un'estrema debolezza di mente quanto il non conoscere che cosa sia l'infelicità di un uomo senza Dio; niente denota maggiormente una cattiva disposizione del
cuore
quanto il non desiderare la verità delle promesse eterne; niente è così stupido quanto il fare il gradasso con Dio.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Lei era entrata in quella parte del
cuore
dove ci sono le cose più buone, quella simile a una credenza dei dolci dove c'è la Nutella, i biscotti, le merendine, la marmellata; quell'angolo di
cuore
dove quando uno ci entra, succeda quel che succeda, da lì non uscirà mai. Non c'entra l'amore. Ci sono persone che da quando le conosci non smetti mai di volergli bene.
Fabio Volo
Cit. da
Esco a fare due passi
Frasi di Fabio Volo
Le lacrime non conoscevano da troppo tempo la forma delle mie guance, la linea del mio viso, la luce del difuori. Silenziose per natura, arrivate agli occhi cadevano all'indietro giù fino in fondo al
cuore
che sempre più faticava a galleggiare.
Fabio Volo
Cit. da
È una vita che ti aspetto
Frasi di Fabio Volo
Dan
: Ti hanno conferito la Medaglia d'Onore del Congresso.
Forrest
: Ora, questo è il tenente Dan. Tenente Dan!
Dan
: Ti hanno conferito la Medaglia d'Onore del Congresso.
Forrest
: Sì, signore. È come dice lei.
Dan
: Hanno conferito a te, un imbecille, un broccolo che va in televisione a fare la figura del deficiente davanti all'intero dannatissimo Paese, la Medaglia d'Onore del Congresso?
Forrest
: Sì, signore.
Dan
: Bene, allora la cosa è perfetta! Ho soltanto una cosa da aggiungere. Dio maledica questa benedetta America. Oddio! Ah...
Forrest
: Tenente Dan! Il tenente Dan mi disse che stava in un albergo. E siccome non aveva le gambe, passava quasi tutto il tempo a esercitare le braccia.
Dan
: Volta a destra. Volta a destra! Forza.
I Tassista
: Ehi, ci vogliamo sbrigare?
Forrest
: Cosa ci fa a New York, tenente Dan?
Dan
: Vivo attaccato al capezzolo del Governo. Lo succhio tutto. Ehi, ehi, ehi! Ma sei cieco?
II Tassista
: Tornatene a casa, prima che ti ammazzino!
Dan
: Non lo vedi che sto camminando?
II Tassista
: Ma te guarda!
Dan
: Forza, vai, vai, vai!
Forrest
: Restai col tenente Dan e passammo insieme le feste.
Bob Hope
: Un anno fantastico, tornate a casa. Dio vi benedica.
Dan
: Tu l'hai già trovato Gesù, Gump?
Forrest
: Dovevo cercarlo? Non lo sapevo, signore.
Dan
: Ah, ah, ah! Tutti quegli storpi dell'Associazione Veterani... Non fanno altro che parlare di questo. Gesù qui, e Gesù là. Allora? L'ho trovato Gesù? Hanno perfino mandato un prete a parlare con me. Ha detto che Dio ci ascolta, ma che io devo aiutarmi da solo. E che se faccio entrare Gesù nel mio
cuore
, un giorno camminerò a fianco a lui nel regno beato dei cieli. Hai sentito quello che ho detto? Camminare a fianco a lui nel regno beato dei cieli. Beh, accidenti al mio culo sciancato! Dio ci ascolta. Sono tutte stronzate.
Forrest
: Io ci vado in Paradiso, tenente Dan.
Dan
: Ah. Bene. Prima di andarci, perchè non muovi quel tuo culo fino all'angolo e prendi un'altra bottiglia di vino fetente?
Forrest
: Sì, signore.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Preside Hancock
: Il suo ragazzo è diverso, signora Gump. Il suo quoziente intellettivo è 75.
Signora Gump
: Beh, ognuno di noi è diverso, signor Hancock.
Forrest
: Mamma voleva per me l'istruzione migliore, così mi portò alla scuola centrale della Contea di Greenbow. Incontrai persino il preside.
Preside
: Voglio mostrarle una cosa, signora Gump. Guardi, questo è normale. Forrest si trova esattamente qui. Lo stato richiede un quoziente intellettivo minimo di 80 per frequentare la scuola pubblica, signora Gump. Dovrà andare in una scuola speciale, di sicuro. Lì si troverà benissimo.
Signora Gump
: Ma "normale" che vuol dire, in effetti? Beh, ammettiamo che sia un pochinino più tardo, ma mio figlio Forrest dovrà avere le stesse opportunità che hanno tutti gli altri ragazzi. Non andrà in una di quelle scuole dove ti fanno intrecciare i canestri. Qui stiamo parlando di cinque miseri punticini. Si potrà pure fare qualcosa...
Preside
: Noi abbiamo un sistema scolastico progressivo. Non vogliamo che qualche alunno rimanga indietro. C'è un signor Gump, signora Gump?
Signora Gump
: Adesso è in vacanza.
Preside
: A tua madre sta proprio a
cuore
la tua istruzione, figliolo. Tu non parli molto, vero?
Forrest
: Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh! Eeh!
Signora Gump
: Alla fine, dovette provarci. Sembrava facile, ma... Oh, cos'era successo? Per prima cosa...
Forrest
: Mamma, vacanza che vuol dire?
Signora Gump
: Vacanza?
Forrest
: Dov'è andato papà.
Signora Gump
: Vacanza è quando vai da qualche parte... e non ti fai più rivedere.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
[La sua ricetta del
cuore
?]
Ne ho diverse, anche per le varie feste americane, da Halloween, al Thanksgiving, tutte che propongono alternative vegetariane a tacchino o arrosti. Amo sbizzarrirmi con sapori soul food, più speziati e particolari, o con variazioni eclettiche come il gelato alla patata dolce. Ma una ricetta a cui sono molto legata e che propongo sempre, perché è molto facile da preparare, è il budino con i "chia seeds"
[semi di salvia hispanica]
. Lo preparo da sempre e ha accompagnato relazioni, feste, emozioni... ogni momento della mia vita.
[...]
Il mio modo di nutrirmi con prodotti così leggeri e naturali mi aiuta anche a mantenermi in forma.
Jessica Chastain
Cit. da
Oggi.it, 20 agosto 2013
Frasi di Jessica Chastain
È questo allor | Quel dolce ardor | L'incanto che si chiama amor. | Adesso so che ormai non può | Null'altro sognare il mio cuor | Nel Ciel vorrei poter volar | E in mezzo alle stelle vagar. | È questo il miracolo | Il sogno del mio
cuore
| Quest'è l'amor.
Cenerentola
Dal film:
Cenerentola
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il
cuore
più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti glielo ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il
cuore
più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo
cuore
meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse:
‐ "
Beh, a dire il vero... il tuo
cuore
è molto meno bello del mio.
"
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo.
Certo, il
cuore
del vecchio batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene. Così il
cuore
risultava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo
cuore
fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere:
‐ "
Starai scherzando?!
" ‐ disse. "
Confronta il tuo
cuore
con il mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime.
"
‐ "
E' vero!
" ‐ ammise il vecchio. ‐ "
Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio
cuore
e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro
cuore
, a colmare il vuoto lasciato nel mio
cuore
. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio
cuore
a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio
cuore
, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone...e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro.
Comprendi, adesso, che cosa sia il vero amore?
"
Il giovane rimase senza parole. Lacrime copiose iniziarono a rigargli il volto. Prese allora un pezzo del proprio
cuore
, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo
cuore
. Poi il vecchio prese un pezzo del suo
cuore
rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel
cuore
del giovane.
Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse:
‐ "
Se la nota musicale dicesse: Non è la nota che fa la musica... Non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: Non è una parola che può fare una pagina... Non ci sarebbero i libri.
Se la pietra dicesse: Non è una pietra che può alzare un muro... Non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse: Non è una goccia d'acqua che può fare un fiume... Non ci sarebbero gli oceani.
Se l'uomo dicesse: Non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo... Non ci sarebbero mai né giustizia, né pace, né felicità sulla terra degli uomini
".
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo
cuore
, che non era più
il
cuore
più bello del mondo
, eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota; come il libro ha bisogno di ogni parola; come la casa ha bisogno di ogni pietra; come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua; così il mondo ha bisogno di te, ha bisogno del tuo amore, perché sei unico ed insostituibile.
Da:
Il cuore più bello del mondo
Marge
: Polizia! Mani in alto, polizia! Polizia! Polizia! E così era la signora Lundegaard quella stesa là in terra. E quello che trituravi in quella macchina era il tuo complice. E quei tre poveracci a Brainerd... E tutto per cosa? Per quattro biglietti di banca. C'è ben altro nella vita che quattro biglietti di banca. Non ci hai mai pensato? Ed eccoti qua. Ed è una bellissima giornata. Beh... Non riesco proprio a capire.
Agente
: Signor Anderson?
Jerry
: Chi è?
Agente
: Signor Anderson. È sua l'auto rossa parcheggiata quiì fuori?
Jerry
: Oh, solo un secondo.
Agente
: Le dispiacerebbe aprire la porta?
Jerry
: Sì, sì, apro sùbito. Solo un secondo. No! Aspettate! No! No! Aaah! No!
TV
: Il film che state vedendo sostituisce la rubrica "
Cuore
solitario". Buona visione.
Norm
: È stato annunciato.
Marge
: È stato annunciato?
Norm
: Sì.
Marge
: E allora?
Norm
: Sul francobollo da tre centesimi.
Marge
: Il tuo germano?
Norm
: Sì.
Marge
: Oh! Ma è fantastico!
Norm
: È soltanto quello da tre centesimi.
Marge
: È fantastico lo stesso.
Norm
: L'alzavola degli Hautman è su quello da 29 centesimi. I francobolli da tre non si usano quasi più.
Marge
: Ma cosa dici? Certo che si usano! Tutte le volte che aumentano le tariffe, servono i tagli più piccoli.
Norm
: Ah, sì?
Marge
: Per adeguare l'affrancatura a quelli vecchi da smaltire.
Norm
: Ah, ecco. Hai ragione.
Marge
: È proprio fantastico. Sono molto fiera di te, Norm. Cavolo, le cose ci stanno andando a meraviglia!
Norm
: Ti voglio bene, Marge.
Marge
: Anch'io te ne voglio, Norm.
Norm
: Due mesi ancora.
Marge
: Due mesi ancora.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Cazzo, non mi morire, Mia! Sono un coglione, lo so. E dai!
Uomo
: Poche storie, signor Forrester, mi dia l'astuccio con gli anelli!
Forrester
: Sì, vado a prenderli sùbito.
Donna
: E faccia presto! Oh, la prego, la prego, si sbrighi!
J.M. Benton
: Dunque, sì, vediamo, dunque, qui ci dovrebbero essere scritti i nomi. Ah... tenetevi per mano, piccioncini.
Donna
: No...
Vincent
: Vaffanculo, Lance, vai al telefono!
Donna
: Ah, ah, ah, ma guarda!
J.M. Benton
: Tenetevi per mano.
Uomo
: Sì, ecco.
Donna
: E ora che cos'ha da dire?
J.M. Benton
: Ah... allora... mi arrendo, vi sposo.
Donna
: Oh...
Uomo
: Oh, signor Devon, la prego, per favore.
Jody
: Lance, il telefono sta suonando, accidenti!
Donna
: ... ma lo sai che hai una bella faccia tosta?
Lance
: Lo sento.
Donna
: Ora ti insegno un paio di cose.
Jody
: Ma non avevi detto a quei rotti in culo di non chiamare mai a quest'ora?
Lance
: Sì, gliel'avevo detto. Ed è esattamente quello che dirò a questo rotto in culo qui, adesso.
Donna
: Ho trovato gli anelli!
Lance
: Pronto?
Vincent
: Lance, Vincent. Sono nella merda fino al collo, amico, sto venendo a casa tua.
Lance
: Ehi... Ehi... Frena, bello mio! Qual è... qual è il problema?
Vincent
: C'è una tizia che è finita in overdose, capito?
Lance
: Beh, non portarla qui. Guarda che non sto scherzando, cazzo. Non pensare di portare una ragazzina sballata a casa mia!
Vincent
: Non ho scelta.
Lance
: È in overdose?
Vincent
: Cazzo, tra poco ci lascia la pelle!
Lance
: Bene, allora non ti resta che ingoiare la merda, portarla all'ospedale e chiamare un avvocato.
Vincent
: Negativo!
Lance
: Cazzo, questo... questo non è un problema mio. Tu l'hai fatta sballare e ora lo risolvi tu questo casino. Ma, scusa, mi stai parlando da un telefono cellulare? Io non ti conosco, chi parla? Non venire qui. Riattacco il telefono. È uno scherzo. È uno scherzo.
Donna
: Ma dove sono gli anelli?
Jody
: Ma che diavolo succede?
Lance
: Ma ti sei bevuto il cervello, cazzo? Prima ti metti a parlare di droga da un cellulare e ora ti vai a schiantare contro casa mia?
Vincent
: Forza, Lance, aiutami. Prendila per i piedi. Per i piedi!
Lance
: Ehi! Ehi! Sei sordo?
Vincent
: Prendila per i piedi!
Lance
: Tu non ce la porti questa troia sbomballata a casa mia.
Vincent
: Lance, questa troia sbomballata è la moglie di Marsellus Wallace, e sai chi è Marsellus Wallace?
Lance
: Sì.
Vincent
: Se questa mi crepa, io divento concime per le piante. Ora senti, a questo punto io dovrò per forza raccontargli che tu non mi hai dato una mano, e che l'hai fatta morire sul tuo prato. Hai capito? Dammi una mano adesso.
Lance
: Cazzo!
Jody
: Lance! Ma tu guarda, le due di notte! Ma che cazzo sta succedendo qui? E chi è?
Lance
: Vai in frigo e prendi la siringa con la dose di adrenalina.
Jody
: Che cazzo le è successo?
Lance
: È in overdose.
Jody
: Sbattila sùbito fuori!
Vincent
: Prendi quella cazzo di siringa!
Jody
: Vaffanculo! E vaffanculo anche tu!
Vincent
: Quanto rompe questa figlia di puttana!
Lance
: Continua a parlarle, capito? Lei prende la siringa, io prendo il libretto di medicina.
Vincent
: A che cazzo ti serve un libro di medicina?
Lance
: Mai fatta un'iniezione di adrenalina, devo leggere come si fa.
Vincent
: No, non ho mai fatto un'iniezione di adrenalina
Lance
: Non mi è mai capitato, va bene? Io non vado in giro a strafarmi con i mocciosi! I miei amici sanno gestire i loro panni!
Vincent
: Prendi la siringa!
Lance
: Certo, se mi lasci andare!
Vincent
: Non te lo sto mica impedendo!
Lance
: E allora smettila di parlare con me, parla con lei!
Vincent
: E prendi la siringa! Sbrigati, Lance! Se ne sta andando!
Lance
: Sto cercando più in fretta che posso!
Jody
: Che sta cercando?
Vincent
: E che ne so? Un libro.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il mio libretto nero di medicina.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il cazzo del mio libretto nero di medicina. È una specie di... di manuale che danno agli infermieri.
Jody
: Mai visto nessun libro di medicina.
Lance
: E... fidati, ce l'ho.
Jody
: Se è così importante, perché non lo tieni insieme alla siringa?
Lance
: Non lo so! Piantala di rompermi le palle!
Jody
: Senti, mentre lo cerchi, quella crepa sul nostro tappeto. Non troverai mai niente in questo casino.
Lance
: Tesoro, ti ammazzo se non chiudi sùbito quella bocca!
Jody
: Sono mesi che ti dico di pulire la stanza, ma tu sei troppo occupato a farti!
Vincent
: Lance, fottitene di quella stronza! Corri qui!
Jody
: Bastardo.
Lance
: Levati di mezzo!
Jody
: Maiale!
Vincent
: Smettila di cazzeggiare e falle l'iniezione, su.
Lance
: Va bene. Senti, mentre io preparo qua, apri la camicia e cercale il
cuore
.
Vincent
: Dev'essere il punto esatto?
Lance
: Certo che dev'essere esatto. Se questa è un'iniezione del
cuore
non puoi tirare a indovinare.
Vincent
: Ma dove cazzo sta il
cuore
? Beh, secondo me è qui.
Jody
: È lì, è lì.
Vincent
: Davvero? Bene. Ora quello che mi serve è un pennarello bello grosso. Ce l'hai?
Jody
: Che cosa?
Vincent
: Un pennarello, una penna con la punta molto grossa! Uno schifosissimo pennarello!
Lance
: Ci siamo. Ecco.
Vincent
: Presto! Presto!
Lance
: Cazzo!
Vincent
: Hm!
Lance
: Ecco. Ecco, adesso è pronta. Ecco.
Vincent
: Lance, presto.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Fai presto.
Lance
: Tieni, ti dico cosa fare.
Vincent
: No, no, no, no, mai nella vita. T... t... tu gliela devi fare.
Lance
: No, tu gliela devi fare.
Vincent
: Io non gliela faccio.
Lance
: No, io non gliela faccio.
Vincent
: Io non ho mai fatto un'iniezione.
Lance
: Neanch'io ne ho mai fatte, va bene? Non comincerò certo adesso. Senti, tu l'hai portata qui, perciò gliela fai tu l'iniezione. Quando porterò da te una in overdose le farò l'iniezione. Falle l'iniezione.
Vincent
: Gliela faccio io.
Jody
: Ecco.
Vincent
: Finalmente! Sono pronto. Dimmi che cosa devo fare.
Lance
: Bene. Stai per farle un'iniezione di adrenalina dritta nel
cuore
. Qua c'è lo sterno. Allora devi trapassarlo, perciò non devi fare altro che abbassare l'ago, come... come se volessi pugnalarla.
Vincent
: De... devo pugnalarla tre volte?
Lance
: No, non devi pugnalarla tre volte, una volta sola, ma con forza, in modo da trapassarle lo sterno, e beccarle il
cuore
, capito?
Vincent
: Sì.
Lance
: E poi, quando hai fatto, devi... devi premere sullo stantuffo.
Vincent
: D'accordo. E poi che succede?
Lance
: Anch'io sono curioso di saperlo.
Vincent
: Questo non è uno scherzo, cazzo! L'ammazzerò? Insomma, che succede?
Lance
: No, dovrebbe riprendersi sùbito, così...
Vincent
: Va bene, forza, conta fino a tre.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Pronto?
Lance
: Uno. Due. Tre!
Mia
: Aaaahh!
Lance
: Se stai bene prova a dire qualcosa.
Mia
: Qualcosa.
Jody
: È stato meglio di una strippata! Ah, ah, ah!
Lance
: Mamma mia!
Vincent
: Mia. Mia. Com... Come pensi di... risolvere questa storia?
Mia
: E tu, Vincent?
Vincent
: Beh, io sono del parere, anche se Marsellus vivesse cent'anni non c'è bisogno che sappia di questo incidente.
Mia
: Se Marsellus venisse a sapesse di questo incidente, sarei nei guai esattamente quanto te.
Vincent
: Se permetti ne dubito!
Mia
: So tenere un segreto se lo fai anche tu.
Vincent
: Qua la mano! Muti come una tomba. Deciso? Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa a farmi venire un infarto.
Mia
: Vincent. Vuoi sentire la mia barzelletta di "Volpe Forza Cinque"?
Vincent
: Volentieri. Solo che, vedi, sono ancora troppo terrorizzato per ridere.
Mia
: No, non riderai, perché non è divertente. Ma, se ancora la vuoi ascoltare, te la racconto.
Vincent
: Non vedo l'ora!
Mia
: Okay. Tre pomodori camminano per la strada, Papà Pomodoro, Mamma Pomodoro e il Pomodorino. Il Pomodorino cammina con aria svagata e Papà Pomodoro allora si arrabbia e... Va da lui, lo schiaccia e dice: "Fai il concentrato!"
Vincent
: Ah. Ah.
Mia
: Il concentrato.
Vincent
: Ah.
Mia
: Bene, ci vediamo.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Il laudano mi diede quiete, non sonno; ma, credo, tu sai quanto sia divino quel riposo, che incanto, quale oasi di fontane e fiori e alberi nel
cuore
stesso di un deserto di sabbia!
[da una lettera del 1798 a George H. Coleridge]
Samuel Taylor Coleridge
Frasi di Samuel Taylor Coleridge
Un uomo venuto da molto lontano | stringeva il dolore e un libro nella mano. | Qualcuno ha sparato ed io quel giorno ho pianto | ma tutto il mondo gli è rimasto accanto. | Quel giorno il mondo ha ritrovato il
cuore
, | la verità non muore.
[dedicata a papa Giovanni Paolo II]
Amedeo Minghi
Cit. da
Un uomo venuto da lontano
Frasi di Amedeo Minghi
Il testo fa la canzone, dà al brano un abbrivio decisivo, e così nasce un contatto forte con il pubblico che altrimenti non ci sarebbe, ma a volte accade anche il contrario, certe musiche entrano nell'anima e nel
cuore
della gente, a dispetto del testo, anche se molte volte i concetti vengono travisati; la gente fa proprie le canzoni e trova significati diversi rispetto alle vere intenzioni dell'autore, e mi è capitato innumerevoli volte di trovare variazioni rispetto ai miei intenti - magari un brano che presenta la fine di un amore viene utilizzato per un matrimonio!. Giustamente la gente fa del nostro lavoro quello che gli pare, visto che noi lo rendiamo pubblico.
Amedeo Minghi
Cit. da
faremusic.it, intervista, 18 febbraio 2017
Frasi di Amedeo Minghi
Non ero pronta per fare l'attrice, quando ho cominciato, per caso, stavo preparando l'esame di ammissione all'Istituto del Restauro... quindi completamente un'altra cosa. Avevo un padre che operava nello spettacolo, però molto lontano... In quei due anni le cose che facevo le facevo col
cuore
ma forse con poca testa.
Eleonora Giorgi
Cit. da
nocturno.it, intervista, 25 maggio 2016
Frasi di Eleonora Giorgi
Sono stanca. Non ne posso più del
cuore
che batte forte e mi assorda.
Eleonora Giorgi
Frasi di Eleonora Giorgi
Per colpire al
cuore
le mafie dobbiamo recidere il rapporto che hanno con la politica
[...]
il voto è il
cuore
dell'espressione libera del cittadino. Se quel voto è contaminato dalla criminalità organizzata è un problema cruciale per la democrazia. La politica deve dimostrare di saper resistere alla sensazione faustiana delle mafie. Quando un politico fa un patto con le mafie, si illude di poterlo controllare. Ma non è così. Una democrazia vince se un politico non ha vincoli.
Marco Minniti
Cit. da
L'Espresso.it, 7 dicembre 2017
Frasi di Marco Minniti
Con la strage di Duisburg abbiamo capito che una faida familiare a San Luca in Calabria può avere un esito nel
cuore
della Germania industrializzata. Per questo è necessario varare al più presto una Procura europea Anti-mafia e Anti-terrorismo ed eliminare in fretta le asimmetrie tra le diverse legislazioni sull'attacco ai beni mafiosi.
Marco Minniti
Cit. da
Repubblica.it, 18 novembre 2017
Frasi di Marco Minniti
Sicurezza non è una parola che deve essere lasciata alla destra. Sicurezza non è solo ordine pubblico. Il
cuore
delle politiche di sicurezza è garantire il bene comune, significa permettere ai cittadini di vivere la democrazia. Cosa c'è di più di sinistra di questo?
Marco Minniti
Cit. da
ilfoglio.it, intervista, 17 febbraio 2017
Frasi di Marco Minniti
[Matteo Renzi]
È un riformista vero, una straordinaria risorsa da tenere a
cuore
. Al netto dei suoi errori, che d'altra parte lui stesso ha riconosciuto.
Marco Minniti
Cit. da
ilfoglio.it, intervista, 17 febbraio 2017
Frasi di Marco Minniti
Quanto ai problemi "di
cuore
", vedo che ora sono di moda certi guinzagli talmente estensibili che i cani quasi quasi credono di essere liberi.
Cesarina Vighy
Cesarina Vighy
Cit. da
Scendo. Buon proseguimento
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col
cuore
assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
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Frasi di Allen Ginsberg
Incapace di percepire la forma di Te, ti trovo tutto intorno a me. La tua presenza mi riempie gli occhi del tuo amore, umilia il mio
cuore
, perché tu sei ovunque.
Giles
Dal film:
La forma dell'acqua
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Scheda film e trama
Frasi del film
Ho amato molto Paola Barale. Tutte le persone che si sposano portano nel
cuore
un ricordo del proprio matrimonio, il mio è positivo e lo resterà per sempre.
Gianni Sperti
Frasi di Gianni Sperti
La reclusione mi ha insegnato molto. Mi ha davvero lasciato... con gli occhi aperti. Insomma, per raggiungere l'illuminazione non c'è niente di meglio, diciamo... di farsi una doccia mentre un grosso criminale con un caratterino che non abbatti neanche con un martello ti sussurra: "Oh Nancy, oh Nancy"... Quello sì che è stato uno spasso... La ringrazio di
cuore
per avermi messo là dentro e avermi dato la possibilità di conoscermi molto meglio. E ora contraccambierò il favore.
[ad Anderton, prima del trapianto di occhi]
Dr. Solomon
Dal film:
Minority Report
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore non ha un senso
l'amore non ha un nome
l'amore bagna gli occhi
l'amore scalda il
cuore
l'amore batte i denti
l'amore non ha ragione
è grande da sembrarti indefinito
può lasciarti senza fiato
il suo abbraccio ti allontanerà per sempre dal passato
l'amore mio sei tu
l'amore mio sei.
Francesca Michielin
Cit. da
L'amore esiste
Frasi di Francesca Michielin
Può nascere dovunque
anche dove non ti aspetti
dove non l'avresti detto
dove non lo cercheresti
può crescere dal nulla
e sbocciare in un secondo
può bastare un solo sguardo
per capirti fino in fondo
può invadere i pensieri
andare dritto al
cuore
sederti sulle scale
lasciarti senza parole
l'amore ha mille steli
l'amore è un solo fiore
Francesca Michielin
Cit. da
L'amore esiste
Frasi di Francesca Michielin
Perché sai non capita poi tanto spesso che il
cuore
mi rimbalzi così forte addosso.
Max Gazzè
Cit. da
Il solito sesso
Frasi di Max Gazzè
[...]
quel giorno speciale Daniela velluto di
cuore
e di mani | finiti gli esami fu preda del luglio
[...]
.
Max Gazzè
Cit. da
L'amore pensato
Frasi di Max Gazzè
Penso che importi se qualcuno ha un buon
cuore
.
[I think it matters whether someone has a good heart.]
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
Nessuna perla è uguale all'altra. Nessuna perla è mai perfettamente simmetrica. E nelle cose di questo mondo meglio tenersi lontani dalla perfezione: la luna quando è piena comincia a calare, la frutta quando è matura cade, il
cuore
quando è felice già teme di perdere quella gioia, l'amore quando raggiunge l'estasi è già passato. Solo le mancanze assicurano la bellezza, solo l'imperfezione aspira all'eternità.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Il
cuore
non è altro che una fila di stanze, sempre più piccole, una immette in un'altra attraverso una porta chiusa e scale che scendono. Sono in tutto sette stanze. Il
cuore
del
cuore
è la settima, la più difficile da raggiungere, ma la più luminosa perché le pareti sono di cristallo. Gioia e dolore vengono da quella stanza e sono le chiavi per entrarci. Gioia e dolore piangono le stesse lacrime, sono la madreperla della vita, e quel che conta nella vita è mantenere intatto quel pezzetto di
cuore
, così difficile da raggiungere, così difficile da ascoltare, così difficile da donare, perché lì è tutto vero.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
L'invidia le mangiava il
cuore
e lei dava libero corso a quel vizio così strano: l'unico che non da' piacere a chi gli si abbandona con voluttà.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Nella vita di tutti i giorni nessuno ti chiede di raccontare la storia che ti morde il
cuore
e te lo mastica, e se qualcuno te lo chiede, nella vita di tutti i giorni nessuno riesce a raccontare quella storia, perché non trovi mai le parole adatte, le sfumature giuste, il coraggio di essere nudo, fragile, autentico. Quella storia deve piombare da fuori, come quando accade che i libri ci scelgano e gli autori diventino amici a cui vorremmo telefonare alla fine della lettura per chiedere come fanno loro a conoscerci o dove hanno sentito la nostra storia. Quella storia è uno specchio che ti sorprende a esclamare: questa è la mia, questo sono io, ma non avevo le parole per dirlo. E forse scopri di non essere solo, definitivamente solo.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Ci sono fatti, ci sono milioni di fatti, ma non li sappiamo più leggere, non li vediamo più, perché i fatti sono muti. La realtà invece parla, forte e chiara, a chi la vuole ascoltare. Lo scrittore ha un
cuore
a forma di orecchio, con cui ascolta e strappa ai fatti della cronaca, destinati a passare come tutti noi, la loro essenza, la loro realtà, con la pretesa di coglierne l'universalità, di liberarli dalle lancette degli orologi.
[Corriere della sera, 12 febbraio 2010]
Alessandro D'Avenia
Frasi di Alessandro D'Avenia
I nudi fatti sono muti. Il
cuore
dello scrittore non si rassegna a questo rifugiandosi nell'immaginazione, ma sprofonda nelle sabbie mobili del fatto fino a trovare la roccia viva su cui costruire.
[Corriere della sera, 12 febbraio 2010]
Alessandro D'Avenia
Frasi di Alessandro D'Avenia
«Ti amo, Leonardo». Il mio nome, tutto intero, il mio vero nome preceduto da quel verbo alla prima persona è la formula che spiega tutte le cose nascoste nel
cuore
del mondo. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
E la vita è l'unica cosa che non s'inganna, se tu,
cuore
, hai il coraggio di accettarla...
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Amare è un verbo, non un sostantivo. Non è una cosa stabilita una volta per tutte, ma si evolve, cresce, sale, scende, si inabissa, come i fiumi nascosti nel
cuore
della terra, che però non interrompono mai la loro corsa verso il mare. A volte lasciano la terra secca, ma sotto, nelle cavità oscure, scorrono, poi a volte risalgono e sgorgano, fecondando tutto.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Il segreto della felicità è un
cuore
innamorato.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Le persone sono un po' simili alle stelle: magari brillano lontane, ma brillano, e hanno sempre qualcosa di interessante da raccontare... però ci vuole tempo, a volte tanto tempo, perché le storie arrivino al nostro
cuore
, come la luce agli occhi. (Silvia)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Solo chi fa domande sui dettagli ha provato a sentire cosa sente il tuo
cuore
. I dettagli. I dettagli: un modo di amare davvero.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Ci sono firme e firme. Se ti compri la Fred Perry, i Dockers, le Nike... quelle sono firme che porti sulle cose e prima o poi le cambi, le butti, le perdi... Certo, ti fanno sentire migliore, ma passano. E poi ci sono altre firme. Quelle che porti sul
cuore
. Quelle firme ti dicono chi sei veramente e per chi sei veramente. Sul
cuore
io ho la firma di Beatrice tatuata. Lei è il mio sogno e io esisto per lei. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Quando tutto diventa bianco, il mio
cuore
si restringe come una lenticchia e, anche se urla, nessuno riesce a sentirlo. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Il mio sogno è come quegli aquiloni che costruivo con papà quando ero piccolo. Mesi di preparazione e poi non volavano mai. Solo una volta un aquilone rosso e bianco aveva preso il volo, ma il vento tirava così forte che il filo mi tagliava la mano e lo avevo lasciato fuggire via per il dolore. Beatrice sta volando via così, trascinata dal vento. Provo a trattenerla, ma il dolore del laccio che la lega al mio
cuore
è sempre più forte... (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
La felicità è avere il
cuore
innamorato.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Quando non hai sogni li rubi agli altri, perché non li abbiano neanche loro. L'invidia ti brucia il
cuore
e quel fuoco divora tutto.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Quando ci sembra di non pensare a niente, in realtà noi pensiamo a quello che ci sta a
cuore
. L'amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro
cuore
, i nostri occhi, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità.
[...]
Anche chi pensa di non amare nulla ama qualcosa. E i suoi pensieri vanno lì, senza che se ne renda conto. Il punto non è se amiamo o no, ma cosa amiamo.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Dicono che siamo come gocce in mezzo al mare | senza un faro che ci illumini e ci dica dove andare | ma io potrei sorprenderti | proprio adesso che sei qui.
Annalisa Scarrone
Cit. da
Se avessi un
cuore
Frasi di Annalisa Scarrone
Ogni ragazzo ha una fuga dentro il
cuore
e il sistema più sicuro che conosce per scappare da se stesso è invaghirsi di chi non fa per lui.
Massimo Gramellini
Cit. da
Fai bei sogni
Frasi di Massimo Gramellini
Col passare degli anni la caricatura concepita da Villaggio si sta trasformando (tragicamente, direbbe lui) in una fotografia. Per fortuna Fantozzi è anche altro. Al di là, forse, delle intenzioni del suo creatore, sotto quel cappotto siberiano batte un
cuore
. Il ragioniere ama la frivola signorina Silvani e, in fondo, persino la moglie dimessa e la figlia bertuccia. Incarna il perdente inesauribile e indomabile come un eroe dei fumetti. Ed è questa energia che lo riscatta e lo rende immortale.
Massimo Gramellini
Cit. da
Così fan tozzi, La Stampa, 26 marzo 2015
Frasi di Massimo Gramellini
"Credendo che il potere risieda nella parola, trascorriamo ore a limare il testo di un sms per la persona amata, convinti che sarà un aggettivo a modificare la temperatura del suo
cuore
. Mentre sono sempre e soltanto i gesti. E il gesto per antonomasia è lo sguardo, che parla un linguaggio magico che le parole possono solo inquinare.
Massimo Gramellini
Cit. da
Cuori allo specchio
Frasi di Massimo Gramellini
Il
cuore
ferito vede la realtà, ma si rifiuta di accettarla.
Massimo Gramellini
Cit. da
Cuori allo specchio
Frasi di Massimo Gramellini
Ha avuto il mio
cuore
con una lettera, un mazzo di rose, tanta semplicità e amore. Eravamo tutti e due diffidenti e io venivo da una convivenza, con Andrea Perone. Mi fu recapitato un mazzo di rose con un biglietto, che era una lettera scritta con carta curata e ricercata, scritta a mano. Mentre divoravo le parole, il mio
cuore
batteva forte: Gianluca in quelle righe mi ha chiesto di andare a vivere con lui. Io non ci ho pensato due volte: ho lasciato Roma e mi sono trasferita a Milano.
[Chi, aprile 2014]
Cecilia Capriotti
Frasi di Cecilia Capriotti
E l'occhio ride ma ti piange il
cuore
, | sei così bella ma vorresti morire, | sognavi di essere trovata | su una spiaggia di corallo una mattina | dal figlio di un pirata, | chissà perché ti sei svegliata.
Cesare Cremonini
Cit. da
Il comico (Sai che risate)
Frasi di Cesare Cremonini
Cristina
[parlando da una radio]
: Ti ricordi quell'assegno de Gli occhi del
cuore
3?
Sergio
: Ah, ah, certo, ecco l'assegno, eh, come no. Dicevo proprio adesso a Corinna che ho un po' di problemi di liquidità...
Cristina
: Corinna? Corinna Negri? La cagna maledetta! Salutamela, un sacco.
[Corinna sta sentendo la conversazione tra i due e si innervosisce cominciando a stritolare il braccio di Alessandro]
Sergio
: Eh... ma che dici, quale cagna? A me non risulta che qualcuno la chiamasse così.
Cristina
: No no, come no, io me lo ricordo benissimo. René la chiamava "la cagna maledetta" e Biascica "la zoccola". A me stava simpaticissima. Comunque salutamela, eh. E ricordati l'assegno.
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
Itala
: René, a me 'sta Casta mica me piace. A me mi piace Gli occhi del
cuore
, lì è tutto più romantico, capito?
René
: Non avevo dubbi.
[urlando]
Signori una notizia straordinaria: non piace a Itala, non piace a Itala! E dai, dai, dai!
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
A Roma servono
cuore
e sentimento, persone pronte a rischiare la carriera e il futuro politico per il futuro della città, ma non è missione facile perché questa non è una città qualsiasi. Ci sono troppi farisei che si arricchiscono e fanno pagare un posto letto quattro volte più del dovuto. Bisogna ripartire da zero.
Max Giusti
Frasi di Max Giusti
Sono molto affezionato al brano "Cosa siamo diventati", non per niente da questa canzone ha preso il nome l'album. La ragione per cui questo brano mi sta a
cuore
è perchè riesce a rappresentare al meglio tutto ciò che volevo dire, il messaggio poetico oltre che nel sound. Lo abbiamo registrato quasi live, ed il risultato è stato proprio quello che volevo diventasse.
Diodato
Frasi di Diodato
Ho vissuto il daimoku buddista, la meditazione del
cuore
; la preghiera del pellegrino russo, mantrica. Che poi è stata alla base della mia recente udienza con papa Francesco in Vaticano. Ora sono cattolico praticante. Nel 2002 è morta Maria e ho cercato con Connie, chimica, e Angela, biologa, di creare una nuova famiglia. Loro mi hanno fatto capire come potevo fare da papà e da mamma. Sono state figlie e sorelle e oculate amministratrici finanziarie. Poi non dimentico i miei manager Andrea e Mario Aragosa: sono il mio rifugio professionale.
Enzo Avitabile
Frasi di Enzo Avitabile
La notte è scesa
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e brilla la cometa
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che ha segnato il cammino.
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Sono davanti a Te,
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Santo Bambino!
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Tu, Re dell'universo,
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ci hai insegnato
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che tutte le creature sono uguali,
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che le distingue solo la bontà,
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tesoro immenso,
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dato al povero e al ricco.
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Gesù, fa' ch'io sia buono,
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che in
cuore
non abbia che dolcezza.
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Fa' che il tuo dono
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s'accresca in me ogni giorno
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e intorno lo diffonda,
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nel Tuo nome.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
A Gesù bambino
Commenti:
5
Frasi di Umberto Saba
A Natale non si fanno cattivi
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pensieri ma chi è solo
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lo vorrebbe saltare
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questo giorno.
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A tutti loro auguro di
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vivere un Natale
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in compagnia.
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Un pensiero lo rivolgo a
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tutti quelli che soffrono
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per una malattia.
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A coloro auguro un
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Natale di speranza e di letizia.
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Ma quelli che in questo giorno
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hanno un posto privilegiato
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nel mio
cuore
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sono i piccoli mocciosi
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che vedono il Natale
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attraverso le confezioni dei regali.
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Agli adulti auguro di esaudire
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tutte le loro aspettative.
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Per i bambini poveri
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che non vivono nel paese dei balocchi
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auguro che il Natale
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porti una famiglia che li adotti
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per farli uscire dalla loro condizione
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fatta di miseria e disperazione.
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A tutti voi
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auguro un Natale con pochi regali
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ma con tutti gli ideali realizzati.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Buon Natale
Commenti:
13
Frasi di Alda Merini
Carissimi tutti, mi sento il
cuore
esplodere per l'amore e l'affetto che mi avete dimostrato, mi sento avvolta in un abbraccio caldo mai provato prima. Sono stata letteralmente inondata dalla vostra energia positiva che contraccambio con ogni singolo respiro di questi giorni.
Nadia Toffa
Cit. da
Post sulla pagina personale Facebook, 17 dicembre 2017
Frasi di Nadia Toffa
Ama di
cuore
le persone con cui il destino ti ha unito.
Marco Aurelio
Commenti:
2
Frasi di Marco Aurelio
Sono stato convinto che alla fine sarei morto per una malattia cardiaca, che avrei esaurito il mio tempo e ogni trattamento, la tecnologia non avrebbe continuato a fronteggiare la mia malattia. E adesso, tutto l'improvviso, quando si ottiene un
cuore
nuovo, la vita si apre di nuovo com prima.
[I was convinced that eventually I would die of heart disease, that we'd run out of time and out of treatment, the technology wouldn't keep ahead of my disease. And now all of the sudden, when you get the new heart, your life opens up before you again.]
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Caro Signor Warren Schmidt,
il mio nome è Suor Nadine Coutier dell'Ordine del Sacro
Cuore
. Lavoro in un piccolo villaggio vicino alla cittadina di Mbeya in Tanzania. Uno dei bambini di cui mi occupo è il piccolo Ndugu Umu, il ragazzo che lei ha adottato a distanza. Ndugu è un bambino molto intelligente e molto affettuoso. È un orfano. Di recente ha avuto bisogno di cure mediche per un'infezione agli occhi, ma adesso sta meglio. Gli piacciono tanto i meloni e gli piace tanto disegnare. Ndugu e io vogliamo informarla che egli riceve tutte le sue lettere. Ndugu spera che lei sia felice nella vita e in buona salute, egli pensa a lei tutti i giorni e desidera tanto che lei sia felice. Ndugu ha soltanto sei anni e non sa leggere, né scrivere però ha fatto un disegno per lei. Egli spera che a lei piaccia il suo disegno.
Sinceramente sua,
Suor Nadine Coutier
Suor Nadine Coutier
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
Helen... che cosa pensavi di me nel profondo del
cuore
? Davvero ero io l'uomo col quale volevi stare? Davvero? O eri invece delusa e troppo carina per darlo a vedere? Ti perdono la storia con Ray, te la perdono. È stata tanto tempo fa e... io so di non essere sempre stato in regola con te. Io ti ho deluso. Mi dispiace Helen, mi puoi perdonare? Mi puoi perdonare?
[rivolgendosi al cielo]
Warren Schmidt
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ho mai subito il fascino dei grandi nomi, neanche da ragazzina. Se però poi, questi grandi attori, oltre ad essere bravi, sono anche per bene e si dimostrano colleghi meravigliosi, allora sì, ti rimangono nel
cuore
.
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
Quando tu eri un girino e io un pesce, ai tempi del Paleozoico, il mio
cuore
traboccava di allegra vitalità perché ti amavo già da allora.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
In principio era Darwin
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Essere, o non essere, questo è il problema:
se sia più nobile nella mente soffrire
colpi di fionda e dardi d'atroce fortuna
o prender armi contro un mare d'affanni
e, opponendosi, por loro fine? Morire, dormire...
nient'altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del
cuore
e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l'ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga.
Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo,
il torto dell'oppressore, l'ingiuria dell'uomo superbo,
gli spasimi dell'amore disprezzato, il ritardo della legge,
l'insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando egli stesso potrebbe darsi quietanza
con un semplice stiletto? Chi porterebbe fardelli,
grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa,
se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte,
il paese inesplorato dalla cui frontiera
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontà
e ci fa sopportare i mali che abbiamo
piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti?
Così la coscienza ci rende tutti codardi,
e così il colore naturale della risolutezza
è reso malsano dalla pallida cera del pensiero,
e imprese di grande altezza e momento
per questa ragione deviano dal loro corso
e perdono il nome di azione.
[To be, or not to be, that is the question:
Whether 'tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune,
Or to take arms against a sea of troubles,
And by opposing end them? To die, to sleep...
No more, and by a sleep to say we end
The heartache and the thousand natural shocks
That flesh is heir to: 'tis a consummation
Devoutly to be wished. To die, to sleep.
To sleep, perchance to dream. Ay, there's the rub,
For in that sleep of death what dreams may come
When we have shuffled off this mortal coil
Must give us pause. There's the respect
That makes calamity of so long life,
For who would bear the whips and scorns of time,
Th'oppressor's wrong, the proud man's contumely,
The pangs of despis'd love, the law's delay,
The insolence of office, and the spurns
That patient merit of th'unworthy takes,
When he himself might his quietus make
With a bare bodkin? Who would fardels bear,
To grunt and sweat under a weary life,
But that the dread of something after death,
The undiscovered country from whose bourn
No traveller returns, puzzles the will,
And makes us rather bear those ills we have
Than fly to others that we know not of?
Thus conscience does make cowards of us all,
And thus the native hue of resolution
Is sicklied o'er with the pale cast of thought,
And enterprises of great pitch and moment
With this regard their currents turn awry,
And lose the name of action.]
William Shakespeare
Cit. da
Amleto, atto III, scena I
Frasi di William Shakespeare
Sean Mercer
: Le donne non si sparano in faccia, stando alla mia esperienza.
Jackie
: E dove si sparano, stando alla tua esperienza?
Sean Mercer
: Al
cuore
.
Dal film:
Il buio nell'anima
Scheda film e trama
Frasi del film
[Alessandro Matri]
E' una persona estremamente buona. Dà
cuore
e anima per le persone che ama. Ne potrei dire tante altre: volenteroso, professionale, determinato. Tanto forte quanto sensibile. Ama la tranquillità, non è un grandissimo chiacchierone, ma posso garantire che è davvero comico. I nostri amici ci chiamano Sandra e Raimondo. Si aprono dei veri e propri siparietti in casa, tra brontolii e prese in giro, sempre con il sorriso ovviamente. Non ci annoiamo mai.
Federica Nargi
Frasi di Federica Nargi
Se il
cuore
è giusto, non importa dove sta la testa.
Walter Raleigh
Frasi di Walter Raleigh
Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l'aria e l'acqua. Era di carne ed ossa e pareva di vetro. Se cadeva non andava a pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente. Si poteva vedere il suo
cuore
battere. Soprattutto si vedevano i suoi pensieri.
Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere quella che sembrava essere una palla di fuoco dietro la sua fronte. Disse poi la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita il
bambino trasparente
non disse più bugie.
Egli crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo. Ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e, prima che aprisse bocca, si potevano indovinare le sue risposte, quando gli si rivolgeva una domanda.
Egli si chiamava Michele, ma la gente lo chiamava
Michele di cristallo
. Tutti gli volevano bene per la sua lealtà e per la sua onestà. Vicino a lui tutti diventavano gentili.
Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore. Cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciare traccia. Chi si ribellava veniva fucilato. I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi. La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze.
Ma Michele non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui. Dietro la fronte di quello che una volta era il
bambino trasparente
, tutti leggevano pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto poi, la gente ripeteva i pensieri di Michele come modo per avere speranza nel futuro.
Il tiranno fece arrestare Michele di cristallo. Poi ordinò di gettarlo nella più buia prigione. E' allora che successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Michele fu rinchiuso, diventarono trasparenti! Dopo di essi anche i muri dell'intero edificio, e infine anche le mura esterne.
La gente che passava vicino alla prigione poteva vedere Michele seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo. Tutti continuavano a leggere i suoi pensieri.
Di notte la prigione emanava una grande luce. Il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire.
Michele di cristallo, anche in catene, era più forte di lui,
perché la verità è più forte di qualsiasi cosa
.
Da:
Il bambino trasparente
Io non dico che la mia fede sia l'unica indubbia e autentica in ogni tempo, ma non ne vedo un'altra che sia più semplice, più chiara e che più di questa risponda alle esigenze della mia mente e del mio
cuore
; se la dovessi scoprire, la accoglierei immediatamente, poiché a Dio non occorre null'altro che la verità. Ma tornare a ciò da cui con tante sofferenze sono appena riuscito ad uscire, questo io non posso farlo in nessun modo, così come un uccello che già vola non può entrare nel guscio di quell'uovo da cui è uscito.
Lev Tolstoj
Cit. da
Risposta alla deliberazione del sinodo (1901) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Gli uomini non considerano meschino mangiare animali perché dei falsi maestri li hanno convinti che gli animali sono stati creati da Dio per essere sfruttati dagli uomini. Ma è una menzogna. Non importa in quale libro fu scritto, perché è scritto molto più chiaramente nel
cuore
di ogni uomo: non uccidere animali. Piuttosto, si deve simpatizzare con loro, esattamente come con gli uomini. E noi tutti sappiamo ciò, a meno di non aver soffocato la voce della nostra coscienza.
Lev Tolstoj
Cit. da
Pensieri di saggi
Frasi di Lev Tolstoj
È possibile perdere a poco a poco l'abitudine alla compassione, anche nei confronti degli uomini; ma è possibile abituarsi ad avere compassione persino per gli insetti. Più compassione riempie il
cuore
dell'uomo, e meglio è per la sua anima.
Lev Tolstoj
Cit. da
Pensieri di saggi
Frasi di Lev Tolstoj
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