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Aforismi Dunque - parte 4
Frasi trovate
:
866
Sì, voglio essere sincero: questo suono
[suono di accensione del PC]
me lo fa diventare duro proprio come un sasso! Ma non mi piace fare tutto di fretta, andare dritto al
dunque
. No, preferisco godermela un po' prima. Piano, con calma. Così per cominciare guardo qualche foto. Poi quando la cosa inizia a piacermi, mi metto alla ricerca di un video e non mi viene mai voglia di toccarmi il cazzo se prima non trovo il filmato giusto. Poi quando l'ho trovato, addio! Per i pochi minuti che seguono mi dimentico di tutte le stronzate e le uniche cose che esistono al mondo per me sono quelle tette, quel culo, quel pompino, quello smorzacandela, quella pecorina, quella sborrata e nient'altro. Non c'è niente che devo dire, non c'è niente che devo fare: mi perdo e tutto il resto può andare a farsi fottere! Ci sono poche cose nella vita che mi interessano veramente: il mio corpo, la mia tana, il mio bolide, la mia famiglia, la mia chiesa, i miei amici, le mie ragazze e il mio porno. Lo so che questo può sembrare strano ma voglio essere onesto non c'è niente di meglio del porno per me, neanche una fica vera! E dire che le ragazze non mi mancano, non per niente gli amici mi chiamano "il Don".
Don Jon
Dal film:
Don Jon
Scheda film e trama
Frasi del film
Da anni si abusa della parola contaminazione. Io credo invece nella contaminazione felice. I ritmi e i suoni che ho ascoltato
[...]
hanno contribuito in maniera decisa a ricostruire la mia identità, e oggi io sposo e vivo tutti gli elementi di quella musica afroamericana in tutti i miei progetti. Il Napoletanesimo ad esempio, è un involucro comodo, in cui un artista potrebbe rifugiarsi avendo a disposizione degli elementi comodi e sicuri. Io invece sono un napoletano che si muove al di fuori di questa definizione, portando alla nostra cultura di base, esperienze di altri popoli, di altri dialetti e di altre culture. Io credo nella multi dialettalità, nel multi linguaggio.
[...]
La contaminazione felice nasce quando c'è una forte consapevolezza della propria identità, ma anche una porta aperta a tutto ciò che arriva da altre realtà culturali.
Dunque
lunga vita agli incontri e agli incroci.
Enzo Avitabile
Frasi di Enzo Avitabile
Artisticamente ho voluto fare un percorso che mi ha portato ad essere presente con il mio dialetto, con la mia lingua napoletana, ma non con uno stereotipo di proposte, ma con una verità oggettiva che mi rendeva originale nel mondo. Ma ho voluto raccontare anche il disagio e le sofferenze di tutte le terre che io definisco a svantaggio. Terre che a me non piace definire povere perché credo che nessuna terra vuole essere povera, ma c'è qualcuno che le rende tali,
dunque
terre a cui non viene data una opportunità, una probabilità. Ho voluto essere inoltre vicino a quelli che sono fuori dal campo visivo, come direbbe James Brown, coloro che qualcuno non vuole vedere e che gli stessi definiscono emarginati. Queste sono le fondamenta del mio posizionamento ideologico e culturale lontano da quella mondanità che il mio vissuto rifugge da sempre.
Enzo Avitabile
Frasi di Enzo Avitabile
Pitagora stabilì anche un'affinità di natura tra gli uomini e gli animali, prescrivendo che gli uomini considerassero gli animali loro propri parenti e amici, in modo da non commettere ingiustizia contro nessuno di essi né ucciderlo né mangiarlo.
Colui,
dunque
, che ha assimilato gli uomini agli animali per il fatto che questi sono composti degli stessi nostri elementi e partecipano della vita che hanno piuttosto in comune con noi, a maggior ragione ha inculcato il senso di appartenenza in coloro che erano accomunati da un'anima della stessa natura, di natura cioè razionale.
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
«C'era una volta un paradosso, ma ora il tempo l'ha risolto», dice Amleto a Ofelia
[This was sometime a paradox, but now the time gives it proof]
. Shakespeare sta parlando dell'amore: il quale, naturalmente, è già un bel paradosso di per sé. Ma, come spesso accade, i poeti vedono più lontano di quanto essi stessi immaginino.
L'espressione paradoxon significa, infatti, «oltre l'opinione comune»
[da oxis, «furbo», e moron, «scemo». Cioè, letteralmente, «idiot savant»]
. E poiché gli individui possono anche essere intelligenti e colti, ma le masse sono sicuramente beote e ignoranti, l'opinione comune è quasi sempre sbagliata.
Dunque
, i paradossi sono quasi sempre pure e semplici verità, ed il tempo si diverte a sollevare lembi del grande velo che le nasconde.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
C'era una volta un paradosso ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
In fondo
[Benedetto]
Croce era un campione di ignoranza scientifica e
dunque
di ignoranza tout court, oltre che un paladino delle cause perse.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
In principio era Darwin
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il buddhismo è
dunque
una religione completamente umanistica, democratica e scientifica: il che spiega l'interesse che ha suscitato in Europa e America, in tempi recenti. L'interesse intrinseco si coniuga poi al fascino di personalità e luoghi particolari, primi fra tutti il Dalai Lama e il Tibet.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il cattolicesimo si impicca
dunque
con la sua stessa corda: escludendo dalla comunità ecclesiale coloro che non ne accettano tutti i dogmi, si autodefinisce come una fede in cui nessuno può credere, in palese opposizione con il significato originario della parola καθολικός, «che riguarda tutti».
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Per Bruno l'universo è
dunque
infinito, ma di un ordine inferiore a quello di Dio: egli anticipa così la distinzione fra infiniti scoperta da Georg Cantor nel 1874, su cui torneremo più avanti.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il Kant precritico non vede
dunque
ancora la scorrettezza anche della prova cosmologica, ma già nota un problema: chi assicura che l'ente necessario sia proprio Dio? In altre parole, «si tratta di dimostrare non che Dio è qualcosa di esistente, ma che qualcosa di esistente è Dio».
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
La visione di Bohm è
dunque
veramente una formulazione scientifica del misticismo religioso e filosofico da cui siamo partiti, in cui si ritrovano i ruoli complementari e fondamentali del nulla e del tutto, trasformati nelle versioni fisiche moderne del vuoto e della non località.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Nella relatività generale la materia è un buco in un pieno: più precisamente, una discontinuità del campo gravitazionale. Nei luoghi in cui si trova la materia il campo diventa infatti infinito, e cessa
dunque
di esistere.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Non tutte le domande sono sensate, e non tutte le domande sensate ammettono una risposta: questo insegna la logica contemporanea e questo è tenuto a ricordare chiunque desideri affrontare qualunque discorso, in particolare quello religioso da una prospettiva scientifica. La nostra indagine avrà
dunque
l'obiettivo di stabilire quali domande teologiche abbiano un senso per la scienza e la matematica moderne, e quali domande sensate ricevano da esse una risposta.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
In fondo, la critica al Cristianesimo potrebbe
dunque
ridursi a questo: che essendo una religione per letterali cretini, non si adatta a coloro che, forse per loro sfortuna, sono stati condannati a non esserlo.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Cristo è la traslitterazione del termine greco christos, "unto", scelto dalla Bibbia dei Settanta per tradurre il termine ebraico mashiah, "messia", col quale l'Antico Testamento indicava colui che doveva venire a restaurare il regno di Israele.
Fra i tanti sedicenti Cristi o Messia della storia, i Vangeli canonici identificano il loro con Gesù: a sua volta la traslitterazione di Ye(ho)shua, "Dio salva" o "Dio aiuta", un nome comune ebraico che secondo Matteo
[Matteo, I, 21]
fu suggerito in sogno a Giuseppe da un angelo perché il figlio di Maria «avrebbe salvato il suo popolo dai suoi peccati». Cristiano, che ovviamente significa "seguace di Cristo", nella tradizione evangelica sta
dunque
ad indicare "seguace di Gesù", secondo un uso che gli Atti degli Apostoli
[Atti degli Apostoli, XI, 26]
fanno risalire alla comunità di Antiochia.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il dibattito fra ragione e fede non è
dunque
un'accademica questione filosofica, ma una scelta di civiltà: stare dalla parte di Russell o di Padre Pio, significa contribuire all'andata verso l'era digitale o al ritorno verso i secoli bui. Decidiamo ora, per non doverci lamentare in seguito. E che Dio ci assista, soprattutto se non c'è.
[Paradossi del 16 giugno, Logica]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Se la logica e la matematica prendessero il posto della religione e dell'astrologia nelle scuole e in televisione, il mondo diventerebbe gradualmente un luogo più sensato, e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno di noi porti
dunque
il suo contributo, grande o piccolo, affinché questo succeda, per la maggior gloria dello spirito umano.
[La logica come igiene mentale, Logica]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Sul gioco di parole, infine, basta notare che senza umorismo la vita diventerebbe un'insopportabile via crucis: e puntualmente, come disse Giovanni Crisostomo, Gesù non ha mai riso. Non è il solo, e quelli come lui sembra che abbiano il problema di non riuscire a distinguere tra linguaggio e metalinguaggio, e di confondere i sensi letterali con quelli metaforici, e viceversa. Ben vengano
dunque
le battute, le spiritosaggini, i lapsus, i libri di Bartezzaghi, e quant'altro ci può ricordare che la vita è gioco, e che chi la prende troppo seriamente finisce di mettere, mettersi o venir messo in croce inutilmente.
[Il signore degli strani anelli, Lingua e letteratura]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
I vignaioli si erano immaginati che la vigna in cui erano stati mandati a lavorare per il padrone fosse loro proprietà; che tutto quanto c'era nella vigna fosse stato fatto per loro, perché potessero godersi la vita in quella vigna, dimentichi del padrone e uccidendo chi rammentava loro il padrone e gli obblighi verso di lui.
«La stessa cosa facciamo noi, ‐ pensava Nechljudov, ‐ vivendo nell'insensata convinzione di essere padroni della nostra vita, e che essa ci sia data per il nostro piacere. Mentre è evidentemente un'assurdità. Perché se siamo stati mandati qui è per volontà di qualcuno e per qualcosa. Noi invece abbiamo deciso che viviamo solo per la nostra gioia, ed è chiaro che stiamo male, come starà male il lavoratore che non compie la volontà del padrone. E la volontà del padrone è espressa in questi comandamenti. Basterà che gli uomini mettano in pratica questi comandamenti, e sulla terra si stabilirà il regno di Dio, e gli uomini riceveranno il bene supremo che è loro accessibile».
«Cercate il regno di Dio e la sua verità, e il resto vi sarà dato in aggiunta. Noi invece cerchiamo il resto ed è evidente che non lo troviamo».
«Eccolo
dunque
, il compito della mia vita. Appena portata a termine un'opera, ne è cominciata un'altra».
Da quella notte iniziò per Nechljudov un'esistenza completamente nuova, non solo perché mutarono le sue condizioni di vita, ma perché tutto ciò che gli accadde da quel momento assunse per lui un significato completamente diverso da prima. Come finirà questo nuovo periodo della sua vita, lo mostrerà il futuro.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
«Già hai provato a perfezionarti ed essere migliore, e non ne hai ricavato nulla, ‐ diceva nella sua anima la voce del tentatore, ‐ vuoi
dunque
provare un'altra volta? Non sei tu solo, sono tutti così: così è la vita», ‐ diceva quella voce. Ma l'essere libero e spirituale che è l'unico autentico, l'unico possente, l'unico eterno, si era già destato in Nechljudov. Ed egli non poteva non prestargli fede. Per quanto enorme fosse la distanza fra ciò che era e ciò che voleva essere, tutto appariva possibile all'essere spirituale che si era ridestato.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
In fondo, proprio in fondo all'anima sapeva di aver agito così male, in maniera così ignobile e crudele, che con la coscienza di quell'azione non poteva non solo giudicare chicchessia, ma neppure guardare negli occhi la gente, e tanto meno considerarsi il giovanotto meraviglioso, nobile e magnanimo che credeva di essere. Mentre doveva considerarsi tale per continuare a vivere arditamente e allegramente.
Dunque
c'era un solo mezzo: non pensarci. E così fece.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
E guardi, ed ecco che una qualche gentile, raffinata bàrynja divorerà i cadaveri di questi animali, con la piena certezza d'esser nel suo diritto, ribadendo due tesi che si escludono in realtà a vicenda: la prima è che costei, come le ha assicurato il suo medico, è talmente delicata da non poter tollerare il cibo unicamente vegetale, e che il suo debole organismo ha assoluto bisogno di nutrirsi di carne; e la seconda è che costei è talmente sensibile, da non poter non soltanto cagionare sofferenze agli animali, ma neppure tollerare la vista di tali sofferenze.
Ma in realtà se vi è qualcosa di debole in lei, in questa povera bàrynja, lo si deve proprio e unicamente al fatto che l'abbiano avvezzata a un cibo che non si conviene all'uomo: e
dunque
se può cagionare sofferenze agli animali, è appunto perché divora le loro carni.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il primo gradino (1892) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
E all'improvviso ciò che lo tormentava e che non tornava, ‐ tutto all'improvviso cominciò a tornare, da un lato, da due, da dieci, da tutti i lati. Ho pietà di loro, bisogna non farli soffrire. Liberarli e liberare me stesso da queste sofferenze. «Come torna bene e come è facile, ‐ pensò. ‐ E il male? ‐ si chiese. ‐ Dov'è andato? Ebbene, dove sei, male?».
Stette attento.
«Sì, eccolo. E con questo? Dolga pure».
«E la morte? Dov'è?».
Cercò la sua solita paura della morte e non la trovò. Dov'è? Ma che morte? Non c'era più paura perché non c'era più morte.
Invece della morte, la luce.
‐
Dunque
è così! ‐ disse d'un tratto ad alta voce. ‐ Che gioia!
Tutto questo non fu che un attimo per lui, ma il senso di quell'attimo ormai non poteva più mutare. Per i presenti la sua agonia durò ancora due ore. Qualcosa gorgogliava nel suo petto; il suo corpo macerato si scuoteva. Poi il gorgòglio e il rantolo si fecero sempre più rari.
‐ È finito! ‐ disse qualcuno.
Egli udì questa parola e se la ripeté nell'anima. «Finita la morte, ‐ si disse. ‐ Non c'è più, la morte».
Trasse il fiato, si fermò a mezzo, s'irrigidì e morì.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
La morte di Ivan Il'ic
Frasi di Lev Tolstoj
La felicità, ecco quel ch'è ‐ disse a sé medesimo ‐ la felicità sta nel vivere per gli altri. E questo è chiaro. Nell'uomo è stato posto il bisogno della felicità; esso
dunque
è legittimo. Appagandolo egoisticamente, cioè cercando per sé la ricchezza, la gloria, i comodi della vita, l'amore, può accadere che le circostanze prendano una tal piega che sia impossibile soddisfare questi desideri. Per conseguenza, questi desideri sono illegittimi, ma non è illegittimo il bisogno di felicità. Quali desideri possono
dunque
sempre venir soddisfatti, nonostante le circostanze esteriori? Quali? L'amore, l'abnegazione!
Lev Tolstoj
Cit. da
I cosacchi
Frasi di Lev Tolstoj
Senza una sola di queste cause non sarebbe potuto accadere nulla.
Dunque
tutte queste cause ‐ miliardi di cause ‐ hanno agito in concomitanza per dar luogo a ciò che accadde. Di conseguenza, nulla fu causa isolata ed esclusiva dell'evento, ma l'evento dovette verificarsi semplicemente perché doveva verificarsi. Milioni di uomini, rinunciando ai loro sentimenti umani e alla loro umana ragione, dovevano andare da occidente a oriente e uccidere i loro simili, così come secoli prima altre folle di uomini erano andati da oriente a occidente per agire all'identico modo.
(III, I, I; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Non cerchiamo di essere più perfetti di Gesù, non cerchiamo di praticare le virtù meglio di Lui, non crediamo di poter fare una qualunque cosa meglio di come Lui l'ha fatta. ImitiamoLo,
dunque
, in tutto, poiché facendo in modo diverso da Lui faremo necessariamente meno bene.
Charles de Foucauld
Cit. da
Opere Spirituali
Frasi di Charles de Foucauld
Il regno del cielo è per noi, è pronto per noi. Non attacchiamoci
dunque
alle cose della terra, che assomigliano così poco a un regno. Che pazzia attaccarci a questo, noi re, noi possessori del regno celeste!
Charles de Foucauld
Cit. da
Opere Spirituali
Frasi di Charles de Foucauld
Le battaglie hanno luogo per essere decisive! Attaccate, attaccate, attaccate sempre,
dunque
!
Federico II di Prussia
Frasi di Federico II di Prussia
Dunque
sapevo ancora disegnare. Per quanto abusate e trascurate, le mie capacità erano rimaste intatte. Mi era stato dato un dono e io non lo avevo perduto. Ogni altra cosa al suo confronto era come sfumata. Che senso ha? Cosa c'è dietro l'immagine del mondo? Quando un dono è autentico noi lo riconosciamo in noi stessi, negli altri, così come riconosciamo l'amore, un dono del tutto immeritato.
Finnegan 'Finn' Bell
Dal film:
Paradiso perduto
Scheda film e trama
Frasi del film
Mentre prendo la penna per affidare alla carta paziente, in pieno ozio e ritiro sano del resto, se anche stanco, molto stanco (cosi che potrò procedere solo a piccole tappe e con riposi frequenti) mentre
dunque
mi dispongo a vergare le mie confessioni nella nitida e piacevole calligrafia che mi è propria, sono pur colto dalla fuggevole preoccupazione se in realtà io sia, per preparazione e per studi, adeguato all'impresa. Siccome però tutto quanto ho da comunicare trae materia dalle mie immediate esperienze, mancanze e passioni, così che son perfetto padrone dell'argomento, quel dubbio potrebbe al più riferirsi al mio tatto, alla compostezza nell'esprimermi cose per le quali a mio avviso non sono decisivi gli studi regolarmente seguiti, ma piuttosto il naturale ingegno e la buona educazione. Questa non mi è mancata, giacché io provengo da una famiglia della buona borghesia, se anche da una casa poco seria.
Thomas Mann
Cit. da
Confessioni del cavaliere d'industria Felix Krull ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
Che cos'era
dunque
, egli tornava a chiedersi: un uomo pratico o un languido sognatore?
Ah, questa domanda se l'era posta mille volte, e nei momenti di forza e di sicurezza aveva risposto in un modo, nei momenti di stanchezza in un altro. Ma era troppo onesto e sagace per non confessare infine a se stesso la verità, e cioè ch'egli era un miscuglio d'entrambi.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook
Frasi di Thomas Mann
L'incarnazione
dunque
non vuol dire che Dio scende sulla terra, dove non era, perché c'era già. L'incarnazione vuol dire che una umanità diviene presente a Dio, un Dio eternamente presente. Era l'uomo ad essere assente, e non Dio a non essere presente.
Maurice Zundel
Cit. da
Il volto di Dio nel quotidiano
Frasi di Maurice Zundel
Il sacrificio della croce ha
dunque
questo carattere ontologico: mira a ristabilire il legame umano e autentico tra la nostra esistenza e noi stessi.
Maurice Zundel
Cit. da
Vita, morte, risurrezione
Frasi di Maurice Zundel
Collezionava foglie: le sciorinava, l'una accanto all'altra, su grandi tavoli. Quelle che andavano ingiallendo le sostituiva con altre. Per le foglie invecchiate disponeva di quieti ricoveri, dove l'ingombro non era mai eccessivo; e a lui solo era dato introdurvi quel fruscio. Sui tavoli invece tutto era sempre verde e fresco; le foglie erano fissate con pochissima colla; il vento non le portava mai via, ne erano finalmente al riparo,
dunque
; e nondimeno conservavano una certa vivacità, pur se molto limitata.
Gli piaceva vedersele davanti, tutte insieme e in bell'ordine. A infastidirlo, sugli alberi, era la loro irregolarità: una storta, l'altra diritta, e tutte smaniavano verso l'alto in maniera assai poco decorosa. Lui le aveva strappate alla loro contesa, esponendole a equanime luce. La battaglia era finita, e nessuna cacciava via l'altra, la colla garantiva un'atmosfera pacifica e una condotta regolare. In precedenza, nonostante il grande affetto per le foglie, avvertiva un sentimento di riprovazione passando accanto agli alberi; si vergognava di quella loro frenesia arrampicatrice; lo irritava dover assistere a come certe foglie rimanessero sempre in basso, mentre altre si beavano lassù in piena luce; inoltre queste ultime erano molto più distanti da lui, e lui le puniva per la loro alterigia collezionando solo foglie che fossero a portata della sua mano; più in alto non si protendeva mai.
Pensava spesso con soddisfazione al triste destino che attendeva le foglie da lui disdegnate: sarebbero cadute a terra e marcite. Nessuno ne avrebbe certo provato rammarico. Nella sua collezione, invece, finché si mantenevano fresche, le foglie erano oggetti curati e rispettati, e persino dopo, nei ricoveri per la vecchiaia, stavano bene ‐ per quanto possibile, data la loro quantità comunque notevole. In una certa misura lui capiva i desideri delle foglie: li leggeva nelle loro nervature e, tenendo contro luce uno di quegli esseri luminosi, dopo pochi istanti già sapeva che sensazioni provasse.
Sulle sue mani l'epidermide aveva acquisito una particolare sensibilità per le foglie; perciò stava ben attento a non porgere la destra alla gente, e solo per questa ragione si era trasferito in un paese dove non vigeva la consuetudine di stringersi la mano. La rinuncia a frequentare i propri simili non gli sarebbe pesata più di tanto, mentre ci teneva a manifestare pubblicamente l'onore che riservava alle sue foglie: ecco perché doveva, di quando in quando, invitare gente a casa, nelle sue stanze.
In tali occasioni conduceva gli ospiti, con una certa condiscendenza, di tavolo in tavolo, là dove dimoravano migliaia e migliaia di foglie, nelle più nobili posture, e tutte palesemente molto soddisfatte del loro destino. Forniva solo qualche scarna spiegazione, ben sapendo che chi tutto questo già non lo possiede in sé, mai potrebbe impararlo davvero. Ma le sue parole erano concepite in modo tale da rendere onore alle foglie; nessuno si allontanava dalla collezione senza provare un po' di quel timor reverenziale che queste meravigliose creature meritano, e alcuni, ma ahimè troppo pochi, procedevano con maggior cautela sul proprio cammino facendo del loro meglio per non pestare le foglie cadute.
Anche costoro parlavano di rado, e non ad alta voce, della loro nuova esperienza; si diffuse un culto grazie al solo esempio e senza bisogno di prediche; alcuni iniziarono la loro personale collezione di foglie. Lui però si tenne sulle sue; evitava di dar loro consigli; dovevano fare esperienza da sé; e non rivelò mai il destino delle foglie che avvizzivano; era severamente vietato varcare la soglia del ricovero per la vecchiaia.
Da:
L'affetto per le foglie
Non ci si deve mostrare sciocchi tra le vanità, né timorosi tra le avversità. Ivi ci allettano le lusinghe, qui ci aggravano le fatiche Ma poiché la terra è piena della misericordia del Signore (Sal. 32, 5), ovunque ci sostiene la vittoria di Cristo, affinché si adempia la sua parola: Non temete, perché io ho vinto il mondo (Gv 16, 33). Quando
dunque
combattiamo, sia contro l'ambizione del mondo, sia contro le brame della carne, sia contro gli strali degli eretici, siamo armati sempre della croce del Signore.
[Sermoni, 74,4-5]
Papa Leone I
Frasi di Papa Leone I
- Aspettatemi
dunque
! ‐ esclamò l'avvocato Guglielmi, indugiando nel rimettersi il pastrano grigio da mezza stagione, e aperse la bussola, che dal caffè dava sotto il portico.
Gli altri due si erano fermati ad attenderlo.
Alfredo Oriani
Cit. da
Vortice ‐ Incipit
Frasi di Alfredo Oriani
- Mostratemi
dunque
un piedino.
Ella lo allungò subito fuori dalla corta sottana nera.
- Grazie, principessa.
- Mi avete riconosciuta? ‐ domandò con un tremito nella voce sottile, abbassando vezzosamente il volto sotto il mascherino per guardare la scarpetta scollata, in pelle bronzina, a bottoncini rotondi sopra un fianco, che teneva ancora alzata.
- Talento di calzolaio! ‐ l'altro replicò, mentre il gruppo delle maschere si scioglieva come per incanto a quel nome di principessa.
Alfredo Oriani
Cit. da
Oro, Incenso, Mirra ‐ Incipit
Frasi di Alfredo Oriani
Sono cose che tutti sanno, è
dunque
ora che si dicano. Sta scritto da qualche parte che il Milan non debba raggiungere la Juventus. È il terzo scudetto che ci fregano, così non si può andare avanti. Se lo avessimo saputo non avremmo nemmeno partecipato al campionato. I casi sono due: o io mi sono inventato tutto e allora mi squalificano a vita, oppure riconoscono di avere sbagliato e bisogna cambiare, sostituire chi non è all'altezza.
[Da un'intervista del 12 marzo 1972 dopo la partita Cagliari-Milan 2-1]
Gianni Rivera
Frasi di Gianni Rivera
Ogni ricerca consiste,
dunque
, in una proporzione comparante, che è facile o difficile. Ma l'infinito, in quanto infinito, poiché si sottrae ad ogni proporzione, ci è sconosciuto.
[...]
Il numero include in sé tutto ciò che può essere proporzionato. Il numero, che costituisce la proporzione, non c'è soltanto nell'ambito della quantità, ma c'è anche in tutte le altre cose che, in qualsiasi modo, possono convenire o differire tra loro.
[...]
Per questo, forse, Pitagora pensava che tutto esiste, ha consistenza ed è intelligibile in virtù dei numeri.
[...]
La precisione, però, nelle combinazioni fra le cose corporee ed una proporzione perfetta fra il fra il noto e l'ignoto è superiore alle capacità della ragione umana, per cui sembrava a Socrate di non conoscere null'altro che la propria ignoranza.
[...]
allora vuol dire che noi desideriamo sapere di non sapere, dato che il desiderio di sapere, che è in noi, non dev'essere vano. E se potremo conseguirlo appieno, avremo raggiunto una dotta ignoranza. La cosa più perfetta che un uomo quanto mai interessato al sapere potrà conseguire nella sua dottrina è la consapevolezza piena di quell'ignoranza che gli è propria. E tanto più egli sarà dotto, quanto più si saprà ignorante
[...]
.
Nicola Cusano
Cit. da
De docta ignorantia
Frasi di Nicola Cusano
Pasolini conosceva ‐ di più, ne era specialista ‐ un segreto che noi intravedemmo solo grazie al femminismo: il segreto dei corpi. Che noi non abbiamo, ma siamo un corpo. Che quando facciamo l'amore, mangiamo, giochiamo a pallone, pensiamo pensieri e scriviamo poesie e articoli di giornale, è il nostro corpo che lo fa. Pasolini riconosceva il proprio corpo, e
dunque
quelli degli altri. Sapeva che esistono i popoli, le nazioni, le classi, le generazioni, e una quantità di altri vasti ingredienti della vicenda sociale, ma li guardava al dettaglio nel modo di camminare e di pettinarsi, di urtarsi per gioco o di ghignare per minaccia. Si sentiva in dovere di essere marxista, ma il suo era un marxismo delle fisionomie, dei gesti, dei comportamenti e dei dialetti.
[da Pasolini, scandalo senza eredi, la Repubblica, 3 novembre 2000]
Adriano Sofri
Frasi di Adriano Sofri
Soltanto colui che provò le più grandi sventure è atto a godere le più grandi felicità. Vivete
dunque
e siate felici, figli diletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all'uomo i segreti dell'avvenire, tutta la più alta sapienza d'un uomo consisterà in queste due parole: "Attendere e sperare". Il vostro amico.
[Edmond Dantès ‐ Conte di Montecristo]
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il conte di Montecristo
Frasi di Alexandre Dumas padre
La felicità, forse, non è di questo mondo ma la serenità sì. Ebbene io sono sereno interiormente e appagato fisicamente. Il tutto senza fatica e con grande amore per me stesso e,
dunque
, anche per gli altri.
Red Canzian
Frasi di Red Canzian
[In riferimento alla partita Milan-Sampdoria 0-1, 26 agosto 2012]
Il Galliani che faceva passerella è un ricordo del passato, stavolta l'Ad ha invece alzato i tacchi e ha lasciato la poltrona, quella dello stadio, perché a quella della società è talmente incollato che non lo scollerebbe neanche un bulldozer
[...]
L'Ad ha consegnato ad Allegri una squadra sbrindellata, e
dunque
dovrebbe essere il tecnico a lamentarsi e non viceversa. Galliani potrebbe dire che senza soldi non si cantano messe e dare in sostanza le colpe alla scelta di Berlusconi, però deve farsi anche un esame di coscienza. È facile andare avanti ed avere il faccione sempre sorridente se si dispone di assegni da molti zeri bisogna sapere anche fare di necessità virtù, e sarebbe ora che l'Ad del Milan dimostrasse capacità anche in questo.
[Goal.com, 29 agosto 2012]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Tonica, terza, quinta, | settima diminuita. | Resta
dunque
irrisolto | l'accordo della mia vita?
Giorgio Caproni
Frasi di Giorgio Caproni
Avvocato
: Quello che vorrei oggi, è sentire la sua versione dei fatti.
Egg Shen
: Come dire, la verità dei fatti.
Avvocato
: Sì, certo. Prima però mi servono: il suo nome e la sua occupazione, per l'archivio.
Egg Shen
: Ah. Egg Shen, autista di pullman.
Avvocato
: Autista di pullman. Che tipo di pullman? E dove lavora?
Egg Shen
: Ah. Pullman turistico. Porto in giro i turisti, a San Francisco, Chinatown.
Avvocato
: Grazie.
Dunque
, prima di affrontare il nocciolo della questione... mmm... può dirmi se al momento attuale, lei ha una qualunque cognizione di dove possa trovarsi il Signor Jack Burton con il suo camion?
Egg Shen
: Mmm, oddio! Volete lasciarlo in pace?
Avvocato
: Signor Shen, per favore! Lei potrebbe venire a trovarsi in una grossa serie di guai! Mezzo quartiere che esplode in un'immensa palla di fuoco verde... Del fuoco verde! Sembrava di essere piombati in pieno inferno! E c'è gente che dice che c'è di mezzo lei! Che potrebbe essere lei l'autore. E che lei è un uomo molto pericoloso. Ora, se vuole proteggere Jack Burton...
Egg Shen
: Le ho detto di lasciarlo in pace, Jack Burton, perché noi siamo in debito con lui! Ha dimostrato un coraggio da leone.
Avvocato
: Uhm! Va bene, come crede. Però, se vuole che io sia il suo avvocato, devo sapere ancora alcune cose che... che per me sono completamente assurde. Come... Lei crede davvero alla magia?
Egg Shen
: Parla della magia nera cinese?
Avvocato
: Sì.
Egg Shen
: Oh, assolutamente sì!
Avvocato
: Dice sul serio? Quindi crede ai mostri, ai fantasmi, eccetera, immagino.
Egg Shen
: Sicuro, e anche alla stregoneria
Avvocato
: Quindi devo supporre che lei si aspetti che anch'io creda alla stregoneria, non è così?
Egg Shen
: Certo, naturale!
Avvocato
: E perché?
Egg Shen
: Perché è una realtà!
Avvocato
: Ma chi me lo dimostra?
Egg Shen
: Chi...?
Avvocato
: Già chi? Eh eh eh... Me lo dimostri lei, per favore. Avanti!
[Egg Shen genera un lampo luminoso tra le mani]
Egg Shen
: Visto? E questo è niente, Ma è così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo.
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
Dunque
, vediamo se ho capito bene tenente: è una creatura alta due metri e mezzo con acido nelle vene, uccide a vista ed è piuttosto ripugnante... e lei si aspetta che io creda a tutto questo sulla parola?
Andrews
Dal film:
Alien 3
Scheda film e trama
Frasi del film
Pensare e mandare in onda un programma significa contribuire alla costruzione della cultura e dei linguaggi delle giovani generazioni,
dunque
la televisione non può esimersi dall'assolvere un ruolo primario nell'educare.
Paolo Crepet
Cit. da
I figli non crescono più
Frasi di Paolo Crepet
Credere in se stessi significa avere fiducia nell'altro,
dunque
in una possibilità di relazione, di un amore, di un aiuto, di una solidarietà.
Paolo Crepet
Cit. da
La gioia di educare
Frasi di Paolo Crepet
Francis Donnelly
: Buongiorno, signori. Voi siete i parenti?
Drugo
: Sì.
Donnelly
: Francis Donnelly, piacere di conoscervi.
Drugo
: Jeffrey Lebowski.
Walter
: Walter Sobchak.
Drugo
: Beh, Drugo, veramente, è così che mi...
Donnelly
: Prego?
Drugo
: Ah, niente.
Donnelly
:
Dunque
, da quanto ho capito, siete voi che ritirate le spoglie.
Walter
: Già.
Donnelly
: Ehm... qui abbiamo l'urna. Immagino carta di credito.
Walter
: Sì. Cos'è questa voce?
Donnelly
: Beh, questa è per l'urna.
Walter
: Non ci serve, spargiamo le ceneri.
Donnelly
: Sì, ne siamo stati informati. Comunque è ovvio che noi dobbiamo consegnarvele in un recipiente. Questa è la prassi.
Walter
: Ma costa 180 dollari.
Donnelly
: Sì, questo è il nostro recipiente più economico.
Drugo
: Ah, ma vede, a noi non...
Walter
: Ah! 180 dollari!
Donnelly
: Ne abbiamo che arrivano fino a tremila.
Walter
: Sì, sì ma...
Drugo
: Per la miseria. Non potremmo semplicemente affittarlo?
Donnelly
: Signori, questa è un'agenzia funebre, non un autonoleggio.
Walter
: Le dobbiamo disperdere, le ceneri!
Drugo
: Buono, Walter.
Walter
: Il fatto che siamo parenti non vuol dire che siamo scemi!
Donnelly
: Signore, la prego, abbassi la voce.
Drugo
: Ma non è che avrebbe un altro recipiente dove metterle, per caso?
Donnelly
: No, signori, quello è il nostro recipiente più economico.
Walter
: Dannazione! C'è un emporio da queste parti?
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil
: Sai, ho pensato anche a tante altre cose in questi ultimi tempi.
Larry
: Se c'è qualcosa che ti disturba, sputala fuori, non serve a niente farsela marcire dentro. Mi vuoi dire su cosa hai riflettuto tanto?
Phil
: La vita...
Larry
: La vita?
Phil
: E la morte.
Larry
: Gesù, anche tu adesso? Ma com'è che ad un tratto vi mettete tutti a pensare alla vita e alla morte? Sta succedendo qualcosa di brutto di cui nessuno mi ha informato? Tipo le macchie solari, per esempio? C'è una pestilenza che ci spazzerà via da questo mondo?
Phil
: Accadono cose strane.
Larry
: No, affatto. A meno che non siano scritte su USA Today. Gesù che torna sulla Terra deve dargli due giorni di preavviso, il tempo di preparare i loro titoli.
Phil
: Ho pensato anche a Dio di recente, mi sono fatto delle domande.
Larry
: Hai pensato a Dio?
Phil
: Già.
Larry
: Che domande?
Phil
: Non lo so... cioè... Tu non ti sei mai fatto delle domande su Dio in generale?
Larry
: Certo, chiunque si fa domande su Dio di tanto in tanto, solo che non è che non ci dorme la notte. Anch'io ci penso, e credo quel che credo.
Phil
: Che sarebbe?
Larry
: E che cavolo ne so!
Phil
: Quand'ero ragazzo, ho fatto uno strano sogno su Dio. Ho sognato che lo trovavo nascosto in un armadio, nel mezzo di una città bruciata. Una città che era stata distrutta da un incendio, o da una qualche esplosione. E là, tra le macerie, c'era un armadio, lì da solo, in mezzo al nulla. E io andavo verso l'armadio e aprivo un'anta. E dentro c'era Dio, nascosto. Mi ricordo che aveva una grande testa di leone, ma sapevo che non era un leone, era Dio. E aveva paura. Allora, io allungavo la mano per aiutarlo a uscire. E gli dicevo: "Non aver paura, Dio, io sono dalla Tua parte". E ce ne stavamo lì, noi due, tenendoci per mano, contemplando quella distruzione. Era sùbito dopo il tramonto. Non lo so perché, ma ho sempre avuto la sensazione ossessionante di avere una sorta di missione sulla Terra.
Larry
: Una missione?
Phil
: Sì.
Larry
: Che tipo di missione?
Phil
: Non ne ho idea.
Larry
: Te lo dico io qual è la tua missione. La tua missione è uguale alla mia. Essere un tramite. Far accordare partner d'affari.
Phil
: Tu non sei angustiato da cose così?
Larry
: Che vuoi dire? I sogni?
Phil
: Dalle domande su Dio.
Larry
: Tanto credo che presto o tardi verrò a sapere come stanno le cose, che mi ci arrovelli adesso, al
dunque
non cambierà niente. Quindi, nel frattempo, perché perderci il sonno? È sempre così scarso.
Phil
: Ma ti fai delle domande, vero?
Larry
: Sono umano, Phil.
Phil
: Lo so.
Larry
: Siamo tutti molto stanchi. Lo sai, è nella natura del mestiere. E ultimamente sei stato così sotto stress!
Phil
: Tu dici che è questo?
Larry
: Sì, non c'è dubbio che è questo. Ti ci vuole una vacanza.
Phil
: Sono appena stato in vacanza.
Larry
: Che non ti ha fatto bene. Devi farne un'altra. O magari un bell'incontro galante.
Phil
: Sì?
Larry
: Sì. Ti ci vuole... come si chiama? La bionda.
Phil
: Susan?
Larry
: Eh, eh, eh... Già, Susan! Esattamente! È questo che devi fare. La... la chiami, le dici che hai prenotato da Dell, ti compri almeno una ventina di preservativi, e poi voi due ci date dentro come conigli in calore. Ti dimentichi del lavoro, ti dimentichi di tutto. Stai lì e pensi solo al suo corpo sinuoso.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Chissà se l'ha trovato.
Phil
: L'ha trovato.
Larry
: Perché ne sei così sicuro?
Phil
: Non l'avesse trovato, sarebbe già qui.
Larry
: Non necessariamente.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Già. Phil, ti posso chiedere una cosa seriamente?
Phil
: Certo.
Larry
: Stai prendendo qualche medicina di cui dovrei sapere?
Phil
: Cosa ti fa pensare che prenda una medicina?
Larry
: Perché non credo di averti mai visto così rilassato prima d'ora. Insomma, ho quasi la sensazione che francamente non te ne freghi un cazzo.
Phil
: Francamente no.
Larry
: No, questo è chiaro. Insomma, a nessuno di noi ce ne frega a un certo livello. Voglio dire che sembra che la cosa non ti sfiori.
Phil
: Sono stanco, Larry.
Larry
: Beh, questo te lo concedo, la giornata è stata lunga.
Phil
: Non dico per oggi.
Larry
: Ho capito in che senso, e ti capisco anche. Davvero. Sappiamo tutti quante cose ti sono capitate. Ed era già da un pezzo che volevo dirtelo, se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiamarmi, di giorno e di notte. In effetti ho aspettato anche troppo, ma pensavo fosse sottinteso.
Phil
: Sì, l'avevo dato per scontato.
Larry
: Hai fatto bene, sai. E spero che non ti farai scrupoli.
Phil
: Stavo pensando magari a qualche cambiamento.
Larry
: E cioè?
Phil
: Non lo so, cambiamenti.
Larry
: Sei sicuro che sia saggio? No, perché di cambiamenti te ne sono stati imposti già tanti di recente. Magari è il momento di lasciare, sai, sedimentare le cose.
Phil
: Mi sono un po' gingillato con l'idea di puntare su un altro genere di lavoro.
Larry
: Qualcosa di diverso dalle vendite?
Phil
: Sì.
Larry
: Senti, parlandoti da amico, da uno che ti conosce intimamente, io ti devo dire che è una pessima idea, anzi, guarda, un'idea proprio del cazzo.
Phil
: Perché?
Larry
:
Dunque
, perché? A) Tu ci sei portato, hai il talento.
Phil
: Ma non sono Murdock.
Larry
: Tanto nessuno è Murdock. Murdock non esiste, è quello che abbiamo sognato che fosse. E, B) Non godo tanto all'idea di dovermene andare in giro con qualcuno nuovo.
Phil
: Ma capiterà un giorno o l'altro, lo sai.
Larry
: Affatto. Ho sempre sperato che avremmo chiuso con una cosa tipo omicidio-suicidio.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì.
Dunque
, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
:
Dunque
, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Il progetto nasce per festeggiare, per onorare questi dieci anni di carriera;
dunque
il mio progetto assume la forma di un ringraziamento vero e proprio verso il pubblico, nei confronti di chi mi ha seguito per dieci anni e non solo, verso coloro che mi seguono da venti e trent'anni.
[Sul disco "Best of Soul", del 2016]
Mario Biondi
Frasi di Mario Biondi
Ogni giorno camminiamo sul filo del rasoio fra queste due incredibili possibilità. È evidente,
dunque
, che la nostra perenne nostalgia, il desiderio di unirci a quella parte dell'universo dalla quale ora ci sentiamo separati, di trovarci finalmente all'interno di quella porta che abbiamo sempre potuto vedere solo dall'esterno, non è semplicemente una fantasia nevrotica, ma al contrario è il più sincero sintomo della nostra vera condizione. E venire finalmente ammessi all'interno significherebbe gloria e onore per noi, al di là di ogni nostro merito, e significherebbe nello stesso tempo il rimarginarsi di quella vecchia ferita.
Clive Staples Lewis
Frasi di Clive Staples Lewis
Nella società dello spettacolo siamo tutti un po' attori che ogni giorno salgono su un palco per reclamare il consenso degli altri, mai come oggi misurabile in numeri, persino nella piazza virtuale di Facebook. L'idea che si possa fare qualcosa senza essere visti da nessuno, per il puro piacere o dovere di farlo, sembra bizzarra e gratuita,
dunque
sommamente artistica.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Viaggiatore
: Ehi! Cristo!
Harvey
: Buon anno! Eh, eh, eh, eh! L'hai mai fatto con un gorilla?
Ragazza
: Harvey, non credi di aver bevuto abbastanza?
Harvey
: Ma vuoi scherzare? Non è ancora Capodanno. Su, dai, dai un bacio a questo bel gorillone. Avanti, un bacetto! Avanti, un bacetto, eh, eh, eh!
I Facchino
: Ehi! Ehi! Ehi! Ehi, ehi!
II Facchino
: Che cosa vuoi?
I Facchino
: Adesso tocca a me guidare.
II Facchino
: No, non tocca a te. No, no, per niente. Non tocca a te.
I Facchino
: E io invece dico di sì.
II Facchino
: Tu puoi dire quello che vuoi, però ti sbagli.
I Facchino
: No, ti sbagli tu. Ti ricordi che stamattina hai guidato tu con il carico di pasta d'acciughe?
II Facchino
: Sì, è vero, io ho portato la pasta d'acciughe, e tu però hai guidato con i registratori, questo pomeriggio.
I Facchino
: Beh, ma io li ho portati solo per una decina di metri.
II Facchino
: I turni sono turni. Qualche volta sono più lunghi, altre volte più corti. Adesso è il turno mio.
I Facchino
: No, non è vero.
II Facchino
: Sì che è vero.
I Facchino
: No.
Billy Ray
: Bello anno a lei!
Beeks
: "Buon" anno a lei. In questo Paese noi diciamo "buon anno".
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah, ah! Ringraziola per correggere mio linguaggio molto schifoso. Io sono Nanga Eboko, studente con borsa del grande Camerun. Ah, ah, ah, ah! Ah, ah! Ah! Ora di mangiare. Volere un poco di manzo affumicato?
Beeks
: No. No, per favore.
Billy Ray
: Io avere tanto, eh, eh!
Supervisore
: Ragazzi, quest'animale deve arrivare a New York. Le istruzioni per accudirlo sono annotate sul foglio di viaggio.
II Facchino
: Okay, okay.
Supervisore
: Spero non abbiate problemi, ma per ogni eventualità c'e una pistola a tranquillanti nella cassetta di pronto soccorso.
I Facchino
: Ah, sì?
Supervisore
: Dite un po', ma per caso avete bevuto voi due?
II Facchino
: No, signore. Noi, no.
I Facchino
: Ci sono abbastanza ubriachi su questo treno.
II Facchino
: Eh!
Billy Ray
: Auguri di buon anno, giusto? Eh, eh, eh!
Coleman
: Oh, molto gentile, figliolo. E tanti auguri anche a lei. Ehm... ehm... Potrei... potrei offrire a uno di lor signori un sorsetto di whisky irlandese, per celebrare l'inizio del nuovo anno?
Beeks
: Non per me, padre.
Billy Ray
: Ah, non bere per me. È contro mia religione, padre fratello madre.
Coleman
: Beh, io dico sempre che la religione è un'ottima cosa, se presa con moderazione.
Billy Ray
: Ah. Manzo affumicato?
Coleman
: Oh, no, no, no, no, figliolo, la ringrazio molto. No, mi fa venire l'acidità di stomaco.
Billy Ray
: Oh! Stiamo muovendo! Stiamo muovendo! Eh, eh, eh, eh!
Harvey
: New York, stiamo arrivando! Yu-huu!
Coleman
: Ah, venga, figliola, ci faccia compagnia. Vediamo un po',
dunque
, lei probabilmente è Austriaca, indovinato?
Ophelia
: No, io sono Inga, vengo da Svezia.
Coleman
: Svezia? Ma lei porta pantaloncini di daino, ah?
Ophelia
: Ja, ma t'ho detto che vengo da Svezia. Prego, lei aiutare Inga a mettere via tutta sua roba?
Beeks
: Oh, sì, certo, perché no?
II Facchino
: Beh, visto che se le mangia lui bisogna che troviamo qualche altra cosa da mangiare.
I Facchino
: Può darsi che ci siano dei biscotti nel vagone bar.
Billy Ray
: Ah, ah, prende aria.
I Facchino
: Sì, sì, hai ragione, amico.
Louis
: Chi è?
Billy Ray
: Apri la porta, amico.
I Facchino
: Io sono mascherato da portabagagli.
II Facchino
: Io ci sono rimasto malissimo quando ho visto lui che aveva il costume uguale al mio, eh.
Harvey
: Io scimmia. Scimmia gorilla. E tu chi sei? Clown? Eh, eh, eh, eh!
Louis
: E io ardentemente spero che su treno c'è abbastanza posto per me. Nanga, Nanga Eboko, del Camerun.
Billy Ray
: Sì.
Louis
: Ti ricordi di me? Sono Lionel Joseph.
Billy Ray
: Lionel!
Louis
: Ah! Ah!
Billy Ray
: Del comitato per l'educazione del centro Africa, vero?
Louis
: Sì, io, amico. Io ero il direttore delle manifestazioni culturali della sezione Bozambo.
Billy Ray
: Ah, sì, mi ricordo il Bozambo. Molto divertiti là.
Billy Ray e Louis
: Mewele, mewele, mewele, ah! Mewele, mewele, mewele, ah! Ah, ah, ah, ah!
Ophelia
: Adesso che noi essere qui noi fare picnic, ja?
Billy Ray
: Sì.
Ophelia
: Lei aiuta me a tirare giù mia roba con per prendere polpette svedesi?
Billy Ray
: Lui giamaicano, fare spinello. Io invece no.
Beeks
: Va bene.
Billy Ray
: Eh, eh!
Louis
: Ti ricordi quell'altra?
Billy Ray
: Sì.
Louis & Billy Ray
: Awey-ey-ey-ya! Awey-ey-ey-ya! Eh, eh, eh!
Louis
: Che belle rimembranze.
Billy Ray
: Beh, io potrei rimembrare tutto il giorno.
Louis
: Ah, sono state belle giornate.
Billy Ray
: Sì, bei vecchi tempi.
Beeks
: Eccole lo zaino, pupa.
Ophelia
: Danke.
Louis
: Beh, treno essere per arrivare in Filadelfia sùbito. Tra poco lei scenderà alla città dell'amore fraterno, signor Beeks.
Beeks
: Sì, io si, ma tu no. Vero, Winthorpe?
II Facchino
: Vediamo se questo è vuoto.
Beeks
: Ehi, fuori. Se no vi cavo gli occhi e vi sputo nel cervello.
II Facchino
: Ci scusi.
I Facchino
: Molto gentile.
Beeks
: Su, coraggio in piedi! Tutti quanti! Andiamo, branco di pagliacci! Adesso faremo una passeggiatina. E non fate scherzi, o questa puttana si ritrova con un rene di meno. Su, andiamo.
Harvey
: Sprechen sie Deutsch, Fraulein?
Ophelia
: No, io vengo di Svezia.
Beeks
: Ehi, smamma!
Harvey
: Io sono King Kong, sono la creatura più potente e più malvagia della giungla.
Beeks
: Vaffanculo, moscerino.
Harvey
: Ehi, ma chi è quello? Tuo padre? Tuo nonno? Ah!
Beeks
: Allora, fermi dove siete.
Louis
: Ah, ma insomma, Beeks.
Beeks
: Fine della corsa. Adesso è finita con tutto quel fumo puzzolente. Ed è finita con le tue polpettine alla svedese, bellezza. Ed è finita con il whisky irlandese. Ed è finita anche con quella schifezza di manzo affumicato. La festa è finita.
Harvey
: Beh? Allora la festa è finita? Su, andiamo. Ma come sarebbe, "la festa è finita"? Non sono nemmeno le dieci, che cavolo. Ehi, forza amico, ci manca ancora un po' per festeggiare l'anno nuovo, eh, eh, eh! Uh!
Beeks
: Uh!
Coleman
: Eh! Uh!
Louis
: Ecco fatto.
Harvey
: Ehi! Ehi, guardate, mi hanno tolto la pelliccia!
Ragazza
: Harvey!
II Facchino
: Certo che hanno un'espressione così umana che ti vengono i brividi.
I Facchino
: Mi sa che quell'altro si sta eccitando. Non sarà meglio intontirlo un po' con la pistola a tranquillanti?
II Facchino
: Ah, è Capodanno! Che si divertano anche loro.
I Facchino
: Di sicuro quello col pelo più scuro è la femmina.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Il talento del Signor Manet è fatto di semplicità e di esattezza. Senza dubbio, davanti alla natura incredibile di alcuni dei suoi colleghi si sarà deciso ad interrogare la realtà, solo con sé stesso: avrà rifiutato tutta la perizia acquisita, tutta l'antica esperienza, avrà voluto prendere l'arte dall'inizio, cioè dall'osservazione esatta degli oggetti. Si è
dunque
messo coraggiosamente di fronte a un soggetto, ha visto questo soggetto per larghe macchie, per opposizioni vigorose, e ha dipinto ogni cosa così come la vedeva.
[Su Edouard Manet]
Emile Zola
Frasi di Émile Zola
La poesia non può essere imprigionata in una sola definizione e
dunque
ne avrei molte, nessuna definitiva e certa. In primis direi che la poesia è essa stessa uno strumento per definire noi e l'universo, in quanto quintessenza.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Gimli
: Oh!
Gandalf
: Gimli!
Gimli
: No! No! No! Ah!
Gandalf
: "Qui giace Balin, figlio di Fundin, Signore di Moria." È morto,
dunque
.
Gimli
: Oh, no!
Gandalf
: È come temevo.
Gimli
: Oh! Kilmin malur ni zaram kalil ran arag.
Legolas
: Dobbiamo proseguire. Non possiamo indugiare.
Gandalf
: "Hanno preso il ponte, e il secondo salone. Abbiamo sbarrato i cancelli, ma non possiamo resistere a lungo. La terra trema. Tamburi. Tamburi negli abissi. Non possiamo più uscire. Un'ombra si muove nel buio. Non possiamo più uscire. Arrivano". Idiota di un Tuc! Gettati tu la prossima volta e liberaci della tua stupidità.
Sam
: Frodo!
Legolas
: Orchi.
Aragorn
: Indietro! State vicini a Gandalf!
Boromir
: È un Troll di caverna.
Gimli
: Ah! Che vengano pure. Troveranno che qui a Moria c'è ancora un Nano che respira.
Sam
: Aaah! Però, comincio ad abituarmi.
Pipino
: Ah!
Aragorn
: Frodo!
Frodo
: Aragorn! Aragorn!
Aragorn
: Frodo!
Sam
: Frodo! Frodo!
Aragorn
: Oh no.
Sam
: È vivo.
Frodo
: Sto bene. Non sono ferito.
Aragorn
: Dovresti essere morto. Quella lancia avrebbe trafitto un cinghiale.
Gandalf
: In questo Hobbit c'è più di quanto non colpisca la vista.
Gimli
: Mithril! Tu sei pieno di sorprese, Frodo Baggins.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Gimli
: Oh, le mura di Moria.
Gandalf
:
Dunque
, vediamo... Ithildin. Riflette solo i raggi del Sole e della Luna. C'è scritto: "Le porte di Durin, Signore di Moria. Dite amici ed entrate".
Merry
: E che cosa vorrebbe dire?
Gandalf
: Oh, è semplice. Se uno è amico dice la parola magica, e le porte si aprono. Annon Edhellen edro hi ammen! Ando Eldarinwa a lasta quettanya, Fenda Casarinwa!
Aragorn
: Le miniere non sono adatte a un pony. Anche se è coraggioso come Bill.
Sam
: Addio, Bill.
Aragorn
: Vai, Bill. Vai. Non preoccuparti, Sam. Conosce la via di casa. Non disturbare l'acqua.
Gandalf
: Oh, apriti... Non so, non so... Edro... Edro...
Frodo
: È un enigma. Dite amici ed entrate. Qual è la parola elfica per "amici"?
Gandalf
: Uh? Mellon! Oh, oh, oh!
Gimli
: Presto, Mastro Elfo, gusterai la leggendaria ospitalità dei Nani! Grandi falò, birra di malto, carne stagionata con l'osso! Questa, amico mio, è la casa di mio cugino Balin. E la chiamano una miniera. Una miniera!
Boromir
: Non è una miniera. È una tomba.
Gimli
: No! No! Nooo!
Legolas
: I Goblin!
Gimli
: Aaah!
Boromir
: Dirigiamoci alla Breccia di Rohan. Non saremmo mai dovuti venire qui. E ora andiamocene. Fuori!
Merry
: Frodo! Frodo!
Pipino
: Frodo! No!
Sam
: Grampasso:! Lascialo stare!
Merry
: Aragorn!
Frodo
: Ahhh...
Merry
: Frodo!
Frodo
: Aragorn! Aaah!
Gandalf
: Nelle miniere!
Boromir
: Legolas! Nella caverna!
Pipino
: Correte!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
È tale la ricchezza dei miti che ammantano le persone di Muad'Dib, l'Imperatore Mentat e di Alia, sua sorella, che è difficile far piena luce sull'autentica natura di questi due esseri. Tuttavia, esistette davvero un uomo nato col nome di Paul Atreides, come pure una donna chiamata Alia. Le loro carni subirono gli effetti del tempo e dello spazio. Benché disponessero del potere dei veggenti che li svincolava dalle ordinarie limitazioni di questo tempo, di questo spazio, essi erano pur sempre i discendenti d'una stirpe umana e le esperienze da essi vissute furono assolutamente reali, come, del resto, le tracce da essi lasciate nella realtà. Per comprenderli, occorre ammettere che la catastrofe da essi conosciuta fu una catastrofe per tutta la razza umana. Cosi',
dunque
, quest'opera è dedicata, non a Muad'Dib o a sua sorella, ma ai loro eredi, a tutti noi.
[Dedica dell'«Indice di Muad'Dib», trascritta dal Tabla Memorium del Culto dello Spirito di Mahdi]
Frank Herbert
Cit. da
Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
Questo adattamento religioso dei Fremen e
dunque
l'origine di ciò che ora conosciamo come "I Pilastri dell'Universo", di cui i Quizara Tawfid sono i rappresentanti fra noi, con i segni, le prove e le profezie. Ci portano questa fusione mistica di Arrakis, la cui profonda bellezza noi ritroviamo nella commovente musica composta sulle antiche forme, ma contrassegnata da questo nuovo risveglio. Chi non ha ascoltato, senza commuoversi profondamente, l'"Inno al Vecchio"?
Ho calpestato un deserto
Abitato da miraggi ondeggianti.
Vorace di gloria, avido di pericolo,
Ho vagabondato sugli orizzonti di al-Kulab,
Ho visto il tempo livellare le montagne
Nella sua ricerca e nella sua fame di me.
E ho visto i passeri sfrecciare fulminei,
Più arditi di un lupo da preda.
Si sono dispersi nell'albero della mia giovinezza.
Ho sentito lo stormo fra i miei rami
E ho conosciuto i loro becchi e gli artigli!
[dal "Risveglio di Arrakis", della Principessa Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
Per molta gente è difficile capire la vita familiare dell'Harem Reale, ma io cercherò di darvene una visione condensata. Mio padre, ne sono convinta, aveva un solo, vero amico: il Conte Hasimir Fenring, l'eunuco genetico, uno dei più temibili guerrieri dell'impero. Il Conte, un uomo piccolo, brutto e vivace, presentò un giorno a mio padre una nuova schiava concubina, e io fui mandata da mia madre a spiare la cerimonia. Noi tutte spiavamo mio padre, per proteggerci. Certo, una schiava concubina concessa a mio padre in base all'accordo fra il Bene Gesserit e la Gilda non poteva generare un Successore Reale, ma i loro intrighi continuavano instancabili, ossessionanti e sempre uguali. Mia madre, le mie sorelle e io ci eravamo ormai abituate a evitare i più sottili strumenti di morte. Può sembrare orribile a dirsi, ma non sicura che mio padre fosse del tutto estraneo a questi tentativi di morte. Una Famiglia Reale è diversa dalle altre.
Dunque
, dicevo, c'era questa nuova schiava concubina, snella, graziosa, rossa di capelli come mio padre. Aveva i muscoli di una danzatrice, e certamente la neuroseduzione faceva parte del suo addestramento. Era in piedi, davanti a mio padre, nuda, e lui la guardò a lungo, prima di dichiarare: "È troppo bella. La riserveremo per un dono". Non avete idea della costernazione che questa sua decisione creò nell'Harem Reale. L'astuzia e l'autocontrollo non erano, forse, minacce mortali per noi tutte?
[da "Nella mia casa paterna", della Principessa Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
Son
dunque
un mago per il fatto d'esser un poeta?
Apuleio
Cit. da
Sulla magia e in sua difesa
Frasi di Apuleio
È cominciata così. Io, avevo mai detto niente. Niente. È Arthur Ganate che mi ha fatto parlare. Arthur, uno studente, un fagiolo anche lui, un compagno. Ci troviamo
dunque
a Place Clichy. Era dopo pranzo. Vuol parlarmi. Lo ascolto. "Non restiamo fuori! mi dice lui. Torniamo dentro!". Rientro con lui. Ecco. "'Sta terrazza, attacca lui, va bene per le uova alla coque! Vieni di qua". Allora, ci accorgiamo anche che non c'era nessuno per le strade, a causa del caldo; niente vetture, nulla. Quando fa molto freddo, lo stesso, non c'è nessuno per le strade; è lui, a quel che ricordo, che mi aveva detto in proposito: "Quelli di Parigi hanno sempre l'aria occupata, ma di fatto, vanno a passeggio da mattino a sera; prova ne è che quando non va bene per passeggiare, troppo freddo o troppo caldo, non li si vede più; son tutti dentro a prendersi il caffè con la crema e boccali di birra. È così! Il secolo della velocità! dicono loro. Dove mai? Grandi cambiamenti! ti raccontano loro. Che roba è? È cambiato niente, in verità. Continuano a stupirsi e basta. E nemmeno questo è nuovo per niente. Parole, e nemmeno tante, anche le parole che son cambiate! Due o tre di qui, di là, di quelle piccole..." Tutti fieri allora d'aver fatto risuonare queste utili verità, siamo rimasti là seduti, incantati, a guardare le dame del caffè.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
‐ Incipit
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Dunque
niente errori? Quello spararsi addosso che si faceva, così, senza nemmeno vedersi, non era proibito! Quello faceva parte delle cose che si possono fare senza meritarsi una bella sgridata. Era perfino riconosciuto, incoraggiato senza dubbio da gente seria, come le lotterie, i fidanzamenti, la caccia coi cani!...
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Il colonnello, era
dunque
un mostro! Adesso, ne ero convinto, peggio di un cane, non s'immaginava la sua dipartita! Capii al tempo stesso che dovevano essercene molti come lui nel nostro esercito, dei prodi, e poi di sicuro altrettanti nell'esercito di fronte. Chi poteva sapere quanti? Uno, due, molti milioni in tutto? Da quel momento la mia caghetta divenne panico. Con esseri del genere, quest'imbecillità infernale poteva continuare all'infinito...
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Giornalista
: Il micidiale gas CO2 sta letteralmente avvelenando gli astronauti ad ogni respiro che fanno.
I Tecnico
: Permesso! Permesso!
II Tecnico
: Attenzione! Fate passare!
III Tecnico
: Largo! Largo!
Giornalista
: Fonti della NASA si limitano ad affermare che ci sarà...
II Tecnico
: Accidenti! Qualcuno lo prenda! Dai, prendetelo!
IV Tecnico
: Via, ragazzi!
V Tecnico
: Dai!
II Tecnico
: Forza, gente! Fate passare!
Andy
: Ma che cos'è?
I Tecnico
: Quello che devono fabbricare.
Andy
: Beh, spero che tu abbia le procedure per farlo.
I Tecnico
: Come no, eccole.
II Tecnico
: Tutto qui?
Andy
: Bene, Aquarius, qui Houston. Avete un piano di volo?
Fred
: Affermativo, Andy. Jack ne ha uno pronto.
Andy
: Okay, abbiamo una... insolita procedura per voi. Dovete strappare via la copertina.
Fred
: Devi strappare la copertina del piano di volo.
Jack
: Con piacere.
Andy
:
Dunque
, gli altri materiali di cui avete bisogno sono un contenitore di idrossido di litio...
Tecnico
: Due. Due.
Andy
: Due. Due contenitori di idrossido di litio, scusate. Un rotolo di nastro grigio...
Tecnico
: Telato.
Andy
: Di nastro telato. Inoltre un sacchetto di liquido refrigerante, anzi due sacchetti. Tubi rossi per tuta e la copertina del piano di volo che avete già.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
I Tecnico
: Mi leggi i tuoi dati?
II Tecnico
: Secondo le procedure...
III Tecnico
: Sono praticamente...
Gene
: Okay, gente. State a sentire.
I Tecnico
: Tieni.
II Tecnico
: Forza, ragazzi, datevi da fare.
Gene
:
Dunque
: voglio che vi scordiate tutti quanti il piano di volo. Da questo momento in avanti improvvisiamo una nuova missione.
Ingegnere
: Accidenti! Mi dispiace. Chiama qualcuno che lo sistemi. Si troverà pure una lampada.
Gene
: Come li riportiamo a casa? Loro sono qui. Gli facciamo invertire la rotta e li riportiamo indietro?
Rientro
: Sì, certo. È la cosa migliore.
I Tecnico
: Mentre riflettiamo...
II Tecnico
: ...l'accensione...
III Tecnico
: No. Non sono d'accordo.
IV Tecnico
: Ma perché?
Jerry
: No, nossignore. Li mettiamo su una traiettoria di rientro libero.
Tecnico
: Esatto.
Jerry
: È l'alternativa con meno problemi per la sicurezza.
Gene
: Ha ragione Jerry. Usiamo la gravità della Luna per farli rientrare.
Rientro
: No. Il LEM non mantiene in vita tre persone per così tanto tempo.
Controllo
: Ce la fa appena per due.
Rientro
: Secondo me, dobbiamo annullare la missione, far dietrofront e riportare subito i ragazzi a casa.
Controllo
: Recuperiamoli subito. È l'unica cosa.
Jerry
: Un momento. Non sappiamo nemmeno se il motore dell'Odyssey funziona, e se si sono verificati danni gravi all'astronave.
Tecnico Guida
: Così esplodono e addio.
Rientro
: Non è questo il problema. Così perdiamo tempo!
Tecnico
: Oh, sentite, io non ho nessuna intenzione di indorarvi la pillola!
Gene
: Okay, silenzio! Silenzio tutti, per piacere. Vediamo di stare calmi. Il solo motore con sufficiente potenza per l'annullamento della missione è l'SPS del modulo di servizio. Lovell dice che può essere rimasto danneggiato in un'esplosione, quindi consideriamolo andato. Se lo accendiamo può saltare tutto quanto. È troppo rischioso, e non possiamo correre rischi. L'unica cosa per cui serve il modulo di comando è il rientro, quindi ci serve solo il LEM. Il che vuol dire: traiettoria di ritorno libero. Una volta che avranno fatto il giro della Luna, accendiamo il motore del LEM fino ad acquistare un po' di velocità e li riportiamo a casa di corsa.
Rientro
: Ah, Gene, io mi chiedevo cosa ne pensano quelli della Grumman.
Tecnico Grumman
: Non possiamo dare nessuna garanzia. Noi abbiamo progettato il LEM per scendere sulla Luna, non per accendere il motore per correggere la rotta.
Gene
: Beh, sfortunatamente non scendiamo sulla Luna, giusto? Non mi interessa per che cosa sia stato progettato, mi interessa che cosa può fare. Quindi mettiamoci al lavoro e facciamo un piano, d'accordo?
Tecnico
: Okay, al lavoro.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Ma se davvero a una scelta, o a una classifica, non è possibile sottrarsi, allora suggerirei di abolire ogni discussione sul numero di successi, degli Slam o sulla lunghezza di questo o quel "governo" tennistico, per aprire una cartella e inserirvi dentro tutti i nomi degli innovatori,
dunque
quei tennisti inevitabilmente campioni, che hanno spinto il tennis verso il futuro. Sono loro i costruttori del nostro sport, e a loro, quando si discute di storia o di supremazia, occorre rifarsi per meglio comprendere ciò che è stato prima e ciò che è venuto dopo.
Adriano Panatta
Frasi di Adriano Panatta
Il tennis è senza età, è forse la conclusione? Sì, dev'essere così... E Federer è il tennis,
dunque
è senza età anche lui. La differenza c'è, e si vede. Federer fa esattamente tutto quello che deve essere fatto con una racchetta in mano. Non solo, lo fa così bene da far sembrare tutto logico, persino facile.
Adriano Panatta
Frasi di Adriano Panatta
La storia ci ha insegnato che ogni classe oppressa ha ottenuto la sua liberazione dagli sfruttatori solo grazie alle sue stesse forze. È
dunque
necessario che la donna apprenda questa lezione, comprendendo che la sua libertà si realizzerà nella misura in cui avrà la forza di realizzarla. Perciò sarà molto più importante per lei cominciare con la sua rigenerazione interna, facendola finita con il fardello di pregiudizi, tradizioni ed abitudini.
Emma Goldman
Frasi di Emma Goldman
Il bene supremo al quale l'uomo
deve tendere è la conoscenza.
E' grazie alla conoscenza
se si è giunti fin qui e senza di essa
non possono affermarsi
tutti gli altri valori fondamentali
dei quali l'uomo sente il bisogno
per vivere con consapevolezza.
L'umanità
dunque
non deve smettere
di conoscere e indagare,
lasciando che la conoscenza
vada in ogni direzione e in ogni luogo,
tendendo verso l'uomo
e non in direzione contraria.
In particolare, in un mondo
governato dal benessere,
dobbiamo preoccuparci e occuparci
di quelle parti del nostro pianeta
in cui si lotta quotidianamente
per la sopravvivenza.
La felicità non esiste, è solo un attimo,
ma per il resto bisogna sforzarsi
di vivere con la serenità di chi
apprezza e ama la vita,
cercando di far prevalere sempre
l'ottimismo sul pessimismo,
che è un sentimento sterile.
La serenità si raggiunge
con l'amore verso noi stessi,
verso il prossimo, nella comprensione
e nell'accettazione dei nostri errori.
Lasciatevi travolgere
dalla dedizione verso il prossimo
e otterrete la serenità.
Rita Levi Montalcini
Frasi di Rita Levi Montalcini
Bilbo Baggins
: Io voglio giocare, davvero, voglio giocare... vedo che sei bravissimo nei giochi.
Dunque
perché noi due, non giochiamo agli indovinelli? Sì, solo tu ed io.
Gollum
: Sì sì, solo solo noi.
Bilbo Baggins
: Sì, sì e se vinco io, tu mostri a me la via d'uscita, sì.
Gollum
: Sì! Sì!
[Gollum fa versi diffidente]
E se poi perde che succede? Beh se perde, Tesssoro, ce lo mangiamo! Se Baggins perde, ce lo mangiamo intero.
Bilbo Baggins
: ...Affare fatto.
Dal film:
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Scheda film e trama
Frasi del film
Anakin
: I separatisti sono stati sistemati, mio maestro.
Palpatine
: Abbiamo finito,
dunque
. Hai riportato pace e giustizia in seno alla galassia. Invia un messaggio alle navi della Federazione dei Mercanti. Tutte le unità droidi devono smobilitare immediatamente.
Anakin
: Molto bene, mio signore.
Dal film:
Guerre Stellari - La vendetta dei Sith
Scheda film e trama
Frasi del film
Fay
: Venite, o spiriti che presiedete ai pensieri di morte. Fate denso il mio sangue. Sbarrate la strada e il passaggio al rimorso. Che nessun repentino riflusso di natura ostacoli il mio fermo proposito. Venite,
dunque
, al mio seno di donna, e succhiatene il latte in cambio di fiele. Voi, ministri del crimine, dovunque siate, invisibili forme al servizio della natura malvagia. Vieni, densa notte, e ammantati del fumo più buio dell'inferno. Che il mio aguzzo coltello non veda le ferite che infligge, né il cielo possa sbirciare oltre la coltre nera e gridare: "Ferma! Ferma!"... Hm? Ora, qualcuna di voi sa dirmi di cosa sta parlando la nostra amica lady Macbeth? ...Cordelia?
Cordelia
: Eh... ahm... eh... di vampiri?
Coro
: Ah, ah, ah!
Fay
: Oh, beh, mi giunge nuova quest'interpretazione. Però direi che questo non la invalida, Cordelia. Che altro ci puoi dire?
Cordelia
: Beh, che è... un gran macello.
Coro
: Ah, ah, ah!
Fay
: Secondo me tu stavi di nuovo pensando al pranzo, vero Cordelia? Dì la verità. Ehm, Paulie? Tu sembravi molto coinvolta col monologo.
Paulie
: Veramente stavo pensando a chi vincerà il campionato di baseball quest'anno.
Fay
: Io non ti credo affatto, Paulie. Ho visto che ascoltavi.
Paulie
: Allora vattene a fare in culo, brutta strega.
Fay
: Ah, ah, ah. Paulie sta attraversando un momento difficile, hm? Ora, volete sapere qual è la mia interpretazione? Io credo che lady Macbeth...
Mouse
: ... cerca di trovare il coraggio.
Fay
: Ah... sì, Mary.
Mouse
: Per fare quello che deve fare. Solo che la sua parte femminile non ce l'ha, quel coraggio. Di qui "latte mio in cambio di fiele". E fiele vuol dire veleno. Ma così cosa succederebbe al bimbo? Il bimbo morirebbe. E lei a questo cerca di non pensarci. Lei vuole essere dura, non come una madre. Come un maschio. I maschi se ne fregano.
Dal film:
L'altra metà dell'amore
Scheda film e trama
Frasi del film
Fay
: Offuscate sono le coste variegate del mondo. Oh, Antonio, Antonio, Antonio! Ah... Il suo amore sta morendo. Capite? E allora lei si rivolge al sole, affinché bruci l'intero globo, il mondo. Cleopatra non sa spiegarsi come mai nulla muti in natura, mentre un evento così straordinariamente devastante...
Paulie
: Sentite qua! Poco dopo dice: "Continuerò io
dunque
a vivere in questo tristo mondo che di te privato non è migliore di una stalla"? Stalla. È esatto. E un po' più avanti dice: "La corona della terra si discioglie, e più nulla resta di memorabile alla luce spettrale della luna". Più nulla, lo so anch'io.
Fay
: Hmm-hmm, ah sì, è così, certo. Può capitare a chiunque, no? Tutto questo scaturisce da quello che Shakespeare chiama l'A, Amore. Amore, appassionato, folle. Che travalica tutte le barriere. Ed è per questo che noi lo riconosciamo ancora oggi. Eh, eh! C'è qualcuno tra noi che non ha conosciuto tale passione? Lo so che qualcuno magari verrà a dirvi che l'amore è fuori moda, superato... che è solo un contratto sociale, se volete. Voi ragazze che ne dite? Lauren?
Lauren
: Quando mio padre lasciò mia madre per la sua amichetta, disse che era amore. Ma era evidente a tutti quanti che era... solo... sesso! Io dico che l'amore è sesso.
Fay
: Ah...
Monica
: Io credo che sia... una proiezione, come un miraggio nel deserto. Ognuno ci vede quello che vuole, nell'altro.
Cordelia
: No, no, no, è una tempesta chimica nel corpo, che ti fa volere dei bambini.
Fay
: Ah, ah! È biologia.
Lauren
: È un contratto.
Paulie
: Bugiarda! Bugiarda! Bugiarda! Bugiarda! Nessuna di voi ha capito un cazzo, perché l'amore è... esiste, e niente di quello che dite può farlo sparire, perché è il motivo per cui noi esistiamo qui. È la vetta più alta, e una volta che l'hai scalata, e guardi gli altri da lassù, ci rimani per sempre. Perché se ti muovi, allora... cadi. Cadi.
Fay
: Sì, Paulie. Io credo che tu abbia ragione.
Dal film:
L'altra metà dell'amore
Scheda film e trama
Frasi del film
I pericoli che temiamo più sono immediati e
dunque
è comprensibile che desideriamo rimedi anch'essi immediati: soluzioni «bell'e pronte» che diano sollievo sul momento, analgesici acquistabili anche senza prescrizioni mediche.
[...]
ci infastidiscono le soluzioni che ci chiedano di prestare attenzione ai nostri difetti e misfatti, che ci impongano ‐ socraticamente ‐ di «conoscere noi stessi».
Zygmunt Bauman
Cit. da
Paura liquida
Frasi di Zygmunt Bauman
Volpe
:
Dunque
lei non sa che ci sono vie più facili verso il successo? No?! Parlo ragazzo mio del teatro! Ecco la sua mela. Luci splendenti, musica applausi, fama!
Pinocchio
: Fama?
Volpe
: Sì e poi con quella personalità, con quel profilo con quel fisico! Ma lei è proprio un attore nato!
[al gatto facendo l'occhiolino]
Non è vero?
[Il gatto annuisce]
Pinocchio
: Sì ma io devo...
Volpe
: Una meraviglia! Vedo già il suo nome scritto in lettere luminose alte più di un metro! Ah! Come si chiama?
Pinocchio
: Pinocchio!
Volpe
: Pinocchio! Pi, i, enne, qu, o... Ma noi sprechiamo del tempo prezioso, andiamo, il teatro ci attende!
Dal film:
Pinocchio Disney
Scheda film e trama
Frasi del film
Windu
: È deciso,
dunque
. Con i Jedi che sono rimasti andrò a Geonosis in soccorso di Obi-Wan.
Yoda
: A far visita io andrò a quei clonatori di Kamino a vedere l'esercito che creato essi hanno per la Repubblica.
Dal film:
Guerre Stellari - L'attacco dei cloni
Scheda film e trama
Frasi del film
Democrazia ce vole...
Dunque
... sur Palatino sa da fà er palazzo perchè io so' io, e voi nun sete un cazzo!
Pippo Franco
Frasi di Pippo Franco
[Sulla nascita del Governo Gentiloni]
Dalle consultazioni è emersa l'indisponibilità delle maggiori forze delle opposizioni a condividere responsabilità in un nuovo governo.
Dunque
non per scelta ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente.
[Repubblica.it, 11 dicembre 2016]
Paolo Gentiloni
Frasi di Paolo Gentiloni
Su richiesta dei consiglieri comunali, acconsentii a fare per iscritto una dichiarazione di questo genere: «Sia noto a tutti con questo documento che io, Henry Thoreau, non desidero essere considerato membro di alcuna società alla quale non ho aderito». Consegnai questa dichiarazione al segretario comunale, che la conserva tuttora.
[...]
Se avessi saputo come identificarle mi sarei
dunque
ritirato accuratamente da tutte le società per le quali non avevo firmato, ma non sapevo dove trovare l'elenco completo.
Henry David Thoreau
Cit. da
Disobbedienza civile
Frasi di Henry David Thoreau
Prof. Krempe
: Gli sciocchi e i vanesi impongono le loro opinioni con la frusta, ma "la conoscenza è potere solo attraverso Dio". È il nostro motto... che voi giovanotti impazienti spesso dimenticate.
[gli studenti ridono]
Ma direi probabilmente che l'errore più grave che commettono tutti gli studenti durante la loro permanenza qui è supporre di essere in grado di esprimere un pensiero davvero originale o creativo. Tutti l'abbiamo immaginato possibile ai nostri tempi. Ma signori, voi non siete venuti qui per pensare con la vostra testa. Siete qui per imparare a pensare per prima cosa ai vostri pazienti. Dovete imparare
dunque
anzitutto a sottomettervi alla leggi eterne e indubitabili della nostra realtà fisica.
Victor Frankenstein
: Ma di sicuro, professore, non ci chiederete di trascurare approcci più filosofici.
Prof. Krempe
: Filosofici?
Victor Frankenstein
: Be', quelli che stimolano tanto l'immaginazione quanto l'intelletto. Come in Paracelso, per esempio.
Prof. Krempe
: Ah, Paracelso! Uno svizzero sciocco e arrogante!
Victor Frankenstein
: Alberto Magno!
Prof. Krempe
: Le sue fandonie furono confutate al loro apparire, cinquecento anni fa!
Victor Frankenstein
: Cornelio Agrippa!
Prof. Krempe
: Uno stregone, un occultista! Come vi chiamate?
Victor Frankenstein
: Victor Frankenstein, signore. Sono di Ginevra.
[gli studenti ridono]
Prof. Krempe
: Oh-oh, un altro svizzero!
[gli studenti ridono]
Signor Frankenstein, qui all'università di Ingolstadt insegniamo, e in verità speriamo di far progredire, la scienza della medicina, chimica, biologia, fisica. Noi studiamo la scienza concreta!
Victor Frankenstein
: Ma converrete, professore, che i più grandi progressi nascono combinando questi elementi!
Prof. Krempe
: Noi non studiamo i vaneggiamenti di alchimisti morti e sepolti centinaia di anni fa, perché quel tipo di combinazioni, di fantasticherie dilettantesche e fanatiche speculazioni non guariscono corpi né salvano vite! Soltanto la scienza può far questo!
Dal film:
Frankenstein di Mary Shelley
Scheda film e trama
Frasi del film
Dunque
gli organi in tal maniera ricomposti abbisognano del nutrimento e del calore sufficienti e soprattutto di una maggiore quantità di energia diretta... maggiore energia diretta... Il liquido amniotico è l'elemento biogeno essenziale. Viene iniettato nel soggetto con gli aghi di rame dall'agopuntura, infissi nella carne nei punti chiave di massima energia. Ora, dopo l'interruzione della corrente il rospo morto dovrebbe conservare l'animazione, ma indipendentemente da fonti esterne di energia.
[elettrizza il rospo, che si rianima]
Sì, esatto! Ecco la combinazione! Ecco la combinazione! Esatto!
Victor Frankenstein
Dal film:
Frankenstein di Mary Shelley
Scheda film e trama
Frasi del film
Se Dio è, l'uomo è schiavo; ora, l'uomo può, deve essere libero:
dunque
Dio non esiste. Io sfido chiunque a uscire da questo cerchio, e tuttavia bisogna decidersi e scegliere.
Michail Bakunin
Cit. da
La libertà degli uguali
Frasi di Michail Bakunin
Havvi oggidì nella Letteratura italiana una classe di eruditi che vanno continuamente razzolando le antiche ceneri, per trovarvi forse qualche granello d'oro: ed un'altra di scrittori senz'altro capitale che molta fiducia nella lor lingua armoniosa, donde raccozzano suoni vôti d'ogni pensiero, esclamazioni, declamazioni, invocazioni, che stordiscono gli orecchi, e trovan sordi i cuori altrui, perché non esalarono dal cuore dello scrittore. Non sarà egli
dunque
possibile che una emulazione operosa, un vivo desiderio d'esser applaudito ne' teatri, conduca gl'ingegni italiani a quella meditazione che fa essere inventori, e a quella verità di concetti e di frasi nello stile, senza cui non ci è buona letteratura, e neppure alcuno elemento di essa?
Madame de Staël
Cit. da
Sulla maniera e la utilità delle Traduzioni
Frasi di Madame de Staël
Ci sono state diverse congetture ultimamente su un certo gruppo chiamato Queen... le congetture dicono che... dicono che staremmo per separarci, che ne pensate?
[la folla urla: "No!"]
Parlano da qui!
[E indica il fondo schiena.]
Le mie scuse, ma dirò quello che voglio... sapete cosa intendo.
Dunque
, dimenticate quei pettegolezzi, staremo insieme finché... cazzo... non moriremo! Continuo
[applausi che lo interrompono]
... devo dirvi... continuo a volerli lasciare, ma loro non lasceranno me... inoltre credo che non siamo male per essere quattro regine in avanti con gli anni, che ne dite? Questa è una nuova canzone, Who wants to live forever.
[da Live At Wembley, n. 9, prima di presentare il nuovo singolo Who wants to live forever]
Freddie Mercury
Frasi di Freddie Mercury
La pittura è una scienza e andrebbe perseguita come un'indagine secondo le leggi della natura. Perché,
dunque
, non potrebbe un paesaggio essere considerato come una branca della filosofia della natura, i cui dipinti non sono altro che esperimenti?
John Constable
Frasi di John Constable
Rovesciamo tutto,
dunque
, e proclamiamo l'assoluta e completa abolizione della linea finita e della statua chiusa. Spalanchiamo la figura e chiudiamo in essa l'ambiente
[...]
che il marciapiede può salire sulla vostra tavola e che
[...]
la vostra lampada allaccia la sua ragnatela di raggi di gesso.
Umberto Boccioni
Cit. da
Manifesto tecnico della scultura futurista
Frasi di Umberto Boccioni
Com'è vicina l'anima tua alla mia,
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qualsiasi cosa pensi io la so!
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Ma ho segni che ti fanno ancor più vicino
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avvicinati ancora e guarda il mio segno segreto!
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Vieni
dunque
come derviscio fra noi,
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non scherzare, non dire:"io son già fra voi!".
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Al centro della tua casa io sono come colonna
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dal tetto tuo curvo chino giù il capo, come grondaia.
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Io son sempre con te nel tumulto del Di del giudizio
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non ospite sono, come s'usa fra gli amici del mondo.
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Entro io tuo banchetto io giro attorno come calice pieno
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e nelle tue battaglie corro avanti come lancia,
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e se preferisco morire rapido come il lampo
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come il lampo della tua bellezza, sono senza lingua.
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Sebbene ebbro come sono, non fa per me differenza
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se dò vita a un morto , se prendo la vita a un vivo.
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Se dono la vita per me è grande guadagno,
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ché per ogni vita tu doni cento universi!
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In questa casa ci sono migliaia e migliaia di morti
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e tu assiso fra loro dici:"Ecco il mio regno!"
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Un pugno di polvere dice: "io ero treccia!"
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un altro pugno di polvere dice "io ero ossa!"
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E tu t'arresti stupito, quand'ecco, arriva l'Amore
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che dice: "Avanza
dunque
, io sono il Vivente, l'Eterno!
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Stringi al tuo seno il mio petto di gelsomino
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che, in questo stesso istante, ti libererò da te stesso!"
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taci o Cosroe, e non far parola della dolce Shirin
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che di dolcezza tutta mi brucia la bocca.
Gialal al-Din Rumi
Titolo della poesia:
Vicinanza
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Isola dove tutto si chiarisce.
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Qui ci si può fondare su prove.
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L'unica strada è quella d'accesso.
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Gli arbusti si piegano sotto le risposte.
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Qui cresce l'albero della Giusta Ipotesi
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con rami districati da sempre.
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Di abbagliante linearità è l'albero del Senno
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presso la fonte detta Ah
Dunque
È Così.
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Più ti addentri nel bosco, più si allarga
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la Valle dell'Evidenza.
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Se sorge un dubbio, il vento lo disperde.
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L'Eco prende la parola senza che la si desti
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e chiarisce volenterosa i misteri dei mondi.
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A destra una grotta in cui giace il Senso.
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A sinistra il lago della Profonda Convinzione.
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Dal fondo si stacca la Verità e lieve viene a galla.
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Domina sulla valle la Certezza Incrollabile.
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Dalla sua cima si spazia sull'Essenza delle Cose.
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Malgrado le sue attrattive l'isola è deserta,
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e le tenui orme visibili sulle rive
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sono tutte dirette verso il mare.
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Come se da qui si andasse solo via,
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immergendosi irrevocabilmente nell'abisso.
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Nella vita inconcepibile.
Wislawa Szymborska
Titolo della poesia:
Utopia
Frasi di Wislawa Szymborska
Dunque
ci sei? Dritto dall'attimo ancora socchiuso?
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La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì?
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Non c'è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
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Ascolta
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come mi batte forte il tuo cuore
Wislawa Szymborska
Frasi di Wislawa Szymborska
[Su un tweet del 2014 in cui criticava l'Unione Sindacale Giornalisti Rai]
A Sky chiudemmo un accordo interno per far assumere dodici precari. Di fatto ci autotassammo, trovammo un'intesa con l'azienda e piovvero critiche da molte parti. I miei tweet erano conditi da un po' di spirito di squadra. Era il gioco delle parti, come quando un giocatore della Roma parla male di quello della Juventus. Io lavoro molto e tendo a fare squadra
dunque
sono pronto a confrontarmi con l'Usigrai e tutti i giornalisti Rai.
Gianluca Semprini
Frasi di Gianluca Semprini
Le abitudini di lunga data, anche se cattive, sono di solito meno nocive delle cose non usuali; bisogna
dunque
cambiare talvolta le abitudini in cose non usuali.
Ippocrate di Coo
Frasi di Ippocrate di Coo
Questa storia che ho intrapreso a scrivere è ancora più difficile di quanto io non pensassi. Ecco che mi tocca rappresentare la più gran follia dei mortali, la passione amorosa, dalla quale il voto, il chiostro e il naturale pudore m'hanno fin qui scampata.
[...]
Dunque
anche dell'amore come della guerra dirò alla buona quel che riesco a immaginarne: l'arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s'accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.
Italo Calvino
Cit. da
Il cavaliere inesistente
Frasi di Italo Calvino
Bond
: Benvenuto in Giappone, papà. La mia ragazzina è pronta a tutto?
Q
: Senti 007, ho fatto un viaggio lungo e faticoso, probabilmente senza scopo, e non sono in vena per i tuoi vezzi bambineschi.
[Gli aiutanti di Q costruiscono la piccola Nellie]
Tigre
: Io sono molto curioso, Bondosan. Cos'è la piccola Nellie?
Bond
: Ah, è una magnifica ragazza: piccolissima, sveltissima: sa far di tutto. Proprio il suo tipo.
Tigre
: Un elicottero giocattolo!
Q
:
[Parla a Tigre]
No, un giocattolo non direi, vedrai.
[Parla a Bond]
Abbiamo fatto un paio di miglioramenti dall' ultima volta, ora ti spiego tutto.
Tigre
: Questo è un giocattolo, non lo usi Bondosan, prenda piuttosto il mio elicottero.
Q
:
Dunque
, adesso sta attento. Due mitragliatrici fisse.
Bond
: Collimate a che distanza?
Q
: A cento metri. Proiettili incendiari ed esplosivi ad alto potenziale. Due lanciarazzi, che sparano in avanti, su ogni lato.
Bond
: Bene.
Q
: Poi, questi lanciano missili aria-aria attirati dal calore, sessanta al minuto.
Bond
: Bene.
Q
: Lanciafiamme, due, in senso opposto al moto.
Bond
: Che portata?
Q
: Ottanta metri. Due tubi fumogeni, proprio accanto a loro. Mine da lancio, ma ricorda: usale soltanto quando sei esattamente sopra il bersaglio. È più o meno tutto, credo. Il resto lo conosci, no?
Bond
: Sì.
Q
: Cinepresa.
Bond
: Tanaka, stia in ascolto su 410 megacicli.
Tigre
: Auguri Bondosan.
Bond
: Mi metterò in contatto con voi quando arrivo sull' isola.
Tigre
: OK.
Aki
: Fai attenzione, Bondosan.
Dal film:
Agente 007 - Si vive solo due volte
Scheda film e trama
Frasi del film
Questo è l'ultimo articolo che compare a mia firma sul giornale da me fondato e diretto per vent'anni. Per vent'anni esso è stato ‐ i miei compagni di lavoro possono testimoniarlo ‐ la mia passione, il mio orgoglio, il mio tormento, la mia vita. Ma ciò che provo a lasciarlo riguarda solo me: i toni patetici non sono nelle mie corde e nulla mi riesce più insopportabile del piagnisteo.
[...]
A presto
dunque
, cari lettori. Anche a costo di ridurlo, per i primi numeri, a poche pagine, riavrete il nostro e vostro giornale. Si chiamerà La Voce. In ricordo non di quella di Sinatra. Ma di quella del mio vecchio maestro ‐ maestro soprattutto di libertà e indipendenza ‐ Prezzolini.
[12 gennaio 1994, il Giornale]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[Sul suo libro "Mangio ergo sum"]
Il titolo è un chiaro riferimento a Cartesio, che ha rivoluzionato la storia del pensiero dicendo cogito ergo sum, ovvero penso,
dunque
sono. Ma io credo che sarebbe più corretto affermare: "Mangio,
dunque
sono", perché non solo siamo quello che mangiamo, ma se non mangiamo non siamo e non pensiamo.
Bud Spencer
Frasi di Bud Spencer
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