Frasi di Claudio Cecchetto - pagina 2

Claudio Cecchetto

Produttore discografico e talent-scout...

19 aprile 1952

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• Mi piace la diretta, vivere contemporaneamente alle cose che faccio.
• Se cerchi un grande artista, devi adeguarti a quello che vuole fare lui, sgomberare il campo, stimolarlo a fare meglio.
• Ho preso, con gioia, artisti che gli altri rifiutavano. [sul suo successo di talent scout]
• Credo di non essermi lasciato sfuggire nessuno che poi sia arrivato alle stelle. La prima parte della mia carriera l'ho impostata su successi one shot. Più passavano gli anni, più riflettevo sul fatto che sarebbe stato stimolante seguire gli artisti in maniera diversa, magari attraverso la pubblicazione di album. La seconda fase andò in quella direzione: la inaugurai con Jovanotti.
• Un professore alle superiori mi disse: "La paura e il coraggio non coesistono. Se riesci a sostituire la paura con il coraggio, la prima svanisce". Aveva ragione.
• [Su Rtl] Abbiamo una visione di intrattenimento radiofonico radicalmente opposta. Rtl resta comunque una buona radio di servizio, quello che non è stata capace di essere in tutti questi anni la Rai. Oggi il vero servizio pubblico lo fa Rtl. I numeri lo dimostrano.
• Fiorello va dove ci sono personaggi innovativi, non gestori. È un "giovane" che ama circondarsi delle idee dei giovani. In questo siamo identici.
• Rifiutati dalle case discografiche, li lanciai io [gli 883]. Oggi Max Pezzali è un talento assoluto che non sfiorirà. Scrive manuali di sopravvivenza amorosa e sociale per adolescenti. Ma agli inizi era Repetto, "il socio", a spingerlo a osare di più. Gli diceva: "Esagera". Max voleva scrivere per altri.
• Quando lanciai Francesco Facchinetti era Dj Francesco: adrenalinico, eccentrico... Poi è passato dalla canzone alla tv, e la tv tende sempre a importi i propri schemi. Lui deve essere totalmente libero di esprimersi.
• Amadeus prendeva il treno da Verona, raggiungeva la radio con i mezzi pubblici. Fu Vittorio Salvetti a presentarmelo. Il palinsesto del mattino era perfetto per lui. Voce calda, il sorriso di default, lo show nell'anima. Soprattutto, la voglia di restare acceso anche quando non lavorava. Questo, in lui, ha fatto la differenza.

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