Commenti alla frase di Samuel Johnson
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C'è chi realmente si sente superiore e non può farci niente ma se veramente lo è si deve controllare portando con sé la propria nobiltà piuttosto che affidarsi all'istinto di un lupo nella steppa per poi apparire malvagio oppure semplicemente sarà solo arrogante come un numero da spettacolo che si riproduce per un pezzo da novanta della cultura sì ma l'uomo veramente superiore cerca solo se stesso a meno che non sia nato proprio adesso e si senta predominante per la ovvia imbarazzante ragione che sbuca da una vita passata ed era un uomo importante ma ora solo e impaurito ne mangerà di pagnotte per un viaggio verso l'ignoto a dimostrare che veramente fu un essere superiore.
Da: GianniData: sabato 25 settembre 2021 alle ore 21:05 -
Il filosofo Antonio De Curtis, in arte Totò, meglio di tutti dice nel trattato * A Livella * o in * Miseria e Nobiltà *
* Signori si nasce, ed io modestamente lo nacqui *Da: Octo GenariusData: sabato 25 settembre 2021 alle ore 15:38 -
Nella vita è sempre più raccomandabile essere in competizione con noi stessi, che con qualcun' altro. Esserlo con noi stessi significa cercare di migliorarci ad ogni nuovo giorno che affrontiamo, esserlo con un' altro spesso è causa di problemi di salute o di comportamento ed è quindi cosa da evitare.
L' odierna società ha la tendenza di invogliare alla competizione favorendola con gratificazioni in denaro e molti abboccano perchè è più facile confrontarsi con un altro che con se stessi ed il risultato è che il prossimo viene visto come un antagonista e non come un collega col quale condividere bene e male.Da: Gladys BozanicData: sabato 25 settembre 2021 alle ore 10:49 -
Perché la scelta del termine superiore? A mio avviso, è un'accezione che implica un giudizio e questo non è proprio dell'uomo. Poi l'autore parla di nobiltà, anche qui, scegliendo una parola soggetta, pure essa, ad ambigua interpretazione. Per me, la dignità dell'uomo consiste non nel confronto, non nella competizione con i nostri simili, ma nel conquistare, faticosamente, giorno dopo giorno, la piena essenza di noi stessi, quella realizzazione, quel risultato che ci consente di essere "pallide" sembianze del nostro Creatore, ma che ci riverbera addosso un po' della Sua luce divina, luce che dona pace interiore. E questo, operando il bene che è in noi, innato. È sufficiente, semplicemente, essere consapevoli della nostra creaturalita' e dell'uso di tutto ciò che è buono, pulito, onesto, altruista, di cui disponiamo, e che ognuno di noi ha la possibilità di applicare.
Da: GiusyData: sabato 25 settembre 2021 alle ore 7:25 -
L'uomo nobile è colui che ha sperimentato consapevolmente il proprio sentiero di vita.
Da: Graziano SarritzuData: mercoledì 6 febbraio 2019 alle ore 9:28