Commenti alla frase di Enzo Bearzot
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Io sono sempre stata d'accordo con con questa frase è per molti anni ho criticato la Juventuspunto non lo, perché non vi è stato un giocatore più innamorato della propria squadra come Scirea, che ha dato la vita, non senso concreto della parola, per essa. Poi ho scoperto che fu la famiglia a non volerlo.
Nella frase di Bearzot vi è tutta la tima di un C.T. per un giocatore che è sempre stato un punto fermo della sua squadra dal primo all'ultimo giorno della sua gestione, la più longeva di sempre.
Per il carattere e l'idea del calcio che Bearzot aveva Scirea rappresentava un giocatore ideale. Bearzot lavorava molto sul gruppo con l'obiettivo che i giocatori si sentissero come fratelli e Scirea era uno che, da perfetto cristiano che era, di suo sentiva gli uomini come fratelli e aveva la capacità di farsi sentire tale da tutti coloro che lo conoscevano. Se poi si aggiunge che fosse un fuoriclasse capace di essere difensore, centrocampista e attaccante allo stesso tempo, l'ottimo per un allenatore che praticava un gioco totale, si può intendere la portata intera della frase di Bearzot.Da: Angela De FazioData: venerdì 12 settembre 2014 alle ore 23:05