Commenti alla frase di Samuel Johnson
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Non confondiamo i miserabili con i poveri
perché i miserabili non fanno mai del bene ad alcuno
OctoDa: Octo GenariusData: venerdì 3 settembre 2021 alle ore 0:23 -
Ci sono quei miserabili sfortunati che stanno sulle sedie a rotelle con una pensione d'invalidità e perché no anche con una indennità di accompagnamento ma ci sono pure quei miserabili nobili che li amano dimostrando compassione perché anche se prendono i soldi senza bisogno di andare a lavorare soffrono tanto che amandoli si è convinti non solo di stare meglio ma pure della propria superiorità poi cambiano e diventano invidiosi davanti a uno sventurato bello come me che non solo prendo la pensione d'inabilità ma pure d'invalidità civile con l'indennità di accompagnamento senza però soggiornare su di una sedia a rotelle e mi piace passeggiare tra i sentieri di madre natura che mi ama tanto invece loro vedendo che sono gioioso mi odiano pur conoscendo la mia favola infelice e ora possono solo dimostrare di quanto siano miserabili con questa prova del nove in un mondo di miserabili.
Da: GianniData: giovedì 2 settembre 2021 alle ore 21:12 -
Fosse stato un nostro contemporaneo avrebbe dovuto sicuramente cambiare la frase perché dai sui tempi, ad oggi, i miserabili hanno perso anche il senso del dovere e se fanno ció che viene qualificato come del bene, lo fanno per calcolo e secondi fini. Avessero mantenuto il senso del dovere non sarebbero innanzitutto degli evasori ed avrebbero giá fatto tanto bene, sebbene senza pubblicitá.
Da: Gladys BozanicData: giovedì 2 settembre 2021 alle ore 10:05 -
Non facciamoci fuorviare dal termine " miserabili ". Qui, nel testo di Johnson, esso ha l'accezione riferita, non alla povertà materiale, ma a quella, di gran lunga peggiore, spirituale, quella che caratterizza certi, parecchi, purtroppo, animi umani. È una miseria interiore che " non allunga, mai e in nessun caso, la mano " in un gesto altruista, magnanimo, generoso, disinteressato o che, per l'ideologia del momento in voga, la tende solo verso alcune categorie di persone
che, per questo, a loro volta, diventano inesorabilmente cattive, accapparratrici e chiuse agli altri,
in un perverso egoismo di parte... non esiste più la riconoscenza ! Oggi tanti, tantissimi appartenenti a categorie privilegiate: politica, religiosa, artistica, i nuovi ricchi, insomma,. .. sono così: profondamente " miserabili ". Sono ciechi, sordi, muti all' " altro " meno fortunato di loro; non " accarezzano " mai, né materialmente, né psicologicamente, soffrono di un orreno male che si chiama indifferenza. Io ho sempre desiderato e desidero essere diversa.Da: GiusyData: giovedì 2 settembre 2021 alle ore 8:36 -
Bisogna sapere che cosa intende per "miserabili" l'autore di questa massima. Un'autentica misericordia e compassione partono da un animo generoso e nobile.
Da: Lucia PomponiData: giovedì 2 settembre 2021 alle ore 6:56