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Aforismi Voglio - parte 16
Frasi trovate
:
4.573
Cercherò di dimostrare agli italiani che sono un giocatore top, al massimo livello. So che sarà difficile ma la mia carriera non ha avuto nulla di facile; però a me non piace stare seduto a casa,
voglio
sperimentare sempre cose nuove,
voglio
lavorare perché le cose vadano bene.
Cristiano Ronaldo
Cit. da
Conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore della Juventus, 16 luglio 2018
Frasi di Cristiano Ronaldo
Voglio
trionfare con la Juve: non sono qui in ferie ma per lasciare un segno nella storia del club.
Cristiano Ronaldo
Cit. da
Conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore della Juventus, 16 luglio 2018
Frasi di Cristiano Ronaldo
Cassidy
: Alla luce del rapporto che ho sotto gli occhi e del resoconto che ho poc'anzi sentito, la mia relazione conclusiva appare incompleta, se si tiene conto dei fatti nuovi che mi è stato chiesto di acquisire. Agente Scully, sebbene ora questa Commissione disponga di prove dirette del coinvolgimento di un agente federale nell'attentato, gli altri eventi da lei qui riferiti sono troppo poco credibili di per sé stessi, e poco plausibilmente connessi tra loro.
Scully
: Cosa c'è di poco credibile?
Cassidy
: Mi dica lei da dove cominciare. Sono molti i fatti da lei descritti che superano ogni immaginazione. L'Antartide è molto lontana da Dallas, agente Scully. Non... non può pretendere che io presenti al Ministro una relazione in cui si adombrano le connivenze da lei ipotizzate. Api e campi di granturco non fanno parte del campionario tipico del terrorismo di casa nostra.
Scully
: Senza alcun dubbio.
Cassidy
: In ciò che ho letto manca soprattutto la rappresentazione coerente di un'organizzazione cui si possano attribuire precise finalità. Mi rendo conto che le dure esperienze di questi giorni l'hanno seriamente provata, tuttavia la lacunosità della sua testimonianza non lascia a questa Commissione altra scelta che di stralciare tali riferimenti dalla relazione conclusiva, fintanto che non saranno acquisite prove materiali tali da indurre la Commissione stessa ad aprire un'inchiesta.
Scully
: Tendo a escludere che sulla base delle prove che ha in mano, l'FBI al momento disponga di un nucleo investigativo in grado di condurre un'inchiesta.
Mulder
: C'è un interessante esempio di realtà romanzesca a pagina 24. Stranamente i nostri nomi sono stati omessi. Tra poco tutto sarà insabbiato. Non faranno che scavare l'ennesima buca e ricoprirla.
Scully
: Ho detto alla Commissione tutto quello che so. Ciò che ho vissuto in prima persona. Il virus, la sua diffusione tramite le api e il granturco transgenico...
Mulder
: Perdi il tuo tempo, Scully, non ti crederanno mai. A meno che la tua storia non possa essere programmata, catalogata, o facilmente codificata.
Scully
: Ci rivolgeremo più in alto, allora.
Mulder
: No. No. Quante volte ci siamo trovati a questo punto, Scully? Così vicini? Tanto vicini alla verità da sfiorarla? E per l'ennesima volta, nonostante quello che sappiamo, ci ritroviamo al punto di partenza.
Scully
: È diverso, stavolta.
Mulder
: È tutto uguale. Avevi ragione a voler mollare. Dovresti tenerti alla larga da me più che puoi. Vattene! Non
voglio
vederti morire, Scully, in nome di una folle causa che è soltanto mia. Torna a fare il medico. Finché sei in tempo, approfittane.
Scully
: Non riesco. Non
voglio
. Tornerò a fare il medico, ma il mio posto adesso è accanto a te. Io non ti lascio. Per il virus che mi ha infettata, di qualunque natura esso sia, c'è una cura efficace. Mulder, l'hai avuto tra le mani, il vaccino. Immagina quante vite si possono salvare. Se io mollo adesso, gliela do vinta.
Strughold
: Il caldo l'ha messa a dura prova. Perché ha affrontato un viaggio così faticoso?
Smoking Man
: Per parlare di una certa questione.
Strughold
: Ci sono anche i canali ordinari, volendo.
Smoking Man
: Si tratta dell'agente Mulder.
Strughold
: Dio, ancora Mulder. È un'ossessione.
Smoking Man
: Ha visto più di quanto doveva.
Strughold
: Cos'ha visto in realtà? Poche tessere di un immenso mosaico.
Smoking Man
: Ha ripreso a indagare. E con che ostinazione.
Strughold
: È pur sempre isolato. E un uomo solo non può sfidare il futuro.
Smoking Man
: Ieri, ho ricevuto questo.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Guarda.
Voglio
che tu la veda, Scully. Guarda!
Mulder
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Uomo Dalle Mani Curate
: Il dottor Kurtzweil, suppongo. Il dottor Alvin Kurtzweil. Signor Mulder.
Mulder
: E il dottor Kurtzweil?
Uomo Dalle Mani Curate
: Com'è venuto se n'è andato.
Mulder
:
Voglio
sapere dov'è Scully.
Uomo Dalle Mani Curate
: Le istruzioni per trovare l'agente Scully e quanto occorre per salvarle la vita. Si accomodi.
Mulder
: Cosa contiene?
Uomo Dalle Mani Curate
: Un vaccino contro il virus che ha infettato l'agente Scully. È un composto ancora instabile, va somministrato entro novantasei ore. Non le resta molto tempo, quelle sono le coordinate.
Mulder
: È un tranello.
Uomo Dalle Mani Curate
: No, quantunque non abbia il modo di provarlo. Il virus è di origine extraterrestre. Non ne sappiamo quasi nulla, salvo che è stato la prima forma di vita ad abitare questo pianeta.
Mulder
: Un virus.
Uomo Dalle Mani Curate
: Cos'è un virus, se non una forza colonizzatrice che non può essere sconfitta? Nascosta nell'oscurità di una caverna, ha atteso la mutazione e sferrato l'attacco.
Mulder
: Questo il vostro complotto mirava a occultare? Una malattia?
Uomo Dalle Mani Curate
: Ma no, per amor del cielo. Capovolga la prospettiva: in realtà, il virus Ebola e l'AIDS in termini evolutivi sono gli ultimi arrivati. Quest'organismo invece camminava sulla Terra ancora prima dei dinosauri.
Mulder
: Camminava, addirittura?
Uomo Dalle Mani Curate
: I suoi alieni, agente Mulder. I suoi omini verdi. Sono giunti qui milioni di anni fa. Durante l'ultima glaciazione alcuni ripartirono, gli altri rimasero in stato di latenza, sotto forma di agenti patogeni evoluti, aspettando di essere riportati alla vita dai progenitori alieni, che sarebbero tornati a colonizzare il pianeta servendosi di noi come ospiti. E contro questo non abbiamo difese, a parte un vaccino instabile. Capisce perché tanta segretezza? Perché uomini di valore, uomini come suo padre, occultarono la verità? Prima di Dallas ci illudevamo che il virus ci avrebbe solo dominati, che l'infezione di massa ci avrebbe ridotti in schiavitù. Immagini il nostro sgomento quando avvenne la mutazione. La mia organizzazione ha dovuto cooperare con gli alieni dando vita a programmi come quello cui ha assistito, per mettere le mani sul virus con la speranza di poter sviluppare in segreto una cura.
Mulder
: Una cura per salvarvi il culo.
Uomo Dalle Mani Curate
: Sopravvivere. È la nostra unica parola d'ordine. Suo padre fu il solo a dimostrarsi scettico.
Mulder
: Mio padre sacrificò Samantha, la consegnò nelle loro mani.
Uomo Dalle Mani Curate
: Senza l'ausilio del vaccino, gli unici che supereranno indenni l'olocausto virale saranno gli individui immuni, gli ibridi generati dalla clonazione. Sua sorella fu consegnata agli alieni e inserita nel programma di replicazione per un unico motivo.
Mulder
: Per renderla un ibrido. E consentirle di sopravvivere.
Uomo Dalle Mani Curate
: Suo padre rifiutò l'egoismo e scelse la speranza. E voi due eravate il suo ponte verso il futuro. Si augurava che lei riuscisse a scoprire la verità sul progetto, che riuscisse a fermarlo, che riuscisse a sfidare il futuro.
Mulder
: Perché mi racconta queste cose?
Uomo Dalle Mani Curate
: Per amore dei miei nipotini. Quando ciò che le ho detto verrà divulgato, io non sarò più tra i vivi.
Mulder
: Dov'è il dottor Kurtzweil?
Vorrei scendere, se non le secca. Si fermi,
voglio
scendere!
Uomo Dalle Mani Curate
: Procediamo. Le persone con cui lavoro non si fermeranno dinanzi a nulla pur di accaparrarsi la loro parte nell'inevitabile futuro. Ho avuto l'ordine di uccidere Kurtzweil, e di uccidere anche lei. Non si fidi di nessuno, Mulder. Scenda, per favore.
Mulder
: Perché? Ormai la tappezzeria è rovinata.
Uomo Dalle Mani Curate
: Le ho chiesto di scendere. Ogni minuto può esserle prezioso. Di ciò che le ho consegnato gli alieni ignorano ancora l'esistenza. Il vaccino in suo possesso è a tutt'oggi l'unica difesa contro il virus. Introdurlo in ambiente alieno potrebbe comportare l'immediato fallimento del piano di colonizzazione su cui per cinquant'anni abbiamo steso un manto di assoluta segretezza.
Mulder
: Come sarebbe a dire "potrebbe"?
Uomo Dalle Mani Curate
: Pensi a trovare l'agente Scully. Solo allora si renderà conto della portata e della vastità del progetto. Vada. Non perda tempo!
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Melvin Frohike
: Cosa fai?
Richard "Ringo" Langly
:
Voglio
vedere com'è fatto dentro.
Frohike
: Rimettilo dov'era.
Langly
: E chi glielo tocca, figurati!
John Fitzgerald Byers
: Si sta svegliando.
Langly
: È uscito dal letargo? Ciao, Mulder.
Frohike
: Come va?
Mulder
: Oh, dio. Leone codardo, Spaventapasseri, e Toto. Perché sono qui?
Byers
: Un proiettile ti ha colpito di striscio all'osso temporale.
Langly
: Tre centimetri più a sinistra, e suonavi l'arpa su una nuvola.
Frohike
: Sei arrivato che eri già in stato di incoscienza.
Mulder
: Dov'è Scully?
Byers
: Risulta che tu hai fatto una telefonata alla polizia, ma evidentemente è stata intercettata.
Frohike
: Scully ha avuto una grave reazione a un'ape africanizzata che abbiamo trovato sul tuo pianerottolo.
Mulder
: Devo andare a cercarla.
Skinner
: Mulder, cosa crede di fare? Lei di qui non si muove.
Mulder
: Ma non capisce? C'è una relazione con l'attentato.
Skinner
: Mi dica dov'è, la troverò io.
Mulder
: Io non lo so dov'è, ma ho in mente qualcuno che potrebbe saperlo.
Skinner
: Da solo e senza protezione quanta strada può fare? Perché le saranno addosso nel preciso istante in cui lascerà questa stanza.
Langly
: Ti possiamo aiutare?
Mulder
: Fate spogliare Byers.
Byers
: Scusa?
Mulder
: Mi servono i tuoi vestiti. Sono Mulder...
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Temo che lei stia cercando il classico ago nel pagliaio. L'esplosione è stata talmente violenta che finora non siamo riusciti a mettere insieme granché.
Mulder
: Mi interessa qualsiasi cosa esuli dalla normalità. Magari proveniente dai locali del NFGE dove c'erano i corpi.
Agente
: Beh, non ci aspettavamo di trovare cadaveri, tra le macerie. Ora sono a Washington.
Mulder
: C'è altro rinvenuto in quei locali che Washington sta ancora aspettando?
Agente
: Dei frammenti ossei, sono usciti dal setaccio stamattina. Abbiamo pensato a un'altra vittima, ma poi si è saputo che provenivano da un sito archeologico nei dintorni.
Mulder
: Li avete esaminati?
Agente
: No, sono solo fossili, a quanto ci risulta.
Mulder
: Vorrei che li vedesse quella collega, se non le dispiace.
Agente
: Se sono a portata di mano, l'accontento volentieri.
Mulder
: Hai detto che non saresti venuta.
Scully
: Non era previsto. Oltretutto stanotte ho passato più di mezz'ora in una cella frigorifera. Ma ho studiato i campioni di sangue e di tessuto prelevati dal corpo del pompiere.
Mulder
: Cos'hai scoperto?
Scully
: Qualcosa che non potrei mostrare a nessuno. Non senza suscitare quel genere di attenzione che al momento tendo a evitare. Comunque, ciò che ha infettato le vittime è rivestito di uno strato proteinico che finora non avevo mai visto. La sua azione su di loro è stata estremamente rapida.
Mulder
: Com'è avvenuta l'infezione?
Scully
: Questo non lo so, ma a meno che non risponda ai trattamenti convenzionali potrebbe costituire una seria minaccia
Agente
: Sono solo fossili, come le ho detto. Erano lontani dall'epicentro dell'esplosione, non ne ricaverete granché.
Mulder
: La ringrazio. Ti spiacerebbe dare un'occhiata a questo reperto? Da quale località ha detto che provengono?
Agente
: Glielo faccio vedere sulla carta.
Bronschweig
:
Voglio
che tutte le regolazioni siano verificate e ricalibrate.
Voglio
una temperatura costante di due gradi sotto zero, quando trasferiremo il soggetto dopo la somministrazione del vaccino. È uscito!
Tecnico
: Come?
Bronschweig
: Ha abbandonato l'ospite. L'incubazione è terminata.
Tecnico
: Cosa c'è?
Bronschweig
: Aspetta. Lo vedo. Oh! Bontà divina.
Tecnico
: Lo vede ancora?
Bronschweig
: Sì. Altro che piccoli omini verdi. Ho bisogno di voi, quaggiù! Presto! Ho bisogno di aiuto! Ma cosa fate? Cosa fate? Oh, mio dio! Oh...
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Militare
: Documenti e nome del paziente.
Mulder
: Andiamo giù all'obitorio.
Militare
: È zona interdetta, al momento, salvo che per i sanitari autorizzati.
Mulder
: Su ordine di chi?
Militare
: Del generale McAddie.
Mulder
: Ha richiesto lui la nostra presenza. Siamo stati svegliati alle tre. Ci è stato detto di venire sùbito qui.
Militare
: A me non risulta niente.
Mulder
: Beh, chiama il generale.
Militare
: Ma non ho il numero.
Mulder
: Chiama il centralino e fattelo passare. Gesù, non sai neanche il numero del centralino?
Militare
: Cerco l'ufficiale di servizio.
Mulder
: Giovanotto, non abbiamo il tempo di cazzeggiare mentre tu fai sfoggio della tua ignoranza in materia di gerarchia. È un ordine del generale McAddie. Chiamalo. Mentre ti fai confermare l'autorizzazione, noi ci mettiamo al lavoro.
Militare
: Va bene, magari cominciate a scendere, io intanto chiedo conferma al generale.
Mulder
: Grazie. Da quando in qua i generali interdicono l'accesso agli obitori?
Scully
: Questo è uno dei pompieri che sono morti a Dallas?
Mulder
: Stando alla targhetta.
Scully
: E tu cosa vorresti scoprire?
Mulder
: Causa del decesso.
Scully
: Te lo posso dire io, senza neanche guardarlo. Lesioni multiple degli organi interni imputabili a deflagrazione a distanza ravvicinata. Mulder, gliel'hanno già fatta l'autopsia. Si vede benissimo da com'è stato impacchettato.
Mulder
: Corrisponde alla descrizione che hai letto?
Scully
: Oh, mio dio. Questo poveraccio ha i tessuti ridotti...
Mulder
: ... a gelatina.
Scully
: Si direbbe una disgregazione cellulare. Oh, ma è completamente edematoso. Qui non è stata eseguita nessun'autopsia. Non c'è incisione a Y, è chiaro che non l'hanno aperto.
Mulder
: In altre parole, quello che dice il referto è falso? Non è morto per una deflagrazione a distanza ravvicinata.
Scully
: Io non ti so dire che cosa ha ucciso quest'uomo, ma penso che nessuno te lo saprebbe dire. Mulder, tu sapevi già da prima che non è morto sul luogo dell'attentato.
Mulder
: Così mi è stato detto.
Scully
: Quindi secondo te è una copertura? Ma di che cosa?
Mulder
: Non ne ho idea. Ma ho il sospetto che quello che scoprirai si presti poco a essere catalogato o facilmente codificato.
Scully
: Mulder, aspetta. Un'autopsia richiede tempo, e prima o poi qualcuno si accorgerà che qui dentro non ci dovremmo stare, in teoria.
Mulder
: Ci accusano della morte di quest'uomo. Io gradirei sapere di cosa è morto. A te non interessa?
Radio
: Fermata alla Quindici in tre minuti.
Mulder
: Dovrebbe essere lì.
Radio
: 157 Capitol Avenue. 157 Capitol Avenue.
Detective
: Controlla bene. Puoi scommettere che quel porco tiene nascosto la sua riserva speciale in qualche doppio fondo. Smontate armadi, cassettiere, librerie. Non tralasciate niente. Scusi, lei. Desidera?
Mulder
: Abita qui il dottor Kurtzweil?
Detective
: Se vuole saperlo, ci sarà un motivo.
Mulder
: Sì, lo sto cercando.
Detective
: Se lo cerca, ci sarà un motivo.
Agente
: Anche qui è pieno di cassette.
Detective
: Lo stanno cercando anche i Federali. Bel commercio ha messo su, eh?
Mulder
: Cioè?
Detective
: Vendeva porno foto di bambini via internet. Lo cerca per qualche altra ragione?
Mulder
: Sì. Sì, avevo appuntamento per un'ecografia dell'utero. Hm.
Detective
: Ah, ah, ah, ah! Le faccio un colpo se prendiamo Kurtzweil?
Mulder
: No, non si disturbi.
Kurtzweil
: Ha visto che commedia? Qualcuno sa che ho parlato con lei.
Mulder
: No, almeno a sentire la polizia.
Kurtzweil
: Cos'è stavolta? Ancora pedofilia? Molestie sessuali a una paziente?
Mulder
: La
voglio
no screditare, perché?
Kurtzweil
: Perché sono pericoloso. Perché io conosco troppo bene la verità.
Mulder
: Ah, sì, quella spazzatura millenaristica che si diverte a scrivere.
Kurtzweil
: Conosce i miei saggi? Su Dallas avevo ragione, però.
Mulder
: Come faceva a saperlo?
Kurtzweil
: Sa dell'esistenza di un virus chiamato Hanta?
Mulder
: Sì, è un virus mortale diffuso parecchi anni fa dai topi selvatici negli Stati Uniti sudoccidentali.
Kurtzweil
: Secondo i giornali, il còmpito di impedire il diffondersi di un'epidemia venne affidato al NFGE, Nucleo Federale Gestione Emergenze. Lei ha idea di quali sono i suoi effettivi poteri? In caso di emergenza nazionale, l'NFGE autorizza la Casa Bianca a sospendere le garanzie costituzionali. Rifletta. Perché un organismo dotato di un potere pressoché assoluto si mobilita per combattere una modesta epidemia nelle campagne texane?
Mulder
: L'epidemia in realtà non era così modesta?
Kurtzweil
: No. Non si trattava di un'epidemia di virus Hanta.
Mulder
: Di che si trattava? Di che si trattava?
Kurtzweil
: In gioventù, quando eravamo ancora militari, io e suo padre venimmo reclutati per un progetto, finalizzato alla guerra biologica, ci dissero. Un virus.
Mulder
: Che cosa ha ucciso quegli uomini?
Kurtzweil
: Qualcosa a cui non crederebbero neanche i miei lettori. Qualcosa che sfugge a ogni umana comprensione. Qualcosa che quando si scatenerà avrà conseguenze oggi inimmaginabili.
Mulder
: Una pestilenza.
Kurtzweil
: La pestilenza che porrà fine a tutte le pestilenze. L'arma silenziosa di una guerra silenziosa. La sistematica inoculazione di un organismo incontrollabile, che non lascia scampo agli uomini che ne sono i portatori. Ci hanno lavorato sopra per cinquant'anni! Mentre il resto del mondo combatteva asiatici e comunisti, quella gente ha negoziato in tutta segretezza un'apocalisse preordinata!
Mulder
: E con chi l'avrebbe negoziata?
Kurtzweil
: Ci può arrivare anche da solo, no? La data è già stabilita. Un giorno festivo. La popolazione sarà lontana dalle proprie case. Il Presidente dichiarerà lo stato di emergenza, da quel momento tutti i ministeri e gli enti governativi passeranno sotto il controllo del Nucleo Federale Gestione Emergenze. Si insedierà il governo ombra.
Mulder
: E poi danno a me del paranoico.
Kurtzweil
: Torni sùbito a Dallas, agente Mulder, e indaghi. O scopriremo la verità insieme al resto degli Americani, quando sarà tardi.
Mulder
: Scully, sono io.
Scully
: Sì.
Mulder
: Perché bisbigli?
Scully
: Mulder, adesso non posso parlare.
Mulder
: Cos'hai trovato?
Scully
: Tracce evidenti di una massiccia infezione.
Mulder
: Che tipo di infezione?
Scully
: Non lo so.
Mulder
: Okay, sta' a sentire: ora vado a casa e prenoto un posto per Dallas. Prendo un biglietto anche per te.
Scully
: Mulder...
Mulder
: Ti prego. Ho bisogno di te, mi serve la tua consulenza.
Scully
: Domattina ho un'altra udienza a Washington.
Mulder
: Ti ci porterò in tempo, sta' tranquilla, e forse con delle prove che faranno scalpore.
Scully
: Non posso, non insistere! Mi sono già spinta molto al di là del ragionevole.
Mulder
: In questa storia di ragionevole c'è ben poco. Scully? Sei ancora lì? Scully! Scully!
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Barista
: Mi sa che con questo il fabbisogno minimo giornaliero l'hai superato. Oh! Ci vuole allenamento per il sollevamento pesi. Giornata loffia?
Mulder
: Hm.
Barista
: Racconta. Che fai nella vita?
Mulder
: Ti interessa?
Barista
: Hm-hm.
Mulder
: Sono la figura chiave di un'intricata trama governativa, un complotto teso a occultare la verità sull'esistenza degli extraterrestri. È una congiura internazionale, per dirla tutta. Ha i suoi uomini di punta ai più alti livelli della politica e tocca da vicino la vita di ogni uomo, donna o bambino del pianeta. Eh, eh! E nessuno ci crede, naturalmente. Io sono la spina nel fianco dei miei superiori e lo zimbello dei colleghi. Mi chiamano "spettrale". Lo spettrale Mulder, la cui sorella venne rapita dagli alieni quand'era ancora bambino, e ora dà la caccia agli omini verdi con pistola e distintivo, e grida ai quattro venti o a chiunque gli dia ascolto che è scoccata l'ora e il cielo sta crollando. E quando succederà, perché succederà, sarà la madre di tutte le catastrofi.
Barista
: Ho capito. Complimenti, hai fatto tredici, spettrale Mulder.
Mulder
: Scusa, cosa ho fatto?
Barista
: Hai fatto tredici. Tredici tequile tutte d'un fiato.
Mulder
: Il mio numero è uno, il più solo di tutti i numeri. Permesso?
Cliente
: Occupato!
Mulder
: Scusi.
Alvin Kurtzweil
: Poi dicono che l'FBI la fa fuori dal vaso.
Mulder
: Cosa?
Kurtzweil
: Scommetto che è la stessa cosa che l'accusano di aver fatto a Dallas. Starsene lì con l'uccello in mano mentre intorno esplodevano le bombe.
Mulder
: Scusi, ci conosciamo?
Kurtzweil
: No, ma è già un bel pezzo che seguo da vicino la sua carriera, fin da quando era una giovane, promettente recluta. Da prima, anzi.
Mulder
: È qui per una ragione precisa?
Kurtzweil
: Certo. È evidente. Mi chiamo Kurtzweil, dottor Alvin Kurtzweil.
Mulder
: Mai sentito.
Kurtzweil
: Suo padre era un mio caro amico. Lavoravamo al Dipartimento di Stato. Eravamo amici per la pelle, davvero. Poi la sua disillusione superò la mia.
Mulder
: Eh, già. Come mi ha scovato?
Kurtzweil
: So che ogni tanto viene in questo bar, e ho immaginato che stasera le ci volesse un goccetto.
Mulder
: È un giornalista?
Kurtzweil
: Sono un medico, mi sembra di averglielo detto. Un ginecologo.
Mulder
: Se deve parlarmi, ha a disposizione il tempo che mi serve per fermare un taxi.
Kurtzweil
: C'è qualcosa che non sa sull'attentato di Dallas.
Mulder
: E cioè?
Kurtzweil
: L'agente speciale in capo Darius Michaud non ha neppure mosso un dito per disinnescare la bomba.
Mulder
: Sì, certo, ha lasciato che gli esplodesse in faccia.
Kurtzweil
: C'è una domanda che non si è posto nessuno: perché quel palazzo? E non gli uffici federali?
Mulder
: Gli uffici federali sono troppo sorvegliati.
Kurtzweil
: No. Hanno piazzato la bomba nel palazzo di fronte perché c'erano anche lì degli uffici federali. Il Nucleo Federale Gestione Emergenze aveva allestito con discrezione un centro quarantena, dove sono stati trovati i corpi. Ma qui viene il bello. La cosa che lei non sa, e non sarebbe andato a verificare, è che il bambino e i pompieri erano già cadaveri.
Mulder
: Prima dell'esplosione?
Kurtzweil
: Sì, precisamente.
Mulder
: Darius Michaud aveva ventitré anni di servizio.
Kurtzweil
: Michaud era un patriota. Quelli a cui aveva giurato fedeltà sanno come muoversi, a Dallas. Hanno fatto saltare in aria quel palazzo per nascondere qualcosa, forse qualcosa a cui non erano preparati.
Mulder
: Avrebbero messo in piedi quell'inferno solo per far sparire i corpi di tre pompieri?
Kurtzweil
: Non dimentichi il bambino.
Mulder
: Lei dice un sacco di cazzate.
Kurtzweil
: Eh, eh, eh! Ne è sicuro?
Mulder
: Arlington, per favore. Anzi, guardi, no,
voglio
andare a Georgetown. A Georgetown, sì. Ti ho svegliata. Ti ho svegliata?
Scully
: No.
Mulder
: Come no? Sono le tre.
Scully
: Ma sei ubriaco?
Mulder
: Sì, sì, fino a mezz'ora fa ero ubriaco, sì.
Scully
: Cioè prima o dopo avere deciso di venire qui?
Mulder
: È una domanda un po' impegnativa.
Scully
: Vattene a casa.
Mulder
: No, vèstiti, invece.
Scully
: È tardi.
Mulder
: Vèstiti.
Scully
: Per andare dove?
Mulder
: Vèstiti. Strada facendo ti spiegherò.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Jana Cassidy
: In seguito ai fatti di Waco e Ruby Ridge, e alle polemiche sull'uso della forza nella repressione delle organizzazioni eversive, al Ministero della Giustizia si avverte la necessità di individuare al più presto i responsabili dei catastrofici danni arrecati alla cosa pubblica con attentati terroristici, nonché del pesante tributo di sangue che ne è conseguito. Restano ancora da chiarire molti dettagli, tuttavia il Ministro in persona ci sollecita a un'esauriente relazione sull'accaduto in modo da poter rilasciare una dichiarazione ufficiale. Risulta che cinque persone hanno perso la vita nell'esplosione. L'agente specia... L'agente speciale in capo Darius Michaud che stava tentando il disinnesco della bomba, tre vigili del fuoco di Dallas e un bambino. Vorrei dare inizio all'udienza della...
Mulder
: Domando scusa. I vigili del fuoco e il bambino si trovavano nell'edificio?
Cassidy
: Agente Mulder, visto il ritardo con cui si presenta all'udienza, la pregherei di aspettare fuori, così l'agente Scully ci potrà esporre la sua versione dei fatti senza che le venga inflitta la stessa mancanza di riguardo.
Mulder
: Il palazzo era sgombro, a quanto ne so.
Cassidy
: Aspetti il suo turno, agente Mulder. È pregato di uscire.
Walter S. Skinner
: Si sieda, stanno ancora interrogando l'agente Scully.
Mulder
: Riguardo a cosa?
Skinner
: Alla sua presenza in un edificio diverso dal presunto obiettivo.
Mulder
: Scully era con me.
Skinner
: Lei non si rende conto di cosa c'è in ballo. Danni materiali per quarantacinque milioni di dollari, cinque vittime e neanche un'ipotesi sui colpevoli. La versione che sta prendendo forma
è che si poteva evitare.
Mulder
:
Voglio
no dare la colpa a noi?
Skinner
: Agente Mulder, sappiamo entrambi che se si mette male, si mette male per l'FBI. Un capro espiatorio bisogna trovarlo.
Mulder
: Se è questo che
voglio
no, diano pure la colpa a me. Scully non c'entra.
Skinner
: In questo istante sta dicendo la stessa cosa di lei.
Mulder
: No, ho violato io il protocollo. Ho lasciato l'agente in capo a disinnescare da solo la bomba, ignorando una fondamentale regola tattica.
Skinner
: L'agente Scully sostiene d'averla costretta ad uscire...
Mulder
: No.
Skinner
: ... contro la sua volontà.
Mulder
: No.
Scully
:
Voglio
no lei, signore.
Skinner
: Grazie.
Mulder
: Non so cosa hai detto, ma non sei tenuta a proteggermi.
Scully
: Non ho detto altro che la verità.
Mulder
:
Voglio
no dividerci. Guai se glielo consentiamo.
Scully
: Purtroppo ci hanno già divisi. Le nostre vite si separano.
Mulder
: Cosa? Come sarebbe a dire?
Scully
: Dopodomani ho un altro incontro con la Commissione per l'assegnazione a un nuovo incarico.
Mulder
: Ma se ci hanno messi insieme loro!
Scully
: Semplicemente perché volevano che io invalidassi le tue indagini sul paranormale, però... credo che stavolta la posta in gioco sia più grossa.
Mulder
: Non è con te che ce l'hanno.
Voglio
no colpire me.
Scully
: Loro non c'entrano. Mulder, io ho rinunciato a una carriera in medicina perché ero intimamente convinta di poter dare il meglio di me stessa nel FBI, ma le cose hanno preso un'altra piega. E adesso, se... se per caso avessero intenzione di trasferirmi a Omaha, o a Cleveland, o in qualche altra sede periferica, è chiaro che il mio interesse per l'FBI non potrebbe più essere lo stesso. Non dopo le cose che ho visto e fatto.
Mulder
: Ti dimetti.
Scully
: Forse faresti bene a chiederti se anche in te qualcosa è cambiato.
Skinner
: Agente Mulder, tocca a lei.
Scully
: Ti chiedo perdòno. Mulder. In bocca al lupo.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Sì, d'accordo, restate lì. L'edificio è stato evacuato e ispezionato da cima a fondo, signore. Non c'è traccia di ordigni esplosivi, né di altri oggetti sospetti.
Darius Michaud
: Nell'ispezione avete impiegato i cani?
Agente
: Sì, signore.
Michaud
: Mandateceli di nuovo.
Agente
: Forza e coraggio! Si ricomincia!
Dana Katherine Scully
: Pronto, Mulder, sono io.
Fox William Mulder
: Dove sei?
Scully
: Sul tetto del palazzo.
Mulder
: Trovato qualcosa?
Scully
: No, macché, niente.
Mulder
: Che cos'hai?
Scully
: Non lo so, mi sono fatta dodici piani a piedi, sono accaldata, sto crepando di sete, e in tutta sincerità mi domando cosa ci faccio quassù.
Mulder
: Stai cercando una bomba.
Scully
: Ah, grazie, questo lo so, ma la telefonata parlava degli uffici federali all'altro lato della strada.
Mulder
: Sono già coperti.
Scully
: Mulder, quando viene annunciata per telefono una bomba terrorista, lo scopo razionale che si prefigge l'anonimo informatore è metterci in condizione di trovare la bomba. La ragion d'essere del terrorismo è appunto quella di propagare il terrore. Se studiassi le statistiche, individueresti un modello comportamentale standard applicabile a tutti i casi in cui alla minaccia è seguito l'attentato. E se non si opera tenendo conto di questa costante, se ci si ostina a ignorarla, come facciamo noi, abbiamo buone probabilità, nel caso la bomba ci sia, di non trovarla, col rischio che muoia della gente. Mulder? Pronto?
Mulder
: Boom.
Scully
: Accidenti, Mulder!
Mulder
: Non è più di moda rompere gli schemi? Il fattore sorpresa... l'agire a casaccio dell'inopinabilità... Se non impariamo ad anticipare l'imprevedibile, o ad aspettarci l'inaspettato in un universo di infinite possibilità, ci ritroveremo alla mercé di qualsiasi persona o cosa che non possa essere programmata, catalogata, o facilmente codificata. Che cosa ci facciamo quassù, Scully? Fa un caldo infernale.
Scully
: So benissimo che questo incarico ti annoia, ma in un momento simile pensare a ruota libera può solo costarti caro.
Mulder
: Perché mi annoierei?
Scully
: Devi smettere di cercare quello che non c'è. Hanno chiuso gli X-Files. D'ora in poi si seguono le procedure, il protocollo.
Mulder
: Forse dovremmo annunciare una bomba a Houston. Stasera c'è una finalissima allo stadio.
Scully
: E adesso?
Mulder
: È chiusa?
Scully
: Altro che anticipare l'imprevedibile. C'eri cascato.
Mulder
: Ma figurati!
Scully
: Altroché. C'eri cascato eccome!
Mulder
: Ma fammi il favore! Ho visto che fingevi di tirarla.
Agente
: E mi raccomando, senza spingere.
Insegnante
: Forza, nell'ascensore. Entrate due alla volta.
Scully
: Te lo si leggeva in faccia. Hai avuto un momento di panico totale.
Mulder
: Tu non mi hai mai visto nel panico. Quando sono nel panico la mia faccia è questa.
Scully
: Infatti era questa.
Mulder
: Non era questa.
Scully
: Era la faccia che hai fatto, invece. Da bere offri tu.
Mulder
: Cosa vuoi? Coca, Pepsi, una flebo di salina?
Scully
: Qualcosa di dolce. Pronto?
Mulder
: Scully, ho trovato la bomba.
Impiegato
: Per l'economato.
Scully
: Molto spiritoso. Dove sei, Mulder?
Mulder
: Nel locale ristoro.
Scully
: Sei tu che batti?
Mulder
: Sì, trova qualcuno che venga ad aprirmi.
Scully
: Dovrei cascarci?
Mulder
: Hai meno di quattordici minuti per evacuare l'edificio.
Scully
: E piantala, Mulder ...
Mulder
: Tredici e cinquantasei. Tredici e cinquantaquattro. Tredici e cinquantadue. Tredici e cinquanta. Statisticamente, che ti suggerisce?
Scully
: Sta' tranquillo, Mulder, ti faccio uscire di lì. Fate evacuare sùbito il palazzo! Lo
voglio
sgombro entro dieci minuti! Chiami i vigili del fuoco e faccia bloccare il centro città per un raggio di almeno un chilometro intorno a questa strada!
I Vigilante
: In dieci minuti?
Scully
: Non deve pensare! Deve alzare il telefono e fare in modo che succeda!
I Vigilante
: È la vigilanza.
II Vigilante
: Attuare procedura di allarme incendio.
Scully
: Qui agente speciale Scully, è urgente.
Voglio
l'agente speciale in capo Michaud. È andato nel palazzo sbagliato!
Michaud
: Dov'è?
Scully
: L'ha trovato in un distributore automatico, e lui è bloccato nel locale.
Mulder
: Scully, hai presente la faccia che ti ho fatto vedere? Beh, adesso ce l'ho.
Scully
: Allontànati dalla porta, veniamo a prenderti.
Agente
: Attenzione!
Mulder
: Ditemi che c'è dell'innocua gazzosa in quelle taniche.
Michaud
: È di costruzione artigianale, ma devastante. Trenta litri di astrolite. Okay, tutti fuori. Sgombrare la zona.
Agente
: Forza! Muoversi!
Mulder
: Sarà il caso che qualcuno resti con lei.
Michaud
: Vi ho dato un ordine, levatevi di torno, evacuate l'edificio.
Scully
: È in grado di disinnescarlo?
Michaud
: Dovrei riuscirci.
Mulder
: Restano meno di quattro minuti per scoprire se è vero.
Michaud
: Ha sentito cosa ho detto? Fuori.
Scully
: Andiamo, Mulder.
Pompiere
: Tenetevi pronti, e aspettate istruzioni per radio.
I Agente
: Forza! Mandali tutti di qua!
II Agente
: Presto! Salite in macchina!
Scully
: Mulder! Cosa fai?
Mulder
: C'è qualcosa che non quadra!
Scully
: Mulder!
Mulder
: Non mi tornano i conti.
Scully
: Sali in macchina! Non c'è più tempo!
II Agente
: Avanti, sbrigatevi! Forza, forza!
Mulder
: Un'altra volta offri tu.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
- Povera testolina! E perché sei venuta in questi paraggi?
- Così, signor mio bello; a domandar l'elemosina, a vedere se raccapezzo almeno quel tanto che occorre per un tozzo di pane.
- Hm! Che forse vorresti del pane? - chiedeva di solito Ivan Ivanovic.
- Come non volerlo! Ho una fame da lupi.
- Hm! - rispondeva di solito Ivan Ivanovic: - Allora, forse, avresti voglia anche di un poco di carne?
- Ma di tutto quel che la signoria vostra vorrà regalarmi sarò contenta.
- Hm! Forse che la carne è meglio del pane?
- Ma cosa volete che scelga chi ha fame! Sarà buono tutto quel che vi degnerete di darmi. - Qui la vecchia, di solito, tendeva la mano.
- Be'! Va' pure con Dio, - diceva Ivan Ivanovic. - E che te ne resti lì, come un palo? Non
voglio
mica picchiarti!
Nikolaj Gogol
Cit. da
Mirgorod
Frasi di Nikolaj Gogol
Il Pd è un Partito Defunto, sono degli zombie politici che stanno cannibalizzando la democrazia.
Voglio
no rimanere in piedi solo grazie ai dei riti vudù, ma lo stanno facendo senza il sostegno dei cittadini.
Riccardo Fraccaro
Cit. da
dal blog personale, 10 ottobre 2017
Frasi di Riccardo Fraccaro
Anch'io ti
voglio
tanto bene, Jake. Sarai sempre il mio testimone di nozze.
Bella Swan
Dal film:
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Voglio
essere uno dei migliori giocatori del mondo, così quando vedo che la gente mi dice di essere al livello di certi nomi, utilizzo tutto questo come motivazione per salire ancor di più di livello. Non ho particolari segreti: mi sento forte, forse come mai prima d'ora, mi alleno bene, mi nutro bene, recupero, bene: tutto qui.
Harry Kane
Frasi di Harry Kane
Sento che per mentalità siamo un po' spaventati a dire che vogliamo vincere, perché abbiamo paura della reazione dei tifosi o dei media. Ci rinchiudiamo nel nostro guscio. Ma non dobbiamo avere paura,
voglio
vincere. Dobbiamo essere coraggiosi. Possiamo uscire ai gironi o in semifinale, è lo stesso. Non dobbiamo avere nessuna paura. Vogliamo vincere, andremo lì e faremo del nostro meglio per riuscirci.
[Prima del Mondiale di Russia 2018]
Harry Kane
Frasi di Harry Kane
Mia madre un giorno mi ha detto che non le dovevo nulla, pur con tutto quello che una donna del genere aveva fatto per me. Da quel momento ho saputo di non dover nulla a nessuno. Ma quello che invece sono disposto a dare alla città di Cleveland è tutto il mio impegno, la mia passione, la mia ispirazione. Finché indosserò quella maglia,
voglio
essere d'ispirazione per questa gente.
LeBron James
Cit. da
GQ, novembre 2017
Frasi di LeBron James
Mi sento bene. Questo è il mio 15° anno, ma è uno degli anni migliori che ho avuto fin qui per come mi sento e
voglio
continuare con queste sensazioni.
Voglio
tentare di rompere gli schemi per la prossima generazione. Quindi togliti dalla testa il discorso Ok, superi il tuo apice quando superi i 31; oppure superi il tuo periodo migliore una volta raggiunto il dodicesimo anno di carriera; o qualunque altro sia il tuo caso.
[...]
Avrò 33 anni fra quindici giorni. Questa è la mia quindicesima stagione e non mi sono mai sentito meglio in tutta la mia carriera.
Voglio
tutto.
LeBron James
Cit. da
ESPN, dicembre 2017
Frasi di LeBron James
Voglio
andare oltre i limiti, abbattere gli stereotipi riguardanti le cose circa l'età massima a cui si raggiunge l'apice della carriera.
LeBron James
Cit. da
ESPN, dicembre 2017
Frasi di LeBron James
Non
voglio
dare una lezione su come vivere, ma su come non vivere.
[Sulla serie: Disincanto]
Matt Groening
Cit. da
Corriere.it, 4 luglio 2018
Frasi di Matt Groening
Sulu
: Ammiraglio in Plancia!
Kirk
: Posti di combattimento! Tattico.
Spock
: Può ancora raggiungerci e annientarci. Però c'è la Mutara Nebula 1 5 3 virgola 4.
Kirk
: Scotty, possiamo entrarci?
Scott
: L'energizzatore è in pessime condizioni. Non datemi troppi scossoni.
Kirk
: Non lo prometto. Proceda!
Saavik
: La difficoltà nella Nebula è che le scariche e i gas annebbieranno il nostro apparato tattico. Il visuale non funzionerà, e gli schermi non saranno sufficienti.
Spock
: O bere o affogare, Signor Saavik. Non c'è alternativa.
Equipaggio
: Più svelti! Più svelti! Forza! Forza! Di là! Di là! Via! Via!
Khan
: Eccola là! Eccola là! Ah... Non è così malridotta come ci hanno fatto credere, tanto meglio!
Spock
: Stima ingresso Nebula: esattamente due minuti virgola due. Reliant in avvicinamento.
Joachim
: Se entrano li perdiamo.
Khan
: Cerchi di dissuaderli!
Saavik
: Un colpo di avvertimento.
Kirk
: Non
voglio
no che entriamo nella Nebula.
Spock
: Un minuto al contatto con la Nebula.
Khan
: Perché rallentiamo?
Joachim
: Nella Nebula non possiamo seguirli, Signore.
Khan
: Ma...
Joachim
: I nostri schermi non reggerebbero.
Spock
: Stanno riducendo la velocità.
Kirk
: Uhura, mi faccia parlare.
Uhura
: Signorsì! Parli pure, Ammiraglio.
Kirk
: Qui l'Ammiraglio Kirk. Le abbiamo già dato una lezione, Khan! Vuole proprio la rivincita? Khan! Dov'è finito il suo intelletto superiore?
Khan
: A tutta potenza di impulso, presto!
Joachim
: No, Signore! Lei ha il Genesi, può avere tutto quello che...
Khan
: A tutta potenza! Maledetto!
Kirk
: Non demorde... devo dargliene atto.
Spock
: Stiamo entrando adesso nella Mutara Nebula.
Kirk
: Luci d'emergenza.
Khan
: Tattico!
Joachim
: Inefficiente.
Khan
: Sollevare gli schermi!
Joachim
: Come temevo, Signore, non funzionano! Riduco la velocità, Signore!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Sulu
: Liberi e pronti a dirigere, Signore.
Saavik
: Che rotta, Comandante?
Kirk
: A discrezione del Comandante.
Spock
: Signor Sulu? Le do... carta bianca.
Sulu
: Sì, Signore.
David
: Tutto qui?
Carol
: Non credo che sarà possibile infilare altri codici nella memoria del computer. La prossima la progetteremo piùgrande.
David
: E chi sarà a costruirla?
Jedda
: Dottor Marcus? Ho un messaggio in arrivo sul canale superiore. È la Nave Stellare Reliant.
Carol
: Sullo schermo, Jedda.
Chekov
: Rispondete prego! Qui Reliant. Reliant chiama Regula 1. Ripeto, qui la USS Reliant.
Carol
: Comandante, vi sentiamo. Qui Regula 1. Parlate.
Chekov
: Ah! Dottor Marcus! Bene! Siamo in rotta verso di voi, dovremmo arrivare fra tre giorni.
Carol
: Verso di noi? Perché? Come mai? Non vi aspettavamo così presto, Chekov. È successo qualcosa?
Chekov
: No, non è successo niente. Ceti alpha 6 è stato già ispezionato.
Carol
: Ma... io non riesco a capire perchè stiate venendo qui...
Chekov
: Abbiamo ricevuto nuovi ordini. Al nostro arrivo a Regula 1 tutti i materiali del Progetto Genesi saranno trasferiti su questa nave per un immediato esame su Ceti Alpha 6.
David, Jedda, March, Madison
: Ma Capitano! Ma com'è possibile? È impossibile!
Carol
: Volete fare silenzio? Comandante Chekov! Questo è... è del tutto irregolare!
Chekov
: Io ho i miei ordini, Dottore.
David
: Non cedere mamma. Chi ha dato l'ordine?
Chekov
: L'ordine viene dal... dall'Ammiraglio James T. Kirk.
David
: Lo sapevo! Lo sapevo! È fin dall'inizio che i militari
voglio
no metterci le mani sopra!
Carol
: Questo è assolutamente irregolare, Comandante Chekov! Non permetterò a nessuno, neanche al Comandante della Reliant di mettere piede su Regula 1!I nostri lavori e le attrezzature sono top secret!
Chekov
: Mi dispiace che la prenda così, Dottore. Gli ordini dell'Ammiraglio Kirk sono confermati. La prego, si prepari a consegnarci il Genesi al nostro arrivo, Dottore. Qui Reliant, chiudo.
Khan
: Davvero un ottimo lavoro, Comandante!
Chekov
: Si rende conto, Signore, che cercheranno di contattare l'Ammiraglio Kirk per la conferma dell'ordine?
Saavik
: Aspetti un momento! Grazie, Signore.
Kirk
: Tenente, se non sbaglio lei ha cambiato pettinatura.
Saavik
: Sì, ma nei limiti del regolamento.
Kirk
: Mh-mh.
Saavik
: Vorrei parlarle, Signore.
Kirk
: L'auto espressione non sembra essere un suo problema. Forse è preoccupata per la sua prestazione sulla Kobashi Maru?
Saavik
: Non ho saputo risolvere la situazione
Kirk
: Non c'era nulla da risolvere: un test caratteriale.
Saavik
: Posso chiederle come se l'è cavata lei con il test?
Kirk
: Sì, può chiederlo. Con un po' d'umorismo.
Saavik
: Umorismo ha detto... è un concetto difficile da capire. Non è affatto logico.
Kirk
: Tutto si impara.
McCoy
: Chi ha fermato questo dannato ascensore?
Saavik
: Grazie infinite.
McCoy
: Ha cambiato pettinatura?
Kirk
: Non l'avevo notato.
McCoy
: Meravigliosa quella birra romulana.
Uhura
: Ammiraglio Kirk!
Kirk
: Qui Kirk.
Uhura
: Ho un urgente comunicazione per lei dal laboratorio spaziale Regula 1. Dottor Carol Marcus.
Kirk
: La prendo nel mio alloggio, Uhura.
Uhura
: Signorsì!
McCoy
: Questo è il diluvio, non è pioggia.
Kirk
: Come medico lei dovrebbe capire i pericoli della riapertura di vecchie ferite.
McCoy
: Scusi...
Carol
: Mi senti, Jim?
Kirk
: Ti sento Carol, che cosa c'è? Qual è il problema?
Carol
: Per quale motivo hai deciso di portarci via il Genesi?
Kirk
: Portarvi via il Genesi? Ma che dici? Ma chi? Chi vi vuole portarvi via il Genesi?
Carol
: Riesco a vederti, ma non a sentirti.
Kirk
: Carol!
Carol
: Jim, hai dato tu l'ordine?
Kirk
: Quale ordine? Chi vi porta via il Genesi?
Carol
: Ti prego, aiutaci.
Kirk
: Io...
Carol
: Non permetterò che abbiate il Genesi senza un'appropriata autorizzazione.
Kirk
: Avere il Genesi? Chi ha detto...
Carol
: Con quale autorità potete fare una simile richiesta?
Kirk
: Con l'autorità di nessuno! Io non...
Carol
: Jim, ti prego, fa' qualcosa!
Kirk
: Carol... Uhura, che sta succedendo?
Uhura
: Trasmissione in avaria sull'emittente, Signore.
Kirk
: Chiami il Quartier Generale.
Uhura
: Signorsì!
Kirk
:
Voglio
parlare col Comando.
Tecnici
: Non possono fare una cosa del genere!
Carol
: Per favore!
Tecnici
: Noi non dobbiamo accettare!
Carol
: Per favore, Signori! Per favore! Si tratta di un errore, non c'è dubbio.
David
: Un errore? Siamo soli qui. Hanno aspettato che tutti fossero in permesso per fare questo. È la Reliant che dev'essere a nostra disposizione e non viceversa!
Madison
: È evidente che la Flotta Stellare non intenda affatto...
Carol
: Non lo so, ma non posso in nessun modo oppormi ad un ordine che...
Madison
: Ma è assurdo!
David
: Quante volte ho tentato di metterti in guardia! I militari hanno sempre strumentalizzato gli scienziati!
Carol
: La Flotta Stellare è rimasta in pace per cento anni, non posso e non
voglio
aderire alla tua interpretazione di questo fatto!
Jedda
: Dottore, forse ha ragione. Ma per la Reliant? Sta venendo qui.
Kirk
: Abbiamo un problema. Forse c'è qualcosa che non va a Regula 1, ho avuto ordine di indagare.
Spock
: Se la memoria mi sostiene, Regula 1 è un laboratorio di ricerche scientifiche.
Kirk
: Ho detto al Comando della Flotta che la nostra è una nave stellare piena di ragazzi. Ma... siamo l'unica nave nel quadrante. Spock, questi suoi allievi come potrebbero rispondere nel caso dovessero affrontare un emergenza?
Spock
: Come per tutte le cose viventi: ciascuno secondo le sue capacità. Naturalmente, la nave è sua.
Kirk
: No, questo non cambierà niente. Mi porti a Regula 1.
Spock
: Come istruttore in missione di addestramento, sarei lieto di comandare l'Enterprise. Se dobbiamo compiere una missione specifica, è chiaro che a bordo è l'Ufficiale più anziano che deve prendere il comando.
Kirk
: Può non essere grave. Una comunicazione alterata. Prenda lei la nave.
Spock
: Ascolti, Jim: credo che lei parta da un falso presupposto. Io sono un Vulcan, non ho un ego che può essere offeso.
Kirk
: Vuole ricordarmi che soltanto la logica detta le sue azioni?
SPOCK Non intendo ricordarle ciò che lei sa benissimo. Se mi permette di essere franco, lei ha commesso uno sbaglio accettando la promozione. Comandare una nave è la mansione che più le si addice. Tutto il resto, è uno spreco di materiale.
Kirk
: Non penso affatto di contraddirla.
Spock
: È molto saggio. In ogni caso, se dovessi invocare la logica, la logica impone chiaramente che le esigenze di molti contano più di quelle di pochi.
Kirk
: O di uno.
Spock
: Lei è il mio diretto superiore, ed è anche mio amico. Io sono stato, e sarò sempre, suo amico.
Kirk
: Fermare energizzatori.
Sulu
: Fermare energizzatori.
Kirk
: Interfono. Si presenta una situazione d'emergenza. Per ordine del Comando della Flotta, da questo momento, ore 18, assumo io il comando di questa nave. L'Ufficiale in II lo annoti sul giornale di bordo. Tracciare nuova rotta per il laboratorio Spaziale Regula 1. Sala Macchine. Signor Scott!
Scott
: Signorsì!
Kirk
: Procederemo a velocità warp.
Scott
: Signorsì!
Sulu
: Rotta tracciata per Regula 1.
Kirk
: Avviare motori Warp.
Saavik
: Avviare motori warp.
Sulu
: Pronti, Signore.
Kirk
: So che nessuno di voi si aspettava questo, mi dispiace. Ma devo chiedervi di crescere più in fretta di quanto pensavate di fare. Warp 5, Signor Sulu.
Sulu
: Per fortuna doveva essere una crocera d'addestramento...
Seguace
: Signore! Rotta d'intercettamento Enterprise.
Khan
: Eccellente! Navigatore.
Joachim
: Signore! Posso parlare? Noi siamo tutti con lei. Ma rifletta su questo: siamo liberi. Abbiamo una nave e i mezzi per andare dove vogliamo. Siamo sfuggiti per sempre all'esilio su Ceti Alpha 5. Lei ha dato prova del suo superiore intelletto, e ha debellato i piani dell'Ammiraglio Kirk. Non ha bisogno di sconfiggerlo di nuovo.
Khan
: Kirk vuole provocarmi. Vuole provocarmi e io lo distruggerò! Gli darò la caccia fino alle lune della Nibia, e fino ad Antares, e al suo Maelstrom, e fino alle fiamme della perdizione, prima di arrendermi a lui! Pronti a correggere la rotta!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Pavel Chekov
: Giornale di bordo, data stellare 81 3 virgola 4, redatto dal Primo Ufficiale Pavel Chekov. Nave Stellare Reliant in avvicinamento orbitale a Ceti Alpha 6 nell'àmbito del progetto Genesi. Stiamo continuando la ricerca di un pianeta senza vita per soddisfare il reperimento di un luogo dove condurre l'esperimento Genesi. Finora nessun successo.
Clark Terrell
: Orbita standard, prego. Signor Beach, nuovi elementi sull'analizzatore?
"Stoney" Beach
: No, Signore. Atmosfera limitata dominata da gas craylon, sabbia, venti ad alta velocità. Non idoneo ad accogliere forme di vita.
Chekov
: Non credo sia completamente senza vita.
Terrell
: Non mi dica che ha trovato qualcosa...
Chekov
: Abbiamo localizzato un flusso di energia minima sullo scanner dinamico.
Terrell
: Ma è sicuro? Forse lo scanner non è tarato bene.
Chekov
: Comandante Terrell, io penso si tratti di una particella di materia preanimata trattenuta dalla Matrice.
Terrell
: D'accordo. Apra il circuito monitor del dottor Marcus.
John Kyle
: Sì, Signore.
Terrell
: Forse è qualcosa che possiamo trapiantare, mh?
Chekov
: Lo sa molto bene che cosa dirà.
Carol Marcus
: Mi faccia capire, Chekov. Qualcosa che si può trapiantare...
Chekov
: Sì, Dottore.
Carol
: Qualcosa che si possa trapiantare... Non lo so.
Terrell
: Potrebbe essere una particella di materia preanimata.
Carol
: Sì, certo, ma potrebbe anche non esserlo. Amici, dovete essere molto chiari su questo. Nel caso si trattasse soltanto di un microbo sarebbe inutile darsi da fare. Va bene, scendete a vedere, ma se è qualcosa che può essere trasportato io
voglio
...
Terrell
: Va bene, Dottore, le riferiremo.
David Marcus
: Non essere nervosa, il Genesi funzionerà. Sarai ricordata nella storia della scienza come Newton, Einstein, Surak...
Carol
: E smettila... Un po' di rispetto dal sangue del mio sangue.
David
: Non lamentarti, mamma. Vuoi fare il turno con me in plancia dopo cena?
Carol
: Può darsi. Che cos'hai?
David
: Quando abbiamo a che fare con la Flotta Stellare divento nervoso. Ci troviamo di fronte a qualcosa che... potrebbe essere... Potrebbe essere trasformato in un'arma terribile. Ricordi quella specie di boy-scout del quale eri innamorata? È esattamente il tipo d'uomo che potrebbe...
Carol
: Senti, figliolo, Jim Kirk sarà stato tante cose, ma non era davvero un boy-scout.
Beach
: Comandante Terrell, pronti all'atterraggio.
Terrell
: Chekov, è sicuro che queste siano le corrette coordinate?
Chekov
: Sì, Comandante. Siamo nel garden spot di Ceti Alpha 6.
Terrell
: Non riesco a vedere quasi niente.
Chekov
: Non c'è niente qui. Il tricorder dev'essere guasto.
Terrell
: Chekov! Venga, presto! Sembrano container di navi stellari. Ehi! Mi dia una mano! Ma che sarà successo? Se sono precipitati,dov'è il resto della nave? Che diavolo è questo?
Chekov
: Il Botany Bay... Botany Bay! Oh, no! Dobbiamo uscire sùbito di qui! Siamo in pericolo, presto!
Terrell
: Ma che le prende? Stia calmo, Chekov!
Chekov
: Non c'è tempo! Svelto! Svelto!
Terrell
: Chekov! Che cosa le prende? Chekov!
Chekov
: Su! Venga, presto!
Terrell
: Ma...
Kyle
: Nave Stellare Reliant a Capitano Terrell: qui il Comandante Kyle. La prego di rispondere, Capitano. Capitano Terrell... Risponda, la prego.
Beach
: Diamogli ancora un po' di tempo.
Chekov
: Khan!
Khan Noonien Singh
: No, non la conosco. Ma lei sì. Non dimentico mai una faccia. Signor... Chekov! Non è vero? Non credevo che l'avrei rivista.
Terrell
: Chekov, chi è quest'uomo?
Chekov
: Un criminale, Comandante. Un prodotto dell'ingegneria genetica del XX Secolo.
Terrell
: Cosa vuole da noi? Signore, io esigo...
Khan
: Lei non è in condizioni di esigere niente, Signore. Io, d'altro canto, non sono in condizione di garantire niente. Niente. Ciò che vede è tutto quello che rimane dell'equipaggio del Botany Bay, abbandonato qui quindici anni fa dal comandante James T. Kirk.
Terrell
: Stia a sentire! Voi non... Voi non potete...
Khan
: Comandante... Comandante... Eh, eh, eh... Risparmi le forze, Comandante. Questa gente ha giurato di vivere e morire a mio comando duecento anni prima che lei fosse nato. Vuol dire che non le ha mai raccontato niente? Per divertire il suo Comandante? No? Non le ha mai raccontato come l'Enterprise catturò il Botany Bay che si era perso nello spazio nell'anno 1996, e mi abbandonò insieme all'equipaggio nel gelo subpolare?
Terrell
: Non ho mai conosciuto l'Ammiraglio Kirk.
Khan
: Ammiraglio? Ammiraglio... Ammiraglio... Non le ha mai raccontato che l'Ammiraglio Kirk mandò settanta di noi in esilio su questa brulla distesa di sabbia, con le sole provviste di questi container come sostentamento?
Chekov
: Sta mentendo! Su Ceti Alpha 5 c'era vita! Sta mentendo! Non siete stati abbandonati!
Khan
: Questo è Ceti Alpha 5! Ceti Alpha 6 esplose sei mesi dopo che fummo abbandonati qui. L'esplosione deviò l'orbita di questo pianeta, e tutto ciò che vi si trovava andò distrutto. L'Ammiraglio Kirk non si è mai interessato di conoscere la nostra fine. È stato solo il fatto che il mio intelletto derivava da un sistema di origine genetica che ci consentì di sopravvivere. Sulla Terra... ah... Duecento anni fa... io ero un principe, che comandava su milioni...
Chekov
: Il Comandante Kirk era il suo anfitrione. Lei ripagò la sua ospitalità cercando di rubargli la nave e di ucciderlo!
Khan
: Non vi aspettavate di trovarmi qui. Pensavate che questa fosse Ceti Alpha 6... Ah... Perché siete qui? Perché? Adesso permettetemi di presentarvi l'unica forma di vita indigena superstite di Ceti Alpha 5. Che ne pensate? Hanno ucciso venti dei miei uomini. Compresa la mia adorata moglie! Ah, non tutti in una volta, certo! E non istantaneamente, certo! Vedete, il loro piccolo entra nelle orecchie, e si incunea dentro la corteccia cerebrale. Questo ha l'effetto di rendere la vittima estremamente arrendevole... ai suggerimenti. In sèguito, crescendo, porta la follia... e la morte.
Chekov
: Khan! Non lo faccia!
Khan
: Questi sono i piccoli, naturalmente. Non del tutto... addomesticati.
Chekov
: Khan... il Comandante Kirk faceva solo il suo dovere.
Terrell
: No! No! No! Aaargh!
Chekov
: Aaargh!
Khan
: Così va meglio. Ora ditemi... perché siete qui, e ditemi dove posso trovare... James Kirk!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
È stato bello incontrare Cristiano Ronaldo quando ho visitato Valdebebas
[a Madrid]
, ma saremo avversari e io sono molto competitivo e
voglio
vincere. Continuo a guardarlo per imparare da lui, ma anche Neymar e Cavani mi stanno insegnando molto.
Kylian Mbappé
Frasi di Kylian Mbappé
Il nostro pubblico ci assomiglia: è un pubblico di curiosi, di persone intelligenti,
voglio
no sapere cosa c'è dentro il giocattolo.
Piero Angela
Cit. da
corriere.it, intervista, 29 giugno 2018
Frasi di Piero Angela
Non
voglio
che queste persone muoiano senza avere la possibilità di riparare ai propri errori.
Rayford Steele
Dal film:
Left behind - La profezia
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono molto felice e orgoglioso di diventare un pilota della Ferrari. Guidare una monoposto del Cavallino Rampante rappresenta un sogno per tutti quelli che fanno questo mestiere e io oggi ho la fortuna di poterlo realizzare. Di questo
voglio
ringraziare innanzitutto il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo.
Fernando Alonso
Cit. da
Gazzetta.it, 30 settembre 2009
Frasi di Fernando Alonso
Sto a Montecitorio dal 1948, da più di trent'anni. Il Msi si è trasformato, da quel nucleo iniziale di reduci del fascismo. Ormai fa parte stabilmente della geografia politica dell'Italia repubblicana. È stato un processo lento e difficile. Bene: ma lei crede davvero che io possa pensare di chiudere la mia carriera, la mia vita politica, facendo il becchino di un partito che muore perché una generazione si spegne per motivi anagrafici e un'altra perché chiusa in galera? Crede davvero che sia così miserabile da avere questa ambizione da nostalgico rincoglionito?
[...]
Le dirò di più: io non
voglio
morire da fascista. Tanto che sto lavorando per individuare e far crescere chi dovrà prendere le redini del Msi dopo di me. Giovane, nato dopo la fine della guerra. Non fascista. Non nostalgico. Che creda, come ormai credo anch'io, in queste istituzioni, in questa Costituzione. Perché solo così il Msi può avere un futuro. Altrimenti è costretto a sparire. Capisce perché sono così deciso nel negare qualsiasi legame con chiunque abbia messo la bomba di Bologna? È un nemico anche del Msi.
[a microfono spento, a seguito dell'intervista Daniele Protti, per Il Lavoro, settembre 1980; citato in Daniele Protti, Almirante: «Non
voglio
morire da fascista», Corriere della sera.it, 3 marzo 2009]
Giorgio Almirante
Frasi di Giorgio Almirante
Voglio
capire, valutare ed eventualmente cambiare il modo in cui i soldi vengono spesi. Pianificando, e magari controllando come vengono spesi. Sembra una cosa banale, vi assicuro che non lo è e probabilmente in alcuni aspetti sarà anche qualcosa di rivoluzionario.
Alberto Bonisoli
Cit. da
finestresullarte.info, 3 giugno 2018
Frasi di Alberto Bonisoli
Voglio
lavorare per ridurre la produzione dei rifiuti. Mediante l'economia circolare si stimola la produzione di prodotti non inquinanti che allettino i consumatori, per motivi economici e fiscali, prima di tutto.
Sergio Costa
Cit. da
Corriere.it, intervista, 4 giugno 2018
Frasi di Sergio Costa
A me qua mi
voglio
no tutti bene nel quartiere.
Marcello
Dal film:
Dogman
Scheda film e trama
Frasi del film
Voglio
intervenire per potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne dall'abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà.
Lorenzo Fontana
Cit. da
Corriere.it, 2 giugno 2018
Frasi di Lorenzo Fontana
Voglio
lavorare per invertire la curva della crescita che nel nostro Paese sta diventando davvero un problema.
Lorenzo Fontana
Cit. da
Corriere.it, 2 giugno 2018
Frasi di Lorenzo Fontana
[Sulla omogenitorialità]
La famiglia naturale è sotto attacco.
Voglio
no dominarci e cancellare il nostro popolo.
Lorenzo Fontana
Cit. da
Dall'intervento al convegno dell'associazione "Pro Vita Onlus", cit. Corriere.it, 2016
Frasi di Lorenzo Fontana
L'euro al Sud non se lo meritano. La Lombardia e il Nord l'euro se lo possono permettere. Io a Milano lo
voglio
, perché qui siamo in Europa. Il Sud invece è come la Grecia e ha bisogno di un'altra moneta. L'euro non se lo può permettere.
[HuffingtonPost.it, 16 febbraio 2015]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
[Sul fascismo italiano]
Lì si stava facendo un esperimento. Era il primo socialismo nazionale che appariva nel mondo. Non
voglio
esaminare i mezzi di esecuzione che potevano essere difettosi.
Juan Perón
Frasi di Juan Perón
Mi sono innamorato di te fin dal primo momento. Eri la più bella ragazza che avessi mai visto, e ancora mi domando perché mai tu abbia scelto me, ma il mio amore di allora non è niente paragonato a quello che sento adesso. Adesso ti amo con tutto me stesso ed è giusto che tu vada. Ti amo così tanto che
voglio
solamente la tua felicità, anche a costo che la tua vita non includa più me.
Ira Levinson
Dal film:
La risposta è nelle stelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Luke Collins
: Tutti prima o poi cadiamo, il problema non è Se, ma Quando e Quanto ti fai male.
Sophia Danko
: E quanto ti sei fatto male? È grave?
Luke
: Mi restano ancora pochi anni di rodei prima di essere da buttare completamente.
Voglio
essere il migliore.
Dal film:
La risposta è nelle stelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Monte Ilice, 3 Settembre 1854
Mia cara Marianna.
Avevo promesso di scriverti ed ecco come tengo la mia promessa! In venti giorni che son qui, a correr pei campi, sola! tutta sola! intendi? dallo spuntar del sole insino a sera, a sedermi sull'erba sotto questi immensi castagni, ad ascoltare il canto degli uccelletti che sono allegri, saltellano come me e ringraziano il buon Dio, non ho trovato un minuto, un piccolo minuto, per dirti che ti
voglio
bene cento volte dippiù adesso che son lontana da te e che non ti ho più accanto ad ogni ora del giorno come laggiù, al convento.
Giovanni Verga
Cit. da
Storia di una capinera
Frasi di Giovanni Verga
Ah! La mia roba?
Voglio
vederli! Dopo quarant'anni che ci ho messo a farla... un tarì dopo l'altro!... Piuttosto cavatemi fuori il fegato e tutto il resto in una volta, chè li ho fradici dai dispiaceri... A schioppettate!
Voglio
ammazzarne prima una dozzina! A chi ti vuol togliere la roba levagli la vita!
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
Voglio
che tu sii meglio di una regina, se andiamo d'accordo come dico io!... Tutto il paese sotto i piedi
voglio
metterti!... Tutte quelle bestie che ridono adesso e si divertono alle nostre spalle!... Vedrai! vedrai!... Ha buon stomaco, mastro-don Gesualdo!... da tenersi in serbo per anni ed anni tutto quello che vuole... e buone gambe pure... per arrivare dove vuole... Tu sei buona e bella!... roba fine!... roba fine sei!...
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
Il poveraccio tossiva che pareva soffocasse, col dorso curvo, e dimenava tristamente il capo: ‐ «Ad ogni uccello, suo nido è bello». Vedi quelle passere? le vedi? Hanno fatto il nido sempre colà, e torneranno a farcelo, e non
voglio
no andarsene.
‐ Io non sono una passera. Io non sono una bestia come loro! rispondeva 'Ntoni. Io non
voglio
vivere come un cane alla catena, come l'asino di compare Alfio, o come un mulo da bindolo, sempre a girar la ruota; io non
voglio
morir di fame in un cantuccio, o finire in bocca ai pescicani.
‐ Ringrazia Dio piuttosto, che t'ha fatto nascer qui; e guardati dall'andare a morire lontano dai sassi che ti conoscono. «Chi cambia la vecchia per la nuova, peggio trova». Tu hai paura del lavoro, hai paura della povertà; ed io che non ho più né le tue braccia né la tua salute non ho paura, vedi! «Il buon pilota si prova alle burrasche». Tu hai paura di dover guadagnare il pane che mangi; ecco cos'hai!
Giovanni Verga
Cit. da
I Malavoglia
Frasi di Giovanni Verga
Per me io
voglio
morire dove son nato
[...]
Ringrazia Dio piuttosto, che t'ha fatto nascer qui; e guardati dall'andare a morire lontano dai sassi che ti conoscono.
Giovanni Verga
Cit. da
I Malavoglia
Frasi di Giovanni Verga
Il Vaffa ha svolto una funzione importante all'inizio. Come in tutti i movimenti che nella storia
voglio
no rompere gli assetti precedenti, e penso ai tribuni del popolo nell'antichità o alla rivoluzione francese, ci dev'essere un momento forte. Poi però, se si
voglio
no cambiare bene le cose, bisogna costruire. Se dovessi fare un titolo che sintetizza la nostra campagna elettorale, farei questo: dal sogno alla realtà.
Emilio Carelli
Cit. da
Il Messaggero, Intervista, 2 marzo 2018
Frasi di Emilio Carelli
Se devo vivere senza di te, che sia duro e cruento,
|
la minestra fredda, le scarpe rotte, o che a metà dell'opulenza
|
si alzi il secco ramo della tosse, che latra
|
il tuo nome deformato, le vocali di spuma, e nelle dita
|
mi si incollino le lenzuola, e niente mi dia pace.
|
Non imparerò per questo a meglio amarti,
|
però sloggiato dalla felicità
|
saprò quanta me ne davi a volte soltanto standomi nei pressi.
|
Questo
voglio
capirlo, ma mi inganno:
|
sarà necessaria la brina dell'architrave
|
perché colui che si ripari sotto il portale comprenda
|
la luce della sala da pranzo, le tovaglie di latte, e l'aroma
|
dl pane che passa la sua mano bruna per la fessura.
|
Tanto lontano ormai da te
|
come un occhio dall'altro,
|
da questa avversità che assumo nascerà adesso
|
lo sguardo che alla fine ti meriti.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Se devo vivere
Frasi di Julio Cortázar
Risultato parziale: ti
voglio
bene. Risultato totale: ti amo.
Julio Cortázar
Cit. da
Rayuela
Frasi di Julio Cortázar
Solo a sera m'è dato
|
assistere alla deposizione
|
della luce, quando
|
la vita, ormai
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senza rimedio, è perduta.
|
|
Mio con
voglio
funebre
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di ogni notte: emigrazione
|
di sensi, accorgimenti
|
delle ore tradite, intanto
|
che lo spirito è rapito
|
sotto l'acutissimo arco
|
dell'esistenza: l'accompagna
|
una musica di indicibile
|
silenzio.
|
|
Invece dovere
|
ogni mattina risorgere
|
sognare sempre
|
impossibili itinerari.
David Maria Turoldo
Titolo della poesia:
O giorni miei
Frasi di David Maria Turoldo
Ma sto fiume
[Tevere]
ce serve o nun ce serve? Perché se ce serve lo
voglio
vivere e lo
voglio
navigare ma se nun ce serve, ed io dico che nun ce serve!
Armando Feroci
Dal film:
Gallo cedrone
Scheda film e trama
Frasi del film
Hitler
: Ascolti bene, Günsche. È già stabilito che io e la signorina Braun, cioè mia moglie, ci toglieremo la vita. Non
voglio
però che i russi possano esporre la mia salma in un grottesco museo. Non ho la minima intenzione di cadere nelle loro mani, né da vivo né da morto.
Voglio
che il mio corpo sia subito bruciato e che non possa mai essere identificato. Günsche, esigo questa solenne promessa. Lei farà quello che è necessario perché i miei resti mortali scompaiano per sempre?
Günsche
: Mein Führer, è un terribile ordine, ma lo eseguirò.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Weidling
: Mein Führer, come soldato consiglierei di cercare di uscire dalla sacca di Berlino. Consideri che nella battaglia per difendere la città abbiamo già perso dai quindici ai ventimila dei migliori effettivi di cui disponevamo.
Hitler
: Ma possono ancora rimpiazzarli con i ragazzi.
Goebbels
: Quello che lei propone è pura fantasia, un piano assolutamente folle.
Weidling
: Pensi alle migliaia di feriti per cui noi non possiamo fare più niente! Mein Führer, ho già preparato le disposizioni, le do la mia parola d'onore di ufficiale.
Goebbels
: Il Führer non può lasciare la scena della storia mondiale come un qualsiasi fuggiasco!
Hitler
: Anche se riuscissi a lasciare la sacca in cui mi trovo adesso l'unica cosa che otterrei sarebbe quella di passare da una sacca a un altra. Mi troverei ad aspettare la fine stando all'agghiaccio o nascosto in casa di un contadino, la cosa sarebbe inaccettabile. Wenck si sta avvicinando con la 12ª Armata, potrebbe congiungersi con la 9ª Armata di Busse e assestare ai russi un colpo così micidiale e definitivo da risolvere tutto. Wenck è un uomo estremamente capace.
[si rivolge a Krebs]
Telegrafi a Keitel e mi porti subito la risposta che avrà. Primo: dove sono le avanguardie di Wenck. Secondo: tra quanto tempo attaccherà. Terzo: dove si trova la 9ª Armata. Quarto: in quale quadrante sfonderà la 9ª Armata.
[si alza dal suo posto e si dirige nella sua stanza]
Come presto vedrete, signori, avevo previsto giusto. Wenck sarà qui tra poco. Wenck sta arrivando.
[si chiude nella sua stanza]
Weidling
:
Voglio
sapere subito se esiste realmente la possibilità che Wenck sia in grado di attaccare!
Krebs
: Secondo me è inverosimile che con le sue poche forze possa attaccare i russi.
Goebbels
: Come può ritenere inverosimile un attacco di Wenck?!
Krebs
: Wenck non è in grado di affrontare l'armata russa!
Weidling
: Se è cosi allora perché non lo dice al Führer?! Siete tutti impazziti qui?
Burgdorf
: Non crederà che il Führer non lo sappia già?! Non è disposto a capitolare! E se vuole saperlo nemmeno noi e io ci sono già passato una volta, mi è bastato!
Weidling
[a Mohnke]
: Venga, andiamo via.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Magda Goebbels
: Ci ho riflettuto a lungo. Non
voglio
che i miei figli crescano in un mondo in cui non c'è più il nazionalsocialismo.
Speer
: Dovresti pensarci ancora. I bambini hanno diritto ad un futuro.
Magda Goebbels
: Se gli ideali del nazionalsocialismo muoiono non ci sarà più un futuro.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Eva Braun
[voce fuori campo, scrivendo a Gretl Braun]
: "Berlino, 23 aprile 1945. Sorellina mia cara, quanto mi dispiace doverti scrivere quello che leggerai, ma così è. La nostra fine può giungere a qualunque ora di qualunque giorno. Ti premetto che Hermann non è qui con noi, ma sono assolutamente convinta che lo rivedrai presto. Riuscirà a lasciare Berlino e forse riuscirà ad organizzare la resistenza in Baviera, almeno per un po'. Il Führer stesso non crede più alla possibilità di una conclusione favorevole."
Magda Goebbels
[voce fuori campo, scrivendo]
: "Figlio mio caro, non so se riceverai questa lettera. Forse ci sarà qualche anima pia che provvederà a farti avere il mio ultimo saluto. Devi sapere che contro la volontà di tuo padre sono rimasta con lui. Domenica scorsa il Führer voleva aiutarmi ad allontanarmi da qui, ma tu conosci tua madre ‐ abbiamo lo stesso sangue ‐ non ho avuto esitazioni. Il nostro meraviglioso ideale è crollato e con esso tutto ciò che di bello, di nobile, di ammirevole ho conosciuto nella mia vita. Nel mondo che verrà, dopo il Führer e il nazionalsocialismo, non varrà più la pena di vivere. Per questo ho portato con me anche i bambini. Sono troppo preziosi per vivere la vita che si vivrà dopo di noi e un Dio misericordioso capirà perché io abbia deciso di dare anche a loro la liberazione."
Eva Braun
[voce fuori campo, proseguendo la lettera]
: "
Voglio
portare il braccialetto d'oro con la pietra verde fino al momento della fine. Dopo potrai prenderlo tu e dovrai portarlo sempre, come io l'ho sempre portato. Purtroppo ho appena mandato a riparare il mio orologio di brillanti. Ti scrivo sotto l'indirizzo. Forse con un po' di fortuna riuscirai a riaverlo. È giusto che sia tuo. Ti lascio anche il braccialetto di brillanti e il pendente di topazi che il Führer mi ha regalato per il mio ultimo compleanno. Devo ancora pagare la ditta Heise il conto che ti allego. Potrebbero arrivarti anche altri conti, ma non credo che possano superare i millecinquecento Reichsmark. Ti prego di bruciare subito tutte le lettere per me che trovi in casa e tutte le lettere del Führer. Insieme a questa mia ti farò portare cibo e sigarette. Per favore, da un po' di caffè ai Liener e ai Kaitel. Le sigarette sono per Mandy, il tabacco è per papà, la cioccolata per la mamma. Be', non so cos'altro scrivere. Per oggi può bastare. Aggiungo solo, sorellina mia cara, che ti auguro tanta fortuna e non dimenticare che rivedrai Hermann di sicuro. Un fortissimo abbraccio e un bacio. Da tua sorella, Eva."
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Hitler
: Ma se si vuole essere davvero sicuri la cosa migliore è spararsi in bocca.
[mima il gesto]
Così il cranio esplode.
Eva Braun
[disgustata]
: Iih!
Hitler
: Non ci si accorge di niente, la morte è immediata.
Eva Braun
:
Voglio
essere un bel cadavere. Prenderò il veleno. Se proprio devo fare una morte eroica che almeno sia una morte indolore.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Quel parassita! Totalmente incapace! Quel parvenu! Quel fannullone! Come osa dichiararmi impossibilitato ad agire?! Forse domani dichiarerà che sono pazzo!
[...]
Che ne ha fatto della nostra aviazione?! Per quello che ha fatto dell'aviazione andrebbe messo al muro! È stato quel morfinomane a portare la corruzione in questo paese e a farla dilagare! E adesso questo tradimento verso la mia persona! Verso la mia persona!
Voglio
che Göring sia destituito subito. Gli si tolga ogni carica. E se non dovessi sopravvivere a questa guerra, che quell'uomo sia giustiziato all'istante.
Adolf Hitler
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Voglio
ringraziarvi, signorine, per essere venute qui in piena notte, ma in guerra purtroppo è così difficile restare padroni del proprio tempo.
[dando il benvenuto alle aspiranti segretarie]
Adolf Hitler
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Io sento di... sì... dover essere molto dura verso quello che ero allora ‐ sprovveduta e infantile ‐ e di non poterle perdonare di non aver realizzato quali orrori stava compiendo quel mostro e di non essersi resa conto di quello a cui andava incontro e soprattutto di aver detto sì in modo così sconsiderato, dal momento che io non ero una fervente nazionalsocialista. So bene che quando arrivai a Berlino avrei potuto dire "No, non lo
voglio
questo lavoro e non
voglio
far parte del quartier generale", ma non lo feci. Anche perché la curiosità era troppo grande. E anche perché allora non potevo lontanamente pensare che la sorte mi avrebbe condotta in un luogo in cui io vorrei tanto non aver messo piede. Nonostante ciò, di questa cosa non riesco ancora a perdonarmi.
Traudl Junge
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho tanto amore e rispetto per i tifosi. Non dimenticherò mai da dove vengo. Amo questo business. Sono cresciuto nel settore. E tutti mi chiedono sempre, da Letterman a Stone Phillips, quello che mi manca del wrestling. A mani basse, mi manca l'interazione con i tifosi. Anche al di fuori del ring mi è piaciuta molto.
Voglio
dire, quanto è difficile firmare un autografo? Non essere uno stronzo agli occhi dei tuoi fan. E ci sono molti
[in WWE]
che non lo fanno, il che è una stronzata. Ma dentro il ring, solo quell'energia è enorme. C'è qualcosa di così speciale. E ogni notte vorrei solo avere una bozza di quello che vorrei dire, e mi affido tanto all'improvvisazione, in attesa di vedere cosa succede quando sarò là fuori e lasciare che si materializzino in modo organico e vedere cosa succede. Ogni sera c'era una folla diversa e mi hanno dato tanta energia, e io l'ho sempre amato e di certo mi manca sempre.
Dwayne Johnson
Frasi di Dwayne Johnson
Voglio
morire perché qui non succede niente.
Peppino Torrenuova
Dal film:
Baarìa
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è un prezzo da pagare, quando si vuole sapere: infatti ciò può significare la perdita di certe illusioni.
[...]
E allora? Bisogna chiudersi gli occhi e le orecchie e non dire queste cose, solo perché sarebbe più bello che fossero vere?
Forse sì. Molte persone certamente pensano che è meglio conservare queste illusioni
[...]
.
Ci sono invece altre persone che
voglio
no sapere come stanno le cose, e che preferiscono magari perdere certe illusioni anziché essere tenute all'oscuro.
Anche perché considerano che lo stimolo della conoscenza è così forte che preferiscono rinunciare ai conforti delle credenze anziché rinunciare a esplorare questo meraviglioso mondo che esiste al di fuori e al di dentro di noi.
Coloro che possiedono questa curiosità intellettuale, questo desiderio di sapere, ritengono infatti che sarebbe sciocco farsi imbottigliare da miti e imbrogli, e soffocare così quello che è forse il dono più prezioso dell'uomo: la capacità di capire. Cioè quella capacità che ci ha permesso, attraverso l'evoluzione, di assumere la posizione eretta.
Piero Angela
Cit. da
Viaggio nel mondo del paranormale
Frasi di Piero Angela
Non scusarti mai per quello che sei. Molte persone, specialmente quelle ignoranti, ti
voglio
no punire per aver detto la verità, per essere stato leale e per essere te stesso. Non scusarti mai per essere stato leale o per essere anni avanti al tuo tempo. Se sei nel giusto e se lo sai, parla liberamente. Dì quello che pensi. Anche se sei l'unico rappresentante di una minoranza, la verità è ancora la verità.
[attribuita]
Mahatma Gandhi
Frasi di Mahatma Gandhi
Ovviamente tutti
voglio
no avere successo, ma io
voglio
essere ricordato come molto innovativo, molto fidato ed etico. E come uno che alla fine ha fatto una grande differenza nel mondo.
[Obviously everyone wants to be successful, but I want to be looked back on as being very innovative, very trusted and ethical and ultimately making a big difference in the world.]
Sergey Brin
Frasi di Sergey Brin
La tecnologia dovrebbe rendere la vita migliore. I cattivi ora possono usare gli stessi strumenti dei buoni, che sono stati fatti per i buoni. Ma li hanno anche i cattivi, e quelli che li fanno si sbagliano di brutto a dire che non è responsabilità loro. È responsabilità loro, ma non
voglio
no svolgere un lavoro di controllo. Devono capire che il potere implica la responsabilità. Devi far sì che la gente sappia quello che succede. Faglielo sapere.
Neil Young
Cit. da
noisey.vice.com, intervista, 27 marzo 2018
Frasi di Neil Young
Posso giurarvi che un poeta spagnolo, il cui nome non
voglio
ricordare, in mia presenza una volta disse: «Quel topo
[Topolino]
m'inquieta, mi turba, perché in lui tocco con mano la tragedia del popolo americano».
Jorge Luis Borges
Cit. da
In difesa di Mark Twain
Frasi di Jorge Luis Borges
Pedro
: Pezzo di merda! Figlio di puttana! Parla!
Direttore
: Lasci fare a me adesso. Guardami, Molina. Allora, che cos'hai? Eh? Hai paura che il suo gruppo ti uccida? È così, no?
Molina
: No, io
voglio
collaborare.
Direttore
: Dunque, cosa ha detto?
Molina
: Niente. Non sarebbe peggio se io le dicessi qualcosa che non è vero?
Direttore
: Dovremo trasferirti in un'altra cella.
Molina
: No, la prego di non farlo. Finché sono con lui c'è ancora la probabilità che parli.
Pedro
: Frocio! Sei un sacco di merda! Ti sei innamorato di quel bastardo!
Direttore
: Bene, Molina. Puoi andare. Prepara le tue cose. Esci oggi stesso. Ecco, il Ministero ha approvato la condizionale.
Molina
: Grazie, signor direttore. Grazie.
Direttore
: E niente convegni con ragazzini.
Molina
: Oh no, certo, signore.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Portava un lungo abito di lamè nero, che le aderiva come un guanto. Ma la poverina era prigioniera di una gigantesca rete di ragno, prodotta dal suo stesso corpo. Un giorno un naufrago approdò sulla spiaggia. Lei lo nutrì, e gli medicò le ferite. Lo curò con amore, e lo riportò alla vita. Quando lui si svegliò, guardò intensamente la Donna Ragno e vide... una lacrima perfetta che scivolava da sotto la sua maschera.
Valentin
: Perché piangeva?
Molina
: Non lo so. Perché chiedi sempre una spiegazione? Valentin, sono tanto stanco. Sono stanco di soffrire. Non sei solo tu che stai male. Tu non sai, io sto tanto male dentro.
Valentin
: Dov'è che ti fa male?
Molina
: Eh... il collo e le spalle. Perché la malinconia deve sempre concentrarsi nello stesso posto? Per favore, non toccarmi.
Valentin
: Un amico non può nemmeno toccarti?
Molina
: Mi fa stare solo peggio.
Valentin
: Perché?
Molina
: Perché mi sono innamorato di te. Scusami, Valentin, vorrei che non fosse mai successo.
Valentin
: Lo capisco. Non c'è niente da vergognarsi. Posso toccarti ora?
Molina
: Se non ti fa schifo mi piacerebbe. Posso toccare la tua ferita?
Valentin
: Certo.
Molina
: Fa' di me ciò che vuoi, perché è questo che
voglio
. Se non ti fa schifo.
Valentin
: D'accordo.
Molina
: Sei tanto carino con me.
Valentin
: No, sei tu che sei carino.
Molina
: Aspetta. Sono schiacciato contro il muro. Così va meglio. Sai, quando mi sono svegliato mi sono messo una mano sulla tempia, per sentire la mia ferita.
Valentin
: Tu non hai nessuna ferita.
Molina
: Come se non fossi più io, in qualche modo. Come fossi tu. Senti, non parliamone più. Non parliamo più di niente. Te lo chiedo solo per stamattina. Non ti interessa sapere il perché?
Valentin
: Perché?
Molina
: Perché sono veramente felice, e non
voglio
sciupare tutto questo. La cosa più bella quando ci si sente felici, eh, è che sembra che non si sarà mai più infelici.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Mi trasferiranno in un'altra cella entro ventiquattro ore, il mio avvocato dice che è la prassi. Non
voglio
spingere troppo le mie speranze. Vuoi una mela?
Valentin
: No, grazie. Immagino che dovrei essere felice per te, non so.
Molina
: Sì, ho sempre desiderato uscire e prendermi cura di mia madre, ma ora che il mio desiderio potrebbe essere esaudito, io...
Valentin
: Sii felice, accidenti! Darei tutto per poter uscire.
Molina
: Trovi sia giusto?
Valentin
: Che cosa?
Molina
: Che io rimanga sempre senza niente. Che non abbia mai niente di veramente mio nella vita.
Valentin
: Hai tua madre.
Molina
: Sì, ma lei ha avuto la sua vita, e se l'è vissuta, ha avuto un marito e un figlio. Io sto ancora aspettando.
Valentin
: Ma lei è ancora viva.
Molina
: Ma lo sono anch'io. Quando dovrebbe cominciare la mia vita? Quando verrà un momento di fortuna e avrò qualcosa di mio?
Valentin
: Proprio ora, la fortuna l'hai avuta. Sfruttala, stai per uscire.
Molina
: Per fare che cosa? Per gironzolare con i miei amici? Un branco di stupide checche come me? Raccontare barzellette finché li sopporto? Loro sono come tanti specchi che mi spingono a correre dietro la vita. La mia vita di attesa del nulla.
Valentin
: Raccontami un film, sarà meglio.
Molina
: Tanto tempo fa, in un'isola tropicale molto remota, viveva una strana donna...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Per questo ti rispetto, e mi sei simpatico. E spero che tu nutra gli stessi sentimenti per me. Io
voglio
che noi siamo sempre amici.
Valentin
: Certo.
Molina
: La ragione per cui dico tutto questo è perché forse me ne vado. Il direttore mi ha detto che potrebbero concedermi la libertà condizionata.
Valentin
: Quando?
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Non posso sopportare che qualcuno sia gentile con me senza chiedere niente in cambio.
Molina
: Se sono gentile con te è perché...
voglio
la tua amicizia e...
Valentin
: No. Sì, grazie.
Molina
: E... perché non dirlo? Il tuo affetto. Nello stesso modo in cui sono buono con mia madre, che non ha mai fatto del male a nessuno, e che mi accetta per quello che sono, e mi vuol bene. È... è come un dono del cielo, e la sola cosa che mi fa tirare avanti. La sola cosa. E anche tu sei una brava e cara persona, altruista e devoto, rischi la vita per i tuoi ideali, sei pronto a morire anche qui, per quello in cui credi, e... Ti metto in imbarazzo?
Valentin
: No.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Guarda tutte le belle cose che mamma mi ha portato. Questo è un regalo speciale! Cioccolatini assortiti. Che cos'hai adesso? Non ti piacciono i dolci?
Valentin
: Per... per stamattina... ah... per i miei scatti, mi dispiace molto.
Molina
: Oh, sciocchezze.
Valentin
: Non è neanche con te che ce l'avevo. Penso che con te io mi... comporto come un pazzo.
Molina
: Perché?
Valentin
: Perché sei tanto gentile. Non... non
voglio
sentirmi obbligato a trattarti nello stesso modo.
Molina
: Incapace di ricevere, incapace di dare. Hm-hm-hm-hm-hm!
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: ... pollo arrosto, pesche sciroppate, formaggio fresco, uhm... Uhm! Pane di segala...
Valentin
: Cos'è successo?
Molina
: Guarda qui! Due polli arrosto, due! Cosa ne pensi? Vedrai come ti rimetterai presto, ora.
Valentin
: È venuta tua madre?
Molina
: Sì! Oh, il tè! Oh... zucchero! E... sigarette. Ah! Ih, ih, ih, ih!
Valentin
: Fantastico. E come sta?
Molina
: Oh, sta molto meglio, molto meglio, grazie. E guarda quanta roba mi ha portato. Ci ha portato.
Valentin
: Beh, in realtà l'ha portata per te.
Molina
: No, tu non devi più mangiare quel maledetto vitto del carcere. Ti sentirai meglio.
Valentin
: Lo credi davvero?
Molina
: Ne sono certo. A cominciare da oggi inizia una nuova vita. Ah, dimenticavo: ho lasciato fuori le lenzuola ad asciugare, e nessuno se l'è portate via, così stanotte abbiamo tutti e due le lenzuola pulite.
Valentin
: Mi fa piacere.
Molina
: Lascia che prepari e... tra qualche minuto comincerai a leccarti le dita.
Voglio
che li mangi tu questi polli, tutti e due.
Valentin
: E per quanto riguarda te? Non mi va di vederti seduto con l'acquolina in bocca.
Molina
: No, io devo tener d'occhio la mia figura di ragazza, o quel che resta di lei. Ancora no, quello è il dessert! Uhm... vuoi ancora delle pesche?
Valentin
: No, grazie. Sono pieno.
Molina
: Hm-hm-hm-hm!
Valentin
: Cibo buono, sigarette buone... Non ricordo più di essere stato così bene. Manca solo una cosa...
Molina
: Cristo! E io che credevo di essere il degenerato in questa cella!
Valentin
: No, no,
voglio
dire un buon film.
Molina
: Ah, naturalmente! Ah! Come mai non ci ho pensato?
Valentin
: Il tuo film nazista, come finisce?
Molina
: Pensavo che lo detestssi.
Valentin
: Infatti, ma sono curioso di sapere come finisce.
Molina
: Bene, vediamo un po'...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Che ne è stato di Marta?
Valentin
: Non so niente di sicuro... eccetto che non la vedrò mai più.
Molina
: Non dire questo.
Valentin
: Non merito di morire in questa cella. Ho confessato solo dei nomi di battaglia che loro già sapevano. Non posso sopportare di essere un martire. La sola idea mi ripugna. Non
voglio
essere un martire! Tutta la mia vita, uno sbaglio.
Molina
: No.
Valentin
: Dammi la mano. Non
voglio
morire, Molina. Non
voglio
morire. Non lasciarmi morire.
Molina
: Certo che no.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Oooh! Uuuh! Ah! Ho un chiodo nella pancia. Va meglio. Fammi il favore di piantarla con quelle balle su donne bellissime in lacrime.
Molina
: Il cuore di Leni batteva così forte che i suoi seni gonfi balzarono fuori dalla profonda scollatura, come sensuali antipasti su un piatto d'argento. Aaah...
Valentin
: Oh, non farmi ridere, mi fa male.
Molina
: Toh, tieni questo morbido seno. Ah!
Valentin
: Uh, uh, uh, uh, uh!
Molina
: Ce n'è un altro, qua.
Valentin
: Uh, uh, uh, uh!
Molina
: Nei locali eleganti si servono in coppia.
Valentin
: Oh, oh, oh, oh! Il buiolo! Presto! Oh, no! Ah! Ah... Oh!
Molina
: Cristo, che puzza!
Valentin
: Scusami. Non sai quanto sto male.
Molina
: Butta fuori tutto. Non può puzzare più di quello che puzza ora.
Valentin
: Oh... Oddio, non ce la faccio più.
Molina
: Hai superato di peggio. Molto peggio.
Valentin
: Mi vergogno tanto.
Molina
: Non sei tu quello che diceva sempre: prendila da uomo? Comportati da uomo.
Valentin
: Non ce la faccio. Non mi sopporto in questo stato.
Molina
: Lèvati i calzoni. Presto. Andiamo, andiamo! Copriti con l'asciugamano. Ecco. Perché devi tormentarti sempre? Non agitarti, stai calmo. Ecco, prima questo... e poi l'altro... Ecco, così. Okay. Ecco. Ecco, mettiti questa.
Valentin
: No, è... è tua.
Molina
: No, non è mia, è nostra. Ora cerca di pulirti. Va bene. C'è ancora un po' qui... e qui.
Valentin
: Gesù, ma non ti faccio schifo?
Molina
: Mi si spezza il cuore a vederti così. Ecco, ho quasi finito. Bene. Ora lèvati la camicia.
Valentin
: No, va bene così.
Molina
: Dietro è sporca. Per favore. Fatto. Guarda che roba. Okay, ora... cerca di stare in piedi.
Valentin
: No, puzzo.
Molina
: La mia doccia settimanale è domani. Per mezzogiorno avrai tutto pulito. Ecco, così. Così. Sei completamente avvolto come un neonato.
Valentin
: Veramente non ti fa schifo?
Molina
: Mettiti giù. Ecco, bravo. Non vorrai prendere freddo. Eh, che peccato che non ho più borotalco. Ti senti comodo?
Valentin
: Sì, ho solo freddo.
Molina
: Ti farò una bella tazza di tè. Ti farà bene. Attento, è bollente, ti scotterai!
Valentin
: Sinceramente sei molto gentile. Non so che cosa dire.
Molina
: Non scottarti. Eh, uhm... questa ti è caduta dalla camicia.
Valentin
: Su, leggila pure. So che sei curioso.
Molina
: No, leggo solo lettere d'amore. Io di politica non ne so niente.
Valentin
: È della mia ragazza. Si chiama Lidia.
Molina
: Non si chiama Marta?
Valentin
: Che ne sai tu di Marta?
Molina
: Mentre dormivi ripetevi sempre il suo nome.
Valentin
: Che cos'altro dicevo?
Molina
: Nient'altro.
Valentin
: Questa lettera è di Lidia. È la mia ragazza nel Movimento.
Molina
: Ha una calligrafia da bambina.
Valentin
: Non ha avuto una grande educazione. Ti
voglio
dire la verità: sotto la tortura, ogni volta che mi sentivo vicino alla morte, era a Marta che rivolgevo il pensiero, e lei mi salvava. Tutto il corpo mi doleva, ma non mi importava.
Molina
: Com'è?
Valentin
: Lei è molto fine. Alta borghesia. Ha quello che vuole. Denaro, bellezza, educazione. Libertà. Io sono un vero ipocrita, come tutti quei porci classisti. Devo ammettere che mi faceva comodo un posto sicuro dove stare quando ero costretto a nascondermi. Finché un bel giorno le dovetti parlare anche della mia seconda vita. Lei si limitò ad ascoltarmi in silenzio, come se già lo sapesse. Poi mi chiese di lasciare il Movimento. Ma come facevo a restare inattivo, quando i miei amici sparivano, ogni giorno? Capivo che aveva ragione, ma non avevo scelta. Così ancora una volta non seppi che cosa dirle.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Oooh! Portami un po' d'acqua! Mi fa male lo stomaco. Mi sembra una bomba che sta per scoppiare.
Molina
: Posso aiutarti?
Valentin
: Dev'essere il cibo.
Molina
: Dobbiamo andare immediatamente all'infermeria. Guardia!
Valentin
: Aspetta! Fermati! Io sono... un prigioniero politico.
Molina
: Non farmi ridere, non è il momento di tirar fuori i tuoi princìpi!
Valentin
: Togliti da quella porta!
Molina
: Mi hanno fatto un'iniezione, sto già meglio.
Valentin
: Sei matto?
Voglio
no rendermi dipendente con quelle iniezioni, farmi dire tutto...
Molina
: Che cosa intendi fare?
Valentin
: Lasciami stare solo. Oooh!
Molina
: Oddio... Pensi che il mio film ti potrebbe aiutare? Quella notte stessa, sulla veranda illuminata dalla Luna, Leni si sente così sicura tra le braccia di Werner... Anche quando il disco finisce, continuano a ballare. Ballano, e ballano... ballano... nell'armonia della brezza della sera.
Valentin
: Marta... Marta... tu chi sei?
Molina
: Tutto bene. Cerca di riposare.
Valentin
: Marta... Marta...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Medico
: Sei abbastanza in forze per tornare nella tua cella. Domani non avrai più niente. Fino a quel momento, niente cibi solidi. Solo acqua. Acqua potabile. Se riesci a trovarla.
Molina
: Dottore, io devo vedere sùbito il Direttore.
Medico
: Tutti
voglio
no parlare con lui.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Il mio cuore batteva così forte... avevo paura di essere ferito di nuovo.
Gabriel
: Ha deciso, signore?
Molina
: Ehm... lei che cosa suggerisce?
Gabriel
: Beh, forse una lasagna e un antipasto.
Molina
: Non credi che la lasagna ingrassi?
Gabriel
: Beh, allora... una bistecca e una zuppa?
Molina
: Mi sembra meraviglioso.
Gabriel
: Bene. Grazie.
Molina
: Prego. La sua giacca bianca, il modo in cui si muoveva, il suo sorriso triste... Tutto sembrava perfetto, come in un film. Eh, non hai idea di quanti guai dovetti passare, un mese dopo l'altro, solo per convincerlo a fare una passeggiata. Ma un po' alla volta riuscii a fargli capire che io lo rispettavo. Per farla breve, dopo più di un anno siamo diventati amici.
Valentin
: Cristo, per fartelo ti ci volle poi un altro anno!
Molina
: Ah, sei completamente fuori strada. Non è successo niente. Mai.
Valentin
: Ma stai scherzando?
Molina
: Ma non capisci proprio niente? È sposato. Gli dissi: "facciamolo una volta, facciamolo una volta sola", ma... non ha mai voluto.
Valentin
: Eh, non posso credere a questo. E io che sto sveglio tutta la notte a pensare al tuo amico. Mi sembra proprio che sei stato incastrato, Molina. Tutto ciò che puoi fare è prendertelo da uomo.
Molina
: Invece... la prendo da donna. Sempre. Per questo
voglio
un marito che mi guidi.
Valentin
: Hai mai conosciuto la moglie?
Molina
: No, ma quando stavano per separarsi, Dio mio, quanti sogni mi ero fatto!
Valentin
: Per esempio?
Molina
: Che potesse venire a vivere con me, con mia madre e me. E io... avrei badato a lui. Gli avrei tolto quella sua tristezza, per sempre.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Ah, splendido. Sto morendo di fame.
Molina
: No, prendi questo, ce n'è il doppio. È troppo per me.
Valentin
: Questi bastardi vorrebbero che litigassimo per questo. Prendilo tu.
Molina
: Ne hai bisogno molto più di me. Ti prego, ti prego, ti rinforzi.
Valentin
: Non discutere! Prendilo!
Molina
: Posso avere un cucchiaio? Grazie. Ah!
Valentin
: Che cos'hai? Hai paura di ingrassare?
Molina
: No. Ah!
Valentin
: Questa sbobba non è male oggi.
Molina
: Hm-hm. Valentin... quando ti ho detto che dovevi scrivere alla tua ragazza, volevo dire che tu le dicessi che l'ami. È tanto bello ricevere una lettera da chi si ama...
Valentin
: Tu sei pazzo. Una lettera sarebbe come denunciarla. Il solo motivo per cui sono ancora vivo è perché
voglio
no informazioni da me. E se qualcuno tentasse di salvarmi, mi ammazzerebbero sùbito.
Molina
: Valentin, per favore, non parlare in questo modo.
Valentin
: La stessa cosa potrebbe accadere a lei proprio ora.
Molina
: Tu l'ami molto, non è vero? L'amore dovrebbe sempre venire prima.
Valentin
: Magnifico! Ma ora vorrei mangiare in pace!
Molina
: Ah! Non preoccuparti. Non ti disturberò. Ah...
Valentin
: Cos'hai ora?
Molina
: Mia madre. Deve stare veramente male, altrimenti sarebbe venuta a portarmi il pacco. È già capitato altre volte... Ah...
Valentin
: Mi dispiace di sentirlo.
Molina
: Beh, ti avevo già detto che stava male, ma naturalmente non mi sentivi. Però io non piango solo per questo.
Valentin
: E allora per quale altro motivo?
Molina
: Perché è tanto bello quando due che si amano stanno insieme per tutta la vita. Perché non deve essere mai possibile?
Valentin
: Devi essere matto a piangere per una cosa simile.
Molina
: Io piango per tutto ciò che desidero. Tu credi... tu credi proprio di essere il solo a soffrire? Credi che sia facile trovare un vero uomo? Uno che sia umile, ma abbia la sua dignità? Da quanti anni lo sto cercando, da quante notti... Quante facce ho visto piene di disprezzo e di inganno. Vedi, a fare il vetrinista, per quanto possa essere gratificante, a volte alla fine di una giornata ti domandi che cosa significhi tutto ciò. Ti senti in qualche modo vuoto, dentro. Poi, una notte...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Prendine un po'. È delizioso.
Valentin
: No, grazie.
Molina
: Che cos'hai? Non ti piace?
Valentin
: Certo che mi piace, ma no grazie.
Molina
: Ma... prendine un po'. C'è ancora molto tempo prima di colazione.
Valentin
: Non
voglio
lasciarmi viziare.
Molina
: Pensi davvero che mangiando quest'avocado diventerai debole e viziato? Goditi ciò che ti offre la vita.
Valentin
: Quello che a me offre la vita è la lotta. Quando ci si dedica a questo, il piacere diventa secondario.
Molina
: La tua ragazza la pensa allo stesso modo?
Valentin
: Come sai che ho una ragazza?
Molina
: È... è una cosa normale, naturale. Tutti e due evitate il piacere?
Valentin
: Lei sa ciò che realmente conta. Sa che la cosa più importante è servire una causa veramente nobile.
Molina
: Quale causa sarebbe quella che non ti permette di mangiare l'avocado?
Valentin
: Molina, tu non potrai mai capire.
Molina
: Beh, io una cosa la capisco. Ti offro metà del mio prezioso avocado e tu me lo getti in faccia!
Valentin
: Non fare così! Sembri proprio un...
Molina
: Sembro cosa? Dillo. Dillo. Una donna, vuoi dire? Che c'è di male ad essere come una donna? Perché solo le donne dovrebbero essere sensibili? Perché non un uomo, o un cane, o un frocio? Se ci fossero più uomini a comportarsi come donne non ci sarebbe tanta violenza come quella.
Valentin
: Forse in questo hai ragione.
Molina
: Ah, che bello! Per una volta ho ragione anch'io!
Secondino
: Molina, oggi è la tua giornata buona. Il Direttore ti vuole parlare.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Luis Alberto Molina
: Lei è... beh, lei è... in un certo senso, un po'... strana. È una cosa che risalta subito. Non è una donna come tutte le altre. Sembra... chiusa, perduta in se stessa. Sola. In un mondo che si porta profondamente dentro, ma circondato da un altro mondo, di gran lusso. Un sontuoso boudoir, il letto di raso trapuntato, tende di chiffon... Dalla sua finestra puoi vedere la torre Eiffel. Eh... Improvvisamente la cameriera le porta una scatola confezionata come un regalo, omaggio di un ammiratore. Lei è una diva di cabaret di altissimo livello. Apre la scatola: è un bracciale di diamanti. Ma lo rimanda indietro. Gli uomini sono veramente ai suoi piedi. Ne ha conosciuti molti, ma non quello che aspetta da tutta la vita, un vero uomo. La governante le ha preparato il bagno di schiuma. La diva prende un asciugamano, e se lo avvolge intorno ai capelli, come un turbante. Le sue unghie sono tinte in un rosa pesca, si slaccia la camicia di taffetà, e la lascia scivolare lentamente lungo le sue cosce, fino al pavimento di piastrelle. La sua pelle scintilla. La snella caviglia si infila nell'acqua profumata, poi si immergono le sue gambe sensuali, e infine l'intero suo corpo è accarezzato dalla schiuma.
Valentin Arregui
: Te l'avevo detto, non
voglio
descrizioni erotiche.
Molina
: Come vuoi, ma lei è una donna incantevole, capisci cosa
voglio
dire?
Voglio
dire... la più incantevole donna del mondo...
Valentin
: Sì, sicuro!
Molina
: Sicuramente! Una figura perfetta! Lineamenti classici, ma con questi grandi occhi verdi.
Valentin
: Sono neri.
Molina
: Sono io quello che ha visto il film, ma se è questo che vuoi, grandi occhi neri. Dolci occhi, teneri occhi, ma bada bene: vedono tutto, ogni cosa. Non gli puoi nascondere niente. Nonostante sia sempre solitaria, tiene gli uomini a distanza.
Valentin
: È probabile che le puzzi il fiato, qualcosa del genere, ah, ah, ah!
Molina
: Se vuoi fare lo spiritoso su un film che mi ha affascinato, non c'è motivo di continuare!
Valentin
: D'accordo, d'accordo, prosegui.
Molina
: Magia! Siamo a Parigi. Truppe. Marciano allineate proprio sotto l'Arc de Triomphe. Sono magnifici soldati. E... le ragazze francesi applaudono vedendoli passare. Poi... ci troviamo in un tipico vicolo parigino senza uscita, di quelli... di quelli... di quelli in salita su per la collina. E ci sono dei Francesi dall'aspetto molto strano. Non quei tipici Francesi con il basco. Eh... scaricano un camion. Siamo in tempo di guerra, naturalmente, e le scatole contengono prelibatezze di contrabbando, come carne in scatola, formaggi squisiti, pesche sciroppate...
Valentin
: Non parlarmi di roba da mangiare!
Molina
: Non ho nominato né prosciutti né paté.
Valentin
: Dico sul serio: niente roba da mangiare e niente donne nude.
Molina
: Hai ancora le vertigini?
Valentin
: È la schiena.
Molina
: Hai di nuovo perso sangue. Guarda la camicia: è tutta bagnata.
Valentin
: È solo sudore, ho avuto un altro attacco di febbre.
Molina
: Che... ne pensi del mio racconto? Non è fantastico?
Valentin
: Fa passare il tempo.
Molina
: Vorresti dire che ti piace?
Valentin
: Non aiuta nessuna grande causa, però mi sembra tutto a posto.
Molina
: Maria benedetta, ma non mi sai dire altro? Devi avere studiato filosofia politica a scuola!
Valentin
: Si dice "scienze politiche"; e la risposta è no, ho studiato giornalismo.
Molina
: Quindi puoi apprezzare una buona storia.
Valentin
: Mi è facile smascherarne il meccanismo.
Molina
: So che non è una di quelle cose terribilmente intellettuali alle quali devi essere abituato, è solo... una storia romantica, ma tanto bella... Ora, a un tratto, questo con
voglio
militare avanza. Meravigliosi soldati tedeschi catturano quei loschi contrabbandieri, sorprendendoli in flagrante. Li arrestano tutti. Però, in disparte, è parcheggiato un camioncino, con due partigiani francesi della Resistenza, che spiano i Tedeschi. Uno, zoppo, e uno mezzo sordo.
Valentin
: Aspetta un minuto: i tipi loschi arrestati dai Tedeschi...
Molina
: Sì?
Valentin
: Perché dici che non sembravano Francesi?
Molina
: Non sembravano Francesi. Sembravano... Turchi. Non sono sicuro, ma avevano quei berretti... sai quei berretti che portano, fatti così... Turchi. Come i fez.
Valentin
: Quei berretti... erano yarmulkas. Non capisci che questo è uno sporco film antisemitico?
Molina
: Oh, andiamo!
Valentin
: Aspetta! Dev'essere stato un film tedesco, no?
Molina
: Non lo so. È stato anni fa. Senti, io non spiego i miei film: sciupa tutta l'emozione.
Valentin
: Dev'essere stato un film di propaganda nazista, fatto tutto durante la guerra...
Molina
: Non lo so... quello era solo lo sfondo. Qui comincia la parte più importante, quella che riguarda gli amanti. Divina...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Nino
: Ehi! Ehi! Signore! Ehi! Signore! Signore! Signore! Aspetti! Aspetti! Aspe...! Aspetti! Aspetti! Aspetti! Aspetti, aspetti, aspetti! Aspetti! Signore!
Narratore
: Pagine intere di foto tessera scadenti che la gente delusa ha spiegazzato, strappato, abbandonato, e che un tipo stravagante ha minuziosamente ricomposto e archiviato. Quando si dice "album di famiglia".
I Cliente
: Un pacchetto di Gauloises blu.
Georgette
: Un... un secondo solo, perché c'è tanto fumo qui dentro, eh? Mi può dire dove sono? Perché non vedo più niente.
I Cliente
: Un po' più a sinistra.
Georgette
: Qui?
I Cliente
: Ancora un po'... Ancora...
Georgette
: Ci siamo. Eccole. Dove sono le monete da un franco?
I Cliente
: Lasci perdere.
Gina
: Sì?
II Cliente
: Una Moresque.
Gina
: Una Moreseque, sì, giovanotto. Un aperitivo al borgogna, una Moresque e due mente con l'acqua.
Joseph
: Mi spieghi? Questo tipo di gemiti è pre-nuziale o post coito?
Gina
: E la tua stronzaggine è congenita?
Joseph
: Pre-nuziale.
III Cliente
: Via, non si preoccupi, prima o poi le capiterà l'uomo giusto. Tutte le donne
voglio
no addormentarsi sulla spalla di un uomo. Tutte.
Suzanne
: Sì, sì, non dico di no, ma un uomo, se beve un paio di bicchieri, russa. E purtroppo io ho l'orecchio musicale.
III Cliente
: Lo sa che io mi sono fatto operare al setto nasale?
Suzanne
: Ma va? Beh, almeno lei ha il senso del romantico.
III Cliente
: Sì, ehm... Si vede che lei non ha mai conosciuto il grande amore.
Suzanne
: Se fosse così, non mi avrebbero accorciato la gamba destra.
Gina
: Credevo che fosse caduta da cavallo quando lei era al circo.
Suzanne
: Sì, sì, è andata proprio così. Ero innamorata di un trapezista, e... Non mi dovevo fidare. I trapezisti ti mollano all'ultimo momento. E lo schifoso mi ha mollato proprio nel momento in cui entravo in pista. Ho fatto un capitombolo e il cavallo insieme a me. Purtroppo io ero sotto. Eh... Pronta la Moresque.
III Cliente
: Ciò nonostante, i colpi di fulmine esistono.
Suzanne
: Ma sì, io non dico di no. Dopo 30 anni passati dietro a un bancone, posso dire che sono un'esperta di colpi di fulmine. Le posso dare la ricetta.
III Cliente
: Ah!
Suzanne
: Eh, sì! Dunque, lei prende due frequentatori, eh? Gli fa credere che l'uno piace all'altra. Li fa cuocere a fuoco lento... Funziona ad ogni colpo.
Joseph
: Per favore! Per favore!
Gina
: Ah! Non ne posso più.
Amelie
: Vado io. Non pensa di aver fatto già abbastanza danni intorno a lei?
Joseph
: Gina ha l'età per difendersi da sola.
Amelie
: Non è di Gina che parlo, ma di Georgette.
Joseph
: Georgette?
Amelie
: Apra gli occhi. Elemosina una briciola di attenzione da parte sua, e lei pensa a Gina. Poveretta! Quando vedo quello che si è ridotta a fare per attirare la sua attenzione... Bisogna veramente essere ciechi.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Largo! Fate largo!
Uomo
: Maledetti Romani!
Centurione
: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
Parvus
: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
Nasone
: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
Parvus
: Ah, sì?
Nasone
: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
Parvus
: Ah, no?
Nasone
: Ti avverto: ti faccio sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
Parvus
: Ma piantala, sterco di Giudeo!
Nasone
: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
Gregory
: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
Parvus
: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
Gregory
: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
Mrs. Gregory
: Ca va sans dir.
Gregory
: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
Pharisee
: I Farisei separati dai Sadducei.
Cerese
: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
Vittime
: Giusto! È così!
Parvus
: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non
voglio
no essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
Passante
: Ah, senta, questa croce non è mia.
Parvus
: Come?
Passante
: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
Parvus
: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
Passante
: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
Parvus
: Senti, questa è una giornataccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
Gregory
: Senta, lui è Giudeo?
Parvus
: La vuoi fare finita?
Gregory
: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
Parvus
: Ma va' a mori' ammazzato!
Passante
: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
Parvus
: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
Brian
: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
Parvus
: Io adoro gli ordini.
Sfacciato
: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
Brian
: È un po' tardi ormai, non ti pare?
Sfacciato
: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le donne dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
Brian
: Reg!
Reg
: Salve, fratello Brian.
Brian
: Grazie a Dio siete venuti.
Reg
: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
Brian
: Cosa?
Reg
: "La tua morte resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
Brian
: Reg! Ma che intendete fare? Io...
Reg
: Addio, Brian, e grazie.
Francis
: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
Loretta
: Ottimo lavoro, Brian.
Brian
: No...
Reg
: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.
: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
Loretta
: Nessuno lo può negar...
Brian
: Bastardi! Bastardi!
Centurione
: Dov'è Brian di Nazareth?!
Brian
: Brutti bigotti bastardi!
Centurione
: Ho l'ordine di liberarlo!
Brian
: Stupidi, brutti e bastardi!
Sfacciato
: Eh, sono io Brian di Nazareth.
Brian
: Cosa?
Sfacciato
: Sì, sono Brian di Nazareth.
Centurione
: Tiratelo giù!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
I Vittima
: Io sono Brian!
Nasone
: Sono io Brian!
II Vittima
: Io sono Brian di Nazareth!
III Vittima
: Sentilo, anch'io sono Brian!
Brian
: Sono io Brian!
Vittime
: Io sono Brian!
Gregory
: Io sono Brian, e anche mia moglie!
Vittime
: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
Centurione
: Così. Liberatelo senza pietà.
Sfacciato
: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
Lavoratore
: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
Parvus
: Mammamia! Gambe, gambe!
Otto
: All'attaccooo!
Lavoratori
: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
Otto
: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
Brian
: Che razza di stronzi...
Judith
: Brian! Brian! Brian! Brian!
Brian
: Judith!
Judith
: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
Mandy
: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
Brian
: Mamma!
Mandy
: ...io vorrei sapere ma...
Brian
: Mamma!
Mandy
: di questo passo non c'è più religione, è inutile...
Mr. Frisbee III
: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly rotten, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I Voce
: Ma... tutto qui?
II Voce
: E perché? C'è qualcosa che non va?
I Voce
: Ma... mica finirà così!
II Voce
: Ma sì! Non ti piace?
I Voce
: Veramente mi sembra un po' moscio.
II Voce
: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I Voce
: Ma... ma se muore il protagonista!
II Voce
: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I Voce
: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II Voce
: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Pilato
: E va bene!
Voglio
offvivvi un'ultima occasione. Questa volta non
voglio
sentive né Veuben, né Veginald, né Cvudelio, né Vomolo, né Vemo...
Pisellonio
: E neanche Fpencer Tracy!
Pilato
: ...se no non libeviamo nessuno...
Judith
: Libera Brian!
Bob
: Questo sì che è giusto! Libeva Bvian!
Folla
: Libeva Bvian! Libeva Bvian! Libeva Bvian!
Pilato
: Molto bene. Vi saluto.
Centurione
: Signore, un Brian ce l'abbiamo.
Pilato
: Cosa?
Centurione
: È tra i crucifiggibili, signore.
Pilato
: Ah, aspettate un momento. Abbiamo un Bvian! Allova pvendilo, che aspetti?
Centurione
: Sì signore.
Pilato
: Molto bene. Allova vi libevevò... Bvian!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Reg
: Allora, quarto punto all'ordine del giorno: conseguimento della supremazia mondiale entro cinque anni. Ah, Francis, tu hai fatto delle ricerche, no?
Francis
: Sì. Grazie, Reg. Francamente, fratelli e sorelle, trovo che cinque anni siano utopistici, a meno che non spappoliamo l'Impero Romano entro i prossimi dodici mesi.
Reg
: Dodici mesi?
Francis
: Dodici mesi. E parliamoci chiaro, in quanto a imperi, questo è il più grosso. Quindi dobbiamo alzare sùbito le
chiappe, e smetterla di fare discorsi e basta!
Commandos
: Bravo! Bravo! Ben detto!
Loretta
: Sono d'accordo. È l'azione che conta, non le parole. E dobbiamo agire adesso!
Commandos
: Bravo! Ben detto!
Reg
: Hai ragione. Possiamo anche starcene qui tutto il giorno a parlare, votare mozioni, fare bei discorsi. Il che non sposterà un solo soldato Romano! Punto!
Francis
: Quindi facciamola finita con le chiacchiere! Sono assolutamente inutili e non ci porteranno da nessuna parte!
Commandos
: Bravo! Ben detto!
Loretta
: Sono d'accordo! È solo una totale perdita di tempo!
Reg
: Bravo!
Judith
: Hanno arrestato Brian!
Reg
: Che cosa?
Judith
: Lo hanno trascinato via! Lo
voglio
no crocifiggere!
Reg
: Bene! Questo richiede una discussione immediata!
I Commando
: Sì.
Judith
: Che cosa?
II Commando
: Immediata.
I Commando
: Giusto.
Loretta
: Nuova mozione?
Reg
: Completamente nuova. Ah, ecco... ah... sì, per decidere... eh... un'azione immediata...
Francis
: Ah, una volta che avremo votato, io direi che...
Reg
: Ma mi sembra ovvio, non si può passare all'azione senza prima aver approvato la mozione.
Judith
: Reg, per l'amor del cielo, dobbiamo andare, ti prego!
Reg
: Certo, certo.
Francis
: Okay, sorella.
Reg
: Alla luce delle notizie fresche riferite da sorella Judith...
Francis
: ... sorella Judith...
Loretta
: Corri troppo, Reg.
Judith
: Reg, per l'amor di Dio! Non complicate quello che è semplice! Tutto quello che dovete fare è uscire da quella porta, adesso, e cercare di impedire ai Romani di inchiodarlo alla croce! Sta già accadendo! Non capisci che sta già accadendo, Reg? Non ti ci entra in testa? Ohhh!
Reg
: Hm. Hm.
Francis
: Non ti ci entra in testa?
Reg
: I soliti isterismi delle femministe.
Loretta
: Cosa?
Reg
: Oh, Scusa, Loretta.
Francis
: Scusa, sorella.
Reg
: Vuoi rileggere, per favore, sì?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Brian
: Non... non... non ti mettere a giudicare la gente, non ti mettere, ehm, se no la gente si mette a giudicare te.
Colin
: Come?
Brian
: Ho detto, non ti mettere a giudicare la gente, se no la gente si mette a giudicare te.
Colin
: Dici a me?
Brian
: Sì.
Colin
: Oh. Grazie. Un buon consiglio.
Brian
: Oh, non... non vale solo per te. Vale per tutti.
Dennis
: È proprio una bella zucca.
Brian
: Cosa?
Dennis
: Quanto vuoi per questa zucca?
Brian
: Ma niente. Prendila.
Dennis
: Prenderla?
Brian
: Sì. Contemplate i gigli.
Dennis
: Non vuoi neanche trattare?
Brian
: No. ...nei campi.
Dennis
: Vuol dire che è difettosa.
Brian
: No. Prendila.
Elsie
: Che c'entrano i gigli?
Brian
: Contemplate gli uccelli, allora.
Eddie
: Quali uccelli?
Brian
: Tutti gli uccelli.
Eddie
: Perché?
Brian
: Beh, ce l'hanno loro un lavoro?
Arthur
: Chi?
Brian
: Gli uccelli.
Eddie
: Ma come? Gli uccelli lavorano?
Frank
: Ma che è ubriaco quello?
Arthur
: Dice che gli uccelli sono scrocconi.
Brian
: Ah, no, ecco, il punto è che gli uccelli se la cavano benone, no?
Frank
: E allora buon pro gli faccia, no?
Eddie
: E sì. Beati loro.
Brian
: Certo, e voi siete molto più importanti di loro, giusto? Allora di che cosa vi preoccupate? È chiaro, no?
Eddie
: Io
voglio
solo sapere perché ce l'hai con gli uccelli.
Brian
: Ma non ce l'ho per niente con gli uccelli. Contemplate i gigli.
Arthur
: Se la prende anche con i fiori, adesso.
Eddie
: Oh, lascia stare almeno quelli.
Dennis
: Oh, oh, senti, te la pago un sciclo.
Brian
: È tua.
Dennis
: Due?
Brian
: Sentite: c'era un uomo che aveva due servitori.
Arthur
: E come si chiamavano?
Brian
: Cosa?
Arthur
: Dicci i loro nomi.
Brian
: Non li so. Egli dette loro alcuni talenti.
Eddie
: Come? Come non li sai?
Brian
: Ma non ha importanza!
Arthur
: Non sa neanche come si chiamavano!
Brian
: Okay, si chiamavano Simone e Adriano. Dunque...
Arthur
: Non avevi detto che non lo sapevi?
Brian
: Non ha importanza. Il fatto è che c'erano questi due servitori...
Arthur
: Questo qui si sta inventando tutto.
Brian
: Ma no, invece! ...Egli dette loro... un momento: forse erano in tre.
Eddie
: Ah, ci prende in giro!
Brian
: Sì Erano in tre, però erano degli scribi, e...
Elsie
: E falla finita!
Brian
: Uh! No, aspettate! Dove andate? No, sentite questa: b-b-b-b beati coloro che non disegnano il bue al Ticino, pe-perché solo così siederanno sul tondo.
Dennis
: Dove?
Brian
: Solamente a loro verrà dato solamente... a loro... solo... verrà dato a... solamente...
Elsie
: Che cosa?
Brian
: Hm?
Elsie
: Gli sarà dato che cosa?
Brian
: Ah, niente.
Elsie
: Che cosa stavi per dire?
Brian
: Niente.
Elsie
: Come no? Tu stavi per dire qualcosa.
Brian
: Vi sbagliate.
Elsie
: No che non avevi finito!
Brian
: Non c'è da dire più niente, avevo finito.
Elsie
: No, non è vero!
Cieco
: Che cos'è che non ci vuole dire?
Arthur
: E che ne so, non ce lo vuole dire.
Cieco
: È un segreto?
Brian
: No.
Arthur
: No, ti prego.
Cieco
: Sicuro?
Arthur
: Ti prego, diccelo.
Brian
: Lasciatemi in pace.
Giovane
: Qual è il segreto?
Ragazza
: Qual è il segreto della vita eterna?
Arthur
: Naturalmente, se io sapessi il segreto della vita eterna, mica lo direi.
Brian
: Lasciatemi andare!
Ragazza
: Dillo solo a me, ti prego!
Arthur
: No, dillo a noi. Siamo arrivati prima.
Dennis
: Te ne do cinque.
Ragazza
: Maestro, ti prego, dicci qualcosa!
Brian
: Vattene!
Dennis
: Non posso andare oltre i cinque. Non li merita.
Ragazza
: Questa zucca è sua?
Dennis
: Sì, ma l'ho opzionata io!
Ragazza
: Questa è la sua zucca?
Dennis
: Dieci!
Ragazza
: È la sua zucca!
Dennis
: E come no.
Ragazza
: La porteremo noi per te, Maestro! Maestro?
Giovane
: Se n'è andato! È volato in cielo! Lassù!
Seguaci
: Maestro!
Elsie
: Eccolo lassù!
Dennis
: Te ne do diciotto!
Arthur
: Ma no, guardate. Eccolo.
Seguaci
: Eccolo là. Maestro! Maestro!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Profeta Sangue E Tuoni
: ... e le teste della Bestia saranno mostruose, e il sangue, rosso, succhiato alla fine del sangue e dei denti, e l'intera Babilonia sorgerà per andare incontro al serpente, e in tutto il Paese ci sarà un grande sfregamento di palle, e sarà questo il destino del mondo...
Falso Profeta
: ... avrà una spada a nove lame! Nove lame! Non due, o cinque, o sette, ma nove! Che si abbatteranno su tutti gli sventurati peccatori, e dico proprio a voi che fingete di non capire!
Profeta Noioso
: ... per bocca di Zebedeo è il suo servitore. Si spargerà, tutt'a un tratto la voce che la situazione sta precipitando. E sarà molto difficile capire come stiano veramente le cose. E nemmeno avrà più idea di dove trovare quei piccoli oggettini con il fondo di rafia verde e con un manico solo a destra. A quel punto un amico perderà il martello di un altro amico, e i giovani non sapranno dove sono finite le cose possedute dai loro padri, che i loro padri avevano messo lì la sera prima, verso le otto - otto e mezzo. E così è scritto nel libro di zia Isaia...
Brian
: Quanto costa? Presto!
Harry
: Come?
Brian
: È per mia moglie.
Harry
: Oh. Ah... venti scicla.
Brian
: Okay.
Harry
: Cosa?
Brian
: Ecco qua.
Harry
: Aspetta un momento.
Brian
: Eh?
Harry
: Dobbiamo prima trattare.
Brian
: No, no. Devo andare.
Harry
: Come sarebbe "no, no, no, no"?
Brian
: Non ho tempo. Io...
Harry
: Allora ridammelo.
Brian
: No, scusa, io ti ho già pagato.
Harry
: Burt!
Burt
: Che c'è?
Harry
: Questo qui non vuole trattare.
Burt
: Non vuole trattare?
Brian
: E va bene. Dobbiamo proprio?
Harry
: Cominciamo. Ne
voglio
venti per questa.
Brian
: Ma io te li ho dati, i venti.
Harry
: Mi vorresti dire che non vale venti scicli questa?
Brian
: No.
Harry
: Guardala. Senti che qualità. Non è mica pelle di pecoro.
Brian
: Va bene, te ne do diciannove.
Harry
: No, no, no, no. Fallo come si deve.
Brian
: Cosa?
Harry
: Abbassa prezzo! Questa qui non vale diciannove.
Brian
: Ma se hai appena detto che ne vale venti!
Harry
: Oh, dio Allah... Andiamo, tratta.
Brian
: E va bene, te ne do dieci.
Harry
: Così va meglio. Diecia? Ma stai cercando di insultarmi? Me, con una bisnonna in fin di vita! Diecia?
Brian
: Va bene. Te ne do undici.
Harry
: Vedi che capiscia? Undicia! Ti mangi la lingua Allah! Undicia! Se mi è costata dodici a me, tu me vuo' rovina'!
Brian
: Diciassette?
Harry
: No, no, no, no, diciassette...
Brian
: Diciotto?
Harry
: No, no, no. Devi dire quattordicia.
Brian
: Te ne do quattordici.
Harry
: Quattordicia? Ma tu me vuo' frega'!
Brian
: Ma me l'hai detto tu di dirlo!
Harry
: Ma va' lah!
Brian
: Dimmi che devo dire, presto!
Harry
: Offrimi quattordicia.
Brian
: Te ne do quattordici.
Harry
: Me ne sta offrendo quattordicia per questa!
Brian
: Quindici!
Harry
: Diciassette. Ultima offerta. E se a meno te la da, la testa me possa taglia'.
Brian
: Sedici!
Harry
: Piglia. È una bellezza trattare con te.
Brian
: Grazie.
Harry
: Sai che ti dico? Ti do anche la zucchina.
Brian
: Non mi serve, ma grazie.
Harry
: Burt!
Burt
: Che c'è?
Brian
: Va bene, va bene, ho capito.
Harry
: Dove sono i sedici che mi deva?
Brian
: Te ne ho dati venti.
Harry
: Ah, già, è vero. Allora te ne deva quattro.
Brian
: No, non fa niente, lascia stare.
Harry
: No, aspetta, ce l'ho da qualche parte.
Brian
: Non fa niente. Tienili per la zucca.
Harry
: Quattro? Per quella zucca qua... Quattro? Ma guardala! Ne vale almeno diecia di scicla.
Brian
: Ma se hai detto che me la davi per niente!
Harry
: Certo, ma come un regalo da diecia!
Brian
: Va bene, d'accordo!
Harry
: No, no, non ne vale diecia. Tu sei una capra. Il bello è "Diecia per questa? Hai perso la testa, impara a cumpra'". Ah, beh, fossero tutti pazz'accussì...
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Ponzio Pilato
: ... fai abbassave leggevmente, e il palco invece me lo tivi giù.
Centurione
: Ave, Cesare!
Pilato
: Ave.
Centurione
: L'unico sopravvissuto, signore.
Pilato
: Ah. Vovesciatelo pev tevva.
Centurione
: Eh?
Pilato
: Vovesciatelo pev tevva.
Centurione
: Ah.
Brian
: Eh!
Pilato
: Hmm. Allova, come ti chiami, Giudeo?
Brian
: Brian, signore.
Pilato
: Bvian, eh?
Brian
: No, no. Brian. Ahi!
Pilato
: Uh, uh, uh, uh. Il delinquentello ha covaggio.
Centurione
: Ha che cosa?
Pilato
: Covaggio.
Centurione
: Sì sì, ha covaggio.
Pilato
: No, dico... è covaggioso. Spavaldo, divei quasi. Ivvuento.
Centurione
: Oh. Verso... le undici, signore.
Pilato
: E così, hai osato un'ivvuzione.
Brian
: Una che, signore?
Pilato
: Pevcuotilo, centuvione, molto vudemente!
Brian
: Aaah!
Centurione
: Oh, scusi! Lo rovescio per terra?
Pilato
: Come?
Centurione
: Dico... lo vovescio pev tevva?
Pilato
: Oh, sì, sì. Pev favove.
Brian
: Aah!
Pilato
: Allova, Giudeo mavamaldo...
Brian
: Io non sono Giudeo. Sono un Romano.
Pilato
: Un Vomano?
Brian
: No, no. Un Romano. Aah!
Pilato
: Tuo padve eva un Vomano? E chi eva?
Brian
: Era un centurione della guarnigione di Gerusalemme, signore.
Pilato
: Sul sevio? E come si chiamava?
Brian
: Minchius Maximus.
Centurione
: Ahh, ah, ah!
Pilato
: C'è nessuno che si chiama così nella guavnigione?
Centurione
: Ma no, signore.
Pilato
: Mi sembvi molto sicuvo. Hai contvollato?
Centurione
: Beh, no, signore. È un soprannome, signore. Come Muzius Scemus o Marco Pisellonio.
Pilato
: Che c'è da videve su Mavco Pisellonio?
Centurione
: È un nome inventato, signore.
Pilato
: Io ho un cavo amico a Voma che si chiama Mavco Pisellonio. Silenzio! Cos'è quest'insolenza? Tu ti vitvovevai alla scuola dei gladiatovi molto pvesto, se insisti a fave così.
Brian
: Scusi, io posso andare? Aaah!
Pilato
: Quando lo vacconto a Mavco Pisellonio... Ancova? Povtatelo via!
Centurione
: Ma signore, ha solo...
Pilato
: No, no. Lo
voglio
a battevsi contvo animali fevoci e vabbiosi entvo domani.
Centurione
: Sissignore. Vieni, tu.
Guardia
: Ah, ah, ah, ah!
Pilato
: Io non pevmetto che i miei amici vengano devisi da un soldato semplice! Qualcun altvo è in vena di... visatine... quando nomino il mio amico... Mavco... Pisellonio... Beh, sentiamo a te. Lo tvovi... visibile? Quando dico il nome... Mavco... Pisellonio... Ha una moglie, cosa cvedi? E sai come si chiama? Si chiama... Incontinentia. Incontinentia Devetana. Silenzio! Cos'è questa stovia? È abbastanza chiavo? Ovdino a voi vibelli di fave i bvavi. Silenzio! Silenzio! Cavoli, centuvioni! Pvendetelo! Pvendetelo! Soffiatevi il naso e pvendetemelo!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Prigionieri
: Huo! Hoo hoo hoo! Oh!
Brian
: Ah!
Secondino
: Eh, eh, eh. Eh, eh, eh.
Brian
: Oooh!
Ben
: Certo che hai un gran culo, bastardo.
Brian
: Chi ha parlato?
Ben
: Tu hai proprio un gran culo, dai retta a uno scemo.
Brian
: Come?
Ben
: Sei il cocco del secondino, non è vero?
Brian
: Ma in che senso, scusa?
Ben
: Devi avergli rifilato qualche sciclo, eh?
Brian
: Rifilato qualche sciclo? Ma non hai visto che mi ha sputato in faccia?
Ben
: Ohh! Io chissà che darei per farmi sputare in faccia! Certe volte me ne sto qui di notte a sognare di farmi sputare in faccia!
Brian
: Beh, non è proprio il massimo, sai? Mi hanno anche messo le manette!
Ben
: Manette! Ooh, oooh, oh, oh. La mia idea di Paradiso è di poter essere messo in manette soltanto per qualche ora. Io sono sicuro che tu devi avere qualche tribuno in famiglia.
Brian
: Ah, lasciami in pace, che me la sono vista brutta!
Ben
: Tu te la sei vista brutta? Ah! Io sono qui da cinque anni, e mi hanno appeso dalla parte giusta soltanto ieri, quindi datti una regolata!
Brian
: Sì, sì, va bene.
Ben
: Ti avranno scambiato per qualche grandissimo pezzo da novanta.
Brian
: Che cosa mi faranno ora?
Ben
: Oh, magari te la cavi con una crocifissione.
Brian
: Crocifissione?
Ben
: Sì, se è la prima volta.
Brian
: Me la cavo con la crocifissione?
Ben
: È la cosa migliore che i Romani abbiano mai fatto.
Brian
: Cosa?
Ben
: Sì! Se non ci fosse la crocifissione, questo Paese sarebbe ridotto malissimo!
Brian
: Guardia!
Ben
: Inchiodateli, quei delinquenti!
Brian
: Guardia!
Ben
: Tanto capiscono solo a martellate!
Secondino
: Che cavolo vuoi?
Brian
:
Voglio
essere trasferito in un'altra cella.
Secondino
: Ha! Sput!
Brian
: Aah!
Ben
: Fatto! Hai visto? I soliti favoritismi!
Carceriere
: Chiudi il becco, tu!
Ben
: Scusa!
Ben
: Tu prendi il mio caso. Mi hanno appeso qui cinque anni fa. Tutte le sere mi tirano giù per venti minuti, e poi mi riappendono, cosa che ritengo giustissima visto quello che ho fatto. E, se non altro, questo mi ha insegnato a rispettar i Romani, e mi ha insegnato anche che non si combina niente nella vita se non si è pronti a credere, obbedire e combattere come ai vecchi tempi!
Brian
: La fai finita?
Ben
: Uh...
Secondino
: Eccolo.
Centurione
: Pilato ti vuole vedere!
Brian
: A me?
Centurione
: Muoviti!
Brian
: Pilato? Ma perché vuole vedere proprio me?
Centurione
: Vuole sapere da che parte vuoi essere crocifisso.
Ben
: Oh, oh, oh, oh! Ah, ah, ah, ah! Carina, questa, Centurione. Non è male.
Centurione
: Chiudi il becco!
Ben
: Certo, certo. Che gran popolo, questi Romani. Che gran popolo.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Annunciatore
: Il Colosseo, Gerusalemme. Spettacolo per le scuole.
Speaker
: Signore e signori! Il prossimo incontro è tra Boris il Macedone, detto "lo Sventrabambini", e Isacco Mitch, detto "lo Svelto".
Brian
: Panini di dromedario! Lingue di pappagallo! Noccioline puniche! Fegatelli di scricciolo caldi! Cervella di fringuello! Orecchie di giaguaro! Capezzoli di lupo fritti! Sistematevi lo stomaco!
Judith
: Io sono convinta, Reg, che un gruppo anti-imperialista come il nostro debba rispecchiare una divergenza di interessi all'interno della base di potere.
Reg
: Sono d'accordo. Francis?
Francis
: Puntodivistamente parlando, quello che dice Judith è valido, purché il movimento non dimentichi mai che è un diritto inalienabile di ogni uomo...
Stan
: O donna.
Francis
: ...o donna, di affrontare se stesso...
Stan
: O se stessa.
Francis
: ...o se stessa...
Reg
: Giusto.
Francis
: Grazie, fratello.
Francis
: O sorella.
Francis
: O sorella... Dov'ero rimasto?
Reg
: Avevi finito.
Francis
: Oh. Ah.
Reg
: Per concludere, è un diritto naturale di ogni uomo...
Stan
: O donna.
Reg
: Perché non la pianti con queste donne? Ci confondi le idee, basta.
Stan
: Perché le donne hanno il sacrosanto diritto di svolgere un ruolo nel movimento.
Francis
: Perché continui a tirare in ballo le donne?
Stan
:
Voglio
essere donna.
Reg
: Cosa?
Stan
:
Voglio
essere donna. E d'ora in poi,
voglio
che mi chiamiate Loretta.
Reg
: Come?
Loretta
: È un mio diritto di uomo.
Judith
: Scusa, ma perché vuoi essere Loretta, Stan?
Loretta
:
Voglio
avere dei bambini.
Reg
: Vuoi avere dei... bambini?
Loretta
: È un diritto di ogni uomo averne, se li vuole.
Reg
: Eh... ma tu non puoi avere dei bambini!
Loretta
: Uff, ma non mi opprimere!
Reg
: Non ti sto opprimendo! È che tu non hai... l'utero! Dove si dovrebbe sviluppare il feto? Lo vuoi tenere in un barattolo?
Loretta
: Uh...
Judith
: Sentite, guardiamo in faccia la realtà. Supponiamo di stabilire che lui non possa avere bambini perché non ha l'utero, il che non è colpa di nessuno, semmai dei Romani. Ma comunque il diritto di avere dei bambini ce l'ha.
Francis
: Concettualmente parlando, sì. Combatteremo gli oppressori per il tuo diritto ad avere bambini, fratella. Sorello. Loretta.
Reg
: Ma che senso ha?
Francis
: Cosa?
Reg
: Che senso ha combattere per il suo diritto ad avere bambini se... se non può avere bambini?
Francis
: Eh... simbolicamente parlando, è la nostra lotta contro l'oppressione.
Reg
: Simbolicamente parlando è la sua lotta contro la realtà.
Guardia
: Torna subito nell'arena!
Vittima
: Ma è pericoloso! Aah!
Pubblico
: Ma cosa fa? Scappa? Ma che vigliaccone!
Brian
: Lingue di allodola! Nasi di lontra! Milze di gattopardo!
Reg
: Carciofi alla giudìa?
Brian
: No, non ce l'ho. Ho fegati di scricciolo, milza di tasso...
Reg
: Naa, naa, naa...
Brian
: Dei lupini?
Reg
: Non la
voglio
quella robaccia romana!
Judith
: Perché non hai spuntini nostrani?
Brian
: Spuntini nostrani?
Reg
: Sì, invece di antipastini da ricchi imperialisti!
Brian
: Beh, non è colpa mia. Non lo decido io quello che vendo.
Reg
: Va be', dammi le adenoidi numidi in umido.
Francis
: Facciamo due.
Reg
: Due.
Francis
: Grazie, Reg.
Brian
: Siete del Fronte Popolare Giudeo?
Reg
: Vaffanculo!
Brian
: Prego?
Reg
: Il Fronte Popolare Giudeo! Siamo del Fronte Popolare di Giudea!
Francis
: Figurati!
Reg
: Il Fronte Popolare Giudeo, eh!
Francis
: Quei froci...
Brian
: Chiedo di... entrare nel vostro gruppo.
Reg
: Naa, fatti un giro.
Brian
: Io non
voglio
vendere questa roba, è solo un lavoro. Io odio i Romani più di tutti quanti voi!
Fronte Popolare Di Giudea
: Shhh!
Judith
: Ne sei sicuro?
Brian
: S.P.Q.R. Sono Porci Questi Romani.
Reg
: Ehi! Se vuoi entrare nel F.P.G. li devi odiare sul serio, i Romani.
Brian
: Li odio.
Reg
: Ah, sì? E quanto?
Brian
: Un sacco!
Reg
: Sei dei nostri. Senti, le sole persone che odiamo più dei Romani sono quegli stronzi del Fronte Popolare Giudeo.
Fronte Popolare Di Giudea
: Sì!
Loretta
: Sì, giusto, fanculo!
Francis
: E anche quelli del Fronte Giudeo del Popolo!
Fronte Popolare Di Giudea
: Sì! Parolai! Parolai!
Loretta
: E quelli del Fronte Popolare di Giudea!
Fronte Popolare Di Giudea
: Sì!
Reg
: Che cosa?
Loretta
: Il Fronte Popolare di Giudea. Tutti parolai!
Reg
: Siamo noi il Fronte Popolare di Giudea!
Loretta
: Oh. Ma non siamo il Fronte del Popolo?
Reg
: Il Fronte Popolare!
Francis
: E che fine ha fatto il Fronte del Popolo, Reg?
Reg
: Eccolo laggiù.
Francis
: Oh...
Fronte Popolare Di Giudea
: Parolaio!
Gladiatore
: M'ha fatto veni' n'infratto, 'sto fijo de 'na mignotta...
Romano
: Assolutamente patetico.
Reg
: Bravo! Ben fatto! Eh, eh! Come ti chiami?
Brian
: Brian. Brian Cohen.
Reg
: Forse abbiamo un lavoretto per te, Brian.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Donne
: A morte! Ammaziamolo! Forza! Lascatecelo! Ammazzatelo! Ammazzatelo! Andiamo, uccidetelo! Fateci cominciare! Sì!
Sacerdote
: Sei tu Mattia, sei tu il figlio di Gath?
Mattia
: Devo dire sì?
Guardia
: Sì.
Mattia
: Sì.
Sacerdote
: Sei stato giudicato colpevole dagli Anziani della città d'aver pronunciato invano il nome del Signor. E quindi, in quanto tu sei un blasfemo, devi essere lapidato a mo-o-orte.
Donne
: Ooh...
Mattia
: Senti, avevo appena finito di cenare, e ho solo detto a mia moglie: "Questo pezzo di baccalà è degno di Geova".
Donne
: Oooh!
Mattia
: Solo questo ho detto!
Sacerdote
: Bestemmia! L'ha detto di nuovo!
Donne
: Sì! Sì!
Sacerdote
: Sì! L'avete sentito?
Donne
: Sì! Sì!
Donna
: Sentito!
Sacerdote
: Ci sono per caso delle donne?
Donne
: Uh... ooh... no...
Sacerdote
: Molto bene. In virtù dell'autorità di cui sono investito...
Mattia
: Ehi, aoh! La piantate? Non abbiamo ancora incominciato!
Sacerdote
: Avanti! Chi l'ha tirata? Chi ha tirato la prima pietra?
Donne
: È stata lei! È stata lei! Lui! È stato lui! Lui! Lui! Lui! Lui!
I Donna
: Scusa, eh... credevo avessimo incominciato.
Sacerdote
: In ginocchio! In fondo!
I Donna
: Oh, accidenti!
Sacerdote
: E tutti i giorni ce n'è una! Dov'eravamo rimasti?
Mattia
: Senti, io non credo che sia una bestemmia dire soltanto "Geova".
Donne
: Aaah! L'ha detto! L'ha detto!
Sacerdote
: Guarda che così peggiori la tua situazione!
Mattia
: E che vuoi che peggiori? Peggio di così! Geova! Geova! Geova! Geova!
Sacerdote
: Io ti avverto! Se ti azzardi a dire Geova un'altra volta... Ahi! Avanti! Chi è stato! Chi l'ha tirata?
Mattia
: Ah, ah, ah, ah!
Sacerdote
: Avanti!
Voglio
saperlo!
Donne
: È stata lei! È stata lei! Lui! Lui! Sì, lui! È stato lui!
Sacerdote
: Sei stato tu?
II Donna
: Sì.
Sacerdote
: Guarda che...
II Donna
: Lui ha detto Geova!
Donne
: Aaah! Aaah!
Sacerdote
: La volete smettere? Fermi! Fatela finita! Basta! State a sentire: nessuno deve lapidare nessuno finché non suonerò questo fischietto! Mi sono spiegato? Neppure, e
voglio
che questo sia molto chiaro, neppure se uno dicesse "Geova"!
Donne
: Aaah!
Sacerdote
: Aaargh!
III Donna
: Strike!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Mandy
: Quanto odio mettermi questa barba!
Brian
: Mamma, perché le donne non possono andare alle lapidazioni?
Mandy
: Perché è scritto e basta.
Harry Il Mercante
: Pssst! Barba, signora?
Donna
: Oh, figurati, se ho tempo da perdere con le lapidazioni. Questo mi sta di nuovo male.
Harry
: Pietre, signori?
Mandy
: No, no, ce ne sono già tante per terra.
Harry
: Oh, mica come queste. Guardi qua, senta che qualità! Tutte rifinite a mano.
Mandy
: Hmm... mi hai convinto, dammene due a punta... e una grossa piatta.
Brian
: La
voglio
anch'io, mamma.
Mandy
: Hm?
Brian
: Ah, sì: papà!
Mandy
: Sì, va bene. Due a punta, due piatte e un cartoccio di ghiaia per il mio bambino.
Harry
: Un sacchetto di ghiaia. Grande lapidazione oggi!
Mandy
: Chi è?
Harry
: Uno del posto.
Mandy
: Ah, bene.
Harry
: Buon divertimento!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Allora. Sei pronto?
Auggie
: Pronto. Quando vuoi.
Paul
: Sono tutt'orecchie.
Auggie
: Mi ricordo quella volta che mi hai chiesto come ho iniziato a fare le foto. Beh, questa è la storia della mia prima macchina fotografica. Veramente, prima e unica. Mi segui fin qui?
Paul
: Parola per parola.
Auggie
: Dunque. Ecco come sono andate le cose. Okay. Era l'estate del '76, all'epoca del mio primo lavoro per Vinnie, l'estate del Bicentenario. Una mattina al negozio un ragazzo cominciò a rubare delle cose. Stava giù, alla scansia dei tascabili, e si infilava le riviste porno sotto la maglietta. Non l'ho visto sùbito, c'era gente intorno al bancone, ma come me ne sono accorto, ho iniziato a strillare. Lui è scappato come un coniglio, shhh! E quando sono uscito fuori dal bancone, aveva già le chiappe sulla Settima Strada. L'ho rincorso per circa un isolato, poi ho lasciato stare. Gli era caduta qualcosa mentre scappava. E... dato che non me la sentivo più di correre, l'ho raccolta, per vedere cosa fosse. Era il suo portafogli. Non c'erano soldi dentro, ma c'era la sua patente, e altre tre o quattro fotografie. Avrei potuto farlo arrestare, certo, c'era nome e indirizzo sulla patente, ma sai, mi dispiaceva. Era solo un teppistello. E una volta viste quelle foto nel portafogli, non ce l'ho più fatta ad essere veramente arrabbiato con lui. Roger Goodwin. Si chiamava così. In una di quelle foto, mi ricordo, stava in braccio alla madre.
In un'altra aveva un trofeo in mano, della scuola, e rideva, felice, come se avesse vinto alla lotteria. Proprio non me la sentivo. Un povero ragazzo di Brooklin. Non era una cosa grave. Tanto chi se ne importa di un paio di giornaletti porno? E così, mi sono tenuto il portafogli. Ehm... ogni volta che sentivo il bisogno di riportarglielo, io rimandavo, e non l'ho mai fatto. Finché arriva Natale, e io non ho niente da fare. Vinnie voleva invitarmi, ma la madre si era ammalata, e lui e la moglie erano corsi a Miami, all'ultimo minuto. Quindi me ne stavo a casa mia, quella mattina. Mi sentivo un po' solo. Quando l'occhio va sul portafogli di Roger Goodwin. Mi sono detto
: "che diavolo, perché non faccio qualcosa di buono? Mi infilo il cappotto e gli riporto il portafogli". Abitava dalle parti di Boerum Hill, nelle case popolari. Mi ricordo che faceva un freddo cane, quel giorno. Mi sono perso molte volte prima di trovarlo. Le case sono tutte uguali, laggiù. Giri nello stesso punto e credi di stare da un'altra parte.
Comunque, alla fine arrivo al palazzo che cercavo, alla casa che cercavo, e suono il campanello. Non succede niente. Penso che non ci sia nessuno. Suono di nuovo, per esserne sicuro. Ormai sto per andarmene; aspetto un altro po', e sento trafficare dietro la porta. E una voce di vecchia chiede
: "Chi è?". E io dico: "Sto cercando Roger Goodwin". "Sei tu, Roger?", mi dice. E dà quindici mandate per aprire la porta. Avrà avuto almeno 80 anni, se non addirittura 90! E la prima cosa che noto di lei è che è cieca. "Lo sapevo che saresti venuto, Roger", dice. "Lo sapevo che non avresti dimenticato nonna Ethel a Natale". E poi apre le braccia, e mi si avvicina per abbracciarmi. Non ho tempo per riflettere, capisci? Devo dire qualcosa in fretta. E prima che realizzo ciò che sta accadendo, le parole mi escono dalla bocca. "Proprio così, nonna Ethel", dissi, "sono tornato a trovarti per Natale". Non mi chiedere perché l'ho detto. Non ne ho la minima idea. Mi è uscito così.
D'improvviso la signora comincia ad abbracciarmi, davanti alla porta, e anch'io l'abbraccio. Era come se tutti e due avessimo deciso di giocare questo gioco senza doverne stabilire le regole. Sapeva benissimo che non ero il nipote. Era vecchia e debole, ma non così andata da non saper distinguere un perfetto sconosciuto ad uno di famiglia. Fu felice di fare come se fosse vero. E dato che non avevo di meglio da fare, fui contento di assecondarla. Insomma, entrammo in casa e passammo la giornata insieme, e quando mi chiedeva quello che facevo, io le mentivo. Le raccontai che avevo trovato lavoro in una tabaccheria, le dissi che stavo per sposarmi, inventai centinaia di storie, e lei faceva finta di credere a ogni cosa. "Ma bene, Roger", diceva, muovendo il capo e sorridendo, "ho sempre saputo che ti sarebbe andata bene". Mah. Dopo un po', cominciai ad avere fame, e siccome in casa non c'era niente da mangiare, andai a cercare un negozio lì vicino, e tornai su carico di roba. Pollo arrosto, zuppa di verdure, patate bollite, insomma un mucchio di roba.
Nonna Ethel aveva un paio di bottiglie nascoste in camera da letto, eh, eh, eh! E così fra tutti e due riuscimmo a mettere su una discreta cena di Natale. Eravamo tutti e due un po' brilli, mi ricordo, e dopo pranzo andammo a metterci di là, nel soggiorno, dove si stava seduti più comodi. Dovevo fare pipì, così a un certo punto ho chiesto scusa e sono andato al bagno, in fondo al corridoio. E qui la cosa prende un'altra piega. Era già stato stravagante giocare al nipote di nonna Ethel, ma quello che feci poi fu decisamente folle, e non me lo sono mai perdonato da allora. Entro nel bagno, e accatastate contro il muro vicino alla doccia, vedo una pila di sei o sette macchine fotografiche, del tutto nuove.
Macchinette trentacinque millimetri, ancora nella scatola. Non avevo mai scattato una foto in vita mia, e tantomeno avevo mai rubato. Ma come vidi quella pila di macchinette abbandonate nel bagno, decisi che ne volevo una tutta per me. Una come quelle. E senza pensarci un istante, ne prendo una, me la metto sotto il braccio, apro la porta del bagno e torno nel soggiorno. Non ci ho messo più di tre minuti, ma nel frattempo nonna Ethel si era addormentata. Troppo Chianti, immagino. Andai in cucina, a lavare i piatti, e in mezzo a quel fracasso lei dormiva come una bambina. Non c'era motivo di disturbarla, quindi decisi di andarmene. Non potei lasciarle neanche un biglietto di saluto, dato che era cieca. Me ne andai e basta. Misi il portafogli del nipote sul tavolo. Ripresi la macchinetta e lasciai l'appartamento. Fine della storia.
Paul
: L'hai più rivista? Sei mai tornato a trovarla?
Auggie
: Una volta, tre o quattro mesi dopo. Io stavo malissimo per il furto della macchinetta, non l'avevo neanche usata. Finalmente decisi di riportarla, ma nonna Ethel lì non c'era più. Qualcun altro viveva in quell'appartamento, e non sapeva dove fosse finita.
Paul
: Probabilmente era morta.
Auggie
: Sì, probabilmente.
Paul
: Il che vuol dire che ha passato il suo ultimo Natale con te.
Auggie
: Forse sì. Non ci avevo mai pensato.
Paul
: È stata una buona azione, Auggie. Hai fatto una bella cosa per lei.
Auggie
: Le ho mentito, le ho rubato un oggetto, e tu la chiami una buona azione?
Paul
: Beh, l'hai fatta felice. La macchinetta era sicuramente... rubata, non l'hai tolta al... al proprietario.
Auggie
: Qualsiasi cosa nel nome dell'arte, eh?
Paul
: No, non è proprio così. In fondo ne hai fatto un buon uso.
Auggie
: E tu ora hai la tua storia di Natale, no?
Paul
: Sì, immagino di sì. Il raccontare è un vero talento, Auggie. Per fare una bella storia devi sapere quali bottoni spingere. Tu sei al pari dei maestri.
Auggie
: Che vuoi dire?
Paul
:
Voglio
dire che è una bella storia.
Auggie
: Cazzo, se non confidi i tuoi segreti agli amici, allora che amico sei?
Paul
: Giusto. Non varrebbe la pena di vivere altrimenti, no? "Il racconto di Natale di Auggie Wren", scritto da Paul Benjamin.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Auggie
: Così rinunci e te ne torni a casa.
Ruby
: Che scelta ho? Hai visto, no?, me l'ha sbattuto in faccia che non mi vuole fra i piedi.
Auggie
: Prova un po' a scriverle.
Ruby
: Sì, certo, per fare che? Ormai il bambino non c'è più. La vita è sua, quello che fa sono affari suoi.
Auggie
: È una ragazzina, avrà tempo a fare figli, quando sarà più grande.
Ruby
: Oddio, Auggie, continua a sognare. Se va avanti così non arriva nemmeno a 19 anni.
Auggie
: Perché non la porti in uno di quei posti per disintossicarsi?
Ruby
: Non riuscirò mai a convincerla. E poi, lo sai, ci
voglio
no i soldi. Ed è proprio una di quelle cose che io non ho. Sono a secco.
Auggie
: E invece no.
Ruby
: E già. E che racconto balle? Sono a secco, ti dico! Non ho un centesimo! Non ho i soldi neanche per la benzina! Ah!
Auggie
: Ti ricordi quell'affare di cui ti avevo parlato? Beh, il rimorchiatore è tornato. Sono carico.
Ruby
: Beh, buon per te.
Auggie
: No, buon per te.
Ruby
: Eh, eh, eh! Che cos'è?
Auggie
: Perché non lo apri e non lo vedi da sola?
Ruby
: Oh. Cristo, ma è piena di soldi!
Auggie
: Cinquemila dollari.
Ruby
: Per me?
Auggie
: Sono per te, tesoro.
Ruby
: Proprio miei.
Auggie
: Proprio tuoi.
Ruby
: Dio! Oh, signore! Oh, dio! Oh! Sei un angelo! Lo sai? Sei un angelo! Un angelo!
Auggie
: Oh, piantala con questa stronzata dell'angelo. Prendi i soldi, Ruby!
Ruby
: Oh!
Auggie
: Niente schiamazzi, okay? Non sopporto la gente che piagnucola.
Ruby
: Va bene, no. Scusa, scusa, scusa.
Auggie
:
Voglio
sapere solo una cosa.
Ruby
: Che? Qualsiasi cosa, dimmi.
Auggie
: Felicity. Non è mia figlia, vero?
Ruby
: E... Non lo so. Sì, insomma... potrebbe essere, ma anche non essere. A conti fatti, diciamo che hai il 50% di probabilità. Dipende da te, Auggie.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Auggie
: Se succede, succede. Se non succede, non succede. Capisci quello che
voglio
dire? Non si sa mai cosa sta per succedere. Quando credi di saperlo, beh, quello è proprio il momento che non sai niente. È quello che si dice un paradosso. Mi segui?
Jimmy
: Sì, ti seguo, Auggie. Ehm... quando non sai niente sei in Paradiso. Lo so cos'è. È dopo che sei morto vai in... in Paradiso e ti metti seduto con gli angeli.
Auggie
: Gesù!
Paul
: Ciao, Auggie. Ciao, Jimmy.
Auggie
: Sei un casino, amico mio.
Paul
: Se non fosse arrivata la polizia non sarei qui a raccontarla.
Auggie
: Ah, ah, ti hanno proprio conciato per le feste.
Paul
: Per una volta in vita mia ho avuto la bocca tappata.
Auggie
: Ah, ah, ah!
Paul
: E non è soltanto un modo di dire. No! Jimmy, no.
Jimmy
: Ti fa male?
Auggie
: Certo che gli fa male. Che è, non lo vedi?
Jimmy
: Credevo che faceva per finta.
Paul
: Hai visto Rashid?
Auggie
: Neanche l'ombra.
Paul
: Due giorni fa ho parlato con sua zia, ma neanche lei l'ha visto. Comincio a essere un po' preoccupato.
Auggie
: Potrebbe essere un buon segno, invece. Potrebbe darsi che se n'è andato.
Paul
: Forse sì, forse no. Tanto, non c'è modo di saperlo, hm?
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Il ragazzo è dispiaciuto, Auggie.
Auggie
: Sì? Beh, lo sono anch'io. Tre anni per mettere insieme quei cinquemila dollari. Non ho più un soldo. Posso pagare appena questa birra. Per non parlare della mia credibilità, che è distrutta. Capisci quello che dico? La credibilità. Quindi sono dispiaciuto anch'io. Dispiaciuto come non sono mai stato nella mia vita del cazzo.
Paul
: Il ragazzo ti deve dire una cosa, Auggie.
Auggie
: Se deve dirmi qualcosa perché non me la dice lui stesso?
Rashid
: È per te.
Auggie
: Per me? Cosa dovrei farci con una busta di carta?
Rashid
: Aprila.
Auggie
: Cos'è, uno scherzo?
Rashid
: No, sono cinquemila dollari.
Auggie
: Non li
voglio
i tuoi soldi, sciagura vagante. Tanto comunque saranno rubati.
Rashid
: Cosa ti importa da dove vengono? Sono tuoi.
Auggie
: E perché vuoi darmi dei soldi?
Rashid
: Per riavere il lavoro.
Auggie
: Sei uno scemo, uno stronzo del cazzo, lo sai?
Paul
: Non fare lo stupido, Auggie, sta cercando di fare pace con te, non capisci?
Auggie
: Hm. È scemo.
Paul
: No, non lui. Tu sei scemo.
Auggie
: Hai ragione. Solo che non sapevo che tu lo sapessi.
Paul
: Non sapevi che lo sapessi? È scritto dappertutto, a caratteri... a caratteri cubitali. Ora di' qualcosa di gentile a Rashid, per farlo stare meglio.
Auggie
: Fanculo, ragazzino.
Rashid
: Fanculo anche tu, bianco figlio di puttana.
Paul
: Bene. Bene. Tutto a posto.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Stammi a sentire. Circa venticinque anni fa, un giovane andò a sciare, da solo sulle Alpi. Viene giù una valanga, e la neve inghiotte il ragazzo. Il suo corpo non fu mai ritrovato.
Rashid
: Fine.
Paul
: No, no, no. Non è finito. È l'inizio.
Rashid
: Ah.
Paul
: Suo figlio era appena un bambino all'epoca, ma gli anni passano, e anche il bambino diventa uno sciatore. E così, un giorno dello scorso inverno si allontana da solo, vuole andare a farsi una discesa. Arriva più o meno a metà percorso. Si ferma a mangiare qualcosa, vicino a una grande roccia. Proprio mentre sta aprendo il suo panino al formaggio, guarda in basso, e vede un corpo. Un corpo, lì ai suoi piedi, avvolto nel ghiaccio. Si china, per osservare più da vicino. Di colpo, ha la sensazione di guardare in uno specchio. In realtà sta guardando se stesso. Lì c'è lui, morto, e il corpo è perfettamente intatto, congelato in un blocco di ghiaccio, come se qualcuno lo avesse voluto preservare in quel preciso istante. Si avvicina ancora. Si mette carponi. Lo guarda. Fissa l'uomo morto dritto in faccia. E allora capisce che sta guardando suo padre. E la cosa assurda è che il padre, ora, è più giovane del figlio. Il bambino è diventato un uomo, e ormai è più vecchio di suo padre. Cosa farai oggi?
Rashid
: Non lo so. Leggerò, credo. Disegnerò un po', se sarò dell'umore. Ma stanotte
voglio
festeggiare, assolutamente.
Paul
: Festeggiare cosa?
Rashid
: Il mio compleanno. Ho compiuto 17 anni da 47 minuti esatti. Chi arriva così in là merita un festeggiamento.
Paul
: Buon compleanno!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
[3. Ruby]
Ruby
: Auggie, sali in macchina.
Voglio
farti vedere una cosa.
Auggie
: Non ti arrendi, eh?
Ruby
: Sali in macchina e falla finita. Non ti sto chiedendo di fare niente. Ho solo bisogno che m'accompagni.
Auggie
: Dove?
Ruby
: Cavolo, Auggie, non fare tante domande! Muoviti, piuttosto! Sali! Le ho detto che stava per incontrare suo padre.
Auggie
: Le hai detto...?
Ruby
: Non avevo scelta! Se no non avrebbe voluto vedere neanche me.
Auggie
: Senti, credo sia meglio che fermi la macchina e...
Ruby
: Dai, dai, dai, rilàssati. Fammi il favore, rilàssati. Non devi fare nulla. Vieni lì e fai un po' la parte. Non morirai se mi fai un piccolo favore, e poi potresti imparare qualcosa.
Auggie
: Sì, che cosa?
Ruby
: Magari potresti scoprire che non ti ho detto stronzate, dolcezza. Scoprire che stavo dicendo la verità.
Auggie
: Sia chiaro: non ti ho detto che non hai una figlia. Ho solo detto che non è mia figlia.
Ruby
: No. Aspetta di vederla, Auggie.
Auggie
: Che vorresti dire?
Ruby
: È il tuo ritratto.
Auggie
: Ma piantala!
Ruby
: No, no. No, no. Fammi parlare. Anzi,
voglio
dirti anche un'altra cosa: quando l'ho vista...
Auggie
: Sta' zitta, fammi il piacere.
Ruby
: ... e le ho detto che avrebbe incontrato suo padre, lei proprio... lei stava per sciogliersi. Non mi aveva più parlato da quando è andata via di casa. Non vede l'ora di incontrarti, Auggie.
Auggie
: Eh, sì. Mi hai portato in un bel quartierino, pieno di gente felice e prosperosa.
Ruby
: Tesoro? Felicity? Allora?
Felicity
: Allora cosa?
Ruby
: Non dici niente?
Felicity
: Che cosa dovrei dire?
Ruby
: Non lo so. Ciao mamma, ciao papà... Cose di questo genere.
Felicity
: Non ho un padre, chiaro? Sono nata l'altra settimana, quando un cane ti si è scopata.
Auggie
: Dio mio. Mi mancava solo questo.
Ruby
: Hai detto che volevi vederlo. Beh, eccolo.
Felicity
: Sì, può darsi che è andata così. Chico mi ha detto di dargli un'occhiata, vedere se potevo spillargli qualche dollaro. Ora l'ho visto, e non mi ha colpito per niente. Sei ricco, signore?
Auggie
: Come no, sono miliardario. Vado vestito in incognito solo perché mi vergogno di tutti i miei soldi.
Ruby
: Tesoro, dai, tesoro, non fare così, ti prego.
Felicity
: Stammi lontana!
Ruby
: Stiamo cercando di aiutarti.
Felicity
: Non mi serve il tuo aiuto, ho un uomo che occupa di me. Non si può dire altrettanto di te, occhio di falco.
Auggie
: Oh, oh! Non parlare in questo modo a tua madre!
Felicity
: Ma veramente vuoi farmi credere che sei andata a letto con questo tipo? Che hai permesso che ti scopasse?
Ruby
: Puoi fare quello che vuoi della tua vita. Noi siamo qui per il bambino. Ora perché non ti dai una ripulita per tuo figlio, eh? Prima che sia troppo tardi.
Felicity
: Quale bambino?
Ruby
: Il tuo bambino. Il bambino che porti dentro di te.
Felicity
: Non porto più nessun bambino, chiaro? Non ho niente, dentro.
Ruby
: Ma che stai dicendo?
Felicity
: Un aborto, stupida. Sono andata ad abortire l'altro ieri. Non c'è più nessun bambino. Ora non mi devi più rompere con queste stronzate! Ciao ciao, bella.
Auggie
: Dai, andiamo via di qui, ragazza.
Felicity
: Sì, giusto. Fate bene, andatevene. Chico tornerà da un momento all'altro. Io non credo che il tuo fidanzato voglia avere a che fare con Chico. Chico è un vero uomo. Non un minuscolo testa di cazzo che ti sei rimorchiata tra la mondezza. Hai sentito cosa ho detto? Signor papà, ti farà a pezzetti piccoli piccoli. È una promessa. Ti farà sputare il sangue.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Eh, eh, eh! Sei tu!
Rashid
: Senti, volevo darti questo come segno della mia gratitudine.
Paul
: Gratitudine per cosa?
Rashid
: Non lo so, per avermi aiutato. Allora?
Paul
: Dove sei andato a rimediarlo?
Rashid
: L'ho comprato. Ventino... eh! Ventinove e novantacinque, a saldo, da Goldbaum Radio-TV. Beh, così adesso stiamo a posto. Ora potrai guardare le partite, sai, per riposarti ogni tanto.
Paul
: Dove credi di andare?
Rashid
: A una riunione d'affari. Ho un appuntamento con il mio commercialista, alle due.
Paul
: Dacci un taglio, che ne dici? Vogliamo farla finita? Torna qui.
Rashid
: Non ho proprio tempo.
Paul
: Chiudi la porta. Siedi su questa sedia. Adesso stammi bene a sentire. Tua zia Em è venuta qui, un paio di giorni fa. Lei era a pezzi per la preoccupazione, era fuori di sé. Abbiamo fatto una bella chiacchierata su di te, Thomas. Capisci quello che dico? Tua zia Em crede che tu sia nei guai. E anch'io. Raccontami tutto, ragazzo.
Voglio
sapere tutto, adesso.
Rashid
: Tu non lo vuoi sapere veramente.
Paul
: No, eh? E in base a quale autorità vuoi stabilire quello che
voglio
o non
voglio
sapere?
Rashid
: Okay, okay.
Paul
: Allora?
Rashid
: Gesù... Okay. È davvero stupido. C'è un tizio, Charles Clemm, "il rettile", così lo chiama la gente. Il tipo di persona che non vorresti mai incontrare.
Paul
: E allora?
Rashid
: E io l'ho incontrato, invece. Ecco perché sto lontano dal mio quartiere, per evitare di rincontrarlo.
Paul
: Questo ha a che fare con quel - qualunque cosa sia - che non dovevi vedere?
Rashid
: Sì.
Paul
: Okay.
Rashid
: Io passavo di lì per caso. Tutt'a un tratto il Rettile e quell'altro tizio escono come razzi dalla banca, con la maschera in faccia e la rivoltella stretta in pugno. Sono venuti proprio addosso a me. E il Rettile mi ha riconosciuto. E io so che lui sa che io l'ho riconosciuto. Se... se l'impiegato della banca non fosse uscito fuori strillando come un pazzo, mi avrebbe ucciso. Ti assicuro che il Rettile mi avrebbe sparato lì, in mezzo alla strada. Ma il rumore lo ha distratto, e quando si è voltato per vedere cosa succedeva io sono scappato. Ancora un secondo e sarei morto.
Paul
: Perché non vai alla polizia?
Rashid
: Quell'uomo ha molti amici, e non credo che me la perdonerebbero se andassi a testimoniare contro di lui.
Paul
: E cosa ti fa credere di essere più al sicuro qui? Siamo appena a un miglio da casa tua.
Rashid
: No, non è molto lontano, ma è un'altra galassia. Nero è nero, e bianco è bianco, e non si incontreranno mai.
Paul
: Beh, sembra che in quest'appartamento si siano incontrati.
Rashid
: Cerchiamo di non fare troppo gli idealisti.
Paul
: Eh, eh, più che giusto. Non vorrei farmi prendere la mano adesso, eh, eh!
Rashid
: No. Che c'è?
Paul
: Chiama tua zia Em, e dille che sei ancora vivo.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Cyrus
: Facciamo una pausa, ragazzo.
Rashid
: Va bene.
Cyrus
: Relax.
Rashid
: Okay. Non per essere indiscreto, mi chiedevo cosa ti è successo al braccio.
Cyrus
: Ah... vedi questa... brutta ferraglia? Ti dirò... ti dirò cosa mi è successo. Te lo
voglio
dire, sì. Eh... Dodici anni fa, Dio mi guardò. Disse: "Cyrus, sei cattivo, stupido, ed egoista. Per prima cosa darò al tuo corpo un'anima. Poi ti metterò al volante di una macchina. Poi avrai un incidente d'auto. Ucciderai la donna che ti ama. Ma a te, Cyrus, ti lascerò vivere, perché vivere è molto peggio che morire. Però tu non dovrai mai dimenticare cos'hai fatto a quella donna, perciò ti strapperò un braccio, e al suo posto ci metterò un uncino". Avrebbe potuto strapparmi tutt'e due le braccia, tutt'e due le gambe, ma - no - ebbe pietà, e mi strappò solo il braccio sinistro. Così ogni volta che guardo l'unico, ogni volta, mi ricordo quanto sono cattivo, stupido, e quanto sono egoista. "Che sia una lezione per te, Cyrus, una lezione che ti serva per migliorare, un monito".
Rashid
: E allora adesso sei migliorato.
Cyrus
: No. Ci provo. Ogni giorno. Ehi!
Doreen
: Ehi! Uff!
Cyrus
: Come stai? Tutto bene?
Doreen
: Se lavo un'altra testa di donna giuro che mi cadono le dita, ma sto bene.
Cyrus
: Sono contento di vederti.
Doreen
: Sì?
Cyrus
: Proprio contento, sì. Dorme.
Doreen
: È stanco anche lui.
Cyrus
: Eh, già.
Doreen
: Guarda chi c'è! Papà! Cyrus, guarda!
Cyrus
: Oooh! Aaah!
Doreen
: Adesso usciamo...
Cyrus
: Ah! Oh! Ah, ah, ah! Ah, ah! Eccolo qui! Eh, eh!
Doreen
: Ehi, piano! Così.
Cyrus
: Cyrus, su, andiamo a fare un giretto.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Cyrus Cole
: Ci vuoi stare tutto il giorno?
Rashid
: Non lo so. Non ho ancora deciso.
Cyrus
: Perché non ti vai a mettere da un'altra parte? Fa accapponare la pelle, lo sai, uno che ti fissa per ore?
Rashid
: Siamo in un paese libero, no? Se non entro nella sua proprietà posso stare qui anche fino alla fine del mondo.
Cyrus
: Ti
voglio
dare un'informazione utile, ragazzino. Ci sono due dollari e cinquantasette centesimi nella cassa. Facendo un calcolo rapido di tutto il tempo che sei stato qui, ti sei guadagnato appena cinquanta centesimi l'ora per la ricognizione. Comunque la metti, sei perdente. Okay?
Rashid
: Non sto cercando di derubarla, signore. Le sembro un ladro?
Cyrus
: Non lo so cosa sembri. Per quel che ne posso sapere io, sei spuntato dal nulla come un fungo. Sei di queste parti o sei... un vagabondo, diciamo?
Rashid
: Sono solo di passaggio.
Cyrus
: Sei solo di passaggio.
Rashid
: Sì.
Cyrus
: Un viaggiatore solitario che viene a posare lo zaino davanti al mio garage per ammirare il panorama. Beh, ci sono un sacco di posti migliori, sai ragazzino? Sai? Sì, insomma, tu non vuoi diventare una seccatura, vero?
Rashid
: Lavoravo a un disegno. Quel suo garage è così... fatiscente, è piuttosto interessante.
Cyrus
: Sì, è fatiscente, ma non è il tuo disegno che lo migliorerà. Fammi vedere che hai fatto.
Rashid
: Se mi dà cinque dollari.
Cyrus
: Cinque dollari?
Rashid
: Sì.
Cyrus
: Cinque dollari per guardare il tuo disegno?
Rashid
: Dopo che l'avrà visto lo vorrà comprare. È garantito. E il prezzo sono cinque dollari. Quindi se non li vuole cacciare è meglio che non lo vede affatto. Se lo vede e basta soffrirà, e si sentirà un miserabile.
Cyrus
: Oh... Figlio di puttana. Sei proprio un paraculo!
Rashid
: È la pura verità, signore. Se la innervosisco però potrebbe anche pensare a darmi un lavoro.
Cyrus
: Sono occhi quelli che hai in fronte o sono macchie marroni che escono fuori dalle orbite come marmo?
Voglio
dire, sei stato seduto qui tutto il giorno. Qua... quanti hai visto fermarsi per fare benzina?
Rashid
: Nemmeno uno.
Cyrus
: Nemmeno uno. Nemmeno uno.
Rashid
: No.
Cyrus
: Neanche un cliente.
Rashid
: No.
Cyrus
: Ho comprato questo pezzo di terra, questo pezzo di merda, circa tre settimane fa. Se non comincia a marciare presto mi ritrovo col culo per terra. Per che cazzo di motivo dovrei prendere a garzone qualcuno, me lo sai dire? Non ho un soldo neanche per me.
Rashid
: Non era nient'altro che un'idea.
Cyrus
: Beh, questa idea del cazzo ficcatela in tasca.
Rashid
: E tu ficcaci le mani.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
[2. Rashid]
EMILY VAIL
: Lei è Paul Benjamin?
Paul
: Posso esserle utile?
Emily
:
Voglio
solo sapere a che gioco gioca, tutto qui.
Paul
: Come ha fatto a entrare nel palazzo?
Emily
: Cosa vuol dire come ho fatto a entrare? Ho spinto la porta e sono entrata.
Paul
: La serratura si è rotta di nuovo. E allora lei piomba in casa d'altri. È questo il suo modo di fare? È così che è abituata?
Emily
: Sto cercando mio nipote, Thomas.
Paul
: Thomas? E chi è Thomas?
Emily
: Non mi prenda per stupida. Lo so che è stato qui.
Paul
: Eh...
Emily
: Non può prendermi in giro, signore.
Paul
: Le sto dicendo che non conosco nessuno di nome Thomas.
Emily
: Thomas Cole. Thomas Jefferson Cole, mio nipote.
Paul
: Vuol dire Rashid?
Emily
: Rashid? Rashid, è così che le ha detto di chiamarsi?
Paul
: Beh... comunque si chiami adesso non è più qui. Se... se n'è andato un paio di giorni fa, e non l'ho più sentito.
Emily
: E che ci faceva qui? Lo vorrei proprio sapere. Che ci fa un uomo come lei con un ragazzino nero come Thomas? È forse un pervertito o che altro?
Paul
: Ehi, piano, signora! Adesso esagera! Se non si calma la sbatto fuori in due secondi! Mi sono spiegato, signora?
Emily
:
Voglio
solo sapere dov'è.
Paul
: Per quanto ne so io è... è tornato dai suoi genitori.
Emily
: I genitori? Le ha detto questo? I suoi genitori?
Paul
: Così ha detto. Ha detto che viveva con la madre e il padre nella Settantaquattresima Strada.
Emily
: L'ho sempre saputo che aveva molta immaginazione, ma addirittura crearsi un'altra vita! Oh, Cristo! Le dispiace se mi siedo? Allora, lui vive con me e con suo zio fin da bambino, e noi non stiamo a Manhattan. Abitiamo a Boerum Hill, nelle case popolari.
Paul
: Vuol dire che non frequenta la Trinity?
Emily
: Frequenta il John Jay, terza liceo, a Brooklyn.
Paul
: Ah, ah! E i genitori?
Emily
: La madre è morta, e il padre non lo vede da più di dodici anni.
Paul
: Non dovevo lasciarlo andare. È successo qualcosa ultimamente? Un fatto nuovo, qualcosa di insolito?
Emily
: Beh, ci sarebbe una cosa, ma credo che non abbia niente a che vedere. Due settimane fa ha chiamato una mia amica e ha detto di avere visto il padre di Thomas che lavorava in una stazione di servizio nei dintorni di Peekskill.
Paul
: E lei lo ha detto a suo nipote.
Emily
: Credevo che avesse il diritto di saperlo.
Paul
: E poi?
Emily
: E poi niente. Mi ha guardato dritto negli occhi e ha detto: "Io non ho un padre. Per quanto mi riguarda quel figlio di puttana è morto".
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: È chiuso?
Auggie
: Hai finito gli Schimmelpennincks?
Paul
: Ne potrei comprare un paio prima che te ne vada?
Auggie
: Ma certo! Non devo andare all'opera o al club.
Paul
: Qualcuno ha dimenticato la macchina fotografica.
Auggie
: Sì, io.
Paul
: È tua?
Auggie
: Sì, proprio mia. Ce l'ho da un sacco di tempo, questa scatoletta.
Paul
: Non sapevo che eri un fotografo.
Auggie
: Oddio, diciamo che è un hobby. Appena cinque minuti al giorno, ma... lo faccio ogni giorno. Con il sole e con la pioggia. Un po' come il postino, eh, eh!
Paul
: Allora non sei soltanto uno che mette i soldi in cassa.
Auggie
: Beh, la gente mi vede così, ma... non è detto che io sia così.
Paul
: Sono tutte uguali.
Auggie
: È vero. Quattromila fotografie dello stesso posto, l'angolo tra la Terza e la Settima, alle otto di mattina. Quattromila giorni con tutti i tipi di clima possibili. È per questo che non vado in vacanza, devo stare qui ogni mattina, alla stessa ora. Ogni mattina nello stesso posto alla stessa ora.
Paul
: Non ho mai visto niente del genere.
Auggie
: È il mio progetto, quello che puoi chiamare il lavoro della mia vita.
Paul
: Pazzesco! Non sono sicuro di aver capito: insomma, come ti è venuta questa idea di fare questo progetto?
Auggie
: Non lo so, mi è venuta. È il mio angolo, dopotutto. Sì, insomma, è una piccola parte del mondo, ma anche qui succedono delle cose, come in qualunque altra parte. È la documentazione del mio angolo.
Paul
: È un po' ossessivo. Ah, ah!
Auggie
: Non capirai mai se non vai più piano, amico mio.
Paul
: Cosa vuoi dire?
Auggie
:
Voglio
dire che vai troppo veloce, non guardi neanche le foto.
Paul
: Ma... ma sono tutte uguali.
Auggie
: Sono tutte uguali, ma ognuna è differente dall'altra. Ci sono delle mattine di sole, delle mattine buie, ci sono luci estive e luci autunnali. Giorni feriali e fine settimana. C'è gente con l'impermeabile e le galosce, e gente con la maglietta e i pantaloncini. Qualche volta la stessa gente, qualche volta differente. Qualche volta quelli differenti diventano uguali, e la stessa gente scompare. La Terra gira intorno al sole, e ogni giorno la luce del sole colpisce la Terra da un'angolazione differente.
Paul
: Più piano, eh?
Auggie
: È quello che consiglio. Lo sai com'è: domani, domani, domani... Il tempo mantiene sempre il suo ritmo.
Paul
: Oddio. Guarda. È Ellen.
Auggie
: Sì, è proprio lei. Ce ne sono parecchie con lei di quell'anno. Probabilmente andava al lavoro.
Paul
: È Ellen. Guarda. Il mio amore adorato.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
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