DOWNLOAD PDF : Registrati e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Aforismi Cogliere - parte 2
Frasi trovate: 345
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Anonimo
-
-
-
-
-
- C'era una volta una magnifica cattedrale simbolo di una grande città. Su di essa svettava un superbo campanile, orgoglio di tutti gli abitanti. Tuttavia l'opera era incompiuta. Il campanile era muto: mancava la campana.
Il vescovo decise di dotare il campanile di una campana degna dell'immagine della cattedrale: lanciò a tutta la città un invito per raccogliere oggetti d'argento, da far fondere, per realizzare con il contributo di tutti una campana d'argento. Cominciarono ad arrivare oggetti e monili d'argento.
Un giorno da Don Enrico, incaricato dal vescovo di raccogliere le oblazioni, arrivò una povera vedova. Ella consegnò timidamente un centesimo d'argento, che era tutto quello che possedeva. Il prete prese la moneta con piglio sprezzante e appena la donna lasciò la stanza, lanciò la moneta fuori dalla finestra, nel giardino sottostante:
- "Un centesimo... Va bene solo per i mendicanti! A cosa può servire per una grande opera come la nostra campana?"
Dopo poche settimane venne raccolto molto argento: venne fuso e venne realizzata una campana stupenda. Era un'opera d'arte, una meraviglia che ogni esperto giudicò perfetta.
Nel giorno di Pasqua, la maestosa campana d'argento fu benedetta, innalzata sul campanile e inaugurata. Fu il vescovo ad avere l'onore di dare il primo rintocco della nuova campana. La campana d'argento però emise soltanto un gemito pietoso, un suono pessimo, sordo che durò inoltre pochissimo.
Dopo il clamoroso insuccesso tecnici ed esperti intervennero per analizzare l'opera: nessuno riusciva a spiegare il perché.
Il vescovo pregò Dio di mostrargli la causa di tale fallimento. Una notte, in sogno, un angelo gli rivelò quello che il suo incaricato aveva fatto con l'offerta della povera vedova. Allora il vescovo cercò immediatamente Don Enrico, incaricato alla raccolta delle offerte, e gli chiese spiegazioni. Entrambi andarono allora in giardino e insieme, inginocchiati nell'erba e fra i cespugli, cercarono e cercarono.... fino a quando finalmente riuscirono a trovare la moneta della vedova.
Il vescovo fece rifondere la campana d'argento, aggiungendo anche il centesimo donato dalla povera vedova.
Quando, qualche settimana dopo riprovarono a collaudare la campana, il suo suono riempì l'aria con la melodia più bella che si fosse mai sentita provenire da una cattedrale.
Morale: ogni dono, ogni gesto d'amore, anche il più piccolo e apparentemente insignificante, può racchiudere in sé un grande valore. -
-
- C'era una volta una pizzeria piccola piccola, in una viuzza stretta stretta. La pizzeria aveva una porticina a vetri e un campanellino, che tintinnava appena. In quella bottega si conoscevano tutti i segreti della vera pizza e facevano la pizza più buona del mondo!
Mattia un giorno passò davanti alla vetrina della pizzeria. Non aveva voglia di rientrare a casa: erano due sere che a cena, in famiglia, il clima era teso e pesante: il suo papà masticava voracemente, la sua mamma aveva gli occhi rossi e non parlava; la sorellina Alice, di cinque anni, guardava l'uno e l'altra, con i suoi verdi occhioni da uccellino spaurito. Mattia parlava, parlava di tutto, ma nessuno lo ascoltava.
Così, trovandosi davanti all'insegna della pizzeria, Mattia si fermò a leggere: la prima pizza in elenco si chiamava Armonia.
Entrò, e il vecchietto che stava al banco, lo salutò con un sonoro: "Buongiorno!".
- "Vorrei prenotare una pizza Armonia, formato famiglia... Per questa sera" - disse.
- "Gli ingredienti base, li mettiamo noi" - rispose l'anziano pizzaiolo, che poi aggiunse:
- "Tu devi portarmi da casa alcuni altri elementi indispensabili!"
- "Che cosa?"
- "Procurati un secchio, riempilo di tutte le cose belle che trovi, poi portalo qui. Vedrai..."
Mattia corse a casa. La mamma lo vide entrare in cucina come un tornado e ritornare, poco dopo, con un grosso secchio di plastica blu.
Mattia le mise il secchio sotto il naso.
- "Mamma, per piacere, metti un bacio nel secchio!"
Sbalordita e sorpresa, la mamma di Mattia mandò un bacio nel secchio.
Mattia sparì di corsa. Cominciò a raccogliere tutte le cose belle che trovava: una bella foglia verde, gli spruzzi della fontana, un po' di tramonto, due nuvole color arancio, una preghiera della nonna, una carezza del nonno, il riflesso smeraldo degli occhioni verdi di Alice, il ricordo di un bel voto preso a scuola, l'abbaiare di un cane, un "Bravo!" ricevuto dal papà...
Alla fine, trafelato, il ragazzo tornò nella pizzeria portando con sé il secchio, che pesava!
- "Hai fatto proprio un buon lavoro!" - disse il pizzaiolo - "Ma, manca una cosa!"
- "Che cosa?" - chiese Mattia.
- "Una cosa molto semplice: un tuo sorriso!"
Mattia si chinò sull'orlo del secchio e si rispecchiò nell'acqua che aveva raccolto. Felice, fece il più smagliante sorriso di cui fosse capace.
L'anziano prese il secchio e lo inclinò versando tutto nell'impasto della pizza che aveva preparato. Allargò, appiattì, guarnì e infine infornò la pizza.
La piccola pizzeria si riempì subito di un profumo delizioso.
Mattia corse a casa tenendo nelle braccia l'enorme confezione di pizza.
Appena varcato l'uscio gridò:
- "Mamma, non preparare niente per cena! Ho portato la pizza!"
La mamma fece per protestare, ma il profumo della pizza e l'entusiasmo di Mattia la riempirono di tenerezza.
- "La pizza! Che bello!" - disse Alice, contenta, battendo le mani.
Il papà arrivò a tavola un po' imbronciato, ma il profumo della pizza gli fece mutare l'espressione, e in volto gli si allargò un sorriso.
Il profumo era buonissimo, ma il gusto della pizza era ancora migliore.
Tutti mangiarono, ridendo e scherzando. Alla fine il papà appoggiò una mano sul braccio della mamma, e disse:
- "Avete mai visto una mamma così bella e radiosa?"
Mattia non si era mai sentito così felice!
Vuoi un buon consiglio? Prendi un secchio di plastica blu...Da: Pizza Armonia