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Indice degli autori
Aforismi Grecia
Frasi trovate
:
96
Ah, i tuoi amici miliardari! Oh, ma non ce l'ha mica ordinato il medico d'andare in
Grecia
! Guarda, le Eolie, ti va bene?
[...]
Figurati che manca la luce, manca l'acqua, manca il gas, manca tutto. Tu e io e la natura. E i pescatori, tutte le mattine, al posto del caffè ti portano delle aragoste grosse così.
Lello Riviera
Dal film:
La donna della domenica
Scheda film e trama
Frasi del film
La pasta fatta in casa è il risultato di un robusto lavoro per amalgamare farina e uova e si usa da tempo immemorabile (anche se in origine doveva essere semplicemente un impasto di farina e acqua, e le uova sono arrivate più tardi ad arricchirla). Certo è che i napoletani, ai tempi della Magna
Grecia
, hanno insegnato ai romani questo modo di fare la pasta; ormai ci sono le prove storiche. E da allora, nelle nostre case, una donna che sa fare la pasta a regola d'arte ha un prestigio che resiste anche oggi a qualsiasi altro richiamo dei tempi.
Sophia Loren
Cit. da
In cucina con amore
Frasi di Sophia Loren
Hercules
: Ah ah! Dovevi esserci, padre: ho maciullato il Minotauro, ho aggrovigliato le Gorgoni come mi ha insegnato Fil, ho analizzato la situazione, ho controllato la mia forza e ho colpito! La folla si è scatenata: oh, grazie, grazie...
Zeus
: Ah! Sei forte, ragazzo mio. Riempi d'orgoglio il tuo vecchio.
Hercules
: Lieto di sentirtelo dire, padre. Aspetto questo giorno da molto tempo.
Zeus
: Uhm... Quale giorno, figliolo?
Hercules
: Il giorno in cui mi riunisco agli dèi.
Zeus
: Hai fatto meraviglie, dico davvero figlio mio! È solo che ancora non ci sei, non hai dimostrato di essere un vero eroe.
Hercules
: Ma padre! Ho sconfitto tutti i mostri in cui mi sono imbattuto... Sono... sono solo la persona più famosa di tutta la
Grecia
! Il mio pupazzo va a ruba!
Zeus
: Temo che essere famosi non sia lo stesso che essere un vero eroe.
Hercules
: Cosa fare di più?
Zeus
: È una cosa che devi scoprire da solo.
Hercules
: Ma... come faccio?
Zeus
: Guarda dentro il tuo cuore.
[si ritrasforma in statua]
Hercules
: Padre aspetta!
[frustrato]
Aaahh!!
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
Voce narrante
: Tempo fa, in una lontana terra dell'antica
Grecia
, ci fu un'epoca d'oro di dei potenti e di eroi straordinari, e il più grande e il più forte di tutti questi eroi era il possente Ercole. Ma come si misura un vero eroe? Ora è di questo che la nostra...
Talia
: Ma dico, lo sentite? Questa storia la fa sembrare una tragedia greca.
Tersicore
: Alleggerisci, bello!
Calliope
: Da qui attacchiamo noi, caro.
Voce narrante
: Vai, ragazza!
Calliope
: Noi siamo le Muse, dee delle Arti e proclamatrici di eroi.
Tersicore
: Eroi come Ercole.
Talia
: Tesoro, vuoi dire "Mascole"! Uuuhhh, mi piacerebbe fare della dolce musica con il...
Calliope
: La nostra storia in effetti comincia molto prima di Ercole, milioni di anni fa...
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
Hitler dovrà essere persuaso che il nostro obiettivo sia la
Grecia
.
Dal film:
L'arma dell'inganno - Operation Mincemeat
Scheda film e trama
Frasi del film
Efira,
Grecia
nordoccidentale, 16 novembre 1973, ore 20
Tremarono improvvisamente le cime degli abeti, le foglie secche delle querce e dei platani ebbero un brivido ma non c'era un soffio di vento e il mare lontano era freddo e immoto come una lastra di ardesia.
Parve al vecchio studioso che tutto tacesse d'un tratto, il pigolio degli uccelli e l'abbaiare dei cani e anche la voce del fiume, come se le acque lambissero le sponde e le pietre dell'alveo senza toccarle, come se la terra fosse pervasa da un oscuro, subitaneo tremore.
Si passò una mano tra i candidi capelli, si toccò la fronte e cercò dentro di sé il coraggio di affrontare, dopo trent'anni di caparbia, infaticabile ricerca, la vista della meta.
Nessuno avrebbe potuto dividere con lui quel momento. I suoi operai, Yorgo e Stathis, già si allontanavano dopo aver riposto gli attrezzi, con le mani in tasca e il bavero rialzato e il rumore delle loro suole sulla ghiaia della strada era il solo nella sera.
Valerio Massimo Manfredi
Cit. da
Il mio nome è Nessuno - L'oracolo ‐ Incipit
Frasi di Valerio Massimo Manfredi
Atene, 28 giugno
Se fossimo in un film, la musica dei titoli di testa sfumerebbe per lasciarci sentire le grida di gioia che riempiono una piazza gremita di gente, nel centro di Atene. L'obiettivo lentamente si restringerebbe su uno dei partecipanti: Ulisse Amedei, giornalista italiano venuto in visita in
Grecia
per prendere parte alla Giornata mondiale per i diritti Lgbt, qui diventata festa nazionale.
Se poi potessimo leggere nella sua mente, scopriremmo che in questo momento lui sta pensando a una sola cosa: "Un paradiso non è un paradiso senza amore. E quanto amore c'è, adesso, in questa piazza, in mezzo a questo tripudio di colori e musica?".
Dovunque si gira, Ulisse se ne sente circondato. I suoi contorni sono luminosi, e gli scaldano il cuore.
Eccolo, per esempio, nello sguardo di due ragazzi che si sono appena staccati da un bacio, nel sorriso entusiasta di una bambina mano nella mano con le sue due mamme, nello sfilare di una drag queen dallo sguardo da diva. O ancora nell'espressione serena di una di quelle che vengono definite «famiglie tradizionali»: una mamma, un papà e un ragazzino di suppergiù dodici anni.
Oggi ad Atene si festeggia la Giornata nazionale dei diritti Lgbt, i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
Sì, così avrebbe scritto in uno dei suoi articoli fino a qualche giorno fa. Adesso invece, non appena farà ritorno in albergo e lo schermo bianco del computer gli chiederà di essere riempito di parole, scriverà qualcos'altro: che quella è la festa di tutti, che i diritti Lgbt sono i diritti di tutti, che non esiste civiltà senza diritti. E che gli amori sono tutti uguali e tutti diversi. Proprio lui, per cui fino a questo momento la cosa più gay erano gli "strani amori" della Pausini.
Ma soprattutto scriverà che se gay significa «gaio», oggi lui è estremamente gaio, anche lui, oggi, è gay.
Certo, gli piacciono ancora le donne - e sempre e solo le donne. Questo lo scriverebbe anche col sangue. Ma come non essere contagiati da quella grande, immensa festa?
Fabio Canino
Cit. da
Rainbow Republic
‐ Incipit
Frasi di Fabio Canino
Come spiegare, se non con un complesso d'inferiorità, quel bisogno innato quasi in ogni donna di contraffarsi, di contraffare il proprio carattere (la posa), il proprio viso (il trucco), il proprio corpo (non entriamo in particolari...), il proprio odore naturale (i profumi), la propria scrittura? I forti non mentono o quasi: non ne vale la pena; sono franchi, e cioè cinici, per disprezzo; "Noi che diciamo la verità", dichiaravano i nobili dell'antica
Grecia
. E tutte le razze servili per natura, o asservite dalle circostanze, mentono. Come spiegare se non con il sentimento di un'insufficienza della personalità quel bisogno di rendersi interessante, d'affettare stati d'animo presi in prestito – sempre "distinti" – che la donna elabora? Come spiegare se non con il sentimento d'una inferiorità fisiologica quella necessità in cui così spesso si trova, il dissimulare il piacere sessuale? Infine non è raro il caso d'una donna ambigua che si faccia trasformare il sesso dal chirurgo. Ma neppure l'allettamento di non andare alla guerra spinge un uomo ambiguo a cambiarsi decisamente in donna.
Henry de Montherlant
Cit. da
Le lebbrose
Frasi di Henry de Montherlant
Rifletto sulle guerre sacre (della
Grecia
arcaica) nelle quali i due schieramenti concorrono, mediante la loro opposizione, all'armonia generale. Asclepio, colpito da Zeus, non è da meno un dio tutelare, che meriti di avere templi. Prometeo e Kronos, avversari di Zeus, l'uno finisce in paradiso, dove è stato riportato da Eracle, l'altro regna sulle isole dei Beati. I Titani sono sconfitti ma non maledetti; gli dei e gli uomini continuano a invocarli
[...]
. Gli dei greci – in seguito gli eroi del Walhalla – si riconciliano ogni sera dopo i reciproci trucidamenti, come atleti di squadre avversarie che si sono combattute l'un l'altro nel corso della giornata.
[Je songe à ces guerres sacrées (de la Grèce archaïque) où les deux partis concourent également, par leur opposition méme, de l'harmonie générale. Asclépios, foudroyé par Zeus, n'en reste pas moins un dieu tutélaire, qui mérite d'avoir des temples. Prométhée et Kronos, adversaires de Zeus, l'un fait une fin au ciel, où il a été ramené par Héraklès, l'autre règne sur les iles des Heureux. Les Titans sont vaincus mais non maudits; les dieux et les hommes continuent de les invoquer; bientot ils seront délivrés eux aussi. Les dieux grecs – plus tard les héros de la Walhalla – se réconcilient chaque soir après les trucidations réciproques, comme des sportifs d'équipes adverses qui se sont combattus dans la journée.]
[Da L'équinoxe de septembre: suivi de Le solstice de juin, et de Mémoire (texte inédit), Gallimard, Paris, 1976, p. 281]
Henry de Montherlant
Cit. da
L'Équinoxe de septembre
Frasi di Henry de Montherlant
Né l'Egitto, né la Mesopotamia, né la Cina, né tanto meno la
Grecia
(con la sua provocatoria mancanza di testi liturgici) possono offrire qualcosa di neppur lontanamente paragonabile al corpus vedico, per il rigore dell'impianto formale, l'esclusione di ogni quadro temporale – storico, annalistico –, l'invadenza della liturgia, infine per la raffinatezza, foltezza e capziosità dei collegamenti interni, fra le varie parti del Corpus.
Roberto Calasso
Cit. da
L'ardore
Frasi di Roberto Calasso
Se non restiamo uniti, come europei, i populisti e gli antidemocratici cercheranno di riempire quel vuoto. La mancanza di solidarietà europea nella Grande crisi ha fatto sì che infrastrutture essenziali come il porto del Pireo in
Grecia
siano finite in mani cinesi. Anche stavolta la Cina è in "missione di aiuto" per le imprese del Nord... Solo per aumentare la sua influenza in Europa. Se consentiremo ciò, invece di aiutare, la stupidità avrà vinto.
Annalena Baerbock
Cit. da
europaverde.it, intervista, 14 aprile 2020
Frasi di Annalena Baerbock
I partecipanti al trattato di Maastricht in cui si è istituito l'Euro dicevano - tedeschi compresi - che non avremmo potuto avere una moneta comune senza una politica economica comune. Invece dal 1997 abbiamo seguito politiche molto diverse. La Germania si è riformata. I paesi che avevano l'abitudine di svalutare, come l'Italia e la Francia, hanno continuato a spendere come se potessero annullare le spese con la svalutazione. È stato un grande errore che ha avuto conseguenze gravi. L'economia italiana produce ottimi prodotti, con imprese piccole e medie. Io mi vesto in Italia, ancora oggi. Ma era abituata a svalutare ogni dieci anni per rimettere i prezzi al livello internazionale. Con l'Euro è finita questa possibilità. Italiani e francesi avrebbero dovuto adeguare la loro politica economica alla nuova realtà e invece hanno fatto il contrario. Abbiamo permesso che
Grecia
, Italia, Spagna e Portogallo si indebitassero eccessivamente. E lo abbiamo potuto fare perché i tassi di interesse erano anormalmente bassi. Adesso gli Usa alzeranno i tassi di interesse e noi saremo obbligati a seguire. I paesi più indebitati saranno quelli che finiranno per pagare di più.
Valéry Giscard d'Estaing
Cit. da
espresso.repubblica.it, 17 marzo 2017
Frasi di Valéry Giscard d'Estaing
O patria mia, vedo le mura e gli archi
|
E le colonne e i simulacri e l'erme
|
Torri degli avi nostri,
|
Ma la gloria non vedo,
|
Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
|
I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
|
Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
|
Oimè quante ferite,
|
Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio,
|
Formosissima donna! Io chiedo al cielo
|
E al mondo: dite dite;
|
Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
|
Che di catene ha carche ambe le braccia;
|
Sì che sparte le chiome e senza velo
|
Siede in terra negletta e sconsolata,
|
Nascondendo la faccia
|
Tra le ginocchia, e piange.
|
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
|
Le genti a vincer nata
|
E nella fausta sorte e nella ria.
|
|
Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,
|
Mai non potrebbe il pianto
|
Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;
|
Che fosti donna, or sei povera ancella.
|
Chi di te parla o scrive,
|
Che, rimembrando il tuo passato vanto,
|
Non dica: già fu grande, or non è quella?
|
Perchè, perchè? dov'è la forza antica,
|
Dove l'armi e il valore e la costanza?
|
Chi ti discinse il brando?
|
Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
|
O qual tanta possanza
|
Valse a spogliarti il manto e l'auree bende?
|
Come cadesti o quando
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Da tanta altezza in così basso loco?
|
Nessun pugna per te? non ti difende
|
Nessun de' tuoi? L'armi, qua l'armi: io solo
|
Combatterò, procomberò sol io.
|
Dammi, o ciel, che sia foco
|
Agl'italici petti il sangue mio.
|
|
Dove sono i tuoi figli? Odo suon d'armi
|
E di carri e di voci e di timballi:
|
In estranie contrade
|
Pugnano i tuoi figliuoli.
|
Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi,
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Un fluttuar di fanti e di cavalli,
|
E fumo e polve, e luccicar di spade
|
Come tra nebbia lampi.
|
Nè ti conforti? e i tremebondi lumi
|
Piegar non soffri al dubitoso evento?
|
A che pugna in quei campi
|
L'Itala gioventude? O numi, o numi:
|
Pugnan per altra terra itali acciari.
|
Oh misero colui che in guerra è spento,
|
Non per li patrii lidi e per la pia
|
Consorte e i figli cari,
|
Ma da nemici altrui,
|
Per altra gente, e non può dir morendo:
|
Alma terra natia,
|
La vita che mi desti ecco ti rendo.
|
|
Oh venturose e care e benedette
|
L'antiche età, che a morte
|
Per la patria correan le genti a squadre;
|
E voi sempre onorate e gloriose,
|
O tessaliche strette,
|
Dove la Persia e il fato assai men forte
|
Fu di poch'alme franche e generose!
|
Io credo che le piante e i sassi e l'onda
|
E le montagne vostre al passeggere
|
Con indistinta voce
|
Narrin siccome tutta quella sponda
|
Coprìr le invitte schiere
|
De' corpi ch'alla
Grecia
eran devoti.
|
Allor, vile e feroce,
|
Serse per l'Ellesponto si fuggia,
|
Fatto ludibrio agli ultimi nepoti;
|
E sul colle d'Antela, ove morendo
|
Si sottrasse da morte il santo stuolo,
|
Simonide salia,
|
Guardando l'etra e la marina e il suolo.
|
|
E di lacrime sparso ambe le guance,
|
E il petto ansante, e vacillante il piede,
|
Toglieasi in man la lira:
|
Beatissimi voi,
|
Ch'offriste il petto alle nemiche lance
|
Per amor di costei ch'al Sol vi diede;
|
Voi che la
Grecia
cole, e il mondo ammira.
|
Nell'armi e ne' perigli
|
Qual tanto amor le giovanette menti,
|
Qual nell'acerbo fato amor vi trasse?
|
Come sì lieta, o figli,
|
L'ora estrema vi parve, onde ridenti
|
Correste al passo lacrimoso e duro?
|
Parea ch'a danza e non a morte andasse
|
Ciascun de' vostri, o a splendido convito:
|
Ma v'attendea lo scuro
|
Tartaro, e l'onda morta;
|
Nè le spose vi foro o i figli accanto
|
Quando su l'aspro lito
|
Senza baci moriste e senza pianto.
|
|
Ma non senza de' Persi orrida pena
|
Ed immortale angoscia.
|
Come lion di tori entro una mandra
|
Or salta a quello in tergo e sì gli scava
|
Con le zanne la schiena,
|
Or questo fianco addenta or quella coscia;
|
Tal fra le Perse torme infuriava
|
L'ira de' greci petti e la virtute.
|
Ve' cavalli supini e cavalieri;
|
Vedi intralciare ai vinti
|
La fuga i carri e le tende cadute,
|
E correr fra' primieri
|
Pallido e scapigliato esso tiranno;
|
Ve' come infusi e tinti
|
Del barbarico sangue i greci eroi,
|
Cagione ai Persi d'infinito affanno,
|
A poco a poco vinti dalle piaghe,
|
L'un sopra l'altro cade. Oh viva, oh viva:
|
Beatissimi voi
|
Mentre nel mondo si favelli o scriva.
|
|
Prima divelte, in mar precipitando,
|
Spente nell'imo strideran le stelle,
|
Che la memoria e il vostro
|
Amor trascorra o scemi.
|
La vostra tomba è un'ara; e qua mostrando
|
Verran le madri ai parvoli le belle
|
Orme del vostro sangue. Ecco io mi prostro,
|
O benedetti, al suolo,
|
E bacio questi sassi e queste zolle,
|
Che fien lodate e chiare eternamente
|
Dall'uno all'altro polo.
|
Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle
|
Fosse del sangue mio quest'alma terra.
|
Che se il fato è diverso, e non consente
|
Ch'io per la
Grecia
i moribondi lumi
|
Chiuda prostrato in guerra,
|
Così la vereconda
|
Fama del vostro vate appo i futuri
|
Possa, volendo i numi,
|
Tanto durar quanto la vostra duri.
Giacomo Leopardi
Titolo della poesia:
All'Italia
Frasi di Giacomo Leopardi
Associated British Pathé Ltd. LA MORTE DI UNA LEGGENDA. È con grande tristezza che il Paese ha appreso, questa settimana, la notizia della scomparsa di Aristide Leonides. Nato nel 1871, giunto dalla
Grecia
appena ventitreenne senza un soldo in tasca, Leonides inaugurò, già nell'anno del suo arrivo, il suo primo ristorante. Il suo primo albergo aprì le porte non molto tempo dopo. La sua prima moglie, Lady Marcia de Haviland, morì giovane. Ma il signor Leonides non era solo nei suoi ultimi giorni. Lascia infatti la sua giovane e graziosa vedova americana, Brenda. Qui vediamo il signor Leonides con la sua nipote maggiore, Sophia. Amico o nemico, nessuno può negare che Aristide Leonides sia stato un colosso del suo tempo.
Cinegiornale
Dal film:
Mistero a Crooked House
Scheda film e trama
Frasi del film
La bellezza di questa isola è data dal fatto che convivono insieme tante Sicilie: da quella dell'entroterra diversa dalla Sicilia orientale, alla Sicilia bagnata dal Tirreno. La Sicilia si porta nel cuore, perché si porta nel sangue. Nel sangue abbiamo la Sicilia, la Magna
Grecia
, il mediterraneo ancestrale. Da sempre il mio motto è "il massimo del risultato col massimo dello sforzo", dunque non posso non amare il barocco e la cassata, che è come mangiarsi una cattedrale.
Vinicio Capossela
Cit. da
la Repubblica, 11 agosto 2013
Frasi di Vinicio Capossela
Mai ho provato una nostalgia più profonda di quella che ho provato per la Sicilia leggendo Verga, per la Sicilia, dico; per la splendida Sicilia che penetra profonda nel sangue. Splendida Sicilia, così limpida nella sua bellezza, così vicina alla bellezza fisica dell'antica
Grecia
!
David Herbert Lawrence
Frasi di David Herbert Lawrence
Ho nel cuore tutti i personaggi che ho interpretato. Tutte le serie hanno un posto speciale nel mio cuore. A tutte sono legata particolarmente.
Grecia Colmenares
Frasi di Grecia Colmenares
Quando mi propongono un progetto, lo scelgo non soltanto per il denaro, ma soprattutto per quello che mi trasmette. Se reputo che il progetto sia buono per la mia carriera, lo accetto, altrimenti rifiuto e passo avanti.
Grecia Colmenares
Frasi di Grecia Colmenares
Quando avevo sei anni mi incantavo davanti alla tv quando trasmettevano le telenovela, anche se mia madre mi mandava nell'altra stanza poiché non riteneva un programma adatto per una bambina.
Grecia Colmenares
Frasi di Grecia Colmenares
Sapevo del successo, ma viverlo di persona è un'altra cosa. Solo quando sono venuta personalmente in Italia mi sono accorta realmente di questo amore, che è andato avanti negli anni, per oltre 25 anni. È per me una cosa incredibile. Il mio pubblico è vasto. Per loro sono una sorella, una madre, un'amica.
Grecia Colmenares
Frasi di Grecia Colmenares
Duemilacinquecento anni fa in
Grecia
era già famoso il poema dell'Iliade. Alcuni dicono che la compose Omero, il poeta cieco dalla barba a riccioli che andava di paese in paese cantando i suoi versi al ritmo della lira, come facevano gli aedi di allora. Altri dicono che non ci fu nessun Omero, ma che il poema lo composero diversi cantori. Ma non sembra il lavoro di molti un poema dove non cambia il modo parlare, né quello di pensare, né quello di fare i versi, e dove dall'inizio alla fine si vede tanto chiaramente il carattere di ogni personaggio, che si può dire chi è per quello che dice o fa, senza bisogno di vedere il suo nome. Né è facile che uno stesso popolo abbia molti poeti che compongano i versi con tanto sentimento e musica come quelli dell'Iliade, senza parole che manchino o eccedano; né che tutti i diversi cantori abbiano il giudizio e la grandezza dei canti di Omero, dove sembra un padre quello che parla.
[da L'Iliade di Omero - "José Martí, L'età D'Oro", a cura di Barbara Luciana Di Fiore]
José Martí
Frasi di José Martí
Le parole dell'Oracolo suonano da monito, una profezia:Sparta cadrà... la
Grecia
tutta cadrà.Soltanto robuste navi di legno potranno salvarla. Navi di legno... e un'onda sorta dal sangue degli eroi.
Regina Gorgo
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Con la Brexit, per la prima volta, un paese lascia l'Unione. La reversibilità diventa reale. Per la
Grecia
era diverso, tirava aria di espulsione, di punizione; non scordiamo che in tedesco la parola "Schulde" significa colpa, debito e peccato. Comunque sia, gli europei si chiedono: ma che Unione è questa, se perde "pezzi" e non risolve i problemi che ci preoccupano tanto? L'idea che l'Europa non funzioni più, si diffonde e questo può creare le premesse di un suo sfarinamento.
Enzo Moavero Milanesi
Cit. da
ilsussidiario.net, intervista, 23 agosto 2016
Frasi di Enzo Moavero Milanesi
Parlare per oltre due anni di un'eventuale, possibile uscita della
Grecia
ha voluto dire e per la prima volta mettere in forse la tenuta stessa dell'Eurozona e dunque, dell'Ue. La crisi fa venir meno l'idea dell'irreversibilità del processo d'integrazione europea. Se ricordiamo, c'era una gran confusione: si diceva che se la
Grecia
usciva dall'euro, non poteva restare nell'Unione, e altro ancora. Una situazione che i cittadini europei percepiscono, istintivamente, come una mutazione politica.
Enzo Moavero Milanesi
Cit. da
ilsussidiario.net, intervista, 23 agosto 2016
Frasi di Enzo Moavero Milanesi
La
Grecia
che cazzo c'ha? C'ha le isolette, c'ha il formaggio, c'ha il Partenone e poco altro. Noi
[in Italia]
abbiamo l'industria, la piccola media impresa, l'artigianato, abbiamo i tre quarti delle opere d'arte del mondo.
[Corriere.it, 13 febbraio 2015]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
La
Grecia
ha le isolette e la feta.
[il Post.it, 1° aprile 2014]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
L'euro al Sud non se lo meritano. La Lombardia e il Nord l'euro se lo possono permettere. Io a Milano lo voglio, perché qui siamo in Europa. Il Sud invece è come la
Grecia
e ha bisogno di un'altra moneta. L'euro non se lo può permettere.
[HuffingtonPost.it, 16 febbraio 2015]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Nell'illustrare il modo di vita della
Grecia
primitiva, egli
[Dicearco]
afferma che gli uomini nati nell'età antica e perciò vicina agli dèi ‐ uomini di natura eccelsa i quali conducevano una vita meravigliosa tanto che, paragonati ai contemporanei, costituiti di materia adulterata e scadente, sono considerati «stirpe aurea» ‐ non uccidevano gli esseri animati.
Porfirio
Cit. da
De abstinentia
Frasi di Porfirio
ABRAMO
Abramo è uno di quei nomi celebri nell'Asia Minore e in Arabia, come Thoth presso gli Egiziani, l'antico Zarathustra in Persia, Ercole in
Grecia
, Orfeo nella Tracia, Odino presso i popoli nordici e tanti altri noti più o meno per la loro fama che per una storia incontestata. Intendo qui la storia profana, in quanto nei confronti di quella del popolo ebraico, nostro maestro e nemico, per il quale sentiamo fiducia e odio, essendo stata visibilmente scritta dallo Spirito Santo in persona, nutriamo i sentimenti che dobbiamo nutrire. Ci riferiamo soltanto agli Arabi, che si vantano di discendere da Abramo per via di Ismaele e credono che quel patriarca abbia fondato la Mecca e sia morto in questa città. Il fatto è che la stirpe di Ismaele è stata favorita da Dio in misura infinitamente maggiore della stirpe di Giacobbe. L'una e l'altra, a dire il vero, hanno generato dei ladroni; ma i ladroni arabi sono stati prodigiosamente superiori a quelli ebrei: I discendenti di Giacobbe conquistarono una regione di assai modeste proporzioni, che poi perdettero; i discendenti di Ismaele conquistarono parte dell'Asia, dell'Europa e dell'Africa, fondarono un impero più vasto di quello dei Romani e scacciarono gli Ebrei dale loro caverne, che chiamavano la terra promessa. A giudicare le cose solo in base agli esempi delle nostre storie moderne, sarebbe piuttosto improbabile che Abramo fosse stato il progenitore di popoli così diversi; ci dicono che era nato in Caldea e che era figlio di un povero vasaio, che si guadagnava la vita costruendo piccoli idoli di terra. Non è verosimile che il figlio di quel vasaio sia andato a fondare la Mecca a trecento leghe di distanza, sotto il tropico, attraversando deserti impraticabili. Se fu un conquistatore, puntò senza dubbio sul bel paese dell'Assiria; se invece fu soltanto un povero diavolo, come ci viene raffigurato, non ha fondato regni fuori dalla sua patria.
Voltaire
Cit. da
Dizionario Filosofico, 1966 ‐ Incipit
Frasi di Voltaire
Noi onoriamo l'antica
Grecia
come la culla della scienza occidentale. Là, per la prima volta, è stato creato un sistema logico, meraviglia del pensiero, i cui enunciati si deducono così chiaramente gli uni dagli altri che ciascuna delle proposizioni dimostrate non solleva il minimo dubbio: si tratta della geometria di Euclide. Quest'opera ammirevole della ragione ha dato al cervello umano la più grande fiducia nei suoi sforzi ulteriori. Colui che nella sua prima giovinezza non ha provato entusiasmo davanti a quest'opera non è nato per fare lo scienziato teorico.
[Da: La questione del metodo]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
La Juventus è una squadra prepotentemente italiana, arrogantemente sabauda, provincialmente vincente. Tutto qui. A Cardiff come a Berlino. Ad Atene come a Monaco di Baviera: in
Grecia
una squadra composta da campioni del mondo si afflosciò contro l'Amburgo di Magath mentre in Germania la Juve campione in carica venne umiliata da un Borussia di reduci e di scarti. E poi tutte le altre finali, vergognosamente perse per mancanza di hybris, cioè di quel senso epico che ti fa dire che sei davvero leggendario, capace di sovvertire il volere degli dei. Altro che Coppa maledetta, la maledizione è dentro di noi: la Juve, ne ho preso coscienza la scorsa notte, non potrà mai avere quella forza epica perché è una squadra costruita dal potere e nel potere. Solo che è un potere locale. Un potere che ci fa vincere 33 scudetti; gli ultimi sei di fila e per questo si scomoda l'espressione LE6END, leggenda. Un potere che ci fa pensare superbamente di averne vinti 35 sul campo, roba che se anche fosse vero non lo direi perché tre stelle e solo due Coppe dalle Grandi orecchie in bacheca allora sei davvero un eroe perdente. Peggio di Ettore.
[liberoquotidiano.it, 5 giugno 2017]
Gianluigi Paragone
Frasi di Gianluigi Paragone
Quel sommo | D'occhi cieco, e divin raggio di mente, | Che per la
Grecia
mendicò cantando.
Alessandro Manzoni
Frasi di Alessandro Manzoni
Io sento un dovere di gratitudine per l'Italia e la
Grecia
, perché hanno aperto il cuore ai migranti. Ma non basta aprire il cuore. Il problema dei migranti è prima di tutto avere il cuore aperto, sempre, è un comandamento di Dio, l'accogliere, perché anche tu sei stato schiavo in Egitto... Ma un governo deve gestire questo problema con la virtù propria del governante: la prudenza. Cosa significa? Primo: quanti posti ho? Secondo: non devo solo riceverli, ma integrarli.
Papa Francesco
Cit. da
Corriere.it, intervista 11 settembre 2017
Frasi di Papa Francesco
a Ferruccio
|
|
Due giovani ragazzi
|
ritornati all'arena ormai vecchi
|
che ricordano i templi di Afrodite.
|
O
Grecia
sacra che ti tradisci!
|
Le ragazze, le avide vestali
|
erano circoscritte dall'imene
|
come da un candelabro di dolore
|
ed ardevano in festa quando Apollo
|
le visitava adagio dentro gli occhi
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Dietro quella grazia e quella semplice solennità, Eduardo De Filippo ha la semplicità di un calzolaio o di un pescatore e la fierezza di un principe dell'antica
Grecia
. Riverbera un'arguzia, un'ironia e una sana follia che andavano anche oltre quelle di Peppino, più esplicito, plateale e magnificamente fracassone. Peppino ha però dalla sua, rispetto al più aristocratico fratello, una capacità di inventiva e di euforica improvvisazione che lo hanno reso inimitabile.
Giorgio Strehler
Frasi di Giorgio Strehler
Putin mantiene legami con i partiti nazionalisti di destra in Francia, con il Front National di Marine Le Pen, e in Gran Bretagna. In
Grecia
ha rapporti con Anel, il partito della destra nazionalista che fa parte del governo, ma anche con la sinistra ex comunista anch'essa nella maggioranza ad Atene.
[...]
Putin ha un piano. La sua ambizione prima di tutto è dividere e destabilizzare l'Ucraina. Oltre a questo, mira anche a dividere la Ue, diffondere l'influenza russa e, se possibile, sostituire gli Stati Uniti come il principale fattore esterno sull'Unione europea. È noto che può già pesare molto sull'Ungheria, la Slovacchia e la Repubblica Ceca attraverso il controllo delle forniture di energia.
[Repubblica.it, 24 marzo 2015]
George Soros
Frasi di George Soros
Oggi l'Europa è ancora l'ultimo baluardo dell'individualismo, e forse l'iperteso spasmo dei popoli, il nazionalismo gonfiato, con tutta la sua violenza, è pur sempre una ribellione inconscia, in certo qual modo febbricitante, un ultimo disperato tentativo di difendersi dall'appiattimento. Ma proprio la forma spastica di difesa rivela la nostra debolezza. Già il genio della monotonia è all'opera per cancellare l'Europa, l'ultima
Grecia
della storia, dalla lavagna epocale.
Stefan Zweig
Cit. da
La patria comune del cuore
Frasi di Stefan Zweig
L'Europa senza
Grecia
è come un bambino senza certificato di nascita.
Valéry Giscard d'Estaing
Frasi di Valéry Giscard d'Estaing
In Irlanda ho preso parte a molti programmi televisivi, a più di un reality. Ne ho fatto uno a Palma di Maiorca, uno in
Grecia
, uno in Irlanda. Ho sempre lavorato. Anche quando volevo smettere, arrivava sempre qualche proposta, quindi era destino.
Alessia Macari
Frasi di Alessia Macari
Nel mouseion dorato di divina sapienza
prostratevi e l'orecchio al suol poggiate
ad ascoltare 'l gocciolio dell'acque.
«Non ho mai sentito la parola mouseion» disse Ferris.
«È greco antico, significa tempio dedicato alle Muse» spiegò Langdon. «Nell'antica
Grecia
il mouseion era il luogo dove i sapienti si riunivano per confrontare le proprie idee e discutere di letteratura, musica e arte. Il primo mouseion fu costruito nel terzo secolo avanti Cristo da Tolomeo nella biblioteca di Alessandria. In seguito ne sorsero a centinaia in tutto il mondo.»
[...]
«Oggi sono chiamati musei.»
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
[...]
Anzani, il più serio e autorevole degli esuli italiani, che aveva combattuto per la libertà in
Grecia
e in Spagna. Le sue parole avevano gran peso anche perché fra tutti quei chiacchieroni, ne pronunziava poche.
[L'Italia del Risorgimento]
Indro Montanelli
Cit. da
Storia d'Italia
Frasi di Indro Montanelli
Lo Stato di Platone, quello che lui chiamava la polis, e che poi era Atene, aveva, al tempo di Platone, cioè nel momento del suo massimo splendore, ventimila abitanti, di cui solo cinquemila avevano diritto al voto. E veda un po' come quei civilissimi cittadini lo usarono nelle assemblee dell'Acropoli: mettendo sotto processo Pericle e Aspasia, condannando a morte Socrate e provocando la guerra del Peloponneso, che fu la rovina non solo di Atene, ma di tutta la
Grecia
e della sua civiltà. Ora se il sistema della «democrazia diretta» o, come lei la chiama, «partecipatoria», non funzionò nemmeno in una polis di ventimila abitanti, s'immagini un po' cosa diventerebbe nei formicai umani cui si sono ridotte le polis attuali, e non soltanto quelle italiane.
[...]
Lei ha tutte le ragioni del mondo a dire che l'attuale sistema di democrazia «rappresentativa» o «delegata» ha dei vizi gravissimi e spesso provoca disastri, compresa quella americana, che pure è una di quelle che meglio funzionano. Ma, mi creda, quella «diretta» o «di piazza» è ancora molto più pericolosa perché continuamente a rischio di cadere in balia di qualche ciarlatano che sappia soltanto vendere bene la sua merce. Certo, quella indiretta esige, da parte del cittadino, una partecipazione che in Italia manca. Ma non è certo coi referendum che si può sostituirla. Almeno questo mi ha insegnato l'esperienza.
[22 agosto 1999]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Dicono che De Mita sia un'intellettuale della Magna
Grecia
. Io però non capisco cosa c'entri la
Grecia
.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
E tu prima, Firenze, udivi il carme | che allegrò l'ira al Ghibellin fuggiasco, | e tu i cari parenti e l'idïoma | dèsti a quel dolce di Calliope labbro | che Amore in
Grecia
nudo e nudo in Roma | d'un velo candidissimo adornando, | rendea nel grembo a Venere Celeste.
Ugo Foscolo
Cit. da
Dei Sepolcri
Frasi di Ugo Foscolo
Non sarei mai andato in
Grecia
se non fosse stato per una ragazza chiamata Betty Rayan, che abitava nella mia stessa casa, a Parigi. Una sera, davanti a una coppa di vino bianco, cominciò a parlare di ciò che aveva visto nei suoi vagabondaggi per il mondo. Io la ascoltavo sempre con molta attenzione, non solo perché le sue esperienze erano insolite, ma perché quando parlava dei suoi vagabondaggi pareva dipingerli: tutto ciò che descriveva mi restava nella memoria come tele di un maestro. Quella sera, fu una conversazione piuttosto speciale, la nostra: avevamo cominciato a parlare della Cina e della lingua cinese, che ella s'era accinta a studiare. In breve fummo nell'Africa Settentrionale, nel deserto, fra popolazioni di cui fino a quella sera avevo sempre ignorato l'esistenza.
Henry Miller
Cit. da
Il colosso di Maroussi ‐ Incipit
Frasi di Henry Miller
Quanto alla lettura e alla scrittura in genere, credo che stiamo vivendo una rivoluzione simile a quella vissuta da Platone, ma in direzione opposta. Platone esperì la transizione da una cultura orale, quella della
Grecia
arcaica, a una cultura che fissa invece le sue espressioni mediante la scrittura, come la cultura greca classica, da cui discende la nostra civiltà. Oggi, con le nuove tecnologie di comunicazione, con la diffusione della videoscrittura, della multimedialità e della possibilità di creare "ipertesti", la scrittura tradizionale, fissa, sta diventando nuovamente fluida, mobile, trasformabile, come nell'oralità.
Ernst Jünger
Cit. da
I prossimi titani
Frasi di Ernst Jünger
È a rischio uno dei pilastri fondamentali dell'Unione europea: la libertà di circolazione delle persone. Dalle coste siciliane a Kos, dalla Macedonia all'Ungheria e a Calais, vediamo accendersi tensioni che alla lunga potrebbero rimettere in discussione Schengen. Possiamo pensare a una Unione europea senza Schengen? Al ripristino delle vecchie frontiere? I migranti non arrivano in
Grecia
, Italia o Ungheria, ma in Europa. Anche le regole dell'accoglienza devono essere europeizzate.
[Nel 2015]
Paolo Gentiloni
Frasi di Paolo Gentiloni
La prima qualità di un onest'uomo è il disprezzo della religione, che ci vuole timorosi della cosa più naturale del mondo, che è la morte, odiatori dell'unica cosa bella che il destino ci ha dato, che è la vita, e aspiranti a un cielo dove di eterna beatitudine vivono solo i pianeti, che non godono né di premi né di condanne, ma del loro moto eterno, nelle braccia del vuoto. Siate forte come i saggi dell'antica
Grecia
e guardate alla morte con occhio fermo e senza paura.
Umberto Eco
Cit. da
L'isola del giorno prima
Frasi di Umberto Eco
Quattro-cinque grandi centri di accoglienza alle porte dell'Europa: Sud Italia,
Grecia
, i Paesi balcanici, la Spagna. Punti dove possa battere la bandiera con le stelle dell'Unione europea. Centri organizzati con risorse dell'Europa, con personale europeo. Luoghi dove non ci siano solo i controlli medici e di routine, come già avviene, ma con strumenti efficaci anche per identificare le persone, sapere chi sta entrando, perché è partito. Non si possono lasciare andare in giro le persone senza avere informazioni e possibilità di verifica.
Sergio Chiamparino
Frasi di Sergio Chiamparino
Mi chiamo Shlomo Venezia. Sono nato a Salonicco, in
Grecia
, il 29 dicembre 1923. La mia famiglia dovette abbandonare la Spagna al momento dell'espulsione degli ebrei nel XV secolo ma, prima di stabilirsi in
Grecia
, i miei antenati si fermarono in Italia, per questo mi chiamo «Venezia». Gli ebrei provenienti dalla Spagna non usavano cognomi: si chiamavano, ad esempio, Isacco figlio di Salomone. Arrivati in Italia, prendevano il nome della città in cui vivevano. Per questa ragione molte famiglie ebraiche portano nomi di città. Nel nostro caso è quello che ci ha permesso di conservare la cittadinanza italiana.
Shlomo Venezia
Cit. da
Sonderkommando Auschwitz ‐ Incipit
Frasi di Shlomo Venezia
9 Dicembre 1939
Salonicco,
Grecia
Uno a uno i camion arrancarono per la ripida salita nella luce che precedeva lo spuntare dell'alba su Salonicco. Una volta in cima ognuno prese un po' più di velocità; i guidatori erano ansiosi di ritornare nel buio della strada di campagna che scendeva incassata attraverso i fitti boschi.
E tuttavia ciascuno dei cinque guidatori nei cinque camion dovette dominare la propria ansietà. Nessuno poteva staccare il piede dal freno o schiacciare l'acceleratore oltre un certo limite; dovevano tenere gli occhi socchiusi, aguzzando lo sguardo pronti a una fermata improvvisa o a una curva inaspettata nel buio.
Robert Ludlum
Cit. da
Il treno di Salonicco ‐ Incipit
Frasi di Robert Ludlum
Sono nella compagnia da 24 anni! Sono stato piazzato in
Grecia
per 15! Papandreou avrebbe vinto le elezioni se non avessi aiutato la giunta a farlo prigioniero! Ho consigliato e armato l'esercito ellenico! Ho neutralizzato campioni del comunismo! Ho passato gli ultimi 3 anni a imparare il finlandese!!! Che ti serve a tanto qui in Virginia!
Gust Avrakotos
Dal film:
La guerra di Charlie Wilson
Scheda film e trama
Frasi del film
La
Grecia
conquistata il barbaro vincitore conquistò, e le arti portò nell'agreste Lazio.
[Graecia capta ferum victorem cepit, et artes intulit agresti Latio]
[da Libro II, Epistole I, linea 156]
Orazio
Frasi di Orazio
Nell'antica
Grecia
Socrate aveva una grande reputazione di saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
- "
Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
"
- "
Un momento
" - rispose Socrate - "
Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
"
- "
I tre setacci?
"
- "
Ma sì
" - continuò Socrate - "
Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
"
- "
No... ne ho solo sentito parlare...
"
- "
Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
"
- "
Ah no! Al contrario.
"
- "
Dunque
" - continuò Socrate - "
Vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell'utilità. E' utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?
"
- "
No, davvero.
"
- "
Allora
" - concluse Socrate - "
quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?
"
Morale: se ciascuno potesse meditare e mettere in pratica questo piccolo test, molto probabilmente il mondo sarebbe un posto migliore.
Da:
I tre setacci di Socrate
Commenti:
3
Umanesimo non è se non la ritrovata dignità dell'uomo, la quale a sua volta non è se non la libertà di pensare col proprio cervello. Questa libertà si accende per la prima volta in
Grecia
e la illumina, e non torna a riaccendersi nel mondo se non con l'Umanesimo.
Alberto Savinio
Frasi di Alberto Savinio
Scipione
: Padri senatori, lo sapete tutti che Catone è er difensore de li costumi antichi, ma state attenti, perché Catone esagera! Vede sempre er male dapertutto. Ve ricordate quanno li legionari tornarono da la
Grecia
? Erano partiti zozzi, luridi, co' certe barbe che manco li caproni. Vinsero, tornarono, e tutta Roma se incanto' a guardalli. Belli, puliti, co' le ganasse vellutate. E questo perché? Perché li lupi de Roma avevano imparato dai civilissimi greci a usa' er rasore. Che te fa allora Catone? Zompa in piedi su li rostri e je strilla: "Froci! Sete diventati tutti froci!".
Catone
: E insisto. Chi se fa la barba nun è omo!
Dal film:
Scipione detto anche l'Africano
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi è questo re che paga degli assassini con monete d'oro perché uccidano mio padre il vostro re chi è questo re che schipadre il vostro re . Chi è questo re che schiavizza degli uomini per combattere..quegli uomini non combattono per loro ma perché il loro re glielo impone ma noi oggi siamo qui come uomini macedoni liberi per l'onore e la gloria della
Grecia
!
Alessandro Magno
Dal film:
Alexander
Scheda film e trama
Frasi del film
Giacomo
: Venite... Venite qua... Mettetevi di fianco a questo quadro, che è considerato il capolavoro del museo. Osservatelo bene, dopodiché: che cosa ne dite?
Giovanni
: Eh, che qualche deficiente l'ha rovinato con un taglierino! Si vede, porca va... Ha fatto tre sbreghi... È chiaro, non c'è controllo.
Aldo
: Poi m'indigno, ci sarà un motivo perché mi indigno? Fanno entrare chiunque, si riempiono le tasche di taglierini, fanno quello che vogliono e noi non facciamo niente.
Giacomo
: Posso urlare al mondo la mia indignazione? Posso farlo? Quanta ignoranza!
Giovanni
: Bravo! Quanta ignoranza ci vuole per fare una roba del genere, dai! Un minimo di testa...
Aldo
: Ma io non capisco... se tu sei ignorante, rimani nella tua ignoranza, rimani nella tua mediocrità! Ma invece sei invidioso, geloso, e vieni qua dove ci sono persone che comunque si vogliono evolgere...
Giovanni
: Da che lato? A destra o a sinistra si vogliono evolgere?
Giacomo
: Ma ditemi dove sbaglio? Ditemi dove sbaglio! E cosa posso fare!
Giovanni
: Ma niente Giacomo, ma tu anzi, cavolo, tu sei bravissimo, sai un sacco di cose, le spieghi... avercene!
Aldo
: Ma... Giacomino, esistono i cretini... esistono, giusto? Purtroppo sì, e sono anche molto vicini a noi.
Giacomo
: Molto più di quanto lo si creda!
Aldo
: Tu non ti sottovalutare mai, perché tu sei un diadema di questa società. È grazie a te che il mondo va avanti. È grazie a te che io oggi so qualcosa!
Giovanni
: Niente, però questo è un altro discorso.
Giacomo
: Ditemi almeno chi l'ha fatto.
Giovanni
: Eh, saperlo! Vedi che calci nel culo gli davamo, se lo beccavamo mentre lo faceva. Oh, abbiam beccato una volta uno che rigava una macchina. Lui l'ha preso al volo, io da dietro pam, pam!
Aldo
: Tre isolati a calci nel culo, prova a chiedergli a quello lì se ha ancora intenzione di rigar le macchine! Non lo fa più! Perché queste cose servono! Ogni tanto servono! Non sempre, però servono.
Giacomo
: Lucio Fontana.
Giovanni
: Ah, si sa chi è! Ah, l'han beccato. Ah bè meno male, almeno uno, una volta...
Aldo
: Allora la giustizia funziona! Dieci anni, gli devono dare. Prendere uno, per prenderne cento. Cioè prenderne uno, prenderne cento. Prenderne uno, per prendere cento. Cioè, voglio dire, ci sono questi cento che camminano a stormo, adesso... voglio dire... fra cretini si ritrovano e camminano tutti così, tutti a stormo così... come, ogni tanto, come gli stormi, proprio... che si allargano, si stringono, camminando. E danno anche fastidio da vedere. Poi c'è qualcuno che è al centro dello stormo, non riesce a respirare, ha bisogno di aria, allora si fa strada fino a che arriva nella zona limitrofa dello stormo e spinge quello che è già lì. Questo qui si perde dal gruppo e viene preso. Quindi prenderne uno, per non prenderne novantanove!
Giovanni
: Non credo che fosse così, però...
Giacomo
: È nato nel 1906
[In realtà il vero anno di nascita è il 1899]
.
Giovanni
: Un vecchio! Eccolo lì! Ma porca vacca! Ma lasciali lì a guardare gli scavi in strada, che son contenti! Stan lì: "E va la ruspa, che la tira su la roba! Li tubi che van lì" e lì passano il tempo e son contenti. Ma perché li devi far venire qui che non c'han più la testa.
Aldo
: Ma io non lo so, se tu sei un vecchio perché sei un tenero, hai bisogno di... No, voglio dire, se tu sei stato un cretino da bambino, sarai un cretino anche da vecchio!
Giovanni
: Eh, non indicare però...
Aldo
: Se tu nasci torto, Giacomino, muori torto! Se tu nasci dritto... non è detto che muori dritto... puoi anche morire torto. Secondo le... Ma se nasci torto non puoi morire dritto! E non lo dico io, lo dice un greco... Lapalissian, un greco... ma, del, proprio della
Grecia
.
Giacomo
: È nato a Rosario, in Argentina.
Giovanni
: Un extra-comunitario! Ma porca vacca! Ma tu li accogli qua e loro se ne fregano delle regole. Non gli interessa nie... A casa loro fai una roba del genere? Ti taglian la mani e vai in giro così! E invece qua puoi far quello che vuoi, perché? Perché nessuno rispetta più le regole, è chiaro.
Aldo
: Vedi, noi siamo stati immigrati a nostra volta, ma quando siamo andati a casa di queste persone ci siamo comportati in ben altro modo, e abbiamo fatto delle offerte che non potevano rifiutare.
Giacomo
: È morto nel 1968. Dopo aver regalato al nostro paese capolavori di inestimabile bellezza esposti nei musei più importanti del mondo, dopo aver inventato lo spazialismo e i famosissimi tagli nelle tele. E voi due siete due bestie.
[Ad Aldo.]
Tu poi, sei nato torto e morirai testa di cazzo!
Giovanni
: È un'aggravante, eh.
Aldo
: Tu devi stare solo zitto, perché ti sei seduto anche sul concetto di Fistalloni!
Giovanni
: Ma se hai guardato un quadro normale da 3 chilometri?
Dal film:
Anplagghed al cinema
Scheda film e trama
Frasi del film
Farina
: Signor tenente cosa c'è scritto là?
Tenente Montini
: E ellas einai o tafos... La
Grecia
è la tomba... ton italon.
Lorusso
: Scusi, ton italon cosa vuol dire?
Tenente Montini
: Ragazzi allora, ora tutti uniti avanziamo piano piano verso il paese. Occhi aperti, mi raccomando! Strazza chiude la fila, Colasanti nel mezzo perché non voglio che succeda qualcosa alla radio, appena arrivati sopra troviamo un posto per fare la base; tutto chiaro?
Lorusso
: Sì, tutto chiaro ma ton italon cosa vuol dire?
Tenente Montini
: Degli Italiani.
Lorusso
: Cioè come viene?
Farina
: La
Grecia
è la tomba degli italiani.
Dal film:
Mediterraneo
Scheda film e trama
Frasi del film
Strazzabosco
: Alto là! Chi va là?
Lorusso
: Sono io, Lorusso.
Farina
: Parola d'ordine!
Lorusso
: Sono io, ho detto.
Strazzabosco
: Farsi riconoscere, parola d'ordine!
Lorusso
: Vi ho detto che sono io, Lorusso.
Farina
: Parola d'ordine o spariamo!
Lorusso
: Oh! Va be'! Eh? Savoia o morte.
Farina
: Va bene sergente, lei può avanzare.
Lorusso
: Va bene un cazzo! Controparola d'ordine!
Farina
: Memento audere semper.
Lorusso
: No! Sbagliato!
Farina
: Come?
Strazzabosco
: Folgore!
Lorusso
: No!
Felice Munarol
: Quella xe de ieri. Pizza margherita!
Lorusso
: Se, quattro stagioni adesso!
Libero Munarol
: È regina Margherita.
Farina
: Regina.
Lorusso
: Va bene. E noi dovremmo spezzare le reni alla
Grecia
con questi quattro deficienti qua. Voi domani siete tutti consegnati, è chiaro?
Colasanti
: Ma va' a cagare.
Lorusso
: Chi è stato? Venga fuori chi è stato vigliacchi!
[qualcuno riproduce con la bocca il rumore di un peto]
Lorusso
: Questo qua so chi è! Questo qua l'ho riconosciuto! Faccia di culo!
Farina
: Non sono stato io, no!
Lorusso
: Non sono stato io!? Non sono stato io!? Due giorni di consegna a tutti e quattro a faccia di culo! È chiaro? Silenzio! ... Sssh!
Dal film:
Mediterraneo
Scheda film e trama
Frasi del film
In
Grecia
, in Italia e nell'Europa del Sud in genere siamo testimoni di una crisi senza precedenti, che è stata imposta attraverso una dura austerità che ha fatto esplodere a livelli storici la disoccupazione, ha dissolto lo stato sociale e annullato i diritti politici, economici, sociali e sindacali conquistati. Questa crisi distrugge ogni cosa che tocca: la società, l'economia, l'ambiente, gli uomini.
[L'Espresso, 24 gennaio 2014]
Alexis Tsipras
Frasi di Alexis Tsipras
L'idea è quella di portare qui.
[in Basilicata]
turisti che siano curiosi di conoscere la Magna
Grecia
, le origini storiche e artistiche del Mediterraneo.
Francis Ford Coppola
Cit. da
Corriere della Sera, 9 giugno 2004
Frasi di Francis Ford Coppola
Questa tecnica
[La quinta tecnica]
fu data a Pitagora, che la riportò in
Grecia
e, così, divenne il principio, lo strumento che diede vita a tutto il misticismo occidentale. Pitagora è dunque il padre di tutto il misticismo occidentale.
Osho Rajneesh
Cit. da
Il libro dei segreti
Frasi di Osho Rajneesh
Nobili signori. Nobili dame. E anche tutti voi che non sedete su cuscini di velluto! Oggi... oggi vi ritrovate ad essere tutti eguali. Ebbene sì! Perché siete tutti egualmente favoriti, avendo il prestigio, il privilegio, No! Il piacere di potervi presentare un cavaliere nato da cavalieri. Un cavaliere che può vantare origini ben anteriori a Carlo Magno. Il nostro primo incontro avvenne sulla cima di un monte presso Gerusalemme. Pregava il Signore chiedendogli di perdonarlo per il sangue saraceno versato dalla sua spada. E in seguito ebbe a stupirmi ancor di più in Italia, quando salvò un'orfana beltà dalle brutali e lascive pretese del suo orrendo zio turco. In
Grecia
, passò un intero anno, nel silenzio... onde è meglio comprendere il suono d'un bisbiglio. E... allora senza più indorare la pillola e senza ulteriore trambusto io presento a voi il cercatore di serenità. Il protettore di italiche verginità. Il guardaspalle di Nostro Signore. L'unico, il solo Sir Ulrich Von Liechtenstein.
Geoffrey Chaucer
Dal film:
Il destino di un cavaliere
Scheda film e trama
Frasi del film
Venne il Sessantotto e poi le barricate | mentre sempre l'autunno era più caldo dell'estate | e mentre i Beatles si sciolgono dopo Let It Be, | in
Grecia
Papadopulos balla il sirtaki.
[da La donna mia ‐ Scusa Mary]
Rino Gaetano
Frasi di Rino Gaetano
Quello che è successo in
Grecia
non avremmo potuto ed avremmo dovuto evitarlo. Avremmo potuto evitare di umiliarla. Io ricordo che disse Keynes sulle riparazioni di guerra, che non possono essere imposte quando ingiuste.
[Su La 7, Piazza Pulita, 23 settembre 2013]
Gianni Cuperlo
Frasi di Gianni Cuperlo
I fascisti non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte. No. I fascisti sono stati i padroni a seminarli, li hanno voluti, li hanno pagati. E coi fascisti i padroni hanno guadagnato sempre di più, al punto che non sapevano più dove metterli i soldi. Così hanno inventato la guerra. Ci hanno mandato in Africa, in Russia, in
Grecia
, in Albania, in Spagna! Ma chi paga siamo sempre noi! Chi paga: il proletariato, gli operai, i contadini, i poveri!
Olmo Dalcò
Dal film:
Novecento
Scheda film e trama
Frasi del film
Con Burt Lancaster ho girato quattro film
[...]
Eppure l'ho conosciuto pochissimo: era un uomo straordinariamente chiuso e riservato.
[...]
Era bello come un eroe dell'antica
Grecia
, e curava quasi maniacalmente questa sua perfezione fisica. Non meno di quanto curasse la sua professionalità: è da lui che ho imparato il valore della serietà sul lavoro.
[...]
Per il resto, era molto misterioso, difficilissimo da capire: raramente si apriva, parlava di sé
[...]
una persona piena di orgogliosissima dignità.
[...]
Con me, nei limiti della sua totale incapacità di essere espansivo, è stato estremamente gentile, amichevole: quando sono arrivata in America, mi ha accolto a casa sua con grande affetto.
[...]
Mi ha lasciato il ricordo di quel corpo meraviglioso, così ingiustamente insultato dalla malattia. E di quello sguardo che anche nella vita, non solo sullo schermo, era così trasparente, luminoso: incredibile. Insieme al ricordo di gesti e atteggiamenti anche molto scioccanti, raffinatissimo conoscitore di arte e pittura, uomo di belle letture e di modi anche raffinati, quando voleva, si lasciava andare, a tavola per esempio, a maniere da cow-boy, da macho persino volgare.
Claudia Cardinale
Cit. da
Io, Claudia - Tu, Claudia
Frasi di Claudia Cardinale
[Sulla disfatta di
Grecia
]
La colpa maggiore è tutta del comando del duce, un potere che non può esercitare: Mussolini lasci fare a noi, e quando le cose non vanno punisca i responsabili. (ad Alessandro Pavolini, il 21 novembre 1940)
Pietro Badoglio
Frasi di Pietro Badoglio
[Sulla campagna di
Grecia
]
Fermarsi al solo Epiro non corrisponde alla situazione. Bisogna occupare Candia, la Morea e tutta la
Grecia
. Le forze avversarie non dovrebbero costituire una difficoltà, abbiamo l'aviazione.
Pietro Badoglio
Frasi di Pietro Badoglio
Agamennone
:
[Dopo la morte di Menelao per mano di Ettore]
Rideranno di me a Troia, eccitati dalla vittoria. Credono che io torni a casa alle prime luci.
Ulisse
: Forse dovremmo...
Agamennone
: Fuggire! Come cani bagnati!
Ulisse
: La truppa pensa di essere venuta qui per la moglie di Menelao. Lei non ci serve più!
Agamennone
: Il sangue di mio fratello bagna ancora la terra e tu lo insulti!
Ulisse
: Non è un insulto dire che un uomo morto... è morto!
Nestore
: Se ce ne andiamo ora perdiamo ogni credibilità. Se i troiani possono battersi tanto facilmente presto gli ittiti ci invaderanno.
Ulisse
: Se restiamo, dobbiamo restare per le giuste ragioni.
[Ad Agamennone]
Per proteggere la
Grecia
, non il tuo orgoglio. La tua battaglia privata con Achille ci sta distruggendo!
Agamennone
: Achille conta per uno!
Ulisse
: Ettore anche conta per uno! E guarda cosa ci ha fatto oggi!
Agamennone
: Ettore combatte per la sua patria! Achille combatte solo per sé stesso!
Ulisse
: Non mi interesa la sua motivazione, mi interessa la sua capacità di vincere le battaglie!
Nestore
: Ha ragione, il morale di Achille è basso.
Agamennone
: Ma anche se potessi fare pace con Achille, lui non mi darebbe retta! Preferirebbe infilzarmi che stare ad ascoltarmi!
Ulisse
: Gli parlerò io.
Nestore
: Rivorrà quella ragazza!
Agamennone
: Se la prenda quando vuole...
[Notando che Nestore e Ulisse si guardano e lo guardano perplessi]
Io non l'ho toccata!
Ulisse
: Dov'è ora?
Agamennone
: L'ho data alla truppa. Occorre che si diverta un po' dopo questa giornata.
Dal film:
Troy
Scheda film e trama
Frasi del film
Agamennone
:
[A Ettore e Paride, prima del duello]
Allora non vi nascondete dietro le vostre mura. Davvero valorosi. Poco avveduti, ma valorosi.
Ettore
: Siete venuti senza invito. Tornate alle vostre navi e andatevene.
Agamennone
: Siamo venuti da troppo lontano, principe.
Menelao
: Principe? Quale figlio di re accetterebbe l'ospitalità di un uomo mangiando il suo cibo, bevendo il suo vino, fingendosi amico per poi rubargli la moglie nel cuore della notte?
Paride
: C'era il sole quando tua moglie t'ha lasciato!
Menalao
:
[Sguainando la spada e venendo fermato da Ettore]
Lei è lassù che ci guarda, vero? Bene, voglio che ti veda morire!
Agamennone
: Non ancora, fratello. Guardati intorno, Ettore. Ho portato tutti i guerrieri della
Grecia
sulla tua costa.
Nestore
: Puoi ancora salvare Troia, principe!
Agamennone
: Ho due desideri. Se li esaudisci, nessun altro dei tuoi dovrà morire. Primo: devi restituire Elena a mio fratello. Secondo: Troia deve sottomettersi al mio comando e combattere per me quando io lo ordino.
Dal film:
Troy
Scheda film e trama
Frasi del film
Achille
:
[Ad Agamennone]
E così hai colto una grande vittoria...
Agamennone
: Oh, forse tu non lo hai notato. Al mattino la spiaggia di Troia apparteneva a Priamo e dal pomeriggio invece appartiene ad Agamennone.
Achille
: Tieniti la spiaggia, non sono venuto qui per la sabbia.
Agamennone
: No... tu sei venuto qui perché vuoi che il tuo nome viva nei secoli. Una grande vittoria è stata colta oggi, ma quella vittoria non è tua. I re non si sono inchinati ad Achille. I re non hanno offerto i loro omaggi ad Achille.
Achille
: Forse i re erano troppo indietro per vedere. L'hanno vinta i soldati la battaglia.
Agamennone
: La storia si ricorda dei re, non dei soldati! Domani noi abbatteremo le porte di Troia. Farò costruire monumenti alla vittoria in ogni isola della
Grecia
, farò scolpire Agamennone nel marmo.
Achille
: Fa' attenzione, re dei re. Perché prima dovrai vincere.
Agamennone
: I tuoi soldati hanno saccheggiato il tempio di Apollo, vero?
Achille
: Vuoi l'oro? È tuo! Il mio dono per onorare il tuo coraggio. Prendi ciò che vuoi.
Agamennone
: Ma l'ho già fatto. Afareo! Elmone!
[Due soldati portano dentro Briseide che urla]
Bottino di guerra.
Achille
:
[Ai soldati]
Non ce l'ho con voi, fratelli, ma se non la lasciate non tornerete più a casa. Decidete!
Agamennone
: Guardie!
[Achille e i soldati sguainano le spade]
Briseide
: Fermi! Troppi morti avete fatto oggi!
[Ad Achille]
Se uccidere è il tuo solo talento, è la tua maledizione. Nessuno deve morire per me!
[Achille depone la spada]
Agamennone
: Il possente Achille zittito da una schiava! Stanotte le ordinerò di farmi un bagno. E dopo... si vedrà!
Achille
: Otre divino! Prima che giunga la mia ora, io sorriderò guardando il tuo cadavere!
Dal film:
Troy
Scheda film e trama
Frasi del film
Nestore
:
[Ad Agamennone, mentre organizzano la spedizione contro Troia]
Un'altra cosa. Ci serve Achille, con i suoi Mirmidoni.
Agamennone
: Achille... ma non lo si può controllare! È capace di contrastarci quanto i troiani!
Nestore
: Non occorre controllarlo, basta scatenarlo. Quello è venuto al mondo per stroncare vite.
Agamennone
: Sì, ha talento per uccidere, ma è una minaccia per tutto ciò che io ho costruito! Prima di me la
Grecia
non era niente! Io ho unificato tutti i regni della
Grecia
, io ho creato una nazione con veneratori del fuoco e mangiatori di rettili! Io ho costruito il futuro, Nestore, io! Achille è il passato. Un guerriero senza bandiera. Un uomo che non si riconosce in nulla.
Nestore
: Quante battaglie abbiamo vinto grazie alla sua spada? Questa sarà la guerra più grande mai vista. Ci serve il guerriero più grande!
Agamennone
:
[Riferendosi ad Ulisse]
C'è solo un uomo a cui darà retta.
Dal film:
Troy
Scheda film e trama
Frasi del film
3200 anni fa
Dopo decenni di guerre, Agamennone, re di Micene, ha costretto i regni della
Grecia
ad allearsi con lui. Gli resta da conquistare solo la Tessaglia.
Il fratello di Agamennone, Menelao, re di Sparta, è stanco di guerreggiare e cerca di fare la pace con Troia, la rivale più formidabile della emergente potenza greca.
Achille, considerato il più grande guerriero mai esistito, combatte nell'esercito greco. Ma il suo disprezzo per il dominio di Agamennone minaccia di spaccare la fragile alleanza.
Dal film:
Troy
Scheda film e trama
Frasi del film
Leonida
: Fammi indovinare. Tu devi essere... Serse?
Serse
: Vieni, Leonida. Ragioniamo insieme. Sarebbe un riprovevole spreco, sarebbe nient'altro che una follia se tu, prode re, e i tuoi valorosi soldati periste a causa di una semplice incomprensione. Le nostre culture hanno molto da condividere.
Leonida
: Se non l'hai notato abbiamo condiviso la nostra cultura con voi tutto il mattino.
Serse
: La tua è una tribù affascinante. Persino ora sei spavaldo di fronte all'annientamento, e in presenza di un dio. Non è saggio mettersi contro di me, Leonida Immagina quale orribile fato attende i miei nemici quando io ucciderei con gioia ognuno dei miei uomini per la vittoria.
Leonida
: E io morirei per ognuno dei miei.
Serse
: Voi greci amate la vostra logica. Ti suggerisco di adoperarla. Pensa alla splendida terra che tanto vigorosamente difendete. Figuratela ridotta in cenere per un mio capriccio. Pensa al destino delle vostre donne...
Leonida
: È ovvio che non conosci le nostre donne. Avrei potuto portare anche loro qui, a giudicare da quello che ho visto. Tu possiedi molti schiavi Serse, ma pochi guerrieri. Non passerà molto tempo prima che temano le mie lance... più della tua frusta.
Serse
: Non sono le sferzate che temono... è il mio divino potere. Ma io sono un dio generoso. Farò di te un uomo smisuratamente ricco. Diverrai Generale di tutta la
Grecia
. Tu porterai il mio stendardo di battaglia fino al cuore dell'Europa. I tuoi rivali Ateniesi si inginocchieranno ai tuoi piedi, se solo tu ti inginocchierai ai miei.
Leonida
: Sei tanto generoso quanto divino, o re dei re. È un'offerta che soltanto un pazzo potrebbe rifiutare. Ma questa... questa idea di inginocchiarmi... è... vedi, massacrare tutti quegli uomini delle tue armate mi ha procurato un fastidioso crampo alla gamba, e inginocchiarmi è piuttosto arduo per me.
Serse
: Non ci sarà alcuna gloria nel tuo sacrificio. Presto cancellerò persino il ricordo di Sparta dagli annali. Ogni pergamena scritta dai Greci verrà bruciata! A ogni storico Greco, a ogni scriba verranno cavati gli occhi, e la lingua sarà loro mozzata! Chiunque evocherà il solo nome di Sparta o di Leonida sarà punibile con la morte! Il mondo non saprà mai che siete esistiti, Leonida.
Leonida
: Il mondo saprà che degl'uomini liberi si sono opposti a un tiranno, che pochi si sono opposti a molti, e prima che questa battaglia sia finita, che persino un dio-re può sanguinare.
Dal film:
300
Scheda film e trama
Frasi del film
Messaggero
: Muoversi! Non vi fermate, cani! Muoversi! Avanti, ho detto! Fermi! Chi è al comando qui? Io sono l'emissario di colui che comanda il mondo. Il dio degli dèi, il re dei re. E in base a questa autorità io pretendo che uno di voi mi mostri il vostro comandante. Ascoltate, credete di spaventarci perché avete trucidato quella misera dozzina di soldati? Queste colline brulicano di nostri esploratori. E credete forse che il vostro patetico muro abbia altro destino se non crollare come un cumulo di foglie secche davanti alla...
[Si accorge che gli spartani stanno accatastando cadaveri persiani fra i depositi del muro]
Stelios
: I nostri antenati costruirono questo muro. Usarono pietre antiche prelevate dal cuore della
Grecia
. E con l'aiuto di qualche Spartano i vostri esploratori ci hanno procurato la malta.
Messaggero
: Voi pagherete per questa vostra barbarie!
[Fa per schioccare la frusta su Stelios, ma questi sguaina la spada e con un balzo gli amputa il braccio]
Il mio braccio!
Stelios
: Non è più tuo, ormai. Ora vai, corri dal tuo Serse e digli che qui troverà uomini liberi ad affrontarlo, non schiavi, fallo in fretta, prima che decidiamo di alzare ancora il nostro muro!
Messaggero
: No, non schiavi, le vostre donne diverranno schiave, i vostri figli, le vostre figlie, i vostri anziani diverranno schiavi; ma non voi, no! Prima di mezzogiorno voi diverrete cadaveri! Cento nazioni dell'impero persiano stanno per piombare su di voi... Le nostre frecce oscureranno il sole...
Stelios
: Allora combatteremo nell'ombra!
Dal film:
300
Scheda film e trama
Frasi del film
"Ricorda chi eravamo". L'ordine più semplice che un re possa dare. "Ricorda perché siamo morti". Lui non desiderava tributi, o canzoni, o monumenti, o poemi di guerra e coraggio. Il suo desiderio era semplice: "ricorda chi eravamo", così mi ha detto. Era la sua speranza, se un anima libera dovesse arrivare in questo luogo, negli innumerevoli secoli di là da venire, possano tutte le nostre voci sussurrarti dalle pietre senza età, "va' a dire agli spartani, viandante, che qui, secondo la legge di Sparta, noi giacciamo". E così il mio re è morto. E i miei fratelli sono morti. Appena un anno fa. A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria. Il tempo gli ha dato ragione, perché da greco libero a greco libero si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi 300 soldati, così lontani da casa, hanno dato la vita, non solo per Sparta, ma per tutta la
Grecia
e per la speranza difesa da questa nazione. Ora, qui su questo aspro frammento di terra chiamato Platea, le orde di Serse affrontano la loro disfatta!
[Urlo dei soldati]
Lì davanti i barbari si raccolgono, è nero il terrore che afferra saldo i loro cuori, con dita di ghiaccio; conoscono molto bene gli impietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani, e ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10.000 Spartani alla testa di 30.000 liberi Greci!
[Urlo dei soldati]
Le forze del nemico ci superano di sole 3 volte! Buon segno per tutti i Greci. Quest'oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia e lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare. Dite grazie soldati, a Re Leonida e ai prodi 300! Alla vittoria!
Delios
Dal film:
300
Scheda film e trama
Frasi del film
Guardiamo quei bastardi senza madre, accolti dalle braccia amorevoli della nostra
Grecia
.
Delios
Dal film:
300
Scheda film e trama
Frasi del film
Quali obiettivi abbiamo avuto e abbiamo nella nostra azione verso l'Unione europea? Nella primissima fase abbiamo avuto l'obiettivo di mostrare, con le azioni che svolgevamo all'interno del Paese, di non aver bisogno della protezione un po' paralizzante altrui. E posso rivelare che in quella fase eravamo molto sottoposti a paterni, qualche volta materni, consigli: ma perché non fate domanda di appoggio o di finanziamento da parte del Fondo "salva Stati" o del Fondo monetario internazionale? Questa situazione l'ha vissuta per primo il mio predecessore, il Presidente Berlusconi, nelle giornate del G20 di Cannes, a fine ottobre, primi di novembre, ma poi anche noi nei primi due-tre mesi abbiamo avuto questo tipo di comunicazione. Abbiamo preferito che il Paese cercasse di fare da sé, non perché sia una cosa necessariamente disdicevole essere assistiti. Abbiamo visto che l'assistenza verso la Spagna è un'assistenza specifica, ossia verso le banche; un'assistenza across the board, generalizzata, invece, perché un Paese non si rimette in piedi da solo con la finanza pubblica, vuol dire la cosiddetta troika, termine russo, ma in salsa europea, ossia avere seduti, quasi come governatori collettivi di un Paese, il Fondo monetario internazionale, la Banca centrale europea e la Commissione europea. Credo che questo Parlamento condivida il sentimento che è del Governo e che è nella tradizione italiana di auspicare sì parziali cessioni delle sovranità nazionali in un contesto europeo, come processo condiviso per esercitare più efficacemente le sovranità nazionali. Altro è dover cedere in modo asimmetrico parte della propria sovranità. Ritengo che gli sforzi che il popolo italiano ha fatto e sta facendo siano duri da accettare, ma ritengo che sarebbero stati più duri da accettare, e maggiore sarebbe stato il senso di alienazione, di frustrazione e di ripulsa verso la costruzione europea, se questi sforzi si fossero dovuti accettare, come ad esempio in
Grecia
, perché dettati dalla troika.
Mario Monti
Frasi di Mario Monti
[Su Leonida I]
Serse gli scrisse: 'Hai la possibilità di regnare su tutta la
Grecia
, se smetti di opporti agli dei e ti schieri con me'. Egli mandò questa risposta: 'Se tu sapessi che cosa è una condotta di vita onorevole, rinunceresti a desiderare i beni altrui: per me è preferibile morire per la
Grecia
piuttosto che regnare sui miei compatrioti'.
Plutarco
Cit. da
Le virtù di Sparta
Frasi di Plutarco
[Su Leonida I]
Uno gli chiese: 'Leonida, sei venuto con così pochi uomini a combattere contro un'armata?'. Ed egli rispose: 'Se pensate che è il numero quello che conta, allora neppure l'intera
Grecia
basterebbe, perché è poca cosa in confronto alla loro massa. Se invece conta il coraggio, allora anche questi pochi uomini sono sufficienti'.
Plutarco
Cit. da
Le virtù di Sparta
Frasi di Plutarco
Sono un cittadino, non di Atene o della
Grecia
, ma del mondo.
Socrate
Frasi di Socrate
Mussolini ha commesso tanti errori, tipo l'entrata in guerra quando gli sembrava di dover semplicemente salire sul carro dei vincitori. Andò a invadere l'Albania e la
Grecia
in modo insensato e persino Hitler, che era folle ma non fesso, s'infuriò.
Giorgio Bocca
Frasi di Giorgio Bocca
Lasciati a guardia della patria terra | E delle immense sue dovizie siamo, | Come i più vecchi: e al fido incarco, ei stesso | Il Re, Serse di Dario, in
Grecia
i Persi | A guerregiar traendo, eletti c'ebbe. | Ma un non so qual presagio infausto in cuore, | Circa il tornar dell'opulenti squadre | E del Re nostro, omai ci angoscia. Intero | Iva con esso il fior dell'Asia; e indarno.
Eschilo
Frasi di Eschilo
[Poco prima di partire per la
Grecia
per sostenere il locale movimento d'indipendenza contro i Turchi]
Quando si ha un'anima forte conviene operare, scrivere o morire.
Santorre di Santarosa
Frasi di Santorre di Santarosa
Dissi che avremmo spezzato le reni al Negus. Ora, con la stessa certezza assoluta, ripeto assoluta, vi dico che spezzeremo le reni alla
Grecia
.
Benito Mussolini
Frasi di Benito Mussolini
Amo questa
Grecia
al di sopra di tutto. Essa porta il color del mio cuore. Ovunque si guardi, giace sepolta una gioia.
Friedrich Hölderlin
Frasi di Friedrich Hölderlin
[Su Ciriaco De Mita negli anni '80]
Un tipico intellettuale della Magna
Grecia
.
Gianni Agnelli
Frasi di Gianni Agnelli
In quel momento, alcune acqueforti appese alle pareti, e che non avevo notato nella prima visita
[nella stanza di Nemo]
mi colpirono. Erano ritratti di quei grandi uomini della storia la cui esistenza non è stata dedicata che a una grande idea umana. Kosciusko, l'eroe caduto al grido Finis Poloninniae; Botzaris, il Leonida della
Grecia
moderna; O' Connell, il difensore dell'Irlanda; Manin, il patriota italiano; Lincoln, caduto sotto la palla di uno schiavista, e infine quel martire della liberazione della razza negra, John Brown, appeso al patibolo, come l'ha terribilmente disegnato la penna di Victor Hugo.
Jules Verne
Frasi di Jules Verne
V'era sulla piazza principale di Corinto una statua scolpita da Silanione e catalogata da Plinio: rappresentava Epistato. Chi era Epistato? L'inventore dello sgambetto. Ciò riassume la
Grecia
e la gloria.
Victor Hugo
Cit. da
I miserabili
Frasi di Victor Hugo
In
Grecia
le rocce sono eloquenti: gli uomini possono cadere morti, ma le rocce mai.
Henry Miller
Cit. da
Il colosso di Maroussi
Frasi di Henry Miller
Oh, ciò si ricollega al fatto che adesso fuggo l'opera d'arte. Voglio adorare soltanto il sole... Avete notato come il sole detesti il pensiero? Lo fa sempre indietreggiare, lo costringe a rifugiarsi nell'ombra. Prima, il pensiero dominava nell'Egitto; il sole ha conquistato l'Egitto. Poi è stato a lungo in
Grecia
e il sole ha conquistato la
Grecia
; poi l'Italia e poi la Francia. Adesso il pensiero, tutto, si vede risospinto in Norvegia e in Russia, là dove il sole non arriva mai. Il sole è geloso dell'opera d'arte.
[...]
Niente felicità! Soprattutto niente felicità! Il piacere! E bisogna sempre volere il più tragico.
André Gide
Frasi di André Gide
Quest'estate, ho viaggiato con Adriatica per il Mediterraneo, sulle rotte dei popoli del mare. Queste popolazioni invadono il Mediterraneo fra il 1200 e il 1400 avanti Cristo e definiscono tutto ciò che forma la nostra cultura. Probabilmente si tratta di navigatori provenienti dal nord Europa. È assurdo che nessuno si sia accorto che nel Mediterraneo, ad esempio, ci siano rotte navigabili via mare con la vela e mura megalitiche in ogni dove. Dalle Baleari alla Turchia, dalla
Grecia
all'Italia, dalla Sicilia alla Sardegna. Ognuno fa ricerca per sé. Le mura del Lazio, le mura della Turchia... Nessuno le mette in relazione. Magari con qualche cosa di davvero rilevante e ad un certo punto dimenticata. Trovo delle cose incredibili: mura ciclopiche, elefanti di pietra alti 5 metri... Cose che, insomma, è assurdo che le persone e, soprattutto, l'archeologia ufficiale, non abbiano già messo in relazione. E allora, è un po' questo, il per caso: si cercano cose che poi, alla fine, ci sono. Perché prima fai l'ipotesi, e poi le trovi davvero. Come Schliemann, che diceva che là c'era Troia. E poi c'era davvero.
Syusy Blady
Frasi di Syusy Blady
Avvalendosi di quale diritto Serse mosse guerra alla
Grecia
, o suo padre agli Sciti?
Platone
Frasi di Platone
A me dà fastidio perfino parlare di due culture: metterle sullo stesso piano come se fossero due realtà parallele, di uguale peso e di uguale misura. Perché dietro la nostra civiltà c'è Omero, c'è Socrate, c'è Platone, c'è Aristotele, c'è Fidia. C'è l'antica
Grecia
col suo Partenone e la sua scoperta della Democrazia. C'è l'antica Roma con la sua grandezza, le sue leggi, il suo concetto della legge. Le sue sculture, la sua letteratura, la sua architettura. I suoi palazzi e i suoi anfiteatri, i suoi acquedotti, i suoi ponti, le sue strade. C'è un rivoluzionario, quel Cristo morto in croce, che ci ha insegnato (e pazienza se non lo abbiamo imparato) il concetto dell'amore e della giustizia.
[...]
E poi dietro la nostra civiltà c'è il Rinascimento. C'è Leonardo da Vinci, c'è Michelangelo, c'è Raffaello, c'è la musica di Bach e di Mozart e di Beethoven. Su su fino a Rossini e Donizetti e Verdi and Company. Quella musica senza la quale noi non sappiamo vivere e che nella loro cultura o supposta cultura è proibita
[...]
. Ed ora ecco la fatale domanda: dietro all'altra cultura che c'è? Boh! Cerca cerca, io non ci trovo che Maometto col suo Corano e Averroè coi suoi meriti di studioso.
Oriana Fallaci
Cit. da
La rabbia e l'orgoglio
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Frasi di Oriana Fallaci
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