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Commenti alla frase di Ciro Ferrara

Se non sono felice dentro, non riesco ad essere un campione.

Rivoluzione. Chissà quante volte ognuno di noi ha sentito - o anche solo immaginato - questo concetto così denso, permeato di fascino. Come un miraggio lontano, sempre da inseguire. In pochi però, ne sono convinto, sono riusciti a vivere pienamente una rivoluzione. Esserci dentro, con tutta la differenza che fa, è un privilegio raro, grandissimo e prezioso. Solitamente tutto nasce da un gruppo, da un insieme di esseri umani che si sentono uguali tra loro e diversi da altri, occhi che si guardano e pelle che si riconosce - che vale più di ogni altro legame - uniti dal peso condiviso di un'ingiustizia apparentemente invincibile. Fino a quando si arriva al punto di non ritorno, in cui non è più possibile abortire l'idea del cambiamento: qualcosa di nuovo deve per forza accadere, perché tutti sanno che è giusto così. Tutt'a un tratto, effettivamente, accade davvero, insieme alle lacrime e alla malinconia, che lasciano il posto allo stupore e basta. Uno scoppio improvviso entra nella storia per sempre, dalle porte gigantesche della sociologia o della politica. La rivoluzione è servita, profuma già di leggenda, scorre nel sangue e rimbomba nelle parole di un leader. La cosa più difficile da credere è che un rovesciamento così grande, totale, potesse innescarsi dalle gambe forti e dai riccioli scapigliati di un calciatore piccolino. Eppure, ve lo posso assicurare, così andò.
  • Se sei allegro dentro sei un campione perché ciò che ti sta dentro è l'autenticità che non si contamina come il prodotto agricolo biologico della terra non contaminata e se sei felice dentro vai d'accordo con te stesso con l'audacia che serve sapendo che di fuori c'è tutta l'acidità che basta e avanza per corrodere la tua misera esistenza e se non lo sai per non essere grande abbastanza ciò che tu definisci rivoluzione sarà solo lo specchio per l'allodola e se anch'io sono allodola spero almeno di arrivare a vedere da lontano ciò che Dio mi aveva promesso perché non mi drogo come non mi ubriaco mai abbastanza.

    Da: Gianni
    Data: venerdì 11 febbraio 2022 alle ore 21:20
  • È senz' altro vero che dalla felicità interiore dipende anche il successo di ciò che uno vuole realizzare. Sono pacifista per cui anche solo al pensiero di una rivoluzione, nel vero senso della parola, mi viene la pelle d' oca. Credo che l' unica rivoiuzione possibile sia quella interiore e l' affinità dei nostri comportamenti e del nostro pensiero siono la predisposizione per collaborare nella realizzazione di interessi comuni.
    Questo mondo ha scritto nella storia il prezzo pagato per rivoluzioni e guerre, e credo che solo uno scellerato può pensare che i giovani oggi siano propensi a mettere la propria vita in pericolo per interessi di natura geopolitica o economica che sia e, nel caso ciò venga come obbligo c'è sempre la disobbedienza civile che deve fungere da correttivo.

    Da: Gladys Bozanic
    Data: venerdì 11 febbraio 2022 alle ore 14:45
  • La rivoluzione è un Giano bifronte.
    Mi spiego citandone alcune.
    La scoperta del fuoco per l'uomo primitivo fu una grande scoperta, un modificare totalmente la sua vita ma.. quando il fuoco devasta e distrugge?
    La rivoluzione industriale accelero' il progresso umano ma.. costrinse schiere di donne, fanciulli e uomini ad una sorta di schiavismo infausto e anche mortale per un tozzo di pane.
    La rivoluzione francese e quella bolscevica furono un "risorgimento" per il popolo oppresso, una rivincita ma.. per i sovrani, gli aristocratici e il clero una mortale devastazione.
    L'autore cita la "rivoluzione" determinata da un calciatore, insuperabile senza alcun dubbio, ma che non seppe umanamente e psicologicamente "reggere" l'enorme ovazione popolare e fu modello negativo di vita per molti. Qual è stata, quindi, la sua rivoluzione?
    Credo che il nostro quotidiano vivere senza applausi, senza acclamazioni un po' superficiali e dovute a sciocco, generale entusiasmo sul nulla o su uno sport o sulla bellezza e quan'altro, sia la più grande rivoluzione mai esistita. Nel nostro umile e silenzioso passaggio su questa terra ognuno di noi offre, quotidianamente, il suo personale apporto per se stesso e per gli altri, offre una SUA, incomparabile rivoluzione.
    Lo stesso rendere pubblico il nostro pensiero, giusto o errato che esso sia, la lettura e la riflessione di e su quello degli altri in questo sito sono certa sia rivoluzione, progresso umano semplice e concreto e questo senza riconoscimenti monetari o strepitosi successi pubblici.

    Da: Giusy
    Data: venerdì 11 febbraio 2022 alle ore 7:28

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