Aforismi
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Commenti alla frase di Bruno Misefari

  • Gentile Signor Edo delle 17,27, burloni meno innocui, ma con effettivo potere hanno pronunciato frasi e attuato programmi che probabilmente quell'ostinato anarchico di cui si parla, col suo donchisciottesco idealismo, non si sarebbe neppure lontanamente sognato di realizzare. Io poi, se avessi potere toponomastico, dedicherei qualche viuzza, piazzola, o chiassuolo anche all'imperdonabile Gottfried Benn che definì la Storia " puro assassinio e omicidio da sempre e in aeternum."
    Lei è seccato se vengono proposte frasi indecorose? Io ho udito e soprattutto visto molto di peggio, per cui non resterebbe che cancellarsi dal mondo. Non crede di sopravvalutare una raccolta di aforismi? Sia più tollerante.

    Da: Maria Teresa
    Data: lunedì 9 luglio 2012 alle ore 19:56
  • e' evidente che a questa frase stanno commentando svariati capitalisti e prelati!!!

    Da: primo
    Data: lunedì 9 luglio 2012 alle ore 19:31
  • Questa frase è stata pensata, detta e scritta da un burlone! Aveva tempo da perdere e voleva farne perdere anche a qulche altro - E su questo niente da aggiungere ma quello che non capisco è come sia stato possibile che voi gli abbiate dato fiato!!! Alla prossima stupidaggine di questi tipo mi cancello -

    Da: Edo
    Data: lunedì 9 luglio 2012 alle ore 17:27
  • certo che a leggere i commenti postati su questa frase capisco sempre piu' perche' l'italia sta andando a rotoli... la maggior parte di coloro che commentano non vedono oltre il loro naso!!

    Da: primo
    Data: lunedì 9 luglio 2012 alle ore 11:19
  • tutto vero!!!

    Da: primo
    Data: lunedì 9 luglio 2012 alle ore 8:49
  • Al genovese sig. Giorgio
    Beeeeh!
    Ma guarda un pò se chi ha tempo da perde se deve pure mettere a belà. Me tocca partì per le vacanze e finì lalezione a gratis.

    Da: Diletta
    Data: venerdì 6 luglio 2012 alle ore 15:30
  • Giotti, avevo già la giacca in mano quando ho sentito il Tuo commento. Bell'amico che sei, dovrei forse tornare a tavola?
    "Gente" come te non si possono bellamente piantare in asso, tantopiù non avendole ancora sentite esordire. Con Te mi scuso, siedo e (umilmente) "mi taccio".

    Da: G
    Data: venerdì 6 luglio 2012 alle ore 11:27
  • Non sono d'accordo su entrambi le asserzioni. Sono argomenti che prevederebbero una lunga e dettagliata argomentazione. Per sintetizzare, a mio avviso posso dire che, se ben utilizzata (perchè recepita nel modo giusto) può essere un alleato indispensabile per il nostro benessere

    Da: giotti
    Data: venerdì 6 luglio 2012 alle ore 11:05
  • Commento giocoforza indiretto. La Diletta Di Donato, pecorella di dio, scrive che io non ho capito proprio niente.
    Non me lo spieghi, non sono all'altezza e, prima di tutto, non ho ulteriore tempo da perdere su queste strade già battute e senza via per il ritorno. Vivo nei pressi di corso Carlo Armellini, vicino a corso Aurelio Saffi, ho studiato (alle medie) in via Giuseppe Mazzini, mi sono sposato (in municipio ) in via Giuseppe Garibaldi ecc. Quando io fossi a tavola e qualcuno, sia pure con buon garbo, esordisce dicendo che "io non capisco proprio niente" mi congedo, saluto professori e allievi, mi scuso col personale di servizio e me ne vado. Ho altro da fare. Cenate pure Voi senza di me. Non ho altro tempo da perdere. Particolari scuse all'ottimo cuoco.

    Da: Giorgio di Genova
    Data: venerdì 6 luglio 2012 alle ore 11:03
  • la filosofa Ipazia
    insegnava a pensare
    insegnava insieme agli studenti
    a conoscere i saperi
    per poter conoscere studiando.
    è stata massacrata nel 413 dc.
    nella chiesa si Alessandria d'Egitto
    (sembra che sia ordinato l'uccisione,
    dal vescovo Cirillo,
    fatto santo dopo qualche secolo).
    la chiesa non ha mai promosso
    l'insegnamento della verità storica ....

    Da: guido
    Data: giovedì 5 luglio 2012 alle ore 23:09
  • Al signor Giorgio di Genova
    Lei non ha capito proprio niente: non apprezzo gli anarchici e chi è insensibile ai valori della vera spiritualità . La predica sua non distingue fra gli imboscati e chi lotta affrontando la prigione, l'esilio, l'emarginazione sociale e la morte stessa per qualcosa in cui crede sinceramente. Si risparmi la retorica sulla guerra a spese degli sventurati costretti nelle trincee da una classe politica omicida. Si legga Rebora e si ascolti le canzoni dei soldati sul fronte maledetto di Gorizia. Ma guarda un pò se proprio a me tocca difendere gli anarchici.

    Da: Diletta di Donato
    Data: giovedì 5 luglio 2012 alle ore 20:09
  • Alla cara Diletta. Leggendo la biografia di qust'Uomo osservo che la renitenza alla leva non è stata ben messa a fuoco. Altri ragazzi, a milioni, partirono al canto:"... e se non partissi anch'io sarebbe una viltà". Altri di loro, sul Cadore, non avendo le forze, o forse mancando del coraggio necessario a uscire dalla trincea, per l'ennesima volta, furono decimati e magari, al loro posto qualcun altro che, invece era balzato fuori. Il Tuo eroe conoscilo meglio e confrontalo con quelli che sono morti, anche per l'Italia. Non Lui.
    Proporrei che ognuno si tenga le proprie prediche per sé. Ciao.

    Da: Giorgio di Genova
    Data: giovedì 5 luglio 2012 alle ore 14:42
  • Leggendo l'eroica biografia di quest'uomo , mi si presentano vive due delle beatitudini: "Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perchè saranno saziati" e ancora :" Beati i perseguitati a causa della giustizia perchè di essi è il regno dei Cieli". Ma chi uccidendo, massacrando, affamando, imprigionando riempiendo la terra di fosse comuni ha combattuto l'ingiustizia deve tacere. Il diritto di chieder conto alla perversione del sacro, può averlo solo chi ha testimoniato la verità a prezzo della sua stessa vita. Il sangue dei santi e martiri ha tenuta viva la fede offesa e strumentalizzata dalla gerarchia così spesso cinica ed atea delle sacre istituzioni. L'intelligenza può ben distinguere, come può rifiutare l'illusione che la soluzione della tragedia umana, del misterium iniquitatis, sia in potere dell'uomo.Ma chi in buona fede ha lottato per la giustizia ha servito la verità e l'amore e non è certo relegato "nel regno dei morti".

    Da: Diletta
    Data: giovedì 5 luglio 2012 alle ore 11:21
  • In queste parole
    c'è il pensiero
    di una ragione
    del perché noi italiani,
    in particolare,
    "siamo fatti
    nella maggioranza con bruttezza",
    così:Giuseppe Garibaldi.

    Da: guido
    Data: giovedì 5 luglio 2012 alle ore 0:01
  • Del capitalismo e dello stato qualche idea l'abbiamo, forse dovremmo definire meglio cosa significa religione. Cominciamo col dire che non può essere alleata dell'ignoranza, tantomeno del male, quando questa alleanza esiste vuol dire che che religione non c'è.

    Da: Maria Teresa teresa
    Data: mercoledì 4 luglio 2012 alle ore 20:18
  • La religione è l'oppio dei popoli. (Karl Marx)
    Citazione corretta: La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli.
    Citazione erroneamente attribuita ad un giovane Marx, in realtà appartiene a Bruno Bauer (Eisenberg, 6 settembre 1809 - Berlino, 13 aprile 1882)(fonte: A. Donini - "Breve storia delle religioni" - Newton Compton Editori, pag. 83)

    Da: Paolo
    Data: martedì 3 luglio 2012 alle ore 19:33
  • Diamo a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio!
    Sembra una buona massima, ma assieme a quell'altra "Il mio regno non è di questa terra" ha fatto sì che la Chiesa si occupasse relativamente poco dei tiranni delle terra, anzi, con maggiore o minor entusimo ed anche obtorto collo, le due parti si soportavano o collaboravano a vicenda a seconda dei casi ...in modo che ciascuna parte potesse e possa meglio condurre i propri affari: il tiranno opprimendo, defraudando e succhiando sangue dal popolo, la Religine consolando e promettendo la salvezza in cielo per chi era buono e arrendevole.
    In fondo era, ed ancora è, una attività complementere: funziona anche senza tiranni...è sufficiente un governo che sprema i cittadini come limoni...al resto ci pensa la Chiesa...con la carità, ma anche con richiesta di oboli e privilegi.
    ciaociaociaociao

    Da: ulysse
    Data: martedì 3 luglio 2012 alle ore 12:16
  • sono certo che il sig. Misefari conosca molto poco e marginalmente le realtà religiose (tutte per altro con molti difetti
    perchè filtrate ed interpretate da uomini non sempre scevri di interessi o altro) è però altresì vero che tutti unanimamente riconoscono che il primo grande rivoluzionario della storia si chiamò Gesù .Allora attenzione a prender per buono tutto quello che viene propinato per certo ,cerchiamo invece di usare il nostro discernimento. Saluti a tutti Luigi Carraro

    Da: Anonimo
    Data: martedì 3 luglio 2012 alle ore 0:05
  • Penso che questo non sia un aforisma ma una grandissima idiozia di una esagerazione sproporzionata.
    Signor Bruno, si dedichi ad altro, non è fatto per gli aforismi

    Da: celestino sesto
    Data: lunedì 2 luglio 2012 alle ore 23:29
  • (La religione) "BRUNO MISTEFARI" è il più solido puntello del capitalismo e dello Stato, i due tiranni del popolo. Ed è anche il più temibile alleato dell'ignoranza e del male. Se io cambio, come ho fatto, l'inizio dell'affermazione: il significato in che cosa è cambiato? Non so chi è Bruno Mistefari ma di battute di questo tipo se ne sentono di più simpatiche in uno stadio di calcio.

    Da: topigatteo
    Data: lunedì 2 luglio 2012 alle ore 17:54
  • Per Luca: come la religione sia fonte di Sapienza e' una cosa che sfugge completamente alla mia piccola mente.
    Per Franco: sarebbe bello cercar di conoscere chi ha detto una frase. Ad esempio legger la biografia. Sarebbe bello anche rispettare l'opinione di tutti senza inveire con frasi senza senso.

    Da: Massimiliano
    Data: lunedì 2 luglio 2012 alle ore 16:31
  • Era partito con buone intenzioni ma... a metà strada, andando troppo diritto, è uscito di curva. Pace all'anima sua.

    Da: Giorgio di Genova
    Data: lunedì 2 luglio 2012 alle ore 16:30
  • penso che questo signore non abbia mai patito ingiustizie e fame e se posto di fronte a queste realtà solo il suicidio poteva aiutarlo a superarle. Q. F.

    Da: franco
    Data: lunedì 2 luglio 2012 alle ore 12:42
  • Religione non è assolutamente il puntello del Capitalismo e dello Stato, almeno se non elevati a "Ideologia di Regime". Anche Marx diceva che "La religione è l'oppio dei Popoli".
    Ancor di più non è affatto condivisibile l'opinione che "La Religione sia il più terribile alleato dell'ignoranza e del male". Anzi, è fonte di Sapienza ed estrema nemica del male.

    Da: Luca Paolo Colombo
    Data: lunedì 2 luglio 2012 alle ore 7:03

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