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Ti sei stancata di portare il mio peso, poesia di Nazim Hikmet
Ti sei stancata di portare il mio peso
ti sei stancata delle mie mani
dei miei occhi della mia ombra
dei miei tradimenti
le mie parole erano incendi
le mie parole erano pozzi profondi
le mie parole erano stanchezza, noia serale,
un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
il peso dei miei passi
che si allontanano esitando
quel peso sarà quello più grave.
ti sei stancata delle mie mani
dei miei occhi della mia ombra
dei miei tradimenti
le mie parole erano incendi
le mie parole erano pozzi profondi
le mie parole erano stanchezza, noia serale,
un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
il peso dei miei passi
che si allontanano esitando
quel peso sarà quello più grave.
[Titolo della poesia indicato a volte anche come: In esilio]
Breve biografia di Nazim Hikmet
Il poeta turco Nazim Hikmet nasce a Salonicco (oggi parte della Grecia) il 20 novembre del 1902. Il padre Nazim Hikmet Bey è un funzionario di Stato, la madre, Aisha Dshalia, una pittrice. Studia prima francese ad Istanbul, in Turchia, poi si iscrive all'Accademia della Marina militare, ma è costretto ad abbandonarla per problemi di salute. Come lui stesso confessa nella poesia "Autobiografia" (1962) comincia a fare il poeta a soli quattordici anni, introducendo per la prima volta il verso libero nella lingua poetica turca. La... continua su Biografieonline.it