Commenti alla frase di Luigi Pirandello
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La coscienza è il materasso della tua mente come un ottimo materasso per il letto ti accoglie come un figlio per farti dormire bene la notte e farai sogni d'oro ma solo se pure il bel materasso della tua coscienza sarà buono perché mentre il materasso del letto te lo puoi cambiare ogni volta che vuoi non è così per il materasso della mente che sta permanente dentro di te e se lo seppellisci occulti te stesso sì come un fesso allora se non ti fa dormire bene ti conviene liberare la coscienza da ciò che non vuol farti appisolare perché gli altri sono sempre dentro di te anche la notte e non solo di giorno quando li infinocchi fregandotene di tutto anche della notte e quando arriva ti ritrovi solo davanti ai due materassi come quello del letto e della coscienza.
Da: GianniData: venerdì 24 settembre 2021 alle ore 21:21 -
Credo che la mia coscienza sia il risultato delle mie azioni verso gli altri, azioni che sono consequenziali in quantità equivalente ai meriti di queste persone nei miei confronti. Quando l' ago della bilancia non mostra un ammanco verso l' altra parte, non si hanno rimorsi e si è in pace con la propria coscienza.
Da: Gladys BozanicData: venerdì 24 settembre 2021 alle ore 14:47 -
A Luigi Pirandello bastava un tratto di penna per sintetizzare filosofia e saggezza in norma di vita.
Da: Massimo MagniData: venerdì 24 settembre 2021 alle ore 8:49 -
La coscienza è il divino in noi, é l'io che si espande, infinito ed eterno. A una piena coscienza corrisponde la realtà.
Da: Lucia PomponiData: venerdì 24 settembre 2021 alle ore 8:10 -
Dato che, dice Pirandello, gli altri (tutto ciò che non è niente), è dentro di mè mi chiedo:
e io dentro cosa sto?
Ma poi mi dico che Luigi, semplicemente, ci fa capire l'importanza del tener conto dell'esistenza del prossimo.Da: Poli LucianoData: venerdì 24 settembre 2021 alle ore 7:29 -
We care :) Tutto, proprio tutto è possibile*** Da Don Milani ad Antoine De Saint Exupery
Da: CristinaData: venerdì 24 settembre 2021 alle ore 7:10 -
La coscienza, il grande giudice che è dentro di noi e che non si può tacitare. Essa è Dio, l'Assoluto che ci parla e per quanto facciamo, durante la nostra esistenza, per non ascoltarla o ignorarla, è sempre lì, compagna invisibile che si cura di noi.. della nostra eternità. I non credenti la chiamano morale intrinseca all'uomo, arrogandosi tutti i meriti, le buone intenzioni, le azioni volte al bene che ci induce a fare, il senso critico di se stessi e la propensione verso gli altri. Ma, comunque la si intenda nel rispetto delle altrui scelte essa, la coscienza, ci accompagna sempre e vigila, guerriera imbattibile, fino al termine dei nostri giorni.
Da: GiusyData: venerdì 24 settembre 2021 alle ore 6:43