Commenti alla frase di William Wordsworth

• La vita non è sempre solo rose e fiori, bisogna sapersi accontentare e fare del nostro meglio con ciò di cui disponiamo. Purtroppo, sono sempre più numerosi coloro che devono fare salti mortali per venire a fine mese seppur avendo un lavoro, ma ciò che guadagnano è così misero da non permettere loro una vita decente.
  Allo stesso tempo leggiamo di chi nei più svariati modi si appropria di beni che non gli appartengono e le sanzioni verso costoro sono troppo deboli a confronto dei danni che causano a tutti gli altri che onestmente pagno l'obolo alla società d'appartenenza. L'ingiustizia che ciò provoca non va sottovalutata perché la pazienza ha sempre un limite, soprattutto quella di chi è di giorno in giorno depravato di diritti che gli apparterrebbero.

  Da: Gladys Bozanic

  Data: domenica 8 ottobre 2023 alle ore 9:35

• Poteva andare peggio, accontentiamoci!

  Da: Giovanni Falcone

  Data: domenica 8 ottobre 2023 alle ore 9:12

• La mia sensazione, quello che d'istinto mi ha fatto pensare, è la perdita, anche di una persona cara.

  Da: Fabio

  Data: domenica 8 ottobre 2023 alle ore 9:08

• La morte e la sua piena consapevolezza rappresenta, nel modo più efficace, l'inno alla vita in qualsiasi momento di essa... anche al suo termine.

  Da: Giusy

  Data: domenica 8 ottobre 2023 alle ore 8:18

• Io non voglio leggerla solo in chiave malinconica. Sappiamo che il tempo passa e che avvenimenti imprevisti possono cambiare il corso della nostra vita.
  E' vero, ma anche in questo caso, rimane sempre qualcosa di cui potremmo godere.

  Da: Amilcare

  Data: mercoledì 23 agosto 2023 alle ore 13:05

• Questi versi sono tratti dall' "Ode all' Immortalità" di William Wordsworth e racchiudono la malinconia per l'inappagamento dei desideri, il rimpianto per ciò che è stato e non è più, il rimorso per ciò che poteva essere e che il destino inspiegabilmente trasforma in qualcos'altro.
  Quando siamo giovani guardiamo la vita e le cose idealisticamente, ma poi invecchiando siamo costretti ad accettare il destino avverso e a godere di quel che resta.

  Da: Cardaropoli Antonella

  Data: mercoledì 13 gennaio 2016 alle ore 18:17

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