Aforismi
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Commenti alla frase di Oscar Giannino

  • Non sapevo che Giannino fosse così attempato: rompeva fin da i tempi bibblici o delle Piramidi!
    Comunque, a prescindere da Giannino, sono contento che il dibattito abbia presa tanta forza...mi pare che non sia frequente.
    Mi spiace però di dover abbandonare..infatti sono in partenza per un viaggio...lontano anche dal computer.
    Riprenderò al mio ritorno... ad inizio agosto...intanto tenetemelo in caldo.
    Ringrazio per l'invito (forse di Gargiulo) di partercipare ad un sito ad Hoc: cercherò di farlo...al mio ritorno.
    ciaociao...ulysse

    Da: ulysse
    Data: lunedì 16 luglio 2012 alle ore 13:46
  • La storia ci ha sempre mostrato che comunque con o senza globalizzazione siamo sempre stati fottuti.
    Fin dai tempi della Bibbia, come uomini, siamo sempre stati considerati come schiavi, carne da macello per l'arroganza dei potenti e delle loro corti di cui fa parte anche il Signor Giannino.
    Servono solo nuove piramidi per dare lavoro aile nuove generazioni, ma poichè gli nteressi dei potenti si stanno spostando nello spazio, mercè la tecnologia. Le generazioni future dovranno affrontare solo tempi bui, ma troveranno siuramente la strada per sopravvivere. E' un nuovo quiz da risolvere.

    Da: vittorio gargiulo
    Data: lunedì 16 luglio 2012 alle ore 8:58
  • Molto a margine del tema. Ulysse, mi sembra che non apprezzi dovutamente la breve esposizione di Marcello Marani; Lui dice esattamente in meno parole, perciostesso forzatamente in maniera lacunosa, quello che dici Tu. E' per tal motivo, per la dicutibilità di esposizioni troppo sintetiche, che ho proposto (tra le righe) di trasferire l'argomento nell'equivalente TEMA della EGEMONIA della moneta USA. Leggerò quanto proponi.

    Da: Giorgio di Genova
    Data: domenica 15 luglio 2012 alle ore 15:51
  • Va precisato che personalmente non sono affatto contro la globalizzazione, ma contro "questo" modo di realizzarla, che privilegia il profitto della speculazione monetaria e bancaria, invece che i diritti dei lavoratori e di cittadini, come, ripeto, tanto bene denunciano sia Stiglitz che Ziegler, e come noi stessi ci accorgiamo, pagando le porcate di chi ci sfrutta e ci rapina,
    sempre e solo sulla nostra pelle.

    Da: Marcello Marani.
    Data: sabato 14 luglio 2012 alle ore 17:38
  • Qualcuno ha citato Stiglitz e lo ha cirato male: solo oper sostenere la sua particolare idea e offendere il povero Giannino in modo indecoroso e turpe...specie se chi lo fà crede in contemporanea di emettere una "idea" che sarebbe il piu' nobile prodotto dell'intelletto umano.

    Comunque anch'io voglio citare Stiglitz...e spero di riuscire meglio.
    Da pag. 401 del libro "STIGLITZ" nr. 17 uscito la settimna scorsa per il sole 24 ore:

    <<<"La globalizzazione non funziona per molti poveri del mondo. Non funziona per gran parte dell'ambinte.
    Non funziona per la stabilità della economia globale.

    La transizione dal comunismo alla econmia di mercato è stata gestita talmente male, che, fatta eccezione per la Cina, il Vietnam, e qualche paese della Europa orientale, la povertà è aumentata a dismisura e i redditi sono crollati.

    Per alcuni la risposta è semplice: abbandonare la globalizzazione!
    Questo però non è fattibile nè auspicabile.
    Come già ho osservato nel capitolo 1°, la globalizzazione ha anche portato enormi vantaggi - Il successo dell'Est asiatico è nato dalla globalizazione, in particolare dalle opportunità commerciali e dalla maggiore facilità di accesso ai mercati e alla tecnologia.

    La globalizzazione ha migliorato le condizioni di salute nel mondo e ha creato una società civile globale e attiva che combatte per ottenere più democrazia ed una maggiore giustizia sociale.

    Il problema non è la globalizzazione, ma come è stata gestita. Perte della questione è ascrivibile alle istituzioni economiche internazionali - l'FMI, la Banca mondiale, il WTO _ che contribuiscono a stabilire le regole del gioco ed i cui metodi, molto spesso, hanno servito gli interessi dei paesi industrializzati più avanzati e interessi particolari al loro interno, anzichè quelli dei paesi del terzo mondo.

    Ma il problema è anche un altro: molto spesso queste istituzioni hanno affrontato la globalizzazione con una mentalità troppo ristretta ispirata da una visione particolare della economia e della società... ecc...
    ...
    Credo (dice Stiglitz) che la globalizzazione possa essere pensata in modo diverso allo scopo di realizzare appieno il suo potenziale positivo, e ritengo che le istituzioni economiche internazionali possano essere ristrutturate in maniera utile affinchè questo possa avvvenire.
    Ma per capire in che modo possano essere rimodellate queste istituzioni, è necessario comprendere perchè hanno fallito, e tanto miseramente! >>>>

    Quindi sparare alla globalizzazione in sè sarebbe un puntare al focus sbagliato.
    -...
    Srebbe interessante leggerlo tutto, il libro, per chi si interessa di queste cose (che interessano tutti, invero) ed anche per chi sospetta di nutrire idee distorte e vorrebbe raddrizzarle.
    Per gli altri non c'è speranza!
    ciaociao...ulysse!

    Da: ulysse
    Data: sabato 14 luglio 2012 alle ore 14:03
  • Attento Marco, se dici:
    "Il contrario della globalizzazione e' l'autarchia: ha sempre fallito. Prima rende una nazione obsoleta e poi non competitiva", commetti un importante ERRORE di metodo. Il termine (globalizzazione) non ha solo "un contrario" ma più d'uno; se riusciamo a SPEZZARE l'egemonia della moneta USA (ed il conflitto è lapidariamente in corso) ed è orientato appunto al "non lasciarci divenire obsoleti" per merito di una concorrenza mandiale che tende ad annullarci. Se così è, ti pare possibile NON considerare l'eventualità (per noi forzata-vd.1933) per uscirne? In tal caso (dico a Giannini) dovremmo già cominciare a calarci i calzoni? Fate Voi, io ... Vi saluto (per il momento).

    Da: Giorgio di Genova
    Data: sabato 14 luglio 2012 alle ore 11:21
  • Il contrario della globalizzazione e' l'autarchia: ha sempre fallito. Prima rende una nazione obsoleta e poi non competitiva.

    Da: Marco
    Data: venerdì 13 luglio 2012 alle ore 17:01
  • Mario Guzzardi, Marcello Marani, Haris Georgilas, che non conoscevo, meritano un cordiale plauso per il contributo al commento del testo. Quanto ad Haris potrei precisare, perchè c'ero, che i Repubblicani del '43 giocoforza dovevano "appoggiarsi" agli USA per bilanciare l'appoggio URSS allo schieramento numerosissimo della sinistra. Il rispetto reciproco era indiscutibile e collaborativo. Il fine-guerra (forse) ha visto un rimescolamento tantochè, oggi, dei Mazziniani d'allora ce ne sono DUE.... Vi saluto.

    Da: Giorgio di Genova
    Data: venerdì 13 luglio 2012 alle ore 14:52
  • Capita spesso nella vita che quello che può sembrare una fregatura nel breve termine diventa la salvezza nel lungo termine. Purtroppo spesso non abbiamo la saggezza di considerare i due aspetti delle conseguenze delle nostre decisioni e ci orientiamo sui vantaggi nell’immediato, andando incontro a sicure fregature.

    Da: Mario Guzzardi
    Data: venerdì 13 luglio 2012 alle ore 6:47
  • Invece con la globalizzazione siamo già stati fottuti,
    Basta leggere: "La Globalizzazione ed i suoi oppositori" del Nobel per l'economia Joseph Stiglitz, insieme al'altro di Jean Ziegler, un funzionario dell'agenzia dell'ONU per l'alimentazione, dal titolo: "La privatizzazione del mondo" che ha per sottotitolo: "Padroni, predatori e mercenari del mercato globale per rendercene conto.
    Ma certo non sarà la testa di quiz, di un reazionario del genere Giannino, a denunciare i disastri del capitalismo in cui lui ha un ruolo di vate e ci fa una bella vita.

    Da: Marcello Marani
    Data: venerdì 13 luglio 2012 alle ore 2:22
  • il partito repubblicano,non era fondato ,dai servazi segreti ameriocani....[c.i.a.]?

    Da: Haris Georgilas
    Data: giovedì 12 luglio 2012 alle ore 22:17
  • Giannino è il "solito simpatico fenomeno", dico davvero.
    Noi saremmo "fottuti" se non accettassimo l'egemonia del Dollaro? Ha ragione.Quindi, dico io (cioè Nessuno) siamo al 1933, quando si decise di correre il rischio, perchè il "problemino" appariva ben chiaro già da allora. Ripropongo meglio la domanda sfuggita : "dobbiamo" (DOBBIAMO) decidere in quale modo prepararci ad essere "fottuti"? Forse NO, perchè non appare ancora, finora, all'orizzonte un altro Adolfo. Mi ricordo del Lettore che mi apostrofò con ... questa è a - gratis? Sì, è a-gratis. Sbucciatela.

    Da: Giorgio di Genova
    Data: giovedì 12 luglio 2012 alle ore 11:28
  • ...è un aforisma?

    Da: Gianni
    Data: giovedì 12 luglio 2012 alle ore 4:18
  • Se le università e ricerca dimenticano volontariamente la filosofia,
    si favorisce quella cultura dell’uomo della tecnica,
    non umanistica,
    che invece si dovrebbe contrastare combattere,
    altrimenti le classi dirigenti essendo prive dell’insegnamento umanistico,
    saranno preda facile
    di AFFARISTI del denaro
    con le conseguenze
    di crisi perpetue
    organizzate e programmate
    come oggi vediamo nel mondo.
    “ una banda internazionale di speculatori di borsa,
    senza anima né cuore, ha creato un mondo di disuguaglianza,
    di miseria e di orrore.
    È urgente porre fine al loro regno criminale ”
    dal libro di Jean Ziegler: La privatizzazione del mondo.
    Padroni, predatori e mercenari del mercato globale.

    Da: guido
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 22:05
  • Già é sufficiente la faccia da coglione che hai Giannino... secondo me la globalizzazione e tutte queste idee di grandezza teorie applicate dello sviluppo e della finanza, ci hanno fottuti alla grande...

    Da: Franky
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 19:06
  • non ho parole e' un grande...

    Da: circolo21
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 15:03
  • Verissimo.Siamo tutti terrestri Eliminiamo tutti i confini sono stupidi quanto chi li ha creati.Come non sono servite più le mura delle citta medioevali così non servono i confini che servono solo a dividere un unico popolo abitante su di un piccolissimo puntino blu rispetto all'infinito in cui è collocato.L'infinito stesso il cosmo non ha confini.

    Da: Hijada
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 13:24
  • Incolpare la globalizzazione è come incolpare la pioggia che ti bagna se non apri l'ombrello...Ebbene... apri l'ombrello e intanto la pioggia annaffia campi e giardini che ti darano fiori e frutti.
    Certo che se non piovesse non ti bagneresti, ma poi che potresti raccogliere dai campi secchi e deserti?

    La globalizzazione è praticamente nata come contrasto al troppo prevalere dei paesi ricchi e tecologicanrte avanzati che colonizzavano e sfuttavano i piu' poveri...come fosse un loro diritto! E non è da molto che è finita...appena da 50 o 60 anni. Per qunto oggi, tentativi del genere, magari sotto altra forma, ci siano ancora.

    La cosiddetta globalizzazione almeno tende a pareggiare le cose a dare a tutti una opportunità..infatti i paesi emergenti avanzano ed e ovvio che questo lo paghimo noi... che già eravamo emersi: la torta delle risorse planetarie non è infinita!

    Piuttosto, sempre più l'economia del mondo diventa a vasi comunicanti, (globalizzazione), per quanto sembra invitabile che qualcuno che prevale e conquista il vaso più alto c'è sempre.

    Credo però che dobbiamo considerare e valutare l'evolvere della storia come relativo, a confronto col passato e non in modo assoluto e solo nel contingente.

    La cosa poi è aggravata anche dal fatto che la demografia avanza: in pochi anni siamo raddoppiati arrivando a 7 miliardi...tuttavia non credo che nessuno, per ora, auspichi il ritorno allo schiavismo o al colonialismo...o alle economie pianificate del socialismo reale... cui da poco più che 20 anni i popoli dell'Est europeo sono sfuggiti e alcuni non ancora...magari sono caduti dalle padella nelle braci!

    Il postcolonialismo, poi, è stato atroce per molti paesi dell'Africa e, in parte, per alcuni, ancora lo è.

    Comunque, a questo punto, la globalizzazione forse è solo un paracadute... non resta che tendere a migliorare...tutti insieme se possibile..col travaso delle ricchezze... o delle povertà..., ma spetta a noi rivoltarla al positivo.
    ciaociaociaociao!...... ulysse

    Da: ulysse
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 11:27
  • Benche' Giannino non mi sia simpatico ha ragione, i mercati emergenti son l'unico posto dove riusciamo a vendere qualcosa; senza di loro saremo un Paese di vecchi con l'economia stagnante. Se qualcuno e' convinto che sono meglio i piccoli commercianti puo' benissimo comprare nel negozio rionale pagando la differenza di prezzo.
    Inoltre, con quale diritto pretendiamo che i cinesi non consumino di piu' se il nostro consumo pro capite e' maggiore del loro?
    Chi e' contrario alla globalizzazione mi sembra un antico nobile che vuol continuare a godere di antichi privilegi senza rendersi conto che gli altri lavorano molto piu' di lui.

    Da: Marco
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 11:07
  • uina mega stronzata!!!probabilmente e' la ns. rovina.

    Da: emanuele
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 10:07
  • Penso che invece sia proprio il contrario. Non esistono più i piccoli commercianti. Si salva solo la gente che ha già capitali e può sopravvivere in questo clima dove o si è nati con la camicia di Prada oppure si è fottuti! Almeno per il 90% dei casi.

    Da: Giusy
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 9:54
  • scusate ma questa nn l'ho capita

    Da: Chris
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 9:26
  • Se l'aforisma del giorno deve essere questo mi sa che disattivo il servizio subito...

    Da: riccardo
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 9:04
  • Sapiens, ut loquatur, multo prius consideret

    Da: Nando
    Data: mercoledì 11 luglio 2012 alle ore 7:16

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