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Dialogo dal film The Greatest Showman

Phillip Carlyle: Non posso scappare e unirmi al circo.

P. T. Barnum: Perché no? Mi sembri portato per lo showbusiness.

Phillip Carlyle: Lo showbusiness? Non so neanche che cosa sia!

P. T. Barnum: Perché l'ho appena inventato.

Dal film

The Greatest Showman

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Breve trama del film

[da Wikipedia]
1820, Bethel, Connecticut.

Phineas Taylor Barnum è un ragazzino, figlio di un sarto che lavora per la ricca famiglia Hallet; Barnum ha un forte rapporto di amicizia con la loro figlia, Charity, nonostante i genitori di lei non vogliano che lo frequenti per la sua povertà; Charity verrà poi portata in una scuola di educazione femminile, ma resterà ugualmente in contatto con Barnum, il quale, intanto, finisce per strada dopo la morte del padre. Diventati adulti, i due fuggono a New York, dove si sposano e hanno due bambine. La...Leggi di più

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Due strade trovai nel bosco e io, io scelsi quella meno battuta. Ed è per questo che sono diverso.

Due strade trovai nel bosco e io, io scelsi quella meno battuta. Ed è per questo che sono diverso.

Robert Frost

‐ Robert Frost ‐

Ciao, papà... sai, mi ricordo una vita fa..quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio. Quei sabati mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde. Mi sembrava che quello fosse il camion più...

Ciao, papà... sai, mi ricordo una vita fa..quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio. Quei sabati mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde. Mi sembrava che quello fosse il camion più grande dell'universo, papà. Mi ricordo quant'era importante il lavoro che facevamo..e che, se non era per noi, la gente sarebbe morta di freddo. Per me tu eri l'uomo più forte del mondo, papà. Ti ricordi quei filmini quando mamma si vestiva come Loretta Young? E i gelati, le partite di football, Wayne e Tonno? Il giorno che partii per la California per poi tornare a casa con l'FBI che mi dava la caccia, e quell'agente dell'FBI che dovette mettersi in ginocchio per mettermi le scarpe, e tu dicesti "Quello è il tuo posto figlio di puttana: ad allacciare le scarpe a George". Quella si che fu bella... Fu veramente speciale. Ricordi, papà? E quella volta che mi dicesti che i soldi non sono la realtà? Beh, vecchio mio, oggi ho 42 anni, e alla fine ho capito quello che tentavi di dirmi..tanti anni fa... ora finalmente l'ho capito... Sei il migliore, papà. Avrei solo voluto fare di più per te. Avrei voluto avere più tempo... Comunque... Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle... Ti voglio bene, papà. Un bacio. George. [nel messaggio su un registratore per suo padre]

‐ George Jung ‐
Blow

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