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Indice degli autori
Aforismi Divina
Frasi trovate
:
303
Per questo si fa manifesto che il matrimonio, nel medesimo stato di natura e certo assai prima che fosse sollevato alla dignità di sacramento propriamente detto, è stato
divina
mente istituito in maniera da portare seco la perpetuità e la indissolubilità del nodo, tale perciò che da nessuna legge civile possa andare disciolto.
Quindi sebbene la ragione di sacramento possa andare disgiunta dal matrimonio, come tra gli infedeli, anche in tale matrimonio tuttavia, se è vero matrimonio, deve restare, e certamente resta in perpetuo quel nodo che fino dalla prima origine è così inerente al matrimonio che non va soggetto a nessun potere civile. Così qualsiasi matrimonio si dica contratto, o viene contratto in modo da essere un vero matrimonio, ed allora avrà insieme quel nodo perpetuo che per diritto divino va connesso con ogni vero matrimonio; ovvero si suppone contratto senza un tale nodo perpetuo, e allora non vi è vero matrimonio, ma una illecita unione, per il suo oggetto contraria alla legge
divina
e che perciò non si può lecitamente né iniziare né mantenere.
Papa Pio VI
Cit. da
11 luglio 1789
Frasi di Papa Pio VI
Parry
: Jack, scusami se mi prendo la libertà, ma... tu non sembri per niente un cuorcontento. La conosci la storia del Re Pescatore?
Jack Lucas
: No.
Parry
: Comincia col re da ragazzo, che doveva passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare re, e mentre passa la notte da solo è visitato da una visione sacra: nel fuoco del bivacco gli appare il Santo Graal, simbolo della grazia
divina
, e una voce dice al ragazzo: "Tu custodirai il Graal onde possa guarire i cuori degli uomini!". Ma il ragazzo accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria, di bellezza, in uno stato di completo stupore, si sentì per un attimo non un ragazzo, ma onnipotente come Dio, allungò la mano per prendere il Graal e il Graal svanì, lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco. E mentre il ragazzo cresceva, la ferita si approfondiva, finché un giorno la vita per lui non ebbe più scopo, non aveva più fede in nessuno, neanche in sé stesso, non poteva amare né sentirsi amato, era ammalato di troppa esperienza, e cominciò a morire. Un giorno un giullare entrò al castello e trovò il re da solo, ed essendo un semplice di spirito egli non vide il re, vide soltanto un uomo solo e sofferente, e chiese al re: "Che ti addolora amico?" e il re gli rispose: "Ho sete e vorrei un po' d'acqua per rinfrescarmi la gola". Allora il giullare prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d'acqua e la porse al re, ed il re cominciando a bere si rese conto che la piaga si era rimarginata. Si guardò le mani e vide che c'era il Santo Graal, quello che aveva cercato per tutta la vita. Si volse al giullare e chiese stupito: "Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?" e il giullare rispose: "Io non lo so, sapevo solo che avevi sete".
Dal film:
La leggenda del re pescatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Emile Rousseau
: Con le scoperte della psicoanalisi sappiamo ...
Patricia Lumumba
: ... che le perversioni si appagano e si sviluppano ...
Emile Rousseau
: ... con la negazione del sessuale.
Patricia Lumumba
: Cos'è il sesso?
Emile Rousseau
: È un'attività
divina
e magnifica!
Patricia Lumumba
: È un'attività criminale.
Emile Rousseau
: Cosa?
Patricia Lumumba
: Le persone si uccidono l'un l'altro in un letto.
Emile Rousseau
: Sì, è vero. Alcuni dei più grandi crimini sono stati commessi a letto.
Patricia Lumumba
: E senza impiegare armi.
Dal film:
La gaia scienza
Scheda film e trama
Frasi del film
Vedi, Luca, Firenze non è fatta solo di belle automobili e di gelati, come pensate voi ragazzi. Firenze è l'essenza umana che diventa
divina
, è la bellezza che prende forma. E tu, anche tu, puoi far parte di questo mondo. Perché chi immagina, chi crea aiuta gli altri a comprendere il grande progetto di Dio.
Arabella
Dal film:
Un tè con Mussolini
Scheda film e trama
Frasi del film
Willie Stark
: Mi chiamo Willie Stark. Vengo da Mason City. Io avevo un discorso, su questo Stato e quello che gli serve. È inutile che ve lo dica io, siete voi lo Stato e voi sapete che cosa vi serve. Guardate i ginocchi dei vostri calzoni. Guardate i raccolti, i vostri figli. Avete buchi, e muffa, e figliolanza ignorante a causa di questo Stato. Io avevo un discorso, ma non ce l'ho più. È il signor Duffy che ce l'ha adesso, nelle sue grasse manine.
[rivolto a Duffy]
Vero, Tiny? Coraggio, fallo vedere al popolo, sollevalo.
[rivolto alla folla]
Allora, visto che ce l'ha lui, mi toccherà dire qualcos'altro, ma va bene così, perché ce l'ho qualcos'altro da dire. Ho una storia di un contadino zotico, uno come voi, se permettete. Bene, questo tizio, tempo fa, questo zotico, cominciò a pensare a tutti quanti gli altri zotici, a cosa fare per loro, e un giorno la risposta gli arrivò con la prorompente forza della mano stessa di Dio. Quando l'unico edificio scolastico della sua contea crollò per via che era stato costruito coi ferri e i mattoni marci della politica, uccidendo e massacrando dei piccoli, poveri scolaretti. Voi la conoscete questa storia, se n'è parlato. Lui s'era battuto contro la politica che aveva usato questi mattoni marci, ma aveva perso. Aveva perso, e ci fu il crollo. Ci fu il crollo. Beh, non passò molto tempo prima che alcuni funzionari pubblici della capitale arrivassero con un bel macchinone a dire a questo zotico che volevano farlo candidare a governatore. Nelle loro braghe gessate mi dissero che MacMurphy era un portaborse, Joe Harrison solo un galoppino di notabili, e che volevano che questo signor nessuno, moralista zotico, subentrasse come onesto governatore, e sapete chi erano quelli nel bel macchinone? I servi di Joe Harrison, i suoi tirapiedi, sguinzagliati per togliere a MacMurphy metà voti! Esatto! Il vostro voto di zotici! Eccolo lì!
[indica Duffy]
Eccolo, è qui davanti a voi il Giuda Iscariota leccapiedi scagnozzo venuto dalla capitale, eccolo lì. Vieni avanti, Tiny, guardatelo il burattino di Joe Harrison. Avanti, fatti applaudire. Coraggio, dai, la gente ti vuole vedere, fatti applaudire, dai!
[Duffy, indietreggiando, dal palco cade in un recinto di maiali; alcuni cercano di aiutarlo a rialzarsi]
No, no, no, lasciatelo lì, lasciatelo lì! Lasciate che il maiale si rotoli nel suo letame! Lasciatelo stare, però ascoltatemi, voi zotici, sì, io non sono il solo zotico qui, lo siete anche voi! V'hanno fatti fessi anche voi, come hanno fatto fesso me migliaia di volte! Ma è ora che sia io a fare fesso qualcuno, è ora che io faccia fessi loro, questi leccapiedi con le braghe gessate che odiano noi zotici! Mi candido a governatore da indipendente! Li affronterò da solo e voglio vedere il loro sangue!
[la folla applaude]
Per prima cosa vi costruirò una strada sulla palude, sugli alligatori, e su ogni altra cosa si metta di traverso. Mille miglia di asfalto, se sarà necessario! Così potrò venire a trovare i miei colleghi zotici regolarmente. Poi vi costruirò un ponte sul possente Mississippi, e gli darò il mio nome perché l'ho costruito io, e a voi tutti costruirò nuove scuole, e i vostri figli avranno gratis quaderni, matite e libri per poter studiare e prepararsi per la nuova università che costruirò, dove tutti quanti loro potranno andare come i figli dei ricchi. Io spero che voi mi stiate a sentire, zotici, perché non voglio rifare tutta la strada di casa per tornare qui tra una settimana a dirvelo ancora. A dirvi questo: se voi non votate, voi non contate. Non contate! Voi non contate! E siete tanto ignoranti quanto dicono quelli della città, mentre vi rubano il cibo dalla tavola e gli ultimi spiccioli dalle tasche dicendovi: "Grazie mille!" Perché sareste davvero un branco di zotici, e non avete niente perché non meritate niente. Perciò ascoltatemi, aprite le orecchie, levate lo sguardo e guardate in faccia l'innegabile verità, la
divina
e pura verità: voi siete zotici, e nessuno aiuta mai uno zotico se non si aiuta da solo. Sta solo a voi inchiodare questi parassiti al muro. Sta a voi, a me, e a Dio.
Una voce tra la folla
: Amen!
Willie Stark
: Inchiodiamo Joe Harrison!
La folla
: Inchiodiamolo!
Willie Stark
: Inchiodiamo MacMurphy!
La folla
: Inchiodiamolo!
Willie Stark
: Inchiodiamo chiunque si frapponga tra me e voi e le strade, i ponti e le scuole e il cibo che vi occorre! Voi datemi il martello e io li inchioderò! Inchioderò la loro pelle alla porta del granaio! Inchiodiamoli!
La folla
: Inchiodiamoli!
Willie Stark
: Inchiodiamoli!
La folla
: Inchiodiamoli!
[ripetono lo scambio di battute più volte]
Dal film:
Tutti gli uomini del re
Scheda film e trama
Frasi del film
Maometto credea esservi un Dio, e dalla Sura 4. vers. 17. si ricava che credesse anche la Trinità delle persone nella natura
divina
: Neque dicant tres (Deos), Deus enim unus est.
Credeva esser di fede esservi gli angeli, ma dicea che essi hanno corpo, e sono anche di diverso sesso; Sura 2. e 7.Diceva ancora essere assegnati due angeli custodi a ciascun uomo, e questi mutarsi ogni giorno. Dicea di più che vi sono angeli e demonj di diverse specie, chiamati genj, i quali mangiano e bevono, ed anche si propagano e muoiono, ed anche son capaci della futura salute e dannazione.
Vi sono poi nell'Alcorano molte cose indegne di Dio. Ivi si dice (come bestemmiano ancora gli ebrei talmudisti) che Dio fu costretto a dire una bugia, per metter pace tra Sara ed Abramo. Ivi s'induce Dio che giura per li venti, per gli angeli ed anche pei demonj; quando che Dio solo per sé può giurare, non già per le creature. Di più nella Sura 43 s'induce Dio che prega per Maometto: Cum Deus et angeli propter prophetam exorent.
Sant'Alfonso
Frasi di Sant'Alfonso
Professor Howard Birack
: Supponiamo che quello che dice la vostra fede sia fondamentalmente giusto. Supponiamo che ci sia una mente universale che controlla ogni cosa, che anche ogni particella subatomica obbedisca al volere di Dio. Ora, ogni particella ha un'antiparticella, la sua immagine riflessa, il suo negativo. Forse questa mente universale risiede nell'immagine dello specchio invece che nel nostro universo come noi volevamo credere. Forse questa mente è l'Anti-Dio e porta il buio invece della luce.
Padre Loomis
: Perché non ci è stata detta la verità?
Professor Howard Birack
: Senza la tecnologia per confermarlo? Sarebbe diventata un'altra leggenda.
Padre Loomis
: Ma lui era nostro prigioniero, non vostro! Noi avevamo la responsabilità di avvertire il resto dell'umanità! E invece quei malvagi ci costrinsero a dire quello che loro volevano che dicessimo! Noi credevamo che fosse la luce
divina
...
Dal film:
Il signore del male
Scheda film e trama
Frasi del film
La Destra ha cultura e ha una grandissima cultura. So di fare un'affermazione molto forte: io ritengo che il fondatore del pensiero di destra in Italia sia Dante Alighieri, perché quella visione dell'umano, della persona, delle relazioni interpersonali che troviamo in lui, ma anche la sua costruzione politica in saggi diversi dalla
Divina
Commedia, sia profondamente di Destra. Quindi la Destra ha cultura, deve soltanto affermarla.
Gennaro Sangiuliano
Frasi di Gennaro Sangiuliano
Pasqualino
: Era bella la vita in campagna, signor duca?
Daniele
: Rincretinisce, mio caro. Si dorme, si sbadiglia. In campagna si muore dalla noia. Non ci sono strade, niente inviti, niente donne, niente balli. Sì, io caro una vita veramente assurda, immorale. I primi giorni è stato l'inferno, gli altri sei gli ho dormiti. Ma quante pecore ho contato? Voglio tutte le tribolazioni della vita cittadina. Se mi devo annoiare voglio farlo con tutti i confort di casa mia.
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Daniele
: Ti piacerebbe diventare la mia amante, Manuela?
Manuela
: Perché no, se Ghiondelli è d'accordo perché ci sposiamo entro la fine dell'anno. Glielo chieda.
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Ti obbedirei se non ti amassi? Ti lascerei andare?
marchese Michele Barra
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli amici ti hanno mandato ad aprirmi gli occhi. Ho capito, Armellino. Una congiura d'affetto, ma non c'era alcun bisogno.
duca Daniele di Bagnasco
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Tu dovresti fare uno di questi sport
[la pesca]
. Mantengono l'allerta, gli occhi aperti.
marchese Michele Barra
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Voi uomini siete dei bambini stupidi ed ingordi che volete tenere sempre tutto, l'ho capito a quindici anni.
Manuela Roderighi
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Chissà, chissà, chissà. Sotto quante tonnellate di chissà sono sepolte tante vite inutili?
professor Marco Pisani
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Il guaio è che fate sempre le stesse cose. I pranzi, le cene, le sere al teatro, dopo il teatro, il circolo, i balli, le feste, le donne, le puttane. È una monotonia. Guardati, sembri il ritratto della noia.
professor Marco Pisani
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli uomini moderni vogliono uccidersi con i veleni di moda. Oggi va di moda la cocaina, la morfina, l'eroina.
professor Marco Pisani
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
No, io non ti amo. Tu mi piaci molto, però non ti amo. Forse io non ti amerò mai.
duca Daniele di Bagnasco
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando il tuo amante comincia a fare delle profferte di lealtà nei riguardi di tuo marito, sta' sicura che si tratta della prima mossa di sganciamento. Sì, perché adesso lui mi fa: "Non si può, mi sembra volgare. Ma scherziamo, con un vecchio amico..." Ipocrita, bugiardo!
Amante del duca
Dal film:
Divina creatura
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi "fa" lo sport è portato a giudicare in modo assai diverso da chi se ne sta comodamente seduto in poltrona e magari inveisce contro un calciatore perché "un gol così non si può sbagliare". Se avesse giocato, anche a livelli bassi, saprebbe che invece "si può"; e che chi ha fatto un buon campionato non necessariamente si ripeterà sugli stessi livelli per tutta la carriera. Altrimenti, mi chiedo, come mai Dante ha scritto un solo capolavoro come la
Divina
Commedia e non altri dieci? Perché certi musicisti jazz sono fantastici in alcuni concerti e solo "normali" in altri? L'uomo è fatto così, non è perfetto;
[...]
questo vale anche per lo sport.
Julio Velasco
Frasi di Julio Velasco
Ciò che udivo era soltanto la melodia dei bambini che giocavano, soltanto quello, e l'aria era così limpida che in mezzo a quel vapore di voci mescolate, maestose e minute, remote e magicamente vicine, schiette e
divina
mente enigmatiche, si poteva udire di tanto in tanto, come liberato, uno zampillo quasi articolato di vivide risa, o il colpo di una mazza, o lo sferragliare di un camion giocattolo, ma era tutto troppo lontano dagli occhi perché si potesse distinguere un movimento nelle strade appena tratteggiate. Rimasi ad ascoltare quella vibrazione musicale dall'alto del mio dirupo, quegli sprazzi di grida isolate che avevano per sottofondo una sorta di schivo mormorio, e allora capii che la cosa disperatamente straziante non era l'assenza di Lolita dal mio fianco, ma l'assenza della sua voce da quel concerto di suoni.
Vladimir Nabokov
Cit. da
Lolita
Frasi di Vladimir Nabokov
Non sottovalutate l'impatto psicologico che può avere una esplosione atomica. Una colonna di fuoco di tremila metri di altezza, effetti mortali di neutroni per un chilometro in ogni direzione, provocati... da un singolo ordigno. Sganciata da un B-29 appena visibile, l'atomica sarà una terribile rivelazione della potenza
divina
.
J. Robert Oppenheimer
Dal film:
Oppenheimer
Scheda film e trama
Frasi del film
Fabio
: Non so mai cosa dire. E poi, cosa si può dire a un bambino?
Lorenzo
: Tutto. A un bambino si può dire tutto. I racconti della
Divina
Commedia, pare che non capisce, invece dopo una settimana, di punto in bianco ti dice chi sono Paolo e Francesca.
Dal film:
La tenerezza
Scheda film e trama
Frasi del film
Nell'aldilà alla mia età provi la guerra, non provi pietà.
Tedua
Cit. da
Intro La
Divina
Commedia
Frasi di Tedua
Non dare per scontato vengan perdonati i tuoi peccati | il paradiso qui si paga, ma l'inferno è sempre gratis.
Tedua
Cit. da
Intro La
Divina
Commedia
Frasi di Tedua
Le gioie autentiche, quelle piccole del quotidiano o quelle grandi della vita, trovano tutte origine in Dio, anche se non appare a prima vista, perché Dio è comunione di amore eterno, è gioia infinita che non rimane chiusa in se stessa, ma si espande in quelli che Egli ama e che lo amano. Dio ci ha creati a sua immagine per amore e per riversare su noi questo suo amore, per colmarci della sua presenza e della sua grazia. Dio vuole renderci partecipi della sua gioia,
divina
ed eterna, facendoci scoprire che il valore e il senso profondo della nostra vita sta nell'essere accettato, accolto e amato da Lui, e non con un'accoglienza fragile come può essere quella umana, ma con un'accoglienza incondizionata come è quella
divina
: io sono voluto, ho un posto nel mondo e nella storia, sono amato personalmente da Dio. E se Dio mi accetta, mi ama e io ne divento sicuro, so in modo chiaro e certo che è bene che io ci sia, che esista.
Papa Benedetto XVI
Cit. da
Messaggio per la XXVII GMG
Frasi di Papa Benedetto XVI
Anche se Dio non esistesse, la Religione sarebbe ancora Santa e
Divina
.
[I, 1]
Charles Baudelaire
Cit. da
Diari intimi
Frasi di Charles Baudelaire
Dai più remoti albori del mondo, sin da quando il primo uomo scoprì la propria anima, egli lottò contro le forze che cercavano di ridurlo in schiavitù. Vide la formidabile potenza della natura in agguato contro di lui, vide la luce sinistra del lampo, udì la voce terrificante del tuono, l'urlo del vento nella notte, e la sua mente fu incatenata al ceppo del terrore. La superstizione, alimentata dalla paura, accecò la sua ragione, e i falsi idoli demoniaci si impossessarono di lui. Così, la dignità umana finiva sugli altari della idolatria, la tirannide si levava a schiacciare lo spirito sotto il tallone della violenza. Ma nel profondo del cuore dell'uomo, bruciava ancora l'inestinguibile desiderio di libertà. E ogni volta che questa
divina
scintilla si accende nel cuore di un mortale, le sue azioni cambiano il corso degli eventi, e il suo nome sopravvive nei secoli, sia esso sacerdote o soldato, artista o patriota, scienziato o reggitore di popoli. Nel villaggio di Sara, nella terra dei Daniti, mille anni prima della nascita di Cristo, viveva un simile uomo. In lui la natura aveva fuso grandezza e miseria, potenza e follia, e nel suo cuore dominava un sogno intrepido: la libertà per la sua gente. Il nome di quest'uomo era Sansone. Da quarant'anni i Filistei tenevano in servitù il suo popolo, i Daniti della tribù di Dan.
voce narrante
Dal film:
Sansone e Dalila
Scheda film e trama
Frasi del film
All'Accademia ci facevano fare la
Divina
Commedia tante volte. Primo anno, secondo anno, terzo anno. Un po' come accade quando fai tante volte qualcosa, la ripetizione, nell'animo di un comico, finisce per spingerlo a prendere un po' in giro quello che sta facendo, nonostante gli piaccia moltissimo. Un mix tra parodia e passione. Piano piano, prima per gli amici, poi per gli insegnanti ho cominciato a rielaborare la
Divina
Commedia a mio modo, con un fine chiaramente comico. È diventato un po' un dialetto di Italia.
Maurizio Lastrico
Cit. da
socialup.it, intervista, 22 ottobre 2019
Frasi di Maurizio Lastrico
Che gran miracolo è l'Uomo, o Asclepio, un essere degno di reverenza e di onore. Poiché egli perviene alla natura
divina
come se fosse egli stesso un dio; ha familiarità con la razza dei demoni, sapendo che proviene dalla stessa origine; disprezza quella parte della sua natura che è soltanto umana, perché ha riposto la sua speranza nella divinità dell'altra parte di sé.
Ermete Trismegisto
Cit. da
Asclepio
Frasi di Ermete Trismegisto
E non credere che gli effetti di questi dèi terrestri siano casuali, o Asclepio. Gli dèi celesti abitano le altezze del cielo, ciascuno tenendo e conservando il rango che gli è stato assegnato. Ma qui in basso i nostri dèi si occupano ad uno ad uno di determinate cose, e, come per mezzo di una parentela ispirata ad amore, predicono alcuni eventi futuri mediante sorti e
divina
zioni ed altri ne prevedono, assistendo gli uomini, in una certa misura, con questi loro interventi, ciascuno nel suo modo.
Ermete Trismegisto
Cit. da
Asclepio
Frasi di Ermete Trismegisto
Quando il signore e creatore di tutte le cose, che noi con ragione chiamiamo 'dio', ebbe creato l'altro dio che è secondo dopo di lui, il dio che può essere visto e sentito (io chiamo questo secondo dio 'sensibile' non perché senta, ma perché colpisce i sensi di coloro che lo vedono: la questione se egli senta o no, la discuteremo in un altro momento), allora, poiché ebbe creato questo dio come primo da sé e secondo dopo di sé, esso gli parve bello, in quanto era colmo della bontà di ogni cosa, e dio l'amò perché era la progenie della sua natura
divina
.
Ermete Trismegisto
Cit. da
Asclepio
Frasi di Ermete Trismegisto
Per questo motivo, o Asclepio, l'uomo è un grande miracolo, un essere vivente che deve essere oggetto di reverenza e di onore. Egli, infatti, passa nella natura di dio, come se lui stesso fosse dio; conosce il genere dei demoni, in quanto riconosce che ha avuto origine insieme con loro; disprezza la parte di sé che è di natura umana, in quanto ha posto la sua fiducia nell'altra, che è di natura
divina
. Quanto più felice è la natura composita dell'uomo!
Ermete Trismegisto
Cit. da
Asclepio
Frasi di Ermete Trismegisto
Il conoscere la musica, del resto, non è altro che essere versato nell'ordine di tutte le cose e nel conoscere come le ha prese in sorte la razionalità
divina
, ché l'ordine delle singole cose, portato all'unità del tutto dalla ragione creatrice, produce per mezzo di una musica
divina
un concento dolcissimo e verissimo.
Ermete Trismegisto
Cit. da
Asclepio
Frasi di Ermete Trismegisto
Quale ne l'arnanà de' Viniziani
bolle l'inverno la tenace pece
a rimpalmare i legni lor non sani.
«Mi sono venuti in mente quei versi dell'Inferno appena ho visto quel relitto, non so perché, anzi, lo so benissimo. Siamo a Venezia, o in ogni caso non molto distante, sul fondo della laguna a poche spanne dalla superficie c'è una nave risalente al quattordicesimo secolo, lunga una trentina di metri, che gli archeologi stanno liberando dal fango che la ricopre, e il fasciame comincia a riapparire... Uno spettacolo, ti assicuro, una tecnica costruttiva formidabile, una perfezione nelle connessure che faceva pensare a un violino, non allo scafo di una galea. Stavano liberando la scassa dell'albero: c'era ancora la stoppa tutto attorno e le zeppe per fissarlo...»
Lucio Masera si accalorava mentre descriveva ciò che aveva visto durante la sua immersione nelle acque non proprio limpide di San Marco in Boccalama e il suo amico Rocco Barrese lo ascoltava con grande interesse. Barrese era un filologo romanzo che insegnava letteratura letterale a Ca' Foscari, e che aveva pubblicato un importante studio sulle fasi compositive della
Divina
Commedia, suscitando anche una certa polemica negli ambienti degli specialisti. L'ipotesi di Barrese poco era che Dante fosse tornato sul suo testo fino all'ultimo momento e che certi ripensamenti o certe aggiunte erano state fatte addirittura poco prima della sua morte e non solo nella terza cantica del Paradiso, ma in tutto il poema. Barrese era inoltre un linguista poliglotta di sterminata dottrina, capace di distinguere a prima vista, o al primo ascolto, impercettibili sfumature semantiche e fonetiche, sia nel campo delle lingue che in quello dei numerosi dialetti che padroneggiava perfettamente. Il suo studio al secondo piano di una casa del Ghetto vecchio era talmente ingombro di libri che a malapena si riusciva a passare da un ambiente all'altro e sulla scrivania ce n'erano almeno una mezza dozzina di aperti, tra i quali la biografia di Dante del Petrocchi.
Valerio Massimo Manfredi
Cit. da
L'isola dei morti ‐ Incipit
Frasi di Valerio Massimo Manfredi
Seth Brundle
: Così ho chiesto al computer se ne ero uscito migliore, e mi ha risposto che non sapeva di che cosa parlassi. Ciò mi ha portato a riflettere attentamente sulle mie sensazioni e sul perché. E comincio a pensare che di per se il processo di essere smontato atomo per atomo e di essere rimesso insieme, insomma è come un caffè che passa per il filtro. È in qualche modo un processo di purificazione, e ha purificato me, mi ha mondato. Io credo che questo mi permetterà di valutare il potenziale personale che ho trascurato in tutti questi anni nell'ossessivo perseguimento di una meta dopo l'altra.
Veronica Quaife
: Di solito, prendi il caffè nello zucchero?
Seth Brundle
: Come? Eh... Sai, io non mi sono mai dato possibilità di essere me stesso. Ma certo è notevole che nello stesso momento in cui ho raggiunto quella che forse sarà la meta della mia vita, in quel momento ho cominciato a essere me stesso interamente. Allora, senti, non è per fare l'indovino, ma può essere vero che il sincronismo di questi due eventi potrebbe alterare l'effetto individuale risultante per gli stessi. Ma comunque nulla toglie il risultato. Io dirò ora, comunque, e soggettivamente, che teletrasporto umano, disgregazione molecolare, stallo e reintegrazione sono totalmente purificanti. Fanno di un uomo un re. Da quando sono uscito dalla capsula, mi sento
divina
mente.
Dal film:
La mosca
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ricordo nulla, solo qualche sogno. Qualche voce, non saprei dire se reale o immaginata. Però so di aver visto una luce, proprio come si sente raccontare nei film. Ho sentito chiaramente una presenza
divina
, ho visto quello che forse è davvero l'ingresso dell'aldilà. E ricordo chiaramente, nitidamente, di aver incontrato i miei nonni. Non li avevo mai visti, non c'erano già più quando sono nato.
In casa avevo visto solo qualche foto in bianco e nero. E invece, in coma, io li ho visti a colori, con gli abiti che indossavano prima di morire, quelli giusti, con quegli esatti colori.
Ho visto anche il mio cane. Lo avevamo dovuto regalare, non potevamo tenerlo. E io sapevo che era a Roma. Ma quando mi sono svegliato ho detto alla mamma che era morto.
Lei è convinta che io abbia visto il Paradiso, i nonni erano loro, il cane non c'era effettivamente più. Io non lo so che cosa ho visto, ma mi piace credere di aver visto oltre la vita.
Il resto è solo buio, sono le uniche cose che ho raccontato appena mi sono svegliato.
Il resto è tutto nero.
Ma sono certo che la mia testa in quei giorni sia andata da qualche parte, ed è come se in quel viaggio avessi abbandonato qualche pezzo di me. Non so chi fossi davvero prima del coma, ma da lì ho imparato a diventare quello che sono oggi. E no, non è stato per niente facile.
AKA 7even
Cit. da
7 Vite
Frasi di AKA 7even
Amici, non sto affermando di sapere con certezza che non esiste nessun Dio. Sto solo dicendo che, se esiste davvero una forza
divina
dietro l'universo, sta ridendo di gusto delle religioni che abbiamo creato nel tentativo di definirla. (Edmond Kirsch)
Dan Brown
Cit. da
Origin
Frasi di Dan Brown
Cisneros: L'indifferenza alle cose di questo mondo è sempre una cosa santa e, anche quando Dio ne sia assente, una cosa essenzialmente
divina
. Lei e io, tutti e due, neghiamo quello che si pensa che noi siamo. Tutti e due apparteniamo alla stessa razza. Coloro che hanno guardato quello che lei chiama il nulla e che io chiamo Dio, hanno il medesimo sguardo.
[Da Il cardinale di Spagna, in Il cardinale di Spagna; Port-Royal, Bompiani, Milano, 1961, p. 101]
Henry de Montherlant
Cit. da
Il cardinale di Spagna
Frasi di Henry de Montherlant
C'era la vita che era mobile, confusa e incoerente, e poi, quello che c'è per l'uomo prima della sua vita e dopo la sua vita, che era fisso e assoluto. L'altoparlante diceva il vero: c'era il caos, che era la vita, e la notte, che era ciò che c'è prima della vita e dopo la vita (Caos e Notte, due personaggi della
divina
commedia di Esiodo, di Esiodo che Celestino non aveva letto). C'era il nonsenso, che era la vita, e il non essere, che era quello che c'è prima della vita e dopo la vita.
Cit. da
Il caos e la notte
Dalla doppia ferita colava, con l'avidità d'una sorgente, il sangue generatore e purificatore.
[...]
Essa
[la bestia]
arrivò con enfasi alla cima del suo spasimo, come l'uomo alla cima del suo piacere, e, come lui, vi restò immobile. E la sua anima
divina
fuggì.
Henry de Montherlant
Cit. da
I bestiari
Frasi di Henry de Montherlant
È bene che l'uomo muoia quando è abbandonato dalla propria parte
divina
.
[Il est bien que l'homme meure quand il est abandonné par la part divine de soi-même.]
[da Brocéliande: Notes, in Théâtre, Gallimard, Paris, 1972, p. 1006]
Henry de Montherlant
Frasi di Henry de Montherlant
Ho avuto una formazione cattolica. Ho ammirato molto papa Ratzinger, anche come magnifico musicista. Non credo nei santini di Gesù biondo. Dentro di noi c'è un'energia cosmica che ci sopravvive, perché è
divina
. Ricordo la morte di mia madre Gilda: ebbi netta la sensazione che il suo corpo diventasse pesante come marmo, mentre si liberava un flusso, l'energia vitale. Sento che l'universo è attraversato da raggi sonori che arrivano fino a noi; ed è la ragione per cui abbiamo la musica. I raggi sonori che hanno attraversato Mozart sono infiniti.
Riccardo Muti
Cit. da
corriere.it, intervista, 27 giugno 2021
Frasi di Riccardo Muti
Quanto più si è sprofondati in Dio, tanto più si debba uscire da sé, entrare nel mondo per portarvi la vita
divina
.
Edith Stein
Cit. da
La mistica della croce
Frasi di Edith Stein
L'eternità della
Divina
Commedia, come della grande poesia, sta proprio negli echi che è in grado di suscitare attraverso i secoli, «finché il sole risplenderà su le sciagure umane».
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Interpretare un poema antico di oltre sette secoli alla luce del presente sarebbe sbagliato. Ma lo sarebbe anche ignorare l'eterna giovinezza della
Divina
Commedia. La poesia di Dante si rivolge a ogni generazione di lettori, e quindi parla anche di noi, del tempo che ci è dato in sorte. E a ognuno di noi consente di pensare che il peggio sia alle spalle. Che il meglio debba ancora venire, per le nostre vite e per la nostra comunità nazionale, di cui Dante – poeta dell'umanità – può considerarsi il fondatore; perché ci ha dato non soltanto una lingua, ma soprattutto un'idea di noi stessi. Esserne consapevoli, e dimostrarsene all'altezza, sarebbe già una gran cosa. È l'augurio che faccio a me stesso e a voi, al termine di questo vorticoso viaggio che abbiamo compiuto inseguendo il genio inquieto di Dante Alighieri, che ci ha lasciati – ma non del tutto – settecento anni fa.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
La
Divina
Commedia è una vicenda di riscatto e di speranza. È un viaggio morale, all'interno di noi stessi; ed è anche un viaggio fisico. Per questo Dante è così generoso di dettagli, racconta la fatica, descrive le asperità del terreno, ci informa sull'ora del giorno e sulle costellazioni che vede; e quando il racconto si fa incredibile, il poeta si rivolge direttamente ai lettori, ci coinvolge nella storia, condivide con noi le emozioni, cerca la nostra simpatia.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Tutta la
Divina
Commedia è un lungo fatto personale. Il poeta sta parlando di sé, di noi; della storia italiana, delle tragedie dell'umanità. Sempre, a ogni incontro, mette in gioco se stesso, è coinvolto in prima persona, piange, s'indigna, sviene; e ci coinvolge.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
«Così s'osserva in me lo contrapasso». Per la prima e ultima volta Dante cita la parola che regola l'Inferno: ognuno è punito nello stesso modo in cui ha peccato. È la legge del taglione, immediatamente comprensibile all'uomo del Medioevo. Ed è così che la
Divina
Commedia riesce a parlare al popolo come ai sapienti.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
E' impossibile giudicare la
Divina
Commedia con la sensibilità moderna.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Siccome la
Divina
Commedia parla anche di noi, Dante si sta rivolgendo alle nostre coscienze individuali, e alla nostra comunità nazionale, di cui può ritenersi il fondatore. La storia italiana destinata a venire dopo di lui non sarà fatta di grandi vittorie militari, o di leader politici capaci di disegni strategici (tranne rare eccezioni). La storia italiana sarà fatta dalla genialità e dall'umanità della nostra gente. Una genialità che si è espressa nella letteratura e nell'arte, e un'umanità che si è tradotta in capacità di sacrificio e di resistenza. Per questo saremo sempre in grado di ripartire: dopo le guerre, dopo i lunghi periodi di povertà, dopo l'esilio e la prigionia.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Dante evoca i frati di Francesco, un santo che lo affascina. Nel Paradiso gli dedicherà un intero canto, presentandolo come la salvezza della Chiesa, per la quale Cristo versò il suo sangue benedetto e lanciò grida di dolore sulla croce. Come il sole nasce dal Gange, così da Assisi viene Francesco; e la povertà, per più di mille anni ignorata e disprezzata, trovò in lui un secondo marito, dopo Gesù, che l'aveva amata con «dolce sguardo». Dante ricorda che Francesco si scontrò con il padre, convinse il Papa ad approvare la sua dura regola, accolse i confratelli decisi come lui a mendicare scalzi, predicò il Vangelo davanti al sultano, ricevette le stimmate, lasciò ai successori l'ordine di restare sempre poveri. Giunto alla fine, chiese di essere sepolto nella nuda terra: «E del suo grembo l'anima preclara/ mover si volle, tornando al suo regno, e al suo corpo non volle altra bara». Oggi i versi del Paradiso sono scolpiti all'ingresso del sacro convento di Assisi, tornato luogo di incontro e dialogo da quando Giovanni Paolo II invitò nella città del santo tutti i leader religiosi, per pregare insieme. Accanto alla citazione della
Divina
Commedia, una scritta ricorda: «Il tempo che passa è Dio che viene». Francesco è il santo di Dante, perché è animato da una fede disinteressata, perché disprezza il potere e il denaro.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Considerato che anche oggi le maghe – e i maghi – non hanno perso mercato, su questo tema la
Divina
Commedia è fin troppo moderna: l'auspicio che la fede e la ragione prevalgano sulla superstizione non si è ancora realizzato.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini. Quando nel 1978 il Papa bresciano morì, trovarono tra le sue carte un testamento di quattordici pagine scritte a mano, con cui si congedava dai compatrioti e dai concittadini: «Chiudo gli occhi su questa terra dolorosa, drammatica e magnifica, chiamando ancora una volta su di essa la
divina
Bontà. Ancora benedico tutti. Roma specialmente, Milano e Brescia... Ai cattolici fedeli e militanti, ai giovani, ai sofferenti, ai poveri, ai cercatori della verità e della giustizia, a tutti la benedizione del Papa che muore».
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Avvicinandosi all'Inferno profondo, il linguaggio della
Divina
Commedia cambia. Lo stile si fa più realistico, grottesco, talora comico. I mostri, i diavoli, i dannati stessi hanno un aspetto animalesco.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Francesca da Rimini è forse il personaggio più noto della
Divina
Commedia. Anche se Rimini non è la sua città; è il luogo dove ha trovato l'amore e la morte. Come molte altre anime, pure lei per prima cosa racconta a Dante da dove viene. È come il «where are you from?» che apre un po' tutte le conversazioni del mondo globale; perché un po' tutti amano parlare delle proprie origini, della propria terra.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la
Divina
Commedia.
Aldo Cazzullo
Cit. da
A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
L'interpretazione data da Mina alla mia Maruzzella mi ha comunicato un'emozione difficile da descrivere. Ciò che mi ha impressionato in modo particolare è stata la pronuncia del dialetto, che è assai difficile.
[...]
Non riesco a capire come abbia fatto Mina a cantare Napoli in quel modo davvero magistrale. Mina! La
divina
provvidenza t'adda' fa campà cient'anne!
Renato Carosone
Frasi di Renato Carosone
[Su Ali Khamenei]
A lui spetta l'ultima parola. Si racconta che un giorno alla domanda «Chi comanda in Iran?», abbia risposto: «Dio». Indubbiamente, la volontà
divina
svolge una funzione nell'esercizio di un potere assoluto e indiviso. E lui si ritiene ovviamente il rappresentante di Dio sulla terra.
Tahar Ben Jelloun
Frasi di Tahar Ben Jelloun
E quando mi chiedono "Perché un reverendo risponde a una domanda ponendo un'altra domanda?" Io rispondo sempre "Perché non dovrei farlo?" Ma a cosa si riduce tutto questo alla fine? Al modo in cui affrontiamo i problemi che si presentano a noi. A volte è solo questione di passare ai fatti, di prendere delle decisioni, di coinvolgere gli altri, di cercare una soluzione e vederla realizzata, ma altre volte invece si tratta di qualcosa molto meno tangibile. Può capitare che serva solo un pizzico di grazia... Ehm.. un pizzico di grazia
divina
... e tutti i nostri problemi per incanto sembrano svanire. Ora dovremmo forse chiedere una spiegazione a Nostro Signore? Contestare i suoi metodi? O dovremmo semplicemente godere dei benefici? Ebbene, non credo che Nostro Signore voglia sentirci contestare troppo. Isaia, capitolo 55, versetto 8: "Le mie vie non sono le vostre vie" e credo che in fondo con questo volesse dire: "Sono misterioso ragazzi. Rassegnatevi!"
Reverendo Walter Goodfellow
Dal film:
La famiglia omicidi
Scheda film e trama
Frasi del film
Se egli realmente la amava, doveva tutto comprendere, tutto indovinare. Cos'è la simpatia, se non la fiamma
divina
che deve illuminare i cuori, e dispensare i veri innamorati dalla parola?
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il Visconte di Bragelonne
Frasi di Alexandre Dumas padre
In certi regni terrestri privilegiati dal cielo, vi sono ore in cui ci sarebbe da credere che la volontà del re terrestre ha la sua influenza sulla volontà
divina
.
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il Visconte di Bragelonne
Frasi di Alexandre Dumas padre
Avere un esercito, prigioni, una potenza quasi
divina
, e mettere tutta questa onnipotenza al servizio d'un miserabile rancore, era indegno, non solo d'un re. ma anche d'un uomo.
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il Visconte di Bragelonne
Frasi di Alexandre Dumas padre
Senza dubbio anche questa volta il pensatore si contraddice per amore della verità, per stringere quanto più da presso è possibile la verità. Ragionando della perfezione dell'anima, vuole naturalmente che questa perfezione sia
divina
; ma poi deve rinunziare ad essa e tornare all'umile umanità; perché, tanto è vero che la perfezione più perfetta è la
divina
; quanto è vero che all'uomo bisogna proporre una mèta che egli possa raggiungere, cioè umana. Questo è vero principalmente e sciaguratamente: è vero principalmente e sciaguratamente: che la verità è molteplice e multiforme; e che quando noi crediamo di averla afferrata, allora ci sfugge.
Federico De Roberto
Cit. da
Il colore del tempo
Frasi di Federico De Roberto
Fanti, turchi, santi e gechi.
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Tutti spazzati via
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dall'ira
divina
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dell'aria salina.
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Il rifrullo ammanta le strade di sabbia.
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Il barcarolo nel dondolo
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prega rivolto ad un Dio
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in eterna bestemmia.
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Lo scirocco scuote le coscienze,
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schiaffeggia le anime,
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schiaccia le sillabe,
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sibila le specchie acque,
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schicchera gli uomini
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e le loro paure.
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Lo scirocco parla
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la lingua infuocata dei giganti.
Jonathan Rizzo
Jonathan Rizzo
Titolo della poesia:
Scirocco
C'era una volta un Imperatore che dava tanta importanza alla bellezza ed alla novità dei vestiti. Spendeva la maggior parte dei suoi soldi per adornarsi. Non si curava dei suoi soldati, dei teatri o di scampagnate, se non quando gli servivano come pretesto per far mostra di qualche nuovo vestito. Per ogni ora della giornata, aveva una foggia speciale.
Nella grande città dove dimorava questo Imperatore, la vita era molto gaia, ed ogni giorno capitavano forestieri. Una volta vennero anche due bricconi, i quali si spacciarono per tessitori e raccontarono di saper tessere la più bella stoffa che si potesse vedere al mondo.
Non solo i colori e il disegno erano straordinariamente belli, ma i vestiti che si facevano con tale stoffa avevano questa mirabile proprietà: ad ogni uomo inetto al proprio impiego o più stupido della media, essi rimanevano invisibili.
- "
Ah, questi sì, sarebbero vestiti magnifici!
" - pensò l'Imperatore - "
Quando li indosserò saprò subito quali sono nel mio regno gli uomini inetti; e saprei subito distinguere gli uomini saggi dagli stolti! Sì, bisogna che mi faccia tessere questa stoffa!
"
L'Imperatore anticipò così ai due bricconi una bella somma di denaro, perché potessero cominciare il loro lavoro.
Essi prepararono due telai e fecero finta di mettersi a lavorare. Sui telai però, realmente, non avevano nulla di nulla. Nel domandare non avevano alcuna esitazione: domandavano sempre le sete più preziose e l'oro più fino. E la roba, se la mettevano in tasca, e continuavano a lavorare ai telai vuoti, anche fino a notte inoltrata.
- "
Mi piacerebbe sapere a che punto sono con il lavoro
" - pensò l'Imperatore. - "
Manderò qualcuno a vedere come prosegue il lavoro dei tessitori.
"
In città la notizia si era sparsa: tutti oramai sapevano la meravigliosa proprietà della stoffa, ed ognuno era curioso di vedere sino a che punto giungesse la stupidità del suo vicino.
- "
Manderò dai tessitori il mio vecchio onesto Ministro
" - pensò l'Imperatore - "
Può giudicare il lavoro meglio di qualunque altro, perché ha ingegno, e nessuno più di lui è adatto alla propria carica.
"
Il buon vecchio Ministro andò nella sala dove i due mariuoli facevano mostra di lavorare dinanzi ai telai vuoti.
- "
Dio mi assista!
" - esclamò il vecchio Ministro tra sé, sgranando gli occhi: "
Io non vedo nulla di nulla!
"
Ma si guardò bene dal dirlo!
I due bricconi lo pregarono di farsi più vicino: - "
E' bello il disegno? E i colori sono bene assortiti?
- e indicavano qua e là, le zone del telaio vuoto.
Il povero Ministro non si stancava di spalancare gli occhi, ma nulla riusciva a vedere, poiché nulla c'era!
- "
Mio Dio!
" - pensava - "
Che io sia proprio stupido? Non l'ho mai creduto, ma nessuno di se stesso lo crede! E se non fossi adatto a coprire la mia carica? No, no, no... Non è davvero il caso di andar a raccontare in giro che non vedo la stoffa!
"
- "
Non dice nulla?
" - domandò uno dei due uomini che stavano al telaio.
- "
Oh, lavoro perfetto, magnifico, proprio magnifico!
" - disse il vecchio Ministro, e guardò a traverso agli occhiali: "
Che disegno, che colori! Sì, dirò a Sua Maestà che il lavoro mi piace immensamente!
"
- "
Oh, questo ci fa davvero tanto piacere!
" - dissero entrambi i tessitori, decantando i colori per nome e indicando i particolari del disegno. Il vecchio Ministro stava bene attento, per poter dire le stesse cose quando fosse tornato dall'Imperatore. E così fece.
Intanto, i due bricconi domandavano dell'altro danaro, dell'altra seta, dell'altro oro, tutto per adoperarlo nel tessuto, naturalmente. E tutto mettevano invece nelle proprie tasche. Sul telaio non ne andava nemmeno un filo, ma continuavano come prima a lavorare al telaio vuoto.
L'Imperatore mandò poco dopo un altro ottimo ufficiale di Stato, affinché gli riferisse sull'andamento del lavoro, e se mancasse poco alla fine.
Accadde anche a lui precisamente quello che era accaduto al Ministro: guardava e guardava, e, poiché sul telaio vuoto nulla c'era, nulla riusciva a vedere.
- "
E' proprio un bel genere di stoffa, vero?
" - domandavano tutti e due i mariuoli. E intanto mostravano e spiegavano le bellezze della stoffa che non c'era.
- "
E pure, io non sono sciocco!
" - pensava l'ufficiale - "
Allora, non sono adatto alla mia alta carica! Sarebbe strano! Ad ogni modo, bisogna che nessuno lo sappia!
" Perciò, anche l'ufficiale di Stato vantò la stoffa che non vedeva, e si dichiarò pienamente sodisfatto tanto dei bellissimi colori quanto dell'eccellente disegno. - "
È proprio stupendo!
" - disse all'Imperatore.
Intanto in città non si faceva che parlare di questa magnifica stoffa.
Un bel giorno l'Imperatore stesso volle esaminare il tessuto mentre ancora stava ancora sul telaio. Si recò così dai due tessitori, accompagnato da un nutrito seguito di eletti cortigiani, tra i quali si trovavano anche i due vecchi valenti uomini che per primi erano andati a visionare la stoffa.
I due mariuoli lavoravano con più lena che mai, ma sempre senza trama e senza filo.
- "
Non è vero che è proprio stupenda?
" - dissero tutti e due i probi officiali - "
Si degni la Maestà Vostra di osservare questo ornato, questi colori!
" - ed accennavano al telaio vuoto, sempre credendo, ben inteso, che gli altri potessero vedere la stoffa.
- "
Che affare è questo?!
" - pensò l'Imperatore - "
Io non ci vedo nulla! Questa è grossa! Forse sono diventato un grullo? O forse non sono più adatto a fare l'Imperatore? Sarebbe la cosa peggiore che mi pssa capitare!
"
- "
Oh, è bellissimo!
" - disse ad alta voce - "
È proprio di mio pieno gradimento!
"
Non volendo confessare di non vedere nulla sul telaio, approvò soddisfatto il lavoro inesistente.
Tutto il seguito che lo accompagnava aveva un bell'aguzzare gli occhi: non riusciva a vedervi nulla che non vi avessero veduto gli altri. Ma tutti dissero con l'Imperatore: "
Bellissimo! Magnifico!
"
Gli consigliarono di indossare per la prima volta il vestito fatto con quella splendida stoffa nel corteo di gala, che egli doveva guidare alla prossima festa.
- "
Splendido, magnifico, meraviglioso!
" - si ripetè di bocca in bocca e tutti se ne rallegrarono.
L'Imperatore concedette ai due bricconi il permesso di portare all'occhiello il nastrino di cavaliere, con il titolo di Tessitori della Casa Imperiale.
Tutta la notte che precedeva il giorno della festa, i due bricconi rimasero alzati a lavorare, ed accesero più di sedici candele. Tutti poterono vedere quanto i due si affaccendassero a terminare i nuovi vestiti dell'Imperatore. Fecero mostra di levare la stoffa dal telaio; tagliarono l'aria con certe grosse forbici, cucirono con l'ago, ed alla fine dissero: "
Ecco, i vestiti sono pronti!
"
L'Imperatore stesso venne allora dai due, assieme ai suoi più alti cavalieri. I due bricconi, levando il braccio in aria, come se reggessero qualche cosa, dissero: "
Ecco i calzoni! Ecco la giubba! Ecco il mantello!
" - e così via.
- "
Son leggeri come ragnatele! Sembra di non portar nulla sul corpo! Ma questo è il loro maggior pregio!
"
- "
Già!
" - fecero tutti i cortigiani. Ma niente riuscirono a vedere, poiché niente c'era.
- "
Si degni la Maestà Vostra di deporre i vestiti che indossa
" - dissero i furfanti - "
e noi misureremo alla Maestà Vostra i nuovi, dinanzi a questo grande specchio.
"
L'Imperatore si spogliò, e quei bricconi fecero come se gli indossassero, capo per capo, i vestiti nuovi, che dicevano d'aver preparati; e lo strinsero ai fianchi, fingendo di agganciargli qualche cosa, che doveva figurare lo strascico; l'Imperatore si volgeva e si girava dinanzi allo specchio.
- "
Come vi stanno bene!
Divina
mente!
" - esclamarono tutti - "
Che ornati! Che colori! È proprio un vestito magnifico!
"
- "
Fuori è pronto il baldacchino di gala, di sotto al quale la Maestà Vostra guiderà la processione!
" - annunciò il Gran Cerimoniere.
- "
Eccomi!
" - disse l'Imperatore - "
Non mi sta bene?
" - E si volse di nuovo allo specchio, perché voleva fare come se esaminasse minuziosamente il proprio abbigliamento.
I paggi, i quali dovevano reggere lo strascico, camminavano chini a terra, come se tenessero realmente in mano un lembo di stoffa. Camminavano con le mani tese all'aria dinanzi a loro, perché non osavano lasciar vedere di non avere nulla.
E così l'Imperatore si mise alla testa del corteo solenne, sotto il superbo baldacchino. Tutta la gente che era nelle strade e alle finestre, esclamava:
- "
Mio Dio, come sono fuori dal comune i nuovi vestiti dell'Imperatore! Che stupendo strascico porta alla veste! Come tutto l'insieme gli sta bene!
"
Nessuno voleva rivelare che nulla vedeva; altrimenti avrebbe rivelato che non sarebbe stato adatto al proprio impiego, o sarebbe stato troppo sciocco. Nessuno dei vestiti imperiali aveva mai suscitato tanta ammirazione.
- "
Ma non ha niente addosso! Il re è nudo!
" - gridò a un tratto un bambinetto.
- "
Signore Iddio! Sentite la voce dell'innocenza! Il re è nudo!
" - esclamò il padre: e l'uno venne sussurrando all'altro quel che il piccino aveva detto.
- "
Non ha niente addosso! C'è là un bambino piccino piccino, il quale dice che l'Imperatore non ha alcun vestito addosso! Il re è nudo!
"
- "
Il re è nudo!
" - gridò alla fine tutto il popolo.
L'Imperatore si rodeva, perché anche a lui sembrava veramente che il popolo avesse ragione; ma pensava:
- "
Qui non c'è scampo! Qui ne va del decoro della processione, se non si rimane imperterriti!
"
E prese un'andatura ancora più maestosa. Ed i paggi continuarono a camminare chini, reggendo lo strascico che non c'era.
La morale di questa favola
Abbiate sempre il coraggio di esprimere il vostro pensiero, anche quando rischiate di fare brutte figure.
Da:
Il re è nudo! (I vestiti nuovi dell'imperatore)
Cosicché il discorso verte su una unità nella diversità. Se constatiamo tale realtà a livello politico, se confermiamo che ci atteniamo alla libertà di scelta, verranno a cadere anche le concezioni secondo cui qualcuno è sulla terra per «volontà
divina
» e qualcun altro invece per puro caso.
Mikhail Gorbaciov
Cit. da
La casa comune europea
Frasi di Mikhail Gorbaciov
[Passo tratto da Levitico]
Se un uomo o una donna eserciteranno la negromanzia o la
divina
zione dovranno essere messi a morte, saranno lapidati.
Harriet e Mikael
Dal film:
Uomini che odiano le donne
Scheda film e trama
Frasi del film
Nella vita possiamo fare passi falsi. Sbagliare fa parte dell'essere umano. Ma la scintilla
divina
, che è dentro ad ognuno di noi, ci porta alla conoscenza e al miracolo del perdono. Fa in modo che le nostre cadute, i nostri errori, ci rendano persone migliori. Facciamo parte dell'Universo e come lui siamo in continua evoluzione. Dobbiamo goderci il più possibile gli amori della nostra vita. Siamo sempre di corsa e spesso rimandiamo i momenti di gioia, ma ogni attimo non vissuto è un attimo perso.
Simona Bianchera
Cit. da
Salatezza
Frasi di Simona Bianchera
Sapevo che Tolstoj era celebrato come un grande scrittore, ma non avevo mai letto niente di lui. Cominciato a leggere, andai avanti dimenticando il tempo e l'appetito. Ero turbato e commosso. Mi colpì soprattutto la storia di Polikusc'ka, quel tragico destino di un servo deriso e disprezzato da tutti
[...]
. Come doveva essere stato buono e coraggioso lo scrittore che aveva saputo ritrarre con tanta sincerità la sofferenza d'un servo. Quella triste lentezza del raccontare mi rivelava una compassione superiore all'ordinaria pietà dell'uomo che si commuove alle disgrazie del prossimo e ne distoglie lo sguardo per non soffrire. Di questa specie, pensavo, dev'essere la compassione
divina
, la compassione che non sottrae la creatura al dolore, ma non l'abbandona e l'assiste fino alla fine, anche senza mostrarsi. Mi pareva incomprensibile, anzi assurdo, di essere arrivato a conoscenza di una storia come quella soltanto per caso. Perché non veniva letta e commentata nelle scuole?
Ignazio Silone
Cit. da
Uscita di sicurezza
Frasi di Ignazio Silone
Libertà va cercando, ch'è sì cara.
Dante Alighieri
Cit. da
Divina
Commedia, Purgatorio, Canto I
Commenti:
5
Frasi di Dante Alighieri
Lasciate ogni speranza voi che entrate.
[Il verso dantesco originale è:
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate.
E' tratto dalla
Divina
Commedia, Inferno, Canto III, verso 9
La frase è posta all'ingresso, sulla porta, dell'inferno]
Dante Alighieri
Frasi di Dante Alighieri
Non ti curar di loro, ma guarda e passa.
[non ti curàr di lór, ma guarda e passa]
[È un'alterazione popolare del verso dantesco originale: Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
È tratto dalla
Divina
Commedia, Inferno, Canto III, v. 51.
La frase viene usata come un proverbio: il suo significato è una esortazione a non preoccuparsi delle malignità che ci provengono dagli altri]
Dante Alighieri
Commenti:
1
Frasi di Dante Alighieri
La mia gola brontola sempre come una fossa di vecchi leoni, eppure là in mezzo vive una musa che canta
divina
mente.
Alda Merini
Cit. da
La mia gola
Frasi di Alda Merini
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
|
ma non avessi l'amore,
|
sono come un bronzo che risuona
|
o un tamburo che tintinna.
|
|
E se avessi il dono della profezia
|
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
|
e possedessi la pienezza della fede
|
così da trasportare le montagne,
|
ma non avessi l'amore, non sarei nulla.
|
|
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze,
|
e dessi il mio corpo per esser bruciato,
|
ma non avessi l'amore,
|
niente mi gioverebbe.
Mario Pincherle
Titolo della poesia:
In questa luce
Frasi di Mario Pincherle
[Su Scicli paragonata a una clessidra]
Perché rigira il verso del tempo. Siamo soggiogati e convogliati nel compatto tempo dell'utile, del produrre. Scicli, invece, è luogo che ci rinnova il senso del sacro, della festa e in ultima analisi, accesso e liberazione del divino che è in noi, anche del
divina
mente inutile come correre dietro a una statua imbizzarrita e suonare per 1500 volte in due giorni lo stesso pezzo, la marcia reale del Busacca.
Vinicio Capossela
Cit. da
la Repubblica, 11 agosto 2013
Frasi di Vinicio Capossela
Il mio Valore è il mio unico Dubbio -
|
Il Suo Merito - il mio unico timore -
|
Al cui confronto, le mie qualità
|
Così banali - appaiono -
|
|
Che mi riveli inadeguata
|
Al Suo amato Bisogno -
|
La Massima Apprensione
|
Della mia Mente affollata -
|
|
E' vero - che la Divinità a chinarsi
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Per sua natura propende -
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Perché su niente più in alto di Essa
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Essa può posarsi -
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Così io - la Dimora Non
Divina
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Di Questo Eletto Contenuto -
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Conformo la mia Anima - come una Chiesa,
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Al Suo Sacramento -
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* * *
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My Worthiness is all my Doubt -
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His Merit - all my fear -
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Contrasting which, my quality
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Do lowlier - appear -
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Lest I should insufficient prove
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For His beloved Need -
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The Chiefest Apprehension
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Upon my thronging Mind -
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'Tis true - that Deity to stoop
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Inherently incline -
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For nothing higher than Itself
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Itself can rest upon -
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So I - the Undivine Abode
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Of His Elect Content -
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Conform my Soul - as 'twere a Church,
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Unto Her Sacrament -
Emily Dickinson
Frasi di Emily Dickinson
Quanto alla differenza nei costumi e nelle leggi né Mosè né alcun altro si curò di trattarla. Eppure, c'è molto maggiore varietà negli usi e nei costumi politici delle nazioni, che non nelle loro lingue. Quale è quel greco che considera lecito di avere commercio con la sorella, con la figlia, con la madre? Ebbene, ciò è buono presso i Persiani. E debbo io indugiarmi a dimostrare, caso per caso, che i Germani sono amanti della libertà e insofferenti di giogo, mentre i Siri, i Persiani, i Parti sono più alla mano e docili, al pari degli altri barbari ad Oriente e a Mezzogiorno, che tutti, senza distinzione, si sottomettono volentieri anche ai governi più dispotici? Se dunque tutte queste cose, che sono le più importanti ed apprezzabili, si son fatte senza una provvidenza superiore e veramente
divina
, a che scopo onorare e venerare un Dio che non provvede niente? Se non si curò né della vita, né dei caratteri, né dei costumi, né delle buone leggi, né della costituzione civile, ha forse diritto di reclamare onori dagli uomini?
Giuliano l'Apostata
Cit. da
Contro i galilei
Frasi di Giuliano l'Apostata
Ho costantemente bisogno di musica, di quella musica che scorre nelle vene facendo tremare l'intero pianeta, pura e
divina
sostanza della mia vita.
Carlo Prevale
Carlo Prevale
La musica è la compagna ideale nei momenti tristi, difficili o di gioia. La
divina
sostanza che crea emozione in ogni situazione.
Carlo Prevale
Carlo Prevale
Georgie Banks
: Papà, zia Jane, accorrete! Presto!
Michael Banks
: Cosa c'è, Georgie?!
Jane Banks
: Cosa è successo?!
Georgie
: Facevo volare un aquilone! Si è impigliato in una tata!
Jane
: Di che cosa parli?
Georgie
: Venite! Venite a vedere!
Michael
: E... dove hai preso quell'aquilone?
Georgie
: L'ho trovato nel parco. Lei gli ha impedito di volare via.
[Fa entrare in casa Mary Poppins]
Michael
: Mary...
Jane
: ...Poppins!
Mary Poppins
: Chiudi la bocca, Michael. Non sei ancora un merluzzo. Lo sai, nevvero?
[Jane ride]
Jane Banks, ancora piuttosto incline al riso, vedo.
Michael
: Bontà
divina
! Sei davvero tu! Non sei invecchiata di un giorno!
Mary Poppins
: Davvero? Che incredibile scortesia! Non si parla mai dell'età di una donna, Michael! Speravo di averti educato meglio.
Michael
: Mi dispiace, non volevo...
Jane
: Sei tornata... Credevo che non ti avremmo più vista...
Michael
: E' bellissimo rivederti!
Mary Poppins
: Davvero, non trovate?
Dal film:
Il ritorno di Mary Poppins
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Che mi venga un colpo!
[Mary Poppins arriva dal cielo planando attaccata all'aquilone]
Mary Poppins
: Devi stare più attento quando si alza il vento, Georgie. Potevi perdere il tuo aquilone. E voi due potevate perdere Georgie. Sarebbe volato via se non avessi tenuto ben saldo l'altro capo del filo... Bontà
divina
! Annabel, che è successo al tuo cappotto? Hai un intero campo di patate sul bavero! E John... stesso disastro.
Annabel Banks
: Come sai i nostri nomi?
Jack
: Perché è Mary Poppins, ragazzi! Posso dire che sei incantevole come sempre?
Mary Poppins
: Oh, trovi davvero? Lieta di vederti Jack.
Jack
: Sono felice anch'io, Mary Poppins.
Dal film:
Il ritorno di Mary Poppins
Scheda film e trama
Frasi del film
Bevi dunque tutt'e due i calici, dell'Antico e del Nuovo Testamento, perché in entrambi bevi Cristo.
[...]
La Scrittura
divina
si beve, la Scrittura
divina
si divora, quando il succo della parola eterna discende nelle vene della mente e nelle energie dell'anima.
Sant'Ambrogio
Cit. da
Commento al Salmo I, 33
Frasi di Sant'Ambrogio
Io sono un uomo sincero
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di dove cresce la palma
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e prima di morire vorrei
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trarre i miei versi dall'anima.
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Io vengo da ogni parte
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e in ogni luogo vado,
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sono arte tra le arti
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e monte tra le montagne.
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Io conosco i nomi strani
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delle erbe e dei fiori
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e gli inganni dei mortali
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e i sublimi dolori.
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Ho visto nella notte scura
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piovere sopra il mio capo
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raggi di luce pura
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di
divina
bellezza
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Le ali ho visto nascere
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sulle spalle di donne belle
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e salire dalle macerie
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volando le farfalle.
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Ho visto vivere un uomo
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con un pugnale al costato
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che non ha mai detto il nome
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di colei che lo ha ammazzato.
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Rapida come un riflesso
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due volte ho visto l'anima, due:
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quando è morto mio padre
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e quando lei mi ha detto addio.
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Ho tremato una volta al cancello
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all'entrata della vigna
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quando una perfida ape
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punse la fronte di mia figlia
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Ho gioito una volta della sorte
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che mi fece felice, vedendo
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che la sentenza della mia morte
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il sindaco la leggeva piangendo.
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Odo un sospiro che attraversa
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la terra il mare, ma
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non è un sospiro, è che
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mio figlio si sta per svegliare.
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Se mi dicono Dal gioielliere
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scegli il miglior gioiello
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io scelgo un amico sincero
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e metto a lato l'amore.
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Ho visto un'aquila ferita
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volare nell'azzurro sereno
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e morire nella sua tana
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la vipera col suo veleno
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So bene che quando il mondo
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cede livido al riposo
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sopra il silenzio profondo
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mormora il ruscello sinuoso.
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Ho messo la mano audace,
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dall'orrore e dal giubilo vinta,
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su quella stella già spenta
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che cadde davanti alla porta.
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Nel mio petto coraggioso occulto
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la pena che mi ferisce,
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figlio di un popolo schiavo
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vive per lui e zitto perisce.
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Tutto è bello e costante,
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tutto è musica e ragione
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e tutto è come il diamante:
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prima che luce è carbone.
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Io so che lo sciocco si interra
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con gran lusso e gran pianto.
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che non c'è frutta sulla terra
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come quella del camposanto.
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Taccio e capisco e mi tolgo
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la pompa del rimatore
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e appendo all'albero marcio
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il mio camice da dottore.
José Martí
Frasi di José Martí
C'è un bel sole, onde di schiuma
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e sabbia fine e Pilar
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vuole andare a sfoggiare
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il suo cappellino con la piuma
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Guarda che bimba
divina
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grida il padre e poi la bacia
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Vai libera passerottina
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e riportami la sabbiolina!
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Io vado con la mia bambina
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Dice la mamma premurosa.
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Ma non macchiare con la sabbia
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le tue scarpettine rosa!
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Andarono nel giardino,
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nel vialetto con il tiglio,
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la mamma colse una rosa
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e Pilar scelse un bel giglio.
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Lei è pronta per il gioco
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con cerchio, secchio e paletta.
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Il secchio è color violetta
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e il cerchio è color del fuoco.
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Vengono a vederle passare,
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nessuno le lascia partire.
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La mamma si mette a ridere
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ma un vecchio si mette a piangere.
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L'aria fresca spettina
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Pilar che viene e va
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e spiritosa domanda Mamà!
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ma tu lo sai chi è una regina?
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E se torneranno di sera
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dalla riva del mare,
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per la mamma e per Pilar
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papà il calesse manderà.
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La spiaggia è proprio bella.
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Tutto il mondo si incontra lì.
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Porta gli occhiali la nonna
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della francesina Magalì
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C'è Alberto il militare
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che ha guidato la processione
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con il tricorno e il bastone
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e ha spinto una barca nel mare.
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Che cattiva Maddalena
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con i suoi nastri e nastrini
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che sotterra quella povera
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bambola senza i piedini!
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Conversano là sui cuscini
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sedute con i cavalieri
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le signore come fiori
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all'ombra degli ombrellini.
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Però con quel modo di fare
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è tanto serio e triste il mare.
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È più allegro laggiù, là avanti,
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dove vanno tutti quanti!
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Si dice che il mare canta
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meglio laggiù, nel popolare.
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e che la sabbia è più bianca
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dove le bimbe sole possono stare.
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Pilar corre dalla sua Mamà:
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Mamà, io sarò buona, tanto buona,
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Lasciami andare sola sulla riva
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Laggiù dove mi vedi, un pò più in là...
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Questa bambina capricciosa!
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Tutti i giorni mi fa arrabbiare!
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Vai, ma sta attenta a non sporcare
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quelle tue scarpettine rosa!
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Le giunge ai piedi la schiuma.
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Gridano allegre tutte e due.
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Se ne va dicendo Addio!
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Quella con cappellino con la piuma.
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Va laggiù molto lontano
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dove l'acqua è più benefica,
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dove si siedono i poveri
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dove si siedono i vecchi.
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Andò la bambina a giocare,
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la spuma bianca calò
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e passò il tempo e passò
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un aquila sopra il mare.
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E mentre il sole tramontava
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dietro la duna dorata
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giunse zitto un cappellino
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che sulla sabbia camminava.
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Fatica tanto, fa fatica
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a camminare... ma che cos'ha
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Pilar che cammina così, cos'ha
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che viene a testa bassa sino qua?
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Lo sa bene la bella Mamà
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Perché fatica tanto ad andare:
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Le tue scarpette rosa Pilar?
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Dove le hai messe? Dimmelo già!
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Ahi cattiva! ma dove saranno?
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Dimmi dove, Pilar! Signora
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Dice una donna piangendo,
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Sono qui! Guardi! Qui stanno!
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Io ho una bimba malata
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che piange nella stanza oscura
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e la porto sulla riva del mare
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a vedere il sole, a riposare.
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Ieri notte sognò e sognò
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con il cielo e udì un canto.
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mi ha fatto paura, ne ho pianto
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l'ho portata e s'addormentò.
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Con quei minuti braccini
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stava come abbracciando
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e io guardando e guardando
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quei suoi scalzi piedini.
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Mi giunse vicino la schiuma,
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alzai gli occhi e vidi
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questa bambina davanti a me,
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col suo cappellino con la piuma.
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Sembra proprio come dipinta
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la tua bambina. Sembra finta.
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Vuole giocare? Volesse!
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Perché non ha le scarpette?
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La guardò, le prese le manine,
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i freddi piedini le toccò.
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Oh, prendi le mie scarpine!
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Io ne ho tante! Troppe ne ho!
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Non so bene bella signora
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Che cosa è successo allora.
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Su quei nudi piedini le pose
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quelle scarpette come due rose.
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Si videro apparire i fazzoletti
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Di una russa e di un'inglese
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e la nonna di Magalí
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si tolse gli occhiali lì per lì.
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La Mamà aperse le braccia
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e strinse al petto Pilar.
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Prese la giacca sciupata
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senza nastri, malandata.
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Tutto lo vuole sapere
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sulla malata la Mamà.
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Non vuole sapere che piange
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quella donna per la povertà
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Sì Pilar, daglielo e anche quello!
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Il tuo mantello, il tuo anello!
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Le diede il denaro, ogni cosa,
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un bacio e poi anche la rosa.
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Tornano zitte e stanche
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alla casa col giardino
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Pilar sta seduta sul cuscino
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alla destra delle panche.
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E dice una bella farfalla
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che vide dalla tuberosa
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custodire sotto una palla
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di vetro le scarpettine rosa.
José Martí
Titolo della poesia:
Le scarpette rosa
Frasi di José Martí
Elwood
: Dico solo che dobbiamo trovare come procurarci quei soldi onestamente.
Jake
: Potrebbe essere un problema.
Elwood
: Come dice la Pinguina, dobbiamo muoverci verso la redenzione. Dobbiamo andare in chiesa.
Jake
: Dobbiamo redimerci. Dobbiamo andare in chiesa. Stronzate.
Elwood
: Andiamo.
Cerimoniere
: E ora, fratelli, il sermone di oggi sarà tenuto dal nostro amato reverendo Cleophus James!
Reverendo Cleophus James
: Voglio... voglio raccontarvi cosa mi è capitato. Al mio risveglio, stamattina, ho udito uno strano rumore. Al mio risveglio, stamattina, ho udito uno strano rumore. Sapete che cos'era? Era uno scampanellio, di migliaia di anime perdute. E sto parlando delle anime di donne e di uomini che sono dipartiti da questa vita. Dove sono quelle anime perdute e tormentate che vagano invisibili sulla terra? Cercando la luce
divina
che ormai non troveranno? Perché è troppo tardi, troppo tardi sì!, troppo tardi perché possano vedere di nuovo la luce che un tempo hanno scelto di non seguire! Fratelli, io vi dico: non vi perdete quando arriva la vostra ora! Poiché il giorno del Signore arriva come un ladro nella notte! Amen! Siete pronti?
Well, well, well... Let us all (All go back) / To the Old (Old landmark) / Let us all to the Old (All go back Old Landmark) / Let us stay in the service of the Lord / Jesus, ohh! (He's my Lord, oh, my Lord) / Let us preach of the Old / At the... (Hey! Hey!) / Landmark / Praise the Lord, well! / Let us preach, at the Old / Preach the Word, all the way / Yeah, preach / Preach the Word, all the way / Do it, know it, fell it (All people) / People, people, well (Preach the Word) / Let us preach, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / People, now / Brothers, sisters / Yeah, Lord, Yeah, Lord, Yeah, Lord, Yeah, Lord / Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh / Oh, Lord / Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh / Oh, child...
Elwood
: Jake, ti senti bene?
Jake
: La banda! La banda!
James
: Tu hai visto la luce!
Jake
: La banda! La banda!
James
: Tu hai visto la luce!
Elwood
: Quale luce?
James
: Lui ha visto la luce!
Jake
: Sì! Sì! Gesù Cristo ha compiuto il miracolo! Ho visto la luce! La banda, Elwood! La banda!
Elwood
: La banda? La ba... La banda. La banda!
James
: Ringraziamo Iddio!
Elwood
: Che il Signore benedica gli Stati Uniti d'America! La banda! La banda! La banda! La banda! La banda!
James
: Well / Let us all, to the Old (All go back, Old Landmark) / Let us all, to the Old (All go back, Old Landmark) / Turnin', yearnin', learnin', burnin' / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Let us stay in the service of the Lord
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Bimba
: Corri! Corri! Corri!
Matthew
: Non mi prendi! Non mi prendi!
Madre
: Bravissima! Corri così, che lo prendi! Corri così, che lo prendi!
Matthew
: Sono molto più veloce di te!
Madre
: Brava!
Bimba
: E adesso ti prendo io!
Madre
: Va bene, adesso basta. Basta, tutti in casa, forza, che è ora di fare merenda!
Bimbi
: Sì!
Madre
: Bambini, ubbidite!
Domestico
: Il signore è desiderato al telefono.
Bimbi
: Non vogliamo rientrare a casa! Dai, corri, corri!
Uomo Dalle Mani Curate
: Sì?
Smoking Man
: Siamo in allerta. Il gruppo si riunisce.
Uomo Dalle Mani Curate
: È in atto un'emergenza?
Smoking Man
: Sì. L'appuntamento è per stasera, a Londra. Si studierà una strategia.
Uomo Dalle Mani Curate
: Chi ha convocato la riunione?
Smoking Man
: Strughold. Era a Tunisi, è partito poco fa.
Matthew
: Ahi! Mamma!
Madre
: Matthew! Matthew! Cos'è successo, amore mio? James! James, venga ad aiutarmi!
Matthew
: Mamma, mi fa male la gamba!
Madre
: Forza, tesoro, adesso chiamiamo sùbito il dottore.
Matthew
: Mi fa male, mamma!
Uomo Dalle Mani Curate
: È arrivato Strughold?
Uomo
: Sì, signore. L'attendono in biblioteca.
Conrad Strughold
: Eravamo in apprensione. Alcuni di noi hanno fatto un lungo viaggio, eppure lei arriva per ultimo.
Uomo Dalle Mani Curate
: Domando scusa. Mio nipote è caduto e si è rotto una gamba.
Strughold
: Per ingannare la noia dell'attesa, abbiamo guardato dei video che ci preoccupano ulteriormente.
Uomo Dalle Mani Curate
: Ulteriormente rispetto a cosa?
Strughold
: Siamo costretti a rivedere la nostra posizione, il nostro piano, per alcuni eventi biologici che si impongono all'attenzione.
I Anziano
: Il virus ha subìto una mutazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: Dando luogo a cosa?
Strughold
: A una nuova entità biologica extraterrestre.
Uomo Dalle Mani Curate
: Misericordia...
divina
.
Strughold
: La configurazione dell'infezione di massa deve indurci a riconsiderare la filosofia stessa del nostro apporto alla loro operazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: Qui non si tratta più di colonizzazione! Stiamo parlando di ripopolamento incontrollato! Tutto il lavoro di questi decenni... Se fosse vero, vorrebbe dire che ci hanno strumentalizzati, che siamo vittime di un inganno!
I Anziano
: Potrebbe sempre essere un caso isolato.
Smoking Man
: E chi ce lo assicura?
Strughold
: Comunicheremo loro cosa abbiamo scoperto, e le nostre conclusioni, mettendo a disposizione uno dei corpi infettati dall'organismo in incubazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: E con quali speranze? Per sentirci dire che è vero? Che non siamo altro che materia digeribile finalizzata alla nascita di nuovi stirpi aliene? Collaborando non faremo che elemosinare il nostro annientamento.
Strughold
: Collaborare è la nostra ultima e unica possibilità di salvezza.
Smoking Man
: Hanno bisogno di noi per ultimare i preparativi.
Strughold
: Continueremo ad usarli come loro stanno usando noi. Guadagneremo il tempo necessario per mettere a punto... il nostro vaccino.
Uomo Dalle Mani Curate
: A quanto vedo il mio ritardo ha sortito gli effetti di un'assenza: è già stata elaborata una strategia.
Smoking Man
: C'è un'altra complicazione. Mulder ha visto il cadavere di una delle presunte vittime dell'attentato, e ora è tornato a Dallas. Qualcuno gli ha dato un'imbeccata.
Uomo Dalle Mani Curate
: Di chi si tratta?
Smoking Man
: Di Kurtzweil, pensiamo.
Uomo Dalle Mani Curate
: Nessuno è disposto a credere a Kurztweil, o ai suoi libercoli. È un eccentrico farneticante.
I Anziano
: Mulder però gli crede.
Smoking Man
: Allora Kurtzweil va eliminato.
Strughold
: La stessa cosa vale per Mulder.
Uomo Dalle Mani Curate
: Uccidete Mulder, e le ossessioni di un singolo si trasformeranno come per incanto in una crociata.
Strughold
: E allora non ci rimane che privarlo di quanto ha di più caro, qualcosa che ami più della sua stessa vita.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Temo che lei stia cercando il classico ago nel pagliaio. L'esplosione è stata talmente violenta che finora non siamo riusciti a mettere insieme granché.
Mulder
: Mi interessa qualsiasi cosa esuli dalla normalità. Magari proveniente dai locali del NFGE dove c'erano i corpi.
Agente
: Beh, non ci aspettavamo di trovare cadaveri, tra le macerie. Ora sono a Washington.
Mulder
: C'è altro rinvenuto in quei locali che Washington sta ancora aspettando?
Agente
: Dei frammenti ossei, sono usciti dal setaccio stamattina. Abbiamo pensato a un'altra vittima, ma poi si è saputo che provenivano da un sito archeologico nei dintorni.
Mulder
: Li avete esaminati?
Agente
: No, sono solo fossili, a quanto ci risulta.
Mulder
: Vorrei che li vedesse quella collega, se non le dispiace.
Agente
: Se sono a portata di mano, l'accontento volentieri.
Mulder
: Hai detto che non saresti venuta.
Scully
: Non era previsto. Oltretutto stanotte ho passato più di mezz'ora in una cella frigorifera. Ma ho studiato i campioni di sangue e di tessuto prelevati dal corpo del pompiere.
Mulder
: Cos'hai scoperto?
Scully
: Qualcosa che non potrei mostrare a nessuno. Non senza suscitare quel genere di attenzione che al momento tendo a evitare. Comunque, ciò che ha infettato le vittime è rivestito di uno strato proteinico che finora non avevo mai visto. La sua azione su di loro è stata estremamente rapida.
Mulder
: Com'è avvenuta l'infezione?
Scully
: Questo non lo so, ma a meno che non risponda ai trattamenti convenzionali potrebbe costituire una seria minaccia
Agente
: Sono solo fossili, come le ho detto. Erano lontani dall'epicentro dell'esplosione, non ne ricaverete granché.
Mulder
: La ringrazio. Ti spiacerebbe dare un'occhiata a questo reperto? Da quale località ha detto che provengono?
Agente
: Glielo faccio vedere sulla carta.
Bronschweig
: Voglio che tutte le regolazioni siano verificate e ricalibrate. Voglio una temperatura costante di due gradi sotto zero, quando trasferiremo il soggetto dopo la somministrazione del vaccino. È uscito!
Tecnico
: Come?
Bronschweig
: Ha abbandonato l'ospite. L'incubazione è terminata.
Tecnico
: Cosa c'è?
Bronschweig
: Aspetta. Lo vedo. Oh! Bontà
divina
.
Tecnico
: Lo vede ancora?
Bronschweig
: Sì. Altro che piccoli omini verdi. Ho bisogno di voi, quaggiù! Presto! Ho bisogno di aiuto! Ma cosa fate? Cosa fate? Oh, mio dio! Oh...
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Felice lo scrittore, il quale, lasciando da parte i caratteri noiosi ed antipatici che lo hanno colpito per il loro banale, triste realismo, si dedica alla descrizione di quelli che rivelano l'alta dignità dell'uomo, e felice colui che dall'immenso turbine delle immagini ogni giorno ricorrenti, ne sceglie solo pochissime ed elette; felice lo scrittore che non ha mai tradito l'elevato tono della propria ispirazione, non si è abbassato dalla sua altezza al livello dei poveri confratelli mortali, si è tutto immerso nelle proprie immagini idealizzate, senza mai toccare la terra, da cui queste sono tanto lontane. Doppiamente invidiabile è la sua splendida sorte: sta in mezzo alle sue splendide creature come nella propria famiglia, e alte e lontane si diffondono le sue parole. Ha offuscato gli occhi degli uomini con fumi inebrianti, li ha meravigliosamente lusingati, celando le tristezze della vita e mostrando loro bellissimo l'uomo. Tutti, applaudendo, lo seguono e corrono dietro il suo carro trionfale. Lo dicono un grande universale poeta, che s'innanza sugli altri geni del mondo, come l'aquila al di sopra degli altri uccelli. Soltanto a sentirne il nome, palpitano i giovani ardenti cuori; lacrime gli rispondono, brillano negli occhi di tutti... Non v'è chi l'uguagli nella sua forza: egli è un dio! Ma non è questo il destino, ben diversa è la sorte dello scrittore, che osa far venire alla superficie quando sta sempre bene in vista, ma che gli occhi indifferenti non vedono, che osa smuovere la terribile melma delle piccinerie che sviano la nostra vita, che penetra nella profondità delle nature fredde, volgari e meschine, di cui brulica il nostro cammino sulla terra, a volte amaro e tedioso; guai allo scrittore che osa, con la potenza del suo scalpello implacabile, rappresentarle in preciso rilievo, agli occhi di tutti! Egli non raccoglie gli applausi del popolo, non scorge lacrime di riconoscenza, non conosce l'unanime plauso degli animi commossi; non gli vola incontro la fanciulla sedicenne, col cervello acceso, colma di eroico entusiasmo; a lui non è dato obliarsi nel dolce incantesimo dei suoni da lui stesso evocati; né può sfuggire al giudizio dei contemporanei, al giudizio ipocritamente insensibile dei contemporanei, un giudizio che dirà di nessun conto e degne di disprezzo le creature da lui vagheggiate, gli assegnerà un posto disprezzato tra gli scrittori che offendono l'umanità, attribuirà a lui le peculiarità dei personaggi che ha descritto, gli negherà il cuore, l'anima e la
divina
fiamma dell'ingegno, poiché il giudizio dei contemporanei non riconosce come siano egualmente belle le lenti che guardano il sole e quelle che ci mostrano i movimenti degli insetti invisibili; il giudizio dei contemporanei non riconosce che occore una eccezionale profondità dello spirito per illuminare un quadro che ritrae il lato spregevole della vita e trasformarlo nella perla dell'opera d'arte: il giudizio dei contemporanei non riconosce che l'altisonante riso dell'entusiasmo è degno di stare a fianco agli elevati moti lirici e che un abisso si apre fra questo riso ed i contorcimenti di un pagliaccio da fiera! Non riconosce tutto questo, il giudizio dei contemporanei, e tutto volge a rimprovero e beffa dello scrittore misconosciuto: senza trovare partecipazione, rispondenza, simpatia, come un viandante che non abbia famiglia, egli resta solo sulla strada. Duro è il suo cammino e ben amara la sua solitudine.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Molina
: Mangiano seduti alla monumentale tavola del castello di Werner, quando Werner comincia a notare il freddo distacco di lei. Leni, improvvisamente, impulsivamente, getta il suo bicchiere di vino dall'altra parte della stanza, e dice...
Leni
: Mi rifiuto di amare un uomo che è il macellaio della mia Patria!
Werner
: Amore mio, vieni con me, e certo capirai.
Molina
: Werner la conduce davanti all'Archivio di Stato, pieno di foto e di documenti che descrivono la fame nel mondo... Le mostra come le classi dominanti provocano artificialmente crisi alimentari per rendere schiave le masse. Leni è profondamente scossa, e comincia a vedere tutto attraverso gli occhi di Werner. E da quel momento, Leni capisce la missione di Werner: liberare l'umanità dall'ingiustizia e dalla tirannia. Quando lasciano l'archivio in stile barocco, Leni è tormentata dall'angoscia di sentire il proprio cuore che torna all'ammirazione di prima, ma questa volta con la profondità di un amore rinato.
Leni
: Amore mio, come ho mai potuto dubitare di te?
Molina
: Lei lo implora di perdonarla, e gli promette di aiutarlo a catturare i suoi nemici. Organizza una riunione segreta con il capo della Resistenza, dicendogli che avrebbe consegnato la mappa... Ricordi la mappa?
Valentin
: Hm.
Molina
: Solo a lui.
Leni
: Credo sia questo che desideri tanto.
Capo Della Resistenza
: Sì. Sei stata brava. Molte volte ho avuto la tentazione di provare io a rubargliela, ma certe cose le fa meglio una donna. Una donna che riesce a tradire l'uomo che ama. E poi c'è qualche altra cosa che ho sempre voluto. Molto di più di questa mappa.
Leni
: Che cosa?
Capo Della Resistenza
: Tu lo sai molto bene. Eh? Ho fatto preparare un banchetto per due.
Leni
: Non ho appetito.
Capo Della Resistenza
: Io sì. Di te. Ah!
Molina
: Werner la sente cantare. Lei canta come non ha mai cantato. Canta il suo eterno amore per lui. E lo prega di non piangere, perché il suo sacrificio non è stato inutile. Fine. Allora, che ne dici? Hm?
Valentin
: Racconti bene, ma raccontamene uno che mi piaccia.
Molina
: Oh, andiamo, la storia d'amore era
divina
. Dimentica se il resto non era proprio perfetto. Quando Leni... Che succede? Che cosa vedi?
Valentin
: Quel disgraziato è Amerigo.
Molina
: Chi?
Valentin
: L'uomo del mio passaporto.
Molina
: Ah.
Valentin
: Non sanno che sta qui.
Molina
: Chi non lo sa? Ti prego, Valentin, ti posso aiutare.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Luis Alberto Molina
: Lei è... beh, lei è... in un certo senso, un po'... strana. È una cosa che risalta subito. Non è una donna come tutte le altre. Sembra... chiusa, perduta in se stessa. Sola. In un mondo che si porta profondamente dentro, ma circondato da un altro mondo, di gran lusso. Un sontuoso boudoir, il letto di raso trapuntato, tende di chiffon... Dalla sua finestra puoi vedere la torre Eiffel. Eh... Improvvisamente la cameriera le porta una scatola confezionata come un regalo, omaggio di un ammiratore. Lei è una diva di cabaret di altissimo livello. Apre la scatola: è un bracciale di diamanti. Ma lo rimanda indietro. Gli uomini sono veramente ai suoi piedi. Ne ha conosciuti molti, ma non quello che aspetta da tutta la vita, un vero uomo. La governante le ha preparato il bagno di schiuma. La diva prende un asciugamano, e se lo avvolge intorno ai capelli, come un turbante. Le sue unghie sono tinte in un rosa pesca, si slaccia la camicia di taffetà, e la lascia scivolare lentamente lungo le sue cosce, fino al pavimento di piastrelle. La sua pelle scintilla. La snella caviglia si infila nell'acqua profumata, poi si immergono le sue gambe sensuali, e infine l'intero suo corpo è accarezzato dalla schiuma.
Valentin Arregui
: Te l'avevo detto, non voglio descrizioni erotiche.
Molina
: Come vuoi, ma lei è una donna incantevole, capisci cosa voglio dire? Voglio dire... la più incantevole donna del mondo...
Valentin
: Sì, sicuro!
Molina
: Sicuramente! Una figura perfetta! Lineamenti classici, ma con questi grandi occhi verdi.
Valentin
: Sono neri.
Molina
: Sono io quello che ha visto il film, ma se è questo che vuoi, grandi occhi neri. Dolci occhi, teneri occhi, ma bada bene: vedono tutto, ogni cosa. Non gli puoi nascondere niente. Nonostante sia sempre solitaria, tiene gli uomini a distanza.
Valentin
: È probabile che le puzzi il fiato, qualcosa del genere, ah, ah, ah!
Molina
: Se vuoi fare lo spiritoso su un film che mi ha affascinato, non c'è motivo di continuare!
Valentin
: D'accordo, d'accordo, prosegui.
Molina
: Magia! Siamo a Parigi. Truppe. Marciano allineate proprio sotto l'Arc de Triomphe. Sono magnifici soldati. E... le ragazze francesi applaudono vedendoli passare. Poi... ci troviamo in un tipico vicolo parigino senza uscita, di quelli... di quelli... di quelli in salita su per la collina. E ci sono dei Francesi dall'aspetto molto strano. Non quei tipici Francesi con il basco. Eh... scaricano un camion. Siamo in tempo di guerra, naturalmente, e le scatole contengono prelibatezze di contrabbando, come carne in scatola, formaggi squisiti, pesche sciroppate...
Valentin
: Non parlarmi di roba da mangiare!
Molina
: Non ho nominato né prosciutti né paté.
Valentin
: Dico sul serio: niente roba da mangiare e niente donne nude.
Molina
: Hai ancora le vertigini?
Valentin
: È la schiena.
Molina
: Hai di nuovo perso sangue. Guarda la camicia: è tutta bagnata.
Valentin
: È solo sudore, ho avuto un altro attacco di febbre.
Molina
: Che... ne pensi del mio racconto? Non è fantastico?
Valentin
: Fa passare il tempo.
Molina
: Vorresti dire che ti piace?
Valentin
: Non aiuta nessuna grande causa, però mi sembra tutto a posto.
Molina
: Maria benedetta, ma non mi sai dire altro? Devi avere studiato filosofia politica a scuola!
Valentin
: Si dice "scienze politiche"; e la risposta è no, ho studiato giornalismo.
Molina
: Quindi puoi apprezzare una buona storia.
Valentin
: Mi è facile smascherarne il meccanismo.
Molina
: So che non è una di quelle cose terribilmente intellettuali alle quali devi essere abituato, è solo... una storia romantica, ma tanto bella... Ora, a un tratto, questo convoglio militare avanza. Meravigliosi soldati tedeschi catturano quei loschi contrabbandieri, sorprendendoli in flagrante. Li arrestano tutti. Però, in disparte, è parcheggiato un camioncino, con due partigiani francesi della Resistenza, che spiano i Tedeschi. Uno, zoppo, e uno mezzo sordo.
Valentin
: Aspetta un minuto: i tipi loschi arrestati dai Tedeschi...
Molina
: Sì?
Valentin
: Perché dici che non sembravano Francesi?
Molina
: Non sembravano Francesi. Sembravano... Turchi. Non sono sicuro, ma avevano quei berretti... sai quei berretti che portano, fatti così... Turchi. Come i fez.
Valentin
: Quei berretti... erano yarmulkas. Non capisci che questo è uno sporco film antisemitico?
Molina
: Oh, andiamo!
Valentin
: Aspetta! Dev'essere stato un film tedesco, no?
Molina
: Non lo so. È stato anni fa. Senti, io non spiego i miei film: sciupa tutta l'emozione.
Valentin
: Dev'essere stato un film di propaganda nazista, fatto tutto durante la guerra...
Molina
: Non lo so... quello era solo lo sfondo. Qui comincia la parte più importante, quella che riguarda gli amanti.
Divina
...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: E poi, un giorno, il dramma. Come ogni anno, Amandine Fouet porta sua figlia ad accendere un cero a Notre-Dame perché il cielo le invii un fratellino. La risposta
divina
si manifesta tre minuti dopo. Ahimè, dal cielo non piomba un neonato, ma una turista del Québec, Marguerite Boujard, decisa a farla finita con la vita.
Marguerite Boujard
: Aaaah!
Narratore
: Amandine Poulain, nata Fouet, muore sul colpo. Dopo la morte di sua madre, Amélie si ritrova a tu per tu con suo padre. Costui, già poco comunicativo, si rinchiude ancora di più in se stesso. Si lancia nella costruzione maniacale di un mausoleo in miniatura, per raccogliere le ceneri di sua moglie. Passano i giorni, i mesi, poi gli anni. Il mondo esterno appare così morto che Amélie preferisce sognare una sua vita in attesa di avere l'età per andarsene. Cinque anni più tardi, Amélie è cameriera in un bar-ristorante di Montmartre, "Les Deux Moulins". È il 29 agosto. Tra 48 ore, il destino di Amélie si ribalterà. Ma per il momento, lei non ne sa nulla. La sua vita scorre tranquilla fra le colleghe e i frequentatori del bar. Lei è Suzanne, la padrona. Zoppica un po', ma non ha mai rovesciato un bicchiere. Da giovane faceva la ballerina equestre al circo Medrano. Le piace: uno sportivo che piange per la delusione. Non le piace: vedere nel suo bar un uomo umiliato davanti a suo figlio.
Prepotente
: Io penso e tu obbedisci!
Narratore
: Ai tabacchi c'è Georgette, la malata immaginaria. Quando non ha l'emicrania, ha il nervo sciatico infiammato. Non le piace la frase: "Sia benedetto il frutto del ventre tuo". Ecco Gina, collega di Amélie. Sua nonna era guaritrice. Le piace scrocchiarsi le ossa. Serve un Kirsch al lampone a Hipolito, lo scrittore fallito. A lui piace soprattutto vedere in tv un torero che si fa incornare. Il tizio che li osserva truce è Joseph, un amante geloso respinto da Gina.
Passa le giornate a spiarla per vedere se c'è un altro. La sola cosa che gli piace è schiacciare le palline della plastica da imballo. In ultimo c'è Philomène, l'hostess. Amélie le tiene il gatto Rodrigue quando lei parte. A Philomène piace
: il rumore della ciotola sul pavimento. A Rodrigue invece piace: essere presente quando si raccontano le favole ai bambini.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla creatura del film La forma dell'acqua]
Per alcuni è un'entità
divina
, per altri è una creatura sporca o oscura, per Elisa incarna il miracolo di un riconoscimento inaspettato, come quando qualcuno ti guarda per la prima volta.
Guillermo del Toro
Frasi di Guillermo del Toro
Salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch'i' vidi de le cose belle
che porta 'l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Dante Alighieri
Cit. da
Divina
Commedia, Inferno
Frasi di Dante Alighieri
Le virtù di Platone partivano dalla temperanza, e attraverso il coraggio e la saggezza giungevano sino alla giustizia; le virtù cristiane partono dall'abnegazione, e attraverso la dedizione alla volontà
divina
giungono all'amore.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il primo gradino (1892) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Ci sono tempi, come il nostro, in cui la gente religiosa non è visibile, essa passa la sua vita disprezzata ed umiliata da tutti e, come accade da noi, nell'esilio, nelle carceri, nei battaglioni disciplinari; ma questa gente esiste e in loro si fonda la vita ragionevole dell'umanità. Proprio questa gente religiosa, sebbene sia poca, può spezzare e spezzerà quel cerchio magico in cui sono chiuse e come stregate le persone. Questa gente lo può fare, perché tutte le tribolazioni ed i rischi che impediscono alle persone non religiose di andare contro l'organizzazione della società esistente, non solo non spaventano le persone religiose, ma rafforzano il loro zelo nella lotta contro l'errore e nel professare, con le parole e con i fatti, ciò che esse ritengono sia la verità
divina
.
[Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Mio caro Mikhail Aleksandrovich,
scrivo "caro" non perché questa è l'abitudine, ma perché, da quando ho ricevuto la sua prima lettera e soprattutto la seconda, sento che lei mi è molto vicino e ho molto affetto per Lei. In questo sentimento vi è parecchio egoismo. Forse lei non mi presterà fede, ma è incredibile, quanto io mi senta solo e fino a qual punto il mio vero io sia disprezzato da tutti quelli che mi circondano. So che colui che sopporterà fino alla fine, sarà salvato, so che solo nelle cose vane l'uomo può godere il frutto del proprio lavoro o almeno vederne i risultati: ma nell'opera della
divina
verità, che è eterna, non può vedere il frutto nel breve spazio della sua brevissima vita.
So tutto questo, eppure spesso sono preso dalla disperazione; perciò il nostro incontro e la mia quasi certezza di trovare in Lei un uomo che cammina sinceramente insieme a me, sulla medesima via e con lo stesso mio fine, mi riempie di gioia.
[Lettera a M.A. Enghelgardt]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
- Bontà
divina
che bei diamanti!
- La bontà
divina
non ha nulla a che vedere con tutto questo, carino.
Mae West
Frasi di Mae West
Mira colui con quella spada in mano, | che vien dinanzi ai tre sì come sire: | quelli è Omero poeta sovrano.
Dante Alighieri
Cit. da
Divina Commedia, Inferno, Canto IV" href="http://www.divincommedia.it/?v=1:4" target="blank">
Divina
Commedia, Inferno, Canto IV
Frasi di Dante Alighieri
Ché la Bellezza, odimi bene, Fedro, la Bellezza soltanto è
divina
e visibile a un tempo, ed è per questo che essa è la via al sensibile, è, piccolo Fedro, la via che mena l'artista allo spirito.
Thomas Mann
Cit. da
La morte a Venezia
Frasi di Thomas Mann
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