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La collina dei conigli

Frasi del film

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Frasi di La collina dei conigli

Riassunto e trama del film La collina dei conigli

[da Wikipedia]

Inizialmente vengono presentate, come prologo (completamente separato, anche a livello stilistico, dalle vicende successive) la creazione del mondo da parte del grande Fritz (divinità, identificata con il Sole), e la leggenda di El Ahrairà il Principe dei Conigli. Quindi parte la vera e propria narrazione.

Nella conigliera di Sandleford, Quintilio (Richard Briers), un coniglio giovane e minuto, ha una terribile visione che preannuncia l'imminente distruzione dell'area in cui si trovano le loro tane, ed il conseguente pericolo per tutti i conigli presenti.

Quintilio e suo fratello maggiore Moscardo (John Hurt) non riescono a convincere il Gran Coniglio che è necessario fuggire; i due, allora, decidono di partire, insieme ad alcuni compagni, tra gli altri Parruccone (Michael Graham Fox) e Argento (Terence Rigby) (due robusti ufficiali che hanno lasciato l'Ausla, la casta militare della conigliera), Mirtillo (Simon Cadell) (un coniglio ingegnoso e intelligente), Dente di Leone (Richard O'Callaghan) (velocissimo nella corsa ed abile narratore), Nicchio (Roy Kinnear) (piccolo e pauroso) e Violetta (Emanuela Rossi) (l'unica femmina del gruppo).

Moscardo assume la guida del gruppo e si avvia attraverso un territorio sconosciuto, mostrando coraggio ed equilibrio. Riescono così a superare un bosco dall'aria tetra abitato da pericolosi predatori; attraversare un fiume (grazie alla determinazione di Moscardo e all'ingegno di Mirtillo che sfrutta come zattera una tavola galleggiante per trasportare Quintilio e Nicchio che non sarebbero riusciti ad attraversare a nuoto) per eludere un cane; sfuggono ad alcuni grossi ratti che li assaltano durante una sosta notturna nel capanno di un cimitero (umano). Stremati trovano riposo all'ombra di alcune verdure in un campo, ma Violetta, temporaneamente allontanatasi, viene ghermita da un uccello rapace.

I fuggiaschi, sotto una pioggia scrosciante e con il morale a terra per le difficoltà del viaggio ed un'imprecisata meta che appare sempre più utopica, incontrano Primula Gialla (Denholm Elliott), un coniglio dai modi curiosi, il quale chiede a Quintilio e agli altri di unirsi alla sua conigliera. Qui vi trovano cibo in abbondanza e in apparenza non ci sono predatori, Quintilio ha comunque un brutto presentimento su quel luogo, e ben presto scoprono che i dintorni sono pieni di trappole piazzate da un agricoltore. Parruccone si salva a stento da una di esse ed i conigli, sconvolti e spaventati dalla situazione, ripartono.

Durante una sosta Moscardo, accompagnato da Nicchio, esplora la fattoria del Noceto, qui vi trova un grosso cane legato e sonnecchiante e delle coniglie (tra cui Cedrina (Mary Maddox) ) tenute in gabbia a cui racconta di essere un coniglio selvatico, libero. Interrotti dall'arrivo di un gatto sono costretti ad una rocambolesca fuga, con la promessa però che sarebbero tornati a liberarle.

Lungo la strada vengono raggiunti da un coniglio di Sandleford affaticato e ferito gravemente, Pungitopo (John Bennett), che racconta come la conigliera d'origine sia stata distrutta dagli uomini, confermando lo spirito profetico di Quintilio. Stremato si riposa e poi racconta che durante il viaggio che dall'ormai distrutta casa lo ha condotto fin lì, si è imbattuto nella conigliera di Èfrafa, rigidissima comunità comandata dal tiranno Generale Vulneraria (Harry Andrews) (un coniglio dalle dimensioni enormi ed apparentemente cieco ad un occhio) e dai suoi feroci conigli sottoposti secondo gerarchia militare. A Èfrafa vigono turni per il pascolo ed altre ferree regole, ogni trasgressione è punita molto severamente con la violenza (vittima esemplare ne è Nerigno (Clifton Jones), massacrato dagli sgherri ed esposto come monito per gli altri conigli). Pungitopo, anch'esso percosso duramente per dei tentativi di fuga, riesce infine a fuggire solo grazie all'aiuto della coniglia Kaisentlaia (Hannah Gordon) (una delle leader dissidenti della conigliera) e, a sua detta, perché le divinità hanno voluto così (in quanto durante la fuga le guardie che lo inseguono vengono travolte da un treno mentre attraversano dei binari).

Finalmente i conigli raggiungono la sommità della collina di Watership, sorta di terra promessa delle visioni di Quintilio, e vi si stabiliscono.

Sul colle i conigli incontrano un gabbiano ferito ad un'ala di nome Kehaar (Zero Mostel), lo aiutano e diventano così amici.

Finalmente insediati, i conigli si accorgono però che la nuova conigliera è destinata a estinguersi, visto che tra loro non vi sono femmine; con l'aiuto di Kehaar, guarito, organizzano un volo di ricognizione dei dintorni alla ricerca di altri insediamenti nella speranza di riuscire a convincere alcune femmine ad aggregarsi alla propria.

Mentre Kehaar è assente per il sopralluogo aereo, Moscardo, Mirtillo e Dente di Leone (pensando che l'uccello non sarebbe affatto tornato), decidono di effettuare un'incursione alla vicina fattoria del Noceto precedentemente esplorata per liberare le coniglie domestiche. Una volta arrivati rosicchiano le chiusure della gabbia per permettere la fuga a Cedrina (che appare felice) e alle sue compagne (un po' più riluttanti), nel mentre però i proprietari della fattoria, allarmati da un rumore e dai latrati del cane, sopraggiungono armati, i tre incursori sono costretti ad una precipitosa fuga, nel corso della quale Moscardo viene ferito gravemente da un colpo di fucile e disperso; le coniglie vengono invece recuperate dai fattori e rimesse in gabbia. Mirtillo e Dente di Leone, credendolo morto e disperso, fanno ritorno alla collina dove informano Quintilio dell'accaduto.

Quintilio guidato dallo Spirito del Coniglio Nero, attraverso visioni oniriche, raggiunge il luogo ove Moscardo si è nascosto, e lo riporta alla collina; qui sopraggiunge il gabbiano Kehaar, che estrae i pallini di piombo dalla coscia del ferito.

Kehaar riporta di aver visto un'altra grande conigliera a una certa distanza, si tratta di Èfrafa. Pungitopo sconsiglia vivamente una spedizione in quel luogo, ma Moscardo, ostinato, mette a punto un piano. Parruccone dovrà infiltrarsi a Èfrafa, contattare alcune femmine scontente e farle uscire sfuggendo alla sorveglianza del Generale Vulneraria e della sua Ausla.

I conigli intraprendono la pericolosa spedizione e, dopo un avvincente viaggio, grazie ad astuzie e coraggio, aiutati dal gabbiano, riescono a tornare sul colle Watership insieme a Kaisentlaia, a Nerigno e alle altre femmine liberate da Èfrafa.

Ma una pattuglia efrafana li ha seguiti, e presto Vulneraria (il capo dei conigli di Èfrafa) organizza una spedizione contro Watership.

Occorre organizzare le difese, così gli ingressi alla tana vengono ostruiti con della terra, ma gli efrafani sono forti e numerosi, attaccano quindi la conigliera e la sua sorte sembra segnata. Quintilio nel mentre è in preda ad un altro delirio che suggerisce a Moscardo un'idea. Chiede a Parruccone di chiudere tutto e di resistere tenacemente il più a lungo possibile all'assalto di Vulneraria mentre lascia in tutta fretta la tana seguito da Mirtillo, Dente di Leone e Kaisentlaia.

Intanto Parruccone ha fatto scavare delle gallerie di fuga per permettere agli altri di fuggire, mentre lui rimane indietro insieme a Nicchio (che funge da esca per attirare il Generale) per combattere Vulneraria. A sua insaputa però, anche Nerigno è rimasto indietro con l'intento di fronteggiare il Generale per far guadagnare tempo agli altri e per vendicarsi di colui che, per un tentativo di fuga, lo aveva torturato, esposto e usato come monito per gli altri conigli.

Gli scagnozzi di Vulneraria ormai hanno rimosso l'ostruzione agli ingressi, e il generale s'infila nella tana. Dopo un breve percorso, trova Nerigno, che gli salta addosso, venendo però facilmente sconfitto e ucciso brutalmente da Vulneraria che lo sgozza senza pietà (probabilmente la scena più cruda del film). Dopo essersi liberato di Nerigno, il Generale affronta poi Parruccone che (pur essendo più piccolo di lui) oppone una strenua resistenza contrattaccandolo, grazie a uno stratagemma (che consiste nel venire semi-sepolto da Nicchio e attaccare Vulneraria non appena gli passa sopra).

Moscardo, intanto, sta organizzando una staffetta con i tre compagni, allo scopo di attirare il cane della fattoria del Noceto fin alla tana assediata, il piano riesce, e il grosso cane sbaraglia gli efrafani, disperdendoli e uccidendone alcuni. Grazie all'astuzia la conigliera è salva e il Generale Vulneraria sconfitto, poiché tenterà una futile battaglia contro il feroce cane.

Nelle ultime scene si vede il Coniglio Nero della Morte (Joss Ackland) far visita a Moscardo ormai anziano, questi dapprima titubante, viene rassicurato e lascia questo mondo per seguire il Coniglio Nero, certo che la sua conigliera prospererà e si espanderà per molto tempo.

Il romanzo

Il film è tratto dal romanzo del 1972 di Richard Adams "La collina dei conigli"; la trama è riprodotta molto fedelmente.

Anno

1978 (46 anni fa)

Titolo originale

Watership Down

Genere

Animazione, Drammatico, Horror

Durata

90 minuti (1 ora e 30 minuti)

Regia

Martin Rosen

Film di Martin Rosen

Data di uscita

sabato 14 ottobre 1978

Poster e locandina

Attori del film La collina dei conigli

Doppiatori originali

John Hurt nel ruolo di Moscardo
Michael Graham Fox nel ruolo di Parruccone
Richard Briers nel ruolo di Quintilio
Simon Cadell nel ruolo di Mirtillo
Hannah Gordon nel ruolo di Kaisentlaia
Richard O'Callaghan nel ruolo di Dente di Leone
Terence Rigby nel ruolo di Argento
Roy Kinnear nel ruolo di Nicchio
Zero Mostel nel ruolo di Kehaar
Harry Andrews nel ruolo di Generale Vulneraria
Clifton Jones nel ruolo di Nerigno
John Bennett nel ruolo di Pungitopo
Mary Maddox nel ruolo di Cedrina
Michelle Price nel ruolo di Lucy
Denholm Elliott nel ruolo di Primula Gialla
Joss Ackland nel ruolo di Coniglio Nero della Morte
Michael Hordern nel ruolo di Grande Fritz/Voce narrante

Doppiatori italiani

Angelo Nicotra nel ruolo di Moscardo
Luciano De Ambrosis nel ruolo di Parruccone
Vittorio Stagni nel ruolo di Quintilio
Sandro Acerbo nel ruolo di Mirtillo
Claudia Razzi nel ruolo di Kaisentlaia
Mauro Gravina nel ruolo di Dente di Leone
Sergio Fiorentini nel ruolo di Generale Vulneraria
Riccardo Rossi nel ruolo di Nerigno
Michele Gammino nel ruolo di Pungitopo
Emanuela Rossi nel ruolo di Violetta
Beatrice Margiotti nel ruolo di Cedrina/Lucy
Gianni Marzocchi nel ruolo di Primula Gialla
Renato Mori nel ruolo di Coniglio Nero della Morte
Sergio Rossi nel ruolo di Grande Fritz/Voce narrante

Biografie correlate al film La collina dei conigli

Sceneggiatura

Martin Rosen

Soggetto

Richard Adams

Musiche

Angela Morley

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