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Aforismi Vento - parte 7
Frasi trovate
:
2.231
I veri amici si aiutano a superare qualsiasi difficoltà.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
Quando gli amici sono uniti, non possono essere sconfitti.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
Gli amici non si ingannano mai e poi mai.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
I veri amici condividono anche le piccole cose che allietano la vita.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
Fra amici bisogna dire sempre la verità.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
I veri amici condividono i sogni e le speranze.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
I veri amici si prendono sempre cura uno dell'altro.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
I veri amici condividono anche il silenzio.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
Un amico capisce i limiti dell'altro e lo aiuta.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
Un amico si prende sempre cura della libertà dell'altro.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
Gli amici si danno man forte, si insegnano tante cose, condividono i successi e gli errori.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Frasi di Luis Sepúlveda
Potrei dire che Mix è il gatto di Max, oppure che Max è l'umano di Mix, ma come ci insegna la vita non è giusto che una persona sia padrona di un'altra persona o di un animale, quindi diciamo che Max e Mix, o Mix e Max, si vogliono bene.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico ‐ Incipit
Frasi di Luis Sepúlveda
Al tramonto cadde il
vento
sabbioso del deserto e il vecchio Mediterraneo unì il suo odore salmastro all'aroma sottile delle magnolie. Era il momento migliore per uscire dalla casa museo di Kavafis, povera ma dignitosa, e fare una passeggiata per le viuzze di Alessandria prima di tornare in albergo.
Luis Sepulveda
Cit. da
La lampada di Aladino e altri racconti per vincere l'oblio
Frasi di Luis Sepúlveda
Il cielo, che gravava minaccioso a pochi palmi dalle teste, sembrava una pancia d'asino rigonfia. Il
vento
, tiepido e appiccicoso, spazzava via alcune foglie morte e scuoteva con violenza i banani rachitici che decoravano la facciata del municipio.
I pochi abitanti di El Idilio, e un gruppo di avventurieri arrivati dai dintorni, si erano riuniti sul molo e aspettavano il loro turno per sedersi sulla poltrona portatile del dottor Rubicundo Loachamìn, il dentista, che leniva i dolori dei suoi pazienti con una curiosa sorta di anestesia orale.
Luis Sepulveda
Cit. da
Il vecchio che leggeva romanzi d'amore ‐ Incipit
Frasi di Luis Sepúlveda
«Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. È acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama
vento
, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia. Senti la pioggia. Apri le ali» miagolò Zorba. La gabbianella spiegò le ali. I riflettori la inondavano di luce e la pioggia le copriva di perle le piume. L'umano e il gatto la videro sollevare la testa con gli occhi chiusi. «La pioggia. L'acqua. Mi piace!» stridette. «Ora volerai» miagolò Zorba. «Ti voglio bene. Sei un gatto molto buono» stridette Fortunata avvicinandosi al bordo della balaustra- «Ora volerai. Il cielo sarà tutto tuo» miagolò Zorba.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
Frasi di Luis Sepúlveda
Zorba leccò la testa della piccola gabbiana. Rimpianse di non aver chiesto alla madre come si chiamava, perché se la figlia era destinata a proseguire il suo volo interrotto nella disgrazia, sarebbe stato bello che portasse il suo nome. «Visto che la pulcina ha avuto la fortuna di cadere sotto la nostra protezione» miagolò Colonnello, «propongo di chiamarla Fortunata» . «Per il fegato di merluzzo! È un bel nome!» approvò Sopra
vento
.
Luis Sepulveda
Cit. da
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
Frasi di Luis Sepúlveda
Vuoi sentire come ho cambiato la poesia sui gabbiani? "Ma il loro piccolo cuore, | lo stesso degli equilibristi, | per nulla sospira tanto, | come per quella pioggia sciocca, | che quasi sempre porta il
vento
, | che quasi sempre porta il sol."
Poeta
Dal film:
La gabbianella e il gatto
Scheda film e trama
Frasi del film
O patria mia, vedo le mura e gli archi
|
E le colonne e i simulacri e l'erme
|
Torri degli avi nostri,
|
Ma la gloria non vedo,
|
Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
|
I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
|
Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
|
Oimè quante ferite,
|
Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio,
|
Formosissima donna! Io chiedo al cielo
|
E al mondo: dite dite;
|
Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
|
Che di catene ha carche ambe le braccia;
|
Sì che sparte le chiome e senza velo
|
Siede in terra negletta e sconsolata,
|
Nascondendo la faccia
|
Tra le ginocchia, e piange.
|
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
|
Le genti a vincer nata
|
E nella fausta sorte e nella ria.
|
|
Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,
|
Mai non potrebbe il pianto
|
Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;
|
Che fosti donna, or sei povera ancella.
|
Chi di te parla o scrive,
|
Che, rimembrando il tuo passato vanto,
|
Non dica: già fu grande, or non è quella?
|
Perchè, perchè? dov'è la forza antica,
|
Dove l'armi e il valore e la costanza?
|
Chi ti discinse il brando?
|
Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
|
O qual tanta possanza
|
Valse a spogliarti il manto e l'auree bende?
|
Come cadesti o quando
|
Da tanta altezza in così basso loco?
|
Nessun pugna per te? non ti difende
|
Nessun de' tuoi? L'armi, qua l'armi: io solo
|
Combatterò, procomberò sol io.
|
Dammi, o ciel, che sia foco
|
Agl'italici petti il sangue mio.
|
|
Dove sono i tuoi figli? Odo suon d'armi
|
E di carri e di voci e di timballi:
|
In estranie contrade
|
Pugnano i tuoi figliuoli.
|
Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi,
|
Un fluttuar di fanti e di cavalli,
|
E fumo e polve, e luccicar di spade
|
Come tra nebbia lampi.
|
Nè ti conforti? e i tremebondi lumi
|
Piegar non soffri al dubitoso e
vento
?
|
A che pugna in quei campi
|
L'Itala gioventude? O numi, o numi:
|
Pugnan per altra terra itali acciari.
|
Oh misero colui che in guerra è spento,
|
Non per li patrii lidi e per la pia
|
Consorte e i figli cari,
|
Ma da nemici altrui,
|
Per altra gente, e non può dir morendo:
|
Alma terra natia,
|
La vita che mi desti ecco ti rendo.
|
|
Oh venturose e care e benedette
|
L'antiche età, che a morte
|
Per la patria correan le genti a squadre;
|
E voi sempre onorate e gloriose,
|
O tessaliche strette,
|
Dove la Persia e il fato assai men forte
|
Fu di poch'alme franche e generose!
|
Io credo che le piante e i sassi e l'onda
|
E le montagne vostre al passeggere
|
Con indistinta voce
|
Narrin siccome tutta quella sponda
|
Coprìr le invitte schiere
|
De' corpi ch'alla Grecia eran devoti.
|
Allor, vile e feroce,
|
Serse per l'Ellesponto si fuggia,
|
Fatto ludibrio agli ultimi nepoti;
|
E sul colle d'Antela, ove morendo
|
Si sottrasse da morte il santo stuolo,
|
Simonide salia,
|
Guardando l'etra e la marina e il suolo.
|
|
E di lacrime sparso ambe le guance,
|
E il petto ansante, e vacillante il piede,
|
Toglieasi in man la lira:
|
Beatissimi voi,
|
Ch'offriste il petto alle nemiche lance
|
Per amor di costei ch'al Sol vi diede;
|
Voi che la Grecia cole, e il mondo ammira.
|
Nell'armi e ne' perigli
|
Qual tanto amor le giovanette menti,
|
Qual nell'acerbo fato amor vi trasse?
|
Come sì lieta, o figli,
|
L'ora estrema vi parve, onde ridenti
|
Correste al passo lacrimoso e duro?
|
Parea ch'a danza e non a morte andasse
|
Ciascun de' vostri, o a splendido convito:
|
Ma v'attendea lo scuro
|
Tartaro, e l'onda morta;
|
Nè le spose vi foro o i figli accanto
|
Quando su l'aspro lito
|
Senza baci moriste e senza pianto.
|
|
Ma non senza de' Persi orrida pena
|
Ed immortale angoscia.
|
Come lion di tori entro una mandra
|
Or salta a quello in tergo e sì gli scava
|
Con le zanne la schiena,
|
Or questo fianco addenta or quella coscia;
|
Tal fra le Perse torme infuriava
|
L'ira de' greci petti e la virtute.
|
Ve' cavalli supini e cavalieri;
|
Vedi intralciare ai vinti
|
La fuga i carri e le tende cadute,
|
E correr fra' primieri
|
Pallido e scapigliato esso tiranno;
|
Ve' come infusi e tinti
|
Del barbarico sangue i greci eroi,
|
Cagione ai Persi d'infinito affanno,
|
A poco a poco vinti dalle piaghe,
|
L'un sopra l'altro cade. Oh viva, oh viva:
|
Beatissimi voi
|
Mentre nel mondo si favelli o scriva.
|
|
Prima divelte, in mar precipitando,
|
Spente nell'imo strideran le stelle,
|
Che la memoria e il vostro
|
Amor trascorra o scemi.
|
La vostra tomba è un'ara; e qua mostrando
|
Verran le madri ai parvoli le belle
|
Orme del vostro sangue. Ecco io mi prostro,
|
O benedetti, al suolo,
|
E bacio questi sassi e queste zolle,
|
Che fien lodate e chiare eternamente
|
Dall'uno all'altro polo.
|
Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle
|
Fosse del sangue mio quest'alma terra.
|
Che se il fato è diverso, e non consente
|
Ch'io per la Grecia i moribondi lumi
|
Chiuda prostrato in guerra,
|
Così la vereconda
|
Fama del vostro vate appo i futuri
|
Possa, volendo i numi,
|
Tanto durar quanto la vostra duri.
Giacomo Leopardi
Titolo della poesia:
All'Italia
Frasi di Giacomo Leopardi
Cautela. Occhio alle generalizzazioni. Lo so, sarò troppo prudente; ma quando leggo «le donne dicono questo», «le donne fanno quest'altro», «le donne pensano quest'altro ancora» di
vento
subito sospettosa. Esattamente come quando leggo «gli uomini sono così e così». Per me esistono innanzi tutto le persone con le loro storie.
Luisella Costamagna
Cit. da
Noi che costruiamo gli uomini
Frasi di Luisella Costamagna
La maturità.
Che momento particolare nella vita di ogni adolescente.
Una fine emozionante e uno spa
vento
so inizio.
Il termine di ogni certezza, della routine scolastica e l'ingresso nel mondo degli adulti.
Una soglia. Con la consapevolezza che da un momento all'altro il tuo futuro sarà nelle tue mani.
Sofia Viscardi
Cit. da
Abbastanza
‐ Incipit
Frasi di Sofia Viscardi
Caro Casalino, la smetta di fare casino. I decreti che il suo presidente del Consiglio auto-emette ogni tre giorni per risolvere con mezzi nuovi sempre lo stesso problema sono imprecisi, lacunosi e per lo più dannosi. A volte sono anche tragicomici, come quando a ogni girar del
vento
cambia idea su passeggiate, corsette, metrature di libertà e cani. Altre volte sono semplicemente tragici, come quando è palese che il governo non sa distinguere tra attività economiche essenziali e secondarie. Tuttavia, il modo con il quale il premier comunica le proprie decisioni è perfino peggiore del contenuto delle stesse. Una pletorica e non richiesta introduzione volta a convincere gli italiani che lui è il migliore, e un contenuto informativo scarso e confuso sul contenuto dei divieti che egli ci pone per proteggerci.
Lo so che siete al massimo del gradimento popolare, ma non illudetevi. Pasturando da tempo in M5S, lei sa benissimo che bastano pochi mesi per bruciare due terzi del consenso. La fiducia che vi arriva dagli italiani è emotiva e transitoria, figlia del panico nel quale li avete gettati. Winston Churchill, al quale Conte indegnamente si accomuna, veniva osannato in strada come un dio dopo aver vinto la seconda guerra mondiale, ma questo non impedì agli inglesi di licenziarlo alle prime elezioni libere che seguirono il conflitto. Siccome in quest' era l' apparenza conta più della sostanza, lei Casalino, gioca un ruolo decisivo. Però la stampa le conviene provarla a gestirla, anziché tagliarla fuori, come ha fatto inducendo il premier a comunicare attraverso la sua pagina personale su Facebook i contenuti di un decreto che ancora non era stato varato e che limitava la libertà di tutti.
Pietro Senaldi
Cit. da
liberoquotidiano.it, 25 marzo 2020
Frasi di Pietro Senaldi
Egregio signore, ultimamente Lei mi scrisse che Ottomar Starke avrebbe disegnato la copertina de La metamorfosi. Mi sono preso un piccolo, probabilmente inutile spa
vento
. Inutile stando a ciò che conosco di quell'artista in Napoleone. Mi è venuto in mente, siccome Starke è un vero illustratore, che forse potrebbe voler disegnare l'insetto. Questo no, per favore, questo no! Non voglio limitare la sua libertà d'azione, voglio soltanto avanzare una preghiera derivante dalla mia conoscenza, ovviamente migliore, della storia. L'insetto non può essere disegnato. Ma non può neppure essere mostrato da lontano. Se questa intenzione non sussiste, se, dunque, la mia richiesta è ridicola, tanto meglio. A Lei sarei grato se volesse trasmettere il mio desiderio. Se potessi fare una proposta per una illustrazione, sceglierei scene come: i genitori e il procuratore dinanzi alla porta chiusa o, ancor meglio, i genitori e la sorella nella stanza illuminata, mentre la porta che dà nella stanza attigua, totalmente oscura, è aperta.
[Da una lettera all'editore Kurt Wolff, in merito alla copertina del racconto La metamorfosi, in corso di pubblicazione; citato in Abraham Yehoshua, Kafka e il suo doppio, Corriere della Sera, 6 luglio 2007]
Franz Kafka
Frasi di Franz Kafka
Scott
: Mettiamola diversamente... Quanto deve essere spesso un pezzo del vostro "plexiglas" grande diciotto metri per tre per sostenere la pressione di cinquecento metri cubici d'acqua?
Nichols
: È semplice, quindici centimetri. Abbiamo in lavorazione pezzi così.
Scott
: Sì, ho notato... Adesso supponga, solo supponga, che io le possa mostrare il modo per fabbricare una parete che possa servire allo stesso scopo... Ma spessa solo due centimetri e mezzo. Sarebbe una cosa molto interessante per lei, eh?
Nichols
: Sta scherzando!
McCoy
: Potrebbe il professore usare il suo computer?
Nichols
: Prego.
[Scott si siede davanti al computer]
Scott
: Computer? Computer? Ah!
[prende il mouse e lo usa come microfono]
Salve, computer!
Nichols
: Forse usando la tastiera...
Scott
: La testiera... Pittoresco.
[digita a velocità miracolosa la formula]
Nichols
: Alluminio trasparente, vedo bene?!?
Scott
: L'hai detto, amico...
Nichols
: Aspetti, ci vorranno anni solo per calcolare la dinamica di questa matrice!
McCoy
: Sì, ma lei diventerebbe ricco al di sopra di qualunque brama di ricchezza!
Scott
: Allora, pensa che questa cosa le interessi... O premo il tasto e cancello tutto quanto?
Nichols
: No!!! No.
[una signora fa per entrare nell'ufficio]
Non ora Madeline!!
[lei esce]
Ma con esattezza, che cosa avete in mente?
McCoy
: Be', ci lasci parlare un attimo da soli...
[prende in disparte Scott]
Naturalmente ti rendi conto che se gli riveliamo la formula noi alteriamo il futuro?
Scott
: No, perché? Chi ci dice che non è stato lui, l'in
vento
re?
McCoy
: Mhhh. Già...
Dal film:
Star Trek IV - Rotta verso la Terra
Scheda film e trama
Frasi del film
Ambasciatore Klingon
: Osservate questo, il genio malefico di questa vicenda! James T. Kirk, traditore e terrorista! Egli è il responsabile dell'uccisione di un intero equipaggio e del furto di una nave di Klingon! Inarrerò ora l'ordito delle sue azioni: proprio mentre questa Federazione stava negoziando un trattato di pace con noi, Kirk segretamente concepiva la torpedine Genesis ideata da suo figlio e successivamente fatta esplodere dallo stesso ammiraglio! Il risultato di questa spa
vento
sa deflagrazione è stato l'eufemisticamente chiamato pianeta "Genesis", una base segreta dalla quale sferrare l'attacco per l'annientamento di Klingon e del suo popolo! Noi chiediamo l'estradizione di Kirk, noi invochiamo giustizia!!
Sarek
: Il modo di concepire la giustizia della gente di Klingon è piuttosto soggettivo, Signor Presidente. "Genesis" era un nome perfetto: la nascita della vita, non la morte. Sono stati quelli di Klingon che hanno versato il primo sangue nel tentativo di impossessarsi dei segreti di Genesis.
Ambasciatore Klingon
: Diffidate di costui, è un vulcaniano e come tutti quelli del suo popolo, non merita fiducia!
Sarek
: Non ha forse la vostra nave distrutto la USS Grissom? I vostri uomini non hanno ucciso il figlio di Kirk? Negate questi fatti?
Ambasciatore Klingon
: Noi non neghiamo nulla... Abbiamo il diritto di preservare la nostra razza!
Sarek
: Avete il diritto di uccidere impunemente?
Ambasciatore Klingon
: Con quale...!
[la corte si fa rumorosa]
Presidente
: Silenzio! Silenzio! Non saranno tollerate altre intemperanze.
Sarek
: Signor Presidente, sono qui per parlare per conto dell'accusato.
Ambasciatore Klingon
: Opposizione, Presidente! Suo figlio è stato salvato da Kirk!
Presidente
: Signor ambasciatore, con tutto il rispetto, il Consiglio Federale ha già deliberato.
Ambasciatore Klingon
: Quindi Kirk non sarà punito?
Presidente
: L'ammiraglio Kirk è stato accusato di nove violazioni del regolamento della Flotta Stellare.
Ambasciatore Klingon
: Regolamento della Flotta Stellare?! Questo è un oltraggio! Ricordate quanto vi dico: non ci sarà più pace finché Kirk sarà vivo!
Dal film:
Star Trek IV - Rotta verso la Terra
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel mio paese si narra che Allah disse al
vento
del sud: "da te darò vita al cavallo arabo". "Così sia", disse il
vento
. Allora colse un suo soffio e lo legò alla criniera dell'animale affinché non dimenticasse mai la sua origine, ma il cavallo era cosi veloce e astuto che nessuno poteva montarlo, solo Ismaele, il primo dei fedeli, riuscì a domare tutto quell'impeto e lo chiamò Quailan, l'antilope nera. Credo che tu sia più difficile da domare di quel cavallo, non saprei nemmeno che nome darti.
Hussan
Dal film:
Valerie - Diario di una ninfomane
Scheda film e trama
Frasi del film
Un uccello chiuso in gabbia in primavera sa perfettamente che c'è qualcosa per cui egli è adatto, sa benissimo che c'è qualcosa da fare, ma che non può fare; che cosa è? non se lo ricorda bene, ha delle idee vaghe e dice a se stesso: «Gli altri fanno il nido e i loro piccoli e allevano la covata», e batte la testa contro le sbarre della gabbia. E la gabbia rimane chiusa, e lui è pazzo di dolore. «Ecco un e fannullone» dice altro uccello che passa di là, « quello é come uno che vive di rendita.» Intanto il prigioniero continua a un vivere e non muore, nulla traspare di quello che prova, sta bene e il raggio di sole riesce a rallegrarlo. Ma arriva il tempo della migrazione. Accessi di malinconia- ma i ragazzi che lo curano nella sua gabbia si dicono che ha tutto ciò che può desiderare- però lui sta a guardare fuori il cielo turgido, carico di tempesta, e sente in sé la rivolta contro la propria fatalità. «lo sono in gabbia, sono in prigione, e non mi manca dunque niente, imbecilli? Ho tutto ciò che mi serve! Ah, di grazia, la libertà, essere un uccello come tutti gli altri!»
Quel tipo di fannullone è come quell'uccello fannullone.
E gli uomini si trovano spesso nell'impossibilità di fare qualcosa, prigionieri di non so quale gabbia orribile, orribile, spa
vento
samente orribile.
Lo so che c'è anche la liberazione, la liberazione tardiva. Una reputazione rovinata a torto o a ragione, la timidezza, la fatalità delle circostanze, la disgrazia, ecco tutto quello che rende gli uomini dei prigionieri.
Vincent van Gogh
Cit. da
Lettere a Theo
Frasi di Vincent van Gogh
[L'inter
vento
umanitario per il terremoto di Haiti]
Ci sono enormi organizzazioni coinvolte e moltissimo da fare, ma la situazione è patetica, e tutto si sarebbe potuto gestire molto meglio.
Guido Bertolaso
Cit. da
Corriere.it, 24 gennaio 2010
Frasi di Guido Bertolaso
Non potete più valutare i rapporti di forza sulla base di chi ha più uomini. In passato, quando una battaglia era risolta con i pugni o le baionette, era decisivo il numero di uomini o di baionette che ciascuna parte poteva schierare. Poi, quando apparve il cannone, non aveva necessariamente il soprav
vento
il contendente con più truppe. Ed ora con la comparsa della bomba atomica, il numero di truppe ciascuna parte non determina né variazioni tra i rapporti effettivi di forza né l'esito d'una guerra. Più truppe su un lato, più vittime per le bombe dell'altro.
Nikita Kruscev
Cit. da
Kruscev ricorda
Frasi di Nikita Kruscev
Leo
: Stavi correndo da lui
[Jin]
? Perché mi vuoi abbandonare? Tu sei l'unico amore della mia vita. Sei libera di non amarmi, ma non ti permetto di tornare da lui! Non te lo posso permettere. Perdonami... sei tu che mi hai costretto.
Mei
: Sapevo... che l'avresti fatto...
Leo
:
[Corre verso di lei e prende Xiao Mei tra le braccia]
Lo sapevi! Eppure sei fuggita! Dimmi perché... voglio sapere perché! Perché sei fuggita, perché?!?
Mei
: Per essere... libera come il
vento
.
[Si accascia a terra, apparentemente morta]
Dal film:
La foresta dei pugnali volanti
Scheda film e trama
Frasi del film
Mei
: Dicevate che il
vento
non si può mai fermare.
Jin
: Una brezza giocosa può farlo, se ne ha il desiderio.
Mei
: Perché siete tornato?
Jin
: Perché non riesco... a starti lontano.
Dal film:
La foresta dei pugnali volanti
Scheda film e trama
Frasi del film
Mei
: Voglio che vi fermiate a pensare.
Jin
: Il
vento
non può fermarsi.
Mei
: Non può nemmeno per me?
Jin
: Il
vento
va lontano. E dietro di sé non lascia tracce. Ora capisci perché ti ho detto di chiamarmi
Vento
?
Dal film:
La foresta dei pugnali volanti
Scheda film e trama
Frasi del film
In un film di Woody Allen di cinquant'anni fa, Il dittatore dello Stato libero di Bananas, repubblica immaginaria del Centroamerica, il protagonista dall'oggi al domani decretava che la lingua ufficiale del Paese non sarebbe più stata lo spagnolo bensì lo svedese. A seguito di questa decisione ingiustificata, la popolazione si rivoltava e lo destituiva. La pellicola mi è tornata in mente assistendo alle contorsioni mediatiche del governo nell' affrontare il coronavirus. In un amen l' Italia è passata da essere il Paese che «aveva preso le misure più efficaci contro l' influenza cinese» - copyright del premier Conte - alla nazione più infetta dopo la Cina, con comuni chiusi per quarantena, coprifuoco, scuole serrate, esercito in strada e vita pubblica paralizzata. Dall'oggi al domani poi, il
vento
è nuovamente cambiato, i bar sono stati riaperti fino a sera, gli uffici pubblici hanno abbandonato il telelavoro e gli amministratori hanno fatto a gara per farsi fotografare in luoghi affollati con l' aperitivo in mano. Siccome noi italiani siamo vaccinati all' inadeguatezza e alla schizofrenia di chi ci guida più che al virus, non ci sono segnali di rivolta.
Pietro Senaldi
Cit. da
liberoquotidiano.it, 1 marzo 2020
Frasi di Pietro Senaldi
Alla fine i numeri coprono tutto, ma devono farlo senza annullare gli altri valori. Sono gli altri valori, quelli non misurabili, che devono concorrere a migliorare i numeri. Un mercante intellettuale - uomo di pensiero, di studi, di ricerche e di teorie applicate - deve saper volare alto alla continua ricerca di confini ancora sconosciuti, ma deve essere molto attento alla matematica perchè, alla fine, saranno i numeri a garantire lo sviluppo del mestiere che egli ama. La matematica non è cattiva. E' considerata cattiva da chi non la conosce. La matematica non va contro le emozioni, può perfino essere essa stessa creatrice di emozioni. La matematica entra in gioco in ogni momento del business, in ogni decisione d'impresa, e perciò va integrata con valori estetici e spirituali. E' indispensabile che un mercante di successo creda nella supremazia della matematica.
Oscar Farinetti
Cit. da
Il mercante di utopie. La storia di Oscar Farinetti, l'in
vento
re di Eataly, di Anna Sartorio, 2008
Frasi di Oscar Farinetti
La narrazione univoca della donna funzionale ‐ sposa e madre ‐ impone alle donne di muoversi dentro ruoli rigidi e le condanna a essere considerate sovversive e marginali ogni qualvolta provino a immaginarsi in modo alternativo. Per contro, la medesima narrazione impone ai mariti il ruolo dominante e le frustrazioni che ne derivano qualora si tenti una relazione più equa.
Michela Murgia
Cit. da
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
A lungo mi sono chiesta come fosse possibile che persone intelligenti, il più delle volte colte, spesso autonome economicamente, accettassero di essere oggetto di violenza all'interno della propria relazione. Adesso so che contano l'educazione femminile, frutto di secoli di addestramento alla subordinazione, e anche la parallela formazione maschile, imbevuta di proiezioni dominanti e possessive. Contano i modelli sociali patriarcali, e conta moltissimo la sensibilità popolare educata all'idea che uno schiaffo sia solo una carezza veloce, nella convinzione diffusa che l'amore sia tale anche quando procura occhi pesti, zigomi lividi e sospette cadute dalle scale. Conta perfino che ogni titolo di quotidiano insista nel definire «delitto passionale» l'omicidio di una donna per mano del suo uomo, come se la morte fosse amore portato alle sue estreme conseguenze.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
L'obiettivo di costruire un immaginario patriarcale normalizzato viene perseguito sia con apposite narrazioni distorte sia attraverso un silenzio chirurgico sui passaggi della Scrittura che sono contraddittori o non funzionali. Nella Bibbia sono decine le immagini femminili di Dio che sono state deliberatamente ignorate nei processi di costruzione dell'immaginario. Questa mutilazione simbolica ha privato le donne del diritto di riconoscersi «a immagine di Dio» in un Dio che fosse anche a loro immagine. Agli uomini è stata invece sottratta la possibilità di vivere la ricchezza di una spiritualità della reciprocità: essi sono costretti a pensarsi dentro una relazione con Dio in termini esclusivamente virili, in un cortocircuito simbolico talvolta surreale.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Perché una parola semplice come il no entrasse a far parte del vocabolario delle donne italiane bisognò aspettare gli anni Settanta, quando le donne in piazza, gridando a gran voce lo slogan «io sono mia», affermarono come assoluta ed esclusiva la libertà di disporre di se stesse e del proprio corpo. Era e resta ancora difficile abbattere il condizionamento di decine d'anni di educazione al consenso. Mentre l'uomo per generazioni è stato incoraggiato sin da bambino a essere volitivo e perentorio ‐ e probabilmente più manifestava la propensione al rifiuto, più di lui si diceva che avesse «carattere» ‐ alle bambine si insegnava invece la virtù dell'obbedienza, a essere compiacenti, inculcando in loro l'idea che il no fosse scortesia e il rifiuto superbia e presunzione di sé. In questo modo le donne sono cresciute con l'idea di essere una specie consenziente, ma ha finito per radicarsi anche negli uomini l'errata convinzione che le donne quando dicono no in realtà vogliano dire forse, e quando dicono forse è perché in fondo desiderano dire sì. Su questo sfondo culturale, i rifiuti delle donne non sono quasi mai considerati una cosa seria.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
L'educazione religiosa alla ritrosia sessuale ha generato nelle donne una condizione di forte ipocrisia tra il dover dire e il voler fare, condannando alla clandestinità il loro desiderio e imponendo agli uomini una visione distorta del complesso mondo erotico femminile, che a lungo è stato ignorato. Il concedersi o negarsi al desiderio maschile finì per essere l'unica forma di potere permessa alle donne, e i tempi e i modi della contrattazione del consenso al rapporto sessuale divennero il solo spazio per esercitarlo.
Michela Murgia
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Frasi di Michela Murgia
La dottrina del peccato originale è fondamentale per capire perché le donne cattoliche abbiano di fatto collaborato all'oppressione di se stesse. La condizione di debito spirituale permanente tiene infatti in piedi una situazione parallela di ricatto stabile, giocata di continuo dal pulpito al confessionale, dal linguaggio del catechismo a quello della liturgia. Se non si capisce il meccanismo non si comprenderà mai la docilità, e persino la complicità, di tutte le donne credenti che nei secoli si sono dovute forzatamente veder rappresentate solo con l'immagine e il ruolo che altri avevano deciso per loro. Una immagine che solo fino a un certo punto è quella di Maria. Anzi, si potrebbe affermare che alla costruzione di una figura di donna docile e funzionale sia stata piegata anche la madre di Cristo, attraverso un processo di progressiva eliminazione dal racconto popolare di tutti gli aspetti della sua figura che non sostenevano questa rappresentazione.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Il processo di riappropriazione della propria complessità per le donne deve passare attraverso la costruzione di un sano immaginario del limite. È una questione di sopravvivenza, e non solo in rapporto a se stesse, perché la donna rappresentata da Maria offre anche all'uomo un modello inaccessibile e frustrante con cui rapportarsi. Impossibile da possedere, intangibile al tempo e alla sua consunzione, la donna-santuario resta un mistero davanti al quale o ci si inginocchia o si bestemmia.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
La morte di Maria è stata cancellata e sottratta alla rappresentazione, cristallizzando per tutte le donne un modello divinizzato a cui nessuna può accostarsi con qualche speranza di identificazione. Nell'iconografia dominante, quella che ha fondato il nostro immaginario collettivo, la madre di Cristo ha con la morte un rapporto di sola contemplazione: è la Mater Dolorosa ai piedi della croce, icona del dolore permanente al capezzale della fine di un altro. Questo silenzioso Stabat è la pietra miliare della costruzione dell'idea di Maria come vestale afflitta e funzionale, predestinata a divenire il modello ferreo per la femminilità di quasi venti secoli.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Essere identificati come vittime è una condizione che dovrebbe essere transitoria per chiunque, legata a precise circostanze. Non si è vittime per il solo fatto di esistere come femmine invece che come maschi, ma lo si è sempre di qualcosa o di qualcuno. Il tentativo di trasformare le persone in vittime permanenti a prescindere dalle circostanze costringe la vittima al ruolo di vittimizzata, che è un'altra forma di violenza, più sottile e pervasiva, perché impone una condizione di passività che preclude la facoltà di riscattarsi. Il soggetto non può tentare di uscire dalla condizione di vittima, perché intorno ha un intero sistema che gli impedisce di essere qualcosa di diverso.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Una parte rilevante del nostro immaginario si gioca sulla rappresentazione della morte, e anche sulla sua mancata rappresentazione. L'assunto che la cultura occidentale moderna neghi l'idea della morte è talmente condiviso che se entrasse in un articolo della Costituzione ben pochi se ne lagnerebbero.
[...]
A stare attenti ci si rende conto che in realtà la morte è continuamente presente nelle rappresentazioni che fondano l'immaginario pubblico. Ma questa messa in scena riguarda solo un determinato tipo di morte, ed esclude invece tutte le altre. L'unico discorso socialmente consentito intorno alla morte è quello che racconta pubblicamente la fine maschile, che non è affatto negata.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Sono sempre stata convinta che l'educazione cattolica abbia ancora un ruolo fondamentale nel fornire chiavi di lettura al nostro mondo, e anche quando crescendo molti abbandonano le convinzioni di fede o quando non le hanno mai avute, quell'imprinting culturale non viene meno, anzi continua a condizionare il nostro stare insieme da uomini e donne con tanta più efficacia quanto meno viene compreso e criticato. In Italia le persone che ricevono questo tipo di educazione continuano a essere la schiacciante maggioranza, e quelli che non la ricevono comunque la assorbono. Quindi nessuno può considerarne irrilevanti gli effetti o evitare di fare i conti con le sue conseguenze sulla vita di tutti e di tutte.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Da cristiana dentro la Chiesa avevo patito spesso rappresentazioni limitate e fuorvianti di me come donna, il più delle volte contrabbandate attraverso altrettanto povere interpretazioni della complessa figura di Maria di Nazareth. Ho sofferto quando le ho riconosciute nel magistero dei papi, ma ancora di più quando le ho viste passare sotto traccia nella pastorale comune, nella preghiera popolare, nell'arte visiva e nella musica religiosa, cioè in tutti quei veicoli ad alto impatto emotivo e bassissimo conflitto critico che fondano le nostre convinzioni molto più di quanto possiamo arrivare a stimare, specialmente quando le assimiliamo da bambini.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
Frasi di Michela Murgia
Era l'8 marzo del 2009.
Lo ricordo bene perché c'era un freddo di tale intensità che durante la notte abbiamo dovuto sollevare i tappeti di lana dal pavimento per metterli sul letto in aggiunta alle coperte. Il paese di Austis è alle pendici della Barbagia, abbastanza distante dalle spiagge da obbligarti a fare i conti con una faccia dell'isola molto diversa da quella delle cartoline estive; ma io ci stavo andando per affrontare ben altri pregiudizi. La circostanza era tra le più improbabili: la signora Lucia Chessa, sindaco del paese, mi aveva invitata a intervenire a un convegno provocatoriamente intitolato Donne e Chiesa: un risarcimento possibile?, tema sul quale dovevano esprimersi anche Marinella Perroni e Cristina Simonelli, due dottoresse teologhe rispettivamente specializzate in biblistica e patristica.
Michela Murgia
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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
‐ Incipit
Frasi di Michela Murgia
I
|
Siamo gli uomini vuoti
|
Siamo gli uomini impagliati
|
Che appoggiano l'un l'altro
|
La testa piena di paglia. Ahimè!
|
Le nostre voci secche, quando noi
|
Insieme mormoriamo
|
Sono quiete e senza senso
|
Come
vento
nell'erba rinsecchita
|
O come zampe di topo sopra vetri infranti
|
Nella nostra arida cantina
|
|
Figura senza forma, ombra senza colore,
|
Forza paralizzata, gesto privo di moto;
|
|
Coloro che han traghettato
|
Con occhi diritti, all'altro regno della morte
|
Ci ricordano ‐ se pure lo fanno ‐ non come anime
|
Perdute e violente, ma solo
|
Come gli uomini vuoti Gli uomini impagliati..
|
|
II
|
Occhi che in sogno non oso incontrare
|
Nel regno di sogno della morte
|
Questi occhi non appaiono:
|
Laggiù gli occhi sono
|
Luce di sole su una colonna infranta
|
|
Laggiù un albero ondeggia
|
E voci vi sono
|
Nel cantare del
vento
|
Più distanti e più solenni
|
Di una stella che si spegne.
|
|
Non lasciate che sia più vicino
|
Nel regno di sogno della morte
|
Lasciate anche che porti
|
Travestimenti così deliberati
|
Pelliccia di topo, pelliccia di cornacchia, doghe incrociate
|
In un campo
|
Comportandomi come si comporta il
vento
|
Non più vicino ‐
|
|
Non quel finale incontro
|
Nel regno del crepuscolo
|
|
III
|
Questa è la terra morta
|
Questa è la terra dei cactus
|
Qui le immagini di pietra
|
Sorgono, e qui ricevono
|
La supplica della mano di un morto
|
Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo.
|
È proprio così
|
Nell'altro regno della morte
|
Svegliandoci soli
|
Nell'ora in cui tremiamo
|
Di tenerezza
|
Le labbra che vorrebbero baciare
|
Innalzano preghiere a quella pietra infranta.
|
|
IV
|
Gli occhi non sono qui
|
Qui non vi sono occhi
|
In questa valle di stelle morenti
|
In questa valle vuota
|
Questa mascella spezzata dei nostri regni perduti
|
In quest'ultimo dei luoghi d'incontro
|
Noi brancoliamo insieme
|
Evitiamo di parlare
|
Ammassati su questa riva del tumido fiume
|
Privati della vista, a meno che
|
Gli occhi non ricompaiano
|
Come la stella perpetua
|
Rosa di molte foglie
|
Del regno di tramonto della morte
|
La speranza soltanto Degli uomini vuoti.
|
|
V
|
Qui noi giriamo attorno al fico d'India
|
Fico d'India fico d'India
|
Qui noi giriamo attorno al fico d'India
|
Alle cinque del mattino.
|
|
Fra l'idea
|
E la realtà
|
Fra il movimento
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E l'atto
|
Cade l'Ombra
|
|
Perché Tuo è il Regno
|
Fra la concezione
|
E la creazione
|
Fra l'emozione
|
E la responsione Cade l'Ombra
|
|
La vita è molto lunga
|
Fra il desiderio
|
E lo spasmo
|
Fra la potenza
|
E l'esistenza
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Fra l'essenza
|
E la discendenza
|
Cade l'Ombra
|
|
Perché Tuo è il Regno
|
Perché Tuo è
|
La vita è
|
Perché Tuo è il
|
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
È questo il modo in cui finisce il mondo
|
Non già con uno schianto ma con un lamento.
Thomas Stearns Eliot
Titolo della poesia:
Gli uomini vuoti (The Hollow Men), 1925
Frasi di Thomas Stearns Eliot
Oltre alla catastrofe creata da questa guerra, c'è anche il fatto che l'inter
vento
americano non è stato autorizzato dal Congresso e, quindi, è incostituzionale. L'Articolo 1 della Costituzione afferma chiaramente che è il Congresso, non il Presidente, che ha il potere di dichiarare guerra.
Bernie Sanders
Frasi di Bernie Sanders
Non si cambia il mondo dalla sera alla mattina. Penso però che è molto chiaro che ideologicamente, e da una prospettiva dei movimenti di base, il
vento
soffia dalla nostra parte.
Bernie Sanders
Frasi di Bernie Sanders
Duecentoquarantadue. Marco Travaglio qualche giorno fa ha detto in una intervista che il morbillo "era considerato un tagliando". Marco Travaglio è nato nel 1964. Nel 1964 242 bambini sotto i cinque anni sono stati uccisi dal morbillo. Sono 242 se io di
vento
Senatore, rimangono 242 se io mi candido con il PD, non cambia il numero se lascio l'università e mi metto a fare il pittore, sono 242 anche se io alle elezioni non vado a votare. È un numero, un numero agghiacciante e non un'opinione. Ora io chiedo a voi (e pure a Travaglio) di immaginarvi duecentoquarantadue piccole bare bianche, duecentoquarantadue banchi d'asilo vuoti per sempre, duecentoquarantadue funerali e oltre quattrocento genitori nel dolore per la perdita di un bambino. Poi, dopo avere fatto questo esercizio mentale, provate a definire la causa di tutto questo "un tagliando".
Roberto Burioni
Cit. da
Da un post sulla sua pagina Facebook, 21 gennaio 2018
Frasi di Roberto Burioni
L'ignoranza s
vento
lata come bandiera | Il sonno della ragione vota Lega
Marracash
Cit. da
Quelli che non pensano - Il cervello
Frasi di Marracash
Giudice
: La nostra commissione
[atletica della Pennsylvania]
in piena coscienza non può rilasciarle l'autorizzazione
[a tornare a combattere]
, petanto la sua richiesta è respinta.
[...]
[Rocky sta per uscire dall'aula, poi torna sui suoi passi]
Rocky Balboa
: Ma io non ho nessun diritto?
Giudice
: Di che diritti parla?
Rocky
: Di quelli di un documento storico, esposto qua vicino.
Giudice
: Intende la Carta dei diritti?
Rocky
: Sì. Non dice per caso che bisogna tendere alla felicità dell'uomo?
Giudice
: Sì, "la ricerca della felicità", ma qual è il punto?
Rocky
: Il punto è che io vi ho fatto una richiesta che vi imbarazza, vero?
Giudice
: Noi ci siamo pronunciati nel suo interesse.
Rocky Balboa
: Vi ringrazio, ma mi sembra che abbiate pensato più al vostro interesse che al mio. Sì, perché quello a cui mi volete obbligare a rinunciare per la vostra tranquillità, ha un prezzo troppo alto, altissimo, da pagare! Con la scusa di fare il vostro lavoro mi state impedendo di fare il mio. Se uno supera gli esami, se è idoneo ad affrontare la battaglia che lo separa dal suo obiettivo, chi può fermarlo? Sono sicuro che tra voi c'è qualcuno che non vuole lasciarsi alle spalle qualcosa di incompiuto, ci scommetto la vita! Ma se superi tutte le prove, chi può dirti di no? Chi può dirtelo? Chi?! Nessuno può dirlo! E' un dovere dare ascolto a quello che sentiamo dentro, e se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è, nessuno glielo toglie! Sapete, più di
vento
vecchio, più cose devo lasciarmi alle spalle: è la vita. L'unica cosa che vi chiedo di lasciare su quel tavolo è un po' di giustizia.
Dal film:
Rocky Balboa
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono folle di te, amore,
|
che vieni a rintracciare
|
nei miei trascorsi
|
questi giocattoli rotti delle mie parole.
|
Ti faccio dono di tutto
|
se vuoi,
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tanto io sono solo una fanciulla
|
piena di poesia
|
e coperta di lacrime salate,
|
io voglio solo addormentarmi
|
sulla ripa del cielo stellato
|
e diventare un dolce
vento
|
di canti d'amore per te.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Sono folle di te, amore
Frasi di Alda Merini
Plimpton, lo struzzo
: Quale orso polare si preoccupa dell'abbronzatura?
Yoshi, l'orso polare
: Beh, aspetta... Ma tu sei un uccello? E quali cose da uccello sai fare?
Plimpton
: E tu quali cose da orso sai fare?
[Yoshi spalanca le fauci ed emette un grido spa
vento
so]
Plimpton
: Questo giro hai vinto tu.
Dal film:
Dolittle
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore è l'infinito messo alla portata di ognuno di noi.
Roberto Benigni
Frasi di Roberto Benigni
Barbara "Bobi" Jewell
: Devo sapere cosa è successo.
Richard Jewell
: E' stato spa
vento
so...
Dal film:
Richard Jewell
Scheda film e trama
Frasi del film
L'ultimo bacio è un apostrofo
Che mi hai lasciato
Non ci sei più e sono in un angolo
Tirando il fiato
Io che con te ho sorriso e pianto
Fino a non vedere
La nostra storia è stata un salto
E io non so cadere
Vedo
Nel buio
Luci
Di un locale a due passi da me
Nel fumo
Una voce
Mi sospira dai balla con me
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca
Ma chi l'avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica
Quanto tempo ho perso
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città
Bastava un sogno carioca
Puoi cancellare ogni momento
In una volta sola
Meglio spazzati via dal
vento
Che ogni tua parola
Ora
Vedo
Nel buio
Il tuo viso a due passi da me
Non hai
Scuse
Per tenermi lontano da te
Occhi scuri
E pelle carioca
Carioca
Che io sia maledetto
Dai non fare la stupida
Fammi un sorriso
Che la noche se ne va
Ma chi l'avrebbe detto
Sento solo la musica
Forse sei il diavolo
Ma sembri magica
Quanto tempo ho perso
La vita quasi mi supera
Resto qui adesso
Che si spegne la città
Bastava un sogno carioca
Non me ne importa di quel che pensi
Non me ne importa di quel che senti
Non mi ricordo neanche chi sei tu
Voglio sorridere dei miei sbagli
Voglio rivivere sogni immensi
Voglio una vita che non finisce più
Ma chi l'avrebbe detto (Non me ne importa di quel che pensi)
Sento solo la musica (Non me ne importa di quel che senti)
Carioca (Non mi ricordo neanche chi sei tu)
Carioca
Ma chi l'avrebbe detto (Voglio sorridere dei miei sbagli)
Sento solo la musica (Voglio rivivere sogni immensi)
Carioca (Voglio una vita che non finisce più)
Carioca
Carioca
Raphael Gualazzi
Cit. da
Carioca
Frasi di Raphael Gualazzi
Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo
Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom
Hey tu, anima indifesa
Conti tutte le volte in cui ti sei arresa
Stesa al filo teso delle altre opinioni
Ti agiti nel
vento
Di chi non ha emozioni
Mai più, è meglio soli che accompagnati
Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé.
Laggiù, tra cani e porci,
Figli di un Dio minore pronti a colpirci
Per portarci giù con sé, giù con sé.
Noi, siamo luci di un'altra città
Siamo il
vento
e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Ciao tu, freak della classe
Femminuccia vestito con quegli strass
Prova a fare il maschio
Ti prego insisto
Fatti il segno della croce e poi
Rinuncia a Mefisto
Hey tu, anima in rivolta
Questa vita di te non si è mai accorta
Colta di sorpresa, troppo colta
Troppo assorta, quella gonna è corta
Mai più, è meglio soli che accompagnati
Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé.
Noi, siamo luci di un'altra città
Siamo il
vento
e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo angeli rotti a metà
Siamo chiese aperte a tarda sera, siamo noi.
Noi, siamo luci di un'altra città
Siamo il
vento
e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo l'ancora e non la vela
Siamo l'amen di una preghiera, siamo noi.
Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo
Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom
Levante
Cit. da
Tikibombom
Frasi di Levante
Le onde che portano navi per mare
E lontano lo sguardo di un faro
Tra noi e il divenire
È un lento fuggire
Le luci di casa mi sembrano stelle
Su terre che han voci materne
Nel mio scomparire
Se ne vanno a dormire
Per te
Ho nel cuore il sole ad est
E nel mondo ovunque vada
Mi ricorderà la strada
Che porta fino a te
Sei come il sole ad est
Io lo so comunque vada
In questa vita complicata
Ritornerò da te
Sarò navigante tra nuvole e
vento
Vedrò all'orizzonte i confini del mondo
In cui tu sei il mio tempo
Guardi nel blu mentre vola un pensiero
Per te
Ho nel cuore il sole ad est
E nel mondo ovunque vada
Mi ricorderà la strada
Che porta fino a te
Sei come il sole ad est
Io lo so comunque vada
In questa vita complicata
Ritornerò da te
Io ritornerò da te
Per te
Ho nel cuore il sole ad est
E nel mondo ovunque vada
Mi ricorderà la strada
Che porta fino a te
Sei come il sole ad est
Io lo so comunque vada
In questa vita complicata
Ritornerò da te
Io ritornerò da te
Alberto Urso
Cit. da
Il sole ad est
Frasi di Alberto Urso
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
L'11 settembre ti ho riconosciuto
Tu quando dici, grande mela è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo!
Cosa ci hai venduto?
Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton
Rotolando sopra un iPad oro
Per la nuova era
Giù nel sottosuolo o dopo l'atmosfera
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati
Carica
Noi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terra
Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione
Chi si limita alla logica è vero che dopo libera la vipera alla base del melo
Che vuole...
Quante favole racconti che sappiamo già tutti
Ogni mela che regali porta un'intuizione
Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti è una finzione
E ora il pianeta terra chiama destinazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Quando il cielo era infinito
Quando c'era la festa e non serviva l'invito
Dov'è lei? Ora, dov'è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nome
Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi
Quante mele d'oro nei giardini di Giunone
Le parole in bocca come mele dei mafiosi
E per mia nonna ti giuro
Che ha conosciuto il digiuno
È il rimedio più sicuro
E toglierà il dottore in futuro
Il calcolatore si è evoluto
Il muro è caduto
Un in
vento
re muore nella mela che morde c'era il cianuro
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime
E dopo
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica
Ancora
L'uomo è dipinto nella tela
Ma non vedi il suo volto è coperto da una mela
Si, solo di favole ora mi meraviglio
Vola
La freccia vola
Ma la mela è la stessa
Che resta in equilibrio
In testa ad ogni figlio
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Quando il cielo era infinito
Quando c'era la festa e non serviva l'invito
E se potessi parlare con lei da solo cosa le direi
Di dimenticare quel frastuono
Tra gli errori suoi
E gli errori miei
E guardare avanti senza l'ansia di una gara
Camminare insieme sotto questa luce chiara
Mentre gridano
Guarda, stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Amati, copriti, carica
Ta ta ta'
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l'Eden
Come l'Eden
Come l'Eden, prima del ta ta ta'
Quando il cielo era infinito
Quando c'era la festa e non serviva l'invito
Dov'è lei?
Ora, dov'è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Se tu fossi qui
Cosa ti direi
C'è una regola
Sola
Nel regno umano
Non guardare mai giù se precipitiamo
Se precipitiamo
Rancore
Cit. da
Eden
Frasi di Rancore
Là fuori c'è la guerra e dormi
Ma qui ci penso io a te
Vorrei che non tremassi come me
Ho visto piangere un gigante
Figurati se non piango io
Che sono nato adesso amore mio
Confesso che non so, non so
Come si può, afferrare il
vento
E il tempo che non ti do, è tempo perso
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell'idea che tu resti un po' mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
E quando il modo di aiutarti
Sarà non aiutarti più
Sorridi in faccia all'odio e manda giù
Potrei svegliarti poi ma poi non so, se poi, sarà lo stesso
Ora è sempre il mio miglior momento
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell'idea che tu resti un po' mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
Le stelle appese poi cadranno giù
E un giorno ci diremo addio
Ma se una notte sentirai carezze sarò io...
Voglio parlarti adesso
Prima che un bel tramonto porti via
Le corse senza fine, addormentarsi insieme
E quell'idea che tu resti un po' mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma tuo padre sarà sempre qui
Si è fatto tardi... adesso dormi
Paolo Jannacci
Cit. da
Voglio parlarti adesso
Frasi di Paolo Jannacci
Niente, qui non succede proprio niente
E intanto il tempo passa e se ne va
Meglio cadere sopra un'isola o un reality che qualche stronzo voterà
Niente, adesso non ricordo niente
Fammi sentire che sapore ha
E la mia testa sul cuscino certe notti vuoi sapere quanto male fa
Male fa, male fa (and I like it, I like it)
Male fa, male fa (yes I like it, I like it)
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo
vento
non mi piegherà
Qui non succede proprio niente
Pensavo
Che ad ogni seme piantato corrispondesse un frutto
Dopo ogni fiato spezzato ricominciasse tutto
Che la parola di un uomo valesse oro e invece
Trova un amico ma non toccargli il tesoro
Niente, non ci ho capito proprio niente
Ma anche l'orgoglio si rimargina
Picchia più forte, non lo vedi che sto in piedi
Non ti accorgi che non servirà
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo
vento
non mi piegherà
I love you, I love you, I love you, I love you, I love you
I love you.
Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi
Resto qui nel fitto di un bosco
E il tuo
vento
non mi piegherà
Mai più
Il
vento
non mi piegherà mai più
Il
vento
non mi piegherà
Qui non succede proprio niente
Rita Pavone
Cit. da
Niente (Resilienza 74)
Frasi di Rita Pavone
Nel nostro ordinamento giuridico la Costituzione si trova in alto, è la prima fonte dalla quale discendono tutte le leggi. Queste persone, che abbiamo votato per quarant'anni, non hanno potuto fare le cose più sporche attraverso le leggi perché c'era una Costituzione che non avevano fatto loro, ma altri che non perseguivano i loro stessi interessi.
Perché la vogliono cambiare? Perché poi sarà più facile fare approvare leggi che non dovranno rispettare altro se non i loro interessi. Allora, se gli italiani non capiscono che oggi sono in mano a persone che nessuno ha eletto, che la stessa Corte costituzionale ha ribadito che c'era una legge elettorale non rappresentativa di questo Paese, perché vi state permettendo questo? Mi chiedo, da cittadina, stando fuori, leggendo, provando ad informarmi e a studiare, ma perché?
Dite di volere superare il bicameralismo e di volere dare un taglio ai costi della politica, come volevamo anche noi: allora tagliamo tutti e due i rami del Parlamento di una quantità di membri. Consentiamo di votare la fiducia su alcune materie. Non creiamo una dittatura. Perché state togliendo la possibilità di votare i senatori? Se questo non raffigura un vostro interesse dovete spiegare perché dovrebbe essere interesse dei cittadini non sentirsi rappresentati al Senato e non poterlo votare.
[Inter
vento
in Senato, 19 gennaio 2016]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Sul Governo Renzi]
L'importante è essere il Governo del fare. Anche del fare schifo, purché si faccia. Ci tenevo ad intervenire oggi e ci tenevo a farlo in Aula, affinché queste parole rimangano agli atti, memoria di quella parte del Paese che oggi non si arrende, che non intende farlo, né domani, né mai. Ho una sola vita e non lascerò nulla di intentato per combattere questo sistema marcio e corrotto, che sopravvive solo autolegittimandosi e non ha più senso di esistere. Non lascerò che mi rubiate neanche un solo giorno, perché non voglio vivere né di rimorsi né di rimpianti, ma camminando sempre a testa alta, con dignità. E voglio anche poter dire a mio figlio, per il resto della mia vita, che non ho mai pensato di cedere, neanche per un secondo, che ho lottato con tutte le mie forze, insieme a un pugno di donne e di uomini onesti in quest'Aula, e a milioni di loro fuori da essa, per affermare il suo diritto di avere diritti, per onorare il testamento dei Padri costituenti, per difendere il patrimonio più prezioso degli italiani: la nostra Costituzione.
[Inter
vento
in Senato, 23 settembre 2015]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
«Ce lo chiede il popolo italiano», dicevate. Ma quando avete visto gli italiani scendere in piazza al grido: «Senato delle autonomie subito!»? Ho visto gli italiani lottare per i propri diritti costituzionalmente garantiti, non certo per avere una Camera di nominati, non certo per una riforma che non farà trovare lavoro al 43 per cento di giovani disoccupati, che non migliorerà la sanità, sempre lasciata in balìa degli avidi appetiti delle Regioni, con le note disuguaglianze tra quelle virtuose e quelle no. Chi di voi avrebbe la faccia tosta di dire che il bicameralismo rallenta il procedimento legislativo?
[...]
Allo stesso modo non vi interessa la soluzione del conflitto di interessi che viola il principio costituzionale dell'uguaglianza di tutti i cittadini nell'accesso alle cariche elettive, sempre sacrificata sull'altare del baratto politico. Queste sono le vere riforme che il popolo italiano ci e vi chiede, non per cancellare, ma per attuare la nostra legge fondamentale, la «grande incompiuta», come diceva Calamandrei, per realizzare pienamente i principi della nostra Costituzione. Tutto questo però il Premier fa finta di non saperlo. Tanti giornali titolano: «Renzi vuole uscire vincitore», come se il nostro ordinamento costituzionale fosse la scommessa di un Premier infantile, il premio da attribuire a un narciso egoista, arrogante sul piano nazionale e irrilevante su quello europeo. E chi se ne frega se nelle università, così come nei pochi media liberi e tra i nostri banchi, in molti disperatamente chiedono di fermare una riforma sbagliata.
[Inter
vento
in Senato, 23 settembre 2015]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Sulla riforma del Senato, portata avanti dal Governo Renzi]
È una riforma imposta col ricatto di pochi che si fingono molti e derubano il futuro di tutti. Noi non possiamo restare indifferenti; non possiamo assistere silenti e impassibili di fronte a questa violenza. Dobbiamo fermarvi ora, perché ormai non ci resterebbe nemmeno la triste speranza di un inter
vento
della Corte costituzionale, visto che questa contro-riforma consentirà alla maggioranza di spartirsi anche l'elezione dei suoi giudici, estromettendo la partecipazione decisiva delle opposizioni e trasformandola in una sua malleabile appendice. Chi troverà la forza di levare la sua voce contro l'autoritarismo, contro l'accentramento del potere nelle mani di marionette nominate da una ristretta di cerchia di uomini lontani anni luce dagli interessi del popolo? Sarà la Repubblica del sopruso, delle ripicche sugli oppositori e dell'arbitrio contro i dissenzienti. Sarà, signori, il fascismo del terzo millennio, ancora più insidioso perché nascosto sotto le spoglie di una democrazia morente. Pur di realizzare il vostro sogno, che è il nostro incubo, nessuna bugia è troppo grande. Avreste il coraggio di ripetere anche ora le «balle» di qualche mese fa, quando affermavate che le leggi di revisione costituzionale vanno approvate con il consenso più ampio possibile?
[Inter
vento
in Senato, 23 settembre 2015]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Rivolta al Governo Renzi]
Non potete essere in buona fede, perché vi conosco e so che siete preparati. La presidente Finocchiaro è una donna molto preparata e io la vedevo quando al ministro Boschi chiedeva come mai non avesse letto la Costituzione. Il ministro Boschi, che era in prima Commissione a fare le riforme costituzionali!
[Inter
vento
in Senato, 23 settembre 2015]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Ultime parole famose]
Chi ha votato PD ed oggi si ritrova al governo questo PD, oggettivamente, io ho delle serie preoccupazioni per loro, non sono in campagna elettorale, ma loro dovrebbero farla e farla seriamente, perché non li rivoterà più nessuno.
[Inter
vento
in Senato, 14 luglio 2014]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Su Matteo Renzi]
Lei non è affatto l'onesto ed esuberante sindaco che vuol far credere. Perché non ci dice chi sono i burattinai che la manovrano? Solo pochi giorni fa, parlando del Governo, aveva liquidato la questione con un «ma chi ce lo fa fare?». Beh, oggi conosciamo la risposta, almeno parziale: glielo fa fare Carlo De Benedetti, tessera n. 1 del PD, di certo uno dei massimi esperti italiani di rottamazione, essendo il demolitore di un gioiello italiano come l'Olivetti. Chi ha pagato la sua campagna alle primarie, presidente Renzi? Pensa davvero che il popolo italiano sia così ingenuo da bersi la storiella del mercato rionale, che non sappia delle sue cene a porte chiuse con gli squali dei veri mercati che le interessano, cioè quelli finanziari, o della sua benevola investitura da parte della troika e delle banche speculatrici che ci hanno condotto sull'orlo della catastrofe? Ormai solo chi sceglie consapevolmente di non sapere può ignorare l'evidenza dei fatti.
[Inter
vento
in Senato, 24 febbraio 2014]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
[Sul Governo Renzi insediatosi al posto del Governo Letta.]
Alla faccia della discontinuità: all'Interno Alfano lascia il posto ad Alfano; alla Salute Lorenzin sostituisce Lorenzin; alle Infrastrutture Lupi cede il passo a Lupi. Orlando cambia poltrona e passa alla Giustizia, così come Delrio diventa Sottosegretario alla Presidenza. Per non parlare di Franceschini, che lei qualche anno fa chiamava «vice-disastro»: ora avrà il compito di tutelare i nostri beni culturali. Grazie! Se ci aggiungiamo una raccomandata di ferro come la Madia, nota tra l'altro per essere una degli ignavi che nel 2009 permisero la vergogna dello scudo fiscale, possiamo proprio dormire sonni tranquilli!
[Inter
vento
in Senato, 24 febbraio 2014]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Il Movimento 5 Stelle non può dare e non darà la fiducia a chi inganna la cittadinanza. Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze e non è la ruota di scorta di nessuno, tantomeno di chi per sette anni è stato il principale alleato del condannato Berlusconi. Qui o si governa o si va tutti a casa, non ci sono margini. Solo con un Governo a 5 stelle potremo davvero avviare il risanamento del Paese. In mezzo non c'e niente. Niente, siete niente!
[Inter
vento
in Senato, 2 ottobre 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Un Presidente del Consiglio non è un politico qualunque, un Presidente del Consiglio è una figura istituzionale, una delle più alte cariche dello Stato: da lui ci si aspetta un comportamento ancora più irreprensibile e integerrimo di un politico normale (eravamo abituati ad altri, pensavamo che almeno questo di cambiamento fosse avvenuto), deve essere l'emblema della trasparenza e dell'affidabilità. Un Presidente del Consiglio non può mentire. Presidente Letta, in una qualunque altra democrazia un Premier scoperto a raccontare frottole ai suoi elettori si dimetterebbe ancor prima di essere cacciato via. Lo faccia, Presidente, prima ancora che sia questo Parlamento a chiederle di andarsene.
[Inter
vento
in Senato, 2 ottobre 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Volevamo abolire la TARES, ulteriore salasso ereditato dal Governo dei tecnici: volevamo inserire la tariffa puntuale: più ricicli meno paghi, più inquini più paghi. Difficile da capire? Evidentemente si, perché pure stavolta avete detto di no.
Questa maggioranza non ha saputo nemmeno produrre una legge efficace contro l'omofobia: persino quando non sono i soldi ma i principi etici ad essere in ballo non riuscite a fare la cosa giusta.
[Inter
vento
in Senato, 2 ottobre 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Sarebbe quasi scontato ripercorrere la folgorante carriera politica del senatore Berlusconi, ma ricordiamo un po' di fatti. Tessera n. 1816 della P2, celebre loggia massonica illegale ed eversiva, alcune decine di leggi ad personam o «ad aziendam» fatte approvare negli ultimi venti anni da questo Parlamento per schivare le sentenze dell'ultimo minuto e ora una condanna a quattro anni per frode fiscale, grazie ad una legge votata per ironia della sorte, proprio dal suo partito. Ma il senatore Berlusconi, con tutto il rispetto, è solo il passato. Buona galoppata verso casa, Cavaliere! Le piacerebbe continuare ad affrontare i suoi processi da senatore o, come un tempo, da Premier! Stavolta niente più lodi Alfano, niente più legittimi impedimenti. Forse il PD ci farà persino il regalo, per una volta, di non farvi più da spalla, come in passato... presentando, che so, un lodo Letta: è nel suo programma, Presidente? Si deve soltanto applicare la legge, in Giunta e in Aula, e vorremmo che fosse senza voto segreto.
Mettiamoci la faccia quando diremo che la legge in Italia è uguale per tutti!
Non potremo dire che ci mancherà, semplicemente perché non c'è neanche oggi: considerando il 99 per cento delle sue assenze, è già un e
vento
vederla tra noi, alla faccia della responsabilità verso il Paese! Sì perché voi eravate il Governo dei responsabili, ma ve ne siete responsabilmente fregati dell'aumento dell'IVA al 22 per cento; ve ne siete consapevolmente dimenticati della tanto sbandierata abolizione dell'IMU sulla prima casa che noi avevamo proposto in alcuni emendamenti ai quali PdL, PD e SCpI hanno votato «no».
[Inter
vento
in Senato, 2 ottobre 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Il senatore Berlusconi non esita mai ad ergersi censore dell'operato dei nostri giudici, che suddivide in imparziali e faziosi non in base al rispetto della corretta applicazione delle norme imposte dai nostri codici e dalle nostre leggi, bensì in funzione dell'esito a lui favorevole o meno dei procedimenti nei quali è coinvolto.
[Inter
vento
in Senato, 14 maggio 2013]
Paola Taverna
Frasi di Paola Taverna
Per un anno e mezzo siamo stati con chi ha fatto solo propaganda. Oggi invece lavoriamo con un partito che non pensa solo a se stesso e questo rende le cose più semplici.
[...]
Lavorare con la Lega è stato a tratti folle e mi convinco sempre di più che adesso l'unico interlocutore possibile sia il Pd. Salvini sembra impazzito. Lo vedo fare cose spa
vento
se, porta avanti un messaggio pericoloso.
[...]
Con la Lega di Matteo Salvini mai più. Fa cose che cominciano a farmi paura.
Paola Taverna
Cit. da
Gennaio 2020
Frasi di Paola Taverna
Sanremo la vedo come una grande festa, dico solo che devi viverlo senza ansia, mentre molti miei colleghi vivono questa manifestazione come vivere o morire, è un grande e
vento
mediatico che dona visibilità, si va cantare sul palco dell'Ariston come ad una festa. Il talent non è di per sé una brutta cosa, permette di far conoscere immediatamente una proposta musicale, il problema è cosa fai vedere, chi fai vedere. Se tu cerchi solamente dei vuoti a rendere, delle pedine, che intanto è immorale perché sono persone e non pedine. Tu come fai a costruirti una carriera se non sai chi sei, se gli altri lo fanno per te?
Tosca
Cit. da
tuttorock.com, intervista, 6 marzo 2018
Frasi di Tosca
Su queste questioni le forze democratiche debbono mostrarsi rigorose. Non c'è nessun calcolo di natura elettorale, nessuna valutazione di opportunità che possa giustificare un atteggiamento equivoco di solidarietà indiscriminata. Non abbiano di queste debolezze. Facendo le necessarie distinzioni partiamo dalle ragioni della protesta studentesca, che noi condividiamo, una solidarietà leale e responsabile quale si conviene ad una classe dirigente democratica.
[Inter
vento
al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Assistiamo e non possiamo non vederlo alla riesumazione, presso frazioni combattive della gioventù, di un bagaglio polemico che fu proprio di una delle più nefaste degenerazioni del comunismo stalinista: la teoria del social-fascismo. Queste teorie furono causa di divisioni profonde, di grandi tragedie. Chi conosce la storia della sinistra in Europa non può dimenticare. Esse vengono oggi usate come arma polemica ed accompagnate da una sorta di "scimmiottamento" di motivi che sono legati alla complessa evoluzione di una società asiatica, che è stata teatro di una grande rivoluzione ed è meritevole di ben altra attenzione, e dei quali si fa una meccanica imitazione, farsesca e provinciale.
[Inter
vento
al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Voglio fare a questo punto una considerazione in margine a ciò che ci chiede il gruppo comunista e cioè un nostro voto di solidarietà indiscriminata nei confronti dell'intero movimento di protesta. Cari colleghi, questo non lo possiamo fare e non lo faremo perché non sarebbe giusto. Voi sapete benissimo, ancor meglio di me, come all'interno di questo movimento fermentino umori che sono torbidi. Sapete benissimo che si tratta di tendenze che all'interno del movimento studentesco vengono contrastate e spesso giudicate negativamente dalla parte più sana, responsabile, veramente impegnata in una lotta per la riforma dell'università e della società e che io chiamo l'ala democratica del movimento studentesco. Sono tendenze che, in situazioni di tensione create anche da errori delle autorità responsabili, vogliono prevalere e dare al movimento studentesco connotati ch'esso non ha e che, certamente nella sua grande maggioranza non vuole avere.
[Inter
vento
al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Chiedono anche qualcosa di più importante, e cioè la loro partecipazione alla gestione amministrativa e didattica dell'università. Sottolineo inoltre un altro aspetto che ci trova concordi. Si tratta dell'autonomia dell'Istituto Universitario, istituto di ricerca scientifica e di formazione professionale, da forme di subordinazione ai grandi poteri economici e da condizioni di soggezione che sono il portato di un sostegno pubblico inadeguato ed insufficiente. Su questi ed altri temi dovrà vertere la riforma dell'università, compito urgente affidato alla prossima legislatura parlamentare. C'è qualcosa di più in questo movimento di protesta che non possiamo ignorare o fingere di non vedere. C'è un senso di distacco e di sfiducia nella democrazia che genera estremisti e contusioni che debbono essere giudicati per quello che sono. un distacco penoso, ma è penoso in primo luogo per la democrazia la quale ha la responsabilità ed il dovere di conquistare a sé ed ai propri valori le nuove generazioni. C'è un conflitto di generazioni che deve trovare una definizione positiva.
[Inter
vento
al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
L'inter
vento
pubblico diretto nella produzione deve corrispondere a criteri economici ed a esigenze sociali, non deve far sortire l'effetto di deprimere il meccanismo economico diminuendone l'efficienza e la capacità produttiva. Esso va usato e sollecitato con decisione per rimuovere strozzature e anomale posizioni di controllo della vita economica, ritardi ed insufficienze dell'apparato produttivo, deve essere difeso dalla polemica liberista ma non mitizzato. La funzione del potere politico, rappresentativo dei grandi interessi generali nell'economia, deve essere quella di ricondurre, mediante un adeguato apparato di strumenti legislativi, amministrativi, fiscali ed economici, le grandi scelte economiche sotto il controllo della collettività.
[Dal rapporto ai quadri, 1966]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
Mi sento più uomo che artista. Sono un impulsivo, non ho strategie. Sono di Livorno, mi sento figlio del
vento
. Le canzoni le scrivo sul tavolino, non A tavolino.
Enrico Nigiotti
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 15 marzo 2018
Frasi di Enrico Nigiotti
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
|
è la mia nostalgia
|
cresciuta sul ramo inaccessibile
|
è la mia sete
|
tirata su dal pozzo dei miei sogni
|
è il disegno
|
tracciato su un raggio di sole
|
|
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
|
è la tua grazia
|
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
|
è la tua assenza
|
quando di
vento
l'ultima luce all'ultimo angolo della via
|
è la mia gelosia
|
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
|
è la mia felicità
|
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
|
|
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
|
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Ciò che ho scritto di noi
Frasi di Nazim Hikmet
Lavata su una tolda
vento
sa
|
con acqua di mare
|
e spazzola di ferro
|
come una camicia di canapa
|
porto sulle spalle la tristezza.
|
|
E in questo villaggio del sud il sole senza tregua
|
matura e s'arrossa
|
sopra le ragazze e le albicocche
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Come una camicia di canapa
Frasi di Nazim Hikmet
Il cavaliere dell'eterna gioventù
|
seguì, verso la cinquantina,
|
la legge che batteva nel suo cuore.
|
Partì un bel mattino di luglio
|
per conquistare, il bello, il vero, il giusto.
|
Davanti a lui c'era il mondo
|
con i suoi giganti assurdi e abbietti
|
sotto di lui Ronzinante
|
triste ed eroico.
|
|
Lo so quando si è presi da questa passione
|
e il cuore ha un peso rispettabile
|
non c'è niente da fare, Don Chisciotte,
|
niente da fare
|
è necessario battersi
|
contro i mulini a
vento
.
|
|
Hai ragione tu, Dulcinea
|
é la donna più bella del mondo
|
certo
|
bisognava gridarlo in faccia
|
ai bottegai
|
certo
|
dovevano buttartisi addosso
|
e coprirti di botte
|
ma tu sei il cavaliere invincibile degli assetati
|
tu continuerai a vivere come una fiamma
|
nel tuo pesante guscio di ferro
|
e Dulcinea
|
sarà ogni giorno più bella.
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Don Chisciotte
Frasi di Nazim Hikmet
A che pro s
vento
lare lo spauracchio dei camerati? Semplice, caduto Silvio e sepolto ‐ almeno per ora ‐ l'antiberlusconismo, è indispensabile costruire un nuovo nemico.
[da È sparito il nemico Berlusconi. Spuntano i fascisti immaginari, Libero, 27 gennaio 2012]
Francesco Borgonovo
Frasi di Francesco Borgonovo
«Ti avventureresti nell'ignoto per avidità? Proprio per niente. L'avidità funziona solo nel mondo della vita quotidiana. Per avventurarsi in quella spa
vento
sa solitudine occorre avere qualcosa in più dell'avidità. L'amore, occorre l'amore per la vita, gli intrighi, il mistero. Occorre una insaziabile curiosità e un coraggio immenso.»
Carlos Castaneda
Cit. da
Il fuoco dal profondo
Frasi di Carlos Castaneda
Sai qual è un errore che si fa sempre? Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molta più fantasia di noi. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di
vento
tutto cambia, si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita.
Susanna Tamaro
Cit. da
Va' dove ti porta il cuore
Frasi di Susanna Tamaro
Nacqui a Blunderstone, un paesino dell'Inghilterra meridionale, in una
vento
sa notte di marzo; e precisamente alla mezzanotte d'un venerdì. Mio padre era morto prima ch'io nascessi, e io crebbi quindi tra le cure di mia madre e dell'affettuosa governante Peggotty.
Le prime cose che ricordo, quando tento di rievocar la mia infanzia, sono precisamente la figura della mamma, col suo bel visino giovane e la sua personcina graziosa, e quella di Peggotty, goffa e sfortunata, coi vestiti sempre troppo stretti, gli occhi così neri che sembravano oscurar tutto quello che le stava attorno, e le guance e le braccia così sode e così rosse che non capivo perché gli uccelli non le beccassero a preferenza delle mele.
Charles Dickens
Cit. da
David Copperfield
‐ Incipit
Frasi di Charles Dickens
Li vedevamo insieme ai loro bambini mentre accendevano fuochi, stendevano i panni. Avevano una vita, mentre noi eravamo scheletri che vagavano. Li guardavamo e ci dicevamo: che fortunati, questi, ma chi sono? C'era spesso il
vento
, ad Auschwitz, che spazzava il campo. Una mattina vediamo rotolare polvere, stracci e brandelli di vestiti. E dove sono andati a finire, gli zingari? Quelle che sapevano tutto hanno risposto: li hanno gasati tutti stanotte. Non lo posso dimenticare. Io sono la memoria di quello che è successo.
Liliana Segre
Cit. da
Repubblica.it, 5 giugno 2018
Frasi di Liliana Segre
Akela
: Shere Khan vuole portare la guerra nella giungla.
Baloo
: La guerra? Coll'uomo? Ha perso il senso?
Akela
: La guerra con me. Sa che di
vento
vecchio. È un tentativo per gettare il branco nel caos.
Bagheera
: Khan vuole il ragazzo.
Akela
: Possiamo proteggerlo.
Bagheera
: Tu sai che c'è solo un modo per proteggerlo: rimandarlo al villaggio degli uomini.
Akela
: Bagheera, tu dimentichi che la sua accoglienza è stata più di una buona azione. La giungla sta cambiando. L'uomo se ne prende sempre di più col passare delle stagioni, e il ragazzo può essere la nostra speranza di sopravvivenza.
Dal film:
Mowgli - Il figlio della giungla
Scheda film e trama
Frasi del film
Newton
: Far saltare la Breccia non funzionerà!
Pentecost
: Che vuol dire, cosa non funzionerà?
Newton
: Anche se la Breccia è aperta, non riuscirete a far passare la bomba!
Hermann
: La Breccia legge geneticamente i Kaiju come un codice a barre e poi li fa passare!
Newton
: Dovreste ingannare la Breccia, farle credere che avete lo stesso codice!
Raleigh
: E come dovremmo farlo?
Newton
: Dovete fargli credere che siete un Kaiju!
Hermann
: Spingete un Kaiju all'interno della Breccia, poi la gola rileverà il codice genetico del Kaiju e vi farà passare!
Newton
: Se non lo farete la bomba verrà deviata come è sempre successo e la missione fallirà!
Herc
[riprende il microfono]
: Ora che avete sentito tutto questo, fate il salto!
Tendo
: Signore! Una terza presenza emerge dalla Breccia!
Herc
: Terza presenza emerge dalla Breccia!
Newton
: È un triplice e
vento
...
Hermann
: Oh Dio, avevo ragione...
Dal film:
Pacific Rim
Scheda film e trama
Frasi del film
Betty
[Bill e Richie aprano la porta "Per niente spa
vento
so"]
: Dov'è la mia scarpa?
[Bill accende la luce e vedono la ragazza senza gambe appesa al soffitto per i polsi. Chiudono la porta]
Richie
: Dove cavolo erano le gambe?! Porca vacca, ma che cazzo è?!
Bill
: Non è reale! Pensa al manifesto col bambino scomparso! Non è reale, quindi, questo non è reale!
Dal film:
It
Scheda film e trama
Frasi del film
Non hai voluto darmi retta, vero? Non dovevi restare a Derry. I tuoi hanno fatto, egli è andata malissimo. Di
vento
triste quando vedo quel mucchio di cenere. L'incendio... avrei dovuto impiccarlo io.
[Rivolto a Mike]
Henry Bowers
Dal film:
It
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono giorni pieni di
vento
,
ci sono giorni pieni di rabbia,
ci sono giorni pieni di lacrime,
e poi ci sono giorni pieni d'amore
che ti danno il coraggio di andare avanti
per tutti gli altri giorni.
Romano Battaglia
Cit. da
Notte infinita
Frasi di Romano Battaglia
Mille candele accese sbattono le loro fiamme al
vento
dell'ultima passione che soffia forte, quello è l'amore.
Francesca Berger
Francesca Berger
Nei giorni finali dell'ultima fase lunare d'Autunno, il
vento
cominciò a soffiare dalle montagne settentrionali e colpi le foreste morenti dell'Askatevar: un
vento
gelido, che sapeva di fumo e di neve. Avvolta nella sua pelliccia leggera, svelta e sottile come un animale selvatico, la ragazza Rolery scivolò tra i boschi in mezzo al tempestare delle foglie morte, allontanandosi dalle mura che sorgevano, pietra su pietra, sulla collina di Tevar e dai campi operosi per l'ultima messe. Si allontanò da sola, e nessuno la richiamò indietro. Si avviò lungo un esile sentiero che conduceva a occidente, marcato e rimarcato, fino a formare solchi, dal passaggio dei radipedi diretti a sud, e qua e là strozzato da tronchi caduti o da grandi ammucchiamenti di foglie.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
Il pianeta dell'esilio ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
Vieni a casa, Tenar! Vieni a casa!
Nella valle profonda, al crepuscolo, i meli erano alla vigilia della fioritura; e qua e là, tra i rami in ombra, un fiore s'era aperto prematuramente, roseo e bianco, come una stellina fioca. Lungo i filari del frutteto, tra l'erba nuova, folta e umida, la bambina correva per la gioia di correre; quando si sentì chiamare non andò subito, ma fece un lungo giro prima di dirigersi verso casa. La madre, che attendeva sulla soglia della casupola, con la luce del fuoco alle spalle, guardava quella figuretta minuscola che correva e saltellava come un ciuffo di lanugine del cardo portato dal
vento
sopra l'erba già oscurata, sotto gli alberi.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
Le tombe di Atuan ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
Vele lunghe e bianche come ali di cigno portarono la nave Farflyer nell'aria estiva, attraverso la baia, dalle scogliere di Armed Cliffs verso Gont Port. L'imbarcazione scivolò sull'acqua cheta oltre il molo, una creatura del
vento
così sicura e aggraziata che un paio di cittadini intenti a pescare sul vecchio pontile la accolsero acclamando, agitando la mano per salutare i membri dell'equipaggio e l'unico passeggero in piedi a prua.
Ursula K. Le Guin
Cit. da
I venti di Earthsea ‐ Incipit
Frasi di Ursula K. Le Guin
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