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Divina creatura

Frasi del film

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Frasi di Divina creatura

Riassunto e trama del film Divina creatura

[da Wikipedia]

Nell'alta società della Roma degli anni venti, il duca Daniele di Bagnasco (Terence Stamp) è uno degli uomini più in vista, brillante e affascinante conquistatore di cuori femminili.

Quando si invaghisce della borghese Manuela Roderighi (Laura Antonelli), condividendola e poi strappandola all'ingenuo fidanzato Martino Ghiondelli (Michele Placido), quella che dovrebbe essere solo l'ennesima avventura di breve durata si trasforma in una bruciante passione, messa però a dura prova dalla scoperta che la donna frequenta abitualmente la famigerata casa d'appuntamenti della signora Fonés e dai dubbi tormentosi sul fatto che lei ricambi davvero i suoi sentimenti.

Daniele, furente, arriva a progettare di avvelenare l'amante, ma desiste all'ultimo momento, perché la profonda attrazione per la donna prevale sul senso del disonore.

Quando poi scopre che l'uomo che l'ha violentata, appena quindicenne, e dopo una perversa relazione l'ha introdotta alla prostituzione di lusso, è una persona da lui ben conosciuta, addirittura suo cugino, il marchese Michele Barra (Marcello Mastroianni), decide di architettare una raffinata vendetta a danno del nobile parente: costringe Manuela ad avvicinare l'odiato persecutore del passato ed a fingere per lui un interesse, solo per frustrarlo ripetutamente e dimostrargli la forza dell'attuale legame di sincero amore con Bagnasco.

Il piano non si svolge però come previsto dal suo autore, perché Barra, rivedendo l'amante/vittima di un tempo, ammette di essersi pentito di averla gettata via, tanti anni prima, e Manuela è disposta a credergli ed iniziare una nuova relazione con lui.

Bagnasco inconsapevolmente ha quindi aperto la strada al tradimento nei suoi confronti.

Quando Daniele scopre che gli incontri tra Manuela e Barra non si limitano a quelli da lui accuratamente organizzati e che la relazione tra i due è ormai di dominio pubblico, affronta l'amante, che però nega tutto ed accusa gli amici del duca di inventare e diffondere solo maldicenze.

Ma lui ha già visitato i luoghi degli incontri clandestini e potuto constatare che le voci corrispondono a realtà.

Manuela, stretta tra le attenzioni contrastanti dei due aristocratici, non riesce più a sopportare la situazione e fugge a Parigi.

Mentre Barra non ha difficoltà a superare la perdita ed è pronto a vestire la camicia nera per aderire al fascismo in ascesa, Bagnasco disperato, dopo aver tentato inutilmente di superare il dolore stordendosi con la cocaina e la morfina, finisce per spararsi un colpo alla testa.

Curiosità sul film

Il film è tratto dal romanzo "La divina fanciulla" (1920) di Luciano Zuccoli.

Nel film sono presenti come comparse alcuni veri aristocratici:

  • il principe Gaetano Torlonia;
  • la marchesa Berlingieri;
  • il principe Lanza di Trabia;
  • la principessa Rita Jussupov;
  • la duchessa Paula Martinez y Cabrera.

Anno

1975 (49 anni fa)

Genere

Drammatico

Durata

115 minuti (1 ora e 55 minuti)

Regia

Giuseppe Patroni Griffi

Film di Giuseppe Patroni Griffi

Data di uscita

giovedì 16 ottobre 1975

Poster e locandina

Attori del film Divina creatura

Laura Antonelli nel ruolo di Manuela Roderighi
Terence Stamp nel ruolo di Daniele di Bagnasco
Marcello Mastroianni nel ruolo di Michele Barra
Michele Placido nel ruolo di Martino Ghiondelli
Duilio Del Prete nel ruolo di conte Armellino
Ettore Manni nel ruolo di professor Marco Pisani
Carlo Tamberlani nel ruolo di Pasqualino, maggiordomo del duca
Cecilia Polizzi nel ruolo di ex amante del duca
Piero Di Iorio nel ruolo di cameriere del duca
Marina Berti nel ruolo di zia di Manuela
Doris Duranti nel ruolo di Fernanda Fonés
Corrado Annicelli

Doppiatori italiani

Giancarlo Giannini nel ruolo di duca Daniele di Bagnasco

Biografie correlate al film Divina creatura

Sceneggiatura

Alfio Valdarnini, Giuseppe Patroni Griffi

Soggetto

Luciano Zuccoli, romanzo

Musiche

Ennio Morricone, canzoni di Cesare Andrea Bixio (interpretate da E. Morricone)

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