Scipione detto anche l'Africano
Frasi del film
Frasi di Scipione detto anche l'Africano
Riassunto e trama del film Scipione detto anche l'Africano
Roma, 187 a.C.
Marco Porcio Catone, detto "il Censore", chiede ai due fratelli Publio Cornelio Scipione, detto anche "l'Africano", e Lucio Cornelio Scipione, detto "l'Asiatico", di rendere conto della sparizione di 500 talenti durante la loro campagna in Siria.
Scipione l'Africano (Marcello Mastroianni), che si sente un eroe di guerra al di sopra di ogni sospetto, è indignato per questa richiesta, e, a differenza del più remissivo fratello, si presta con una certa stizza a farsi processare.
Il film racconta anche due aneddoti storici, a questo proposito: nel primo l'Africano straccia i rendiconti della spedizione di fronte al Senato, mentre nel secondo interrompe il processo esortando i senatori a seguirlo in Campidoglio per festeggiare l'anniversario della vittoria di Zama.
Le cose si complicano quando Catone presenta al Senato, durante il processo, una ricevuta che attesta che 500 talenti sono, effettivamente, stati ricevuti da uno dei due fratelli.
La firma che reca il documento, però, è 'Scipione A'.
Come stabilire quale dei due fratelli sia il colpevole? L'Asiatico o l'Africano? Si tratta dell'Asiatico, come egli stesso, esasperato, confessa al fratello.
L'incorruttibile Africano, allora, denuncia il fratello a Catone.
Questi, però, più che a scoprire il colpevole della frode, è interessato a sottolineare come la Repubblica sia sempre più sensibile al fascino dei propri protagonisti.
Questo atteggiamento, pericoloso per la democrazia, può essere ostacolato distruggendo il mito di Scipione l'Africano, dimostrando come questi sia "omo come tutti l'artri" e come "i giganti, se mai so' esistiti, appartengono ar passato".
Così, Catone convince l'Africano che la sua denuncia ha più l'aria di una poco onorevole spiata e, quando questi parte per prelevare il fratello, con l'intenzione di costringerlo a confessare al Senato, ordina che a tutta la famiglia vengano dati gli arresti domiciliari.
Questo gesto sconvolge l'Africano, convinto che Catone fosse interessato a ristabilire la verità dei fatti.
Dopo una discussione con la moglie, ormai prossima al divorzio, però, capisce il suo status di monumento di una civiltà che non è più possibile.
Si presenta così in Senato, violando gli arresti domiciliari, per auto-accusarsi di una colpa non sua, per poi ritirarsi in esilio volontario.
Data di uscita
venerdì 10 settembre 1971
Poster e locandina
Attori del film Scipione detto anche l'Africano
Marcello Mastroianni | nel ruolo di Scipione l'Africano |
Silvana Mangano | nel ruolo di Emilia Terza |
Vittorio Gassman | nel ruolo di Catone il Censore |
Ruggero Mastroianni | nel ruolo di Scipione l'Asiatico |
Turi Ferro | nel ruolo di Giove Capitolino |
Woody Strode | nel ruolo di Massinissa |
Fosco Giachetti | nel ruolo di Aulio Gellio |
Ben Ekland | nel ruolo di Tiberio Sempronio Gracco |
Enzo Fiermonte | nel ruolo di senatore Quinto |
Philippe Hersent | nel ruolo di console Marcello |
Christian Alegny | nel ruolo di un senatore |
Wendy D'Olive | nel ruolo di Licia |
Adolfo Lastretti | nel ruolo di Carneade |
Geoffrey Copleston | nel ruolo di un senatore |
Ennio Antonelli | nel ruolo di uno schiavo di Scipione |
Ezio Marano | nel ruolo di Gaio Scribonio |
Gianni Solaro | nel ruolo di Senatore |
Biografie correlate al film Scipione detto anche l'Africano
Soggetto e sceneggiatura
Luigi Magni
Musiche
Severino Gazzelloni