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Aforismi Lontano - parte 6
Frasi trovate
:
918
Quando non si ha niente da fare, i pensieri vagano sempre più
lontano
. E quando si sono allontanati troppo, poi non si riesce più a seguirli.
Haruki Murakami
Cit. da
L'uccello che girava le viti del mondo
Frasi di Haruki Murakami
Ti vedrò nel rosso cielo | di un tramonto che si spegne | ricorderò di possedere | questo amore grande più del mare | coi suoi profondi abissi da esplorare.
Nek
Cit. da
Quando sarò
lontano
Frasi di Nek
Quando con l'indice | i tuoi capelli tolgo via | c'è poesia.
Nek
Cit. da
Quando sarò
lontano
Frasi di Nek
Io sto a pezzi senza di te | non so a chi parlare | ho tante amiche però | gli dico sempre no.
Nek
Cit. da
Quando sarò
lontano
Frasi di Nek
Quando sarò
lontano
| guarda il cielo e pensa che | è il cielo che guardo anch'io | racchiudilo dentro di te | prima di addormentarmi | prima di averti mandato un bacio | io ti respirerò nell'aria | in questa notte chiara e troppo calda.
Nek
Cit. da
Quando sarò
lontano
Frasi di Nek
Il calore umano | come un autotreno | che il suo carico d'amore disperde in città | il calore umano | viene da
lontano
| con gli occhi grandi di un bambino | nato in Africa va | calore umano | calore sano | quando abbiamo un solo ombrello noi due | forte forte uniamo | le mie spalle e le tue.
Nek
Cit. da
Calore umano
Frasi di Nek
Se il pilota vola abbastanza a lungo e abbastanza
lontano
, viene il giorno in cui la differenza fra il credere e il non credere coincide con la differenza che passa fra il risolvere e il non risolvere un problema.
Richard Bach
Cit. da
Biplano
Frasi di Richard Bach
Più alto vola il gabbiano, e più vede
lontano
.
Richard Bach
Cit. da
Il gabbiano Jonathan Livingston
Frasi di Richard Bach
Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici?
Richard Bach
Cit. da
Nessun luogo è
lontano
Frasi di Richard Bach
Da naturale inclinazione guidato, mi diedi ne' miei primi anni allo studio dell'Architettura: e perchè sempre fui di opinione che gli Antichi Romani come in molt'altre cose, così nel fabbricar bene abbiano di gran lunga avanzato tutti quelli che dopo loro sono stati, mi proposi per maestro, e guida Vitruvio: il quale è solo antico Scrittore di quest'arte: e mi misi alla investigazione delle reliquie degli antichi edificj, le quali malgrado del tempo, e della crudeltà de' Barbari ne sono rimase: e ritrovandole di molto maggiore osservazione degne, che io non mi aveva prima pensato; cominciai a misurare minutissimamente con somma diligenza ciascuna parte loro: delle quali tanto divenni sollecito investigatore, non vi sapendo conoscer cosa che con ragione e con bella proporzione non fósse fatta, che poi non una ma più e più volte mi son trasferito in diverse parti d'Italia e fuori per potere intieramente da quelle, quale fosse il tutto comprendere ed in disegno ridurlo. Laonde veggendo quanto questo comune uso di fabbricare sia
lontano
dalle osservationi da me fatte ne i detti edificj, e lette in Vitruvio in Leon Battista Alberti e in altri eccellenti Scrittori che dopo Vitruvio sono stati, e da quelle anco, che di nuovo da me sono state praticate con molta sodisfazione e laude di quelli che si sono serviti dell'opera mia; mi è parso cosa degna di uomo, il quale non solo a se stesso deve esser nato ma ad utilità anco degli altri, il dare in luce i disegni di quegli edificj, che in tanto tempo, e con tanti miei pericoli ho raccolti, e ponere brevemente ciò che in essi m'è parso più degno di considerazione, ed oltre a ciò quelle regole che nel fabbricare ho osservate, e osservo: affinchè coloro, i quali leggeranno questi miei libri possano servirsi di quel tanto di buono che vi sarà, ed in quelle cose supplire nelle quali (come che molte forse ve ne saranno) io averò mancato: onde cosi a poco a poco s'impari a lasciar da parte gli strani abusi, le barbare invenzioni, e le superflue spese, e (quello che più importa) a schivare le varie, e continove rovine, che in molte fabbriche si sono vedute.
[Dal "Proemio ai lettori"]
Andrea Palladio
Cit. da
I quattro libri dell'architettura
Frasi di Andrea Palladio
Ero una regina e mi hanno tolto la corona, una moglie e hanno ucciso mio marito, una madre e hanno portato i miei bambini
lontano
da me, mi è rimasto solo il mio sangue. Prendetelo. Ma non fatemi soffrire a lungo.
Maria Antonietta
Dal film:
Marie Antoinette
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi si somiglia si piglia, ma gli opposti si attraggono.
Chi fa da se fa per tre, ma l'unione fa la forza
Quando si chiude una porta, si apre un portone, ma non cambiare mai la strada vecchia per quella nuova.
Chi tardi arriva male alloggia, ma chi va piano va sano e va
lontano
.
Ma quindi, c'amma fa?
Anonimo
Beato colui che,
lontano
dalle cure cittadine, | come gli uomini dell'età più antica, | ara i campi paterni con buoi che gli appartengono.
[Beatus ille, qui procul negotiis, | ut prisca gens mortalium, | paterna rura bubus exercet suis]
|
[Beatus ille, qui procul negotiis, | ut prisca gens mortalium, | paterna rura bubus exercet suis]
|
[Beatus ille, qui procul negotiis, | ut prisca gens mortalium, | paterna rura bubus exercet suis]
Orazio
Cit. da
Epodi
Frasi di Orazio
Trattenni il cavallo, tesi l'orecchio. Udii veramente parlare sul mio capo, voci umane passar nell'aria nera, alte sulla mia testa. "Wer da?" gridai "chi va là?" (...) Le voci passavano alte sulla mia testa, erano proprio parole umane, parole tedesche, russe, ebraiche. Le voci erano forti, che si parlavan tra loro, ma un po' stridule: talvolta dure, talvolta fredde e fragili come il vento, e spesso si rompevano in fondo alle parole con quel tintinnio del vetro che urta in una pietra. Allora gridai di nuovo: "Wer da? chi va là?". "Chi sei? che vuoi? chi è? chi è?" risposero alcune voci, correndo alte sulla mia testa. (...) "Sono un uomo, sono un cristiano" dissi. Un riso stridulo corse nel cielo nero, si perdé
lontano
nella notte. E una voce, più delle altre forte, gridò: "Ah, sei un cristiano, tu?". Io risposi: "Sì, sono un cristiano". Una risata di scherno accolse le mie parole, e alto correndo sulla mia testa si allontanò, andò a spegnersi a poco a poco laggiù nella notte. "E non ti vergogni d'esser cristiano?" gridò la voce.(...) Un grido di orrore mi si ruppe nella gola. Erano uomini crocifissi. Erano uomini inchiodati ai tronchi degli alberi, le braccia aperte in croce, i piedi congiunti, fissati al tronco da lunghi chiodi, o da fili di ferro attorti intorno alle caviglie.
Curzio Malaparte
Cit. da
La pelle
Frasi di Curzio Malaparte
Sam
[al telefono con Lucy dalla centrale di polizia]
: Ciao. In... in questi momenti, Lucy, è Annie il capo.
Poliziotto
[all'assistente sociale]
: In diciannove anni è la prima volta che credo a uno che dice che non sapeva che era una puttana.
Assistente sociale
: E ti sembra una cosa positiva?
Sam
:
[al telefono]
Ti sei lavata i denti? ... Dalla voce però non mi sembrano tanto lavati.
[Sam ride per la confessione di Lucy e riferisce ai poliziotti che "si era dimenticata di lavarsi i denti"]
Poliziotto
: Rilasciamolo. Dice che non ha mai dormito
lontano
da sua figlia.
Dal film:
Mi chiamo Sam
Scheda film e trama
Frasi del film
Cooper
: Non siete preparati per questo. Voi cervelloni avete le capacità di sopravvivenza di un boy scout.
Amelia Brand
: Siamo arrivati fin qui usando il cervello, più
lontano
di chiunque nella storia.
Cooper
: Be', non è abbastanza
lontano
! E ora siamo prigionieri qui, finché non ci sarà più nessuno sulla Terra da salvare!
Amelia Brand
: Sto contando ogni minuto come te, Cooper....
Cooper
: C'è qualche possibilità... Non so, qualche modo brillante, magari, di saltare giù per un buco nero per riguadagnare gli anni? Non scuotere la testa, dimmi!
Amelia Brand
: Il tempo è relativo, ok? E può allungarsi e restringersi, ma non può scorrere all'indietro, non può farlo, no! La sola cosa che può muoversi tra le dimensioni come il tempo è la gravità.
Cooper
: Ok. Sì, ma gli esseri che ci hanno portato qui, loro comunicano tramite la gravità, giusto?
Amelia Brand
: Sì.
Cooper
: E se ci parlassero dal futuro?
Amelia Brand
: Può darsi.
Cooper
: Ok. Se loro possono...
Amelia Brand
: Loro? Sono esseri di cinque dimensioni, ok? Per loro il tempo può essere un'altra dimensione fisica. Per loro il passato potrebbe essere un canyon in cui possono entrare e il futuro una montagna da scalare. Ma per noi non lo sono, ok?
Dal film:
Interstellar
Scheda film e trama
Frasi del film
E questo era giusto. Ed era stato il Fato che aveva portato Edward a capirlo proprio mentre elaborava il suo Piano. Ed era giusto che fosse stato il Fato e la città sarebbe stata Salvata dal suo ignobile presente tramite quel glorioso passato. Egli aveva il mezzo e aveva il fine. E così via... i pensieri di Edward spesso scorrevano in quel modo.
Sì, riusciva a pensare in corsivo. Certe persone del genere devono essere tenute d'occhio.
Preferibilmente da
lontano
.
Terry Pratchett
Cit. da
Uomini d'arme
Frasi di Terry Pratchett
Anche povera come l'uccello
|
che, fuor del nido, nulla possiede,
|
sempre la mamma ha cuore da dare
|
ché suo figlio non abbia a penare.
|
Sempre la mamma è il fiore odoroso
|
che tutto intorno riempie di sé,
|
anche se sta
lontano
da te
|
col suo pensiero ti vive accanto.
|
Splende il suo cuore come una stella,
|
vive il suo amore come una fonte:
|
alla sua acqua riprendi lena,
|
alla sua luce rischiari la fronte.
|
Tu ti nascondi, ma lei ti vede;
|
tu non le parli, ma lei t'intende;
|
sulla tua soglia sempre si siede;
|
pena le dai e letizia ti rende.
|
Come albero che goccia nel sole
|
rivestito di subito incanto,
|
se tu le dici dolci parole
|
diventa luce pure il suo pianto.
Edmondo De Amicis
Frasi di Edmondo De Amicis
Mi ricordai di come eravamo tutti venuti da Gatsby col sospetto della sua corruzione mentre lui stava in mezzo a noi nascondendo un sogno incorruttibile. La luna si levò più alta e mentre me ne stavo lì a rimuginare sul mondo vecchio e sconosciuto, pensai alla meraviglia di Gatsby quando per la prima volta aveva scorto la luce verde in fondo al pontile di Daisy. Era venuto da così
lontano
e il suo sogno deve essergli sembrato così vicino da non credere di non poterlo afferrare. Ma non sapeva di averlo già alle spalle. Gatsby credeva nella luce verde, nel futuro orgastico che anno dopo anno si ritira davanti a noi. Ieri c'è sfuggito, ma non importa: domani correremo più forte, allungheremo di più le braccia ... e un bel mattino... Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.
Nick Carraway
Dal film:
Il grande Gatsby
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi dispiace ragazzi. Non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo per ricucirmi. È finita. Mi metteranno nel negozio di pompe funebri di Fernandez sulla 109esima Strada. Ho sempre saputo che prima o poi sarei finito lì, però molto più tardi di quanto pensava un sacco di gente. L'ultimo... dei Mohiricani. Be', forse non proprio l'ultimo. Gail sarà una brava mamma, di un nuovo e migliore Carlito Brigante. Spero che li userà per andarsene, quei soldi: in questa città non c'è posto per una che ha il cuore grande come il suo. Mi dispiace, amore, ho fatto quello che potevo, davvero.. Non ti posso portare con me in questo viaggio... Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo. Il sole se ne va. Dove andiamo per colazione? Non troppo
lontano
. Che nottata... Sono stanco, amore. Stanco...
Carlito Brigante
Dal film:
Carlito's Way
Scheda film e trama
Frasi del film
Venerdì 15: siamo salpati con la marea del mattino. Mister Boerhaave mi ha fatto cambiare cabina, sono in quarantena,
lontano
dagli altri passeggeri e dall'equipaggio. Invano Henry ha argomentato che il "Verme Polinesiano" non è contagioso. Ha poca importanza. Adesso voglio solo tornare a casa e sgravarmi di questa responsabilità.
Adam Ewing
Dal film:
Cloud Atlas
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi dicevano Pablo perché suonavo la chitarra. La notte che Amelio si ruppe la schiena sulla strada di Avigliana, ero andato con tre o quattro a una merenda in collina - mica
lontano
, si vedeva il ponte - e avevamo bevuto e scherzato sotto la luna di settembre, finché per via del fresco ci toccò cantare al chiuso. Allora le ragazze si erano messe a ballare. Io suonavo - Pablo qui, Pablo là - ma non ero contento, mi è sempre piaciuto suonare con qualcuno che capisca, invece quelli non volevano che gridare più forte. Toccai ancora la chitarra andando a casa e qualcuno cantava. La nebbia mi bagnava la mano. Ero stufo di quella vita.
Cesare Pavese
Cit. da
Il compagno
‐ Incipit
Frasi di Cesare Pavese
La Nube. Ho paura. Ho veduto le cime dei monti. Ma non per me, Issione. Io non posso patire. Ho paura per voi che non siete che uomini. Questi monti che un tempo correvate da padroni, queste creature nostre e tue generate in libertà, ora tremano a un cenno. Siamo tutti asserviti a una mano più forte. I figli dell'acqua e del vento, i Centauri, si nascondono in fondo alle forre. Sanno di essere mostri.
[...]
La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene. Lo sai questo?
[...]
Per te la morte è una cosa che accade, come il giorno e la notte. Tu sei uno di noi, Issione. Tu sei tutto nel gesto che fai. Ma per loro, gli immortali, i tuoi gesti hanno un senso che si prolunga. Essi tastano tutto da
lontano
con gli occhi, le narici, le labbra. Sono immortali e non san vivere da soli.
[La nube]
Cesare Pavese
Cit. da
Dialoghi con Leucò
Frasi di Cesare Pavese
Io sorgo oggi
|
grazie a una forza possente, l'invocazione della Trinità,
|
alla fede nell'Essere Uno e Trino
|
alla confessione dell'unità
|
del Creatore del Creato.
|
|
Io sorgo oggi
|
grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo,
|
alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura,
|
alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa,
|
alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale.
|
|
Io sorgo oggi
|
grazie alla forza dell'amore dei cherubini,
|
in obbedienza agli angeli,
|
al servizio degli arcangeli,
|
nella speranza della resurrezione e della ricompensa,
|
nelle preghiere dei patriarchi,
|
nelle predizioni dei profeti,
|
nelle predicazioni degli apostoli,
|
nella fede dei confessori,
|
nell'innocenza delle vergini,
|
nelle imprese dei giusti.
|
|
Io sorgo oggi
|
grazie alla forza del cielo,
|
luce del sole,
|
fulgore della luna,
|
splendore del fuoco,
|
velocità del lampo,
|
rapidità del vento,
|
profondità del mare,
|
stabilità della terra,
|
saldezza della roccia.
|
|
Io sorgo oggi
|
grazie alla forza del Signore che mi guida,
|
il potere di Dio per sollevarmi,
|
la saggezza di Dio per guidarmi,
|
l'occhio di Dio per guardare davanti a me,
|
l'orecchio di Dio per udirmi,
|
la parola di Dio per parlarmi,
|
la mano di Dio per difendermi,
|
la via di Dio da seguire,
|
lo scudo di Dio a proteggermi,
|
l'esercito di Dio a salvarmi
|
dai tranelli dei diavoli,
|
dalle tentazioni del vizio,
|
da chi mi vuole male,
|
vicino e
lontano
,
|
solo e nella moltitudine.
|
|
Io invoco oggi tutte queste forze tra me e questi mali,
|
contro ogni potere che si opponga al mio corpo e alla mia anima,
|
contro le stregonerie dei falsi profeti,
|
contro le leggi nere degli dèi pagani,
|
contro le leggi false degli eretici,
|
contro la pratica dell'idolatria,
|
contro i sortilegi di streghe e fabbri e maghi,
|
contro ogni conoscenza che corrompe il corpo e l'anima dell'uomo.
|
|
Cristo fammi oggi da scudo
|
contro il veleno, contro il fuoco,
|
contro l'annegamento, contro le ferite,
|
che io possa avere abbondanza di ricompense.
|
Cristo con me, Cristo davanti a me, Cristo dietro di me,
|
Cristo alla mia destra, Cristo alla mia sinistra,
|
Cristo quando mi corico, Cristo quando mi siedo, Cristo quando mi alzo,
|
Cristo in ogni cuore che mi pensa,
|
Cristo in ogni bocca che mi parla,
|
Cristo in ogni occhio che mi guarda,
|
Cristo in ogni orecchio che mi ascolta.
|
|
Io sorgo oggi
|
grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo,
|
alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura,
|
alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa,
|
alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale.
San Patrizio
Titolo della poesia:
Il grido del daino
Frasi di San Patrizio
I capi del comunismo affermano che la loro ideologia viene da
lontano
e andrà
lontano
. Non è vero. Il comunismo viene da pochi decenni di storia e va avanti strisciando e speculando tra le innumerevoli miserie della terra. Dove è al potere ne lenisce qualcuna e ne fa nascere altre, ma di questo fallimento riesce a imporre che solo pochi ne parlino. Anche i serpi strisciano rapidamente, si ambientano alle asprezze del terreno, le superano ed attaccano per difendere le loro zone di influenza, ma non vanno lontani.
Don Milani
Frasi di Don Milani
Le pistolettate si sentono da
lontano
e non mi sembra questo il momento di fare tanto rumore!
Dottor Will
Dal film:
Dio perdona. Io no!
Scheda film e trama
Frasi del film
Il giorno del Big Bang non è
lontano
. Il denaro, nella sua estrema essenza, è futuro, rappresentazione del futuro, scommessa sul futuro, rilancio inesausto sul futuro, simulazione del futuro ad uso del presente. Se il futuro non è eterno ma ha una sua finitudine, noi, alla velocità cui stiamo andando proprio grazie al denaro, lo stiamo vertignosamente accorciando. Stiamo correndo a rotta di collo verso la nostra morte come specie. Se il futuro è infinito ed illimitato, lo abbiamo ipotecato fino a regioni temporali così sideralmente lontane da renderlo di fatto inesistente. L'impressione infatti è che, per quanto veloci si vada, anzi propri in ragione di ciò, questo futuro orgiastico arretri costantemente davanti a noi. O forse, in un moto circolare, niciano, einsteniano, proprio del denaro, ci sta arrivando alle spalle gravido dell'immenso debito di cui lo abbiamo caricato. Se infine, come noi pensiamo, il futuro è un tempo inesistente, un parto della nostra mente, come lo è il denaro, allora abbiamo puntato la nostra esistenza su qualcosa che non c'è, sul niente, sul Nulla. In qualunque caso questo futuro, reale o immaginario che sia, dilatato a dimensioni mostruose e oniriche dalla nostra fantasia e dalla nostra follia, un giorno ci ricadrà addosso come drammatico presente. Quel giorno il denaro non ci sarà più. Perché non avremo più futuro, nemmeno da immaginare. Ce lo saremo divorato.
[da Il denaro, sterco del demonio, Marsilio, 1998]
Massimo Fini
Frasi di Massimo Fini
Mimì
: Che bella serata amore! Vorrei che durasse in eterno!
Oscar
: Eterno è un sacco di tempo. Non riesco a pensare così
lontano
. Non ci sono mai riuscito
Dal film:
Luna di fiele
Scheda film e trama
Frasi del film
Non dimenticherò mai il rapimento di quel primo risveglio: mi sentivo come Adamo con in bocca il sapore della mela appena morsa, avevo davanti a me tutta la bellezza del mondo incarnata in un corpo di donna. In quel momento ho capito, con assoluta certezza, che era la donna che avevo sempre cercato. Restammo chiusi nel mio appartamento per tre giorni interi, eravamo inseparabili di giorno e insaziabili di notte... vivevamo d'amore e di croissant stantii. Lei lasciò il lavoro, non sopportavo di starle
lontano
... avevo assaporato una goccia di paradiso, per ritrovarmi poi su un marciapiede di Route de Sèvres... i cancelli del paradiso si erano aperti ma solo per essermi sbattuti in faccia.
Oscar
Dal film:
Luna di fiele
Scheda film e trama
Frasi del film
Sembra strano, sembra essere umano | A volte le persone non sanno dirsi "ti amo" | Il massimo che sanno fare è stringerti la mano | Andarsene e girarsi solo quando sei
lontano
.
Nesli
Cit. da
Con me non ci parli mai
Frasi di Nesli
Esco, faccio due passi per star
lontano
da me stesso.
Nesli
Cit. da
Quello che non sei
Frasi di Nesli
Camminando gli uomini quasi sempre per le vie battute da altri, e procedendo nelle azioni loro con le imitazioni, né si potendo le vie di altri al tutto tenere, né alla virtù di quelli che tu imiti aggiugnere, debbe uno uomo prudente intrare sempre per vie battute da uomini grandi, e quelli che sono stati eccellentissimi imitare; acciò che, se la sua virtù non vi arriva, almeno ne renda qualche odore: e fare come gli arcieri prudenti, a' quali parendo el loco dove disegnano ferire troppo
lontano
e conoscendo fino a quanto va la virtù del loro arco, pongono la mira assai più alta che il loco destinato, non per aggiugnere con la loro freccia a tanta altezza, ma per poter con l'aiuto di sì alta mira pervenire al disegno loro.
Niccolò Machiavelli
Cit. da
Il Principe
Frasi di Niccolò Machiavelli
Andrea
: E se fosse davvero troppo tardi?
Bart
: Tu che dici?
Andrea
: Non lo so. Spegniamo tutto e andiamocene
lontano
da qui.
Bart
: Per andare dove?
Butch Cassidy (dal televisore)
: È l'Australia.
Andrea
: Australia.
Bart
: Australia?
Andrea
: Sì, Australia.
Bart
: L'Australia non è meglio di qui, Butch.
Andrea
: L'Australia, Sundance. Un'infinità di posti dove nascondersi. Un buon clima, un buon mare... pensaci.
Bart
: Va bene, ci penso.
Andrea
: Ok.
Bart
: Ok. E adesso? Box doccia?
Andrea
: No. Adesso proviamo a sistemare le cose.
[Fermo immagine dei due che si alzano dal divano]
Dal film:
Santa Maradona
Scheda film e trama
Frasi del film
La traballante Ford correva lungo la strada sollevando pennacchi di polvere gialla svettanti per un'ora prima di tornare a posarsi e non muoversi più in quella particolare atmosfera sospesa che ottunde il mondo a metà luglio.
Lontano
, in attesa, il lago: una fredda gemma azzurra incastonata in un mare d'erba d'un verde acceso. Ma esso era ancora molto
lontano
e Neva e Doug sobbalzavano in quel barile di lamiere infuocate, con il termos della limonata che rotolava sul sedile posteriore sciacquettando e i sandwich di prosciutto alle spezie che fermentavano sulle ginocchia di Doug. Zia e nipote boccheggiavano nell'aria rovente e ancor più si scaldavano nella discussione.
Ray Bradbury
Cit. da
L'uomo che bruciava ‐ Incipit
Frasi di Ray Bradbury
[Leggendo le istruzioni di montaggio del fucile, allontana Jack]
Tenere
lontano
dalla portata dei bambini.
Al
Dal film:
Tre uomini e una gamba
Scheda film e trama
Frasi del film
L'astrologia, secondo me, è una grande signora, molto bella e venuta così da
lontano
che non posso fare a meno di sottomettermi al suo fascino.
[da Astrologie moderne n. 12, 1954]
André Breton
Frasi di André Breton
Abbracciami, figliolo. Ho bisogno del tuo calore per tenere
lontano
il freddo della morte.
Padre di Joe
Dal film:
E Johnny prese il fucile
Scheda film e trama
Frasi del film
Nessuno può andare tanto
lontano
finché c'è qualcuno che lo ricorda.
Fantasma Kyle Le Blanc
Dal film:
In Hell
Scheda film e trama
Frasi del film
[Valentine che si finge non vedente e senza gambe viene fermato da 2 poliziotti]
Billy Ray
: Chi è, chi è, che volete?
Primo Poliziotto
: Polizia... Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri, ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72, è stata un'esperienza terribile.
Secondo Poliziotto
: Sei stato in Vietnam? Anche noi, Dove?
Billy Ray
: Oh, io stavo a San Ben, Din don, Don din, sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
Secondo Poliziotto
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Eh, stavo con i berretti verdi, eh, squadre di unità speciali, comando tattico aerotrasportato specialistico, poi, poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'agente arancio
[che in realtà era il nome in codice di un defogliante chimico impiegato in quella guerra]
, io mi chiamavo in codice così: agente speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
Primo Poliziotto
: Aerotrasportato eh?
[i poliziotti lo sollevano dal carrellino e vedono che Valentine ha le gambe]
Billy Ray
: Io ci vedo!
[Urlando e mostrando il massimo stupore]
Io ci vedo e ho anche... Ho anche le gambe, io, oddio, guardate ho due gambe, riesco a camminare! Oh Gesù! Miracolo! Gesù, oh grazie, grazie, che bello! Non ci posso credere, grazie, non ci posso credere, non ci posso credere, io...
[allontanandosi lentamente dai due poliziotti]
... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: non è troppo? Io non ci posso credere, due angeli, come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar Rosso e adesso ha fatto questo a me! Oddio come sono felice, guardatemi: non è troppo? Troppo, che giornata stupenda! Io non so come ringraziarvi, non so come ringraziarvi, sono ridiventato normale, guardate cammino! Io cammino, si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro!
[
Lontano
dai poliziotti, cambiando tono]
Sono guarito, Dio vi benedica, siete stati stupendi tutti e due, tutti e due.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Qual masso che dal vertice
|
di lunga erta montana,
|
abbandonato all'impeto
|
di rumorosa frana,
|
per lo scheggiato calle
|
precipitando a valle,
|
barre sul fondo e sta;
|
|
là dove cadde, immobile
|
giace in sua lenta mole;
|
né, per mutar di secoli,
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fia che riveda il sole
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della sua cima antica,
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se una virtude amica
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in alto nol trarrà:
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tal si giaceva il misero
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figliol del fallo primo,
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dal dì che un'ineffabile
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ira promessa all'imo
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d'ogni malor gravollo,
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donde il superbo collo
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più non potea levar.
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|
Qual mai tra i nati all'odio,
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quale era mai persona
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che al Santo inaccessibile
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potesse dir: perdona?
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far novo patto eterno?
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al vincitore inferno
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la preda sua strappar?
|
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Ecco ci è nato un Pargolo,
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ci fu largito un Figlio:
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le avverse forze tremano
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al mover del suo ciglio:
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all' uom la mano Ei porge,
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che sì ravviva, e sorge
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oltre l'antico onor.
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Dalle magioni eteree
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sgorga una fonte, e scende,
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e nel borron de' triboli
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vivida si distende:
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stillano mele i tronchi
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dove copriano i bronchi,
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ivi germoglia il fior.
|
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O Figlio, o Tu cui genera
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l'Eterno, eterno seco;
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qual ti può dir de' secoli:
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Tu cominciasti meco?
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Tu sei: del vasto empiro
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non ti comprende il giro:
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la tua parola il fe'.
|
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E Tu degnasti assumere
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questa creata argilla?
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qual merto suo, qual grazia
|
a tanto onor sortilla
|
se in suo consiglio ascoso
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vince il perdon, pietoso
|
immensamente Egli è.
|
|
Oggi Egli è nato: ad Efrata,
|
vaticinato ostello,
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ascese un'alma Vergine,
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la gloria d'lsraello,
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grave di tal portato
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da cui promise è nato,
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donde era atteso usci.
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|
La mira Madre in poveri
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panni il Figliol compose,
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e nell'umil presepio
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soavemente il pose;
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e l'adorò: beata!
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innazi al Dio prostrata,
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che il puro sen le aprì.
|
|
L'Angel del cielo, agli uomini
|
nunzio di tanta sorte,
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non de' potenti volgesi
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alle vegliate porte;
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ma tra i pastor devoti,
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al duro mondo ignoti,
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subito in luce appar.
|
|
E intorno a lui per l'ampia
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notte calati a stuolo,
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mille celesti strinsero
|
il fiammeggiante volo;
|
e accesi in dolce zelo,
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come si canta in cielo
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A Dio gloria cantar.
|
|
L'allegro inno seguirono,
|
tornando al firmamento:
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tra le varcare nuvole
|
al
lontano
ssi, e lento
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il suon sacrato ascese,
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fin che più nulla intese
|
la compagnia fedel.
|
|
Senza indugiar, cercarono
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l'albergo poveretto
|
que' fortunati, e videro,
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siccome a lor fu detto
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videro in panni avvolto,
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in un presepe accolto,
|
vagire il Re del Ciel.
|
|
Dormi, o Fanciul; non piangere;
|
dormi, o Fanciul celeste:
|
sovra il tuo capo stridere
|
non osin le tempeste,
|
use sull'empia terra,
|
come cavalli in guerra,
|
correr davanti a Te.
|
|
Dormi, o Celeste: i popoli
|
chi nato sia non sanno;
|
ma il dì verrà che nobile
|
retaggio tuo saranno;
|
che in quell'umil riposo,
|
che nella polve ascoso,
|
conosceranno il Re.
Alessandro Manzoni
Titolo della poesia:
Il Natale
Frasi di Alessandro Manzoni
Vanni Maceria
: Su di noi | l'amore è una favola...
Giovanni
: Sì, però...
Vanni Maceria
: Su di noi | se tu vuoi volare | ti porto
lontano
| nei campi di grano | a fare l'amore con me.
Giovanni
: Ho capito, però sono anche...
Vanni Maceria
: Tu dimmi ti amo | e vieni nel grano | nel prato più bello che c'è... Pupo! Pupone! La più grande rocchestar italiana di tutti i tempi! L'eroe di Ponticino, deh!
Giovanni
: Si ho capito, ma son tre ore e mezza che la stiamo aspettando!
Vanni Maceria
: Oh scusate eh, bimbi... è alta stagione esagerata! È già un miracolo che sia arrivato qui io!
Giacomo
: Botta di culo, eh?
Dal film:
Tu la conosci Claudia?
Scheda film e trama
Frasi del film
E poi c'è Giacomino. Giacomo è facile: Avete presente il luogo comune trito e ritrito dell'uomo che ha superato i 40 anni, e comincia a sentire
lontano
lontano
l'odorino della morte? E allora si mette lì a fare un bilancio della sua vita di quello che ha, quello che non ha, di quello che ha fatto, di quello che non ha fatto, e di quello che gli resta da fare? ecco, quel luogo comune lì... solo un po' più basso... è Giacomo. Ecco, adesso sta facendo una scommessa con se stesso. Ed è davvero convinto che se farà canestro, la sua vita cambierà. Vabbe'... sarà per un'altra volta! E per finire... eccomi qua. Questa sono io. Parlare di me mi ha sempre imbarazzata, divento tutta rossa, mi sudano le ascelle. È uno dei miei problemi, ma... ci sto lavorando. Dietro quella porta che sta per aprirsi, c'è il finale di questa storia. Facciamo così, decidete voi: restiamo qui altri dieci secondi aspettando che si apra, oppure arriva il buio, vi sorbite tutta la storia e ci rivediamo qui fra un'ora e mezza. Mi spiace, stavolta decido io: Buio!
Claudia
Dal film:
Tu la conosci Claudia?
Scheda film e trama
Frasi del film
Un pastore stava pascolando il suo gregge di pecore, in un pascolo decisamente
lontano
e isolato quando all'improvviso vede avvicinarsi una BMW nuova fiammante che avanza lasciandosi dietro una nuvola di polvere.
Il guidatore, un giovane in un elegante abito di Versace, scarpe Gucci, occhiali Ray Ban e cravatta Yves Saint Laurent rallenta, si sporge dal finestrino dell'auto e dice al pastore:
- "
Se ti dico esattamente quante pecore hai nel tuo gregge, me ne regali una?
"
Il pastore guarda l'uomo, evidentemente uno yuppie, poi si volta verso il suo gregge e risponde con calma:
- "
Certo, perché no?
"
A questo punto lo yuppie posteggia l'auto, tira fuori il suo computer portatile della Dell e lo collega al suo cellulare della AT& T. Si collega a internet, naviga in una pagina della NASA, seleziona un sistema di navigazione satellitare GPS per avere un'esatta posizione di dove si trova e invia questi dati a un altro satellite NASA che scansiona l'area e ne fa una foto in risoluzione ultradefinita.
Apre quindi il programma di foto digitale Adobe Photoshop ed esporta l'immagine inviandola a un laboratorio di Amburgo in Germania che dopo pochi secondi gli spedisce una e-mail sul suo palmare Palm Pilot confermando che l'immagine è stata elaborata e i dati sono stati completamente memorizzati.
Tramite una connessione ODBC accede a un database MySql di ultima generazione e su un foglio di lavoro Excel con centinaia di formule complesse carica tutti i dati tramite e-mail con il suo iPhone.
Dopo pochi minuti riceve una risposta e alla fine stampa una relazione completa di 150 pagine, a colori, sulla sua nuovissima stampante HP LaserJet iper-tecnologica e miniaturizzata, e rivolgendosi al pastore esclama:
- "
Tu possiedi esattamente 1.586 pecore
"
- "
Esatto! Bene, immagino che puoi prenderti la tua pecora a questo punto!
" - dice il pastore e guarda il giovane scegliere un animale che si appresta poi a mettere nel baule dell'auto.
Il pastore quindi aggiunge:
- "
Se indovino che mestiere fai, mi restituisci la pecora?
"
Lo yuppie ci pensa su un attimo e dice:
- "
Okay, perché no?
"
- "
Sei un consulente informatico
" - dice il pastore.
- "
Caspita, è vero!
" - dice il giovane - "
Come ha fatto a indovinare?
"
- "
Beh, non c'è molto da indovinare, mi pare piuttosto evidente!
" - dice il pastore - "
Sei comparso senza che nessuno ti cercasse, vuoi essere pagato per una risposta che io già conosco, a una domanda che nessuno ti ha fatto e non capisci niente del mio lavoro! Ora, per favore, restituiscimi il cane!
"
Da:
Contare tecnologicamente le pecore
La morte non è niente. Sono solamente andato nella stanza accanto. Io sono io, voi siete voi. Quello che eravamo gli uni per gli altri lo siamo sempre. Datemi il nome che mi avete sempre dato. Parlate con me come avete sempre fatto. Non adoperate un tono diverso. Non abbiate un'aria triste e solenne, continuate a ridere di quello che ci faceva ridere insieme. Che il mio nome sia pronunciato come lo è sempre stato, senza enfasi di alcun tipo, e senza traccia d'ombra. La vita significa quello che ha sempre significato. E' quella che è sempre stata, il filo non è tagliato. Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vita? Io vi aspetto, non sono
lontano
, semplicemente dall'altra parte del cammino. Vedete, tutto è bene.
Charles Péguy
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1
Frasi di Charles Péguy
C'è un uomo che vola.
Le braccia allargate, il volto proteso in avanti, le gambe dietro, distese, sembra davvero che stia volando, e invece precipita, cade. Sta cadendo lungo la tromba delle scale di un condominio di Padova. Tre piani, il secchio delle pulizie lassù, sul pianerottolo, perché quell'uomo ci lavora in quello stabile al numero 15 di piazza Insurrezione, il secchio delle pulizie lassù, una scarpa che è saltata via al primo piano e lui che cade, non vola, cade, sempre più veloce, verso il pavimento dell'atrio, e intanto urla in quel condominio silenzioso di prima mattina.
Quindici metri, tre piani, uno dopo l'altro, e poi il tonfo sul pavimento, e l'altra scarpa che vola via,
lontano
.
La moglie lo troverà qualche ora dopo, nel vano dell'ascensore.
Morto.
Carlo Lucarelli
Cit. da
Piazza Fontana ‐ Incipit
Frasi di Carlo Lucarelli
Questa è la storia di un giallo italiano.
Un vero e proprio mistero da romanzo poliziesco, torbido, strano, pieno di incredibili colpi di scena. Uno di quei gialli che partono da quello che sembra un piccolo caso di cronaca nera, destinato a occupare poche righe sui giornali e sparire, invece si allarga a macchia d'olio, coinvolge sempre più persone e arriva sempre più
lontano
, come un sasso gettato nell'acqua,
lontano
e in alto, travolge giornalisti, poliziotti, faccendieri, belle donne e uomini politici, e diventa il primo grande scandalo della Repubblica italiana.
Carlo Lucarelli
Cit. da
Nuovi misteri d'Italia - Wilma Montesi ‐ Incipit
Frasi di Carlo Lucarelli
Elijah Price
: Ho seguito l'uomo con la giacca mimetica. Aveva una pistola argentata, con l'impugnatura nera, infilata nella cinta dei pantaloni. Ti sei ferito sul serio in quell'incidente al college? Perché penso che tu te lo sia inventato. hai preso al volo l'opportunità di mollare il football senza che nessuno ti potesse fare domande, e credo che tu lo abbai fatto, pensa un po', per una donna. Del resto avrebbe un senso. Il football dura, quanto? Dieci anni? Ma l'amore, mhm... no, quello è per sempre. E quella punta di tristezza la mattina, di cui mi hai parlato, credo di sapere da cosa dipende: forse perché non stai compiendo la missione che devi compiere.
David
: Le pistole hanno l'impugnatura nera o argento, avevo una possibilità su due di indovinare.
Elijah Price
: Non è ciò a cui ho assistito.
David
: Basta. Basta giocare con la mia vita Elijah. Mio figlio stava per spararmi ieri sera, per dimostrare che avevi ragione tu.
Elijah Price
: Non ho mai detto che non puoi essere ucciso. Non ho mai detto questo.
David
: Mia moglie ha ragione.
Elijah Price
: Ci sono stati tre spaventosi disastri e tu sei l'unico che ne sia uscito incolume.
David
: Anche io sono stato malato. Da bambino ho passato una settimana in ospedale per riprendermi da una polmonite. Ero quasi annegato. Due ragazzini in piscina per giocare pesante mi hanno spinto e ho inghiottito un po' d'acqua. Non sapevano che potevano uccidermi. non sono gli eroi a morire così, sono le persone normali. Cerca di non farti vedere mai più Elijah. Stai
lontano
dalla mia famiglia.
Mrs. Price
: È uno dei primi disegni che Johann Davis ha realizzato. Vede gli occhi del cattivo? Sono più grandi di quelli degli altri personaggi e insinuano l'idea di una prospettiva obliqua sul modo di vedere il mondo. Hanno un che di anormale.
David
: Non fa paura.
Mrs. Price
: Umh. È quello che ho detto a mio figlio. Però lui sostiene che ne esistano di due generi: c'è il cattivo d'azione, che combatte l'eroe con le sue mani, e poi c'è la vera minaccia, il malvagio e geniale acerrimo nemico che combatte l'eroe con la mente.
Dal film:
Unbreakable - Il predestinato
Scheda film e trama
Frasi del film
[Cat e Hutch sono sdraiati in terra a faccia in giù. Cacopoulos li sta rapinando.]
Cacopoulos
: Corre voce che abbiate ripulito una banca. Si dà il caso che io avessi dei risparmi in quella banca.
Cat
: Risparmiati le amenità.
Cacopoulos
: Oh, non la prendete storta. Voi siete giovani e forti, e io invece... E poi ho altro da fare, devo recuperare molto tempo perduto. Comunque non preoccupatevi, me ne serve solo una piccola parte, quanto basta per tirare un po' avanti.
[vede che nel sacco c'è tantissimo oro]
Però il denaro corrompe l'uomo e lo rende frivolo, così perché restiate forti e puri vi porto via tutto. Un giorno mi ringrazierete!
Hutch
: Senti, prima di andartene c'è un'altra cosa che farei, se fossi in te.
Cacopoulos
: E sarebbe?
Hutch
: Sparami!
Cacopoulos
: Che bell'idea...
Hutch
: Il mondo è troppo piccolo perché tu possa andare abbastanza
lontano
, ti ritroverei un giorno o l'altro!
Cacopoulos
: Senti, piccolo, devi avere il cervello bacato, Cacopoulos non ammazza citrulli così tanto per fare qualcosa.
Hutch
: Dammi una pistola allora!
Cacopoulos
: Oh, no, anche questo non può essere. Mio nonno mi diceva sempre: "Anche se hai solo un piccolo vantaggio, figliolo, bada a non perderlo: nella migliore delle ipotesi verresti considerato scemo". E per quanto mi riguarda mi sono sempre trovato male a non seguire i consigli del nonno. Salve gente!
[Cacopoulos scappa con l'oro e i cavalli. Hutch strofina la faccia in mezzo alla polvere disperato. Cat ricarica la pistola.]
Hutch
: Sparami, sparami, sparami tu! Un contadino, tu vedi un contadino su uno sporco asino e un attimo dopo stai col culo per terra senza avere neanche il tempo di dire "ahi". Ci siamo lasciati giocare come dilettanti! Ah, la fattoria, la rendita in banca! Sparami! Avanti, sparami! Che stai aspettando, sparami! Sparami!
[Cat gli punta la pistola in volto]
Ehi, un momento. Ma che fai, spari? Sei pazzo? Metti via quell'arnese!
Cat
: Tu risparmiati il fiato. Abbiamo ottanta miglia da fare prima di trovare un posto abitato.
Dal film:
I quattro dell'Ave Maria
Scheda film e trama
Frasi del film
I tulipani sono troppo eccitabili, è inverno qui,
|
guarda quanto ogni cosa sia bianca, quieta e innevata.
|
Imparo la pace, mentre si posa quieta a me vicina
|
come la luce su questi muri bianchi, questo letto, queste mani.
|
Non sono nessuno; niente a che fare con le esplosioni.
|
Ho dato il mio nome e i vestiti alle infermiere
|
la mia storia all'anestesista e il mio corpo ai chirurghi.
|
|
Hanno appoggiato la mia testa tra cuscino e bordo del lenzuolo
|
come un occhio fra palpebre bianche che non si chiuderanno.
|
Stupida pupilla, di tutto deve fare incetta.
|
Le infermiere passano e ripassano, non disturbano,
|
passano come i gabbiani verso terra nelle loro cuffie bianche,
|
facendo cose con le mani, uguali l'una all'altra,
|
così che è impossibile dire quante siano.
|
|
Il mio corpo è un sasso per loro, vi si apprestano come l'acqua
|
ai sassi sui quali deve scorrere, levigandoli garbata.
|
Mi danno il torpore con i loro aghi luccicanti, mi danno il sonno.
|
Adesso ho perduto me stessa sono stanca di bagagli -
|
la mia borsa di pelle come un nero portapillole,
|
mio marito e il bambino sorridono nella foto di famiglia;
|
i loro sorrisi mi agganciano la pelle, piccoli ami sorridenti.
|
|
Ho gettato cose in mare, io cargo di trent'anni
|
tenacemente attaccata al mio nome e indirizzo.
|
Hanno strofinato via tutti i miei affetti.
|
Impaurita e denudata sulla plastica verde della barella
|
ho guardato la mia teiera, il comò della biancheria, i miei libri
|
affondare lontani, e l'acqua arrivarmi sopra la testa.
|
Sono una suora adesso, mai stata così pura.
|
|
Non volevo fiori, volevo soltanto
|
sdraiarmi a palme in su completamente vuota.
|
Come si sia liberi, non avete idea quanto liberi -
|
la pace è così grande che abbaglia,
|
non chiede nulla, un'etichetta col nome, qualche bazzecola.
|
Con questa, alla fine, chiudono i morti; li immagino
|
masticarsela come un'ostia da Comunione.
|
|
I tulipani sono troppo rossi in primo luogo, mi feriscono.
|
Anche attraverso la carta da regalo li sentivo respirare
|
piano, attraverso la bianca fasciatura, come un bimbo mostruoso.
|
|
Rossastri parlano alla mia ferita, le rispondono.
|
Sono traditori: sembrano ondeggiare, anche se mi tirano giù,
|
scompigliandomi con le loro lingue inattese e il colore,
|
una dozzina di rossi piombi intorno al mio collo.
|
|
Prima nessuno mi sorvegliava, adesso sono sorvegliata.
|
I tulipani si voltano verso di me, e la finestra dietro
|
dove quotidianamente la luce si allarga e si assottiglia,
|
io mi vedo, piatta, ridicola, ombra di carta ritagliata
|
fra l'occhio del sole e gli occhi dei tulipani,
|
non ho faccia, ho voluto cancellarmi.
|
I vividi tulipani consumano il mio ossigeno.
|
|
Prima che arrivassero l'aria era abbastanza calma,
|
pulsava, respiro dopo respiro, senza scompiglio.
|
Poi i tulipani l'hanno riempita di un gran rumore.
|
Ora l'aria spinge e gli vortica attorno come un fiume
|
spinge e vortica attorno a una macchina rosso-ruggine affondata.
|
Concentrano la mia attenzione, che era felice
|
giocando e riposando senza impegnarsi.
|
|
Anche i muri sembrano riscaldarsi tra loro.
|
I tulipani dovrebbero stare dietro le sbarre come bestie pericolose;
|
si aprono come la bocca di un grosso felino africano,
|
ed io mi accorgo del mio cuore: apre e chiude
|
la sua ampolla di rossi boccioli per vero amor mio.
|
L'acqua che assaggio è calda e salata come il mare,
|
e viene da un paese
lontano
come la salute.
Sylvia Plath
Titolo della poesia:
I tulipani
Frasi di Sylvia Plath
Passata è la tempesta:
|
Odo augelli far festa, e la gallina,
|
Tornata in su la via,
|
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
|
Rompe là da ponente, alla montagna;
|
Sgombrasi la campagna,
|
E chiaro nella valle il fiume appare.
|
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
|
Risorge il romorio
|
Torna il lavoro usato.
|
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
|
Con l'opra in man, cantando,
|
Fassi in su l'uscio; a prova
|
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
|
Della novella piova;
|
E l'erbaiuol rinnova
|
Di sentiero in sentiero
|
Il grido giornaliero.
|
Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
|
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
|
Apre terrazzi e logge la famiglia:
|
E, dalla via corrente, odi
lontano
|
Tintinnio di sonagli; il carro stride
|
Del passegger che il suo cammin ripiglia.
|
|
Si rallegra ogni core.
|
Sì dolce, sì gradita
|
Quand'è, com'or, la vita?
|
Quando con tanto amore
|
L'uomo a' suoi studi intende?
|
O torna all'opre? o cosa nova imprende?
|
Quando de' mali suoi men si ricorda?
|
Piacer figlio d'affanno;
|
Gioia vana, ch'è frutto
|
Del passato timore, onde si scosse
|
E paventò la morte
|
Chi la vita abborria;
|
Onde in lungo tormento,
|
Fredde, tacite, smorte,
|
Sudàr le genti e palpitàr, vedendo
|
Mossi alle nostre offese
|
Folgori, nembi e vento.
|
|
O natura cortese,
|
Son questi i doni tuoi,
|
Questi i diletti sono
|
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
|
E' diletto fra noi.
|
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
|
Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
|
Che per mostro e miracolo talvolta
|
Nasce d'affanno, è gran guadagno. Umana
|
Prole cara agli eterni! assai felice
|
Se respirar ti lice
|
D'alcun dolor: beata
|
Se te d'ogni dolor morte risana.
Giacomo Leopardi
Titolo della poesia:
La quiete dopo la tempesta
Frasi di Giacomo Leopardi
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
|
|
Contro le porte della notte
|
|
E i passanti che passano li segnano a dito
|
|
Ma i ragazzi che si amano
|
|
Non ci sono per nessuno
|
|
Ed è la loro ombra soltanto
|
|
Che trema nella notte
|
|
Stimolando la rabbia dei passanti
|
|
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
|
|
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
|
|
Essi sono altrove molto più
lontano
della notte
|
|
Molto più in alto del giorno
|
|
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
Jacques Prévert
Titolo della poesia:
I ragazzi che si amano
Frasi di Jacques Prévert
Meriggiare pallido e assorto
|
presso un rovente muro d'orto,
|
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
|
schiocchi di merli, frusci di serpi.
|
|
Nelle crepe del suolo o su la veccia
|
spiar le file di rosse formiche
|
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
|
a sommo di minuscole biche.
|
|
Osservare tra frondi il palpitare
|
lontano
di scaglie di mare
|
mentre si levano tremuli scricchi
|
di cicale dai calvi picchi.
|
|
E andando nel sole che abbaglia
|
sentire con triste meraviglia
|
com'è tutta la vita e il suo travaglio
|
in questo seguitare una muraglia
|
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Eugenio Montale
Titolo della poesia:
Meriggiare pallido e assorto
Frasi di Eugenio Montale
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
|
Van da San Guido in duplice filar,
|
Quasi in corsa giganti giovinetti
|
Mi balzarono incontro e mi guardâr.
|
|
Mi riconobbero, e ‐ Ben torni ormai ‐
|
Bisbigliaron vèr me co l capo chino ‐
|
Perché non scendi? perché non ristai?
|
Fresca è la sera e a te noto il cammino.
|
Oh sièditi a le nostre ombre odorate
|
Ove soffia dal mare il maestrale:
|
Ira non ti serbiam de le sassate
|
Tue d'una volta: oh, non facean già male!
|
|
Nidi portiamo ancor di rusignoli:
|
Deh perché fuggi rapido così
|
Le passere la sera intreccian voli
|
A noi d'intorno ancora. Oh resta qui!
|
|
‐ Bei cipressetti, cipressetti miei,
|
Fedeli amici d'un tempo migliore,
|
Oh di che cuor con voi mi resterei ‐
|
Guardando io rispondeva ‐ oh di che cuore!
|
Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire:
|
Or non è più quel tempo e quell'età.
|
Se voi sapeste!... via, non fo per dire,
|
Ma oggi sono una celebrità.
|
|
E so legger di greco e di latino,
|
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù;
|
Non son più, cipressetti, un birichino,
|
E sassi in specie non ne tiro più.
|
E massime a le piante. ‐ Un mormorio
|
Pe' dubitanti vertici ondeggiò,
|
E il dì cadente con un ghigno pio
|
Tra i verdi cupi roseo brillò.
|
|
Intesi allora che i cipressi e il sole
|
Una gentil pietade avean di me,
|
E presto il mormorio si fe' parole:
|
‐ Ben lo sappiamo: un pover uomo tu se'.
|
Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
|
Che rapisce de gli uomini i sospir,
|
Come dentro al tuo petto eterne risse
|
Ardon che tu né sai né puoi lenir.
|
|
A le querce ed a noi qui puoi contare
|
L'umana tua tristezza e il vostro duol;
|
Vedi come pacato e azzurro è il mare,
|
Come ridente a lui discende il sol!
|
E come questo occaso è pien di voli,
|
Com'è allegro de' passeri il garrire!
|
A notte canteranno i rusignoli:
|
Rimanti, e i rei fantasmi oh non seguire;
|
|
I rei fantasmi che da' fondi neri
|
De i cuor vostri battuti dal pensier
|
Guizzan come da i vostri cimiteri
|
Putride fiamme innanzi al passegger.
|
Rimanti; e noi, dimani, a mezzo il giorno,
|
Che de le grandi querce a l'ombra stan
|
Ammusando i cavalli e intorno intorno
|
Tutto è silenzio ne l'ardente pian,
|
|
Ti canteremo noi cipressi i cori
|
Che vanno eterni fra la terra e il cielo:
|
Da quegli olmi le ninfe usciran fuori
|
Te ventilando co l lor bianco velo;
|
E Pan l'eterno che su l'erme alture
|
A quell'ora e ne i pian solingo va
|
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
|
Ne la diva armonia sommergerà. ‐
|
|
Ed io ‐
Lontano
, oltre Appennin, m'aspetta
|
La Tittì ‐ rispondea -; lasciatem'ire.
|
È la Tittì come una passeretta,
|
Ma non ha penne per il suo vestire.
|
E mangia altro che bacche di cipresso;
|
Né io sono per anche un manzoniano
|
Che tiri quattro paghe per il lesso.
|
Addio, cipressi! addio, dolce mio piano! ‐
|
|
‐ Che vuoi che diciam dunque al cimitero
|
Dove la nonna tua sepolta sta? ‐
|
E fuggìano, e pareano un corteo nero
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Che brontolando in fretta in fretta va.
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Di cima al poggio allor, dal cimitero,
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Giù de' cipressi per la verde via,
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Alta, solenne, vestita di nero
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Parvemi riveder nonna Lucia:
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La signora Lucia, da la cui bocca,
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Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,
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La favella toscana, ch'è sì sciocca
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Nel manzonismo de gli stenterelli,
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Canora discendea, co l mesto accento
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De la Versilia che nel cuor mi sta,
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Come da un sirventese del trecento,
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Piena di forza e di soavità.
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O nonna, o nonna! deh com'era bella
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Quand'ero bimbo! ditemela ancor,
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Ditela a quest'uom savio la novella
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Di lei che cerca il suo perduto amor!
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‐ Sette paia di scarpe ho consumate
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Di tutto ferro per te ritrovare:
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Sette verghe di ferro ho logorate
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Per appoggiarmi nel fatale andare:
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Sette fiasche di lacrime ho colmate,
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Sette lunghi anni, di lacrime amare:
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Tu dormi a le mie grida disperate,
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E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare. ‐
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Deh come bella, o nonna, e come vera
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È la novella ancor! Proprio così.
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E quello che cercai mattina e sera
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Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,
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Sotto questi cipressi, ove non spero,
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Ove non penso di posarmi più:
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Forse, nonna, è nel vostro cimitero
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Tra quegli altri cipressi ermo là su.
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Ansimando fuggìa la vaporiera
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Mentr'io così piangeva entro il mio cuore;
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E di polledri una leggiadra schiera
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Annitrendo correa lieta al rumore.
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Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo
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Rosso e turchino, non si scomodò:
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Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo
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E a brucar serio e lento seguitò.
Giosuè Carducci
Titolo della poesia:
Davanti a San Guido
Frasi di Giosuè Carducci
Per un corridore il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori. E' invece quello della decisione, di quando si decide di scattare, di quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è
lontano
.
Fausto Coppi
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3
Frasi di Fausto Coppi
L'orologio batté le due e mezzo. Nel piccolo ufficio in fondo alla libreria del signor McKechnie, Gordon ‐ Gordon Comstock, ultimo membro della famiglia Comstock, ventinovenne e già piuttosto muffito ‐ oziava dietro il tavolo, aprendo e chiudendo col pollice un pacchetto da quattro penny di sigarette Player's Weights.
I rintocchi armoniosi di un altro orologio, piú
lontano
‐ quello del Principe di Galles, sull'altro lato della strada ‐ incresparono l'aria stagnante. Gordon fece uno sforzo ed erettosi sulla sedia ripose il suo pacchetto di sigarette nella tasca interna della giubba. Avrebbe dato qualunque cosa per una fumatina; ma gli erano rimaste soltanto quattro sigarette. Si era al mercoledí ed egli doveva riscuotere soltanto venerdí. Sarebbe stato atroce rimanere senza tabacco quella sera e tutto il giorno dopo.
George Orwell
Cit. da
Fiorirà l'aspidistra ‐ Incipit
Frasi di George Orwell
Nella notte lenta e tiepida, morta notte senza rumore, un bambino piange.
|
Il pianto dietro il muro, la luce dietro la vetrata
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si perdono nell'ombra dei passi soffocati, delle voci estenuate.
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Eppure si sente perfino il rumore della goccia del medicinale che cade sul cucchiaio.
|
|
Un bambino piange nella notte, dietro il muro, dietro la via,
|
lontano
un bambino piange, in un'altra città forse,
|
forse in un altro mondo.
|
|
E vedo la mano che alza il cucchiaio, mentre l'altra sostiene il capo
|
e vedo il filo oleoso che scorre sul mento del bambino,
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scorre sulla via, scorre sulla città (un filo solo).
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E non c'è più nessuno al mondo se non questo bambino che piange.
Carlos Drummond de Andrade
Titolo della poesia:
Bambino che piange nella notte
Frasi di Carlos Drummond de Andrade
La fuga dal reale,
|
ancora più
lontano
la fuga dal fantastico,
|
più
lontano
di tutto, la fuga da se stesso,
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la fuga dalla fuga, l'esilio
|
senza acqua e parola, la perdita
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volontaria di amore e memoria,
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l'eco
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che non corrisponde più all'appello, e questo che si fonde,
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la mano che diviene enorme e che sparisce
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sfigurata, tutti i gesti insomma impossibili,
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se non inutili,
|
l'inutilità del canto, la purezza
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del colore, né un braccio che si muova né un'unghia che cresca.
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Non la morte tuttavia.
|
|
Ma la vita: captata nella sua forma irriducibile,
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senza più ornamento o commento melodico,
|
vita a cui aspiriamo come pace nella stanchezza
|
(non la morte),
|
vita minima, essenziale; un inizio; un sonno;
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meno che terra, senza calore; senza scienza né ironia;
|
quello che si possa desiderare di meno crudele: vita
|
in cui l'aria, non respirata, mi avvolga;
|
nessuno spreco di tessuti; loro assenza;
|
confusione tra mattino e sera, senza più dolore,
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perché il tempo non si divide più in sezioni; il tempo
|
eliminato, domato.
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Non ciò che è morto né l'eterno o il divino,
|
soltanto quello che è vivo, piccolo, silenzioso, indifferente
|
e solitario vivo.
|
Questo io cerco.
Carlos Drummond de Andrade
Titolo della poesia:
La fuga
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1
Frasi di Carlos Drummond de Andrade
Io e te, che attraversiamo il fuoco con un ghiacciolo in mano | che siamo due punti ma visti da
lontano
.
Jovanotti
Cit. da
Il più grande spettacolo dopo il big bang
Frasi di Lorenzo Cherubini
A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia | le forze della natura si concentrano in te | che sei una roccia sei una pianta sei un uragano | sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi al
lontano
.
Jovanotti
Cit. da
A te
Frasi di Lorenzo Cherubini
Io ti amo ‐ e fuggo
lontano
, | la misura di quanto ti amo è il pianeta. | Di ogni viaggio
lontano
da te sei la mèta, | io re magio ‐ tu stella cometa.
Jovanotti
Cit. da
Stella cometa
Frasi di Lorenzo Cherubini
Il nemico ha il volto sorridente cravatta e doppio petto | intorno a grandi tavoli fa incetta di rispetto e di sorrisi | strette di mano accordi tra potenti che non guardano
lontano
| e approvano la produzione di mine anti uomo | di tutti gli armamenti necessari perché questo sistema | si mantenga bello saldo sui binari di sangue dove viaggia | cosicché anche il coraggio più coraggio si scoraggia.
Jovanotti
Cit. da
Occhio non vede cuore non duole
Frasi di Lorenzo Cherubini
Il timore mi spinge nella solitudine, l'amore ha iniettato stile di terrore nelle mie vene, e d'improvviso esse si raffreddano in me, e mi fanno venir meno per la paura, poiché il mio cuore e la mia immaginazione vagano
lontano
, in un'intima idolatria.
Thomas Merton
Cit. da
Il segno di Giona
Frasi di Thomas Merton
Siede nell'angolo e cerca di estrarre aria da una stanza che fino a pochi minuti fa ne era piena e ora sembra non averne più. Da molto
lontano
le giunge un suono sottile di risucchio e sa che è aria che le scende nei polmoni e poi risale ed esce in una serie di brevi ansiti febbrili, ma non muta la sensazione che ha di annegare nell'angolo del soggiorno di casa sua, con lo sguardo sulle spoglie stracciate del romanzo in edizione economica che stava leggendo quando è rincasato suo marito.
Stephen King
Cit. da
Rose Madder ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da
lontano
.
Ugo Foscolo
Commenti:
2
Frasi di Ugo Foscolo
Questa è una storia vera che avvenne in Brasile molti anni fa,
lontano
dalle città, dove prevalevano ancora le usanze di un rigoroso cattolicesimo. I ragazzi di buona famiglia venivano mandati in collegi tenuti dai Gesuiti, che conservavano le severe abitudini del medio evo. I ragazzi dormivano su giacigli di legno, si alzavano all'alba, assistevano alla messa senza colazione, si confessavano ogni giorno ed erano costantemente sorvegliati e spiati. L'atmosfera era austera e costrittiva. I monaci consumavano i loro pasti appartati e creavano intorno a sé un'aura di santità. Erano raffinati nei gesti e nei discorsi.
Anaïs Nin
Cit. da
Il delta di Venere - Il collegio ‐ Incipit
Frasi di Anaïs Nin
Il portiere caduto alla difesa
|
ultima vana, contro terra cela
|
la faccia, a non veder l'amara luce.
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Il compagno in ginocchio che l'induce
|
con parole e con mano, a rilevarsi,
|
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
|
|
La folla - unita ebrezza - par trabocchi
|
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
|
al suo collo si gettano i fratelli.
|
Pochi momenti come questo belli,
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a quanti l'odio consuma e l'amore,
|
è dato, sotto il cielo, di vedere.
|
|
Presso la rete inviolata il portiere
|
- l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
|
con la persona vi è rimasta sola.
|
La sua gioia si fa una capriola,
|
si fa baci che manda di
lontano
.
|
Della festa - egli dice - anch'io son parte.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Goal
Frasi di Umberto Saba
Mi sono messo a giacere
|
sotto le stelle,
|
una di quelle
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notti che fanno dell'insonnia tetra
|
un religioso piacere.
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Il mio guanciale è una pietra.
|
|
Siede, a due passi, un cane.
|
Siede immobile e guarda
|
sempre un punto,
lontano
.
|
Sembra quasi che pensi,
|
che sia degno di un rito,
|
che nel suo corpo passino i silenzi
|
dell'infinito.
|
|
Di sotto un cielo così turchino,
|
di una notte così stellata,
|
Giacobbe sognò la scalata
|
d'angeli di tra il cielo e il suo guanciale,
|
ch'era una pietra.
|
In stelle innumerevoli il fanciullo
|
contava la progenie sua a venire;
|
in quel paese ove fuggiva l'ire
|
del più forte Esaù,
|
un impero incrollabile nel fiore
|
della ricchezza per i figli suoi;
|
e l'incubo del sogno era il Signore
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che lottava con lui.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
L'insonnia di una notte d'estate
Frasi di Umberto Saba
[I membri dell'armata si disperano perché entrati in una città appestata. Lì vicino Teofilatto, non entrato nella città, li fissa con sguardo tra lo spensierato ed il divertito. Brancaleone lo nota]
Brancaleone
: È lo vero. Tu non entrasti nella cittade.
Teofilatto
: Non mi voleste...
Brancaleone
: Tu sapevi della peste, e non ce lo dicesti!
[Brancaleone gli si avvicina, ma Teofilatto lo tiene a distanza con una lancia]
Teofilatto
: Pussa là! Stammi
lontano
o ti trapasso!
Brancaleone
: Ah verme di Bisanzio! Noi impestati e tu a riderne?
Teofilatto
: Eeeh eheh eh...
Brancaleone
: Impesto anco te!
[Tutta l'armata si avventa su Teofilatto che gridando cerca di fuggire]
Brancaleone
: Pugnamolooo! Afferratelo! Sputazzatelo! Dategli le bave del gran contagio! Lo morbo!!
Dal film:
L'armata Brancaleone
Scheda film e trama
Frasi del film
Richard
: Se non la pianti fermo questo pulmino, è chiaro?
Nonno Edwin
: ...E fermalo! Tanto non sto zitto ‐ vaffancu*o io dico quello che voglio! Ho ancora in cu*o il piombo nazista!
Richard
: Anche il piombo nazista...
Nonno Edwin
: Sei peggio di quegli stronzi di Villa Tramonto!
Frank
: Che è successo a Villa Tramonto?
Sheryl
: Frank, non dargli spago.
Nonno Edwin
: Che è successo? Adesso te lo dico: gli pago il mensile? I soldi li prendono? E allora faccio quel c**zo che voglio!
Sheryl
: Si è messo a sniffare eroina.
Frank
: Come? Sniffavi eroina?
Nonno Edwin
: Sono vecchio!
Frank
: Ma quella roba ti uccide.
Nonno Edwin
: Lo so, non sono scemo. E tu
[Dwayne]
stanne
lontano
, quando si è giovani è da pazzi farsi quella roba.
Frank
: E tu, allora?
Nonno Edwin
: "Io" che? Io sono vecchio, quando si è vecchi è da pazzi non farlo.
Dal film:
Little Miss Sunshine
Scheda film e trama
Frasi del film
I telepazzi sono proprietari del giorno; quando spuntano le stelle, tocca a noi. Siamo come vampiri. Come loro siamo stati confinati alla notte. Da vicino ci riconosciamo perché sappiamo ancora parlare; da breve distanza possiamo essere abbastanza tranquilli a giudicare dai bagagli e dalle armi che in numero sempre crescente stiamo trasportando, ma da
lontano
l'unico indizio certo è il raggio dondolante di una torcia elettrica. Tre giorni fa non solo governavamo la terra, ma soffrivamo di sensi di colpa per tutte le altre specie che avevamo spazzato via nella nostra scalata al Nirvana dei telegiornali a tutte le ore del giorno e dei popcorn nei microonde. Ora siamo gli Uomini Torcia.
Stephen King
Cit. da
Cell
Frasi di Stephen King
[Smiler ha rivelato alle persone riunite vicino a lui di aver nascosto 350.000 dollari nel parco di Rosita Beach, sotto un'"enorme W". Tutti coloro che hanno assistito all'incidente di Smiler si riuniscono poco
lontano
, sulla strada, per decidere su come spartire i soldi]
Mrs. Marcus
: Dica lei cosa intende per dividere nel modo più semplice?
Melville
: Signora, io direi così: siamo arrivati in quattro veicoli, quindi ritengo che dovremmo dividere in quattro parti.
Dingy
: Quattro parti, quattro? Ma come sarebbe quattro?! Cioè voi, voi prendete ognuno un quarto e Benjy ed io dobbiamo spartirci un quarto?
Russel
: Esatto, esatto.
Benjy
: Che razza di trucco è?
Melville
: È abbastanza equo secondo me.
Dingy
: Ma certo, è abbastanza equo per lei!
Benjy
: Solo che frega noi!
Dingy
: 350.000 dollari divisi per 4, vediamo un po', fanno ott... fanno ottantasettemilacinquecento... cinquecento... cinquecento precisi.
Russel
: Certo, esatto, esatto al 100%.
Dingy
: Così voi tre vi prendete 87.500 dollari e Benjy ed io dovremmo spartirci...
Benjy
: Eravamo in cinque vicino al morto, dovremmo dividere in cinque parti.
Russel
: Ha ragione, dovremmo dividere in cinque!
Melville
: Io sono dispostissimo a discutere la divisione per cinque. Visto che vogliamo dividere in cinque parti, cinque quote, ogni quota sarebbe di settantamila e...
Pike
: Settanta bigliettoni? Per la miseria, vi rendete conto di quanti carichi dovrei portare da Modesto a Yuma per guadagnarli?
Mrs. Marcus
: Avete trascurato un piccolo dettaglio.
Russel
: Già, un piccolo dettaglio.
Dingy
: Quale dettaglio?
Russell
: Già, quale dettaglio?
Mrs. Marcus
: Sappiamo tutti contare, no, eravamo in otto laggiù!
Russel
: Ha ragione, eravamo in otto laggiù.
Melville
: Be', io parlo per mia moglie e per me. Noi saremmo soddisfatti, tanto...
Dingy
: Voi sareste soddisfatti con 2/8 invece di 1/4? Generoso da parte vostra!
Pike
: Calma, ritorniamo un momento al punto dove eravamo prima, e cioè 1/4 per ogni macchina compreso il camion, oppure 1/5 a testa.
Russel
: Già 1/4 o 1/5...
Pike
: Già, perché questa vecchia strega ci ha messo il becco!
Dal film:
Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo
Scheda film e trama
Frasi del film
"Comunque" continuò Hermione, come se non fossero stati appena aggrediti da un tronco di legno,"Lumacorno darà una festa di Natale, Harry, e non potrai evitarla stavolta, perché mi ha chiesto di controllare le tue serate libere in modo da organizzarla quando potrai esserci anche tu". Harry gemette. Nel frattempo Ron, che si era alzato in piedi e con tutta la sua forza stava cercando si spremere il baccello nella ciotola, sbottò, rabbioso: "E questa è un'altra festa riservata ai cocchi di Lumacorno, vero?" "Solo per il Lumaclub, sì" rispose Hermione.
Il baccello schizzò via dalla stretta di Ron, colpì il vetro della serra, rimbalzò sulla testa della professoressa Sprite e le fece volar via il vecchio cappello rappezzato. Harry andò a riprenderlo; quando tornò, Hermione stava dicendo: "Senti, non l'ho inventato io il nome Lumaclub..." "Lumaclub" ripeté Ron con un ghigno beffardo degno di Malfoy. "È penoso. Be', spero che ti diverta. Perché non provi a uscire con McLaggen, così Lumacorno potrà nominarvi Re e Regina dei Lumaconi..." "Possiamo portare degli ospiti" lo interruppe Hermione, che per qualche ragione era violentemente arrossita, "e stavo per chiederti di venire, ma se la pensi così allora lascio perdere!" Harry all'improvviso desiderò che il baccello fosse volato molto più
lontano
, in modo da non dover stare lì con quei due. Senza che lo notassero, prese la ciotola e cercò di aprire il baccello nel modo più rumoroso e violento che riuscisse a escogitare, ma questo purtroppo non gli impedì di sentire ogni parola.
"Stavi per invitare me?" chiese Ron in tutt'altro tono.
"Sì" rispose Hermione, adirata. "Ma se preferisci che esca con McLaggen..."
Ci fu una pausa durante la quale Harry continuò a pestare il baccello elastico con una paletta.
"No che non lo preferisco" bisbigliò Ron.
Harry mancò il baccello e colpì la ciotola, che andò in pezzi.
"Reparo" ordinò subito, picchiettando i frammenti con la bacchetta, e la ciotola tornò integra. Ma il fracasso evidentemente ricordò a Ron e Hermione che Harry era a un passo da loro. Hermione apparve turbata e cominciò subito a cercare la sua copia di Alberi Carnivori del Mondo per scoprire il modo corretto di spremere i baccelli di Pugnacio; da parte sua, Ron era imbarazzato ma anche compiaciuto.
[...]
Non era veramente sorpreso, pensò Harry mentre lottava con un tralcio spinoso deciso a strangolarlo; aveva avuto il sospetto che prima o poi sarebbe potuto succedere. Ma non era sicuro di come si sentiva al riguardo. Lui e Cho ormai erano troppo imbarazzati per guardarsi, figuriamoci parlarsi; e se Ron e Hermione si fossero messi insieme e poi si fossero lasciati? La loro amicizia sarebbe sopravvissuta? Harry ricordò le poche settimane in cui non si erano parlati, al terzo anno; non si era affatto divertito a cercare di riconciliarli. E se invece non si fossero lasciati? Se fossero diventati come Bill e Fleur, e si fosse rivelato imbarazzante stare con loro, e lui fosse stato escluso per sempre?
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il principe mezzosangue
Frasi di J.K. Rowling
Il signor Lunastorta porge i suoi ossequi al professor Piton e lo prega di tenere il suo naso mostruosamente lungo
lontano
dagli affari altrui.
Il signor Ramoso è d'accordo con il signor Lunastorta e ci tiene ad aggiungere che il professor Piton è un brutto idiota.
Il signor Felpato vorrebbe sottolineare il suo gran stupore per il fatto che un tale imbecille sia diventato professore.
Il signor Codaliscia augura buona giornata al professor Piton e gli dà un consiglio: làvati i capelli, sporcaccione!
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Frasi di J.K. Rowling
Vedere da
lontano
Aidi coloratissima mentre parlava con le altre carlotte in bianco e nero, stendere a gomitate tutti quelli sulla traiettoria, arrivarle vicino, chiederle solo PERCHÈ e poi ricominciare tutto daccapo.
Enrico Brizzi
Cit. da
Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Frasi di Enrico Brizzi
Nessun posto è
lontano
. Se desiderate essere accanto a qualcuno che amate forse non ci siete già?
Enrico Brizzi
Cit. da
Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Frasi di Enrico Brizzi
Peppone
: Se io do una sberla a quel pretino là lo faccio volare
lontano
venti metri, mentre se do una sberla a don Camillo quello non si sposta di un centimetro!
[...]
Ma quella specie di pretino là è roba da oratorio, una volta tutto addobbato deve sembrare un attaccapanni con sopra tre paltò e un mantello.
[Riferendosi a don Pietro che il vescovo indica come sostituto di don Camillo]
Vescovo
: Ma scusate, ma voi il valore di un prete lo misurate a metri e a peso?
Dal film:
Don Camillo
Scheda film e trama
Frasi del film
Lontano
, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche del limite estremo à la page della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro‐verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.
Douglas Adams
Cit. da
Addio, e grazie per tutto il pesce ‐ Incipit
Frasi di Douglas Adams
Lontano
, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo.
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro‐verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.
Douglas Adams
Cit. da
Guida galattica per gli autostoppisti
‐ Incipit
Frasi di Douglas Adams
Il mio più
lontano
ricordo è intinto di rosso. In braccio a una ragazza esco da una porta, davanti a me il pavimento è rosso e sulla sinistra scende una scala pure rossa. Di fronte a noi, sul nostro stesso piano, si apre una porta e ne esce un uomo sorridente che mi si fa incontro con aria gentile. Mi viene molto vicino, si ferma e mi dice: «Mostrami la lingua!». Io tiro fuori la lingua, lui affonda una mano in tasca, ne estrae un coltellino a serramanico, lo apre e con la lama mi sfiora la lingua. Dice: «Adesso gli tagliamo la lingua». Io non oso ritirarla, l'uomo si fa sempre più vicino, ora toccherà la lingua con la lama. All'ultimo momento ritira la lama e dice: «Oggi no, domani». Richiude il coltellino con un colpo secco e se lo ficca in tasca.
Elias Canetti
Cit. da
La lingua salvata ‐ Incipit
Frasi di Elias Canetti
Puoi arrivare fino ai confini della terra, vigliacco! Ma non arriverai mai abbastanza
lontano
!
Alessandro Magno
Dal film:
Alexander
Scheda film e trama
Frasi del film
Non si va mai così
lontano
e mai via di qua come quando non si sa bene dove si va.
Claudio Baglioni
Cit. da
Un mondo a forma di te
Frasi di Claudio Baglioni
E se andrai
lontano
, fa che non sia troppo fuori mano o trova un posto irraggiungibile.
Claudio Baglioni
Cit. da
Fammi andar via
Frasi di Claudio Baglioni
[Davanti alla cornice vuota]
Ma questo va visto da vicino o da
lontano
?
Aldo
Dal film:
Anplagghed al cinema
Scheda film e trama
Frasi del film
Stare
lontano
da lei | non si vive | restare senza di lei | mi uccide.
Lucio Dalla
Cit. da
Canzone
Frasi di Lucio Dalla
Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' | e siccome sei molto
lontano
più forte ti scriverò. | Da quando sei partito c'è una grossa novità, | l'anno vecchio è finito ormai | ma qualcosa ancora qui non va.
Lucio Dalla
Cit. da
L'anno che verrà, n.° 12
Frasi di Lucio Dalla
Non amo particolarmente la gente. Più
lontano
ne sto e meglio mi sento.
Charles Bukowski
Cit. da
Il Capitano è fuori a pranzo e i marinai prendono il comando
Frasi di Charles Bukowski
Aveva desideri semplici: gli piaceva ubriacarsi più spesso possibile, da solo, e gli piaceva dormire lunghe ore e stare a casa, da solo. Un'altra stranezza di Martin Blanchard è che non si sentiva mai solo. Più riusciva a starsene
lontano
dalla razza umana, più si sentiva bene.
[Il demonio]
Charles Bukowski
Cit. da
Compagno di sbronze
Frasi di Charles Bukowski
Tutti riconoscono che il web ci sta portando
lontano
, ma il web non è solo uno strumento in più che abbiamo a disposizione per stare nel mondo. Come la ruota non era solo un modo per viaggiare e per far viaggiare merci più velocemente, ma cambiava la percezione del viaggio e dunque delle cose, e cambiava il tempo, e dunque il modo di vivere. Il web non è soltanto una maniera per far parlare la gente tra loro, ma cambia quel modo di parlare. E cambiando quel modo di parlare non solo cambia gli immaginari, ma cambia il nostro modo di pensare e di prendere decisioni.
[da La lentezza corre nella rete, Sette, 9 novembre 2012]
Roberto Cotroneo
Frasi di Roberto Cotroneo
Il Maestro disse: «Applicarsi e progredire negli studi, è certo una soddisfazione. Ricevere amici venuti a trovarci da
lontano
, è certo una felicità. Ma essere ignorati dagli uomini e non darsene pensiero, non è forse da vero saggio?»
Confucio
Cit. da
I dialoghi ‐ Incipit
Frasi di Confucio
Akeem
: Signore, ha visto la partita di football ieri sera?
McDowell
: Veramente no, perché?
Akeem
: Oooo, è stata una partita fantastica, i Giants di New York hanno sconfitto i Pakers di Green Bay, i Giants di New York hanno vinto quando un loro compagno ha calciato un pallone oblungo di cuoio in una grossa H.
McDowell
: Ragazzo ti posso dare un consiglio?
Akeem
: Certo.
McDowell
: Vuoi continuare a lavorare qua?
Akeem
: Sì.
McDowell
: Sta
lontano
dalla droga.
Akeem
: Sì!
Dal film:
Il principe cerca moglie
Scheda film e trama
Frasi del film
Per Sabina fu come se Franz avesse forzato la porta della sua intimità.
[...]
Contro la sua volontà sarebbe diventata la rivale di una donna che non la interessava affatto.
[...]
Tutti avrebbero osservato, da vicino o da
lontano
, e lei sarebbe stata obbligata a recitare davanti a tutti, invece di essere Sabina avrebbe dovuto recitare la parte di Sabina e pensare a come recitare quella parte. L'amore reso pubblico sarebbe aumentato di peso e sarebbe diventato un fardello. Solo a pensarci, Sabina si curvava sotto quel fardello.
Milan Kundera
Cit. da
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Frasi di Milan Kundera
C'era una volta un pescatore che vivucchiava alla meglio col prodotto della sua pesca. Partiva in barca la sera, stava a pescare tutta la nottata, e la mattina dopo all'alba era di ritorno.
Quando aveva fatto una buona retata, scorgendo da
lontano
la moglie che lo attendeva, ansiosa, alla spiaggia, le faceva segno di rallegrarsi, agitando per aria il berretto.
Luigi Capuana
Cit. da
Bambolina ‐ Incipit
Frasi di Luigi Capuana
C'era una volta un Re che aveva un vocione così grosso e forte, da poter essere udito benissimo fino a dieci miglia
lontano
. Quando parlava, pareva tuonasse; e per ciò gli avevano appiccicato il nomignolo di re Tuono.
Luigi Capuana
Cit. da
Re Tuono ‐ Incipit
Frasi di Luigi Capuana
Se è attuazione di sogni ancestrali il poter volare con gli uccelli e navigare coi pesci, penetrare nel corpo di gigantesche montagne, inviare messaggi con la rapidità degli dèi, scorgere e udire ciò che è invisibile e
lontano
, sentir parlare i morti, affondare in miracolosi sonni risanatori, vedere con occhi vivi l'aspetto che avremo vent'anni dopo la morte, nelle notti sfavillanti esser consapevoli di mille cose al di sopra e al di sotto di questo mondo, che nessuno conosceva prima; se luce, calore, forza, godimento, comodità sono i sogni primordiali dell'uomo, allora la ricerca odierna non è scienza soltanto: allora è anche magia, è un rito di grandissima forza sentimentale e intellettuale, che induce Dio a sollevare l'una dopo l'altra le pieghe del suo manto, una religione la cui dogmatica è retta e penetrata dalla dura, agile, coraggiosa logica matematica, fredda e tagliente come una lama di coltello.
Robert Musil
Cit. da
L'uomo senza qualità
Frasi di Robert Musil
Figlio dell'ispettore
: Tu sei troppo scrupoloso.
Ispettore
: E tu troppo ottuso, figliolo. Non mi stupirei se arrivassi
lontano
.
[...]
Per diventare un buon poliziotto, non è sufficiente essere senza scrupoli. Bisogna anche possedere un certo senso dell'umorismo.
Dal film:
La legge del desiderio
Scheda film e trama
Frasi del film
Lontano
dagli occhi,
lontano
dal cuore
[Longe dos olhos, longe do coração]
Proverbio brasiliano
Proverbi brasiliani
Chi va piano va sano e va
lontano
[Quem vai devagar, vai sadio e vai longe]
Proverbio brasiliano
Proverbi brasiliani
Rallenta, se vuoi andare
lontano
.
[Devagar se vai ao longe]
Proverbio brasiliano
Proverbi brasiliani
1866
Il giorno della tragedia i ragazzi della Windfield School erano consegnati nelle loro camere.
Era un caldo sabato di maggio, e di norma avrebbero trascorso il pomeriggio nel campo sud, alcuni a giocare a cricket, altri a osservarli dal margine ombroso di Bishop's Wood. Ma un crimine era stato commesso. Sei sovrane d'oro erano state rubate dalla scrivania del signor Offerton, il professore di latino, e il sospetto gravava sull'intera scolaresca. Tutti i ragazzi dovevano restare all'interno della scuola fino a quando non fosse stato catturato il ladro.
PARTE PRIMA 1873
"Risolveremo il problema della spedizione dei fucili, Papà" promise. "Non devi preoccuparti." Papà scrollò le spalle. "Chi è che ci ostacola?" Era un interrogativo semplicissimo, ma nella famiglia Miranda aveva un significato profondo. Quando ci si trovava di fronte a un problema insolubile, si chiedeva: "Chi è che ci ostacola?". In realtà significava: "Chi dobbiamo uccidere per ottenere ciò che vogliamo?".
EPILOGO 1892
Era come se qualcosa di malefico fosse emerso dall'acqua profonda in quel
lontano
giorno del 1866 e fosse entrato nelle loro vite, scatenandovi le passioni più tenebrose, l'odio, l'avidità, l'egoismo e la crudeltà, e fomentando l'inganno, il fallimento, la malattia e l'omicidio. Ma ora tutto era finito. I debiti erano stati saldati. Se era esistito davvero uno spirito maligno, era ripiombato sul fondo del laghetto.
Ken Follett
Cit. da
Una fortuna pericolosa ‐ Incipit
Frasi di Ken Follett
L'ondata di caldo avvolgeva Baltimora come un sudario. I sobborghi verdeggianti erano rinfrescati da migliaia di irrigatori, ma gli abitanti più ricchi se ne stavano chiusi in casa con l'aria condizionata al massimo. Sulla North Avenue, prostitute svogliate cercavano l'ombra e sudavano sotto le parrucche, mentre all'angolo della strada i ragazzi vendevano droga che estraevano furtivamente dalle tasche dei calzoncini. Era settembre inoltrato, ma l'autunno sembrava ancora
lontano
.
Ken Follett
Cit. da
Il terzo gemello ‐ Incipit
Frasi di Ken Follett
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