La conversazione
Frasi del film
Frasi di La conversazione
Riassunto e trama del film La conversazione
San Francisco.
Harry Caul (Gene Hackman) è un investigatore privato ed esperto di intercettazioni, con una spiccata ossessione paranoica per la privacy.
Il suo appartamento è quasi totalmente spoglio ed è dotato di una porta a tripla serratura, mentre il suo laboratorio è ricavato in uno spazio delimitato da un reticolato all'interno di un capannone.
Estremamente professionale ma con evidenti disturbi di socialità, Harry cerca di evitare il più possibile coinvolgimenti di tipo affettivo e confidenziale, sia sul lavoro che nella vita privata e amorosa; finge di non avere un recapito telefonico privato e chiama solo da cabine pubbliche, ha problemi a parlare di sé anche con le donne e quando esce indossa sempre un soprabito di plastica trasparente.
Il suo solo svago è il sassofono, che suona solo in casa mettendo in sottofondo dischi di musica jazz.
Un giorno Harry riceve dal direttore generale di una grande azienda (nel film nominato sempre solo "Il direttore"), l'incarico di pedinare una coppia di giovani presso la Union Square di San Francisco e di registrarne la conversazione, documentando il tutto con alcune foto.
Si tratta di un'intercettazione tecnicamente molto complessa a causa del frastuono incessante proveniente dalla piazza affollata, ma che egli si ingegna per espletare al meglio.
Lavorando in seguito sulla ripetizione continua ed ossessiva delle registrazioni, Harry rende i nastri - inizialmente vaghi e confusi - sempre più chiari e distinti.
Intanto, nonostante la deontologia professionale gli imponga il distacco dall'oggetto delle intercettazioni e dagli affari della committenza, egli si immerge sempre più nel caso in questione: qualcosa nei toni e nelle parole di questa conversazione lo turba e gli dà motivo di preoccupazione portandogli alla memoria un vecchio e infausto precedente.
Una frase su tutte risulta infine chiara: "Ci ammazzerà se gliene diamo l'occasione!".
Harry rimugina dunque sulla moralità del suo lavoro e si chiede se sia il caso di completare questo incarico.
Riluttante, si rifiuta in definitiva di consegnare il materiale dal momento che non viene ricevuto dal direttore in persona ma solo dal suo vice.
Tra l'altro, questi coglie occasione per mettere Caul in guardia: sarà meglio che non faccia scherzi e consegni al più presto i nastri in cambio del denaro.
Di fronte alla sua reticenza, la committenza anticipa ogni sua mossa incaricando una donna per sedurlo e sottrargli le registrazioni.
L'indomani contatta Caul presso la sua abitazione al fine di convocarlo per remunerargli la somma pattuita e ottenere anche le foto scattate.
Harry si presenta al nuovo appuntamento, dove è presente anche il direttore.
Conclude lo scambio e cerca al contempo rassicurazioni circa i possibili sviluppi della vicenda, che però non ottiene.
Allarmato, cerca allora d'impedire quello che crede essere l'inevitabile epilogo.
La storia non va però come se la immaginava: saranno infatti l'amante e la donna ad uccidere il direttore.
Infine, tenuto egli stesso sotto osservazione, in preda a una crisi di nervi, Harry finisce per sventrare letteralmente la sua abitazione in cerca di cimici nascoste.
Si consola suonando il suo sax sui titoli di coda, in una casa ormai del tutto disadorna.
Curiosità sul film
Coppola ha citato ripetutamente, come fonte d'ispirazione per "La conversazione", Blow-Up di Michelangelo Antonioni, per quanto riguarda il tema della scoperta più o meno casuale di un delitto mediante la tecnologia.
All'inizio del film vi sono anche due riferimenti all'opera di Antonioni: la prima consiste nella presenza di un mimo, mentre la seconda riguarda le fotografie che Stan (John Cazale) ley scatta dall'interno del pulmino alle ragazze che si specchiano nei finestrini riflettenti del mezzo (gesto accompagnato da battute simili a quelle pronunciate dal fotografo protagonista del film di Antonioni durante la sua attività).
Un'altra influenza citata spesso dallo stesso Coppola è quella riguardante Harry Caul, per il cui personaggio si sarebbe ispirato al protagonista de "Il lupo della steppa" di Hermann Hesse.
Anno
1974 (51 anni fa)
Titolo originale
The Conversation
Genere
Durata
114 minuti (1 ora e 54 minuti)
Data di uscita
domenica 7 aprile 1974
Poster e locandina
Attori del film La conversazione
Gene Hackman | nel ruolo di Harry Caul |
John Cazale | nel ruolo di Stan |
Allen Garfield | nel ruolo di Bernie Moran |
Frederic Forrest | nel ruolo di Mark, amante di Ann |
Cindy Williams | nel ruolo di Ann, moglie del direttore |
Michael Higgins | nel ruolo di Paul |
Elizabeth MacRae | nel ruolo di Meredith |
Teri Garr | nel ruolo di Amy Fredericks |
Harrison Ford | nel ruolo di Martin Stett |
Robert Duvall | nel ruolo del direttore (non accreditato) |
Doppiatori italiani |
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Renato Mori | nel ruolo di Harry Caul |
Manlio De Angelis | nel ruolo di Stan |
Renato Izzo | nel ruolo di Mark, amante di Ann |
Serena Verdirosi | nel ruolo di Ann, moglie del direttore |
Michele Gammino | nel ruolo di Paul |
Fiorella Betti | nel ruolo di Meredith |
Pino Colizzi | nel ruolo di Martin Stett |
Sergio Fiorentini | nel ruolo di Direttore |
Biografie correlate al film La conversazione
Soggetto e sceneggiatura
Musiche
David Shire