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Indice degli autori
Aforismi Sole - parte 10
Frasi trovate
:
2.032
Un gira
sole
per il mio gira
sole
, per illuminare le giornate fosche che detesti tanto. Piantane altri, così sarai più sicura dell'estate calda e
sole
ggiata che ti aspetta. PS: Ti amo.
Cecelia Ahern
Cit. da
P.S. I love you
Frasi di Cecelia Ahern
Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride.
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà:
un bacio di mamma
un battito d'ali
un raggio di
sole
per tutti.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Nella generosità e nell'aiuto degli altri sii come un fiume.
|
|
Nella compassione e nella grazia sii come il
sole
.
|
|
Nel nascondere le mancanze altrui sii come la notte.
|
|
Nell'ira e nella furia sii come la morte.
|
|
Nella modestia e nell'umiltà sii come la terra.
|
|
Nella tolleranza sii come il mare.
|
|
Esisti come sei oppure sii come appari.
Gialal al-Din Rumi
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Un'amata chiese all'amante:
|
"Chi ami di più, te stesso o me?".
|
"Dalla testa ai piedi sono diventato te.
|
Di me non rimane che il nome.
|
La volontà l'hai tu. Tu sola esisti.
|
io sono scomparso come una goccia d'aceto
|
in un oceano di miele".
|
Una pietra diventata rubino
|
è colma delle qualità del
sole
.
|
Niente della pietra vi resta.
|
Se ama se stessa, ama il
sole
;
|
se ama il
sole
, è se stessa che ama.
|
Non c'è differenza tra questi due amori.
|
Prima di divenire rubino la pietra è nemica
|
a sé stessa.
|
Non uno esiste, ma due.
|
La pietra è oscura e cieca alla luce.
|
Se ama sé stessa è infedele, si oppone
|
intensamente al
sole
.
|
Se dice "io" è solamente tenebra.
|
Un faraone si proclama divino e viene abbattuto,
|
Hallaj dice lo stesso ed è salvato.
|
Un io è maledetto, l'altro io benedetto.
|
Un io è una pietra, l'altro un cristallo.
|
Uno è un nemico della luce, l'altro la riflette.
|
Nell'intimo della propria coscienza , e non
|
mediante una dottrina,
|
è uno con la luce.
|
Lavora alle tue qualità di pietra
|
e diventa splendente come il rubino.
|
Pratica la rinuncia e accetta le difficoltà.
|
Vedi sempre la vita infinita nella morte dell'io.
|
La tua pietra scemerà, si accrescerà la tua natura
|
di rubino.
|
I segni dell'esistenza individuale lasceranno
|
il tuo corpo
|
e l'estasi ti prenderà.
|
Diventa tutto udito come un orecchio
|
e otterrai un orecchino di rubino.
|
Scava un pozzo nel centro di questo corpo,
|
o prima ancora che il pozzo sia scavato
|
lascia che Dio attinga l'acqua.
|
Impegnati sempre a raschiare la sporcizia dal pozzo.
|
A tutti quelli che soffrono
|
la perseveranza reca buona sorte.
|
Il Profeta ha detto che ogni prostrazione
|
in preghiera
|
è un colpo alla porta del cielo.
|
Se si continua a bussare,
|
la felicità rivela il suo volto ridente.
Gialal al-Din Rumi
Titolo della poesia:
Il rubino
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Poi che son servo del
Sole
;
|
notte non sono, né adoratore delle notti,non parlerò di sogni.
|
Come messaggero del
Sole
e suo interprete,segreti messaggi
|
prenderò da lui e
|
vi porterò la risposta.
|
E poi che vado come
sole
,
|
brillerò su rovinati deserti,
|
fuggirò dai luoghi abitati,
|
parlerò deserte parole.
|
Assomiglio alla vetta d'un albero
|
lontano dalla radice:
|
pur ristretto in secca corteccia,
|
parlerò di succoso midollo.
|
Se pur son mela secca
|
son più alto d'un albero;
|
anche se ebbro e sconvolto,
|
dico parole veraci!
|
Da quando il mio cuore ha
|
sentito il profumo della polvere
|
della sua soglia,
|
ho vergogna anche della
|
polvere sua,
|
non parlo che d'acqua purissima!
|
Togliti il velo dal volto,
|
ché il volto hai glorioso!
|
Non permettere ch'io debba
|
parlarti come sotto ad un velo!
|
Se hai il cuore di pietra,
|
io son pieno di fuoco qual ferro;
|
se assumi trasparenza di cristallo,
|
io parlo di calice e vino!
|
Poi che nato sono dal
Sole
|
come il Re Qobàd antico,
|
non sorgerò nella notte,
|
non parlerò di chiaro di luna.
Gialal al-Din Rumi
Titolo della poesia:
Il
Sole
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Gioia non vidi in entrambi mondi,salvo te,
|
anima mia,molte meraviglie ho visto,
|
ma non vidi miracolo simile a te!
|
Dicono che sorte dei miscredenti è fuoco bruciante:ma privo del fuoco tuo ho visto solo
|
Abù Lahab!
|
Alla finestra del cuore spesso ho accostato
|
l'orecchio dell'anima,molte parole ho sentito,
|
ma non ho sentito le labbra.
|
D'improvviso effondesti il favore tuo
|
sopra questo tuo servo,ed io non ne vedo ragione
|
se non la tua grazia infinita.
|
O eletto coppiere,o gioia degli occhi miei,
|
a te somigliante nessuno apparve fra gli Arabi,
|
nè fra i Persiani l'ho visto!
|
Versami tanto vino ch'io scenda giù da me stesso
|
perché nell'io,nell'essere,non ho trovato che pena.
|
O tu che sei zucchero e latte,o tu che sei
|
Sole
e Luna,o tu che sei madre,sei padre,
|
non ho parenti che Te!
|
O indistruttibile amore,o menestrello divino,
|
sei tu appoggio,sei tu riparo,
|
non trovo nome a te pari!
|
Siamo frammenti d'acciaio e
|
l'amor tuo è calamita,
|
sei origine d'ogni attrazione,
|
ché in me attrazione non vedo!
|
Silenzio, fratello, abbandona scienza e finezza;
|
finché tu non parlasti finezza alcuna non vidi!
Gialal al-Din Rumi
Titolo della poesia:
Magnete Divino
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Sono uno che ha peregrinato molto e che ha avuto la ventura di viaggiare in posti lontani. Se fossi rimasto a Venezia, probabilmente non andrei più lontano di Mestre o Padova; e invece ho amici e ricordi a Rarotonga, in Nuova Irlanda, alle i
sole
Bismarck; ho una famiglia a Buenos Aires. E così, ogni due o tre anni, mi rimetto in cammino. In questo senso non vado alla scoperta, ma alla riscoperta o al reincontro.
Hugo Pratt
Frasi di Hugo Pratt
C'è qualcosa di nuovo oggi nel
sole
,
|
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
|
che sono intorno nate le viole.
Giovanni Pascoli
Titolo della poesia:
L'aquilone
Frasi di Giovanni Pascoli
Risalire quel fiume era come compiere un viaggio indietro nel tempo, ai primordi del mondo, quando la vegetazione spadroneggiava sulla terra e i grandi alberi erano sovrani. Un corso d'acqua vuoto, un silenzio assoluto, una foresta impenetrabile; l'aria calda, spessa, greve, immota. Non c'era gioia nello splendere del
sole
. Deserte, le lunghe distese d'acqua si perdevano nell'oscurità di adombrate distanze.
Joseph Conrad
Cit. da
Cuore di tenebra
Frasi di Joseph Conrad
Ero neve, tu mi hai fatto sciogliere. Il suolo mi ha assorbito. Nebbia dello spirito, ritorno verso il
sole
.
Gialal al-Din Rumi
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Girando intorno al centro eterno,
che è Dio,
tumultuando intorno al quieto centro
che è in Dio,
getta da te ogni cura e ruota intorno
a Dio,
oltre il
sole
e le aurore, fino
a Dio.
Chi seppe la potenza della danza
vivrà in Dio,
poiché sa che l'amore uccide
come Dio.
Gialal al-Din Rumi
Frasi di Gialal al-Din Rumi
In giornate con così tanto
sole
penso che qualcuno morirà.
Claire Keesey
Dal film:
The Town
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono innamorato di te, e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere. Sono innamorato di te, e so che l'amore non è che un grido nel vuoto, e che l'oblio è inevitabile, e che siamo tutti dannati e che verrà un giorno in cui tutti i nostri sforzi saranno ridotti in polvere, e so che il
sole
inghiottirà l'unica terra che avremo mai, e sono innamorato di te!
Augustus Waters
Dal film:
Colpa delle stelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Rincasò verso mezzanotte, attraversando tutta la città a piedi. Parma era incantata di neve, silenziosa, deserta. 'In Sicilia le nevicate sono rare' pensò: e che forse il carattere delle civiltà era dato dalla neve o dal
sole
, secondo che neve o
sole
prevalessero. Si sentiva un po' confuso. Ma prima di arrivare a casa sapeva, lucidamente, di amare la Sicilia: e che ci sarebbe tornato.
"Mi ci romperò la testa" disse a voce alta.
[Explicit]
Leonardo Sciascia
Cit. da
Il giorno della civetta
Frasi di Leonardo Sciascia
La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il
sole
o la luna; ma se si butta giù non c'è più né
sole
né luna, c'è la verità.
Leonardo Sciascia
Cit. da
Il giorno della civetta
Frasi di Leonardo Sciascia
Per arrivare fino in fondo al vicolo, i raggi del
sole
devono scendere diritti rasente le pareti fredde, tenute discoste a forza d'arcate che traversano la striscia di cielo azzurro carico. Scendono diritti, i raggi del
sole
, giù per le finestre messe qua e là in disordine sui muri, e cespi di basilico e di origano piantati dentro pentole ai davanzali, e sottovesti stese appese a corde; fin giù al selciato, fatto a gradini e a ciottoli, con una cunetta in mezzo per l'orina dei muli. Basta un grido di Pin, un grido per incominciare una canzone, a naso all'aria sulla soglia della bottega, o un grido cacciato prima che la mano di Pietromagro il ciabattino gli sia scesa tra capo e collo per picchiarlo, perché dai davanzali nasca un'eco di richiami e d'insulti.
Italo Calvino
Cit. da
Il sentiero dei nidi di ragno
‐ Incipit
Frasi di Italo Calvino
Tu butti fuori certi peti più puzzolenti dei miei, cadavere. Non so perché tutti ti compiangano. Cosa ti manca? Prima ti muovevi, ora il tuo movimento passa ai vermi che tu nutri. Crescevi unghie e capelli: ora colerai liquame che farà crescere più alte nel
sole
le erbe del prato. Diventerai erba, poi latte delle mucche che mangeranno l'erba, sangue di bambino che ha bevuto il latte, e così via. Vedi che sei più bravo a vivere tu di me, o cadavere?
Italo Calvino
Cit. da
Il cavaliere inesistente
Frasi di Italo Calvino
THE PENNY ARCADE PEEP SHOW
Ragazzi nudi in piedi di fianco a una sorgente savana per sfondo una testa di giraffa in lontananza. I ragazzi parlano in grugniti e ringhi, brontolii e guaiti e si mostrano i denti a vicenda come cani selvatici. Due ragazzi fottono stando in piedi schiene contratte denti stretti, peli ritti sulle caviglie, increspature di pelle d'oca sulle gambe guaiscono e mugolano.
Nei giardini di carne marcia languidi ragazzi Bubu con neri sorrisi grattano piaghe erogene malati putridi dolci i loro corpi nudi evaporano una nebbia color seppia di soffocanti vapori nitrosi.
Verde ragazzo lucertola accanto a un ruscello stagnante sorride e strofina i suoi logori calzoncini di cuoio con un lento dito.
Fioca strada su abiti insudiciati un ragazzo è in piedi nudo con la camicia in una mano e l'altra mano sta grattando il culo.
Due giovani nudi con i capelli neri e ricciuti e orecchie a punta da Pan giocano a dadi di fianco a una fontana di marmo. Il perdente si china in avanti guardando il proprio riflesso nella vasca. Il vincitore si mette in posa dietro a lui come un dio fallico. Tiene allargate le lisce natiche bianche con i pollici. Le labbra si arricciano sui denti bianchi e aguzzi. Una risata scuote il cielo.
Ragazzi aliante planano giù dal tramonto su ali rosse e fanno piovere frecce dal cielo.
Ragazzi fionda scivolano attraverso la vallata sulle loro ali nere di plastica come fogli di mica al
sole
vestiti stracciati che sventolano sulla dura carne rossa. Ciascun ragazzo ha una pesante fionda attaccata al polso con una cinghia di cuoio. Alla cintura hanno borse di cuoio piene di pietre nere rotonde.
I ragazzi pattinatori si lanciano giù da una collina in un turbine di foglie autunnali. Tagliano attraverso una pattuglia della polizia. Il sangue spruzza le foglie secche nell'aria.
Lo schermo sta esplodendo in crateri lunari e argentee macchioline bollenti.
«Ragazzi selvaggi molto vicini adesso.»
Il buio scende sui sobborghi in rovina. Un cane abbaia in lontananza. Fioche malferme stelle stanno volando via attraverso un vuoto cielo luccicante, i ragazzi selvaggi sorridono.
[Explicit]
William Burroughs
Cit. da
Ragazzi selvaggi
Frasi di William Burroughs
L'obiettivo è l'occhio di un avvoltoio in volo sopra una zona di cespugli, calcinacci e costruzioni incompiute alla periferia di una città messicana.
Una costruzione di cinque piani senza pareti né scale... gli accampati hanno messo su delle abitazioni provvisorie... i piani sono collegati da scale a pioli... cani abbaiano, polli chiocciano, un ragazzo sul tetto fa un gesto di sega mentre l'obiettivo passa.
Avvicinandoci al suolo vediamo l'ombra delle nostre ali, cantine asciutte invase dai cardi, rugginose sbarre di ferro che sporgono come piante metalliche dal cemento, screpolato, una bottiglia rotta al
sole
, fumetti a colori sporchi di merda, un ragazzo indiano contro un muro con le ginocchia in su, che mangia un'arancia spruzzata di pepe rosso.
L'obiettivo fa uno zoom e oltrepassa un edificio di mattoni rossi tutto a balconate dove vivaci camicie da ruffiani porpora, gialle, rosa, sventolano come le bandiere di una fortezza medioevale. Su queste balconate vediamo fiori, cani, gatti, polli, un caprone legato, una scimmia, un'iguana. I vecinos si sporgono dalle balconate a scambiare chiacchiere, olio da cucina, kerosene e zucchero. È una vecchia scena di folklore recitata anno dopo anno da nuove comparse.
William Burroughs
Cit. da
Ragazzi selvaggi ‐ Incipit
Frasi di William Burroughs
E' piuttosto normale che una specie si estingua semplicemente come conseguenza della sovrappopolazione del suo habitat naturale. Immagina una colonia di alghe di superficie che vivono in un piccolo stagno nella foresta, godendosi il perfetto equilibrio di sostanze nutritive contenute nell'acqua. Se la loro crescita è incontrollata, si riproducono in modo esagerato fino a ricoprire in breve tempo l'intera superficie dello stagno, impedendo così al
sole
di penetrare e di far crescere le sostanze nutritive. Dopo aver esaurito tutte le fonti di sostentamento dell'ambiente, le alghe moriranno rapidamente e spariranno senza lasciare traccia.» Fece un profondo sospiro. «È probabile che un destino simile attenda l'umanità. Assai prima e più in fretta di quanto noi tutti immaginiamo.»
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
Alla fine della mia vita posso sperare che il materiale storico i temi storici, i quadri di vita e i personaggi da me raccolti e presentati, riguardanti gli anni durissimi e torbidi vissuti dal nostro Paese, entreranno nella coscienza e nella memoria dei miei connazionali
[...]
. La nostra amara esperienza nazionale ci aiuterà nella possibile nuova ripresa delle nostre mutevoli fortune, ci metterà in guardia e ci terrà lontani da rovinose rotture.
[Il
sole
24 ore, 4 agosto 2008]
Aleksandr Solzenitsyn
Frasi di Aleksandr Solgenitsin
Bond
: Una
sole
ra insolitamente pregiata... '51, direi.
M
: Non c'è un'annata per lo sherry, 007.
Bond
: Mi riferivo alla vendemmia originale su cui si basa lo sherry, signore... 1851... senza dubbio.
Dal film:
Agente 007 - Una cascata di diamanti
Scheda film e trama
Frasi del film
I più grandi crimini nel mondo non sono commessi da persone che infrangono le regole. Sono le persone che seguono gli ordini, che sganciano bombe e massacrano villaggi. Come precauzione per non commettere mai più importanti atti malvagi, è nostro dovere
sole
nne di non fare quello che ci hanno detto, questo è l'unico modo in cui possiamo essere sicuri.
[The greatest crimes in the world are not committed by people breaking the rules. It's people who follow orders that drop bombs and massacre villages. As a precaution to ever committing major acts of evil it is our
sole
mn duty never to do what we're told, this is the only way we can be sure]
Banksy
Commenti:
1
Frasi di Banksy
Non possiamo fare nulla per cambiare il mondo fino a quando il capitalismo non si sgretolerà. Nel frattempo dovremmo tutti andare a fare shopping per consolarci.
[We can't do anything to change the world until capitalism crumbles. In the meantime we should all go shopping to con
sole
ourselves]
Banksy
Frasi di Banksy
Una sera, uscendo solo
sole
tto dal «Giornale», mi trovai davanti il solito muro di folla tumultuante con le bandiere rosse spiegate. Dalla piazza si levò un urlo: «Tel chi el Muntanel!». In un attimo cinquanta scalmanati mi s'avventarono contro. Temendo il linciaggio, arretrai fino a trovarmi con le spalle al muro. Ma non feci in tempo a dire be' che mi ritrovai issato in spalla a una mezza dozzina d'energumeni, fra salve d'evviva. Erano i tifosi del Torino che quel giorno
[16 maggio 1976]
aveva vinto lo scudetto, e le bandiere non eran rosse, ma granata. E siccome i cronisti sportivi del «Giornale» erano sempre stati favorevoli al Torino, m'acclamavano come un loro idolo.
Indro Montanelli
Cit. da
Soltanto un giornalista
Frasi di Indro Montanelli
Nel settembre di quell'anno
[1956]
il partito lo spedì
[Gian Carlo Pajetta]
a Mosca insieme a Pellegrini e a Negarville per sentire direttamente da Kruscev come ci si doveva comportare nella crisi, ormai aperta, dell'antistalinismo. Kruscev li accolse affabilmente, li invitò a cena. E qui, trascinato da bocconi e libagioni ad una espansiva euforia come spesso gli capita, a un certo punto disse: «Beh, ora vi voglio raccontare come strangolammo Beria». E descrisse l'agguato che gli avevano teso al Cremlino, come gli erano saltati addosso e come gli avevano serrato la gola con le mani fino alla soffocazione. Lo descrisse ridendo allegramente, forse senz'accorgersi del pallore che soffondeva il volto dei suoi ospiti, o per lo meno quelli di Pajetta e di Negarville.
L'indomani li convocò nuovamente e, come non ricordando affatto ciò che gli aveva raccontato la sera prima, disse loro in tono
sole
nne: «Beh, ora vi farò sentire il processo di Beria registrato sul nastro». E glielo fece sentire davvero come lo avevano inventato post mortem, con la voce del defunto falsificata.
Quando si ritrovarono fra loro, Negarville e Pajetta si guardarono con gli occhi pieni di lacrime. «Ma allora ‐ dissero ‐. Ma allora...». E non aggiunsero altro.
Indro Montanelli
Cit. da
I protagonisti
Frasi di Indro Montanelli
Quando ti infili in una galleria oscura, arriva il momento in cui non hai più fiato per tornare indietro. La tua unica possibilità è continuare a nuotare verso l'ignoto e pregare che ci sia un'uscita.
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
Era la macchina che stavano cercando. Mancava la targa ma Harry Bosch ne era sicuro. Una Honda Accord del 1987, la vernice marrone scolorita dal
sole
. Nel '92 ci avevano appiccicato un grande adesivo verde di Bill Clinton, adesso altrettanto scolorito. In effetti, l'inchiostro usato per l'adesivo non doveva essere un granché. A che serviva farlo durare a lungo, dovettero pensare all'epoca, viste le scarse possibilità del candidato? Il box in cui era percheggiata era talmente stretto che Bosch si chiese come avesse fatto il conducente a uscire. Doveva raccomandare a quelli della Scientifica di usare la massima attenzione durante il rilevamente delle impronte sulla carrozzeria e sulle pareti interne del box. Non avrebbero gradito, ma se non lo avesse fatto gli sarebbe montata l'ansia.
Michael Connelly
Cit. da
Il cerchio del lupo ‐ Incipit
Frasi di Michael Connelly
Il fumo saliva dal Cahuenga Pass e si appiattiva sotto una corrente di aria fresca che spirava più in alto. Dal punto in cui Harry Bosch si trovava, il fumo sembrava un'incudine grigia che si levasse da terra. Nel
sole
del tardo pomeriggio, la massa grigia si colorava di rosa alla sommità dove i raggi riuscivano a passare, e degradava al nero alla base, dove un incendio di sterpaglie risaliva il fianco della collina sul lato est del canyon. Sintonizzò il suo radioricevitore sulla frequenza delle chiamate di soccorso civile della Contea di Los Angeles e rimase in ascolto, mentre i capi delle squadre antincendio riferivano a un posto di comando che in una strada nove case erano già andate distrutte e presto sarebbe toccato a quelle nella strada accanto. L'incendio si spostava verso le colline del Griffith Park, dove avrebbe potuto impazzare per ore prima di essere domato. Harry sentiva la disperazione nelle voci degli uomini alla radio.
Michael Connelly
Cit. da
Ghiaccio nero ‐ Incipit
Frasi di Michael Connelly
I ricordi si materializzarono lentamente, come bolle che risalgono in superficie dall'oscurità di un pozzo senza fondo.
Una donna velata.
Robert Langdon la guardò al di là di un fiume le cui acque agitate fluivano rosse di sangue. Sulla riva opposta, la donna era immobile,
sole
nne, il viso nascosto da un velo. Nella mano stringeva una fascia azzurra, una tainia, che in quel momento sollevò in onore del mare di corpi ai suoi piedi. Il tanfo della morte aleggiava ovunque.
Cerca sussurrò la donna e troverai.
Langdon percepì quelle parole come se fossero state pronunciate all'interno della sua testa. Chi sei? gridò, ma la voce non produsse alcun suono.
Rimane poco tempo, ormai mormorò la donna. Cerca e trova.
Dan Brown
Cit. da
Inferno
‐ Incipit
Frasi di Dan Brown
Artù
: Non avevo mai pensato fino ad allora quanto possa essere dolce essere amati da una donna sola. E per la prima volta nella mia vita ho desiderato...
Ginevra
: Cosa?
Artù
: Ciò che tutti gli uomini saggi dicono che non duri, ciò che non può essere promesso, né fatto durare più di un raggio di
sole
. Ma io non voglio morire senza aver sentito quel calore sul mio viso. Sposa il re, Ginevra. Ma ama l'uomo.
Ginevra
: Conosco un solo modo di amare, mio signore. E cioè col corpo, col cuore e con l'anima.
Dal film:
Il primo cavaliere
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho fatto un sacco di lavori al porto di Los Angeles perché la nostra famiglia era povera e mio padre era morto. Il mio primo lavoro, poco dopo la maturità, fu quello di spalatore di fossi. Di notte non potevo dormire per via del mal di schiena. Stavamo facendo uno scavo in un terreno, non c'era neanche un po' d'ombra, il
sole
picchiava dall'alto di un cielo senza nuvole, e io giù in quella buca a scavare insieme con due cani da valanga che avevano una vera passione per lo scavo, sempre là a ridere e a raccontarsi barzellette, ridendo e fumando un tabacco puzzolente.
John Fante
Cit. da
La strada per Los Angeles ‐ Incipit
Frasi di John Fante
A questo punto successe una cosa strana. Guardai Edgington, i capelli e il corpo fradici, e non mi piacque. Non mi piacque per niente. C'era qualcosa di osceno nella nostra nudità, nel manoscritto che bruciava, nel pavimento inzaccherato di pioggia, nei nostri corpi che tremavano al freddo e nel sorriso in
sole
nte sulle labbra di Edgington. Mi scostai da lui e gli diedi la colpa di tutto.
John Fante
Cit. da
Sogni di Bunker Hill
Frasi di John Fante
La trasmissione economica dell'energia senza fili è di importanza fondamentale per l'uomo. Gli permetterà infatti di dominare incontrastato sull'aria, sul mare e sui deserti. L'uomo sarà libero dalla necessità di estrarre minerali o petrolio, trasportare e bruciare combustibili, abolendo così molteplici cause di inquinamento.
[...]
Il glorioso
sole
diventerà il nostro servo ubbidiente. Pace e armonia si diffonderanno sulla Terra.
Nikola Tesla
Frasi di Nikola Tesla
I cinquant'anni sono come
L'ultima ora del pomeriggio,
quando il
sole
tramontato
ci dispone spontaneamente alla riflessione.
Nel mio caso, tuttavia,
il crepuscolo mi induce al peccato.
Forse per questo,
arrivata alla cinquantina,
medito sul mio rapporto
con il cibo e l'erotismo,
le debolezze della carne,
che più mi tentano,
anche se, a ben guardare, non sono quelle
che più ho praticato.
Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l'amore che ho lasciato correre per occuparmi di lavoro in sospeso o per virtù puritana. Passeggiando per i giardini della memoria, scopro che i miei ricordi sono associati ai sensi. Mia zia Teresa, quella che si trasformò lentamente in angelo e che quando morì aveva germogli di ali sulle spalle, è legata per sempre all'odore delle pastiglie alla violetta. Quando quell'incantevole signora faceva capolino per una visita, con il vestito grigio illuminato con discrezione da un colletto di pizzo e il capo regale incorniciato dalla neve, noi bambini le correvamo incontro e lei apriva con gesti rituali la sua vecchia borsetta, sempre la stessa, estraeva una scatoletta di latta dipinta e ci dava una caramella color malva.
Isabel Allende
Cit. da
Afrodita ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Scrissi che durante quelle settimane benedette il tempo si allungò, si avvoltolò su se stesso, si srotolò come il fazzoletto di un mago e questo bastò perché Rolf Carlé - con la sua
sole
nnità ridotta in polvere e la vanità finita sulla luna - esorcizzasse i suoi incubi e riprendesse a cantare le canzoni dell'adolescenza e perché io ballassi la danza del ventre imparata nella cucina di Riad Halabì e raccontassi, fra risate e sorsi di vino, tante storie.
[Explicit]
Isabel Allende
Cit. da
Eva Luna
Frasi di Isabel Allende
Il primo giorno di
sole
fece evaporare l'umidità accumulata sulla terra dai mesi invernali e riscaldò le fragili ossa degli anziani, cui fu possibile passeggiare lungo i sentieri ortopedici del giardino. Solo il melanconico se ne rimase a letto, perché era inutile portarlo all'aria aperta se i suoi occhi vedevano solo i propri incubi e le sue orecchie erano sorde allo schiamazzo degli uccelli. Josefina Bianchi, l'attrice, vestita col lungo abito di seta che mezzo secolo prima aveva indossato per declamare Checov, reggendo un para
sole
per proteggersi l'epidermide di porcellana screpolata, avanzava lentamente fra i cespugli che ben presto si sarebbero ricoperti di fiori e di api.
Isabel Allende
Cit. da
D'amore e ombra ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Non cancelleranno l'amore
né liti,
né distanze. È pensato,
provato,
riprovato.
Innalzando
sole
nnemente i versi come le dita,
Io giuro:
amo
di un amore immutabile e fedele.
Vladimir Majakovskij
Cit. da
Il flauto di vertebre. Prime poesie 1912-1916
Commenti:
2
Frasi di Vladimir Majakovskij
Quattro. Pesanti come un colpo.
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"A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio".
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Ma uno come me dove potrà ficcarsi?
|
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Dove mi si è apprestata una tana?
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S'io fossi piccolo come il grande oceano,
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mi leverei sulla punta dei piedi delle onde con l'alta marea,
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accarezzando la luna.
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Dove trovare un'amata uguale a me?
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Angusto sarebbe il cielo per contenerla!
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O s'io fossi povero come un miliardario.. Che cos'è il denaro per l'anima?
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Un ladro insaziabile s'annida in essa:
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all'orda sfrenata di tutti i miei desideri
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non basta l'oro di tutte le Californie!
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S'io fossi balbuziente come Dante o Petrarca...
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Accendere l'anima per una sola, ordinarle coi versi...
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Struggersi in cenere.
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E le parole e il mio amore sarebbero un arco di trionfo:
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pomposamente senza lasciar traccia vi passerebbero sotto
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le amanti di tutti i secoli.
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O s'io fossi silenzioso, umil tuono... Gemerei stringendo
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con un brivido l'intrepido eremo della terra...
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Seguiterò a squarciagola con la mia voce immensa.
|
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Le comete torceranno le braccia fiammeggianti,
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gettandosi a capofitto dalla malinconia.
|
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Coi raggi degli occhi rosicchierei le notti
|
s'io fossi appannato come il
sole
...
|
|
Che bisogno ho io d'abbeverare col mio splendore
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il grembo dimagrato della terra?
|
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Passerò trascinando il mio enorme amore
|
in quale notte delirante e malaticcia?
|
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Da quali Golia fui concepito
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così grande,
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e così inutile?
Vladimir Majakovskij
Titolo della poesia:
All'amato me stesso
Frasi di Vladimir Majakovskij
Si levi a volo nel cielo
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Preghiere di altezze presero al laccio Iddio:
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Con sorrisi da topi lo spennarono
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E beffarde lo trassero per la fessura d'una soglia.
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L'Oriente in un vicolo le scorse,
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Più in alto risospinse la smorfia del cielo
|
E il
sole
dalla nera borsa strappato fuori
|
Pestò con cattiveria le costole del tetto.
Vladimir Majakovskij
Titolo della poesia:
Dietro una donna
Frasi di Vladimir Majakovskij
Rivedo ancora
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la mia scuola,
|
la strada brulicante
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di voci festose,
|
le pareti imbiancate
|
della mia aula. -
|
riascolto la voce,
|
burbera ed affettuosa,
|
dei miei maestri,
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il suo tono amichevole. -
|
e ripenso a voi,
|
o miei antichi compagni,
|
ai nostri giochi,
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alla nostra vita
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vissuta insieme,
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ai lunghi giorni
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di pioggia e di
sole
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passati nei banchi. -
|
come mi sembra
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ormai lontano
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quel tempo,
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quel tempo spensierato e felice,
|
quando bastava
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una piccola cosa
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per farci piangere
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o ridere insieme! -
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come sono ora diverso,
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io, dal ragazzino di allora! -
|
quante immagini,
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quanti pensieri,
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quante idee, il tempo
|
ha cambiato dentro di me! -
|
come è difficile ora vivere,
|
vivere da soli,
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vivere in questo gorgo infernale
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che non ci dà che male. -
|
ma tu, o piccola scuola,
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rimarrai sempre intatta
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nei miei ricordi,
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nella mia memoria,
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poiché con te,
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dentro le tue mura,
|
io ho vissuto
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i miei momenti migliori.
Vladimir Majakovskij
Frasi di Vladimir Majakovskij
Nella preghiera ben fatta i dolori si sciolgono come neve al
sole
.
Giovanni Maria Vianney
Frasi di Giovanni Maria Vianney
Davanti ad una preghiera ben fatta i dispiaceri si sciolgono come neve al
sole
.
Giovanni Maria Vianney
Frasi di Giovanni Maria Vianney
Quasi tutti abbiamo paura delle forfecchie
[...]
il cui addome termina in una pinza dall'aspetto minaccioso. Stanno nascoste sotto la corteccia degli alberi, o si annidano a volte nei panni riscaldati dal
sole
, nelle pieghe degli ombrelli o delle sedie a sdraio. Non fanno male a nessuno: la pinza non è velenosa, anzi, non pinza affatto (è un organo che facilita l'accoppiamento); e non è vero, ma viene tenacemente insegnato da generazione a generazione, che «se uno non sta attento, gli si infilano nelle orecchie». Questa nozione è talmente radicata nella nostra memoria collettiva che è stata recepita nella denominazione binaria della bestiolina, che infatti si chiama ufficialmente Forficula auricularia; ma inglesi e tedeschi non hanno aspettato il battesimo scientifico, e da secoli la chiamano rispettivamente earwig e Ohrwurm, l'insetto o il verme dell'orecchio. Oltre alla pinza, la forfecchia ha un'altra proprietà che ci incute uno strano timore: come tutti gli animali notturni, se viene esposta alla luce passa bruscamente dall'immobilità alla fuga, ed il suo trasalire si ripercuote in un nostro trasalire.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
- Al mio paese, di orologi ce n'erano pochi. Ce n'era uno sul campanile, ma era fermo da non so quanti anni, forse fin dalla rivoluzione: io non l'ho mai visto camminare, e mio padre diceva che neanche lui. Non aveva orologio neppure il campanaro.
- Allora come faceva a suonare le campane all'ora giusta?
- Sentiva l'ora alla radio, e si regolava col
sole
e con la luna. Del resto, non suonava tutte le ore, ma solo quelle importanti. Due anni prima che scoppiasse la guerra si era rotta la corda della campana: si era strappata in alto, la scaletta era fradicia, il campanaro era vecchio e aveva paura di arrampicarsi fino lassù per mettere una corda nuova. Da allora in poi ha segnato le ore sparando in aria col fucile da caccia: uno, due, tre, quattro spari. È andato avanti così finché sono venuti i tedeschi; il fucile glielo hanno preso, e il paese è rimasto senza ore.
Primo Levi
Cit. da
Se non ora, quando? ‐ Incipit
Frasi di Primo Levi
Silenzio e solitudine, il fiume penetra in mare, nell'occano senza limiti, sotto il cielo spalancato; la fine e il principio. Dune immense, nitide montagne di sabbia, la bimba che corre in salita come una capretta, sul viso la chiarità del
sole
e il sibilo del vento, i piedi lievi e scalzi la distanziano dall'uomo forte, sui quaranta, che la insegue.
Ansimando, l'uomo sale, col cappello in mano perché non si perda nel vento. Le sue scarpe affondano nella sabbia, il riflesso del
sole
lo acceca, acuta lama di rasoio, il vento gli taglia la pelle. Il sudore gli scorre per tutto il corpo: desiderio e rabbia: quando t'acchiappo, peste! ti scasso e t'ammazzo.
Jorge Amado
Cit. da
Vita e miracoli di Tieta d'Agreste ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
Questa storia d'amore ‐ per una strana coincidenza, direbbe donna Arminda ‐ iniziò nello stesso giorno limpido, con
sole
primaverile, in cui il fazendeiro Jesuíno Mendonça uccise a rivoltellate donna Sinhazinha Guedes Mendonça sua legittima sposa, dama della migliore società locale ‐ bruna, piuttosto grassa, molto dedita alle attività parrocchiali ‐ e il dottor Osmundo Pimentel, chirurgo-dentista, stabilitosi a Ilhéus da pochi mesi, giovane elegante, con atteggiamenti da poeta. Inoltre, in quel mattino, prima che la tragedia sconvolgesse la città, la vecchia Filomena aveva attuato una sua antica minaccia: era partita con il trenino delle otto per Água Preta, dove aveva fatto fortuna un suo figliolo, piantando in asso l'arabo Nacib presso cui faceva la cuoca.
Jorge Amado
Cit. da
Gabriella, garofano e cannella ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
E tu onore di pianti, Ettore, avrai, ove fia santo e lagrimato il sangue per la patria versato, e finché il
Sole
risplenderà su le sciagure umane.
Ugo Foscolo
Cit. da
Dei Sepolcri
Frasi di Ugo Foscolo
Gli occhi dell'uom cercan morendo | Il
Sole
: e tutti l'ultimo sospiro | Mandano i petti alla fuggente luce.
Ugo Foscolo
Cit. da
Dei Sepolcri
Frasi di Ugo Foscolo
[Ultime parole]
Ma io moro incontaminato, e padrone di me stesso, e pieno di te, e certo del tuo pianto! Perdonami, Teresa, se mai - ah consolati, e vivi per la felicità de' nostri miseri genitori; la tua morte farebbe maledire le mie ceneri. Che se taluno ardisse incolparti del mio infelice destino, confondilo con questo mio giuramento
sole
nne ch'io pronunzio gittandomi nella notte della morte: Teresa è innocente. - Ora tu accogli l'anima mia.
[Venerdì, ore 1]
Ugo Foscolo
Cit. da
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Frasi di Ugo Foscolo
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il
Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d'erbe famiglia e d'animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l'ore future,
Nè da te, dolce amico, udrò più il verso
E la mesta armonia che lo governa,
Nè più nel cor mi parlerà lo spirto
Delle vergini Muse e dell'Amore,
Unico spirto a mia vita raminga,
Qual fia ristoro a' dì perduti un sasso
Che distingua le mie dalle infinite
Ossa che in terra e in mar semina morte?
Ugo Foscolo
Cit. da
Dei Sepolcri
‐ Incipit
Frasi di Ugo Foscolo
Raimunda
: Ci sono delle cose che dovrei sapere e non so?
Sole
: Un sacco.
Dal film:
Volver
Scheda film e trama
Frasi del film
Tirati su carcassa e cammina
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Niente di nuovo sotto il
sole
giallo
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L'ultimo degli ultimi luigi d'oro
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La luce che si stacca
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Sotto le pellicole del tempo
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La serratura del cuore che scoppia
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Un filo di seta
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Un filo di piombo
|
Un filo di sangue
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Dopo queste ondate si silenzio
|
Questi segni d'amore dal crine nero
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Il cielo più levigato del tuo occhio
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Il collo torto d'orgoglio
|
La mia vita dietro le quinte
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Da cui vedo ondeggiare le messi della morte
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Tutte queste mani avide che plasmano gomitoli di fumo
|
Più pesanti dei pilastri dell'universo
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Teste vuote
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Cuori nudi
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Mani profumate
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Tentacoli di scimmie che prendono di mira le nuvole
|
Nelle rughe di queste smorfie
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Una linea dritta si tende
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Un nervo si torce
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Il mare sazio
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L'amore
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L'amaro sorriso della morte
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
Carne viva
Frasi di Pierre Reverdy
Molti dei miei amici che si sono trasferiti avevano vissuto la loro vita in un solo posto, quindi poter andare all'estero è stato un modo per farcela da soli e provare qualcosa di nuovo.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Facevo parte di una band indie con mio fratello, poi una casa discografica ha sentito delle mie composizioni e mi ha proposto un contratto come autore. Siccome nel settore del design avevo trovato solo collaborazioni a 200 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno, mi sono detto che se non avessi provato forse lo avrei rimpianto tutta la vita. E così mi sono deciso.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Barcellona è la mia casa. Ogni volta che prendo l'aereo per tornare provo questa bellissima sensazione di appartenenza.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
La musica mi aiuta a disconnettermi da qualsiasi altra cosa e a focalizzarmi solo su di lei; non so come succeda, ma aiuta la mia mente a rilassarsi.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
La musica ormai è parte del fenomeno della globalizzazione culturale: non si pensa più a tanti mercati diversi, esiste un unico pubblico globale. È solo quando ti esibisci nelle diverse nazioni che ti rendi conto di come sia diverso il modo di reagire alla musica delle persone a seconda del posto in cui vivono e della cultura locale.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
È stata molto dura perché era il mio primo grande amore, io avevo 18 anni e la storia durò circa 11 mesi. Quando capitano questi momenti devi cercare di distrarti, uscire con gli amici. La musica e lo scrivere canzoni sicuramente mi hanno aiutato molto.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Ci sono momenti in cui ti accorgi che le cose non vanno bene o che non sono come le avevi immaginate, e devi "uscire fuori" dal cammino che avevi intrapreso. Ma poi guardi indietro e capisci che anche quello faceva parte del tuo cammino, ed è giusto così.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Questa è la mia filosofia di vita: tutto ciò che accade, accade per una ragione.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Turiddu: O Lola ch'ai di latti la cammisa | sì bianca e russa comu la cirasa, | quannu t'affacci fai la vucca a risa, | biatu cui ti dà lu primu vasu! | 'Ntra la porta tua lu sangu è sparsu, | e nun me mporta si ce muoro accisu... | E s'iddu muoru e vaju mparadisu | si nun ce truovu a ttia, mancu ce trasu.
[dallo spartito]
[Traduzione]
O Lola che hai di latte la camicia così bianca e rossa come una ciliegia, quando t'affacci e atteggi la bocca al riso, beato chi ti dà il primo bacio! Dietro la tua soglia è sparso il sangue, ma non me ne importa se muoio ucciso... E se muoio e vado in paradiso, se non ci trovo te manco ci entro.
[Versione in lingua italiana]
O Lola, bianca come fior di spino, | quando t'affacci tu, s'affaccia il
sole
; | chi t'ha baciato il labbro porporino | grazia più bella a Dio chieder non vôle. | C'è scritto sangue sopra la tua porta, | ma di restarci a me non me n'importa; | se per te muoio e vado in paradiso, | non c'entro se non vedo il tuo bel viso.
[dal libretto]
Pietro Mascagni
Cit. da
Cavalleria rusticana
‐ Incipit
Frasi di Pietro Mascagni
I bambini che pensano negli occhi
|
hanno l' inverno, il lungo inverno. Soli
|
s' appoggiano ai ginocchi per vedere
|
dentro lo sguardo illuminarsi il
sole
.
|
Di là da sé, nel cielo, le bambine
|
ai fili luminosi della pioggia
|
si toccano i capelli, vanno
sole
|
ridendo con le labbra screpolate.
|
Son passate nei secoli parole
|
d' amore e di pietà, ma le bambine
|
stringendo lo scialletto vanno
sole
|
sole
nel cielo e nella pioggia. Il tetto
|
gocciola sugli uccelli della gronda.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Inverno a Roma
Frasi di Alfonso Gatto
La sera amorosa
|
ha raccolto le logge
|
per farle salpare
|
le case tranquille
|
sognanti la rosa
|
vaghezza dei poggi
|
discendono al mare
|
in i
sole
, in ville
|
accanto alle chiese.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Paesetto di Riviera
Frasi di Alfonso Gatto
Questo pane ha il sapore d'un ricordo,
|
mangiato in questa povera osteria,
|
dov'è più abbandonato e ingombro il porto.
|
|
E della birra mi godo l'amaro,
|
seduto del ritorno a mezza via,
|
in faccia ai monti annuvolati e al faro.
|
|
L'anima mia che una sua pena ha vinta,
|
con occhi nuovi nell'antica sera
|
guarda una pilota con la moglie incinta;
|
|
e un bastimento, di che il vecchio legno
|
luccica al
sole
, e con la ciminiera
|
lunga quanto i due alberi, è un disegno
|
|
fanciullesco, che ho fatto or son vent'anni.
|
E chi mi avrebbe detto la mia vita
|
così bella, con tanti dolci affanni,
|
|
e tanta beatitudine romita!
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Dopo la tristezza
Frasi di Umberto Saba
Falce martello e la stella d'Italia
|
ornano nuovi la sala. Ma quanto
|
dolore per quel segno su quel muro!
|
|
Esce, sorretto dalle grucce, il Prologo.
|
Saluta al pugno; dice sue parole
|
perché le donne ridano e i fanciulli
|
che affollano la povera platea.
|
Dice, timido ancora, dell'idea
|
che gli animi affratella; chiude: "E adesso
|
faccio come i tedeschi: mi ritiro".
|
Tra un atto e l'altro, alla Cantina, in giro
|
rosseggia parco ai bicchieri l'amico
|
dell'uomo, cui rimargina ferite,
|
gli chiude solchi dolorosi; alcuno
|
venuto qui da spaventosi esigli,
|
si scalda a lui come chi ha freddo al
sole
.
|
|
Questo è il Teatro degli Artigianelli,
|
quale lo vide il poeta nel mille
|
novecentoquarantaquattro, un giorno
|
di Settembre, che a tratti
|
rombava ancora il canone, e Firenze
|
taceva, assorta nelle sue rovine.
|
|
(Dal Canzoniere, cit.)
|
|
|
Il torrente
|
|
Tu così avventuroso nel mio mito,
|
così povero sei fra le tue sponde.
|
Non hai, ch'io veda, margine fiorito.
|
Dove ristagni scopri cose immonde.
|
|
Pur, se ti guardo, il cor d'ansia mi stringi,
|
o torrentello.
|
Tutto il tuo corso è quello
|
del mio pensiero, che tu risospingi
|
alle origini, a tutto il fronte e il bello
|
che in te ammiravo; e se ripenso i grossi
|
fiumi, l'incontro con l'avverso mare,
|
quest'acqua onde tu appena i piedi arrossi
|
nudi a una lavandaia,
|
la più pericolosa e la più gaia,
|
con i
sole
e cascate, ancor m'appare;
|
e il poggio da cui scendi è una montagna.
|
|
Sulla tua sponda lastricata l'erba
|
cresceva, e cresce nel ricordo sempre;
|
sempre è d'intorno a te sabato sera;
|
sempre ad un bimbo la sua madre austera
|
rammenta che quest'acqua è fuggitiva,
|
che non ritrova più la sua sorgente,
|
né la sua riva; sempre l'ancor bella
|
donna si attrista, e cerca la sua mano
|
il fanciulletto, che ascoltò uno strano
|
confronto tra la vita nostra e quella
|
della corrente.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Teatro degli Artigianelli
Frasi di Umberto Saba
Non bisogna chiedere arance ai meli,
sole
alla Francia, amore alle donne, felicità alla vita.
Gustave Flaubert
Frasi di Gustave Flaubert
Poiché la temperatura era di 33 gradi, il boulevard Bourdon era completamente deserto.
Più giù il canale San Martino, tra le due chiese, stendeva in linea retta la sua acqua colore dell'inchiostro. C'era nel mezzo un battello pieno di legna, e sull'argine due file di botti.
Oltre il canale, tra le case intercalate alle fabbriche, il grande cielo puro si sfaldava in lamine di colore oltremare, e sotto il reverbero del
sole
, le facciate bianche, i tetti d'ardesia, le rive di granito mandavano barbagli. Un rumore confuso saliva lontano nella calda atmosfera; e tutto sembrava intorpidito nell'ozio della domenica e la tristezza delle giornate estive.
Gustave Flaubert
Cit. da
Bouvard e Pécuchet ‐ Incipit
Frasi di Gustave Flaubert
D'un colpo, quell'uomo aprì il petto di Matho, ne strappò il cuore, lo porse sulla spatola; e Sciahabarim, alzato il braccio, lo offrì al
sole
.
Il
sole
calava dietro i flutti; i suoi raggi arrivavano come lunghe frecce su quel cuore rosseggiante. Via via che i battiti scemavano l'astro s'immergeva; all'ultimo palpito sparì.
Allora dal golfo alla laguna e dall'istmo al faro, per tutte le strade, su tutte le case e in cima a tutti i templi fu un grido solo; cessava, ripigliava; gli edifici ne tremavano; Cartagine pareva presa da un convulso: nello spasimo d'una gioia titanica, nel delirio d'una speranza senza limiti.
Narr'Havas, ebbro di orgoglio, passò il braccio intorno alla vita di Salambò, in segno di possesso; e sollevando con la destra una patera d'oro bevve al Genio di Cartagine.
Salambò s'alzò in piedi con lo sposo, una coppa in mano, per bere anche lei. Ricadde col capo indietro sulla spalliera del trono ‐ livida, irrigidita, le labbra aperte. I capelli sciolti le pendevano a terra.
Così morì la figlia di Amilcare per aver toccato il mantello di Tanit.
Gustave Flaubert
Cit. da
Salambò
Frasi di Gustave Flaubert
[Riferito a Billie Holiday]
E quando tornerete a casa dite | Ho sentito cantare un angelo | Con le ali di marmo e raso | Puzzava di whisky era negra puttana e malata | Dite il mio nome a tutti, non mi dimenticate | Sono la regina di un reame di stracci | Sono la voce del
sole
sui campi di cotone | Sono la voce nera piena di luce | Sono la lady che canta il blues | Ah, dimenticavo... e mi chiamo Billie | Billie Holiday
[da Lady sings the blues, Stefanobenni.it]
Stefano Benni
Frasi di Stefano Benni
Le panchine sono come strette
|
Dalle dorate catene del muro
|
Son prigioniere dei giardini dove
|
Si cela il
sole
|
Accanto alla foresta vergine
|
Accanto alla prateria immobile
|
Al ponte che ruota fino al perpendicolo
|
Nell'esatto angolo retto
|
La scatola di nuvole si rompe
|
E tutti insieme bianchi uccelli s'alzano
|
Verde tappeto, più che l'acqua verde
|
E più dolce dell'erba, e più amaro
|
Alla bocca, e più diletto all'occhio
|
Gli alberi si bagnano in ginocchio
|
Serena è l'aria, e carica di sonno
|
Cade la luce
|
Perde il giorno i suoi petali
|
Più su, di colpo è l'improvvisa notte
|
Sguardi accorti, ammiccare delle stelle
|
Segni
|
Al di sopra dei tetti
Pierre Reverdy
Titolo della poesia:
La parte azzurra del cielo
Frasi di Pierre Reverdy
[Riferito a Lev Tolstoj sul letto di morte]
In un angolo non giaceva una montagna, ma un vecchietto raggrinzito, uno di quei vecchi creati da Tolstoj, da lui descritti e fatti conoscere a decine nelle sue pagine. Tutt'intorno crescevano giovani abeti. Il
sole
al tramonto segnava la camera con quattro fasci di luce obliqui.
Boris Pasternak
Cit. da
Alcune posizioni
Frasi di Boris Pasternak
Quando mia zia giocava insieme a me con i cavallini, avevamo entrambi una preferenza spiccata per un cavallo color Isabella macchiato di ocra e con una criniera gialla chiara. Seguivamo un severo regolamento che ci dava a turno il diritto di farlo correre, una volta con il suo fantino e una volta con il mio. Ancora oggi la mia passione per i cavalli di quel pelame non è scemata e provo sempre lo stesso piacere a vederne uno che ritorna tutti gli anni nelle vie di Monaco. Compare quando si cominci a innaffiare le strade. Sveglia il
sole
che vi è in me... E' immortale. Lo conosco da quindici anni e non diventa mai vecchio. E' una delle prime impressioni, la più intensa da quando mi sono fermato a Monaco. Me ne stavo a seguirlo con lo sguardo e una promessa inconscia ma piena di
sole
vibrava nel mio cuore. Trasformava il cavallino di piombo della mia infanzia in una creatura viva, collegando così Monaco con i miei primi anni di vita.
Vasilij Kandinskij
Frasi di Vasilij Kandinskij
Le creature umane formano una strana fauna, una strana flora. Da lontano paiono trascurabili; da vicino possono sembrare brutte e cattive. Ma soprattutto occorre che abbiano intorno aria, spazio sufficiente - spazio, anche più che tempo.
Il
sole
tramonta. Sento questo fiume che scorre dentro di me, il suo passato, la terra antica, il clima mutevole. Le colline gli fan dolce corona: il suo corso è stabilito.
[Explicit]
Henry Miller
Cit. da
Tropico del Cancro
Frasi di Henry Miller
Pure, non riesco levarmi di mente lo scarto che c'è fra idee e vita. Uno scarto permanente, per quanto noi cerchiamo di celarlo con lucida tenda. E non va. Le idee debbono sposarsi all'azione; se in loro non vi è sesso, non vita, non c'è azione. Le idee non possono esistere da
sole
nel vuoto del pensiero. Le idee sono in rapporto con la vita: idee di fegato, idee di reni, idee interstiziali, ecc. Se fosse stato sol per amore di un'idea, Copernico non avrebbe infranto il macrocosmo esistente e Colombo non avrebbe dato alla fonda nel Mar dei Sargassi. L'estetica dell'idea produce vasi di fiori e i fiori si mettono alla finestra. Ma se non c'è né pioggia né
sole
a che serve mettere i fiori alla finestra?
Henry Miller
Cit. da
Tropico del Cancro
Frasi di Henry Miller
Mi tengo a quest'albero mutilato
|
Abbandonato in questa dolina
|
Che ha il languore
|
Di un circo
|
Prima o dopo lo spettacolo
|
E guardo
|
Il passaggio quieto
|
Delle nuvole sulla luna
|
|
Stamani mi sono disteso
|
In un'urna d'acqua
|
E come una reliquia
|
Ho riposato
|
|
L'Isonzo scorrendo
|
Mi levigava
|
Come un suo sasso
|
Ho tirato su
|
Le mie quattro ossa
|
E me ne sono andato
|
Come un acrobata
|
Sull'acqua
|
|
Mi sono accoccolato
|
Vicino ai miei panni
|
Sudici di guerra
|
E come un beduino
|
Mi sono chinato a ricevere
|
Il
sole
|
|
Questo è l'Isonzo
|
E qui meglio
|
Mi sono riconosciuto
|
Una docile fibra
|
Dell'universo
|
|
Il mio supplizio
|
È quando
|
Non mi credo
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In armonia
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Ma quelle occulte
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Mani
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Che m'intridono
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Mi regalano
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La rara
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Felicità
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Ho ripassato
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Le epoche
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Della mia vita
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Questi sono
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I miei fiumi
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Questo è il Serchio
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Al quale hanno attinto
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Duemil'anni forse
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Di gente mia campagnola
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E mio padre e mia madre.
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Questo è il Nilo
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Che mi ha visto
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Nascere e crescere
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E ardere d'inconsapevolezza
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Nelle distese pianure
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Questa è la Senna
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E in quel suo torbido
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Mi sono rimescolato
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E mi sono conosciuto
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Questi sono i miei fiumi
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Contati nell'Isonzo
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Questa è la mia nostalgia
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Che in ognuno
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Mi traspare
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Ora ch'è notte
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Che la mia vita mi pare
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Una corolla
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Di tenebre.
Giuseppe Ungaretti
Titolo della poesia:
I fiumi
Frasi di Giuseppe Ungaretti
Soffre il fiore strappato dal cespo?
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Forse dolgono i gambi recisi,
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più non guarda beata nel
sole
,
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stanca piega la bella corona.
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Ed a me non è ignoto quel male;
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anch'io so come duole ogni vena,
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quando i polsi tremanti ho staccato
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che il tuo collo cingevano, amato.
Lalla Romano
Titolo della poesia:
Distacco
Frasi di Lalla Romano
Quando si è in cammino sotto un
sole
cocente, non ci si ferma neppure per cogliere il più splendido fiore.
Honoré de Balzac
Cit. da
Splendori e miserie delle cortigiane
Frasi di Honoré de Balzac
Rimasto solo, mosse qualche passo verso la sommità del cimitero e vide Parigi tortuosamente adagiata lungo le due rive della Senna, dove cominciava a brillare qualche luce,
[...]
Gettò su quell'arnia ronzante uno sguardo che pareva volesse succhiarne il miele in anticipo, e pronunciò queste
sole
nni parole:"A noi due, ora!". E, come primo atto della sfida che egli lanciava alla società, Ratignac si recò a pranzo dalla signora di Nucingen.
[Explicit]
Honoré de Balzac
Cit. da
Papà Goriot
Frasi di Honoré de Balzac
La gloria è il
sole
dei morti.
Honoré de Balzac
Cit. da
La pelle di zigrino
Frasi di Honoré de Balzac
Le anime dolci e pacifiche in cui la collera è impossibile, che vogliono far regnare attorno a sé la loro profonda pace interiore, sanno esse
sole
quanta forza sia necessaria per tali lotte, quali abbondanti fiotti di sangue affluiscono al cuore prima di intraprendere il combattimento, quale stanchezza si impadronisca dell'essere loro quando dopo aver lottato, nulla è raggiunto.
Honoré de Balzac
Cit. da
Il giglio della valle
Frasi di Honoré de Balzac
Nelle circostanze
sole
nni della vita, l'anima resta legata ai luoghi ove piaceri e dolori ci colpiscono.
Honoré de Balzac
Cit. da
Eugenia Grandet
Frasi di Honoré de Balzac
Ho guardato un'altra volta nel pozzo di Sally, ma non ho visto nulla che mi potesse tormentare: solo nuvole Nuvole e poi il
sole
.
Ada Monroe
Dal film:
Ritorno a Cold Mountain
Scheda film e trama
Frasi del film
Al ritorno ci siamo fermati ad Alcamo. È singolare la maniera in cui il
sole
disfa la pietra avvolgendola fino al nucleo nella vampa aurata. I contorni si sbriciolano e questo agglomerato solare si fonde nella lontananza con lo scenario di monti e di rocce su cui si è innalzato. Dapprincipio la patina del tempo fa invecchiare le cose, ma poi sopprime le tracce della storia e restituisce le opere alla natura. Queste diventano allora «edifici», nel senso in cui con questa parola alludiamo anche alle tane e ai nidi, come nel caso delle api, delle formiche e delle lucertole. Nel vederli siamo colti da una specie di torpore; presagiamo che qui anche la vita ha smarrito la sua dimensione storica e pulsa in guisa più istintiva ed elementare. Questa sensazione si avverte in Sicilia in modo speciale.
Ernst Jünger
Cit. da
Viaggi in Sicilia
Frasi di Ernst Jünger
L'atteggiamento di preghiera è originario e naturale, non soltanto negli uomini, ma anche in animali e piante; potremmo cercarlo anche nella materia ‐ nei suoi tessuti, nelle sue vibrazioni. Perché il cerchio si chiude ritornando al suo inizio, perché una superficie irradiata tende a dilatarsi? Forse vuole godere del
sole
più intensamente, come la lucertola che si appiattisce. Esistono piante che celebrano culti solari, altre culti lunari.
Ernst Jünger
Cit. da
Due volte la cometa
Frasi di Ernst Jünger
Mi appassiona da tempo il problema del trapasso: un calice di terracotta è trasformato in oro, e poi in luce. Solo una domanda, in tale questione, mi preoccupa: se questo innalzamento sia ancora percepito dalla conoscenza, se penetri ancora nella coscienza. Ciò dovrebbe avvenire per metà nel tempo, per metà fuori dal tempo. Il
sole
è tramontato, ma i suoi riflessi splendono ancora. Meditazioni che s'impongono in un'epoca in cui la morte può giungere a volo radente, più veloce di quanto mai sia stato in alti tempi.
Ernst Jünger
Cit. da
Due volte la cometa
Frasi di Ernst Jünger
Tutti noi ci stiamo godendo le ore di
sole
, come fanno qui le lucertole in ossequio all'ammonimento che decora una meridiana provenzale:
Gai lesert, bèou toun soulèu; | l'ouro passo que trop lèu, | e deman ploura belèu.
(Gaia lucertola, bevi il tuo
sole
; | rapida passa l'ora, come suole, | forse domani piove, e te ne duole.)
È molto meglio contemplare i fiori; non ci tradiscono mai. Il loro progetto architettonico è senza errori.
[da Una mattina ad Antibes]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
Terra sarda, rossa, amara, virile, intessuta in un tappeto di stelle, da tempi immemorabili fiorita d'intatta fioritura ogni primavera, culla primordiale ‐ sentii la sua dolce altalena nel mare. Le i
sole
sono patria nel senso più profondo, ultime sedi terrestri prima che abbia inizio il volo nel cosmo. A esse si addice non il linguaggio, ma piuttosto un canto del destino echeggiante sul mare. Allora il navigante lascia cadere la mano dal timone; si approda volentieri a caso su queste spiagge: che cosa pensare di simili fiori di loto nel mare azzurro?
[da Presso la torre saracena]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
[A Sérignan, nel giardino della casa museo di Jean Henri Casimir Fabre, entomologo e poeta.]
Nei giardini come questo si dimenticano tutti i nomi, anche il proprio. Le cose parlano con la loro forza senza nome. Ci invade un senso di gioia, sorge il presagio dell'ora in cui ci lasceremo alle spalle non solo il nome, ma anche le cose.
Il
sole
splende, tutto è tranquillo qui fuori; ora il padrone esce dalla casa dove gli avevamo reso omaggio. Si nutre ancora ed è vivo: in casa lo abbiamo venerato, qui, ora lo amiamo.
[da Polvere colorata]
Ernst Jünger
Cit. da
Cacce sottili
Frasi di Ernst Jünger
Ricordo che in un angolo del bosco nei pressi di Santos rimasi in questo modo affascinato da una morphos regale. Quando le ali si richiudevano avevano riflessi d'oro come di broccato, dispiegate, sembravano uno specchio argentato dal fondo azzurro. Il suo nome viene dal colore del cielo coelestes. L'aria era serena, ed il
sole
ardeva splendente; l'incantesimo diventava sempre più forte, come lo sguardo di un occhio che, ad ogni batter di ciglio, ipnotizza sempre più intensamente. Con il piacere cresce anche un senso di paura, il presagio di un pericolo che incombe. La bellezza vuole rapirci ciò che ci appartiene; se diventa troppo forte, finirà col sottrarci anche il tempo, come al monaco di Heisterbach.
[da Antaeus]
Ernst Jünger
Cit. da
Cacce sottili
Frasi di Ernst Jünger
Mentre da Esiodo ad Omero, poesia e fede sono ancora strettamente concatenate, nell'era tarda il modo del poeta di vedere gli Dei ed i loro miracoli si discosta dal modo di vedere dei fedeli. Tuttavia il poeta non sarà mai completamente vittima della scepsi come il pensatore, perché egli è l'erede di un mondo animato, di un Eros cosmogonico che con il suo raffreddamento fece irrigidire anche la poesia.
Quindi il poeta è dalla parte dei fedeli ‐ ma non dei sacerdoti con le loro esigenze.
[...]
Lo sguardo del poeta vuole pervadere la cosa trasformata: fino alla sorgente delle trasformazioni.
Ovidio aggiunge la seduzione del veggente davanti al passaggio di scene colorate, di volta in volta
sole
nni, spaventose oppure idilliache ‐ davanti alla sfilata di un corteo che esce dalla porta dell'essere di fronte alla quale devono cadere le maschere, fino alla stessa porta dove esse si fondono.
Ernst Jünger
Cit. da
Filemone e Bauci. La morte nel mondo mitologico e in quello tecnico
Frasi di Ernst Jünger
L'orologio meccanico non è né un orologio tellurico, né un orologio cosmico. È una terza cosa, una creazione dell'intelletto che non indica né il tempo astronomico né il tempo terreno. Quello che ci viene dispensato è tempo astratto, tempo intellettuale. Non è un tempo che ci venga offerto in dono, come la luce del
sole
o gli elementi naturali, ma un tempo che l'uomo elargisce a sé stesso e di cui dispone. Ciò comporta una perdita ma anche un guadagno. E, insieme, suscita nell'uomo il suo dubbio più radicale, se cioè egli dimori in una prigione o in un palazzo.
Ernst Jünger
Cit. da
Il libro dell'orologio a polvere
Frasi di Ernst Jünger
[Lo sguardo di Jünger è attirato da una coppia di galline di Sumatra esposta nella fagianeria del Jardin d'Acclimatation di Parigi]
Perché questo senso di gioioso stupore è così particolarmente vivo quando una forma nota e familiare, come può essere quella del gallo nostrano, si presenta sotto aspetti inattesi, in fogge che fanno pensare a quelle di i
sole
al di là dei mari navigati sin dai tempi più antichi? È così forte per me questa impressione da muovermi talvolta al pianto. Allora comprendiamo quanto sia densa la sostanza di cui sono fatte le immagini familiari. Una sostanza pregna fino all'ultima cellula, e la sua superba fioritura produce l'abbondanza dal suo seno. È l'uno, l'immagine primordiale che ci diventa visibile in questo gioco magico. L'aspetto provoca pure un senso di vertigine, noi cadiamo sulla sostanza dell'aura iridata degli accidenti, come lo zampillo di una fontana. La gerarchia degli arcobaleni: pensare che anche il mondo è stato formato come un tutto, secondo un'immagine primordiale che varia in miriadi di sistemi solari.
[da Nota di diario del 16 settembre 1942, Parigi]
Ernst Jünger
Cit. da
Irradiazioni. Diario 1941-1945
Frasi di Ernst Jünger
Il meraviglioso non suscita in noi nessuna sorpresa, perché il meraviglioso è ciò con cui abbiamo la più profonda confidenza. La felicità che la sua vista ci procura sta propriamente nel fatto di veder confermata la verità dei nostri sogni. Come avrebbe potuto Hölderlin altrimenti, lontano dai luoghi dove giocano i delfini, riconoscere nel suo più intimo significato la bellezza imperitura degli arcipelaghi? Vivono tutte ancora le i
sole
madri di Eroi, | ogni anno rifioriscono.
[da Soggiorno in Dalmazia]
Ernst Jünger
Cit. da
Foglie e pietre
Frasi di Ernst Jünger
Si è tentato più volte, e ancora si tenta, di esprimere attraverso metafore la differenza tra il nostro mondo nordico e quello mediterraneo, suggerendo via via contrapposizioni come forma e movimento,
sole
e nebbia, il cipresso e la quercia, il tetto piatto e il tetto a punta. Credo che la contrapposizione fra la cisterna e la sorgente non sia meno adeguata.
[...]
Lo stesso vale per la letteratura antica; la sua struttura complessiva non assomiglia a una rete fluviale ma a un sistema di locali chiusi collegati per mezzo di acquedotti. Di qui la straordinaria facilità di ricavarne citazioni, e di qui anche il fatto che i suoi «classici» sono tali in un senso del tutto diverso dal nostro. Questa possibilità di trovare ristoro nelle forme chiuse si riscontra anche nella grammatica; certe costruzioni participiali e soprattutto l'ablativo assoluto si incastonano nella prosa come piccole cisterne. Lo spirito della cisterna trova forse la sua rappresentazione più icatica nel racconto delle Mille e una notte sul facchino e le tre dame, mentre lo spirito della sorgente si esprime in modo insuperabile nella ballata goethiana del pescatore.
Ritrovato lo slancio, e conversando di queste cose, muovemmo verso la cima. Friedrich Georg fece qui l'osservazione che il Don Chisciotte è una vera cisterna di buon umore.
[da Soggiorno in Dalmazia]
Ernst Jünger
Cit. da
Foglie e pietre
Frasi di Ernst Jünger
Tutto quello che vedi sotto il
sole
e le stelle, deve la propria esistenza all'equilibrio. Il vento e i mari, il potere della terra e della luce, tutte queste cose danno il loro meglio con l'equilibrio. Ma ora, gli uomini hanno il potere di controllare il mondo. Gli uomini devono imparare quello che una foglia e una balena e il vento fanno naturalmente. Dipende da noi mantenere l'equilibrio. Tutto quello che esiste ha un suo nome. Il potere della magia non è niente di più che comandare basandosi sulla conoscenza del vero nome delle cose. Ma usa questo potere irresponsabilmente e l'equilibrio del mondo è facilmente danneggiabile. Gli incantesimi dovrebbero essere fatti quando ce n'è assoluto bisogno.
Haitaka
Dal film:
I racconti di Terramare
Scheda film e trama
Frasi del film
Questa mattina porta una pace che rattrista; nemmeno il
sole
mostrerà la sua faccia. Andiamo via da qui, a ragionare di questi dolorosi avvenimenti. Per alcuni sarà il perdono, per altri il castigo immediato: poiché mai storia fu più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo.
[Il Principe: conclusione]
William Shakespeare
Cit. da
Romeo e Giulietta
Frasi di William Shakespeare
Vieni dunque, o notte
sole
nne, matrona sobriamente vestita di nero, e apprendimi a perdere una partita vinta, nella quale vengon giuocate due intatte verginità.
[Giulietta: atto III, scena II]
William Shakespeare
Cit. da
Romeo e Giulietta
Frasi di William Shakespeare
Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e Giulietta è il
sole
. Sorgi, bel
sole
, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei: Non servirla, se essa ti invidia; la sua veste virginale e d'un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi. Gettala via! Ma è la mia dama, oh, è il mio amore! Se solo sapesse di esserlo! Parla eppure non dice nulla. Come accade? È il suo sguardo a parlare per lei, e a lui io risponderò. No, sono troppo audace, non è a me che parla. Due elle più belle stelle del cielo devono essere state attirate altrove e hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle loro orbite durante la loro assenza. E se davvero gli occhi di lei, gli occhi del suo volto, fossero stelle? Tanto splendore farebbe scomparire le altre stelle come la luce del giorno fa scomparire la luce di una lampada: in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si metterebbero a cantare credendo che non fosse più notte.
[Romeo: atto II, scena II]
William Shakespeare
Cit. da
Romeo e Giulietta
Frasi di William Shakespeare
Di là dalle pianure di flanella, i grafici d'asfalto e gli orizzonti di ruggine sbilenca, e al di là dal fiume tabacco sormontato da alberi piangenti e monetine di
sole
che filtrano sull'acqua alla foce, nel punto oltre il frangivento, dove i campi incolti rosolano striduli al caldo antimeridiano: sorgo, farinello, leersia, salsapariglia, cipero, stramonio, menta selvatica, soffione, setaria, uva muscadina, verza, verga aurea, edera terrestre, acero da fiore, solano, ambrosia, avena folle, veccia, gramigna, fagiolini spontanei invaginati, tutte teste che annuiscono dolcemente a una brezza mattutina che è la morbida mano di una madre sulla guancia.
David Foster Wallace
Cit. da
Il re pallido ‐ Incipit
Frasi di David Foster Wallace
5
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