Frasi di Thomas More - pagina 2

Thomas More

Umanista e Santo inglese

7 febbraio 1478 - 6 luglio 1535

Frasi in elenco: 30 ‐ Pagina: 2 di 3

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• Così facilmente s'acquisterebbe il vivere, se il desio di accumulare denari non impoverisse gli altri.
• Giudicarono che non fusse convenevole voler con forza e minacce sforzare alcuno a credere quello che tu credi per vero.
• Il Diavolo... quello spirito orgoglioso... non può tollerare di venir canzonato.
• Vi prego, mastro luogotenente, accompagnatemi su, e quanto a scendere, lasciate fare a me.
• Dammi o Signore, una buona digestione
  ed anche qualcosa da digerire.
  
  Dammi la salute del corpo,
  col buonumore necessario per mantenerla.
  
  Dammi o Signore, un'anima santa,
  che faccia tesoro di quello che è buono e puro,
  affinché non si spaventi del peccato,
  ma trovi alla Tua presenza
  la via per rimettere di nuovo le cose a posto.
  
  Dammi un'anima che non conosca la noia,
  i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
  e non permettere che io mi crucci eccessivamente
  per quella cosa troppo invadente che si chiama "io".
  
  Dammi, o Signore, il senso dell'umorismo,
  concedimi la grazia di comprendere uno scherzo,
  affinché conosca nella vita un po' di gioia
  e possa farne parte anche ad altri.
  
  Così sia.
• Voi lasciate che crescano fin da ragazzi in condizioni tali da essere fatalmente destinati ad una vita criminale, poi li punite. In altre parole, punite quei ladri che voi stessi avete creato.
• Gli uomini, se qualcuno gli fa un brutto tiro, lo scrivono nel marmo; ma se qualcuno gli usa un favore, lo scrivono sulla sabbia.
  
  [da Storia di re Riccardo III]
• Questa non ha offeso il re.
  
  [This hath not offended the king.]
  
  [Tommaso Moro pronunciò queste parole spostando la propria barba in modo che non venisse scalfita nella decapitazione.]
• Uomini, donne, bambini, vedove, orfani, genitori con prole, famiglie numerose ma non ricche ‐ poiché l'agricoltura richiede la forza di molte braccia ‐ sono costretti a lasciare le proprie case, senz'avere un posto in cui rifugiarsi, dopo avere svenduto per niente le loro povere cose. E dopo avere girovagato e speso tutto, che cosa resta loro da fare se non rubare ‐ per poi essere, giustamente, s'intende, giustiziati ‐ o darsi all'accattonaggio? A parte il fatto che anche per gli accattoni e per i vagabondi è previsto il carcere. Ed è inutile cercare lavoro, poiché non c'è più bisogno di loro.
• Se un re è talmente odiato e disprezzato dai suoi sudditi da non riuscire a dominarli se non riducendoli alla miseria attraverso la violenza, l'estorsione, la confisca d'ogni bene, allora è meglio che abdichi.

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