Commenti alla frase di Henry Miller

• Leggendo la tua constatazione Mario, sono sicura che tu l'hai fatta valutando la frase di Miller dietro alle tue esperienze personali ed al tuo sapere, lo stesso ho fatto io, analizzandola e cercando di valutarla con la conoscenza in mio possesso. Tutto ciò naturalmente non vuol dire che sia cosi' per qualcun'altro ... siccome si tocca anche il tasto del Creato e del Creatore, io non mi sento affatto di entrare in discussione in questo campo perchè credo che questo sia un campo dove ogni individuo " sente " e si spiega a modo proprio perchè ha la capacità di poter pensare e dedurre... e naturalmente uno che ha un'ampio sapere in campo di teologia, troverà sempre il modo di spiegarti anche quello che la tua mente per logica non può accettare. Io, nell'attimo in cui ho scritto il commento, ho espresso un mio sincero parere a riguardo e si', credo che lo abbia fatto senza eccedere, senza esagerare, semplicemente esprimendo " la mia verità "... che per forza non deve essere quella di qualcun'altro

  Da: gledis božanić

  Data: giovedì 8 maggio 2014 alle ore 23:47

• j piace moltissimo questo "ridimensionamento" dell uomo nei confronti del Creato e del Creatore,

  Da: Mario

  Data: giovedì 8 maggio 2014 alle ore 15:56

• All'anonimo vorrei solamente far notare che se si attiene a quel libro di quell'autore, che tra l'altro a me risulta essere un musicista e compositore e non ho trovato traccia di questa frase collegata al suo nome, allora non può affermare che è la vita che cambia, ma è l'uomo che cambia la vita, per sua unica volontà e come conseguenza ne deriva che è pure il regista del proprio destino.

  Da: gledis božanić

  Data: giovedì 8 maggio 2014 alle ore 9:45

• Vero, da quando entra in scena , cioè dai primordi, l'uomo è l'atto e non l'attore, in quanto da essere pensante compie azioni e manifesta concreti sentimenti per propria volontà. Naturalmente i suoi atti possono in seguito venir giudicati perchè è lui che ne è il creatore e l'esecutore, senza copioni e senza altri registi all'infuori di se stesso.

  Da: gledis božanić

  Data: giovedì 8 maggio 2014 alle ore 9:08

• Trovo che quando la ns.vita cambia in qualche modo non sia un caso. Tanti anni fa un'insegnante molto originale in quanto ex sessantottina cerco' di insegnarmi come studiare la storia utilizzando un libro di un certo Edwin Carr se non ricordo male. Ebbene la sua teoria era molto semplice la storia siamo noi nel senso che non si puo' restare sempre in balia degli eventi se si desidera cambiarla. Sta a noi come singolo individuo compiere delle scelte a volte anche sofferte ma dalle quali puo' scaturire anche sicuramente qualcosa di migliore. Io ci credo tuttora ed e' x questo che continuo a credere a questa teoria e a applico se possibile su me stessa.

  Da: Anonimo

  Data: giovedì 8 maggio 2014 alle ore 5:06

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