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Indice degli autori
Aforismi Turchi
Frasi trovate
:
94
[...]
le guerre etniche nei Balcani e nel Caucaso rinchiudono da due lati la
Turchi
a, che da parte sua non può rimanere indifferente nei confronti del destino dei suoi connazionali in Europa, ai disordini razziali in Germania. C'è poi la difficile situazione degli immigrati in altri paesi europei, situazioni simili si ripetono anche in Russia: noi non lo dobbiamo permettere. Non ci si può rinchiudere nei propri egoistici interessi nazionali, se lasceremo via libera all'escalation della discordia razziale, religiosa ed etica, ci ritroveremo di nuovo, come negli anni '60, minacciati da una guerra planetaria. E se allora, come mi sembra, siamo stati salvati dalla civiltà, dalla diffusione di standard di vita che rendevano inconcepibile l'idea di una guerra, vuol dire che anche adesso si può cercare la stessa strada, senza risparmiare i nostri sforzi per raggiungere la pace. (pp. 157-158)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
Io e Raffaella Carrà ci siamo conosciuti a Napoli. Lei aveva 17 anni ed era lì a fare uno spettacolo, io invece cantavo in un coro.
Enzo Paolo Turchi
Frasi di Enzo Paolo Turchi
Quando ero primo ballerino mi arrivavano regali da persone molto ricche. Persino delle automobili. Ho sempre rifiutato. Questo è normale quando acquisisci popolarità.
Enzo Paolo Turchi
Frasi di Enzo Paolo Turchi
Nessun coreografo mi ha mai aspettato nudo in doccia per un colloquio ma le molestie nella danza ci sono da sempre. Ai ragazzi dico: denunciate.
Enzo Paolo Turchi
Frasi di Enzo Paolo Turchi
Dagli anni '80 in poi si è confuso il concetto di libertà nel mostrare il proprio corpo con quello del talento per la danza. Se prima esistevano tabù da sfatare come quello dei ballerini tutti omosessuali o delle ballerine tutte ragazze facili, oggi esiste un modo troppo disinibito di porsi, che cerca scorciatoie al talento attraverso l'esibizione della fisicità.
Enzo Paolo Turchi
Frasi di Enzo Paolo Turchi
Arrivai a soli otto anni alla scuola del teatro di San Carlo di Napoli. Ero stato abbandonato dai miei genitori e i ragazzi più grandi avrebbero potuto molestarmi perché ero molto fragile. Invece mi hanno preso con sé come in una famiglia.
Enzo Paolo Turchi
Frasi di Enzo Paolo Turchi
Detective Clarkin
[sulla setta]
: Dopo aver scavato più a fondo, ho scoperto che le loro azioni non erano devozionali, ovvero... stavano tentando di evocare qualcosa praticamente.
Mia
: Di... di che tipo?
Detective Clarkin
: Il diavolo? Demoni? La Fata
turchi
na? Non lo so di preciso.
Dal film:
Annabelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Vivo in Ungheria, dove alzano muri invece di abbatterli. Mi scrivono da Iran,
Turchi
a, Africa: vogliono fare il porno per non essere oppressi.
Rocco Siffredi
Cit. da
Corriere della sera, 17 febbraio 2024
Frasi di Rocco Siffredi
Ricordo che quando dicevamo di essere contrari all'ingresso della
Turchi
a in Europa qualcuno ci guardava come se fossimo noi il problema. Oggi tutti a fare le lacrime di coccodrillo.
Giorgia Meloni
Cit. da
Giorgiameloni.it, 19 ottobre 2019
Frasi di Giorgia Meloni
Dall'uovo di Pasqua
|
è uscito un pulcino
|
di gesso arancione
|
col becco
turchi
no.
|
Ha detto: "Vado,
|
mi metto in viaggio
|
e porto a tutti
|
un grande messaggio".
|
E volteggiando
|
di qua e di là
|
attraversando
|
paesi e città
|
ha scritto sui muri,
|
nel cielo e per terra:
|
"Viva la pace,
|
abbasso la guerra".
Gianni Rodari
Titolo della poesia:
Dall'uovo di Pasqua
Commenti:
3
Frasi di Gianni Rodari
In Kosovo, nel 1389, le forze serbe avevano subito una dura sconfitta per mano della cavalleria mobile dell'impero ottomano. Il condottiero serbo, catturato dai
turchi
, era stato portato al cospetto del sultano e decapitato. Nel corso dei secoli erano stati molti i serbi che, rendendo omaggio alla prodezza del loro esercito, avevano vagheggiato di vendicare quella sconfitta. Per loro il Kosovo era un luogo simbolo dell'identità serba.
Madeleine Albright
Cit. da
Fascismo. Un avvertimento
Frasi di Madeleine Albright
Al pari di altri leader nazionalisti, Milošević faceva leva sulle tradizioni letterarie, religiose e artistiche che avevano mantenuto unito il popolo iugoslavo nonostante secoli di dominazione straniera. Rinfocolava la rabbia per le sconfitte subite in passato per mano dei
turchi
ottomani e dei nazisti, ed esortava a tenere alta la guardia contro fantomatici nemici presenti, coma la Cia, la Germania e il Vaticano.
Madeleine Albright
Cit. da
Fascismo. Un avvertimento
Frasi di Madeleine Albright
La
Turchi
a, in passato, è stato il male minore degli americani, essendo utile in chiave anti-russa e anti-iraniana. Attualmente si sta allargando e nei prossimi anni ci dovremo aspettare una maggiore aggressività degli Usa nei confronti della
Turchi
a, tanto nel Mediterraneo, quanto nel Medio Oriente. Nulla di diretto, non gli faranno di certo la guerra, ma di sicuro dovremo aspettarci azioni economiche e azioni tramite altri paesi.
Dario Fabbri
Cit. da
Scomodo, intervista, 23 dicembre 2020
Frasi di Dario Fabbri
L'aquila americana sulle divise può essere anche l'aquila nazista: il simbolo può essere interpretato come si vuole. I toni autoritario-fascisti sono la necessaria cornice per una società in cui non esiste più la criminalità, l'erba è verde, il cielo è
turchi
no e non ci sono graffiti sui muri. Ma quanto bisogna pagare in cambio? Gli Stati Uniti sembrano pensare che un sistema legale punitivo e autoritario possa risolvere ogni problema. Naturalmente queste sono chiacchiere: io volevo solo fare un film divertente.
Paul Verhoeven
Cit. da
L'Unità, intervista, 7 dicembre 1997
Frasi di Paul Verhoeven
Io preferisco Genova a tutte le città in cui ho abitato. Mi ci sento sperduto e a casa mia – fanciullo e straniero. Essa ha una distesa di cupole, monti calvi, mare, fumi, neri fogliami, tetti rosa, e quella Lanterna così alta ed elegante, – e meandri popolosi, labirinti ingombri le cui viuzze salgono, scendono, si intersecano e di colpo sbucano sulla veduta del porto; – piena di sorprese, di porte scolpite, marmo o ardesia, casse, formaggi; scale, panni anziché il cielo, cancelli richiusi, bizzarro dialetto dal suono nasale e irritante, dalle strane abbreviazioni, vocaboli arabi o
turchi
.
Paul Valéry
Cit. da
Quaderni
Frasi di Paul Valéry
Alla vigilia della partita
[Italia-
Turchi
a agli Europei 2020]
, ho mandato un mio video a Chiellini, che conosco da molto tempo, per caricare i ragazzi e il ct, chiedendo di farlo vedere a tutti. Nel video dicevo a Mancini: «Mister, mi raccomando Spinazzola-Immobile. E quando arriva il gol devi far dire al ragazzo porca puttena
[il riferimento è al personaggio cult Oronzo Canà, del film "L'allenatore nel pallone"]
[...]
Gli ho detto di affidarsi al 5-5-5 e gli ho spiegato cos'è davvero: 5 cozze pelose, 5 polipetti e 5 allievi, che in Puglia sono le seppioline piccole. Mettete tutto insieme e vi fate la zuppetta alla porca puttena che dà la carica giusta. Chiellini mi ha risposto che avrebbero fatto come dicevo io.
Poi mi è stato raccontato che ieri mattina il mister ha messo il video sullo schermo grande per vederlo tutti insieme, tra le risate dei giocatori. Quando ho visto il passaggio Spinazzola-Immobile e il gol, non ho fatto in tempo a chiamare mio figlio per dirgli che era andata come avevo detto, che ho visto sulla tv Immobile correre verso la telecamera e gridare porca puttena! Mi sono commosso dalla gioia.
[...]
Mi hanno detto che anche io ho fatto commuovere loro, perché nel video ad un certo punto dicevo: fin qui vi ho parlato da Oronzo Canà, ora vi parlo da Lino Banfi. Io sono vicino agli 85 anni, sono al primo tempo supplementare e forse farò anche il secondo. Ma voi siete giovani e adesso spetta a voi farci sognare... E così è stato.
Lino Banfi
Cit. da
ilmessaggero.it, 12 giugno 2021
Frasi di Lino Banfi
Mi sono sovvenzionato gli studi da solo praticamente, vincendo anche una borsa di studio per gli Stati Uniti. Solo trentasei studenti hanno vinto, e fra questi c'ero anche io, l'unico della mia scuola. Ho studiato in America e sono tornato in
Turchi
a. Con la borsa di studio per il basket ho pagato invece gli studi per l'Università.
Can Yaman
Cit. da
ilmessaggero.it, 10 ottobre 2020
Frasi di Can Yaman
Fanti,
turchi
, santi e gechi.
|
|
Tutti spazzati via
|
dall'ira divina
|
dell'aria salina.
|
|
Il rifrullo ammanta le strade di sabbia.
|
|
Il barcarolo nel dondolo
|
prega rivolto ad un Dio
|
in eterna bestemmia.
|
|
Lo scirocco scuote le coscienze,
|
schiaffeggia le anime,
|
schiaccia le sillabe,
|
sibila le specchie acque,
|
schicchera gli uomini
|
e le loro paure.
|
|
Lo scirocco parla
|
la lingua infuocata dei giganti.
Jonathan Rizzo
Jonathan Rizzo
Titolo della poesia:
Scirocco
Ecco papà Catrame seduto sul barilotto, colle gambe incrociate alla maniera dei
turchi
, e circondato da tutti i marinai i quali sbarrano tanto d'occhi e aguzzano per bene gli orecchi per non perdere una sillaba dl quanto egli sta per narrare.
Emilio Salgari
Cit. da
Le novelle marinaresche di mastro Catrame - Il vascello maledetto ‐ Incipit
Frasi di Emilio Salgari
Il Ramadan, la quaresima dei mussulmani, che dura solamente trenta giorni invece di quaranta, stava per finire anche a Tafilelt, città perduta ai confini meridionali dell'impero marocchino, dinanzi all'immenso mare di sabbia, al Sahara.
In attesa del colpo di cannone che segnalava la fine del digiuno, dopo di che cominciava l'orgia notturna, la popolazione si era riversata nelle vie e nelle piazze per ammirare i santoni e i fanatici.
Si sono modificate ed un po' ingentilite la
Turchi
a e l'Egitto; la Tripolitania e l'Algeria hanno molto perduto del loro selvaggio zelo religioso, ma il Marocco, al pari dell'Arabia, la culla dell'Islam, si è mantenuto tal quale era cinquecento o mille anni fa.
Emilio Salgari
Cit. da
I predoni del Sahara ‐ Incipit
Frasi di Emilio Salgari
Poliziotto alieno#1
: Va bene, cerchiamo di chiarire la faccenda!
[Nada fa per scappare]
Non ti conviene! Come hai avuto gli occhiali?
John Nada
: Dalla Fata
turchi
na!
Poliziotto alieno#1
: Me l'aspettavo.
Poliziotto alieno#2
:
[Li raggiunge parlando con la ricetrasmittente]
Localizzato...
John Nada
:
[Scherzoso]
Siete usciti da una tomba?
[Nella versione originale «Cut yourself shaving?»]
Poliziotto alieno#1
: Il tuo viso è disgustoso più del nostro!
John Nada
: Impossibile.
Poliziotto alieno#1
: Non ci costringere a spappolarti il cervello, amico! Cerca di calmarti, eh? Diciamo che ti è successo qualcosa di imprevedibile, qualcosa che ti ha fatto perdere la testa... Perciò andiamo in un posto tranquillo, risolveremo tutto quanto.
[Nada riesce a stendere entrambi a terra e li uccide a colpi di pistola]
John Nada
: Allora morite esattamente come noi, bastardi!
Dal film:
Essi vivono
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho letto l'altro giorno un titolo satirico sul terremoto in
Turchi
a: "Dio batte ancora i terroristi!". Su come Dio possa trucidare migliaia di persone mi sto ancora interrogando.
Martin Sixsmith
Dal film:
Philomena
Scheda film e trama
Frasi del film
L'obiettivo della mia vita è stato annientare il comunismo.
[...]
Per raggiungere tale finalità ho approfittato della mia posizione nel Partito e nel Paese.
[...]
Quando El'cin ha distrutto l'URSS, ho lasciato il Cremlino, e qualche giornalista ha immaginato che piangessi per questo. Ma non ho affatto pianto, perché sono stato io a farla finita con il comunismo in Europa.
Mikhail Gorbaciov
Frasi di Mikhail Gorbaciov
Una volta gli uomini fumavano come
turchi
e bevevano come spugne. Oggi han cambiato le loro abitudini. Tirano come aspira polveri e bevono come aspira liquidi. E continuano a fumare!
Massimo Stramandinoli
Massimo Stramandinoli
Genova mia città intera.
|
Geranio. Polveriera.
|
Genova di ferro e aria,
|
mia lavagna, arenaria.Genova città pulita.
|
Brezza e luce in salita.
|
Genova verticale,
|
vertigine, aria scale.Genova nera e bianca.
|
Cacumine. Distanza.
|
Genova dove non vivo,
|
mio nome, sostantivo.
|
Genova mio rimario.
|
Puerizia. Sillabario.
|
Genova mia tradita,
|
rimorso di tutta la vita.
|
|
Genova in comitiva.
|
Giubilo. Anima viva.
|
Genova in solitudine,
|
straducole, ebrietudine.
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|
Genova di limone.
|
Di specchio. Di cannone.
|
Genova da intravedere,
|
mattoni, ghiaia, scogliere.
|
|
Genova grigia e celeste.
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Ragazze. Bottiglie. Ceste.
|
Genova di tufo e sole,
|
rincorse, sassaiole.
|
|
Genova tutta tetto.
|
Macerie. Castelletto.
|
Genova d'aerei fatti,
|
Albaro, Borgoratti.
|
|
Genova che mi struggi.
|
Intestini. Caruggi.
|
Genova e così sia,
|
mare in un'osteria.
|
|
Genova illividita.
|
Inverno nelle dita.
|
Genova mercantile,
|
industriale, civile.
|
|
Genova d'uomini destri.
|
Ansaldo. San Giorgio. Sestri.
|
Genova in banchina,
|
transatlantico, trina.
|
|
Genova tutta cantiere.
|
Bisagno. Belvedere.
|
Genova di canarino,
|
persiana verde, zecchino.Genova di torri bianche.
|
Di lucri. Di palanche.
|
Genova in salamoia,
|
acqua morta di noia.Genova di mala voce.
|
Mia delizia. Mia croce.
|
Genova d'Oregina,
|
lamiera, vento, brina.
|
Genova nome barbaro.
|
Campana. Montale, Sbarbaro.
|
Genova dei casamenti
|
lunghi, miei tormenti.
|
|
Genova di sentina.
|
Di lavatoio. Latrina.
|
Genova di petroliera,
|
struggimento, scogliera.
|
|
Genova di tramontana.
|
Di tanfo. Sottana.
|
Genova d'acquamarina,
|
area,
turchi
na.
|
|
Genova di luci ladre.
|
Figlioli. Padre. Madre.
|
Genova vecchia e ragazza,
|
pazzia, vaso, terrazza.
|
|
Genova di Soziglia.
|
Cunicolo. Pollame. Trilia.
|
Genova d'aglio e di rose,
|
di Pré, di Fontane Masrose.
|
|
Genova di Caricamento.
|
Di Voltri. Di sgomento.
|
Genova dell'Acquasola,
|
dolcissima, usignuola.
|
|
Genova tutta colore.
|
Bandiera. Rimorchiatore.
|
Genova viva e diletta,
|
salino, orto, spalletta.
|
|
Genova di Barile.
|
Cattolica. Acqua d'Aprile.
|
Genova comunista,
|
bocciofila, tempista.
|
|
Genova di Corso Oddone.
|
Mareggiata. Spintone.
|
Genova di piovasco,
|
follia, Paganini, Magnasco.Genova che non mi lascia.
|
Mia fidanzata. Bagascia.
|
Genova ch'è tutto dire,
|
sospiro da non finire.Genova quarta corda.
|
Sirena che non si scorda.
|
Genova d'ascensore,
|
paterna, stretta al cuore.
|
Genova mio pettorale.
|
Mio falsetto. Crinale.
|
Genova illuminata,
|
notturna, umida, alzata.
|
|
Genova di mio fratello.
|
Cattedrale. Bordello.
|
Genova di violino,
|
di topo, di casino.
|
|
Genova di mia sorella.
|
Sospiro. Maris Stella.
|
Genova portuale,
|
cinese, gutturale.
|
|
Genova di Sottoripa.
|
Emporio. Sesso. Stipa.
|
Genova di Porta Soprana,
|
d'angelo e di puttana.
|
|
Genova di coltello.
|
Di pesce. Di mantello.
|
Genova di lampione
|
a gas, costernazione.
|
|
Genova di Raibetta.
|
Di Gatta Mora. Infetta.
|
Genova della Strega,
|
strapiombo che i denti allega.
|
|
Genova che non si dice.
|
Di barche. Di vernice.
|
Genova balneare,
|
d'urti da non scordare.
|
|
Genova di "Paolo & Lele".
|
Di scogli. Furibondo. Vele.
|
Genova di Villa Quartara,
|
dove l'amore s'impara.
|
|
Genova di caserma.
|
Di latteria. Di sperma.
|
Genova mia di Sturla,
|
che ancora nel sangue mi urla.Genova d'argento e stagno.
|
Di zanzara. Di scagno.
|
Genova di magro fieno,
|
canile, Marassi, Staglieno.Genova di grige mura.
|
Distretto. La paura.
|
Genova dell'entroterra,
|
sassi rossi, la guerra.
|
Genova di cose trite.
|
La morte. La nefrite.
|
Genova bianca e a vela,
|
speranza, tenda, tela.
|
|
Genova che si riscatta.
|
Tettoia. Azzurro. Latta.
|
Genova sempre umana,
|
presente, partigiana.
|
|
Genova della mia Rina.
|
Valtrebbia. Aria fina.
|
Genova paese di foglie
|
fresche, dove ho preso moglie.
|
|
Genova sempre nuova.
|
Vita che si ritrova.
|
Genova lunga e lontana,
|
patria della mia Silvana.
|
|
Genova palpitante.
|
Mio cuore. Mio brillante.
|
Genova mio domicilio,
|
dove m'è nato Attilio.
|
|
Genova dell'Acquaverde.
|
Mio padre che vi si perde.
|
Genova di singhiozzi,
|
mia madre, Via Bernardo Strozzi.
|
|
Genova di lamenti.
|
Enea. Bombardamenti.
|
Genova disperata,
|
invano da me implorata.
|
|
Genova della Spezia.
|
Infanzia che si screzia.
|
Genova di Livorno,
|
Partenza senza ritorno.
|
|
Genova di tutta la vita.
|
Mia litania infinita.
|
Genova di stoccafisso
|
e di garofano, fisso
|
bersaglio dove inclina
|
la rondine: la rima.
Giorgio Caproni
Titolo della poesia:
Litanìa
Frasi di Giorgio Caproni
Sapete benissimo che potremmo radere al suolo l'Inghilterra con sette bombe atomiche e la
Turchi
a con dodici.
Nikita Kruscev
Frasi di Nikita Kruscev
[Dopo che i medici hanno finito la diagnosi, danno a
Turchi
na delle medicine da dare a Pinocchio]
Turchi
na
[preparando la medicina, Pinocchio ne sente il terribile odore e si rifiuta di berla]
: Andiamo, bevi la medicina, povero burattino malato.
Pinocchio
: O bella bambina dai capelli
turchi
ni, io farei qualunque cosa tu mi ordinassi, ma la medicina no è troppo amara.
Turchi
na
: Se la bevi ti darò una pallina di zucchero.
Pinocchio
: Dammi lo zucchero e ti prometto che berrò la medicina.
[Pinocchio ottiene lo zucchero e lo mangia]
Ahh... ecco questo ci voleva. Lo sai che mi sento già bene, anzi benissimo!
[il naso si allunga. Entrano quattro neri con una bara in spalla]
Bambina dai Capelli
Turchi
ni, cosa vogliono questi da me?
Conigli
: Siamo venuti a prelevarti.
Pinocchio
: Ma io... non sono per niente morto. Anzi, mi sento benissimo!
[il naso si allunga tanto da incastrarsi per il buco. I conigli aprono la bara, Pinocchio prova a bere la medicina ma il buco del letto attraverso il quale è passato il naso non permette al burattino di berla.
Turchi
na chiama dei picchi che accorciano il naso e Pinocchio beve tutto d'un fiato ‐ e disgustato ‐ la medicina. I conigli tornano da dove son venuti]
Turchi
na
: Ora ti senti veramente meglio?
Pinocchio
: Sì. Ma non è la medicina a fa sta bene.
Turchi
na
: Ah no? E che cosa allora?
Pinocchio
: Tu. Oh, bambina dai capelli
turchi
ni, io ti voglio sposare, ma come faccio? Sono solo un burattino di legno.
Turchi
na
: Solo un burattino di legno, discolo e bugiardo.
Pinocchio
: Sì, mentre tu... sei così bella.
Turchi
na
: Ma forse, comportandoti da burattino a modo, potresti divenire anche un bambino vero.
Pinocchio
: Davvero!?! E come?!? Dimmi come! Che io faccio di tutto pur di restare vicino a te!
Turchi
na
: Be', la prima cosa da fare, di sicuro, è passare dal tuo babbo per tranquillizzarlo.
Pinocchio
: Ahh...
Dal film:
Pinocchio
Scheda film e trama
Frasi del film
Lo prometto: voglio diventare un burattino a modo, voglio essere la consolazione del mio babbo babbino, così poi diventerò un ragazzino per bene. Potrò crescere e sposare
Turchi
na e stare sempre vicino a lei. Ma anche vicino al mio babbo babbino.
Pinocchio
Dal film:
Pinocchio
Scheda film e trama
Frasi del film
Fata
turchi
na
: Perché non mi racconti un po' cosa ti è successo?
Pinocchio
: Sto nel teatro dei burattini...
Fata
turchi
na
: E perché?
Pinocchio
: Beh, la scuola era chiusa. Io aspettavo che riaprisse, perciò sono andato nel teatro dei burattini.
Fata
turchi
na
: E... sei entrato senza pagare?
Pinocchio
: Sì. Mi hanno fatto entrare così.
[gli si allunga il naso]
Che sta succedendo?
Fata
turchi
na
: No niente, lascia stare. E poi, dimmi...
Pinocchio
: Poi c'era Manguafuoco che mi ha dato cinque zecchini d'oro.
Fata
turchi
na
: Poi?
Pinocchio
: Poi li ho persi e ho incontrato due assassini nel bosco.
Fata
turchi
na
: E dimmi, non c'era nessuno che ti ha detto di stare attento, di ascoltarlo?
Pinocchio
: No, io non ho visto nessuno.
[Il naso si allunga sempre più]
Che sta succedendo al naso?!
Fata
turchi
na
: No no niente, sai. Hai detto un po' di bugie e adesso sta crescendo il naso. E attento dove lo punti!
Dal film:
Pinocchio 2019
Scheda film e trama
Frasi del film
Pinocchio
: Perché sei grande?
Fata
turchi
na
: E' un segreto.
Dal film:
Pinocchio 2019
Scheda film e trama
Frasi del film
Steve Trevor
: Il mio.... nome è capitano Steve Trevor, pilota, forze di spedizione americane, matricola 8141921. Non sono autorizzato a dirv...
[si sente scottato dal Lazo di Estia]
Assegnato all'Intelligence Britannica!
[sentendosi di nuovo scottato]
Che diavolo è questo coso?
Diana Prince
: Il Lazo di Estia ti obbliga a rivelare la verità.
Steve Trevor
: Ma diamine, quanto scotta!
Amazzone
: È inutile e doloroso resistere.
Regina Ippolita
: Qual'è la tua missione?
Steve Trevor
: Chiunque voi siate, non sapete il pericolo che correte.
Regina Ippolita
: Qual'è la tua missione?!
Steve Trevor
[sentendosi ancora scottato]
: Io sono... Io sono... Io sono una spia!!!
[si concentra subito con calma, ansimando]
Sono una spia, sono una spia! All'Intelligence Britannica giunse voce, che il capo dell'esercito tedesco, il generale Ludendorff, avrebbe visitato un'istallazione militare segreta nell'impero ottomano. Mi finsi uno dei loro piloti e volai lì con loro. Secondo le nostre fonti, i tedeschi non avevano più truppe, né denaro, né munizioni di alcun genere. Ma le nostre fonti sbagliavano. I tedeschi avevano i
turchi
che fabbricavano bombe per loro e non solo bombe, nuove armi, armi segrete! Inventate dalla scienziata psicopatica di Ludendorff, Il dottor Isabel Maru. I ragazzi in trincea la chiamavano "Dottor Poison". E a ragion veduta. Da quel che capì, se il dottor Maru fosse riuscita a completare la sua opera, sarebbero morti ancora milioni, la guerra non avrebbe mai avuto fine. Io ero lì per osservare e riferire, niente di più, ma... dovevo fare qualcosa.
[...]
Ma se riuscissi a portare questi appunti all'Intelligence Britannica in tempo, salverei milioni di vite umane e... fermerei la guerra.
Diana Prince
: Guerra? Quale guerra?
Steve Trevor
: La guerra. La guerra che metterà fine a tutte le guerre. Quattro anni, ventisette paesi, venticinque milioni di morti, soldati e civili. Gente innocente, bambini e donne massacrati! Le loro case e i loro villaggi saccheggiati e bruciati! Armi più letali di quanto...
[espirando]
voi immaginiate! Mai vista una cosa simile. Sembra la fine del mondo.
Dal film:
Wonder Woman
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi non ci poniamo il problema dei confini. Nella nostra Costituzione non si parla dei confini perché a porre i confini furono i colonialisti occidentali che ci invasero dopo i
turchi
. Da un punto di vista arabo, non si può parlare di confini: la Palestina è un piccolo punto nel grande oceano arabo. E la nostra nazione è quella araba, è una nazione che va dall'Atlantico al Mar Rosso e oltre. Ciò che vogliamo da quando la catastrofe esplose nel 1947 è liberare la nostra terra e ricostruire lo Stato democratico palestinese.
Yasser Arafat
Cit. da
Intervista con la storia, Oriana Fallaci, Rizzoli, 1974
Frasi di Yasser Arafat
A guardar giù, al golfo di Salerno, a sud-est, in un giorno
turchi
no, a veder la scura costa del tutto rocciosa, le chiare rocce montane, torna in mente Ulisse, ed è come ricuperare un perduto sé, mediterraneo, anteriore a noi.
David Herbert Lawrence
Frasi di David Herbert Lawrence
Vlad
: I
Turchi
nelle mie terre senza preavviso sono un segno di guerra.
Suddito
: Ma se li trovi cosa fa, mio principe?
Vlad
: Ciò che ai principi riesce meglio: negoziare.
Dal film:
Dracula Untold
Scheda film e trama
Frasi del film
I
Turchi
non conquistarono mai le capitali d'Europa. Il Principe Vlad Dracula era un eroe ma non esistono ne dipinti ne statue di lui. Io sono la sua eredità. Il suo sacrificio mi ha insegnato che persino dopo la notte più oscura il sole torna a sorgere.
[...]
Poiché se il cuore è forte abbastanza, l'anima rinasce... ogni nuovo giorno. Vita dopo vita. Epoca dopo epoca. In eterno.
Ingeras
Dal film:
Dracula Untold
Scheda film e trama
Frasi del film
Nell'anno del Signore 1442 il sultano turco rese schiavi mille giovani della Transilvania per ingrossare le file del suo esercito. Questi schiavi bambini furono frustati senza pietà. Addestrati ad uccidere senza coscienza, a bramare il sangue di chiunque si opponesse ai
turchi
. Tra tutti questi bambini, uno divenne un guerriero talmente feroce che intere armate si ritiravano terrorizzate al solo suono del suo nome: Vlad l'Impalatore, figlio del Drago. Disgustato dalle sue azioni mostruose, Vlad seppellì il passato coi morti e tornò in Transilvania per regnare in pace. I suoi sudditi lo chiamavano Principe, io lo chiamavo padre, ma il mondo lo avrebbe conosciuto come Dracula.
Ingeras
Dal film:
Dracula Untold
Scheda film e trama
Frasi del film
Da sempre i Dogi hanno accolto in città esponenti di tutte le nazionalità, questa è stata una delle grandi fortune di Venezia. L'accoglienza era un affare di Stato, che ha interessato ebrei, tedeschi e persino popolazioni che potevano essere considerate ostili, come ad esempio i
turchi
.
Umberto Vattani
Cit. da
Venezia News, intervista
Frasi di Umberto Vattani
Eccoti un canto che sa d'acque sorgive
|
tra i narcisi e le mammole di bosco,
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su cui il vilucchio si china ad ascoltare
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il fruscio della polla che si scioglie
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nella conca di ghiaia candida e
turchi
na;
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un'offerta di sole mattutino
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ai semi che salgono negli orti
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e già verzicano in boccio,
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alle marze che gemmano sugli alberi d'acherdo,
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alla calbigia ed alla lupinella
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su cui l'allodola precipita zirlando.
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Un canto: una stella d'azzurro che consuma
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nel cuore d'una lampada
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ch'ha l'olio solo per l'ora della semina.
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|
Che non c'è luce che basti per raccogliere
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né ginestre, né bacche di ginepro,
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se non t'accosti alla terra che ti chiama
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con la voce del fiore su cui il frutto allega,
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se non senti il respiro delle rose
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che al sole si spogliano su l'acque
|
curvando i petali in piccole conchiglie.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Offerta
Frasi di Salvatore Quasimodo
Chi finanzia l'ISIS, comprando il suo petrolio? La
Turchi
a, membro della NATO, che qualcuno vuole in Europa. RUSPA per il regime turco e i suoi amici.
[post su Facebook del 29 giugno 2015]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Luis Alberto Molina
: Lei è... beh, lei è... in un certo senso, un po'... strana. È una cosa che risalta subito. Non è una donna come tutte le altre. Sembra... chiusa, perduta in se stessa. Sola. In un mondo che si porta profondamente dentro, ma circondato da un altro mondo, di gran lusso. Un sontuoso boudoir, il letto di raso trapuntato, tende di chiffon... Dalla sua finestra puoi vedere la torre Eiffel. Eh... Improvvisamente la cameriera le porta una scatola confezionata come un regalo, omaggio di un ammiratore. Lei è una diva di cabaret di altissimo livello. Apre la scatola: è un bracciale di diamanti. Ma lo rimanda indietro. Gli uomini sono veramente ai suoi piedi. Ne ha conosciuti molti, ma non quello che aspetta da tutta la vita, un vero uomo. La governante le ha preparato il bagno di schiuma. La diva prende un asciugamano, e se lo avvolge intorno ai capelli, come un turbante. Le sue unghie sono tinte in un rosa pesca, si slaccia la camicia di taffetà, e la lascia scivolare lentamente lungo le sue cosce, fino al pavimento di piastrelle. La sua pelle scintilla. La snella caviglia si infila nell'acqua profumata, poi si immergono le sue gambe sensuali, e infine l'intero suo corpo è accarezzato dalla schiuma.
Valentin Arregui
: Te l'avevo detto, non voglio descrizioni erotiche.
Molina
: Come vuoi, ma lei è una donna incantevole, capisci cosa voglio dire? Voglio dire... la più incantevole donna del mondo...
Valentin
: Sì, sicuro!
Molina
: Sicuramente! Una figura perfetta! Lineamenti classici, ma con questi grandi occhi verdi.
Valentin
: Sono neri.
Molina
: Sono io quello che ha visto il film, ma se è questo che vuoi, grandi occhi neri. Dolci occhi, teneri occhi, ma bada bene: vedono tutto, ogni cosa. Non gli puoi nascondere niente. Nonostante sia sempre solitaria, tiene gli uomini a distanza.
Valentin
: È probabile che le puzzi il fiato, qualcosa del genere, ah, ah, ah!
Molina
: Se vuoi fare lo spiritoso su un film che mi ha affascinato, non c'è motivo di continuare!
Valentin
: D'accordo, d'accordo, prosegui.
Molina
: Magia! Siamo a Parigi. Truppe. Marciano allineate proprio sotto l'Arc de Triomphe. Sono magnifici soldati. E... le ragazze francesi applaudono vedendoli passare. Poi... ci troviamo in un tipico vicolo parigino senza uscita, di quelli... di quelli... di quelli in salita su per la collina. E ci sono dei Francesi dall'aspetto molto strano. Non quei tipici Francesi con il basco. Eh... scaricano un camion. Siamo in tempo di guerra, naturalmente, e le scatole contengono prelibatezze di contrabbando, come carne in scatola, formaggi squisiti, pesche sciroppate...
Valentin
: Non parlarmi di roba da mangiare!
Molina
: Non ho nominato né prosciutti né paté.
Valentin
: Dico sul serio: niente roba da mangiare e niente donne nude.
Molina
: Hai ancora le vertigini?
Valentin
: È la schiena.
Molina
: Hai di nuovo perso sangue. Guarda la camicia: è tutta bagnata.
Valentin
: È solo sudore, ho avuto un altro attacco di febbre.
Molina
: Che... ne pensi del mio racconto? Non è fantastico?
Valentin
: Fa passare il tempo.
Molina
: Vorresti dire che ti piace?
Valentin
: Non aiuta nessuna grande causa, però mi sembra tutto a posto.
Molina
: Maria benedetta, ma non mi sai dire altro? Devi avere studiato filosofia politica a scuola!
Valentin
: Si dice "scienze politiche"; e la risposta è no, ho studiato giornalismo.
Molina
: Quindi puoi apprezzare una buona storia.
Valentin
: Mi è facile smascherarne il meccanismo.
Molina
: So che non è una di quelle cose terribilmente intellettuali alle quali devi essere abituato, è solo... una storia romantica, ma tanto bella... Ora, a un tratto, questo convoglio militare avanza. Meravigliosi soldati tedeschi catturano quei loschi contrabbandieri, sorprendendoli in flagrante. Li arrestano tutti. Però, in disparte, è parcheggiato un camioncino, con due partigiani francesi della Resistenza, che spiano i Tedeschi. Uno, zoppo, e uno mezzo sordo.
Valentin
: Aspetta un minuto: i tipi loschi arrestati dai Tedeschi...
Molina
: Sì?
Valentin
: Perché dici che non sembravano Francesi?
Molina
: Non sembravano Francesi. Sembravano...
Turchi
. Non sono sicuro, ma avevano quei berretti... sai quei berretti che portano, fatti così...
Turchi
. Come i fez.
Valentin
: Quei berretti... erano yarmulkas. Non capisci che questo è uno sporco film antisemitico?
Molina
: Oh, andiamo!
Valentin
: Aspetta! Dev'essere stato un film tedesco, no?
Molina
: Non lo so. È stato anni fa. Senti, io non spiego i miei film: sciupa tutta l'emozione.
Valentin
: Dev'essere stato un film di propaganda nazista, fatto tutto durante la guerra...
Molina
: Non lo so... quello era solo lo sfondo. Qui comincia la parte più importante, quella che riguarda gli amanti. Divina...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Viveva in quei pressi un derviscio famosissimo, che aveva fama d'essere il maggior filosofo di
Turchi
a. Andarono a consultarlo. Pangloss prese la parola, e disse: "Maestro, siam venuti a pregarvi che ci spieghiate perché sia stato creato un animale così bizzarro com'è l'uomo."
"Ma di che ti vai a impicciare?" disse il derviscio; "che te ne importa?"
"Ma, padre mio reverendo," osservò Candido, "v'è pur nel mondo una quantità spaventosa di mali."
"E che diavolo importano," rispose il derviscio, "i mali ed i beni? Quando Sua Altezza spedisce una nave in Egitto, si da ella forse pensiero se i topi che sono nella stiva stanno comodi o no?"
"E allora che dobbiamo fare?" domandò Pangloss.
"Tacere", rispose il derviscio.
"Io m'ero illuso" riprese Pangloss, "di poter ragionare un pochino con voi delle cause e degli effetti, del migliore dei mondi possibili, dell'origine del male, della natura dell'anima e dell'armonia prestabilita."
A questo il derviscio sbatté loro l'uscio in faccia.
Voltaire
Cit. da
Candido
Frasi di Voltaire
[Sulla sifilide]
Era una cosa indispensabile, nel migliore dei mondi, un ingrediente necessario: perché se Colombo non avesse preso in un'isola dell'America questa malattia che avvelena la sorgente della generazione, che spesso anzi impedisce la generazione stessa, e che, evidentemente, si oppone al grande fine della natura, non avremmo né cioccolata né cocciniglia; bisogna poi osservare che nel nostro continente, fino a oggi, questa malattia è tipicamente nostra, come la controversia.
Turchi
, Indiani, Persiani, Cinesi, Siamesi, Giapponesi, non la conoscono ancora: ma c'è ragion sufficiente che debbano conoscerla a loro volta fra qualche secolo. Nel frattempo ha fatto meravigliosi progressi fra noi, e soprattutto in quei grandi eserciti composti di onesti mercenari beneducati che decidono del destino degli Stati; si può affermare che, quando trentamila uomini combattono in battaglia campale contro eserciti di egual numero, ci siano circa ventimila impestati per parte.
Voltaire
Cit. da
Candido
Frasi di Voltaire
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni
Turchi
quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
Commenti:
1
Frasi di Allen Ginsberg
Il cielo era giallo come l'ottone e non ancora offuscato dal fumo delle ciminiere; era, dietro i tetti della fabbrica, tutto bagliori poiché il sole stava per sorgere. Guardai l'orologio: non erano ancora le otto. Mancava un quarto d'ora.
Aprii il portone e approntai il distributore della benzina perché a quell'ora arrivava sempre qualche macchina per rifornirsi. Ad un tratto udii dietro di me un rauco stridore come se sotto terra qualcuno avesse girato un argano arrugginito. Stetti in ascolto. Poi riattraversai il cortile fino all'officina e ne apersi cautamente la porta: nell'interno semibuio vagolava uno spettro. Aveva in testa un fazzoletto bianco ma sudicio, portava un grembiule
turchi
no e grosse pantofole, agitava una scopa, pesava novanta chilogrammi ed era Matilde Stoss, la donna addetta alla pulizia.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Tre camerati ‐ Incipit
Frasi di Erich Maria Remarque
Nell'estate 2015 abbiamo dovuto affrontare una situazione umanitaria difficilissima.La nostra reazione è stata giusta e ragionevole. Ma poiché la CDU chiede un'immigrazione controllata e ordinata, noi vogliamo risolvere i problemi alla base e combattere i trafficanti di esseri umani e pertanto abbiamo preso le dovute misure con l'accordo tra la
Turchi
a e la Ue.
Angela Merkel
Cit. da
Corriere.it, intervista del 5 settembre 2017
Frasi di Angela Merkel
per Agostino
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Come sorridi ai prati
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angelico ragazzo
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dove credi che il mondo
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sia una pallavolo.
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Le fate dei castelli
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le fatine
turchi
ne
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le fate petulanti
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e Pinocchio voglioso
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di un legno sempre verde.
|
Lucignolo profondo
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sei tu, che getti via
|
l'intimo abbandono
|
delle grandi parole.
|
Però si dice che lontano
|
la fatina sepolta
|
continui a mormorare
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
[Sulla scelta di Moggi e Giraudo di sollevarlo dall'incarico di allenatore della Juventus]
Non ho alcun rancore. Anzi, Moggi mi prese bloccandomi mentre stavo andando in
Turchi
a ad allenare il Fenerbahce. Alla Juve ho imparato quanto importante sia la sintonia tra allenatore e dirigenti. L'accantonamento finale? Mettiamola così: quando si chiude una porta, a volta si apre un portone. E a me è successo: col Milan.
Carlo Ancelotti
Frasi di Carlo Ancelotti
Ti perdonerò per questa volta, ma ricordati: se del perdono non sarai degno, per tutta la vita sarai di legno.
Fata turchina
Dal film:
Pinocchio Disney
Scheda film e trama
Frasi del film
Dimostrati: bravo, coraggioso, disinteressato e un giorno sarai un bambino vero!
Fata turchina
Dal film:
Pinocchio Disney
Scheda film e trama
Frasi del film
Destati, oh legno inanimato! Perché la vita io t'ho donato!
[incantesimo]
Fata turchina
Dal film:
Pinocchio Disney
Scheda film e trama
Frasi del film
La storia ha voluto che, dopo lunghi e pazienti contatti informali, che si intensificarono dopo la caduta del Muro di Berlino del '89, la maggior parte dei rapporti diplomatici si perfezionasse proprio nel 1992. In quel nuovo clima di libertà ‐ per il quale l'Europa poteva tornare a respirare «a due polmoni», per usare una metafora cara a Giovanni Paolo II ‐ la Santa Sede colse l'occasione per portare il suo contributo allo sviluppo dei popoli che si aprivano a una nuova fase politica e per assicurare la libertà religiosa. Ciò obbedì da una parte al desiderio dei nuovi governi di allacciare contatti regolari con la Chiesa di Roma, di cui riconoscevano il grande contributo alla libertà dei loro popoli; d'altra parte corrispondeva al desiderio della Santa Sede di contribuire al rinnovamento spirituale di questi popoli. Così, nel decisivo quadriennio 1989-1992, la Santa Sede ha potuto stringere rapporti diplomatici con ben 28 nuovi Stati: 6 dell'Europa Orientale, 12 sorti dalla dissoluzione dell'ex Unione Sovietica (7 in Europa e 5 in Asia Centrale) e i 3 Stati baltici. Inoltre, tra i nuovi Paesi in cui la Santa Sede ha potuto iniziare la sua presenza, ben 7 erano dell'area balcanica (i 6 dell'antica Federazione Jugoslava più l'Albania, che nel 1992 aprì la sua ambasciata a Roma). Con tale nuova presenza, la Santa Sede ha oggi regolari rapporti diplomatici con tutti i 47 Stati membri del Consiglio d'Europa, di cui fanno parte anche la
Turchi
a e il Kazakistan, in quanto una parte del loro territorio è nel continente europeo.
Angelo Sodano
Frasi di Angelo Sodano
C'era una guerra contro i
turchi
. Il visconte Medardo di Terralba, mio zio, cavalcava per la pianura di Boemia diretto all'accampamento dei cristiani. Lo seguiva uno scudiero a nome Curzio. Le cicogne volavano basse, in bianchi stormi, traversando l'aria opaca e ferma.
‐ Perché tante cicogne? ‐ chiese Medardo a Curzio, ‐ dove volano?
Mio zio era nuovo arrivato, essendosi arruolato appena allora, per compiacere certi duchi nostri vicini impegnati in quella guerra. S'era munito d'un cavallo e d'uno scudiero all'ultimo castello in mano cristiana, e andava a presentarsi al quartiere imperiale.
‐ Volano ai campi di battaglia, ‐ disse lo scudiero, tetro. ‐ Ci accompagneranno per tutta la strada.
Italo Calvino
Cit. da
Il visconte dimezzato
‐ Incipit
Frasi di Italo Calvino
«Dio non è un maschio» assicura alle femministe Civiltà Cattolica, l'autorevole rivista dei gesuiti, scusandosi «delle tracce di antifemminismo che ancora sono nella Chiesa». Brutto segno quando i teologi si mettono a discutere di sesso. Fu mentre i bizantini si accapigliavano su quello degli angeli che arrivarono i
turchi
.
[21 giugno 1977]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Agli Europei
[del 2000]
non partiamo con i favori del pronostico e anzi, dopo aver perso l'ultima amichevole di preparazione contro la Norvegia, intorno a noi c'è parecchio scetticismo. Eppure quella è una delle Nazionali più forti degli ultimi tempi: in porta Toldo sostituisce degnamente Buffon infortunatosi contro la Norvegia, in difesa ci sono Maldini, Nesta, Zambrotta e Cannavaro, il quale a ogni vigilia ripete «Ce 'e magnamme!», ce li mangiamo. In mezzo Albertini, Stefano Fiore e io e in avanti un'ampia scelta con Totti, Del Piero, Inzaghi, Marco Delvecchio... Insomma una signora squadra. Sono veramente in gran forma e lo dimostro segnando l'1-0 nella partita inaugurale contro la
Turchi
a. Un goal in rovesciata che resta tra i miei più belli e che alla fine verrà votato dai tifosi il più spettacolare del torneo.
Antonio Conte
Cit. da
Testa, cuore e gambe
Frasi di Antonio Conte
A mezz'aria si libravano libellule meravigliose, dai riflessi
turchi
ni, metallici; metallico e meccanico era anche il loro ronzio. Erano piccole macchine da guerra: a un tratto calavano come dardi su un'invisibile preda. Sui lembi di sabbia asciutta correvano scarabei verdi, agilissimi, e si aprivano le trappole coniche dei formicaleoni. Assistevamo ai loro agguati con un segreto senso di complicità, e quindi di colpa; al punto che mia sorella, ogni tanto, non resisteva alla pietà, e con uno stecco stornava una formichina che si stava avviando verso una morte subitanea e crudele.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
L'ISIS nasce dalle guerre occidentali, nasce precisamente come prodotto della strategia attuata nei primi anni 2000 dagli Stati Uniti, dalla Nato e dalle potenze regionali alleate,
Turchi
a, Qatar e Arabia Saudita per il controllo dei traffici economici ed energetici della regione.
[...]
Come spiegare che l'ISIS sia riuscito a conquistare territori di Iraq e Siria senza che un Paese come gli Stati Uniti, che spende 600 miliardi di dollari all'anno per la Difesa e con ampi basi militari nella regione, sia riuscito a fermarlo? Un documento del Pentagono, recentemente declassificato, fornisce alcune risposte e dimostra come già nel 2012 l'intelligence USA avesse predetto la nascita dello Stato Islamico in Iraq e Siria. Piuttosto che individuarne un nemico, però, Washington lo vide come un' "opportunità" strategica per isolare Bashar al Assad, attuale presidente della Repubblica Araba Siriana, e ridurre "l'espansione sciita".
Alessandro Di Battista
Frasi di Alessandro Di Battista
Il fenomeno twitter permette a certa gente, in fondo, di essere in contatto con gli altri, benché abbia una natura leggermente onanistica ed escluda la gente da tanti contatti faccia a faccia. Crea però da un lato un fenomeno anche positivo, pensiamo a cose che succedono in Cina o a Erdogan in
Turchi
a. È stato anche un movimento di opinioni. Qualcuno ha detto se ci fosse stato internet ai tempi di Hitler, i campi di sterminio non sarebbero stati possibili perché la notizia si sarebbe diffusa viralmente. Ma d'altro canto
[...]
dà diritto di parola a legioni di imbecilli, i quali prima parlavano solo al bar dopo due o tre bicchieri di rosso e quindi non danneggiavano la società.
[...]
Sono della gente che di solito veniva messa a tacere dai compagni
[...]
e che adesso invece ha lo stesso diritto di parola di un premio Nobel.
[...]
Credo che dopo un poco si crei una sindrome di scetticismo, la gente non crederà più a quello che gli dice Twitter. All'inizio è tutto un grande entusiasmo, a poco poco a poco dice: chi l'ha detto? Twitter. Allora tutte balle.
Umberto Eco
Frasi di Umberto Eco
È una mattina d'agosto. Sull'ampio cielo, chiuso dalle linee sottili e frastagliate delle montagne, rese
turchi
ne dalla lontananza, passano grandi nuvole cenerine, come mandre di nebbia, che svaniscono sui lembi ancora limpidi d'azzurro.
Grazia Deledda
Cit. da
Nell'azzurro - Sulla montagna ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Felix Nurroi era un uomo grandemente timorato di Dio. Teneva il suo ovile vicino al fiume Tirso, nelle tancas del suo padrone, un giovine cavaliere del Marghine. Felix era un uomo sui cinquant'anni, piccolo, sbarbato e calvo. Siccome soffriva mal d'occhi, teneva un paio d'occhiali neri a reticella; inoltre indossava quasi sempre un gabbano
turchi
no, da soldato, stretto alla vita da una corda. Pareva un frate. Egli era uno di quegli uomini ai quali il timor di Dio impedisce di far fortuna. Lavorava come un cane e dava scrupolosamente la metà, e forse più, al padrone.
Grazia Deledda
Cit. da
Le tentazioni ‐ Incipit
Frasi di Grazia Deledda
Mentre aspettava che il latte bollisse, scostò la tendina e guardò fuori. Il mare era scolorito, salvo la striscia
turchi
na dell'orizzonte. La baracca aveva le imposte sprangate. Enrico e Bice dovevano essere ancora a letto. Forse erano svegli, e si godevano l'intimità coniugale. Anna non provava invidia. Era ormai una donna soddisfatta, quieta e saggia; non aveva desideri né rimpianti, e non temeva la solitudine.
[Explicit]
Carlo Cassola
Cit. da
Un cuore arido
Frasi di Carlo Cassola
Fata
Turchi
na
: È da tanto che mi cerchi, vero?
David
: Tutta la vita.
Dal film:
A.I. - Intelligenza Artificiale
Scheda film e trama
Frasi del film
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
|
Van da San Guido in duplice filar,
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Quasi in corsa giganti giovinetti
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Mi balzarono incontro e mi guardâr.
|
|
Mi riconobbero, e ‐ Ben torni ormai ‐
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Bisbigliaron vèr me co l capo chino ‐
|
Perché non scendi? perché non ristai?
|
Fresca è la sera e a te noto il cammino.
|
Oh sièditi a le nostre ombre odorate
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Ove soffia dal mare il maestrale:
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Ira non ti serbiam de le sassate
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Tue d'una volta: oh, non facean già male!
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|
Nidi portiamo ancor di rusignoli:
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Deh perché fuggi rapido così
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Le passere la sera intreccian voli
|
A noi d'intorno ancora. Oh resta qui!
|
|
‐ Bei cipressetti, cipressetti miei,
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Fedeli amici d'un tempo migliore,
|
Oh di che cuor con voi mi resterei ‐
|
Guardando io rispondeva ‐ oh di che cuore!
|
Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire:
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Or non è più quel tempo e quell'età.
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Se voi sapeste!... via, non fo per dire,
|
Ma oggi sono una celebrità.
|
|
E so legger di greco e di latino,
|
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù;
|
Non son più, cipressetti, un birichino,
|
E sassi in specie non ne tiro più.
|
E massime a le piante. ‐ Un mormorio
|
Pe' dubitanti vertici ondeggiò,
|
E il dì cadente con un ghigno pio
|
Tra i verdi cupi roseo brillò.
|
|
Intesi allora che i cipressi e il sole
|
Una gentil pietade avean di me,
|
E presto il mormorio si fe' parole:
|
‐ Ben lo sappiamo: un pover uomo tu se'.
|
Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
|
Che rapisce de gli uomini i sospir,
|
Come dentro al tuo petto eterne risse
|
Ardon che tu né sai né puoi lenir.
|
|
A le querce ed a noi qui puoi contare
|
L'umana tua tristezza e il vostro duol;
|
Vedi come pacato e azzurro è il mare,
|
Come ridente a lui discende il sol!
|
E come questo occaso è pien di voli,
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Com'è allegro de' passeri il garrire!
|
A notte canteranno i rusignoli:
|
Rimanti, e i rei fantasmi oh non seguire;
|
|
I rei fantasmi che da' fondi neri
|
De i cuor vostri battuti dal pensier
|
Guizzan come da i vostri cimiteri
|
Putride fiamme innanzi al passegger.
|
Rimanti; e noi, dimani, a mezzo il giorno,
|
Che de le grandi querce a l'ombra stan
|
Ammusando i cavalli e intorno intorno
|
Tutto è silenzio ne l'ardente pian,
|
|
Ti canteremo noi cipressi i cori
|
Che vanno eterni fra la terra e il cielo:
|
Da quegli olmi le ninfe usciran fuori
|
Te ventilando co l lor bianco velo;
|
E Pan l'eterno che su l'erme alture
|
A quell'ora e ne i pian solingo va
|
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
|
Ne la diva armonia sommergerà. ‐
|
|
Ed io ‐ Lontano, oltre Appennin, m'aspetta
|
La Tittì ‐ rispondea -; lasciatem'ire.
|
È la Tittì come una passeretta,
|
Ma non ha penne per il suo vestire.
|
E mangia altro che bacche di cipresso;
|
Né io sono per anche un manzoniano
|
Che tiri quattro paghe per il lesso.
|
Addio, cipressi! addio, dolce mio piano! ‐
|
|
‐ Che vuoi che diciam dunque al cimitero
|
Dove la nonna tua sepolta sta? ‐
|
E fuggìano, e pareano un corteo nero
|
Che brontolando in fretta in fretta va.
|
Di cima al poggio allor, dal cimitero,
|
Giù de' cipressi per la verde via,
|
Alta, solenne, vestita di nero
|
Parvemi riveder nonna Lucia:
|
|
La signora Lucia, da la cui bocca,
|
Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,
|
La favella toscana, ch'è sì sciocca
|
Nel manzonismo de gli stenterelli,
|
Canora discendea, co l mesto accento
|
De la Versilia che nel cuor mi sta,
|
Come da un sirventese del trecento,
|
Piena di forza e di soavità.
|
|
O nonna, o nonna! deh com'era bella
|
Quand'ero bimbo! ditemela ancor,
|
Ditela a quest'uom savio la novella
|
Di lei che cerca il suo perduto amor!
|
‐ Sette paia di scarpe ho consumate
|
Di tutto ferro per te ritrovare:
|
Sette verghe di ferro ho logorate
|
Per appoggiarmi nel fatale andare:
|
|
Sette fiasche di lacrime ho colmate,
|
Sette lunghi anni, di lacrime amare:
|
Tu dormi a le mie grida disperate,
|
E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare. ‐
|
Deh come bella, o nonna, e come vera
|
È la novella ancor! Proprio così.
|
E quello che cercai mattina e sera
|
Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,
|
|
Sotto questi cipressi, ove non spero,
|
Ove non penso di posarmi più:
|
Forse, nonna, è nel vostro cimitero
|
Tra quegli altri cipressi ermo là su.
|
Ansimando fuggìa la vaporiera
|
Mentr'io così piangeva entro il mio cuore;
|
E di polledri una leggiadra schiera
|
Annitrendo correa lieta al rumore.
|
|
Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo
|
Rosso e
turchi
no, non si scomodò:
|
Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo
|
E a brucar serio e lento seguitò.
Giosuè Carducci
Titolo della poesia:
Davanti a San Guido
Frasi di Giosuè Carducci
Mi sono messo a giacere
|
sotto le stelle,
|
una di quelle
|
notti che fanno dell'insonnia tetra
|
un religioso piacere.
|
Il mio guanciale è una pietra.
|
|
Siede, a due passi, un cane.
|
Siede immobile e guarda
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sempre un punto, lontano.
|
Sembra quasi che pensi,
|
che sia degno di un rito,
|
che nel suo corpo passino i silenzi
|
dell'infinito.
|
|
Di sotto un cielo così
turchi
no,
|
di una notte così stellata,
|
Giacobbe sognò la scalata
|
d'angeli di tra il cielo e il suo guanciale,
|
ch'era una pietra.
|
In stelle innumerevoli il fanciullo
|
contava la progenie sua a venire;
|
in quel paese ove fuggiva l'ire
|
del più forte Esaù,
|
un impero incrollabile nel fiore
|
della ricchezza per i figli suoi;
|
e l'incubo del sogno era il Signore
|
che lottava con lui.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
L'insonnia di una notte d'estate
Frasi di Umberto Saba
Dare allegria è la cosa più bella che si possa fare al mondo.
Fata Turchina
Dal film:
Pinocchio
Scheda film e trama
Frasi del film
Se del perdono non sarai degno, tutta la vita sarai un legno.
Fata Turchina
Dal film:
Pinocchio
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli uomini che intendevano uccidere Ahmet Yilmaz facevano sul serio. Erano studenti
turchi
in esilio che vivevano a Parigi, e avevano già assassinato un addetto diplomatico dell'ambasciata di
Turchi
a, e distrutto con una bomba incendiaria la casa di un dirigente della compagnia di bandiera turca. Avevano scelto Yilmaz come prossimo bersaglio perché era un ricco sostenitore della dittatura militare e perché abitava a Parigi.
Ken Follett
Cit. da
Un letto di leoni ‐ Incipit
Frasi di Ken Follett
Lo scafo consunto e verdiccio
|
della vecchia feluca
|
riposa sul lido...
|
sembra la vela mozzata
|
che sogni ancora nel sole e nel mare.
|
Il mare ribolle e canta...
|
Il mare è un sogno sonoro
|
sotto il sole d'aprile.
|
Il mare ribolle e ride
|
con le onde
turchi
ne e spume di latte e argento,
|
il mare ribolle e ride
|
sotto il cielo
turchi
no.
|
Il mare lattescente,
|
il mare rutilante,
|
che risa azzurre ride sulle sue cetre d'argento...
|
Ribolle e ride il mare!...
|
L'aria pare che dorma incantata
|
nella fulgida nebbia del sole bianchiccio.
|
Palpita il gabbiano nell'aria assopita , e al tardo
|
sonnolento volare, si spicca e si perde nella foschia del sole.
Antonio Machado
Titolo della poesia:
Il mare
Frasi di Antonio Machado
A noi ci ha rovinato il Cristianesimo, intendo dire come cultura. Una volta avevamo le terme, i massaggi. Adesso che abbiamo? Le pizzerie. Io quasi quasi chiudo col ramo auto usate, entro nel ramo bagni
turchi
: qui il grano è matematico.
Ponchia
Dal film:
Marrakech Express
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho i ricordi d'infanzia, ho i ricordi,
|
immagini di luce e di palmizi,
|
e in un fulgore d'oro,
|
di campanili, lungil , con cicogne,
|
di paesi con strade senza donne
|
.sotto un indaco cielo, piazze vuote
|
dove crescono aranci luminosi
|
coi loro frutti rotondi e vermigli;
|
nell'ombra di un giardino c'è il limone
|
coi rami polverosi,
|
e limoni d'un giallo impallidito
|
nello specchio dell'acqua della fonte;
|
aroma di garofani e di nardi,
|
forte odore di menta e di basilico;
|
immagini d'ulivi inargentati
|
a un sole ardente che stordisce e acceca,
|
e
turchi
ne e remote cime alpestri
|
con rosse tinte d'una sera immensa.
Antonio Machado
Titolo della poesia:
Ho i ricordi d'infanzia
Frasi di Antonio Machado
Io sono turco, turco dalla testa ai piedi, ho persino gli occhi
turchi
ni.
Felice
Dal film:
Un turco napoletano
Scheda film e trama
Frasi del film
Charles Xavier
: L'avvento dell'era nucleare può aver accelerato il processo di mutazione. Individui con straordinarie capacità possono già essere fra noi.
Direttore McCone
: MacTaggert, credi sul serio che una specie di scienziato pazzo mi convincerà a credere in donne scintillanti e uomini che spariscono? Ti sei comprata un biglietto di sola andata per la sala dattilografe! Questa riunione è conclusa.
Charles Xavier
: Non mi aspettavo certo che mi credesse... Dato che durante la mia relazione non riusciva a pensare ad altro che al tipo di torta che serviranno alla mensa!
[McCone è sbalordito]
È una torta di mele e noci. Non sono stato del tutto sincero con lei, mia cara. Sapete, una delle molte cose spettacolari che la mia mutazione mi consente di fare è leggervi nel pensiero.
Agente Stryker
: L'ho già visto fare in uno spettacolo di magia, ora ci chiederà di pensare ad un numero da uno a dieci?
Charles Xavier
: No agente Stryker, anche se potrei chiederle di suo figlio, William, al quale pensava, il che è bello, ma... Preferirei chiederle dei missili Jupiter, che l'America sta piazzando in
Turchi
a!
Direttore McCone
: ...È una maledetta spia! AVETE PORTATO UNA MALEDETTA SPIA!
[Prende il telefono per chiamare la sicurezza, ma Mystica dimostra i suoi poteri per convincerlo]
Charles Xavier
: ...Che ve ne pare come trucco?
Uomo in nero
: ...Il migliore che abbia mai visto!
Direttore McCone
: Li voglio fuori di qui... E sottochiave finché non avrò deciso cosa fare!
Uomo in nero
: Il mio laboratorio è fuori sede. Li prendo io!
Dal film:
X-Men - L'inizio
Scheda film e trama
Frasi del film
Sebastian Shaw
: Dunque, ho sentito che hai bloccato la proposta di piazzare i missili Jupiter in
Turchi
a... Mi aspetto che ci ripensi!
Colonnello Hendry
: Abbiamo già fatto questa conversazione. Se metti le nostre testate in
Turchi
a o in un altro posto così vicino alla Russia, provocherai una guerra... Una guerra nucleare.
Sebastian Shaw
: Non chiedo ordini, colonnello. Esprimo le mie aspettative! Perciò... Lasciamelo ripetere: mi aspetto che ci ripensi.
Colonnello Hendry
: ...L'unica cosa a cui voglio ripensare è bere un'altra coppa di quel delizioso champagne.
[Riptide genera un turbine dalla sua mano]
...Che diavolo mi avete messo nel bicchiere?!
Dal film:
X-Men - L'inizio
Scheda film e trama
Frasi del film
Sarah
: Chi sarà stato, Joe?
Joe Hallenbeck
: La fata
turchi
na!
Dal film:
L'ultimo boy scout
Scheda film e trama
Frasi del film
Cristiani indilettissimi, l'inferno | È una locanna senza letto e ccoco, | Ch'er bon Iddio la frabbicò abbeterno,
[ab aeterno]
| Perché sse popolassi appoco appoco.
[...]
Ggesù mmio bbattezzato e circonciso, | Arberghesce li
turchi
e bbadanai,
[ebrei]
| E a nnoi dacce l'alloggio in paradiso.
[da L'inferno]
Giuseppe Gioachino Belli
Frasi di Giuseppe Gioachino Belli
Orazio Jackson
: Ah, l'ufficiale che ha rischiato la vita per distruggere tutto da solo... Sei cannoni nemici e per liberare... Dieci dei nostri uomini prigionieri dei
Turchi
!
Ufficiale
: Sissignore.
Orazio Jackson
: L'ufficiale di qui si fa un gran parlare!
Ufficiale
: Credo di sì, signore!
Orazio Jackson
: Che ha corso rischi assai superiori al suo dovere!
Ufficiale
: Ho fatto del mio meglio!
Orazio Jackson
: ...Giustiziatelo immediatamente. Queste cose sono demoralizzanti per le truppe e per i comuni cittadini, che cercano di condurre la semplice e normale vita di tutti i giorni! Le cose sono già difficili senza questa gente troppo zelante che scombussola tutto!
Dal film:
Le avventure del barone di Münchausen
Scheda film e trama
Frasi del film
Nostra Signora dei
Turchi
, il primo film dell'autore, attore e regista Carmelo Bene, pone impetuosamente alcuni problemi. Per cominciare, questo: in Italia abbiamo un genio, ce lo meritiamo?
Oreste Del Buono
Frasi di Oreste Del Buono
Giovanni XXIII è un po' la figura del prete di campagna, del prete che ama ognuno dei fedeli, che sa curare i fedeli. E questo lo ha fatto come vescovo, come nunzio. Tante testimonianze di battesimo false ha fatto in
Turchi
a in favore degli ebrei! Era un coraggioso. Prete di campagna, buono, con un senso dell'umorismo tanto grande e una grande santità. Quand'era nunzio, alcuni non gli volevano tanto bene in Vaticano, e quando arrivava per portare i conti, o chiedere a certi uffici, lo facevano aspettare. Mai se ne è lamentato.
Papa Francesco
Frasi di Papa Francesco
Chi vuol far la contadina vesta il rosso col
turchi
no
proverbio
Proverbi
Rosso e giallaccio pare bello ad ogni faccia, verde e
turchi
no si deve essere più che bellino
proverbio
Proverbi
Poliziotto
: Come hai avuto quegli occhiali?
John Nada
: Me li ha dati la fata
turchi
na.
Poliziotto
: Me l'aspettavo.
[arriva un altro poliziotto]
John Nada
: Siete usciti da una tomba?
[Nella versione originale «Cut yourself shaving?»]
Dal film:
Essi vivono
Scheda film e trama
Frasi del film
Di Giovanni Re tra un millennio e più ancor si parlerà | non certo per le sue virtù, né per la sua bontà. | Lontano è Re Riccardo contro i
Turchi
a guerreggiar | e quel buono a nulla fa tutti quanti tribolar. | Fenomeno d'incapacità, nei libri di Storia lui sarà il Re più fasullo d'Inghilterra. || Sul trono sta seduto là, lui gioca a fare il Re, | neanche sa di far pietà, ridicolo com'è, | fa le bizze come un matto se non ha quel che vuol lui | poi diventa mammone | e si succhia il ditone (sì, ce l'han tutti con lui). | Ma quando Riccardo tornerà il comodo suo più non farà. | Va' via Re Fasullo d'Inghilterra!
Little John
Dal film:
Robin Hood
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel colloquio con il Primo Ministro Erdoğan ho riaffermato il sostegno forte e convinto dell'Italia alla piena adesione della
Turchi
a all'Unione Europea. La nostra speranza è che il negoziato di adesione possa proseguire con uno slancio rinnovato.
Mario Monti
Frasi di Mario Monti
[Intanto in
Turchi
a, Brody spicca distintamente tra la folla]
Indiana Jones
Dal film:
Indiana Jones e l'ultima crociata
Scheda film e trama
Frasi del film
[Poco prima di partire per la Grecia per sostenere il locale movimento d'indipendenza contro i
Turchi
]
Quando si ha un'anima forte conviene operare, scrivere o morire.
Santorre di Santarosa
Frasi di Santorre di Santarosa
Finora ci è mancato quello che poteva parlare all'Europa, ma presto torna, lo vogliamo di nuovo sul palco, quello tra poco gli fa un culo così ai politici bastardi che vogliono farci ingoiare la faccenda della
Turchi
a... A Verona la Lega è stata troppo tenera con Papalia
[il procuratore capo]
, quello che vorrebbe rieducare i patrioti padani. Appena inciampa per la strada, qualcuno dovrà rifilargli una bella scarica di calci nel culo.
Mario Borghezio
Frasi di Mario Borghezio
Nell'oscurità invernale, l'araba tersa profondità azzurra da Baghdad dello struggente incantevole crepuscolo invernale di gennaio - mi spezzava sempre il cuore, una dolce stella lancinante in mezzo al
turchi
no più magico del mondo, come pulsante d'amore - in quella notte vedevo i capelli neri di Maggie. - Nelle valve di Orione i veli dei suoi occhi, presi a prestito, scintillava un'oscura e fiera membrana d'una cupa potenza che covava ricchi monili della luna levatasi dalla nostra neve, e avvolgeva il mistero.
Jack Kerouac
Frasi di Jack Kerouac
"Ragione per cui" scriveva Betty Flanders, affondando sempre più i calcagni nella sabbia "ragione per cui non restava che andarsene".
Lentamente, scaturendo dalla paura del beccuccio d'oro, il pallido inchiostro
turchi
no si effuse sul punto: lì, infatti, la sua penna si fermò, i suoi occhi si fissarono e lentamente si riempirono di lacrime. Tutto il golfo tremava, il faro oscillò, e l'illusione fu che l'albero del piccolo vascello di Mr. Connor pendesse come una candela di cera nel sole. Subito essa batté le palpebre: le disgrazie sono sempre orrende. Daccapo batté gli occhi. L'albero si ergeva diritto, le onde si succedevano regolarmente, il faro era perpendicolare: ma la macchia d'inchiostro s'era sparsa.
Virginia Woolf
Frasi di Virginia Woolf
È finita e non c'è più nulla da fare, e questa è già una consolazione, come dicono in
Turchi
a quando tagliano la testa dell'uomo sbagliato.
Charles Dickens
Frasi di Charles Dickens
Fu un generale di vent'anni | occhi
turchi
ni e giacca uguale | fu un generale di vent'anni | figlio d'un temporale.
Fabrizio De André
Cit. da
Fiume Sand Creek
Frasi di Fabrizio De André
In questa nostra avventura paneuropea, abbiamo 19 mercati diversi, e nei nostri ricavi quello italiano rappresenta più o meno il 30%. Quindi non si può dire che un Paese sia più importante di un altro. Non esiste un centro ed una periferia. Ad esempio in
Turchi
a abbiamo 7 milioni di clienti, in Polonia 5 e mezzo. Per noi è importante essere una banca locale, sarebbe ad esempio un vero dramma se in Polonia fossimo percepiti come una banca italiana, tedesca o austriaca. In Polonia dobbiamo essere una banca polacca o addirittura di Varsavia, Cracovia o Danzica.
Alessandro Profumo
Frasi di Alessandro Profumo
L'uomo con i libri sottobraccio uscì di casa e il mondo non c'era. Guardò meglio e vide che c'era ancora, ma una fitta nebbia lo nascondeva, forse per salvarlo da qualche pericolo. Era il solito mondo e l'uomo ne vide alcuni dettagli ai suoi piedi: una crepa sul marciapiede, un brandello di aiuola, una foglia morta per i poeti, palminervia per i botanici, caduta per gli spazzini. Poi gli apparvero il tronco di un albero, lo scheletro di una bicicletta senza ruote e una luce gialla al di là della strada. Lì si diresse.
Aspirò una boccata di umida brezza del mattino e fece entrare azoto, ossigeno, argon, xenon & radon, vapore acqueo, monossido di carbonio, biossido di azoto, piombo tetraetile, benzene, particolato di carbonati e silicati, alcune spore fungine, un'aeroflotta di batteri, un pelo anonimo, un ectoparassita di piccione, pollini anemofili, una stilla di anidride solforosa convolata da una remota fabbrica, e un granello di sabbia proveniente da Tevtikiye,
Turchi
a occidentale, trasportato dallo scirocco della notte.
Insomma, respirò l'aria della città.
Stefano Benni
Cit. da
Achille piè veloce ‐ Incipit
Frasi di Stefano Benni
Non voglio dire nulla di male contro i
turchi
, voglio solo che sia riconosciuto un fatto storico. Non condanno un popolo che non ha più niente a che vedere con quello che è stato fatto allora, che è stato ingannato dal loro Stato. Hanno perfino scritto nei libri che siamo stati noi ad uccidere i
turchi
! Ne abbiamo uccisi così tanti che oggi sono settanta milioni... Noi siamo meno di allora. Chissà, forse un giorno andrò in
Turchi
a. Non ci sono mai andato per la sola ragione che c'è il rischio che venga fuori qualcuno e compia un gesto di follia.
Charles Aznavour
Frasi di Charles Aznavour
Quest'estate, ho viaggiato con Adriatica per il Mediterraneo, sulle rotte dei popoli del mare. Queste popolazioni invadono il Mediterraneo fra il 1200 e il 1400 avanti Cristo e definiscono tutto ciò che forma la nostra cultura. Probabilmente si tratta di navigatori provenienti dal nord Europa. È assurdo che nessuno si sia accorto che nel Mediterraneo, ad esempio, ci siano rotte navigabili via mare con la vela e mura megalitiche in ogni dove. Dalle Baleari alla
Turchi
a, dalla Grecia all'Italia, dalla Sicilia alla Sardegna. Ognuno fa ricerca per sé. Le mura del Lazio, le mura della
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a... Nessuno le mette in relazione. Magari con qualche cosa di davvero rilevante e ad un certo punto dimenticata. Trovo delle cose incredibili: mura ciclopiche, elefanti di pietra alti 5 metri... Cose che, insomma, è assurdo che le persone e, soprattutto, l'archeologia ufficiale, non abbiano già messo in relazione. E allora, è un po' questo, il per caso: si cercano cose che poi, alla fine, ci sono. Perché prima fai l'ipotesi, e poi le trovi davvero. Come Schliemann, che diceva che là c'era Troia. E poi c'era davvero.
Syusy Blady
Frasi di Syusy Blady
Non esportiamo soltanto prodotti all'estero, dobbiamo anche esportare civiltà senza avere poi la presunzione di imporla agli altri. Ma naturalmente il tema dei diritti umani, specialmente nei rapporti con la Cina, con l'Iran, con Cuba, con la
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a, sono temi che è giusto che una democrazia avanzata affronti.
Ferruccio De Bortoli
Frasi di Ferruccio De Bortoli
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