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Aforismi Presenta - parte 8
Frasi trovate
:
1.671
[Annunciando l'addio alla Nazionale]
Ricordo ancora il mio esordio di 21 anni fa: avevo 16 anni e l'emozione unica di quel giorno, sarà sempre viva nella mia memoria. Da allora ho vissuto un viaggio incredibile con tre generazioni di ragazze che come me hanno dato tutto se stesse alla Nazionale. Le saluto e abbraccio tutte ringraziandole per ciò che hanno condiviso con me, sia nei momenti delle grandi soddisfazioni che in quelli dei giorni difficili. L'ultima tappa della qualificazione olimpica in Giappone, mi ha fatto capire che le scelte dell'allenatore, che rispetto ma non condivido, non corrispondono alle mie aspettative e a quanto penso di rap
presenta
re. Ho quindi maturato la scelta difficilissima di mettere la parola fine a questa bellissima avventura. Ogni volta che vedrò una partita della Nazionale, sarò sempre la prima tifosa, perché chi ne ha fatto parte sa che l'emozione speciale di rap
presenta
re il proprio Paese, non potrà mai svanire.
[28 maggio 2016]
Francesca Piccinini
Frasi di Francesca Piccinini
[Durante una tournée a Parigi]
Una sera l'interprete venne a dirmi che un celebre musicista desiderava conoscermi: non potevo raggiungerlo nel suo palco? L'invito
presenta
va un certo interesse perché nel palco, insieme a lui, c'era una bellissima signora dall'aria esotica, che faceva parte del Balletto Russo. L'interprete mi presentò. Il signore disse che il mio numero lo aveva divertito e che era rimasto sorpreso dalla mia giovane età. A questi complimenti io mi inchinai educatamente, lanciando di tanto in tanto una occhiata furtiva alla sua amica. «Lei ha l'istinto del musicista e del ballerino» disse lui.
Rendendomi conto che non potevo rispondere al complimento altro che con un sorriso, lanciai un'occhiata all'interprete e tornai a inchinarmi educatamente. Il musicista si alzò in piedi e mi tese la mano; mi alzai anch'io. «Sì» disse, stringendomi la mano «lei è un vero artista.» Dopo esserci congedati, mi rivolsi all'interprete: «Chi era la signora che lo accompagnava?».
«È una danzatrice del Balletto Russo, mademoiselle...» Era un nome molto lungo e difficile.
«E come si chiamava quel signore?» domandai.
«Debussy» rispose «il celebre compositore.»
«Mai sentito nominare» commentai.
Charlie Chaplin
Frasi di Charlie Chaplin
Nel 1931 mio nonno guidava una delle duecento Cadillac noleggiate dal leggendario leader genovese per il corteo funebre di sua moglie; nel 1957 mio padre, Cesare Manzoni, era uno dei centosette boss di tutto il paese invitati al convegno di Apalachin, finita in una caccia all'uomo. Ve lo immaginate io che timbro il cartellino in una fabbrica? Potevo ribellarmi
[...]
ma questo non sarebbe mai successo: presi in mano gli affari di famiglia di mia spontanea volontà, nessuno mi obbligò.
[Il riferimento è riunione di Apalachin, tenutasi il 14 novembre 1957 nella villa del boss Joseph Barbara, dove parteciparono i oltre cento rap
presenta
ti delle più influenti famiglie mafiose statunitensi]
Giovanni Manzoni
Dal film:
Cose nostre - Malavita
Scheda film e trama
Frasi del film
Le Paralimpiadi di Londra fanno molta tristezza, non sono entusiasmanti, sono la rap
presenta
zione di alcune disgrazie e non si dovrebbero fare perché sembra una specie di riconoscenza o di esaltazione della disgrazia.
[Nel 2012]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Num me piace Eduardo, io sto con Peppino. E anche se adesso, Eduardo resta uno dei rari autori italiani, con Pirandello, Goldoni e Fo, a venir rap
presenta
to all'estero, in futuro, chissà. Forse i posteri apprezzeranno più le straordinarie tirate di Pappagone di quelle, seriose, noiosine e piene di "caccole" di Eduardo. Virtù per il nostro Paese, cattolico e fintamente impegnato.
[Nel 2000]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
[Domanda: Ma davvero La corazzata Potëmkin è un film tanto brutto?]
Non è il film in sé, quanto il fatto che non si potesse dire niente contro il diktat culturale del partito. Quando dissi quella frase, attaccai proprio quel mondo. Per la prima volta da sinistra si levava una voce contro la santificazione di certi miti.
[...]
Quando andai a
presenta
re Fantozzi in Unione Sovietica
[...]
Io mi alzai e ripetei la frase del film. E appena dissi che la "Corazzata" era una boiata, si scatenò un inferno. Esplose l'entusiasmo. La gente scattò in piedi, mi applaudì per decine di minuti. Fu uno dei momenti più belli della mia carriera.
[Nel 2003]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Nel 2006 avevo previsto dove sarebbe andato a finire il calcio italiano e di professione non faccio certo l'indovino. Dissi "il calcio italiano sarà completamente nelle mani delle squadre milanesi, che si alterneranno nelle vittorie". Adesso le due milanesi si dividono anche i favori arbitrali, come dimostra l'ultima giornata con successi ottenuti grazie a goal irregolari. Questi favori vengono però riportati dai media in silenzio, tra parentesi. Se la mia Juve avesse vinto così avrebbero invece gridato allo scandalo,
presenta
to interpellanze parlamentari.
[...]
Il Cagliari ha perso immeritatamente contro l'Inter per via di un goal irregolare. Cellino è però rimasto zitto e ha delegato a parlare il giocatore Biondini, che si è lamentato della direzione arbitrale dal 1° al 90°. Sapete perché Cellino non ha parlato? Perché avrebbe dovuto rimangiarsi tutte le frasi fuoriposto dette in questi anni ed ammettere che il calcio è molto più marcio adesso di cinque anni fa.
[21 febbraio 2011]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Il capitalismo di oggi non comprende il valore del sindacato, perché ha dimenticato la natura sociale dell'economia, dell'impresa, della vita, dei legami e dei patti. Ma forse anche la nostra società non lo vede lottare abbastanza nei luoghi dei diritti del non ancora, nelle periferie esistenziali, tra gli scartati del lavoro, tra gli immigrati, i poveri. Oppure perché a volte la corruzione è entrata nel cuore di alcuni sindacalisti.
[28 giugno 2017, ai rap
presenta
nti della Cisl ricevuti in udienza]
Papa Francesco
Frasi di Papa Francesco
Le "pensioni d'oro" sono un'offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo povere, perché fanno sì che le diseguaglianze del tempo del lavoro diventino perenni.
[28 giugno 2017, ai rap
presenta
nti della Cisl ricevuti in udienza]
Papa Francesco
Frasi di Papa Francesco
La musica leggera è lo specchio più immediato e più reale di quello che è il Paese. Tutto il resto che noi vediamo è in genere una realtà filtrata dalla cultura, ma non è la realtà dei fatti. E' la musica leggera, la musica popolare, la musica di protesta a rap
presenta
re i sentimenti della gente.
Paolo Limiti
Frasi di Paolo Limiti
Sono sopraffatto dalla gioia di venire
presenta
to da qualcuno che sa pronunciare il mio nome. Mi piace parlare del mio nome perché è uno di quei bei nomi italiani che contengono mezzo alfabeto. Si scrive B-u-s-c-a-g-l-i-a e si pronuncia come Dio vuole. La cosa più divertente che mi sia mai capitata col mio nome è successa una volta che feci una telefonata interurbana. La linea era occupata e la centralinista mi disse che mi avrebbe richiamato appena possibile. Quando richiamò, mi disse: «Per favore, avverta il dottor Box Car che c'è la sua comunicazione». «Può essere Buscaglia, per caso?» domandai. E lei: «Signore, può essere qualunque cosa».
Leo Buscaglia
Cit. da
Vivere, amare, capirsi ‐ Incipit
Frasi di Leo Buscaglia
Guardo i ragazzi sciamare per strada dopo il tema di maturità e avverto l'imbarazzo di essere stato, rispetto a loro, un privilegiato. Ricordo le emozioni di allora, lo stato di panico che si sarebbe ri
presenta
to negli incubi adulti, quando mi sarei rivisto davanti alla commissione d'esame e a un foglio bianco, senza sapere ancora quale vita ci avrei messo dentro. In realtà il giorno degli esami sapevo benissimo che una vita ci sarebbe stata e che quella prova iniziatica mi sarebbe rimasta impressa proprio perché unica: il preludio a un futuro magari non altrettanto memorabile, ma disseminato di sufficienti certezze e reti di protezione. La maturità era il rito con cui si usciva dall'età dell'incoscienza per entrare in quella della ragione. Adesso segna il passaggio dal pianoro delle tutele al bosco del precariato. Dall'età dell'incoscienza all'età dell'ansia.
Ascolto i ragazzi commentare la loro iniziazione come se fosse stata l'ultima e non posso fare a meno di pensare che non sarà così. La società degli X Factor, dove uno su mille ce la fa e gli esclusi restano a inveire sulla tastiera, si basa su provini continui dagli esiti instabili. L'energia prorompente di questi maturandi e futuri laureati rischia di languire dentro un lavoretto malpagato, un contratto di pochi mesi, un praticantato non retribuito. Qualcuno ce la farà: i più intraprendenti e i più ammanicati. Molti scapperanno a cercare altrove la strada di casa. Tutti gli altri andranno a ingrossare le file dell'esercito di chi dice che questo mondo è diventato troppo ingiusto per non essere anche sbagliato.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
[Su 8½]
Nel film vanno separati nettamente due "tempi": quello che riguarda la concezione, e quello che si riferisce all'esecuzione. Sulla "concezione" si può dissentire
[...]
per una qual certa insofferenza di questa ostentazione del fatto privato. Sulla "esecuzione" è più difficile manifestare il proprio disaccordo. Direi anzi che è quasi impossibile.
[...]
L'opera si
presenta
come un'improvvisazione geniale
[...]
, Fellini vi ha tracciato l'arabesco di una particolare condizione del suo spirito. L'opera è diventata il giuoco di abilità più difficile che il regista abbia mai affrontato. È come una serie di acrobazie che il funambolo esegue al di sopra della folla
[...]
sempre sul punto
[...]
di cadere per sfracellarsi al suolo; ma l'acrobata sa compiere al momento giusto la capovolta giusta, con un colpo di reni si raddrizza, si salva e vince. L'esercizio è riuscito.
[da Bianco e Nero, XXIV, 4, Roma, aprile 1963]
Mario Verdone
Frasi di Mario Verdone
[Alla domanda: Quando Scrivi?]
Non so. Certe cose mi arrivano come in sogno. Ma potrei scrivere un sacco di materiale appena te ne sei andato... magari su come sei vestito. Guardo le persone come se fossero dei concetti. Non le guardo come semplici persone. Intendo da un punto di vista di osservazione superficiale. Chiunque io osservi lo osservo come un'idea... l'idea di quello che questa persona rap
presenta
. Questo è il modo in cui io vedo la vita. Come una cosa utilitarista. Allora si escludono delle cose finché si arriva alla sostanza di quello che conta davvero.
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Le cose mi andavano bene... Cantare e suonare mi davano una certa sicurezza, ma devo dire che stavo cominciando ad annoiarmi. Non potevo più salire sul palco e suonare in quel modo, perciò cominciai a pensare di abbandonare. Ormai andavo sul sicuro: sapevo cosa avrebbe fatto il pubblico, come avrebbe reagito - ormai era una cosa automatica... Quello che faccio adesso è tutta un'altra cosa. Non suoniamo rock, non è un sound duro. Certa gente lo chiama folk-rock, il che è un termine piuttosto semplicistico, buono forse per far vendere più dischi; per quel che mi riguarda, non so proprio di cosa si tratti, so solo che non può essere chiamato folk-rock. Rap
presenta
tutto un modo di fare le cose.
[Nel 1965]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
[Sull'intercettazione telefonica di Fabrizio Miccoli spregiativa nei confronti di Giovanni Falcone]
Chi utilizza certe espressioni dovrebbe chiedersi, come io chiedo, se sia mai stato degno di rap
presenta
re la città di Palermo.
[Nel 2013]
Leoluca Orlando
Frasi di Leoluca Orlando
Vogliamo guidare la lotta agli sprechi. Lo abbiamo dimostrato con questa legge contro gli sprechi, figlia dell'esperienza di Expo e dei valori della Carta di Milano. L'obiettivo Onu di azzerare la fame entro il 2030 ci vede al lavoro ogni giorno. Il tavolo antisprechi del ministero rap
presenta
un modello unico in Europa. Abbiamo riunito operativamente tutti i soggetti impegnati in questo campo.
Maurizio Martina
Frasi di Maurizio Martina
Il numero di coloro che rifiutano la carne aumenterebbe ancora, e più rapidamente, se la maggior parte dei consumatori fosse meglio informata sulle sofferenze (per gli animali) e sulle insidie (per l'ambiente e per la nostra salute) che la bistecca rap
presenta
. Basterebbe condurli all'interno di un allevamento intensivo. E bisognerebbe avere il coraggio di portarci anche i bambini delle scuole, magari nell'ambito di quei corsi sul "rispetto" per gli animali previsti dalla legge 189 del 2004 e mai attuati.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
[...]
gli avvocati dei militanti ebbero l'ottima idea di
presenta
re un nuovo esposto contro Green Hill contestando il maltrattamento per detenzione protratta di animali in condizioni incompatibili con la loro natura.
[...]
Il beagle, infatti, è un segugio e come tale ha necessità di correre all'aperto e di utilizzare al massimo il suo sviluppatissimo olfatto. Condizioni ovviamente negate ai prigionieri di Green Hill.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
Opera e musica sinfonica rap
presenta
no una sfida completamente diversa. Con l'opera si controlla la scena e l'orchestra, e per creare questo colloquio tra scena e orchestra si deve sapere quand'è il momento di accompagnare un cantante e quando invece lo si deve dirigere. Allo stesso modo bisogna sapere quando dirigere una scena.
Zubin Mehta
Frasi di Zubin Mehta
[Su Francesco Montanari]
Ci siamo incontrati per la prima volta a una festa, lui mi ha chiesto più volte di uscire ma io ho sempre detto di no, avevo paura a frequentare uno così famoso, sono molto gelosa. Una sera però ho ceduto e l'ho incontrato. Lui si è
presenta
to con in regalo un paio di scarpe orribili: a fiori, tacco medio e di una misura più piccola. Lì per lì, mi sono offesa. Ho pensato: Ma guarda questo già mi vuole vestire, non vado bene per lui?. Poi ho capito che dal suo punto di vista era un modo per dimostrare che ci teneva. E in più aveva ingaggiato anche un mago per intrattenermi durante la cena. Il risultato? A fine serata, Francesco era quasi ubriaco, perché per l'emozione aveva alzato un po' il gomito, e il mago tentava di corteggiarmi. Così quando mi ha accompagnato a casa, ero sicura di non volerlo vedere mai più. Gli ho dato un leggero bacio d'addio sulle labbra, ma lui mi ha stretto al muro e ha iniziato a baciarmi. Con la sua caparbietà mi ha conquistato. E mi ha cosi tanto spiazzato che piano piano mi sono convinta a dire: Ok, forse voglio una vita piena di sorprese.
Andrea Delogu
Frasi di Andrea Delogu
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presenta
re il primo sistema operativo di intelligenza artificiale. Un'entità intuitiva che ti ascolta, ti capisce e ti conosce. Non è solo un sistema operativo, è una coscienza. Ecco a voi OS Uno.
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Dal film:
Lei
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel lontano Ovest conoscevo un tipo, un tipo di cui voglio parlarvi. Si chiamava Jeffrey Lebowski. O almeno così lo avevano chiamato gli amorevoli genitori. Ma lui non se ne serviva più di tanto. Jeffrey Lebowski si faceva chiamare "il drugo". Già, Drugo. Dalle mie parti nessuno si farebbe chiamare così. Del resto con Drugo erano parecchie le cose che non mi quadravano. E lo stesso vale per la città in cui viveva. Però forse era proprio per questo che trovavo tanto interessante quel posto. La chiamavano Los Angeles, la città degli angeli. A me non sembrava che il nome le si addicesse molto, anche se devo ammettere che c'era parecchia gente simpatica. Certo, non ho mai visto Londra. E non sono mai stato in Francia. E non ho neanche mai visto la regina in mutande, come dicono alcuni. Però posso dirvi una cosa: dopo aver visto Los Angeles e vissuto la storia che sto per raccontarvi, beh, penso d'aver visto quanto di più stupefacente si possa vedere in tutti quegli altri posti, e in tutto il mondo. Perciò posso morire con un sorriso, senza la sensazione che il Signore mi abbia fregato. La storia che sto per raccontare è successa nei primi anni '90, nel periodo del conflitto con Saddam e l'Iraq. Lo dico solo perché a volte si incontra un uomo, non dirò un eroe... perché, che cos'è un eroe? Ma a volte si incontra un uomo, e sto parlando di Drugo, a volte si incontra un uomo che è l'uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, là dove deve essere. E quello è Drugo, a Los Angeles. E anche se quell'uomo è un pigro, e Drugo lo era di sicuro, forse addirittura il più pigro di tutta la contea di Los Angeles, il che lo mette in competizione per il titolo mondiale dei pigri... Ma a volte si incontra un uomo... a volte si incontra un uomo... Ah! Ho perso il filo del discorso! Bah, al diavolo! È più che sufficiente come
presenta
zione.
Lo Straniero
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Oh, per la miseria!
Maude
: Jeffrey.
Drugo
: Maude.
Maude
: Amami.
Drugo
: È la mia vestaglia.
Maude
: Raccontami di te, Jeffrey.
Drugo
: Non c'è molto da raccontare. Sono stato... Io sono stato uno degli autori della dichiarazione di Port Huron, sai? Della prima dichiarazione di Port Huron, non della seconda, e compromessa stesura. E poi ho... sai chi erano i Seattle Seven?
Maude
: Hm-hm.
Drugo
: Beh, c'ero anch'io. Sì, ero uno di quei ragazzi. Poi ho lavorato nel settore musicale per un po'.
Maude
: Oh!
Drugo
: Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi! E poi, sai, un po' di questo, un po' di quello, così... La mia carriera ha un po' rallentato ultimamente.
Maude
: E di cosa ti occupi nel tempo libero?
Drugo
: Mah, le solite cose. Bowling, un giro in macchina, un trip d'acido quando capita.
Maude
: Cos'è successo in questa casa?
Drugo
: Jackie Treehorn l'ha praticamente sfasciata. Pensava che avessi io i soldi di tuo padre. Mi ha tenuto lontano mentre lui li cercava. Un cocktail?
Maude
: No, grazie. I soldi non sono di mio padre, sono della Fondazione. Perché pensava che li avessi tu? E chi ce l'ha?
Drugo
: Ah, Larry Sellers, un ragazzino delle medie. Un vero figlio di puttana. Sai, questo...questo è un caso molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Sai, fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile. Sono molto, molto vicino, vacca troia, ai soldi di tuo padre.
Maude
: Ti ripeto che sono i soldi della Fondazione. Mio padre non ha il becco di un quattrino.
Drugo
: Ma che dici? Se gli escono dalle orecchie!
Maude
: No, no, i beni erano tutti di mia madre.
Drugo
: Beh, gestisce delle società, e...
Maude
: Gli abbiamo lasciato gestire una società per un po', ma non è andato granché bene.
Drugo
: Oh, mi sembra che sia...
Maude
: Aiuta ad amministrare le opere caritatevoli adesso, e io gli concedo un mensile abbastanza ragionevole. Non ha capitali propri. So come ama
presenta
rsi. La debolezza di mio padre è la vanità. Vedi la troietta.
Drugo
: Ah. Tu credi che lui... Cos'è, yoga?
Maude
: Aumenta le possibilità di concepimento.
Drugo
: Aumenta?
Maude
: Ma certo, caro. Di che cosa pensavi che si trattasse? Giochi spensierati? Io voglio un figlio.
Drugo
: Okay, sì, va bene, ma lascia... lascia che ti spieghi una cosa di Drugo.
Maude
: Ascolta, Jeffrey, non è un compagno che voglio. Anzi, non voglio che il padre sia qualcuno che devo per forza frequentare in società o che abbia anche il minimo interesse a crescere il figlio personalmente.
Drugo
: Oh! Allora quel dottore...
Maude
: Bravo.
Drugo
: Ah.
Maude
: Ma, dimmi, che è successo alla tua faccia? Anche questo lo si deve a Jackie Treehorn?
Drugo
: No, è stato il Capo della polizia di Malibu, un vero reazionario. Quindi tuo padre... Ah,sì! Ora ho capito! Sì! Sì!
Maude
: Cosa?
Drugo
: E sì, i miei ragionamenti su questo caso hanno assunto una dimensione più che ansiosa. Sì. Tuo padre!
Maude
: Jeffrey, mio padre cosa? Che vuoi dire? Jeffrey!
Drugo
: Walter, se ci sei alza la cornetta, vaffanculo! Avanti, Walter. Rispondi, dai, si tratta di un'emergenza! Sono qui bloccato...
Walter
: Pronto? Drugo!
Drugo
: Sì, ascolta, Walter. Sono qui a casa mia. Devi venire a prendermi.
Walter
: Non posso guidare. È erev shabbas.
Drugo
: Cos'è?
Walter
: Erev shabbas.
Drugo
: Cosa?
Walter
: Vigilia del sabato. Non posso guidare.
Drugo
: Come?
Walter
: Non devo neanche alzare il ricevitore, se non per un'emergenza.
Drugo
: Ma questa è una fottuta emergenza!
Walter
: L'avevo capito.
Drugo
: Cazzo.
Walter
: Per questo ho alzato il ricevitore.
Drugo
: Walter, vaffanculo, dobbiamo andare a Pasadena, e sùbito. Vieni a prendermi o lascio la squadra di bowling!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Knox Harrington
: E così lei è Lebowski.
Drugo
: Sì.
Harrington
: Maude mi ha raccontato tutto di lei. Tornerà fra un minuto. Si accomodi. Beve qualcosa?
Drugo
: Sì, un white russian.
Harrington
: Il bar è alla sue spalle. Allora, cos'è che fa lei nella vita?
Drugo
: Ma chi cazzo sei tu, bello?
Harrington
: Sono solo un amico di Maude.
Drugo
: Ah, sì, quello famoso per rompere le palle? E tu che lavoro fai?
Harrington
: Oh, niente di particolare.
Maude
: Ciao, Jeffrey.
Harrington
: Ciao.
Drugo
: Ciao. Come va? Senti, Maude... Mi sa che devo... rassegnare le mie dimissioni o qualcosa del genere, perché... sembra che tua madre in realtà sia stata rapita veramente.
Maude
: Questo si può tranquillamente escludere.
Drugo
: Porca puttana! Perché stai ad ascoltare, di tanto in tanto? Potresti imparare qualcosa, no? Dicevo che...
Maude
: Per favore, non dire: "tua madre". In questa storia lei è la responsabile, non la vittima.
Drugo
: Ti sto dicendo che ho avuto delle prove indiscutibili!
Maude
: Da chi?
Drugo
: Dal principale, dal Capo.
Maude
: Uli Kunkel? L'attore nel film di "Tope al vento"?
Drugo
: Tope al vento? Vuoi dire vagina? Perché, tu conosci quel tizio?
Maude
: Potrei averglielo
presenta
to io, per quanto ne so. Te lo ricordi Uli?
Harrington
: Hm...
Maude
: È un musicista. Aveva anche un gruppo, gli Autobahn. Guarda tra i miei Lp. Hanno inciso un album verso la fine degli anni '70. Facevano una specie di... techno-pop. E ti ha fatto credere di essere lui il rapitore?
Drugo
: Beh, sì.
Maude
: Ragiona: a nessuno verrebbe in mente di rapire una persona che conosce. È essenziale che l'ostaggio non possa riconoscere e identificare il rapitore una volta rilasciato.
Drugo
: Beh, sì, questo lo so.
Harrington
: Eh, eh, eh, eh, eh!
Drugo
: Cosa cazzo ci ha da ridere questo? Chi è?
Maude
: Knox Harrington, l'artista del video. Quindi è Uli che ha il malloppo.
Drugo
: Beh, eh... no, non esattamente. È... ah, è molto complicato come caso, Maude. Un mucchio di input e output. Una quantità di informazioni, e un mucchio di elementi da considerare. Ho una quantità di elementi da tenere presente.
Harrington
: Pronto?
Sandro
: Ciccio, so' Sandro!
Maude
: Se Uli non ha i soldi chi ce l'ha?
Harrington
: Ah, ah, ah! È Sandro, dalla Biennale.
Maude
: Oh, scusa, devo rispondere. Hai ancora il numero del dottore?
Drugo
: Oh, no, veramente non ho più neanche il livido.
Maude
: Ti prego, Jeffrey, non vorrei sentirmi responsabile di eventuali conseguenze. Dimmi,Sandro. Sì?
Sandro
: Ciao, carissima, come stai?
Maude
: Sì?
Drugo
: Eventuali conseguenze?
Maude
: Sì, sì, che ridicolo! Ah, ah, ah, ah! Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Smokey
: Drugo, sono Smokey. Senti, non voglio fare il fissato e so bene che tu non c'entri, ma mi sembrava giusto avvertirti che
io e Gilbert faremo presente la cosa alla Lega, e chiederemo di sospendere il risultato della partita. E, non so, di darcela vinta a tavolino, però volevo almeno avvisarti, mi sembrava giusto.
Dillo tu a Walter. Scusa, eh?
Brandt
: Signor Lebowski, sono Brandt, di... eh... insomma, dell'ufficio del signor Lebowski. La prego, ci richiami appena possibile.
Fred Burkhalter
: Signor Lebowski, sono Fred Burkhalter della Lega Bowling della California meridionale. Mi è stato da poco riferito che il suo compagno di squadra Walter Sobchak avrebbe estratto
un'arma da fuoco nel corso di una partita di torneo. Se fosse vero, significherebbe che diverse direttive del regolamento...
Marty
: Drugo.
Drugo
: Ciao, Marty.
Marty
: Drugo, sai, fi... fi... finalmente sono riuscito ad ottenere la sala che volevo. Mi esibisco in uno spettacolo con la mia compagnia di danza, sai, al Teatro Crane Jackson di Fountain Street, martedì sera. E... se tu potessi venire per dirmi che ne pensi...
Drugo
: Tranquillo, non mancherò.
Marty
: Ah, ah... Drugo, domani ne abbiamo già 10.
Drugo
: Lo so.
Marty
: E...
Drugo
: Oh, oh, certo, d'accordo.
Marty
: Infila la busta con l'affitto sotto la mia porta.
Burkhalter
: Aspetto una sua telefonata al più presto, per avere un chiarimento da parte sua. Grazie.
Brandt
: Signor Lebowski, sono di nuovo Brandt. La prego, ci richiami appena sente questo messaggio. Manderò una macchina a prenderla. Spero che non stia evitando di risponderci per via del tappeto, che... Ah, ah, ah! Le assicuro, non rap
presenta
un problema. Abbiamo bisogno del suo aiuto, e... hm, insomma, ci terremmo molto ad incontrarla al più presto, grazie. Sono Brandt.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Theodore Donald "Donny" Kerabatsos
: Uh! Sembro un cannone stasera. Segna il punto, Drugo.
Walter Sobchak
: Che schifo! E magari era un tappeto di valore. Cosa poteva...
Drugo
: Certo, ci tenevo un sacco, dava un tono all'ambiente.
Walter
: E allora era un tappeto di valore, ma cosa poteva...
Donny
: Che cosa dava un tono all'ambiente?
Drugo
: Il tappeto.
Walter
: Stavi ascoltando la storia di Drugo?
Donny
: Cosa?
Walter
: Hai sentito quello che stava dicendo Drugo?
Donny
: Giocavo a bowling.
Walter
: Allora non hai nessun punto di riferimento, Donny. Sei come un bambino...
Drugo
: Walter.
Walter
: ... che entra in un cinema
Drugo
: Walter.
Walter
: ... e pretende di capire il...
Drugo
: Walter, si può sapere dove vuoi arrivare?
Walter
: Te lo dico subito: non c'è un motivo. Non c'è proprio nessun motivo per cui...
Donny
: Già, dove vuoi arrivare?
Drugo
: Walter, qual è il punto? Guarda, lo sappiamo tutti da che parte sta la ragione, e allora perché parli a vanvera?
Walter
: Cosa? No, ma vaffan... Io non... Stiamo parlando di un'aggressione immotivata, Drugo.
Donny
: Si può sapere di che parla?
Drugo
: Del mio tappeto.
Walter
: Non ti immischiare, Donny!
Drugo
: Senti...
Walter
: Non è il tuo campo.
Drugo
: Walter. Walter! Non posso
presenta
re il conto al mu*o gi**lo che mi ha pisciato sul tappeto. Si può sapere di che cazzo stai parlando?
Walter
: Di che cazzo stai parlando tu! La questione qui non è il mu*o gi**lo! Io parlo di una linea tracciata sulla sabbia, Drugo. Se qualcuno la oltrepassa, tu non devi... e poi scusa, "mu*o gi**lo" non mi sembra l'appellativo corretto per un cinese. "Asiatico" è preferibile.
Drugo
: Walter, non stiamo parlando di uno che costruisce ferrovie, quello è uno che...
Walter
: Ma porca puttana! Cosa?
Drugo
: Quello mi ha pisciato sul tappeto!
Donny
: Ha pisciato sul suo tappeto!
Walter
: Donny, non è il tuo campo! Drugo, il problema qui no... non è il mu*o gi**lo.
Drugo
: E qual è?
Walter
: Jeffrey Lebowski. L'altro Jeffrey Lebowski, il miliardario.
Drugo
: Questo è estremamente interessante. Interessantissimo.
Walter
: Quello... quello dispone di un sacco di soldi, è evidente. E non c'è una ragione, non c'è una spiegazione al mondo: ma perché la moglie dovrebbe andare a far debiti a destra e a sinistra? E quelli vengono a casa tua e ti pisciano sul tappeto! Mi sbaglio?
Drugo
: No...
Walter
: Mi sbaglio?
Drugo
: Sì, ma cosa...
Walter
: Okay. Allora: quel tappeto dava davvero un tono all'ambiente, no?
Drugo
: Ti dico di sì!
Donny
: E quello ci ha pisciato.
Walter
: Donny, ti prego.
Drugo
: Sai che hai ragione? Dovrei cercare quel fottuto Lebowski, ecco!
Donny
: Si chiama Lebowski? È il tuo cognome, Drugo.
Drugo
: È lui che dovrebbe ripagarmi il mio fottuto tappeto. La moglie lascia debiti per tutta la città e quelli pisciano sul mio tappeto?
Walter
: Pisciano sul tuo bel tappeto.
Drugo
: Hanno pisciato sul mio tappeto.
Walter
: Esattamente, Drugo. Hanno pisciato sul tuo bel tappeto.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
A casa mia ho circa 350 costumi da tanti spettacoli che ho fatto nella mia vita e, quando vado nel deposito, me li guardo un po' come se fosse un catalogo. Ognuno di loro rap
presenta
non solo quel personaggio ma anche un determinato periodo della carriera. I costumi, come gli oggetti, racchiudono un'anima.
Arturo Brachetti
Frasi di Arturo Brachetti
Diciamo che c'è un lato di me, quello rap
presenta
to nei media, che non corrisponde a chi sono davvero nella vita privata. La gente crede di conoscermi perché da anni mi vede al cinema e legge di me sui giornali. Hanno come la sensazione che siamo cresciuti insieme. Ma io ho una dimensione personale che nessuno conosce.
Emma Watson
Frasi di Emma Watson
I libri rap
presenta
no un antidoto formidabile contro l'integralismo, l'intolleranza, il non voler vedere che non ci sono scorciatoie davanti a problemi complessi. Perché se l'eccesso di ideologie ha fatto i danni che ha fatto, l'alternativa non può essere l'ideologia del nulla, del vuoto, che rifiuta ogni valore e che tutto banalizza.
Marina Berlusconi
Frasi di Marina Berlusconi
Siamo tutti sempre più assediati da domande, dubbi, incertezze, e penso che il libro possa rap
presenta
re non dico la risposta, ma un aiuto per trovarla. Non è un caso che le dittature i libri li mandino al macero o al rogo. Perché sono pericolosissimi: ci aiutano a pensare e a ragionare, avvicinano e non separano.
Marina Berlusconi
Frasi di Marina Berlusconi
Sono Ricki Rendazzo
[...]
e ora è arrivato il momento di
presenta
rvi la mia band: The Flash!
Linda Brummel
Dal film:
Dove eravamo rimasti
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rap
presenta
, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si
presenta
nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rap
presenta
re il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Il carattere fondamentale del Principe è quello di non essere una trattazione sistematica ma un libro «vivente», in cui l'ideologia politica e la scienza politica si fondono nella forma drammatica del «mito». Tra l'utopia e il trattato scolastico, le forme in cui la scienza politica si configurava fino al Machiavelli, questi dette alla sua concezione la forma fantastica e artistica, per cui l'elemento dottrinale e razionale si impersona in un condottiero, che rap
presenta
plasticamente e «antropomorficamente» il simbolo della «volontà collettiva». Il processo di formazione di una determinata volontà collettiva, per un determinato fine politico, viene rap
presenta
to non attraverso disquisizioni e classificazioni pedantesche di principii e criteri di un metodo d'azione, ma come qualità, tratti caratteristici, doveri, necessità di una concreta persona, ciò che fa operare la fantasia artistica di chi si vuol convincere e dà una più concreta forma alle passioni politiche.
Antonio Gramsci
Cit. da
Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
Loria non è un caso teratologico individuale: è l'esemplare più compiuto e finito di una serie di rap
presenta
nti di un certo strato intellettuale di un certo periodo; in generale degli intellettuali positivisti che si occupano della questione operaia e che più o meno credono di approfondire, o correggere, o superare il Marxismo. Enrico Ferri ‐ Arturo Labriola ‐ lo stesso Turati potrebbero dare una messe di osservazioni e di aneddoti.
[quaderno 1, § 25]
Antonio Gramsci
Cit. da
Quaderni del carcere
Frasi di Antonio Gramsci
L'Ojetti è rap
presenta
tivo da più punti di vista: ma la codardia intellettuale dell'uomo supera ogni misura normale.
Antonio Gramsci
Cit. da
Letteratura e vita nazionale
Frasi di Antonio Gramsci
Il Vaticano rap
presenta
la più grande forza reazionaria esistente in Italia. Per la chiesa, sono dispotici i governi che intaccano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescono.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
Il fascismo si è
presenta
to come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
Giustino Fortunato e Benedetto Croce rap
presenta
no
[...]
le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
Fino a quando sussiste il regime borghese, col monopolio della stampa in mano al capitalismo e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi,
presenta
ti come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
Che cosa è la Massoneria? Voi avete fatto molte parole sul suo significato spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rap
presenta
; ma tutte queste sono forme di espressione di cui voi vi servite solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo... La Massoneria è stato l'unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo.
[...]
Poiché la Massoneria in Italia ha rap
presenta
to l'ideologia e l'organizzazione reale della classe borghese capitalistica, chi è contro la Massoneria è contro il liberalismo, è contro la tradizione politica della borghesia italiana... in realtà il fascismo lotta contro la sola forza organizzata efficiente che la borghesia capitalistica avesse in Italia.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
Ullman
: Le hanno spiegato quelli di Denver, pressappoco in che consiste il suo lavoro?
Jack
: Si sono tenuti molto sulle generali.
Ullman
: Ah. Beh... L'inverno qui può essere incredibilmente rigido. Il suo compito quindi è cercare di limitare i danni che ne potrebbero derivare e il deprezzamento conseguente. Quindi, prima cosa, tenere in funzione i boiler, riscaldare le varie parti dell'albergo, un'ala al giorno, naturalmente, fare le piccole riparazioni necessarie qua e là, in modo che non ci si ritrovi poi di fronte a problemi più seri.
Jack
: Hm-hm. Beh, se è tutto qui, non mi spaventa.
Ullman
: In effetti, come lavoro non è pesante. L'unica cosa è che si può sentire un forte senso d'isolamento, durante l'inverno.
Jack
: Beh, se può farle piacere, è quello che stavo cercando. Un po' di isolamento, perché... perché sono lì lì per partorire un romanzo e quindi... cinque mesi di pace sono proprio quello che ci vuole.
Ullman
: Hm! Sono contento, Jack. Mi preoccupavo, perché per molte persone... l'isolamento... e la solitudine... a volte possono rap
presenta
re un problema.
Jack
: Non per me.
Ullman
: E sua moglie e suo figlio saranno contenti, pensa?
Jack
: Entusiasti!
Ullman
: Bene. Bene. Prima che il nostro Bill la porti via, c'è un'altra cosa di cui ho il dovere di parlarle. Non vorrei sembrarle melodrammatico, ma molti però lo hanno preso come un buon motivo per non accettare questo lavoro.
Jack
: Affascinante!
Ullman
: Devo supporre che non le hanno detto niente circa la tragedia che abbiamo avuto nell'inverno del 1970, vero?
Jack
: No che non me l'hanno detto.
Ullman
: Ecco: quello che era qui prima di me. aveva preso un certo Delbert Grady come custode per l'inverno. E Grady si portò appresso la moglie e due ragazzine sugli otto anni. Aveva buonissime referenze, ottime informazioni. Mi hanno detto che sembrava un individuo assolutamente normale, da ogni punto di vista. Peccato che ad un certo punto, durante l'inverno gli dev'essere venuto una specie di fortissimo esaurimento nervoso. Ha perso il lume e... Ha fatto a pezzi tutta la famiglia. Con l'accetta. Li ha piazzati bene in ordine in una delle stanze dell'ala di là, e poi si è messa la doppietta in bocca. Hm... La polizia... loro dissero che era un attacco di quella che una volta si chiamava "febbre del chiuso", una specie di claustrofobia che viene quando ci si trova in tanti chiusi insieme per un lungo periodo di tempo.
Jack
: Beh, certo, è... curiosa, come storia.
Ullman
: Eh, eh, eh, sì che lo è. A dire il vero a me sembra impossibile che sia avvenuta qui. Ma è così, e credo che lei comprenderà perché volevo che ne fosse informato.
Jack
: Me ne rendo conto, certo. E adesso è anche chiaro perché quelli di Denver hanno lasciato che fosse lei a parlarmene, eh, eh, eh.
Ullman
: Eh, eh, eh, beh, è ovvio, che ci sono molte persone che magari non vogliono stare sole in un posto dove è accaduta una cosa del genere.
Jack
: Può stare tranquillo, Mr. Ullman, sono cose che non succedono a uno come me. E per quanto riguarda mia moglie, le assicuro, rimarrà assolutamente affascinata quando le racconto quello che lei mi ha detto. Wendy è appassionata di film dell'orrore, di storie di spettri.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
La potenza militare di un paese rap
presenta
la sua forza nazionale. Solo quando si accumula e si costruisce la potenza militare in qualsiasi modo, allora può svilupparsi un paese prospero.
Kim Jong-un
Frasi di Kim Jong-un
Si è arrivati al paradosso che ho ricevuto querele da persone che non avevo neppure mai citato negli articoli. Uno dei fronti più assurdi riguarda un articolo che ho firmato per Report Extra e per il Corriere della sera sulla presunta trattativa tra Stato e Mafia. Mi ero limitato a riportare la notizia che un maresciallo dei carabinieri con diverse note d'encomio al suo attivo, capo scorta del giudice Nino Di Matteo, aveva denunciato formalmente alla procura di Palermo di essere stato ripetutamente fermato nelle indagini per individuare prima il covo di Provenzano e poi quello di Matteo Messina Denaro. Non ho mai citato i nomi degli ufficiali che lui denunciava. Eppure mi sono piovute cinque querele in varie parti d'Italia. E nonostante il Tribunale di Bari abbia già archiviato su richiesta del pm, perché il fatto che ho raccontato è veramente accaduto, sono alla sbarra in altre quattro procure, con dispendi di energie e denaro. Mentre Matteo Messina Denaro è ancora libero dopo 30 anni! In pratica, un giornalista non è più libero di esercitare il suo diritto dovere di informare l'opinione pubblica sulle denunce
presenta
te da uomini delle forze dell'ordine, su un fatto di grande attualità.
Sigfrido Ranucci
Frasi di Sigfrido Ranucci
La magistratura ha un ruolo fondamentale e mi batterò per conservare e difendere la sua indipendenza. Quello che noto però, forse a causa del troppo lavoro a cui sono sottoposti, in alcune richieste di rinvio a giudizio, alcuni pm operano un semplice "copia e incolla" dal ricorso
presenta
to dalla parte civile.
Sigfrido Ranucci
Frasi di Sigfrido Ranucci
Non si deve dimettere più nessuno?
[rivolto ai parlamentari presenti in aula che si guardano attoniti]
O forse tu?
[indicando lo schermo e quindi il telespettatore]
Tu che punti il dito e dici "i politici sono ladri!" e poi magari evadi le tasse, parcheggi in doppia fila, paghi in nero convinto di risparmiare un po'. Tu che non fai il politico ma ti piacerebbe farlo per potere piazzare i parenti, arraffare qualche cosa anche tu. Tu che riesci a fare la TAC in due giorni perché conosci il primario. Tu che timbri il cartellino e poi ti imboschi. Tu che magari sei anche onesto, però se vedi qualche amico che fa qualche abuso non dici niente, tanto sono inezie, dai... Tu non ti puoi dimettere perché non sei rap
presenta
nte di niente ma dovresti dimettere la tua furbizia, se no i prossimi saranno peggio di questi, perché questi qua sono figli nostri, di un paese dove le regole non le rispetta più nessuno. Già, qui i disonesti sono sempre gli altri, ma gli altri chi? Gli altri chi?! Gli altri chi?!
[canticchia l'inno nazionale]
Giuseppe Garibaldi
Dal film:
Benvenuto Presidente
Scheda film e trama
Frasi del film
Penso che la Chiesa sia da sempre la rap
presenta
nte dell'anima, in quel che dice e in quel che fa.
Riccardo Cocciante
Frasi di Riccardo Cocciante
Shannon
[scoraggia uno spasimante]
: Da qualche parte c'è la donna per te, ma non sono io. Magari è lei, la sua passera sembra una vecchia cantina, ci sono lucine di Natale rotte, bambolotti, altre stronzate: dalle una mano a ripulirla.
Sarah
[all'uomo rifiutato da Shannon]
: Questa è una rap
presenta
zione falsata della mia vagina.
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
[Vincenzo Monti]
Nella severa maestà del suo volto (sì vivamente rap
presenta
ta dalla scultura di Giambatista Comolli), la grazia (non rara) di un sorriso dolce e delicato rivelava pienamente un animo sincerissimo e affettuoso. E la sincerità fu perfetta; che né voleva né poteva dissimulare non che fingere verun pensiero: e perciò detestava forte ogni falsità e simulazione: così avesse saputo da falsi e simulati difendersi!
[da Ritratto di Vincenzo Monti, 1830]
Pietro Giordani
Frasi di Pietro Giordani
Wilson
: Buongiorno signor Duke.
Randolph
: Wilson.
Wilson
: Buongiorno signor Duke.
Mortimer
: Wilson.
Louis
: Tenga il resto. Pensa alla grande, sii ottimista. Non dare mai segni di debolezza, mira sempre dritto alla gola. Compra a poco e vendi a molto. La paura è un problema che non ti riguarda. Nessuna esperienza precedente può averti preparato per assistere alla carneficina a cui assisterai fra poco.
Billy Ray
: Okay.
Louis
: La finale di baseball, le olimpiadi, quella tensione era niente al confronto.
Billy Ray
: No, no.
Louis
: In questo palazzo o uccidi o vieni ucciso.
Billy Ray
: Sì.
Louis
: In trincea non si fanno amici, e non si prendono prigionieri.
Billy Ray
: Niente prigionieri.
Louis
: Tu entri avendo mezzo milione in germogli di soia, e un attimo dopo i tuoi figli non hanno più neanche le scarpe. Mi segui?
Billy Ray
: Sì, li dobbiamo uccidere quei figli di puttana. Li dobbiamo massacrare
Randolph
: Vogliamo che lei compri più succo d'arancia possibile nel momento in cui apre il mercato, Wilson.
Mortimer
: Non si preoccupi se il prezzo comincia a salire, lei continui a comprare.
Wilson
: Ma il rapporto del raccolto verrà diffuso fra un'ora, e se per caso dovesse...
Randolph
: Lasci che ci preoccupiamo noi, Wilson.
Wilson
: Sì, signore.
Agente di borsa
: Come va l'ulcera, Harry?
Harry
: Ah, non c'è male. E la tua pressione?
Agente di borsa
: Sono mesi che non mi dà fastidio.
Louis
: Facciamoli neri! Bene. Questo è l'ultimo bastione del capitalismo rimasto sulla terra. Qui a New York si vende e si compra tutto. Oro, argento, platino, gasolio, propano, carburanti vari, zucchero e cacao. E, naturalmente, succo d'arancia concentrato e surgelato. Vedi quelli là ai telefoni? Stanno ricevendo ordinazioni dagli agenti per i beni di consumo di tutto il mondo. Dopodiché i galoppini consegnano le loro ordinazioni ai vari negoziatori. Stanno trattando la vendita del cotone. E quella è la zona dell'argento. Il rap
presenta
nte dei Duke comprerà come un forsennato sùbito dopo l'apertura.
Billy Ray
: E noi aspettiamo che sia salito il prezzo.
Louis
: Esatto. Pensa che faccia faranno Randolph e Mortimer quando trasmetteranno il vero rapporto sul raccolto. Il mercato del succo d'arancia apre alle nove.
Billy Ray
: Forza, diamoci da fare.
Louis
: Andiamo.
Wilson
: Compro a 102.
Agente di borsa
: Sei, 106. 106, 106.
Agente di borsa
: 108!
I Agente di borsa
: Ehi, ehi! I Duke vogliono mettere K.O. il mercato.
II Agente di borsa
: Quelli sanno già qualcosa. Sì, lo sento.
I Agente di borsa
: Buttiamoci.
Wilson
: 200, okay. 200, 200.
Billy Ray
: Louis.
Louis
: Ancora no, non è il momento.
Wilson
: Altre 200, okay.
Agente di borsa
: 225.
Louis
: Adesso! Vendo 200 aprile a 142.
Mortimer
: C'è qualcosa che non va. Come mai il prezzo sta scendendo?
Randolph
: Qualcosa non va. Dov'e Wilson?
Billy Ray
: Vendo! Vendo! Vendo! Vendo!
Mortimer
: Cosa ci fanno quei due laggiù?
Randolph
: Stanno vendendo, Mortimer.
Mortimer
: Beh, ma... Ma è ridicolo! A meno che quel nostro rapporto...
Randolph
: Che Dio ci scampi!
Louis
: Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto!
Mortimer
: L'avevo detto che non dovevamo impegnarci tutto quanto, brutto stronzo!
Randolph
: Dobbiamo raggiungere Wilson e dirgli di vendere!
Louis
: Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Dammi 200, va bene!
Annunciatore
: Signore e signori, il Segretario dell'Agricoltura.
Segretario dell'agricoltura
: Signore e signori, le stime del raccolto delle arance per il prossimo anno. Dopo aver esaminato le stime giunteci dai vari Stati produttori di arance, abbiamo tratto la seguente conclusione: l'inverno rigido non sembra aver compromesso il raccolto delle arance.
Randolph
: Wilson, per carità di Dio, venda!
Agente di borsa
: Vendo! Vendo! Vendo! Vendo!
Agente di borsa
: Compro! Compro! Compriamo! Compro!
Louis
: Compriamo. Là, 200.
Agente di borsa
: Anche per me, diecimila!
Agente di borsa
: Vendo!
Billy Ray
: Compra?
Louis
: 50.
Agente di borsa
: Vendo! Vendo!
Billy Ray
: Comprato! Eh, eh, eh, eh! Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Mortimer
: Wilson, dove diavolo sta andando?
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Randolph
: Brutto idiota. Torni immediatamente là in mezzo e continui a vendere!
Wilson
: Ma io... Io... Io non credo di poter...
Louis
: Okay, okay.
Billy Ray
: Si, 200, 200.
Louis
: 100.
Billy Ray
: Grazie, bello.
Agente di borsa
: Ehi, amico, cinque per me, cinque. Cinque, cinque, cinque...
Billy Ray
: D'accordo. Okay.
Agente di borsa
: ...cinque, cinque.
Billy Ray e Louis
: Aaaah! Ah, ah, ah, ah! Uh! Ah, ah, ah, ah, ah!
Louis
: Buon anno, signori!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Winthorpe.
Mortimer
: Valentine.
Billy Ray
: Ehi, come vi ha buttato oggi?
Mortimer
: Come hai potuto farci questo, dopo tutto quello che abbiamo fatto per te?
Billy Ray
: Ah, ho fatto una scommessa con Louis, qui. Louis ha scommesso che noi non potevamo diventare ricchi e mandare voi due all'ospizio dei poveri. Non credeva di poterci riuscire. E invece
ho vinto.
Louis
: E io ho perso.
Billy Ray
: Eh, eh!
Louis
: Un dollaro.
Billy Ray
: Ah, grazie, Louis.
Louis
: Dopo di te.
Billy Ray
: Grazie. Eh, eh, eh!
I Funzionario
: Il mercato è chiuso, signori.
Mortimer
: Senta, non si aspetterà che adesso noi...
II Funzionario
: Lei conosce il regolamento del mercato, signor Duke. Tutti i conti devono essere regolati alla fine della giornata di contrattazione, senza alcuna eccezione.
Randolph
: Lei sa benissimo che noi non abbiamo 394 milioni di dollari in contanti.
Presidente della Borsa
: Sono spiacente, miei cari. Metta in vendita gli accreditamenti della Duke & Duke immediatamente. Blocchi tutte le rendite degli agenti Duke & Duke, nonché i beni personali di Randolph e Mortimer Duke.
Randolph
: Oh, mio Dio. Siamo rovinati.
Mortimer
: Questo è un oltraggio! Io pretendo un'inchiesta formale! Non può vendere i nostri accreditamenti! C'e sempre stato un Duke sul mercato da quando è stato fondato! Abbiamo fondato noi il mercato! È nostro! Appartiene a noi!
Randolph
: Oh, Dio.
Presidente della Borsa
: Mortimer, suo fratello non sta bene. Chiami un'ambulanza, è meglio.
Mortimer
: Che vada a farsi fottere! Adesso apra le orecchie! Voglio che il mercato venga riaperto adesso, ritrascini qui dentro tutti gli agenti! Rimetta sùbito in funzione quelle macchine! Rimetta sùbito in funzione quelle macchine! Tu e il tuo cavolo di premio Nobel, brutto idiota!
Randolph
: Dov'e Beeks? Dove diavolo è Beeks?
Louis
: Beeks?
Billy Ray
: Già, me l'ero proprio dimenticato, Beeks.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Presidente della Borsa
: Allora, c'è una due cavalli, entra in un autosalone dove vendono Cadillac, e si avvicina al venditore e gli fa: "Vorrei una Cadillac". Allora, lei gli dice: "La prego, me la presenti. Vorrei quella grande, l'ultimo modello". Il venditore è allibito. "Scusi, perché gliela devo
presenta
re?". "Perché me la voglio sposare". Il venditore: "Ma perché ci tiene tanto a sposare una Cadillac?". E la due cavalli fa: "Io sono stufa di fare l'utilitaria, e voglio che quando la gente mi vede dica: quella sì che è una signora macchina". Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Una signora macchina! Ah, ah, ah!
Presidente della Borsa
: Vorrei fare un grosso investimento sullo stock di grano di aprile. Che ne pensi, Valentine? Hm?
Billy Ray
: Ora ti dico tre ottime ragioni per cui non dovresti farlo, George. Uno, il raccolto del grano in Russia non andrà tanto male come pensano tutti. Due... E tre, a giudicare dalla gioielleria che ha al collo la tua ragazza, dovrai tenerti da conto tutti i soldi che hai per farla felice.
Presidente della Borsa
: Ah, ah, ah! Ah, ah, ah!
Randolph e Mortimer
: Ah, ah, ah!
Ragazza del Presidente
: Quanto mi ti farei, Valentine.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Clarence Beeks
: Mi scusi!
Mortimer
: Speriamo di non rischiare troppo servendoci di mister Beeks per questo, e per il rapporto sui raccolti.
Randolph
: Non dimenticare che noi siamo coinvolti in un esperimento scientifico molto importante, Mortimer, e mister Beeks si è sempre dimostrato affidabile.
Beeks
: Oh, pardon. Scusi tanto.
Louis
: Ciao, Todd. Signori.
Presidente dell'Heritage Club
: Signori. C'è qualcosa di corrotto qui, all'Hermitage Club. Qualcosa che non aveva mai fatto la sua spregevole apparizione nel corso dei 280 anni della storia del nostro club. C'e un ladro, signori, e questo ladro è seduto fra noi. Non un comune ladro come l'uomo che Winthorpe ha avuto il fegato di affrontare ieri. No, signori, quest'individuo è cento volte più infame. Desidero
presenta
rvi il signor Beeks dell'agenzia Lyndhurst.
Beeks
: Grazie. Signori, vorrei chiedervi di alzarvi tutti in piedi. Ora vi prego di appoggiare la vostra mano sinistra sulla spalla dell'uomo che sta alla vostra sinistra. E ora vi devo pregare di infilare la mano destra nella tasca della giacca del socio che è alla vostra destra, e di deporre il contenuto di queste tasche sul tavolo. Grazie. Potete sedervi. Abbiamo segnato tre banconote da 50 con delle X rosse. Circa dieci minuti fa quelle banconote sono state rubate da una giacca nel guardaroba. Uno dei nostri incaricati ha assistito al furto.
Louis
: Ehi, ehi, un momento! Io non ho mai visto quei biglietti prima d'ora, lo giuro! Randolph, Mortimer, ma questo è inaudito. Cosa state facendo? Io non ho fatto niente di male!
Randolph
: Oh, Winthorpe! Meno male che i tuoi genitori non sono vivi e non possono vedere.
Louis
: Che cosa? No, no, aspettate! Questo è un atto oltraggioso. È pura follia! Io non ho alcun motivo di rubare! No, aspettate, non sono un ladro, io! Esigo una regolare inchiesta! Dovete almeno concedermi questo! Voglio essere ascoltato in un'inchiesta regolare!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Questo è l'ultimo bastione del capitalismo rimasto sulla terra. Qui a New York si vende e si compra tutto. Oro, argento, platino, gasolio, propano, carburanti vari, zucchero e cacao. E, naturalmente, succo d'arancia concentrato e surgelato. Vedi quelli là ai telefoni? Stanno ricevendo ordinazioni dagli agenti per i beni di consumo di tutto il mondo. Dopodiché i galoppini consegnano le loro ordinazioni ai vari negoziatori. Stanno trattando la vendita del cotone. E quella è la zona dell'argento. Il rap
presenta
nte dei Duke comprerà come un forsennato subito dopo l'apertura.
Louis Winthorpe III
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Gladiatori
: Aspetta, aspetta, aspetta! Così, così! Prendi questo, questo! Loro quattro. Quattro? Solo quattro? No, di più!
Hagen
: Massimo, tu comandavi le legioni? Hai avuto molte vittorie?
Massimo
: Sì.
Hagen
: In Germania?
Massimo
: In molti Paesi.
Cuoco
: Generale!
Gladiatori
: Prendila! Prendi qui! Tre... Diciassette! Solo quattro? No, di più! Uno, due, tre... Quattro, quattro, quattro! Tre... Due! Su! Ah, due! Prendi!
Hagen
: Ah... Ah... Ah, ah, ah, ah, ah! Uh!
Juba
: Hai un grande nome. Dovrà uccidere il tuo nome prima di uccidere te.
Gracco
: Senatore Gaio.
Falco
: Ah. Senatore Gracco. Non ti vediamo spesso condividere i piaceri del rozzo popolo.
Gracco
: Oh, non pretendo di essere un uomo del popolo, senatore, ma cerco di essere un uomo per il popolo.
Pubblico
: Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare!
Cassio
: Popolo di Roma! Nel IV giorno della festa di Antiochia, celebreremo il LXIV giorno dei Giochi, e, nella sua maestosa grandezza, l'imperatore ha designato questo giorno per rallegrare il popolo di Roma con uno storico scontro finale. Ritorna al Colosseo oggi, dopo cinque anni di ritiro dai combattimenti, e l'imperatore si compiace di offrirvelo, l'unico imbattuto campione della storia di Roma, il leggendario Tigris delle Gallie!
Proximo
: Sa fin troppo bene come manipolare il popolo.
Massimo
: Marco Aurelio nutriva un sogno che era Roma, Proximo. Ma non è questo! Non è questo!
Proximo
: Marco Aurelio è morto, Massimo. Noi mortali non siamo che ombra e polvere. Ombra e polvere, Massimo.
Cassio
: ... in rap
presenta
nza della scuola di gladiatori di Antonio Proximo, il nostro Cesare è orgoglioso di darvi Massimo Decimo Meridio!
Pubblico
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo!
Commodo
: Lo accolgono come se fosse uno di loro.
Lucilla
: Il popolo è volubile, fratello. Sarà dimenticato fra un mese.
Pubblico
: Massimo! Massimo! Massimo!
Commodo
: No, molto prima di un mese. È stato tutto organizzato.
Pubblico
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo!
Tigris
: Ave Cesare, morituri te salutant.
Pubblico
: Il vincitore sarà Massimo! Lode a Massimo! Che gli dei ti proteggano, Massimo! Massimo, uccidi Tigris!
Guardiano
: Uomini, alle catene!
Pubblico
: Massimo, uccidilo!
Uomo
: Lascia! Lascia! Lascia!
Pubblico
: Bravo! Perderai! Perderai! Morte! Morte! Morte! Morte! Morte! Morte! Morte! Morte! ... ! Massimo! Massimo il misericordioso!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Guardiano Capo
: Quando l'imperatore entrerà, sollevate le armi, e salutatelo, tutti insieme. State davanti all'imperatore e non voltategli mai le spalle.
Andate, e morite con onore!
Gladiatori
: Eeeh!
Folla
: Ave, potente Cesare... Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare!
Gladiatori
: Ave, Cesare, morituri te salutant.
Cassio
: In questo giorno ci rivolgiamo alla gloriosa antichità per
presenta
rvi una ricostruzione delle seconda caduta della potente Cartagine. Sulla deserta pianura di Zama, stavano le numerose invincibili armate del temibile barbaro Annibale. Feroci mercenari e guerrieri brutali votati alla distruzione spietata e alla conquista! Il vostro imperatore si compiace nell'offrirvi l'orda barbarica!
Massimo
: Qualcuno è stato nell'esercito?
Cassio
: Ma in quel giorno illustre...
I Gladiatore
: Io.
II Gladiatore
: Io.
III Gladiatore
: Sì, io.
IV Gladiatore
: Io ho servito con te a Vindobona.
Massimo
: Allora puoi aiutarmi.
Cassio
: ... gli dei inviarono contro di loro i più potenti guerrieri...
Massimo
: Qualunque cosa esca da quei cancelli...
Cassio
: ... che avrebbero, in quello stesso giorno...
Massimo
: ... avremo maggiore possibilità di sopravvivere se combatteremo uniti. Avete capito?
Cassio
: ... in successi deserti della Numidia, deciso il destino dell'Impero.
I Gladiatore
: Ho capito.
II Gladiatore
: Sì.
III Gladiatore
: D'accordo.
Massimo
: Se saremo uniti, sopravviveremo.
Cassio
: Il vostro imperatore si compiace di offrirvi i legionari di Scipione l'Africano!
I Gladiatore
: Attenti! Attenti!
II Gladiatore
: Fino alla morte!
Folla
: Morte! Morte! Morte!
Massimo
: Stiamo vicini! Restiamo uniti! Stiamo vicini! Stiamo vicini!
Spettatore
: I tuoi uomini saranno trucidati tutti!
Massimo
: Uniamo gli scudi come un sol uomo! Fermi! Fermi! Come un sol uomo! Ben fatto! Fermi! Testuggine! Testuggine! Hagen! Quella colonna alla biga! Questa colonna con me! Svelti! Andate di là, voi!
Juba
: Massimo!
Massimo
: Colonna unita! Colonna unita! Colonna unita!
Commodo
: Non ricordo molto bene la storia, Cassio, ma i barbari non dovrebbero perdere la battaglia di Cartagine?
Cassio
: Eh, sì, Cesare. Beh, perdonami, imperatore.
Commodo
: No, le sorprese mi divertono. Chi è quello?
Cassio
: Lo chiamano l'Ispanico, imperatore.
Spettatore
: Gloria ai barbari.
Commodo
: Voglio andare a conoscerlo.
Cassio
: Sì, Cesare.
Spettatore
: La vittoria è dei barbari.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Questa è una significativa opportunità. Essa rap
presenta
nuovi significativi posti di lavoro per la produzione negli Stati Uniti.
William Boeing
Frasi di William Boeing
Avrò anche creato il web, ma tutti voi avete contribuito a renderlo ciò che è oggi. Tutti i blog, i post, i tweet, le foto, i video, le applicazioni, le pagine web rap
presenta
no il contributo di milioni di voi in tutto il mondo per costruire la nostra comunità online. Tutto questo ci ha condotto al web che abbiamo, e ora è nostro compito costruire il web che vogliamo.
Tim Berners-Lee
Frasi di Tim Berners-Lee
Lasciatemi parlare con gioia di un tempo in cui gli inviati speciali non venivano spediti su campi di battaglia, ma su campi di corse e di golf per ritrarvi le belle donne, la mondanità elegante, le raffinatezze della moda. Si viaggiava d una nazione all'altra senza passaporto e senza carta d'identità: una cosa meravigliosa. Esisteva poi una specie di internazionale dell'intelligenza che superava tutte le frontiere e anche gli eventuali dissensi politici. Era un'epoca in cui non si poteva avere fiducia nell'avvenire
[...]
La guerra cancellò tutto questo. Tornammo subito in Italia, mia moglie ed io. Boccioni, Sironi, Martinetti e Carrà partirono per il fronte cantando: A morte Franz, viva Oberdan!'. Io, figlio di garibaldino, non potei partire. Una lettera era giunta alle autorità in cui mi si accusava di germanofilia. La mia collaborazione al 'Simplicissimus' contribuiva a rendermi sospetto. Mi salvai dal confino per l'intervanto del vecchio Ricordi. Rimasi però un vigilato speciale e per tutta la durata della guerra dovetti
presenta
rmi ogni settimana in Questura. Con la guerra era finito il periodo più bello e spensierato della mia vita.
Marcello Dudovich
Frasi di Marcello Dudovich
[Sui personaggi portati al successo grazie al Maurizio Costanzo Show]
Andrea Camilleri: una sera venne a
presenta
re un suo romanzo che avevo letto e mi era piaciuto molto. Mi rivolsi al pubblico mostrando il libro e dicendo compratelo, se non vi piace vi ridò i soldi. Nessuno mi chiese i soldi indietro. Sono orgoglioso anche di Paolo Villaggio: quando lo conobbi a Genova, era un impiegatuccio che si esibiva in un piccolo locale. Lo scritturai per un cabaret romano a Trastevere. Lui venne e, siccome non pensava di fermarsi a lungo, non si era portato nemmeno i vestiti di ricambio.
Maurizio Costanzo
Frasi di Maurizio Costanzo
La tragedia italiana è rap
presenta
ta dal comunismo, dal '68 e dalla magistratura che si è impossessata del potere. Il paese è diviso in due dai comunisti, se non sei con loro sei di destra. Sono i maggiori conservatori e sono letteralmente i fascisti di ora. Anche la satira è tutta di sinistra. Se non sei di sinistra non lavori in tv. Non credo a chi dice che c'è la censura: basta guardare uno come Vauro, bravissimo, lo considero un mio figlioccio. Lavora in tv e non mi sembra sia di destra.
Giorgio Forattini
Frasi di Giorgio Forattini
Fini lo vedo male: deve la sua fortuna al fatto che ha ereditato tutto da Almirante che però non cambiava opinione. E non mi piacciono i politici della scuola bolognese, Prodi, Bersani, Casini. Non mi dispiace Veltroni, però rap
presenta
poco. E D'Alema è una jena, quelli che predicano odio prima o poi cadono.
Giorgio Forattini
Frasi di Giorgio Forattini
Come rimpiango che non siate qui. Quale gioia avreste provato nel vedere Velázquez. Da solo, vale il viaggio. I pittori di tutte le altre scuole, che sono intorno a lui al Museo di Madrid, e molto ben rap
presenta
ti, sembrano tutti, in confronto a lui, dei rimasticatori. È il pittore dei pittori.
Edouard Manet
Frasi di Edouard Manet
L'artista si sforza di rap
presenta
re l'umano senza farne parte.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
A Jamal Malik manca una risposta per vincere venti milioni di rupie. Come ha fatto?
A
: Ha imbrogliato
B
: È fortunato
C
: È un genio
D
: Era scritto.
Dal film:
The Millionaire
Scheda film e trama
Frasi del film
Non si può pensare di unire il riformismo italiano senza l'apporto di quella grande storia politica che, da Matteotti a Buozzi, da Saragat a Nenni, da Morandi a Lombardi, da Pertini a Brodolini, da De Martino a Craxi, ha rap
presenta
to un filone culturale e politico essenziale della sinistra riformista italiana.
Piero Fassino
Frasi di Piero Fassino
[Riferito in particolare a Chiara Appendino]
C'è tanta strada da fare per essere capaci di fare il sindaco.
[...]
Risulta formale dire che si vuole essere sindaci di tutta la città e fare appelli alla riconciliazione quando ha condotto una campagna elettorale facendo leva emotivamente sull'invidia sociale. Il tema delle periferie è stato usato come una clava secondo lo schema "Quelli in centro hanno quello che voi non avete qui". Una falsità, perché questi quartieri non sono la Calcutta dipinta durante la campagna elettorale. Con l'invidia sociale si spacca e si divide. E ne erano una buona rap
presenta
zione gli scalmanati sotto il palazzo di città, quelli che a risultato ormai certo si sono accalcati ai cancelli del municipio gridando "Onestà, onestà" e "Fuori la mafia dallo Stato".
Piero Fassino
Frasi di Piero Fassino
Il più pericoloso gioco dell'universo è quello di governare basandosi sugli oracoli. Noi non ci consideriamo abbastanza saggi o coraggiosi per tentare questo gioco. I provvedimenti qui descritti per far fronte a questioni di minore importanza rap
presenta
no i limiti estremi entro i quali osiamo avventurarci nell'area di governo. Prendiamo a prestito, per definire i nostri scopi, una definizione del Bene Gesserit, e consideriamo i diversi mondi come altrettante riserve genetiche, fonti d'insegnamento e d'insegnanti, ossia, fonti del possibile. Il nostro fine non è quello di governare, ma piuttosto di sfruttare queste riserve genetiche, d'imparare e di liberarci da tutti i legami che ci verrebbero imposti da un governo, e dal fatto di dipendere da esso.
[L'orgia come strumento di governo, terzo capitolo della Guida dei Navigatori]
Frank Herbert
Cit. da
Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
Per i Fremen, lei è il Simbolo della Terra, una semidea il cui compito è quello di proteggere le tribù dagli effetti della violenza. È la Reverenda Madre di tutte le Reverende Madri. I pellegrini vengono a cercarla perché restituisca ad essi la virilità perduta o la fecondità al suolo inaridito: per essi rap
presenta
una sorta di potere antimentat. E si alimenta della sete umana di mistero. È la prova vivente dei limiti dell'«analitico». È l'estrema tensione, la vergine-meretrice: acuta, volgare, crudele, i suoi capricci possono distruggere come una tempesta di Coriolis.
[Santa Alia del Coltello, come è descritta nel «Rapporto» di Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
Questo adattamento religioso dei Fremen e dunque l'origine di ciò che ora conosciamo come "I Pilastri dell'Universo", di cui i Quizara Tawfid sono i rap
presenta
nti fra noi, con i segni, le prove e le profezie. Ci portano questa fusione mistica di Arrakis, la cui profonda bellezza noi ritroviamo nella commovente musica composta sulle antiche forme, ma contrassegnata da questo nuovo risveglio. Chi non ha ascoltato, senza commuoversi profondamente, l'"Inno al Vecchio"?
Ho calpestato un deserto
Abitato da miraggi ondeggianti.
Vorace di gloria, avido di pericolo,
Ho vagabondato sugli orizzonti di al-Kulab,
Ho visto il tempo livellare le montagne
Nella sua ricerca e nella sua fame di me.
E ho visto i passeri sfrecciare fulminei,
Più arditi di un lupo da preda.
Si sono dispersi nell'albero della mia giovinezza.
Ho sentito lo stormo fra i miei rami
E ho conosciuto i loro becchi e gli artigli!
[dal "Risveglio di Arrakis", della Principessa Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
Oggi sento di poter rivendicare i progressi significativi realizzati sul versante di alcuni fondamentali diritti e di poter rap
presenta
re con convinzione i valori per i quali abbiamo operato. Al valore della effettiva uguaglianza nella laicità è ispirata la legge sulle unioni civili il cui percorso di attuazione si è concluso. Abbiamo ora una legge che, per il nostro Paese, rap
presenta
una svolta di civiltà. Al valore della tutela delle persone deboli è orientata la legge sull'assistenza di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. La stessa legge introduce per la prima volta finalmente nel nostro ordinamento un sistema generalizzato di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti. Anche questo credo sia un importante segno di civiltà. Come lo è la legge che colpisce l'odioso fenomeno del "caporalato", approvata lo scorso anno, fenomeno che ferisce la dignità e il valore della persona che lavora. Anche in tema di accoglienza e diritto d'asilo è nostro dovere salvaguardare le garanzie fondamentali.
Andrea Orlando
Frasi di Andrea Orlando
È giusto chiedersi se il sistema giuridico italiano sia in grado di reggere l'urto di così profonde trasformazioni dell'arena globale, pur pagando ‐ come si è detto ‐ inevitabilmente i limiti sempre più angusti della dimensione nazionale. L'impianto costituzionale continua ad offrire un'importante tutela dei diritti fondamentali. Contrariamente a suggestioni esterofile che spesso emergono in casa nostra, il nostro Paese viene apprezzato per l'equilibrio raggiunto tra esigenze di sicurezza e difesa delle garanzie costituzionali, laddove altri Stati hanno adottato strategie che si sono tradotte in una brusca limitazione dei diritti dei cittadini. Lo stesso si dica per l'obiettivo di mantenere e garantire la posizione di autonomia e indipendenza della magistratura, l'obbligatorietà dell'azione penale, le previsioni normative sull'appello, che offrono tuttora una protezione giuridica importante ai diritti dei cittadini. Sorto storicamente per contenere le prevaricazioni del potere esecutivo, questo robusto quadro giuridico e istituzionale rap
presenta
oggi un argine contro pericolose derive populiste che insidiano i livelli di civiltà giuridica toccati dal nostro Paese.
Andrea Orlando
Frasi di Andrea Orlando
Le note che seguono furono ritrovate in un pacco sigillato nel cassetto della scrivania del barone Friedrich Michael von R..., dopo che questi, nell'autunno del 1914, era caduto nella battaglia di Rava Russkaja, cui aveva preso parte come tenente della riserva in un reggimento di dragoni austriaci. Letto il titolo e data una rapida scorsa ai fogli, i familiari pensarono si trattasse soltanto di un lavoro letterario del loro congiunto, sicché mi affidarono queste note perché le esaminassi e si rimisero a me per la loro eventuale
presenta
zione.
Stefan Zweig
Cit. da
Notte fantastica ‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Di nuovo a Vienna e di ritorno a casa da una visita nei quartieri fuori mano, mi sorprese un rovescio di pioggia che, con sferzate d'acqua, costringeva la gente a rimpiattarsi rapida sotto i portoni e altri ricoveri, e anch'io cercai in fretta un tetto sotto cui ripararmi. Per fortuna a Vienna c'è un caffè in attesa a ogni angolo, e io mi rifugiai in quello proprio lì di fronte, con il cappello già gocciolante e le spalle bagnate fradice. All'interno si rivelò il solito tradizionale caffè di periferia, senza il contorno accattivante di quelle orchestrine alla moda che in centro imitano i locali tedeschi, ma pervaso invece dall'atmosfera familiare della vecchia Vienna e affollato di gente modesta che consumava più giornali che dolciumi. A quell'ora, verso sera, l'aria già di per sé viziata
presenta
va nelle azzurre volute di fumo un fitto disegno marmorizzato, e tuttavia il caffè aveva un aspetto lindo con i suoi divani di velluto palesemente nuovi e con la cassa di alluminio chiaro. Nella fretta non mi ero dato la pena di leggere il suo nome da fuori, ma a che scopo d'altronde? E adesso ero lì seduto al caldo, e guardavo impaziente di là dai vetri inondati d'azzurro e mi domandavo quando quella pioggia molesta avrebbe avuto la compiacenza di spostarsi di qualche chilometro.
Stefan Zweig
Cit. da
Mendel dei libri ‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Solo gli uomini sono mortali, mai le idee. Esse rap
presenta
no, per così dire, l'anima immortale dell'umanità.
Stefan Zweig
Cit. da
La patria comune del cuore
Frasi di Stefan Zweig
Il miglior centro di cultura per ogni novità rimaneva tuttavia il caffè. Per capire questo, bisogna ricordare che il caffè viennese rap
presenta
un'istituzione speciale, non paragonabile a nessun'altra al mondo. Esso è in fondo una specie di club democratico, accessibile a tutti in cambio di un'economica tazza di caffè, dove ogni cliente, versando quel modestissimo obolo, ha il diritto di starsene per ore a discutere, a scrivere, a giocare alle carte, ricevendo la posta e divorando soprattutto un illimitato numero di giornali e di riviste. Nei migliori caffè viennesi c'erano tutte le gazzette della città e non queste soltanto, ma quelle della Germania intera, nonché le francesi, le inglesi, le italiane e le americane, ed inoltre tutte le riviste letterarie ed artistiche di qualche importanza, dal Mercure de Pratice alla Neue Rundschau, dallo Studio al Burlington Magazine.
Stefan Zweig
Cit. da
Il mondo di ieri
Frasi di Stefan Zweig
Se tento di trovare una formula comoda per definire quel tempo che precedette la prima guerra mondiale, il tempo in cui son cresciuto, credo di essere il più conciso possibile dicendo: fu l'età d'oro della sicurezza. Nella nostra monarchia austriaca quasi millenaria tutto pareva duraturo e lo Stato medesimo appariva il garante supremo di tale continuità. I diritti da lui concessi ai cittadini erano garantiti dal parlamento, dalla rap
presenta
nza del popolo liberamente eletta, e ogni dovere aveva i suoi precisi limiti. La nostra moneta, la corona austriaca, circolava in pezzi d'oro e garantiva così la sua stabilità. Ognuno sapeva quanto possedeva o quanto gli era dovuto, quel che era permesso e quel che era proibito: tutto aveva una sua norma, un peso e una misura precisi.
Stefan Zweig
Cit. da
Il mondo di ieri ‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Nel secolo dell'angusto fanatismo dogmatico questo grande umanista pronunzia la parola mirabile e amplificatrice: «Dovunque tu trovi la verità, considerala cristiana». In tal modo sono gettati i ponti verso tutte le epoche e le terre.
[...]
Nulla che abbia mai rap
presenta
to un valore notevole dell'etica o dell'ingegno, secondo la concezione erasmica potrà venire separato dal cristianesimo con rigido argine, giacché nell'ambito umano non vi sono verità cristiane o pagane, ma in tutte le sue forme la Verità è divina.
[da Gli anni della maturità]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da Rotterdam
Frasi di Stefan Zweig
Questa Laus stultitiae, apparentemente scherzosa, fu, sotto la larva carnevalesca, uno dei libri più pericolosi del tempo suo; e quello che oggi si
presenta
a noi solo come leggiadro fuoco d'artificio, fu in realtà un'esplosione che aprì il cammino alla Riforma tedesca.
[da Gli anni della maturità]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da Rotterdam
Frasi di Stefan Zweig
Inerme di fronte alla realtà, Erasmo trova la sua vera vitalità esclusivamente nell'attività cerebrale.
Soltanto per quest'aura spirituale il sembiante di Erasmo acquista significato: ed è perciò incomparabile, indimenticabile il ritratto di Holbein, che lo rap
presenta
nell'istante più sacro, nell'attimo dell'opera creativa, capolavoro fra i suoi capolavori, forse senz'altro la rap
presenta
zione pittorica più perfetta di uno scrittore quando il verbo vissuto si trasforma magicamente in lui nella concretezza visibile dello scritto. Tutti ricordano quel ritratto ‐ chi, infatti, che l'abbia veduto, potrebbe mai dimenticarlo?
[...]
Per ore ed ore possiamo fissare quel quadro, ascoltare il suo silenzio vibrante, giacché nel simbolo di Erasmo che scrive, Holbein ha eternato la sacra austerità di ogni lavoratore della mente, la invisibile pazienza di ogni vero artista.
[da Ritratto]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da Rotterdam
Frasi di Stefan Zweig
Non si perde gran che quando brucia la casa del padrone. Ne verrà sempre un altro, se non è sempre lo stesso, tedesco o francese, o inglese o cinese, per
presenta
rti, vero?, il conto al momento giusto... in marchi o in franchi? Dal momento che bisogna pagare...
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Ciao Karen. Posso rivolgermi a te visto che quasi ci conosciamo? Presumo di sì. Oggi mentre ero in treno ho visto una donna che mi fissava. C'era qualcosa in lei. Così mi sono
presenta
to.
Davis Mitchell
Dal film:
Demolition - Amare e vivere
Scheda film e trama
Frasi del film
Yorish
: A te serve quello che serve a ogni ceco: uno stivale russo nel posteriore.
Henryk
: Peccato che non li facciano più i russi ormai, li fanno tutti in Cina!
Yorish
: Prima mi metti vicino a una bella donna senza
presenta
rmi e ora mi insulti.
Moglie di Henryk
: Oh, no, adesso comincia, Henyo!
Henryk
: Desolato, Yorish, accetta le mie umili scuse. Dottor Bennell, lei ha l'onore di conoscere uno dei diplomatici più famosi di Washington, il mio amico e fonte di questo delizioso caviale, l'ambasciatore Yorish Kaganovich.
Carol
: È un vero piacere, ambasciatore.
Yorish
: Il piacere è tutto mio. Henryk in genere ha ospiti sgradevoli e vecchi quanto me.
Henryk
: Non condivido. Nessuno è sgradevole quanto te, Yorish.
Yorish
: Sa la parola "Cecoslovacchia" com'è in russo, dottore? Noi la traduciamo "zerbino".
Henryk
: Qualcuno parla ancora russo? Pensavo fosse una lingua morta!
Yorish
: Con il mio sfacciato amico fingiamo di giocare, ma segretamente siamo aspri rivali i quali si sfruttano reciprocamente. Io sono qui per bere il suo costoso champagne e lui invita me perché gli procuro il vero caviale. Una patina di civiltà che cela i nostri veri interessi; è la natura del nostro mondo, no?
Moglie di Henryk
: Yorish, sta' buono!
Yorish
: Sono solamente curioso. Io sostengo che la civiltà è un'illusione, un gioco di finzione. Di reale c'è solo il fatto che siamo ancora animali guidati da istinti primari. In quanto psichiatra lei saprà che questo è vero.
Carol
: Le dirò, ambasciatore, che quando qualcuno comincia a parlarmi di ciò che è vero quello che sento io è qualcuno che mi parla di se stesso più della sua visione del mondo.
Henryk
: Centrato! Bene, dottore!
Yorish
: Forse ha ragione. Essere russi in questo paese è una sorta di patologia. Cosa ne dice? Può aiutarmi, darmi una pillola che mi faccia vedere il mondo come lo vedete voi americani, che mi aiuti a comprendere l'Iraq o il Darfur o perfino... New Orleans?
Henryk
: Non sprofondi nella sua follia, dottore. È russo, per lui discutere è un po' come respirare!
Yorish
: Sto solo dicendo che la civiltà si sgretola quando più ne abbiamo bisogno. Nella giusta situazione siamo tutti capaci dei più terribili crimini. Immaginare un mondo in cui non sia così, in cui ogni crisi non sfoci in una nuova atrocità, in cui tutte le prime pagine non siano solo guerra e violenza... be', in realtà è immaginare un mondo in cui l'essere umano cessi di essere umano.
Carol
: Posso concederle che conserviamo ancora bassi istinti animaleschi, a patto che ammetta che non siamo gli animali che eravamo anni orsono.
Yorish
: Giusto.
Carol
: Legga Piaget o Kohlberg, Maslow, Graves, Wilber... e vedrò che ci stiamo ancora evolvendo, la nostra coscienza cambia. Cinquemila anni orsono le femministe postmoderne non esistevano, eppure oggi se ne ritrova una accanto. E sebbene sia un fatto che non cancella tutte le terribile cose che avvengono in questo mondo, se non altro mi da motivo di pensare che forse un giorno saremo diversi.
Dal film:
Invasion
Scheda film e trama
Frasi del film
Napoli è l'unica città sudamericana fuori dal Sud America. Sempre moribonda, e perciò immortale. Sempre sull'orlo dell'abisso, rap
presenta
l'effimera natura del sublime. Ma è soprattutto una città a compartimenti stagni. A un passo da qui c'è via Toledo: il confine tra due mondi opposti. La città borghese di qua, i Quartieri Spagnoli di là. A Santa Lucia, è lo stesso: di qua i circoli nautici, di là il Pallonetto. Due società che si ignorano. Una che costeggia l'illegalità, l'altra che tiene sempre chiuse le sue finestre. Non so quale sia quella moralmente più accettabile.
Maurizio de Giovanni
Frasi di Maurizio de Giovanni
Dopo la laurea in giurisprudenza andai a Roma. Mi
presenta
i ai cancelli di via Teulada da questuante. Pensavo la Rai come Broadway. Pareva un supercarcere. Mi chiesero quale provino volessi fare. Risposi: tutti. Provai come pianista, cantante, attore,
presenta
tore. Mi esaminò Antonello Falqui, convinto che i siciliani non sapessero l'italiano. "Pure Cavour pensava che parlassimo arabo", replicai. Il responso fu: "Buona presenza. Adatto a spettacoli minori".
Pippo Baudo
Frasi di Pippo Baudo
Ullman
: Le hanno spiegato quelli di Denver, pressappoco in che consiste il suo lavoro?
Jack
: Si sono tenuti molto sulle generali.
Ullman
: Ah. Beh... L'inverno qui può essere incredibilmente rigido. Il suo compito quindi è cercare di limitare i danni che ne potrebbero derivare e il deprezzamento conseguente. Quindi, prima cosa,
tenere in funzione i boiler, riscaldare le varie parti dell'albergo, un'ala al giorno, naturalmente, fare le piccole riparazioni necessarie qua e là, in modo che non ci si ritrovi poi di fronte a
problemi più seri.
Jack
: Hm-hm. Beh, se è tutto qui, non mi spaventa.
Ullman
: In effetti, come lavoro non è pesante. L'unica cosa è che si può sentire un forte senso d'isolamento, durante l'inverno.
Jack
: Beh, se può farle piacere, è quello che stavo cercando. Un po' di isolamento, perché... perché sono lì lì per partorire un romanzo e quindi... cinque mesi di pace sono proprio quello che ci
vuole.
Ullman
: Hm! Sono contento, Jack. Mi preoccupavo, perché per molte persone... l'isolamento... e la solitudine... a volte possono rap
presenta
re un problema.
Jack
: Non per me.
Ullman
: E sua moglie e suo figlio saranno contenti, pensa?
Jack
: Entusiasti!
Ullman
: Bene. Bene. Prima che il nostro Bill la porti via, c'è un'altra cosa di cui ho il dovere di parlarle. Non vorrei sembrarle melodrammatico, ma molti però lo hanno preso come un buon motivo per
non accettare questo lavoro.
Jack
: Affascinante!
Ullman
: Devo supporre che non le hanno detto niente circa la tragedia che abbiamo avuto nell'inverno del 1970, vero?
Jack
: No che non me l'hanno detto.
Ullman
: Ecco: quello che era qui prima di me. aveva preso un certo Delbert Grady come custode per l'inverno. E Grady si portò appresso la moglie e due ragazzine sugli otto anni. Aveva buonissime referenze, ottime informazioni. Mi hanno detto che sembrava un individuo assolutamente normale, da ogni punto di vista. Peccato che ad un certo punto, durante l'inverno gli dev'essere venuto una specie di fortissimo esaurimento nervoso. Ha perso il lume e... Ha fatto a pezzi tutta la famiglia. Con l'accetta. Li ha piazzati bene in ordine in una delle stanze dell'ala di là, e poi si è messa la doppietta in bocca. Hm... La polizia... loro dissero che era un attacco di quella che una volta si chiamava "febbre del chiuso", una specie di claustrofobia che viene quando ci si trova in tanti chiusi insieme per un lungo periodo di tempo.
Jack
: Beh, certo, è... curiosa, come storia.
Ullman
: Eh, eh, eh, sì che lo è. A dire il vero a me sembra impossibile che sia avvenuta qui. Ma è così, e credo che lei comprenderà perché volevo che ne fosse informato.
Jack
: Me ne rendo conto, certo. E adesso è anche chiaro perché quelli di Denver hanno lasciato che fosse lei a parlarmene, eh, eh, eh.
Ullman
: Eh, eh, eh, beh, è ovvio, che ci sono molte persone che magari non vogliono stare sole in un posto dove è accaduta una cosa del genere.
Jack
: Può stare tranquillo, Mr. Ullman, sono cose che non succedono a uno come me. E per quanto riguarda mia moglie, le assicuro, rimarrà assolutamente affascinata quando le racconto quello che lei mi ha detto. Wendy è appassionata di film dell'orrore, di storie di spettri...
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Jane
: Noi, oh... Accidenti.
Jackie
: Aspetta, ti do una mano. Ecco fatto.
Jane
: Grazie, Jackie.
Marilyn
: Credo sia meglio cercare di... di distrarla quando... quando la situazione si farà più pesante.
Giornalista
: Ogni missione, ovviamente, ha una percentuale di rischio.
Armstrong
: Già. Okay, ci pensiamo noi.
Marilyn
: Grazie.
Giornalista
: L'imprevedibile è sempre in agguato.
Marilyn
: Blanch.
Blanch
: Hm?
Marilyn
: Senti, questi nostri amici vengono a vedere la televisione con te.
Giornalista
: Infatti questa è la prima volta che si
presenta
un inconveniente del genere.
Marilyn
: Ti presento Neil Armstrong, e questo è Buzz Aldrin.
Armstrong
: Molto piacere.
Aldrin
: Salve.
Giornalista
: Il rischio che i tre astronauti...
Blanch
: Anche voi due lavorate al programma spaziale?
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Dick Cavett
: Gran bella giornata a New York, vero? Un clima per guardare le ragazze.
Spalla
: Oh, sì.
Cavett
: Mi sono simpatici quei guardoni ingegnosi che fanno finta di lavorare per la società elettrica e scavano trincee nelle strade per avere una vista migliore. Non male, eh! Eh, a proposito di guardoni, lo sapevate che il nostro primo astronauta scapolo sta andando sulla Luna? Chi è, Swigert?
Spalla
: Sì.
Cavett
: Già. È il primo scapolo, pare sia uno di quelli con una ragazza in ogni porto. Ha questa reputazione.
Spalla
: Ah, ah, ah!
Cavett
: Ma secondo me pecca di eccessivo ottimismo se si è portato calze di nylon e cioccolato sulla Luna. Ah, ah!
Spalla
: Ah, ah, ah!
Cavett
: Avete letto che l'audience è stata, come si dice? Tre milioni in meno o tre milioni sotto? Tre milioni in meno, giusto? Beh, insomma, tre milioni di spettatori in meno hanno guardato questo lancio spaziale rispetto al precedente. Beh, io credo abbia... Il colonnello, eh, Bor...
Annunciatore
: L'ABC
presenta
... Ed ecco a voi Jules Bergman, redattore scientifico della ABC.
Jules Bergman
: L'astronave Apollo 13 è rimasta senza corrente elettrica, e gli astronauti Jim Lovell, Fred Haise e Jack Swigert stanno procedendo lungo il tunnel che porta al LEM per usarlo come una lancia di salvataggio, provvista di corrente per le ricetrasmittenti del modulo di comando. Apollo 13, a quanto pare, sta anche perdendo ossigeno, e gli astronauti...
Marilyn
: No, aspetta.
Bergman
: ...potrebbero dover usare la provvista di ossigeno...
Marilyn
: Un guasto all'impianto elettrico?
Bergman
: ...del LEM.
Marilyn
: Che cosa vuol dire?
Bergman
: L'incidente esclude qualsiasi possibilità di allunaggio, e potrebbe addirittura mettere in pericolo le vite degli astronauti se la provvista di ossigeno del LEM più quando è rimasto dell'ossigeno del modulo di comando non sarà sufficiente per il loro rientro sulla Terra.
Marilyn
: Come sarebbe non c'è pericolo per ora?
Bergman
: Il controllo missione...
Marilyn
: Ho sentito che perdono ossigeno.
Bergman
: ...non ha un emesso comunicato ufficiale, ma...
Marilyn
: Ce la faranno?
Bergman
: ...ha deciso di ricorrere al razzo del LEM che doveva servire per la discesa sulla Luna, servirà per riportare gli astronauti sulla Terra. Ricapitolando quanto è accaduto, gli astronauti dell'Apollo 13 potrebbero essere in serio pericolo. Due ore fa...
Marilyn
: No, le stronzate della NASA non mi interessano!
Bergman
: ...hanno udito una forte esplosione, mentre rientravano nel modulo di comando.
Marilyn
: Devi dirmi che sta succedendo a mio marito!
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Controllo Volo
: Volo, razzo ausiliario. Il primo stadio mi risulta spento.
Jerry
: Siamo su traiettoria lunare. Tutto bene, volo.
Gene
: Ricevuto, traiettoria. Okay, ragazzi. Si va sulla Luna.
Controllo Volo
: Volo, abbiamo recuperato il segnale alle Hawaii.
Tecnico
: Si
presenta
tutto bene.
Controllo Volo
: Non credo che si possa pretendere di meglio.
Jack
: Okay, ehm... Houston, qui pilota modulo di comando. Ho scambiato il posto con Jim e ora sono al posto di pilotaggio. Pronto a staccare il LEM dal primo stadio e attraccarlo al modulo di comando.
Andy
: Ricevuto Jack.
Jim
: Fred, tutto okay?
Gene
: Okay, ragazzi. Facciamo dietrofront e agganciamo il modulo lunare.
Andy
: Odyssey, siete go per l'accensione e per l'attracco. Ripeto: via per l'attracco. Vi raccomandiamo di attivare la pressurizzazione in cabina.
Jack
: Ricevuto. Okay. Pronti alla separazione del CSM.
Jim
: Okay. Le valvole di isolamento sono tutte aperte. Bene, Swigert, pilota modulo comando. Tocca a te.
Fred
: Houston, effettuata ottima separazione.
Andy
: Odyssey, il primo stadio è stabile.
Fred
: Trasferimento è buono.
Andy
: Riconfermate, Tredici.
Fred
: Okay, cominciamo a girarci per allinearci con il LEM.
Jim
: Lo sai che Frank Borman ha vomitato l'anima fino alla Luna su Apollo 8?
Fred
: Sto benissimo. Ho solo mangiato troppo. Dai, lavoriamo.
Jack
: Ecco. Sto cabrando. Velocità di cabrata 2,5 gradi al secondo.
Andy
: Ricevuto. Jack. Vi vediamo cabrare.
Gene
: Tenete d'occhio i dati telemetrici.
Tecnico
: Ricevuto.
Deke
: Se Swigert fallisce l'attracco ti saluto missione.
Jim
: Com'è l'allineamento?
Jack
: GDC allineato. Spinta in avanti.
Fred
: Cento piedi.
Jim
: Attento all'allineamento.
Jack
: Niente paura, ragazzi. Fidatevi di me.
I Tecnico
: Telemetrico, dimmi quando sei pronto.
II Tecnico
: Okay. Colleghiamo il LEM.
Jim
: Come andiamo, Fred?
Fred
: Non ci siamo ancora. Quaranta piedi. Venti.
Deke
: Forza, ragazzino. Parcheggia quel coso.
Fred
: Dieci piedi.
Jack
: Catturato.
Jim
: È andata. Indicatore meccanico riposizionato.
Jack
: Fa' rientrare la sonda.
Jim
: Houston, attracco consolidato.
Andy
: Ricevuto, compreso. Ottimo lavoro, Jack.
I Tecnico
: Okay, riprendiamo con la procedura 17.
II Tecnico
: Okay, mi pare che vada tutto bene.
Fred
: Houston, completata l'estrazione del LEM.
Andy
: Ricevuto, Tredici. Siete in viaggio per l'altopiano di Fra Mauro.
Jack
: Devo uscire da questa tuta.
Jim
: Eh, Houston, ehm, siamo pronti per iniziare il PTC, e una volta posizionati sul barbecue, ehm, io e Jack mangeremo.
Fred
: Ehi, ho fame anch'io.
Jim
: Ne sei sicuro?
Fred
: Mangerei anche la coda di un rinoceronte.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Alton
: Se n'è andato, fiocco di neve.
Leigh Anne
: Michael è stato qui?
Alton
: Sì, ma puoi dirgli che lo vengo a cercare. Che questa gli costa cara.
Leigh Anne
: Quindi Michael è stato qui?
Alton
: Già, ieri sera, si è
presenta
to qui e mi ha preso a pugni. Meglio per lui se dorme con un occhio solo, diglielo! Mi hai sentito, puttana?
Leigh Anne
: No, tu senti me, puttana. Quando hai minacciato mio figlio, hai minacciato me. Se provi ad affacciarti all'altro capo della città giuro che te ne pentirai. Sono amica del Procuratore Distrettuale, sono favorevole alle armi e giro sempre armata.
Alton
: Che cos'hai li, una ventidue o una special da sabato sera?
Leigh Anne
: Sì, e spara bene anche negli altri sei giorni.
Dal film:
The Blind Side
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando ero bambino e poi anche da ragazzo tra noi amici a quello che correva più forte si chiedeva sempre: "Ma chi sei, Mennea?" perché a quei tempi per noi Mennea rap
presenta
va il mito della velocità.
[...]
Lui è stato il nostro orgoglio, ha affrontato i più grandi corridori e li ha battuti.
Francesco Totti
Frasi di Francesco Totti
La Chiesa, in particolar modo la Chiesa cattolica, ha fatto il possibile per convincere la donna che essa deve sottostare a ciò che ha ordinato Dio riguardo alla riproduzione. Ma forse ti interesserà sapere che fra le donne che si rivolgono a cliniche specializzate nel controllo delle nascite, le donne cattoliche, incuranti dell'autorità esercitata su di loro dal clero, rap
presenta
no una percentuale molto alta.
Emma Goldman
Frasi di Emma Goldman
Se dalla parziale emancipazione si passerà alla totale emancipazione della donna, bisognerà farla finita con la ridicola concezione secondo cui la donna per essere amata, moglie e madre, debba comunque essere schiava o subordinata. Bisognerà farla finita con l'assurda concezione del dualismo dei sessi, secondo cui l'uomo e la donna rap
presenta
no due mondi agnostici.
Emma Goldman
Frasi di Emma Goldman
Gianni Ravera, organizzatore del Festival, era reduce da un'edizione precedente disastrosa. Una Caporetto. Aveva deciso di cambiare tutto. Prendere come
presenta
tore un disc jockey, peraltro in Rai da 3 mesi, cos'era, se non una rivoluzione? Mi scelse come kamikaze. Andò alla grande per tre anni di fila. Se non avessi firmato per Canale 5, la conduzione sarebbe continuata.
Claudio Cecchetto
Frasi di Claudio Cecchetto
Amadeus prendeva il treno da Verona, raggiungeva la radio con i mezzi pubblici. Fu Vittorio Salvetti a
presenta
rmelo. Il palinsesto del mattino era perfetto per lui. Voce calda, il sorriso di default, lo show nell'anima. Soprattutto, la voglia di restare acceso anche quando non lavorava. Questo, in lui, ha fatto la differenza.
Claudio Cecchetto
Frasi di Claudio Cecchetto
Da quando lo conosco, Jovanotti non si è mai fermato: resta il più grande artista italiano. Non il più grande cantante, ma il più grande artista. Stesso ragionamento per Fiorello: non il più grande dei
presenta
tori, ma il numero 1 tra gli showman in Italia.
Claudio Cecchetto
Frasi di Claudio Cecchetto
[Sulla band Rossovivo]
Una sera dovevano esibirsi in un club. Si
presenta
rono 20-25 spettatori, e il cantante della band non volle fare il concerto. Gli altri non erano d'accordo. Io decisi che non mi sarei più occupato di loro.
Claudio Cecchetto
Frasi di Claudio Cecchetto
Quel nano mezzatacca... Non sarà mai re! Il nostro momento... si è ri
presenta
to. Il fuoco della guerra incombe su di voi! Al nostro padrone serve l'Unico! Ora capisci, Elfo? Tutti voi morirete!
[rivolto a Thranduil]
un orco
Dal film:
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Scheda film e trama
Frasi del film
[In un bar]
Tabitha Dickinson
: Distruggerò il suo spettacolo.
Riggan Thomson
: Ma se non l'ha ancora visto... Ah, scusi, ho fatto qualcosa che l'ha offesa? Lo sento nel suo atteggiamento...
Tabitha Dickinson
: Ora che mi ci fa pensare sì: ha occupato un teatro che avrebbe potuto essere utilizzato per qualcosa di valido.
Riggan Thomson
: ...Ok. Ma... Voglio dire, come può dire se è valido o no? cioè, lei non ha...
Tabitha Dickinson
: Sì, è vero, non ho letto una parola del copione né ho assistito a una delle anteprime. Ma dopo la prima di domani le assicuro che scriverò una delle peggiori recensioni che siano mai state scritte, e farò chiudere il suo spettacolo. Le piacerebbe sapere perché? Perché io la detesto. Lei e tutti quelli che rap
presenta
. Ragazzini egoisti, presuntuosi e arroganti. Patetici attori ignoranti improvvisati impreparati, che si illudono di avvicinarsi all'arte, che si assegnano a vicenda premi per cartoni e film pornografici che dipendono dal box office del week end. Be', questo è teatro, e non può
presenta
rsi qui a far finta di saper scrivere, dirigere e recitare nel suo lavoro di autopropaganda, senza prima passare da me. In bocca al lupo.
Riggan Thomson
: Ah. Wow. Non lo so, che cosa può essere capitato nella vita di una persona perché decida di fare il critico. Che sta scrivendo, un'altra recensione? Eh? Com'è, buona? Lo è? È cattiva? Ma l'ha visto questo spettacolo? Mi faccia leggere.
[le toglie il taccuino dalle mani]
Tabitha Dickinson
: Guardi che chiamo la polizia...!
Riggan Thomson
: Non chiamerà la polizia. Leggiamo questa cazzo di recensione. "Acerbo", acerbo è un'etichetta. Aspetti, eh... "Fiacco", anche questa è solamente un'etichetta. Margi..."Marginaria"!? Sta scherzando? Sembra qualcosa che bisogna curare con la penicillina, un'altra etichetta, sono tutte etichette. È capace solo a etichettare qualunque cosa, questa è squallida pigrizia. Lei è... Lei è solo una pigra del cazzo! È una pigra!
[prende un fiore]
Sa cos'è questo? Lei lo sa che cos'è? Questo... Non lo sa. E sa perché? Lei non è capace di vedere questa cosa se non sa come etichettarla. Lei scambia tutti quei rumorini che ha nella testa per vera conoscenza.
Tabitha Dickinson
: Ha finito o no?
Riggan Thomson
: No, non ho finito! Qui non si parla per niente di tecnica! Non c'è una sola parola sulla struttura! Non una parola sulle intenzioni! È solo un mucchio di merdose opinioni, supportate da ancora più merdosi paragoni! Lei scrive un paio di paragrafetti, e vuole sapere... niente di questo le costa un beneamato cazzo!
[rompe un bicchiere]
Lei non rischia niente! Niente! Niente! Niente! Bè, io sono uno splendido attore! Questo spettacolo mi è costato tutto... Allora ti dico una cosa:
[strappa il foglio]
prendi questa "recensione" maligna, e vigliacca, scritta con le tue squallide etichette di merda, e vedi di ficcartela su per quel rinsecchito e flaccido culo!
Tabitha Dickinson
:
[sorride]
Tu non sei un attore, sei una celebrità. Mettitelo bene in testa.
[gli mette in mano il fiore]
Te lo distruggo lo spettacolo.
Dal film:
Birdman
Scheda film e trama
Frasi del film
Ora sì che si sono
presenta
ti.
Louise Banks
Dal film:
Arrival
Scheda film e trama
Frasi del film
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