Commenti alla frase di Boris Pahor
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Essendo nato durante la guerra dalle parti di Venezia, ho sempre sentito parlare degli S'ciavi, anzi, per insultarci tra ragazzini, ci dicevamo spesso: tasi, che te si un s'ciavo! Vecchio retaggio anche dell'irredentismo risalente al diciottesimo secolo, che rivendicava, con qualche ragione, la riconquista delle terre confinanti e occupate dagli austriaci, dell'area tridentina e balcanica, Dalmazia compresa.
Da: Mario ChinelloData: martedì 31 maggio 2022 alle ore 10:13 -
Purtroppo la gente scorda in un attimo il bene, a differenza del male che è come un seme in letargo che si può risvegliare al minimo segno che viene percepito come minaccia. Chi vive in territori che sono stati contesi, dove le grandi potenze hanno messo con proposito le parti in antagonismo per controllarle più facilmente, nominativi di questo tipo li ha sentiti e purtroppo, anche se meno in uso, non sono entrati nel dimenticatoio. Nel caso specifico di Trieste, da non scordare che sono stati proprio coloro che venivano dispregiatamente chiamati s'ciavi e venivano da oltre confine, che per anni hanno contribuito a riempire le casse dell' economia cittadina, nonostante non fossero mai stati trattati coi guanti. I soldi però hanno una fragranza tale da essere capaci di abolire ogni possibile " indisposizione", lo si è visto nella storia e si ripete nel quotidiano.
Da: Gladys BozanicData: martedì 31 maggio 2022 alle ore 9:36 -
Antiche "cattiverie " verbali di infima qualità... non è forse ora di superarle e di guardare avanti ?
Da: GiusyData: martedì 31 maggio 2022 alle ore 7:46