Commenti alla frase di Raul Gardini
Altrimenti la società diventa asfittica, perde futuro. Perciò bisogna innescare uno sviluppo economico che affronti positivamente problemi globali, come la fame nel mondo e l'inquinamento dell'ambiente.
La fase di sfruttamento delle risorse energetiche limitate e inquinanti sta toccando il tetto: continuare su questa strada significa consumare il pianeta, avvelenarlo, rendere impossibile la soluzione dei problemi.
[1991]
[Dal sito della fondazione Raul Gardini: www.fondazioneraulgardini.org]
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Questa frase di Raul Gardini testimonia che chi ama il mare, il vento e le belle donne non può arrivare a sostituire tutto questo con la finanza ed il gioco degli affari... avrebbe voluto cambiare le regole del gioco...
Da: AlfonsoData: mercoledì 10 aprile alle ore 18:52 -
Francamente, Gentile Signor Aldo, mi meraviglio che ancora oggi, alla luce degli attuali eventi, sotto gli occhi di tutti, Lei continui a portare avanti questa infelice proposta. In virtù di essa, in voga qualche anno fa, è iniziato il tramonto dell'Occidente e dei suoi abitanti, troppo ingordi di ricchezze da, addirittura, far passare il messaggio: " Se siamo in pochi, staremo meglio".
Nefande parole che hanno convinto i più e aperto, ancor più, l'abisso in cui tutti: ricchi e poveri, cristiani e non, di ogni razza e religione, cadremo.
Del resto esistono l'alfa e l'omega dell'universo e.. verso l' omega ci stiamo TUTTI andando, ahimè.Da: GiusyData: martedì 9 aprile alle ore 18:10 -
In risposta al commento del signor Aldo direi che la denatalità non può essere la soluzione, ma siccome la terra non è ai suoi primordi con risorse senza fine e una manciata di umanoidi sparsi quà e là, c'è bisogno d'equilibrio, come in tutto, così lo si necessita anche nel mantenere l'equilibrio tra il numero dei suoi abitanti e le risorse necessarie per la loro esistenza. Non si può tollelare che per ignoranza o dettami deligiosi gli uni si moltiplichino come conigli, mentre altri vanno verso l'estinzione come tante specie d'animali con la stessa sorte. Inutile dire che l'uomo è un essere cosciente e, quando a questo fattore s'aggiunge la consapevolezza della situazione generale piena di tanta insicurezza esistenziale, non è da meravigliarsi la sempre crescente denatalità degli occidentali. L'uomo ha lo stesso istinto che ha un animale quando questo si moltiplica maggiormente in condizioni che considera migliori. Credo che sia comprensibile, ma non lo è verosimilmente per coloro che si moltiplicano a vista d'occhio generando prole alla quale poi non possono offrire nulla, a volte neppure il cibo necessario per la sopravvivenza. Tutto sta nell'educare gli uni e offrire condizioni migliori agli altri perché per risolvere questo problema le soluzioni esistono, la cultura faccia da base che consenta agli uni di mettere al mondo figli coscientemente e si devolvano maggiori fondi per agevolare la vita delle famiglie dove ambi i genitori sono assenti per lavoro, o ancor peggio non ce l'hanno o sono precari e non hanno neanche la terra da potercoltivare, ma solo cemento e miseria da metter sotto i denti. È vero che è stato l'uomo che s'è portato con le proprie mani alla situazione attuale e, siccome non esiste una bacchetta magica, dovrà anche essere lui stesso a riordinare le cose o non ci sarà più un domani per lui.
Da: Gladys BozanicData: lunedì 8 aprile alle ore 19:49 -
Correva l'anno 1991 e aveva già ben chiara la situazione che andava a crearsi e nella quale ci troviamo ora a sguazzare, con l'acqua fino al mento e nessun miglioramento all' orizzonte.
Da: Gladys BozanicData: lunedì 8 aprile alle ore 13:24 -
Quindi la denatalità è un bene, non un male: meno abitanti sulla Terra, minor consumo di risorse.
Da: AldoData: lunedì 8 aprile alle ore 7:03 -
La soluzione di qualunque problema è strettamente legata ad una sana crescita economica del suo territorio.
Da: Giovanni FalconeData: lunedì 8 aprile alle ore 6:37 -
Un profeta della terra dei miei avi: la Romagna.
Da: GiusyData: lunedì 8 aprile alle ore 6:28