Commenti alla frase di Claude-Adrien Helvétius
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I miei occhi sono malati ma non sono ancora ciechi perché la resistenza è premiata dalla fede e se l'occhio destro si regge a malapena resta il sinistro che corre in pista e finché luce ce l'avrà di stanchezza non se ne andrà ma se è cretino colui che guida il cieco non c'è matrimonio felice se non tra un marito sordo e una moglie cieca così che se io diventassi cieco dalla paura riaprirei gli occhi su di una realtà che guardavo senza vederla perché forse andavo di fretta ma non credo perché seguo la fede e se il mio cuore ci vede benissimo dall'oculista proverbiale vacci tu.
Da: GianniData: sabato 26 febbraio 2022 alle ore 21:09 -
La passione è una pena intima e profonda e chi ne è soggetto è inerme, incapace di controllo ed in balia degli altri, degli eventi o della fortuna, se mai capitasse. Non esiste forza di volontà che possa liberarci da questo stato, può farlo solo una passione più grande. La nostra mente è capace di abbandonare questo stato solamente attivando la sua capacità logica e razionale che plasmerà dentro di noi un sentimento in grado di attutire la negatività che sentiamo ed a noi è data la scelta.
Da: Gladys BozanicData: sabato 26 febbraio 2022 alle ore 9:50 -
"Ci gettano" o ci gettiamo ?
Il "grado di cecità", nella grande maggioranza dei casi, non dipende dagli altri, ma da noi stessi.
NOI falsiamo la realtà e ci creiamo illusioni. Quando? In tutte quelle situazioni in cui ci lasciamo "ubriacare" dagli altri: dai moderni profeti; dalla pubblicità; dai politici; dal modo di concepire la vita dei più; dalle mode del momento...
E così si perde il buon senso, l'intelligenza innata, individuale di intendere, di capire, di distinguere, di scegliere, di saper dire: NO... non è il mio pensiero, riuscendo così ad uscire dal "branco".
Oggi sembra proprio che una sorta di virus, ammorbante l'umano capire, ci abbia epidemicamente ammalati. Non si studia più per prepararsi al futuro; non ci si avvale più della sapienza dei grandi della Storia; non si parla più di Educazione dei giovani; non si inneggia alla vita, ma alla violenza, alla sopraffazione, alla morte... e si seguono "cialtroni" intemerati che perorano solo i loro, personali interessi, coinvolgendo la gente instupidita a perdersi in effimere "boiate".
Non ho altro da aggiungere.
No, ancora una cosa, e smettiamola di piangerci adosso come vittime predestinate da un Fato contrario: siamo sempre NOI che scegliamo di esserlo!Da: GiusyData: sabato 26 febbraio 2022 alle ore 7:24