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Aforismi Verde - parte 2
Frasi trovate
:
501
C'era una volta un'allegra cicala che cantava sul ramo di un albero, mentre sotto di lei una lunga fila di formiche faticava per trasportare chicchi di grano. Era una calda estate.
Fra una pausa e l'altra del canto, la cicala si rivolse alle formiche:
-
Ma perché lavorate tanto, venite qui all'ombra a ripararvi dal sole, potremo cantare insieme!
Ma le formiche, instancabili, senza fermarsi continuavano il loro lavoro...
-
Non possiamo! Dobbiamo preparare le provviste per l'inverno! Quando verrà il freddo e la neve coprirà la terra, non troveremo più niente da mangiare e solo se avremo le dispense piene potremo sopravvivere!
-
L'estate è ancora lunga e c'è tempo per fare provviste prima che arrivi l'inverno! Io preferisco cantare! Con questo sole e questo caldo è impossibile lavorare!
- ribatté la cicala.
Per tutta l'estate la cicala continuò a cantare e le formiche a lavorare. Ma i giorni passavano veloci, poi le settimane e i mesi. Arrivò così l'autunno e gli alberi cominciarono a perdere le foglie. La cicala scese dall'albero ormai spoglio. Anche l'erba diventava sempre più gialla e rada.
Una mattina la cicala si svegliò tutta infreddolita, mentre i campi erano coperti dalla prima brina. Il gelo bruciò il
verde
delle ultime foglie: era arrivato l'inverno.
La cicala cominciò a vagare cibandosi di qualche gambo rinsecchito che spuntava ancora dal terreno duro e gelato. Venne la neve e la cicala non trovò più niente da mangiare: affamata e tremante di freddo, pensò con rimpianto al caldo e ai canti dell'estate.
Una sera vide una lucina lontana e si avvicinò affondando nella neve:
Aprite! Aprite, per favore! Sto morendo di fame! Datemi qualcosa da mangiare!
La finestra si aprì e la formica si affacciò:
-
Chi è? Chi è che bussa?
-
Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!
-
La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l'estate, mentre noi faticavamo per prepararci all'inverno?
-
Io? Cantavo e riempivo del mio canto cielo e terra!
-
Hai cantato?
- replicò la formica -
Adesso balla!
Morale: è necessario essere previdenti e pensare al futuro. Sperare di potersi godere la vita senza fare nulla, contando sull'aiuto di chi invece ha sempre lavorato duramente, non è garanzia di successo.
Da:
La cicala e la formica
L'arrosto variegato di mia madre è l'emblema del Natale della mia famiglia, lo porto sempre nel cuore. È un petto di tacchino battuto, farcito con frittata, spinaci, prosciutto, formaggio arrotolato, chiuso nello spago e poi arrostito, fatto a fettine e servito con salsa
verde
e carciofino. Una vera tradizione per noi.
Andrea Mainardi
Cit. da
foxlife.it, intervista, 30 mar 2015
Frasi di Andrea Mainardi
Scott
: Questa è la USS Franklin, signore! Incredibile, eh? La prima nave che ha raggiunto curvatura 4, scomparsa nella Fascia di Gagarin negli anni sessanta del XXII secolo.
Kirk
: Me lo ricordo dall'accademia: capitano Balthazar Edison, uno dei primi eroi della Flotta Stellare. Come è finita qui, la sua nave?
Scott
: Ci sono varie teorie: che si sia arresa ai romulani, che l'abbia catturata una gigantesca mano
verde
... Ma così lontano, direi un tunnel spazio-temporale.
Kirk
: Può volare?
Scott
: Le mancano alcune bobine motrici e i condotti EPS sono fritti, però Jaylah ha fatto un ottimo lavoro e ha ripristinato tutti i sistemi!
Jaylah
: Grazie, Montgomery Scotty.
Dal film:
Star Trek Beyond
Scheda film e trama
Frasi del film
Scegliete amici, amanti e amori
che siano ali forti con cui spiccare il volo, che vi aiutino a nascere, pure quando nascere fa male, per scoprire chi siete davvero, per rendervi persone migliori.
Scegliete chi vi rimprovera per troppo affetto
, invece di chi vi consola per convenienza. Chi vi affronta a muso duro, vi urla a dosso e alla fine resta.
Scegliete chi non vi incatena
all'immobilità del suolo, ma disegna per voi un altro pezzo di cielo. Chi non fa promesse e poi le mantiene. Chi tradisce le aspettative, perché non c'è altro modo di onorare la vita, nella sua magnifica imperfezione. Chi vi cambia gli occhi, o ve li restituisce per la prima volta, mostrandovi un modo diverso di guardare.
Scegliete chi vi spinge a lottare
, a combattere, a crescere, a sperimentare. Chi inventa ogni giorno colori nuovi, e ha incoscienza abbastanza da accostare il
verde
col giallo, il blu cobalto col rosso rubino, perché nulla ci fa più coraggiosi come la capacità di rompere gli schemi e sovvertire l'ovvio.
Scegliete chi vi fa paura. E poi, scegliete chi vi fa venire voglia di vincere quella paura.
Da:
Scegli i tuoi pari
Vestiti da Sandra che io faccio il tuo Raimondo.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
Del
verde
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
Ci vorrebbe una notte, una notte, una notte | soltanto per viaggiare.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
Del
verde
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
Preferirei perderti nel bosco | che per un posto fisso.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
Del
verde
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
Non dimenticare che vivi in mezzo agli animali
|
i cavalli i gatti i topi di fogna
|
bruni cometa donna di Salomone tremendo
|
campo a bandiere spiegate,
|
non dimenticare il cane dalla lingua e la coda
|
d'armonie dell'irreale né il ramarro il merlo
|
l'usignolo la vipera il fuco. O ti piace pensare
|
che vivi fra uomini puri e donne
|
di virtù che non toccano
|
l'urlo della rana in amore,
verde
|
come il più
verde
ramo del sangue.
|
Gli uccelli ti guardano dagli alberi e le foglie
|
non ignorano che la Mente è morta
|
per sempre, la sua reliquia sa di cartilagine
|
bruciata di plastica corrotta; non dimenticare
|
di essere abile animale e sinuoso
|
che violenta torrido e vuote tutto qui
|
sulla terra prima dell'ultimo grido
|
quando il corpo è cadenza di memorie accartocciate
|
e lo spirito sollecita alla fine eterna:
|
ricorda che puoi essere l'essere dell'essere
|
solo che amore ti colpisca bene alle viscere.
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Solo che amore ti colpisca
Frasi di Salvatore Quasimodo
Ho tutta l'anima incrinata di brividi di stelle.
|
Trillano ancora dei grilli lungo i lembi
verde
rame dei fossati polverosi, e dai pantani melmosi scoppiano cori lontani di rane arrochite.
|
Il silenzio intorno a quel pino bagnato d'ombra, che ogni sera al vespro china mesto il capo, dopo aver sorriso a l'ultima vampata di sole, mi succhia l'anima ai ricordi.
|
Sento ancora il volitare vellutato dei lapilli d'un mucchio morbido di sogni, incenerito una sera lontana sotto l'archetto di platino dorato de la luna.
|
I freschissimi ciclamini di luce de l'alba non hanno ancora del tutto distrutto il mosaico de la notte: qualche pietruzza lucente, paurosa, tremola ne l'ignoto...
Salvatore Quasimodo
Titolo della poesia:
Albore
Frasi di Salvatore Quasimodo
Scully
: Non so che dire, Mulder. Io qui non vedo segni di scavi archeologici o di sondaggi di altra natura.
Mulder
: Eppure il posto è questo. È qui che i fossili sono stati dissotterrati. Tu sei sicura che sono stati infettati dal medesimo virus che hai visto all'obitorio?
Scully
: La porosità del tessuto osseo era la stessa, come se il virus, o l'agente microbico, lo stesse decomponendo.
Mulder
: E tu quel virus non l'hai mai visto prima.
Scully
: No.
Mulder
: Okay. Guarda là. Da' un'occhiata. Quel prato non ti sembra appena fatto?
Scully
: È un po' troppo
verde
per questo clima.
Mulder
: Hm-hm. La terra è secca per almeno due dita. È stato impiantato di recente.
Scully
: Sono nuove di fabbrica anche le attrezzature.
Mulder
: E non c'è impianto di irrigazione. Qualcuno sta coprendo le proprie tracce. Ragazzi! Scusate!
Scully
: Abitate nei paraggi?
I Ragazzo
: Sì.
Mulder
: Avete visto fare degli scavi laggiù?
II Ragazzo
: Di questo non possiamo parlare.
Scully
: Di questo non potete parlare? Chi ve l'ha detto?
III Ragazzo
: Nessuno.
Mulder
: Nessuno? Lo stesso nessuno che ha costruito il campo giochi, e che vi ha regalato le biciclette nuove?
Scully
: Fareste bene a rispondere.
I Ragazzo
: Non sappiamo neanche chi siete.
Scully
: Siamo agenti dell'FBI
I Ragazzo
: Non siete dell'FBI. Non ci credo.
Mulder
: Come fai a dirlo?
I Ragazzo
: Avete l'aria tutti e due di venditori a domicilio.
Mulder
: Vi interessa un tesserino?
III Ragazzo
: Sono andati via un'ora fa.
I Ragazzo
: Sì.
II Ragazzo
: In quella direzione.
Mulder
: Autocisterne senza scritte. Da quando in qua gli archeologi girano con le autocisterne?
Scully
: Non lo so, Mulder.
Mulder
: E poi per andare dove?
Scully
: È la prima domanda a cui rispondere se vogliamo trovarli.
Mulder
: Che opzioni abbiamo, Scully?
Scully
: Cento chilometri di niente nelle due direzioni.
Mulder
: Per te da che parte sono andati?
Scully
: Hai due possibilità, di cui una sbagliata.
Mulder
: Io dico a sinistra.
Scully
: Non so perché, io dico a destra, invece.
Mulder
: Cinque anni insieme, e quante volte mi sono sbagliato, Scully? Mai. Almeno riguardo alle strade. Però sulla bomba avevo ragione io.
Scully
: Perfetto! È il massimo!
Mulder
: Cosa?
Scully
: Teoricamente, tra undici ore dovrei essere a Washington per un'udienza, dal cui esito potrebbe dipendere una delle più grandi decisioni della mia vita, e dove mi ritrovo? Nel centro di Nientopoli, Texas, a caccia di autocisterne fantasma!
Mulder
: Non a caccia di autocisterne. A caccia di prove.
Scully
: Ma prove di cosa?
Mulder
: La bomba di Dallas è scoppiata per nascondere qualcosa, corpi infettati da un virus che tu stessa hai individuato.
Scully
: Si trasporta benzina con le autocisterne. Si trasporta gas con le autocisterne. Non si trasportano virus con le autocisterne.
Mulder
: Potrebbero trasportare virus con queste autocisterne.
Scully
: Come sarebbe a dire? Mulder? Mi nascondi qualcosa? Mulder?
Mulder
: Il virus potrebbe essere extraterrestre.
Scully
: Lo sapevo... Mulder, io non... Che c'è? Che c'è? Mi rispondi?
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Dopo i quattro anni di Linea
Verde
, i tre di Geo&Geo, i quattro di Linea Bianca e tutti gli altri programmi di divulgazione, ero e sono convinto che il programma che può contribuire alla mia crescita sia uno come Unomattina o Vita in diretta. Unomattina è un'ottima palestra, un passaggio per poter fare qualcosa in più dopo.
Massimiliano Ossini
Cit. da
tvblog.it, intervista, 31 maggio 2018
Frasi di Massimiliano Ossini
Avevo visto una povera capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia ci guardava con occhio spaventato; si rifuggiava in un angolo della sua gabbia, e allorché udiva il canto allegro degli altri uccelletti che cinguettavano sul
verde
del prato o nell'azzurro del cielo, li seguiva con uno sguardo che avrebbe potuto dirsi pieno di lagrime. Ma non osava ribellarsi, non osava tentare di rompere il fil di ferro che la teneva carcerata, la povera prigioniera. Eppure i suoi custodi, le volevano bene, cari bambini che si trastullavano col suo dolore e le pagavano la sua malinconia con miche di pane e con parole gentili. La povera capinera cercava rassegnarsi, la meschinella; non era cattiva; non voleva rimproverarli neanche col suo dolore, poiché tentava di beccare tristamente quel miglio e quelle miche di pane; ma non poteva inghiottirle. Dopo due giorni chinò la testa sotto l'ala e l'indomani fu trovata stecchita nella sua prigione. Era morta, povera capinera! Eppure il suo scodellino era pieno. Era morta perché in quel corpicino c'era qualche cosa che non si nutriva soltanto di miglio, e che soffriva qualche cosa oltre la fame e la sete.
Allorché la madre dei due bimbi, innocenti e spietati carnefici del povero uccelletto, mi narrò la storia di un'infelice di cui le mura del chiostro avevano imprigionato il corpo, e la superstizione e l'amore avevano torturato lo spirito: una di quelle intime storie, che passano inosservate tutti i giorni, storia di un cuore tenero, timido, che aveva amato e pianto e pregato senza osare di far scorgere le sue lagrime o di far sentire la sua preghiera, che infine si era chiuso nel suo dolore ed era morto; io pensai alla povera capinera che guardava il cielo attraverso le gretole della sua prigione, che non cantava, che beccava tristamente il suo miglio, che aveva piegato la testolina sotto l'ala ed era morta.
Ecco perché l'ho intitolata: Storia di una capinera.
Giovanni Verga
Cit. da
Storia di una capinera ‐ Incipit
Frasi di Giovanni Verga
Se della tua bocca non so che la tua voce
|
E dei tuoi seni solo il
verde
o l'arancione delle tue bluse, come posso avere la presunzione di
|
avere di te più della grazia di un'ombra che passa sull'acqua.
|
Nella memoria porto gesti, la moina che tanto felice mi faceva,
|
e questo modo di restartene in te stessa, con il curvo riposo
|
di un'immagine d'avorio.
|
Non è gran cosa questo tutto che mi resta.
|
In più opinioni, collere, teorie,
|
nomi di fratelli e sorelle,
|
l'indirizzo postale e il numero del telefono,
|
cinque fotografie, un profumo di capelli,
|
una pressione di mani piccole fra le quali nessuno direbbe
|
che mi si nasconde il mondo.
|
Questo tutto me lo porto senza sforzo, perdendolo poco a poco.
|
Non inventerò l'inutile menzogna della perpetuità,
|
meglio passare i ponti con le mani
|
piene di te,
|
tirando via a piccoli pezzi il mio ricordo.
|
Dandolo alle colombe, ai fedeli passeri,
|
che ti mangino fra canti, arruffio e svolazzi.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Restituzione
Frasi di Julio Cortázar
È la memoria una distesa
|
di campi assopiti
|
e i ricordi in essa
|
chiomati di nebbia e di sole.
|
|
Respira
|
una pianura
|
rotta solo
|
dagli eguali ciuffi di sterpi:
|
|
in essa
|
unico albero
verde
|
la mia serenità.
David Maria Turoldo
Titolo della poesia:
Memoria
Frasi di David Maria Turoldo
La giuria era pronta.
Dopo quarantadue ore di discussioni a seguito di un processo di settantun giorni, che aveva comportato cinquecentotrenta ore di deposizioni rese da una quarantina di testimoni, e dopo una vita intera trascorsa a sedere in silenzio mentre gli avvocati cavillavano, il giudice pontificava e gli spettatori scrutavano come falchi in cerca di segnali rivelatori, i giurati erano pronti. Chiusi a chiave nella saletta riservata, isolati e in totale sicurezza, dieci di loro firmarono orgogliosi il
verde
tto, mentre gli altri due se ne stavano rabbuiati nei rispettivi angoli, distaccati e scontenti nel loro dissenso. Ci furono abbracci, sorrisi e non poche congratulazioni reciproche perché erano riusciti a sopravvivere a quella piccola guerra e ora potevano rientrare con fierezza nell'arena con una decisione a cui erano arrivati per pura forza di volontà e testarda ricerca del compromesso. La dura prova era finita, il dovere civico adempiuto. Avevano servito al meglio delle loro capacità. Erano pronti.
John Grisham
Cit. da
Ultima sentenza ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Le dolci colline del Sudest dell'Oklahoma, da Norman fino al confine con l'Arkansas, un tempo erano ricche di petrolio. La campagna è punteggiata di vecchi impianti di trivellazione. I pochi ancora in funzione tirano su a fatica quantità così esigue di greggio che passandoci vicino è inevitabile chiedersi se ne valga la pena; molti sono dismessi, strutture di metallo corroso fra il
verde
a ricordare tempi più prosperi.
John Grisham
Cit. da
Innocente ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Eva Braun
[voce fuori campo, scrivendo a Gretl Braun]
: "Berlino, 23 aprile 1945. Sorellina mia cara, quanto mi dispiace doverti scrivere quello che leggerai, ma così è. La nostra fine può giungere a qualunque ora di qualunque giorno. Ti premetto che Hermann non è qui con noi, ma sono assolutamente convinta che lo rivedrai presto. Riuscirà a lasciare Berlino e forse riuscirà ad organizzare la resistenza in Baviera, almeno per un po'. Il Führer stesso non crede più alla possibilità di una conclusione favorevole."
Magda Goebbels
[voce fuori campo, scrivendo]
: "Figlio mio caro, non so se riceverai questa lettera. Forse ci sarà qualche anima pia che provvederà a farti avere il mio ultimo saluto. Devi sapere che contro la volontà di tuo padre sono rimasta con lui. Domenica scorsa il Führer voleva aiutarmi ad allontanarmi da qui, ma tu conosci tua madre ‐ abbiamo lo stesso sangue ‐ non ho avuto esitazioni. Il nostro meraviglioso ideale è crollato e con esso tutto ciò che di bello, di nobile, di ammirevole ho conosciuto nella mia vita. Nel mondo che verrà, dopo il Führer e il nazionalsocialismo, non varrà più la pena di vivere. Per questo ho portato con me anche i bambini. Sono troppo preziosi per vivere la vita che si vivrà dopo di noi e un Dio misericordioso capirà perché io abbia deciso di dare anche a loro la liberazione."
Eva Braun
[voce fuori campo, proseguendo la lettera]
: "Voglio portare il braccialetto d'oro con la pietra
verde
fino al momento della fine. Dopo potrai prenderlo tu e dovrai portarlo sempre, come io l'ho sempre portato. Purtroppo ho appena mandato a riparare il mio orologio di brillanti. Ti scrivo sotto l'indirizzo. Forse con un po' di fortuna riuscirai a riaverlo. È giusto che sia tuo. Ti lascio anche il braccialetto di brillanti e il pendente di topazi che il Führer mi ha regalato per il mio ultimo compleanno. Devo ancora pagare la ditta Heise il conto che ti allego. Potrebbero arrivarti anche altri conti, ma non credo che possano superare i millecinquecento Reichsmark. Ti prego di bruciare subito tutte le lettere per me che trovi in casa e tutte le lettere del Führer. Insieme a questa mia ti farò portare cibo e sigarette. Per favore, da un po' di caffè ai Liener e ai Kaitel. Le sigarette sono per Mandy, il tabacco è per papà, la cioccolata per la mamma. Be', non so cos'altro scrivere. Per oggi può bastare. Aggiungo solo, sorellina mia cara, che ti auguro tanta fortuna e non dimenticare che rivedrai Hermann di sicuro. Un fortissimo abbraccio e un bacio. Da tua sorella, Eva."
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Profeta Sangue E Tuoni
: ... e le teste della Bestia saranno mostruose, e il sangue, rosso, succhiato alla fine del sangue e dei denti, e l'intera Babilonia sorgerà per andare incontro al serpente, e in tutto il Paese ci sarà un grande sfregamento di palle, e sarà questo il destino del mondo...
Falso Profeta
: ... avrà una spada a nove lame! Nove lame! Non due, o cinque, o sette, ma nove! Che si abbatteranno su tutti gli sventurati peccatori, e dico proprio a voi che fingete di non capire!
Profeta Noioso
: ... per bocca di Zebedeo è il suo servitore. Si spargerà, tutt'a un tratto la voce che la situazione sta precipitando. E sarà molto difficile capire come stiano veramente le cose. E nemmeno avrà più idea di dove trovare quei piccoli oggettini con il fondo di rafia
verde
e con un manico solo a destra. A quel punto un amico perderà il martello di un altro amico, e i giovani non sapranno dove sono finite le cose possedute dai loro padri, che i loro padri avevano messo lì la sera prima, verso le otto - otto e mezzo. E così è scritto nel libro di zia Isaia...
Brian
: Quanto costa? Presto!
Harry
: Come?
Brian
: È per mia moglie.
Harry
: Oh. Ah... venti scicla.
Brian
: Okay.
Harry
: Cosa?
Brian
: Ecco qua.
Harry
: Aspetta un momento.
Brian
: Eh?
Harry
: Dobbiamo prima trattare.
Brian
: No, no. Devo andare.
Harry
: Come sarebbe "no, no, no, no"?
Brian
: Non ho tempo. Io...
Harry
: Allora ridammelo.
Brian
: No, scusa, io ti ho già pagato.
Harry
: Burt!
Burt
: Che c'è?
Harry
: Questo qui non vuole trattare.
Burt
: Non vuole trattare?
Brian
: E va bene. Dobbiamo proprio?
Harry
: Cominciamo. Ne voglio venti per questa.
Brian
: Ma io te li ho dati, i venti.
Harry
: Mi vorresti dire che non vale venti scicli questa?
Brian
: No.
Harry
: Guardala. Senti che qualità. Non è mica pelle di pecoro.
Brian
: Va bene, te ne do diciannove.
Harry
: No, no, no, no. Fallo come si deve.
Brian
: Cosa?
Harry
: Abbassa prezzo! Questa qui non vale diciannove.
Brian
: Ma se hai appena detto che ne vale venti!
Harry
: Oh, dio Allah... Andiamo, tratta.
Brian
: E va bene, te ne do dieci.
Harry
: Così va meglio. Diecia? Ma stai cercando di insultarmi? Me, con una bisnonna in fin di vita! Diecia?
Brian
: Va bene. Te ne do undici.
Harry
: Vedi che capiscia? Undicia! Ti mangi la lingua Allah! Undicia! Se mi è costata dodici a me, tu me vuo' rovina'!
Brian
: Diciassette?
Harry
: No, no, no, no, diciassette...
Brian
: Diciotto?
Harry
: No, no, no. Devi dire quattordicia.
Brian
: Te ne do quattordici.
Harry
: Quattordicia? Ma tu me vuo' frega'!
Brian
: Ma me l'hai detto tu di dirlo!
Harry
: Ma va' lah!
Brian
: Dimmi che devo dire, presto!
Harry
: Offrimi quattordicia.
Brian
: Te ne do quattordici.
Harry
: Me ne sta offrendo quattordicia per questa!
Brian
: Quindici!
Harry
: Diciassette. Ultima offerta. E se a meno te la da, la testa me possa taglia'.
Brian
: Sedici!
Harry
: Piglia. È una bellezza trattare con te.
Brian
: Grazie.
Harry
: Sai che ti dico? Ti do anche la zucchina.
Brian
: Non mi serve, ma grazie.
Harry
: Burt!
Burt
: Che c'è?
Brian
: Va bene, va bene, ho capito.
Harry
: Dove sono i sedici che mi deva?
Brian
: Te ne ho dati venti.
Harry
: Ah, già, è vero. Allora te ne deva quattro.
Brian
: No, non fa niente, lascia stare.
Harry
: No, aspetta, ce l'ho da qualche parte.
Brian
: Non fa niente. Tienili per la zucca.
Harry
: Quattro? Per quella zucca qua... Quattro? Ma guardala! Ne vale almeno diecia di scicla.
Brian
: Ma se hai detto che me la davi per niente!
Harry
: Certo, ma come un regalo da diecia!
Brian
: Va bene, d'accordo!
Harry
: No, no, non ne vale diecia. Tu sei una capra. Il bello è "Diecia per questa? Hai perso la testa, impara a cumpra'". Ah, beh, fossero tutti pazz'accussì...
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
O Magali, mia tanto amata, metti la testa | alla finestra, ascolta un po' quest'albada di tam- | burini e violini. || È pieno di stelle lassù, il vento è caduto: | ma le stelle impallidiranno, quando ti vedranno. || Non più che del mormorare delle frasche, | della tua albada io fo caso. Ma io me ne vo nel | mar biondo a farmi anguilla di rocca. || O Magali, se tu ti fai il pesce dell'onda, io | il pescatore mi farò, ti pescherò. || Oh, ma se tu ti fai pescatore, quando le tue | nasse getterai, io mi farò l'uccello volatore, vo- | lerò nelle lande. || O Magali, se tu ti fai l'uccel dell'aria, io il | cacciatore mi farò, ti caccerò. || Alle pernici, agli uccellini
[di becco fine]
se | vieni tu a tendere i lacci, io mi farò l'erba fio- | rita e mi nasconderò nelle praterie. || O Magali, se tu ti fai la margherita, io mi | farò l'acqua limpida, t'annaffierò. || Se tu ti fai l'acquetta limpida, io mi farò il | nuvolone, e me n'andrò ratto in America, lag- | giù
[non mi raggiungerai]
mai. || O Magali, se tu te ne vai lungi in America, | il vento del mare io mi farò,
[là]
ti porterò. || Se tu ti fai vento marino, io fuggirò d'un al- | tro lato, io mi farò un incandescente sbattimento | di sole, che fonde il ghiaccio. || O Magali, se tu ti fai raggio di sole, la
verde
| lucertola io mi farò, e ti beverò. || Se tu ti rendi la salamandra che si nasconde | nella macchia, io mi renderò la luna piena che | nella notte fa lume alle streghe. || O Magali, se tu ti fai luna serena, io bella | nebbia mi farò, t'avvolgerò. || Ma se la nebbia m'avvolgerà, non tu per ciò | mi terrai: io bella rosa verginella sboccerò nel | cespuglio. || O Magali, se tu ti fai la rosa bella, la far- | falla io mi farò, ti bacerò! || Va', seguitante, corri, corri. Giammai giam- | mai mi agguanterai. Io della corteccia d'una | gran quercia io mi vestirò nella foresta nera. || O Maddalena, se tu ti fai l'albero dei tristi, | io mi farò la rama dell'ellera, t'abbraccerò.
Frédéric Mistral
Cit. da
Mirella
Frasi di Frédéric Mistral
Paul
: Quanto tempo è che sei qui?
Rashid
: Due notti.
Paul
: E per quanto tempo ti avevo detto che potevi rimanere?
Rashid
: Un paio di notti.
Paul
: Allora... sembra che il tempo a nostra disposizione sia scaduto.
Rashid
: Scusa se ho fatto casino. Sei stato gentile, ma le cose belle finiscono prima o poi.
Paul
: Non facciamo i suscettibili, okay? Questo è un appartamento molto piccolo, e io non ci riesco a lavorare con te intorno.
Rashid
: Non devi scusarti. La costa sarà sicura ormai.
Paul
: Hai un posto dove andare?
Rashid
: Certamente. Il mondo è la mia ostrica, qualsiasi cosa voglia dire.
Paul
: Ti servono soldi, vestiti?
Rashid
: Né soldi né stracci. Sto bene, amico.
Paul
: Abbi cura di te, okay?
Rashid
: Sì, anche tu. E attento al
verde
, prima di attraversare. Oh, comunque il tuo libro mi è piaciuto. Sei uno scrittore davvero straordinario.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Senza dubbio, anche qui, il fatto sperimentale è la guida onnipossente; ma il suo
verde
tto non è applicabile che basandosi su un lavoro potente e delicato, che ha in primo luogo stabilito i vincoli fra gli assiomi e gli eventi verificabili. E il teorico deve eseguire questo lavoro gigantesco con la chiara coscienza di essere forse chiamato a giustificare la condanna a morte della sua teoria. Non si deve biasimare, tacciandolo di soverchia fantasia, il teorico che intraprende questo studio: ma bisogna al contrario provare la sua fantasia, perché, tutto ben considerato, non c'è per lui altro cammino per arrivare allo scopo: in ogni caso non è una fantasia senza disegno, ma una ricerca eseguita in vista di possibilità logicamente più semplici e delle loro conseguenze.
[Da: Lo spazio, l'etere e il campo]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Signora Gump
: Oh... Torna sano e salvo. Intesi?
Soldato
: Forza, vai!
Forrest
: Ora, ci avevano detto che il Vietnam era molto diverso dagli Stati Uniti d'America. Tranne che per i barattoli di birra e la grigliata, era vero.
Soldato
: Vai forte, amico!
Bubba
: Queste acque sono zeppe di gamberi! Mi hanno detto che i Vietnamiti li pescano alla grande! Sai, dopo che avremo vinto la guerra, e ci saremo presi tutto, possiamo chiamare i pescatori americani a pescare qui. Non faremo che pescare gamberi, tanti di quei gamberi da non crederci.
Soldati
: Aiutatemi a scaricare i sacchi. Sì.
Tenente Dan Taylor
: Ecco i nuovi arrivi del cazzo.
Forrest e Bubba
: Buongiorno, signore.
Dan
: Ehi, tenete giù quelle mani. Non fatemi il saluto. Ci sono cecchini sparsi in tutta la zona che si divertono a freddare gli ufficiali. Sono il tenente Dan Taylor. Benvenuti al Quarto Plotone. Che hai fatto al labbro?
Bubba
: Sono nato con le gengive grosse, signore.
Dan
: Ti conviene ripiegarlo. Ti si impiglia nel filo delle trappole. Da che parte del mondo venite?
Forrest e Bubba
: Dall'Alabama, signore!
Dan
: Siete gemelli?
Forrest
: No. Non siamo parenti, signore.
Dan
: Sentite, è molto semplice qui. Se mi state incollati e imparate da quelli che si trovano qui da un pezzo, ve la caverete. Nella nostra dotazione c'è una cosa che può segnare la differenza tra un soldato vivo e uno morto: i calzini. Fondo rinforzato,
verde
grigiastro. Cercate di tenere i piedi asciutti. E in perlustrazione ricordate di cambiarvi i calzini ogni volta che ci fermiamo. Il Mekong è capace di strapparvi i piedi dalle gambe. Sergente Sims, porca puttana, dove sono le imbracature che ti avevo chiesto di ordinare?
Sergente Sims
: Le ho messe tra le richieste al comando...
Dan
: Sì, sì, sì, beh, richiama quei figli di buona donna...
Forrest
: Il tenente Dan sì che era bravo. Era lui il mio tenente, che fortuna per me. Viene da una lunga e gloriosa tradizione militare. Qualcuno della sua famiglia aveva combattuto ed era morto in ogni singola guerra americana.
Dan
: Pigliali a calci nel sedere.
Sims
: Agli ordini, tenente.
Dan
: Datti da fare!
Forrest
: Gli toccava essere all'altezza di un sacco di cose.
Dan
: Così voi due venite dall'Arkansas, eh? Bene. Ci sono passato. Little Rock è una bella città. Ora, posate i vostri arnesi, andate dal sergente del plotone ed equipaggiatevi per la battaglia. Se poi avete fame, lì abbiamo delle bistecche sul fuoco. Ci sono due ordini precisi in questo plotone. Uno, state attenti ai vostri piedi. Due, cercate di non fare niente di stupido, tipo farvi ammazzare.
Forrest
: Spero veramente di non deluderlo. Mi capitò di vedere molta campagna. Facevamo delle lunghissime camminate. E stavamo sempre a cercare un tizio di nome Charlie.
Dan
: Alt!
Sims
: Colonna, alt!
Forrest
: Non sempre era divertente. Il tenente Dan sentiva sempre delle strane cose che venivano da un sasso, una traccia, o un sentiero, perciò ci diceva: "A terra! State zitti!".
Dan
: A terra! State zitti!
Forrest
: E così facevamo. Ora, io non è che sono un pozzo di scienza, ma credo che a questa guerra hanno preso parte alcuni dei migliori giovani d'America. C'era Dallas, di Phoenix. Cleveland, lui era di Detroit.
Cleveland
: Ehi, Tex. Senti, Tex. Amico, che diavolo succede?
Forrest
: E Tex e... era... Non mi ricordo di dov'era Tex.
Dan
: Ah, niente. Quarto plotone, in piedi. Ci sono ancora dieci chilometri per arrivare a quel fiume. Muovetevi! Forza, muovetevi! Cercate di sembrare svegli! Allungate il passo! Allungate il passo, avanti!
Forrest
: La cosa bella del Vietnam è che c'era sempre un posto dove andare.
Dan
: Sparate in quel buco! Gump, controlla quel buco.
Forrest
: E c'era sempre una cosa da fare.
Dan
: Pronti all'attacco!
Sims
: Sparpagliatevi! Copritegli le spalle!
Forrest
: Un giorno cominciò a piovere, e non la smise più, per quattro mesi. Siamo stati sotto le piogge di tutti i tipi. Quella fina fina che ti punge, e quella grossa grossa che ti ammacca. La pioggia che scorreva giù di lato, e a volte la pioggia che veniva anche dritta dritta da sotto. Accidenti, pioveva anche di notte.
Bubba
: Ciao, Forrest.
Forrest
: Ciao, Bubba.
Bubba
: Facciamo che io mi appoggio contro la tua schiena e tu contro la mia. In questo modo non ci tocca dormire con la testa nel fango. Sai perchè la nostra società funziona, Forrest? Perchè ognuno si prende cura dell'altro, come fratelli o cose del genere. Ehi, Forrest, c'è una cosa cui ho pensato. E ho una domanda molto importante da farti. Che ne dici di entrare nel commercio dei gamberi con me?
Forrest
: Okay.
Bubba
: Amico, sai una cosa? Io ho già calcolato tutto. Con tot chili di gamberi ci paghiamo la barca. Con tot chili la nafta. Viviamo direttamente sulla barca, non paghiamo l'affitto. Io sarò il capitano. Possiamo cavarcela da soli, dividiamo ogni cosa a metà, amico, parlo di cinquanta e cinquanta. E poi, Forrest, ti mangi i gamberi gratis.
Forrest
: Questa è una grande idea. Bubba aveva avuto una grande idea. Scrissi perfino a Jenny, e le raccontai tutto. Le mandavo lettere. Non tutti i giorni, ma quasi. Le dicevo quello che facevo e le chiedevo quello che faceva lei. E le dicevo che pensavo sempre a lei. E che avevo una gran voglia di ricevere una sua lettera non appena trovava un momentino per scrivermi. Aggiungevo sempre che stavo bene, e poi firmavo ogni lettera "Con affetto, Forrest Gump". Un giorno, stavamo camminando come al solito, e poi, tutt'un tratto, qualcuno chiuse il rubinetto della pioggia, e uscì il sole.
Dan
: Riparatevi! Riparatevi! Maledizione, portate qui la 60! Portate la mitragliatrice, cazzo!
Bubba
: Forrest, stai bene?
Dan
: Fortebraccio! Fortebraccio, Fortebraccio, qui Lima 6! Ci stanno attaccando!
Bubba
: C'è un uomo ferito!
Dan
: Fortebraccio, qui Lima 6, passo! Ricevuto, Fortebraccio! Avvisiamo che ci sparano addosso dalla linea degli alberi al punto Blue 2, con granate e colpi di mortaio!
Soldato
: La mitragliatrice! La mitragliatrice si è inceppata! È bollente!
Dan
: Porca puttana, Mac! Prendi quella cazzo di mitragliatrice e puntala contro gli alberi! Stiamo subendo perdite pesanti! Lima 6 ripiega sulla linea blu. Lima 6 è finita! Ripiegare!
Bubba
: Corri! Corri, Forrest!
Sims
: Ripiegare!
Bubba
: Forrest! Corri, amico! Corri!
Dan
: Ripiega, Gump! Corri, maledizione! Corri!
Forrest
: Io correvo, e correvo, proprio come Jenny mi aveva detto di fare. Corsi così lontano e così veloce che presto mi ritrovai da solo, che non è una bella cosa. Bubba! Bubba era il mio migliore amico. Dovevo essere certo che stava bene. Bubba! E mentre tornavo per cercare Bubba, beh, c'era un altro ragazzo che stava per terra. Tex. Ah, okay. Non potevo lasciarlo là tutto solo, impaurito com'era, così me lo caricai e me lo portai via. E ogni volta che tornavo per cercare Bubba, c'era qualcun altro diceva, "Aiutami, Forrest, aiutami!".
Soldato
: Sta' calmo, amico. Sta' giù. Te la caverai! Te la caverai!
Forrest
: Cominciai ad avere paura di non ritrovare più Bubba.
Fortebraccio
: ... siete vicini alla zona di pericolo, passo.
Dan
: Ricevuto, Fortebraccio! Lo so che ci troviamo nella zona di pericolo! Ci sono i Charlie tutt'intorno, devo avere subito quei mezzi veloci, passo.
Fortebraccio
: Lima 6, vogliamo...
Forrest
: Tenente Dan, Coleman è morto!
Dan
: Lo so che è morto! Tutto il mio maledetto plotone è stato spazzato via!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, qual è la situazione, passo.
Dan
: Maledizione! Che stai facendo? Lasciami qui! Vattene via! Lasciami qui! Vattene!
Fortebraccio
: Lima 6, qui Fortebraccio. Mi sentite? Passo.
Dan
: Perdio, ti ho detto di lasciarmi qui, porca puttana!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, Lima 6, i mezzi veloci stanno per arrivare, passo.
Forrest
: Poi qualcosa saltò fuori e mi morse. Aaah! Qualcosa mi ha morso!
Dan
: Aaah! Maledetti Vietcong figli di puttana! Non posso lasciare il plotone! Ti ho detto di mollarmi qui, Gump. Lasciami perdere, tu pensa a salvarti! Hai sentito quello che ti ho detto? Porca puttana, mettimi giù! Porta il tuo culo lontano da qui. Non ti ho chiesto di tirarmi fuori di lì, che Dio ti stramaledica! E adesso dove credi di andare?
Forrest
: A prendere Bubba.
Dan
: Ho richiesto un'incursione aerea. Distruggeranno col napalm l'intera zona. Gump, resta qui, maledizione! Questo è un ordine!
Forrest
: Devo andare a trovare Bubba!
Bubba
: Forrest.
Forrest
: Bubba?
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene. Oh...
Forrest
: Bubba, no.
Bubba
: No... Me la caverò.
Forrest
: Andiamo. Su, andiamo. Vieni qui.
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene...
Dan
: Mettetevelo in quel posto con una bella fiammata!
Forrest
: Non sapevo che era l'ultima volta che io e Bubba ci parlavamo, se no trovavo qualcosa di meglio da dire. Ehi, Bubba.
Bubba
: Ehi, Forrest. Forrest, perchè è successo?
Forrest
: Ti hanno sparato. Poi Bubba disse una cosa che non dimenticherò mai.
Bubba
: Voglio tornare a casa.
Forrest
: Bubba era il mio migliore buono amico. E anche io lo so che non è una cosa che uno trova dietro l'angolo. Bubba doveva diventare il capitano di una barca per gamberi, ma invece morì lì, vicino a quel fiume, in Vietnam. È tutto quello che ho da dire su questa faccenda.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
John Colby
: Qual è il
verde
tto per Williams?
Karl Von Steiner
: Uno spiacevole errore!
John Colby
: Questa guerra è tutta uno spiacevole errore!
Dal film:
Fuga per la vittoria
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è capace di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa figlia di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello sguardo.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974.
Verde
. Niente, tranne il casino all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia assolutamente necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è assolutamente necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in carcere entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua figlia Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non faccio qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei capace di non giocare a "Mezzogiorno di fuoco"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando arrivai a Milano mi iscrissi all'Accademia di Brera, era tutto più rigoroso, tra esami e lezioni, e ricordo ancora il test di ingresso con la modella nuda: per me che, fino a quel momento, l'avevo vista sempre in costume, era una novità. Da lì ho fatto due anni di Pittura e poi sono passato a Nuove Tecnologie, volevo realizzare le mie locandine per andare a suonare nei locali e, nel frattempo, prendevo lezioni da Stefano
Verde
ri de Le Vibrazioni e imparavo a conoscere l'ambiente. È stato un percorso universitario che mi ha influenzato tantissimo, direi quasi in maniera puntigliosa. Il 90% delle nostre grafiche le elaboro io e, proprio per gli studi che ho fatto, vedo errori dappertutto.
Stash
Cit. da
Vanity Fair, 12 maggio 2016
Frasi di Stash
I primi colori che mi fecero grande impressione sono il
verde
chiaro e brillante, il bianco, il rosso carminio, il nero e il giallo ocra. Avevo allora tre anni.
Vasilij Kandinskij
Frasi di Vasilij Kandinskij
La rivista scientifica Lancet annuncia la scoperta del secolo: l'adolescenza copre un periodo sempre più lungo dell'esistenza umana. Ci si addentra ad appena dieci anni e se ne esce, quando se ne esce, a ventiquattro. Pare dipenda da alimentazione e stili di vita. Sta di fatto che l'elastico di Peter Pan si è disteso all'inverosimile. Le mestruazioni in prima media e i denti del giudizio dopo la laurea, al punto che gli scienziati di Lancet si chiedono se non si debba spostare la maggiore età verso la trentina.
Alla luce della clamorosa rivelazione, le scelte della società italiana assumono tutt'altro significato. Quei figli aggrappati alla gonna materna fino alle rughe. Quei ragazzoni protetti dai genitori contro qualunque insidia attenti alla loro spiccata sensibilità. Quelle università ridotte a parcheggi senza uscita. Quei lavoretti precari e sottopagati che, rendendo impossibile l'indipendenza, strappano le ali al desiderio di formare una famiglia propria e di sfornare nuovi adolescenti infiniti. Magari pensavate che tutto questo fosse il frutto di scelte dissennate. Invece era preveggenza. I nostri leader sapevano. E si sono adeguati in anticipo al
verde
tto della scienza. Anzi, poiché da noi il precariato e l'inconcludenza esistenziale si protraggono ormai ben oltre i quaranta, significa che ci stiamo già attrezzando per il prossimo annuncio di Lancet: l'adolescenza sfocia direttamente nella vecchiaia. Quel giorno saremo un Paese a pezzi, ma vinceremo il Nobel.
Massimo Gramellini
Cit. da
Un adolescente è per sempre, 'Il caffè', Corriere.it, 20 gennaio 2018
Frasi di Massimo Gramellini
Essendo un amante della natura, non potrei viaggiare senza guardare il
verde
o i miei alberi. Ho una casa in campagna. L'amore per la natura è più forte, forse, pure della musica.
Bungaro
Frasi di Bungaro
Natale non è altro che questo immenso
|
silenzio che dilaga per le strade,
|
dove platani ciechi
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ridono con la neve
|
altro non è che fondere a distanza
|
le nostre solitudini,
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stendere nella notte un ponte d'oro.
|
Sono qui col tuo dono che il mio illumina
|
di dieci stelle-lune,
|
guidandomi per mano
|
dove vibra un riverbero
|
di fuochi e di lanterne (
verde
e viola),
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di girandole e insegne di caffè.
|
Un pino a destra
|
per appendervi quattro nostalgie
|
e la mia fede in te, bianca cometa
|
in cima.
Maria Luisa Spaziani
Titolo della poesia:
Lettera di Natale
Frasi di Maria Luisa Spaziani
Lasciando Civitavecchia il mare è azzurro, poi è mezzogiorno, e diventa
verde
mela con tocchi di indaco al lontano orizzonte: all'orizzonte una fila di barche a vela latina sembra un nugolo di gabbiani o di gavine per tono e forma... il mare un po' agitato era di un grigio verdastro, la schiuma argentea delle onde, il mare si dissolveva in un vapore il cielo era grigio. Il Castel dell'Ovo si elevava in una massa dorata. Le barche sulla sabbia erano macchie color seppia scura. Il grigio non era quello freddo della Manica ma piuttosto simile alla gola di un piccione.
Edgar Degas
Frasi di Edgar Degas
Non si definiva mai un poeta né chiamava poesia quello che scriveva. Il fatto che le righe non arrivassero fino al margine della pagina non era una garanzia. La poesia è un
verde
tto, non un'occupazione.
Leonard Cohen
Cit. da
Il gioco favorito
Frasi di Leonard Cohen
Inspirando la frescura umida e l'odore di pane della terra che da tempo aspettava la pioggia, guardò i giardini e i boschi che correvano via, i campi gialli di segale, le strisce ancora verdi dell'avena e i solchi neri con le macchie
verde
scuro delle patate in fiore. Tutto pareva ricoperto da una vernice: il
verde
diventava più
verde
, il giallo più giallo, il nero più nero.
‐ Ancora, ancora! ‐ diceva Nechljudov, lieto dei campi, dei giardini e degli orti che riprendevano vita sotto la pioggia benefica.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
L'anima umana è una luce, la "luce di Dio", afferma un saggio detto ebraico. L'uomo è un animale debole ed infelice, fino a che nella sua anima non risplende questa luce di Dio. Ma quando questa luce si accende (ed essa si accende solo nell'anima illuminata dalla religione), l'uomo diviene l'esser più potente del mondo. E non può accadere altrimenti, perché allora in lui agisce non la sua forza, ma la forza di Dio.
Ecco che cos'è la religione e in che consiste la sua essenza.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Ogni uomo religioso agisce così, perché la sua anima illuminata dalla religione, non vive solo la vita mondana, come fa la gente irreligiosa, ma vive una vita eterna, infinita, nella quale le sofferenze e la morte non sono nulla, come non sono nulla per un lavoratore che ara un campo, i calli alle mani e la stanchezza delle membra.
[Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Ci sono tempi, come il nostro, in cui la gente religiosa non è visibile, essa passa la sua vita disprezzata ed umiliata da tutti e, come accade da noi, nell'esilio, nelle carceri, nei battaglioni disciplinari; ma questa gente esiste e in loro si fonda la vita ragionevole dell'umanità. Proprio questa gente religiosa, sebbene sia poca, può spezzare e spezzerà quel cerchio magico in cui sono chiuse e come stregate le persone. Questa gente lo può fare, perché tutte le tribolazioni ed i rischi che impediscono alle persone non religiose di andare contro l'organizzazione della società esistente, non solo non spaventano le persone religiose, ma rafforzano il loro zelo nella lotta contro l'errore e nel professare, con le parole e con i fatti, ciò che esse ritengono sia la verità divina.
[Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
La fede è la stessa cosa che la religione con una sola differenza: con la parola "religione" noi intendiamo il fenomeno osservato dal di fuori, con la parola "fede" noi indichiamo lo stesso fenomeno, avvertito dall'uomo all'interno di se stesso. La fede è il rapporto con il mondo infinito, di cui l'uomo è consapevole di essere una parte e da cui deriva una direzione per le sue azioni.
[Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
La fede non è la speranza e non è la fiducia, ma è uno stato particolare dello spirito. La fede è la presa di coscienza dell'uomo della sua collocazione nel mondo, la quale lo obbliga a certe azioni.
[Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
La vera religione è quel rapporto ‐ conforme alla ragione e alle cognizioni ‐ che l'uomo stabilisce con l'infinito che lo circonda, questo rapporto lega la sua vita a questo infinito e dirige le sue azioni.
[Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Il bramino capiva il suo rapporto
[con l'infinito]
così: egli è un agente del Brahma infinito, è una sua manifestazione e, rinunciando alla vita, deve desiderare di fondersi con quell'ente superiore.
[Che cos'è la religione e quale ne è l'essenza?]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Si dice comunemente che la vera realtà è ciò che esiste, oppure che solo ciò che esiste è reale. Ma è tutto il contrario: la vera realtà, ciò che noi conosciamo realmente, è ciò che non è mai esistito. L'ideale è la sola cosa che noi conosciamo con esattezza. È solo grazie all'ideale, che noi conosciamo qualsiasi cosa e pertanto solo l'ideale può guidarci come individui e come umanità, nella nostra esistenza. L'ideale cristiano è davanti a noi da diciotto secoli; ed ora brilla di una tale intensità che occorre fare un grande sforzo, per non accorgerci che tutti i nostri mali derivano dal fatto che noi non lo prendiamo come nostra guida.
[Il non agire]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Tutte le grandi rivoluzioni della vita umana avvengono nel pensiero. Purché si produca un cambiamento nel modo di pensare e l'azione seguirà così immancabilmente la direzione del pensiero, come una barca segue la direzione impressagli dal timoniere.
[Il non agire]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Esiste l'opinione, generalmente accettata, che scienza e religione siano opposte l'una all'altra. Esse in effetti lo sono, ma solo nel tempo, vale a dire, quello che i contemporanei considerano scienza, diviene religione per i loro discendenti. Quello che di solito viene designato come religione non è in gran parte che la scienza del passato, mentre quello che generalmente è chiamato col nome di scienza non è che la religione del presente.
[Il non agire]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
L'amore produce il bene, perché l'uomo, amando, si unisce a Dio e quindi non desidera più nulla per sé, ma desidera dare agli altri ciò che ha, persino la sua vita e in questo dono di se stesso trova la felicità.
[...]
Amare vuol dire offrire se stessi a Dio, fare la Sua volontà; ma Dio è amore, Egli vuole il bene di tutti
[...]
.
[Amatevi gli uni gli altri]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
La vita è stata data agli uomini per la loro felicità, loro devono solo viverla al modo giusto.
Se la gente si amasse, invece di odiarsi a vicenda, la vita sarebbe una continua felicità per tutti.
[...]
C'è un solo modo per far sì che la vita divenga più felice ed è che le singole persone divengano più buone.
[...]
La vostra salvezza, la salvezza di tutti non risiede in una qualsiasi organizzazione malvagia e violenta della società, ma nel perfezionamento della propria anima. Solo attraverso questo perfezionamento ciascun uomo otterrà la massima felicità per sé e per chi lo circonda e il miglior regime sociale possibile.
[Amatevi gli uni gli altri]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
La morte è orribile solo per colui che non crede in Dio, oppure crede in un Dio malvagio, il che è la stessa cosa. Per colui che crede in Dio, nella sua bontà e vive in questa vita secondo la sua legge ed ha sperimentato questa sua bontà, per costui la morte è solo un passaggio.
[Il bastoncino
verde
]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Tutta la legge di Dio che scaturisce dalla coscienza della propria condizione, consiste nella sottomissione alla volontà di Dio, nell'amore verso il prossimo e nel servizio del prossimo. In questo consiste il fondamento di ogni fede.
Ciò non significa che non ci possano essere molte altre utili regole religiose, le quali definiscono l'applicazione di questa legge nelle diverse circostanze della vita. Queste regole si trovano nei libri di Veda, nel Buddismo, negli antichi libri ebraici, nel Vangelo e nelle dottrine morali successive. Tali sono i comandamenti di Mosè ‐ non tutti ‐ quali: non uccidere, non fornicare; tali sono i comandamenti di Manu: non dire il falso, non lasciarti trascinare dall'ebbrezza; tali sono i comandamenti del Buddismo sulla compassione verso gli animali; tali sono i cinque grandi comandamenti di Cristo, che abbracciano tutta la vita delle persone: 1) non adirarti; 2) non farti trascinare dalla lascivia; 3) non giurare; 4) non commettere violenza; 5) ama i nemici.
[Il bastoncino
verde
]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
L'uomo che si ricorda della morte, non può più vivere per il bene del suo io separato.
L'unico senso che può attribuire alla sua vita, chi non dimentica la sua caducità, è quello che egli non è un essere a sé stante, ma solo uno strumento della volontà di Dio.
[Il bastoncino
verde
]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
In che consiste la vera condizione dell'uomo sulla terra e in che consiste quell'inganno che rende l'uomo infelice?
L'inganno consiste nel fatto che gli uomini si dimenticano della morte, dimenticano che essi in questo mondo non vivono, ma passano.
[Il bastoncino
verde
]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Dio si rivela sempre a tutti, a tutti coloro che lo cercano. Egli si rivela ad ogni uomo, nel suo proprio cuore. Ogni uomo sente in sé Dio, quel principio di vita che non è corpo, ma che vive nel corpo umano, che non ha né peso, né misura, né colore, né gusto, né odore, che mai ebbe inizio e mai avrà fine.
[Il bastoncino
verde
]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Nella solitudine di Optynia durante più di trent'anni, giacque un monaco paralitico, che aveva conservato solo l'uso della mano sinistra. I medici dicevano che doveva soffrire terribilmente. Lui non solo non si lamentava mai del suo stato, ma gli occhi fissi sulle icone, con segni di croce ed un perpetuo sorriso non cessava di esprimere a Dio la sua riconoscenza e la sua gioia per quel barlume di vita che conservava in sé. Migliaia di pellegrini venivano a visitarlo ed è incredibile quale benefico irraggiamento proiettava sul mondo quest'uomo incapace di ogni attività fisica. Quel paralitico faceva sicuramente più del bene che migliaia e migliaia di persone in perfetta salute che credono di compiere in diversi campi un lavoro impegnativo ed utile all'umanità.
Finché l'essere umano conserva un soffio di vita, può perfezionarsi ed essere utile agli altri uomini. Ma egli può esser utile agli altri uomini, solo perfezionandosi e può perfezionarsi, solo rendendosi loro utile.
[Sul suicidio]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Ci si può domandare se è ragionevole e morale ‐ questi due termini sono inseparabili ‐ uccidersi.
No! Uccidersi è irragionevole, così come tagliare i polloni di una pianta che si vorrebbe estirpare. Essa non morrà, crescerà irregolarmente, ecco tutto. La vita è indistruttibile, al di là del tempo e dello spazio. La morte non può che cambiarne la forma, mettendo fine alla sua manifestazione in questo mondo. Ma rinunciando alla vita in questo mondo, io non so se la forma che essa prenderà altrove, mi sarà più gradita e in secondo luogo io mi privo della possibilità di imparare e di acquisire a profitto del mio io, tutto ciò che avrei potuto apprendere in questo mondo. D'altra parte e soprattutto, il suicidio è irrazionale perché, rinunciando alla vita a causa del disgusto che essa mi provoca, io mostro di avere un concetto errato dello scopo della mia vita, supponendo che serva al mio piacere, mentre essa ha per scopo, da un lato, il mio perfezionamento personale e dall'altro la cooperazione all'opera generale che si compie nel mondo.
Ed è per questo che il suicidio è immorale. All'uomo che si uccide, la vita era stata data con la possibilità di vivere fino alla sua morte naturale, a condizione di essere utile all'opera generale della vita e lui, dopo aver goduto della vita, finché gli è parsa gradevole, ha rinunciato a metterla al servizio dell'utilità generale, appena gli è divenuta spiacevole; mentre verosimilmente egli cominciava a divenire utile nel preciso istante in cui la sua vita si incupiva, perché ogni lavoro comincia con travaglio.
[Sul suicidio]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Per me amare Dio vuol dire amare la verità; amare il prossimo come se stessi è riconoscere l'unità della propria anima e della propria vita con ogni altra vita umana e con la Verità eterna ‐ Dio.
[Lettera a M.A. Enghelgardt]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Come comportarsi davanti a una madre che batte a morte il suo bambino?
[...]
Che cosa mi ripugna, nel fatto che la madre batte il bambino? Che cosa vi trovo di iniquo? Forse che il bambino soffre o piuttosto il fatto che la madre prova le torture della malvagità, invece delle gioie dell'amore? Io penso entrambe le cose. Una persona da sola, non può far niente di male. Il male nasce dalla disunione fra le persone. Se voglio agire, devo cercare di eliminare la disunione e ristabilire la comunicazione fra madre e figlio. Usare la forza contro la madre non servirebbe a questo scopo. Che fare allora?
[...]
Prendere il posto del fanciullo non sarebbe irragionevole! Quello che scrive Dostoevskij e che ripetono i monaci metropoliti mi ripugna. Essi pretendono che fare la guerra
[...]
sia un dovere di legittima difesa. Ho sempre risposto: difendere gli altri con il proprio petto, sì; ma sparare col fucile sui nostri simili, non è difesa, ma assassinio.
[Lettera a M.A. Enghelgardt]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Mio caro Mikhail Aleksandrovich,
scrivo "caro" non perché questa è l'abitudine, ma perché, da quando ho ricevuto la sua prima lettera e soprattutto la seconda, sento che lei mi è molto vicino e ho molto affetto per Lei. In questo sentimento vi è parecchio egoismo. Forse lei non mi presterà fede, ma è incredibile, quanto io mi senta solo e fino a qual punto il mio vero io sia disprezzato da tutti quelli che mi circondano. So che colui che sopporterà fino alla fine, sarà salvato, so che solo nelle cose vane l'uomo può godere il frutto del proprio lavoro o almeno vederne i risultati: ma nell'opera della divina verità, che è eterna, non può vedere il frutto nel breve spazio della sua brevissima vita.
So tutto questo, eppure spesso sono preso dalla disperazione; perciò il nostro incontro e la mia quasi certezza di trovare in Lei un uomo che cammina sinceramente insieme a me, sulla medesima via e con lo stesso mio fine, mi riempie di gioia.
[Lettera a M.A. Enghelgardt]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino
verde
: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Fu un vero raccoglimento il mio, uno di quegl'istanti rari che l'avara vita concede, di vera grande oggettività in cui si cessa finalmente di credersi e sentirsi vittima. In mezzo a quel
verde
rilevato tanto deliziosamente da quegli sprazzi di sole, seppi sorridere alla mia vita ed anche alla mia malattia. La donna vi ebbe un'importanza enorme. Magari a pezzi, i suoi piedini, la sua cintura, la sua bocca, riempirono i miei giorni. E rivedendo la mia vita e anche la mia malattia le amai, le intesi! Com'era stata più bella la mia vita che non quella dei cosidetti sani, coloro che picchiavano o avrebbero voluto picchiare la loro donna ogni giorno salvo in certi momenti. Io, invece, ero stato accompagnato sempre dall'amore. Quando non avevo pensato alla mia donna, vi avevo pensato ancora per farmi perdonare che pensavo anche alle altre. Gli altri abbandonavano la donna delusi e disperando della vita. Da me la vita non fu mai privata del desiderio e l'illusione rinacque subito intera dopo ogni naufragio, nel sogno di membra, di voci, di atteggiamenti più perfetti.
[Psico-analisi]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Tanto tempo fa la terra intera era
verde
e fresca come una foglia appena spuntata. C'erano mille ruscelli che correvano tra l'erba. Arance, mandorle, ciliegie, datteri e melograni crescevano insieme sullo stesso ramo. Il leone giocava con l'agnello e le tribù degli uomini vivevano in pace. Essi non sapevano cosa fosse il male.
All'inizio dei tempi, il Signore aveva detto agli uomini:
- "
Questo giardino fiorito è tutto vostro, e vostri sono i suoi frutti. Badate però, che ad ogni azione malvagia io lascerò cadere sulla terra un granello di sabbia, e un giorno gli alberi verdi e l'acqua fresca potrebbero scomparire per non tornare mai più
".
Per molto tempo il suo monito venne obbedito e ricordato, finché un giorno due uomini litigarono per il possesso di un cammello. Appena la prima parola cattiva fu pronunciata il Signore gettò al suolo un granello di sabbia, così minuscolo e leggero che nessuno se ne accorse.
Ben presto alle parole seguirono i fatti, e molti nuovi granelli si formarono e caddero. Il piccolo mucchio di sabbia cresceva lentamente. Gli uomini allora si fermarono a guardarlo, incuriositi.
- "
Cos'è questo, Signore?
" - chiesero a Dio.
- "
E' il frutto della vostra cattiveria
" - rispose Lui.
- "
Tutte le volte che agirete ingiustamente, che alzerete la mano su un fratello, che mentirete e ingannerete, un granellino si aggiungerà agli altri. E chissà che un giorno la sabbia non arrivi a coprire la terra intera
".
Ma gli uomini si misero a ridere.
- "
Anche se fossimo i più perfidi fra i perfidi, non basteranno milioni di milioni di anni perché questa polvere leggera riesca a farci del male. E poi, chi può aver paura di un po' di sabbia?
".
Così ricominciarono a ingannare e a combattere, uno contro l'altro, tribù contro tribù. Finché la sabbia seppellì i pascoli verdi e i campi, cancellò il corso dei ruscelli e cacciò le bestie lontano in cerca di cibo.
In questo modo fu creato il deserto. E da allora le tribù vagano per il deserto, pensando alla
verde
terra perduta.
E qualche volta in pieno deserto, sognano e vedono cose che non ci sono più: laghi azzurri e alberi fioriti. Ma sono visioni che subito svaniscono: la gente li chiama
miraggi
.
Solo dove gli uomini hanno osservato le leggi di Dio ci sono ancora palme verdi e sorgenti pulite. E la sabbia non può cancellare queste cose, ma le circonda come il mare fa con le isole. I viaggiatori le chiamano
oasi
. E là si fermano per trovare riposo e ristoro, ricordando ogni volta le parole del Signore alle tribù:
- "
Non trasformate il mio mondo
verde
in un deserto infinito
".
Ora sapete perché, anche oggi, sulla terra i deserti continuano ad avanzare.
Da:
Come sono nati i deserti
Non è vero che vesto solo di bianco! Nel guardaroba invernale, da qualche parte, ho anche qualcosa di marrone e persino di
verde
.
Carla Fracci
Frasi di Carla Fracci
Collezionava foglie: le sciorinava, l'una accanto all'altra, su grandi tavoli. Quelle che andavano ingiallendo le sostituiva con altre. Per le foglie invecchiate disponeva di quieti ricoveri, dove l'ingombro non era mai eccessivo; e a lui solo era dato introdurvi quel fruscio. Sui tavoli invece tutto era sempre
verde
e fresco; le foglie erano fissate con pochissima colla; il vento non le portava mai via, ne erano finalmente al riparo, dunque; e nondimeno conservavano una certa vivacità, pur se molto limitata.
Gli piaceva vedersele davanti, tutte insieme e in bell'ordine. A infastidirlo, sugli alberi, era la loro irregolarità: una storta, l'altra diritta, e tutte smaniavano verso l'alto in maniera assai poco decorosa. Lui le aveva strappate alla loro contesa, esponendole a equanime luce. La battaglia era finita, e nessuna cacciava via l'altra, la colla garantiva un'atmosfera pacifica e una condotta regolare. In precedenza, nonostante il grande affetto per le foglie, avvertiva un sentimento di riprovazione passando accanto agli alberi; si vergognava di quella loro frenesia arrampicatrice; lo irritava dover assistere a come certe foglie rimanessero sempre in basso, mentre altre si beavano lassù in piena luce; inoltre queste ultime erano molto più distanti da lui, e lui le puniva per la loro alterigia collezionando solo foglie che fossero a portata della sua mano; più in alto non si protendeva mai.
Pensava spesso con soddisfazione al triste destino che attendeva le foglie da lui disdegnate: sarebbero cadute a terra e marcite. Nessuno ne avrebbe certo provato rammarico. Nella sua collezione, invece, finché si mantenevano fresche, le foglie erano oggetti curati e rispettati, e persino dopo, nei ricoveri per la vecchiaia, stavano bene ‐ per quanto possibile, data la loro quantità comunque notevole. In una certa misura lui capiva i desideri delle foglie: li leggeva nelle loro nervature e, tenendo contro luce uno di quegli esseri luminosi, dopo pochi istanti già sapeva che sensazioni provasse.
Sulle sue mani l'epidermide aveva acquisito una particolare sensibilità per le foglie; perciò stava ben attento a non porgere la destra alla gente, e solo per questa ragione si era trasferito in un paese dove non vigeva la consuetudine di stringersi la mano. La rinuncia a frequentare i propri simili non gli sarebbe pesata più di tanto, mentre ci teneva a manifestare pubblicamente l'onore che riservava alle sue foglie: ecco perché doveva, di quando in quando, invitare gente a casa, nelle sue stanze.
In tali occasioni conduceva gli ospiti, con una certa condiscendenza, di tavolo in tavolo, là dove dimoravano migliaia e migliaia di foglie, nelle più nobili posture, e tutte palesemente molto soddisfatte del loro destino. Forniva solo qualche scarna spiegazione, ben sapendo che chi tutto questo già non lo possiede in sé, mai potrebbe impararlo davvero. Ma le sue parole erano concepite in modo tale da rendere onore alle foglie; nessuno si allontanava dalla collezione senza provare un po' di quel timor reverenziale che queste meravigliose creature meritano, e alcuni, ma ahimè troppo pochi, procedevano con maggior cautela sul proprio cammino facendo del loro meglio per non pestare le foglie cadute.
Anche costoro parlavano di rado, e non ad alta voce, della loro nuova esperienza; si diffuse un culto grazie al solo esempio e senza bisogno di prediche; alcuni iniziarono la loro personale collezione di foglie. Lui però si tenne sulle sue; evitava di dar loro consigli; dovevano fare esperienza da sé; e non rivelò mai il destino delle foglie che avvizzivano; era severamente vietato varcare la soglia del ricovero per la vecchiaia.
Da:
L'affetto per le foglie
Il piccolo principe assisteva allo schiudersi di un enorme bocciolo e sentiva che ne sarebbe venuta un'apparizione miracolosa, ma la corolla indugiava, e si faceva bella, chiusa nella sua camera
verde
. Con cura sceglieva i colori. Si vestiva piano, accomodando i petali a uno a uno. Non voleva uscire tutta stropicciata come fanno i papaveri. Voleva mostrarsi solo nel pieno fulgore della propria bellezza. Eh, sì! Era molto vanitosa. La sua segreta toilette era durata giorni e giorni. Ed ecco che una mattina, con il sorgere del sole, era apparsa una rosa.
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
per Agostino
|
|
Come sorridi ai prati
|
angelico ragazzo
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dove credi che il mondo
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sia una pallavolo.
|
Le fate dei castelli
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le fatine turchine
|
le fate petulanti
|
e Pinocchio voglioso
|
di un legno sempre
verde
.
|
Lucignolo profondo
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sei tu, che getti via
|
l'intimo abbandono
|
delle grandi parole.
|
Però si dice che lontano
|
la fatina sepolta
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continui a mormorare
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
a Roberto Cerati
|
|
Hai un filo d'erba
|
nei tuoi bianchi capelli,
|
un puro gelsomino d'attesa.
|
Così fiuti in me
|
il cuore sempre
verde
,
|
la ragazza d'un tempo
|
dall'anima canora.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Non uccidete il mare,
|
la libellula, il vento.
|
Non soffocate il lamento
|
(il canto!) del lamantino.
|
Il galagone, il pino:
|
anche di questo è fatto
|
l'uomo. E chi per profitto vile
|
fulmina un pesce, un fiume,
|
non fatelo cavaliere
|
del lavoro. L'amore
|
finisce dove finisce l'erba
|
e l'acqua muore. Dove
|
sparendo la foresta
|
e l'aria
verde
, chi resta
|
sospira nel sempre più vasto
|
paese guasto: «Come
|
potrebbe tornare a esser bella,
|
scomparso l'uomo, la terra».
Giorgio Caproni
Titolo della poesia:
Versicoli quasi ecologici
Frasi di Giorgio Caproni
C'era la guerra, proprio la guerra più vera dove ero io, ma io non vivevo la guerra, vivevo intensamente cose che sognavo, che ricordavo e che erano più vere della guerra. Il fiume era gelato, le stelle erano fredde, la neve era vetro che si rompeva sotto le scarpe, la morte fredda e
verde
aspettava sul fiume, ma io avevo dentro di me un calore che scioglieva tutte queste cose.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Il sergente nella neve
Frasi di Mario Rigoni Stern
Tutto era calmo nella notte calda e profonda e la terra era tiepida e madre anche se nelle buche stagnava l'odore delle granate e gli occhi bruciavano. Le quaglie cantavano da distanze senza misura: da su verso Leningrado fin giù al mar d'Azov. Come le stelle. E la campagna era tutta piana: erba
verde
, campi di frumento e girasoli che da mesi aspettavano di essere raccolti. Gli uomini, al posto di falci e trattori, usavano mitragliatrici e carri armati e chi raccoglieva era la Morte.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Il bosco degli urogalli
Frasi di Mario Rigoni Stern
Come agosto finisce, la mattina
|
dopo una notte di pioggia si sente
|
(il cielo è più profondo ) che l'autunno
|
sta per venire; ci si guarda intorno
|
e non si sa che fare: tutto
|
è fresco, rinnovato da uno smalto
|
malinconico di perplessità!
|
Allora si gironzola, si sta zitti,
|
sappiamo che c'è tempo, ma che pure
|
l'anno dovrà morire, ed il bel cielo,
|
il
verde
verniciato delle piante,
|
il rosso delle ruote ad asciugare,
|
l'incudine che suona di lontano,
|
lento cuore del giorno, tutto parla
|
d'una partenza prossima, un addio.
|
La memoria è una strada che si perde
|
e si ritrova dopo un'ansia breve,
|
tranquilla: già nel sole di settembre
|
scottante sulla schiena è un'altra estate,
|
che le vespe ronzando sulle ceste
|
dell'uva bianca indorano, e si mischia
|
al loro volo il rumore nascosto
|
e perenne del grano che ventila
|
un vecchio attento e polveroso.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Fine d'estate
Frasi di Attilio Bertolucci
Le mattine dei nostri anni perduti,
|
i tavolini nell'ombra soleggiata dell'autunno,
|
i compagni che andavano e tornavano, i compagni
|
che non tornarono più, ho pensato ad essi lietamente.
|
Perché questo giorno di settembre splende
|
così incantevole nelle vetrine in ore
|
simili a quelle d'allora, quelle d'allora
|
scorrono ormai in un pacifico tempo,
|
la folla è uguale sui marciapiedi dorati,
|
solo il grigio e il lilla
|
si mutano in
verde
e rosso per la moda,
|
il passo è quello lento e gaio della provincia.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Gli anni
Commenti:
1
Frasi di Attilio Bertolucci
Sentirà il mio richiamo a un miglio di distanza e fischierà la mia canzone preferita. Sa cavalcare un pony all'indietro. Sa rovesciare le frittelle in aria... è meravigliosamente gentile e la sua forma preferita sarà un stella. Avrà un occhio
verde
e uno blu.
Sally Owens
Dal film:
Amori e incantesimi
Scheda film e trama
Frasi del film
Avvocato
: Quello che vorrei oggi, è sentire la sua versione dei fatti.
Egg Shen
: Come dire, la verità dei fatti.
Avvocato
: Sì, certo. Prima però mi servono: il suo nome e la sua occupazione, per l'archivio.
Egg Shen
: Ah. Egg Shen, autista di pullman.
Avvocato
: Autista di pullman. Che tipo di pullman? E dove lavora?
Egg Shen
: Ah. Pullman turistico. Porto in giro i turisti, a San Francisco, Chinatown.
Avvocato
: Grazie. Dunque, prima di affrontare il nocciolo della questione... mmm... può dirmi se al momento attuale, lei ha una qualunque cognizione di dove possa trovarsi il Signor Jack Burton con il suo camion?
Egg Shen
: Mmm, oddio! Volete lasciarlo in pace?
Avvocato
: Signor Shen, per favore! Lei potrebbe venire a trovarsi in una grossa serie di guai! Mezzo quartiere che esplode in un'immensa palla di fuoco
verde
... Del fuoco
verde
! Sembrava di essere piombati in pieno inferno! E c'è gente che dice che c'è di mezzo lei! Che potrebbe essere lei l'autore. E che lei è un uomo molto pericoloso. Ora, se vuole proteggere Jack Burton...
Egg Shen
: Le ho detto di lasciarlo in pace, Jack Burton, perché noi siamo in debito con lui! Ha dimostrato un coraggio da leone.
Avvocato
: Uhm! Va bene, come crede. Però, se vuole che io sia il suo avvocato, devo sapere ancora alcune cose che... che per me sono completamente assurde. Come... Lei crede davvero alla magia?
Egg Shen
: Parla della magia nera cinese?
Avvocato
: Sì.
Egg Shen
: Oh, assolutamente sì!
Avvocato
: Dice sul serio? Quindi crede ai mostri, ai fantasmi, eccetera, immagino.
Egg Shen
: Sicuro, e anche alla stregoneria
Avvocato
: Quindi devo supporre che lei si aspetti che anch'io creda alla stregoneria, non è così?
Egg Shen
: Certo, naturale!
Avvocato
: E perché?
Egg Shen
: Perché è una realtà!
Avvocato
: Ma chi me lo dimostra?
Egg Shen
: Chi...?
Avvocato
: Già chi? Eh eh eh... Me lo dimostri lei, per favore. Avanti!
[Egg Shen genera un lampo luminoso tra le mani]
Egg Shen
: Visto? E questo è niente, Ma è così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo.
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
Sam
: Ciao. Come stai?
Hank
: Non lo so. Dipende dal
verde
tto. Sono il padre di Carla, vero?
Sam
: Oddio, ancora? Perché, ma lascia stare no? Sta bene!
Hank
: Certo, sì. E su, è natta 9 mesi dopo che me la sono squagliata. O è così o mi hai tradito! Non va bene in ogni caso, solo che una versione va un po' meno bene dell'altra. E il fatto è...senti...che brutta cosa. Coraggio, al bar c'è Carla, mai vista, mai, ok? Ero lì con Dale e Glen e...
Sam
: È lui il padre!
Hank
: Chi, è lui il padre.
Sam
: Sì, Glen non lo sa.
Hank
: No, mio...mio fratello?
Sam
: Sì, è stata l'unica volta!
Hank
: Glen? È Glen lo stronzo? Cosa?
Sam
: Cosa, cosa?
Hank
: Come hai fatto con Glen?
Sam
: Ti eri squagliato!
Hank
: Piano! Un concerto dei Metallica è squagliarsela?
Sam
: E se non torni che cos'è? Era tanto debole, era tanto dolce, era quasi normale. Mi serviva uno normale!
Hank
: Ah ecco, perché io che sono?
Sam
: Ah, be', tu sei il più grande stronzo mai cagato sulla faccia della terra! Accidenti Hank. Ti amavo allora e ti amo ora, vero. Ti amo perché sei contemporaneamente la più egoista e la più generosa persona che conosco. Ti amo perché odi i prepotenti anche se lo sei. Ma quel continuo anticipare i pensieri degli altri, neanche avessi la palla di vetro! Quel, quel... avere inghiottito un vocabolario e vomitarlo fuori tutto... io scomparivo accanto a te!
Hank
: Ripeti.
Sam
: Da capo?
[Si baciano]
Dal film:
The Judge
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ah... Sì.
Verde
, con delle macchie color ruggine qui e là.
I Poliziotto
: E c'erano oggetti di valore nell'auto?
Drugo
: Oh... ah, sì... Eh... Lo stereo, delle cassette dei Creedence... E c'era anche... ah... la mia valigetta.
I Poliziotto
: E nella valigetta?
Drugo
: Oh, beh, documenti, solo documenti. Già, solo i miei documenti. Documenti di lavoro.
I Poliziotto
: Che lavoro fa?
Drugo
: Sono disoccupato. Mi hanno rubato anche il tappeto.
I Poliziotto
: Aveva un tappeto in macchina?
Drugo
: No, qui.
I Poliziotto
: Ah, due eventi distinti.
Drugo
: "Eh, Drugo non è in casa...". Capita spesso che ritroviate le macchine rubate?
I Poliziotto
: A volte. Però non mi farei troppe illusioni sullo stereo.
II Poliziotto
: Né sulle cassette.
Drugo
: E per quanto riguarda la valigetta?
Maude Lebowski
: Signor Lebowski, gradirei incontrarla. Mi chiami quando rientra, le manderò una macchina. Sono Maude Lebowski, e ho preso io il tappeto.
I Poliziotto
: Bene, allora per me il caso si può archiviare.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Là dove c'era l'erba ora c'è | una città | e quella casa in mezzo al
verde
ormai | dove sarà?
Adriano Celentano
Cit. da
Il ragazzo della via Gluck.
Frasi di Adriano Celentano
Jack
: Oddio, che voglia di bere qualcosa! Maledizione, magari soltanto... solo una birra. Salve, Lloyd. C'è poca gente, stasera. Ah, ah, ah, ah, ah!
Lloyd
: Lei ha ragione, mister Torrance. Che cosa prende?
Jack
: Una domanda molto azzeccata, caro Lloyd. Perché si dà il caso, amico mio, che ho due pezzi da venti e due da dieci, qui nel mio portafogli, e temevo che ci rimanessero fino all'aprile prossimo. Allora facciamo una cosa: tu mi passi una bottiglia di bourbon, con del ghiaccio e un bicchierino. Che dici, ci riesci, Lloyd? Non è che hai troppo da fare?
Lloyd
: Sono sempre a sua disposizione.
Jack
: Sei l'uomo che cercavo. Allora tira fuori tutto, che mi faccio una bevuta, Lloyd, così mi tira su. È il senso del dovere che ci frega, amico mio, il senso del dovere ci frega. Oh, Lloyd, ho paura che per il momento sto al
verde
. Come andiamo a credito, in questo locale?
Lloyd
: Oh, per lei non c'è nessun problema.
Jack
: Questa è classe. Tu mi piaci, Lloyd. L'ho sempre detto io. Sei il miglior barman del mondo. Il migliore tra tutti i dannati barman che ho visto fra Timbuktu e Portland, Maine. O, Portland, Oregon, se preferisci.
Lloyd
: Lei è davvero gentile.
Jack
: Volevo dire, io le mani addosso non gliele ho mai messe. Non l'ho toccato. Io quella sua dolce testolina santa non la toccherei nemmeno con un dito. Io lo amo quel mio figlietto di puttana, ah, ah! Io farei qualsiasi cosa per lui. Qualsiasi fottuta cosa per lui. Ma quella... stronza... Lo so che fino a che vivrò farà tutto il possibile perché io non dimentichi. Io gli ho fatto male una volta, okay? Ma è stato un incidente. Senza nessuna intenzione. Non l'ho fatto mica apposta. Ma può succedere a tutti, è stato tre maledetti anni fa! Quella stronzina aveva buttato a terra tutti i miei fogli di carta, allora io gli ho preso il braccio, l'ho tirato via! È stata una mancata coordinazione muscolare, nient'altro. Capisci? Soltanto qualche chilogrammo di energia in più per secondo, per secondo!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
[In un taxi]
Griffin
: Senti, devo dirti una cosa.
Porter
: Avanti!
Griffin
: Ecco, non è tanto facile...
Porter
: Su, dilla! Dilla!
Griffin
[concentrandosi]
: «O ragazzotto delle praterie, | prima che tu giungessi al campo, giungevano spesso doni graditi, | tu silenzioso arrivasti, con nulla da offrire...»
Porter
: Ma di che stai parlando?
Tassista
: «... ma scambiando uno sguardo, | ed ecco, tu mi hai offerto più di tutti i doni del mondo.»
[1]
Porter
: Cosa?
Tassista
: O ragazzotto delle praterie! Whitman!
Porter
[indicando la strada]
: Guardi che è
verde
, per favore!
Dal film:
Amori in città e tradimenti in campagna
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Non credevo sarebbe finita così.
Gandalf
: Finita? No, il viaggio non finisce qui. La morte è soltanto un'altra via. Dovremo prenderla tutti. La grande cortina di pioggia di questo mondo si apre e tutto si trasforma in vetro argentato. E poi lo vedi.
Pipino
: Cosa, Gandalf? Vedi cosa?
Gandalf
: Bianche sponde, e al di là di queste, un
verde
paesaggio sotto una lesta aurora.
Pipino
: Beh, non è così male.
Gandalf
: No. No, non lo è.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Théoden
: Stasera ricordiamo chi ha versato il proprio sangue per difendere questo Paese. A voi, morti vittoriosi!
ROHIRRIM
: A voi!
Éowyn
: Westu Aragorn hál.
Théoden
: Sono felice per te. È un uomo d'onore.
Éowyn
: Siete entrambi uomini d'onore.
Théoden
: Non è stato Théoden di Rohan a condurre il suo popolo alla vittoria. Ah... Non darmi ascolto. Sei giovane. E la serata é per te.
Merry e Pipino
: Oh, gira pure qua e là e prosciuga la città, ma birra scura mai gusterai come quella che da noi troverai. Mai birra scura mai gusterai come quella che da noi troverai. Se volete le gran marche, le bevete a tonnellate. Ma onesti, su, non cercate più, al Drago
Verde
andate!
Aragorn
: Nessuna notizia di Frodo.
Gandalf
: Nessuna. Niente.
Aragorn
: Abbiamo tempo. Ogni giorno Frodo é più vicino a Mordor.
Gandalf
: Ne siamo certi?
Aragorn
: Cosa ti dice il tuo cuore?
Gandalf
: Che Frodo é vivo. Sì. Sì, é vivo.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Ah... È come se mi trovassi al Drago
Verde
dopo una lunga giornata di lavoro.
Merry
: Solo che non hai mai fatto una lunga giornata di lavoro.
Pipino
: Eh, eh, eh! Oh! Ah! Ah! Ah!
Merry
: Benvenuti, miei signori, a Isengard!
Gimli
: Voi, piccole canaglie! Ci avete spinti a una bella caccia, e ora vi troviamo a... banchettare e... a fumare!
Pipino
: Siamo seduti sul campo della vittoria, gustando cosucce che ci siamo meritati.
Merry
: Mh.
Pipino
: Il maiale salato é particolarmente buono.
Gimli
: Il maiale salato?
Gandalf
: Mh. Hobbit!
Merry
: Siamo agli ordini di Barbalbero, che governa d'ora in avanti Isengard.
Barbalbero
: Giovane mastro Gandalf, sono contento che tu sia qui. Legno e acqua, tronchi e pietre, li posso dominare, ma qui c'è un mago con cui avere a che fare chiuso in questa torre.
Gandalf
: E lì Saruman deve rimanere, controllato da te, Barbalbero.
Gimli
: Prendiamoci la sua testa e facciamola finita.
Gandalf
: No. Oramai non ha poteri.
Barbalbero
: L'indecenza di Saruman si sta dissolvendo. Gli alberi torneranno a vivere qui. Alberi giovani. Alberi selvatici.
Aragorn
: Pipino!
Barbalbero
: Per la mia corteccia!
Gandalf
: Peregrino Tuc! Lo prendo io, giovanotto. Su, presto!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Barbalbero
: Gli Ent non possono trattenere questa tempesta. Dobbiamo superare certe cose come abbiamo sempre fatto.
Merry
: Come può essere questa la vostra decisione?
Barbalbero
: Questa non è la nostra guerra.
Merry
: Ma fate parte di questo mondo! Non è così? Dovete aiutarci! Vi prego! Dovete fare qualcosa!
Barbalbero
: Sei giovane e coraggioso, mastro Merry, ma il tuo ruolo in questa storia è finito. Tornatene a casa tua.
Pipino
: Forse Barbalbero ha ragione. Siamo fuori posto, Merry. È troppo per noi. Alla fine che possiamo fare? Abbiamo la Contea. Forse dovremmo tornarci.
Merry
: Le fiamme di Isengard si spargeranno e i boschi di Tucboro e della Terra di Buck bruceranno. E quello che una volta era
verde
e bello in questo mondo sparirà. Non ci sarà più una Contea, Pipino.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Arwen
: La luce della Stella del Vespro non cresce nè diminuisce. È mia, da donare a colui che desidero. Come il mio cuore. Dormi.
Aragorn
: Io sto dormendo. Questo è un sogno.
Arwen
: Allora è un bel sogno. Dormi.
Aragorn
: Minlû pedich nin i aur hen telitha.
Arwen
: Ú i vethed nâ i onnad. Boe bedich go Frodo. Han bâd lîn.
Aragorn
: Dolen i vâd o nin.
Arwen
: Si peliannen i vâd na dail lîn. Si boe ú-dhannathach.
Aragorn
: Arwen.
Arwen
: Ae ú-esteliach nad, estelio han, estelio ammen.
Éowyn
: Dov'è lei? La donna che ti ha donato quel gioiello.
Elrond
: ll nostro tempo qui sta finendo. Il tempo di Arwen sta finendo. Lasciala andare. Lascia che prenda la nave verso ovest. Lascia che porti il suo amore per te nelle Terre Immortali. Lì sarà sempre
verde
.
Aragorn
: Sì, ma solamente un ricordo.
Elrond
: Io non lascerò mia figlia qui a morire.
Aragorn
: Lei resta perchè ha ancora speranza.
Elrond
: Resta per te! Lei appartiene al suo popolo.
Aragorn
: Edra le men, men na guil edwen, haer o auth a nîr a naeth.
Arwen
: Perchè dici questo?
Aragorn
: Io sono mortale, tu di razza elfica. È stato un sogno, Arwen. Nulla di più. Questa appartiene a te.
Arwen
: È stato un regalo. Tienila.
Éowyn
: Mio signore...
Aragorn
: Sta andando nelle Terre Immortali con ciò che resta della sua stirpe.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Barbalbero
: Gli Ent non possono trattenere questa tempesta. Dobbiamo superare certe cose come abbiamo sempre fatto.
Merry
: Come può essere questa la vostra decisione?
Barbalbero
: Questa non è la nostra guerra.
Merry
: Ma fate parte di questo mondo! Non è così? Dovete aiutarci ! Vi prego! Dovete fare qualcosa!
Barbalbero
: Sei giovane e coraggioso, mastro Merry, ma il tuo ruolo in questa storia è finito. Tornatene a casa tua.
Pipino
: Forse Barbalbero ha ragione. Siamo fuori posto, Merry. È troppo per noi. Alla fine che possiamo fare? Abbiamo la Contea. Forse dovremmo tornarci.
Merry
: Le fiamme di Isengard si spargeranno e i boschi di Tucboro e della Terra di Buck bruceranno. E quello che una volta era
verde
e bello in questo mondo sparirà. Non ci sarà più una Contea, Pipino.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Arwen
: La luce della Stella del Vespro non cresce nè diminuisce. È mia, da donare a colui che desidero. Come il mio cuore.
Dormi.
Aragorn
: Io sto dormendo. Questo è un sogno.
Arwen
: Allora è un bel sogno. Dormi.
Aragorn
: Minlû pedich nin i aur hen telitha.
Arwen
: Ú i vethed nâ i onnad. Boe bedich go Frodo. Han bâd lîn.
Aragorn
: Dolen i vâd o nin.
Arwen
: Si peliannen i vâd na dail lîn. Si boe ú-dhannathach.
Aragorn
: Arwen.
Arwen
: Ae ú-esteliach nad, estelio han, estelio ammen.
Éowyn
: Dov'è lei? La donna che ti ha donato quel gioiello.
Elrond
: ll nostro tempo qui sta finendo. Il tempo di Arwen sta finendo. Lasciala andare. Lascia che prenda la nave verso ovest. Lascia che porti il suo amore per te nelle Terre Immortali. Lì sarà sempre
verde
.
Aragorn
: Sì, ma solamente un ricordo.
Elrond
: Io non lascerò mia figlia qui a morire.
Aragorn
: Lei resta perchè ha ancora speranza.
Elrond
: Resta per te! Lei appartiene al suo popolo.
Aragorn
: Edra le men, men na guil edwen, haer o auth a nîr a naeth.
Arwen
: Perchè dici questo?
Aragorn
: Io sono mortale, tu di razza elfica. È stato un sogno, Arwen. Nulla di più. Questa appartiene a te.
Arwen
: È stato un regalo. Tienila.
Éowyn
: Mio signore...
Aragorn
: Sta andando nelle Terre Immortali con ciò che resta della sua stirpe.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
I tramonti di quell'inferno africano si rilevavano straordinari. Non te li toglieva nessuno. Ogni volta tragici come mostruosi assassinii del sole. Un immenso bluff. Soltanto che c'era troppo da ammirare per un uomo solo. Il cielo per un'ora si pavoneggiava tutto spruzzato da un capo all'altro d'uno scarlatto delirante, e poi il
verde
scoppiava in mezzo agli alberi e s'innalzava dal suolo a strisce tremanti fino alle prime stelle. Dopo di che il grigio riprendeva tutto l'orizzonte e poi di nuovo il rosso, ma allora stanco il rosso e non per molto. Finiva così. Tutti i colori ricadevano a brandelli, afflosciati sulla foresta come vecchi stracci alla centesima replica. Ogni giorno verso le sei era esattamente così che andava. E la notte con tutti i suoi mostri entrava allora in ballo tra mille e mille rumori di gole di rospo.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Dopo aver lasciato
[le reti di]
Berlusconi mi ritirai in eremitaggio nella mia casa di Morlupo. Passavo la giornata accanto a un telefono
verde
che non suonava mai. Il primo novembre Biagio Agnes andò al cimitero al paese natale, Serino. Fu affrontato da una vecchietta: "Avite a fa' turna' a Pippo Baudo". "Se no?". "Se no morite". Agnes chiamò il mattino del 2 novembre: "Adesso mi dici chi conosci a Serino!". Fatto sta che mi riprese. All'1% di quel che mi avrebbe pagato Berlusconi; ma mi riprese.
Pippo Baudo
Frasi di Pippo Baudo
Jack
: Oddio, che voglia di bere qualcosa! Maledizione, magari soltanto... solo una birra. Salve, Lloyd. C'è poca gente, stasera. Ah, ah,
ah, ah, ah!
Lloyd
: Lei ha ragione, mister Torrance. Che cosa prende?
Jack
: Una domanda molto azzeccata, caro Lloyd. Perché si dà il caso, amico mio, che ho due pezzi da venti e due da dieci, qui nel mio portafogli, e temevo che ci rimanessero fino all'aprile prossimo. Allora facciamo una cosa: tu mi passi una bottiglia di bourbon, con del ghiaccio e un bicchierino. Che dici, ci riesci, Lloyd? Non è che hai troppo da fare?
Lloyd
: Sono sempre a sua disposizione.
Jack
: Sei l'uomo che cercavo. Allora tira fuori tutto, che mi faccio una bevuta, Lloyd, così mi tira su. È il senso del dovere che ci frega, amico mio, il senso del dovere ci frega. Oh, Lloyd, ho paura che per il momento sto al
verde
. Come andiamo a credito, in questo locale?
Lloyd
: Oh, per lei non c'è nessun problema.
Jack
: Questa è classe. Tu mi piaci, Lloyd. L'ho sempre detto io. Sei il miglior barman del mondo. Il migliore tra tutti i dannati barman che ho visto fra Timbuktu e Portland, Maine. O, Portland, Oregon, se preferisci.
Lloyd
: Lei è davvero gentile.
Jack
: Volevo dire, io le mani addosso non gliele ho mai messe. Non l'ho toccato. Io quella sua dolce testolina santa non la toccherei nemmeno con un dito. Io lo amo quel mio figlietto di puttana, ah, ah! Io farei qualsiasi cosa per lui. Qualsiasi fottuta cosa per lui. Ma quella... stronza... Lo so che fino a che vivrò farà tutto il possibile perché io non dimentichi. Io gli ho fatto male una volta, okay? Ma è stato un incidente. Senza nessuna intenzione. Non l'ho fatto mica apposta. Ma può succedere a tutti, è stato tre maledetti anni fa! Quella stronzina aveva buttato a terra tutti i miei fogli di carta, allora io gli ho preso il braccio, l'ho tirato via! È stata una mancata coordinazione muscolare, nient'altro. Capisci? Soltanto qualche chilogrammo di energia in più per secondo, per secondo!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Bergman
: Il comandante dell'Apollo 13, Jim Lovell è stato più tempo nello spazio, circa 24 giorni a oggi, di qualsiasi altro uomo, ed io recentemente gli ho chiesto se avesse mai avuto paura.
Jim
: Beh, qualche volta ho avuto un arresto di combustione su aerei normali, ed ero piuttosto curioso di vedere se si sarebbe riacceso di nuovo o roba del genere, ma... ma sono cose che si risolvono.
Bergman
: Ma non c'è un caso specifico d'emergenza su un aereo in cui ricordi di aver avuto paura?
Jim
: Ah, beh, sì. Mi ricordo di quella volta che ero sul mio aereo, un Banshee, in condizione di combattimento, quindi senza nessuna luce sulla portaerei. Era la Shangri-la, nel mare del Giappone, e il mio... il mio radar era in panne ed il mio radiofaro d'atterraggio era latitante, perché qualcuno in Giappone usava la stessa frequenza, e così mi stava portando lontano da dove si supponeva che andassi. E mi ritrovo a guardare in basso sull'enorme oceano scuro, così accendo la mia luce di carteggio, e a un tratto, zak, mi va tutto in cortocircuito nell'abitacolo. La strumentazione partita, le luci spente, non so più nemmeno a che quota mi trovo. Ah, sapevo già di essere a corto di carburante, così comincio a pensare di ammarare nell'oceano e... guardo giù, e nell'oscurità vedo una specie... una specie di fascia verdastra. È come una lunga guida
verde
stesa proprio sotto di me, ed erano le alghe, capisce? Quella roba fosforescente che viene frullata dalle eliche nella scia di una grande nave, e mi stava, appunto, riportando dritto a casa. Ecco, se le luci dell'abitacolo non fossero andate in corto, non avrei mai potuto essere in grado di vederla, quindi non... non si sa mai quali siano gli eventi che ti riporteranno a casa.
Bergman
: In conclusione, il comandante di astronavi, Jim Lovell, ha una certa esperienza di incidenti.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Mi sono imbattuto in alcuni sgradevoli personaggi mentre viaggiavo sul
Verde
cammino. Mi hanno scambiato per un vagabondo.
Thorin Scudodiquercia
: Immagino che se ne siano pentiti...
Gandalf
: Uno di loro portava un messaggio.
[lo mostra]
È Lingua Nera questa: una promessa di pagamento...
Thorin Scudodiquercia
: Per cosa?
Gandalf
: La tua testa!
Dal film:
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Scheda film e trama
Frasi del film
Ori
: Non mi va il cibo
verde
.
Dwalin
: E la carne?
Ori
: Ce le hanno le patate fritte?
Dal film:
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Scheda film e trama
Frasi del film
Ragazzo
: Combatterai, Katniss? Tu combatterai con noi?
Katniss
: Certo. Combatterò.
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Dovrete liberare Peeta alla prima occasione. Oppure trovatevi un'altra ghiandaia imitatrice!
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sei vivo...
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ho mai voluto tutto questo. Non volevo essere nei giochi. Volevo solo salvare mia sorella. E che Peeta vivesse.
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Abbiamo un solo nemico! Che corrompe ogni persona e ogni cosa! Che ci mette gli uni contro gli altri! Stanotte rivolgete le armi contro Capitol!
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Snow deve pagare per quello che ha fatto.
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Niente di buono è al sicuro finché Snow è vivo. Non farò un altro discorso su questo.
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono giochi molto più pericolosi.
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Gale Hawthorne
: Chi appoggia Capitol City non è mai innocente.
Katniss E
verde
en
: Se ragioni così puoi uccidere chiunque vuoi, e inviare i ragazzi agli Hunger Games per controllare i Distretti.
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Gale Hawthorne
:
[Dopo essersi baciati]
Cosa succede nella tua testa?
Katniss E
verde
en
: Non lo so.
Gale Hawthorne
: È come baciare un'ubriaca, non conta niente.
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Facciamo questo tu e io, ci teniamo in vita a vicenda.
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Mary Bradford
: Hai mai visto una persona cambiare completamente?
Giardiniere
: Cambiare come?
Mary Bradford
: Come dalla primavera al più gelido inverno.
Giardiniere
: Sì... ma l'erba rispunta
verde
e soffice ogni primavera. Possono farlo anche le persone.
Mary Bradford
: Sì... ma alcune non possono tornare indietro.
Dal film:
L'altra metà dell'amore
Scheda film e trama
Frasi del film
Spontaneo me, Natura,
|
il giorno amante, il sole che ascende, l'amico con cui sono felice,
|
il braccio del mio amico, che sbadatamente mi posa sull'omero, il pendio della collina inalbato dai fiori del sorbo,
|
lo stesso nel tardo autunno, toni rossi, gialli, lionati, purpurei,
verde
chiaro,
verde
scuro,
|
la ricca trapunta dell'erba, animali e uccelli, la sponda riservata allo stato naturale, le primitive mele, i ciottoli,
|
ammirevoli frammenti goccianti, la negligente lista di uno dopo l'altro, quando mi capita di chiamarli a me o di pensarci,
|
le vere poesie, (ciò che chiamiamo poesie essendo immagini appena,)
|
le poesie dell'intimità notturna, di uomini come me,
|
questa poesia pendula, timida e celata che sempre porto con me, che tutti gli uomini portano con sé
[...]
.
Walt Whitman
Titolo della poesia:
Spontaneità
Frasi di Walt Whitman
Non voglio nessuno che conti su di me. Io non li posso aiutare.
Katniss Everdeen
Dal film:
Hunger Games - La ragazza di fuoco
Scheda film e trama
Frasi del film
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