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Commenti alla frase di William Shakespeare

  • Grazie Fra, è indicato nelle note ;-)

    Da: Stefano
    Data: sabato 26 dicembre 2015 alle ore 13:09
  • Dal testo sacro ebraico Talmud...non è di Shakespeare

    Da: Fra
    Data: venerdì 25 dicembre 2015 alle ore 23:58
  • In italia pare che tutte le citazioni in difesa della donna le abbia scritte Shakespeare. Evidentemente porta piu' like o piu' click... No, il sommo sapeva scrivere di amore e di bellezza, ma femminista proprio non era, questa l'ha scritta Matthew Henry, prete presbiteriano del Galles (1662-1714): "Women were created from the rib of man to be beside him, not from his head to top him, nor from his feet to be trampled by him, but from under his arm to be protected by him, near to his heart to be loved by him.” dal libro "An Exposition of the Old and New Testament".

    Da: cloud
    Data: mercoledì 26 novembre 2014 alle ore 20:49
  • Roberto,
    Purtroppo questa polemica, vecchia come il mondo, potrebbe andare avanti proprio finchè il mondo non scomparirà. Strada facendo ho "perso" interlocutori, forse perchè troppo ferma sulle mie idee. Anche tu, che sembri "equo", hai parlato, però, di libertà "concessa" alla donna, quindi, non un suo diritto naturale....
    Se hai tempo di leggere i commenti più vecchi capirai che io costesto proprio il fatto che non siamo considerate un'entità propria, ma un derivato dell'uomo.....
    E, nel frattempo, continuano a ucciderne tre al giorno....(solo in Italia)!!!!

    Da: Maria
    Data: venerdì 3 maggio 2013 alle ore 16:50
  • @ Maria: al contrario, il sapore tipico femminile è proprio dato dal carattere che si manifesta e non si nasconde, è dato dalla libertà concessa alla donna e non dalla prigionia, si assapora quando la donna è libera di fare ciò che vuole ed esprimere i propri sentimenti.

    la parte più significativa della citazione a cui mi riferisco è proprio "...non dai piedi, non dalla testa ma dal lato.....accanto al cuore per essere amata"

    Da: RobertoB.
    Data: venerdì 3 maggio 2013 alle ore 7:06
  • Scusa, Roberto, ma il "sapore tipico" della donna sarebbe quello di sentirsi e vivere sottomessa???

    Da: Maria
    Data: giovedì 2 maggio 2013 alle ore 14:48
  • molte, troppe volte ci si dimentica di questo...

    oggi, purtroppo, però ci sono anche donne che l'hanno dimenticato e senza saperlo perdono quel sapore tipico femminile.

    è un vero peccato.

    Da: Roberto B.
    Data: giovedì 2 maggio 2013 alle ore 10:56
  • Italo: Se tu pensi che l'ordine ancestrale (lo dice la parola stessa) fosse quello della femmina sottomessa al maschio, ok, hai ragione. Io preferisco, in quanto donna, usare l'intelligenza....A voi, maschietti, tornava molto comoda la sottomissione della donna!!!! Ma se ragioni un pò, mi spieghi in virtù di cosa l'uomo doveva essere superiore??? Per la forza fisica??? Conosco donne che fanno le "muratore", le "pilote" di auto da corsa, le "lotte" sul ring...ma, per paragonarsi all'uomo devono sempre dimostrare forza fisica, fare "braccio di ferro", vero??? La "testa" a voi non interessa, finchè la teniamo china...!!! Se la alziamo, siamo da "psicoanalisi"... Povero mondo!!! Io ho 2 figli: maschio e femmina, spero di averli educati per vivere in un mondo equo..!!! Buona Pasqua, a precindere!!!!

    Da: Maria
    Data: martedì 26 marzo 2013 alle ore 15:22
  • cara maria, non possiamo cambiare le caratteristiche cromosomiche degli esseri viventi ( fino adesso).la donna e l'uomo sono naturalmente diversi per potersi eventualmente compensare.la natura e' rimasta immutata e' si e' sempre trovata in equilibrio, il comportamento degli animali dicono gli etologi non si e' modificato, le loro doti connaturali. eventualmente li ha messi incondizione di adattarsi all'ambiente in cui vivono.noi invece considerandoci la punta della catena biologica crediamo di potere modificare tutto in nome di quella cosa chiamata intelligenza, non rendendoci conto che stiamo distruggendo l'ordine ancestrale che ci ha permesso di vivere.aloa

    Da: Italo
    Data: martedì 26 marzo 2013 alle ore 1:49
  • Italo: La maleducazione, l'arroganza, l'agressività, sono deplorevoli a prescindere, sia che a manifestarli siano donne o uomini. Che le giovani di oggi abbiano travisato le nostre lotte (non parlo di piazze, lungi da me-ognuna ha dovuto combattere la propria battaglia in famiglia-).
    Noi siamo quelle che: la moglie stirava e il marito guardava la tv appollaiato sul divano. Oggi, abbiamo mariti (gli stessi) che cucinano se arriviamo tardi, mettono in lavastoviglie, fanno la spesa mentre noi, magari, siamo dalla parruccchiera!!! Io ho lottato tutta la vita (sono sposata da 40 anni)e, rinunciando ad altro, ho persino la colf, nonostante siamo una famiglia di impiegati.
    Le giovani credono che "DARLA VIA" (scusa) sia il massimo della parità...ovviamente non hanno capito niente, sono d'accordo, hanno fatto solo il gioco dell'uomo, che, per quanto colto (come dimostri di essere tu), continui a dire che, col loro comportamento, "hanno mortificato il loro ruolo e funzione"!!!!
    Quindi, per quanto colto, l'uomo continua a pensare che il ruolo della donna fosse la casa e fare figli.......sbaglio????
    Discuto sempre anche col mio parroco di queste cose, perchè anche la chiesa cattolica continua a vederci così....(sono praticante, ma vado in chiesa in minigonna...)

    Da: Maria
    Data: martedì 19 marzo 2013 alle ore 15:45
  • maria...,e' dirompente non ho detto sbagliato. come e' evidente che la donna di oggi non sia rapportabile a quella di quel tempo, e su questo penso si possa essere d'accordo, ne discende la ragione per la quale la frase e' in parte da rivedere. forme di aggressivita' cosi' palesi nell'esprimersi se non anche nei comportamenti e/o atteggiamenti inficiano peculiarita' che un tempo le erano connaturali, mortificandone ruolo e funzioni. ho 73 anni e rimango sconcertato e imbarazzato quando constato che tra i giovani queste ultime sono esplicitamente passate nell'altro ruolo che, non le rende ne emancipate e meno che meno attraenti. questo non vuole dire pretendere sottomissione o servilismo ma, certamente nemmeno aggressivita' mascherata da parita'.

    Da: Italo
    Data: lunedì 18 marzo 2013 alle ore 23:57
  • mi sembra che questa frase e' nel talmud ebraico,
    quindi non attribuibile al grande shakespeare.
    spero di non sbagliarmi.

    Da: Camillo Blundo
    Data: lunedì 18 marzo 2013 alle ore 20:59
  • "Cambiamento dirompente nel rapporto uomo-donna" (Italo)?????? Solo perchè abbiamo acquisito dei diritti, lottando, mentre ci sarebbero aspettati fin dalla nascita???? E'
    questo, secondo te, che ha mandato in crisi la coppia??? Dovevamo continuare a fare le serve per piacervi di più????

    Da: Maria
    Data: lunedì 11 marzo 2013 alle ore 20:09
  • lo stereotipo della donna di quei tempi oggi non esiste più, la parte finale di questo pensiero deve essere riformulata....E' forse questo il cambiamento più dirompente nel rapporto fra l'uomo e la donna di oggi..un bene ....forse.

    Da: italo
    Data: sabato 9 marzo 2013 alle ore 19:23
  • Questa frase è BELLISSIMA!!!!!

    Da: Marina Gallucci (www.decorazioniarterestauro.it)
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 21:38
  • Tra le migliori che ho letto

    Da: Marco
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 20:50
  • quest'aforisma dovrebbe essere letto da tutti quegli uomini MASCHILISTI che si trovano sulla faccia della terra per fargli fare un esame di coscienza

    Da: ritavelia
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 14:58
  • Leggete la cronistoria dei commenti fatti a questo aforisma (è iniziata in Dicembre 2012...).
    Io sono la persona che l'ha innescata....
    Per non smentirmi tengo a precisare che non riconosco e, non ho mai riconosciuto questa festa, fin quando non ci sarà la "Festa dell'uomo". Che ci riconoscano una volta all' anno, valorizza la mia tesi: ci considerano inferiori a loro, quindi, con un rametto di mimosa pensano di pareggiare...Perchè non ci rispettate tutto l'anno??? Perchè dobbiamo essere festeggiate???? Perchè, perchè, perchè...??????

    Da: Maria
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 14:47
  • Bella!. Mi stupisco però che venga ancora attribuita erroneamente al grande William Shakespeare. Sia per lo stile che per il contenuto non può essere di questo grande autore. Questa simil poesia è invece nata in rete qualche anno fa Onore e merito al vero autore anonimo che l'ha scritta. O agli autori, perché potrebbe essere anche un lavoro a più mani……
    Ecco la frase originale:
    State molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime! La donna e' uscita dalla costola dell'uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale.... un pò più in basso del braccio per essere protetta, e dal lato del cuore per essere Amata.... (Dal Talmud, il libro sacro per gli Ebrei)

    Da: Agostino Degas
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 12:47
  • Riflettiamo...

    Da: oreste
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 11:49
  • Meravigliosa! Bellissima e molto azzeccata

    Da: Cristina
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 11:42
  • Come si comportò Shakespeare con le donne? Mise in atto il suo aforisma?
    Colgo l'occasione per consigliarvi di citare da quale opera, scritto o momento è tratto l'aforisma del giorno

    Da: Maria Luisa
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 10:23
  • Penso che ogni commento è superfluo,l'autore in breve ha detto quasi tutto sulla donna.

    Da: Alfonso Musella
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 9:36
  • Trovo che sia un pensiero bellissimo. Degno del grande Shakespeare

    Da: mario de michelis
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 9:14
  • Quanta tenerezza nelle frasi di questo grande poeta, che forse più di tutti ha saputo descrivere i moti dell'animo umano: l' amore, l'odio, l'invidia, la crudeltà, la generosità, l'indifferenza, l' ambizione, la gioia, il dolore.

    Da: Fabrizio Ciani
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 6:31
  • Bellissima ,, sentita piu' volte, ma non sapevo che l'aveva detta Shakespeare! Che uono!! Grazie Shakespeare!! A tutte le donne oggi, per l'occasione della Festa della Donna (International Woman's Day) un auguro carissimo con tanto affetto

    Da: Freda
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 5:44
  • " Rispettala sempre ... E non offenderla mai!"

    Da: francesco saverio sammarelli
    Data: venerdì 8 marzo 2013 alle ore 5:07
  • AMEN!!!

    Tu saresti quello non presuntuoso... ma che presume... che si presuma che sai... vero???
    Non sono giovane come credi; infatti non ho specificato quanto tempo è passato dal diploma alla iscrizione all' UTE (Università della Terza Età) per iscriversi alla quale, ci vogliono 40 anni compiuti.
    Comunque, anche io, intorno ai 40 anni, nel tempo che mi restava libero dalla mia piccola azienda, frequentavo un gruppo di studenti universitari, iscritti a facoltà diverse, perchè, da loro, attingevo cultura.
    Nessuno di loro, però, mi si proponeva come Colui che faceva "Il discorso della montagna"....capito???
    So leggere e interpretare bene ciò che leggo, non preoccuparti; sono irruenta, è vero, ma questo è il mio fascino......
    Ora che ho tempo, sono iscritta a 8 Facoltà diverse (non è importante specificare quali) e ne vado molto orgogliosa, visto che le mie coetanee, passano il tempo facende le nonne.....
    Comunque, se mi posso permettere, scendi un pò dalle "tue" alture, la cultura che possiedi ne guadagnerebbe certamente!!!

    Buone cose anche a te.

    Maria.

    Da: Maria
    Data: martedì 4 dicembre 2012 alle ore 15:57
  • Cara Maria,
    come facevo a sapere che non sei italiana, visto che scrivi così "quasi" correttamente? Io quiando stavo in Gwrmania tanti anni fa per imparare il tedesco, ero grato a chiunque mi avesse fatto notare che facevo degli errori e a nessuno davo del "presuntuoso" perché sapeva più di me. Tanto perché non sei italiana, ti faccio notare che presuntuioso non è chi sa, ma chi crede di sapere senza sapere "presumendo" troppo di sé. Allora cara Maria, ti do del tu perché io sono talmente vecchio, che sicuramente potresti essere mia nipote, poiché è evidente da come e cosa scrivi, che sei molto giovane. Beata te! Continua a istruirti e ricorda che ciò che sappiamo è infinitamente meno di ciò che non sappiamo. E prima di rispondere impulsivamente a chicchessia, leggi bene ciò che è stato scritto e se non sei sicura di avere capito bene a causa di una lingua nuova per te, informati. Questa è l'umiltà. Il resto sono chiacchiere vane. Ti auguro ogni bene per la tua vita.

    Da: Piero Giusti
    Data: lunedì 3 dicembre 2012 alle ore 22:37
  • Caro Sig. Giusti, premesso che questa sembra la "Storia Infinita", la ringrazio per avermi dato il suo indirizzo email (che, comunque, non intendo usare). Tanto per ribadire la sua presunzione (a dispetto di quel signore che ha parlato dei miei toni "alti"), tengo a precisarle che non sono italiana, provengo dall'Argentina, dove ho frequentato tutte le scuole che ho potuto (Fino il diploma in Ragioneria). Ciò che so di Italiano l'ho imparato da autodidatta, leggendo moltissimo e con tanta buona volonta. Ecco perche, da grande, frequento l'UTE (per imparare sempre di più).
    Ora, sono d'accordo con lei che gli italiani NON sanno parlare la loro lingua, nemmeno i laureati, a volte. Se il paragone reggesse, le direi di ascoltare come parlano i politici in tv.....ahimè, e loro le scuole le hanno frequentate in Italia.
    A me dispiace, comunque, che lei faccia sfoggio di cultura senza conoscere le condizioni di chi è dall'altra parte...ma non importa...."Il resto è silenzio...." come diceva il mio amico "Amleto"!!!! Ho sbagliata anche questa volta???? Non credo!!!!!
    E comunque, visto che parlate tanto di Amore per il prossimo, di amore alla base dell'universo (anche Coelho lo scrive sempre), dovreste sapere che Gesù, con quelli che riteneva inferiori a Lui, era più umile, non si ATTEGGIAVA, come ha fatto lei....e non cercava di umiliare nessuno!!!!!!!

    A pesar de todo, muchas gracias y Felices Fiestas a todos los que han partecipado a este debate.

    Maria.

    Da: maria
    Data: lunedì 3 dicembre 2012 alle ore 16:14
  • ho trovato molto utile la spiegazione fornita dal signor Giusti, come pure il suo invito ad apprezzare il senso dell'aforisma indipendentemente dalla fonte.
    mi è sembrata invece un po' "sopra le righe" la risposta della signora Pasquini.
    come ho detto in uno dei primi commenti all'aforisma, chi ha espresso questo pensiero è certo un essere illuminato, capace di cogliere l'essenza stessa delle cose.
    e questa essenza, infine, è sempre l'amore.
    sarei davvero felice che le persone, invece di avere reazioni permalose, esprimessero il grande bene che proviene dallo scambiarsi, appunto, amore.
    un abbraccio, ed un augurio di vera pace a tutti noi.
    Nando :)

    Da: Nando
    Data: sabato 1 dicembre 2012 alle ore 8:03
  • Cara Maria Pasquini, quando riscontro che non mi sono fatto capire, ne provo dispiacere. Pazienza. Sulla condizione della donna sono perfettamente d'accordo che siamo ancora lontani dalla parità di diritti e purtroppo c'è ancora una grande disparità di doveri. Comunque io il femminismo lo intendo diversamente e non ha niente a che fare con il tenere la porta a una signora che la oltrepassa e via dicendo, che è una cosa molto gentile e carina, molto di più del contrario. Chiudiamola lì. Si ricordi che quando "da" non è preposizione, ma la terza persona singolare del verbo "dare" si scrive con l'accento. "Metterò su "egli dà" lo sberleffo che ci va. E non è per fare sfoggio di nozioni grammaticali, ma perché trovo che la nostra bellissima lingua venga ogni giorno sempre più strapazzata, come quasi tutto ciò che è femminile, come appunto "LA LINGUA. La mia mail è: [email protected] - Cordiali saluti.

    Da: Piero Giusti
    Data: venerdì 30 novembre 2012 alle ore 21:29
  • Egr. Sig.Piero Giusti, proprio lei, che mi da della falsa femminista, che ci da dei polemici, per il solo fatto di avere cercato di arrivare a fondo della questione, individuando il vero autore (e non certo per prevalere uno sull'altro), proprio lei, dicevo, dall'alto della sua cattedra non ci ha certo dato un gran esempio di umiltà.....Sempre per proseguire (nella polemica) ha voluto farci sentire tutti più ignoranti di lei....e devo dirle, per onestà, che nemmeno i miei professori all'università atteggiano cotanta sapienza.......ma forse un pò di umiltà in più, questa sì!!!!!! (infatti, dopo certe frasi, si esprimono dicendo: "se non erro...").
    Comunque, io non sono femminista a vanvera, ma una donna perfettamente cosciente del fatto che, prima di avere l'uguaglianza con l'uomo, se mai l'avremo, passeranno ancora secoli.....e a nulla importa se lei aiuta le signore a mettersi il cappotto!!!

    Grazie, comunque, dei suoi chiarimenti. Ora siamo tutti felici.

    Maria Pasquini.

    Da: Maria
    Data: venerdì 30 novembre 2012 alle ore 18:21
  • Rispondo a Enzo e a tutti gli altri. La frase, o aforisma che dir si voglia, non è né di Shakespeare, né di Maometto, né di Aristotele. Per la cronaca, è scritta in uno dei testi sacri dell'Ebraismo "Talmud":
    "A una donna che non si ama più non si perdona nemmeno una minestra salata. State molto attenti a non far piangere una donna: poi Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell'uomo, non dai suoi piedi perché debba essere ... ecc. ecc." Io dico, che se una frase piace ed ha per noi un grande significato e ci dà da pensare, sapere con esattezza chi l'ha scritta dovrebbe importare solo agli studiosi. Ma chi se ne importa se la frase è di Shakespeare o di chi altro. E cosa importa di sapere se Shakspeare è davvero esistito o se era italiano o finlandese!. Quello che conta sono i testi arrivati a noi, che arricchiscono il nostro sapere ed il nostro sentire. Inoltre c'è da dire, che tutto ciò che ognuno di noi sa o crede di sapere, l'ha imparato da qualche parte. Quindi stiamo calmi, più modesti, meno polemici e godiamoci questo splendido pensiero. E se la donna è uscita o no da una costola dell'uomo, non polemizzino le false femministe. Sono simboli, credenze, tradizioni. La vera parità dei sessi non sta nei centimetri o nei chili in più o in meno della donna rispetto all'uomo, ma nella parità di dignità e di diritti. Poi lasciate che io aiuti una signora a mettersi il cappotto senza scandalizzarvi. L'importante è che ci sia rispetto reciproco e - ripeto - uguaglianza di dignità e di diritti. Il resto sono forme che spesso non guastano. Buona giornata a tutti.
    Piero Giusti

    Da: Piero Giusti
    Data: venerdì 30 novembre 2012 alle ore 17:49
  • Scusa, interlocutore/ice: Tu hai detto Maometto, io ho trascritto, erroneamente, Aristotele, che non c'entra nulla...Comunque ribadisco: io l'ho trovata scritta e attribuita a Shakespeare.

    Maria.

    Da: maria
    Data: venerdì 30 novembre 2012 alle ore 15:39
  • Io sono colei che, oltre ad avere pubblicato la frase di Shakespeare, l'ha anche commentata in negativo.....
    Mi scuso con la persona che la attribuisce ad Aristotele, può darsi lo sia; Io, essendo iscritta al sito "Un eufemismo al gg." l'ho trovata lì, e lì era imputata a Shakespeare.....

    Maria.

    Da: maria
    Data: venerdì 30 novembre 2012 alle ore 15:31
  • Perché avete messo la frase come una di Shakespeare, se non sbaglio questa frase era di Maometto. Correggetemi se sbaglio.

    Da: Enzo
    Data: giovedì 29 novembre 2012 alle ore 4:14
  • bellissima frase è molti intelligente,invito gli uomini ad avere più cultura sul comportamento verso la donna,ne guadagnerebbe soltanto,,,

    Da: lora
    Data: mercoledì 28 novembre 2012 alle ore 12:22
  • Adoro Shakespeare, ma contesto, come ho sempre fatto con la Chiesa (sono cattolica praticante) il fatto che la donna debba essere, a tutti i costi, un surrogato dell'uomo, da qualunque parte del suo corpo sia stata estratta...Questa non è uguaglianza, ma sudditanza...!!! Mi spiace che anche William ne abbia fatto oggetto di un suo eufemismo....Le religioni, TUTTE, sono maschiliste...ahimè!!!

    Da: Maria
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 16:25
  • Niente di più appropriato per ieri 25.11.12 giornata contro la violenza alle donne!
    Grazie

    Da: Carlotta
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 12:30
  • Stupenda!!!

    Da: Francesca
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 10:37
  • Che dire? Io questa frase la tatuerei sulle braccia, sulla fronte e sulla schiena di chi usa violenza alle donne, ma soprattutto la tatuerei nel cervello e nel cuore di costoro, prima di castrarli.

    Da: Piero Giusti
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 9:03
  • Finalmente la donna ha raggiunto la parità,anche se qualcosa si deve ancora smussare.Quel che più fa male è purtroppo che ci sono troppi donnicidi,questo fa l'uomo simile agli animali affamati,i quali predano solo per la fame

    Da: Alfonso Musella
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 8:38
  • parole VERE, ma che purtroppo non tutti seguono. gli uomini solo MOLTO egoisti a tutte le età........??!?! spero che gli uomini di domani siamo più.......!?!?!?

    Da: marina c
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 8:27
  • In occasione della giornata della Donna, aforisma migliore, non si poteva pubblicare. Complimenti. Vi leggo tutti i giorni con molto piacere.

    Da: Franco Di Rienzo
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 7:28
  • che dire ? splendida !
    sono rimasto per un attimo senza fiato nè battito del cuore.
    la chiarezza dello sguardo di Shakespeare è quella di un essere illuminato, che coglie l'essenza stessa delle cose.
    ed alla fine essa è sempre amore.
    grazie di avermi fatto conoscere questo pensiero.

    Da: Nando
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 7:18
  • Vaglielo a far capire a lei!

    Da: gisilbert
    Data: lunedì 26 novembre 2012 alle ore 5:51

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