Commenti alla frase di Enzo Ferrari
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Sono sempre stata del parere che da ogni persona che s' incontra si possa imparare qualcosa. Il sapere a disposizione è immenso e tutti noi, durante il corso della nostra vita, dobbiamo aprofittare della possibilità di acquisire nuove nozioni, dai nostri simili, come da tutte le altre fonti a nostra disposizione. Chi ha fame di sapere e volontà d'imparare sarà un alunno a vita.
Da: Gladys BozanicData: lunedì 16 giugno alle ore 14:31 -
Bastava un semplice:
"Sono contento di ciò che sono".Da: GiusyData: lunedì 16 giugno alle ore 7:51 -
Come Achille negli Inferi, che tristemente si considerava, o poteva essere accreditato tale, il primo dei morti, ma sempre, in conseguenza concettuale, l'ultimo dei vivi.
Posto che i vivi sono, e sempre di più saranno, in numero minore rispetto ai morti, il primo dei morti guadagna posizioni in un’immaginaria scala di graduazione comprendente le due fattispecie.
Questo in sostanza il concetto espresso da Enzo Ferrari, sia pure posto in senso capovolto, e in ogni caso consegnato alla Storia come il primo in Formula Uno!Da: Magni MassimoData: lunedì 16 giugno alle ore 5:41 -
il riconoscersi peggiore degli altri e'una squisita conquista morale.e gli altri sono disposti a fare lo stesso processo di autocritica ?io penso proprio di no.anzi ognuno,ipocritamente,pensa di essere migliore degli altri.a tale proposito la favola di esopo del viandante che porta con se'due bisacce:quella davanti con i difetti degli altri e quella di dietro con i difetti degli altri e'molto istruttiva e didascalica.io riconosco i miei difetti, e sarebbe ipocrita e sciocco non farlo, e sono convinto,secondo la mia personale visione di vita, che gli altri o sono fallibili come me,o meno di me o piu'di me.qual e'l'amara conclusione ?siamo tutti peccatori e chi e'senza peccati,seguendo l'insegnameto di cristo,lanci la prima pietra.
Da: Claudio Cavaliere:Veri,Boni Et Pulchri DefensorData: mercoledì 3 agosto 2011 alle ore 16:30

