La gaia scienza
Frasi del film
Frasi di La gaia scienza
Riassunto e trama del film La gaia scienza
Il film è la storia d'amore tra due giovani: lei è Patricia Lumumba (Juliet Berto), il padre è il leader congolese Patrice Lumumba assassinato durante un colpo di Stato e la madre è la Rivoluzione culturale; è stata cacciata dalle officine Citroën (dove era "delegata del terzo mondo") perché distribuiva agli operai registratori per fornire prove dei soprusi dei padroni.
Lui, Émile Rousseau (pronipote di Jean-Jacques Rousseau), è scampato a un colpo di proiettile al cuore grazie a una copia dei Cahiers du cinéma che teneva sotto la maglia; gli hanno sparato i parà perché aveva tentato di entrare all'università, facoltà di scienze.
I due si incontrano ogni sera, passano la notte insieme e all'alba si separano, oltre ad amarsi si impegnano in una ricerca che è anche un metodo di apprendimento.
Decidono di dedicarsi a un triennio di riflessione e ricerca.
"Voglio imparare," dice Patricia, "insegnare a me stessa, a tutti, a rivoltarsi contro il nemico e le armi con cui ci attacca: il linguaggio".
Ai dialoghi e ai monologhi dello stesso Godard che fa da narratore, si sovrappongono varie fotografie storiche o tratte dalla cultura popolare.
Il primo anno i due ragazzi raccolgono immagini e suoni secondo un criterio che potrebbe sembrare arbitrario, in pratica però non lo è dal momento che l'inconscio ha una propria struttura.
Il secondo anno sottopongono il materiale a un'analisi e a una critica dialettica.
Il terzo anno infine è dedicato alla costruzione di modelli di relazione alternativi tra suoni e immagini.
Il progetto risulta troppo ambizioso, i due si fermeranno al primo stadio; si daranno però da fare per criticare una serie di modelli di cinema (amatoriale, didascalico, imperialista, guerrigliero), finché le immagini lasciano posto allo schermo completamente nero per una decina di minuti: rimangono solo le voci a simboleggiare che non bisogna lasciarsi fuorviare dalla superficie delle cose.
Il sonoro ha la funzione di purificare l'immagine contaminata dall'uso culturale, commerciale, pubblicitario.
Émile è brillante, spiritoso, Patricia risulta più fredda: in quanto donna e quindi oppressa, assume in pieno su di sé l'atteggiamento e la lingua rivoluzionari.[5]
Émile annuncia un film che rappresenti l'unione di metodo e sentimento nel quale la coscienza sarà controllata dall'immaginazione.
Verso la fine, l'intento didattico del regista lascia il posto alla malinconia.
"C'è qualcosa di infame nel tempo" dice Émile, e Patricia risponde: "Sì, l'eternità e l'infamia sono nate insieme".
Alla fine, i due attori si congedano uno dall'altro salutandosi con i loro veri nomi.
Data di uscita
sabato 28 giugno 1969
Poster e locandina
Attori del film La gaia scienza
Juliet Berto | nel ruolo di Patricia Lumumba |
Jean-Pierre Léaud | nel ruolo di Emile Rousseau |
Doppiatori originali |
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Jean-Luc Godard | nel ruolo di voce narrante |
Biografie correlate al film La gaia scienza
Sceneggiatura
Soggetto
Jean-Jacques Rousseau, Emilio o dell'educazione