PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sul lavoro
Frasi sul lavoro in team
Frasi sulla prima volta
Frasi sui fiori
Frasi sugli sbagli
Frasi su Milano
Frasi sulla mamma
Frasi sulle mamme
Frasi sulla maternità
Frasi sull'esagerazione
Indice dei temi
Tutti i temi (1328)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le frasi più lette ieri
Le frasi dei film più lette
Le immagini più viste
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I temi più visitati
I film più visti
Gli autori più letti
Le parole più cercate
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
L'industriale e il pescatore
Il genere di amore che voglio
Matrimonio in crisi
Il cane, l'asino e l'importanza delle gentilezze
I libri e il setaccio
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
La volpe e l'uva
Tutte le storie
Poesie
Oroscopo
Oroscopo di aprile
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricorno
Acquario
Pesci
Oroscopo Newsletter - Registrati
Tutti gli oroscopi
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi Sole - parte 13
Frasi trovate
:
2.033
Il
sole
mi sembra spento, accendi il tuo nome il cielo, dimmi che ci sei.
Lara Fabian
Cit. da
Adagio
Frasi di Lara Fabian
Te guardo dint' all'uocchie e veco 'o mare,
'o
sole
, 'a luna, 'e stelle e 'o cielo blu
sti dduje smeralde 'e guardo e cchiù me pare
ca st'uocchie belle 'e ttiene solo tu.
Songh' uocchie ca me 'ncantano,
so Iluce ca m'abbagliano.
Mettono dint' all'anema,
'mpietto, nu desiderio
'e t'abbraccià, t'astregnere,
vasà sta vocca 'e zucchero.
Ammore mio magnifico
i' me vulesse perdere ... stanotte 'mbraccio a tte!
Totò
Frasi di Totò
Ciccillo
: Altissimo, onnipotente, bon Signore, | quanto sò contento che c'è il
sole
| e quanto sò contento pure che c'è l'acqua | così chi è zozzo ce se lava la faccia.
Ninetto
: Sede contento, eh, frate Cicillo, eh, eh?
Ciccillo
: Laudato sii, o mio Signore, pe' sto somaro, per tutte queste pecore, e pe' sto pecoraro, vah!
Ninetto
: Amen!
Ciccillo
: Laudato sii, o mio Signore, pe' sto santo mondo | che ce vonno campà tutti, pure quelli che non ponno.
Ninetto
: Amen!
Ciccillo
: Beata l'erba fresca, l'ortica, la cicoria, | e chi se la magna, che Dio l'abbia in gloria! | E guai a quelli che morranno ne li peccati mortali | che me dispiace tanto vedé sti bbrutti funerali!
Ninetto
: Amen!
Ciccillo
: Laudato sii, o mio Signore, per la contentezza che stà nei cuori | e perché tutto quello che ci dai son rose e fiori.
Dal film:
Uccellacci e uccellini
Scheda film e trama
Frasi del film
La morte non è niente. Sono solamente andato nella stanza accanto. Io sono io, voi siete voi. Quello che eravamo gli uni per gli altri lo siamo sempre. Datemi il nome che mi avete sempre dato. Parlate con me come avete sempre fatto. Non adoperate un tono diverso. Non abbiate un'aria triste e
sole
nne, continuate a ridere di quello che ci faceva ridere insieme. Che il mio nome sia pronunciato come lo è sempre stato, senza enfasi di alcun tipo, e senza traccia d'ombra. La vita significa quello che ha sempre significato. E' quella che è sempre stata, il filo non è tagliato. Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vita? Io vi aspetto, non sono lontano, semplicemente dall'altra parte del cammino. Vedete, tutto è bene.
Charles Péguy
Commenti:
1
Frasi di Charles Péguy
Gianni
[legge una delle poesie di Adriana]
: Quando la luna sostituisce il
sole
| Quando la luce diventa di stella | Nei miei occhi si spegne la speranza e nel mio cuore si accende l'ombra. Bella! Molto delicata! Femminile!
Adriana
: Ah.. Be'... Cose di tanto tempo fa... Ah.
Gianni
: Si sente una... una sorta di malinconia giovanile...
Adriana
: Ah, ecco, guarda: questa è la mia preferita! Vuoi che te la legga?
Gianni
: Eh, sono qua per questo.
Adriana
: Si intitola Io e il mio gatto.
Gianni
: Interessante!
Adriana
: Oh, però, se non ti piace, dimmi la verità!
Gianni
: Sarò spietato!
Adriana
: Allora, Io e il mio gatto: Io e il mio gatto ci teniamo compagnia | E quando il tramonto ci dà nostalgia | Tra una carezza e un miagolio | Intanto la notte scende sul pendio... Carina, no?
Gianni
: Fantastica! Assolutamente fantastica!
Dal film:
Sapore di mare
Scheda film e trama
Frasi del film
Luca
[a Marina, che sta prendendo il
sole
su un materassino]
Ma, tu, ei sempre così socievole?
Marina
: E tu, per attaccare discorso, sei sempre così banale?
Luca
: Dipende... A volte dico: "Ciao! Come stai?". Altre volte dico: "Salve!" E in casi urgenti lo tiro fuori subito e gioco sul fattore sorpresa!
Dal film:
Sapore di mare
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo la ritirata del Piave]
La voce dei morti e la volontà dei vivi, il senso dell'onore e la ragione dell'utilità, concordemente,
sole
nnemente ci rivolgono adunque un ammonimento solo, ci additano una sola via di salvezza: resistere! resistere! resistere!
Vittorio Emanuele Orlando
Frasi di Vittorio Emanuele Orlando
Giuliano Guerzoni ed Enrico Ughini
Bus
sole
no (To), 13 luglio 1996.
A frugare tra le pieghe della realtà se ne incontrano di casi interessanti. Non solo misteri più insolubili del più classico romanzo giallo, ma grandi storie così grandi e così vere da sembrare inventate. Io, se potessi scegliere un caso di cronaca, cancellarlo dalla memoria di tutti e riscriverlo come se lo avessi inventato io, da scrittore, sceglierei un caso di Torino. Il caso degli Uomini d'oro.
Carlo Lucarelli
Cit. da
Mistero in blu - Giuliano ed Enrico. Il «caso degli Uomini d'oro» ‐ Incipit
Frasi di Carlo Lucarelli
L'autostrada diventa un serpente dalle scaglie fitte, che lentamente si allunga, si stende, abbagliante di riflessi, e attende, immobile, sotto al
sole
, respirando piano al ritmo roco dei motori accesi.
[da Auto
sole
, 1998]
Carlo Lucarelli
Frasi di Carlo Lucarelli
Dio
: Tu non picchi qualcuno dalla quinta elementare... e hai steso una ragazzina...
Bruce
: Sì, ma era gigantesca! Ed era ripetente!
Dio
: E avevi anche il
sole
negli occhi...
Dal film:
Una settimana da Dio
Scheda film e trama
Frasi del film
Sulla spiaggia di notte
|
sta una bambina con suo padre
|
guardando l'est, il cielo autunnale.
|
Attraverso l'oscurità,
|
mentre depredanti nuvole, funeree nuvole, in nere masse
|
sgorgando,
|
più basse cupe e veloci di traverso al cielo,
|
in mezzo a una trasparente chiara cintura di etere
|
lasciata libera a oriente,
|
ascende vasto e calmo Giove, signore degli astri,
|
e vicino a lui, solo poco più in alto,
|
nuotano le delicate sorelle, le Pleiadi.
|
Sulla spiaggia la bambina che tiene la mano del padre,
|
quelle nuvole funeree che si abbassano vittoriose per
|
divorare tutto,
|
guardando piange in silenzio.
|
Non piangere, bambina,
|
non piangere, mia cara,
|
con questi baci ch'io allontani le tue lacrime,
|
le nuvole depredanti non saranno più a lungo vittoriose,
|
non avranno a lungo il possesso del cielo, divorano le
|
stelle soltanto in apparenza,
|
Giove riemergerà, sii paziente, guarda ancora un'altra
|
notte, le Pleiadi emergeranno,
|
sono immortali, tutte quelle stelle dorate e inargentate
|
brilleranno ancora,
|
le stelle grandi e le piccole brilleranno ancora, durano,
|
i vasti soli immortali e le eterne, riflessive lune
|
brilleranno ancora.
|
Allora mia cara piangerai tu sola per Giove?
|
consideri tu sola la sepoltura delle stelle?
|
Qualcosa c'è,
|
(con le mie labbra calmandoti, io aggiungo in un
|
sussurro,
|
ti do il primo consiglio, il primo inganno,)
|
qualcosa c'è di più immortale anche delle stelle,
|
(molte le sepolture, molti i giorni e le notti che passano e
|
svaniscono)
|
qualcosa che durerà più a lungo anche del luminoso
|
Giove,
|
più a lungo del
sole
e di ogni ruotante satellite,
|
o delle irradianti sorelle, le Pleiadi.
Walt Whitman
Titolo della poesia:
Sulla spiaggia di notte
Frasi di Walt Whitman
Vieni, renderò il continente indissolubile,
|
creerò la più splendida razza su cui il
sole
abbia mai
|
brillato,
|
creerò divine terre magnetiche,
|
con l'amore dei compagni,
|
con il diuturno amore dei compagni.
|
|
Pianterò la fratellanza, folta come gli alberi lungo tutti
|
i fiumi dell' America, e lungo le sponde dei grandi laghi,
|
e su tutte le praterie,
|
renderò inseparabili le città con le braccia l'una al collo
|
dell'altra,
|
con l'amore dei compagni,
|
con il virile amore dei compagni.
|
Per te questi da parte mia, democrazia, per servirti, mia
|
donna!
|
Per te, per te faccio vibrare questi canti.
Walt Whitman
Titolo della poesia:
Per te democrazia
Frasi di Walt Whitman
Più non ti affliggere per ciò che hai fatto:
|
le rose hanno spine e le argentee fonti fango,
|
nuvole ed eclissi macchiano e luna e
sole
,
|
e il ripugnante bruco vive nel bocciolo più dolce.
|
Tutti commettono colpe, e anch'io in questo,
|
giustificando con paragoni la tua trasgressione,
|
corrompendo me stesso nel medicare il tuo malanno,
|
scusando i tuoi peccati oltre misura;
|
poiché alla tua colpa sensuale io porto senso,
|
e la tua parte avversa diventa il tuo avvocato,
|
e contro me stesso intento causa legale.
|
Tale guerra civile è nel mio amore e odio
|
che complice devo per forza diventare
|
di quel dolce ladro che amaramente mi deruba.
William Shakespeare
Titolo della poesia:
Più non ti affliggere per ciò che hai fatto
Frasi di William Shakespeare
Chi include la diversità ed è Natura,
|
Chi è l'ampiezza della terra e la volgarità e la sessualità
|
della terra, e la grande carità della terra, e il suo equilibrio anche,
|
Chi non per nulla ha guardato dalle finestre degli occhi e
|
non per nulla nel suo cervello ha dato udienza ai messaggeri,
|
Chi contiene credenti e miscredenti, chi è il più maestoso amante,
|
Chi possiede debitamente uomo e donna, la sua una e
|
trina porzione di realismo, spiritualismo, senso estetico o intellettuale,
|
Chi avendo preso in considerazione il corpo trova tutti i suoi
|
organi e le sue parti buone,
|
Chi, fuori dalla teoria della terra e del suo corpo, uomo o
|
o donna, capisce per sottile analogia tutte le altre teorie,
|
la teoria di una città, di un poema, dell'ampia politica di questi stati,
|
Chi crede non soltanto nel nostro pianeta con il suo
sole
e
|
la sua luna, ma anche in altri pianeti con i loro soli e le loro lune,
|
Chi, costruendo la sua casa, non per un giorno, ma per
|
sempre, vede razze, ere, date, generazioni,
|
Il passato, il futuro abitare lì, come lo spazio, insieme, inseparabili.
Walt Whitman
Titolo della poesia:
Kosmos
Frasi di Walt Whitman
Quando il
sole
tramonterà, vi giuro che saranno in pochi a vederlo!
Sartana
Dal film:
1000 dollari sul nero
Scheda film e trama
Frasi del film
9 e 22 nota personale: quando ero piccolo mia madre mi diceva di non guardare fisso il
sole
, ma una volta, a sei anni, lo feci. Da principio quella luce accecante era insopportabile, ma io non distolsi gli occhi neanche per un momento. A poco a poco la luce iniziò a dissolversi, le mie pupille si ridussero a capocchie di spillo, e riuscii a mettere tutto a fuoco. Per un momento vidi e capii.
Ecco la mia nuova teoria: se noi siamo delle spirali e viviamo in una gigantesca spirale, allora tutto ciò che ci circonda si fonda in quella spirale.
Maximilian
Dal film:
PI Greco - Il teorema del delirio
Scheda film e trama
Frasi del film
9 e 13, nota personale: quando ero piccolo mia madre mi diceva che non bisogna mai guardare fisso il
sole
, ma una volta, a sei anni, l'ho fatto. I dottori non sapevano se i miei occhi sarebbero guariti, io ero terrorizzato, ero solo in mezzo a tutto quel buio. A poco a poco la luce cominciò a farsi strada fra le bende e io riacquistai la vista, ma qualcosa era cambiato dentro di me, e cominciarono le emicranie.
Maximilian
Dal film:
PI Greco - Il teorema del delirio
Scheda film e trama
Frasi del film
I nuovi vincoli di bilancio pubblico sono più stringenti per i Paesi che non sono competitivi. La competitività dovrebbe essere l'obiettivo numero uno per ogni Paese, perché è la condizione per crescere in un'economia globale.
Lorenzo Bini Smaghi
Cit. da
Da un'intervista: Il
sole
24 ore, 18 dicembre 2011
Frasi di Lorenzo Bini Smaghi
Le misure decise dalla Bce ‐ in particolare per quel che concerne le operazioni di rifinanziamento a 3 anni e l'ampliamento del collaterale ‐ cercano di risolvere i problemi di liquidità delle banche. Per i problemi di solvibilità, però, sono competenti le autorità nazionali di vigilanza, che si coordinano nell'ambito dell'Eba. Se si vuole evitare il credit crunch, dopo le misure dell'Eba, bisogna convincere le banche che il rapporto di capitalizzazione del 9% deve essere raggiunto aumentando il capitale e non riducendo l'attivo.
Lorenzo Bini Smaghi
Cit. da
Da un'intervista: Il
sole
24 ore, 18 dicembre 2011
Frasi di Lorenzo Bini Smaghi
Si deve poi procedere speditamente all'attuazione concreta della nuova governance, con una rapida ratifica da parte di tutti. Ricordando che la costruzione europea richiede istituzioni federali, che rispondano a obiettivi europei, più efficienti della strada intergovernativa, più lenta, soggetta ai veti incrociati. Il modello è la Bce.
Lorenzo Bini Smaghi
Cit. da
Da un'intervista: Il
sole
24 ore, 18 dicembre 2011
Frasi di Lorenzo Bini Smaghi
Bisogna considerare che con un tasso d'inflazione oltre il 2% il tasso di rifinanziamento della Bce dell'1% è di fatto negativo in termini reali.
Lorenzo Bini Smaghi
Cit. da
Da un'intervista: Il
sole
24 ore, 18 dicembre 2011
Frasi di Lorenzo Bini Smaghi
L'Europa ha le risorse per salvarsi da sola. I cittadini devono capire che va rimesso in discussione un modello di sviluppo e di welfare in cui si scaricava tutto sul settore pubblico, sull'indebitamento, sulle generazioni future. Ora siamo arrivati alla generazione che quel debito deve ripagarlo.
Lorenzo Bini Smaghi
Cit. da
Da un'intervista: Il
sole
24 ore, 18 dicembre 2011
Frasi di Lorenzo Bini Smaghi
Non si è ancora capito che l'unione monetaria è anche unione politica, e che le interferenze degli altri paesi sono parte integrante, anche se talvolta spiacevole, di tale unione. È paradossale dare potere al "poliziotto" Fmi, che è in gran parte influenzato da interessi statunitensi e asiatici.
Lorenzo Bini Smaghi
Cit. da
Da un'intervista: Il
sole
24 ore, 18 dicembre 2011
Frasi di Lorenzo Bini Smaghi
I Paesi ad alto debito devono dimostrare concretamente la loro volontà di ridurre il debito, attivandosi anche con iniziative di privatizzazione.
Lorenzo Bini Smaghi
Cit. da
Da un'intervista: Il
sole
24 ore, 18 dicembre 2011
Frasi di Lorenzo Bini Smaghi
Se non si vogliono fare le riforme necessarie per crescere di più, non ci si può poi lamentare delle conseguenze che ne derivano in termini di maggior rigore fiscale. Il costo della mancata crescita in fin dei conti ricade sui contribuenti.
Lorenzo Bini Smaghi
Cit. da
Da un'intervista: Il
sole
24 ore, 18 dicembre 2011
Frasi di Lorenzo Bini Smaghi
Quello che veramente ami rimane,
|
il resto è scorie
|
Quello che veramente ami non ti sarà strappato
|
Quello che veramente ami è la tua vera eredità
|
Il mondo a chi appartiene, a me, a loro
|
o a nessuno?
|
Prima venne il visibile, quindi il palpabile
|
Elisio, sebbene fosse nelle dimore d'inferno,
|
Quello che veramente ami e' la tua vera eredita'
|
La formica e' un centauro nel suo mondo di draghi.
|
Strappa da te la vanità, non fu l'uomo
|
A creare il coraggio, o l'ordine, o la grazia,
|
Strappa da te la vanità, ti dico strappala
|
Impara dal mondo verde quale sia il tuo luogo
|
Nella misura dell'invenzione, o nella vera abilità dell'artefice,
|
Strappa da te la vanità,
|
Paquin strappala!
|
Il casco verde ha vinto la tua eleganza.
|
Dominati, e gli altri ti sopporteranno
|
Strappa da te la vanità
|
Sei un cane bastonato sotto la grandine,
|
Una pica rigonfia in uno spasimo di
sole
,
|
Metà nero metà bianco
|
Né distingui un'ala da una coda
|
Strappa da te la vanità
|
Come son meschini i tuoi rancori
|
Nutriti di falsità.
|
Strappa da te la vanità,
|
Avido di distruggere, avaro di carità,
|
Strappa da te la vanità,
|
Ti dico strappala.
|
Ma avere fatto in luogo di non avere fatto
|
questa non è vanità. Avere, con discrezione, bussato
|
Perché un Blunt aprisse
|
Aver raccolto dal vento una tradizione viva
|
o da un bell'occhio antico la fiamma inviolata
|
Questa non è vanità.
|
Qui l'errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare.
Ezra Pound
Titolo della poesia:
Quello che veramente ami rimane
Frasi di Ezra Pound
Quello che veramente ami rimane,
|
il resto è scorie
|
Quello che veramente ami non ti sarà strappato
|
Quello che veramente ami è la tua vera eredità
|
Il mondo a chi appartiene, a me, a loro
|
o a nessuno?
|
Prima venne il visibile, quindi il palpabile
|
Elisio, sebbene fosse nelle dimore d'inferno,
|
Quello che veramente ami è la tua vera eredità
|
La formica è un centauro nel suo mondo di draghi.
|
Strappa da te la vanità, non fu l'uomo
|
A creare il coraggio, o l'ordine, o la grazia,
|
Strappa da te la vanità, ti dico strappala
|
Impara dal mondo verde quale sia il tuo luogo
|
Nella misura dell'invenzione, o nella vera abilità dell'artefice,
|
Strappa da te la vanità,
|
Paquin strappala!
|
Il casco verde ha vinto la tua eleganza.
|
"Dominati, e gli altri ti sopporteranno"
|
Strappa da te la vanità
|
Sei un cane bastonato sotto la grandine,
|
Una pica rigonfia in uno spasimo di
sole
,
|
Metà nero metà bianco
|
Né distingui un'ala da una coda
|
Strappa da te la vanità
|
Come son meschini i tuoi rancori
|
Nutriti di falsità.
|
Strappa da te la vanità,
|
Avido di distruggere, avaro di carità,
|
Strappa da te la vanità,
|
Ti dico strappala.
|
Ma avere fatto in luogo di non avere fatto
|
questa non è vanità Avere, con discrezione, bussato
|
Perché un Blunt aprisse
|
Aver raccolto dal vento una tradizione viva
|
o da un bell'occhio antico la fiamma inviolata
|
Questa non è vanità.
|
Qui l'errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare.
Ezra Pound
Titolo della poesia:
Canti Pisani
Frasi di Ezra Pound
I tulipani sono troppo eccitabili, è inverno qui,
|
guarda quanto ogni cosa sia bianca, quieta e innevata.
|
Imparo la pace, mentre si posa quieta a me vicina
|
come la luce su questi muri bianchi, questo letto, queste mani.
|
Non sono nessuno; niente a che fare con le esplosioni.
|
Ho dato il mio nome e i vestiti alle infermiere
|
la mia storia all'anestesista e il mio corpo ai chirurghi.
|
|
Hanno appoggiato la mia testa tra cuscino e bordo del lenzuolo
|
come un occhio fra palpebre bianche che non si chiuderanno.
|
Stupida pupilla, di tutto deve fare incetta.
|
Le infermiere passano e ripassano, non disturbano,
|
passano come i gabbiani verso terra nelle loro cuffie bianche,
|
facendo cose con le mani, uguali l'una all'altra,
|
così che è impossibile dire quante siano.
|
|
Il mio corpo è un sasso per loro, vi si apprestano come l'acqua
|
ai sassi sui quali deve scorrere, levigandoli garbata.
|
Mi danno il torpore con i loro aghi luccicanti, mi danno il sonno.
|
Adesso ho perduto me stessa sono stanca di bagagli -
|
la mia borsa di pelle come un nero portapillole,
|
mio marito e il bambino sorridono nella foto di famiglia;
|
i loro sorrisi mi agganciano la pelle, piccoli ami sorridenti.
|
|
Ho gettato cose in mare, io cargo di trent'anni
|
tenacemente attaccata al mio nome e indirizzo.
|
Hanno strofinato via tutti i miei affetti.
|
Impaurita e denudata sulla plastica verde della barella
|
ho guardato la mia teiera, il comò della biancheria, i miei libri
|
affondare lontani, e l'acqua arrivarmi sopra la testa.
|
Sono una suora adesso, mai stata così pura.
|
|
Non volevo fiori, volevo soltanto
|
sdraiarmi a palme in su completamente vuota.
|
Come si sia liberi, non avete idea quanto liberi -
|
la pace è così grande che abbaglia,
|
non chiede nulla, un'etichetta col nome, qualche bazzecola.
|
Con questa, alla fine, chiudono i morti; li immagino
|
masticarsela come un'ostia da Comunione.
|
|
I tulipani sono troppo rossi in primo luogo, mi feriscono.
|
Anche attraverso la carta da regalo li sentivo respirare
|
piano, attraverso la bianca fasciatura, come un bimbo mostruoso.
|
|
Rossastri parlano alla mia ferita, le rispondono.
|
Sono traditori: sembrano ondeggiare, anche se mi tirano giù,
|
scompigliandomi con le loro lingue inattese e il colore,
|
una dozzina di rossi piombi intorno al mio collo.
|
|
Prima nessuno mi sorvegliava, adesso sono sorvegliata.
|
I tulipani si voltano verso di me, e la finestra dietro
|
dove quotidianamente la luce si allarga e si assottiglia,
|
io mi vedo, piatta, ridicola, ombra di carta ritagliata
|
fra l'occhio del
sole
e gli occhi dei tulipani,
|
non ho faccia, ho voluto cancellarmi.
|
I vividi tulipani consumano il mio ossigeno.
|
|
Prima che arrivassero l'aria era abbastanza calma,
|
pulsava, respiro dopo respiro, senza scompiglio.
|
Poi i tulipani l'hanno riempita di un gran rumore.
|
Ora l'aria spinge e gli vortica attorno come un fiume
|
spinge e vortica attorno a una macchina rosso-ruggine affondata.
|
Concentrano la mia attenzione, che era felice
|
giocando e riposando senza impegnarsi.
|
|
Anche i muri sembrano riscaldarsi tra loro.
|
I tulipani dovrebbero stare dietro le sbarre come bestie pericolose;
|
si aprono come la bocca di un grosso felino africano,
|
ed io mi accorgo del mio cuore: apre e chiude
|
la sua ampolla di rossi boccioli per vero amor mio.
|
L'acqua che assaggio è calda e salata come il mare,
|
e viene da un paese lontano come la salute.
Sylvia Plath
Titolo della poesia:
I tulipani
Frasi di Sylvia Plath
Che puro gioco di lampi sottili
|
consuma ogni diamante
|
d'impalpabile schiuma,
|
e quanta pace che sia nata sembra;
|
quando sopra l'abisso un
sole
posa,
|
opere schiette d'una causa eterna,
|
scintilla il tempo e il sogno è conoscenza.
Paul Valéry
Frasi di Paul Valéry
Più spendi, più vinci è un assioma ormai ob
sole
to: ritengo che l'allestimento di una squadra debba rispondere a requisiti che prescindano dall'aspetto economico. Un campione deve avere potenzialità tecnico-fisica, valori morali e compatibilità economico-finanziaria con le possibilità del club.
Claudio Lotito
Frasi di Claudio Lotito
Il tuo muso nero è la sola cosa di cui quei capoccioni della grande casa hanno parlato in queste ultime ore. Di colpo, bianchi che non hanno mai fatto una pensata nella vita, se ne escono con mille idee per farti fuori. E bada, molte di queste idee hanno in comune fotterti le parti basse.
Beh, capisco che sembra una buona idea, ma in effetti quando stacchi le palle a un negro, si svuota di sangue boh, in quanto?... sette minuti... buona parte. Buonissima parte.
Allora ho detto, cazzarola, i negri che vendiamo a LeQuint Dickey fanno una fine peggiore. E quelli giù a dire, frustiamolo a morte, gettiamolo ai mandingo, in pasto ai cani di Stonsa, allora io, che c'è di speciale, che c'è? Lo facciamo continuamente, porco demonio! I negri che vendiamo a LeQuint Dickey fanno una fine peggiore. Guarda combinazione, non so come mai, Miss Lara se ne esce con la brillante idea di dare il tuo culo a LeQuint Dickey Mining Co. E come schiavo della LeQuint Dickey Mining Co. da adesso in poi fin quando morirai, ogni giorno per tutto il giorno, non farai che alzare e abbassare una mazza, trasformando grand sassi in piccoli sassi.
E quando arrivi lì, quelli ti levano il nome, ti danno un numero e una mazza in mano e dicono, al lavoro! Una parola in
sole
nte e ti tagliano la lingua e lo sanno fare bene, non perdi sangue. Oh lo sanno fare benissimo! Ti fanno lavorare ogni giorno per tutto il giorno finché ti spacchi la schiena quel giorno ti danno un colpo di mazza e ti buttano nella fossa dei negri. E quella sarà la fine della tua storia, Django.
Stephen
Dal film:
Django Unchained
Scheda film e trama
Frasi del film
Calvin Candie
: Che giornata eh, Mr. Brillante.
Django "Freeman"
: Il
sole
è alto.
Calvin Candie
: E splende su tutti noi.
Dal film:
Django Unchained
Scheda film e trama
Frasi del film
Ai tempi dell'Unione Sovietica vivevamo nelle tenebre del comunismo. Adesso moriamo di fame alla luce del
sole
!
Grinko
Dal film:
Transsiberian
Scheda film e trama
Frasi del film
La donzelletta vien dalla campagna
|
in sul calar del
sole
,
|
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
|
un mazzolin di rose e viole,
|
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
|
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
|
Siede con le vicine
|
su la scala a filar la vecchierella,
|
incontro là dove si perde il giorno;
|
e novellando vien del suo buon tempo,
|
quando ai dí della festa ella si ornava,
|
ed ancor sana e snella
|
sole
a danzar la sera intra di quei
|
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
|
Già tutta l'aria imbruna,
|
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
|
giú da' colli e da' tetti,
|
al biancheggiar della recente luna.
|
Or la squilla dà segno
|
della festa che viene;
|
ed a quel suon diresti
|
che il cor si riconforta.
|
I fanciulli gridando
|
su la piazzuola in frotta,
|
e qua e là saltando,
|
fanno un lieto romore;
|
e intanto riede alla sua parca mensa,
|
fischiando, il zappatore,
|
e seco pensa al dí del suo riposo.
|
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
|
e tutto l'altro tace,
|
odi il martel picchiare, odi la sega
|
del legnaiuol, che veglia
|
nella chiusa bottega alla lucerna,
|
e s'affretta, e s'adopra
|
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
|
Questo di sette è il più gradito giorno,
|
pien di speme e di gioia:
|
diman tristezza e noia
|
recheran l'ore, ed al travaglio usato
|
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
|
Garzoncello scherzoso,
|
cotesta età fiorita
|
è come un giorno d'allegrezza pieno,
|
giorno chiaro, sereno,
|
che precorre alla festa di tua vita.
|
Godi, fanciullo mio; stato soave,
|
stagion lieta è cotesta.
|
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
|
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
Giacomo Leopardi
Titolo della poesia:
Il sabato del villaggio
Frasi di Giacomo Leopardi
Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
|
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
|
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
|
scendono all'Adriatico selvaggio
|
che verde è come i pascoli dei monti.
|
|
Han bevuto profondamente ai fonti
|
alpestri, che sapor d'acqua nafia
|
rimanga ne' cuori esuli a conforto
|
che lungo illuda la lor sete in via.
|
Rinnovato hanno verga d'avellano.
|
|
E vanno pel tratturo antico al piano,
|
quasi per un erbal fiume silente
|
su le vestigia degli antichi padri.
|
O voce di colui che primamente
|
conosce il tremolar della marina!
|
|
Ora lungh'esso il litoral cammina
|
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
|
Il
sole
imbionda sì la viva lana
|
che quasi dalla sabbia non divaria.
|
Isciaquìo, calpestìo, dolci rumori.
|
|
Ah perché non son io co' miei pastori?
Gabriele D'Annunzio
Titolo della poesia:
I pastori
Frasi di Gabriele D'Annunzio
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
|
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
|
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
|
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
|
le coincidenze, le prenotazioni,
|
le trappole, gli scorni di chi crede
|
che la realtà sia quella che si vede.
|
|
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
|
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
|
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
|
le
sole
vere pupille, sebbene tanto offuscate,
|
erano le tue.
Eugenio Montale
Titolo della poesia:
Ho sceso dandoti il braccio
Frasi di Eugenio Montale
Meriggiare pallido e assorto
|
presso un rovente muro d'orto,
|
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
|
schiocchi di merli, frusci di serpi.
|
|
Nelle crepe del suolo o su la veccia
|
spiar le file di rosse formiche
|
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
|
a sommo di minuscole biche.
|
|
Osservare tra frondi il palpitare
|
lontano di scaglie di mare
|
mentre si levano tremuli scricchi
|
di cicale dai calvi picchi.
|
|
E andando nel
sole
che abbaglia
|
sentire con triste meraviglia
|
com'è tutta la vita e il suo travaglio
|
in questo seguitare una muraglia
|
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Eugenio Montale
Titolo della poesia:
Meriggiare pallido e assorto
Frasi di Eugenio Montale
T'amo, o pio bove; e mite un sentimento
|
Di vigore e di pace al cor m'infondi,
|
O che
sole
nne come un monumento
|
Tu guardi i campi liberi e fecondi,
|
|
0 che al giogo inchinandoti contento
|
L'agil opra de l'uom grave secondi:
|
Ei t'esorta e ti punge, e tu co l lento
|
Giro de' pazienti occhi rispondi.
|
|
Da la larga narice umida e nera
|
Fuma il tuo spirto, e come un inno lieto
|
Il mugghio nel sereno aer si perde;
|
|
E del grave occhio glauco entro l'austera
|
Dolcezza si rispecchia ampio e quieto
|
Il divino del pian silenzio verde.
Giosuè Carducci
Titolo della poesia:
Il bove
Frasi di Giosuè Carducci
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
|
Van da San Guido in duplice filar,
|
Quasi in corsa giganti giovinetti
|
Mi balzarono incontro e mi guardâr.
|
|
Mi riconobbero, e ‐ Ben torni ormai ‐
|
Bisbigliaron vèr me co l capo chino ‐
|
Perché non scendi? perché non ristai?
|
Fresca è la sera e a te noto il cammino.
|
Oh sièditi a le nostre ombre odorate
|
Ove soffia dal mare il maestrale:
|
Ira non ti serbiam de le sassate
|
Tue d'una volta: oh, non facean già male!
|
|
Nidi portiamo ancor di rusignoli:
|
Deh perché fuggi rapido così
|
Le passere la sera intreccian voli
|
A noi d'intorno ancora. Oh resta qui!
|
|
‐ Bei cipressetti, cipressetti miei,
|
Fedeli amici d'un tempo migliore,
|
Oh di che cuor con voi mi resterei ‐
|
Guardando io rispondeva ‐ oh di che cuore!
|
Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire:
|
Or non è più quel tempo e quell'età.
|
Se voi sapeste!... via, non fo per dire,
|
Ma oggi sono una celebrità.
|
|
E so legger di greco e di latino,
|
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù;
|
Non son più, cipressetti, un birichino,
|
E sassi in specie non ne tiro più.
|
E massime a le piante. ‐ Un mormorio
|
Pe' dubitanti vertici ondeggiò,
|
E il dì cadente con un ghigno pio
|
Tra i verdi cupi roseo brillò.
|
|
Intesi allora che i cipressi e il
sole
|
Una gentil pietade avean di me,
|
E presto il mormorio si fe' parole:
|
‐ Ben lo sappiamo: un pover uomo tu se'.
|
Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
|
Che rapisce de gli uomini i sospir,
|
Come dentro al tuo petto eterne risse
|
Ardon che tu né sai né puoi lenir.
|
|
A le querce ed a noi qui puoi contare
|
L'umana tua tristezza e il vostro duol;
|
Vedi come pacato e azzurro è il mare,
|
Come ridente a lui discende il sol!
|
E come questo occaso è pien di voli,
|
Com'è allegro de' passeri il garrire!
|
A notte canteranno i rusignoli:
|
Rimanti, e i rei fantasmi oh non seguire;
|
|
I rei fantasmi che da' fondi neri
|
De i cuor vostri battuti dal pensier
|
Guizzan come da i vostri cimiteri
|
Putride fiamme innanzi al passegger.
|
Rimanti; e noi, dimani, a mezzo il giorno,
|
Che de le grandi querce a l'ombra stan
|
Ammusando i cavalli e intorno intorno
|
Tutto è silenzio ne l'ardente pian,
|
|
Ti canteremo noi cipressi i cori
|
Che vanno eterni fra la terra e il cielo:
|
Da quegli olmi le ninfe usciran fuori
|
Te ventilando co l lor bianco velo;
|
E Pan l'eterno che su l'erme alture
|
A quell'ora e ne i pian solingo va
|
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
|
Ne la diva armonia sommergerà. ‐
|
|
Ed io ‐ Lontano, oltre Appennin, m'aspetta
|
La Tittì ‐ rispondea -; lasciatem'ire.
|
È la Tittì come una passeretta,
|
Ma non ha penne per il suo vestire.
|
E mangia altro che bacche di cipresso;
|
Né io sono per anche un manzoniano
|
Che tiri quattro paghe per il lesso.
|
Addio, cipressi! addio, dolce mio piano! ‐
|
|
‐ Che vuoi che diciam dunque al cimitero
|
Dove la nonna tua sepolta sta? ‐
|
E fuggìano, e pareano un corteo nero
|
Che brontolando in fretta in fretta va.
|
Di cima al poggio allor, dal cimitero,
|
Giù de' cipressi per la verde via,
|
Alta,
sole
nne, vestita di nero
|
Parvemi riveder nonna Lucia:
|
|
La signora Lucia, da la cui bocca,
|
Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,
|
La favella toscana, ch'è sì sciocca
|
Nel manzonismo de gli stenterelli,
|
Canora discendea, co l mesto accento
|
De la Versilia che nel cuor mi sta,
|
Come da un sirventese del trecento,
|
Piena di forza e di soavità.
|
|
O nonna, o nonna! deh com'era bella
|
Quand'ero bimbo! ditemela ancor,
|
Ditela a quest'uom savio la novella
|
Di lei che cerca il suo perduto amor!
|
‐ Sette paia di scarpe ho consumate
|
Di tutto ferro per te ritrovare:
|
Sette verghe di ferro ho logorate
|
Per appoggiarmi nel fatale andare:
|
|
Sette fiasche di lacrime ho colmate,
|
Sette lunghi anni, di lacrime amare:
|
Tu dormi a le mie grida disperate,
|
E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare. ‐
|
Deh come bella, o nonna, e come vera
|
È la novella ancor! Proprio così.
|
E quello che cercai mattina e sera
|
Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,
|
|
Sotto questi cipressi, ove non spero,
|
Ove non penso di posarmi più:
|
Forse, nonna, è nel vostro cimitero
|
Tra quegli altri cipressi ermo là su.
|
Ansimando fuggìa la vaporiera
|
Mentr'io così piangeva entro il mio cuore;
|
E di polledri una leggiadra schiera
|
Annitrendo correa lieta al rumore.
|
|
Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo
|
Rosso e turchino, non si scomodò:
|
Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo
|
E a brucar serio e lento seguitò.
Giosuè Carducci
Titolo della poesia:
Davanti a San Guido
Frasi di Giosuè Carducci
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di
sole
,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.
Mahatma Gandhi
Frasi di Mahatma Gandhi
Capisco come sia stato possibile per Spinoza trovare una felicità profonda ed intensa quando venne scomunicato, quando era povero, disprezzato e considerato sospetto sia dagli ebrei che dai cristiani. Il mondo degli uomini non mi ha mai trattato in tal modo, però il suo isolamento dall'universo della gioia dei sensi è in qualche modo analogo al mio. Egli amò il bene per il bene. Come tanti grandi spiriti accettò il suo posto nel mondo e si affidò ad un Potere superiore con la purezza di un bambino, credendo che Egli lavorava attraverso le sue mani e prevaleva attraverso il suo essere. Credeva assolutamente in Lui e anch'io. Mi sembra che l'ottimismo profondo e
sole
nne debba provenire da questa ferma fiducia nella presenza di Dio nell'individuo. Non un remoto e inavvicinabile Governatore dell'Universo, ma un Dio vicinissimo ad ognuno di noi, presente non solo nella terra, nel mare e in cielo, ma anche in ogni puro e nobile impulso dei nostri cuori, "la fonte e il centro di tutte le anime, il loro solo punto di ristoro".
Helen Keller
Cit. da
Optimism
Frasi di Helen Keller
È bene qui far cenno di un'altra originale abitudine degli Hobbit:
sole
vano aspirare o inalare, con pipe di legno o di argilla, il fumo proveniente dalla combustione di certe foglie che chiamavano erba-pipa o foglia-pipa e che probabilmente erano una varietà di quella che noi oggi chiamiamo Nicotiana.
J.R.R. Tolkien
Cit. da
La Compagnia dell'Anello
Frasi di J.R.R. Tolkien
Dovevo nasce' cent'anni fa, nel 1848. Le barricate a Lipsia. A ventidue anni avevo già fatto la Comune di Parigi. Adesso, impiegato parastatale, con tutti i colleghi che passano tutte le ferie a seguire tutti i festival dell'Unità, con i balletti della Moldavia e con le ciocie importate dall'Ungheria. Gino Paoli, Pinocchio, Mike Bongiorno, Marilyn Monroe, Altafini, Gianni Morandi, Gianni Rivera. Hanno avuto una funzione negli anni '60. Ma che stiamo facendo? Ma che sta succedendo? Ma quando vedremo il
sole
? Sto male, c'ho pure freddo.
Vito
Dal film:
Ecce bombo
Scheda film e trama
Frasi del film
Heather MacLeod
: Mio bellissimo uomo, marito mio.
Connor MacLeod
: Sì, sono io, amore mio.
Heather MacLeod
: Non sono mai riuscita a capire...
Connor MacLeod
: Cosa?
Heather MacLeod
: Perché sei rimasto?
Connor MacLeod
: Perché ti amo esattamente come il primo giorno che ti ho vista.
Heather MacLeod
: Anch'io ti amo. Io non voglio morire, voglio restare con te, per sempre.
Connor MacLeod
: Lo desidero tanto anch'io.
Heather MacLeod
: Faresti una cosa per me, Connor?
Connor MacLeod
: Cosa amore mio?
Heather MacLeod
: Negli anni che verranno, accenderai una candela per ricordare il mio compleanno?
Connor MacLeod
: Lo farò amore mio, lo farò.
Heather MacLeod
: Avrei voluto darti dei figli.
Connor MacLeod
: Sarebbero stati tutti belli e forti.
Heather MacLeod
: Non guardarmi Connor, lasciami morire in pace... Ma, dove siamo?
Connor MacLeod
: Siamo sulle Highlands, e dove altro? Corriamo giù per il pendio. Il
sole
splende alto, non fa freddo. Tu hai la tua pelle di pecora, e gli stivali che feci per te. Buonanotte, mia dolce Heather.
Dal film:
Highlander
Scheda film e trama
Frasi del film
Connor MacLeod
: Ma come è potuto succedere?
Juan Sánchez Villa-Lobos Ramírez
: Perché il
sole
sorge e tramonta? E le stelle sono solo teste di spillo nel mantello della notte? Chi può saperlo? Quello che io so è che... Poiché tu sei nato diverso... L'uomo ti temerà, ti scaccerà dovunque, come la gente del tuo villaggio.
Dal film:
Highlander
Scheda film e trama
Frasi del film
Perchè il
sole
sorge e tramonta? E le stelle sono solo punte di spilli nel manto della notte? Poiché tu sei nato diverso, la gente ti scaccerà e ti temerà, com'è già successo nel tuo villaggio a Loch Finnen.
Juan Sánchez Villa-Lobos Ramírez
Dal film:
Highlander
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il
sole
, la luna e la verità.
Buddha
Commenti:
1
Frasi di Buddha
La giornata s'è fatta piovosa.
|
Eppure il mattino era piuttosto azzurro.
|
La giornata s'è fatta piovosa.
|
Sin da stamane mi sentivo un po' triste.
|
Presentimento? Tristezza? Una cosa da nulla?
|
Non saprei: già al risveglio ero triste.
|
La giornata s'è fatta piovosa.
|
Lo so: la penombra della pioggia è elegante.
|
Lo so: il
sole
, essendo così ordinario, opprime un elegante.
|
Lo so: essere suscettibili ai cambiamenti di luce non è elegante.
|
Ma chi ha detto al
sole
o agli altri che io voglio essere elegante?
|
Datemi il cielo azzurro e il
sole
ben visibile.
|
Nebbia, piogge, buio ‐ sono già dentro di me.
|
Oggi voglio soltanto quiete.
|
Amerei persino il focolare, purché non ce l'avessi.
|
Mi viene sonno dalla voglia di avere quiete.
|
Non esageriamo!
|
Effettivamente ho sonno, senza spiegazioni.
|
La giornata s'è fatta piovosa.
|
|
Tenerezze? Affetti? Sono ricordi ...
|
Bisogna essere bambini per averli ...
|
La mia alba perduta, il mio vero cielo azzurro!
|
La giornata s'è fatta piovosa..
|
|
Bocca adorabile della figlia del fattore,
|
polpa di frutta di un cuore da mangiare ...
|
Quand'è stato? Non lo so ...
|
Nell'azzurro del mattino ...
|
|
La giornata s'è fatta piovosa.
Fernando Pessoa
Titolo della poesia:
Straccio
Frasi di Fernando Pessoa
Randal
: ‐ E tu sai che mi sono appena visto?
Dante
: ‐ Io che tiravo via una scatola dalla mano di un deficiente?
Randal
: "Il ritorno dello Jedi"
[...]
Tu cosa preferisci, lo "Jedi" o "L'Impero Colpisce ancora"?
Dante
: L'Impero.
Randal
: Bestemmia!
Dante
: L'Impero ha un finale migliore. Intendo: a Luke viene amputata la mano, lui scopre che Lord Fener è suo padre, Han viene ibernato e portato via da Bobba Fett... Un finale che t'ammazza. Insomma, questo è la vita: una serie di finali duri uno appresso all'altro. Invece lo Jedi è solo una massa di pupazzi!
Randal
: No, nello Jedi c'è in ballo qualcos'altro, non me n'ero mai accorto prima d'oggi... loro costruiscono una nuova Morte Nera, giusto? Ora, l'altra era pronta e del tutto funzionante prima che i ribelli la distruggessero...
Dante
: Luke l'aveva fatta saltare, tutto merito suo!
Randal
: ...e la seconda quando è stata fatta esplodere era in costruzione...
Dante
: Già, e a farlo è stato Lando Calrissian.
Randal
: C'è sempre stato qualcosa che non mi tornava nella seconda esplosione, qualcosa che non riuscivo a mettere a fuoco e che proprio non mi andava giù.
Dante
: E ora ci sei riuscito?
Randal
: La prima era presidiata dalle armate imperiali... le
sole
persone a bordo erano le truppe d'assalto e in più diciamo i vari dignitari.
Dante
: Sostanzialmente.
Randal
: Ragion per cui quando quando salta i conti tornano: il male è punito.
Dante
: Mentre la seconda volta?
Randal
: La seconda invece non avevano ancora finito di lavorare, erano ancora in fase di costruzione.
Dante
: Allora?
Randal
: Allora un'impresa di quella portata richiede un sacco di manodopoera in più rispetto al semplice esercito imperiale, scommetto che c'erano di mezzo un mucchio di appaltatori esterni, idraulici, metalmeccanici, muratori...
Dante
: Cioè non solo imperiali, è questo che vuoi dire.
Randal
: Esattamente, specialisti di ogni tipo per finirla alla svelta e di nascosto, figurati se le truppe d'assalto saprebbero installare un gabinetto, loro tutto quello che sanno si limita alle armi e alle divise!
Dante
: D'accordo, coinvolgono degli appaltatori esterni, ma che cos'è che ti disturba tanto quando viene distrutta?
Randal
: Che saltano per aria quei poveri lavoratori in proprio che erano lì per costruire, vittime di una guerra che non li riguardava affatto. Allora, senti, tu hai un'impresa, lo stato ti offre un bell'appalto su un piatto d'argento, hai moglie e figli a carico, un villino di due piani in periferia, si tratta di un appalto goverrnativo e quindi ci sono un fottio di vantaggi, poi arrivano i militanti di sinistra e distruggono tutto quello che c'è nel raggio di sei chilometri con i laser, tu non c'entri niente, non hai una posizione politica, tu cerchi solo di far quadre i conti.
Un Cliente
: Scusate, non volevo interrompere, ma di che cosa state parlando?
Randal
: Del finale di "Il Ritorno dello Jedi".
Dal film:
Clerks - Commessi
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi servirebbe una copia dei seguenti titoli: Vibratori al vento; Prepuzi in cappella; Sborra di fuoco; Sbattimelo ovunque, sbattilo lì; Puliscimi le tubature; Tette
sole
nni parte II; Il tuo cazzo è il mio, ed io sono sua; Culi calati; Sborration; Giochi di mano, giochi di puttano; Gargarismi indecenti; Aurora sborealis con enormi cazzi ad Harlem; poi Bramose di cazzo; Bramose di fica; Uomini soli 2; poi c'è Vaselina connection... sì, ah, poi Fregne pregne di cazzi duri..."
Randal
Dal film:
Clerks - Commessi
Scheda film e trama
Frasi del film
A Napoli c'è il
sole
...
Giuditta
Dal film:
Nell'anno del Signore
Scheda film e trama
Frasi del film
Bancomat
: In Africa, tutte le mattine, quando sorge il
sole
, una gazzella muore.
Clara
: Muore?
Bancomat
: Si sveglia già morta, perché si vede che non stava molto bene il giorno prima e allora... Comunque, sempre in Africa, no? Tutte le mattine, quando sorge il
sole
, un leone, appena si sveglia, comincia a correre per evitare di fare la fine della gazzella che è morta il giorno prima. E poi, correndo, vede che c'è la gazzella morta il giorno prima lì e visto che... "Che cosa corro a fare? Mi fermo e gli dò due mozzicate". Comunque, dove voglio arrivare? Non è importante che tu sei un crotalo o un pavone. L'importante è che se muori, me lo dici prima.
Dal film:
Così è la vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi dei due era arrivato lì per primo? E perché scegliere proprio quel posto, anziché un altro? Che cosa aveva di diverso dal terreno circostante? Difficile dirlo; eppure la sterpaglia era meno folta, per quanto riguarda il terreno, e si capiva che era là, e non altrove, che bisognava fermarsi.
I due uomini, che in quel momento ignoravano l'uno la presenza dell'altro, guardavano nella stessa direzione, verso il mare inondato di
sole
su cui sembravano invischiate le vele di una goletta. Poi ci fu quel fremito che annuncia il risveglio di un dormiente, o il pigro stirarsi di un animale, ed entrambi smisero nello stesso istante di fissare il mare e si voltarono.
Georges Simenon
Cit. da
Hôtel del ritorno alla natura ‐ Incipit
Frasi di Georges Simenon
«Quanto a me, è ora che torni a Parigi. Le mie vacanze sono finite...»
Fece un passo verso la scrivania e tese la mano.
«Addio, signor procuratore.»
E siccome il suo interlocutore si precipitava verso la mano tesa con una riconoscenza che minacciava di aprirsi in un diluvio di parole, tagliò corto:
«Senza rancore!»
Uscì, dopo aver seguito il cameriere in gilé a righe, tornò sulla piazza inondata di
sole
, raggiunse non senza fatica l'Hôtel d'Angleterre e, appena entrato, disse al padrone:
«E finalmente per pranzo oggi vorrei pasticcio di fegato d'oca e tartufi... Poi il conto... Ci togliamo dai piedi!»
[Explicit]
Georges Simenon
Cit. da
Maigret e il pazzo di Bergerac
Frasi di Georges Simenon
Avvenne tutto per puro caso! Il giorno prima Maigret non sapeva che avrebbe intrapreso un viaggio. Eppure si era in quella stagione in cui Parigi cominciava a pesargli: un mese di marzo effervescente, che profumava di primavera, con un
sole
chiaro, penetrante, già tiepido.
La signora Maigret si era recata per un paio di settimane in Alsazia da sua sorella che aspettava un bambino.
Martedì mattina, dunque, il commissario ricevette una lettera da un collega della Polizia giudiziaria che era andato in pensione un paio d'anni prima e si era stabilito in Dordogne.
"...e soprattutto, se un vento propizio ti dovesse condurre in questa regione, ti raccomando di venire a trascorrere alcuni giorni da me. Ho una vecchia domestica che è contenta solo se ho degli ospiti. E poi comincia la stagione del salmone..."
Georges Simenon
Cit. da
Maigret e il pazzo di Bergerac ‐ Incipit
Frasi di Georges Simenon
Era un mattino di settembre
|
e lei mi baciava il membro
|
|
Aerei e nuvole passavano
|
cori neri rimbombavano
|
lei mi baciava il membro
|
|
Il mio tempo di ragazzo
|
il mio tempo ancor futuro
|
tutti insieme rifiorivano
|
|
Lei mi baciava il membro
|
|
Un uccellino cantava,
|
nel cuore dell'albero, nel cuor
|
della terra, di me, della morte
|
|
Morte e primavera in fiore
|
si disputavano l'acqua chiara
|
acqua che accresceva la sete
|
|
Lei mi baciava il membro
|
|
Tutto quello che ero stato
|
quanto mi era già negato
|
non aveva ormai più senso
|
|
Solo la rosa contratta
|
il tallo ardente, una fiamma
|
e quell'estasi nell'erba
|
|
Lei mi baciava il membro
|
|
Di tutti i baci era il più casto
|
in quella purezza spoglia
|
che é delle cose donate
|
|
Non era omaggio di schiava
|
avviluppata nell'ombra
|
ma regalo di regina
|
|
che diventava cosa mia
|
mi circolava nel sangue
|
e dolce e lento e vagante
|
|
come bacio di una santa
|
nel più divino trasporto
|
e in un fremito
sole
nne
|
|
baciava baciava il membro
|
|
Pensando al resto degli uomini
|
che pena avevo di loro
|
prigionieri in questo mondo
|
|
Il mio impero si estendeva
|
a tutta la spiaggia deserta
|
e ad ogni senso all'erta
|
|
Lei mi baciava il membro
|
|
Il capitolo dell'essere
|
il mistero di esistere
|
la delusione d'amare
|
|
eran tutto onde silenti
|
spente su moli lontani
|
e una città si ergeva
|
|
radiosa di pietre rare
|
e di odi ormai placati
|
e sulla brezza il piacere
|
|
veniva a portarmi via
|
se prima non mi afflosciava
|
come un capello si alliscia
|
|
e mi scombussolava
|
in cerchi tutti concentrici
|
nella foschia dell'universo
|
|
Baciava il membro
|
baciava
|
e se ne moriva baciando
|
per rinascere a settembre
Carlos Drummond de Andrade
Titolo della poesia:
Era un mattino di settembre
Frasi di Carlos Drummond de Andrade
Non sarò il poeta di un mondo caduco.
|
Non canterò neppure il mondo futuro.
|
Sono legato alla vita e guardo i miei compagni.
|
Sono taciturni ma nutrono grandi speranze.
|
In mezzo a loro, scruto l'enorme realtà.
|
Il presente è immenso, non allontaniamoci.
|
Non allontaniamoci troppo, teniamoci per mano.
|
|
Non sarò il cantore di una donna, di una storia,
|
non dirò i sospiri all'imbrunire, il paesaggio visto dalla finestra,
|
non distribuirò narcotici o lettere di suicida,
|
non fuggirò alle i
sole
né sarò rapito dai serafini.
|
Il tempo è la mia materia, il tempo presente, gli uomini presenti,
|
la vita presente.
Carlos Drummond de Andrade
Titolo della poesia:
Mani congiunte
Frasi di Carlos Drummond de Andrade
Siamo come il
sole
a mezzogiorno, baby. | Senza più nessuna ombra intorno, baby.
Jovanotti
Cit. da
Mezzogiorno
Frasi di Lorenzo Cherubini
Le banche garantiscono | le vergini arrossiscono | e i culi sotto ai raggi del
sole
| si arrostiscono.
Jovanotti
Cit. da
Mi disordino
Frasi di Lorenzo Cherubini
Non mi stanco ancora | a stare sotto il
sole
| a prenderti la mano | a dirti che ti amo
Jovanotti
Cit. da
Ti sposerò
Frasi di Lorenzo Cherubini
Uomo occidentale | cosa hai lasciato dietro me? | ero in paradiso | ed ora scoppio di perché. | Ho coperto il
sole
| con la mia sete di potere. | Ho sporcato l'acqua | ed ora pago anche per bere!
Jovanotti
Cit. da
Albero di mele
Frasi di Lorenzo Cherubini
Mentre Claudette Sanders stava prendendo una lezione di volo, osservava la cittadina di Chester's Mill brillare nella luce del mattino come qualcosa di appena fatto e lì posato giusto ora. Le macchine che percorrevano Main Street lanciavano ammiccamenti di
sole
. Il campanile della chiesa congregazionalista (la Congo) sembrava abbastanza aguzzo da pungere il cielo immacolato. Nel momento in cui il Seneca V lo sorvolava, il
sole
scorreva sulla superficie del Prestile Stream, acqua e aereo a tagliare la cittadina sulla medesima diagonale.
Stephen King
Cit. da
The Dome ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
Roland, lentamente, con l'atteggiamento di chi sta facendo qualcosa che non gli è consueto, protese le braccia. Guardandolo con un'espressione
sole
nne, senza mai distogliere gli occhi dal suo volto, il piccolo Jake avanzò tra quelle mani di assassino e attese che gli si posassero sulla schiena. Aveva vissuto quella scena in sogni che non avrebbe mai osato rivelare.
Stephen King
Cit. da
La torre nera
Frasi di Stephen King
O palombaro per sempre sotto la sua campana!
|
Tutto un mare di vetro eternamente caldo!
|
Tutta una vita immobile dai lenti pendoli verdi!
|
E tanti esseri strani attraverso le pareti!
|
E ogni contatto per sempre vietato!
|
Mentre c'è tanta vita nell'acqua chiara di fuori!
|
|
Attenzione! L'ombra dei grandi velieri passa sulle dalie delle foreste sottomarine;
|
E io sono per un attimo all'ombra delle balene che migrano verso il polo!
|
|
In questo momento, gli altri scaricano, forse, vascelli pieni di neve nel porto!
|
C'era ancora un ghiacciaio in mezzo alle praterie di Luglio!
|
Nuotano all'indietro nell'acqua verde dell'ansa!
|
Entrano a mezzogiorno in grotte oscure!
|
E le brezze del largo ventilano le terrazze!
|
|
Attenzione! Ecco le lingue di fiamma del Gulf-Stream!
|
Allontanate i loro baci dalle pareti della noia!
|
Non hanno più messo neve sulla fronte dei febbricitanti;
|
I malati hanno acceso un fuoco di gioia,
|
E gettano a piene mani i gigli verdi nelle fiamme!
|
|
Appoggiate la vostra fronte alle pareti meno calde,
|
Aspettando la luna al vertice della campana,
|
E chiudete bene i vostri occhi alle foreste di pendoli blu e di albumine violette, restando sordi alle suggestioni dell'acqua tiepida.
|
|
Asciugate i vostri desideri deboli di sudore;
|
Per prima cosa andate da quelli che stanno per svenire:
|
Hanno l'aria di celebrare una festa nuziale in una cava;
|
Hanno l'aria di sotterrare a mezzogiorno, in un corridoio rischiarato da lampade in fondo a un sotterraneo;
|
Attraversano, in corteo di festa, un paesaggio simile ad un'infanzia d'orfano.
|
|
Andate poi da quelli che stanno per morire.
|
Arrivano come vergini che hanno fatto una lunga passeggiata al
sole
, un giorno di digiuno;
|
Sono pallidi come malati che ascoltano piovere placidamente sui giardini dell'ospedale;
|
Hanno l'aspetto di sopravvissuti che pranzano sul campo di battaglia.
|
Sono simili a prigionieri che non ignorano che tutte le sentinelle si bagnano nel fiume,
|
E che ascoltano falciare l'erba nel giardino della prigione.
Maurice Maeterlinck
Titolo della poesia:
Campana da palombaro
Frasi di Maurice Maeterlinck
"Aye!" grida. "Aye, molto bene. Voi del castello, a me! Pistoleri, a me! A me, vi dico!"
"Quanto ai pistoleri, Roland", gli risponde Cuthbert, "io sono già qui. E noi due siamo gli ultimi." Roland lo guarda, poi lo abbraccia sotto il cielo feroce. Sente ardere il corpo di Cuthbert, sente la sua tremante magrezza suicida. Eppure ride ancora. Bert sta ancora ridendo. "Va bene", dice Roland con la voce roca, guardando lo sparuto drappello dei compagni. "Ci lanceremo all'attacco. Senza quartiere." "Sì, senza quartiere, assolutamente!" ribadisce Cuthbert. "Non accetteremo la resa se ce la offriranno." "In nessun caso!" gli fa eco Cuthbert ridendo più forte che mai. "Dovessero gettare le armi anche tutti i duemila." "Allora suona quel cazzo di corno." Cuthbert alza il corno alle labrba insanguinate e soffia uno squillo possente... l'ultimo squillo, perché quando un minuto dopo (o forse sono cinque, o dieci, il tempo non ha senso in questa battaglia finale) cadrà dalle sue dita, Roland lo lascerà nella polvere. Lo strazio e la sete di sangue gli faranno dimenticare il Corno dell'Eld. "E ora, amici miei... hile!" "Hile!" grida l'ultima dozzina sotto quel
sole
scorticante. È la loro fine, la fine di Gilead, la fine di tutto, e Roland non ha più niente da perdere. L'antica furia rossa, folle e feroce, gli avvolge la mente, soffoca tutti i pensieri. Un'ultima volta, allora, pensa. Che così sia. "A me!" grida Roland di Gilead. "Avanti! Per la Torre!" "La Torre!" grida accanto a lui Cuthbert, vacillando. Leva verso il cielo il Corno di Eld in una mano, la rivoltella nell'altra. "Niente prigionieri!" urla Roland. "NIENTE PRIGIONIERI!"
Stephen King
Cit. da
I lupi del Calla
Frasi di Stephen King
Tutte le volte che scendevo in spiaggia a Deya vedevo due giovani donne, una piccola e mascolina, con capelli corti e un viso rotondo e divertente; l'altra, simile a una vichinga con un corpo e una testa regali. Durante il giorno stavano da
sole
. A Deya gli sconosciuti parlavano sempre tra loro perché c'era un solo negozio di alimentari, e tutti si incontravano nel piccolo ufficio postale.
Anaïs Nin
Cit. da
Uccellini - Scirocco ‐ Incipit
Frasi di Anaïs Nin
L'aspetto più terrificante di tutta l'esperienza era che non riusciva più a ritrarsi come prima, a chiuder fuori il mondo e diventare sorda, cieca, per immergersi in qualche fantasia forzata, come aveva fatto da ragazza, per rimpiazzare la realtà. Era ossessionata dalle preoccupazioni per la sicurezza di lui, dall'ansia per la vita pericolosa che conduceva; si accorse che l'aveva penetrata non solo nel corpo, ma nel suo stesso essere. Ogni volta che ripensava alla sua pelle, ai suoi capelli che il
sole
aveva striato di riflessi dorati, ai suoi fermi occhi verdi, che si socchiudevano solo nel momento in cui si piegava su di lei per prenderle la bocca tra le labbra forti, la sua carne fremeva, ancora sensibile al ricordo, ed era una tortura. Dopo ore di dolore così vivo e forte da farle temere che l'avrebbero sconvolta per sempre, cadde in uno strano stato letargico, di dormiveglia. Era come se qualcosa si fosse spezzato dentro di lei. Cessò di sentire dolore e piacere. Era diventata insensibile. Il viaggio divenne irreale. Il suo corpo era morto di nuovo.
Anaïs Nin
Cit. da
Il delta di Venere - Elena
Frasi di Anaïs Nin
Eran le sei del pomeriggio, un giorno
|
chiaro festivo. Dietro al Faro, in quelle
|
parti ove s'ode beatamente il suono
|
d'una squilla, la voce d'un fanciullo
|
che gioca in pace intorno alle carcasse
|
di vecchie navi, presso all'ampio mare
|
solo seduto; io giunsi, se non erro,
|
a un culmine del mio dolore umano.
|
|
Tra i sassi che prendevo per lanciare
|
nell'onda (ed una galleggiante trave
|
era il bersaglio), un coccio ho rinvenuto,
|
un bel coccio marrone, un tempo gaia
|
utile forma nella cucinetta,
|
con le finestre aperte al
sole
e al verde
|
della collina. E fino a questo un uomo
|
può assomigliarsi, angosciosamente.
|
|
Passò una barca con la vela gialla,
|
che di giallo tingeva il mare sotto;
|
e il silenzio era estremo. Io della morte
|
non desiderio provai, ma vergogna
|
di non averla ancora unica eletta,
|
d'amare più di lei io qualche cosa
|
che sulla superficie della terra
|
si muove, e illude col soave viso.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
In riva al mare
Frasi di Umberto Saba
Paolina, dolce
|
Paolina,
|
raggio di
sole
entrato nella mia
|
vita improvviso;
|
chi sei, che appena ti conosco e tremo
|
se mi sei presso? tu a cui ieri ancora
|
"Il suo nome - chiedevo - signorina?";
|
e tu alzando su me gli occhi di sogno
|
rispondevi: "Paolina".
|
|
Paolina, frutto
|
natio,
|
fatta di cose le più aeree e insieme
|
le più terrene,
|
nata ove solo nascere potevi,
|
nella città benedetta ove nacqui,
|
su cui vagano a sera i bei colori,
|
i più divini colori, e ahimè! Sono
|
nulla; acquei vapori.
|
|
Paolina, dolce
|
Paolina,
|
che tieni in cuore? Io non lo chiedo. È pura
|
la tua bellezza;
|
vi farebbe un pensiero quel che un alito
|
sullo specchio, che subito s'appanna.
|
Qual sei mi piaci, aureolata testina,
|
una qualunque fanciulla e una Dea
|
che si chiama Paolina.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Paolina
Frasi di Umberto Saba
Falce martello e la stella d'Italia
|
ornano nuovi la sala. Ma quanto
|
dolore per quel segno su quel muro!
|
|
Esce, sorretto dalle grucce, il Prologo.
|
Saluta al pugno; dice sue parole
|
perché le donne ridano e i fanciulli
|
che affollano la povera platea.
|
Dice, timido ancora, dell'idea
|
che gli animi affratella; chiude: "E adesso
|
faccio come i tedeschi: mi ritiro".
|
Tra un atto e l'altro, alla Cantina, in giro
|
rosseggia parco ai bicchieri l'amico
|
dell'uomo, cui rimargina ferite,
|
gli chiude solchi dolorosi; alcuno
|
venuto qui da spaventosi esigli,
|
si scalda a lui come chi ha freddo al
sole
.
|
|
Questo è il Teatro degli Artigianelli,
|
quale lo vide il poeta nel mille
|
novecentoquarantaquattro, un giorno
|
di Settembre, che a tratti
|
rombava ancora il canone, e Firenze
|
taceva, assorta nelle sue rovine.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Teatro degli Artigianelli
Frasi di Umberto Saba
Nella mia giovinezza ho navigato
|
lungo le coste dalmate. Isolotti
|
a fior d'onda emergevano, ove raro
|
un uccello sostava intento a prede,
|
coperti d'alghe, scivolosi, al
sole
|
belli come smeraldi. Quando l'alta
|
marea e la notte li annullava, vele
|
sottovento sbandavano più al largo,
|
per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno
|
è quella terra di nessuno. Il porto
|
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
|
sospinge ancora il non domato spirito,
|
e della vita il doloroso amore
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Ulisse
Frasi di Umberto Saba
Il poeta ha le sue giornate
|
contate,
|
come tutti gli uomini;ma quanto,
|
quanto variate!
|
L'ore del giorno e le quattro stagioni,
|
un po' meno di
sole
o più di vento,
|
sono lo svago e l'accompagnamento
|
sempre diverso per le sue passioni
|
sempre le stesse;ed il tempo che fa
|
quando si leva, è il grande avvenimento
|
del giorno, la sua gioia appena desto.
|
Sovra ogni aspetto lo rallegra questo
|
d'avverse luci, le belle giornate
|
movimentate
|
come la folla in una lunga istoria,
|
dove azzurro e tempesta poco dura,
|
e si alternano messi di sventura
|
e di vittoria.
|
Con un rosso di sera fa ritorno,
|
e con le nubi cangia di colore
|
la sua felicità,
|
se non cangia il suo cuore.
|
Il poeta ha le sue giornate
|
contate,
|
come tutti gli uomini;ma quanto,
|
quanto beate!
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Il poeta
Frasi di Umberto Saba
[Al funerale di Gareth]
Sfortunatamente io non ho più parole. Spero mi perdonerete se delego i miei sentimenti alle parole di uno splendido poeta omosessuale, Wystan Auden. Dedico questa poesia al mio Gareth: Fermate gli orologi, tagliate i fili del telefono e regalate un osso al cane, affinché non abbai. Faccia silenzio il pianoforte, tacciano i risonanti tamburi, che avanzi la bara, che vengano gli amici dolenti. Lasciate che gli aerei volteggino nel cielo e scrivano l'odioso messaggio: lui è morto. Guarnite di crespo il collo bianco dei piccioni e fate che il vigile urbano indossi lunghi guanti neri. Lui era il mio nord, era il mio sud, era l'oriente e l'occidente, i miei giorni di lavoro, i miei giorni di festa, era il mezzodì, la mezzanotte, la mia musica, le mie parole. Credevo che l'amore potesse durare per sempre. Be', era un'illusione. Offuscate tutte le stelle, perché non le vuole più nessuno. Buttate via la luna, tirate giù il
sole
, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi. Perché da questo momento niente servirà più a niente.
Matthew
Dal film:
Quattro matrimoni e un funerale
Scheda film e trama
Frasi del film
[Brancaleone si rivolge all'armata]
Brancaleone
: L'homo allo mio servizio non teme né piova né
sole
né foco né vento!
Mangold
: Lo qvale servizio? Semo tutti allo pari!
Brancaleone
: Silenzio! Io vi sono duce!! E però
[perciò]
mi dovete obbedienza e dedizione. Lo nostro cammino sarà cosparso di sudore, lacrime e sanguine. Siete voi pronti a tanto? Respondete a una voce.
[Brusio]
Siete voi pronti a morire pugnando? Noi marceremo per giorni, settimane et mesi, ma infine averemo castella, ricchezze et bianche femmine dalle grandi puppe. Taccone: 'nnalza le insegne!
Taccone
: No le tengo!
Brancaleone
: Bene! E tu levale in alto! E voi, bifolchi, ponetevi all'ombra di esse, escite dalla fanga, che io farò di voi cinque un'armata...
Abacuc
: Duce, semo quattro.
Brancaleone
: Be' io farò di voi quattro!, un'armata veloce et ardita che sia veltro e lione al tempo istesso!
Dal film:
L'armata Brancaleone
Scheda film e trama
Frasi del film
Conduttore
: Bene, io direi che siamo giunti al termine della trasmissione...
De Santis
: Ma come al termine? Lui ha parlato il doppio di me, il triplo, non sono riuscito a sviluppare un concetto!
Conduttore
: Fossi in lei, non me ne vanterei troppo!
Cetto
: Signor Calogero, mi fa dire ancora un paio di cose?
Calogero
: Eh certo!
De Santis
: Ma non aveva detto che avevamo finito?
Conduttore
: De Santis adesso basta, stiamo veramente esagerando! Non mi è mai capitato in tanti anni di trasmissione di avere a che fare con un politico in
sole
nte come lei!
Cetto
: È vero, sei puzzolente, vergognati De Santis!
Dal film:
Qualunquemente
Scheda film e trama
Frasi del film
Fai fieno finché splende il
sole
.
Stephen King
Cit. da
Mucchio d'ossa
Frasi di Stephen King
La porta d'ingresso di Big Pink era rivolta a est e il
sole
del mattino colpiva in pieno il volto di Wireman, illuminando una compassione così profonda da non poterla guardare.
Stephen King
Cit. da
Duma Key
Frasi di Stephen King
Zio Pio
: C'è tanta gente eppure si è tanto soli, non è così?
Gilda
: Come fa a saperlo?
Zio Pio
: Lei fuma troppo, l'ho notato. Solo le persone infelici fumano troppo, e solo le persone
sole
sono infelici.
Dal film:
Gilda
Scheda film e trama
Frasi del film
Sta piuttosto a noi il votarci qui al grande compito che ci è dinnanzi: che da questi morti onorati ci venga un'accresciuta devozione a quella causa per la quale essi diedero, della devozione, l'ultima piena misura; che noi qui
sole
nnemente si prometta che questi morti non sono morti invano (per nulla); che questa nazione, guidata da Dio, abbia una rinascita di libertà; e che l'idea di un governo del popolo, dal popolo, per il popolo, non abbia a perire dalla terra.
Abraham Lincoln
Cit. da
Discorso di Gettysburg
Frasi di Abraham Lincoln
Conosco un posto dove si possono mettere il loro Club. E' lungo, scuro e non ci batte mai il
sole
.
Stephen King
Cit. da
La lunga marcia
Frasi di Stephen King
I francesi scopavano dopo aver visto ghigliottinare qualcuno. Gli antichi romani si rimpinzavano durante le lotte dei gladiatori. E' uno spettacolo, un divertimento, e non c'è niente di nuovo sotto il
sole
.
Stephen King
Cit. da
La lunga marcia
Frasi di Stephen King
Il buio. Maledetto buio. Aveva l'impressione di esserci sepolto vivo. Murato. Mancava un secolo all'alba. Molti non l'avrebbero vista. Non avrebbero più visto il
sole
, sepolti per sempre nel buio. Per loro restava la cantilena monotona del prete, la cui voce avrebbe risuonato attutita ma percepibile sotto due metri di oscurità. E, al di sopra, c'erano i dolenti, che piangevano, singhiozzavano ma erano vivi. Erano ansiosi di uscire dalla chiesa nel caldo
sole
di maggio. E poi il sussurrante coro degli insetti e dei vermi che strisciando si aprivano la strada nella terra per recarsi al banchetto.
Stephen King
Cit. da
La lunga marcia
Frasi di Stephen King
Questa è la storia di un uomo chiamato Eddie e comincia dalla fine, con Eddie che muore sotto il
sole
. Potrebbe sembrare strano iniziare una storia dal finale, ma ogni fine è anche un principio. Solo che, quando sopraggiunge, lo si ignora.
Mitch Albom
Cit. da
Le cinque persone che incontri in cielo ‐ Incipit
Dopo alcuni minuti... o forse mezz'ora... o forse parecchi giorni di
sole
, si separarono.
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il principe mezzosangue
Frasi di J.K. Rowling
Harry guardò Ginny, Ron e Hermione: il volto di Ron era contratto come se la luce del
sole
lo accecasse. Quello di Hermione era lucido di lacrime, ma Ginny non piangeva più. Incrociò gli occhi di Harry con la stessa espressione dura e ardente di quando lo aveva abbracciato dopo aver vinto la Coppa di Quidditch senza di lui, e lui seppe che in quel momento si capivano alla perfezione e che, quando lui le avesse detto che cosa avrebbe fatto, non avrebbe detto 'sta' attento' o 'non farlo', ma avrebbe accettato la sua decisione, perché non si sarebbe aspettata da lui niente di meno.
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il principe mezzosangue
Frasi di J.K. Rowling
«Azkaban dev'essere un posto tremendo» mormorò Harry. Lupin annuì cupo.
«La fortezza si trova su un'i
sole
tta in mezzo al mare, ma non servono mura e acqua per trattenere i prigionieri, non quando sono tutti intrappolati nelle proprie teste, incapaci di formulare un solo pensiero allegro. Quasi tutti impazziscono entro qualche settimana».
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Frasi di J.K. Rowling
Erano quei giorni di primavera in cui l'aria spinge ai baci e il colore della città si fa rosa e giallo mentre il
sole
temporeggia volentieri sui tetti fino a tardi. Erano quei giorni dell'anno in cui le emozioni si fissano meglio nel ricordo e si è come il siamese Pentothal, senza pace, in corsa da un posto all'altro, ansiosi di vedere e di fare, sicuri che nessun autunno toglierà più determinate voglie profondissime.
Enrico Brizzi
Cit. da
Bastogne
Frasi di Enrico Brizzi
Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche del limite estremo à la page della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante
sole
giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro‐verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.
Douglas Adams
Cit. da
Addio, e grazie per tutto il pesce ‐ Incipit
Frasi di Douglas Adams
Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante
sole
giallo.
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro‐verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.
Douglas Adams
Cit. da
Guida galattica per gli autostoppisti
‐ Incipit
Frasi di Douglas Adams
Si compiange il cieco che non ha mai visto i raggi del
sole
, il sordo che non ha mai udito gli accordi della natura, il muto che non ha mai potuto rendere la voce della sua anima e, per un falso pudore, non si ha quella cecità del cuore, di quella sordità dell'anima, di quel mutismo della coscienza che rendono folle un'infelice e, suo malgrado, la fanno incapace di vedere il bene e di parlare il puro linguaggio dell'amore e della fede.
Alexandre Dumas (figlio)
Cit. da
Margherita Gauthier
Frasi di Alexandre Dumas figlio
Io penserò sempre a te come al
Sole
, Alessandro, e prego che il tuo sogno illumini tutti gli uomini.
Efestione
Dal film:
Alexander
Scheda film e trama
Frasi del film
Alcuni di voi e io stesso forse non vivranno fino a vedere il
sole
sorgere oltre quelle montagne, ma io vi dico, quello che ogni guerriero sa dalla notte dei tempi... Vincete la paura e vi prometto che vincerete la morte!
Alessandro Magno
Dal film:
Alexander
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ti piace la tua ombra, vero? È come uno spirito oscuro che viene a prenderti... Vedi, siamo noi due... È solo un trucco di Apollo, è il dio del...
Sole
... Ma ora ti insegno come imbrogliarlo... io e te insieme! Bucefalo, ti chiamerò così... forte e testardo... Bucefalo e Alessandro... Vai ora! Cavalchiamo insieme!
Alessandro Magno
Dal film:
Alexander
Scheda film e trama
Frasi del film
Si... cioè no... non sono verdi... oh.. diventano verdi a seconda del
sole
... no perché mio padre era pugliese però io ho preso gli occhi da mia madre che era ceca... cioè non cieca... ceca della Cecoslovacchia, era bionda alta no...
Commissario Lo Gatto
Dal film:
Il commissario Lo Gatto
Scheda film e trama
Frasi del film
Esci allo scoperto, luce del
sole
!
Un cliente
Dal film:
Il ciclone
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando venne al mondo non ci fu nessuno che lo stesse ad aspettare
Claudio Baglioni
Cit. da
Nel
sole
nel sale nel Sud
Frasi di Claudio Baglioni
Solo di
sole
se riuscissi a vivere.
Claudio Baglioni
Cit. da
Signora delle ore scure
Frasi di Claudio Baglioni
Solo ieri c'era lei, | nella vita mia, | solo ieri c'era un
sole
| che metteva allegria | e io mai | credevo proprio che mai | mai più andasse via.
Eros Ramazzotti
Cit. da
Solo ieri
Frasi di Eros Ramazzotti
Per i miei occhi tu splenderai | bella come il
sole
| infiniti voli del cuore | infinita felicità | quando penso che tu sei per me... per sempre
Eros Ramazzotti
Cit. da
Per me per sempre
Frasi di Eros Ramazzotti
Nuvolari è bruno di colore | Nuvolari ha la maschera tagliente | Nuvolari ha la bocca sempre chiusa | di morire non gli importa niente | Corre se piove, corre dentro al
sole
| tre più tre per lui fa sempre sette | Con l'Alfa rossa fa quello che vuole | dentro al fuoco di cento saette!
Lucio Dalla
Cit. da
Nuvolari
Frasi di Lucio Dalla
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Questa pagina è stata utile? Speriamo di sì.
Scrivi un commento. La tua opinione è importante!
LE PIÙ BELLE le inviamo via e-mail
E-mail
OK