Tre uomini e una gamba
Frasi del film
Frasi di Tre uomini e una gamba
Riassunto e trama del film Tre uomini e una gamba
Aldo, Giovanni e Giacomo, commessi di un negozio di ferramenta milanese parte della catena Il paradiso della brugola, devono andare a Gallipoli, dove avrà luogo il matrimonio di Giacomo con Giuliana, terza figlia del cavalier Eros Cecconi, un volgare ed irascibile imprenditore romano, proprietario della suddetta catena di negozi nonché padre delle rispettive consorti di Aldo e Giovanni.
I tre devono anche portare all'anziano imprenditore il suo ultimo acquisto: una scultura di legno a forma di gamba realizzata da Michael Garpez, noto scultore d'avanguardia, ormai in punto di morte. Il cavalier Cecconi, infatti, afferma che con la morte dell'artista il valore pecuniario dell'opera, già di per sé molto alto, salirà ulteriormente. Con loro viaggia anche Ringhio, un bulldog particolarmente amato dal suocero, affidato momentaneamente ad Aldo. In occasione di una sosta presso una stazione di servizio, Ringhio viene legato alla macchina per fare la guardia e lì dimenticato: i tre dovranno quindi rispondere al suocero della morte del cane.
Successivamente Giovanni sente uno strano rumore provenire dalla macchina; si decide di uscire dall'autostrada per un controllo in officina, ma qui l'auto viene tamponata da quella di Chiara. I quattro partono quindi alla ricerca di un meccanico che possa riparare le due automobili, e ne trovano uno che però ha lasciato un biglietto sul quale c'è scritto che è andato prima a pranzo e poi al cinema.
Il gruppo raggiunge il meccanico in sala, dove si fermano a guardare il film proiettato, Biglietto amaro, film neorealista di Remo Garpelli che in realtà è una versione in bianco e nero dello sketch di Ajeje Brazorf sul tram alle prese con il controllore. Durante la proiezione della pellicola, Giacomo si sente male e pensa che sia per via delle cozze mangiate al ristorante, ma in realtà una colica renale e viene ricoverato in ospedale, dove dovrà restare per una notte per accertamenti. L'arrivo a Gallipoli viene quindi rimandato di un giorno. Chiara, che deve partire da Brindisi per una vacanza in Grecia, chiede ai tre un passaggio fino al porto dove dovrà prendere il traghetto.
Il giorno dopo i quattro ripartono, ma l'auto si rompe di nuovo. Mentre gli altri sono impegnati a cercare di riparare il guasto, Aldo schiaccia un sonnellino e sogna di essere una sorta di conte Dracula meridionale che si perde in una foresta inseguendo una ragazza e viene quasi ucciso da due leghisti transilvani; al risveglio trova per caso un cane e ne fa il nuovo Ringhio, che però è completamente diverso dal Ringhio originario in quanto è un semplice e scarmigliato bastardino nero. Durante una sosta vicino ad un lago, mentre i quattro si svagano facendo un bagno, il cane urina sulla gamba: Giovanni tenta di lavarla nel fiume, ma la fa accidentalmente cadere in acqua.
La scultura viene recuperata da un gruppo di muratori marocchini che la utilizzano come palo per una porta da calcio. Aldo, Giovanni, Giacomo e Chiara decidono di contendersi l'oggetto in una partita contro la "squadra" nord-africana. Dopo aver perso la sfida 10-3, nonostante ottime gesta atletiche, Chiara convince gli altri ad aspettare la notte e introdursi nella casupola dei muratori per recuperare l'opera. Riescono ad uscire con la gamba in mano, ma vengono scoperti e portati presso la caserma dei Carabinieri. La vittima del furto, in realtà un ingegnere, con aria sdegnata, decide di non sporgere denuncia e, visto che quei quattro gli fanno pena, li lascia ripartire con il prezioso manufatto, evidentemente ignaro del suo valore.
Giacomo, nel corso del viaggio, si è innamorato di Chiara, di cui era visibilmente invaghito fin dal primo incontro. La ragazza se ne è accorta ma, non volendo rovinare il matrimonio al suo nuovo amico, si fa lasciare, con una scusa, in un'area di servizio per riprendere il suo cammino da sola. Le varie disavventure del viaggio fanno riflettere i protagonisti: i tre amici lasciano la gamba (con una scarpa al piede) nel viale d'entrata della casa, dove il cavalier Cecconi li aspetta al varco col fucile puntato, e scappano verso una nuova vita.
Data di uscita
sabato 27 dicembre 1997
Poster e locandina
Attori del film Tre uomini e una gamba
Aldo Baglio | nel ruolo di Aldo Baglio, Al, Ajeje Brazorf e Brambilla Fumagalli (alias conte Dracula) |
Giovanni Storti | nel ruolo di Giovanni Storti, John, il controllore del tram e Gino |
Giacomo Poretti | nel ruolo di Giacomo Poretti, Jack, l'anziano passeggero del tram e Michele |
Marina Massironi | nel ruolo di Chiara detta Giusy |
Carlo Croccolo | nel ruolo di cav. Eros Cecconi |
Luciana Littizzetto | nel ruolo di Giuliana Cecconi |
Maria Pia Casilio | nel ruolo di signora Cecconi |
Augusto Zucchi | nel ruolo di medico |
Mohamed El Sayed | nel ruolo di ingegnere marocchino |
Rosalina Neri | nel ruolo di portinaia |
Antonio Rucco | nel ruolo di maresciallo dei carabinieri |
Giorgio Centamore | nel ruolo di cameriere ucciso da Giacomo nell'episodio iniziale dei Gangster |
Saturno Brioschi | nel ruolo di padre di un bambino all'autogrill |
Cesare Gallarini | nel ruolo di padre del bambino che vuole giocare a braccio di ferro |
Roberto Mannino | nel ruolo di bambino che vuole giocare a braccio di ferro |
Eleonora Mazzoni | nel ruolo di moglie di Aldo |
Vittoria Piancastelli | nel ruolo di moglie di Giovanni |
Margherita Antonelli |
Biografie correlate al film Tre uomini e una gamba
Sceneggiatura
Aldo, Giovanni & Giacomo, Massimo Venier, Giorgio Gherarducci, Lucio Martignoni
Soggetto
Aldo, Giovanni & Giacomo, Massimo Venier, Giorgio Gherarducci
Musiche
Phil Palmer, Negrita