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Aforismi Ciascuno
Frasi trovate
:
409
Tanto tempo fa i colori entrarono in una lite furibonda. Ognuno di loro si proclamava il migliore, il più importante, il più utile, il preferito.
Il Verde prese subito la parola e disse con orgoglio:
«
Guardatevi intorno! La natura intera parla di me: colline, foreste, montagne... senza il mio tocco non esisterebbe vita. Io sono il colore dell'erba, degli alberi e delle praterie infinite. Rappresento la vita stessa, la primavera e la speranza.
»
Il Blu lo interruppe con decisione:
«
Tu guardi solo la terra, troppo preso da ciò che ti circonda. Alza lo sguardo! Nel cielo sconfinato e nei mari profondi mi troverai. Io sono il colore dell'infinito che abbraccia l'universo. L'acqua è la base della vita, il cielo dona pace e serenità. Senza di me, non potreste esistere.
»
Il Giallo intervenne con allegria:
«
Siete troppo seri! Il mondo ha bisogno di luce e gioia. Io sono il colore che porta il sorriso: i campi di grano, i girasoli, le stelle e il sole stesso brillano del mio splendore. Io rappresento energia, calore e felicità.
»
Timidamente parlò l'Arancione:
«
Io do vita e salute: sono il colore delle carote, delle zucche, delle arance, e dove appaio porto vitamine e benessere. Non sono sempre presente, ma quando coloro il cielo all'alba o al tramonto, la mia bellezza è tale che nessuno pensa a voi altri...
»
Il Rosso, impetuoso e sicuro di sé, lo interruppe bruscamente:
«
State ancora discutendo? Non vi rendete conto che io rappresento la vita stessa? Io sono il colore del sangue, che scorre nelle vene. Sono il colore del pericolo, del coraggio, dei martiri e degli eroi. Mi vestono i papaveri e i gelsomini, e ovunque io sia divento il centro dell'attenzione: sono passione e amore!
»
Mentre il Rosso alzava la voce, avanzò con calma solenne il Viola:
«
Io non ho bisogno di difendermi. La mia presenza impone rispetto. Rappresento la regalità e l'autorità: re, principi e uomini di chiesa indossano il mio colore. Io sono il simbolo del sacro, del mistero e della dignità.
»
Infine parlò l'Indaco, con voce pacata ma ferma:
«
Io sono il colore del silenzio e della riflessione. Rappresento il crepuscolo e le acque profonde. Voi tutti avete bisogno di me per trovare equilibrio, per pregare, per invocare la pace.
»
E così i colori continuarono a litigare,
ciascuno
convinto della propria superiorità. Le voci si fecero sempre più forti, finché un lampo squarciò il cielo e un tuono fragoroso, seguito da una pioggia violenta, li fece tremare di paura. Atterriti, si strinsero l'uno all'altro per cercare conforto.
Fu allora che la Pioggia parlò con voce decisa:
«
Sciocchi colori! Perché litigate su chi sia il più grande? Non sapete che ognuno di voi è stato creato con uno scopo unico e speciale? Unitevi! Tenetevi per mano e seguite me.
»
I colori fecero pace e si presero per mano. La Pioggia continuò:
«
D'ora in poi, ogni volta che cadrò dal cielo, vi distenderete insieme in un grande arco di luce. Così ricorderete agli uomini che la diversità è una ricchezza da custodire. Uniti, potete creare qualcosa di meraviglioso e portare pace tra gli esseri umani.
»
Morale
Ognuno di noi è unico e importante. Cercare di dimostrare di essere superiori porta solo conflitti e divisioni. È soltanto attraverso la comprensione e la cooperazione che possiamo vivere in armonia.
Da:
La vera storia dell'arcobaleno
Vi dico addio e dico a
ciascuno
di voi: siate felici. Ve lo siete meritato, vi siete meritati felicità e tranquillità . Buon anno e buon secolo
Boris Yeltsin
Frasi di Boris Eltsin
I miei occhi e il cuore son venuti a patti
|
ed or
ciascuno
all'altro il suo ben riversa:
|
se i miei occhi son desiosi di uno sguardo,
|
o il cuore innamorato si distrugge di sospiri,
|
gli occhi allor festeggian l'effigie del mio amore
|
e al fantastico banchetto invitano il mio cuore;
|
un'altra volta gli occhi son ospiti del cuore
|
che a lor partecipa il suo pensier d'amore.
|
Così, per la tua immagine o per il mio amore,
|
anche se lontano sei sempre in me presente;
|
perché non puoi andare oltre i miei pensieri
|
e sempre io son con loro ed essi son con te;
|
o se essi dormono, in me la tua visione
|
desta il cuore mio a delizia sua e degli occhi.
William Shakespeare
Titolo della poesia:
Sonetto 47
Frasi di William Shakespeare
Credo che raramente si sia riscontrata un'epoca tanto materialistica come quella in cui viviamo,
ciascuno
teso verso i propri interessi e sordo a richiami di qualsiasi tipo.
Eleonora Giorgi
Frasi di Eleonora Giorgi
Poi c'è Federico Fellini, un'enorme fonte di ispirazione. Dei suoi film mi piacciono La strada e Otto e mezzo. No, in realtà mi piacciono tutti, sempre per lo stesso motivo: il mondo, i personaggi, l'atmosfera e questo sottofondo, inafferrabile, che affiora in
ciascuno
di essi.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Personalmente, credo che l'intuito si possa affinare e dilatare con la meditazione, immergendosi nel Sé. C'è un oceano di coscienza in
ciascuno
di noi, un oceano di soluzioni. Quando t'immergi in quest'oceano, nella coscienza, lo ravvivi.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Mi piace il motto "il mondo è come sei". Credo che valga anche per i film: sono come sei. Ecco perché ogni proiezione è diversa, sebbene le inquadrature rimangano sempre le stesse.
[...]
La differenza talvolta è impercettibile, ma c'è. Dipende dal pubblico. C'è un filo rosso che lega in modo circolare il pubblico al film e viceversa.
Ciascuno
guarda, riflette, prova emozioni e riesce a trovare una propria interpretazione dei fatti. Probabilmente diversa da quella che ha attratto me. Quindi non puoi sapere che effetto avrà sulle persone. Ma se pensassi al possibile effetto, o all'eventualità che potrebbe offendere qualcuno o provocare questo o quell'altro, allora dovresti smettere di fare cinema. Fai semplicemente ciò da cui ti senti attratto, senza sapere mai che cosa accadrà.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
L'amore è un discorso nel quale
ciascuno
si fa dire dall'altro ciò che è.
Emile Rousseau
Dal film:
La gaia scienza
Scheda film e trama
Frasi del film
Ciascuno
è libero a modo suo.
Massimo Biondi
Massimo Biondi
E' improbabile che le persone insignificanti siano assassinate. Si uccide per denaro, per paura o per amore.
Ciascuno
decide qual è il suo movente, ma deve esserci un presupposto.
Agatha Christie
Cit. da
Assassinio a Venezia
Frasi di Agatha Christie
Quella notte Michail mi disse che secondo lui la vita concede a
ciascuno
di noi rari momenti di pura felicità. A volte, solo pochi giorni o settimane. A volte, anni. Tutto dipende dalla fortuna. Il ricordo di quei momenti non ci abbandona mai e si trasforma in un paese della memoria a cui cerchiamo inutilmente di fare ritorno per il resto della vita.
Carlos Ruiz Zafón
Cit. da
Marina
Frasi di Carlos Ruiz Zafón
In un mondo di luci e ombre,
ciascuno
di noi doveva trovare la propria strada.
Carlos Ruiz Zafón
Cit. da
Le luci di settembre
Frasi di Carlos Ruiz Zafón
Vede, Ferreri, io sono socialista e, come dicono i socialisti, "a
ciascuno
secondo i suoi bisogni". Ora, io ho bisogno della macchina e questi no, loro no! Ma lo sa cosa perdo io, oggi?
[...]
Attraverso l'Eminenza, io imbarcavo il Vaticano per l'affare dell'Italvernici, che vogliono chiudermi per via dell'inquinamento. Ora, se il Vaticano ci sta, la fabbrica non chiude e gli operai non perdono il posto. Lo vede, che sono socialista io?
Avvocato De Benedetti
Dal film:
L'ingorgo
Scheda film e trama
Frasi del film
Jean Valjean
: Ancora alzata sorella? Dovete riposarvi.
Suor Simplicia
: I malati hanno bisogno di cure.
Jean Valjean
: Sì, ma la vostra salute è più preziosa di quella loro.
Suor Simplicia
: Non davanti a Dio. Per Lui la vita di
ciascuno
di noi ha lo stesso valore.
Dal film:
I miserabili (1948)
Scheda film e trama
Frasi del film
Se la vita nazionale diventa così perfetta da governarsi da sé, non occorre più nessuna rappresentanza. Si ha allora una condizione di illuminata anarchia. In tal caso
ciascuno
è governante di sé stesso e si governa in modo da non molestare mai il vicino. Perciò, nello Stato ideale non vi è potere politico perché non vi è Stato.
Gandhi
Frasi di Mahatma Gandhi
Penso che avesse bisogno di essere amata. Di amare no: non era nella sua natura. A
ciascuno
la sua specialità.
Amélie Nothomb
Cit. da
Sabotaggio d'amore
Frasi di Amélie Nothomb
Così
ciascuno
avrà ucciso l'altro con l'arma che gli era più congeniale.
Amélie Nothomb
Cit. da
Diario di Rondine
Frasi di Amélie Nothomb
Ciascuno
uccide in conformità alla musica che ascolta: in Arancia Meccanica l'omicidio raggiunge l'estasi della Nona, quella gioia quasi opprimente; io invece uccidevo con l'efficacia ipnotica dei Radiohead.
Amélie Nothomb
Cit. da
Diario di Rondine
Frasi di Amélie Nothomb
Ti svegli al buio nella più assoluta incoscienza. Dove sono, che cosa è successo? Per un istante la memoria è cancellata. Non capisci più se sei un bambino o un adulto, un uomo o una donna, colpevole o innocente. Le tenebre sono quelle della notte o di una prigione?
Capisci solo una cosa, e tanto più intensamente dal momento che è il tuo unico bagaglio: sei vivo. Più di così non lo sei mai stato: sei vivo e basta. In che consiste la vita all'interno di questa frazione di secondo in cui hai il raro privilegio di non avere identità?
In questo: hai paura.
Non c'è libertà più grande di questa breve amnesia del risveglio. Sei un neonato che conosce il linguaggio. Puoi assegnare un vocabolo alla scoperta senza nome della nostra nascita: sei scaraventato nel terrore della vita.
Durante questo intervallo di pura angoscia, non ti ricordi nemmeno che al risveglio è possibile che si verifichino simili fenomeni. Ti alzi, cerchi la porta, ti senti smarrito come in albergo.
E poi i ricordi reintegrano il corpo in un baleno restituendogli quanto gli fa da anima. Ti senti rassicurato e deluso: dunque sei questo, dunque sei solo questo.
Subito ritrovi la geografia della tua prigione. La mia stanza sfocia nel lavabo, dove mi inondo d'acqua gelata. Cosa cerchi di sfregarti via dal volto, con tutta quell'energia e quel freddo?
Poi riparte il tran tran. A
ciascuno
il suo: caffè-sigaretta, tè-toast o cane-guinzaglio, il percorso di tutti è organizzato in modo che si abbia meno paura possibile.
In realtà, passiamo il nostro tempo a lottare contro il terrore della vita. Per sfuggirgli, inventiamo definizioni: mi chiamo tizio, sgobbo per conto di caio, il mio lavoro consiste nel fare questo e quello.
Sotterranea, l'angoscia avanza con il suo lavoro di trincea. La sua voce non si può completamente imbavagliare. Credi di chiamarti tizio, che il tuo lavoro consista nel fare questo e quello ma al risveglio niente di tutto ciò esisteva. E può darsi che davvero non esista.
Amélie Nothomb
Cit. da
Diario di Rondine
‐ Incipit
Frasi di Amélie Nothomb
Abbassate le saracinesche sul passato e sul futuro. Vivete in compartimenti stagni di ventiquattr'ore
ciascuno
.
Dale Carnegie
Frasi di Dale Carnegie
All'ultimo anno capita di scrivere lettere di presentazione per studenti che vogliono iscriversi nelle università straniere. Sono casi rari che costringono all'essenziale: che cosa posso dire di un ragazzo per descriverne l'unicità? Che cosa so veramente di lui dopo anni insieme? Scrivere queste lettere mi mette alla prova, ma è utile per capire se mi sono ridotto ad assegnare voti o se ho contribuito a un'opera più ampia, di cui i voti sono parte: mettere un ragazzo in condizioni di andare a cercare nel mondo ciò che gli serve a incarnare la propria vocazione. Educare è rendere autonomi, svegliare il maestro interiore dell'altro: quella voce, o vocazione, spinge a portare a compimento, per una vita intera, la chiamata che
ciascuno
di noi ha, o meglio, che
ciascuno
di noi è. In queste lettere bisogna infatti dipingere un ritratto completo dello studente che va dall'impegno scolastico a quello sociale, dalle attitudini accademiche a quelle relazionali. La lettera dovrebbe quindi poter rispondere alla domanda: che cosa sta venendo alla luce? Che cosa è venuto a portare al mondo che può portare solo lui? E non per affermarsi sul mondo e dominarlo, ma per restituire ciò che già appartiene al mondo: i talenti che
ciascuno
di noi ha sono per gli altri e non c'è nessuno che ne sia privo. Un ragazzo, a fine anno, preferirebbe questa lettera ai numeri? Essere raccontato più che contato?
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Corriere.it, "Ultimo banco", 30 ottobre 2023
Frasi di Alessandro D'Avenia
Tra i libri di Pavese, quello che mi ha commosso di più e ho letto e riletto più volte è proprio Il mestiere di vivere. Del resto, ho conosciuto troppo bene Pavese, e non ho bisogno di leggerlo e sfogliarlo per conoscerlo a fondo. Non siamo stati compagni di liceo perché lui aveva un anno di più. Ma io ho fatto parte del gruppetto di allievi del D'Azeglio, che si riunivano intorno ad Augusto Monti, dopo l'uscita dal liceo e negli anni universitari, per prepararci a diventare "uomini di lettere",
ciascuno
nel campo di studi da lui preferito. Come è stato raccontato altre volte, le riunioni avvenivano ogni mercoledì nel pomeriggio, in un piccolo caffé di una breve via torinese vicino alla stazione. Sono gli anni in cui i più precoci, Ginzburg, Mila e, appunto, Pavese, fanno le loro prime prove di scrittura su riviste come "Il Baretti" e "La Cultura", pre-einaudiana ed einaudiana. Ebbi per qualche tempo con Pavese un rapporto personale, perché, entrato all'Università, avevo cominciato a prendere lezioni d'inglese insieme con mio fratello.
Norberto Bobbio
Frasi di Norberto Bobbio
Spesso mi sono stupito di come
ciascuno
, pur amando se stesso più di ogni altra cosa, tenga in minor conto l'opinione che ha di se stesso di quella degli altri. (XII, 4; 2008)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Colui che è abbagliato dalla fama che può lasciare dopo la morte non pensa che
ciascuno
di quelli che si ricorderanno di lui morrà alla sua volta e che altrettanto arriverà ai loro successori nella vita finché non si estinguerà quella fama tutta intiera, dopo essere passata attraverso alcuni esseri, la cui vita appena cominciata è destinata ad estinguersi. (IV, 19)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
L'esortazione alla happiness, in cui il direttore di sanatorio, scienziato e uomo di mondo, concorda coi nervosi capipropaganda dell'industria dei divertimenti, fa pensare al padre furente che tuona contro i figlioletti perché non gli corrono incontro festosi per le scale quando torna di cattivo umore dall'ufficio. Appartiene al meccanismo dell'oppressione vietare la conoscenza del dolore che produce, e una via diretta conduce dal vangelo della gioia alla costruzione di campi di sterminio in Polonia, abbastanza lontano perché
ciascuno
dei Volksgenossen possa persuadersi di non udire le grida. Questo è lo schema dell'intatta capacità di godere. Chi lo denuncia avrà, dallo psicoanalista, la conferma di essere afflitto da un complesso edipico.
Theodor W. Adorno
Cit. da
Minima moralia. Meditazioni della vita offesa
Frasi di Theodor W. Adorno
Neal
: Lei chi è, mi scusi?
O.W. Grant
: O.W. sta per One Wish, un desiderio. È questo che faccio, esaudisco i desideri, uno
ciascuno
. Il tuo era più interessante di molti altri, domanda e risposta. Significa pensiero, e non capriccio... Eh, è quello che succede più spesso... "dammi dammi questo, dammi quello"... Di solito mi chiedono soldi, sesso o una vita agiata, quel che decido... eh, dipende dal mio umore.
Dal film:
Interstate 60
Scheda film e trama
Frasi del film
Quincy
: Le leggende di tutte le maggiori culture, tranne quella americana, si richiamano a personaggi il cui compito è esaudire i desideri. Gli arabi hanno i geni, gli irlandesi hanno gli gnomi, i cinesi hanno draghi e scimmie, gli europei hanno le fate e gli spiriti del bosco. E noi, chi abbiamo?
Zack
: Ehm... Babbo Natale?
Quincy
: Lui porta i regali, non esaudisce i desideri...
Zack
: Satana esaudisce i desideri!
Quincy
: Satana è precedente alla cultura americana! E poi non esaudisce i desideri, fa i patti.
Zack
: Ok, hai vinto, mi arrendo... Chi abbiamo noi?
Quincy
: Nessuno! Questa è la mia tesi, la nostra cultura è la sola a non avere una mitologia di questo tipo, e posto il fatto di...
Tolbert
: E invece ti sbagli, amico!
Quincy
: Prego?
Tolbert
: C'è una persona in America che esaudisce i desideri. Ma solo uno
ciascuno
.
Quincy
: E... chi è questo mago?
Tolbert
: O.W. Grant. Si fa chiamare così, ma ha molti altri nomi. È uno sfuggente figlio di puttana, sarebbe più facile trovare un genio.
Quincy
: Non abbiamo mai sentito parlare di questo... O.W. Grant...
Tolbert
: Non ne avete mai sentito parlare perché l'America è un Paese più giovane dell'Irlanda o dell'Arabia, pochi hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
Zack
: Mi faccia indovinare... Lei sì!
Tolbert
: L'ho incontrato sulla Stalale 60. Per puro caso, ma non sono le persone a trovare lui, è lui a trovare loro. Si presenta all'improvviso e tu non capisci chi sia o cosa faccia e cos'abbia intenzione di fare, prima prende confidenza, poi fa dei trucchi, perché è il suo modo di fare, ma a volte... se gli vai a genio, gioca a viso aperto. Si dice che suo padre fosse uno gnomo giunto qui con gli irlandesi... Ora, è vero che i nani sono dei gran donnaioli... ma questo gnomo mi va a mettere incinta un'indiana cheyenne! I cheyenne furono privati della loro terra e si ritrovarono con un bastardo nomade immortale con poteri magici.
Zack
: Statale 60, ha detto?
Quincy
: Allora, come è fatto questo O.W. Grant?
Tolbert
: Cravattino rosso. E fuma una pipa fatta a forma di testa di scimmia. Faresti meglio, figliolo, a buttar giù la tua tesi senza citare O.W... Forse preferisce che la gente non venga a sapere di lui.
Quincy
: Giusto!
Tolbert
: Buonanotte!
Zack
: Quincy, guarda un po' qui... Non c'è nessuna Statale 60... C'è la 65, la 64, la 66... e la 69. Nessuna 60.
Quincy
: Cavolo... Ma cos'è questa, la notte dei racconta balle? Uno che fuma una pipa a forma di testa di scimmia ed esaudisce desideri... Grandioso!
Dal film:
Interstate 60
Scheda film e trama
Frasi del film
Per tutta la vita la signorina Elizabeth Dwarris aveva messo a dura prova il suo prossimo. Donna facoltosa, tiranneggiava un ampio stuolo di cugini indigeni, utilizzando il suo bilancio patrimoniale come gli scorpioni di Roboamo per castigarli severamente; e, come molte altre pie creature, rendeva a
ciascuno
la vita eccessivamente misera per il bene della sua anima. Nutrita durante la giovinezza dai precetti evangelici, insisteva sul fatto che i parenti dovessero cercare la salvezza secondo il suo modo di vedere le cose, e con lingua affilata e amare beffe faceva proprio il compito costante di persuaderli della loro estrema dignità. Organizzava le vite come le pareva, e si premurava non solo di ordinare gli usi e i costumi, ma anche i pensieri reconditi di quelli che le stavano intorno; il Giudizio Universale non poteva più far paura a chiunque avesse affrontato il suo esame minuzioso.
William Somerset Maugham
Cit. da
La giostra
‐ Incipit
Frasi di William Somerset Maugham
L'amore infinito di Dio per
ciascuno
di noi si manifesta in modo pieno in Gesù Cristo. In Lui si trova la gioia che cerchiamo.
Papa Benedetto XVI
Cit. da
Messaggio per la XXVII GMG
Frasi di Papa Benedetto XVI
Il progresso tecnico ci ha offerto possibilità inedite di interazione tra uomini e tra popolazioni, ma la globalizzazione di queste relazioni sarà positiva e farà crescere il mondo in umanità solo se sarà fondata non sul materialismo ma sull'amore, l'unica realtà capace di colmare il cuore di
ciascuno
e di unire le persone.
[Messaggio per la XXVIII GMG]
Papa Benedetto XVI
Frasi di Papa Benedetto XVI
Non disprezzate la sensibilità di nessuno. La sensibilità è il genio di
ciascuno
di noi.
[XII, 18]
Charles Baudelaire
Cit. da
Diari intimi
Frasi di Charles Baudelaire
Ciascuno
deve stare al suo posto: la polizia a reprimere, la magistratura a condannare, la stampa a persuadere la gente a pensarla come vogliamo noi, e tutti in fondo stanno facendo il loro dovere. Sono gli operai che non stanno al gioco. Non lavorano abbastanza, se ne fregano. Vogliono sempre soldi. Non riusciamo a rialzare la produzione, questo è il vero guaio. Che cosa vuole che conti di fronte a tutto questo l'innocenza o la colpevolezza di un qualsiasi Mario Boni?
[a Bizanti]
Ing. Montelli
Dal film:
Sbatti il mostro in prima pagina
Scheda film e trama
Frasi del film
La democrazia maggioritaria, che attribuisce al popolo il potere di scelta del governo, togliendolo sia ai partiti sia al Parlamento, finisce inesorabilmente per produrre due effetti: rafforzare l'esecutivo rispetto al legislativo e diminuire il pluralismo. È a questi effetti – e agli inconvenienti che possono produrre – che occorre quindi guardare, chiedendosi che cosa possa temperare l'uno e l'altro.
Per temperare un esecutivo forte, non c'è altro rimedio che un'investitura popolare separata del Parlamento e del governo. Solo se il governo non è figlio del Parlamento, questo gli si potrà opporre. Per moderare l'accentramento dei poteri in un corpo unico, non c'è altro che decentrare, deconcentrare, specializzare i poteri pubblici, dando a
ciascuno
di essi un campo o un'area di azione, sottraendo – dove possibile – la loro investitura al corpo politico e affidandola a custodi separati.
Sabino Cassese
Frasi di Sabino Cassese
[Sui popoli della Sicilia]
Già in tempi lontani fu sede di popoli, ed ecco il complessivo registro delle genti che ospitò. L'insediamento umano più antico che la tradizione ricordi fu quello dei Ciclopi e dei Lestrigoni, che occuparono una fascia limitata del paese. Ma sul loro ceppo non posso pronunciarmi, né sulla loro terra d'origine o su quale zona del mondo abbiano poi scelto per emigrarvi. Si stia contenti delle memorie poetiche e dell'opinione che
ciascuno
, chi da una fonte, chi da un'altra, ha concepito su quelle genti. Subito dopo quelli devono essersi stabiliti sull'isola i Sicani. Costoro anzi, a quanto affermano, avrebbero preceduto i Ciclopi e i Lestrigoni in quanto originari della Sicilia. Ma la verità storica fa giustizia di queste fantasie: erano Iberi, e in Iberia avevano dimora, lungo il corso del Sicano, donde i Liguri li costrinsero ad allontanarsi. Per opera loro l'isola finì col mutare il primitivo nome di Trinacria in quello di Sicania. Nel nostro tempo i Sicani sono ancora stanziati nella zona occidentale della Sicilia. Quando Ilio crollò, un drappello di Troiani fuggitivi, sgusciati dalla rete della flotta Achea, approdarono alle spiagge della Sicilia e fissarono il proprio domicilio a fianco dei Sicani. Le due genti furono designate con il nome comune di Elimi, e i loro centri urbani furono noti come Erice e Segesta. S'aggiunse più tardi e prese sede in quei luoghi anche un nucleo di Focesi che rientrando da Troia fu travolto in quell'epoca da una tempesta e, dopo aver toccato le coste della Libia, di là concluse finalmente la sua corsa in terra di Sicilia.
[Libro VI-II]
Tucidide
Cit. da
La guerra del Peloponneso
Frasi di Tucidide
Il peso è come l'attributo, sta a
ciascuno
di noi assegnare il valore.
Andrea Speziali
Andrea Speziali
C'è un Dio in
ciascuno
di noi, di quel buono che c'è basta espanderlo all'infinito per irradiare questo mondo.
Andrea Speziali
Andrea Speziali
Francesca aveva 15 anni quando venne da me impaurita sussurrando "Papà ti devo dire una cosa". Le chiesi: "Che c'è? Sei drogata? Ti sei innamorata di un assassino? No? Allora vaf..., mi hai fatto prendere un colpo". L'ho sempre saputo, e non ci ho mai badato. Trent'anni fa, sono stato un anticipatore. Credo che l'amore sia universale e
ciascuno
possa fare le sue scelte. Ho accompagnato Francesca tre volte ad Amsterdam per la fecondazione assistita; alla fine sono arrivate due gemelline che oggi hanno 9 anni. So che lei l'ha fatto per me, perché voleva farmi diventare nonno. Poi anche Carolina ha avuto due figlie. Per tutte e quattro, sono un nonno che gioca tanto.
Roberto Vecchioni
Cit. da
26 aprile 2022, intervista
Frasi di Roberto Vecchioni
E non credere che gli effetti di questi dèi terrestri siano casuali, o Asclepio. Gli dèi celesti abitano le altezze del cielo,
ciascuno
tenendo e conservando il rango che gli è stato assegnato. Ma qui in basso i nostri dèi si occupano ad uno ad uno di determinate cose, e, come per mezzo di una parentela ispirata ad amore, predicono alcuni eventi futuri mediante sorti e divinazioni ed altri ne prevedono, assistendo gli uomini, in una certa misura, con questi loro interventi,
ciascuno
nel suo modo.
Ermete Trismegisto
Cit. da
Asclepio
Frasi di Ermete Trismegisto
Rimanere se stessi in un mondo che giorno e notte si adopera per trasformare
ciascuno
di noi in un essere qualsiasi. Vuol dire combattere la battaglia più dura della vita.
Romano Battaglia
Cit. da
Sulla riva dei nostri pensieri
Frasi di Romano Battaglia
Bisogna sempre aspettare che ciò che si desidera si realizzi. La speranza è come una sorgente luminosa che, posta dinnanzi a tanti specchi, rifrange la sua luce in mille altre luci, si riflette in altrettante speranze quanti sono i desideri e i sogni che
ciascuno
ha di sé. La strada è lunga e porta a mille soli.
Romano Battaglia
Cit. da
La strada di Sin
Frasi di Romano Battaglia
Noi abbiamo parlato di maschi e femmine per secoli ed è vero, i maschi e le femmine ci sono, ma non è che ci sia un territorio che definisca cosa è maschile e cosa è femminile a tutti i costi. Dobbiamo liberare il femminile e il maschile che abitano in
ciascuno
di noi, questi concetti devono mischiarsi, scoprirsi, rinnovarsi e trasformarsi insieme. Così nasce una società che ha l'impronta di entrambi i sessi e non si basa su un semplice schema simmetrico, su una semantica ideologica maschio/femmina che ci siamo creati nel nostro cervello.
Francesca Fialdini
Cit. da
26 ottobre 2020
Frasi di Francesca Fialdini
Recuperare la verità storica dei fatti è impossibile. Non solo perché la memoria di ogni uomo ha diversa estensione, ma perché ciò che attrae l'attenzione di uno sfugge a quella dell'altro. Anche ammettendo la buona fede di ognuno,
ciascuno
ricorda quanto ha attratto la sua attenzione, non ciò che è passato realmente sotto il suo sguardo.
Valerio Massimo Manfredi
Cit. da
Idi di marzo
Frasi di Valerio Massimo Manfredi
Ciascuno
nei propri affari è il suo migliore amico.
Pierre Corneille
Cit. da
Melita, 1629
Frasi di Pierre Corneille
Gli attributi di possesso dovrebbero essere vietati per le persone. Quando sento dire "mia moglie", "mio figlio" sono sempre a disagio.
[...]
C'è qualcosa di bugiardo e di leggermente violento in quei "mio". Come una impercettibile sopraffazione. Un furto di identità. Nessuno è di nessuno, penso. Tutti, volendo, invece, di
ciascuno
.
Concita De Gregorio
Cit. da
Mi sa che fuori è primavera
Frasi di Concita De Gregorio
C'è poi il tema del web, e della tv. Grillo è nemico della televisione, strumento dell'apparato corrotto e simulacro del potere da abbattere. È sulla tv che Berlusconi ha costruito la sua fortuna, politica e non. Ma è già il passato, quello. Ora c'è il web. Gli eletti del 5 Stelle non sono autorizzati ad andare in tv, pena anatema del leader. I giornali si accigliano e annoverano anche questo come folklore. Ma c'è qualcosa di interessante invece che varrebbe la pena osservare. Il web può essere usato come un manganello,
ciascuno
lo sa. Ci può essere un uso dispotico del mezzo per eccellenza democratico. La rabbia, sul web, monta come una schiuma. È una rabbia debole, è vero. Ma al momento del voto può tradursi in consenso e determinare le sorti di un Paese. In fondo è un elettore su dieci che decide, oggi, chi governa. Poi quel 10 per cento decide per tutti. Davvero conviene prestare attenzione a cosa succede fuori dalla trincea della vecchia politica, perché se non è oggi sarà domani ma quel che di decisivo accade è lì che sta accadendo. E duole dirlo, è comprensibile: è difficile dirlo ma la rabbia ha le sue ragioni.
Concita De Gregorio
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Io vi maledico
Frasi di Concita De Gregorio
Care concittadine e cari concittadini, siamo pronti ad accogliere il nuovo anno, ed è un momento di speranza.
Guardiamo avanti, sapendo che il destino dell'Italia dipende anche da
ciascuno
di noi.
Tante volte abbiamo parlato di una nuova stagione dei doveri.
Tante volte, soprattutto negli ultimi tempi, abbiamo sottolineato che dalle difficoltà si esce soltanto se ognuno accetta di fare fino in fondo la parte propria.
Se guardo al cammino che abbiamo fatto insieme in questi sette anni nutro fiducia.
L'Italia crescerà. E lo farà quanto più avrà coscienza del comune destino del nostro popolo, e dei popoli europei.
Buon anno a tutti voi! E alla nostra Italia!
[Dal discorso di fine anno, 31 dicembre 2021]
Sergio Mattarella
Frasi di Sergio Mattarella
Il tifo è una forma d'amore assai strana. Mamma, papà, fratelli e sorelle, quelle meravigliose presenze della nostra vita che orribilmente chiamiamo «partner», ecco, li si ama più o meno tutti con lo stesso metodo. Non nello stesso modo ma con lo stesso metodo sì.
La squadra di calcio no,
ciascuno
la ama con un metodo tutto suo perché il tifo è più complicato dell'amore.
Tommaso Labate
Cit. da
Interista social club
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Frasi di Tommaso Labate
Conosco cento modi d'amare, e
ciascuno
di essi fa soffrire l'amato.
Agatha Christie
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Addio, miss Marple
Frasi di Agatha Christie
C'era una volta un villaggio ai piedi di un castello. Una bella mattina tutti gli abitanti del villaggio vennero svegliati dalla voce dell'araldo del castellano, giunto nella piazza centrale per leggere un proclama.
"Il nostro signore beneamato invita tutti i suoi buoni fedeli sudditi a partecipare alla festa del suo compleanno!
Ognuno riceverà una piacevole sorpresa.
Il nostro signore domanda però a tutti un piccolo favore: chi parteciperà alla festa abbia la gentilezza di portare un po' d'acqua per riempire la riserva del castello, che è vuota."
L'araldo ripeté il proclama per tre volte, poi assieme alle guardie che lo scortavano ritornò al castello.
Nel villaggio si iniziò a mormorare e scoppiarono i commenti più diversi.
"E' il solito tiranno! Ha abbastanza servitori per farsi riempire il serbatoio. Io andrò alla festa portando un bicchiere d'acqua, e sarà abbastanza!"
"Ma no! E' sempre stato buono e generoso! Io ne porterò un barile!"
- rispose un altro.
"Io un ditale!"
"Io una botte!"
- ribatterono altri.
Il mattino della festa si vide uno strano corteo salire al castello.
Alcuni spingevano con tutte le loro forze grossi barili, altri ansimavano portando grossi secchi colmi d'acqua.
Altri ancora, sbeffeggiando i compagni di strada affannati, portavano piccole caraffe o bicchierini su vassoi.
La processione arrivò finalmente al castello ed entrò nel cortile.
Ognuno degli ospiti in modo ordinato vuotava il proprio recipiente nella grande vasca, poi lo posava in un angolo e infine si avviava pieno di allegria e curiosità verso la sala del banchetto.
C'erano arrosti e vino in abbondanza. Le danze ed i canti si succedettero, finché verso sera la festa al castello finì. Il signore del castello allora ringraziò tutti con parole gentili e si ritirò nei suoi appartamenti.
"E la sorpresa promessa a ognuno?!"
- brontolarono alcuni, con disappunto e delusione.
Altri invece dimostravano una gioia soddisfatta:
"Il nostro signore ci ha regalato la più magnifica delle feste!"
Prima di ripartire verso il villaggio,
ciascuno
passò a riprendere il proprio recipiente.
Esplosero allora delle grida che si intensificarono rapidamente.
Esclamazioni di gioia e di rabbia si alternavano tra i partecipanti.
I recipienti erano stati riempiti fino all'orlo di monete d'oro!
"Ah, se avessi portato più acqua!"
- esclamarono in molti.
Da:
La festa al castello
Come nei puzzle... può darsi che
ciascuno
di voi abbia in mano un pezzetto del quadro che, isolato, non significa nulla ma, quando viene unito agli altri, può dare una visione completa se non dell'intero quadro, almeno di una sua parte.
Agatha Christie
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La serie infernale
Frasi di Agatha Christie
Sant'Angela, per la tua disponibilità all'azione dello Spirito Santo, hai contribuito all'avvento del Regno di Dio nel mondo e alla riforma della Chiesa. Che il Santo Spirito trovi in
ciascuno
di noi questa stessa disponibilità a lavorare con generosità ove il Signore vorrà inviarlo a cantare la sua gloria e ad aiutare i fratelli. Amen
Sant'Angela Merici
Frasi di Sant'Angela Merici
Sono favorevole ad aiutare la prosperità di tutti i paesi perché, quando siamo tutti prosperi, il commercio di
ciascuno
diventa più prezioso per l'altro.
[I am in favor of helping the prosperity of all countries because, when we are all prosperous, the trade of each becomes more valuable to the other.]
William Howard Taft
Frasi di William Howard Taft
«Marchese - disse il cavaliere, arrossendo come un tizzone sul quale si soffi, avendo egli un'anima di colombo e temendo sempre di dire cose stolte - i vostri cavalli sono certo figli del sole. Dall'alba al crepuscolo, a mano a mano che avanzano pascolando, descrivono ogni giorno lo stesso cerchio. Da lungi sapevo l'ora guardando il punto dove si trovavano». «Io - disse il più giovane della compagnia - li credevo figli delle maree. La prima volta che venni qui, camminavo svelto, sentendo che si spostavano sopravanzandomi alle spalle come una marea crescente...». «Il Fuoco e l'Acqua - mormorò il gran sacerdote, con venerazione -.
Ciascuno
di noi dice bene: sono figli del sole e delle maree».
[Citato in Elémire Zolla, Archetipi, a cura di Grazia Marchianò, Marsilio, Venezia, 2016, p. 283]
Henry de Montherlant
Cit. da
I bestiari
Frasi di Henry de Montherlant
Il direttore del teatro: Ma signor Direttore, scusi, le pare che si possa tenere qua il pubblico a comizio?
Il capocomico: E che vuole da me? Faccia sgombrare!
L'amministratore: Tanto, lo spettacolo non può più seguitare: gli attori se ne sono andati.
Il capocomico: E dunque, si rivolge a me? Faccia mettere un avviso: e mandi via la gente.
Il direttore del teatro: Ma sarà rimasto pubblico in teatro!
Il capocomico: E va bene! Per il pubblico rimasto in teatro, m'affaccerò io adesso dal sipario a licenziarlo con due parole!
Il direttore del teatro: Sì, sì, vada, vada allora, signor Direttore!
E mentre il Capocomico s'avvierà verso la porticina del palcoscenico:
Via, via, signori, sgombrino, sgombrino per piacere: lo spettacolo è terminato.
Cala la tela e, appena calata, il Capocomico ne scosterà una banda per presentarsi alla ribalta.
Il capocomico: Sono dolente d'annunziare al pubblico che per gli spiacevoli incidenti accaduti alla fine del secondo atto, la rappresentazione del terzo non potrà più aver luogo.
Luigi Pirandello
Cit. da
Ciascuno
a suo modo
Frasi di Luigi Pirandello
Siamo nell'antico palazzo della nobile signora Donna Livia Palegari nell'ora del ricevimento, che sta per finire. Si vedrà in fondo, attraverso tre arcate e due colonne, un ricchissimo salone molto illuminato e con molti invitati, signori e signore. Sul davanti, meno illuminato, vedremo un salotto, piuttosto cupo, tutto damascato, adorno di pregiatissime tele, la maggior parte di soggetto sacro; cosicché ci sembrerà di trovarci nella cappella d'una chiesa, di cui quel salone in fondo, oltre le colonne, sia la navata: cappella sacra d'una chiesa profana. Questo salotto avrà appena una panca e qualche scranna per comodità di chi voglia ammirar le tele alle pareti. Nessun uscio. Ci verranno dal salone alcuni degli invitati, a due, a tre alla volta, per farsi, appartati, qualche confidenza, e, al levarsi della tela, ci troveremo un Vecchio Amico di casa e un Giovine sottile, che discorreranno tra loro.
Luigi Pirandello
Cit. da
Ciascuno
a suo modo ‐ Incipit
Frasi di Luigi Pirandello
Come ci sono i figli illegittimi, ci sono anche i pensieri bastardi!
Luigi Pirandello
Cit. da
Ciascuno
a suo modo
Frasi di Luigi Pirandello
Dal Ṛgveda alla Bhagavad Gītā si elabora un pensiero che non riconosce mai un soggetto singolo, ma presuppone al contrario un soggetto duale. Così è perché duale è la costituzione della mente: fatta di uno sguardo che percepisce (mangia) il mondo e di uno sguardo che contempla lo sguardo rivolto al mondo. La prima enunciazione di questo pensiero si ha con i due uccelli dell'inno 1, 164 del Ṛgveda: «Due uccelli, una coppia di amici, sono aggrappati allo stesso albero. Uno di loro mangia la dolce bacca del pippala; l'altro, senza mangiare, guarda». Non c'è rivelazione che vada oltre questa, nella sua elementarità. E il Ṛgveda la presenta con la limpidezza del suo linguaggio enigmatico. La costituzione duale della mente implica che in
ciascuno
di noi abitino e vivano perennemente i due uccelli: il Sé, ātman, e l'Io, aham.
Roberto Calasso
Cit. da
L'ardore
Frasi di Roberto Calasso
Dio conduce
ciascuno
per una via particolare: l'uno arriva più facilmente e più presto alla meta di un altro.
Edith Stein
Cit. da
La mistica della croce
Frasi di Edith Stein
Viviamo nella società che legge meno giornali in assoluto e che è, paradossalmente, più informata rispetto al passato, anche perché
ciascuno
, con internet in mano, è più o meno cosciente di essere informato. Poi, se lo sia, bene o male, è un'altra questione.
Tommaso Labate
Cit. da
medium.com, intervista, 24 luglio 2017
Frasi di Tommaso Labate
Quando i polli ebbero i denti
e la neve cadde nera
(bimbi state bene attenti)
c'era allora, c'era... c'era...
... un vecchio contadino che aveva tre figliuoli. Quando sentì vicina l'ora della morte li chiamò attorno al letto per l'estremo saluto.
– Figliuoli miei, io non son ricco, ma ho serbato per
ciascuno
di voi un talismano prezioso. A te, Cassandrino, che sei poeta e il più miserabile, lascio questa borsa logora: ogni volta che v'introdurrai la mano troverai cento scudi. A te, Sansonetto, che sei contadino e avrai da sfamare molti uomini, lascio questa tovaglia sgualcita: ti basterà distenderla in terra o sulla tavola, perché compaiano tante portate per quante persone tu voglia. A te, Oddo, che sei mercante e devi di continuo viaggiare, lascio questo mantello: ti basterà metterlo sulle spalle e reggerlo alle cocche delle estremità, con le braccia tese, per diventare invisibile e farti trasportare all'istante dove tu voglia.
Guido Gozzano
Cit. da
La danza degli gnomi e altre fiabe - I tre talismani ‐ Incipit
Frasi di Guido Gozzano
L'uomo che ha la fierezza di Farinata senza averne la dignità è Capaneo, uno dei sette re che assediarono Tebe, e quindi uno dei protagonisti della Tebaide di Stazio, il poeta amato da Dante. La storia prende origine dal mito di Edipo, e dai suoi delitti. Senza saperlo, Edipo uccide il padre Laio e sposa la madre Giocasta, da cui ha due gemelli: Eteocle e Polinice. Essendo nati nello stesso momento, entrambi possono vantare il diritto al trono: così si accordano per regnare a turno, un anno
ciascuno
. Quando Eteocle rifiuta di cedere il posto al fratello, Polinice guida una spedizione per riprendersi la città, alleato con altri sei re. E il primo a scalare le mura di Tebe è Capaneo. Stazio gli attribuisce parole coraggiose e sprezzanti: «La paura creò nel mondo gli dei»; «il mio dio è il coraggio». Capaneo sfida apertamente Dioniso ed Ercole, protettori dei Tebani. Ed esorta Zeus a mostrare il proprio volto, anziché limitarsi a spaventare le donnicciole con i tuoni; provocato, Zeus lo fulmina con la sua folgore.
Aldo Cazzullo
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A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia
Frasi di Aldo Cazzullo
Dei fatti non nascondo nulla. Poi sta a
ciascuno
interpretarli come crede.
Agatha Christie
Cit. da
L'assassinio di Roger Ackroyd
Frasi di Agatha Christie
La interrelazione tra i popoli del mondo fa sì che il nostro pianeta sia un villaggio.
[...]
La pandemia ha messo in evidenza che non si può pretendere l'isolamento di
ciascuno
per impedire l'immunità. Non si può prevedere, desiderare o pianificare la perfetta immunità. Occorre prevedere un certo rischio, sempre. Serve controllare il livello di immunizzazione il più possibile.
Nadia Urbinati
Cit. da
TEDx Talks, 2 novembre 2020
Frasi di Nadia Urbinati
Voglio scoprirvi un segreto della mia natura, che a quanto pare ignorate nel modo più assoluto. Sono convinto che in questo momento voi mi definiate un mostro di dissolutezza. Ebbene, ecco quello che voglio dire: se soltanto potesse avvenire, dico, che
ciascuno
uomo fosse obbligato a rivelare l'intimo fondo di sé stesso, ma in modo da non temere di dire non solo ciò che egli non direbbe mai agli altri uomini, non solo ciò che avrebbe paura di confessare ai suoi migliori amici, ma anche ciò che non osa confessare neppure a sé stesso, ebbene, in tal caso si spargerebbe nel mondo un tal fetore da soffocare tutti quanti. Ecco perché, detto fra parentesi, le nostre convenienze e leggi mondane sono tanto benefiche; c'è in esse un pensiero molto profondo, non dirò morale, ma semplicemente preservativo, comodo, il che importa certamente di più, giacché in sostanza la morale non è che una comodità, una cosa escogitata per rendere la vita più confortevole.
Fedor Dostoevskij
Cit. da
Umiliati e offesi
Frasi di Fëdor Dostoevskij
Si cerca di verificare tutto, e di non enfatizzare inutilmente gli aspetti cruenti delle notizie di cronaca nera, di non indugiare su particolari morbosi che non aggiungono nulla alla comprensione dei fatti, ma solleticano la curiosità dell'audience. Difficilmente le notizie sono positive, altrimenti non sarebbero notizie. Vanno valutate con cautela e affidate al buon senso del pubblico, cercando di fornire il maggior numero possibile di elementi perché
ciascuno
si faccia una propria idea.
Maria Rosaria De Medici
Cit. da
telegiornaliste.com, intervista, 17 settembre 2007
Frasi di Maria Rosaria De Medici
Diverse volte a settimana, uscendo sul portico mi imbattevo negli addetti alla manutenzione del parco - tutti dipendenti del National Park Service -, intenti a curare il Giardino delle rose. Erano uomini anziani, perlopiù, con l'uniforme verde e cachi cui talvolta abbinavano un cappello floscio per proteggersi dal sole o un voluminoso giaccone per resistere al gelo. Se non ero in ritardo, capitava che mi fermassi a complimentarmi per le nuove piante o a chiedere dei danni prodotti dal temporale della notte prima, per poi ascoltarli mentre mi parlavano del loro lavoro con pacato orgoglio. Erano uomini di poche parole; anche tra di loro erano soliti spiegarsi con un gesto o un cenno del capo, muovendosi con grazia sincronizzata pur essendo concentrati
ciascuno
sul proprio compito individuale. Uno dei più anziani, Ed Thomas, era un nero alto e asciutto, con le guance incavate; lavorava alla Casa Bianca ormai da quarant'anni. Il giorno in cui l'ho conosciuto, prima di stringermi la mano ha recuperato una pezza dalla tasca posteriore per ripulirsi dal terriccio. La sua mano, fitta di venature e nodosa come le radici di un albero, ha inghiottito la mia. Gli ho chiesto quanto tempo intendesse rimanere ancora alla Casa Bianca prima di mettersi in pensione.
«Non lo so, signor presidente», ha risposto. «Lavorare mi piace. Ho le articolazioni un po' arrugginite, ma immagino di restare fino a quando rimarrà lei. Per assicurarmi che i giardini siano sempre belli.»
E altroché se erano belli, i giardini! Le magnolie ombrose che svettavano a ogni angolo; le siepi folte, di un verde intenso; i meli selvatici potati alla perfezione. E i fiori, coltivati in serra a qualche chilometro da lì, perpetuavano un'esplosione costante di colore: una varietà di sfumature di rosso e giallo e rosa e viola. In primavera, sbocciavano le aiuole di tulipani con le corolle inclinate verso il sole; d'estate era il turno di eliotropi color lavanda, gerani e gigli; in autunno, crisantemi, margherite e fiori di campo. E non mancava mai qualche rosa, in genere rossa, più di rado anche gialla o bianca, ma sempre in piena fioritura.
Ogni volta che percorrevo il portico o che guardavo dalla finestra dello Studio ovale, vedevo il frutto del lavoro di quegli uomini, di quelle donne. Mi ricordavano il piccolo dipinto di Norman Rockwell che tenevo alla parete, accanto al ritratto di George Washington e sopra il busto di Martin Luther King: cinque minuscole sagome con la pelle di diverso colore, operai in calzoni di tela appesi a funi per lucidare la lampada della Statua della libertà sullo sfondo dell'azzurro terso del cielo. Così come gli uomini del dipinto, pensavo, anche gli inservienti del giardino erano guardiani: i silenziosi sacerdoti dell'ordine delle cose, un ordine giusto e solenne.
E mi dicevo che avrei dovuto compiere il mio lavoro con la stessa cura e lo stesso impegno che quella gente metteva nel proprio.
Barack Obama
Cit. da
Una terra promessa
Frasi di Barack Obama
Tutto quello che ci succederà, come dolori e gioie, grazie e disgrazie, fatti notevoli (quali successi e fortune, incidenti o morti di cari), fatti insignificanti (come il lavoro quotidiano in casa, in ufficio o a scuola), tutto, tutto acquisterà un significato nuovo perché a noi offerto dalla mano di Dio che è Amore. Egli vuole, o permette, ogni cosa per il nostro bene. E prima o poi noi ci accorgeremo, guardando con gli occhi dell'anima, che un filo d'oro lega avvenimenti e cose e compone un magnifico ricamo: il disegno, appunto, di Dio su di
ciascuno
di noi.
Chiara Lubich
Frasi di Chiara Lubich
Egli ha sofferto come soffro io, forse di più. La storia d'un uomo è, dunque, la storia di tutti gli uomini? Un'esperienza più o meno lunga, più o meno dolorosa? La voce dell'umanità tutt'intera non è che un lungo lamento. Ma che importa il dolore degli altri in confronto del dolore che soffro io? La piaga aperta in un altro petto addolcisce forse la piaga scavata nel petto nostro? Il sangue che scorre accanto a noi asciuga forse il nostro sangue? L'angoscia universale allevia forse l'angoscia individuale? No,
ciascuno
soffre per sé,
ciascuno
lotta col proprio dolore,
ciascuno
piange le proprie lagrime.
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il Visconte di Bragelonne
Frasi di Alexandre Dumas padre
Ho paura dell'oblio | e
ciascuno
di noi è spaventato, | teme di essere dimenticato e morire nell'anonimato, | siamo fatti a immagine e somiglianza, | questo per me è già abbastanza per odiarvi tutti ad oltranza.
Willie Peyote
Cit. da
Turismi
Frasi di Willie Peyote
Ciascuno
di noi è più grande di ogni suo più grande errore.
Roman J. Israel
Dal film:
End of Justice - Nessuno è innocente
Scheda film e trama
Frasi del film
Perché si dice che i più violenti rivoluzionarii diventano i più rigidi tiranni? Tra un rivoluzionario e un autoritario che sembrano due uomini assolutamente diversi, incapaci di poter intendersi mai, la differenza non dev'esser poi molto grande, se l'uno è capace di mutarsi nell'altro e l'altro nell'uno. La convenienza, l'utilità, il tornaconto, può suggerire a
ciascuno
una certa professione di fede, interessata, e perciò soggetta ad esser disdetta col venire meno del vantaggio, ma chi potrà vantarsi d'esser del tutto disinteressato? Muta la qualità dell'interesse: interesse materiale o morale, diretto o indiretto, presente o futuro, reale o immaginario; ma sempre, tra tutte le opinioni che cozzano dentro di noi e che riconosciamo tutte vere, noi ne esprimiamo qualcuna per uno speciale motivo...
Federico De Roberto
Cit. da
L'Imperio
Frasi di Federico De Roberto
Quando si studiano i sinonimi, i primi e quasi direi classici esempî che i maestri ne dànno sono coraggio e temerità, timidezza e paura. Fra questi moti dell'animo passano differenze che
ciascuno
di noi sa valutare, per averle direttamente provate, dentro di sé. Fanciulli, se non potevamo entrare di notte in una stanza buia, eravamo paurosi; se invece, sapendo benissimo la nostra lezione, la presenza del signor ispettore, in iscuola, ci imbarazzava, eravamo timidi. Con gli anni, se la paura cessa-o per meglio dire cambia d'oggetto; perché i più bravi ne conoscono, dinanzi a certi spettacoli o a certe idee, i freddi sudori-la timidità inceppa troppe volte chi sembra più sicuro di sè.
Federico De Roberto
Cit. da
Il colore del tempo
Frasi di Federico De Roberto
Ciascuno
commisera e lenisce il dolore altrui temendone uno simile per sè, e sperando che altri lo lenisca a lui.
Federico De Roberto
Cit. da
Il colore del tempo
Frasi di Federico De Roberto
La memoria è il diario che
ciascuno
di noi porta sempre con sé.
Oscar Wilde
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Frasi di Oscar Wilde
Perché un libro sull'amore? Perché rispetto alle epoche che ci hanno preceduto, nell'età della tecnica l'amore ha cambiato radicalmente forma. Da un lato è diventato l'unico spazio in cui l'individuo può esprimere davvero se stesso, al di fuori dei ruoli che è costretto ad assumere in una società tecnicamente organizzata, dall'altro questo spazio, essendo l'unico in cui l'io può dispiegare se stesso e giocarsi la sua libertà fuori da qualsiasi regola e ordinamento precostituito, è diventato il luogo della radicalizzazione dell'individualismo, dove uomini e donne cercano nel tu il proprio io, e nella relazione non tanto il rapporto dell'altro, quanto la possibilità di realizzare il proprio sé profondo, che non trova più espressione in una società tecnicamente organizzata, che declina l'identità di
ciascuno
di noi nella sua idoneità e funzionalità al sistema di appartenenza.
Umberto Galimberti
Cit. da
Le cose dell'amore ‐ Incipit
Frasi di Umberto Galimberti
Il socialismo non può assicurare condizioni di vita e consumi uguali per tutti. Ciò avverrà nel comunismo. Nel socialismo il criterio di distribuzione dei beni sociali è diverso: da
ciascuno
secondo le capacità, a
ciascuno
secondo il lavoro.
Mikhail Gorbaciov
Cit. da
La casa comune europea
Frasi di Mikhail Gorbaciov
Dico ai tennisti: Sentirete un sacco di applausi in vita vostra, ragazzi, ma nessuno sarà tanto importante per voi quanto l'applauso... dei colleghi. Spero che
ciascuno
di voi lo senta, alla fine.
Andre Agassi
Cit. da
Open. La mia storia
Frasi di Andre Agassi
Ora noi che siamo falliti
ciascuno
a suo modo | riposiamo in pace fianco a fianco.
[Hod Putt, 1997]
Edgar Lee Masters
Cit. da
Antologia di Spoon River
Frasi di Edgar Lee Masters
C'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole. Dopo qualche tempo, i fratelli giunsero a un fiume troppo profondo per guardarlo e troppo pericoloso per attraversarlo a nuoto. Tuttavia erano versati nelle arti magiche, e così bastò loro agitare le bacchette per far comparire un ponte sopra le acque infide. Ne avevano percorso metà quando si trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata. E la Morte parlò a loro. Era arrabbiata perché tre nuove vittime l'avevano appena imbrogliata: di solito i viaggiatori annegavano nel fiume.
Ma la Morte era astuta. Finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro magia e disse che
ciascuno
di loro meritava un premio per essere stato tanto abile da sfuggirle.
Così il fratello maggiore, che era un uomo bellicoso, chiese una bacchetta più potente di qualunque altra al mondo: una bacchetta che facesse vincere al suo possessore ogni duello, una bacchetta degna di un mago che aveva battuto la Morte! Così la Morte si avvicino a un albero di sambuco sulla riva del fiume, prese un ramo e ne fece una bacchetta, che diede al fratello maggiore.
Il secondo fratello, che era un uomo arrogante, decise che voleva umiliare ancora di più la Morte e chiese il potere di richiamare altri dalla Morte. Così la Morte raccolse un sasso dalla riva del fiume e lo diede al secondo fratello, dicendogli che quel sasso aveva il potere di riportare in vita i morti.
Infine la Morte chiese al terzo fratello, il minore, che cosa desiderava. Il fratello più giovane era il più umile e anche il più saggio dei tre, e non si fidava della Morte. Perciò chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene senza essere seguito da lei. E la Morte, con estrema riluttanza, gli consegnò il proprio Mantello dell'Invisibilità.
Poi la Morte si scansò e consentì ai tre fratelli di continuare il loro cammino, e così essi fecero, discutendo con meraviglia dell'avventura che avevano vissuto e ammirando i premi che la Morte aveva loro elargito.
A tempo debito i fratelli si separarono e ognuno andò per la sua strada.
Il primo fratello viaggiò per un'altra settimana o più, e quando ebbe raggiunto un lontano villaggio andò a cercare un altro mago con cui aveva da tempo una disputa. Armato della Bacchetta di Sambuco, non poté mancare di vincere il duello che seguì. Lasciò il nemico a terra, morto, ed entrò in una locanda, dove si vantò a gran voce della potente bacchetta che aveva sottratto alla Morte in persona e di come essa l'aveva reso invincibile. Quella stessa notte, un altro mago si avvicinò furtivo al giaciglio dove dormiva il primo fratello, ubriaco fradicio. Il ladro rubò la bacchetta e per buona misura tagliò la gola al fratello più anziano.
E fu così che la Morte chiamo a sé il primo fratello.
Nel frattempo, il secondo fratello era tornato a casa propria, dove viveva solo. Estrasse la pietra che aveva il potere di richiamare in vita i defunti e la girò tra volte nella mano. Con sua gioia e stupore, la figura della fanciulla che aveva sperato di sposare prima della di lei prematura morte gli apparve subito davanti.
Ma era triste e fredda, separata da lui come un velo. Anche se era tornata nel mondo dei mortali, non ne faceva veramente parte e soffriva. Alla fine il secondo fratello, reso folle dal suo disperato desiderio, si tolse la vita per potersi davvero riunire a lei.
E fu così che la Morte chiamò a sé il secondo fratello.
Ma sebbene la Morte avesse cercato il terzo fratello per molti anni, non riuscì mai a trovarlo. Fu solo quando ebbe raggiunto una veneranda età che il fratello più giovane si tolse infine il Mantello dell'Invisibilità e lo regalò a suo figlio.
Dopodiché salutò la Morte come una vecchia amica e andò lieto con lei, da pari a pari, congedandosi da questa vita.
Da:
Doni della morte: la storia dei 3 fratelli
Dentro
ciascuno
di noi ci sono branchi di lupi, qualche gregge di pecore, che scorrazzano nei nostri pensieri. Vogliamo essere giusti, ma vogliamo vincere. Vogliamo essere retti, ma vogliamo primeggiare, è questo il nostro conflitto.
Ramón Fonseca
Dal film:
Panama Papers
Scheda film e trama
Frasi del film
Ellen e Joe erano stati in viaggio di nozze alle Cascate dei Niagara e volevano tornarci, ma Joe se n'è andato. Il suo caro amico, Norm Sindley a detto che Joe teneva in tasca un ciondolo di rubino che aveva in programma di dare a Ellen alle Cascate, perché i quaranta anni di nozze... sono di rubino. Una pietra di rara bellezza. E Joe Martin era altrettanto raro. Invece l'uomo comune è diventato tutto fuorché questo. Sono rari gli uomini che amano le proprie mogli. Uomini che sono sempre presenti per i propri figli. Che pagano le tasse e spalano la neve dal vialetto del vicino. Che guidano nei limiti di velocità anche se nessuno li controlla. Questo è il quattordicesimo dei ventuno funerali che questa tragedia ha portato nella nostra collettività.
Ciascuno
di essi acutizza il dolore della nostra comune perdita.
[elegia funebre]
Sacerdote
Dal film:
Panama Papers
Scheda film e trama
Frasi del film
Un paese irreale: fabbriche spropositate, con posti di lavoro che costano
ciascuno
come parecchi vitalizi, e dove si sa già che si lavorerà malissimo per produrre manufatti che si dovranno vendere sottocosto e che nessuno o quasi vorrà. L'Italia Salvata dalle Borsette, o dai Golfini: dato di fatto imbarazzante e poco gratificante per trips accademici fondati sulla metallurgia wagnero-altofornista.
Alberto Arbasino
Frasi di Alberto Arbasino
A ogni uomo, in questo mondo, vengono proposte due domande di fede, la prima circa la credibilità di questa vita, la seconda circa la credibilità del suo fine. A entrambe queste domande il semplice fatto della vita di
ciascuno
di noi risponde con un «sì» così forte ed esplicito, che potrebbe sorgere il dubbio se le domande siano state intese a dovere. Ad ogni modo, ora bisogna che ognuno vada conquistando pian piano questo suo «sì» fondamentale, perché, molto al di sotto della sua superficie, le risposte, aggredite da una tempesta di domande, sono confuse ed evasive.
Franz Kafka
Cit. da
Quaderni in ottavo
Frasi di Franz Kafka
Ciascuno
di noi si porta dentro una vocazione, siamo fatti per quella strada: quando perdiamo di vista questa linea, allora interviene la psicanalisi. O la religione.
Massimo Recalcati
Frasi di Massimo Recalcati
Seguire le regole sanitarie fondamentali indicate dalla scienza senza precipitare nella fuga irrazionale del panico e senza invocare provvedimenti politici più catastrofici della epidemia, comporta la difficile trasformazione della massa emotiva e irrazionale in un collettivo civile. È una grande prova che deve impegnare
ciascuno
di noi: resistere alla tentazione del panico, rispondere alla minaccia con senso di responsabilità non considerando solo l'orizzonte della propria vita individuale, ma avvertendo di partecipare consapevolmente ad un'azione civile collettiva che investe l'intera vita della nostra comunità.
Massimo Recalcati
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La Repubblica, 23 febbraio 2020, Resistere al panico
Frasi di Massimo Recalcati
Io sono non credente. Sono cresciuto con Marx e Pasolini, ho frequentato l'area di Lotta Continua e del Movimento 77, oggi pratico la psicoanalisi, una fede laica. Però sono convinto che ci sia qualcosa che va oltre la materia, una forza maggiore. Per me è la forza generatrice del desiderio, che dilata gli orizzonti.
Ciascuno
di noi si porta dentro una vocazione, siamo fatti per quella strada: quando perdiamo di vista questa linea, allora interviene la psicanalisi. O la religione.
Massimo Recalcati
Cit. da
corriere.it, intervista, 6 agosto 2017
Frasi di Massimo Recalcati
Siamo il Paese che, in Europa, è stato colpito più duramente dal Coronavirus. Ma siamo anche quelli che stanno reagendo con maggior forza, diventando giorno dopo giorno un modello anche per gli altri. Ho fatto un patto con la mia coscienza: al primo posto c'è e ci sarà sempre la salute degli italiani. Solo pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre radicate abitudini di vita, rimanendo in casa il più possibile, uscendo solo lo stretto necessario. Ero consapevole che si trattava di un primo passo, e che ragionevolmente non sarebbe stato l'ultimo. È ora di compiere un passo in più, quello più importante.
[...]
Se saremo tutti a rispettare queste regole usciremo in fretta da questa emergenza, il Paese ha bisogno della responsabilità di
ciascuno
di noi. Siamo parte di una medesima comunità: ognuno si giova dei propri e degli altrui sacrifici. Siamo una comunità di individui. Stiamo distanti oggi, per abbracciarci con più calore domani. Tutti insieme ce la faremo.
Giuseppe Conte
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11 marzo 2020, messaggio televisivo alla nazione
Frasi di Giuseppe Conte
Don Juan e don Gennaro vennero ai miei fianchi, si accovacciarono vicino a me e presero a sussurrarmi alle orecchie.
Ciascuno
di loro due diceva cose diverse, ma non avevo difficoltà a seguire i loro ordini. Mi parve d'essere "diviso" dall'istante stesso in cui pronunciarono le prime parole. Sentii che mi facevano quello che già avevano fatto a Pablito. Don Gennaro mi fece roteare, poi ebbi per un attimo la sensazione perfettamente cosciente di girare o fluttuare per l'aria.
Carlos Castaneda
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L'isola del tonal
Frasi di Carlos Castaneda
«L'operazione delicata di guidare un essere luminoso alla totalità di se stesso esige che l'insegnante agisca dall'interno della bolla e il benefattore dall'esterno. L'insegnante riordina l'immagine del mondo. Ho chiamato questa immagine l'isola del tonal. Vi ho detto che tutto ciò che noi siamo si trova sull'isola. La spiegazione degli stregoni afferma che l'isola del tonal è creata dalla nostra percezione, che è stata allenata a concentrarsi su alcuni elementi,
ciascuno
di quegli elementi, e quegli elementi tutti insieme, formano la nostra immagine del mondo. Il compito dell'insegnante, per quanto riguarda la percezione dell'apprendista, consiste nel riordinare tutti gli elementi dell'isola in una metà della bolla. Ora dovete aver capito che ripulire e riordinare l'isola del tonal significa raggruppare tutti i suoi elementi sul lato della ragione. Il mio lavoro mirava a scomporre la vostra immagine consueta: non a distruggerla, ma a costringerla a raccogliersi tutta sul lato della ragione. L'avete fatto meglio di chiunque altro io conosca.» (Don Juan)
Carlos Castaneda
Cit. da
L'isola del tonal
Frasi di Carlos Castaneda
Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l'indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che
ciascuno
di noi ha una coscienza e la può usare.
Liliana Segre
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Repubblica.it, 19 gennaio 2018
Frasi di Liliana Segre
C'era un volta un asino di proprietà di un contadino. Una mattina l'asino cadde in un pozzo in disuso. L' animale pianse fortemente per ore, mentre il contadino cercava di fare qualcosa per farlo uscire.
Alla fine, dispiaciuto, il contadino decise che l'asino era già vecchio. Il pozzo inoltre era ormai asciutto e non serviva più: era in ogni modo giunto il momento per il pozzo di essere tappato. Così il contadino convinto che davvero non valeva la pena di far uscire l'asino dal pozzo invitò i suoi vicini ad aiutarlo per chiudere il pozzo.
Afferrarono una pala
ciascuno
e iniziarono a tirare la terra dentro al pozzo.
Il povero asino rendendosi conto di quello che stava succedendo pianse orribilmente.
A un certo punto però, con sorpresa di tutti, l'asino si acquietò.
Il contadino guardò in fondo al pozzo e si stupì di quello che videro i suoi occhi: con ogni badilata di terra l'asino stava facendo qualcosa di incredibile e inaspettato. Si scuoteva la terra di dosso e la faceva cadere sotto di sé. Poi la calpestava appiattendola.
Fu così che l'asino riuscì a salire fino alla superficie, dove il pozzo si apriva. Una volta raggiunto il bordo uscì libero e se ne andò via trotterellando.
Morale
La vita là fuori ti lancia terra in continuazione. Il trucco per uscire dal pozzo è usare la terra per fare un passo verso l'alto. Ogni ostacolo o problema che incontriamo, se lo affrontiamo con coraggio, superandolo diverrà un nuovo passo, un nuovo gradino verso l'alto. Usa la terra che ti buttano addosso per andare ancora più avanti, in alto!
Da:
L'insegnamento dell'asino caduto nel pozzo
Commenti:
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Ma se il valore e il senso universalmente umano di certe mie favole e di certi miei personaggi, nel contrasto, com'egli dice, tra realtà e illusione, tra volto individuale ed immagine sociale di esso, consistesse innanzi tutto nel senso e nel valore da dare a quel primo contrasto, il quale, per una beffa costante della vita, ci si scopre sempre inonsistente, in quanto che, necessariamente purtroppo, ogni realtà d'oggi è destinata a scoprircisi illusione domani; ma illusione necessaria, se purtroppo fuori di essa non c'è per noi altra realtà? Se consistesse appunto in questo, che un uomo o una donna, messi da altri o da se stessi, in una penosa situazione, socialmente anormale, assurda per quanto si voglia, vi durano, la sopportano, la rappresentano davanti agli altri, finché non la vedono, sia pure per la loro cecità o incredibile buonafede; perché appena la vedono come a uno specchio che sia posto loro davanti, non la sopportano più, ne provan tutto l'orrore e la infrangono o, se non possono infrangerla, se ne senton morire? Se consistesse appunto in questo, che una situazione, socialmente anormale, si accetta, anche vedendola a uno specchio, che in questo caso ci para davanti la nostra stessa illusione; e allora la si rappresenta, soffrendone tutto il martirio, finché la rappresentazione di essa sia possibile dentro la maschera soffocante che da noi stessi ci siamo imposta o che da altri o da una crudele necessità ci sia stata imposta, cioè fintanto che sotto questa maschera un sentimento nostro, troppo vivo, non sia ferito così addentro, che la ribellione alla fine prorompa e quella maschera si stracci e si calpesti?
[...]
L'arruffio, se c'è, dunque è voluto; il macchinismo, se c'è, dunque è voluto; ma non da me: bensì dalla favola stessa, dagli stessi personaggi; e si scopre subito, difatti: spesso è concertato apposta e messo sotto gli occhi nell'atto di concertarlo e di combinarlo: è la maschera per una rappresentazione; il giuoco delle parti; quello che vorrremmo o dovremmo essere; quello che agli altri pare che siamo, mentre quel che siamo, non lo sappiamo, fino a un certo punto, neanche noi stessi; la goffa, incerta metafora di noi; la costruzione, spesso arzigogolata, che facciamo di noi, o che gli altri fanno di noi: dunque, davvero, un macchinismo, sì, in cui
ciascuno
volutamente, ripeto, è la marionetta di se stesso; e poi, alla fine, il calcio che manda all'aria tutta la baracca.
Luigi Pirandello
Cit. da
Il fu Mattia Pascal
Frasi di Luigi Pirandello
E mi svolse (fors'anche perché fossi preparato a gli esperimenti spiritici, che si sarebbero fatti questa volta in camera mia, per procurarmi un divertimento) mi svolse, dico, una sua concezione filosofica, speciosissima, che si potrebbe forse chiamare lanterninosofia. Di tratto in tratto, il brav'uomo s'interrompeva per domandarmi: ‐ Dorme, signor Meis? E io ero tentato di rispondergli: ‐ Sì, grazie, dormo, signor Anselmo. Ma poiché l'intenzione in fondo era buona, di tenermi cioè compagnia, gli rispondevo che mi divertivo invece moltissimo e lo pregavo anzi di seguitare. E il signor Anselmo, seguitando, mi dimostrava che, per nostra disgrazia, noi non siamo come l'albero che vive e non si sente, a cui la terra, il sole, l'aria, la pioggia, il vento, non sembra che sieno cose ch'esso non sia: cose amiche o nocive. A noi uomini, invece, nascendo, è toccato un tristo privilegio: quello di sentirci vivere, con la bella illusione che ne risulta: di prendere cioè come una realtà fuori di noi questo nostro interno sentimento della vita, mutabile e vario, secondo i tempi, i casi e la fortuna. E questo sentimento della vita per il signor Anselmo era appunto come un lanternino che
ciascuno
di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene; un lanternino che projetta tutt'intorno a noi un cerchio più o meno ampio di luce, di là dal quale è l'ombra nera, l'ombra paurosa che non esisterebbe, se il lanternino non fosse acceso in noi, ma che noi dobbiamo pur troppo creder vera, fintanto ch'esso si mantiene vivo in noi. Spento alla fine a un soffio, ci accoglierà la notte perpetua dopo il giorno fumoso della nostra illusione, o non rimarremo noi piuttosto alla mercé dell'Essere, che avrà soltanto rotto le vane forme della nostra ragione? ‐ Dorme, signor Meis? ‐ Segua, segua pure, signor Anselmo: non dormo. Mi par quasi di vederlo, codesto suo lanternino. ‐ Ah, bene... Ma poiché lei ha l'occhio offeso, non ci addentriamo troppo nella filosofia, eh? e cerchiamo piuttosto d'inseguire per ispasso le lucciole sperdute, che sarebbero i nostri lanternini, nel bujo della sorte umana. Io direi innanzi tutto che son di tanti colori; che ne dice lei? secondo il vetro che ci fornisce l'illusione, gran mercantessa, gran mercantessa di vetri colorati. A me sembra però, signor Meis, che in certe età della storia, come in certe stagioni della vita individuale, si potrebbe determinare il predominio d'un dato colore, eh? In ogni età, infatti, si suole stabilire tra gli uomini un certo accordo di sentimenti che dà lume e colore a quei lanternoni che sono i termini astratti: Verità, Virtù, Bellezza, Onore, e che so io... E non le pare che fosse rosso, ad esempio, il lanternone della Virtù pagana? Di color violetto, color deprimente, quello della Virtù cristiana. Il lume d'una idea comune è alimentato dal sentimento collettivo; se questo sentimento però si scinde, rimane sì in piedi la lanterna del termine astratto, ma la fiamma dell'idea vi crepita dentro e vi guizza e vi singhiozza, come suole avvenire in tutti i periodi che son detti di transizione. Non sono poi rare nella storia certe fiere ventate che spengono d'un tratto tutti quei lanternoni. Che piacere! Nell'improvviso bujo, allora è indescrivibile lo scompiglio delle singole lanternine: chi va di qua, chi di là, chi torna indietro, chi si raggira; nessuna più trova la via: si urtano, s'aggregano per un momento in dieci, in venti; ma non possono mettersi d'accordo, e tornano a sparpagliarsi in gran confusione, in furia angosciosa: come le formiche che non trovino più la bocca del formicajo, otturata per ispasso da un bambino crudele. Mi pare, signor Meis, che noi ci troviamo adesso in uno di questi momenti. Gran bujo e gran confusione! Tutti i lanternoni, spenti. A chi dobbiamo rivolgerci? Indietro, forse? Alle lucernette superstiti, a quelle che i grandi morti lasciarono accese su le loro tombe?
Luigi Pirandello
Cit. da
Il fu Mattia Pascal
Frasi di Luigi Pirandello
Tanto, tanto tempo fa il grande Frits creò l'universo. Mise in cielo le stelle, e in mezzo al firmamento mise il mondo. Poi, il Grande Frits creò tutti gli animali della terra e gli uccelli dell'aria, e gli fece di principio tutti uguali. Fra gli animali allora c'era Elil-hrair-rah, il principe dei conigli. Egli aveva molti amici, e insieme pascolavano l'erbetta. Ma con l'andar del tempo, i conigli si misero a vagare e pascolare dappertutto, e si moltiplicavano via a via. Allora, il Grande Frits disse a Elil-hrair-rah:
"Principe Coniglio, se non sei buono tu a tenere buono i tuoi, dovrò cercare io la maniera di farli rigare dritto."
Elil-hrair-rah non volle dargli retta, e ansi gli rispose: "Il mio popolo è il popolo più forte che ci sia al mondo."
Tanta arroganza mandò in collera il Grande Frits, che decise di fargliela pagare. Allora promise un regalo a ciascun animale per rendere ogni uno di loro diverso dagli altri. Venne dunque a lui la volpe, vennero il cane e il gatto, venne il falco, venne la faina, e a
ciascuno
il Grande Frits donò un feroce desiderio di cacciare e divorare i figli di Elil-hrair-rah. Elil-hrair-rah si rese conto allora che il Grande Frits era troppo furbo, e ne ebbe paura. Non aveva mai visto finora il Coniglio Nero della Morte.
"Amico mio," disse il Grande Frits,
"Non hai visto per caso Elil-hrair-rah il principe dei conigli? Vorrei fargli un regalo."
"No, io non l'ho visto."
Allora il Grande Frits disse:
"Vieni fuori che benedico te al posto suo."
"Non posso, io ho da scavare. La volpe e la faina saranno qui a momenti. Se vuoi proprio benedirmi, benedicimi il sedere."
"E va bene. Così sia!"
Detto fatto, la coda di Elil-hrair-rah divenne d'un bianco così lucente che sembrava una stella, e le zampe di dietro gli crebbero lunghe e potenti. Si che, egli si diede a scappare per i monti, più veloce di qualsiasi altro animale della terra.
"Tutto il mondo sarà il tuo nemico, o principe dai mille nemici, e come ti prenderanno ti uccideranno. Però prima dovranno prenderti, e tu hai buone zampe e buone orecchie e sopratutto rapidi riflessi. Perciò sia astuto, inventa trucchi e stratagemmi, e il tuo popolo mai sarà distrutto, mai sarà sterminato."
Narratore
Dal film:
La collina dei conigli
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi tutti siamo chiamati a diventare Persone, uniche nella propria identità, responsabili nei confronti del Prossimo e attivi operatori di una solidarietà che prescinda dalle paure ataviche, iscritte nella millenaria storia della nostra evoluzione biologica. Sappiamo bene, infatti, che il mantenimento delle norme che ci siamo dati per garantire la convivenza civile è necessario e tutti coloro che partecipano al patto sociale sono portatori di diritti e soggetti ai doveri. Ma sappiamo anche che solo in una società armoniosa e strutturalmente solidale si può avere una reale sicurezza. Le risorse naturali, sebbene finite, sono in grado di accogliere la vita di ogni essere vivente, consentendo loro nel breve spazio della propria esistenza di contribuire in modo unico ed irripetibile alla storia. Tutto ciò non è però possibile se si costruiscono muri di diffidenza e di paura, si abbattono ponti costruiti con difficoltà in tanti anni di lavoro e, soprattutto, si tradisce la fiducia che era stata riposta nell'Altro. Come amministratori di una Città noi abbiamo il dovere di ripartire proprio dalla fiducia che i torinesi hanno avuto in noi e, con un lavoro che sarà collegiale con
ciascuno
di voi che siederà in quest'aula, al di la delle parti politiche, dimostrare che il Prossimo non è nostro nemico, che non siamo in pericolo se usciamo da noi stessi per andare ad incontrarlo.
Chiara Appendino
Cit. da
ilFattoQuotidiano.it, 30 giugno 2016, dal discorso d'insediamento al comune di Torino
Frasi di Chiara Appendino
Ciascuno
di noi è testimone nella vita di fatti rilevanti, ma del tutto saltuariamente. Affidare l'informazione ai testimoni diretti la renderebbe episodica, incompleta, parcellizzata. I citizens journalists possono al più essere utilissimi complementi, o anche contrappesi, a un'informazione strutturata e organizzata.
Giampiero Gramaglia
Cit. da
europinione.it, intervista, 11 febbraio 2015
Frasi di Giampiero Gramaglia
Essi offrivano lo spettacolo più patetico di ogni altro, quello di due giovanissimi innamorati che ballano insieme, ciechi ai difetti reciproci, sordi agli ammonimenti del destino, illusi che tutto il cammino della vita sarà liscio come il pavimento del salone, attori ignari cui un regista fa recitare la parte di Giulietta e quella di Romeo nascondendo la cripta e il veleno, di già previsti nel copione. Né l'uno né l'altro erano buoni,
ciascuno
pieno di calcoli, gonfio di mire segrete, ma entrambi erano cari e commoventi mentre le loro non limpide ma ingenue ambizioni erano obliterate dalle parole di giocosa tenerezza che lui le mormorava all'orecchio e dal profumo dei capelli di lei, dalla reciproca stretta di quei loro corpi destinati a morire.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Cit. da
Il Gattopardo
Frasi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Strinse la mano del prete nella propria e gli disse di guardare le loro mani unite e di osservare come si somigliavano. Questa carne non è che un memento, eppure dice il vero. Alla fine, la strada di
ciascuno
è la strada di tutti. Non vi sono viaggi isolati perché non vi sono viandanti isolati. Tutti gli uomini sono uno e non vi è un'altra storia da raccontare.
Cormac McCarthy
Cit. da
Oltre il confine
Frasi di Cormac McCarthy
In
ciascuno
di noi, sono presenti l'inferno e il paradiso.
Oscar Wilde
Cit. da
Il ritratto di Dorian Gray
Frasi di Oscar Wilde
C'era una volta un vecchio saggio. Egli era seduto ai bordi di un'oasi, all'entrata di una città del Medio Oriente.
Un giovane si avvicinò e gli domandò:
-
Non sono mai venuto da queste parti. Come sono gli abitanti di questa città?
L'anziano uomo rispose a sua volta con una domanda:
-
Come erano gli abitanti della città da cui venivi?
-
Egoisti e cattivi. Per questo sono stato contento di partire di là.
-
Così sono gli abitanti di questa città
- gli rispose il saggio.
Poco dopo un altro giovane si avvicinò all'uomo e gli pose la stessa domanda:
-
Sono appena arrivato in questo paese. Come sono gli abitanti di questa città?
L'uomo rispose di nuovo con la stessa domanda:
-
Com'erano gli abitanti della città da cui vieni?
-
Erano buoni, generosi, ospitali, onesti. Avevo tanti amici e ho fatto molta fatica a lasciarli.
-
Anche gli abitanti di questa città sono così.
- rispose il vecchio saggio.
Un mercante che aveva portato i suoi cammelli all'abbeveraggio aveva udito le conversazioni. Quando il secondo giovane si allontanò si rivolse al vecchio in tono di rimprovero:
-
Come puoi dare due risposte completamente differenti alla stessa domanda posta da due persone?
-
Figlio mio
- rispose il saggio -
ciascuno
porta nel suo cuore ciò che è.
Chi non ha trovato niente di buono in passato, non troverà niente di buono neanche qui.
Al contrario, colui che aveva degli amici leali nell'altra città, troverà anche qui degli amici leali e fedeli.
Perché, vedi,
ogni essere umano è portato a vedere negli altri quello che è nel suo cuore
.
Da:
Come trovare amici leali e fedeli
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