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Fuga per la vittoria

Frasi del film

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Frasi di Fuga per la vittoria

Riassunto e trama del film Fuga per la vittoria

[da Wikipedia]

Durante la seconda guerra mondiale, nel 1942, un ufficiale tedesco in visita ad un campo di concentramento per prigionieri alleati, il maggiore Karl Von Steiner (Max von Sydow), in passato calciatore che fece parte anche della Nazionale, riconosce tra gli ufficiali britannici prigionieri un suo ex collega, il capitano John Colby (Michael Caine) ("John Colby: West Ham United e nazionale inglese", dice Von Steiner a Colby non appena è sicuro di averlo riconosciuto). Von Steiner si dichiara dispiaciuto che le circostanze - che li vedono su due fronti belligeranti opposti - non permettano loro di discorrere dei loro passati sportivi come desidererebbero, però ha l'idea di organizzare un incontro di calcio tra una selezione di calciatori Alleati e la squadra sportiva di una vicina base tedesca.

All'inizio i compagni di prigionia di Colby si dichiarano contrari all'iniziativa, sicuri che il comando britannico non approverebbe: essi sono infatti consci che la propaganda tedesca potrebbe sfruttare l'evento per caricarlo di significati extra-sportivi. Ma Colby è stimolato dal confronto, anche perché tra le truppe britanniche può vantare giocatori di livello come il soldato inglese Brady, lo scozzese Hayes e il coloured originario di Trinidad Luis Fernandez (Pele'), oltre a quelli disponibili tra i prigionieri alleati, il belga Filieu, l'olandese van Beck e il norvegese Hilsson. Un prigioniero canadese, Robert Hatch (Sylvester Stallone), benché non sia capace di giocare a calcio chiede ed ottiene di aggregarsi al gruppo, poiché per colpa loro il suo piano di fuga sta per andare in fumo. Colby si convince e ne giustifica quindi la presenza in squadra adducendo il motivo che ha bisogno di un preparatore atletico.

Come gli altri ufficiali britannici avevano supposto, il comando tedesco, volendo trasformare l'evento in un veicolo di propaganda, toglie di mano a Von Steiner l'organizzazione dell'incontro. Von Steiner capisce subito che, a quel punto, la partita non avrà più significato sportivo e il comando tedesco metterà in atto qualsiasi stratagemma per vincere e conquistarsi il primato d'immagine di fronte agli Alleati.

Hatch prima di fuggire viene incaricato di mettersi in contatto con la Resistenza francese. Deve raggiungere quindi Parigi, dove alcuni partigiani, saputo che i tedeschi vogliono organizzare la partita allo stadio di Colombes, si adoperano per organizzare la fuga dei calciatori Alleati durante l'intervallo tra i due tempi: essi fuggiranno dai lavatoi, che comunicano direttamente con la rete fognaria, ben conosciuta dai membri della resistenza che lavorano nei servizi comunali. Occorre che qualcuno avverta la squadra del piano in atto: tocca ancora al canadese sacrificarsi: si lascia catturare di nuovo dai tedeschi vicino al campo di prigionia per essere sicuro di farsi rimandare allo stesso posto e di poter comunicare le informazioni sulla fuga a Colby. Il problema è ora farsi reinserire in squadra, ma egli non sa giocare a calcio ma solo a football americano. Colby avendolo visto parare in allenamento gli assegna il ruolo del portiere. Siccome tuttavia un portiere titolare esiste già, e il comando tedesco ha esonerato dal lavoro solo undici soldati per prepararsi all'incontro, il portiere viene convinto a lasciarsi rompere un braccio per giustificare la sua sostituzione con Hatch.

Il giorno dell'incontro, lo stadio di Colombes è pieno di francesi, e decorato con i fregi della propaganda tedesca, in primis le bandiere con le croci uncinate. L'ambiente è chiaramente ostile ai tedeschi, e lo si nota maggiormente durante l'esecuzione dell'inno Deutschland über alles…: gli unici tedeschi nello stadio sono militari. Lo speaker, che commenta la partita a beneficio dei radioascoltatori, propone in sottofondo degli applausi preregistrati per dare l'impressione che la folla sia entusiasta della prestazione tedesca.

Come paventato da Von Steiner, un pavido arbitro non è in grado di tenere in mano l'incontro in maniera imparziale e sorvola su numerose scorrettezze dei tedeschi, che infatti si portano in vantaggio fino al 4-0 prima che gli Alleati realizzino il gol della bandiera (con Brady su cross dalla sinistra). Al termine del primo tempo negli spogliatoi è tutto pronto: i resistenti parigini hanno rotto il tramezzo che separa i lavatoi dal tunnel di fuga, ma prima alcuni giocatori, poi anche Colby, rifiutano di scappare perché sono convinti di poter ribaltare l'incontro e vincerlo. I resistenti tentano di dissuaderli, poiché alla fine della partita non ci sarà più tempo per la fuga, ma ormai è diventata una questione d'onore per Colby e compagni, che riescono a convincere anche il riluttante Hatch. Gli Alleati rientrano in campo e iniziano a giocare in maniera convinta e determinata, ricorrendo pure alla stessa durezza usata dai tedeschi nel primo tempo. Trascinati dall'entusiasmo degli spettatori francesi sugli spalti, riescono a portarsi prima sul 2-4 (grazie a Rey che realizza scartando anche il portiere), poi sul 3-4 (gol di Hayes su respinta del portiere), e si vedono annullare il gol del pari (di Hillson) per un presunto fuori gioco. A quel punto l'infortunato Fernandez (colpito in maniera durissima allo sterno durante il 1' tempo) rientra in campo proteggendosi il petto con un braccio[3] e, su un cross di Brady, si esibisce in una spettacolare rovesciata che infiamma il pubblico e porta le squadre in parità sul 4-4. La bellezza del gesto tecnico entusiasma anche Von Steiner, che si alza ad applaudire sportivamente il gol, tra la silenziosa ma evidente disapprovazione degli altri ufficiali tedeschi in tribuna d'onore.

C'è ancora tempo per qualche schermaglia in campo e, all'ultimo minuto di gioco, viene assegnato un calcio di rigore ai tedeschi. Tra le proteste alleate, gli spettatori francesi intonano con fierezza la Marsigliese in segno di orgoglio e incoraggiamento. Il portiere Hatch e il capitano tedesco Baumann si trovano faccia a faccia e si fissano intensamente negli occhi per lunghi istanti. Hatch, fino a quel momento non impeccabile, vola a parare il rigore calciato dal semi-ipnotizzato Baumann. Lo stadio esulta e gli spettatori invadono il campo travolgendo le barriere intorno al terreno di gioco e superando le guardie armate. Nella confusione che si genera, i giocatori Alleati vengono portati via dalla folla e fuggono dagli ingressi principali. Il maggiore Von Steiner, dalla tribuna, osserva la scena con un'espressione di sportiva indulgenza, che fa da contraltare al disappunto dei gerarchi nazisti seduti poco distanti da lui.

Anno

1981 (43 anni fa)

Titolo originale

Victory

Genere

Drammatico, Sportivo, Storico

Durata

116 minuti (1 ora e 56 minuti)

Regia

John Huston

Film di John Huston

Data di uscita

giovedì 30 luglio 1981

Poster e locandina

Attori del film Fuga per la vittoria

Sylvester Stallone nel ruolo di Robert Hatch
Michael Caine nel ruolo di John Colby
Max von Sydow nel ruolo di Karl Von Steiner
Pele' nel ruolo di Luis Fernandez
Bobby Moore nel ruolo di Terry Brady
Osvaldo Ardiles nel ruolo di Carlos Rey
Paul Van Himst nel ruolo di Michel Fileu
Kazimierz Deyna nel ruolo di Paul Wolchek
Hallvar Thoresen nel ruolo di Gunnar Hilsson
Daniel Massey nel ruolo di Col. Waldron
Julian Curry nel ruolo di Com. Shurlock
Clive Merrison nel ruolo di falsario
Carole Laure nel ruolo di Renée
Tim Pigott-Smith nel ruolo di Magg. Rose
John Wark nel ruolo di Arthur Hayes
Co Prins nel ruolo di Pieter Van Beck
Mike Summerbee nel ruolo di Sid Harmor
Russell Osman nel ruolo di Doug Clure
Amidou nel ruolo di André
Kevin O'Callaghan nel ruolo di Tony Lewis
Gary Waldhorn nel ruolo di Müller (allenatore naz. tedesca)
Werner Roth nel ruolo di Baumann (cap. naz. tedesca)
Jean-François Stévenin nel ruolo di Claude
Anton Diffring nel ruolo di radiocronista tedesco
Gunter Wolbert nel ruolo di radiocronista tedesco

Doppiatori italiani

Ferruccio Amendola nel ruolo di Cap. Robert Hatch
Cesare Barbetti nel ruolo di Cap. John Colby
Sergio Rossi nel ruolo di Magg. Karl Von Steiner
Piero Tiberi nel ruolo di Louis Fernandez
Gianni Marzocchi nel ruolo di Teddy Brady
Michele Gammino nel ruolo di Col. Waldron
Sandro Iovino nel ruolo di Com. Shurlock
Gianfranco Bellini nel ruolo di falsario
Rita Savagnone nel ruolo di Renée
Pino Colizzi nel ruolo di Magg. Rose
Manlio De Angelis nel ruolo di Sid Harmor
Massimo Rinaldi nel ruolo di Doug Clure
Angelo Nicotra nel ruolo di Andrè

Biografie correlate al film Fuga per la vittoria

Sceneggiatura

Evan Jones, Yabo Yablonsky

Soggetto

Jeff Maguire, Djordje Milićević, Yabo Yablonsky

Musiche

Bill Conti

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