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Commenti alla frase di Oscar Farinetti

Esistono livelli di inquietudine molto diversi tra loro, addirittura differenti alla radice. Al contrario, la serenità è decisamente più monocorde: chi è veramente sereno... è sereno, punto. Trovo che il rapporto tra inquietudine e serenità segni la vita delle persone con vari toni di profumo.

Per capire meglio ciò che intendo, provate a mettere in relazione questi due opposti.

Su di un foglio bianco disegnate una croce cartesiana.
In verticale l'inquietudine: meno inquieti a sud e più inquieti a nord.
In orizzontale la serenità: per niente sereni a ovest e molto sereni a est.

Ora definiamo le categorie umane in base alla propria posizione.

A nordovest si trovano i grandi inquieti, per nulla sereni: coloro che vivono in modo irrequieto ogni attimo della vita, non decidono, si rodono.

A sudovest stanno le persone inutili, prive di emozioni, larve umane: ahimè esistono.

A sudest ci imbattiamo nei tipi che vivono la propria serenità in modo indolente; stanno bene, loro, ma non combinano cose utili per la comunità.

Infine concentratevi sul quadrante a nordest: vi stanno coloro che sono capaci di gestire la propria inquietudine. Lo so che siete portati a pensare che si tratta di una categoria inesistente. Ma non è così, sono persone che vivono con serenità la propria inquietudine. In questi personaggi, l'inquietudine ha una radice diversa da quella, sofferta, di chi si trova a ovest.

Ecco cosa intendevo quando ho detto che esistono livelli di inquietudine molto diversi tra loro.

Ebbene, penso di essere uno che ci sguazza nel mare di nordest. Ci sto bene in quel quadrante, perché non solo trovo serenità nella mia inquietudine, ci godo.

Ora proverò a definirmi meglio. [...]
Never Quiet. La mia storia (autorizzata malvolentieri)

  • Io stavo in un quadrante definito nordest e la gente mi sembrava in maggior parte cretina quindi più inquieta ed ora che mi trovo in un quadrante nord c'è un'aria primitiva che non mi piace per niente ma i primitivi se non sono fascisti sono meno inquieti e più naturalistici con le foreste meglio conservate e se nel quadrante nordest a volte impazzivo con la paura di ritrovarmi sommerso assorbito dai cretini ora in questo quadrante nord se in città incontro dei fascisti che mi avvelenano di inquietudine poi nella foresta è un'altra storia perché ritrovo beatitudine e se c'è chi sguazza nel mare di nordest io me la spasso nel mare di me stesso ed è come andare a nozze ogni volta se non sono solamente una piccola cellula che sguazza liberamente nel quadrante nord in attesa di un prossimo ordine per continuare l'ascesa verso l'evoluzione.

    Da: Gianni
    Data: lunedì 8 novembre 2021 alle ore 21:32

  • E per segnare dove arriva la autolode di questo cialtrone, un asse delle ascisse dovrebbe essere alto come una casa di 3 piani. Ma va là, a scopare il mare

    Da: Giuseppe
    Data: lunedì 8 novembre 2021 alle ore 16:56

  • Sarebbe da presuntuosi credere di poter qualificare le persone ed i loro sentimenti con una croce cartesiana. Il signore s' è scordato che ogni persona è un universo a parte che è impossibile conoscere, vediamo l' esterno che secondo i nostri metri ci può risultare piacevole, o no, ma di ciò che bolle in pentola possiamo solo sapere ciò che noi pensiamo, non quello che c' è realmente. Tutti saremmo molto più contenti se ci occupassimo di conoscere noi stessi e forse avremmo meno tempo e desiderio di qualificazioni azzardate di altri, come fossero merci che possono essere qualificate per determinate caratteristiche.

    Da: Gladys Bozanic
    Data: lunedì 8 novembre 2021 alle ore 13:06

  • Interessante desamina... ma la vita non è un asse cartesiano, logico e metodico..
    E gli uomini, tutti indistintamente, sono unici, irripetibili e alternano le loro emozioni, inquietudini, serenità e quant'altro in dimensione di assoluta libertà, libertà di cui spesso non sono consapevoli e che, pertanto, non apprezzano. L' equilibrio è, infatti, possesso solo di pochi.

    Da: Giusy
    Data: lunedì 8 novembre 2021 alle ore 7:42

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