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Commenti alla frase di Charles Bukowski

  • Ecco ciò che auccede quando si da un giudizio su qualcosa che è stato estrapolato da un discorso più ampio... chiedo venia, comprendo solo ora il perché del tuo commento che, col senno d'ora, condivido pienamente. Grazie, Giusy, per la briga di spiegarmi il perché.

    Da: Gladys Bozanic
    Data: sabato 26 ottobre alle ore 11:09
  • Non amo questo autore da sempre... eppure in questo caso, condivido il suo pensiero, in quanto lo riferisce ad una certa, attuale prosa, priva di reali, sentiti contenuti come quella di un tempo. Se tu avessi letto il contesto completo da cui è stato estrapolato il pezzo, probabilmente capiresti che si riferisce proprio a scritti, come i suoi, con contenuti sensazionalistici, che tanta presa hanno avuto sulla gioventù... e che lui, ad un certo punto del suo percorso letterario, ha odiato. Io, ormai mi conosci, non sono una saccente presuntuosa e cerco di cogliere ogni sfumatura di ciò che sento, vedo o leggo. Qui lo spazio è molto, troppo ridotto, per potersi esprimere analiticamente... ma ti ringrazio davvero dal cuore per tutta l'attenzione e il rispetto che mi riservi e che anche io nutro per te

    Da: Giusy
    Data: venerdì 25 ottobre alle ore 19:53
  • Cara Giusy, innanzitutto ricambio il saluto ma, allo stesso tempo, mi chiedo com'è che a te non risulti essere negativo il pensiero del Bukovski riguardo alla prosa quando afferma che questa dice poco impiegando troppo tempo. Credo che non sia tanto importante il tempo impiegato, quanto il risultato finale ottenuto. Le poesie, a volte, non danno al lettore ciò che l'autore avrebbe desiderato in quanto chi le legge forse non ha la sensibilità necessaria, mentre le opere in prosa risultano più comprensibili e per l'estensione di parole usate offrono quasi l'immagine del luogo d'azione e dei personaggi, cosa che nella poesia è lasciato alla capacità d'immaginazione del lettore, già che l'autore sintetizza il proprio pensiero.

    Da: Gladys Bozanic
    Data: venerdì 25 ottobre alle ore 4:12
  • Personalmente, accetto qualsiasi critica ad un mio pensiero, puntualizzando, però, che la sfaccettatura di giudizio negativo, che intravedi tu, gentile Gladys, non è azzeccata: nessuno di noi due, io e Bukowski, intendeva fare un discorso di merito tra prosa e poesia, con evidente accezione negativa, che tu sottolinei: entrambe, prosa e poesia, sono faticose produzioni del pensiero umano ispirato, che appartiene a pochi, ma... con risultati "squisitamente" diversi.
    Un caro saluto.

    Da: Giusy
    Data: mercoledì 23 ottobre alle ore 7:44
  • Tanto per cambiare, io non sono d'accordo né con lui, nè con Giusy per il semplice fatto che se ciò fosse vero risulterebbero inutili tutte le opere di prosa, tutte le ore spese per generarle, come quelle per leggerle. Può essere un'opinione vostra che però non trova riscontro nella realtà delle cose, o sarebbero fessi tutti coloro che scrivono e quelli che li leggono spsndendo tantissimo tempo per poco o niente in cambio e così non è.

    Da: Gladys Bozanic
    Data: martedì 22 ottobre alle ore 2:55
  • Caro il Bukowski, poco o molto dipende dalla sensibilità del lettore oltre che alla capacità di esprimersi dell'autore. Qualcuno è più abile nel sintetizzare ciò che ad altri richiede spendere una maggiore quantità di parole. È l'effetto finale e l'impatto che ha su chi legge le opere, che siano prosa o poesia.

    Da: Gladys Bozanic
    Data: lunedì 21 ottobre alle ore 11:42
  • Raramente, o meglio, mai sono d'accordo con lui... ma questa volta, sì, decisamente.

    Da: Giusy
    Data: lunedì 21 ottobre alle ore 8:15

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