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Aforismi Significa - parte 7
Frasi trovate
:
2.033
Do per scontato che noi sentiamo la bellezza di una poesia prima ancora di pensare al suo
significa
to.
[da Le lezioni americane]
Jorge Luis Borges
Frasi di Jorge Luis Borges
Qualcuno si chiede per quale motivo si studi la filosofia, cioè una disciplina che in apparenza non ha alcuna utilità pratica. Ebbene la filosofia serve a non dare per scontato. Nulla. La filosofia è uno strumento per capire quello che ci sta attorno ‐ per capire quello che ci sta dentro probabilmente è più efficace la letteratura ‐, ma capiamo davvero quello che ci sta attorno se non diamo per scontate le verità che qualcun altro ha pensato di allestire per noi. Fare filosofia ‐ cioè pensare ‐
significa
imparare a fare e a farsi domande.
Significa
non avere paura delle idee nuove.
Significa
non fermarsi alle apparenze.
Significa
essere capaci di dire di no a chi vorrebbe imporci il suo modo di pensare e di vedere il mondo. Cioè a chi vorrebbe pensare per noi.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Il bordo vertiginoso delle cose
Frasi di Gianrico Carofiglio
L'attenzione è una virtù morale. Essere attenti
significa
essere giusti con se stessi e con gli altri. Le persone attente sono curiose e attive; studiano e lavorano con entusiasmo, coinvolgimento e passione; scrutano i bisogni degli altri e sono capaci di aiutare.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Né qui né altrove. Una notte a Bari
Frasi di Gianrico Carofiglio
Ovviamente bisogna intendersi su cosa significhi cedevolezza.
Significa
resistere fino ad un certo punto, e poi sapere esattamente in quale momento cedere, e sviare la forza dell'avversario, che alla fine si ritorce contro di lui. Il segreto dovrebbe essere nel saper trovare il punto di equilibrio fra resistenza e cedevolezza; cedevolezza e resistenza; debolezza e forza. Il principio della vittoria dovrebbe essere tutto qui. Fare esattamente il contrario di quello che l'avversario si aspetta, e che a te verrebbe naturale, o spontaneo. Qualunque cosa significhino queste due parole.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Ad occhi chiusi
Frasi di Gianrico Carofiglio
Manipolare le carte, manipolare gli oggetti, sono cose che vanno molto al di là del semplice gesto di destrezza. La vera abilità del prestigiatore consiste nella capacità di influenzare le menti. E fare un gioco di prestigio riuscito
significa
creare una realtà. Una realtà alternativa dove sei tu a stabilire le regole. La vera differenza non è fra manipolare e non manipolare. La differenza è fra manipolare consapevolmente e manipolare inconsapevolmente.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Il passato è una terra straniera
Frasi di Gianrico Carofiglio
Madeleine Wallace
: Ah, la signorina del quinto piano! Qui non la vediamo molto spesso.
Amelie
: Mi scusi tanto... Sa niente di un bambino che abitava nella mia casa negli anni '50?
Madeleine
: Ragazzino... Lo vuole un bicchierino di Porto?
Amelie
: No, grazie.
Madeleine
: Si sieda, venga, chiuda la porta. Sì, uff! Ragazzini! Ne ho conosciuti tanti di ragazzini. All'inizio sono bellini, ma poi... tirano palle di neve, castagne... Li conosco, i ragazzini.
Amelie
: E... e lei da quanto tempo lavora qui?
Madeleine
: Dal '64. Si saranno già divertiti a dirle tutto.
Amelie
: No, non capisco.
Madeleine
: Oh, guarda! Che strano. Si sieda. Mio marito lavorava per le Assicurazioni Coccinelle. Alla gente piace raccontare che se la faceva con la segretaria. Bisogna dire che hanno battuto tutti gli alberghi di Batignolles, e nemmeno i più squallidi, anche perché la cocchina era una che allargava facilmente le gambe ma... su lenzuola di raso. Mio marito si è messo a fregare dalla cassa. All'inizio, poco, e poi cinquanta milioni in una volta. E via! Volati tutti e due nella Pampa. Beva. Eh, sì. Allora, il 20 gennaio 1970 qualcuno ha suonato alla porta. Bene: "Signora, suo marito è morto. incidente di macchina. Nell'America del Sud". La mia vita si è fermata. E lui, Leone Nero, si è lasciato morire di tristezza. Ah, povera bestia! Lo vede con quanto amore continua a guardare il suo padrone? Un giorno le leggerò le sue lettere... No, no, resti, resti pure. È una cosa di cinque minuti. Ecco, qui era in caserma. "Cara Mado"... Sono io, mi chiamo Madeleine. "Non dormo più, non mangio più. Vivo con la certezza di aver lasciato la mia sola ragione di vita a Parigi. La ritroverò soltanto venerdì 15 vedendo comparire la mia bertuccia adorata sul marciapiede della stazione, nel suo vestito blu con le bretelle (quello che tu trovi troppo trasparente). Bacioni". Ecco. Le hanno mai scritto delle lettere così, signorina?
Amelie
: No. Non sono la bertuccia di nessuno.
Madeleine
: Io mi chiamo Madeleine Wallace. Si dice "piangere come una Maddalena", eh? Non si dice così?
Amelie
: Sì.
Madeleine
: E a Parigi ci sono le fontane Wallace. Questo
significa
che io ero predestinata alle lacrime, eh, eh. Ah, sì, per quella sua faccenda... vada a trovare il droghiere, Collignon. Sta da sempre in questo palazzo.
Collignon
: Ah, buongiorno, Amélie-melina! Allora, un fico e tre noccioline, come al solito, vero?
Amelie
: Le volevo fare una domanda: quelli che abitavano a casa mia negli anni '50, si ricorda come si chiamavano?
Collignon
: Bah, signorina mia, questa è una domandona! Nel '50 avevo due anni. Guardi, esattamente l'età mentale di questo idiota oggi.
Narratore
: L'idiota è Lucien. È vero che forse non è proprio un genio, ma ad Amélie è simpatico. Le piace quel suo modo delicato di afferrare l'indivia, come un oggetto prezioso da maneggiare con rispetto. È la sua maniera di esprimere amore per il lavoro ben fatto.
Collignon
: No, ma dico, lo guardi, si direbbe che stia raccogliendo un uccellino caduto dal nido. Ah! Fortunatamente non gli ha chiesto le fragoline di bosco, perché in quel caso... le toccava ripassare lunedì, eh? E allora, ti muovi, impedito, o no? La signora ha altro da fare! Tenga. Le conviene andare a trovare mia madre. Ha una memoria da elefante, mia madre. È un'elefantessa. Ah, ah, ah, ah, ah!
Amelie
: La ringrazio.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Gallo
: Chicchirichì!
Seguaci
: È lui! Guardatelo, è lui! L'Eletto si è svegliato!
Brian
: Uuuh!
Mandy
: Brian!
Brian
: Uuuh! Mamma. Uuh...
Mandy
: Brian!
Brian
: Sì, eccomi, mamma! Sh-shhh. Ciao, mamma.
Mandy
: Accidenti a te! Altro che "ciao mamma"! Che ci fa tutta quella gente? Che vuole da te?
Brian
: Beh, è... ecco...
Mandy
: Avanti! Che cosa hai combinato stavolta?
Brian
: Sai, hanno fatto... Hanno fatto un salto da queste parti, mamma.
Mandy
: E lo chiami "salto"? Quella è una migrazione! È più pieno del Colosseo, là fuori!
Brian
: Hanno cominciato a seguirmi da ieri.
Mandy
: Beh, adesso li faccio smettere io, e di corsa. La dovete piantare di seguire mio figlio! Ma dico, non vi vergognate? Basta!
Seguaci
: Il messia! Il messia! Facci vedere il messia!
Mandy
: Il che cosa?
Seguaci
: Il messia!
Mandy
: Non c'è nessun messia qui. C'è un mezzo scemo, ma nessun messia. Forza, andatevene!
Seguaci
: Brian! Brian!
Mandy
: Insomma, Brian, che cavolo hai combinato?
Brian
: Niente, mamma. Io...
Mandy
: Andiamo, sputa l'osso!
Brian
: Quelli credono che sia il messia, mamma...
Mandy
: Si può sapere cosa gli hai raccontato?
Brian
: Niente, mamma! Io....
Mandy
: Guarda che così peggiori le cose.
Brian
: Ti posso spiegare...
Judith
: Lasci spiegare a me, signora Cohen! Suo figlio ha la stoffa del capo. Quella gente là fuori lo segue perché crede in lui, signora Cohen. Loro sanno che egli può offrire loro una nuova vita, un nuovo mondo, un futuro migliore!
Mandy
: Ma questa chi è?
Brian
: Oh! È... Judith, mamma. Judith, la mamma. Hmm...
Seguaci
: Facci vedere il messia! Facci vedere il messia! Facci vedere il messia!
Mandy
: Statemi bene a sentire! Lui non è nessun messia. È solo un bambino viziato e cattivo. E adesso andatevene!
Seguaci
: Ma tu chi sei?
Mandy
: Sono sua madre, se non vi dispiace.
Seguaci
: Benedetta sia sua madre! Benedetta sia sua madre! Ave a te, o madre di Brian! Ave a te, che tu sia benedetta! Osanna! Noi intoniamo le tue lodi ora e per sempre!
Mandy
: Sì, sì, ho capito, tanto non mi incantate! Lui non esce fuori, su questo non ci piove. Quindi, sciò!
Seguaci
: No!
Mandy
: Avete sentito quello che ho detto?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Ah, capisco. La mettete così?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Ahh. Be', va bene, allora, lo potete vedere per un minuto, ma non un secondo di più. Sono stata chiara?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Promesso?
Seguaci
: Va bene, diciamo di sì!
Mandy
: D'accordo, d'accordo, eccolo qui, allora. Forza, Brian.
Brian
: Mamma...
Mandy
: Vieni fuori a parlarci.
Brian
: Judith....
Mandy
: Ma lascia perdere quella sciacquetta!
Brian
: Ma io ci tengo molto, mamma.
Mandy
: Zitto!
Seguaci
: Brian! Brian! Brian!...
Brian
: Buongiorno.
Seguaci
: Benedizione! Benedizione! Benedizione!
Brian
: No. No, no, vi prego. Vi prego, vi prego. Ascoltate. Avrei una o due cose da dire, ascoltate.
Seguaci
: Diccele! Diccele tutte e due!
Brian
: Sentite, voi avete capito male. Non è necessario che seguiate me. Non è necessario che seguiate nessuno al mondo, non serve. Dovete pensare con la vostra testa. Siete tutti degli individui!
Seguaci
: Sì, siamo tutti degli individui!
Brian
: E ognuno di voi è diverso.
Seguaci
: Sì, ognuno di noi è diverso!
Dennis
: Io no.
Arthur
: Shhhh!
Brian
: Dovete tutti imparare a cavarvela da soli.
Seguaci
: Sì! Dobbiamo imparare a cavarcela da soli!
Brian
: Esatto!
Seguaci
: Dicci di più!
Brian
: No! Ecco il punto: non fatevi dire mai da nessuno che cosa fare, altrimenti...
Mandy
: Basta così, Brian!
Brian
: No, mammina! Così mi strappi l'orecchio!
Seguaci
: Oooh! Ma non era ancora passato un minuto!
Mandy
: Altro che, e abbondante!
Seguaci
: No, non è vero affatto!
Mandy
: Avete stufato, andate via!
Giovane
: Mi scusi.
Mandy
: Sì?
Giovane
: Lei è vergine?
Mandy
: Oh, brutto sfacciato!
Giovane
: Ah, beh, non c'è niente di personale, mi creda. No, dico, lei è vergine?
Mandy
: Se non c'è niente di personale in questo, allora mi dici "personale" che
significa
? Ma vai a impiccarti!
Giovane
: È vergine.
Seguaci
: Certo. È vergine. Già. Visto che reazione...
Folla
: Ooh. Oh! Oooh... Come sono contento di incontrarti! Fai qualcosa per me! Vieni! Sì solo tu puoi risolvere il mio problema! Posa le tue mani sulla mia testa!
Gregory
: Suo cognato è l'ex sindaco di Gath, mi spiego?
Folla
: Le ginocchia!
Reg
: E non sbattete in faccia il bambino al Salvatore. Lo toccherà più tardi.
Francis
: Indietro, indietro!
Reg
: Aspettare, purtroppo.
Gregory
: Verrò presto, per favore. Ci aspettano a colazione.
Folla
: Devi fare qualcosa!
Reg
: Ah, Brian, ti posso presentare il signore? È quello che ci presta la montagna domenica! E cercate di non fare tanto rumore! Quelli posseduti dal demonio cerchino di tenerlo sotto controllo, per favore, okay? Incurabili, temo che dovrete aspettare ancora qualche istante. Le donne che hanno peccato, in fila, contro quella parete, così stanno più sicure.
Judith
: Brian? Brian, sei stato fantastico!
Brian
: Anche tu non te la cavi male.
Judith
: Ma no, quello che hai detto poco fa. È la fine del mondo!
Brian
: Cosa? Ah, quello...
Judith
: Non ci servono capi. Hai proprio ragione. Reg ci ha dominato fin troppo a lungo.
Brian
: Ah, sì, ma...
Judith
: Andava detto, e tu l'hai detto, Brian.
Brian
: Lo sai che mi piaci molto?
Judith
: È la nostra rivoluzione. Tutti insieme possiamo farcela!
Brian
: Io credo... cioè...
Judith
: Siamo tutti con te, Brian! La rivoluzione dipende da te!
Brian
: Cosa? No, non era affatto questo che intendevo!
Centurione
: Stavolta ti sei fottuto, topastro di fogna. Guardia! Ma che vuo'?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Seguaci
: Torna indietro! Maestro! Oh!
Arthur
: Ci ha dato un segno!
Seguace Della Scarpa
: Sì, è vero! Ci ha dato una scarpa!
Arthur
: La scarpa è il segno! Seguiamo tutti il suo esempio!
Spike
: Cosa?
Arthur
: Facciamo tutti come lui, teniamo una scarpa in mano e lasciamoci l'altra al piede, perché questo è il suo segno. Che tutti coloro che lo seguono facciano altrettanto.
Seguace Della Scarpa
: No, no, no! La scarpa è un segno!
Significa
che dobbiamo raccogliere scarpe in abbondanza.
Ragazza
: Buttate via le scarpe! Seguiamo la zucca!
Seguace Della Scarpa
: No! Raccogliamo scarpe tutti insieme! Fate come me!
Elsie
: Non toccarmi!
Giovane
: No, no! È il segno che anche noi non dobbiamo pensare alle cose del corpo basso, ma a quelle della faccia, del
corpo alto, della testa...
Seguace Della Scarpa
: Dammi la tua scarpa, fratello!
Giovane
: Ehi, lasciami! Ma che fai?
Ragazza
: Seguiamo la Zucca! La Sacra Zucca di Gerusalemme!
Harry
: Tenete in mano il sandalo, come lui ci ordina!
Arthur
: È una scarpa! È una scarpa!
Harry
: Non è vero, è un sandalo!
Arthur
: Che stai dicendo? È una scarpa!
Ragazza
: La Zucca! Adoratela!
Harry
: È un sandalo!
Giovane
: Infilatevela!
Seguace Della Scarpa
: Prendiamo le scarpe e seguiamolo, scarpiedi!
Ragazza
: Seguite la Zucca, zuccari!
Spike
: Calmatevi! Fermatevi! Sentite, proviamo a volare. Sì. Egli viene a noi. Lasciate che il seme della tomba...
Nipote
: Vieni via, nonno!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Brian
: Io ho il naso grosso, mamma?
Mandy
: Oh, smettila di pensare al sesso!
Brian
: Io veramente...
Mandy
: Che chiodo fisso! Mattina, pomeriggio e sera! "Alle ragazze piacerà questo? Alle ragazze piacerà quello? Ce l'ho troppo grande? Ce l'ho troppo piccolo?"...
I Lebbroso
: Fate la carità!
II Lebbroso
: Fate la carità!
Ex-Lebbroso
: Fate la carità, la carità! Viaggiano in asino e non mollano uno spicciolo. Pezzenti, ne', hai visto? Eccone altri due. Date un talento a un ex-lebbroso.
Mandy
: Levati di mezzo!
Ex-Lebbroso
: Date un talento a un ex-lebbroso.
Mandy
: Un talento? Oh, questo non lo guadagna in un mese!
Ex-Lebbroso
: Allora mezzo.
Mandy
: Ma va' all'inferno, vai!
Ex-Lebbroso
: Dai, Nasone, trattiamo.
Brian
: Come?
Ex-Lebbroso
: Okay, tagliamo corto. Diciamo che tu hai uno sciclo. Io parto da duemila e ci accordiamo per 1800.
Brian
: No!
Ex-Lebbroso
: 1700?
Mandy
: Vattene via, sciò!
Ex-Lebbroso
: 1600?
Mandy
: Insomma, lo lasci in pace?
Ex-Lebbroso
: Okay. Due scicli, solo due. Ci stai?
Mandy
: Senti, tanto non ti dà un bel niente. Quindi sparisci!
Ex-Lebbroso
: Ultima offerta! Mezzo sciclo! Mezzo sciclo per un ex-lebbroso!
Brian
: Ma che
significa
ex-lebbroso?
Ex-Lebbroso
:
Significa
che mi sono fatto dieci anni di lebbra, e ne vado fiero.
Brian
: E poi che è successo?
Ex-Lebbroso
: Sono stato guarito.
Brian
: E come?
Ex-Lebbroso
: Un vero miracolo, che Dio la benedica, signore.
Brian
: E chi ti ha guarito?
Ex-Lebbroso
: Gesù! Gesù è stato! Io me ne andavo a zonzo pensando ai fatti miei, e tutt'a un tratto arriva lui, mi mette le mani in fronte e mi guarisce. Prima avevo un mestiere nelle mani, e ora mi ritrovo senza lavoro. Ma dico, vuoi chiedere il permesso? "Sei guarito...". Filantropo del piciu!
Brian
: Beh, perché non vai da lui a dirgli che vuoi tornare ad essere un lebbroso?
Ex-Lebbroso
: E già, potrei anche farlo. Giusto. Perché no? V-v-veramente pensavo di chiedergli se potesse farmi zoppo da una gamba, questa settimana, sa, una cosa che faccio appena. Ma non la lebbra che francamente è una gran rottura di coglioni.
Mandy
: Brian! Vieni a mettere a posto la tua stanza!
Brian
: Ecco, tieni.
Ex-Lebbroso
: Ben gentile, signore. Ma come? Mi dai questa miseria per tutta la sceneggiata della mia vita?
Brian
: Certi non si accontentano mai.
Ex-Lebbroso
: Anche Gesù me l'ha detto, signore.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Molti fisici sostengono che in tal senso non ci sono miracoli, ed ecco le loro argomentazioni... Un miracolo è la violazione delle leggi matematiche, divine, immutabili, eterne. In base a questa sola definizione, un miracolo è una contraddizione in termini... Perché mai Dio farebbe un miracolo? Per venire a capo d'un certo disegno riguardo ad alcuni esseri viventi. Egli direbbe dunque: "Con la creazione dell'universo, con i miei decreti divini, con le mie leggi eterne, non sono riuscito ad attuare un certo disegno, cambierò le mie idee eterne, le mie leggi immutabili, per cercare di eseguire quanto non ho potuto fare per mezzo di esse". Sarebbe una confessione di debolezza, e non di potenza. Sarebbe in lui, a quanto pare, la più inconcepibile contraddizione. Pertanto, osare attribuire a Dio dei miracoli
significa
in effetti insultarlo (ammesso che degli uomini possano insultare Dio): è come dirgli "voi siete un essere debole e incoerente".
Voltaire
Cit. da
Dizionario Filosofico
Frasi di Voltaire
Può darsi che la soluzione del problema quantico richieda una trasformazione radicale delle equazioni generali, e addirittura la sostituzione di tutti i parametri con cui rappresentiamo il processo elementare: ebbene, anche in tal caso il principio di relatività non sarà mai abbandonato e le leggi da esso derivate in precedenza manterranno il loro
significa
to almeno come leggi limite.
[Idee e problemi fondamentali della teoria della relatività - Dal discorso di ringraziamento per il conferimento del premio Nobel, Göteborg, 11 luglio 1923]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Se consideriamo quella parte della teoria della relatività che può, in un certo senso, essere oggi considerata come una conoscenza fisica acquisita, notiamo due aspetti che hanno, ai fini della teoria stessa, implicazioni rilevanti. Il primo riguarda il problema dell'esistenza o meno, in natura, di stati di moto privilegiati (problema della relatività fisica); è questa la chiave di volta dell'intera costruzione teoretica. Il secondo riguarda il fatto di ammettere solo concetti e distinzioni cui si possano associare, senza ambiguità, fatti osservabili (clausola che concetti e distinzioni abbiano
significa
to fisico). Questo postulato, che attiene all'epistemologia, si rivela di importanza fondamentale.
[Idee e problemi fondamentali della teoria della relatività - Dal discorso di ringraziamento per il conferimento del premio Nobel, Göteborg, 11 luglio 1923]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Egli mi ha preceduto di poco nel congedarsi da questo strano mondo. Non
significa
niente. Per noi che crediamo nella fisica, la divisione tra passato, presente e futuro ha solo il valore di un'ostinata illusione.
[lettera di condoglianze al figlio e alla sorella, 21 marzo 1955]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere a Michele Besso
Frasi di Albert Einstein
Per quanto riguarda Mach, è bene distinguere tra l'influenza che ebbe in generale e quella che esercitò su di me in particolare. Mach ha compiuto
significa
tive ricerche sperimentali (ad esempio, la scoperta delle onde d'urto, basata su un metodo ottico veramente geniale); ma non di questo vogliamo discutere, bensì di come influenzò la visione generale dei concetti di base della fisica. In questa prospettiva il suo grande merito sta, a mio parere, nell'aver allentato il dogmatismo che dominava in quell'ambito nei secoli XVIII e XIX. Egli ha cercato di mettere in luce, specialmente nei campi della meccanica e della teoria del calore, il modo in cui i concetti hanno avuto origine dall'esperienza; Mach sosteneva in maniera convincente l'opinione che finanche i più basilari tra i concetti fisici si fondano sui dati empirici e, da un punto di vista logico, non sono in alcun modo necessari. Evidenziando come nella fisica siano cruciali i problemi connessi ai concetti di base, più che quelli d'ordine logico-matematico, egli ha esercitato un'influenza particolarmente salutare. Il suo punto debole stava, a mio modo di vedere, nel considerare l'attività scientifica all'incirca un semplice «mettere ordine» nei materiali empirici. Egli, insomma, non rese giustizia all'elemento di libera volontà costruttiva presente nella formazione dei concetti. Riteneva, in certo modo, che all'origine delle teorie vi fossero «scoperte» e non «invenzioni», spingendosi addirittura a vedere, nelle sensazioni, unità costitutive del mondo reale piuttosto che semplici oggetti di comprensione; pensava di poter colmare in tal modo lo iato fra psicologia e fisica. Fosse stato coerente fino in fondo, avrebbe dovuto rifiutare non solo l'atomismo, ma l'idea stessa d'una realtà fisica.
[6 gennaio 1948]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere a Michele Besso
Frasi di Albert Einstein
Si possono avere buone ragioni per sostenere che la realtà non può essere rappresentata da un campo continuo. I fenomeni quantistici sembrano dimostrare con certezza che un sistema finito di energia finita può essere completamente descritto da un insieme finito di numeri (numeri quantici). Questo non sembra in accordo con una teoria del continuo, e deve quindi spingere alla ricerca di una teoria puramente algebrica in grado di descrivere la realtà: Ma nessuno sa come si possono ottenere le basi per una teoria di questo tipo.
Albert Einstein
Cit. da
Il
significa
to della relatività
Frasi di Albert Einstein
Per grandi densità del campo e della materia, le equazioni di campo, e probabilmente anche le variabili del campo che intervengono in esse, non avranno
significa
to reale. Pertanto, non si può supporre che le equazioni valgano per densità elevate del campo o della materia, né si può concludere che l'"inizio dell'espansione"
[dell'universo]
debba corrispondere a una singolarità in senso matematico. Si deve solo ricordare che le equazioni
[di campo]
non possono essere estese a queste regioni. Questa considerazione, tuttavia, non altera il fatto che l'"origine del mondo" costituisce realmente un inizio, dal punto di vista dello sviluppo delle stelle e dei sistemi di stelle attualmente esistenti, prima del quale tali stelle e tali sistemi di stelle ancora non esistevano come entità individuali.
Albert Einstein
Cit. da
Il
significa
to della relatività
Frasi di Albert Einstein
Un universo infinito è possibile soltanto nell'ipotesi che la densità media della materia in esso contenuta sia nulla, ipotesi logicamente possibile ma meno probabile di quella che nell'universo vi sia una densità media finita di materia.
Albert Einstein
Cit. da
Il
significa
to della relatività
Frasi di Albert Einstein
La sola giustificazione dei nostri concetti e dei nostri sistemi di concetti è il fatto che essi servono a rappresentare l'insieme delle nostre esperienze; a parte questo, essi non hanno nessuna legittimità. Sono convinto che i filosofi hanno sempre avuto un effetto dannoso sul progresso del pensiero scientifico poiché hanno sottratto molti concetti fondamentali al dominio dell'empirismo, nel quale si trovano sotto il nostro controllo e li hanno portati alle intangibili altezze dell'a priori. Infatti, anche se dovesse risultare che il mondo delle idee non può essere dedotto dall'esperienza attraverso mezzi logici ma è, in un certo senso, una creazione della mente umana, senza la quale non è possibile nessuna scienza, il mondo delle idee risulterebbe altrettanto indipendente dalla natura delle nostre esperienze quanto lo sono i vestiti dalla forma del corpo. Questo in particolare è vero per i nostri concetti del tempo e dello spazio, che i fisici sono stati costretti dai fatti a far scendere dall'Olimpo dell'a priori per adattarli e renderli utilizzabili.
Albert Einstein
Cit. da
Il
significa
to della relatività
Frasi di Albert Einstein
La teoria della relatività è strettamente connessa con la teoria dello spazio e del tempo. Inizierò quindi con una breve analisi dell'origine delle nostre idee sullo spazio e sul tempo, anche se mi rendo conto che, così facendo, mi addentro in un terreno controverso. Oggetto di tutte le scienze, delle scienze della natura come della psicologia, è il tentativo di coordinare le esperienze e di organizzarle in un sistema logico. ma in che modo le nostre abituali idee di spazio e di tempo sono legate al carattere delle nostre esperienze?
Albert Einstein
Cit. da
Il
significa
to della relatività ‐ Incipit
Frasi di Albert Einstein
Coloro a cui le circostanze esteriori consentono un'esistenza apparentemente sicura non potranno mai capire che cosa
significa
sse quest'uomo per i suoi fratelli imprigionati nella Germania e minacciati dall'inevitabile distruzione. Ritenne fosse suo dovere rimanere e sopportare le spietate persecuzioni al fine di dare ai suoi fratelli un appoggio morale fino all'ultimo. Noncurante del pericolo, trattò con i rappresentanti di un governo formato da assassini brutali, conservando in ogni circostanza la dignità sua e del suo popolo.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Se i fedeli delle attuali religioni volessero davvero pensare e agire nello spirito dei fondatori di queste religioni, allora non esisterebbe alcuna ostilità causata dalla religione tra i seguaci delle differenti fedi. Perfino i conflitti in campo religioso si rivelerebbero in
significa
nti.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
È fondamentale quindi la tolleranza per l'individuo da parte della società e dello stato. Indubbiamente lo stato serve a garantire all'individuo quella sicurezza indispensabile per il suo sviluppo. Ma quando lo stato diventa l'elemento principale e l'individuo si trasforma in uno strumento privo di volontà propria, allora si perdono tutti i valori più elevati. Come la roccia deve frantumarsi prima che gli alberi possano mettervi radici, come la terra viene arata perché possa dar frutto, così infatti la società umana dà risultati veramente
significa
tivi solo quando è sufficientemente dissodata per rendere possibile il libero sviluppo delle capacità individuali.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
[...]
la tolleranza è l'amichevole apprezzamento delle qualità, delle opinioni e del comportamento degli altri, che sono estranei alle nostre abitudini, convinzioni, gusti. Pertanto essere tolleranti non
significa
essere indifferenti alle azioni, ai sentimenti degli altri: occorre anche la comprensione e il coinvolgimento personale.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Con la più profonda ammirazione e stima fraterna Le stringo la mano in occasione del Suo ottantesimo compleanno. Non conosco altri che unisca doti intellettuali così eccezionali a un tale spirito di abnegazione, mentre trova il
significa
to completo della vita nel servire umilmente la comunità. Noi, tutti noi, La ringraziamo non solo per quello che ha fatto e raggiunto, ma anche perché ci rallegriamo che un uomo simile esista tra di noi in questa nostra epoca così priva di autentiche personalità.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Trovo che alcuni lieder e opere da camera di Brahms sono davvero
significa
tivi anche nella struttura. Tuttavia la maggior parte delle sue opere non hanno per me la forza di convincermi interiormente. Insomma, non capisco perché provò la necessità di scriverle.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Nella ricerca scientifica la possibilità di ottenere risultati davvero
significa
tivi è molto scarsa anche per persone estremamente dotate. Lei corre quindi il rischio di provare un enorme senso di frustrazione quando avrà raggiunto l'età in cui le Sue capacità saranno in declino.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Dato che le nostre esperienze interiori consistono nel riprodurre e combinare le impressioni sensoriali, il concetto dell'anima senza il corpo mi pare del tutto senza
significa
to.
Albert Einstein
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Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Lo scienziato teorico non è da invidiare. Perché la Natura, o più esattamente l'esperimento, è un giudice inesorabile e poco benevolo del suo lavoro. Non dice mai «Sì» a una teoria: nei casi più favorevoli risponde: «Forse»; nella stragrande maggioranza dei casi, dice semplicemente: «No». Quando un esperimento concorda con una teoria, per la Natura
significa
«Forse»; se non concorda,
significa
«No». Probabilmente ogni teoria un giorno o l'altro subirà il suo «No»; per quasi tutte ciò avviene subito dopo la formulazione.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Ma lo scienziato è posseduto dal senso di causalità cosmica.
[...]
Il suo sentimento religioso prende la forma di uno stupore rapito davanti all'armonia della legge naturale, che rivela un'intelligenza di tale superiorità che, al confronto, tutto il pensiero e l'agire sistematici degli esseri umani sono un riflesso assolutamente in
significa
nte.
[...]
Questo sentimento è indubbiamente molto vicino a quello che ha posseduto gli spiriti religiosi di tutti i tempi.
[Da: The Religiousness of Science]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Tuttavia c'è un terzo stato di esperienza religiosa che li riguarda tutti, sebbene solo raramente si trovi nella sua forma pura, e che chiameremo sentimento religioso cosmico. È molto difficile spiegare questo sentimento a chi ne sia totalmente privo, specialmente perché non c'è alcun concetto antropomorfico di Dio che vi corrisponde. L'individuo percepisce l'inutilità dei desideri e degli scopi umani e la sublimità e l'ordine meraviglioso che si manifestano in natura e nel mondo del pensiero. Considera l'esistenza individuale come una sorta di prigione e vuole indagare l'universo come un tutto unico pieno di
significa
to.
[...]
Grandi spiriti religiosi di tutti i tempi si sono distinti per questo tipo di sentimento religioso che non conosce né dogmi né un Dio concepito a immagine dell'uomo; così non vi può essere una Chiesa i cui insegnamenti centrali vi siano basati.
[...]
Secondo me, la funzione più importante dell'arte e della scienza è proprio quella di risvegliare questo sentimento e tenerlo vivo in quelli che non sono in grado di sentirlo.
[Da: Religion and Science, New York Times Magazine, 9 novembre 1930]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Io distinguo da una parte la totalità delle esperienze sensibili, e dall'altra la totalità dei concetti e delle proposizioni che sono enunciati nei libri. I rapporti interni fra i diversi concetti e proposizioni sono di natura logica, e il compito del pensiero logico è strettamente limitato a stabilire tutte le connessioni interne fra concetti e proposizioni secondo regole ben definite, che sono appunto quelle della logica. I concetti e le proposizioni acquistano «
significa
to», cioè «contenuto», solo attraverso la loro connessione con le esperienze sensibili. Questa connessione è puramente intuitiva, non è essa stessa di natura logica. Ciò che distingue la vuota fantasia dalla «verità» scientifica è il grado di certezza con cui questa connessione, cioè questa associazione intuitiva, può essere compiuta, e null'altro.
Albert Einstein
Cit. da
Autobiografia scientifica
Frasi di Albert Einstein
Il Signore è sottile, ma non malizioso.
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Commenti:
4
Frasi di Albert Einstein
[Su Isaac Newton]
Le sue idee lungimiranti e grandiose conserveranno per tutti i tempi il loro
significa
to unico; su di esse si basa l'intero edificio dei nostri concetti nell'ambito delle scienze della natura.
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
Finché il colore della pelle di un uomo | non sarà più importante del colore dei suoi occhi, | io dico guerra.
Bob Marley
Cit. da
War
Frasi di Bob Marley
Ci si pronuncia così tanto contro gli antropomorfismi e non si ricorda che la nascita di Cristo è il più grande e il più ricco di
significa
to.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Aforismi e pensieri
Frasi di Soren Kierkegaard
Verrà il giorno in cui si vedrà che gli individui migliori in senso estetico, quelli che pongono lo scopo della vita nel differenziarsi, dispereranno di questa loro posizione eccezionale per ritrovare ciò che è semplicemente umano. Questo sarà bene anche per noi gente da poco, che a volte ci sentiamo turbati perché non abbiamo saputo nella nostra vita distinguerci. E, a dir la verità, il motivo non era solo che disdegnavamo una concezione simile di vita; ci sentivamo anche troppo in
significa
nti per realizzarla.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Aut - Aut
Frasi di Soren Kierkegaard
Ogni uomo, per quanto poco intelligente sia, per quanto bassa sia la sua posizione nella vita, ha un bisogno naturale di formarsi una concezione di vita, una rappresentazione del
significa
to della vita e del suo scopo. Anche chi vive esteticamente fa questo, e l'espressione comune che, in ogni tempo e in ogni diverso stadio, si è sempre sentita, è questa: bisogna godere la vita.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Aut - Aut
Frasi di Soren Kierkegaard
Così, entrai nella vita favorito in tutti i modi, in quanto a doni di spirito e a circostanze esteriori; tutto veniva fatto e si veniva facendo perché lo spirito si sviluppasse in me con la maggiore possibile ricchezza; fidente, posso ben dirlo ‐ sebbene con una simpatia e predilezione decisa per la sofferenza, e per ciò che fosse in qualche maniera oppresso e dolorante ‐ entrai nella vita
[...]
: neppure per un attimo, nella vita, mi abbandonò la fiducia: si può ciò che si vuole, ma non si può una sola cosa; si può assolutamente tutto, ma una sola cosa no: alleviare la malinconia, che mi tiene in suo potere.
[...]
già per tempo ebbi familiare il pensiero che vincere
significa
vincere in ciò che è infinito; la qual cosa, nell'àmbito di ciò che è finito,
significa
patire. E così anche questo veniva a ribattere dall'altro capo il più intimo pensiero della mia malinconia: che io in fondo non fossi buono a nulla nell'àmbito di ciò che è finito.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Der Gesichtspunkt für meine Wirksamkheit als Schriftsteller, «Samlede Vaerker»
Frasi di Soren Kierkegaard
Significa
proprio essere superstizioso voler fondare la propria speranza nelle formalità; ma
significa
essere superbo non volersi sottomettere ad esse.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Ridersela della filosofia
significa
filosofare per davvero.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Essere agente di polizia...
significa
credere nella legge e applicarla con imparzialità, rispettando l'uguaglianza di tutti gli uomini e la dignità civile e morale di ciascun individuo. Ogni giorno la vostra vita sarà in pericolo e non soltanto la vita, anche il vostro carattere, perché il vostro è un compito che esige... integrità morale e coraggio, onestà, comprensione, cortesia, perseveranza... e pazienza. Da oggi anche voi siete pronti a partecipare alla nostra lotta quotidiana contro il crimine, corrispondendo alla fiducia che il paese ripone nella vostra fedeltà.
Frank Serpico
Dal film:
Serpico
Scheda film e trama
Frasi del film
Un uomo che c'è. È uno sguardo. Uno sguardo dietro a tutto. È un modo di guardarti in silenzio che
significa
tutto per me.
Significa
che c'è.
Fabio Volo
Cit. da
Il giorno in più
Frasi di Fabio Volo
Jenny
: Ciao, Forrest.
Forrest
: Ciao, Jenny. Jenny tornò e rimase da me. Forse perchè non aveva un altro posto dove andare, o forse perchè era tanto stanca, perchè andò a letto e dormì, dormì, come una che non dorme da anni. Era meraviglioso averla a casa. Tutti i giorni ci facevamo una passeggiata, e io cicalavo, come una cicala in agosto. E lei ascoltava la storia del ping-pong, dei gamberi e del viaggio di mamma in Paradiso. Chiacchieravo sempre io, e Jenny molto spesso se ne stava zitta. ... la pioggia...
Jenny
: Come... hai potuto... farlo?
Forrest
: Penso che a volte non ci sono abbastanza sassi. Non ho mai saputo perchè era tornata, ma non m'importava. Era come ai vecchi tempi. Eravamo di nuovo come pane e burro. Ogni giorno, raccoglievo dei fiori e glieli mettevo in camera. E lei mi fece il più bel regalo che uno può ricevere al mondo.
Jenny
: Ora aprilo. Sono fatte apposta per correre.
Forrest
: E mi insegnò anche come si balla. Eh, beh, eravamo come una famiglia, Jenny e io... e fu il momento più felice della mia vita.
Annunciatore
: Questo 4 di luglio ci offre uno dei più grandi spettacoli pirotecnici della storia dei duecento anni della Nazione qui nel porto di New York.
Jenny
: Hai finito? Non la guardi più?
Forrest
: Hm-hm.
Jenny
: Me ne vado a letto.
Annunciatore
: Dopo la precedente esibizione spettacolare dei traghetti...
Forrest
: Vuoi sposarmi? Sarei un buon marito, Jenny.
Jenny
: Ne sono sicura, Forrest.
Forrest
: Non mi sposerai, però.
Jenny
: È meglio che tu non mi sposi.
Forrest
: Perchè non mi ami, Jenny? Non sono un uomo intelligente, ma so l'amore che
significa
. Jenny...
Jenny
: Forrest, certo che ti amo.
Tassista
: Dove se ne va, così correndo?
Jenny
: Non sto correndo.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Jenny
: Non puoi continuare a fare così, Forrest. Non puoi continuare a cercare sempre di salvarmi.
Forrest
: Ma quelli ti mettevano le mani addosso!
Jenny
: Tutti cercano sempre di mettermi le mani addosso. Vedi, non devi fare questa storia ogni volta che compari.
Forrest
: Che posso farci? Io ti amo.
Jenny
: Forrest, tu l'amore non sai che
significa
. Ti ricordi quando abbiamo pregato, Forrest? Abbiamo pregato Dio di trasformarmi in uccello per volare lontano lontano.
Forrest
: Sì, mi ricordo.
Jenny
: Credi che potrei volare da questo ponte?
Forrest
: Che vuoi dire, Jenny?
Jenny
: Niente. Devo andarmene via.
Forrest
: Aspetta, Jenny.
Jenny
: Forrest, sta' alla larga da me, capito? Sta' alla larga da me, per favore. Me lo dà un passaggio?
Autista
: Da che parte va?
Jenny
: Non importa.
Autista
: Salti su.
Forrest
: Allora addio, Jenny. Mi spediscono in Vietnam. È tutto un altro paese.
Jenny
: Può aspettare un momento? Senti, mi devi promettere una cosa, d'accordo? Se ti trovi nei guai, non cercare di fare il coraggioso, ma corri, hai capito? Pensa solo a correre.
Forrest
: Okay. Jenny! Ti scriverò tutti i giorni. E tutt'a un tratto, se n'era andata.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Forse ho corso qualche rischio, visto che in due anni ho girato cinque film, dove interpretavo personaggi depressi e aspiranti suicidi. È stata durissima. Quando passi l'ottanta per cento delle tue giornate sul set,
significa
che passi l'ottanta per cento del tempo a provare le emozioni che devi esprimere... Mi sono ritrovata a essere infelice per più di un anno, e ho capito che dovevo proteggermi, mettere della distanza fra me e il lavoro. Il dramma deve rimanere sullo schermo, senza entrare nella tua vita.
Jessica Chastain
Cit. da
Elle.it, intervista, 26 novembre 2016
Frasi di Jessica Chastain
Annie Montrose
: Cosa diavolo è il Progetto Elrond?
Vincent Kapoor
: Ho dovuto inventarmi qualcosa.
Annie Montrose
: Okay, ma "Elrond"?
Mitch Handerson
: Perché è una riunione segreta.
Annie Montrose
: E tu come lo sai, perché "Elrond"
significa
"riunione segreta"?
Bruce Ng
: Il Consiglio di Elrond, da Il Signore degli Anelli. È la riunione in cui decidono di distruggere l'Anello.
Teddy Sanders
: Se dobbiamo chiamare qualcosa "Progetto Elrond" vorrei che il mio nome in codice fosse "Glorfindel"!
Annie Montrose
: Okay, vi odio, tutti quanti.
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
La NASA è un'organizzazione non militare americana ed è proprietaria dell'Hab, ma appena metto il piede fuori sono in acque internazionali ed ecco il bello: sto per raggiungere il Cratere Schiaparelli e prendere possesso del lander di Ares 4, nessuno me ne ha dato esplicitamente il permesso e nessuno può farlo finché non sarò a bordo di Ares 4. Ciò
significa
che avrò assunto il controllo di una navicella in acque internazionali senza permesso. Il che, per definizione, fa di me un pirata... Mark Watney: il pirata dello spazio!
Mark Watney
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
Melissa Lewis
: D'accordo squadra, rimaniamo tutti in vista, facciamo in modo che la NASA sia orgogliosa di noi.
Rick Martinez
: Come va laggiù, Watney?
Mark Watney
: Be', ti farà piacere sapere che nella sezione di griglia 14-28 le particelle erano ruvide, grezze, ma nella 29 sono molto più fini e dovrebbero andare bene per l'analisi chimica.
Rick Martinez
[scherzosamente]
: Ehi, ragazzi, avete sentito tutti? Mark ha scoperto della sporcizia, dovremmo allertare la stampa?
Mark Watney
: Tu che cosa fai oggi, Martinez? Ti assicuri che il MAV sia ancora in piedi?
Rick Martinez
: Dovresti sapere che un controllo delle attrezzature è fondamentale per il successo della missione e comunque vorrei riferire che il MAV è ancora in piedi!
Melissa Lewis
: Watney, continui a lasciare aperto il tuo canale, il che
significa
che Martinez risponde, il che
significa
che tutti noi vi sentiamo il che
significa
che io mi annoio.
Mark Watney
: Ricevuto. Martinez, il capitano vorrebbe cortesemente che tu chiudessi quella simpatica boccuccia!
[Martinez ride]
Chris Beck
: Preferiremmo usare un aggettivo diverso per descrivere la bocca di Martinez.
Rick Martinez
: Oh! Beck mi ha appena insultato?
Mark Watney
[lo corregge]
: "Dottor" Beck. E direi di sì!
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
TV
: Ecco i Gophers, che cercano di uscire dalla propria area con Lansum, numero 29. Scambio ravvicinato con Dumbull...
Jerry
: Cara!
Jean Gustafson Lundegaard
: Ciao, tesoro, bentornato.
TV
: Gira via sulla destra.
Jean
: Com'è andata a Fargo?
TV
: Ecco, ecco, c'è un tentativo di rilancio di Schultz...
Jerry
: Bene, bene.
TV
: ... ma si scontra con...
Jean
: C'è papà, sai?
TV
: ... numero 32, sfuma l'azione. Intanto continua lo zero a zero dei cambi. Jennings dei Converse che cerca di servire McHolbut. Ci riesce! Scontro terrificante con...
Jerry
: Come va, Wade?
Wade Gustafson
: Bene, direi.
Jerry
: Che stai guardando?
Wade
: I Gophers.
TV
: ... supera Beaumont.
Jerry
: Ah. È una bella partita?
Wade
: Uh! Ah!
TV
: ... schizza oltre la linea blu. Si precipita Dublin, che rimette in moto Kellogs. Niente da fare...
Jerry
: Si ferma a cena da noi?
Jean
: Sì, almeno credo. Papà?
Wade
: Che c'è?
Jean
: Ti fermi a cena qui da noi?
Wade
: Sì.
TV
: ... ma il disco va nettamente fuori.
Scotty Lundegaard
: Se volete scusarmi...
Jerry
: Ah. Hai finito?
Scotty
: Ah-ah. Adesso devo uscire.
Jean
: Dove devi andare?
Scotty
: Un salto da McDonald's.
Jerry
: Nove e mezzo al più tardi.
Scotty
: Okay.
Wade
: Non ha neanche finito di mangiare. Va da McDonald's invece di finire qui?
Jean
: Si incontra gli amici, niente di male.
Wade
: Niente di male? Che pensi che facciano là? Non vanno certo a bere frullati, te l'assicuro.
Jean
: Non c'è da preoccuparsi, papà.
Wade
: Ai miei tempi...
Jerry
: Che cos'hai deciso per quell'affare di cui ti ho accennato? Quei 40 acri da comprare a Wayzata.
Wade
: Me ne hai già parlato.
Jerry
: Sì, infatti, hai detto che volevi pensarci. Lo so che costa parecchio, ma...
Wade
: Costa un occhio della testa. Cosa hai detto che vuoi farci?
Jerry
: Un lotto. Adibito a...
Wade
: Ah. Un lotto di che?
Jerry
: Un lotto adibito a parcheggio.
Wade
: Sì, 750mila dollari sono un terno al lotto!
Jerry
: È vero, sono un sacco di soldi, però io credo...
Wade
: Una volta ho avuto dei parcheggi, li ho solo persi i soldi. Ma proprio tanti.
Jerry
: Capisco, ma questa volta...
Wade
: Perché non ne parli con Stan Grossman? È lui che esamina queste faccende prima di sottoporle a me.
Jerry
: Sì, certo, ma Stan è un tuo dipendente, è un'altra cosa. Io preferisco chiederlo a te. Potremmo sistemarci io, Jean e Scotty.
Wade
: Jean e Scotty non hanno di che preoccuparsi.
Gaear
: Dov'è la Casa della Frittella?
Carl
: Cosa?
Gaear
: Fermiamoci alla Casa della Frittella.
Carl
: Ma sei scemo? Non mangiamo altro che frittelle! Voglio andare in un posto dove mi danno una bella birra e una bistecca. Fanculo le frittelle, andiamo. Oh, andiamo, amico. Okay, allora ho un'idea. Ci fermiamo appena fuori Brainerd, c'è un posto dove si scopa, va bene?
Gaear
: Io ho una fame del cazzo, chiaro?
Carl
: Va bene, va bene, ho capito. Possiamo mangiare prima delle frittelle e poi andare a scopare.
Venditore
: Se ha un momento di pazienza la faccio accompagnare da un nostro incaricato. Per favore, Winston, rispondi tu al telefono.
Bucky
: Ne abbiamo parlato in questo stesso ufficio, eravamo d'accordo.
Jerry
: Sì, però, la zincatura...
Bucky
: Ero seduto qui come adesso e ho detto che la zincatura non la volevo.
Jerry
: È vero, però quando non si fa la zincatura, vede, spesso la ruggine diventa un problema. E allora le costerebbe altro che cinquecento dollari.
Bucky
: Lei se ne sta lì seduto a girarci attorno e insiste come se non ne avessimo già parlato.
Jerry
: Sì, però...
Bucky
: Avevamo concordato 19.500. Da quella scrivania ha detto che mi dava la macchina...
Jerry
: Sì...
Bucky
: ... con tutti gli accessori senza zincatura per 19.500.
Jerry
: Ma certo, non le sto dicendo che non...
Bucky
: Poi venti minuti fa mi telefona che è arrivata la macchina. Pronta per la consegna, venga giù a prenderla. E... E invece sta facendo perdere tempo a me e a mia moglie. E comunque non la pago un centesimo di più.
Jerry
: D'accordo. Ne parlo col mio capo. Però, vede, la zincatura la fanno in fabbrica, noi non possiamo farci niente.
Bucky
: Senta...
Jerry
: Va bene, ne parlo col mio capo.
Bucky
: Questa gente... Con questa gente... Ah! Non cambiano mai. Sempre fregature.
Jerry
: Sabato vai a vedere i Gophers?
Venditore
: Puoi scommetterci.
Jerry
: Non è che hai un biglietto in più?
Venditore
: Vuoi scherzare?
Jerry
: Allora... È una cosa che non fa mai, ma, considerate le particolari circostanze, vi toglierà cento dollari dal costo della zincatura.
Bucky
: Cento dollari? Lei mi ha mentito, signor Lundegaard. Ha una bella faccia tosta.
Moglie
: Bucky, smettila.
Bucky
: Lei è uno schifoso bugiardo.
Moglie
: Bucky, smettila.
Bucky
: Dammi il libretto, che gli stacco un assegno e la facciamo finita. Dov'è?
Moglie
: È qui.
Ed McMahon
: E eccomi di nuovo a voi, gentili telespettatori!
Jean
: Sto parlando delle tue effettive capacità.
Scotty
: Hm-hm.
Jean
: Tu non sei uno studente da 6 meno.
Scotty
: Sì.
Jean
: E invece arrivi appena al 6. È questa incongruenza che preoccupa sia me che papà.
Scotty
: Hm-hm.
Jean
: Sai che
significa
incongruenza?
Scotty
: Sì.
Jean
: Ecco! Bene! Ed è per questo che non vogliamo che tu vada fuori a giocare a hockey.
Scotty
: Mamma! Ma perché ne fate un affare di Stato? Sto fuori solo un'ora!
Jean
: Aspetta.
Scotty
: Perché tante storie?
Jean
: Pronto?
Wade
: Ciao, cara.
Jean
: Ah, ciao, papà.
Wade
: Jerry è in casa?
Jean
: Sì. Tesoro? Sì, è in casa. Sì, te lo chiamo subito.
Wade
: Passamelo.
Jean
: Tesoro?
Jerry
: Sì.
Jean
: È papà.
Jerry
: Ah, grazie.
Scotty
: Senti, papà, ma che cazzo
significa
...
Jean
: Scotty!
Jerry
: Ehi, modera il linguaggio, capito? Ciao, come va, Wade?
Wade
: Ma che sta succedendo?
Jerry
: Ah, niente. Come vanno le cose?
Wade
: Stan Grossman ha dato un'occhiata alla tua proposta. Dice che non è niente male.
Jerry
: Sul serio?
Wade
: Potrebbe interessarci.
Jerry
: Sul serio? Ah... allora occorrono i soldi piuttosto in fretta per chiudere la trattativa.
Wade
: Passa in ufficio alle due e mezzo e ne parliamo. Se i numeri che hai sono giusti, Stan dice che si può fare. Parlo di Stan Grossman.
Jerry
: Sì.
Wade
: Alle due e mezzo.
Jerry
: Sì, senz'altro. Ciao, Shep, come va? Senti, sai quei due con i quali mi hai messo in contatto su a Fargo?
Shep Proudfoot
: Ti ho messo in contatto con Grimsrud.
Jerry
: Sì, beh, era insieme a un amico e volevo...
Shep
: Per l'amico non garantisco.
Jerry
: Oh, va bene, non fa niente.
Shep
: Garantisco per Grimsrud. Quale amico?
Jerry
: Ah, Carl, mi pare.
Shep
: Mai sentito, per lui non garantisco.
Jerry
: Oh, non fa niente, è un amico del tuo uomo, tu garantisci per lui, quindi non mi preoccupo. Volevo soltanto sapere... dato che li devo contattare, e questa faccenda può darsi che non vada più in porto, perché sono intervenuti altri fatti, forse non serve più che si muovano.
Shep
: Telefonagli.
Jerry
: Sì, infatti, ci ho provato, ma non sono riuscito a raggiungerli, e allora ho pensato che forse tu potevi avere un altro numero, oltre il numero che hai dato a me.
Shep
: Macché.
Jerry
: Okay. Va bene, fa lo stesso. Sì.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Ringo
: Nessuno si muova, questa è una rapina!
Yolanda
: E se per caso qualcuno di voi si azzarda a muoversi, io vi faccio secchi tutti fino all'ultimo, brutti figli di puttana! Avete capito? Restate seduti! Non vi muovete!
Ringo
: I camerieri si gettino a terra, i clienti restino seduti! A terra, ho detto! Ho detto a terra, cazzo!
Yolanda
: Tu, vieni fuori di lì, sei troppo nascosto! Porta le tue signore a quel tavolo, quello là! Conto fino a dieci!
Ringo
: I messicani fuori dalla cucina! State giù! Giù!
Yolanda
: Tre, quattro, cinque, sei, sette, otto...
Ringo
: E tu che cazzo vuoi fare? Mettiti a terra, stronzo! Mettiti a terra, non ti muovere!
Astante
: Sì! Sì, sì, sì!
Yolanda
: Ehi, tu, tirami quei sacchetti!
Ringo
: Muovetevi! Muovetevi! Che cazzo fate? Uscite dalla cucina! Fuori! Fuori! Muovetevi! Gettatevi a terra, cazzo! A terra! E tu stai fermo! Non ti muovere! Non ti muovere!
Yolanda
: Ehi, tu, nonnetto! A terra! Giù!
Direttore
: Sono il direttore di questo posto, e non c'è nessun problema. Non c'è nessun problema.
Ringo
: Vuoi creare problemi? Per caso vuoi crearmi qualche problema?
Direttore
: No, signore, niente affatto, non voglio creare problemi.
Ringo
: Vuoi crearmi qualche problema? Giù! Giù! Abbiamo un eroe qui, coniglietta.
Yolanda
: E allora che aspetti? Ammazzalo!
Direttore
: Ma guardate che io non ho nessuna voglia di fare l'eroe.
Ringo
: Resta giù, stronzo!
Yolanda
: State giù!
Direttore
: Sono soltanto il direttore del locale.
Yolanda
: Il ristorante è nostro!
Direttore
: Per favore! Avanti, prendete quello che volete.
Ringo
: Va bene, allora parla con i clienti.
Direttore
: Sì.
Ringo
: Se non stanno calmi, li faccio fuori.
Direttore
: Sì.
Ringo
: E presto sarà tutto finito.
Direttore
: Sì.
Ringo
: Mi hai capito bene?
Direttore
: Sì. Statemi a sentire! Restate calmi. Collaborate! E tutta questa storia sarà finita tra un minuto.
Ringo
: E ora a terra! Ben fatto. Aprite bene le orecchie! Ora passo a ritirare i vostri portafogli. Non dite nemmeno una parola! Metteteli in questo sacco. È tutto chiaro? Ho detto: è tutto chiaro, cazzo? Bene, ora fuori i portafogli. Stai giù, dammi il portafogli.
Astante
: Sì.
Ringo
: Nel sacco. Nel sacco. Nel sacco! Nel sacco. E tu che aspetti? Buttalo nel sacco. Laura? Laura? Le mance, nel sacco. È un cellulare quello?
Astante
: Sì.
Ringo
: Bravo, nel sacco. Mettilo nel sacco.
Astante
: Ti do tutto.
Ringo
: Così. Così. Ora sdraiati per terra. Per terra, cazzo! Nel sacco. Nel sacco. Nel sacco. Nella valigetta?
Jules
: Il bucato sporco del mio capo.
Ringo
: Il tuo capo ti fa lavare il bucato?
Jules
: Quando lo vuole pulito.
Ringo
: Sembra un lavoro di merda.
Jules
: Strano, stavo pensando la stessa cosa.
Ringo
: Aprila.
Jules
: Ho paura di non potere.
Ringo
: Non ho sentito.
Jules
: Sì invece.
Yolanda
: Che cosa succede?
Ringo
: A quanto pare abbiamo tra noi un vigilante.
Yolanda
: Sparagli in faccia!
Jules
: Non voglio disilluderti, ma non è la prima volta che mi puntano addosso una pistola.
Ringo
: Se non togli la mano da quella valigetta, sarà l'ultima.
Direttore
: La smetta di creare problemi! Ci farà ammazzare tutti! Gli dia quello che vuole, così se ne vanno!
Jules
: Chiudi quella cazzo di bocca, non sono affari tuoi, palla di merda!
Yolanda
: Fermi!
Ringo
: Buona. Stai calma, coniglietta. Nessun problema, è tutto sotto controllo. Ora conterò fino a tre. Se non apri quella valigetta, se non la apri, ti spappolo la faccia. È chiaro? Uno... due... tre.
Jules
: D'accordo, Ringo, hai vinto. È tutta tua.
Ringo
: Aprila.
Yolanda
: Allora? Che cos'è? Che cos'è?
Ringo
: È quello che penso che sia?
Jules
: Hm-hm.
Ringo
: È bellissimo.
Yolanda
: Accidenti, dimmi, che cos'è? Lascialo andare! Lascialo andare sùbito! Lascialo andare, ho detto!
Jules
: La puttana stia quieta!
Yolanda
: Guarda che ti ammazzo! Ti faccio secco!
Jules
: Di' "puttana sta' quieta"!
Ringo
: Stai quieta!
Jules
: Di' "puttana sta' quieta"!
Ringo
: Stai quieta!
Jules
: Dì a quella puttana di merda di tacere!
Ringo
: Taci, coniglietta!
Jules
: Dì a quella puttana di merda di calmarsi!
Ringo
: Sta' calma, coniglietta!
Yolanda
: Ti ho avvertito!
Jules
: Falla finita!
Ringo
: Falla finita, coniglietta!
Jules
: Bene. Ora dille che andrà tutto a posto.
Ringo
: Andrà tutto a posto.
Jules
: Promettilo!
Ringo
: Lo prometto!
Jules
: Dille di stare zitta.
Ringo
: Sta' zitta, coniglietta.
Jules
: Bene. Dimmi come si chiama.
Ringo
: Yolanda.
Jules
: Bene. Yolanda, non ti metterai a fare la stupida, vero?
Yolanda
: Non devi fargli del male.
Jules
: Se ce ne stiamo quieti, nessuno si farà del male. Saremo tutti come tre piccoli Fonzie, noi qui. Com'è Fonzie, lo sai? Avanti, Yolanda, lo sai com'è Fonzie? Come?
Yolanda
: Quieto.
Jules
: Brava! Hai vinto un mappamondo! Ed è esattamente quello che saremo. Noi saremo quieti. Ora, Ringo, conterò fino a tre. E quando arrivo a tre, voglio che molli sùbito la pistola, piazzi le mani aperte sul tavolo e metti quel tuo culo a sedere. Ma quando lo fai, lo fai zitto e quieto. Sei pronto? Uno... due... tre.
Yolanda
: D'accordo, adesso lascialo andare!
Jules
: Yolanda, credevo che saresti stata quieta. E invece tu alzi la voce e mi rendi nervoso. E quando divento nervoso mi spavento, e quando un figlio di puttana si spaventa, càpita che gli altri figli di puttana vengano ammazzati.
Yolanda
: Giuro che se gli fai del male, tu muori.
Jules
: Beh, pare proprio questa la situazione. Ma io questo non lo voglio, tu questo non lo vuoi, e Ringo, qui, sicuramente questo non lo vuole. Perciò vediamo che cosa si può fare. Dunque. Esaminiamo la situazione. Normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale. Ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione, perciò non voglio uccidervi. Voglio aiutarvi. Ma questa valigetta non ve la posso dare, perché non appartiene a me. Non solo: ho passato troppi casini per questa valigetta stamattina per poi consegnarla a voi deficienti. Vincent! Stai calmo. Yolanda, tutto a posto, piccola, tutto a posto.
Yolanda
: Ti ammazzo!
Jules
: Stiamo ancora solo parando. Dai, punta la pistola su di me. Punta la pistola su di me! Ecco, così. Ehi, Vincent, tu fatti da parte. Non fare un cazzo di niente. Dille che va tutto liscio.
Vincent
: Va bene.
Ringo
: Va tutto liscio, coniglietta.
Jules
: Come stai, piccola?
Yolanda
: Devo fare pipì. Voglio andare a casa mia.
Jules
: Tieni duro, piccola, sei grande, sono fiero di te. Anche Ringo è fiero di te. È quasi finita. Dille che sei fiero di lei.
Ringo
: Sono fiero di te, coniglietta.
Yolanda
: Ti amo.
Ringo
: Anch'io ti amo, coniglietta.
Jules
: Adesso voglio che tu guardi in quel sacco e trovi il mio portafogli.
Ringo
: E qual è?
Jules
: Quello con la scritta "brutto figlio di puttana". Eccolo, quello è il mio, "brutto figlio di puttana". Aprilo, tira fuori i soldi. Contali. Quanti sono?
Ringo
: Circa 1.500 dollari.
Jules
: Bene, mettiteli in tasca, è roba tua, con tutti gli altri portafogli e la cassa. Mi sembra che abbia avuto successo, il colpetto.
Vincent
: Jules, se regali 1.500 dollari a quel coglione, io gli sparo per principio.
Jules
: No! Yolanda, Yolanda, lui non farà un accidente di niente, quel figlio di puttana. E sta' zitto, Vincent! Cazzo!
Yolanda
: Sta' zitto!
Jules
: Su, Yolanda, non ti distrarre, piccola. Non glieli sto regalando, Vincent. Compro qualcosa con i miei soldi. Vuoi sapere che cosa sto comprando, Ringo?
Ringo
: Cosa?
Jules
: La tua vita. Ti sto dando dei soldi perché non mi va di farti saltare il culo. Tu la leggi la Bibbia?
Ringo
: No. Di regola no.
Jules
: Beh, c'è un passo che conosco a memoria. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà su di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te". Ora, sono anni che dico questa cazzata. E se la sentivi,
significa
va che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire. Pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere. Vedi, adesso penso: magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato. E il signor Nove Millimetri, qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre. O può voler dire che tu sei l'uomo timorato, e io sono il pastore. Ed è il il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe, ma questa cosa non è la verità. La verità è che tu sei il debole e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo, ci sto provando, con grande fatica, a diventare il pastore. Vattene.
Vincent
: Secondo me ora è meglio andarsene.
Jules
: Sì, mi pare una buona idea.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Non so perché, ma lo facevo europeo o di quelle parti.
Jules
: Sì, come no? Quello è europeo come le cascate del Niagara.
Vincent
: Sì, adesso lo so, ma prima...
Jules
: Ma è stato forte o no?
Vincent
: Grazie.
Jules
: Fortissimo!
Vincent
: Fortissimo.
Jules
: Un vero duro! Nervi d'acciaio! Ma lo sai... lo sai... lo sai che non si è neanche incazzato quando gli ho rotto i coglioni?
Vincent
: Vuoi un po' di pancetta?
Jules
: No, grazie, io non mangio maiale.
Vincent
: Perché, sei ebreo?
Jules
: No, non sono ebreo. Non mi va la carne suina, tutto qui.
Vincent
: E perché no?
Jules
: I maiali sono animali schifosi. Io non mangio animali schifosi.
Vincent
: Sì, ma la pancetta ha un buon sapore.
Jules
: Ehi, un topo avrà anche il sapore di torta alla zucca, ma non lo saprò mai perché non lo mangio, quel figlio di puttana. I maiali dormono e grufolano nella merda, cioè sono animali schifosi. E io non lo mangio un animale che si mangia le sue feci.
Vincent
: E il cane allora? Il cane si mangia le sue feci.
Jules
: E perché, io mangio i cani?
Vincent
: Sì, ma tu consideri il cane un animale schifoso?
Jules
: Non arriverei al punto di definire un cane schifoso, ma è sicuramente sporco. Ma un cane ha personalità. È la personalità che cambia le cose.
Vincent
: Allora in base a questa logica, se un maiale avesse maggiore personalità, non sarebbe più un animale schifoso. È così?
Jules
: Beh, dovrebbe trattarsi di una maialina super affascinante! Insomma, dovrebbe essere dieci volte più affascinante di Piggy dei Muppets, mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ah, ah, ah, ah! Oh, meno male. Bene. Meno male, cominci a rilassarti. Te ne stavi lì seduto tutto serio...
Jules
: Sì, stavo qui a pensare.
Vincent
: A cosa?
Jules
: Al miracolo a cui abbiamo assistito.
Vincent
: Al miracolo a cui tu hai assistito. Io ho assistito a un avvenimento strano.
Jules
: Che è un miracolo, Vincent?
Vincent
: Un atto di Dio!
Jules
: E che è un atto di Dio?
Vincent
: Quando Dio rende possibile l'impossibile. Ma stamattina non era uno di questi casi.
Jules
: Ah, Vincent, non vedi che queste stronzate non contano? Perché giudichi la cosa in modo sbagliato. Ammettiamo che Dio abbia fermato quei proiettili, o trasformato la Coca in Pepsi, o trovato le chiavi della mia macchina. Non si giudicano cose del genere sulla base dell'utilità. Ora, se questo fatto che ci è capitato sia stato o no, secondo tutte le regole, un miracolo, è in
significa
nte. Ma quello che ha
significa
to, è che io ho sentito il tocco di Dio! Dio c'era coinvolto.
Vincent
: Per quale motivo?
Jules
: È questo che mi fotte il cervello. Non lo so, ma non posso far finta di niente.
Vincent
: Dici sul serio? Pensi veramente di mollare?
Jules
: Questa vita?
Vincent
: Sì.
Jules
: Certamente.
Vincent
: Fanculo! E poi che cosa farai?
Jules
: È questo che stavo considerando, in effetti. Per prima cosa consegnerò questa valigetta a Marsellus. E poi praticamente mi metterò a fare l'asceta.
Vincent
: Che cazzo
significa
fare l'asceta?
Jules
: Come Carradine in "Kung Fu". Vagare da posto a posto. Conoscere gente, vivere avventure.
Vincent
: E per quanto hai intenzione di fare l'asceta?
Jules
: Finché Dio non mi piazza dove vuole mettermi.
Vincent
: E se Lui non lo facesse?
Jules
: Se ci vorrà un'eternità, vagherò per l'eternità.
Vincent
: Così hai deciso di fare il barbone.
Jules
: Sarò solamente Jules, Vincent. Niente di più, niente di meno.
Vincent
: No, Jules, tu hai deciso di fare il barbone, come quei pezzi di merda là fuori che chiedono uno spicciolo, dormono nei cassonetti e mangiano quello che butto via io. C'è un nome per questi, Jules, si chiamano "barboni". Se non avrai un lavoro e poi una residenza, dei soldi in tasca, è questo che diventerai. Diventerai una merda di barbone!
Jules
: Lo vedi, amico mio, è proprio qui che io e te siamo diversi.
Ringo
: Gar'on! Caffè!
Vincent
: Jules, ascolta: quello che è successo stamattina, beh, sono d'accordo, è stato particolare.
Cameriera
: "Gar'on" vuol dire ragazzo.
Vincent
: Ma l'acqua in vino, io...
Jules
: Ci sono vari tipi di miracoli, Vincent.
Vincent
: Non parlarmi così, cazzo. Non te lo permetto.
Jules
: Se le mie risposte ti spaventano, Vincent, allora lascia stare le domande che atterriscono.
Ringo
: Nessuno che fa i ristoranti.
Vincent
: Ora devo andare al cesso. Voglio chiederti una cosa: quando hai preso la decisione? Mentre stavi seduto a mangiare la focaccina?
Jules
: Sì. Stavo seduto a mangiarmi la focaccina e a bermi il caffè e a ripassare l'accaduto nella mia mente, quando ho avuto quello che gli alcolisti definiscono "il momento di lucidità".
Vincent
: Cazzo! Questa la continuiamo.
Yolanda
: Ti amo, zucchino mio.
Ringo
: Ti amo, coniglietta mia.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Ma devi esserti fatto un'opinione! Insomma, secondo te, a deviare il proiettile, è venuto Dio in persona? Porca puttana!
Jules
: Che cazzo è successo, si può sapere? Ah, che schifo!
Vincent
: Ho preso in piena faccia Marvin!
Jules
: Ma mi dici perché lo hai fatto?
Vincent
: Ma non volevo farlo! È stato un incidente.
Jules
: Senti, bello, ne ho viste di stronzate nella mia vita, ma questa...
Vincent
: Datti una calmata! È stato un incidente, probabilmente. Probabilmente hai preso una buca, ecco.
Jules
: La macchina non ha preso nessuna maledetta buca!
Vincent
: Ehi, senti, basta, non volevo, eh?, non volevo sparare a questo figlio di puttana, è partito un colpo, ecco.
Jules
: Ma guarda che casino hai combinato! Ci troviamo in una strada in città e in pieno giorno!
Vincent
: Non posso crederci...
Jules
: Ci puoi credere, figlio di puttana! Dobbiamo togliere la macchina dalla strada: gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue!
Vincent
: Portala in un posto di amici. Facciamo qualcosa. Facciamola lavare!
Jules
: Siamo nella Valley! Marsellus non ha nessun posto di amici nella Valley.
Vincent
: Ma porca vacca! Questa non è la mia città! Lo vuoi capire?
Jules
: Oh, cazzo!
Vincent
: Che stai facendo?
Jules
: Voglio chiamare un amico a Toluca Lake.
Vincent
: Dov'è Toluca Lake?
Jules
: Oltre quella collina, vicino a Burbank. Ci sono anche gli Studi. Se Jimmie non sta a casa, non so che cazzo dobbiamo fare, perché non ho nessun altro amico in questa zona. Jimmie, ehi, ehi! Come te la passi? Sono Jules. Ascolta, Jimmie, io e un mio carissimo amico ci troviamo nella merda. Siamo in macchina, e dobbiamo toglierci di mezzo al più presto. Ci servirebbe il tuo garage per un paio d'ore. Dobbiamo andarci molto delicati con Jimmie in questa situazione. Una parola sbagliata e ci sbatte fuori dalla porta a calci in culo.
Vincent
: E se lo fa, noi che facciamo?
Jules
: Beh, non ce ne andremo prima di aver fatto qualche telefonata, ma non voglio arrivare a questo punto. Insomma, Jimmie è un amico, non vai a casa di un amico e cominci a dirgli cosa deve fare.
Vincent
: Digli solo di non rompere troppo le palle. Voglio dire, si è messo a dare i numeri quando ha visto il nostro Marvin.
Jules
: Beh, prova a metterti nei suoi panni. Sono le otto del mattino, si era appena svegliato, non se l'aspettava questa cosa. In fondo, cazzo, dobbiamo ricordarci che è lui che sta facendo un favore a noi.
Vincent
: Ma se questo
significa
che devo essere trattato di merda può infilarselo dritto nel culo il favore, non mi interessa.
Jules
: Ma porca puttana! Che cazzo stai facendo con quest'asciugamano?
Vincent
: Mi stavo asciugando le mani.
Jules
: Beh, di solito uno se le lava, prima!
Vincent
: Hai visto che me le sono lavate!
Jules
: Ho visto che te le sei bagnate!
Vincent
: Le stavo lavando! Questa schifezza è difficile da togliere, se ci fosse della pietra pomice avrei fatto di meglio!
Jules
: Però io ho usato lo stesso sapone. Quando ho finito, l'asciugamani non somigliava a un maxi assorbente. E se ora entra e trova l'asciugamani conciato così, Vincent? Sono fesserie come questa che poi fanno finire una situazione in vacca, amico. Senti, io non ti sto minacciando, è chiaro? Lo sai che ti rispetto eccetera, ma non devi mettermi in questa condizione, chiaro?
Vincent
: Chiaro. D'accordo, d'accordo. Se me lo chiedi gentilmente, nessun problema. Occupati del tuo amico, vai, non m'interessa.
Jules
: Mmmh, porca puttana, Jimmie, questa qui è roba da leccarsi i baffi! Io e Vincent ci saremmo accontentati di un caffè solubile istantaneo, giusto? E invece lui ci tira fuori questa roba da buongustai, ma... ma come la fai questa meraviglia?
Jimmie Dimmick
: Piantala Jules.
Jules
: Che c'è?
Jimmie
: Non c'è bisogno che tu mi venga a dire che il mio caffè è buono, intesi? Sono io che lo compro, e so quanto è buono. Quando è Bonnie a fare la spesa compra delle cagate, io compro sempre roba costosa perché quando la bevo voglio gustarla. Ma lo sai che cosa ho in testa in questo momento? Non è il mio caffè nella mia cucina, ma il vostro negretto disintegrato nel mio garage.
Jules
: Oh, Jimmie, non devi preoccuparti...
Jimmie
: No, no, no, no, non dirmi di non preoccuparmi di niente. Voglio farti una domanda: quando sei arrivato qui hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?
Jules
: Jimmie, lo sai che non è questo...
Jimmie
: No, no, no, no, rispondi: hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?
Jules
: No, non l'ho visto.
Jimmie
: E sai perché non l'hai visto?
Jules
: Perché?
Jimmie
: Perché non c'è scritto "conservare i negri stecchiti", non è affatto il mio campo, è questo il motivo!
Jules
: Jimmie, noi non vogliamo depositare...
Jimmie
: No, no, no, no, ma non ti rendi conto, cazzo!, che se Bonnie torna ora e trova quel cadavere qui dentro mi tocca divorziare? Niente consulente matrimoniale, niente periodo di prova. Devo affrontare il divorzio, capito? E io non ho voglia di affrontare il divorzio! Ora, senti, ecco cazzo, io voglio darti una mano, ma non voglio perdere mia moglie per questo, è chiaro?
Jules
: Jimmie... Jimmie, lei non ti lascerà.
Jimmie
: E basta! Smettila di ripetermi Jimmie, Jules, chiaro? Non fai che ripetermi Jimmie, ma non esiste niente che tu possa dire che mi farà dimenticare che sono innamorato di mia moglie! Ora senti, insomma... Bonnie torna a casa dall'ospedale tra un'ora e un quarto, capisci? Ha fatto il turno di notte, all'ospedale. Devi fare qualche telefonata, sì? Devi chiamare qualche pezzo grosso? E allora chiama, e poi vattene da questa casa prima che lei arrivi!
Jules
: Ehi, tutto liscio, alla grande, noi non ti vogliamo lasciare nella merda, non farò altro che chiamare i miei e loro ci aiuteranno, sta' tranquillo.
Jimmie
: Non vuoi lasciarmi nella merda? Nella merda ci sono già! Sarò in una merda monumentale se Bonnie torna a casa ora. Perciò fammi un favore, va bene? il telefono è in camera da letto, ti
consiglio di andarci!
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
[LA SITUAZIONE DI BONNIE]
Jules
: Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace.
Quarto Uomo
: Oddio, ti prego, non voglio morire.
Jules
: Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Marvin
: È la fine! È la fine! È la fine! È la fine!
Vincent
: Quello è amico tuo? Hm?
Marvin
: Sono nella merda! Cazzo, sono nella merda!
Jules
: Ah, Vincent, Marvin. Marvin, Vincent.
Vincent
: Digli di stare un po' zitto. Mi dà ai nervi.
Marvin
: Sono fottuto! Sono fottuto! Sono fottuto, cazzo!
Jules
: Marvin!
Marvin
: Sono fottuto! Sono fottuto!
Jules
: Marvin! Marvin! La pianterei con queste stronzate al posto tuo.
Quarto Uomo
: Crepate, figli di puttana! Dovete crepareee!
Vincent
: Ehi, perché cazzo non ce l'hai detto che c'era qualcuno nel bagno? Passato di mente? Ti eri dimenticato che lì dentro c'era uno con uno schifosissimo cannone in mano?
Jules
: Hai visto quant'era grossa la pistola con cui ci ha sparato? Era più grande di lui, merda. Porca puttana, dovremmo essere morti.
Vincent
: Lo so, siamo stati fortunati.
Jules
: No, no, no, no, no, non è stata fortuna.
Vincent
: Sì, può darsi.
Jules
: È stato l'intervento divino. Lo sai cos'è l'intervento divino?
Vincent
: Credo di sì.
Significa
che Dio è venuto giù dal cielo e ha deviato i proiettili?
Jules
: Proprio così, Vincent, è esattamente quello che
significa
. Dio è venuto giù dal cielo e ha deviato questi maledetti proiettili!
Vincent
: Secondo me è il momento di andarcene, Jules.
Jules
: Non prenderla come una stronzata da poco, cazzo! Quello che è successo qui è un miracolo!
Vincent
: Le coincidenze ci sono sempre.
Jules
: Hai torto. Hai torto. Questa non è stata una coincidenza.
Vincent
: Vuoi continuare questa discussione teologica in macchina oppure in galera con gli sbirri?
Jules
: A quest'ora dovremmo essere morti, amico mio! Quello che è successo qui è stato un miracolo, e cazzo, voglio che tu riconosca che è così!
Vincent
: E va bene, è stato un miracolo. Ora possiamo andare?
Jules
: Forza, negro, muoviti! Cazzo.
Vincent
: Hai mai visto quel programma sugli sbirri? Una volta lo stavo guardando e c'era uno sbirro che raccontava di una sparatoria in un corridoio con un tizio, va bene, gli ha svuotato addosso il caricatore, e non è successo niente, non l'ha colpito. Capisci, erano solo lui e quell'altro. Insomma, ecco, è pazzesco, ma... ma può capitare.
Jules
: Senti, se vuoi giocare a fare il cieco, segui pure il tuo pastore, ma per quanto mi riguarda gli occhi mi si sono aperti.
Vincent
: Che cazzo
significa
?
Jules
: Ho chiuso, questo
significa
. D'ora in poi puoi considerarmi un uomo in pensione.
Vincent
: Oh, Cristo Santo...
Jules
: Non bestemmiare!
Vincent
: Perdio...
Jules
: Ti ho detto di non bestemmiare!
Vincent
: Ehi, mi spieghi perché stai andando fuori di testa?
Jules
: Senti, lo dirò a Marsellus oggi stesso. Basta, ho chiuso.
Vincent
: Già che ci sei, perché non gli dici anche come mai?
Jules
: Tranquillo, glielo dirò.
Vincent
: Diecimila dollari che si piscia addosso dalle risate.
Jules
: Non me ne frega un cazzo se lo fa.
Vincent
: Marvin, tu che ne pensi di tutto questo?
Marvin
: Amico, non mi sono fatto un'opinione.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Butch
: E che cosa vuoi bere?
Fabienne
: Così stai benissimo! Ehm... Voglio bere un bicchierone di succo d'arancia e una tazza di caffè forte. E poi voglio una gran fetta di crostata.
Butch
: La crostata a colazione? Eh, eh, eh!
Fabienne
: Qualunque momento è buono per la crostata. Crostata ai mirtilli, così va bene con le frittelle, ricoperta da un sottile strato di formaggio fuso.
Butch
: Dov'è il mio orologio?
Fabienne
: Sta lì.
Butch
: No, non c'è.
Fabienne
: Hai guardato?
Butch
: Certo che ho guardato! Secondo te, che cosa sto facendo? Sei sicura di averlo preso?
Fabienne
: Sì, l'ho preso dal cassetto del comodino.
Butch
: Sul piccolo canguro?
Fabienne
: Sì, sul piccolo canguro.
Butch
: E comunque, qui adesso non c'è!
Fabienne
: Ma dovrebbe esserci.
Butch
: Sì, lo so anch'io che dovrebbe esserci, però adesso qui non c'è! Perciò dove cazzo sta? Fabienne, quell'orologio apparteneva a mio padre. Hai idea di quante ne ha passate per farmi avere quell'orologio? Non ho tempo per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio! Su, rifletti. L'hai preso?
Fabienne
: Penso di sì.
Butch
: Pensi di sì? Ma che cazzo
significa
? O l'hai preso o non l'hai preso, cazzo!
Fabienne
: Allora l'ho preso.
Butch
: Sei sicura?
Fabienne
: No.
Butch
: Cazzo! Cazzo! Cazzo! Vaffanculo! Stronzo! Vaffanculo! Non c'è nessuno più stronzo di te sulla faccia della Terra! Non è colpa tua. Se l'hai lasciato nell'appartamento... Se l'hai lasciato nell'appartamento, non è colpa tua. Dovevi prendere un sacco di cose. Ti avevo raccomandato di portarlo, ma non... non ti avevo chiarito l'importanza di quell'orologio per me. Se mi fregava solamente di quello, dovevo dirtelo. Tu non vedi nelle sfere, giusto?
Fabienne
: Mi... Mi dispiace.
Butch
: Fa niente. Solo, non posso fare colazione con te.
Fabienne
: Che... che cosa
significa
questo?
Butch
: Che devo tornare nel mio appartamento, a prendere l'orologio.
Fabienne
: Ma i gangster non ti staranno aspettando?
Butch
: Beh, è quello che scoprirò. Se ci sono e non posso cavarmela, sparisco.
Fabienne
: L'avevo visto il tuo orologio, ero proprio sicura di averlo portato.
Butch
: Ti lascio dei soldi, per le tue frittelle. Fa' una buona colazione. Prendo la tua Honda. Tornerò prima che tu riesca a dire "crostata di mirtilli".
Fabienne
: Crostata di mirtilli.
Butch
: Forse non così presto. Ma abbastanza presto, d'accordo?
Fabienne
: Hm-hm.
Butch
: Ciao.
Fabienne
: Ciao.
Butch
: Cazzo! Fra tutte quelle schifo di cose che poteva dimenticare, dimentica l'orologio di mio padre! Eppure io mi ero raccomandato: l'ho messo sul comodino, lo trovi sul canguro! Ho detto le parole: "Non dimenticare l'orologio di mio padre"! Sei una forza, Butch!
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
[L'OROLOGIO D'ORO]
I Cronista
: È ufficiale. È ufficiale. Wilson è morto.
II Cronista
: Beh, Dan, è stato l'incontro più brutale e sanguinoso a cui questa città abbia mai assistito. Coolidge è corso via. Mai visto un pugile vincere e andarsene così in fretta. Secondo te sapeva che Wilson era morto?
I Cronista
: Ah, secondo me sì, Richard. Dal mio posto ho visto sparire dai suoi occhi la furia per lasciare il passo alla consapevolezza di quanto stava facendo. Chiunque avrebbe lasciato di corsa il ring.
II Cronista
: Dan, pensi che questa tragedia avrà ripercussioni sul mondo della boxe?
I Cronista
: Oh, Richard, una tragedia simile non può non scuotere il mondo della boxe dalle fondamenta. Ma l'effetto più clamoroso sarà nelle tristi settimane a venire: gli occhi della BBA rimarranno...
Allenatore
: È andato via di corsa. Non ho potuto trattenerlo.
Paul
: Marsellus.
Allenatore
: Giuro, non è colpa mia! Non è colpa mia!
Vincent
: Mia. Come stai?
Mia
: Bene. Non ti ho mai ringraziato per la cena.
Marsellus
: Che hai scoperto?
Paul
: Si è dato.
Marsellus
: Il suo allenatore?
Paul
: Giura che non ne sa niente. Io gli credo. Penso che sia rimasto sorpreso almeno quanto...
Marsellus
: No! Non dovete pensare, dovete sapere. Portatelo al canile, datelo in pasto ai cani, così sapremo di sicuro quello che sa e quello che non sa.
Paul
: Per trovare Butch come ci muoviamo?
Marsellus
: Rivolterò il mondo per trovarlo! E anche se andasse in Indocina, uno dei nostri starà nascosto in una ciotola di riso pronto a sparargli nel culo!
Paul
: Ci penso io, capo. Sarà un piacere.
Esmeralda Villalobos
: Signore. Ehi, signore.
Butch
: Che c'è?
Esmeralda
: Lei era al combattimento? Quello della radio. È lei il pugile?
Butch
: Come ti è venuta quest'idea?
Esmeralda
: No, su, avanti! È lei il pugile. Lo so che è lei! Mi dica che è lei, quello.
Butch
: Sì, sono quello.
Esmeralda
: Ha ammazzato l'altro pugile.
Butch
: È morto?
Esmeralda
: La radio ha detto che è morto.
Butch
: Mi dispiace tanto, Floyd.
Esmeralda
: E che cosa si prova?
Butch
: Che cosa si prova a fare che?
Esmeralda
: A uccidere un uomo. Pestare un altro uomo a morte usando solamente le mani!
Butch
: Sei sciroccata?
Esmeralda
: No, per me è un argomento molto interessante. Lei è la prima persona che incontro che ha ammazzato qualcuno, lo sa? Allora? Che sensazione si prova a uccidere un uomo?
Butch
: Facciamo così: tu mi dai una di quelle sigarette che hai lì e io ti racconto tutto. Allora, Esmeralda... Villalobos. Sei messicana?
Esmeralda
: Il nome è spagnolo, però io di origine sono colombiana.
Butch
: Niente male come nome, tesoro.
Esmeralda
: Grazie. E lei come si chiama?
Butch
: Butch.
Esmeralda
: Butch. Che cosa vuol dire?
Butch
: Sono americano. I nostri nomi non
significa
no un cazzo. Dunque, torniamo a noi, Esmeralda. Che vuoi sapere?
Esmeralda
: Voglio sapere che sensazione si prova a uccidere un uomo.
Butch
: Non te lo so dire. Non sapevo che fosse morto finché non me l'hai detto tu. E adesso che so che è morto vuoi sapere che cosa provo? Non mi sento in colpa nemmeno un po'. Che ti avevo detto, eh? Quando si è saputo dell'incontro combinato, la mia quota ha preso il volo. Lo so, lo so, è incredibile. Ah, cazzi suoi! Se fosse stato un pugile migliore, sarebbe ancora vivo. Se non si fosse mai allacciato i guantoni, cosa che non avrebbe mai dovuto fare nella sua vita, sarebbe ancora vivo. Sì, beh. Chi se ne frega! Ormai è finita. Sì, ma ora basta col povero e sfortunato signor Floyd. Parliamo piuttosto del ricco e prospero signor Butch. Da quanti allibratori l'hai piazzato? Tutti e otto? Quanto ci vorrà per incassare? Avrai tutto entro domani sera. No, capisco, a parte qualche ritardatario. Oh, cazzo, Scotty, è una buona notizia, davvero fantastica. Sì. No, io e Fabienne ce ne andiamo domani. Magari ci vorranno un paio di giorni per arrivare a Knoxville. D'accordo, bello mio. Ah, ah, ah! Hai ragione! Accidenti, se hai ragione! Ti saluto, Scotty. La prossima volta che ci vedremo sarà nel Tennessee. Stammi bene.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Jules
: Ti ricordi di Antwan Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror?
Vincent
: Si, mi pare, quello grasso, no?
Jules
: Io non me la sentirei di chiamarlo grasso, ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È Samoano.
Vincent
: Credo di sapere di chi parli. E allora?
Jules
: Beh, Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace.
Vincent
: Che cosa ha fatto, se l'è scopata?
Jules
: No, no, no, no, niente di cosi' grave.
Vincent
: E cosa, allora?
Jules
: Le ha fatto un massaggio ai piedi.
Vincent
: Un massaggio ai piedi.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Tutto qui?
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: E allora Marsellus che ha fatto?
Jules
: Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, lo hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone. Il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era... c'era un giardinetto ben curato, col tetto di vetro, come quello delle serre. Il negro c'è passato attraverso. E da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.
Vincent
: Cazzo, un vero peccato.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Però bisogna ammetterlo, quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.
Jules
: Che vuoi dire?
Vincent
: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace
Jules
: Secondo te non ha esagerato.
Vincent
: Beh, Antwan probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.
Jules
: Ma era un massaggio ai piedi, non è niente. Io lo faccio sempre a mia madre.
Vincent
: no, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace. Voglio dire, è così grave come se gliela avesse leccata, no, ma è lo stesso fottuto campo da gioco.
Jules
: Oooh, aspetta, fermo lì. Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.
Vincent
: Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco.
Jules
: Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma sai, toccare i piedi di sua moglie, e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi, non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non
significa
un cazzo.
Vincent
: Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?
Jules
: Eh... non venirmi a parlare di massaggi ai piedi, perché io sono un maestro di piedi massaggiati.
Vincent
: E ne hai fatti molti?
Jules
: Cazzo, ho una tecnica che, lèvati, niente solletico, niente di niente.
Vincent
: A... a un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?
Jules
: Vaffanculo.
Vincent
: L'hai fatto a molti?
Jules
: Vaffanculo
Vincent
: Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.
Jules
: Basta, eh? Hai capito? Cominciano a girarmi le palle!
Vincent
: Eh, eh! Ah!
Jules
: Questa è la porta.
Vincent
: Sì, eccola qua.
Jules
: Che ora fai?
Vincent
: Sono esattamente le 7:22.
Jules
: Ah... Non è ancora il momento. Dai, leviamoci da qui. Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antwan in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare. Sono cose che non si fanno. Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo. Mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non
significa
niente, per me invece sì. Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un
significa
to. Noi facciamo finta di no, ma è così. Ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove, beh, nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva, e quel coglione di Antwan doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo, nessun uomo prende con umorismo certe stronzate. Mi sono spiegato?
Jules
: Sì, è un punto di vista interessante. Coraggio, entriamo nei personaggi.
Vincent
: Come hai detto che si chiama lei?
Jules
: Mia.
Vincent
: Mia.
Jules
: Perché ti interessa tanto la moglie del gran capo?
Vincent
: Beh, lui parte, va in Florida, e mi ha chiesto di... di occuparmi di lei mentre è via.
Jules
: Ah. Occuparti di lei?
Vincent
: No, ma che dici? Devo portarla fuori, sai, farla divertire, così non si sente sola.
Jules
: Cioè tu e Mia Wallace vi date un appuntamento?
Vincent
: Non è come intendi tu. Sai, è come... come quando porti fuori la moglie del tuo migliore amico, al cinema o in qualche altro posto. È solo buona compagnia, nient'altro. Non è un appuntamento. Non è nessun appuntamento!
Jules
: Salve, ragazzi. Come ve la passate? No, comodo, comodo, comodo, comodo. Stai comodo. Sapete chi siamo? Siamo colleghi del vostro socio d'affari Marsellus Wallace. Certo vi ricordate del vostro socio d'affari, vero? No, no, non ditemi niente, voglio indovinare. Tu sei Brett, giusto?
Brett
: Sì.
Jules
: Visto? Ho indovinato. Ti ricordi bene del tuo socio d'affari Marsellus Wallace, non è vero, Brett?
Brett
: Sì, sì, me lo ricordo bene.
Jules
: Bravo. Oh, a quanto pare io e Vincent abbiamo interrotto la vostra colazione. Ci dispiace veramente. Che mangiavate?
Brett
: Hamburger.
Jules
: Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica! E che tipo di hamburger?
Brett
: È un... un cheeseburger.
Jules
: No, no, no, no. Dove li avete comprati? Da McDonald's, da Wendy's, Jack-in-the-Box, dove?
Brett
: Ehm... Al Big Kahuna Burger.
Jules
: Al Big Kahuna Burger! Dove gli hawaiani fanno gli hamburger! Dicono che sono saporiti i loro hamburger, io non li ho mai assaggiati, personalmente. Come sono?
Brett
: Buoni. Buoni. Sono buoni.
Jules
: Vi dispiace se ne assaggio uno? È tuo questo, eh?
Brett
: Sì.
Jules
: Hm! Sì che è saporito questo hamburger. Vincent! Hai mai mangiato un Big Kahuna Burger?
Vincent
: Hm.
Jules
: Ne vuoi un morso? Sono saporiti.
Vincent
: Non ho fame.
Jules
: Beh, se ti piacciono gli hamburger una volta li devi provare. Io di solito non posso mangiarli perché la mia ragazza è vegetariana. E questo praticamente fa di me un vegetariano, ma vado pazzo per il sapore di un buon hamburger. Hmmm! Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?
Brett
: No.
Jules
: Diglielo, Vincent.
Vincent
: Royale con formaggio.
Jules
: Royale con formaggio. E sai perché lo chiamano così?
Brett
: Per il sistema metrico decimale?
Jules
: Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Uh, sei in gamba, figlio di puttana, lo sai? Il sistema metrico. Lì dentro che c'è?
Brett
: Sprite.
Jules
: Ah, Sprite. Buona. Ti dispiace se... se assaggio la tua bevanda saporita per mandare giù il boccone?
Brett
: Fa' pure.
Jules
: Ah! Ci voleva proprio! Tu, col frangettone, sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince, là, dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?
Marvin
: È lì dentro.
Jules
: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo, se non sbaglio! Cosa dicevi?
Roger
: Nell'armadietto. No. No, quello all'altezza delle ginocchia.
Jules
: Siamo contenti? Vincent? Siamo contenti?
Vincent
: Sì, siamo contenti.
Brett
: Ehm... ascolta... Mi dispiace, io... io... io non ho capito il tuo nome. Ho... ho capito il tuo, ehm, Vincent, giusto? Ma non ho capito il tuo.
Jules
: Mi chiamo Gerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda.
Brett
: No, no. No. No. Voglio solo che sappiate quanto... Voglio solo che sappiate quanto ci dispiace che le cose siano andate a puttane tra noi e il signor Wallace. E... Noi ci siamo messi in questo affare con le migliori intenzioni, davvero, no, no, no...
Jules
: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione. Oh, non volevo farlo. Per favore, continua. Dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai? Dì un po', Marsellus Wallace che aspetto ha?
Brett
: Cosa?
Jules
: Da che paese vieni?
Brett
: Cosa? Cosa?
Jules
: "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare! Lì parlano la mia lingua?
Brett
: Cosa?
Jules
: La mia lingua, figlio di puttana! Tu la sai parlare?
Brett
: Sì!
Jules
: Allora capisci quello che dico!
Brett
: Sì! Sì! Sì!
Jules
: Descrivimi perciò Marsellus Wallace! Che aspetto ha!
Brett
: Cosa?
Jules
: Di' "cosa" un'altra volta! Di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana, di' "cosa" un'altra maledettissima volta!
Brett
: È... è... è nero.
Jules
: Vai avanti!
Brett
: È senza capelli.
Jules
: Secondo te sembra una puttana?
Brett
: Cosa?
Jules
: Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana?
Brett
: No!
Jules
: Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana?
Brett
: Non l'ho fatto!
Jules
: Sì che l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent Vega
: Bene.
Jules Winnfield
: Allora, come sono questi hascisc bar?
Vincent
: Eh, come sono? Che vuoi sapere?
Jules
: Eh... Lì l'hascisc è legale?
Vincent
: Sì, è legale, ma non al 100%. Voglio dire, non puoi entrare in un ristorante, rollarti una canna e metterti a spipacchiare. Insomma, ti lasciano fumare a casa tua o in certi posti ben precisi.
Jules
: Ossia gli hascisc bar.
Vincent
: Sì. La faccenda è così, ascolta: è legale comprarlo, è legale possederlo, e se sei il proprietario di un hascisc bar, è legale venderlo. È legale averlo addosso, ma... ma questo non importa perché... sentimi bene ora: se vieni fermato da un un poliziotto ad Amsterdam, è illegale per lui perquisirti! Insomma, questo diritto i poliziotti ad Amsterdam non ce l'hanno.
Jules
: Eh, amico, ci vado subito, non ci sono santi! Cazzo se ci vado!
Vincent
: Eh, eh, lo so che ti piacerebbe, bello, ah! Ma lo sai qual è la cosa più divertente dell'Europa?
Jules
: Qual è?
Vincent
: Sono le piccole differenze. Voglio dire, laggiù hanno la stessa merda che abbiamo noi, ma solo... solo che lì è un po' diverso.
Jules
: E come?
Vincent
: Beh, ecco, puoi entrare in un qualunque cinema di Amsterdam e comprarti una birra. E non sto parlando, che so, di un bicchiere di plastica, ma intendo un boccale di birra. E a Parigi puoi comprare una birra da McDonald's. Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio a Parigi?
Jules
: Non un quarto di libbra con formaggio.
Vincent
: Hanno un sistema metrico decimale, non sanno che cazzo sia un quarto di libbra.
Jules
: E come lo chiamano?
Vincent
: Lo chiamano "Royale con formaggio".
Jules
: Royale con formaggio!
Vincent
: Eh, già!
Jules
: Come lo chiamano il Big Mac?
Vincent
: Beh, il Big Mac è il Big Mac. Lo chiamano "Le Big Mac".
Jules
: Le Big Mac! Ah, ah, ah, ah, ah! E come lo chiamano il "Whopper"?
Vincent
: Non lo so, non sono stato al Burger King. Sai cosa mettono sulle patatine in Olanda al posto del ketchup?
Jules
: Cosa?
Vincent
: La maionese.
Jules
: Eeeh! Che schifo!
Vincent
: Eh, eh! Gliel'ho visto fare, amico, cazzo! Le affogano in quella merda gialla!
Jules
: Dovremmo avere dei fucili per cose di questo tipo.
Vincent
: Quanti saranno?
Jules
: Tre o quattro.
Vincent
: Compreso il nostro tizio?
Jules
: Non ne sono sicuro.
Vincent
: Allora
significa
che potremmo arrivare anche fino a cinque.
Jules
: Sì, è possibile.
Vincent
: Dovremmo avere dei fucili, cazzo. Lei come si chiama?
Jules
: Mia.
Vincent
: Mia? E come ha conosciuto Marsellus?
Jules
: Ah, e che ne so? Come si conoscono tutte le persone. Una volta faceva l'attrice.
Vincent
: Ah, davvero? Ha fatto qualcosa che ho visto?
Jules
: Da quello che so, la cosa più grossa l'ha fatta in un "pilota".
Vincent
: Pilota? Che cazzo è un "pilota"?
Jules
: Le conosci le serie in televisione?
Vincent
: Io non guardo la tv.
Jules
: Sì, ma sarai certo al corrente che c'è un'invenzione chiamata televisione, e che su quest'invenzione ci sono le serie.
Vincent
: Sì!
Jules
: In televisione, il modo per scegliere una serie è che fanno un episodio, l'episodio chiamato "pilota". Poi mostrano quell'episodio a gente che sceglie gli episodi e sul valore di quell'episodio decidono se vogliono fare altri episodi. Alcun vengono scelti e diventano programmi televisivi e invece altri no, e diventano niente. Lei era in uno di quelli che è diventato niente.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Non metterti in mezzo se non stai aggiungendo valore. Lascia che la gente che sta davvero facendo il lavoro si parli mentre tu vai a fare qualcos'altro.
Non fare il burocrate.
Le idee sono più importanti dell'età. Solo perché qualcuno è ancora uno studente non
significa
che non meriti rispetto e collaborazione.
La peggiore cosa che tu possa fare è fermare qualcuno dal fare qualcosa dicendo. "No. Punto". Se dici di no a qualcuno, devi poi aiutarlo a trovare un modo migliore per farlo.
Larry Page
Frasi di Larry Page
Tanto tempo fa, nel regno sotterraneo. Dove la bugia, il dolore, non hanno
significa
to, viveva una principessa che sognava il mondo degli umani. Sognava il cielo azzurro, la brezza lieve e la lucentezza del sole. Un giorno, traendo in inganno i suoi guardiani, fuggì. Ma appena fuori, i raggi del sole la accecarono, cancellando così la sua memoria. La principessa dimenticò chi fosse e da dove provenisse. Il suo corpo patì il freddo, la malattia, il dolore, e dopo qualche anno morì. Nonostante tutto, il Re fu certo che l'anima della principessa avrebbe, un giorno, fatto ritorno, magari in un altro corpo, in un altro luogo, in un altro tempo. L'avrebbe aspettata, fino al suo ultimo respiro. Fino a che il mondo non avesse smesso di girare.
Dal film:
Il labirinto del fauno
Scheda film e trama
Frasi del film
In Messico la religione cattolica è molto sentita e glorificata, abbiamo immagini di santi molto forti, soprattutto quelli filippini, che hanno delle fratture esposte, delle ossa scoperte. Mi ricordo da bambino un Gesù nella mia chiesa locale che era rappresentato con delle ossa viola e verdi. Quando ho visto Frankenstein aveva la stessa aria tragica, e ho pensato fosse una sorta di messia. I mostri sono diventati dei marcatori della normalità, nel senso che sono stati uccisi dai cosiddetti normali, e alla mia età non ho ancora capito cosa normale voglia dire! Non lo capisco e credo che quello che viene considerato standard sia in realtà distruttivo, perché se essere normale
significa
essere perfetto allora non è possibile. I mostri per me sono i santi patroni dell'imperfezione e io prego loro tutti i giorni perché siamo tutti imperfetti.
Guillermo del Toro
Frasi di Guillermo del Toro
Credo che ogni racconto di fantasia sia estremamente politico. E fare politica
significa
scegliere.
Guillermo del Toro
Frasi di Guillermo del Toro
Fare il regista
significa
essere esattamente come il capitano di una nave che avvista la terra ferma, convinto di vederla fino al momento in cui si domanda se l'ha avvistata davvero.
Guillermo del Toro
Frasi di Guillermo del Toro
Spesso la gente trova
significa
ti diversi rispetto a ciò che intendiamo, a meno che non sia una lirica semplice e quindi non ci sia nulla da interpretare. Se il testo è complesso si va incontro a questa incomprensione, che però io vedo come un fatto positivo. Lo stesso trottolino amoroso di Vattene amore non l'ha capito quasi nessuno; questa citazione di Mozart è sfuggita ai più.
Amedeo Minghi
Cit. da
faremusic.it, intervista, 18 febbraio 2017
Frasi di Amedeo Minghi
Il testo fa la canzone, dà al brano un abbrivio decisivo, e così nasce un contatto forte con il pubblico che altrimenti non ci sarebbe, ma a volte accade anche il contrario, certe musiche entrano nell'anima e nel cuore della gente, a dispetto del testo, anche se molte volte i concetti vengono travisati; la gente fa proprie le canzoni e trova
significa
ti diversi rispetto alle vere intenzioni dell'autore, e mi è capitato innumerevoli volte di trovare variazioni rispetto ai miei intenti - magari un brano che presenta la fine di un amore viene utilizzato per un matrimonio!. Giustamente la gente fa del nostro lavoro quello che gli pare, visto che noi lo rendiamo pubblico.
Amedeo Minghi
Cit. da
faremusic.it, intervista, 18 febbraio 2017
Frasi di Amedeo Minghi
La mia vita è stata "normale", solo negli ultimi anni. Prima non avevo idea di cosa
significa
sse quella parola. E della mia vita è stato detto tutto e il contrario di tutto.
Eleonora Giorgi
Cit. da
Vanity Fair, intervista, 13 settembre 2016
Frasi di Eleonora Giorgi
Sicurezza non è una parola che deve essere lasciata alla destra. Sicurezza non è solo ordine pubblico. Il cuore delle politiche di sicurezza è garantire il bene comune,
significa
permettere ai cittadini di vivere la democrazia. Cosa c'è di più di sinistra di questo?
Marco Minniti
Cit. da
ilfoglio.it, intervista, 17 febbraio 2017
Frasi di Marco Minniti
La visione riformista deve essere insieme complessa e popolare. Riformismo, secondo me,
significa
avere una visione, e intorno a questa visione costruire un consenso. Fuori da questo campo ci sono i fascismi e i populismi.
Marco Minniti
Cit. da
ilfoglio.it, intervista, 17 febbraio 2017
Frasi di Marco Minniti
Tutelare il principio di sicurezza
significa
tutelare i più deboli. I ricchi hanno strumenti propri per difendersi, strumenti che i poveri non hanno.
Marco Minniti
Cit. da
ilfoglio.it, intervista, 17 febbraio 2017
Frasi di Marco Minniti
Padre Karras
: Si tratta di mia madre, Tom. È sola, non dovevo lasciarla. Se stessi a New York almeno le starei più vicino.
Tom
: Potrei provare a farti trasferire.
Padre Karras
: Vorrei un altro incarico Tom, non fare più questo lavoro, non è per me. Non ci sono più tagliato.
Tom
: Tu sei il migliore che abbiamo.
Padre Karras
: Lo pensi davvero? Qui non basta la psichiatria, e tu lo sai Tom. Molti dei loro problemi riguardano la fede, la loro vocazione, il
significa
to della loro vita e io non ce la faccio più. Devo smetterla, non fa per me... credo di aver perso la fede, Tom.
Dal film:
L'esorcista
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un servo che sopportava quotidianamente il carattere irascibile del suo padrone. Un giorno, il signore tornò a casa di cattivo umore, si sedette per mangiare. Trovò davanti a sé un piatto di minestra. Ma la minestra era fredda! Così si arrabbiò e gettò il piatto fuori dalla finestra.
Il servo, a sua volta, gettò fuori la carne, il pane, il vino e, infine, la tovaglia e l'argenteria.
Il signore, furioso, gridò:
-
Che cosa stai facendo?! Stupido!!
-
Mi scusi, signore
- rispose seriamente il servo -
Pensavo che oggi volesse mangiare in cortile. Tutto è così tranquillo e il cielo è sereno!
Il signore si prese un istante per riflettere su quella risposta. Riconobbe la sua colpa, si scusò e ringraziò il servo per la lezione che gli aveva appena dato.
Chiunque può farci del male durante la vita, non possiamo farci niente. Ma possiamo decidere per chi soffrire. Non sono le azioni che causano sofferenza ma il
significa
to e l'importanza che gli attribuiamo. Se rispondiamo alla violenza con altra violenza, questa crescerà. Se rispondiamo alla violenza con la pace, questa diminuirà.
Racconto buddista
Da:
La minestra fuori dalla finestra
Un asteroide o un supervulcano potrebbero certamente distruggerci, ma affrontiamo anche rischi che i dinosauri non hanno mai visto: un virus ingegnerizzato, una guerra nucleare, la creazione involontaria di un micro buco nero, o una tecnologia ancora sconosciuta potrebbero
significa
re la nostra fine.
[An asteroid or a supervolcano could certainly destroy us, but we also face risks the dinosaurs never saw: An engineered virus, nuclear war, inadvertent creation of a micro black hole, or some as-yet-unknown technology could spell the end of us.]
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
Fare pop è davvero un'arte difficile,
significa
fare cose orecchiabili, archetipiche, ma ricche e a loro modo complete, c'è una meticolosa stesura del testo, una attenta ricerca sul suono delle parole che faccio con mio fratello, le assonanze, le rime interne.
Max Gazzè
Cit. da
Repubblica.it, 19 agosto 2016
Frasi di Max Gazzè
SpaceX ha solo dodici anni ora. Tra oggi e il 2040, la durata della compagnia sarà triplicata. Se abbiamo un miglioramento lineare della tecnologia, al contrario di quello logaritmico, allora dovremmo avere una base
significa
tiva su Marte, forse con migliaia o decine di migliaia di persone.
[SpaceX is only 12 years old now. Between now and 2040, the company's lifespan will have tripled. If we have linear improvement in technology, as opposed to logarithmic, then we should have a
significa
nt base on Mars, perhaps with thousands or tens of thousands of people.]
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
Ho scelto di dedicare la mia vita ai ragazzi, a scuola e nel volontariato. Mantenere il celibato è una decisione che ho maturato nel tempo. Non
significa
rinunciare all'amore, ma viverlo seguendo altre strade, quelle dove mi porta la mia passione, raccontare e ascoltare storie, a scuola, in teatro, nei libri. Non sono un filantropo e basta: la mia vita è piena del rapporto con Dio (ma non ho la vocazione sacerdotale) e il mio amore per lui, in fondo, ha un aspetto sentimentale: senza, non posso vivere.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Corriere.it, intervista del 1° giugno 2017
Frasi di Alessandro D'Avenia
Quel giorno
[quando Silvia ha confessato a Leo di avergli volontariamente dato il numero sbagliato di Beatrice]
ho scoperto che le nostre metà non combaciano perfettamente e solo un abbraccio può farci combaciare. Senza la tua presenza il mondo si è svuotato. Mi manca tutto di te: la risata, lo sguardo, i congiuntivi mancanti, gli sms, le chiacchierate... Tutte quelle cose in
significa
nti che valgono tutto per me, perché sono tue. (Silvia)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Arrivai a Milano a tre anni e mezzo. I miei si trasferirono da Ramat Gan, una cittadina vicino Tel Aviv. Mio padre aveva intrapreso l'attività di commerciante di tappeti. Prima aveva combattuto nella guerra dei Sei giorni in Israele. Io nacqui per sbaglio, nel senso che mia madre aveva la spirale e non pensava di restare incinta. Appena nato, mio padre mi prese in braccio e alzandomi al cielo disse: Ti chiamerò Yehonatan, che in ebraico
significa
Dio ha dato.
Jonathan Kashanian
Frasi di Jonathan Kashanian
Aveva imparato da qualche parte che quando un sogno ti resta incollato addosso per molto tempo
significa
che non è più un'illusione, ma un segnale che ti sta indicando la tua missione.
Massimo Gramellini
Cit. da
L'ultima riga delle favole
Frasi di Massimo Gramellini
Se «ami» chi ti tratta male e tratti male chi ti «ama»,
significa
che preferisci rifugiarti nella nevrosi.
Massimo Gramellini
Cit. da
Cuori allo specchio
Frasi di Massimo Gramellini
L'Italia ha importato dalla Romania il 40% dei loro criminali. Mentre la Romania sta importando dall'Italia le nostre imprese e i nostri capitali.
[Gaffe, da un post su Facebook, cit. Repubblica.it, 10 aprile 2017 - Di Maio ha mal interpretato alcune parole del Procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita, che aveva dichiarato: «Qualche tempo fa ‐ qualche anno, ma la situazione non è cambiata ‐ il ministro rumeno, degli Interni se non sbaglio, ci comunicò che di tutti i mandati di cattura europei che riguardavano cittadini rumeni il 40% proveniva dall'Italia. Quindi questo
significa
che quattro rumeni su dieci che avevano deciso di andare a delinquere avevano scelto il nostro paese come luogo nel quale andare a delinquere]
Luigi Di Maio
Frasi di Luigi Di Maio
Satira è politica. E politica
significa
parlar male di qualcuno. Per questo, per anni Andrea e io ne siamo stati alla larga. Crozza ha trovato una via di mezzo. Ad esempio l'ho visto quando ha trattato il sinodo dei vescovi, non insultava nessuno. Si schierava contro un concetto. E mi piace quando nelle imitazioni prende di mira un'idea che a lui pare sbagliata. Non la persona
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
La rivista scientifica Lancet annuncia la scoperta del secolo: l'adolescenza copre un periodo sempre più lungo dell'esistenza umana. Ci si addentra ad appena dieci anni e se ne esce, quando se ne esce, a ventiquattro. Pare dipenda da alimentazione e stili di vita. Sta di fatto che l'elastico di Peter Pan si è disteso all'inverosimile. Le mestruazioni in prima media e i denti del giudizio dopo la laurea, al punto che gli scienziati di Lancet si chiedono se non si debba spostare la maggiore età verso la trentina.
Alla luce della clamorosa rivelazione, le scelte della società italiana assumono tutt'altro
significa
to. Quei figli aggrappati alla gonna materna fino alle rughe. Quei ragazzoni protetti dai genitori contro qualunque insidia attenti alla loro spiccata sensibilità. Quelle università ridotte a parcheggi senza uscita. Quei lavoretti precari e sottopagati che, rendendo impossibile l'indipendenza, strappano le ali al desiderio di formare una famiglia propria e di sfornare nuovi adolescenti infiniti. Magari pensavate che tutto questo fosse il frutto di scelte dissennate. Invece era preveggenza. I nostri leader sapevano. E si sono adeguati in anticipo al verdetto della scienza. Anzi, poiché da noi il precariato e l'inconcludenza esistenziale si protraggono ormai ben oltre i quaranta,
significa
che ci stiamo già attrezzando per il prossimo annuncio di Lancet: l'adolescenza sfocia direttamente nella vecchiaia. Quel giorno saremo un Paese a pezzi, ma vinceremo il Nobel.
Massimo Gramellini
Cit. da
Un adolescente è per sempre, 'Il caffè', Corriere.it, 20 gennaio 2018
Frasi di Massimo Gramellini
Freeman Lowell
: Ma davvero non ti rendi conto di dove sta andando a finire l'umanità? Sulla Terra ormai, in qualunque continente, la temperatura è stata livellata a ventitré gradi. C'è una sola città, immensa e piena di miliardi di persone, tutte uguali, identiche le une alle altre, senza idee e personalità.
Andy Wolf
: Se la Terra non ti va, perché non te ne rimani qui?
Freeman Lowell
: Perché siamo ancora in tempo per rimediare.
John Keenan
: Ah, ma rimediare a cosa? Non ci sono più malattie, nessuno è più povero, c'è lavoro per tutti...
Freeman Lowell
: Ma certo, certo! Ogni volta che facciamo questo discorso, tu mi dici sempre le stesse cose, le tue solite tre risposte, sempre uguali! Ma certo, c'è lavoro per tutti, ma ti sembra abbastanza?! Non lo sai quello che stiamo perdendo per sempre? Non ci sono più bellezze naturali, e non c'è neanche un filo di fantasia, né uno scopo, né una meta nella vita, e lo sapete perché? Per un solo motivo, un solo motivo di cui voi tre stessi qui dentro siete la dimostrazione lampante ed evidente, e cioè che ormai la gente è indifferente! Guardate lì, su quella parete, guardate la faccia di quella bambina nella foto, guardatela, è una magnifica bambina. Ma vi rendete conto di quello che le fate perdere? La vostra inerzia non le farà mai conoscere il semplice
significa
to di una parola come "foglia", perché non esisterà più nemmeno un albero per colpa di gente come voi.
Dal film:
2002: la seconda odissea
Scheda film e trama
Frasi del film
Nell'anno 2002 dell'era moderna, un gigantesco monolito nero, sospeso in orbita tra Giove e Saturno, aveva indicato all'uomo la via delle stelle, la strada che in breve lo aveva condotto a un progresso tecnologico di migliaia di anni in pochi secondi. Uomini e donne a bordo di astronavi avevano iniziato la conquista e la colonizzazione dei pianeti del sistema solare. Quasi simultanea fu la scoperta della super-energia, per mezzo della quale era possibile lanciare nello spazio vere e proprie gigantesche isole artificiali del cosmo. Queste gigantesche isole del cosmo vennero inizialmente adibite ad uno scopo particolare: preservare in vita gli ultimi esemplari di quella flora e fauna che sulla Terra si erano ormai irrimediabilmente estinte. Il nostro pianeta infatti non era diventato altro che un'unica immensa sterminata città di dodicimila chilometri di diametro e di oltre cento miliardi di abitanti. Pertanto le ultime piante, le ultime foreste, gli ultimi animali erano stati trapiantati in un fantastico giardino dell'eden cosmico, sospeso a centinaia di milioni di chilometri dal sole, all'interno di enormi cupole di cristallo sospinte da immense astronavi. Qui, pochi uomini scelti e capaci badavano a preservare queste piante e questi animali che per loro ormai non avevano più né senso né
significa
to. Un lavoro duro e noioso, lontani per mesi e mesi da casa. Inevitabilmente, questo fatto un giorno finì per provocare la crisi.
Voce narrante
Dal film:
2002: la seconda odissea
Scheda film e trama
Frasi del film
[Conferenza stampa dopo la semifinale contro Connors, Wimbledon 1980]
Giornalista 1
: John, congratulazioni per la vittoria di oggi ma che vuoi dire in merito al tuo comportamento?
McEnroe
: Parliamo di tennis?
Giornalista 2
: Ti preoccupa la reputazione che ti sei fatto qui? Parlano più del tuo comportamento che del tuo tennis.
McEnroe
: Tu di certo parli più del mio comportamento che del tennis!
Giornalista 3
: John, ma credi sia giusto?
McEnroe
: No.
Giornalista 4
: Hai qualche rimorso per il modo in cui ti comporti?
McEnroe
: L'unico rimorso è di stare qui a parlare con voi. Di questo mi pento.
Giornalista 2
: Dici che qualcuno farà il tifo per te nella finale contro Borg?
McEnroe
: Sentite lo so che avete il vostro eroe, il vostro gentiluomo, Borg e vi serve un cattivo.
Giornalista 2
: Ma riuscirai a controllarti?
McEnroe
: Parliamo di tennis! Qualcuno ha delle domande sul tennis?
Giornalista 1
: Ti piace fare il cattivo? Credi che possa aiutarti a...
Giornalista 2
: Riuscirai a mantenere la...
McEnroe
: Perché non chiudi quella boccaccia?! Almeno le guardi le partite?
Giornalista 2
: Sì, le sto guardando.
McEnroe
: Che diavolo ne sapete voi di cosa
significa
giocare a tennis? Quando sono sul campo di tennis, do tutto me stesso! Capito? Tutto quello che ho resta su quel maledetto campo! Ma non potete capirlo perché voi non giocate!
Dal film:
Borg McEnroe
Scheda film e trama
Frasi del film
Lace Pennamin
: Ci ho provato a non innamorarmi di te.
George Malley
: E ci sei riuscita?
Lace
: Macché!...
[George ha appena saputo che gli restano pochi giorni o settimane di vita]
George
: Questo
significa
che mi amerai per il resto della mia vita?
Lace
: No. Ti amerò per il resto della mia.
Dal film:
Phenomenon
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho sniffato anche l'eroina, una o due volte, solo per capire che
significa
va drogarsi e poterlo aiutare meglio. Per fortuna, la droga non faceva per me. Il mio Caronte che mi traghettò fuori da quella relazione fu il giornalista Lino Jannuzzi. Quando Franco Angeli si vide tradito, mi lasciò.
Marina Ripa di Meana
Frasi di Marina Ripa di Meana
Una volta che sei nell'esercito, lei
significa
molto di più per te che solo una nonna. Lei è la regina. E poi all'improvviso, è come iniziare a realizzare, sai, wow, questo è un grosso problema. E poi ti viene la pelle d'oca e poi il resto.
Principe Harry
Frasi di Principe Harry
La vita, la musica, la strada preparano la condizione di trasferimento di esperienze e di trasmissioni che quasi sempre sono orali e vanno oltre gli stessi testimoni. Un laboratorio elaborante e non elaborato. Come diceva il maestro Carmelo Bene, il
significa
nte e non il
significa
to.
Enzo Avitabile
Frasi di Enzo Avitabile
Era inverno.
Soffiava il vento dalla steppa
E aveva freddo il Bambino nella grotta
Sul pendio della collina.
Lo scaldava l'alito del bue.
Gli animali domestici
stavano nell'antro,
Sulla mangiatoia aleggiava un tiepido vapore.
Scossisi dalle pelli la paglia del giaciglio
E i grani di miglio,
I pastori assonnati
Guardavano alla lontananza di mezzanotte.
Lontano c'era un campo innevato e un cimitero,
Staccionate, pietre tombali,
Stanghe di carri nella neve,
E il cielo sul cimitero pieno di stelle.
Ma vicino, ignota fino allora,
Più timida di un lumino
Alla finestrina di un capanno
Baluginava la stella sulla via di Betlemme.
Ardeva come un pagliaio, in disparte
Da cielo e da Dio,
Come il riverbero di un incendio,
Come masseria in fiamme e fuoco in un granaio.
Si alzava come un covone ardente
Di paglia e di fieno
In mezzo all'universo intero,
Allarmato da questa nuova stella.
La sovrastava un bagliore sempre più acceso
E qualcosa
significa
va,
E i tre scrutatori di stelle
Accorrevano al richiamo di fuochi mai visti.
Li seguivano i doni sui cammelli.
E gli asinelli bardati, uno più piccolo
Dell'altro, scendevano la montagna a piccoli passi.
E, come strana visione di tempi futuri,
si alzò in lontananza tutto ciò che avvenne poi.
Tutti i pensieri dei secoli, tutti i sogni, tutti i mondi,
Tutto l'avvenire di gallerie e musei,
Tutte le burle delle fate, tutte le opere dei maghi,
Tutti gli alberi di Natale del mondo, tutti i sogni dei bambini.
Tutto il tremolio delle candele accese, tutti i festoni,
Tutto lo sfarzo del luccichio colorato...
... Sempre più cattivo e furioso soffiava il vento dalla steppa...
Parte dello stagno era nascosta dalle cime degli ontani,
Ma l'altra si vedeva benissimo anche da qui.
Attraverso i nidi dei corvi e gli apici degli alberi.
I pastori riuscivano a distinguere bene
Come sull'argine andavano gli asini e i cammelli.
Andiamo con tutti, inchiniamoci al miracolo
Dissero allacciandosi le pelli.
Avevano caldo per la camminata nella neve.
Orme di piedi scalzi portavano alla capanna
Sulla radura chiara come fogli di mica.
A quelle orme, come a fiamma di moccolo,
Ringhiavano i cani sotto la luce della stella.
La notte di gelo pareva di fiaba,
E qualcuno dai monti nevosi di tormenta
Continuava a unirsi non visto a loro.
I cani si trascinavano guardandosi in giro inquieti,
E si stringevano al pastore e attendevano sventure.
Proprio per quella strada, proprio per quel luogo
passò qualche angelo nel folto della folla.
L'incorporeità li rendeva invisibili,
Ma il passo lasciava l'impronta del piede.
La gente in frotta s'affollava alla rupe.
Albeggiava. Si profilavano i tronchi dei cedri.
E voi chi siete? chiese Maria.
Siamo stirpe di pastori e inviati dal cielo.
Siamo venuti a dar lode a entrambi voialtri.
Non si può tutti insieme. Aspettate all'ingresso.
Grigia come cenere la foschia del mattino,
Battevano i piedi mulattieri e pecorai,
Chi era a piedi litigava con chi era a cavallo,
Presso il tronco cavo dell'abbeveratoio,
Mugghiavano i cammelli, scalpicciavano gli asini.
Albeggiava. L'alba spazzava dalla volta celeste
le ultime stelle, come granelli di cenere.
E di tutta l'innumerevole folla solo i Magi
Maria fece entrare nella fenditura della roccia.
Lui dormiva, tutto raggiante, nella mangiatoia di quercia,
come raggio di luna nelle profondità di un albero cavo.
Invece che pellicce di pecora
aveva labbra di asino e nari di bue.
Rimasero nell'ombra, in quel buio di stalla,
Sussurravano, trovando a stento le parole.
D'un tratto qualcuno nell'oscurità con la mano scostò
dalla mangiatoia un Mago verso sinistra,
E quello si voltò: dalla soglia alla Vergine
come un ospite guardava la Stella di Natale.
Boris Pasternak
Cit. da
La stella di Natale
Frasi di Boris Pasternak
Comandante Alastair Denniston
: Che cosa ci fa qui?
Alan Turing
: La signora ha detto di aspettare.
Comandante Alastair Denniston
: Nel mio ufficio?
[sarcastico]
Le ha detto anche di prepararsi un tè già che c'era?
Alan Turing
: Oh, no. Non l'ha detto.
Comandante Alastair Denniston
[sarcastico]
: E non le ha spiegato neanche il
significa
to della parola scherzare.
Alan Turing
: Perché, avrebbe dovuto?
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Si dice che Pitagora fu il primo a chiamarsi "filosofo", non soltanto inaugurando un nuovo nome, ma anche insegnandone anticipatamente e utilmente il relativo
significa
to. Infatti ‐ egli diceva ‐ gli uomini accedono alla vita come fa la folla alle feste nazionali
[...]
: alcuni infatti sono presi dal desiderio di ricchezza e di lusso, altri invece sono dominati dalla bramosia dell'autorità e del comando, nonché da folli rivalità. Ma il modo più puro di essere uomo è quello che ammette la contemplazione delle cose più belle, ed è questo l'uomo che Pitagora denomina "filosofo".
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
Warren, a te sembra giusto che questi giovanotti si prendano i nostri posti di lavoro? A me sembra una vera e propria cospirazione!
[ride]
Io il nostro Warren lo conosco forse da più anni di quanti molti di voi ne hanno vissuti. Warren e io veniamo da lontano, da molto lontano, dall'epoca pionieristica della Woodmen, ma questa è storia antica. E comunque io so bene cosa
significa
andare in pensione... e quello che voglio dire a te, ad alta voce, Warren, in modo che queste grandi genti sentano è che tutti questi bei regali laggiù non
significa
no proprio un bel niente e neanche questa cena
significa
un cavolo di niente... né la previdenza sociale e la pensione
significa
no un cavolo di niente, nessuna di queste vuote cerimonie
significa
un bel cavolo di niente! Quello che conta, quello che conta veramente, Warren, è la consapevolezza di aver dedicato la tua vita a qualcosa di importante, di essere stato produttivo, di aver lavorato per un'ottima compagnia, anzi... per una delle migliori compagnie di assicurazioni del nostro Paese, di aver creato una bella famiglia, di aver messo su una bella casa, di essere rispettato dalla tua comunità, di esserti creato amicizie meravigliose e durature. Se alla fine della sua carriera un uomo può guardarsi indietro e dire "io ho fatto bene il mio lavoro", allora può ritirarsi gloriosamente e godersi una ricchezza che va ben oltre quella monetaria. Perciò, voi giovani qui presenti, guardate e ammirate un vostro collega molto ricco!
[alla festa per il pensionamento di Warren]
Ray Nichols
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
Animali incredibili, le termiti, gli unici in grado di decomporre la cellulosa e liberare le sostanze nutritive che, altrimenti, rimarrebbero per sempre intrappolate nei tronchi marciti o negli steli. Senza termiti, uno spesso tappeto di vegetali morti soffocherebbe l'intero pianeta, ma ciò non accade grazie a un complesso di batteri e protozoi che vivono in simbiosi nella parte finale del loro intestino. Questi insetti sono peraltro una preziosa fonte di grassi e proteine per gli altri animali, uomo incluso, che in certe aree del mondo se ne cibava avidamente. Infine, i termitai consentono spesso il ripopolamento dopo un'alluvione, visto che restando emersi consentono la formazione di isole e il ritorno della vegetazione. Animali come questi, fondamentali per l'intero ecosistema terrestre, erano guardati dall'uomo come esseri inutili e in
significa
nti.
Mario Tozzi
Cit. da
Pianeta Terra: ultimo atto
Frasi di Mario Tozzi
«C'era una volta un paradosso, ma ora il tempo l'ha risolto», dice Amleto a Ofelia
[This was sometime a paradox, but now the time gives it proof]
. Shakespeare sta parlando dell'amore: il quale, naturalmente, è già un bel paradosso di per sé. Ma, come spesso accade, i poeti vedono più lontano di quanto essi stessi immaginino.
L'espressione paradoxon
significa
, infatti, «oltre l'opinione comune»
[da oxis, «furbo», e moron, «scemo». Cioè, letteralmente, «idiot savant»]
. E poiché gli individui possono anche essere intelligenti e colti, ma le masse sono sicuramente beote e ignoranti, l'opinione comune è quasi sempre sbagliata. Dunque, i paradossi sono quasi sempre pure e semplici verità, ed il tempo si diverte a sollevare lembi del grande velo che le nasconde.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
C'era una volta un paradosso ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il cattolicesimo si impicca dunque con la sua stessa corda: escludendo dalla comunità ecclesiale coloro che non ne accettano tutti i dogmi, si autodefinisce come una fede in cui nessuno può credere, in palese opposizione con il
significa
to originario della parola καθολικός, «che riguarda tutti».
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Cristo è la traslitterazione del termine greco christos, "unto", scelto dalla Bibbia dei Settanta per tradurre il termine ebraico mashiah, "messia", col quale l'Antico Testamento indicava colui che doveva venire a restaurare il regno di Israele.
Fra i tanti sedicenti Cristi o Messia della storia, i Vangeli canonici identificano il loro con Gesù: a sua volta la traslitterazione di Ye(ho)shua, "Dio salva" o "Dio aiuta", un nome comune ebraico che secondo Matteo
[Matteo, I, 21]
fu suggerito in sogno a Giuseppe da un angelo perché il figlio di Maria «avrebbe salvato il suo popolo dai suoi peccati». Cristiano, che ovviamente
significa
"seguace di Cristo", nella tradizione evangelica sta dunque ad indicare "seguace di Gesù", secondo un uso che gli Atti degli Apostoli
[Atti degli Apostoli, XI, 26]
fanno risalire alla comunità di Antiochia.
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) ‐ Incipit
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Il dibattito fra ragione e fede non è dunque un'accademica questione filosofica, ma una scelta di civiltà: stare dalla parte di Russell o di Padre Pio,
significa
contribuire all'andata verso l'era digitale o al ritorno verso i secoli bui. Decidiamo ora, per non doverci lamentare in seguito. E che Dio ci assista, soprattutto se non c'è.
[Paradossi del 16 giugno, Logica]
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il matematico impenitente
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Una bambina di Modena iscritta alla seconda elementare si ritrova in classe, unica italiana, con diciotto bimbi di altre etnie che la isolano durante la ricreazione, parlano altre lingue, non vanno alle sue feste e non la invitano alle loro. È la realtà di certi quartieri-ghetto poco frequentati dai radical chic, dove si sperimenta la sgradevole sensazione di sentirsi ospiti a casa propria e di subire quelle discriminazioni che in ogni parte del mondo insidiano le minoranze. L'aggravante è che la discriminata, in questo caso, è una bambina. Sua madre protesta, si rivolge ai giornali, infine getta la spugna e sposta la figlia in un altro istituto, dove gli extracomunitari sono sempre tanti, ma non più tutti. La scuola della discordia si difende ricordando che la metà dei bambini di quella classe è nata in Italia. Un particolare che soddisferà uno dei requisiti del futuro ius soli, ma che di per sé non
significa
nulla, se le famiglie di provenienza degli alunni continuano a educarli secondo i loro pregiudizi. Infatti, secondo le accuse, a fare precipitare la situazione sarebbe stata la mamma marocchina di una di queste bimbe, che avrebbe istigato la figlia a maltrattare la piccola modenese.
L'integrazione resta l'unica carta per una civiltà che ha smesso di fare figli e si ritrova a condividere i suoi spazi con chi invece di figli ne fa ancora. Ma come non la si favorisce erigendo muri, così non la si aiuta calando le braghe. E cioè creando ghetti in cui i pochi di origine italiana sono costretti a recitare la parte degli intrusi.
Massimo Gramellini
Cit. da
La pecora bianca, 'Il caffè', Corriere.it, 19 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
William Somerset
: L'assassino gli ha messo un secchio sotto e continuava a ingozzarlo, e se l'è presa anche con calma. Secondo il coroner può essere andato avanti per più di 12 ore. La gola della vittima era gonfia, forse per lo sforzo. Era decisamente al limite quando ha perso i sensi, l'assassino l'ha preso a calci ed è scoppiato.
David Mills
: Che sadico di merda, eh?
William Somerset
: Se vuoi ammazzare qualcuno gli spari, non ci perdi tanto tempo, è rischioso... a meno che l'atto in sé abbia un
significa
to.
Cap. Polizia
: Ma dai, un figlio di puttana ha un conto in sospeso con un ciccione e lo tortura a morte. Punto e basta.
William Somerset
: Nei sacchetti della spesa c'erano due scontrini, come dire che l'assassino ha fermato l'operazione e ha fatto un secondo viaggio al supermercato.
Cap. Polizia
: E allora?
David Mills
: Non guardi me, il caso è suo, io stavo sotto la pioggia.
William Somerset
: Questo è soltanto l'inizio.
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza.
Bisogna trovare la cultura sostanziosa. Se la troviamo, la prenderanno tutti gli affamati. Ma noi siamo così ipernutriti che, nella massa del nostro cibo, fatichiamo a distinguere quello sostanzioso. Invece chi è affamato fa proprio questa distinzione. Non rifiuterà il cibo vero per un capriccio. Se mangia un cibo,
significa
che è vero. Ma ne abbiamo poco, siamo poveri anche noi. Abbiamo dimenticato tutto ciò che ci ha nutriti, ciò che è essenziale, e ci accontentiamo dell'hors d'oeuvre. Cerchiamolo. Se riconosciamo di essere ignoranti anche noi capiremo che il nostro compito non è istruire chissà che popolo separato da noi, ma istruirci tutti, il più possibile, e maggiore è la compagnia, meglio sarà. Per prima cosa deve sparire questa divisione artificiale: popolo e non-popolo, intelligencija (questa distinzione nemmeno esiste: non so quanti contadini alfabetizzati conosco che sono decisamente più dotati per lo studio di un dottore di ricerca all'università) e si studierà non in una classetta con un maestrino, ma tutti insieme in una classona di milioni di persone con un grande maestro centenario che farà lezione non a qualche decina di studenti disposti in un'aula piccola ma a tutti i lettori, milioni. Proprio questo studio comune sarà la principale garanzia della sostanziosità, sarà la prova che farà scartare tutto ciò che è falso, artificioso, temporaneo.
Insegnare e imparare. Ma come?
Raccogliamoci, tutti noi che concordiamo su questo, e, ciascuno nel campo che meglio conosce, diffonderemo quelle grandi opere dell'ingegno umano che hanno reso gli uomini ciò che essi sono. Uniamoci e ci dedicheremo a raccogliere, scegliere, raggruppare e pubblicare tutto questo.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Discorso sulle edizioni popolari
Frasi di Lev Tolstoj
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