Aforismi
Accedi
DOWNLOAD PDF : Registrati e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.

Troy

Frasi del film

Nel nostro database ci sono 62 frasi relative al film Troy. Leggile tutte.
Frasi di Troy

Riassunto e trama del film Troy

[da Wikipedia]

Circa nel 1200 a.C., Agamennone (Brian Cox), è re di tutte le città-stato della Grecia. Solo la potente città di Troia, conosciuta per le sue potenti mura difensive erette dagli dei, è rimasta inviolata. Il film inizia con una lotta imminente fra l'esercito di Micene guidato da Agamennone e l'esercito della Tessaglia guidato da Triopa (Julian Glover), schierati l'uno contro l'altro in una piana. Per risparmiare la vita dei propri uomini, i due re mettono in campo rispettivamente i loro migliori guerrieri. Contro l'enorme campione tessalico Boagrius (Nathan Jones), Agamennone schiera Achille (Brad Pitt) che vince con grande facilità. Palese è comunque l'insofferenza che Achille manifesta verso Agamennone a causa della sua posizione di subalterno al re greco, disobbedendogli spesso e ed eseguendo di mala voglia i suoi ordini. Intanto una delegazione di Troiani, guidata dai due figli del re Priamo (Peter O'Toole), Ettore (Eric Bana) e Paride (Orlando Bloom), si trova a Sparta per stipulare una ferrea promessa di pace tra le due superpotenze con il re Menelao (Brendan Gleeson), fratello di Agamennone. Durante la loro permanenza, nasce l'appassionata relazione tra il giovane principe Paride ed Elena (Diane Kruger), moglie di Menelao.

Nel corso del viaggio di ritorno, Paride rivela al fratello Ettore di aver portato con sé Elena, incontrando la sua ira e disapprovazione: Agamennone e Menelao infatti utilizzeranno la scomparsa di Elena come pretesto per muovere guerra a Troia: erano anni che Agamennone, bramoso di potere, desiderava quest'occasione per prendere il potere della città. Ciò nonostante, la giovane spartana viene accolta con grande affetto nella città, le cui mura si presume resistano a qualunque assalto perché edificate da Poseidone e Apollo. Come previsto, Agamennone inizia a radunare l'esercito contro Troia, ma Achille si rifiuta di scendere in guerra. Il re manda così Ulisse (Sean Bean), re di Itaca e il più scaltro dei greci, a reclutare Achille a Ftia. Questi è riluttante a sottomettersi al comando di Agamennone, stante i loro cattivi rapporti, e Ulisse prova a irretire il cugino di Achille, Patroclo (Garrett Hedlund), narrandogli delle meraviglie e delle ricchezze della guerra, sapendo che Achille non lo avrebbe mai lasciato andare da solo. Ancora indeciso, Achille viene avvertito dalla madre, la dea Teti: lui può scegliere se vivere a lungo restando in patria, vivendo una vita felice ma venendo presto dimenticato dopo la morte, o se andare a cercare la gloria a Troia e morirvi dopo averla trovata. Stimolato dalla possibilità di avere gloria eterna, Achille sceglie la seconda opzione e con 50 mirmìdoni si imbarca alla volta di Troia, assieme ad una flotta di oltre mille navi greche.

Achille e i suoi guerrieri svolgeranno un ruolo cruciale nell'assalto a Troia, sebbene contrastati dall'esercito dei troiani comandato da Ettore, il più valoroso del suo popolo.

Senza attendere il resto della flotta, Achille e i suoi mirmidoni sbarcano sulla spiaggia di Troia e dopo una dura lotta hanno la meglio sui nemici, raggiungendo il tempio di Apollo, dove uccidono tutti i sacerdoti: per manifestare il suo supremo sprezzo nei confronti del fato, alla domanda del suo luogotenente Eudoro (Vincent Regan), che gli chiede se la loro azione non sia stata blasfema, il Pelide (così è soprannominato Achille dato che è figlio di Peleo) decapita con la spada la statua d'oro di Apollo. All'avvicinarsi di un gruppo di cavalieri guidati da Ettore, il principale difensore di Troia, Achille, per dimostrare la sua potenza e capacità sovrumana, scaglia da grandissima distanza una picca contro Tettone (Mark Lewis Jones), compagno dell'eroe troiano, riuscendo grazie alla tecnica, potenza e mira incredibile a centrarlo sul collo e buttarlo giù da cavallo. Ettore quasi incredulo di quanto Achille sia riuscito a fare, continua ad avanzare cercando di colpire il guerriero greco con la sua picca, ma il Piè Veloce (altro epiteto di Achille) riesce a schivarla spostandosi rapidamente, mostrando un sorriso quasi beffardo nei confronti del principe. Ettore, insieme ai suoi guerrieri, insegue l'acheo all'interno del tempio. Al termine di una furiosa battaglia in cui Achille vede Ettore battersi con grande valore, l'eroe greco gli intima di andarsene in quanto è troppo presto perché muoiano i principi, dalla faccia di Achille si intravvede l'ammirazione che ha per Ettore in quanto fortissimo guerriero e uomo buono. Ettore se ne va, mentre Achille viene raggiunto dagli altri greci, tra cui Aiace Telamonio (Tyler Mane), Menelao, Ulisse ed Agamennone, felici della vittoria che ha permesso la facile conquista in un sol giorno della spiaggia troiana.

Al tempio di Apollo, Achille ha fatto schiava Briseide (Rose Byrne), nota sacerdotessa e cugina dei principi Ettore e Paride. Costei si ribella ad Achille che però si comporta in maniera molto gentile nei suoi riguardi in quanto è fortemente attratto dal coraggio e dal carattere ribelle della giovane donna: poi, tra i due comincia a nascere una reciproca considerazione. Venutone a conoscenza, Agamennone reclama Briseide per sé ed è solo grazie all'intervento della stessa schiava che Achille non uccide il re: furioso, il guerriero si rifiuta di combattere finché lei non gli verrà restituita, ma Agamennone non cede.

Il giorno dopo i greci si preparano ad attaccare le mura di Troia, convinti di poter sfondare le difese nemiche, ma Paride fa una proposta agli avversari: invece di lanciarsi in una battaglia sanguinosa, che costerebbe centinaia di vite, il possesso di Elena verrà deciso da un duello all'ultimo sangue tra lui e Menelao. Agamennone non è contento di questa soluzione perché per lui significa tornare a casa a mani vuote, ma il fratello, sottovoce, lo convince a lasciare che la contesa abbia luogo per poi attaccare Troia una volta che lui si sia vendicato di Paride. Lo scontro è impari: il colossale Menelao, ingiuriando Elena che osserva il duello dalle mura, sconfigge quasi subito l'impacciato principe e tenta di ucciderlo. Ettore difende il fratello trafiggendo con un colpo di spada il fegato di Menelao, che rimane ucciso, rompendo così il patto.

A quel punto Agamennone ordina l'attacco e comincia una sanguinosa battaglia: Ettore porta Paride ferito in salvo dentro le mura di Troia, poi ritorna sul campo e riesce con non poca fatica ad uccidere il gigantesco Aiace Telamonio. Ulisse è il primo a rendersi conto che i greci sono troppo vicini agli arcieri troiani sulle mura. La battaglia diventa così una disfatta per gli assalitori, tanto che Agamennone dà l'allarme ed i suoi fuggono terrorizzati. Gli arcieri di Agamennone, dalle retrovie, attaccano con le frecce i fanti troiani che rapidamente si chiudono a testuggine, scampando l'attacco. Terminata la battaglia, ognuno dispone dei propri morti secondo le usanze, per tutta la notte.

Frattanto Achille viene a sapere che Agamennone ha consegnato Briseide ai soldati della truppa, perché si riprendano dalla giornata fallimentare. Achille arriva proprio mentre uno di loro sta per marchiarla con un tizzone rovente: glielo strappa di mano e glielo conficca nel collo, colpendo con il manico l'altro complice. Poi conduce la giovane sacerdotessa troiana all'interno del suo accampamento. Tra Achille e Briseide nasce un profondo discorso che mette a nudo tante verità dell'eroe greco, svelando che lui non ha scelto di fare il guerriero, ma è la sua natura a fargli fare tutto ciò, a spingerlo involontariamente a fare questa vita sanguinosa. Pian piano tra i due scoppia la passione, che viene consumata quella stessa notte nella tenda. Achille intende andarsene il giorno dopo, abbandonando l'inutile conflitto.

I troiani nel frattempo decidono di contrattaccare i greci per cacciarli via anche dalla spiaggia, affinché se ne liberino una volta per tutte. La battaglia inizia con il lancio di frecce incendiarie sulle dune della spiaggia: quella che sembra ai greci un'azione senza senso diventa chiara poco dopo, quando vengono lanciate dai versanti balle di fieno e sostanze incendiarie, che una volta passate sopra le frecce ancora accese, piombano come meteore nell'accampamento avversario. Ettore ordina di attaccare e i troiani irrompono, Ulisse guida la resistenza con i suoi Itacesi. Durante la battaglia, lo spirito dei greci viene rinfrancato dalla vista di Achille, finalmente ritornato a combattere con indosso la sua armatura. Ettore uccide alcuni achei; Achille fa scempio di molti compagni del principe troiano fino a che Ettore, dopo un rapido duello, gli taglia la gola con la spada. Achille cade a terra, e mentre tutti restano stupiti della facilità con cui il Piè Veloce è morto, Ettore procede col toglierli l'elmo, ma scopre con stupore che non si tratta dell'eroe acheo. Infatti era Patroclo, il cugino di Achille che fino a quel momento aveva avuto il diniego del parente di prendere le armi. Ma dato che le sorti dei greci erano tragiche, Patroclo aveva deciso di disobbedire al cugino indossando le sue armi per infondere coraggio tra i Mirmidoni. Dopo avergli dato il colpo di grazia per non farlo soffrire, Ettore e Ulisse ordinano di sospendere la battaglia. Ulisse rivela a Ettore che il ragazzo ucciso è Patroclo il cugino di Achille: allora il principe troiano comprende con dolore che ormai la sua vita sta per finire dal momento in cui il Pelide verrà a sapere della fine del parente.

La sera, Ettore da un ultimo abbraccio al figlioletto Astianatte e alla moglie Andromaca (Saffron Burrows), alla quale indica una via di fuga sicura, in caso Troia cadesse. Achille, furibondo, arriva sotto le mura di Troia, urlando a Ettore di venire fuori. Il principe potrebbe non sfidare Achille, ma decide per onore e orgoglio di affrontarlo. Così egli si congeda dal padre e dal fratello, saluta l'amata moglie, il figlio ed esce dalle mura. Ne segue uno scontro tremendo in cui entrambi i guerrieri danno sfoggio della loro grandissima abilità di combattenti ma Achille, come risaputo, è invincibile e pare impossibile anche solo da ferire. Infatti dopo diversi colpi Ettore è ormai sfinito mentre Achille non mostra nessun cenno di stanchezza e continua a colpire, finché poco dopo l'eroe troiano viene ucciso. Achille, ancora fuori di sé per il dolore della perdita del cugino, lo lega per i piedi dietro al suo carro e lo trascina nella polvere al piccolo trotto sotto gli occhi addolorati del padre, della madre Ecuba e di tutto il suo popolo. Il corpo straziato di Ettore viene portato nel campo greco, dinanzi alla tenda del giovane guerriero acheo. Durante la notte nella tenda di Achille arriva il re Priamo, che, baciandogli le mani, gli supplica di ridargli il figlio morto perché possa dargli esequie adatte. Commosso dal coraggio e dalle suppliche del re e soprattutto dal caro ricordo del padre Peleo che Priamo gli infonde dolcemente nella mente, il Pelide acconsente di restituire il corpo. Mentre è concentrato nell'opera, il soldato sussurra in lacrime al cadavere:

" Ci rivedremo presto, fratello... "
Con queste parole si comprende che Achille ormai è cosciente di ciò che lo aspetta, ma non dimostra grande tristezza in quanto solo la morte gli darà finalmente la pace, unico modo per porre fine alla sua grande forza che negli anni gli ha dato solo spargimenti di sangue. Dopo aver consegnato il corpo a Priamo, il re concede 12 giorni di onoranze funebri durante i quali l'esercito acheo non avrebbe attaccato Troia. Poco dopo decide di far rientrare Briseide nella città in quanto il loro destino è già segnato. A questo punto Achille ordina ai soldati di rientrare a casa. Il fido alleato Eudoro gli chiede perché non rientra con loro, e l'eroe risponde che lui ha la sua guerra da terminare... è intuibile che si tratti della battaglia contro Troia ma nel profondo si riferisce alla guerra contro se stesso e il suo triste destino.

Intanto, mentre vede un soldato che intaglia un piccolo cavallo di legno destinato al proprio figlio, a Ulisse viene un'idea. Dopo 12 giorni la spiaggia antistante Troia è deserta, tranne che per alcuni greci apparentemente morti di peste e per un enorme cavallo di legno. I troiani sostengono che gli appestati siano morti per aver dissacrato Apollo e che il cavallo sia un'offerta dei greci a Poseidone per propiziarsi un ritorno sicuro a casa.

I troiani, nonostante il parere contrario di Paride, lo portano dentro le mura, ignari che si tratta di una trappola in quanto nel cavallo sono nascosti alcuni soldati greci; la flotta, invece, non è andata via ma si è nascosta in un'insenatura. Un cavaliere troiano la vede e, capito l'inganno, vorrebbe dare l'allarme ma viene colpito a morte da tre frecce.

Durante la notte, i greci escono dal cavallo, attaccano le sentinelle ed aprono la porta ai soldati sbarcati nel frattempo: Troia viene data alle fiamme. Achille ha una sola missione, cioè di salvare la sua amata Briseide. Infatti corre per la città, alla ricerca della ragazza.

Priamo viene ucciso a tradimento dall'arrogante e superbo Agamennone, mentre alcuni troiani, tra cui Elena e Andromaca, scappano attraverso un passaggio segreto che conduce al monte Ida, al sicuro dalla pianura troiana saccheggiata. Ad uno di loro, il giovane Enea (Frankie Fitzgerald), viene data la spada dei re di Troia, usata senza successo da Paride contro Menelao, con il compito di rifondare la loro città perduta.

Briseide viene trovata da Agamennone, che vuole portarla con lui in Grecia e renderla sua schiava, ma con grande coraggio lei lo uccide, trafiggendolo al collo con un pugnale nascosto nella manica. Due greci, osservata la scena, intervengono ma prima che possano ucciderla arriva Achille che sgozza il primo e trafigge al petto il secondo, liberandola. Mentre i due amanti sono di nuovo insieme, Paride, pensando di vedere la cugina in pericolo e spinto dalla volontà di vendicare il fratello, afferra una freccia, la tende nell'arco e la scaglia contro Achille, colpendolo al tallone sinistro (suo unico punto vulnerabile). Achille urla di dolore contorcendo il viso in maniera spaventosa e si dirige furibondo verso Paride: questi però gli bersaglia il petto di frecce ed Achille, anche se moribondo riesce a levarsele molto facilmente. Ciononostante il suo destino è segnato. Achille saluta la sua amata in lacrime dicendogli che finalmente ha trovato la pace liberandolo da una vita di guerra. Mentre Briseide scappa con il cugino attraverso il passaggio segreto sicuro e si salvano, arrivano alcuni soldati greci che alla vista dell'invincibile Achille a terra, restano stupiti che qualcosa o qualcuno sia riuscito ad ucciderlo veramente.

Troia è rasa al suolo come colonia greca del nuovo re di Micene, e il mattino dopo, un'alta pira viene eretta in una delle piazze incenerite di Troia, stavolta per Achille, con Ulisse meditabondo che prepara il suo corpo per la cremazione e gli sussurra un'ultima frase:

" Trova la tua pace, fratello. "
Mentre il fuoco brucia il cadavere di Achille, si sente ancora una volta la voce di Ulisse che torna con gli altri greci verso casa e che dice:

"Se mai si racconterà la mia storia, si dica che ho camminato coi giganti. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale, ma questi nomi non periranno mai. Si dica che ho vissuto al tempo di Ettore, domatore di cavalli. Si dica, che ho vissuto al tempo di Achille."

Anno

2004 (20 anni fa)

Titolo originale

Troy

Genere

Azione, Drammatico, Epico

Durata

163 minuti (2 ore e 43 minuti)

Regia

Wolfgang Petersen

Film di Wolfgang Petersen

Data di uscita

domenica 9 maggio 2004

Poster e locandina

Attori del film Troy

Brad Pitt nel ruolo di Achille
Eric Bana nel ruolo di Ettore
Orlando Bloom nel ruolo di Paride
Brian Cox nel ruolo di Agamennone
Peter O'Toole nel ruolo di Priamo
Diane Kruger nel ruolo di Elena
Rose Byrne nel ruolo di Briseide
Sean Bean nel ruolo di Ulisse
Brendan Gleeson nel ruolo di Menelao
Tyler Mane nel ruolo di Aiace Telamonio
Garrett Hedlund nel ruolo di Patroclo
Saffron Burrows nel ruolo di Andromaca
John Shrapnel nel ruolo di Nestore
Vincent Regan nel ruolo di Eudoro
Julian Glover nel ruolo di Triopa
James Cosmo nel ruolo di Glauco
Siri Svegler nel ruolo di Polidora
Mark Lewis Jones nel ruolo di Tettone
Owain Yeoman nel ruolo di Lisandro
Frankie Fitzgerald nel ruolo di Enea
Julie Christie nel ruolo di Dea Teti
Ken Bones nel ruolo di Ippaso
Nathan Jones nel ruolo di Boagrius

Biografie correlate al film Troy

Sceneggiatura

David Benioff

Soggetto

Omero

Musiche

James Horner

Altre schede di film

Scrivi un commento su questo film. La tua opinione è importante!

RICEVI BELLE FRASI E AGGIORNAMENTI
Inserisci la tua migliore e-mail