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Aforismi Pace - parte 7
Frasi trovate
:
2.104
Prigionieri
: Huo! Hoo hoo hoo! Oh!
Brian
: Ah!
Secondino
: Eh, eh, eh. Eh, eh, eh.
Brian
: Oooh!
Ben
: Certo che hai un gran culo, bastardo.
Brian
: Chi ha parlato?
Ben
: Tu hai proprio un gran culo, dai retta a uno scemo.
Brian
: Come?
Ben
: Sei il cocco del secondino, non è vero?
Brian
: Ma in che senso, scusa?
Ben
: Devi avergli rifilato qualche sciclo, eh?
Brian
: Rifilato qualche sciclo? Ma non hai visto che mi ha sputato in faccia?
Ben
: Ohh! Io chissà che darei per farmi sputare in faccia! Certe volte me ne sto qui di notte a sognare di farmi sputare in faccia!
Brian
: Beh, non è proprio il massimo, sai? Mi hanno anche messo le manette!
Ben
: Manette! Ooh, oooh, oh, oh. La mia idea di Paradiso è di poter essere messo in manette soltanto per qualche ora. Io sono sicuro che tu devi avere qualche tribuno in famiglia.
Brian
: Ah, lasciami in
pace
, che me la sono vista brutta!
Ben
: Tu te la sei vista brutta? Ah! Io sono qui da cinque anni, e mi hanno appeso dalla parte giusta soltanto ieri, quindi datti una regolata!
Brian
: Sì, sì, va bene.
Ben
: Ti avranno scambiato per qualche grandissimo pezzo da novanta.
Brian
: Che cosa mi faranno ora?
Ben
: Oh, magari te la cavi con una crocifissione.
Brian
: Crocifissione?
Ben
: Sì, se è la prima volta.
Brian
: Me la cavo con la crocifissione?
Ben
: È la cosa migliore che i Romani abbiano mai fatto.
Brian
: Cosa?
Ben
: Sì! Se non ci fosse la crocifissione, questo Paese sarebbe ridotto malissimo!
Brian
: Guardia!
Ben
: Inchiodateli, quei delinquenti!
Brian
: Guardia!
Ben
: Tanto capiscono solo a martellate!
Secondino
: Che cavolo vuoi?
Brian
: Voglio essere trasferito in un'altra cella.
Secondino
: Ha! Sput!
Brian
: Aah!
Ben
: Fatto! Hai visto? I soliti favoritismi!
Carceriere
: Chiudi il becco, tu!
Ben
: Scusa!
Ben
: Tu prendi il mio caso. Mi hanno appeso qui cinque anni fa. Tutte le sere mi tirano giù per venti minuti, e poi mi riappendono, cosa che ritengo giustissima visto quello che ho fatto. E, se non altro, questo mi ha insegnato a rispettar i Romani, e mi ha insegnato anche che non si combina niente nella vita se non si è pronti a credere, obbedire e combattere come ai vecchi tempi!
Brian
: La fai finita?
Ben
: Uh...
Secondino
: Eccolo.
Centurione
: Pilato ti vuole vedere!
Brian
: A me?
Centurione
: Muoviti!
Brian
: Pilato? Ma perché vuole vedere proprio me?
Centurione
: Vuole sapere da che parte vuoi essere crocifisso.
Ben
: Oh, oh, oh, oh! Ah, ah, ah, ah! Carina, questa, Centurione. Non è male.
Centurione
: Chiudi il becco!
Ben
: Certo, certo. Che gran popolo, questi Romani. Che gran popolo.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Francis
: Dunque, entriamo qui dal sistema di riscaldamento sotterraneo, risaliamo qui attraverso il salone delle udienze. La stanza da letto della Moglie Di Pilato è qui. Una volta presa sua moglie, informiamo Pilato che è in nostra custodia, e seduta stanca gli facciamo presenti le nostre richieste. Nessuna domanda?
Xerxes
: Quali sono le nostre richieste?
Reg
: Diamo a Pilato due giorni per smantellare l'intero apparato dello Stato imperialista Romano. E, se non accetta, la giustiziamo subito.
Mattia
: Le tagliamo la testa?
Francis
: Come inizio... la testa. E gli mandiamo un orecchio ogni ora e un quarto. Così capisce che non scherziamo.
Reg
: E naturalmente noi preciseremo che si deve prendere lui tutta la responsabilità se noi la facciamo a pezzi, e che noi non cederemo mai e poi mai a un vile ricatto!
Commandos
: No al vile ricatto!
Reg
: Ci succhiarunu u sangu, 'sti bastardi! Si preseru tuttu ciò che avevamo. E nun sulu a nuautri, ma ai nostri padri, e ai padri dei nostri padri!
Loretta
: E ai padri dei padri dei padri.
Reg
: Già.
Loretta
: E ai padri dei padri dei padri dei padri.
Reg
: Ci stai scassannu a minchia 'cu 'sta cosa. E in cambio che cosa ci hanno dato loro?
Xerxes
: L'acquedotto.
Reg
: Come?
Xerxes
: L'acquedotto.
Reg
: Ah. Sì, sì. Quello ce l'hanno fatto, è vero.
I Commando
: E anche le fognature.
Loretta
: Oh, sì, le fognature, Reg. Ti ricordi com'era la città prima?
Reg
: Sì, okay, vi concedo che l'acquedotto e le fognature sono due cose che hanno fatto.
Mattia
: E anche le strade.
Francis
: E sì, e sì, vero.
Reg
: Beh, ovviamente, anche le strade. Non c'è neanche bisogno di dirlo, e dai! Ma a parte le fognature, l'acquedotto, e le strade...
II Commando
: L'irrigazione.
Loretta
: Ah...
Xerxes
: La medicina.
Commandos
: Sì. Già. È vero...
III Commando
: La scuola.
Commandos
: Ohh...
Reg
: Okay, okay, fin qui ci siamo.
I Commando
: E il vino.
Commandos
: Sì, è vero, è vero...
Loretta
: Sì!
Francis
: Sì! Quello ci mancherebbe sul serio se i Romani se ne andassero!
Commando
: I bagni pubblici.
Loretta
: E dirò di più: gli asini pubblici in orario. Si circola meglio.
Francis
: Eh, lo sanno mantenere, l'ordine. Solo loro potevano riuscirci, in un paese così.
Commandos
: Eh, eh, eh, eh, eh!
Reg
: Va bene, ma a parte le fognature, vino, medicina, istruzione, asini pubblici in orario, ordine pubblico, irrigazione, strade, spiagge libere non inquinate, bilancia dei pagamenti in attivo... che cosa hanno fatto i Romani per noi?
Xerxes
: Hanno portato la
pace
.
Reg
: Ah! Figurati! Chiudi il becco!
Mattia
: Sono un povero vecchio. Le mie gambe sono stanche, le mie orecchie sono bianche...
Judith
: Siamo noi, Mattia.
Mattia
: Via libera, ragazzi!
Judith
: E Reg dov'è?
Francis
: Ehm... Oh, Reg! Reg, c'è Judith.
Reg
: È andata storta?
Judith
: Il primo colpo è stato sferrato!
Reg
: Ha scritto la scritta?
Judith
: Sì, cento volte, e a lettere alte tre metri, su tutte le mura del palazzo!
Reg
: Ah, bene. Grandioso. Abbiamo bisogno di attivisti nel movimento, ma... prima di unirti a noi, sappilo: non ce n'è uno qui che non sarebbe felice di morire per liberare il paese dai Romani, una volta per tutte.
Commando
: Beh, uno c'è.
Reg
: Ah, uno c'è? Uno c'è. Ma per il resto, siamo compatti. Sei dei nostri?
Brian
: Sì!
Reg
: D'ora in poi ti chiamerai "Brian, meglio conosciuto come Brian". Digli dell'incursione nel palazzo di Pilato, Francis.
Francis
: Certo. Cospiratori, ecco il piano...
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Brian
: Io ho il naso grosso, mamma?
Mandy
: Oh, smettila di pensare al sesso!
Brian
: Io veramente...
Mandy
: Che chiodo fisso! Mattina, pomeriggio e sera! "Alle ragazze piacerà questo? Alle ragazze piacerà quello? Ce l'ho troppo grande? Ce l'ho troppo piccolo?"...
I Lebbroso
: Fate la carità!
II Lebbroso
: Fate la carità!
Ex-Lebbroso
: Fate la carità, la carità! Viaggiano in asino e non mollano uno spicciolo. Pezzenti, ne', hai visto? Eccone altri due. Date un talento a un ex-lebbroso.
Mandy
: Levati di mezzo!
Ex-Lebbroso
: Date un talento a un ex-lebbroso.
Mandy
: Un talento? Oh, questo non lo guadagna in un mese!
Ex-Lebbroso
: Allora mezzo.
Mandy
: Ma va' all'inferno, vai!
Ex-Lebbroso
: Dai, Nasone, trattiamo.
Brian
: Come?
Ex-Lebbroso
: Okay, tagliamo corto. Diciamo che tu hai uno sciclo. Io parto da duemila e ci accordiamo per 1800.
Brian
: No!
Ex-Lebbroso
: 1700?
Mandy
: Vattene via, sciò!
Ex-Lebbroso
: 1600?
Mandy
: Insomma, lo lasci in
pace
?
Ex-Lebbroso
: Okay. Due scicli, solo due. Ci stai?
Mandy
: Senti, tanto non ti dà un bel niente. Quindi sparisci!
Ex-Lebbroso
: Ultima offerta! Mezzo sciclo! Mezzo sciclo per un ex-lebbroso!
Brian
: Ma che significa ex-lebbroso?
Ex-Lebbroso
: Significa che mi sono fatto dieci anni di lebbra, e ne vado fiero.
Brian
: E poi che è successo?
Ex-Lebbroso
: Sono stato guarito.
Brian
: E come?
Ex-Lebbroso
: Un vero miracolo, che Dio la benedica, signore.
Brian
: E chi ti ha guarito?
Ex-Lebbroso
: Gesù! Gesù è stato! Io me ne andavo a zonzo pensando ai fatti miei, e tutt'a un tratto arriva lui, mi mette le mani in fronte e mi guarisce. Prima avevo un mestiere nelle mani, e ora mi ritrovo senza lavoro. Ma dico, vuoi chiedere il permesso? "Sei guarito...". Filantropo del piciu!
Brian
: Beh, perché non vai da lui a dirgli che vuoi tornare ad essere un lebbroso?
Ex-Lebbroso
: E già, potrei anche farlo. Giusto. Perché no? V-v-veramente pensavo di chiedergli se potesse farmi zoppo da una gamba, questa settimana, sa, una cosa che faccio appena. Ma non la lebbra che francamente è una gran rottura di coglioni.
Mandy
: Brian! Vieni a mettere a posto la tua stanza!
Brian
: Ecco, tieni.
Ex-Lebbroso
: Ben gentile, signore. Ma come? Mi dai questa miseria per tutta la sceneggiata della mia vita?
Brian
: Certi non si accontentano mai.
Ex-Lebbroso
: Anche Gesù me l'ha detto, signore.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Giudea, Anno Domini 33. Sabato pomeriggio. Grosso modo, all'ora del tè.
Predicatore
: Beati i poveri in spirito, perché sarà loro il regno dei cieli. Beati quelli che soffrono, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Mandy
: Voce!
Brian Cohen
: Shhh! Smettila, mamma.
Mandy
: Beh, non si sente un accidente! Facciamoci una bella lapidazione.
Mr. Nasone
: Shhh!
Brian
: Le lapidazioni ci sono tutti i giorni.
Mandy
: Oh, andiamo, Brian!
Nasone
: La dovete piantare!
Moglie Di Nasone
: E sempre con le dita nel naso!
Nasone
: Non è vero, mi stavo lisciando i baffi.
Moglie Di Nasone
: Sì, ti ho visto, sai, mentre parlavi con quella signora.
Nasone
: Non è vero!
Moglie Di Nasone
: E lascialo in
pace
, quel povero naso! Ma che t'ha fatto?
Mr. Sfacciato
: E piantatela! Non si sente una parola.
Moglie Di Nasone
: Guarda che tu a me "piantatela" non me lo dici! Io stavo parlando con mio marito, qua! Ma guarda questo!
Sfacciato
: Beh, vacci a parlare da un'altra parte! Non riesco a sentire niente!
Nasone
: Non alzare la voce con mia moglie!
Sfacciato
: Le ho solo chiesto di stare zitta, così sentiamo qualcosa, nasone!
Moglie Di Nasone
: Non permetterti più di chiamare "nasone" mio marito!
Sfacciato
: Non lo chiamerò più così, basta.
Mr. Gregory
: Volete far silenzio, per favore? Che cosa ha detto?
Sfacciato
: Non lo so, ero occupato a parlare con Nasone.
I Spettatore
: Mi pare che ha detto "beati i panificatori".
Moglie Di Gregory
: Beh, e che hanno di speciale, i panificatori?
Gregory
: Non va interpretato in senso letterale. Si riferisce a tutti coloro che operano nel settore cereali.
Sfacciato
: Se non chiacchieravi tanto lo sentivamo, Nasone.
Nasone
: Ehi, dillo un'altra volta e ti spacco la faccia, scemo!
Sfacciato
: Perché non lo ascolti? Magari adesso dice anche "beati i nasoni"!
Brian
: E dai, lascialo in
pace
.
Sfacciato
: Ah, anche tu mica scherzi, in quanto a naso. Ma da dove venite tutti quanti? Da Nasonia?
Nasone
: Tu prova a ripeterlo, e giuro che ti faccio un culo così!
Moglie Di Nasone
: Non essere volgare! E quelle dita mettitele in tasca, che è meglio!
Nasone
: Io le dita le metto dove mi pare, e quello lo gonfio!
II Spettatore
: Sentito? Beati i puri di cuori!
Gregory
: I puri di cuori?
II Spettatore
: Hmmm... Sì, perché si berranno Dio.
Gregory
: Qualcuno sa come si chiama?
Moglie Di Nasone
: Tu non gonfi proprio nessuno!
Nasone
: Lo gonfio eccome, se mi richiama "nasone"!
Sfacciato
: E quanto rompi, Nasone!
Nasone
: Ah-ha! Va bene, l'hai voluto! Lo vedi questo? Sapessi quanto fa male...
Moglie Di Nasone
: ... E pure i mansueti! Beati siano i mansueti! Oh, meno male, sono proprio contenta che qualcosa tocchi anche a loro. Sono proprio contenta, poveracci.
Sfacciato
: Senti, io dico solo la verità. Tu ce l'hai grosso, il naso!
Nasone
: Ehi! Il tuo, di naso, sarà diventato come un pallone, quando ti avrò sistemato, chiaro?
Spettatori
: Shhh!
Sfacciato
: Al tuo chi ci ha pensato, il fratello di Golia?
Nasone
: Ehi! D'accordo, ti ho avvertito!
Moglie Di Gregory
: Oh, ma la pianti di rompere? Ah!
Nasone
: Io lo ammazzo! L'ammazzo! Lasciami! Lasciatemi!
Mandy
: Oh, andiamocene alla lapidazione.
Brian
: D'accordo.
Nasone
: Lasciami!
Francis
: Ma è chiaro come il sole: la religione è sostenuta da tutti quelli che hanno interesse a mantenere lo status quo.
Reg
: Giusto, e quello che Gesù non riesce a valutare è che sono proprio i mansueti, il problema.
Judith
: Sì, questo è verissimo, Reg, sì, è proprio così.
Mandy
: Datti una mossa, Brian, se no arriviamo che l'hanno già lapidato.
Brian
: Vengo.
Moglie Di Gregory
: Aaah! Aaah!
Gregory
: Tu sei solo un maleducato!
Sfacciato
: ... è un pecoraio!
Gregory
: È mia moglie, questa signora!
Moglie Di Gregory
: Ma guarda che modi!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Il ragazzo è dispiaciuto, Auggie.
Auggie
: Sì? Beh, lo sono anch'io. Tre anni per mettere insieme quei cinquemila dollari. Non ho più un soldo. Posso pagare appena questa birra. Per non parlare della mia credibilità, che è distrutta. Capisci quello che dico? La credibilità. Quindi sono dispiaciuto anch'io. Dispiaciuto come non sono mai stato nella mia vita del cazzo.
Paul
: Il ragazzo ti deve dire una cosa, Auggie.
Auggie
: Se deve dirmi qualcosa perché non me la dice lui stesso?
Rashid
: È per te.
Auggie
: Per me? Cosa dovrei farci con una busta di carta?
Rashid
: Aprila.
Auggie
: Cos'è, uno scherzo?
Rashid
: No, sono cinquemila dollari.
Auggie
: Non li voglio i tuoi soldi, sciagura vagante. Tanto comunque saranno rubati.
Rashid
: Cosa ti importa da dove vengono? Sono tuoi.
Auggie
: E perché vuoi darmi dei soldi?
Rashid
: Per riavere il lavoro.
Auggie
: Sei uno scemo, uno stronzo del cazzo, lo sai?
Paul
: Non fare lo stupido, Auggie, sta cercando di fare
pace
con te, non capisci?
Auggie
: Hm. È scemo.
Paul
: No, non lui. Tu sei scemo.
Auggie
: Hai ragione. Solo che non sapevo che tu lo sapessi.
Paul
: Non sapevi che lo sapessi? È scritto dappertutto, a caratteri... a caratteri cubitali. Ora di' qualcosa di gentile a Rashid, per farlo stare meglio.
Auggie
: Fanculo, ragazzino.
Rashid
: Fanculo anche tu, bianco figlio di puttana.
Paul
: Bene. Bene. Tutto a posto.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Di tutte le scienze la più assurda, a parer mio, e la più ca
pace
di soffocare qualsiasi genio, è la geometria. Questa scienza ridicola ha per oggetto superfici, linee e punti inesistenti in natura. Si fanno passare in teoria centomila linee curve fra un cerchio e una retta tangente, per quanto in realtà non potrebbe passarvi un fuscello. La geometria, veramente, è uno scherzo di cattivo genere.
[Da: Jeannot e Colin]
Voltaire
Frasi di Voltaire
L'origine psicologica del concetto di spazio, o della necessità di esso, è lungi dall'essere così ovvia come potrebbe apparire in base al nostro abituale modo di pensare. Gli antichi geometri trattano di oggetti mentali (retta, punto, superficie), ma non propriamente dello spazio in quanto tale, come più tardi è stato fatto dalla geometria analitica. Il concetto di spazio, tuttavia, è suggerito da certe esperienze primitive. Supponiamo che si sia costruita una scatola. Vi si possono disporre in un certo ordine degli oggetti, in modo che essa risulti piena. La possibilità di queste disposizioni è una proprietà dell'oggetto materiale "scatola", qualcosa che è dato con la scatola, lo "spazio racchiuso" dalla scatola. Questo è qualcosa di differente per le varie scatole, qualcosa che in modo del tutto naturale viene pensato come indipendente dal fatto che vi siano o no, in generale, degli oggetti nella scatola, Quando non vi sono oggetti nella scatola, il suo spazio appare "vuoto". Fin qui, il nostro concetto di spazio è stato associato alla scatola. Ci si accorge però che le possibilità di disposizione che formano lo spazio-scatola sono indipendenti dallo spessore delle pareti della scatola. Non sarebbe possibile ridurre a zero tale spessore, senza che si abbia per risultato la perdita dello "spazio"? La naturalezza di tale passaggio al limite è ovvia, e ora rimane al nostro pensiero lo spazio senza scatola, una cosa autonoma, che tuttavia appare così irreale se dimentichiamo l'origine di tale concetto. Si può capire che ripugnasse a Descartes il considerare lo spazio come indipendente da oggetti corporei, ca
pace
di esistere senza materia.
[La relatività e il problema dello spazio - Aggiunta nell'edizione del 1952]
Albert Einstein
Cit. da
Relatività. Esposizione divulgativa
Frasi di Albert Einstein
In realtà egli si sentiva più infelice di chiunque altro con cui fossi in intimità. La ragione era che non si riteneva all'altezza del nobile compito che gli si parava davanti. A che serviva che tutti lo smentissero? Il suo senso di inadeguatezza, oggettivamente ingiustificato, lo tormentava senza tregua, derubandolo spesso della
pace
mentale necessaria per una tranquilla ricerca.
[In memoria di Paul Ehrenfest]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
L'appartenenza a un sistema di sicurezza sovrannazionale non dovrebbe, a mio avviso, basarsi su alcun arbitrario parametro di democrazia. Il solo requisito da parte di tutti dovrebbe essere l'elezione popolare diretta dei rappresentanti destinati all'organizzazione sovrannazionale ‐ parlamento e consiglio ‐ per scrutinio segreto in ogni paese membro. Tali rappresentanti dovrebbero rappresentare il popolo piuttosto che i singoli governi, il che aumenterebbe la natura pacifista dell'organizzazione.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Detenere una scorta di bombe atomiche senza impegnarsi a non utilizzarne per primi è sfruttare a fini politici il possesso delle bombe. Può darsi che gli Stati Uniti sperino in tal modo di intimorire l'Unione Sovietica e di indurla ad accettare un controllo sovrannazionale dell'energia atomica. Ma inculcare la paura non fa che accrescere l'antagonismo e aumentare il pericolo di una guerra. Sono dell'opinione che questa politica ci abbia allontanati dalla vera soluzione moralmente accettabile, la proposta di un controllo sovrannazionale dell'energia atomica.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Non sto dicendo che gli Stati Uniti non dovrebbero preparare la bomba e farne scorta, perché credo che debbano farlo; con essa devono essere in grado di scoraggiare un altro paese dal predisporre un attacco atomico una volta che anch'esso si sia procurato la bomba.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Il rifiuto di mettere al bando la bomba finché ne detiene il monopolio procura a questo paese un'altra conseguenza negativa, impedendogli di tornare pubblicamente ai parametri etici bellici formalmente accettati prima dell'ultima guerra. Non si dovrebbe dimenticare che questo paese ha approntato la bomba atomica come misura preventiva; se ne voleva impedire l'utilizzo da parte dei tedeschi, in caso l'avessero scoperta. Sono stati i tedeschi a iniziare il bombardamento dei centri civili, seguiti dai giapponesi. A ciò gli alleati hanno risposto negli stessi termini ‐ anzi, come è risultato, con maggiore efficacia ‐ e ne avevano la giustificazione morale. Ma adesso, in assenza di alcuna provocazione, e in mancanza della giustificazione della rappresaglia o della ritorsione, il rifiuto di rinunciare all'uso della bomba se non per ritorsione rendo lo scopo del suo possesso prettamente politico. Il che è difficilmente perdonabile.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Considero sbagliata questa linea politica. Scorgo un certo vantaggio militare nel non rinunciare per legge all'uso della bomba come deterrente volto a scoraggiare un altro paese dall'intraprendere una guerra in cui gli Stati Uniti potrebbero usarla. Ma quel che si guadagna da un lato lo si perde dall'altro. Perché si è resa più remota la comprensione dell'importanza di un controllo sovrannazionale dell'energia atomica. Che non abbiano a verificarsi inconvenienti militari finché gli Stati Uniti detengono l'esclusiva della bomba. Ma non appena un altro paese sarà in grado di produrne in quantità consistenti, l'assenza di un accordo internazionale porrà gli Stati Uniti in condizioni di forte svantaggio, a causa della vulnerabilità delle sue industrie, così concentrate nel territorio, e dell'alto sviluppo della sua vita urbana.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Gli americani possono essere convinti della loro determinazione a non scatenare una guerra aggressiva o preventiva e ritenere così superfluo annunciare pubblicamente che non faranno più ricorso per primi alla bomba atomica. Ma questo paese è stato invitato solennemente a rinunciare all'uso della bomba ‐ cioè a metterla al bando ‐ e ha declinato di farlo a meno di non vedere accettati i propri termini per un controllo sovrannazionale.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Ma nell'incolpare i russi gli americani non dovrebbero ignorare il fatto che nemmeno loro hanno rinunciato volontariamente all'uso della bomba come arma ordinaria, in attesa che si arrivi al controllo sovrannazionale, o nel caso non si arrivi a un controllo sovrannazionale. Così hanno alimentato negli altri paesi la paura che gli americani considerino la bomba atomica una componente legittima del loro arsenale bellico fintantoché gli altri paesi declineranno di accettare i termini da essi proposti per un controllo sovrannazionale.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Ma nulla è stato fatto per scongiurare la guerra, mentre molto è stato fatto per rendere la guerra atomica ancora più orribile; non ci sono giustificazioni, di conseguenza, per aver ignorato il pericolo. Dico che non è stato fatto nulla per scongiurare la guerra a partire dalla messa a punto della bomba atomica, malgrado gli Stati Uniti abbiano avanzato alle Nazioni Unite la proposta di un controllo sovrannazionale dell'energia atomica. Si è trattato di una proposta condizionale, e a condizioni che l'Unione Sovietica è adesso determinata a respingere. Il che consente di addossare ai russi la colpa del fallimento.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Ma non è necessario immaginare che un'esplosione stellare distrugga la terra come una Nova per capire con chiarezza la crescente distruttività di una guerra atomica e riconoscere che, a meno di impedire un'altra guerra, è probabile che si arrivi a devastazioni su scala mai ritenuta possibile prima d'ora, e a stento concepibili anche adesso, e che ad esse sopravviverebbe ben poco della nostra società.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Dalla realizzazione della prima bomba atomica non è stato approntato nulla che rendesse il mondo più sicuro dalla guerra, mentre molto è stato fatto per accrescere la distruttività della guerra.
[Guerra atomica o
pace
, II]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Dal momento che non prevedo che l'energia atomica potrà risultare di grande vantaggio ancora per molto tempo, debbo dire che attualmente essa costituisce una minaccia. Forse è bene che sia così. Potrà agire da deterrente per la razza umana spingendola a mettere ordine nei propri affari internazionali, cosa che, senza la pressione della paura, di sicuro essa non farebbe.
[Guerra atomica o
pace
, I]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Non mi considero il padre della liberazione dell'energia atomica. Il mio ruolo in proposito è stato del tutto indiretto. Non prevedevo, infatti, che si sarebbe arrivati a produrla nel mio tempo. Lo credevo possibile solo sul piano teorico. È diventato un fatto concreto grazie alla scoperta accidentale della reazione a catena, cosa che non avrei potuto prevedere. È stato Hahn a scoprirla a Berlino, e lui stesso ha frainteso il senso della propria stessa scoperta. È stata Lise Meitner a fornire l'interpretazione corretta. È fuggita dalla Germania per mettere l'informazione in mano a Niels Bohr. Non credo che si possa inaugurare una grande era della scienza atomica nel modo in cui sono organizzate le grandi società per azioni.
[Guerra atomica o
pace
, I]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Non credo che una guerra combattuta con le bombe atomiche spazzerà via la civiltà. Forse potranno rimanere uccisi due terzi della popolazione della terra. Ma resterebbe un sufficiente numero di uomini capaci di pensare e un sufficiente numero di libri per consentire di ricominciare daccapo e restaurare la civiltà.
[Guerra atomica o
pace
, I]
Albert Einstein
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Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
La produzione dell'energia atomica non ha creato un problema nuovo. Ha semplicemente reso più urgente la necessità di risolverne uno già esistente.
[Guerra atomica o
pace
, I]
Albert Einstein
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Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Ci sta a cuore non solo il problema tecnico dell'assicurare e preservare la
pace
, ma anche l'importante compito dell'istruzione e dell'illuminazione delle menti. Se vogliamo contrastare le forze che minacciano di sopprimere la libertà intellettuale e individuale dobbiamo avere chiara davanti ai nostri occhi la posta in gioco, e quanto dobbiamo a quella libertà che i nostri antenati conquistarono per noi dopo dure lotte. Senza tale libertà non ci sarebbe stato alcuno Shakespeare, o Goethe, o Newton, o Faraday, o Pasteur o Lister. Solo gli uomini liberi possono produrre le invenzioni e le opere intellettuali che a noi moderni rendono la vita degna di essere vissuta.
[Scienza e civiltà - discorso al Royal Albert Hall di Londra, 3 ottobre 1933]
Albert Einstein
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Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
C'è una sola strada per la
pace
e la sicurezza: la strada dell'organizzazione sovrannazionale. Un armamento unilaterale su base nazionale accresce soltanto l'incertezza e la confusione generale senza costituire un efficace protezione.
[Nel ricevere il premio One World - discorso alla Carnegie Hall, New York, 27 aprile 1948]
Albert Einstein
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Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
[Su Michele Besso]
È uno smidollato terribile e non ha un pizzico di sano buon senso. È inca
pace
di farsi abbastanza coraggio per combinare qualcosa nella vita o negli studi; e dire che ha una testa straordinariamente fine, di cui osservo con molto piacere i caotici processi mentali.
[4 aprile 1901]
Albert Einstein
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Lettere d'amore
Frasi di Albert Einstein
Avevo già saputo della morte di Langevin. Era uno dei miei conoscenti più cari, un vero santo, e di grande talento per di più. È vero che i politici hanno sfruttato la sua bontà, perché era inca
pace
di penetrare le motivazioni squallide, troppo estranee alla sua natura.
[9 aprile 1947]
Albert Einstein
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Lettere a Maurice Solovine
Frasi di Albert Einstein
Raramente la capacità di condurre una vita in armonia è congiunta a un'intelligenza acuta come la sua, ma in lui questo inusuale incontro aveva avuto luogo, Quel che più ammiravo, nell'uomo, è l'esser riuscito a vivere molti anni non solo in
pace
ma addirittura in accordo costante con una donna; un'impresa nella quale io per due volte ho miseramente fallito.
[lettera di condoglianze al figlio e alla sorella, 21 marzo 1955]
Albert Einstein
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Lettere a Michele Besso
Frasi di Albert Einstein
Sai che i tuoi ardenti desideri si realizzeranno solo se sarai ca
pace
di amore e comprensione per uomini, animali, piante e stelle, così che ogni gioia sarà la tua gioia e ogni dolore il tuo dolore? Apri i tuoi occhi, il tuo cuore, le tue mani e fuggi quel veleno che i tuoi antenati hanno succhiato così avidamente dalla Storia. Soltanto allora il mondo intero diventerà la tua patria e il tuo lavoro e i tuoi sforzi diffonderanno benedizioni.
Albert Einstein
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Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Come nessun altro ha mai fatto prima o dopo di lui, Newton ha indicato il cammino al pensiero, allo studio e alla formazione pratica dell'occidente. Egli non è soltanto il creatore geniale di particolari metodi direttivi, egli ha anche dominato in modo singolare gli elementi empirici conosciuti nel suo tempo e il suo spirito è apparso meravigliosamente ingegnoso nell'argomentazione matematica e fisica. Per tutte queste ragioni egli è degno della nostra alta venerazione. Ma questa nobile figura ha un'importanza anche maggiore di quella dovuta alla sua autorità di maestro perché la sorte lo ha collocato a una svolta dello sviluppo dello spirito umano. Per rendercene esattamente conto, non dobbiamo dimenticare che, prima di Newton, non esisteva alcun sistema ben definito di causalità fisica ca
pace
di cogliere i tratti più profondi del mondo dell'esperienza.
[Da: Evoluzione della fisica: Kepler e Newton]
Albert Einstein
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Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
L'esperienza resta naturalmente l'unico criterio per utilizzare una costruzione matematica per la fisica; ma è nella matematica che si trova il principio veramente creatore. Da un certo punto di vista, riconosco che il pensiero puro è ca
pace
di afferrare la realtà, come gli antichi pensavano.
[Da: La questione del metodo]
Albert Einstein
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Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Non possiamo disperarci per l'umanità, perché siamo noi stessi degli esseri umani.
[Da: Lettera a un amico della
pace
]
Albert Einstein
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Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Sono assolutamente convinto che nessuna ricchezza al mondo possa far avanzare l'umanità, neppure se è nelle mani dei più fedeli lavoratori per questa causa. L'esempio di personaggi grandi e puri è l'unica cosa ca
pace
di produrre idee illustri e azioni nobili. Il denaro richiama solo l'egoismo e induce sempre, irresistibilmente, chi lo possiede ad abusarne. Qualcuno riesce ad immaginarsi Mosè, Gesù o Ghandi armati di borse di studio?
[Da: Of Wealth]
Albert Einstein
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Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Solo coloro che tentano cose assurde possono raggiungere l'impossibile.
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Sono convinto che alcune attività politiche e sociali delle organizzazioni cattoliche siano pregiudizievoli e perfino pericolose per la comunità nel suo insieme, qui e ovunque. Citerò soltanto la lotta contro il controllo delle nascite in un'epoca in cui la sovrappopolazione è diventata in vari paesi una seria minaccia alla salute della gente e un grave ostacolo a ogni tentativo di organizzare la
pace
sul pianeta.
Albert Einstein
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Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
La maggior parte degli insegnanti perdono tempo a fare domande che mirano a scoprire ciò che l'alunno non sa, mentre la vera arte del fare domande mira a scoprire ciò che l'alunno sa o che è ca
pace
di sapere.
Albert Einstein
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Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
[Sulle polemiche seguite al conferimento di un incarico accademico a Bertrand Russell alla City University di New York]
I grandi spiriti hanno sempre incontrato la violenta ostinazione delle menti mediocri. La mente mediocre è inca
pace
di comprendere chi, rifiutando di inchinarsi ciecamente ai pregiudizi convenzionali, scelga invece di esprimere le proprie opinioni con coraggio e onestà.
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
Gandhi, il più grande genio politico del nostro tempo
[...]
ha dimostrato di quali sacrifici è ca
pace
l'uomo quando abbia trovato la via giusta.
Albert Einstein
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Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
Quando mi domando come mai sia stato proprio io ad elaborare la teoria della relatività, la risposta sembra essere legata a questa particolare circostanza: un normale adulto non si preoccupa dei problemi dello spaziotempo, tutte le considerazioni possibili in merito alla questione sono già state fatte nella prima infanzia, secondo la sua opinione. Io, al contrario, mi sono sviluppato così lentamente che ho cominciato a interrogarmi sullo spazio e sul tempo solo dopo essere cresciuto e di conseguenza ho studiato il problema più a fondo di quanto un normale bambino avrebbe fatto.
[When I ask myself how it happened that I in particular discovered the relativity theory, it seems to lie in the following circumstance. The normal adult never bothers his head about s
pace
time problems. Everything there is to be thought about it, in his opinion, has already be done in early childhood. I, on the contrary, developed so slowly that I only began to wonder about s
pace
and time only when I was already grown up. In consequence I probed deeper into the problem than an ordinary child would have done.]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
L'essere umano è una parte di quel tutto che noi chiamiamo "Universo", una parte limitata nello spazio e nel tempo. L'uomo sperimenta sé stesso, i suoi pensieri e i suoi sentimenti scissi dal resto una sorta di illusione ottica della propria coscienza. Lo sforzo per liberarsi di questa illusione è l'unico scopo di un'autentica religione. Non per alimentare l'illusione ma per cercare di superarla: questa è la strada per conseguire quella misura raggiungibile della
pace
della mente.
[A human being is a part of the whole, called by us "Universe," a part limited in time and s
pace
. He experiences himself, his thoughts and feelings as something separate from the rest a kind of optical delusion of his consciousness. The striving to free oneself from this delusion is the one issue of true religion. Not to nourish the delusion but to try to overcome it is the way to reach the attainable measure of peace of mind.]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Che cos'è in fondo l'uomo nella natura? Un nulla rispetto all'infinito, un tutto rispetto al nulla; un qualcosa di mezzo tra il niente e il tutto. Infinitamente lontano dall'abbracciare gli estremi, la fine delle cose e il loro principio gli sono invincibilmente nascosti in un impenetrabile segreto, ed egli è ugualmente inca
pace
di vedere il nulla da cui è stato tratto e l'infinito dal quale è inghiottito.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Fare veramente
pace
con qualcuno con cui hai litigato è una cosa potentissima.
Fabio Volo
Cit. da
Il giorno in più
Frasi di Fabio Volo
Lei è la donna migliore che potessi mai avere. E l'ho persa. L'ho persa per colpa mia. Ogni volta che mi chiedeva più attenzioni, ogni volta che mi si avvicinava di più, io la tenevo a distanza anche solamente con una parola. Adesso quella distanza non la vorrei più. Lo facevo perché ho sempre pensato che non mi avrebbe mai lasciato. Lo vedevo che mi amava. Lei ne era ca
pace
e non aveva paura di esprimere ciò che sentiva.
Fabio Volo
Cit. da
Il tempo che vorrei
Frasi di Fabio Volo
Forrest
: Quel giorno, non so proprio perché, decisi di andare a correre un po', perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta lì pensai di correre fino alla fine della città.
Giornalista
: Il presidente Carter, per un collasso, è svenuto fra le braccia degli agenti alla sicurezza...
Forrest
: E una volta lì pensai di correre attraverso la contea di Greenbow. Poi mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell'Alabama, e cosi feci. Corsi attraverso tutta l'Alabama, e non so proprio perché continuai a andare. Corsi fino all'oceano, e una volta lì mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre. Quando arrivai a un altro oceano, mi dissi: visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girarmi di nuovo e continuare a correre. Quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare ... insomma, la facevo!
Signora
: E così, lei ha corso e basta.
Forrest
: Già. Pensavo tanto a mamma, a Bubba e al tenente Dan. Ma soprattutto pensavo a Jenny. Pensavo tanto a lei.
Annunciatrice
: Da più di due anni, ormai, un uomo di nome Forrest Gump, un giardiniere di Greenbow, in Alabama, fermandosi solo per dormire, corre attraverso l'America. Il servizio è di Charles Cooper.
Charles Cooper
: Per la quarta volta nel suo viaggio attraverso l'America, Forrest Gump, un giardiniere di Greenbow, in Alabama, oggi sta per attraversare di nuovo il fiume Mississippi.
Jenny
: Che mi venga un colpo! Forrest!
Cooper
: Signore, perchè corre?
I Reporter
: Perché corre?
II Reporter
: Lo fa per la
pace
nel mondo?
III Reporter
: Lo fa per i senza tetto?
II Reporter
: Corre per i diritti delle donne?
Cooper
: Oppure per l'ambiente?
I Reporter
: O per gli animali?
III Reporter
: Contro le armi nucleari?
Forrest
: Non riuscivano a credere che uno poteva correre tanto senza una ragione particolare.
II Reporter
: Ma perchè fa questo?
Forrest
: Avevo voglia di correre. Avevo voglia di correre.
Corridore
: È lei. Non ci posso credere, è lei!
Forrest
: Ora, non so perché, quello che facevo sembrava avere un senso per le persone.
Corridore
: È come se in testa mi sia suonata una sveglia. Mi sono detto: "Ecco uno che ha raggiunto un equilibrio. Ecco uno che ha giù chiaro tutto quanto. Ecco uno che ha la risposta". La seguirò dovunque, signor Gump.
Forrest
: E così ebbi compagnia. E poco dopo, ebbi ancora più compagnia. E poi, si unì ancora altra gente. Qualcuno più tardi disse che avevo dato una speranza alle persone. Naaa... No, io non sono un pozzo di scienza, ma qualcuna di quelle persone mi chiese se potevo aiutarla.
Hippie
: Ehi amico! Ehi, senti, chissà se puoi aiutarmi, eh? Senti, mi occupo di adesivi per automobili, e sto cercando di trovare un bello slogan, e visto che sei stato di così grande ispirazione per la gente di qui, pensavo che magari potevi aiutarmi a farmi venire... Wow! Amico, hai visto? Hai appena pestato una grossa merda di cane!
Forrest
: Capita.
Hippie
: Cosa, la merda?
Forrest
: Qualche volta. Qualche anno dopo sentii che quel tizio riuscì a trovare uno slogan per un adesivo per automobili e ci fece un sacco di soldi. Un'altra volta, stavo correndo, e uno che aveva perso tutti i suoi soldi nel commercio delle magliette voleva mettere la mia faccia su una maglietta, ma non sapeva disegnare bene, e non aveva una macchina fotografica.
Uomo
: Tenga, usi questa. Tanto quel colore non piace a nessuno.
Forrest
: Sorridi alla vita! Qualche anno dopo, scoprii che quel tale riuscì a trovare un'idea per una maglietta. E ci fece un sacco di soldi. Comunque, come dicevo, avevo tanta compagnia. Mamma diceva sempre: "Devi gettare il passato dietro di te prima di andare avanti". E col fatto che correvo c'entrava questo, credo. Avevo corso per tre anni, due mesi, 14 giorni e 16 ore.
Corridore
: Zitti! Zitti! Sta per dire qualcosa!
Forrest
: Sono un po' stanchino. Credo che tornerò a casa ora.
Corridore
: E adesso noi che cosa facciamo?
Forrest
: E tutt'a un tratto, finirono i miei giorni di corridore.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Cronista
: L'uragano Carmen è passato di qui ieri, distruggendo quasi tutto quello che ha trovato sul suo cammino. E come in altre città lungo tutta la costa. A Bayou La Batre l'intera industria dei gamberi è rimasta vittima di Carmen ed è stata messa in ginocchio. Parlando con le autorità locali, il vostro giornalista ha appreso che in effetti una sola barca per gamberi è sopravvissuta alla tempesta.
Signora Gump
: Louise. Louise, c'è Forrest!
Forrest
: E il dopo, pescare fu facile. E siccome la gente chiedeva ancora i gamberi per i cocktail di gamberi e la grigliata e il resto, e noi eravamo la sola barca rimasta, Bubba-Gump gamberi venivano comprati. Abbiamo un bel mucchio di barche. Dodici Jenny, un grosso magazzino. Abbiamo anche i cappelli, con "Bubba-Gump" sopra. Bubba-Gump Gamberi. È una marca conosciuta.
Uomo
: Aspetti un momento, ragazzo. Lei vuole dirmi che è il proprietario della Bubba-Gump Gamberi Corporation?
Forrest
: Sì, signore. Abbiamo più soldi di Davy Crockett.
Uomo
: Oh! Ah, ah, ah, ah, ah! Accidenti! Ne ho sentite di balle in vita vita, ma questa le batte tutte. Ah, ah, ah, ah! Ah, eravamo seduti vicino ad un miliardario. Ah, ah, ah, ah!
Signora
: Beh, io l'ho trovata davvero incantevole come storia, e lei la racconta così bene, con un tale entusiasmo...
Forrest
: Vuole vedere la foto del tenente Dan?
Signora
: Oh, sì, con piacere.
Forrest
: Ecco. Questo è lui.
Signora
: Ah!
Forrest
: E le dico una cosa sul tenente Dan.
Dan
: Forrest, non ti ho mai ringraziato per avermi salvato la vita.
Forrest
: Non me l'ha mai detto, ma secondo me ha fatto la
pace
con Dio.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Neil Armstrong
: That's one small step for man, one giant leap for mankind.
Forrest
: Dovrò tornare in Vietnam, pensavo. Ma invece decisero che io potevo combattere meglio i comunisti giocando a ping-pong. Così mi ritrovai nelle Forze Speciali, girando tutto il Paese, per far vedere ai veterani feriti come si gioca a ping-pong. Ero così bravo, che qualche anno dopo l'esercito mi mise nella squadra della nazionale di ping-pong. Eravamo i primi americani che visitavano il paese della Cina in un milione di anni o cose così. E qualcuno disse che la
pace
nel mondo era nelle nostre mani, ma io giocavo solo a ping-pong. Quando tornai a casa, ero diventato una celebrità, più famosissimo anche di Pinocchio.
Dick Cavett
: Ed ecco a voi Forrest Gump. Signore. Signor Gump, si accomodi. Allora... Forrest Gump, John Lennon.
John Lennon
: Bentornato a casa.
Cavett
: Ha fatto un grosso viaggio. Può dirci... com'è questa Cina?
Forrest
: Beh... Nel paese della Cina, la gente a stento ci ha niente di niente.
Lennon
: Nessuna proprietà?
Forrest
: E in Cina, loro non vanno mai in chiesa.
Lennon
: Nemmeno religioni?
Cavett
: Ah... Difficile da immaginare.
Lennon
: È facile se ci provi, Dick.
Forrest
: Qualche anno dopo, quel simpatico giovanotto inglese tornava a casa per vedere il suo figlioletto, e mentre firmava degli autografi, non so proprio perché, qualcuno gli sparò.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Signora Gump
: Oh... Torna sano e salvo. Intesi?
Soldato
: Forza, vai!
Forrest
: Ora, ci avevano detto che il Vietnam era molto diverso dagli Stati Uniti d'America. Tranne che per i barattoli di birra e la grigliata, era vero.
Soldato
: Vai forte, amico!
Bubba
: Queste acque sono zeppe di gamberi! Mi hanno detto che i Vietnamiti li pescano alla grande! Sai, dopo che avremo vinto la guerra, e ci saremo presi tutto, possiamo chiamare i pescatori americani a pescare qui. Non faremo che pescare gamberi, tanti di quei gamberi da non crederci.
Soldati
: Aiutatemi a scaricare i sacchi. Sì.
Tenente Dan Taylor
: Ecco i nuovi arrivi del cazzo.
Forrest e Bubba
: Buongiorno, signore.
Dan
: Ehi, tenete giù quelle mani. Non fatemi il saluto. Ci sono cecchini sparsi in tutta la zona che si divertono a freddare gli ufficiali. Sono il tenente Dan Taylor. Benvenuti al Quarto Plotone. Che hai fatto al labbro?
Bubba
: Sono nato con le gengive grosse, signore.
Dan
: Ti conviene ripiegarlo. Ti si impiglia nel filo delle trappole. Da che parte del mondo venite?
Forrest e Bubba
: Dall'Alabama, signore!
Dan
: Siete gemelli?
Forrest
: No. Non siamo parenti, signore.
Dan
: Sentite, è molto semplice qui. Se mi state incollati e imparate da quelli che si trovano qui da un pezzo, ve la caverete. Nella nostra dotazione c'è una cosa che può segnare la differenza tra un soldato vivo e uno morto: i calzini. Fondo rinforzato, verde grigiastro. Cercate di tenere i piedi asciutti. E in perlustrazione ricordate di cambiarvi i calzini ogni volta che ci fermiamo. Il Mekong è ca
pace
di strapparvi i piedi dalle gambe. Sergente Sims, porca puttana, dove sono le imbracature che ti avevo chiesto di ordinare?
Sergente Sims
: Le ho messe tra le richieste al comando...
Dan
: Sì, sì, sì, beh, richiama quei figli di buona donna...
Forrest
: Il tenente Dan sì che era bravo. Era lui il mio tenente, che fortuna per me. Viene da una lunga e gloriosa tradizione militare. Qualcuno della sua famiglia aveva combattuto ed era morto in ogni singola guerra americana.
Dan
: Pigliali a calci nel sedere.
Sims
: Agli ordini, tenente.
Dan
: Datti da fare!
Forrest
: Gli toccava essere all'altezza di un sacco di cose.
Dan
: Così voi due venite dall'Arkansas, eh? Bene. Ci sono passato. Little Rock è una bella città. Ora, posate i vostri arnesi, andate dal sergente del plotone ed equipaggiatevi per la battaglia. Se poi avete fame, lì abbiamo delle bistecche sul fuoco. Ci sono due ordini precisi in questo plotone. Uno, state attenti ai vostri piedi. Due, cercate di non fare niente di stupido, tipo farvi ammazzare.
Forrest
: Spero veramente di non deluderlo. Mi capitò di vedere molta campagna. Facevamo delle lunghissime camminate. E stavamo sempre a cercare un tizio di nome Charlie.
Dan
: Alt!
Sims
: Colonna, alt!
Forrest
: Non sempre era divertente. Il tenente Dan sentiva sempre delle strane cose che venivano da un sasso, una traccia, o un sentiero, perciò ci diceva: "A terra! State zitti!".
Dan
: A terra! State zitti!
Forrest
: E così facevamo. Ora, io non è che sono un pozzo di scienza, ma credo che a questa guerra hanno preso parte alcuni dei migliori giovani d'America. C'era Dallas, di Phoenix. Cleveland, lui era di Detroit.
Cleveland
: Ehi, Tex. Senti, Tex. Amico, che diavolo succede?
Forrest
: E Tex e... era... Non mi ricordo di dov'era Tex.
Dan
: Ah, niente. Quarto plotone, in piedi. Ci sono ancora dieci chilometri per arrivare a quel fiume. Muovetevi! Forza, muovetevi! Cercate di sembrare svegli! Allungate il passo! Allungate il passo, avanti!
Forrest
: La cosa bella del Vietnam è che c'era sempre un posto dove andare.
Dan
: Sparate in quel buco! Gump, controlla quel buco.
Forrest
: E c'era sempre una cosa da fare.
Dan
: Pronti all'attacco!
Sims
: Sparpagliatevi! Copritegli le spalle!
Forrest
: Un giorno cominciò a piovere, e non la smise più, per quattro mesi. Siamo stati sotto le piogge di tutti i tipi. Quella fina fina che ti punge, e quella grossa grossa che ti ammacca. La pioggia che scorreva giù di lato, e a volte la pioggia che veniva anche dritta dritta da sotto. Accidenti, pioveva anche di notte.
Bubba
: Ciao, Forrest.
Forrest
: Ciao, Bubba.
Bubba
: Facciamo che io mi appoggio contro la tua schiena e tu contro la mia. In questo modo non ci tocca dormire con la testa nel fango. Sai perchè la nostra società funziona, Forrest? Perchè ognuno si prende cura dell'altro, come fratelli o cose del genere. Ehi, Forrest, c'è una cosa cui ho pensato. E ho una domanda molto importante da farti. Che ne dici di entrare nel commercio dei gamberi con me?
Forrest
: Okay.
Bubba
: Amico, sai una cosa? Io ho già calcolato tutto. Con tot chili di gamberi ci paghiamo la barca. Con tot chili la nafta. Viviamo direttamente sulla barca, non paghiamo l'affitto. Io sarò il capitano. Possiamo cavarcela da soli, dividiamo ogni cosa a metà, amico, parlo di cinquanta e cinquanta. E poi, Forrest, ti mangi i gamberi gratis.
Forrest
: Questa è una grande idea. Bubba aveva avuto una grande idea. Scrissi perfino a Jenny, e le raccontai tutto. Le mandavo lettere. Non tutti i giorni, ma quasi. Le dicevo quello che facevo e le chiedevo quello che faceva lei. E le dicevo che pensavo sempre a lei. E che avevo una gran voglia di ricevere una sua lettera non appena trovava un momentino per scrivermi. Aggiungevo sempre che stavo bene, e poi firmavo ogni lettera "Con affetto, Forrest Gump". Un giorno, stavamo camminando come al solito, e poi, tutt'un tratto, qualcuno chiuse il rubinetto della pioggia, e uscì il sole.
Dan
: Riparatevi! Riparatevi! Maledizione, portate qui la 60! Portate la mitragliatrice, cazzo!
Bubba
: Forrest, stai bene?
Dan
: Fortebraccio! Fortebraccio, Fortebraccio, qui Lima 6! Ci stanno attaccando!
Bubba
: C'è un uomo ferito!
Dan
: Fortebraccio, qui Lima 6, passo! Ricevuto, Fortebraccio! Avvisiamo che ci sparano addosso dalla linea degli alberi al punto Blue 2, con granate e colpi di mortaio!
Soldato
: La mitragliatrice! La mitragliatrice si è inceppata! È bollente!
Dan
: Porca puttana, Mac! Prendi quella cazzo di mitragliatrice e puntala contro gli alberi! Stiamo subendo perdite pesanti! Lima 6 ripiega sulla linea blu. Lima 6 è finita! Ripiegare!
Bubba
: Corri! Corri, Forrest!
Sims
: Ripiegare!
Bubba
: Forrest! Corri, amico! Corri!
Dan
: Ripiega, Gump! Corri, maledizione! Corri!
Forrest
: Io correvo, e correvo, proprio come Jenny mi aveva detto di fare. Corsi così lontano e così veloce che presto mi ritrovai da solo, che non è una bella cosa. Bubba! Bubba era il mio migliore amico. Dovevo essere certo che stava bene. Bubba! E mentre tornavo per cercare Bubba, beh, c'era un altro ragazzo che stava per terra. Tex. Ah, okay. Non potevo lasciarlo là tutto solo, impaurito com'era, così me lo caricai e me lo portai via. E ogni volta che tornavo per cercare Bubba, c'era qualcun altro diceva, "Aiutami, Forrest, aiutami!".
Soldato
: Sta' calmo, amico. Sta' giù. Te la caverai! Te la caverai!
Forrest
: Cominciai ad avere paura di non ritrovare più Bubba.
Fortebraccio
: ... siete vicini alla zona di pericolo, passo.
Dan
: Ricevuto, Fortebraccio! Lo so che ci troviamo nella zona di pericolo! Ci sono i Charlie tutt'intorno, devo avere subito quei mezzi veloci, passo.
Fortebraccio
: Lima 6, vogliamo...
Forrest
: Tenente Dan, Coleman è morto!
Dan
: Lo so che è morto! Tutto il mio maledetto plotone è stato spazzato via!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, qual è la situazione, passo.
Dan
: Maledizione! Che stai facendo? Lasciami qui! Vattene via! Lasciami qui! Vattene!
Fortebraccio
: Lima 6, qui Fortebraccio. Mi sentite? Passo.
Dan
: Perdio, ti ho detto di lasciarmi qui, porca puttana!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, Lima 6, i mezzi veloci stanno per arrivare, passo.
Forrest
: Poi qualcosa saltò fuori e mi morse. Aaah! Qualcosa mi ha morso!
Dan
: Aaah! Maledetti Vietcong figli di puttana! Non posso lasciare il plotone! Ti ho detto di mollarmi qui, Gump. Lasciami perdere, tu pensa a salvarti! Hai sentito quello che ti ho detto? Porca puttana, mettimi giù! Porta il tuo culo lontano da qui. Non ti ho chiesto di tirarmi fuori di lì, che Dio ti stramaledica! E adesso dove credi di andare?
Forrest
: A prendere Bubba.
Dan
: Ho richiesto un'incursione aerea. Distruggeranno col napalm l'intera zona. Gump, resta qui, maledizione! Questo è un ordine!
Forrest
: Devo andare a trovare Bubba!
Bubba
: Forrest.
Forrest
: Bubba?
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene. Oh...
Forrest
: Bubba, no.
Bubba
: No... Me la caverò.
Forrest
: Andiamo. Su, andiamo. Vieni qui.
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene...
Dan
: Mettetevelo in quel posto con una bella fiammata!
Forrest
: Non sapevo che era l'ultima volta che io e Bubba ci parlavamo, se no trovavo qualcosa di meglio da dire. Ehi, Bubba.
Bubba
: Ehi, Forrest. Forrest, perchè è successo?
Forrest
: Ti hanno sparato. Poi Bubba disse una cosa che non dimenticherò mai.
Bubba
: Voglio tornare a casa.
Forrest
: Bubba era il mio migliore buono amico. E anche io lo so che non è una cosa che uno trova dietro l'angolo. Bubba doveva diventare il capitano di una barca per gamberi, ma invece morì lì, vicino a quel fiume, in Vietnam. È tutto quello che ho da dire su questa faccenda.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
In diverse città del Sud fioriscono le richieste di moduli per il reddito di cittadinanza. A chi cerca di passare all'incasso, cortesi funzionari spiegano la differenza tra una promessa elettorale e una legge dello Stato. Ma non sempre risultano convincenti, se è vero che davanti a un patronato di Palermo è stato esposto il seguente cartello, anche in arabo: «In questo Caf non si fanno pratiche per il reddito di cittadinanza».
Messaggio quanto mai ambiguo, perché mantiene viva l'illusione che si facciano da qualche altra parte. Può darsi che abbiano ragione i richiedenti. E che sia già passata una riforma istituzionale a soluzione istantanea, per cui il partito che arriva primo alle elezioni forma il governo la notte stessa del voto, senza disturbare il presidente della Repubblica. E, ottenuta la fiducia dal Parlamento con un WhatsApp, realizza immediatamente il proprio programma, evitandosi il fastidio di contrattarlo con le altre forze politiche che servivano per raggiungere la maggioranza quando ancora esisteva quella noia di democrazia.
Può darsi. Come può darsi che il voto di scambio non sia affatto finito, con buona
pace
di chi è abituato a valutare la qualità dei consensi dal partito che li riceve. Ma poiché l'eventuale reddito di cittadinanza verrebbe finanziato anche con le mie tasse, gradirei che i nuovi tribuni del popolo vi allegassero un bignamino della Costituzione o almeno una qualunque edizione del telegiornale.
Massimo Gramellini
Cit. da
Bancomat a cinquestelle, 'Il caffè', Corriere.it, 9 marzo 2018
Frasi di Massimo Gramellini
C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti glielo ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse:
‐ "
Beh, a dire il vero... il tuo cuore è molto meno bello del mio.
"
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo.
Certo, il cuore del vecchio batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene. Così il cuore risultava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere:
‐ "
Starai scherzando?!
" ‐ disse. "
Confronta il tuo cuore con il mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime.
"
‐ "
E' vero!
" ‐ ammise il vecchio. ‐ "
Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone...e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro.
Comprendi, adesso, che cosa sia il vero amore?
"
Il giovane rimase senza parole. Lacrime copiose iniziarono a rigargli il volto. Prese allora un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore. Poi il vecchio prese un pezzo del suo cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane.
Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse:
‐ "
Se la nota musicale dicesse: Non è la nota che fa la musica... Non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: Non è una parola che può fare una pagina... Non ci sarebbero i libri.
Se la pietra dicesse: Non è una pietra che può alzare un muro... Non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse: Non è una goccia d'acqua che può fare un fiume... Non ci sarebbero gli oceani.
Se l'uomo dicesse: Non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo... Non ci sarebbero mai né giustizia, né
pace
, né felicità sulla terra degli uomini
".
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo cuore, che non era più
il cuore più bello del mondo
, eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota; come il libro ha bisogno di ogni parola; come la casa ha bisogno di ogni pietra; come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua; così il mondo ha bisogno di te, ha bisogno del tuo amore, perché sei unico ed insostituibile.
Da:
Il cuore più bello del mondo
[Sul film La talpa]
Cerco sempre una chiave che mi permetta di aprire una porta. C'è un passaggio nel libro di John le Carré in cui Ann, la moglie, lo descrive come un interruttore, ca
pace
di regolare la temperatura del suo corpo a seconda dell'ambiente in cui si trova. L'immobilità del mio personaggio arriva appunto da lì. Dopo tanti ruoli estremi sul piano emozionale e fisico, la definirei un'interpretazione "da seduto".
Gary Oldman
Cit. da
iodonna.it, 17 dicembre 2011
Frasi di Gary Oldman
Altoparlante
: Frank Water ai ricambi.
Marge
: Per la miseria! Per la miseria! Se la sta squagliando! Mi ha piantato qui come una scema! Come... Come si fa a prendere la linea esterna? Ecco.
Agente
: Polizia.
Marge
: Il detective Sibert, per favore.
Alan Stuart
: Ti ho detto che è finita, pensavo di essere stato chiaro.
Amanda
: Oh, sì, non avere paura, sei stato chiarissimo, ma c'è una novità.
Alan
: Quale?
Amanda
: Un piccolo dettaglio che potrebbe però rivelarsi un grosso problema. Sono incinta.
Alan
: Come?
Amanda
: Sono incinta. Ho appena fatto il test di gravidanza e mi hanno rilasciato un certificato. Non ci sono dubbi: aspetto un bambino da te.
Alan
: Ah! Devo ammettere che l'hai studiata bene per incastrarmi. Forse con qualcun altro avrebbe potuto funzionare...
Carl
: Ih, ih, ih, ih!
Alan
: ... ma con me no.
Carl
: Vedessi com'è ridotto l'altro!
Alan
: Ti ho detto che è finita, per sempre!
Amanda
: ... non capisci, io porto tuo figlio dentro di me, non puoi comportarti come se niente fosse.
Alan
: Sei tu che non capisci!
Carl
: Oh, cazzo, che le è successo?
Alan
: Non ti amo! Non ti voglio più vedere! Non voglio più avere niente a che fare con te!
Gaear
: Aveva cominciato a strillare.
Alan
: Provaci con qualcun altro, forse riuscirai a farti sposare!
Carl
: Oh, Cristo... Ho preso i soldi.
Amanda
: Non voglio sposare qualcun altro.
Carl
: Tutti quanti, tutti e 80mila.
Amanda
: Tu sei il padre del bambino, ed è te che voglio avere vicino a me, per sempre.
Alan
: Smettila, Amanda.
Carl
: Quaranta per te e quaranta per me.
Alan
: Non farmi innervosire.
Amanda
: Povero bambino!
Carl
: Siamo a posto.
Amanda
: Sei ancora ca
pace
di provare dei sentimenti...
Carl
: Puoi prenderti il mio furgone. Io prendo la Ciera.
Gaear
: Quella la dividiamo.
Carl
: Come cazzo facciamo a dividere in due una macchina? Con una motosega?
Gaear
: Chi la prende liquida la metà all'altro.
Carl
: Aspetta, non se ne parla nemmeno. Hai visto qui, cazzo? Mi ha sparato, lo vedi? Mi ha sparato in faccia Sono andato io a prendere il malloppo, e mi sono beccato una pallottola in faccia! Sto in piedi da 36 fottute ore del cazzo! Me la prendo io la macchina, vaffanculo, è mia! Brutto stronzo! È una settimana che sopporto le tue stronzate! Hai capito? Hai capito? Eh, già, lo stronzo è muto. E quando vedi il tuo amico Shep, digli che se lo incontro, gli spacco il culo! Aaah!
Lou
: E ha detto che la moglie di Lundegaard è stata rapita mercoledì.
Marge
: Il giorno dei tre omicidi.
Lou
: Già.
Marge
: E chi è che l'ha detto?
Lou
: Il commercialista del suocero di Lundegaard.
Marge
: Il commercialista di Gustafson?
Lou
: Esatto.
Marge
: Ma non abbiamo ancora trovato Gustafson.
Lou
: Lo stiamo cercando.
Marge
: Non ricevo bene, Lou.
Lou
: Lo stiamo cercando.
Marge
: Ricevuto. E anche Lundegaard?
Lou
: Sì. Dove ti trovi, Marge?
Marge
: Sono praticamente a casa. Sto facendo un giro intorno al Moose Lake.
Lou
: Ah, quel chiacchierone di Gary!
Marge
: Sì, è un chiacchierone. Quindi anche la polizia di Stato li cerca, Gustafson e Lundegaard.
Lou
: Già, ricerca a tappeto. Li troveremo.
Marge
: Ricevuto.
Lou
: Sì, abbiamo una buona pista...
Marge
: La macchina! Ho visto la macchina!
Lou
: Quale macchina?
Marge
: È proprio lei, quella che cercavo! La Ciera di colore ambra!
Lou
: Fa' attenzione, Marge, ti mando un paio di pattuglie!
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Mohra
: Come va?
Gary
: Il signor Mohra?
Mohra
: Sì.
Gary
: Agente Olson.
Mohra
: Sì, lo so. Allora, io servivo giù al bar da Ecklund & Swedlin's martedì scorso, e questo piccoletto se ne sta lì a bere e mi chiede: "Dov'è che posso trovare un po' di movimento? Su al lago divento matto". E io gli chiedo: "Che tipo di movimento?", e lui mi fa: "Movimento di donne, no? Per chi mi hai preso?". E io gli dico: "Ma tu per chi mi hai preso? Io non organizzo queste cose". E lui mi fa: "Ma io su al lago da solo non ce la faccio più". E io gli dico: "Capisco, ma questo non è quel genere di posto".
Gary
: Hm-hm.
Mohra
: E lui mi fa: "Ah, allora pensi che sono un coglione perché te l'ho chiesto?", solo che non ha detto proprio "coglione".
Gary
: Ah, ho capito.
Mohra
: Poi ha detto: "Sei tu un coglione", e "L'ultimo che mi ha chiamato coglione oggi ingrassa i vermi", e così io non dico niente, e lui mi fa: "Allora, come vedi la cosa?", e io gli dico: "Non mi sembra che ha fatto un grande affare, non mi sembra proprio".
Gary
: Eh, non posso darle torto.
Mohra
: Eh, già, e poi mi fa: "Quell'uomo è morto, ma non di vecchiaia, amico mio". E poi alla fine mi fa: "Cristo santo, io su al lago sto diventando matto".
Gary
: White Bear Lake?
Mohra
: Sì, però il bar Ecklund & Swedlin's è più vicino al Moose Lake, io pensavo più a quello.
Gary
: Ah, certo.
Mohra
: Comunque è rimasto a bere su al bar e io non ci ho dato troppo peso. Però quando la signora Mohra, mia moglie, ha saputo dei tre omicidi, mi ha detto: "Devi telefonare", e così ho telefonato. Fine della storia.
Gary
: Che aspetto aveva il tipo del bar?
Mohra
: Oh, era... un piccoletto con una faccia curiosa.
Gary
: Ah-ah. In che senso?
Mohra
: Oh, in senso generale, sa com'è, no?
Gary
: Okay. Beh, la ringrazio molto, signor Mohra. Ha ragione lei, forse non è importante, ma grazie per avere chiamato.
Mohra
: Di niente. Sembra che domani farà ancora più freddo di oggi.
Gary
: Eh, sì. C'è un freddo polare in arrivo.
Mohra
: Sì, ci scommetto le mutande.
Carl
: Cristo santo...
Marge
: Oh, Valerie, sto ripartendo per Brainerd.
Valerie
: Mi spiace di non poterti incontrare.
Marge
: Ma tu credi che stia bene? Ci siamo visti ieri sera e...
Valerie
: Cosa ti ha detto?
Marge
: Mah, non è quello che ha detto che mi preoccupa. Mi sembra che sia ancora molto scosso, sai, la morte della moglie...
Valerie
: La moglie?
Marge
: Linda.
Valerie
: Chi?
Marge
: Linda Cooksey.
Valerie
: Ma no! No, no, non erano... Beh, lui le è stato dietro per più di un anno, ma non si sono mai sposati. Sì, la tormentava, non voleva lasciarla in
pace
...
Marge
: Ah, sì? Ma allora... non erano?
Valerie
: No, no, non si sono mai sposati. Mike ha problemi psichiatrici.
Marge
: Oh, mio Dio!
Valerie
: Eh, sì, è malato. È tornato a vivere con i genitori.
Marge
: Oh, Signore!
Valerie
: Linda sta benissimo. Perché non le telefoni?
Marge
: Accidenti! Beh... Accidenti! È proprio una sorpresa. Non c'è nessuno? Signor Lundegaard, mi spiace disturbarla di nuovo. Posso entrare?
Jerry
: Sì. No, ho parecchio da fare in questo momento, e...
Marge
: Capisco. Farò in fretta, non si preoccupi. Sto per lasciare la città, però mi stavo chiedendo... Le dispiace se mi siedo? Ho un bel peso da portare.
Jerry
: No. È che...
Marge
: Ecco, si tratta della macchina di cui le parlavo ieri, ma mi stavo chiedendo se...
Jerry
: Appunto. Come le ho già detto ieri, non ci manca nessuna automobile.
Marge
: Okay. Ne è sicuro? Scusi, sa, ma è importante. Vede, nel crimine su cui sto indagando i malviventi erano a bordo di un'auto senza targa e hanno fatto una telefonata qui. Sarebbe una strana coincidenza se non ci fosse neanche un collegamento.
Jerry
: Eh, già, capisco.
Marge
: Quindi come può dirlo? Ha fatto una sorta di inventario recentemente?
Jerry
: L'auto non proviene dalla nostra concessionaria.
Marge
: Ma come può esserne sicuro senza fare un...
Jerry
: Eh, beh, lo saprei. Io sono il responsabile vendite.
Marge
: Lo so, però a me sembra che...
Jerry
: Le assicuro che non mi sfugge niente qui.
Marge
: Capisco, però, beh, come fate a stabilirlo? Voglio dire, contate le macchine tutti i giorni, oppure avete un altro metodo, non so...
Jerry
: Mi scusi, ho già risposto alla sua domanda.
Marge
: Come ha detto, signore?
Jerry
: Mi scusi, ma ho già risposto alla sua domanda. Ho già risposto. Io collaboro, ma... ma tu guarda... Mi sembra che non... Che non ci... Eh...
Marge
: Senta, non è il caso che faccia l'antipatico con me, sto facendo il mio lavoro.
Jerry
: Ah, ma... Ah, mi sembra che... Io... io non... non lo metto in dubbio. E sto collaborando. Io... io sto... sto... sto facendo del mio meglio.
Marge
: Allora vorrei parlare col signor Gustafson. Signor Lundegaard?
Jerry
: Ma insomma non ho capito, io... Non ho capito a che gioco vuole giocare. Io sto collaborando, questo non lo può negare, però... D'accordo, farò questo... questo maledetto inventario.
Marge
: Lo fa sùbito?
Jerry
: Sì, sùbito! Immediatamente. Se è tanto importante per lei.
Marge
: Ma, mi scusi, signore!
Jerry
: E mi scusi! Mi scusi un cazzo!
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Josè Feliciano
: Questa è una canzone che ho scritto tanti anni fa. Fa così. Let's find each other tonight, everything will be all right / Don't hesitate now, let's find each other tonight.
Escort
: Allora... sei di queste parti?
Feliciano
: If you need some company...
Carl
: Solo una scappata. Affari.
Escort
: Ah.
Feliciano
: ... mama take a chance on me.
Carl
: Come dire, una botta e via.
Feliciano
: Don't hesitate now, let's find each other tonight.
Escort
: Che cosa fai?
Carl
: Ah...
Feliciano
: And you don't wanna be like those other dreamers...
Carl
: Eri... eri mai venuta qui al Celebrity Room con altri clienti?
Feliciano
: That dream about lovin' and never love.
Escort
: Non credo proprio.
Feliciano
: You wanna be a screamer...
Escort
: È carino qui.
Carl
: Già, beh, dipende dall'artista.
Feliciano
: ... so honey I'm open and honey I'm hopin'
Carl
: Con José Feliciano, si va sul sicuro.
Escort
: Sì, penso di sì.
Carl
: Cameriere!
Feliciano
: That if you need some company, marble mama take a chance on me
Carl
: Ma è sordo? Dimmi un po', da quanto tempo lavori come hostess?
Feliciano
: Don't hesitate now, let's find each other tonight, ahhhh hey.
Escort
: Non saprei, qualche mese.
Feliciano
: Let's find each other tonight.
Carl
: Lo trovi un lavoro interessante?
Feliciano
: let's find each other tonight.
Escort
: Ma di che cosa stai parlando? Avanti, dai. Continua, che sento le campane. Forza, coraggio! Allora? Dove sei? Eh? Eh? Aaah!
Carl
: Shep, ma che cazzo fai? Sto scopando!
Shep
: Brutto stronzo! Vaffanculo, stronzo di merda! Mi rimandano a Stillwater, brutta testa di cazzo! Vieni fuori! Alzati!
Cliente
: Ehi! La volete far finita, cazzo?
Escort
: Ma questo è matto da legare! Tutte a me succedono!
Cliente
: Sto cercando di dormire, per la puttana! Ehi, amico...
Shep
: Vaffanculo! Vaffanculo!
Escort
: Animali! Animali! Animali!
Carl
: Stai lontano da me, bestione. Fumati il calumet della
pace
. Aspetta! Non provare a toccarmi, perdio!
Shep
: Vaffanculo! Stronzo, figlio di puttana, pezzo di merda! Schifoso che non sei altro, bastardo, rotto in culo! Stronzo mangiamerda! Pezzo di coglione! Brutto pezzo di merda!
Jerry
: Pronto?
Carl
: Jerry, mi sono rotto di aspettare. Ce l'hai i soldi, cazzo?
Jerry
: Sì, i soldi sono pronti, però...
Carl
: Non fare lo stronzo con me! Portami il malloppo al parcheggio di Dayton-Radisson, ultimo livello, fra trenta minuti e chiudiamo la faccenda.
Jerry
: Okay, ma...
Carl
: Ehi!
Jerry
: Aspe...
Carl
: O ti trovi lì tra mezz'ora o ti vengo a cercare e sparo a te, a quella stronza di tua moglie e a tutti i tuoi figli. Gli faccio un buco in quelle testoline di cazzo, chiaro?
Jerry
: Va bene, però stai lontano da mio figlio Scott.
Carl
: È chiaro?
Jerry
: Okay. Molto bene.
Scotty
: Papà...
Jerry
: Tutto bene, Scotty.
Scotty
: Dove vai?
Jerry
: Ah... torno tra un minuto. Se chiama Stan, digli che sono andato da Embers. Oh, Cristo!
Wade
: Okay. Ecco i tuoi maledetti soldi. Eh, eh! Dov'è mia figlia? Brutto... delinquente criminale!
Carl
: E tu chi cazzo saresti? Fanculo, chi cazzo sei tu?
Wade
: Ho portato il malloppo. Dov'è mia figlia?
Carl
: Ne ho abbastanza di stronzate. Posa quella valigetta per terra!
Wade
: Mia figlia dov'è?
Carl
: Fanculo, amico, dov'è finito Jerry? Le istruzioni erano molto semplici, per la miseria!
Wade
: Dove hai nascosto mia figlia? Niente Jean, niente soldi.
Carl
: Molla la valigetta, per la puttana!
Wade
: No, niente Jean, niente soldi!
Carl
: Ma che cazzo facciamo qui? Giochiamo?
Wade
: Cristo!
Carl
: Sei contento adesso, stronzo? Ma che cos'ha questa gente? Una manica di imbecilli. Aaah! Figlio di puttana, mi hai sparato! Aaah! Ah!
Parcheggiatore
: Il biglietto d'entrata, per favore.
Carl
: Alza quella sbarra del cazzo!
Jerry
: Oh, Gesù!
Scotty
: Papà?
Jerry
: Sì?
Scotty
: Ha chiamato Stan Grossman.
Jerry
: Ah, okay.
Scotty
: Due volte.
Jerry
: Okay.
Scotty
: Va tutto bene?
Jerry
: Sì.
Scotty
: Lo richiami Stan?
Jerry
: Beh, voglio... Voglio andare a dormire adesso.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è ca
pace
di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa figlia di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello sguardo.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974. Verde. Niente, tranne il casino all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia assolutamente necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è assolutamente necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in carcere entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua figlia Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non faccio qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei ca
pace
di non giocare a "Mezzogiorno di fuoco"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Maynard
: Nessuno ammazza qualcuno nel mio negozio, tranne me e Zed. Questo è Zed.
Zed
: Avevi detto che mi aspettavi.
Maynard
: L'ho fatto.
Zed
: Come mai sono conciati così?
Maynard
: Se le sono date da soli. Sono entrati già in queste condizioni. Quello a destra stava per sparare a quest'altro.
Zed
: Ma non mi dire. Davvero volevi sparargli? Eh? Grace sta bene messa qui fuori?
Maynard
: Sì. Non è martedì, no?
Zed
: No, è giovedì.
Maynard
: Allora siamo tranquilli.
Zed
: Bene, fa' uscire lo storpio.
Maynard
: Adesso starà dormendo.
Zed
: Beh, pare proprio che ora dovrai svegliarlo, non credi?
Maynard
: Alzati.
Zed
: In ginocchio.
Maynard
: Chi dei due ti vuoi fare per primo?
Zed
: Ancora non lo so. Chissà, chissà / la fortuna chi l'avrà? / Chissà, chissà / la fortuna chi l'avrà? / Chi l'avrà, chi l'avrà chissà? / Uno, due, tre, tocca a te. Tocca a te, campione. Te lo vuoi fare qui?
Maynard
: No, è meglio nella vecchia stanza di Russell.
Zed
: Per me va bene.
Maynard
: Tu tieni d'occhio questo qui.
Zed
: Sta' fermo!
Maynard
: Sta' giù! Ancora!
Zed
: Ti piace, eh?
Maynard
: Più forte! Sì! Più forte!
Zed
: Adesso! Adesso! Sta' fermo!
Maynard
: Ancora! Prendi!
Zed
: Sì! Ti piace, eh?
Butch
: Vuoi la pistola. Vero, Zed? Eh? Coraggio, puoi prenderla. Su, raccoglila. Avanti, dai, forza! La devi raccogliere, Zed.
Marsellus
: Lascialo a me.
Butch
: Stai bene?
Marsellus
: No, amico. Mai stato così lontano dallo stare bene.
Butch
: E adesso?
Marsellus
: E adesso... Ora ti dico adesso cosa: chiamerò qualche scagnozzo strafatto di crack per fare un lavoretto in questo cesso con un paio di pinze e una buona saldatrice. Hai sentito quello che ho detto, pezzo di merda? Con te non ho finito neanche per il cazzo! Ho una cura medievale per il tuo culo!
Butch
: Dicevo, adesso che sarà tra me e te?
Marsellus
: Ah, in quel senso là. Adesso ti dico che sarà tra me e te. Non c'è niente tra me e te. Non c'è più niente.
Butch
:
Pace
, allora.
Marsellus
:
Pace
, allora. Due cose. Uno: non raccontare questa storia. Questa cosa resta fra me, te, e il merdoso che presto vivrà il resto della sua stronza breve vita fra agonie e tormenti, il violentatore qui. Non riguarda nessun altro questo affare. Due: lascia la città stasera, all'istante, e una volta fuori, resta fuori, o ti faccio fuori. A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi.
Butch
: Va bene.
Marsellus
: E adesso vattene via.
Butch
: Oh, cazzo! Fabienne! Fabienne! Fabienne!
Fabienne
: Butch!
Butch
: Presto, tesoro, presto! Prendi la tua roba. Dobbiamo andarcene.
Fabienne
: Butch, ero preoccupata! E i bagagli?
Butch
: Affanculo i bagagli! Se non ci muoviamo sùbito perdiamo il treno! Dai, sbrigati, ti aspetto giù.
Fabienne
: È tutto a posto?
Butch
: Muoviti, muoviti, muoviti!
Fabienne
: Siamo in pericolo?
Butch
: Muoviti! Dai, muoviti!
Fabienne
: Dove l'hai presa quella motocicletta?
Butch
: Non è una motocicletta, tesoro. È un chopper. Dai, andiamo.
Fabienne
: E la mia Honda che fine ha fatto?
Butch
: Mi dispiace, piccola, ma non esiste più la tua Honda. E ora, per favore, vuoi scendere? Forza, andiamo! Andiamo, andiamo, andiamo!
Fabienne
: Sei ferito?
Butch
: No, no. No, no, forse mi sono solo rotto il naso, una scemata. Monta, dai. Piccola, per favore, tesoro, lo vuoi capire che dobbiamo andarcene, Cazzo! Sali! Scusa, vieni qui, vieni qui. Vieni qui, amore. Scusa. Scusa. Scusa.
Fabienne
: Sei stato via così tanto che mi sono venuti brutti pensieri.
Butch
: Mi dispiace, non volevo farti preoccupare. Va tutto bene. Com'era la colazione?
Fabienne
: Era buona.
Butch
: Hai preso le frittelle? Le frittelle con tanti mirtilli?
Fabienne
: No, non ce le avevano le frittelle ai mirtilli, ho dovuto prendere la panna cotta. Sei sicuro di stare bene?
Butch
: Amore, da quando ti ho lasciato ti assicuro che questo è stato in assoluto il giorno più incredibile della mia vita. Forza, monta. Ti racconto tutto. Dai, sali, su, dobbiamo andare. Dobbiamo andare, forza. Sali, su.
Fabienne
: Ma questa motocicletta di chi è?
Butch
: È un chopper, piccola.
Fabienne
: Sì. Questo chopper di chi è?
Butch
: Di Zed.
Fabienne
: Chi è Zed?
Butch
: Zed è morto, piccola. Zed è morto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Mia Wallace
: Ciao, Vincent. Mi sto vestendo. La porta è aperta. Entra e preparati da bere. Mia.
Vincent
: C'è nessuno?
Mia
: Vincent. Vincent, sono all'interfono.
Vincent
: Dov... dov'è l'interfono?
Mia
: Sulla parete, vicino alle due statuette africane. Alla tua destra. Fuochino... fuochino. Trovato.
Vincent
: Ciao.
Mia
: Spingi il pulsante se vuoi parlare.
Vincent
: Ciao.
Mia
: Preparati qualche cosa da bere, io verrò giù tra due secondi, accomodati. Il bar è vicino al caminetto.
Vincent
: Va bene.
Mia
: Andiamo.
Vincent
: Ma che cazzo è questo posto?
Mia
: Questo è il Jackrabbit Slim's. A un Elvis-maniaco dovrebbe piacere.
Vincent
: Ah, dai, Mia, andiamo a farci una bistecca.
Mia
: La bistecca la puoi trovare qui, paparino. Non fare il... Hm?
Vincent
: Dopo di te, gattina.
I Motociclista
: Ehi! Ma come guidi? Vaffanculo!
II Motociclista
: Sei tu che cammini senza guardare!
Maitre
: Buonasera, signore e signori. In che cosa posso esservi utile?
Mia
: C'è una prenotazione a nome Wallace.
Maitre
: Wallace?
Mia
: Abbiamo prenotato una macchina.
Maitre
: Ah, una macchina. Bene. Accompagna i signori alla Chrysler.
Ricky Nelson
: ... throw a nickel in the jukebox, then we start to rock / My school gal baby, gonna tell ya some news / You sure look good in them baby-doll shoes / Well, it's a-one, two, a-pull off my shoes / Three, four, get out on the floor / Five, six, come get your kicks / Down on the corner of Lincoln and a-forty-six / Yeah! / All right / I've been a-waitin' in school all day long / a-waitin' on the bell to ring so I could go home / Throw my books on the table, pick up the telephone...
Marylin Monroe
: Salve.
Ricky Nelson
: ... Hello, baby, let's get somethin' goin' / Headin' down to the drugstore to get a soda pop / Throw a nickel in the jukebox, then we start to rock / My school gal baby, gonna tell ya some news / You sure look good in them baby-doll shoes / Listen, it's a-one, two, a-pull off my shoes / Three, four, get out on the floor / Five, six, come get your kicks / Down on the corner of Lincoln and a-forty-six / ... Down on the corner of Lincoln and a-forty-six
Presentatore
: Un bell'applauso per Ricky Nelson! Davvero fantastico, Ricky!
Ricky Nelson
: Grazie infinite.
Mia
: Vincent!
Presentatore
: Voglio solo annunciarvi che Ricky sarà di nuovo con noi nella seconda parte dello spettacolo. Ci auguriamo che gustiate la vostra cena qui al Jackrabbit Slim's. Grazie.
Inserviente
: Chiedete tutti le Philip Morris!
Mia
: Cosa te ne pare?
Vincent
: Se non li sentissi parlare, sembrerebbe il museo delle cere!
Buddy
: Salve, sono Buddy. Che vi porto?
Vincent
: Ah... Vediamo, bistecca, bistecca, bistecca, bist... Oh, sì, bistecca Douglas Sirk, ecco. Prendo questa.
Buddy
: E come la vuoi? Ben cotta, media o grondante sangue?
Vincent
: Grondante sangue. Oh, sì, anche questa: coca alla vaniglia.
Buddy
: E tu, Peggy Sue?
Mia
: Io voglio un... Durwood Kirby hamburger. Lo prendo al sangue. E un frappè da cinque dollari.
Buddy
: E come lo vuoi? "Martin e Lewis" o "Amos e Andy"?
Mia
: "Martin e Lewis".
Vincent
: Hai ordinato un frappè da cinque dollari?
Mia
: Hm-hm.
Vincent
: Il frappè è latte e gelato insieme?
Mia
: A quanto ne so...
Vincent
: E sta a cinque dollari? Non ci metti bourbon o qualcos'altro?
Buddy
: No.
Vincent
: Controllavo.
Buddy
: Torno subito con le bevande.
Mia
: Potresti arrotolarmi una di quelle, cowboy?
Vincent
: Ti posso dare questa qui, cowgirl.
Mia
: Grazie.
Vincent
: Sciocchezze, non c'è di che.
Mia
: Sai, Marsellus ha detto che sei appena tornato da Amsterdam.
Vincent
: Verissimo.
Mia
: Quanto ci sei stato?
Vincent
: Poco più di tre anni.
Mia
: Io ci vado una volta l'anno, mi rilasso per un mese.
Vincent
: Veramente? Non lo sapevo.
Mia
: E perché dovevi?
Vincent
: Ho sentito che hai girato un pilota.
Mia
: Sono stati i miei quindici minuti di gloria.
Vincent
: E che cos'era?
Mia
: Era un programma su una squadra di donne agenti segreti chiamato "Volpi Forza Cinque".
Vincent
: Come?
Mia
: "Volpi Forza Cinque". "Volpi", perché eravamo in gamba, astute e carine. "Forza", perché eravamo una forza con cui fare i conti. E "Cinque", perché eravamo una-due-tre-quattro-cinque di numero. C'era una bionda, Sommerset O'Neal, lei era il capo. La volpina giapponese era una maestra di arti marziali. Alla ragazza nera toccavano le demolizioni, era un'esperta. La volpina francese aveva una specialità, il sesso.
Vincent
: Qual era la tua specialità?
Mia
: Lame affilate. Il mio personaggio, Raven McCoy, aveva una storia: era... era venuta su cresciuta da artisti del circo. Secondo il copione, era la donna più pericolosa del mondo con un coltello. E... e conosceva un'infinità di vecchie barzellette che il suo caro nonnetto, un attore del Vaudeville, le aveva insegnato. E nell'eventualità che ci avessero confermato, avrebbero trovato il modo per cui in ogni episodio io avrei raccontato un'altra barzelletta.
Vincent
: Chissà quante barzellette conosci.
Mia
: Beh, ho potuto raccontarne solo una. Abbiamo girato solo un episodio.
Vincent
: Sentiamo.
Mia
: È una cavolata.
Vincent
: Ma non fare così, sentiamo.
Mia
: No, non ti piacerebbe. Mi sentirei in imbarazzo.
Vincent
: In imbarazzo? L'hai raccontata a cinquanta milioni di persone e non puoi raccontarla a me? Prometto di non ridere.
Mia
: È proprio di questo che ho paura, Vince.
Vincent
: Ah, non è quello che intendevo dire, lo sai.
Mia
: Adesso di sicuro non te la racconto, perché ci abbiamo ricamato troppo sopra.
Vincent
: Che fregatura!
Buddy
: "Martin e Lewis". Coca alla vaniglia.
Mia
: Hm. È buono.
Vincent
: Me ne faresti provare un sorso?
Mia
: Fai pure, assaggia.
Vincent
: Voglio sapere di che sa un frappè da cinque dollari.
Mia
: Puoi usare la mia cannuccia, non ho i bacilli.
Vincent
: Sì, ma magari ce lo ho io.
Mia
: So badare ai bacilli.
Vincent
: E va bene. Accidenti, è davvero buono questo frullato.
Mia
: Te l'avevo detto.
Vincent
: Non so se vale cinque dollari, ma cazzo è veramente buono.
Mia
: Non odi tutto questo?
Vincent
: Odio cosa?
Mia
: I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio?
Vincent
: Non lo so, è un'ottima domanda.
Mia
: È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa
pace
.
Vincent
: Beh, non credo che siamo già arrivati a questo, ma non te la prendere, ci conosciamo appena.
Mia
: Facciamo una cosa: io adesso vado in bagno a incipriarmi il naso, tu resti seduto e pensi a qualcosa da dire.
Vincent
: Sarà fatto!
Mia
: Bene.
Marylin
: Quando metto questo vestito si alza il ventaccio!
Avventore
: Mettilo più spesso!
Mia
: Ho detto "cazzo, che botta"! Che botta, cazzo. Cazzo, che botta! Hm... Non lo trovi piacevole tornare dal bagno e vedere che la tua cena è lì che ti aspetta?
Vincent
: Siamo fortunati se ci hanno servito qualcosa. Non credo che Buddy Holly sia un bravo cameriere. Forse dovevamo sederci nel settore di Marilyn Monroe.
Mia
: Quale? Ce ne sono due di Monroe.
Vincent
: Ma che dici? Quella è Marilyn Monroe. Quella è Mamie Van Doren.
Mamie Van Doren
: Desidera ancora qualcosa?
Vincent
: Però non vedo Jayne Mansfield, si sarà presa una sera di riposo.
Mia
: Sei molto in gamba.
Vincent
: Sì, sono momenti.
Mia
: Hai pensato a qualcosa da dire?
Vincent
: In effetti sì. Comunque... Tu sembri una persona molto simpatica e io non voglio offenderti.
Mia
: Uh! Questa non ha l'aria di essere la solita frasetta noiosa lanciata là per fare due chiacchiere. Sembra che tu abbia davvero qualcosa da dire.
Vincent
: Beh, è così. È così. Però tu devi promettermi di non offenderti.
Mia
: No. No, no, no. Non si può promettere una cosa del genere. Io non ho idea di che cosa stai per chiedermi; tu vai avanti e chiedimi quello che stai per chiedermi. La mia reazione spontanea potrebbe essere quella di sentirmi offesa, e senza colpa da parte mia non avrei mantenuto la promessa.
Vincent
: Ti prego, lascia perdere.
Mia
: Ora pretendi l'impossibile. Lasciar perdere una cosa così intrigante come questa sarebbe un tentativo futile.
Vincent
: Ne sei convinta?
Mia
: E poi non è più eccitante quando non si ha il permesso?
Vincent
: Va bene, va bene. Allora, ecco qua. Ah... che ne pensi di quello che è capitato ad Antwan?
Mia
: Chi è Antwan?
Vincent
: Tony Rocky Horror. Lo conosci.
Mia
: È caduto da una finestra.
Vincent
: Hm-hm, hm-hm, hm! Questo è un modo per dirlo, sì. Un altro modo sarebbe che è stato buttato fuori. Un altro ancora sarebbe che è stato buttato fuori da Marsellus, e ancora un altro modo dire che è stato buttato fuori da una finestra da Marsellus per causa tua.
Mia
: Ne sei convinto?
Vincent
: No, non ne sono convinto, è solo quello che ho sentito, quello che ho sentito.
Mia
: Chi te l'ha detto?
Vincent
: Loro.
Mia
: Loro parlano tanto, non credi?
Vincent
: Parlano, parlano. Parlano eccome!
Mia
: Non fare il timido, Vincent, che altro hanno detto?
Vincent
: Beh, io non sono timido. Ehm...
Mia
: Per caso c'entra con la parola scopare?
Vincent
: No. No, no, no, no, no. Hanno solo detto che Antwan ti ha fatto un massaggio ai piedi.
Mia
: E allora?
Vincent
: E allora? Allora niente, tutto qui.
Mia
: Ti hanno detto che Marsellus ha buttato Tony Rocky Horror fuori da una finestra perché mi ha fatto un massaggio ai piedi?
Vincent
: Hm-hm.
Mia
: E pensi che sia vero?
Vincent
: Beh, insomma, quando me l'hanno detto mi è sembrato ragionevole.
Mia
: Marsellus che gettava Tony fuori da una finestra dal quarto piano perché mi ha fatto un massaggio ai piedi ti è sembrato ragionevole?
Vincent
: No, mi è sembrato eccessivo, ma non vuol dire che non sia successo. A quanto dicono, Marsellus è molto... protettivo nei tuoi confronti.
Mia
: Un marito che è protettivo nei confronti di sua moglie è una cosa, un marito che quasi uccide un altro uomo perché ha toccato i piedi di sua moglie è un'altra.
Vincent
: Ma è successo? Dimmi.
Mia
: La sola cosa che Antwan ha toccato di mio è stata la mano quando me l'ha stretta al mio matrimonio.
Vincent
: Davvero?
Mia
: Nessuno ha mai saputo perché Marsellus ha buttato Tony fuori da una finestra del quarto piano, tranne Marsellus e Tony. Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito.
Presentatore
: Signore e signori, è arrivato il momento che tutti aspettavate, la gara più famosa del Jackrabbit Slim's: il twist, signore e signori. Ed è così che una coppia fortunata vincerà questo splendido trofeo che la nostra Marilyn ha in mano. Allora, chi saranno i nostri primi concorrenti?
Mia
: Eccoci qui. Ho voglia di ballare.
Vincent
: Oh, No, no, no, no, no!
Mia
: No, no, no, no, no... Se non sbaglio, Marsellus, mio marito, il tuo capo, ti ha detto di portarmi a spasso e di fare tutto quello che voglio. E io voglio ballare, voglio vincere, e voglio quel trofeo.
Vincent
: D'accordo.
Mia
: Perciò balla bene.
Vincent
: Perfetto. L'hai voluto tu.
Presentatore
: Un bell'applauso per i nostri primi concorrenti. E conosciamo i nostri primi due concorrenti di questa sera. Signorina, lei come si chiama?
Mia
: Signora Mia Wallace.
Presentatore
: E come si chiama il suo compagno?
Mia
: Vincent Vega.
Presentatore
: Bene, vediamo che cosa sapete fare. Via con la musica!
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Jules
: Ti ricordi di Antwan Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror?
Vincent
: Si, mi pare, quello grasso, no?
Jules
: Io non me la sentirei di chiamarlo grasso, ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È Samoano.
Vincent
: Credo di sapere di chi parli. E allora?
Jules
: Beh, Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace.
Vincent
: Che cosa ha fatto, se l'è scopata?
Jules
: No, no, no, no, niente di cosi' grave.
Vincent
: E cosa, allora?
Jules
: Le ha fatto un massaggio ai piedi.
Vincent
: Un massaggio ai piedi.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Tutto qui?
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: E allora Marsellus che ha fatto?
Jules
: Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, lo hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone. Il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era... c'era un giardinetto ben curato, col tetto di vetro, come quello delle serre. Il negro c'è passato attraverso. E da allora non è ca
pace
di esprimersi molto chiaramente.
Vincent
: Cazzo, un vero peccato.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Però bisogna ammetterlo, quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.
Jules
: Che vuoi dire?
Vincent
: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace
Jules
: Secondo te non ha esagerato.
Vincent
: Beh, Antwan probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.
Jules
: Ma era un massaggio ai piedi, non è niente. Io lo faccio sempre a mia madre.
Vincent
: no, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace. Voglio dire, è così grave come se gliela avesse leccata, no, ma è lo stesso fottuto campo da gioco.
Jules
: Oooh, aspetta, fermo lì. Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.
Vincent
: Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco.
Jules
: Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma sai, toccare i piedi di sua moglie, e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi, non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo.
Vincent
: Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?
Jules
: Eh... non venirmi a parlare di massaggi ai piedi, perché io sono un maestro di piedi massaggiati.
Vincent
: E ne hai fatti molti?
Jules
: Cazzo, ho una tecnica che, lèvati, niente solletico, niente di niente.
Vincent
: A... a un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?
Jules
: Vaffanculo.
Vincent
: L'hai fatto a molti?
Jules
: Vaffanculo
Vincent
: Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.
Jules
: Basta, eh? Hai capito? Cominciano a girarmi le palle!
Vincent
: Eh, eh! Ah!
Jules
: Questa è la porta.
Vincent
: Sì, eccola qua.
Jules
: Che ora fai?
Vincent
: Sono esattamente le 7:22.
Jules
: Ah... Non è ancora il momento. Dai, leviamoci da qui. Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antwan in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare. Sono cose che non si fanno. Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo. Mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì. Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così. Ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove, beh, nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva, e quel coglione di Antwan doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo, nessun uomo prende con umorismo certe stronzate. Mi sono spiegato?
Jules
: Sì, è un punto di vista interessante. Coraggio, entriamo nei personaggi.
Vincent
: Come hai detto che si chiama lei?
Jules
: Mia.
Vincent
: Mia.
Jules
: Perché ti interessa tanto la moglie del gran capo?
Vincent
: Beh, lui parte, va in Florida, e mi ha chiesto di... di occuparmi di lei mentre è via.
Jules
: Ah. Occuparti di lei?
Vincent
: No, ma che dici? Devo portarla fuori, sai, farla divertire, così non si sente sola.
Jules
: Cioè tu e Mia Wallace vi date un appuntamento?
Vincent
: Non è come intendi tu. Sai, è come... come quando porti fuori la moglie del tuo migliore amico, al cinema o in qualche altro posto. È solo buona compagnia, nient'altro. Non è un appuntamento. Non è nessun appuntamento!
Jules
: Salve, ragazzi. Come ve la passate? No, comodo, comodo, comodo, comodo. Stai comodo. Sapete chi siamo? Siamo colleghi del vostro socio d'affari Marsellus Wallace. Certo vi ricordate del vostro socio d'affari, vero? No, no, non ditemi niente, voglio indovinare. Tu sei Brett, giusto?
Brett
: Sì.
Jules
: Visto? Ho indovinato. Ti ricordi bene del tuo socio d'affari Marsellus Wallace, non è vero, Brett?
Brett
: Sì, sì, me lo ricordo bene.
Jules
: Bravo. Oh, a quanto pare io e Vincent abbiamo interrotto la vostra colazione. Ci dispiace veramente. Che mangiavate?
Brett
: Hamburger.
Jules
: Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica! E che tipo di hamburger?
Brett
: È un... un cheeseburger.
Jules
: No, no, no, no. Dove li avete comprati? Da McDonald's, da Wendy's, Jack-in-the-Box, dove?
Brett
: Ehm... Al Big Kahuna Burger.
Jules
: Al Big Kahuna Burger! Dove gli hawaiani fanno gli hamburger! Dicono che sono saporiti i loro hamburger, io non li ho mai assaggiati, personalmente. Come sono?
Brett
: Buoni. Buoni. Sono buoni.
Jules
: Vi dispiace se ne assaggio uno? È tuo questo, eh?
Brett
: Sì.
Jules
: Hm! Sì che è saporito questo hamburger. Vincent! Hai mai mangiato un Big Kahuna Burger?
Vincent
: Hm.
Jules
: Ne vuoi un morso? Sono saporiti.
Vincent
: Non ho fame.
Jules
: Beh, se ti piacciono gli hamburger una volta li devi provare. Io di solito non posso mangiarli perché la mia ragazza è vegetariana. E questo praticamente fa di me un vegetariano, ma vado pazzo per il sapore di un buon hamburger. Hmmm! Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?
Brett
: No.
Jules
: Diglielo, Vincent.
Vincent
: Royale con formaggio.
Jules
: Royale con formaggio. E sai perché lo chiamano così?
Brett
: Per il sistema metrico decimale?
Jules
: Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Uh, sei in gamba, figlio di puttana, lo sai? Il sistema metrico. Lì dentro che c'è?
Brett
: Sprite.
Jules
: Ah, Sprite. Buona. Ti dispiace se... se assaggio la tua bevanda saporita per mandare giù il boccone?
Brett
: Fa' pure.
Jules
: Ah! Ci voleva proprio! Tu, col frangettone, sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince, là, dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?
Marvin
: È lì dentro.
Jules
: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo, se non sbaglio! Cosa dicevi?
Roger
: Nell'armadietto. No. No, quello all'altezza delle ginocchia.
Jules
: Siamo contenti? Vincent? Siamo contenti?
Vincent
: Sì, siamo contenti.
Brett
: Ehm... ascolta... Mi dispiace, io... io... io non ho capito il tuo nome. Ho... ho capito il tuo, ehm, Vincent, giusto? Ma non ho capito il tuo.
Jules
: Mi chiamo Gerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda.
Brett
: No, no. No. No. Voglio solo che sappiate quanto... Voglio solo che sappiate quanto ci dispiace che le cose siano andate a puttane tra noi e il signor Wallace. E... Noi ci siamo messi in questo affare con le migliori intenzioni, davvero, no, no, no...
Jules
: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione. Oh, non volevo farlo. Per favore, continua. Dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai? Dì un po', Marsellus Wallace che aspetto ha?
Brett
: Cosa?
Jules
: Da che paese vieni?
Brett
: Cosa? Cosa?
Jules
: "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare! Lì parlano la mia lingua?
Brett
: Cosa?
Jules
: La mia lingua, figlio di puttana! Tu la sai parlare?
Brett
: Sì!
Jules
: Allora capisci quello che dico!
Brett
: Sì! Sì! Sì!
Jules
: Descrivimi perciò Marsellus Wallace! Che aspetto ha!
Brett
: Cosa?
Jules
: Di' "cosa" un'altra volta! Di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana, di' "cosa" un'altra maledettissima volta!
Brett
: È... è... è nero.
Jules
: Vai avanti!
Brett
: È senza capelli.
Jules
: Secondo te sembra una puttana?
Brett
: Cosa?
Jules
: Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana?
Brett
: No!
Jules
: Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana?
Brett
: Non l'ho fatto!
Jules
: Sì che l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Le donne hanno bisogno di una situazione sentimentalmente limpida, invece agli uomini basta essere lasciati in
pace
nella confusione, insomma, come dice il profeta, i secondi odiano chiedere indicazioni stradali mentre le prime non sanno leggere mappe e cartelli.
Cesarina Vighy
Cesarina Vighy
Cit. da
Scendo. Buon proseguimento
Inca
pace
di percepire la forma di Te, ti trovo tutto intorno a me. La tua presenza mi riempie gli occhi del tuo amore, umilia il mio cuore, perché tu sei ovunque.
Giles
Dal film:
La forma dell'acqua
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi tuteliamo il nostro interesse nazionale e lo facciamo sempre in amicizia con gli altri paesi, mai in contrapposizione. Il compito dei nostri militari non è mai stato quello di trovarsi un nemico. Noi vogliamo costruire dialogo, amicizia e
pace
nel Mediterraneo e nel mondo.
Paolo Gentiloni
Cit. da
Repubblica.it, 24 dicembre 2017
Frasi di Paolo Gentiloni
C'era una volta un servo che sopportava quotidianamente il carattere irascibile del suo padrone. Un giorno, il signore tornò a casa di cattivo umore, si sedette per mangiare. Trovò davanti a sé un piatto di minestra. Ma la minestra era fredda! Così si arrabbiò e gettò il piatto fuori dalla finestra.
Il servo, a sua volta, gettò fuori la carne, il pane, il vino e, infine, la tovaglia e l'argenteria.
Il signore, furioso, gridò:
-
Che cosa stai facendo?! Stupido!!
-
Mi scusi, signore
- rispose seriamente il servo -
Pensavo che oggi volesse mangiare in cortile. Tutto è così tranquillo e il cielo è sereno!
Il signore si prese un istante per riflettere su quella risposta. Riconobbe la sua colpa, si scusò e ringraziò il servo per la lezione che gli aveva appena dato.
Chiunque può farci del male durante la vita, non possiamo farci niente. Ma possiamo decidere per chi soffrire. Non sono le azioni che causano sofferenza ma il significato e l'importanza che gli attribuiamo. Se rispondiamo alla violenza con altra violenza, questa crescerà. Se rispondiamo alla violenza con la
pace
, questa diminuirà.
Racconto buddista
Da:
La minestra fuori dalla finestra
Penso che siamo agli albori di una nuova era nell'esplorazione dello spazio commerciale.
[I think we are at the dawn of a new era in commercial s
pace
exploration.]
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
S
pace
X ha solo dodici anni ora. Tra oggi e il 2040, la durata della compagnia sarà triplicata. Se abbiamo un miglioramento lineare della tecnologia, al contrario di quello logaritmico, allora dovremmo avere una base significativa su Marte, forse con migliaia o decine di migliaia di persone.
[S
pace
X is only 12 years old now. Between now and 2040, the company's lifespan will have tripled. If we have linear improvement in technology, as opposed to logarithmic, then we should have a significant base on Mars, perhaps with thousands or tens of thousands of people.]
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
Lei guardava rapita un uomo ca
pace
di credere in quello che gli dici, anche se è una cosa da bambina di dieci anni. Se solo gli uomini sapessero che per amare una donna occorre amare la bambina che è in lei...
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Cose che nessuno sa
Frasi di Alessandro D'Avenia
Fisso l'azzurro degli occhi di Silvia: un mare in cui far naufragio senza morirne, sul fondo del quale c'è sempre
pace
, anche quando la superficie è in tempesta. E mentre questo mare mi culla, sorrido il sorriso perfetto. Il mio sorriso dice senza parole che quando cominci a vivere davvero, quando la vita nuota dentro il nostro amore rosso, ogni giorno è il primo, ogni giorno è l'inizio di una vita nuova. Anche se quel giorno è il primo giorno di scuola. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Le risposte importanti sono scritte tra le righe dei libri e devi essere tu ca
pace
di leggerle!
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Mi ero illusa di avere un amico. Lasciami in
pace
, sai solo chiedere aiuto, ma degli altri non te ne importa niente. (Silvia)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Io non ho avuto ancora il tempo di esprimere un desiderio che Silvia lo ha già soddisfatto. Se non fosse solo un'amica forse potrei amarla. Ma l'amore è un'altra cosa. L'amore non dà
pace
. L'amore è insonne. L'amore è elevare a potenza. L'amore è veloce. L'amore è domani. L'amore è tsunami. L'amore è rossosangue. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Incontravo spesso Alda Merini e mi regalava le sue perle, come quando sbottava: Sai perché le mosche non hanno mai un attimo di
pace
? Perché la merda è tanta. Parlava sempre della morte e poi mi diceva: Tu hai sbagliato epoca perché sei troppo elegante.
Jonathan Kashanian
Frasi di Jonathan Kashanian
Io sto per partire, mi perdonerete se vi parlo senza preamboli. L'universo diventa ogni giorno più piccolo, e il pericolo di aggressione da parte di chiunque e dovunque non può essere tollerato. È necessario che ci sia sicurezza per tutti gli esseri viventi. Ciò non vuol dire rinunciare a qualche libertà se non a quella di agire da irresponsabili. I vostri antenati hanno pensato così quando hanno fatto le leggi per autogovernarsi ma anche una polizia per imporle. Anche noi che abitiamo gli altri pianeti abbiamo accettato questo principio, e abbiamo creato un'organizzazione per la mutua protezione di tutti i pianeti e per la totale eliminazione di ogni aggressione. La forza di questa autorità superiore è una polizia che la faccia rispettare, e a questo scopo abbiamo fatto un esercito di automi. Il loro compito è pattugliare i pianeti, con aerei astrali come questo, e mantenere la
pace
. In materia d'aggressione, abbiamo loro conferita assoluta autorità su di noi, autorità che non può essere revocata. Al primo segno di violenza, agiscono automaticamente contro l'aggressore. Gli effetti che la loro azione può causare scoraggiano ogni iniziativa. Il risultato è che viviamo in
pace
, senza armi né armati, tranquilli perché sappiamo d'essere liberi dal pericolo della guerra, e liberi di dedicarci ad attività più proficue. Non ci illudiamo d'aver raggiunto la perfezione, ma abbiamo creato un sistema che funziona. Io sono venuto qui per dirvi questo: a noi non importa quello che fate nel vostro pianeta, ma se tentaste di estendere le vostre violenze questa vostra Terra verrebbe ridotta ad un mucchio di cenere. Potete scegliere: unirvi a noi e vivere in
pace
o seguitare sulla strada in cui siete e venire annullati. Aspetteremo una risposta. La decisione spetta a voi.
Klaatu
Dal film:
Ultimatum alla Terra
Scheda film e trama
Frasi del film
In italia cè un po' la mentalità che prima di andare in tv eri un inca
pace
buono a nulla.
Filippo Nardi
Frasi di Filippo Nardi
Dio, concedi la
pace
eterna a coloro che amiamo e che sono sepolti qui, e perdonaci tutti per ciò che abbiamo fatto. Amen.
John Custance
Dal film:
2000: la fine dell'uomo
Scheda film e trama
Frasi del film
René
[abbattuto]
: Io non sono giusto per questo film. Io ho fatto solo la televisione... Il cinema... Non sono ca
pace
a fare il cinema. Io ti chiedo scusa per averti coinvolto in questo scempio.
Marilita Loy
: Ma che dici? Tu... tu... tu sei un bravo regista e la sceneggiatura è bella.
René
: Sì, la sceneggiatura è anche bella, ma sono io che sono sbagliato. Io sono una specie di contadino... in questo mondo di persone colte e crudeli. Non credo in me.
Marilita Loy
: Ma no, ma no. René, io credo in te.
René
: Davvero?
Marilita Loy
: Dai, dai, dai.
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
In questo suggestivo angolo di Sicilia non sono pochi i defunti per motivi d'onore. Povera Rosalia, non te lo meritavi! Ma io so che adesso tu riposi in
pace
coi tuoi piccoli ingenui sogni. Io davvero, sai Rosalia, io t'ho anche amata, ma tu... tu eri troppo, come dire... tu mi chiedevi... "quanto mi vuoi bene?" Eri assetata d'amore, povera Rosalia, troppo assetata! Troppo!
Ferdinando Cefalù
Dal film:
Divorzio all'italiana
Scheda film e trama
Frasi del film
Ginsberg
: Dove stai andando?
Lucien Carr
: Me ne vado. A Parigi. Saliremo su una nave come marinai mercantili. Jack conosce tutti i trucchi.
Ginsberg
: Ma non, non intendevi dirmelo?
Lucien Carr
: Noi due sappiamo perché non puoi venire.
Ginsberg
: Vaffanculo! Sei un fasullo. Hai usato me e Jack e Bill perché la tua visione si avverasse perché tu non sei in grado da solo.
Lucien Carr
: No, Allen! Tu hai avuto quello che volevi. Tu eri uno ordinario, uguale a tutte le altre matricole e io ho reso la tua vita straordinaria. Va ad essere te stesso, tutto da solo. Lasciami in
pace
!
Ginsberg
[piangendo]
: Tu non, non dici sul serio.
Lucien Carr
: Allen!
Ginsberg
: Per favore...
Lucien Carr
: Va via.
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
Elsa Morante, prima moglie di Moravia, la prima volta che mi vide, esclamò: Tutta qui questa gran bellezza!. Un'altra, urlò che andavo solo su giornalacci. Era scorbutica, ma se la conoscevi era ca
pace
di poesia e di trasporto. Però sono stata più amica delle altre donne di Alberto: Dacia Maraini e Carmen Llera.
Marina Ripa di Meana
Frasi di Marina Ripa di Meana
La Juventus è una squadra prepotentemente italiana, arrogantemente sabauda, provincialmente vincente. Tutto qui. A Cardiff come a Berlino. Ad Atene come a Monaco di Baviera: in Grecia una squadra composta da campioni del mondo si afflosciò contro l'Amburgo di Magath mentre in Germania la Juve campione in carica venne umiliata da un Borussia di reduci e di scarti. E poi tutte le altre finali, vergognosamente perse per mancanza di hybris, cioè di quel senso epico che ti fa dire che sei davvero leggendario, ca
pace
di sovvertire il volere degli dei. Altro che Coppa maledetta, la maledizione è dentro di noi: la Juve, ne ho preso coscienza la scorsa notte, non potrà mai avere quella forza epica perché è una squadra costruita dal potere e nel potere. Solo che è un potere locale. Un potere che ci fa vincere 33 scudetti; gli ultimi sei di fila e per questo si scomoda l'espressione LE6END, leggenda. Un potere che ci fa pensare superbamente di averne vinti 35 sul campo, roba che se anche fosse vero non lo direi perché tre stelle e solo due Coppe dalle Grandi orecchie in bacheca allora sei davvero un eroe perdente. Peggio di Ettore.
[liberoquotidiano.it, 5 giugno 2017]
Gianluigi Paragone
Frasi di Gianluigi Paragone
Stiamo lavorando a tempo pieno con le associazioni, i centri antiviolenza, per creare un nuovo piano anti violenza che sia il più concreto possibile. Si stanno individuando le linee guida per i protocolli in Pronto Soccorso, il primo luogo dove le donne che hanno subito violenze si rivolgono, in modo che venga fornito non solo supporto medico ma anche sostegno psicologico ca
pace
di ridare forza a queste vittime.
Lucia Annibali
Frasi di Lucia Annibali
[Sul film: La rabbia giovane]
Martin Sheen faceva teatro e il direttore del casting lo vide passare per strada e lo fece chiamare per un provino. Fu una casualità. Anche per Sissy S
pace
k fu un colpo di fortuna. Arrivò al casting per accompagnare un'amica e quando ho scoperto che veniva dal Texas ci siamo messi a parlare. Aveva con sé una chitarra e mi convinsi rapidamente che poteva essere giusta per la parte.
Terrence Malick
Frasi di Terrence Malick
Quasi tutti i crimini che turbano la
pace
interna della società sono il prodotto delle restrizioni che delle leggi necessarie ma discriminanti della proprietà hanno imposto agli appetiti del genere umano, limitando soltanto ad alcuni il possesso di quegli oggetti che sono desiderati ardentemente da molti.
Edward Gibbon
Cit. da
Declino e caduta dell'Impero Romano
Frasi di Edward Gibbon
Ammóre veràce s'appicceca é fa pàce.
[Amore vero litiga e fa
pace
]
Proverbio napoletano
Proverbi napoletani
Non sono mai stato un sostenitore della guerra, se non come mezzo per ottenere la
pace
.
Ulysses S. Grant
Frasi di Ulysses S. Grant
Ciò che meglio in te scorgo,
|
non è il fatto che, quando procedi per le strade maestre della storia,
|
non offuscato dal tempo rifulge il guerriero spirito della vittoria,
|
o che occupasti l'ufficio che già fu di Washington, reggendo il paese in tempo di
pace
,
|
o che tu sei la persona che l'Europa federale festeggiò, attorno a cui si affollò venerabile l'Asia,
|
che il periplo compisti del mondo d'un passo uguale marciando alla pari coi re;
|
ma che passi in paesi stranieri, camminando accanto ai re,
|
quei re delle praterie d'Occidente, del Kansas, Missouri, Illinois,
|
i milioni dell'Ohio, dell'Indiana, compagni, cittadini, soldati, tutti in prima fila,
|
non visti compirono con te il periplo del mondo, d'un passo uguale marciando alla pari con te,
|
e vennero così giustificati.
Walt Whitman
Titolo della poesia:
Ciò che meglio in te scorgo
Frasi di Walt Whitman
Auguro buon viaggio a Roberto Speranza, sono sicuro che ci ritroveremo in tante battaglie. Per noi non c'è problema, io continuo in quello che ho sempre detto: non credo nella necessità di un partitino del 3%, credo in un movimento molto più ampio, molto più largo e soprattutto ca
pace
di unire non di dividere.
Giuliano Pisapia
Cit. da
Corriere.it, intervista 8 ottobre 2017
Frasi di Giuliano Pisapia
Bisogna passare dal personalismo ai contenuti, vogliamo partire dai contenuti e vedere cosa serve agli italiani. È ora di essere chiari, dire dove si vuole andare, noi siamo stati sempre coerenti. Vogliamo dare il nostro contributo per un centrosinistra di governo, ca
pace
di unire le anime diverse del centrosinistra: l'ecologismo, il civismo, il volontariato, l'associazionismo, tutte realtà che non devono essere utilizzate solo in campagna elettorale ma devono diventare parte integrante di un centrosinistra di governo.
Giuliano Pisapia
Cit. da
Corriere.it, intervista 8 ottobre 2017
Frasi di Giuliano Pisapia
Si fermò, incrociò le braccia sul petto come faceva quando era piccolo, levò in alto gli occhi e disse, rivolto a qualcuno:
‐ Signore, aiutami, insegnami, vieni a dimorare in me e purificami da ogni sozzura!
Pregava, chiedeva a Dio di aiutarlo, di dimorare in lui e di purificarlo, ma intanto ciò che chiedeva si era già realizzato. Dio, che viveva in lui, si era destato nella sua coscienza. Lo sentì in sé, e perciò sentì non solo libertà, coraggio e gioia di vivere, ma sentì tutta la potenza del bene. Adesso si sentiva ca
pace
di fare tutto il meglio che poteva fare un uomo.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalcavano, per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse, per quanto estirpassero qualsiasi filo d'erba che riusciva a spuntare, per quanto esalassero fiumi di carbon fossile e petrolio, per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, ‐ la primavera era primavera anche in città. Il sole scaldava, l'erba, riprendendo vita, cresceva e rinverdiva ovunque non fosse strappata, non solo nelle aiuole dei viali, ma anche fra le lastre di pietra, e betulle, pioppi, ciliegi selvatici schiudevano le loro foglie vischiose e profumate, i tigli gonfiavano i germogli fino a farli scoppiare; le cornacchie, i passeri e i colombi con la festosità della primavera già preparavano nidi, e le mosche ronzavano vicino ai muri, scaldate dal sole.
Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini. Ma gli uomini ‐ i grandi, gli adulti ‐ non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri. Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera, non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone alla
pace
, alla concordia e all'amore, ma sacro e importante fosse quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi l'un l'altro.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
L'uomo è superiore agli animali non perché abbia la possibilità di torturarli, ma perché è ca
pace
di provare compassione per loro; e l'uomo ha compassione degli animali perché sente che in essi dimora il medesimo principio che alberga nell'uomo.
Lev Tolstoj
Cit. da
Pensieri di saggi
Frasi di Lev Tolstoj
Nella solitudine di Optynia durante più di trent'anni, giacque un monaco paralitico, che aveva conservato solo l'uso della mano sinistra. I medici dicevano che doveva soffrire terribilmente. Lui non solo non si lamentava mai del suo stato, ma gli occhi fissi sulle icone, con segni di croce ed un perpetuo sorriso non cessava di esprimere a Dio la sua riconoscenza e la sua gioia per quel barlume di vita che conservava in sé. Migliaia di pellegrini venivano a visitarlo ed è incredibile quale benefico irraggiamento proiettava sul mondo quest'uomo inca
pace
di ogni attività fisica. Quel paralitico faceva sicuramente più del bene che migliaia e migliaia di persone in perfetta salute che credono di compiere in diversi campi un lavoro impegnativo ed utile all'umanità.
Finché l'essere umano conserva un soffio di vita, può perfezionarsi ed essere utile agli altri uomini. Ma egli può esser utile agli altri uomini, solo perfezionandosi e può perfezionarsi, solo rendendosi loro utile.
[Sul suicidio]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Ho letto Coleridge. Molte cose bellissime. Ma ha la malattia inglese. È evidente che egli è ca
pace
di pensare in modo chiaro, libero e forte; ma non appena tocca i valori correnti in Inghilterra, subito si trasforma senz'accorgersene in un sofista. (14 settembre 1891)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
[Su Guerra e
pace
]
Sono stato travolto come da un'ondata di gioia all'idea di scrivere la storia psicologica di Alessandro e Napoleone.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
Voi dite che io non sono libero. Ma io ho alzato e ho abbassato un braccio. E chiunque capisce che questa risposta illogica è un'incontrovertibile dimostrazione della mia libertà.
(Epilogo, II, XVIII; 1999)
Lev Tolstoj
Cit. da
pace
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pace
/" target="blank">Guerra e
pace
Frasi di Lev Tolstoj
Volevo solo dire che le idee che hanno enormi conseguenze sono idee semplici. E l'idea mia è tutta qui: se le persone viziose sono tutte quante collegate tra loro e appunto perciò costituiscono una forza, allora basterà che le persone oneste facciano anche loro altrettanto. È così semplice.
(Epilogo, I, XVI; 1999)
Lev Tolstoj
Cit. da
pace
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pace
/" target="blank">Guerra e
pace
Frasi di Lev Tolstoj
I domestici sono i migliori giudici dei padroni, perché non giudicano dalle conversazioni, dall'espressione dei sentimenti, ma dagli atti e dal tenore di vita.
(Epilogo, I, XII; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
pace
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pace
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pace
Frasi di Lev Tolstoj
Per il lacchè non può esistere il grand'uomo, perché il lacchè ha un concetto tutto suo della grandezza.
(IV, IV, V; 1999)
Lev Tolstoj
Cit. da
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pace
Frasi di Lev Tolstoj
Quando un uomo vede un animale che muore, lo prende un senso d'orrore: ciò che anche lui è ‐ la sua essenza ‐ sta evidentemente distruggendosi davanti ai suoi occhi, sta cessando di esistere. Ma quando a morire è una persona, e una persona cara, allora oltre al senso di orrore che sempre si prova dinanzi al distruggersi di una vita, si avverte una lacerazione, una ferita interiore, che proprio come una ferita fisica, a volte uccide, e a volte guarisce, ma duole sempre, e teme ogni contatto esterno, che non può non irritarla.
(IV, IV, I; 1999)
Lev Tolstoj
Cit. da
pace
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pace
Frasi di Lev Tolstoj
Non c'è grandezza là dove non c'è semplicità, bontà e giustizia.
Lev Tolstoj
Cit. da
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pace
Frasi di Lev Tolstoj
E il mondo intero per cinquant'anni va avanti a ripetere: "Sublime! Grand! Napoléon le grand!
[...]
".
E a nessuno viene in mente che ritenere grande un uomo che non tiene conto della misura del bene e del male, significa soltanto riconoscere la propria nullità e la propria incommensurabile bassezza.
Per noi, con la misura del bene e del male che ci è stata data da Cristo, non esiste nulla di incommensurabile. E non c'è alcuna grandezza là dove non vi sono la semplicità, il bene e la verità.
(IV, III, XVIII; 1999)
Lev Tolstoj
Cit. da
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pace
/" target="blank">Guerra e
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Frasi di Lev Tolstoj
[...]
lo stesso imbarazzo che segue, ordinariamente, una conversazione seria e intima; è impossibile riprendere la conversazione di prima, è vergognoso dire futilità ed è noioso tacere, perché si vuole parlare e perché sembra di fingere.
(IV, IV, XXVIII; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
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pace
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pace
Frasi di Lev Tolstoj
Sebbene i dottori lo curassero, gli estraessero sangue e gli dessero da inghiottire delle medicine, ciò nonostante guarì lo stesso.
(IV, IV, XII; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
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pace
/" target="blank">Guerra e
pace
Frasi di Lev Tolstoj
Gli uomini che hanno maggior desiderio di battersi si mettono sempre nelle condizioni più vantaggiose per battersi.
(IV, III, II; 2006)
Lev Tolstoj
Cit. da
pace
" href="https://cultura.biografieonline.it/riassunto-guerra-e-
pace
/" target="blank">Guerra e
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Frasi di Lev Tolstoj
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