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Aforismi Rabbia - parte 3
Frasi trovate
:
663
Puoi avere difetti, essere ansioso e perfino essere ar
rabbia
to, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande impresa del mondo.
Solo tu puoi impedirne il fallimento.
Molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.
Ricorda che essere felici non è avere un cielo senza tempesta, una strada senza incidenti, un lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici significa trovare la forza nel perdono, la speranza nelle battaglie, la sicurezza nella fase della paura, l'amore nella discordia.
Non è solo godersi il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza.
Non è solo celebrare i successi, ma imparare dai fallimenti.
Non è solo sentirsi felici con gli applausi, ma essere felici nell'anonimato.
Essere felici non è una fatalità del destino, ma un risultato per coloro che possono viaggiare dentro se stessi.
Essere felici è smettere di sentirsi una vittima e diventare autore del proprio destino.
È attraversare i deserti, ma essere in grado di trovare un'oasi nel profondo dell'anima.
È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita.
Essere felici é non avere paura dei propri sentimenti ed essere in grado di parlare di te.
Sta nel coraggio di sentire un "no" e ritrovare fiducia nei confronti delle critiche, anche quando sono ingiustificate.
È baciare i tuoi figli, coccolare i tuoi genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche quando ci feriscono.
Essere felici è lasciare vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.
È avere la maturità per poter dire: "Ho fatto degli errori".
È avere il coraggio di dire "Mi dispiace".
È avere la sensibilità di dire "Ho bisogno di te".
È avere la capacità di dire "Ti amo".
Possa la tua vita diventare un giardino di opportunità per la felicità... che in primavera possa essere un amante della gioia ed in inverno un amante della saggezza.
E quando commetti un errore, ricomincia da capo.
Perché solo allora sarai innamorato della vita.
Scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.
Ma usa le lacrime per irrigare la tolleranza.
Usa le tue sconfitte per addestrare la pazienza.
Usa i tuoi errori con la serenità dello scultore.
Usa il dolore per intonare il piacere.
Usa gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza.
Non mollare mai.
Soprattutto non mollare mai le persone che ti amano.
Non rinunciare mai alla felicità, perché la vita è uno spettacolo incredibile.
Anonimo
Salazar
: Il sole è sorto, e tu sei morto!
[sbatte la spada sul ponte, ordinando di uccidere Barbossa]
Barbossa
: Non per contraddire, ma il termine del nostro accordo era sorgere del sole! Questa è la prima luce, mai che prima il sole sorga alto! E io so che tu sei un uomo d'onore.
Salazar
: Onore?! Tu non sai niente di me.
Barbossa
: So che vuol dire avere la peggio con Jack Sparrow. È nostro nemico...
Salazar
[avvicinando minacciosamente in faccia]
: Tu non sai io chi sono!
Barbossa
: Io so storie di un tremendo capitano spagnolo, El Matador Del Mar... che flagellava il mare, che ha stanato e ucciso centinaia di uomini...
Salazar
: No no no... uomini no... no no no... pirati, eh? Pirati... I pirati infettavano i mari da generazione. Tolsero la vita a mio e a suo padre prima di lui. Così giurai di porre fine a questa piaga, una volta per tutte. Ed è quello che ho fatto. Ho distrutto dozzine di navi. Gli ultimi si coalizzarono tentando di sconfiggermi! Ma presto capiranno che era impossibile. Niente poteva fermare la Silent Mary.
[...]
Il mare infine era... puro. Quelle vili bandiere non macchiavano più le acque.
[...]
Adiós...
[...]
L'ultima delle loro navi... bruciava sotto i miei occhi. E fu in quel momento di ... vittoria... che lo udii. Una nave tentava la fuga nel fumo. E là, sulla coffa... c'era quel giovane pirata. Un ragazzo! Stava lassù, appollaiato come un passero, eh? E fu allora si guadagnò il nome che mi avrebbe perseguitato per il resto dei miei giorni... Sparrow. Quel ragazzo si faceva beffe del mio potere, così lo inseguì... Sapendo che gli avrei tagliato la gola col mio coltello e una volta morto, l'avrei fatta finita con quella vita da pirata!
[...]
Mi ha portato via tutto... e mia riempito di...
rabbia
. E dolore. E questa è la fine della storia.
[si accinge ad uccidere Barbossa]
Barbossa
: Non ancora, capitán. Là! Trovato come promesso.
Dal film:
La vendetta di Salazar
Scheda film e trama
Frasi del film
Qualcuno deve alzare la voce. Qualcuno deve ar
rabbia
rsi.
Gretchen Carlson
Dal film:
Bombshell
Scheda film e trama
Frasi del film
La politica che investe nell'odio è sempre una medaglia a due facce che incendia anche gli animi di chi vive con
rabbia
e disperazione il disagio dovuto alla crisi e questo è pericoloso. A me hanno insegnato che chi salva una vita salva il mondo intero, l'accoglienza rende più saggia e umana la nostra società.
Liliana Segre
Commenti:
10
Frasi di Liliana Segre
Dormi ora, Shere Khan. Non sarai più ar
rabbia
to.
Mowgli
Dal film:
Mowgli - Il figlio della giungla
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sono giorni pieni di vento,
ci sono giorni pieni di
rabbia
,
ci sono giorni pieni di lacrime,
e poi ci sono giorni pieni d'amore
che ti danno il coraggio di andare avanti
per tutti gli altri giorni.
Romano Battaglia
Cit. da
Notte infinita
Frasi di Romano Battaglia
Le donne possono essere tranquille, emotive o ar
rabbia
te, ma non le vedrai mai sconfitte.
El Chapo
Frasi di El Chapo
Da lui ho imparato il lavoro sul campo perché Mancio in questo è il migliore di tutti. All'Inter, da suo assistente, io curavo la fase difensiva, lui quella offensiva. Se sono diventato un allenatore, lo devo a Roberto e per questo lo ringrazio. Non dimentico mai ciò che ha fatto per me, anche quando giocavamo insieme. A volte abbiamo litigato perché se subivamo un gol, lui dava sempre la colpa a noi difensori e io mi ar
rabbia
vo di brutto. Alla fine però eravamo e siamo come fratelli.
[Corrieredellosport.it, 13 febbraio 2014]
Sinisa Mihajlovic
Frasi di Sinisa Mihajlovic
Quando mangi la carne o le uova di queste galline
[da allevamento intensivo]
, dunque, tu mangi
rabbia
e frustrazione. Perciò sii consapevole: fai attenzione a quello che mangi. Se mangi
rabbia
, diventerai
rabbia
ed esprimerai
rabbia
. Se mangi disperazione, esprimerai disperazione. Se mangi frustrazione, esprimerai frustrazione.
Thich Nhat Hanh
Cit. da
Spegni il fuoco della
rabbia
L'umorismo è una distrazione, e la
rabbia
... la
rabbia
giova sul nemico.
Yon-Rogg
Dal film:
Captain Marvel
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era chi pensava che potessi andare a casa, io non ho certo vissuto giorni facili, ma una corsa come il Tour va onorata. Non si molla. Una rivincita verso chi mi ha criticato? Ma no. Cosa importa. Dentro di me non c'è
rabbia
, c'è felicità. Il piano non era questo. Volevo restare in gruppo più tempo, ma è andata via una fuga buona e mi sono buttato. La salita l'ho interpretata come una cronoscalata senza perdere mai il colpo di pedale. A circa 13 km dalla fine, ho temuto per il ritorno dei migliori, e ho rotto gli indugi. Non era facile da gestire lo sforzo, io sono più adatto alle tappe lunghe. Ma ero concentratissimo fin dal chilometro zero. Peter Sagan è grandioso. Nelle tappe precedenti ero stanco, lui mi ha detto: Dai, fai gruppetto con me, recupera un po' di energie, poi in montagna gli fai vedere chi è Vincenzo.
[Dopo aver vinto la tappa al Tour de France]
Vincenzo Nibali
Cit. da
sportal.it, 28 luglio 2019
Frasi di Vincenzo Nibali
Happy
: Occhio, Nick Fury ti sta chiamando
[il telefono squilla]
.
Spider-Man
: Non ho voglia di parlare con Nick Fury...
Happy
: Rispondi.
Spider-Man
: Perché?
Happy
: Perché se non ci parli tu devo parlarci io e io non voglio parlarci.
[Spider-Man schiaccia un tasto mostrando a Happy il telefono]
Happy
: Hai fatto partire la segreteria?!
Spider-Man
: Devo andare...
Happy
:
[ar
rabbia
to]
Nessuno sparisce con Nick Fury!
Dal film:
Spider-Man: Far from Home
Scheda film e trama
Frasi del film
Mamma
: Franchì, pecché oggi m'hai portato qua?
Franchino
: Qua dove?
Mamma
: All'ospizio.
Franchino
: All'ospizio?
Mamma
: Eh...
Franchino
: Ecco, vedi mamma? Tu c'hai l'abilità di farmi incazzare a me! Ma che c'entra l'ospizio?? Ma ch'è, un ospizio questo??
Mamma
: Franchì, nun t'arrabbià, nun t'arrabbià a mamma...
Franchino
: Eeeh, "nun t'arrabbià, nun t'arrabbià"...Vedi mamma, noi lo facciamo per te, per il tuo bene, per il tuo avvenire. Accudita, servita, senza badare a spese: ma che credi, che ti tengono gratis, qui??
Mamma
: Sì sì, va bene, ma nun t'arrabbià, te fa male a mamma! Ma perché t'arabbi sempre?
Franchino
: Ah! Ah! Ah! E chi è ar
rabbia
to? Io rido! Ridi pure te, mamma? "Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin, mai nessun ci dividerà..."
Mamma
: "Tralalalalà!!!"
Franchino
: Ti ricordi mamma?
Mamma
: Me ricordo, me ricordo! E quann'è che me volete portà qua?
Franchino
: Eh...e quando ti portiamo? Sai purtroppo giovedì...io e Patrizia dobbiamo andare a Cetona. I Crocitti si son fatta quella casa di campagna e...
Mamma
: I Crocitti so' simpatici.
Franchino
: No, non sono simpatici: ci andiamo così e non so neanch'io perché. E sai, Patrizia ha preso un mese di ferie, la cameriera è annat'âbbortì in Abbissinia e...non c'è nessuno. Che fai? Stai a casa sola??
Mamma
: Beh, come sempre: ce so' rimasta tante volte.
Franchino
: E vabbè...certo. Però tutte le volte ci hai fatto stare in pensiero! Tu non sei più una bambina, mamma! Io sono tuo figlio, ho delle responsabilità. Non sono mica come il cocco di mamma che se ne frega!
[...]
Mamma
: Allora me portate giovedì?
Franchino
: Eh, giovedì dici? Eh, come vuoi. Ma che facciamo? Vai e vieni, avanti e indietro? Ormai stiamo qua, mà.
Mamma
: Ma...ma io non ho portato niente, ma non c'ho niente...
Franchino
: No! No! C'hai tutto! Tu c'hai tutto mamma, guarda!
[Apre il cofano dell'auto per tirare fuori la valigia]
Guarda che t'ha preparato Patrizia! Guarda che valigione, perché ha detto: "Hai visto mai che mamma decide de restà?". Tutto t'ha messo, come una figlia. La verità è che tu l'hai sempre sottovalutata, l'hai sempre trattata come un'estranea.
[...]
E' lei che vuol bene a te! Vuol più bene a te che alla sua mutti, la mamma tedesca.
Dal film:
I nuovi mostri
Scheda film e trama
Frasi del film
Cara Italia, Ti dedico questa canzone
[Cara Italia]
che ho ideato tornando dal mio primo viaggio in America. Non hai nulla da invidiare a questi grandi paesi che vediamo nei film. Spero però che tu non ti offenda per aver risaltato i tuoi difetti, sappiamo tutti che sei bellissima ma questo serve a migliorarsi. Cara Italia, Ho scritto "sei la mia dolce metà" perché è davvero così. Tu mi hai visto nascere, mi hai cresciuto e ora che in ogni tuo angolo gridano il mio nome come posso voltarti le spalle? Tu che sei la dimora dei miei desideri, il letto dei miei sogni. Infinite le giornate di dolore tra le tue mura e infinite le notti di
rabbia
ma come potrei voltarti le spalle senza rimpianto? Cara Italia, Ti chiedo solo tre cose: NON PARLARMI più di confini e non ti parlerò più con diffidenza. NON SENTIRTI inferiore e io mi sentirò all'altezza. NON VEDERMI come un nemico e io ti vedrò come una sorella, un'amica, una mamma. Spero che tu possa prendere in considerazione le mie parole. Io T.V.B Cara Italia.
Ghali
Cit. da
dal profilo Instagram, 24 gennaio 2018
Frasi di Ghali
La crisi climatica è la più grande crisi che l'umanità si sia trovata ad affrontare, e se non facciamo niente ora, siamo rovinati. Ho pensato che da grande vorrò ripensare al passato e dire: ho fatto quel che potevo all'epoca e ho l'obbligo morale di fare tutto il possibile.
[...]
Ho smesso di usare l'aereo, ho smesso di mangiare carne e latticini e ho smesso di usare e comprare cose nuove. Dobbiamo comprendere l'emergenza della situazione, renderci conto che i nostri leader politici non sono riusciti a tutelarci, che dobbiamo far sentire la nostra voce, e dobbiamo far pressione su chi è al potere e dire loro che non permetteremo che tutto ciò prosegua. Dobbiamo ar
rabbia
rci e trasformare quella
rabbia
in azione.
Greta Thunberg
Frasi di Greta Thunberg
Ci sono emozioni che tutti viviamo: gioia, paura,
rabbia
, disgusto, tristezza. Ti sei mai chiesto... dove vivono davvero queste emozioni? Preparati ad un viaggio che ti porterà all'interno della tua mente.
Dal film:
Inside Out
Scheda film e trama
Frasi del film
Congratulazioni San Francisco, avete rovinato la pizza! Prima gli hawaiani e adesso voi!
[nella pizzeria che vende solo pizza ai broccoli]
Rabbia
Dal film:
Inside Out
Scheda film e trama
Frasi del film
Vergogna, senso di colpa,
rabbia
... Riesco a sentire tutto.
Tina
Dal film:
Border - Creature di confine
Scheda film e trama
Frasi del film
Kamajii
: Ma ti sembra il modo di arrivare?
Sen
: Haku!
Kamajii
: Sen, attenta! Non avvicinarti!
Sen
: Haku! Cosa ti prende? Ah!
Kamajii
: Sembra alquanto grave.
Sen
: Haku, non ti arrendere! Cosa possiamo fare? Sta morendo?
Kamajii
: Si direbbe che il sangue stia sgorgando dall'interno.
Sen
: Come dall'interno?
Kamajii
: Proprio così! Potrebbe avere ingoiato qualcosa.
Sen
: Haku, guarda! Questo è un regalo del Dio del Fiume. Forse ti aiuterà. Mangialo! Haku? Forza, apri la bocca. Ti prego, Haku. Ti prego, mangialo! Vedi? È sicuro.
Kamajii
: Lo hai avuto davvero dal Dio del Fiume?
Sen
: Apri la bocca! Ancora un po'! Ecco, è dentro! Adesso ingoia!
Kamajii
: Guarda, Sen. Guarda là!
Sen
: Il sigillo d'oro!
Kamajii
: Forza Sen, da quella parte! Prendilo! Prendilo! L'hai ucciso? Porta male, molto male. Unisci gli indici e i pollici, prima che ti attacchi il maleficio! Sfortuna, vattene!
Sen
: Signore! Haku l'ha preso alla sorella di Yubaba.
Kamajii
: Il prezioso sigillo della maga Zeniba! Il più potente che ci sia.
Sen
: Oh! Si è trasformato di nuovo! Mi aiuti! Cosa possiamo fare? Haku! Haku! Svegliati! Zeniba ha fatto un incantesimo sul sigillo.
Kamajii
: Quella è magia potentissima! L'ha colpito gravemente. Tra qualche minuto dovrebbe sentirsi meglio. Povero Haku, non è stato facile per lui. È arrivato qui un giorno dal nulla, proprio come te. Ma lui voleva diventare mago, e si mise al servizio di Yubaba come apprendista. Io gli consigliai di tornarsene a casa, ma mi disse che non aveva un posto dove tornare. E così, Yubaba s'impossessò di lui. Il suo volto diventò pallido, i suoi occhi d'acciaio, e da allora non è più stato lo stesso.
Sen
: Signor Kamajii, e se io riportassi il sigillo d'oro alla maga Zeniba? Le potrei restituire il sigillo e scusarmi con lei da parte di Haku. Perché non mi dice dove vive Zeniba?
Kamajii
: Vorresti andare da Zeniba? Potrebbe essere d'aiuto, ma è una maga pericolosa.
Sen
: La prego, Haku mi ha sempre aiutata. Ora tocca a me aiutarlo.
Kamajii
: Hm... Saprei come farti arrivare, ma dovresti poi tornare da sola. Va bene, aspetta! Vediamo... Eppure, deve essere qui.
Sen
: Forza, ragazzi, ho bisogno delle scarpe e dei vestiti.
Lin
: Sen! Dove ti eri cacciata? È un'ora che ti cerco!
Sen
: Cosa c'è, Rin?
Lin
: Che è successo qui dentro? È tutto imbrattato di sangue! E questi due chi sarebbero?
Sen
: Mi sono fatta dei nuovi amici, vedi?
Lin
: Yubaba è ar
rabbia
tissima con te. Ti stanno cercando tutti!
Sen
: Perché?
Lin
: Quel tipo che regalava l'oro si è scoperto che invece è un mostro chiamato Senza-volto. Yubaba dice che sei stata tu a farlo entrare.
Sen
: È vero, sono stata io.
Lin
: Che? Stai scherzando?
Sen
: È la verità, pensavo fosse un cliente.
Lin
: Ma che cliente! Quello è un mostro! Ha già divorato due rane e un lumacone.
Kamajii
: Eccolo, l'ho trovato! L'ho trovato, Sen!
Lin
: Che vuoi? Abbiamo da fare, uomo delle caldaie!
Kamajii
: Puoi usare questo.
Lin
: Hai un biglietto del treno? Si può sapere come hai fatto a rimediarlo?
Kamajii
: Lo conservo da ben quarant'anni, bambina. Ora ascolta: la fermata dove devi scendere si chiama Fondo di Palude.
Sen
: Fondo di Palude?
Kamajii
: Zeniba vive lì. È la sesta fermata.
Sen
: Sesta fermata.
Kamajii
: Mi raccomando, non ti sbagliare. Una volta il treno andava in tutt'e due le direzioni, ma oggigiorno fa solo andata. Ancora decisa a partire?
Sen
: Hm-hm. Per tornare, camminerò lungo i binari.
Lin
: E con Yubaba come te la caverai?
Sen
: Ci penserò più tardi. Haku, tornerò presto. Non ti arrendere. Cerca di guarire.
Lin
: Cosa sta succedendo?
Kamajii
: Qualcosa che non riconosceresti. Si chiama "amore".
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
Yubaba
: Ecco il tuo contratto! Devi solo mettere una firma e inizierai a lavorare. Ma se sento che qualcuno si lamenta di te, andrai a far compagnia ai tuoi genitori nel porcile.
Chihiro
: Signora, allora devo mettere una firma qui?
Yubaba
: Firma e basta! Vuoi lavorare, sì o no? Ma perché ho fatto una promessa simile? Dare lavoro a chiunque lo chieda. Odio essere sempre così generosa! Hai finito?
Chihiro
: Sì. Oh.
Yubaba
: Così ti chiami Chihiro.
Chihiro
: Sì, signora.
Yubaba
: Che nome grazioso. E adesso, mia cara, appartiene a me. D'ora in poi ti chiamerai Sen! Capito? Rispondimi, Sen!
Sen
: Sì, signora.
Haku
: Mi ha chiamato?
Yubaba
: Questa ragazzina ha firmato un contratto. Dalle un lavoro.
Haku
: Bene. Qual è il tuo nome?
Sen
: Chihi... Mi chiamo Sen.
Haku
: Va bene. Seguimi, Sen.
Sen
: Haku? Io non...
Haku
: Zitta! Non parlarmi. E quando ti rivolgi a me, chiamami Maestro Haku.
I Inserviente
: L'hai vista?
II Inserviente
: È un essere umano.
III Inserviente
: No! È una ragazzina.
Caporeparto
: Non m'importa neanche un po', se Yubaba si ar
rabbia
con noi.
Aogaeru
: Non assumiamo esseri umani.
Haku
: Ha già firmato un contratto.
Caporeparto
: Che cosa?
Sen
: Prometto di lavorare sodo.
I Inserviente
: Noi non la vogliamo nel nostro reparto!
II Inserviente
: Finirà per impuzzolentire tutto!
III Inserviente
: Noi non la vogliamo!
Haku
: Dopo tre giorni del nostro cibo non puzzerà più. E se non lavora come ha promesso, fatela arrosto, bollitela, fate come volete. Al lavoro, adesso. Dov'è Rin?
Lin
: Cosa? Non penserai di mollarla a me!
Haku
: Hai detto che volevi un aiuto.
Caporeparto
: Ottima idea! Dai la ragazzina a Rin!
Lin
: Ah, perfetto!
Haku
: Sen, muoviti.
Sen
: Sùbito!
Lin
: Perché ce l'hai con me, Haku? Questo non me lo dovevi fare, mi hai sentito?
Aogaeru
: Divertitevi!
Lin
: Cammina! Non posso credere che ce l'hai fatta!
Sen
: Cosa?
Lin
: Sei così sciocchina! Ero davvero preoccupata! Cerca di essere in gamba, e se hai bisogno di qualcosa, chiedi a me. Ricordatelo!
Sen
: Sì.
Lin
: Hm? Che c'è?
Sen
: Non mi sento molto bene.
Lin
: Questa è la nostra camera. Un po' di cibo, un sonnellino e starai benissimo. Ecco il tuo grembiule. Dovrai lavarlo da sola. I pantaloni... Sei così piccina. Troppo grande.
Sen
: Tu lo conosci bene, Haku?
Lin
: Sì, perché?
Sen
: Per caso, qui ci sono due Haku?
Lin
: Due Haku? Ce la faccio a malapena a sopportarne uno! Ancora grande. È lo scagnozzo di Yubaba, non fidarti di quello che ti dice. Vediamo un po'... Ah! Trovato! Hm? E adesso? Cosa c'è che non va? Non ti senti bene, piccina?
Inserviente
: Volete stare zitte? Dormivo!
Lin
: È la ragazza nuova. Non si sente bene.
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
Lin
: Dobbiamo arrivare fino in cima. Yubaba vive lì.
Chihiro
: Oh!
Lin
: Che aspetti? Vieni! Vuoi mozzarti il naso?
I Cuoco
: Deve friggere di più.
II Cuoco
: Scusa.
I Cuoco
: La cucina richiede concentrazione!
II Cuoco
: Scusa.
III Cuoco
: Sempre di corsa!
Lin
: Siamo a metà strada, stammi vicina.
Chihiro
: Va bene.
Lin
: Eccoci qua! Lo Spirito del Ravanello! Spiacente, signore, ma questo ascensore non sale più di così. Dovrà prenderne un altro.
Chihiro
: Ci sta inseguendo.
Lin
: Vòltati, non lo guardare.
Inserviente
: Prego, signori, girate a destra. Le vostre camere sono da quella parte, signori. Rin?
Lin
: Sì?
Inserviente
: Che cos'è quest'odore? È odore umano. Puzzi di essere umano!
Lin
: Ah, davvero?
Inserviente
: Sì, sì. Da dove viene, Rin? Dimmelo! Che cosa mi stai nascondendo? Avanti, fammelo vedere!
Lin
: È questo che manda l'odore.
Inserviente
: Arrosto! Dammelo!
Lin
: Neanche per sogno! Me lo voglio tenere tutto per me, ranocchio!
Inserviente
: Ti prego, solo un bocconcino! Appena una coscetta!
Lin
: Se vuoi salire, tira giù la leva a destra.
Inserviente
: Come puoi essere tanto crudele? Perché non vuoi dividerlo? Fammi almeno succhiare la coda! Ti prego! Ti prego!
PORTA
: Non ti viene in mente di bussare? Sei la ragazzina più sfacciata che abbia mai visto!
Yubaba
: Allora? Vieni avanti. Ti ho detto di entrare! Silenzio! Stai facendo un gran rumore.
Chihiro
: Ah! Mi scusi, volevo sapere se poteva darmi un lavoro.
Yubaba
: Non voglio sentire simili sciocchezze. Sei solo una buona a nulla, debole e puzzolente. E questo non è certo posto per gli esseri umani. Sono terme per gli spiriti. È un luogo speciale, dove gli spiriti vengono a rimettersi in forze. E voi umani dovete sempre rovinare tutto! Come i tuoi genitori, che si sono ingozzati del cibo degli spiriti come maiali. Hanno avuto ciò che meritavano. E anche tu, ragazzina, meriti una bella punizione. Diventando una maialina o forse una bellissima pallina di fuliggine. Ah, ah, ah, ah, ah! Stai tremando. Mi sorprende che tu sia arrivata fin qui. Ma sono sicura che ti ha aiutato qualcuno. Ringraziamo i tuoi amici. Chi è stato, tesoro? Perché non me lo dici, tesorino?
Chihiro
: Per favore mi può dare lavoro?
Yubaba
: Basta con questa storia!
Chihiro
: Per favore, voglio solo lavorare!
Yubaba
: Finiscila! Che assurdità! Per quale motivo al mondo dovrei darti un lavoro? Si vede subito che sei una stupida piagnucolona, pigra, viziata, e per giunta maleducata! Qui ho creato un posto d'alta classe. Quindi, non c'è posto per te. Adesso togliti dalla mia vista! Non mi servono altri perditempo. Ma forse, chissà, potrei invece darti il lavoro più difficile che abbiamo, e farti lavorare fino a sentire il tuo ultimo respiro! Oh, accidenti! Hai fatto svegliare il mio bambino! Ecco la tua mamma! Fai il bravo adesso. E tu perché sei ancora qui? Ti ho detto di andartene!
Chihiro
: Mi dia un lavoro, la prego!
Yubaba
: Abbassa la voce, spaventi il piccolo! Eccomi, amore. Non ti ar
rabbia
re così. Fai il bravo adesso.
Chihiro
: Non me ne vado finché non mi dà un lavoro!
Yubaba
: Va bene, va bene, basta che fai silenzio! Ecco la tua mammina che viene a coccolarti!
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
L'avversione del diciannovesimo secolo per il romanticismo è la
rabbia
di Calibano che non vede il proprio volto riflesso nello specchio.
Oscar Wilde
Cit. da
Il ritratto di Dorian Gray
Frasi di Oscar Wilde
L'avversione del diciannovesimo secolo per il realismo è la
rabbia
di Calibano che vede il proprio volto riflesso nello specchio.
Oscar Wilde
Cit. da
Il ritratto di Dorian Gray
Frasi di Oscar Wilde
Il disco
[Playlist]
è più leggero dei precedenti, è inevitabile perdere per strada un po' di
rabbia
, col tempo.
Salmo
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 8 dicembre 2018
Frasi di Salmo
L'India una nazione! Che apoteosi! L'ultima arrivata ne l'incolore fratellanza del diciannovesimo secolo! E in quest'ora del mondo sgambettava per prendere il proprio posto! Lei, che non aveva l'eguale se non nel Sacro Romano Impero, sarà forse alla pari col Guatemala e col Belgio! Fielding tornò a deriderlo. Aziz, travolto da una
rabbia
furiosa, caracollava qua e là senza sapere che fare, e gridò: ‐ Abbasso gli inglesi, ad ogni modo. Questo è certo. Sgombrate, gente, e alla svelta, vi dico. Noi possiamo odiarci l'un l'altro, ma odiamo di piú voi. Se non faccio sgombrare io, lo farà Ahmed, lo farà Karim; ci volessero anche centocinquantacinque anni, ci libereremo di voi, sí, butteremo a mare ogni maledetto inglese, e allora, ‐ galoppò furiosamente contro Fielding, ‐ e allora, ‐ continuò, quasi baciandolo, ‐ voi ed io saremo amici.
‐ Perché non possiamo esserlo subito? ‐ disse l'altro, stringendolo con affetto. ‐ È quello che voglio. È quello che voi volete.
Ma i cavalli non volevano: scartarono di fianco; non voleva la terra, che balzava su in massi tra cui i cavalieri dovevano parare l'uno dietro l'altro; i templi, il lago, la prigione, il palazzo, gli uccelli, le carogne, la Foresteria, che apparvero alla visi quando loro uscirono dalla gola e scorsero Mau ai loro piedi: non volevano, dissero con le loro cento voci: «No, non ancora», e il cielo disse: «No, non qui».
[Explicit]
Edward Morgan Forster
Cit. da
Passaggio in India
Frasi di Edward Morgan Forster
«Niente affatto. Combatta come se pensasse che noi abbiamo torto. Oh, a che serve tutto il suo equilibrio di giudizio se non decide mai con la sua testa? Chiunque l'afferra e le fa fare quello che vuole. E lei vede dentro di loro e ne ride... ma lo fa. Non basta avere le idee chiare; io ho la testa confusa e stupida, e non valgo la quarta parte di lei, ma ho cercato di fare quello che al momento mi è sembrato giusto. E lei... il suo cervello e il suo intuito sono splendidi. Ma quando vede quello che è giusto, è troppo indolente per farlo. Una volta mi disse che saremo giudicati per le nostre intenzioni, non per quello che abbiamo effettivamente fatto. Mi è sembrata un'osservazione splendida. Ma dobbiamo avere l'intenzione di fare... non starcene seduti su una sedia con le nostre intenzioni.»
«Lei è meravigliosa!» egli disse gravemente.
«Oh, lei mi apprezza!» lei proruppe di nuovo. «Vorrei che non m'apprezzasse. Lei ci apprezza tutti... vede il bene in tutti noi. E intanto lei è sempre morto... morto... morto. Ora, per esempio, perché non s'è ar
rabbia
to? Gli si avvicinò, con un improvviso cambiamento d'umore, gli afferrò tutte e due le mani. Lei è tanto straordinario, signor Herriton, che non posso sopportare di vederla sprecarsi. Non posso sopportarlo... sua madre... non è stata buona con lei.»
«Signorina Abbott, non si preoccupi per me. Alcuni sono nati per non fare nulla. Io sono uno di questi; non ho mai concluso niente, né a scuola né nella professione. Venni qui per impedire il matrimonio di Lilia, ed era troppo tardi. Sono venuto qui con l'intenzione di ottenere il bambino, e ne riporterò un onorevole insuccesso. Adesso non mi aspetto mai che succeda qualcosa, e così non sono mai deluso. Lei si meraviglierebbe di sapere quali sono per mei grandi avvenimenti. Essere andato a teatro ieri, parlare con lei ora... non credo che mi capiterà mai niente di più grande. Il mio destino è di passare nel mondo senza mai scontrarmi con esso o smuoverlo... e veramente non so dire se il mio destino sia buono o cattivo. Io non muoio... io non m'innamoro. E se altri muoiono o s'innamorano, lo fanno sempre proprio quando io non ci sono. Ha perfettamente ragione; la vita per me è semplicemente uno spettacolo, che grazie a Dio, grazie all'Italia, e grazie a lei è ora più bello e più incoraggiante di quanto sia mai stato prima.»
[....]
«Ogni minima inezia, per una qualche ragione, oggi sembra imponderabilmente importante, e quando lei dice che da una cosa "non dipende niente," le sue parole suonano come una bestemmia. Non si può mai sapere... (come posso esprimermi?)... quale delle nostre azioni, quale delle nostre omissioni non influiranno su qualcosa per sempre.»
Edward Morgan Forster
Cit. da
Monteriano
Frasi di Edward Morgan Forster
La signorina Abbott aveva avuto anche lei una serata meravigliosa, né ricordava d'aver mai visto simili stelle e un tale cielo. La sua testa, anch'essa, era piena di musica, e quella notte, quando aprì la finestra, la sua camera si riempì di aria calda e dolce. Era immersa nella bellezza, di dentro e di fuori; non poteva andare a letto per la felicità. Era mai stata così felice? Sì, una volta; e proprio qui, una sera in marzo, la sera in cui Gino e Lilia le avevano parlato del loro amore... la sera i cui mali era venuta adesso a riparare.
Emise un improvviso grido di vergogna. «Quest'ora... lo stesso posto... la stessa cosa,» e incominciò a mortificare la sua felicità, sapendo che era colpevole. Era qui per combattere contro questo luogo, per portare in salvo una piccola anima che era ancora innocente. Era qui per difendere la moralità e la purezza, la santità della vita di una famiglia inglese. Quella primavera, aveva peccato per ignoranza; adesso non era più ignorante. «Signore, aiutatemi!» gridò, e chiuse la finestra come se ci fosse della magia nell'aria che la circondava. Ma le melodie non le uscivano dalla testa, e per tutta la notte fu turbata da torrenti di musica, da applausi e da risate, e da giovanotti ar
rabbia
ti che urlavano il distico del Baedeker:
Poggibonizzi, fatti in là,
che Monteriano si fa città!
Poggibonsi le si rivelò mentre quelli cantavano un luogo sperduto e senza gioia, pieno di gente insincera. Quando si destò riconobbe che quel luogo era Sawston.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Monteriano
Frasi di Edward Morgan Forster
Tu mi odi, questa è la verità. O forse sei ar
rabbia
to con qualcuno che non è più qui, Donnie, e che non si può difendere, no? Giovanotto, io capisco quello che hai passato, ci sono passato anche io: so cosa significa sentirsi abbandonati e in guerra con il mondo, ma tu sei una persona migliore. Perdonalo, perché tanto non puoi farci niente, ma ti sta costando tanto. Senti il peso della sua ombra, devi voltare pagina.
Rocky Balboa
Dal film:
Creed - Nato per combattere
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo l'incendio di Atlanta]
Rhett
: Guardatevi in giro. È un momento storico. Racconterete ai nipoti di avere assistito alla scomparsa del Sud. Volevano liquidare i nordisti in un mese, questi fanfaroni!
Rossella
: Che
rabbia
mi fanno! Ci hanno cacciato nei guai con le loro fanfaronate.
Rhett
: Ah, io l'avevo ben previsto, sentendoli parlare.
Rossella
: Oh, Rhett, sono felice che non siate nell'esercito. Dovete essere fiero, ora, d'aver avuto più giudizio di loro.
Rhett
: Non ne sono fiero.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Saranno tutti gelosi! Voglio che quelli che mi hanno umiliata diventino verdi dalla
rabbia
!
Rossella O'Hara
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è già la guerra?
[mentre Rossella O'Hara lancia un vaso per la
rabbia
]
Rhett Butler
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Guarda là... Che ti avevo detto? Li ho scoperti quattro giorni fa, sono rimasto fra i serpenti, giorno e notte! A spiarli. A scervellarmi su come sarei riuscito ad arrivare fino a loro e prendere la benzina che mi serve. E le pompe vanno avanti, giorno e notte, e tirano fuori petrolio... Che brucia. Che uccide. Che sostiene il loro potere. Hanno tutto. Loro sì che hanno tutto! Sono in trenta là dentro, hanno arpioni, lanciafiamme, mitra... Non entrerebbe vivo neanche un serpente, figurarsi un uomo. E poi sono arrivati quei vermi, li hanno cominciato ad attaccare, impazziti dall'odore della benzina, accecati dalla
rabbia
di non riuscire a entrare e mettere le mani su quel rimorchio-cisterna, perché la benzina sta lì dentro e ce ne tanta, molta più di quanto tu ne voglia... Ecco la cisterna! La vedi? È già quasi piena. Ma lì dentro riuscirai ad entrare solo tu... Io resto fra i serpenti!
Capitano Gyro
Dal film:
Interceptor il guerriero della strada
Scheda film e trama
Frasi del film
Pietro Mennea ha rappresentato il salto di qualità della nostra atletica dal dilettantismo e puro talento al professionismo. Anche Sara Simeoni era una professionista, ma al contrario di Mennea gareggiava con il sorriso, senza
rabbia
, senza dare un'immagine incacchiata dello sport.
Livio Berruti
Cit. da
ilgiornale.it, intervista, 26 dicembre 2018
Frasi di Livio Berruti
Dopo la semifinale
[200 metri, Olimpiadi di Roma 1960]
vinta col record del mondo, 20''5, ero ar
rabbia
tissimo. Temevo di aver usato troppe energie, pregiudicando la finale che avrei corso due ore dopo. Così decisi di riposarmi. Rimasi sugli spalti a guardare gli altri atleti prepararsi e scesi solo all'ultimo momento, il tempo di un paio di allunghi. Poi andai a stringere la mano a tutti loro. Non mi resi conto che li stavo destabilizzando. Pensavano: Berruti è così sicuro di sé che non si riscalda e viene pure a salutarci. Vuol dire che ci mangerà.
Livio Berruti
Cit. da
ilgiornale.it, intervista, 26 dicembre 2018
Frasi di Livio Berruti
[Perché proprio a Genova nasce la canzone d'autore italiana?]
Perché è una città bellissima e avara, che ti comprime, non ti dà nulla. Sicché ti mette dentro una gran
rabbia
, una voglia matta di esplodere. E di andare altrove, per cercarvi i riconoscimenti che lei ti nega.
[1999]
Gino Paoli
Frasi di Gino Paoli
John Deacon
: Statisticamente parlando le band non falliscono, si smembrano.
Freddie Mercury
: Adesso perché te ne esci con questa cosa? Roger, in questa band c'è spazio per una solo Queen isterica.
Brian May
: Sai perché sei ar
rabbia
to, Roger?
Roger Taylor
: Perché?
Brian
: Perché sai che la tua canzone non è forte.
Dal film:
Bohemian Rhapsody
Scheda film e trama
Frasi del film
Poi mi chiamava una sua amica cinese che mi diceva: 'Marlon
[Brando]
è un po' ar
rabbia
to, ma se tu fai un film con lui e i suoi pellerossa ti perdona'. E io: 'Non posso, sto andando a Parma a fare un film
[Novecento]
con i miei pellerossa, i contadini emiliani'.
Bernardo Bertolucci
Cit. da
repubblica.it, intervista, 31 marzo 2018
Frasi di Bernardo Bertolucci
Gherson
[toccando la spada del padre]
: Cosa significa questo?
Mosè
: È di qualcuno che conoscevo. Questo non è per sempre. Io e te ci rivedremo ancora. Mi credi?
[Gherson scuote la testa]
Bravo, è giusto. Non dire mai solamente quello che la gente vuole sentire. Ma credimi, noi ci rivedremo ancora.
[gli dà un bastone]
Vuoi tenere questo per me? Gherson. Gherson per favore, guardami.
[Gherson se ne va ar
rabbia
to]
Dal film:
Exodus - Dei e re
Scheda film e trama
Frasi del film
Virginia Raffaele è un talento, non si può discutere. La conosco molto bene, ha fatto una cosa che si chiama gavetta. Oggi la gavetta non si può fare perché non ci sono più i locali brutti, fumosi e pericolosi... ma anche perché ai giovani non va! I giovani vogliono prendere 500, 1000 euro! Ne parlo con
rabbia
perché io l'ho fatta! Io facevo le serate per niente, tornavo a casa con 150 mila lire e dicevo a mia moglie che mi avevano pagato. Ma non mi avevano pagato. Oggi i giovani vogliono fare i fenomeni, pensano di essere Chaplin per aver fatto due cose in televisione. Non funziona così! E poi io, comunque, grandi talenti non ne vedo!
Maurizio Battista
Cit. da
tvblog.it, intervista, 20 dicembre 2017
Frasi di Maurizio Battista
Tracy
: Alan ha scoperto che andiamo in Thailandia per il matrimonio di Stu.
Doug
: E allora?
Tracy
: Allora è disperato, Doug! Voi siete la sua famiglia!
Doug
: N-no, no, no, la tua famiglia è la sua famiglia...
Tracy
: La sola cosa di cui parla, siete voi tre, lo sai? E quel weekend...
Doug
: Un momento! È lui che chiama sempre e poi riattacca?
Tracy
: Oh, lo fa quando è ar
rabbia
to... Non riesce a capire perché non è stato invitato.
Doug
: Ehm...
Tracy
: Non potresti parlarne con Stu? Dai, prova a parlargli! Fallo per me.
[Doug sospira]
Dal film:
Una notte da leoni 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Non è corretto parlare di
rabbia
quanto piuttosto, almeno nel mio caso, della voglia di trasformare l'invidia e le cattiverie di chi nel mondo del judo non crede in te, in benzina. È stato proprio questo a rappresentare il 99% della forza che ho usato a Rio.
[Sulla sua medaglia d'oro di Judo alle Olimpiadi di Rio 2016]
Fabio Basile
Cit. da
bedifferentmagazine.it, intervista, 14 ottobre 2016
Frasi di Fabio Basile
Little Rock. (Arkansas) Iº settembre.
La notte di mercoledì, vicino a Parigi, nella contea di Logan, uno svizzero, Edward Schwerzmann, ha portato i suoi tre bambini - uno di 18 mesi e gli altri due di quattro e cinque anni - al bordo di un pozzo, li ha gettati dentro e poi si è gettato a sua volta. Dicono che ha agito in un momento di pazzia.
Dicono che uno svizzero con la chioma bionda,
con gli occhi secchi e concavi, guardando
con desolato amore i suoi tre figli
gli baciò i piedi, le mani delicate,
secche, malate, gialle mani,
e rapido, tremendo, con la
rabbia
d'una tigre che le rubano il suo cucciolo
gettò quei tre e poi gettò se stesso
nel fondo pozzo e li rubò alla vita!
Dicono che il bosco illuminò radiante
di luce rossastra e che alla bocca
del pozzo oscuro, sciolti, i suoi capelli
furono corona di fiamme, che al monarca
doloroso, all'umano, solo al bordo
dell'antro mortale cinge le tempie.
La mano vizza come un tronco secco
contro l'ossuto petto, che le unghie
han graffiato e i figli muti
attaccati a quel braccio, come in una notte
di tempesta gli uccelli dentro il nido.
L'anima a Dio e gli occhi alla foresta
Lo svizzero sfidava il cielo e attorno
sembrava che la terra diffondesse
luce d'eroe e che il regno dell'ombra
rabbrividisse per la morte di un gigante.
Padre sublime, spirito supremo,
che per salvare le spalle delicate
dei figlioletti dalla dura fatica
di una vita senza fede, nè patria, torva
vita senza un fine sicuro e solco aperto,
sulla sua schiena colossale pose
l'onere del crimine terribile!
Tremavano gli alberi e sul suo petto
ossuto quei sei occhi spaventati,
di quei pallidi bimbi, le sei stelle
che guidavano il padre, illuminate
sin dal regno del crimine sembravano!
Vai bravo! Vai gigante! Vai amoroso!
Pazzo! I velenosi rovi già calpesta,
che rodono come tossici le piante,
in quel regno di criminali, oscuro,
dove camminano senza tregua gli assassini.
Vai che le sei stelle luminose
Ti seguiranno e guideranno, e aiuto
saranno per le tue spalle, come se avessero
bevuto il vino amaro della vita.
José Martí
Cit. da
Il padre svizzero
Frasi di José Martí
Per un principe nano
|
si fa questa festa.
|
Ha i riccioli biondi,
|
morbidi riccioli
|
che sulle spalle bianche
|
lunghi cadono.
|
I suoi occhi sembrano
|
stelle scure,
|
volano, brillano e palpitano,
|
mandano lampi.
|
Lui per me è corona
|
cuscino, sperone.
|
La mia mano che così imbriglia
|
cavalli e iene
|
va, mansueta e obbediente
|
dove lui la conduce.
|
Se muove un ciglio io temo
|
e se si ar
rabbia
,
|
come un viso di donna
|
il mio impallidisce.
|
Il suo sangue anima
|
le mie povere vene.
|
Col suo piacere il mio sangue
|
si vivifica o si asciuga
|
Per un principe nano
|
si fa questa festa.
|
|
Venga mio cavaliere
|
per questo sentiero!
|
Entri mio tiranno
|
che qui c'è una grotta!
|
Quando ai miei occhi
|
la sua immagine giunge
|
è come se in un oscuro antro
|
una pallida stella
|
con fulgore di opale
|
tutto lo illuminasse.
|
Al suo passo l'ombra
|
svanisce in sfumature,
|
come quando il sole ferisce
|
le nubi oscure.
|
Eccomi già armato
|
per la battaglia!
|
Il principe nano vuole
|
che io torni a combattere:
|
lui per me è corona
|
cuscino, sperone!
|
E come il sole trasforma le nubi oscure
|
in bande colorate
|
l'ombra svanisce.
|
Lui, toccandola, ricama
|
sulle spesse onde
|
i miei colori di guerra,
|
rosso e violetta.
|
Cosa vuole il mio padrone?
|
Che io viva di nuovo?
|
Venga mio cavaliere
|
su questo sentiero!
|
Entri mio tiranno
|
che qui c'è una grotta!
|
Lasciate che la vita
|
a lui, a lui la offra.
|
Per un principe nano
|
si fa questa festa.
José Martí
Titolo della poesia:
Il principe nano
Frasi di José Martí
C'è un bel sole, onde di schiuma
|
e sabbia fine e Pilar
|
vuole andare a sfoggiare
|
il suo cappellino con la piuma
|
|
Guarda che bimba divina
|
grida il padre e poi la bacia
|
Vai libera passerottina
|
e riportami la sabbiolina!
|
|
Io vado con la mia bambina
|
Dice la mamma premurosa.
|
Ma non macchiare con la sabbia
|
le tue scarpettine rosa!
|
|
Andarono nel giardino,
|
nel vialetto con il tiglio,
|
la mamma colse una rosa
|
e Pilar scelse un bel giglio.
|
|
Lei è pronta per il gioco
|
con cerchio, secchio e paletta.
|
Il secchio è color violetta
|
e il cerchio è color del fuoco.
|
|
Vengono a vederle passare,
|
nessuno le lascia partire.
|
La mamma si mette a ridere
|
ma un vecchio si mette a piangere.
|
|
L'aria fresca spettina
|
Pilar che viene e va
|
e spiritosa domanda Mamà!
|
ma tu lo sai chi è una regina?
|
|
E se torneranno di sera
|
dalla riva del mare,
|
per la mamma e per Pilar
|
papà il calesse manderà.
|
|
La spiaggia è proprio bella.
|
Tutto il mondo si incontra lì.
|
Porta gli occhiali la nonna
|
della francesina Magalì
|
|
C'è Alberto il militare
|
che ha guidato la processione
|
con il tricorno e il bastone
|
e ha spinto una barca nel mare.
|
|
Che cattiva Maddalena
|
con i suoi nastri e nastrini
|
che sotterra quella povera
|
bambola senza i piedini!
|
|
Conversano là sui cuscini
|
sedute con i cavalieri
|
le signore come fiori
|
all'ombra degli ombrellini.
|
|
Però con quel modo di fare
|
è tanto serio e triste il mare.
|
È più allegro laggiù, là avanti,
|
dove vanno tutti quanti!
|
|
Si dice che il mare canta
|
meglio laggiù, nel popolare.
|
e che la sabbia è più bianca
|
dove le bimbe sole possono stare.
|
|
Pilar corre dalla sua Mamà:
|
Mamà, io sarò buona, tanto buona,
|
Lasciami andare sola sulla riva
|
Laggiù dove mi vedi, un pò più in là...
|
|
Questa bambina capricciosa!
|
Tutti i giorni mi fa ar
rabbia
re!
|
Vai, ma sta attenta a non sporcare
|
quelle tue scarpettine rosa!
|
|
Le giunge ai piedi la schiuma.
|
Gridano allegre tutte e due.
|
Se ne va dicendo Addio!
|
Quella con cappellino con la piuma.
|
|
Va laggiù molto lontano
|
dove l'acqua è più benefica,
|
dove si siedono i poveri
|
dove si siedono i vecchi.
|
|
Andò la bambina a giocare,
|
la spuma bianca calò
|
e passò il tempo e passò
|
un aquila sopra il mare.
|
|
E mentre il sole tramontava
|
dietro la duna dorata
|
giunse zitto un cappellino
|
che sulla sabbia camminava.
|
|
Fatica tanto, fa fatica
|
a camminare... ma che cos'ha
|
Pilar che cammina così, cos'ha
|
che viene a testa bassa sino qua?
|
|
Lo sa bene la bella Mamà
|
Perché fatica tanto ad andare:
|
Le tue scarpette rosa Pilar?
|
Dove le hai messe? Dimmelo già!
|
|
Ahi cattiva! ma dove saranno?
|
Dimmi dove, Pilar! Signora
|
Dice una donna piangendo,
|
Sono qui! Guardi! Qui stanno!
|
|
Io ho una bimba malata
|
che piange nella stanza oscura
|
e la porto sulla riva del mare
|
a vedere il sole, a riposare.
|
|
Ieri notte sognò e sognò
|
con il cielo e udì un canto.
|
mi ha fatto paura, ne ho pianto
|
l'ho portata e s'addormentò.
|
|
Con quei minuti braccini
|
stava come abbracciando
|
e io guardando e guardando
|
quei suoi scalzi piedini.
|
|
Mi giunse vicino la schiuma,
|
alzai gli occhi e vidi
|
questa bambina davanti a me,
|
col suo cappellino con la piuma.
|
|
Sembra proprio come dipinta
|
la tua bambina. Sembra finta.
|
Vuole giocare? Volesse!
|
Perché non ha le scarpette?
|
|
La guardò, le prese le manine,
|
i freddi piedini le toccò.
|
Oh, prendi le mie scarpine!
|
Io ne ho tante! Troppe ne ho!
|
|
Non so bene bella signora
|
Che cosa è successo allora.
|
Su quei nudi piedini le pose
|
quelle scarpette come due rose.
|
|
Si videro apparire i fazzoletti
|
Di una russa e di un'inglese
|
e la nonna di Magalí
|
si tolse gli occhiali lì per lì.
|
|
La Mamà aperse le braccia
|
e strinse al petto Pilar.
|
Prese la giacca sciupata
|
senza nastri, malandata.
|
|
Tutto lo vuole sapere
|
sulla malata la Mamà.
|
Non vuole sapere che piange
|
quella donna per la povertà
|
|
Sì Pilar, daglielo e anche quello!
|
Il tuo mantello, il tuo anello!
|
Le diede il denaro, ogni cosa,
|
un bacio e poi anche la rosa.
|
|
Tornano zitte e stanche
|
alla casa col giardino
|
Pilar sta seduta sul cuscino
|
alla destra delle panche.
|
|
E dice una bella farfalla
|
che vide dalla tuberosa
|
custodire sotto una palla
|
di vetro le scarpettine rosa.
José Martí
Titolo della poesia:
Le scarpette rosa
Frasi di José Martí
Non mi prendo commissioni come agente, quello che si guadagna poi resta in famiglia, siamo come un'azienda a conduzione familiare. Con Mauro distinguiamo bene il Wanda moglie con la Wanda manager, se ad esempio litighiamo per questioni domestiche ma poi dobbiamo parlare di lavoro, parliamo per un attimo professionalmente e poi ritorniamo ad essere ar
rabbia
ti.
Wanda Nara
Cit. da
passioneinter.com, 4 settembre 2017
Frasi di Wanda Nara
Mrs. Murphy
: Desiderate, ragazzi?
Elwood
: Avete del pane bianco?
Mrs. Murphy
: Sì.
Elwood
: Io prendo del pane bianco tostato, per favore.
Mrs. Murphy
: Ci vuoi burro e marmellata sul toast, tesoro?
Elwood
: No, signora. Liscio.
Jake
: Avete del pollo fritto?
Mrs. Murphy
: Il pollo fritto più buono dell'Illinois.
Jake
: Mi porti quattro polli fritti e una Coca.
Mrs. Murphy
: Petti di pollo o cosce di pollo?
Jake
: Quattro polli fritti e una Coca.
Elwood
: E del pane bianco tostato, liscio.
Mrs. Murphy
: Ci vuole qualcosa da bere, col pane?
Elwood
: No, signora.
Jake
: Una Coca.
Mrs. Murphy
: Arriva subito. Ah, Matt, di là ci sono due tizi, vestiti da impresari delle pompe funebri.
Matt "Guitar" Murphy
: Da che cosa?
Mrs. Murphy
: Devono essere sbirri della CIA, o roba del genere.
Matt
: Che cosa hanno ordinato?
Mrs. Murphy
: Quello alto vuole pane bianco tostato liscio, con niente sopra.
Matt
: Elwood!
Mrs. Murphy
: E quell'altro ha ordinato la bellezza di quattro polli fritti, figurati, e una Coca.
Matt
: E Jake! Cristo, i Blues Brothers! Ciao, Jake!
Jake
: Matt! Come va?
Matt
: Ciao Elwood!
Elwood
: Ciao.
Matt
: Allora, come si stava in galera?
Jake
: Ah, un cesso. Facevano un'anatra all'arancia schifosa.
Matt
: Non poteva essere peggio della Chateaubriand che fanno al carcere di Terrahut.
Elwood
: O della bechamel del penitenziario della Contea di Cook
Matt
: Le cucine federali sono in ribasso.
Jake
: Matt, io ed Elwood vogliamo rimettere insieme la banda. Ci servi tu e Blue Lou.
Matt
: Oh, amico, non dire certe cose qua dentro. La mia vecchia mi fa secco.
Elwood
: Signora, deve capire che questo è un affare più importante di qualunque problema familiare che possiate avere.
Mrs. Murphy
: Matt, di che diavolo state parlando?
Matt
: Ehm... non t'ar
rabbia
re, tesoro.
Mrs. Murphy
: Non cominciare col "tesoro", che t'ho capito. Io ti dico che in giro per il mondo non ci vai più, e non suonerai più in quei localacci da quattro soldi. Tu vivi con me adesso. E non ricomincerai a fare il vagabondo con quei pezzenti dei tuoi amici bianchi.
Matt
: Ma pupa, questi sono Jake ed Elwood, i Blues Brothers!
Mrs. Murphy
: I Blues Brothers? Ah, che stronzo! Ma se ti devono ancora un mucchio di soldi!
Jake
: Signora, la conforterebbe in qualche modo sapere che quello che stiamo chiedendo a Matt di fare è una cosa sacra?
Elwood
: Vede, siamo in missione per conto di Dio.
Mrs. Murphy
: Non voglio bestemmie qui dentro, eh? Non si bestemmia qui dentro! Questo è il mio uomo, questo è il mio ristorante, e voi ora ve ne uscite dritti dritti da dove siete entrati, senza il tuo toast di pane bianco liscio, senza i tuoi quattro fottuti polli fritti, e senza il mio Matt "Guitar" Murphy.
Matt
: Adesso senti me! Io ti amo, ma io sono l'uomo e tu la donna, capito? E le decisioni sulla mia vita le prendo io.
Mrs. Murphy
: È meglio che ci pensi bene a quello che dici! E che pensi bene alle conseguenze delle tue azioni!
Matt
: Oh, chiudi il becco, per favore!
Mrs. Murphy
: You better think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / Let's go back, let's go back, let's go way on back when / I didn't even know you, you came to me and too much you wouldn't take / I ain't no psychiatrist, I ain't no doctor with a degree / It don't take too much high IQ's to see what you're doing to me / You better think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / Oh freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, yeah freedom / Freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, oh freedom / Hey, think about it / You, think about it / There ain't nothing you could ask I could answer you but I won't (I won't) / I was gonna change, but I'm not, to keep doing things I don't / Hey! Think about what you're trying to do to me / Baby, think, let your mind go, let yourself be free / People walking around everyday, playing games that they can score / Trying to make other people lose their minds, be careful you don't lose yours / Yeah think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, yeah, yeah, yeah (think, think), let your mind go, let yourself be free / You need me (need me) and I need you (don't you know) / Without each other there ain't nothing people can do / Yeah yeah, think about me (what you're trying to do to me) / 'Till the fall of the night, think about it right now / Oh freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, yeah freedom / Freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, freedom / Hey, you, think about it / There ain't nothing you could ask I could answer you but I won't (I won't) / I was gonna change, but I'm not, if you keep doing things I don't / Yeah (think) think about what you're trying to do to me / Baby, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / You need me (need me) and I need you (don't you know) / Without each other there ain't nothing people can do / Yeah yeah, think about me (what you're trying to do to me) / 'Till the fall of the night, think about it baby / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / You had better stop and think before you think / Think!
Matt
: Andiamo.
Mrs. Murphy
: Beh, vai anche tu, che aspetti? Stronzi...
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore è sempre più forte dell'odio. L'amore è energia complessa, emozione creativa; l'odio si riduce a
rabbia
, ti anestetizza, fa solo danni. Viviamo in un mondo in cui c'è bisogno di molto più amore per cambiare le cose: non possiamo permetterci di vivere di inerzia o rimanere indifferenti ai problemi del quotidiano.
Idris Elba
Cit. da
Sul film La Torre Nera, rollingstone.it, intervista, 10 agosto 2017
Frasi di Idris Elba
Mi fa ar
rabbia
re chi mi dice che scrivo cose a caso. All'inizio mi feriva pure. Nelle mie canzoni c'è sempre il suono giusto, la frase che volevo. Che provino a farlo gli altri, se è così facile. Che si prendano loro i dischi d'oro. Ai poeti mica chiedevano che cosa volevano dire le loro parole. Io non sono un poeta, ma ci provo.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 10 giugno 2018
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
E ciò che ne venne fuori fu il Radical Chic. Sin dall'inizio non ebbe alcun senso discutere della sincerità del Radical Chic. Era fuor di dubbio che il primo impulso,
[...]
fosse sincero. Ma, come accade per molti sforzi umani che si concentrano su un ideale, sembrava che il pensiero avanzasse su una sorta di doppia pista. Prima pista: beh, è chiaro che si ha un sincero interesse per i poveri e bisognosi e una sincera
rabbia
rispetto alla discriminazione.
Tom Wolfe
Cit. da
Radical chic: Il fascino irresistibile dei rivoluzionari da salotto
Frasi di Tom Wolfe
Sopra continuavano a battere. La Maga si alzò ar
rabbia
ta, e abbassò ancora di più il volume dell'altoparlante. Passarono otto o nove accordi, un pizzicato, e poi i colpi ripresero.
‐ Impossibile, ‐ disse Gregorovius.
‐ È assolutamente impossibile che quel tale senta niente.
‐ Sente meglio di noi, questo è il guaio.
‐ Questa casa è come l'orecchio di Dionisio.
‐ Di chi?
Julio Cortázar
Cit. da
Rayuela
Frasi di Julio Cortázar
Hitler
: Che sta succedendo, da dove vengono questi colpi?
Burgdorf
: Mein Führer, posso augurarle buon compleanno? Mein Führer, il centro di Berlino è sotto il fuoco dell'artiglieria, bersagliano con granate la porta di Brandeburgo, Reichstag e la stazione di Friddeck-Strasse.
Hitler
: Ma da dove sparano i cannoni ?
Burgdorf
: Mein Führer non si sa, ne parlavo con Koller.
Hitler
: Koller? Dia a me Koller
[prendendo il telefono]
, Koller, lo sa che Berlino è sotto il fuoco dell'artiglieria?
Koller
: No.
Hitler
: Ma come? Non le sente le cannonate?
Koller
: No, io mi trovo a Wildpark-Werder.
Hitler
: La città è sotto attacco, i russi devono aver preso un ponte ferroviario sull'Oder.
Koller
: Il nemico non ha batterie ferro-trasportate sull'Oder
[controllando un foglio consegnatoli da un soldato]
Non è fuoco di cannone a lunga gittata, il comando della batteria contra-aerea situata nello zoo comunica che a sparare sono cannoni che hanno al massimo un calibro di 10 o 12 centimetri, le batterie russe dovrebbero essere nei dintorni di Marzahn.
Hitler
: A nemmeno 12 chilometri dal centro di Berlino, i russi sono così già vicini? Dovrei far impiccare quelli che sono al comando della Luftwaffe
[chiudendo la telefonata con
rabbia
]
. Questo è inaudito, inaudito! I russi a 12 chilometri dal cuore della città, ma perché me lo dicano devo essere io a chiederlo.
Krebs
: Mein Führer, forse sono davvero cannoni a lunga gittata, lei ha parlato di un ponte ferroviario sull'Oder.
Hitler
: Sciocchezze.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
E alla fine lo colpii anch'io. Gli diedi uno schiaffo per far cessare quel parossismo. Gli diedi uno schiaffo per cattiveria. E per
rabbia
. Quella
rabbia
che ti prende quando sei di fronte alla debolezza, alla vigliaccheria di qualcuno e riconosci, o hai paura di riconoscere, la tua debolezza, la tua vigliaccheria. Quando sei di fronte al fallimento di qualcuno e cerchi di distruggere la paura, che quello stesso fallimento prima o poi tocchi a te.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Il passato è una terra straniera
Frasi di Gianrico Carofiglio
Parvus
: Cammina più svelto, tu!
Sfacciato
: Perché, se no?
Parvus
: Se no mi fai ar
rabbia
re!
Sfacciato
: E che cosa mi fai? Mi impedisci di farmi crocifiggere ogni mercoledì pomeriggio?
Parvus
: Chiudi il becco!
Sfacciato
: Beh, mi dispiacerebbe, sai? Come lo passo il mio tempo libero? Come lo passo? Oh, grazie, bello.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Allora. Sei pronto?
Auggie
: Pronto. Quando vuoi.
Paul
: Sono tutt'orecchie.
Auggie
: Mi ricordo quella volta che mi hai chiesto come ho iniziato a fare le foto. Beh, questa è la storia della mia prima macchina fotografica. Veramente, prima e unica. Mi segui fin qui?
Paul
: Parola per parola.
Auggie
: Dunque. Ecco come sono andate le cose. Okay. Era l'estate del '76, all'epoca del mio primo lavoro per Vinnie, l'estate del Bicentenario. Una mattina al negozio un ragazzo cominciò a rubare delle cose. Stava giù, alla scansia dei tascabili, e si infilava le riviste porno sotto la maglietta. Non l'ho visto sùbito, c'era gente intorno al bancone, ma come me ne sono accorto, ho iniziato a strillare. Lui è scappato come un coniglio, shhh! E quando sono uscito fuori dal bancone, aveva già le chiappe sulla Settima Strada. L'ho rincorso per circa un isolato, poi ho lasciato stare. Gli era caduta qualcosa mentre scappava. E... dato che non me la sentivo più di correre, l'ho raccolta, per vedere cosa fosse. Era il suo portafogli. Non c'erano soldi dentro, ma c'era la sua patente, e altre tre o quattro fotografie. Avrei potuto farlo arrestare, certo, c'era nome e indirizzo sulla patente, ma sai, mi dispiaceva. Era solo un teppistello. E una volta viste quelle foto nel portafogli, non ce l'ho più fatta ad essere veramente ar
rabbia
to con lui. Roger Goodwin. Si chiamava così. In una di quelle foto, mi ricordo, stava in braccio alla madre.
In un'altra aveva un trofeo in mano, della scuola, e rideva, felice, come se avesse vinto alla lotteria. Proprio non me la sentivo. Un povero ragazzo di Brooklin. Non era una cosa grave. Tanto chi se ne importa di un paio di giornaletti porno? E così, mi sono tenuto il portafogli. Ehm... ogni volta che sentivo il bisogno di riportarglielo, io rimandavo, e non l'ho mai fatto. Finché arriva Natale, e io non ho niente da fare. Vinnie voleva invitarmi, ma la madre si era ammalata, e lui e la moglie erano corsi a Miami, all'ultimo minuto. Quindi me ne stavo a casa mia, quella mattina. Mi sentivo un po' solo. Quando l'occhio va sul portafogli di Roger Goodwin. Mi sono detto
: "che diavolo, perché non faccio qualcosa di buono? Mi infilo il cappotto e gli riporto il portafogli". Abitava dalle parti di Boerum Hill, nelle case popolari. Mi ricordo che faceva un freddo cane, quel giorno. Mi sono perso molte volte prima di trovarlo. Le case sono tutte uguali, laggiù. Giri nello stesso punto e credi di stare da un'altra parte.
Comunque, alla fine arrivo al palazzo che cercavo, alla casa che cercavo, e suono il campanello. Non succede niente. Penso che non ci sia nessuno. Suono di nuovo, per esserne sicuro. Ormai sto per andarmene; aspetto un altro po', e sento trafficare dietro la porta. E una voce di vecchia chiede
: "Chi è?". E io dico: "Sto cercando Roger Goodwin". "Sei tu, Roger?", mi dice. E dà quindici mandate per aprire la porta. Avrà avuto almeno 80 anni, se non addirittura 90! E la prima cosa che noto di lei è che è cieca. "Lo sapevo che saresti venuto, Roger", dice. "Lo sapevo che non avresti dimenticato nonna Ethel a Natale". E poi apre le braccia, e mi si avvicina per abbracciarmi. Non ho tempo per riflettere, capisci? Devo dire qualcosa in fretta. E prima che realizzo ciò che sta accadendo, le parole mi escono dalla bocca. "Proprio così, nonna Ethel", dissi, "sono tornato a trovarti per Natale". Non mi chiedere perché l'ho detto. Non ne ho la minima idea. Mi è uscito così.
D'improvviso la signora comincia ad abbracciarmi, davanti alla porta, e anch'io l'abbraccio. Era come se tutti e due avessimo deciso di giocare questo gioco senza doverne stabilire le regole. Sapeva benissimo che non ero il nipote. Era vecchia e debole, ma non così andata da non saper distinguere un perfetto sconosciuto ad uno di famiglia. Fu felice di fare come se fosse vero. E dato che non avevo di meglio da fare, fui contento di assecondarla. Insomma, entrammo in casa e passammo la giornata insieme, e quando mi chiedeva quello che facevo, io le mentivo. Le raccontai che avevo trovato lavoro in una tabaccheria, le dissi che stavo per sposarmi, inventai centinaia di storie, e lei faceva finta di credere a ogni cosa. "Ma bene, Roger", diceva, muovendo il capo e sorridendo, "ho sempre saputo che ti sarebbe andata bene". Mah. Dopo un po', cominciai ad avere fame, e siccome in casa non c'era niente da mangiare, andai a cercare un negozio lì vicino, e tornai su carico di roba. Pollo arrosto, zuppa di verdure, patate bollite, insomma un mucchio di roba.
Nonna Ethel aveva un paio di bottiglie nascoste in camera da letto, eh, eh, eh! E così fra tutti e due riuscimmo a mettere su una discreta cena di Natale. Eravamo tutti e due un po' brilli, mi ricordo, e dopo pranzo andammo a metterci di là, nel soggiorno, dove si stava seduti più comodi. Dovevo fare pipì, così a un certo punto ho chiesto scusa e sono andato al bagno, in fondo al corridoio. E qui la cosa prende un'altra piega. Era già stato stravagante giocare al nipote di nonna Ethel, ma quello che feci poi fu decisamente folle, e non me lo sono mai perdonato da allora. Entro nel bagno, e accatastate contro il muro vicino alla doccia, vedo una pila di sei o sette macchine fotografiche, del tutto nuove.
Macchinette trentacinque millimetri, ancora nella scatola. Non avevo mai scattato una foto in vita mia, e tantomeno avevo mai rubato. Ma come vidi quella pila di macchinette abbandonate nel bagno, decisi che ne volevo una tutta per me. Una come quelle. E senza pensarci un istante, ne prendo una, me la metto sotto il braccio, apro la porta del bagno e torno nel soggiorno. Non ci ho messo più di tre minuti, ma nel frattempo nonna Ethel si era addormentata. Troppo Chianti, immagino. Andai in cucina, a lavare i piatti, e in mezzo a quel fracasso lei dormiva come una bambina. Non c'era motivo di disturbarla, quindi decisi di andarmene. Non potei lasciarle neanche un biglietto di saluto, dato che era cieca. Me ne andai e basta. Misi il portafogli del nipote sul tavolo. Ripresi la macchinetta e lasciai l'appartamento. Fine della storia.
Paul
: L'hai più rivista? Sei mai tornato a trovarla?
Auggie
: Una volta, tre o quattro mesi dopo. Io stavo malissimo per il furto della macchinetta, non l'avevo neanche usata. Finalmente decisi di riportarla, ma nonna Ethel lì non c'era più. Qualcun altro viveva in quell'appartamento, e non sapeva dove fosse finita.
Paul
: Probabilmente era morta.
Auggie
: Sì, probabilmente.
Paul
: Il che vuol dire che ha passato il suo ultimo Natale con te.
Auggie
: Forse sì. Non ci avevo mai pensato.
Paul
: È stata una buona azione, Auggie. Hai fatto una bella cosa per lei.
Auggie
: Le ho mentito, le ho rubato un oggetto, e tu la chiami una buona azione?
Paul
: Beh, l'hai fatta felice. La macchinetta era sicuramente... rubata, non l'hai tolta al... al proprietario.
Auggie
: Qualsiasi cosa nel nome dell'arte, eh?
Paul
: No, non è proprio così. In fondo ne hai fatto un buon uso.
Auggie
: E tu ora hai la tua storia di Natale, no?
Paul
: Sì, immagino di sì. Il raccontare è un vero talento, Auggie. Per fare una bella storia devi sapere quali bottoni spingere. Tu sei al pari dei maestri.
Auggie
: Che vuoi dire?
Paul
: Voglio dire che è una bella storia.
Auggie
: Cazzo, se non confidi i tuoi segreti agli amici, allora che amico sei?
Paul
: Giusto. Non varrebbe la pena di vivere altrimenti, no? "Il racconto di Natale di Auggie Wren", scritto da Paul Benjamin.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
I. Io non son fatto per cantare i santi;
fioco ho il limbello, ed anche un po' profano;
ma pur Giovanna canterò che tanti
prodigi fe' colla virginea mano.
Contro l'anglica
rabbia
i vacillanti
gigli fermò sul gambo gallicano,
e il suo re tolto dall'ostil furore
unger fe' in Remme sull'altar maggiore.
II. Sotto modesto femminile aspetto,
in corto giubboncino ed in gonnella,
d'un vero Orlando l'animoso petto
ne' perigli mostrò l'aspra donzella.
Per mio spasso vorrei la sera in letto
una Rosetta dolce come agnella;
Giovanna d'Arco no; le die' natura
cuor di lione e mi farìa paura.
Voltaire
Cit. da
La Pulzella d'Orléans ‐ Incipit
Frasi di Voltaire
In considerazione di tale armonia nel cosmo, che io, con la mia mente umana limitata, sono in grado di riconoscere, ci sono ancora persone che dicono che Dio non esiste. Ma ciò che veramente mi fa più ar
rabbia
re è che mi citano a sostegno di tali opinioni.
[In view of such harmony in the cosmos which I, with my limited human mind, am able to recognize, there are yet people who say there is no God. But what really makes me angry is that they quote me for the support of such views.]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
Ogni uomo è una sintesi di corpo e anima, destinata a esser spirito, cioè ad abitare nella casa; ma l'uomo preferisce stare in cantina, cioè nella determinazione della sensualità. E non solo preferisce stare in cantina, ma l'ama a tal punto da ar
rabbia
rsi se qualcuno gli propone di occupare il piano di sopra che è vuoto e a sua disposizione perché la casa in cui abita è sua.
Soren Kierkegaard
Cit. da
La malattia mortale, Mondadori, 2011
Frasi di Soren Kierkegaard
Mi pare che i 5 stelle, in quella che io chiamo la loro istituzionalizzazione, abbiano capito che il vaffa non è un buon metodo di governo: hanno cavalcato la
rabbia
, vedremo se sanno anche governarla. La destra pensa invece che la
rabbia
abbia bisogno di un colpevole da punire: il nero, l'immigrato, il diverso. Noi
[Partito Democratico]
dobbiamo stare all'opposizione per elaborare una proposta rigenerante che torni ad offrire un orizzonte alla
rabbia
, la trasformi in progetto politico, in una nuova speranza.
Nicola Zingaretti
Cit. da
repubblica.it, intervista, 8 marzo 2018
Frasi di Nicola Zingaretti
Forrest
: Ora, forse ero io, ma gli anni dell'università erano molto confusi.
Chet Huntley
: In base all'ordinanza della Corte, oggi è avvenuta l'integrazione razziale nell'università dell'Alabama. Due negri sono stati ammessi, ma solo dopo che il governatore George Wallace ha messo in atto la sua protesta simbolica di piazzarsi davanti all'ingresso della scuola.
Nicholas Katzenbach
: ... da quest'affermazione devo dedurre che...
Forrest
: Earl, che succede?
Earl
: Gli scarafaggi vogliono entrare nella scuola.
Forrest
: Scarafaggi? Gli scarafaggi cercano sempre di entrare in casa, e mamma li schiaccia con la scopa.
Earl
: Non gli scarafaggi veri, idiota. I negri. Ora vogliono andare a scuola con noi.
Forrest
: Con noi? Davvero?
Cronista
: Poco dopo che il governatore Wallace aveva mantenuto la promessa di bloccare l'entrata, il presidente Kennedy ha chiesto al Segretario della Difesa di intervenire con la forza militare. Con queste immagini registrate, vi mostriamo l'incontro tra il generale Graham, comandante della guardia nazionale, e il governatore Wallace.
George Wallace
: ... perché questi uomini della guardia nazionale sono qui come soldati federali per i cittadini dell'Alabama, vivono entro i nostri confini e sono tutti nostri fratelli. Noi stiamo vincendo questa battaglia, perché stiamo mettendo in guardia il popolo americano contro i pericoli di cui abbiamo parlato tante e tante volte, e che oggi sono così evidenti. Un'autentica dittatura militare si instaurerà tra poco in questo Paese.
Cronista
: E così, al calare del giorno, nell'Università dell'Alabama, a Tuscaloosa, è avvenuta l'integrazione, e gli studenti Jimmy Hood e Vivian Malone...
Contestatore
: Niente integrazione!
Cronista
: ... sono stati iscritti ai corsi estivi.
Contestatrice
: La nostra è una scuola per bianchi!
Forrest
: Signorina, le è caduto il libro. Signorina.
Huntley
: Il governatore Wallace ha mantenuto la promessa. Andando al campus di Tuscaloosa, ha evitato che si verificassero tumulti...
I Assistente del coach
: Ehi, ma quello non è Gump?
II Assistente del coach
: No, non è possibile.
Bryant
: Sì che è lui, porco diavolo!
Huntley
: ... Il telegiornale della NBC presenterà uno speciale sull'integrazione razziale all'Università dell'Alabama alle 19:30, ora della Costa Orientale.
Forrest
: Pochi anni dopo, quell'ometto ar
rabbia
to davanti all'ingresso della scuola ebbe la bella idea di voler fare il Presidente. Ma qualcuno non era d'accordo. Però non morì, sa.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Cazzo, non mi morire, Mia! Sono un coglione, lo so. E dai!
Uomo
: Poche storie, signor Forrester, mi dia l'astuccio con gli anelli!
Forrester
: Sì, vado a prenderli sùbito.
Donna
: E faccia presto! Oh, la prego, la prego, si sbrighi!
J.M. Benton
: Dunque, sì, vediamo, dunque, qui ci dovrebbero essere scritti i nomi. Ah... tenetevi per mano, piccioncini.
Donna
: No...
Vincent
: Vaffanculo, Lance, vai al telefono!
Donna
: Ah, ah, ah, ma guarda!
J.M. Benton
: Tenetevi per mano.
Uomo
: Sì, ecco.
Donna
: E ora che cos'ha da dire?
J.M. Benton
: Ah... allora... mi arrendo, vi sposo.
Donna
: Oh...
Uomo
: Oh, signor Devon, la prego, per favore.
Jody
: Lance, il telefono sta suonando, accidenti!
Donna
: ... ma lo sai che hai una bella faccia tosta?
Lance
: Lo sento.
Donna
: Ora ti insegno un paio di cose.
Jody
: Ma non avevi detto a quei rotti in culo di non chiamare mai a quest'ora?
Lance
: Sì, gliel'avevo detto. Ed è esattamente quello che dirò a questo rotto in culo qui, adesso.
Donna
: Ho trovato gli anelli!
Lance
: Pronto?
Vincent
: Lance, Vincent. Sono nella merda fino al collo, amico, sto venendo a casa tua.
Lance
: Ehi... Ehi... Frena, bello mio! Qual è... qual è il problema?
Vincent
: C'è una tizia che è finita in overdose, capito?
Lance
: Beh, non portarla qui. Guarda che non sto scherzando, cazzo. Non pensare di portare una ragazzina sballata a casa mia!
Vincent
: Non ho scelta.
Lance
: È in overdose?
Vincent
: Cazzo, tra poco ci lascia la pelle!
Lance
: Bene, allora non ti resta che ingoiare la merda, portarla all'ospedale e chiamare un avvocato.
Vincent
: Negativo!
Lance
: Cazzo, questo... questo non è un problema mio. Tu l'hai fatta sballare e ora lo risolvi tu questo casino. Ma, scusa, mi stai parlando da un telefono cellulare? Io non ti conosco, chi parla? Non venire qui. Riattacco il telefono. È uno scherzo. È uno scherzo.
Donna
: Ma dove sono gli anelli?
Jody
: Ma che diavolo succede?
Lance
: Ma ti sei bevuto il cervello, cazzo? Prima ti metti a parlare di droga da un cellulare e ora ti vai a schiantare contro casa mia?
Vincent
: Forza, Lance, aiutami. Prendila per i piedi. Per i piedi!
Lance
: Ehi! Ehi! Sei sordo?
Vincent
: Prendila per i piedi!
Lance
: Tu non ce la porti questa troia sbomballata a casa mia.
Vincent
: Lance, questa troia sbomballata è la moglie di Marsellus Wallace, e sai chi è Marsellus Wallace?
Lance
: Sì.
Vincent
: Se questa mi crepa, io divento concime per le piante. Ora senti, a questo punto io dovrò per forza raccontargli che tu non mi hai dato una mano, e che l'hai fatta morire sul tuo prato. Hai capito? Dammi una mano adesso.
Lance
: Cazzo!
Jody
: Lance! Ma tu guarda, le due di notte! Ma che cazzo sta succedendo qui? E chi è?
Lance
: Vai in frigo e prendi la siringa con la dose di adrenalina.
Jody
: Che cazzo le è successo?
Lance
: È in overdose.
Jody
: Sbattila sùbito fuori!
Vincent
: Prendi quella cazzo di siringa!
Jody
: Vaffanculo! E vaffanculo anche tu!
Vincent
: Quanto rompe questa figlia di puttana!
Lance
: Continua a parlarle, capito? Lei prende la siringa, io prendo il libretto di medicina.
Vincent
: A che cazzo ti serve un libro di medicina?
Lance
: Mai fatta un'iniezione di adrenalina, devo leggere come si fa.
Vincent
: No, non ho mai fatto un'iniezione di adrenalina
Lance
: Non mi è mai capitato, va bene? Io non vado in giro a strafarmi con i mocciosi! I miei amici sanno gestire i loro panni!
Vincent
: Prendi la siringa!
Lance
: Certo, se mi lasci andare!
Vincent
: Non te lo sto mica impedendo!
Lance
: E allora smettila di parlare con me, parla con lei!
Vincent
: E prendi la siringa! Sbrigati, Lance! Se ne sta andando!
Lance
: Sto cercando più in fretta che posso!
Jody
: Che sta cercando?
Vincent
: E che ne so? Un libro.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il mio libretto nero di medicina.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il cazzo del mio libretto nero di medicina. È una specie di... di manuale che danno agli infermieri.
Jody
: Mai visto nessun libro di medicina.
Lance
: E... fidati, ce l'ho.
Jody
: Se è così importante, perché non lo tieni insieme alla siringa?
Lance
: Non lo so! Piantala di rompermi le palle!
Jody
: Senti, mentre lo cerchi, quella crepa sul nostro tappeto. Non troverai mai niente in questo casino.
Lance
: Tesoro, ti ammazzo se non chiudi sùbito quella bocca!
Jody
: Sono mesi che ti dico di pulire la stanza, ma tu sei troppo occupato a farti!
Vincent
: Lance, fottitene di quella stronza! Corri qui!
Jody
: Bastardo.
Lance
: Levati di mezzo!
Jody
: Maiale!
Vincent
: Smettila di cazzeggiare e falle l'iniezione, su.
Lance
: Va bene. Senti, mentre io preparo qua, apri la camicia e cercale il cuore.
Vincent
: Dev'essere il punto esatto?
Lance
: Certo che dev'essere esatto. Se questa è un'iniezione del cuore non puoi tirare a indovinare.
Vincent
: Ma dove cazzo sta il cuore? Beh, secondo me è qui.
Jody
: È lì, è lì.
Vincent
: Davvero? Bene. Ora quello che mi serve è un pennarello bello grosso. Ce l'hai?
Jody
: Che cosa?
Vincent
: Un pennarello, una penna con la punta molto grossa! Uno schifosissimo pennarello!
Lance
: Ci siamo. Ecco.
Vincent
: Presto! Presto!
Lance
: Cazzo!
Vincent
: Hm!
Lance
: Ecco. Ecco, adesso è pronta. Ecco.
Vincent
: Lance, presto.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Fai presto.
Lance
: Tieni, ti dico cosa fare.
Vincent
: No, no, no, no, mai nella vita. T... t... tu gliela devi fare.
Lance
: No, tu gliela devi fare.
Vincent
: Io non gliela faccio.
Lance
: No, io non gliela faccio.
Vincent
: Io non ho mai fatto un'iniezione.
Lance
: Neanch'io ne ho mai fatte, va bene? Non comincerò certo adesso. Senti, tu l'hai portata qui, perciò gliela fai tu l'iniezione. Quando porterò da te una in overdose le farò l'iniezione. Falle l'iniezione.
Vincent
: Gliela faccio io.
Jody
: Ecco.
Vincent
: Finalmente! Sono pronto. Dimmi che cosa devo fare.
Lance
: Bene. Stai per farle un'iniezione di adrenalina dritta nel cuore. Qua c'è lo sterno. Allora devi trapassarlo, perciò non devi fare altro che abbassare l'ago, come... come se volessi pugnalarla.
Vincent
: De... devo pugnalarla tre volte?
Lance
: No, non devi pugnalarla tre volte, una volta sola, ma con forza, in modo da trapassarle lo sterno, e beccarle il cuore, capito?
Vincent
: Sì.
Lance
: E poi, quando hai fatto, devi... devi premere sullo stantuffo.
Vincent
: D'accordo. E poi che succede?
Lance
: Anch'io sono curioso di saperlo.
Vincent
: Questo non è uno scherzo, cazzo! L'ammazzerò? Insomma, che succede?
Lance
: No, dovrebbe riprendersi sùbito, così...
Vincent
: Va bene, forza, conta fino a tre.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Pronto?
Lance
: Uno. Due. Tre!
Mia
: Aaaahh!
Lance
: Se stai bene prova a dire qualcosa.
Mia
: Qualcosa.
Jody
: È stato meglio di una strippata! Ah, ah, ah!
Lance
: Mamma mia!
Vincent
: Mia. Mia. Com... Come pensi di... risolvere questa storia?
Mia
: E tu, Vincent?
Vincent
: Beh, io sono del parere, anche se Marsellus vivesse cent'anni non c'è bisogno che sappia di questo incidente.
Mia
: Se Marsellus venisse a sapesse di questo incidente, sarei nei guai esattamente quanto te.
Vincent
: Se permetti ne dubito!
Mia
: So tenere un segreto se lo fai anche tu.
Vincent
: Qua la mano! Muti come una tomba. Deciso? Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa a farmi venire un infarto.
Mia
: Vincent. Vuoi sentire la mia barzelletta di "Volpe Forza Cinque"?
Vincent
: Volentieri. Solo che, vedi, sono ancora troppo terrorizzato per ridere.
Mia
: No, non riderai, perché non è divertente. Ma, se ancora la vuoi ascoltare, te la racconto.
Vincent
: Non vedo l'ora!
Mia
: Okay. Tre pomodori camminano per la strada, Papà Pomodoro, Mamma Pomodoro e il Pomodorino. Il Pomodorino cammina con aria svagata e Papà Pomodoro allora si ar
rabbia
e... Va da lui, lo schiaccia e dice: "Fai il concentrato!"
Vincent
: Ah. Ah.
Mia
: Il concentrato.
Vincent
: Ah.
Mia
: Bene, ci vediamo.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Audrey Safranek
:
[al telefono]
Paul, non ar
rabbia
rti. Ti prego, non ar
rabbia
rti. Non posso lasciare la mia famiglia e miei amici. Mi dispiace, avrei dovuto pensare di più a me stessa.
Paul Safranek
: Pensare di più a te stessa?! Sono alto dodici centimetri, cazzo!
Dal film:
Downsizing
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l'ho mai capito, da costringermi a inforcare il mio bat-cinquantino, ormai a pezzi e senza freni (quando mi deciderò a farlo riparare??), e girare a caso fissando negli occhi le ragazze che incontro per sapere che non sono solo. Se qualcuna mi guarda io esisto.
Ma perché sono così? Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di... manco io so di cosa. Che
rabbia
! Ho un iPod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nell'emozione del colore giusto.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
‐ Incipit
Frasi di Alessandro D'Avenia
Quando si parla in televisione devi stare attenta a non mandare messaggi sbagliati, dove l'educazione deve regnare suprema. Purtroppo alla fine sei costretta ad ar
rabbia
rti perché ti ritrovi coinvolto in una discussione, dove è veramente difficile mantenere la calma.
Nadia Rinaldi
Frasi di Nadia Rinaldi
Sono ar
rabbia
to con la vita che mi ha costretto a ricominciare quando meno me l'aspettavo. Ma questa
rabbia
l'ho trasformata in energia positiva, costruttiva. Deprimersi non serve a niente, se non a farsi ulteriormente del male. Io sono sempre stato ottimista, ho sempre pensato: se ho un momento di sfortuna, passerà. E infatti si sono aperte, con mia grande sorpresa, tante nuove porte.
[Dopo la morte di Andrea Brambilla]
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
So come ci si sente, ti capisco. Devi sapere che a volte ero io stesso che decidevo di perdere di proposito solo per non provare quell'odiosa sensazione, quella di una partita che ti sfugge via. Quando perdevo un match correvo negli spogliatoi e vomitavo. Non sopportavo di perdere. E tu sei proprio come me. Per te è questione di vita o di morte. Per gli altri ragazzi non è così, non sono come te, per questo non saranno mai bravi quanto te. Ma questo forte desiderio di vincere rischia di portarti fuori strada. Ho giocato in tre quarti di finale a Wimbledon: sono l'unico svedese. Nel '48 avrei potuto vincerlo quel cazzo di torneo! Ma persi il primo set e anche il secondo... Non riuscivo a smettere di pensare. Avrei dovuto farlo ma non ci riuscii. Penso di farti giocare contro Onny Parun sabato, ma ad una condizione.
[...]
Voglio che tu mi prometta che non mostrerai più una sola cazzo di emozione! Sarai come una pentola a pressione, te ne fregherà di quello che succederà, non esisterà. Tutta la tua
rabbia
, tutta la paura, l'angoscia che proverai, li metterai in ogni colpo, in ogni dritto e in ogni rovescio. In ogni singolo colpo. Mi hai capito? Sabato la partita non sarà di cinque set, sarà di un solo punto. Di un solo punto alla volta. Un punto alla volta, Björn. Ma se per caso perdi la testa e dai di matto, con te ho chiuso! Te ne torni a Södertälje.
[a Björn Borg quindicenne]
Lennart Bergelin
Dal film:
Borg McEnroe
Scheda film e trama
Frasi del film
Tutta questa
rabbia
... genera solamente più
rabbia
.
Charlie Hayes
Dal film:
Tre Manifesti a Ebbing Missouri
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci insegnano maestri, professori
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali,
le stelle.
Ci sono lezioni facili,
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così.
Ci si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino ad ar
rabbia
rsi...
Gianni Rodari
Frasi di Gianni Rodari
[Sul film: La
rabbia
giovane]
Martin Sheen faceva teatro e il direttore del casting lo vide passare per strada e lo fece chiamare per un provino. Fu una casualità. Anche per Sissy Spacek fu un colpo di fortuna. Arrivò al casting per accompagnare un'amica e quando ho scoperto che veniva dal Texas ci siamo messi a parlare. Aveva con sé una chitarra e mi convinsi rapidamente che poteva essere giusta per la parte.
Terrence Malick
Frasi di Terrence Malick
Vicki
: Warren... ti dispiace se faccio un'osservazione?
Warren
: Cioè?
Vicki
: Be', non hai per niente perso il buonumore nonostante tutto quello che hai passato di recente e lo so che ti ho appena conosciuto però io ho un certo istinto per le persone... e quello che tu mi comunichi è che, a dispetto della tua allegria e del tuo bell'atteggiamento positivo... dentro di te... sei triste, amareggiato.
Warren
: Be', occorre un certo riassestamento quando si perde una moglie.
Vicki
: Sì, ma c'è qualcosa di più... io avverto qualcosa che va oltre il dolore e il lutto, qualcosa di più profondo.
Warren
: Cioè cosa? Non so...
Vicki
: Io ti conosco appena però... credo che sia
rabbia
. Eh, sì,
rabbia
e non lo so, forse... paura, solitudine.
Warren
: Be', la sento la solitudine.
Vicki
: Vedi, io l'ho capito.
Warren
: Te la posso dire una cosa?
Vicki
: Ti ascolto!
Warren
: Io ti conosco da appena un'ora circa eppure sento che tu riesci a capirmi meglio di quanto mia moglie Helen abbia mai fatto, nemmeno dopo quarantadue anni di matrimonio. Quarantadue anni... Magari se avessi conosciuto prima una donna come te...
Vicki
: Oh, che tristezza mi fai! Che tristezza in quello che hai appena detto, Warren!
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli Stati Uniti hanno una tendenza a diventare isolazionisti e xenofobi. Capisco che gli americani sono ar
rabbia
ti e frustrati, ma non abbiamo bisogno, nello Studio Ovale, di qualcuno che infiammi la nostra
rabbia
e frustrazione.
[Alludendo a Donald Trump, aprile 2016, prima della sua elezione]
Laura Bush
Frasi di Laura Bush
La vita è troppo breve per...
1. Stirare le mutande
2. Lasciare i sogni nel cassetto
3. Ar
rabbia
rsi inutilmente
4. Lavare i piatti a mano
5. Dar retta agli idioti
robadadonne.it
Commenti:
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Oh,
Rabbia
!
Winnie Pooh
Frasi di Winnie Pooh
Non potevamo onorare la memoria di quelli che sono scomparsi in questa tragedia in un modo migliore di questo: una campagna multinazionale per mettere fuori legge ed eliminare le armi di distruzione di massa. Abbiamo intrapreso questo corso perché finalmente ci siamo resi conto, anche se a carissimo prezzo, che quando si arriva a far uso delle armi più potenti che mai l'uomo abbia creato, non è per
rabbia
, ma per paura.
Presidente Robert "Bob" Fowler
Dal film:
Al vertice della tensione
Scheda film e trama
Frasi del film
La
rabbia
lo soffocava. E sentì una pena straziante, intollerabile. Non è possibile che tutti siano per sempre condannati a quest'orrore. Si levò.
Lev Tolstoj
Cit. da
La morte di Ivan Il'ic
Frasi di Lev Tolstoj
Lëva è arrivato ieri l'altro, e mi ha urtato vedere come, dopo la caccia, ha ordinato che gli togliessero gli stivali e si è perfino ar
rabbia
to che non glieli levavano come lui voleva. (17 dicembre 1889)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
L'amo quando di notte o di mattina mi sveglio e vedo: lei mi guarda e mi ama. E nessuno, meno di tutti io, può impedirle di amare come lei sa, a suo modo. L'amo quando è seduta vicino a me, e noi sappiamo che ci amiamo l'un altro, e essa dice: Lëvocka, e si ferma: perché i tubi del camino sono dritti? oppure perché i cavalli vivono a lungo? o cose simili. L'amo quando stiamo a lungo soli, e io dico: che facciamo, Sonja? che possiamo fare? Lei ride. L'amo quando s'ar
rabbia
con me e d'improvviso, in un batter d'occhio, il suo pensiero e le sue parole diventano aspri: smettiamo, mi dai fastidio; dopo un minuto già mi sorride timidamente. L'amo quando lei non mi vede e non sa che ci sono, e io l'amo a modo mio. L'amo quando è una bambina col vestito giallo e sporge la mascella inferiore e tira fuori la lingua, l'amo quando vedo la sua testa rovesciata all'indietro, e ha il viso serio e spaventato, infantile e appassionato, l'amo quando... (5 gennaio 1863)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Adesso mi suicido. Così gridai a mio papà. Non sapevo neanche bene cosa volesse dire, ero piccola. Ma lui mi sorprese: E come fai?. Ar
rabbia
ta dissi: Sai cosa faccio? Mi butto dal letto. E lui: Senti, se vuoi farlo, fallo bene e ti porto al secondo piano. Io lo guardai sconvolta. Poi mi disse: Dai smettila, la vita è una figata. Mi lasciò sul letto e se ne andò. Cavoli, in quel momento mi si rivoltò il mondo: ero ancora viva, quindi meglio che iniziavo a godermela, la vita.
Bebe Vio
Frasi di Bebe Vio
Orietta Berti ha ottenuto la restituzione di vent'anni di versamenti Irap, realizzando il sogno di tutti gli italiani che considerano l'imposta regionale sulle attività produttive il loro incubo portatile. È riuscita a dimostrare che intorno a lei non lavorava una piccola azienda, ma soltanto dei collaboratori occasionali. La Berti non sarà un'impresa, ma di sicuro ne ha realizzata una. Dietro quell'aria pacioccona e stranita da sorella ideale di Forrest Gump si nasconde un donnino pragmatico e tignoso, capace di ingaggiare e vincere un combattimento di sumo contro il mostro multiforme del Fisco italiano, che l'ha battuta in primo grado e ribattuta in appello, ma ha finito per soccombere davanti alla maestà della Cassazione.
In un'epoca di ar
rabbia
ti e lamentosi cronici, questa maestra del tortellino zen, produttrice instancabile di storie a lieto fine, è la prova vivente che un approccio sereno e concreto ai problemi costituisce ancora il modo migliore di risolverli. Alla donna che non è un'impresa verrebbe da affidare qualsiasi impresa. Orietta Berti che mette d'accordo Madrid e la Catalogna. Orietta Berti che trasforma Kim in un pacifista, Trump in un ambientalista, la Merkel in una spendacciona e Macron in una persona sincera. Orietta Berti che convince Facebook e le sue sorelle a pagare le tasse. Orietta Berti che fa approvare la nuova legge elettorale, l'OriettaBertellum. Orietta Berti che pulisce le strade di Roma e dà pure la cera... Ecco, forse questa sarebbe un'impresa impossibile persino per lei.
Massimo Gramellini
Cit. da
Il caffè di Gramellini, Fin che la tassa va, Corriere.it, 22 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
A noi fu data così la più raffinata educazione di caserma, e spesso abbiamo pianto per la
rabbia
.
[...]
Divenimmo duri, diffidenti, spietati, vendicativi, rozzi; e fu un bene: erano proprio quelle le qualità che ci mancavano. Se ci avessero spedito in trincea senza quella preparazione, i più sarebbero impazziti. Così invece eravamo preparati a ciò che ci attendeva. Anziché spezzarci ci adattammo, aiutati in questo dai nostri vent'anni, che pure ci rendevano tanto duri altri sacrifici. Ma la cosa più importante fu che fra noi venne in tal modo sviluppandosi un forte sentimento di solidarietà, il quale poi al fronte si innalzò a ciò che di più bello abbia prodotto la guerra: il cameratismo.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
Roy Harley
: Ho aiutato un paio di miei cugini a mettere a posto i loro stereo così adesso sono l'"uomo della radio"!
Carlitos Paez
: Le nostre vite dipendono da quella radio, Roy.
Roy Harley
: E chi te l'ha chiesto, Carlitos? Non farmi ar
rabbia
re! Sono già abbastanza emozionato così!
Dal film:
Alive - Sopravvissuti
Scheda film e trama
Frasi del film
[Finn, scalzo, raggiunge Estella e sale anche lui sul taxi che era sul punto di partire]
Finn
: Che cos'hai in mente?
Estella
: Ti sei dimenticato le scarpe!
Finn
: Cosa si prova a non avere emozioni? Me lo dici?
[...]
Estella
: Mettiamo che ci fosse una bambina e che da quando avesse avuto l'età della ragione, le avessero insegnato ad avere paura... diciamo, ad avere paura della luce del giorno, che le avessero insegnato che era sua nemica, che le avrebbe fatto del male e che poi, in un giorno di sole, tu le chiedessi di uscire fuori a giocare e lei non volesse... non puoi ar
rabbia
rti con lei, giusto?
Finn
: Io ho conosciuto quella bambina e ho visto la luce nei suoi occhi, puoi dire o fare quello che ti pare, ma io continuo ancora a vederla.
Estella
: Noi siamo quello che siamo, le persone non cambiano!
Dal film:
Paradiso perduto
Scheda film e trama
Frasi del film
La creazione sembra nascere dall'imperfezione, sembra venir fuori da uno sforzo e dalla frustrazione, ed è così che secondo me è nato il linguaggio, è derivato da un forte... desiderio di trascendere il nostro isolamento per comunicare in qualche modo gli uni con gli altri, e probabilmente è stato facile, è stata una semplice questione di sopravvivenza, per dire 'acqua' abbiamo prodotto questo suono, 'c'è una tigre dietro di te' e abbiamo prodotto un altro suono... Ma quello che è davvero interessante, secondo me, è il fatto che noi usiamo lo stesso identico sistema di simboli per comunicare tutti i fenomeni astratti o intangibili che si verificano nella nostra vita. Come si esprime la frustrazione? Come si esprime la
rabbia
o l'amore ? Quando dico la parola amore il suono viene fuori dalla mia bocca e colpisce l'orecchio dell'altra persona, viaggia attraverso un intricato percorso che porta al cervello attraverso i ricordi d'amore o di mancanza d'amore e l'altra persona registra quello che dico e dice di capire, ma io come faccio a saperlo? Perché le parole sono inerti, sono simboli, sono morte, capisci? E una grandissima parte di tutta la nostra esperienza è intangibile, gran parte di quello che percepiamo non può essere espressa con le parole. Eppure... quando noi comunichiamo l'uno con l'altro, e percepiamo di avere stabilito un contatto, e capiamo di essere stati capiti, secondo me proviamo una sensazione quasi di... comunione spirituale. Ed è forse una sensazione transitoria ma è ciò per cui viviamo.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
[Maria]
È una persona semplice, con un grande cuore. Ho dato corpo alla sua spiritualità, in quel periodo e ancora oggi in questi villaggi, le donne facevano lavori manuali. Il Marocco ti aiuta a entrare nel ruolo: siamo circondati da una tale bellezza e povertà. Il cielo ha un colore che non ho visto da nessun' altra parte. Non è la stesso girare qui che in una città ar
rabbia
ta.
[da Bisset: La mia Maria una donna semplice in la Repubblica del 15 giugno 1999]
Jacqueline Bisset
Frasi di Jacqueline Bisset
Giada
: ... l'etnocentrismo...
Riccardo
: Ehi, ma non ti annoi a studiare sempre?
Giada
: È necessario. E poi preferisco studiare che essere costretta a divertirmi.
Riccardo
: Tu vieni proprio da un altro pianeta, eh? Guarda là. Tutto in mostra. Poi ci parli e magari scopri che non hanno niente da dire. A quella sta bene farsi trattare come un oggetto. Si fanno mercificare. Tu invece... no.
Giada
: Riccardo...
Riccardo
: Sì.
Giada
: È un paio di giorni che cerco uno dei miei taccuini. Quello che non ti volevo dare. Per caso ce l'hai tu?
Riccardo
: Io?
Giada
: Sì, tu. O forse ce l'ha la ragazza che ama farsi mercificare. Pensi che sono cretina? Mi prendi pure per il culo?
Riccardo
: Va bene. Scusa.
Giada
: Sei un essere spregevole. Come ti sei permesso? È una violenza, lo capisci?
Riccardo
: E dai! Non esagerare adesso. Ho sbagliato. Ma non so come fare con te. Io volevo... solo cercare di capirti un po'.
Giada
: Ma che cazzo te ne frega di capirmi!
Riccardo
: Effettivamente non lo so! Però mi frega. Senti, ormai le ho lette le cose che hai scritto. E ci ho pure pensato, sul serio! Tu dici cose giuste, ma... ci hai troppa
rabbia
. Tu ci rosichi troppo. La vita può essere presa anche in un altro modo, sai? Giada, io non voglio insegnarti niente. Lo so che pensi che sono un coglione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: E forse hai anche ragione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: Ma almeno quando c'è il sole, io sorrido. Oggi c'è il sole, Giada. Te ne sei accorta?
Giada
: Sì, però non mi piace che tu...
Riccardo
: Lo so, ho sbagliato. E... Ti chiedo scusa. Dai, sai che facciamo? Oggi niente lezione. Ci sei mai salita sul tetto? No? Ti va? Così ci godiamo questo splendido sole.
Giada
: È proprio bello qui.
Riccardo
: Senti, ti va di venire a cena da me questa sera?
Giada
: Dici che ho fatto bene ad accettare subito?
Sara
: Minimo.
Giada
: Ho chiesto anche il permesso in trattoria. Non so, sono confusa. So solo che quando ci penso mi sento una stretta allo stomaco. Che significa?
Sara
: Che ti sto invidiando.
Giada
: Beh, non c'è molto da dire. Vengo da un paesello vicino a Roma. E ci torno poco per non sentire le lagne di mia madre. Mi faccio un gran culo per pagarmi gli studi. Fine. E tu?
Riccardo
: Neanche io ho molto da dire. Sempre stato qui. Con mio padre parlo poco, mia madre invece parla troppo. E nella vita non vorrei fare un cazzo, tranne divertirmi.
Giada
: Certo che noi due non abbiamo proprio niente in comune.
Riccardo
: Già. Eppure sei a cena qui. Curioso, no?
Giada
: Sì. Infatti è strano. Perché sono qui?
Riccardo
: Beh, perché magari ci sono cose che ancora non ci siamo detti. Forse.
Giada
: Cose tipo?
Riccardo
: Posso? Sei più bella così. Perché li porti?
Giada
: Perché non ci vedo. Senza mi sento persa.
Riccardo
: Forse è meglio. Non trovi?
Giada
: Non lo so. Dici?
Riccardo
: Non ti piace guardarci?
Giada
: Preferisco esserci.
Riccardo
: C'è qualcosa che non va?
Giada
: Non così.
Riccardo
: E come?
Giada
: Dolcemente.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono molto ar
rabbia
ta, ma allo stesso tempo sono in pace con la mia coscienza. Sono assolutamente consapevole di non aver fatto nulla di male e di non aver commesso alcuna negligenza nei confronti del programma antidoping. È una sostanza presente in un medicinale che mia madre assume dal 2012 e che è presente a casa nostra: l'unica ipotesi è una contaminazione del cibo.
[Agosto 2017, in occasione della squalifica di due mesi per doping]
Sara Errani
Frasi di Sara Errani
La
rabbia
mi fa bene.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Possiamo svegliarci al mattino e decidere che il nostro bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Se mi sveglio ar
rabbia
ta, porto quella
rabbia
nelle cose e inconsciamente le trasformo. Io apro gli occhi e penso che sono grata di averli aperti, che con quegli occhi vedo, che con questa bocca parlo, che ho il cibo, che sono sana, che mi circonda una meravigliosa famiglia, che fuori di casa non ho la guerra. Potrei dare tutto per scontato, ma è un errore che porta all'infelicità. Io mi sveglio e mi sento benedetta.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Ho sognato i Beatles la scorsa notte, mi sono svegliato con Rocky Raccoon' che ancora andava nella mia testa e lo sguardo sconvolto sul volto di mia moglie. Mi disse che il mio amico era morto. I pensieri di te hanno cominciato a scorrermi nella testa e ho pianto. Sto ancora piangendo, con tristezza, ma anche con gratitudine per aver potuto passare con te e con la tua famiglia fantastica alcuni momenti veramente speciali. Mi hai ispirato in molti modi che non puoi neanche immaginare. Il tuo talento era puro e unico, la tua voce era gioia e paura,
rabbia
e perdono, amore e tristezza tutto in uno. Credo che è quello che tutti siamo e tu mi hai aiutato a capirlo. Ho appena visto un video in cui cantavi A Day In The Life dei Beatles e ho pensato ai miei sogni. Mi piace pensare che tu abbia detto arrivederci a modo tuo, non riesco a immaginare un mondo senza di te. Prego affinché tu trovi pace nella prossima vita. Il mio amore va a tua moglie e ai tuoi figli, amici e alla tua famiglia. Grazie per avermi permessi di essere parte della tua vita.
Con tutto il mio amore.
Il tuo amico,
Chester
[I dreamt about the Beatles last night. I woke up with Rocky Raccoon playing in my head and a concerned look on my wife's face. She told me my friend had just passed away. Thoughts of you flooded my mind and I wept. I'm still weeping, with sadness, as well as gratitude for having shared some very special moments with you and your beautiful family. You have inspired me in many ways you could never have known. Your talent was pure and unrivaled. Your voice was joy and pain, anger and forgiveness, love and heartache all wrapped up into one. I suppose that's what we all are. You helped me understand that. I just watched a video of you singing A Day In The Life by the Beatles and thought of my dream. I'd like to think you were saying goodbye in your own way. I can't imagine a world without you in it. I pray you find peace in the next life. I send my love to your wife and children, friends and family.
Thank you for allowing me to be part of your life.
With all my love.
Your friend,
Chester]
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
La musica non alimenta la violenza. Al contrario, la disinnesca. Per un ragazzo che si sente emarginato, perseguitato dai professori o dai bulli, è una salvezza trovare uno sfogo alla
rabbia
, sentire che qualcun altro è come lui.
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
Se vuoi tirare fuori la
rabbia
, devi averla dentro. In questo senso, avere avuto una vita difficile aiuta. Preferirei non aver provato certe esperienze, ma il passato non si può cambiare, tanto vale usarlo per comunicare qualcosa.
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
Non smetterò mai di urlare. Quell'urlo non me lo ha insegnato nessuno, è venuto fuori perché era dentro di me. La
rabbia
è dentro di me.
Chester Bennington
Frasi di Chester Bennington
‐ Mercedes! ‐ ripeté Montecristo. ‐ Mercedes! Ebbene sì, avete ragione, mi è ancora dolce pronunciare questo nome... È la prima volta, dopo lunghi anni, che risuona così chiaro sulle mie labbra. Ah, Mercedes! Il vostro nome l'ho pronunciato con i sospiri della malinconia, con i gemiti del dolore, col la
rabbia
della disperazione; l'ho pronunciato gelido per il freddo, rattrappito sulla paglia della mia prigione; l'ho pronunciato divorato dal caldo; l'ho pronunciato rotolandomi sul pavimento del mio carcere. Mercedes, bisogna che mi vendichi perché ho sofferto per quattordici anni, ho pianto, ho maledetto. Ve lo ripeto Mercedes, bisogna che mi vendichi! E il conte di Montecristo, temendo di cedere alle lacrime di colei che aveva amato tanto, chiamava in aiuto del suo odio il passato.
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il Conte di Montecristo
Frasi di Alexandre Dumas padre
Un giorno eravamo al Ritz di Madrid, in una suite. Moana va in bagno e torna solo con gli slip indosso. Mi guarda e fa: 'Io con te l'amore non lo farò mai. Ti voglio molto bene. Sono sieropositiva'. È stata una frase che mi ha molto colpito. L'ho abbracciata e lei si è commossa.
[...]
La cosa più curiosa di Moana Pozzi era che odiava il sesso.
[...]
Era completamente frigida. È una cosa abbastanza triste: faceva un mestiere che in realtà odiava. La sua frigidità l'ha portata a fare con una certa
rabbia
questo mestiere, l'ha fatto con poca gioia. Sinceramente lei non ha capito qual era la strada giusta per raggiungere la felicità. Per lei, nata in un quartiere povero, era fare soldi in qualunque modo, anche rischiando l'infelicità.
[Nel 2009]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Nell'estate del 1984 vissi la rutilante vita della rock star. Una sera rividi Gabriella, una ragazza con cui ero stato per un anno, la accompagnai a casa, la salutai affettuosamente, mica mi disse che dovevo stare attento... Negli stessi mesi venne un'altra a dirmi che aspettava un figlio da me, ma quella neanche la riconobbi, la mandai via, pensavo fosse matta. Me la ritrovai in giro per Zocca con il passeggino, e mi ar
rabbia
i ancora di più: mi aveva rubato un figlio! Quando mi chiese di riconoscere Davide feci l'esame del Dna, e venne fuori che era proprio mio. A quel punto mi offrii di fare l'esame del Dna anche per il figlio di Gabriella, Lorenzo, ma lei non volle, ti devi fidare e basta. Fu Lorenzo, quando aveva 14 anni, a voler sapere chi fosse il padre. Feci il test: era mio pure lui. L'ho fatto studiare, si è laureato. Davide invece fa l'attore, mi ha anche reso nonno. Il mio primo nipotino si chiama Romeo, purtroppo lo vedo poco perché vive a Roma.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Io sono entrato a undici anni in seminario, nel 1947 nel dopoguerra, perché avevano visto a casa che io volevo studiare, in quel epoca, nelle famiglie contadine quando un figlio voleva studiare, i genitori dicevano questo ragazzo deve fare il prete o l'avvocato. In seminario facevamo le recite sacre e dato che interpretavo ruoli drammatici, il rettore si ar
rabbia
va e perché la gente rideva quando dicevo le battute e quindi ho capito che la mia vocazione non era quella di fare il prete, ma quella di far ridere la gente.
[Nel 2011]
Lino Banfi
Frasi di Lino Banfi
Quando era un giovane studente di Zen, Yamaoka Tesshu andava sempre a trovare tutti i maestri. Andò a far visita a Dokuon di Shokoku.
Volendo mostrare la sua preparazione, disse:
La mente, Buddha e gli esseri senzienti, in fondo, non esistono. La vera natura dei fenomeni è il vuoto. Non c'è nessuna realizzazione, nessuna illusione, nessun saggio, nessuna mediocrità. Non c'è nessuno che dia, e niente che si riceva
.
Dokuon, che stava fumando in silenzio, non fece commenti. Tutto ad un tratto colpì Yamaoka con la sua pipa di bambù. Questo fece ar
rabbia
re moltissimo il giovane.
Se niente esiste
- domandò Dokuon -
da dove viene questa tua collera?
Da:
Il maestro zen, la collera e la pipa di bambù
Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di
rabbia
, odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo. L'altro è buono e vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede. I due lupi lottano dentro di noi. Sai quale vince alle fine? Quello a cui tu dai da mangiare.
Anonimo
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Una vecchia leggenda Cherokee racconta che un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo portò nella foresta e lo fece sedere ai piedi di un grande albero e gli spiegò:
-
Figlio mio, nella mente e nel cuore di ogni essere umano si combatte una lotta incessante. Anche se io sono vecchio capo, guida della nostra gente, che mi considera saggio, quella lotta avviene anche dentro di me. Se non ne conosci l'esistenza, ti spaventerai e non saprai mai quale direzione prendere. Magari, qualche volta nella vita vincerai, ma poi, senza capire perché, all'improvviso ti ritroverai perso, confuso e in preda alla paura, e rischierai di perdere tutto quello che hai faticato tanto a conquistare.
Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che erano sbagliate. Se non capisci le forze del bene e del male, la vita individuale e quella collettiva, il vero sé e il falso sé, vivrai sempre in grande tumulto.
È come se ci fossero due grandi lupi che vivono dentro di ognuno: uno bianco, l'altro nero
.
Il lupo bianco è buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con tutto ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua famiglia. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.
Ma c'è anche un lupo nero che vive in ognuno, ed è molto diverso. È rumoroso, ar
rabbia
to, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di
rabbia
. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità,
rabbia
e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è
rabbia
impotente, figlio mio, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.
A volte è difficile vivere con questi due lupi dentro di sé, perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima.
Il ragazzo chiese ansiosamente:
-
Quale dei due lupi vince, nonno?
Con voce ferma, il capo rispose:
-
Tutti e due, figlio mio. Se scelgo di nutrire solo il lupo bianco, quello nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento di squilibrio, o in cui sono troppo impegnato e non riesco ad avere il controllo di tutte le responsabilità. Il lupo nero allora attaccherà il lupo bianco. Sarà sempre ar
rabbia
to e in lotta per ottenere l'attenzione che pretende. Ma se gli presto un po' di attenzione perché capisco la sua natura, se ne riconosco la potente forza e gli faccio sapere che lo rispetto per il suo carattere, e gli chiederò aiuto se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, lui sarà felice. Anche il lupo bianco sarà felice. Così entrambi vincono. E tutti noi vinciamo.
Confuso, il ragazzo chiese:
-
Non capisco, nonno, come possono vincere entrambi?
Il capo indiano continuò:
-
Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui posso aver bisogno in certe circostanze. È temerario, determinato e non cede mai. È intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
Il capo Cherokee tirò fuori due pezzi di carne dalla sacca e li gettò a terra: uno a sinistra e uno a destra. Li indicò, poi disse:
-
Qui alla mia sinistra c'è il cibo per il lupo bianco, e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno dei due nel modo che mi è necessario. E dal momento che non ci sarà guerra tra i due, potrò ascoltare la voce della mia coscienza più profonda, scegliendo quale dei due potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza.
Se capisci che ci sono due grandi forze dentro di te e le consideri con uguale rispetto, saranno entrambi vincenti e convivranno in pace. La pace, figlio mio, è la missione dei Cherokee, il fine ultimo della vita. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente.
Da:
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Esistono due tipi di
rabbia
. Quella innescata dalla mente. A volte mi sono ar
rabbia
to con i miei giocatori per il loro atteggiamento sbagliato. In tali situazione può esser buono per l'atmosfera generale parlare chiaro e duro. L'altra forma di
rabbia
viene dal cuore, dai sentimenti. Per questa
rabbia
non si può fare niente: non posso controllarla.
Carlo Ancelotti
Frasi di Carlo Ancelotti
Volevo sentire la mia
rabbia
, i miei sentimenti negativi, volevo esprimerli. La
rabbia
è catartica, proattiva, ti tira fuori delle cose e delle energie. Invece la depressione non muove proprio un bel niente. Però da sola la
rabbia
non aiuta a guarire. Nemmeno quando viene espressa attraverso l'arte. Si guarisce solo attraverso le relazioni.
Alanis Morissette
Frasi di Alanis Morissette
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