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Aforismi Gente - parte 18
Frasi trovate
:
4.819
Di uno strano pensiero che avevi fatto al risveglio ma che poi hai dimenticato... Mi racconterai le follie della
gente
, e ci rideremo sopra?
Theodore Twombly
Dal film:
Lei
Scheda film e trama
Frasi del film
E adesso averti qui | Ormai senza nasconderci | Baciarti tra la
gente
| Che ci guarda indifferente | Come non ha fatto mai.
Anna Tatangelo
Cit. da
Averti qui
Frasi di Anna Tatangelo
Nel lontano Ovest conoscevo un tipo, un tipo di cui voglio parlarvi. Si chiamava Jeffrey Lebowski. O almeno così lo avevano chiamato gli amorevoli genitori. Ma lui non se ne serviva più di tanto. Jeffrey Lebowski si faceva chiamare "il drugo". Già, Drugo. Dalle mie parti nessuno si farebbe chiamare così. Del resto con Drugo erano parecchie le cose che non mi quadravano. E lo stesso vale per la città in cui viveva. Però forse era proprio per questo che trovavo tanto interessante quel posto. La chiamavano Los Angeles, la città degli angeli. A me non sembrava che il nome le si addicesse molto, anche se devo ammettere che c'era parecchia
gente
simpatica. Certo, non ho mai visto Londra. E non sono mai stato in Francia. E non ho neanche mai visto la regina in mutande, come dicono alcuni. Però posso dirvi una cosa: dopo aver visto Los Angeles e vissuto la storia che sto per raccontarvi, beh, penso d'aver visto quanto di più stupefacente si possa vedere in tutti quegli altri posti, e in tutto il mondo. Perciò posso morire con un sorriso, senza la sensazione che il Signore mi abbia fregato. La storia che sto per raccontare è successa nei primi anni '90, nel periodo del conflitto con Saddam e l'Iraq. Lo dico solo perché a volte si incontra un uomo, non dirò un eroe... perché, che cos'è un eroe? Ma a volte si incontra un uomo, e sto parlando di Drugo, a volte si incontra un uomo che è l'uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, là dove deve essere. E quello è Drugo, a Los Angeles. E anche se quell'uomo è un pigro, e Drugo lo era di sicuro, forse addirittura il più pigro di tutta la contea di Los Angeles, il che lo mette in competizione per il titolo mondiale dei pigri... Ma a volte si incontra un uomo... a volte si incontra un uomo... Ah! Ho perso il filo del discorso! Bah, al diavolo! È più che sufficiente come presentazione.
Lo Straniero
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Jackie Treehorn
: Salve, Drugo. Grazie per essere venuto. Sono Jackie Treehorn.
Drugo
: Gran bella tana, amico. Non c'è che dire. Pulita, ben conservata...
Treehorn
: Che bevi di solito, Drugo?
Drugo
: White russian, grazie.
Treehorn
: White russian.
Drugo
: Come va il mercato culi-tette?
Treehorn
: Ah, non ne ho idea. Io mi occupo di editoria, spettacolo, appoggi politici.
Drugo
: C'è crisi al momento?
Treehorn
: Sì. Hai colto nel segno. Lo standard dell'intrattenimento per adulti è crollato. Stiamo parlando di video. Ormai siamo in competizione con prodotti amatoriali, e non ci conviene più investire nello sviluppo artistico, nelle storie valide, nei sentimenti. La
gente
ha dimenticato che il cervello è la più vasta zona erogena.
Drugo
: Parla per te.
Treehorn
: Approfittiamo però degli aspetti positivi. Le nuove tecnologie ci permettono di fare cose entusiasmanti nel campo del software erotico-interattivo. Avanguardia del futuro! Drugo, 100% elettronico.
Drugo
: Beh, io mi faccio ancora le seghe a mano.
Treehorn
: Ah, non ne dubito. Vedo che fremi perché io venga al punto. Bene, allora eccolo qui.
Dov'è Bunny?
Drugo
: Pensavo che lo sapessi tu, amico.
Treehorn
: E perché dovrei? Se Bunny è scappata, è solo per sfuggire al cospicuo debito che ha con me.
Drugo
: No, non è scappata. È stata...
Treehorn
: Risparmiami la storia del rapimento. So che ci sei dentro fino al collo, Drugo. E non mi importa quello che vuoi cavarne dal marito, questi sono affari tuoi. Dico solo che voglio i miei soldi.
Drugo
: Già, infatti la cose ha molte... sfaccettature. Ci sono molte parti interessate.
Treehorn
: Scusami. Sì? Ah, sì? Di che si tratta? Bene. Scusami.
Drugo
: Ah.
Treehorn
: Perdonami.
Drugo
: Nessun problema, amico. Allora, se io ti riporto i soldi, cosa ci scappa per Drugo?
Treehorn
: Ovviamente è un aspetto da discutere. Riempiamo?
Drugo
: Per la puttana, che aspetti?
Treehorn
: 10% a consegna avvenuta. Va bene?
Drugo:Hm! Okay! Siamo d'accordo. Mi piace come fai gli affari. I tuoi soldi sono in mano di un ragazzino che si chiama Larry Sellers. Abita a North Hollywood su Radford, vicino al fast food "In and Out". Oh, un piccolo figlio di puttana, ma i tuoi gorilla gli strapperanno il malloppo. Ha 15 anni, e... va male in sociologia. Quindi, se vuoi staccarmi un assegno per il mio 10% di mezzo milione, cinque centoni, io vado a conoscere un po' di gen... Però, sono belli tosti i tuoi drink.
Treehorn
: Un ragazzino quindicenne! Vorrebbe essere uno scherzo?
Drugo
: No, nessuno scherzo! Davvero, Jackie, i soldi ce li ha il ragazzino. Salve,
gente
. Lui voleva solo un'auto. E Drugo voleva solo il suo tappeto. Nessuna avidità. È che dava... un tono all'ambiente.
Lo Straniero
: L'oscurità si abbatté su Drugo, più nera del batacchio di un manzo nero in unanotte senza luna nella prateria. Non c'era fine.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ah, Drugo non è in casa. Lasciate un messaggio dopo il bip. Avete un minuto.
Rolvaag
: Signor Lebowski, sono l'a
gente
Rolvaag, del Dipartimento di polizia di Los Angeles.
Abbiamo ritrovato il suo veicolo.
Drugo
: Ah!
Rolvaag
: Può rivolgersi al deposito giudiziario di North Hollywood, sulla Victory...
Drugo
: Fantastico! Questa è una bella notizia.
Rolvaag
: È necessario che si presenti con il libretto dell'auto, la patente e un documento valido.
Karl
: Eccolo lì, nella vasca da bagno.
Drugo
: Ehi, signori, questa è una residenza privata!
Franz
: Ah, si fa il bagno, il porco! Ora gli diamo noi una pulitina!
Drugo
: Ah, bella la marmotta. Ah! Ah! Aaah!
Karl
: Dov'è il malloppo? Vogliamo i nostri soldi, Lebowski!
Drugo
: Tiratela via! Basta con gli scherzi!
Karl
: Secondo te stiamo scherzando? O abbiamo voglia di sopportare i tuoi scherzi?
Franz
: Possiamo farti cose che non hai mai neanche sognato.
Drugo
: Sì.
Karl
: Non crediamo in niente.
Kieffer
: Non crediamo in niente, Lebowski. In niente. E domani torneremo a tagliarti il cetriolo.
Drugo
: Il mio... Mi scusi?
Karl
: Ho detto che ti tagliamo cetriolo!
Drugo
: Ah...
Franz
: Ti consiglio di pensarci su, Lebowski.
Kieffer
: Sì, il tuo bel pisellino pendùlo.
Karl
: Magari ci balliamo sopra tip-tap e te lo schiacciamo tutto.
Franz
: Sì, bello!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Brandt
: Questo è lo studio, come può vedere, con le varie onorificenze: premi...
Drugo
: Jeffrey Lebowski.
Brandt
: ... attestati, lauree honoris causa, eccetera.
Drugo
: Hm, davvero notevole.
Brandt
: Oh, le esamini pure, se vuole.
Drugo
: No, non è che io sia tanto...
Brandt
: No, no, no, prego, prego. Questa è la chiave della città di Pasadena, che il signor Lebowski ha ricevuto due anni fa a riconoscimento del suo impegno civico. Ah... Oh. Quello è il diploma di merito della camera di commercio di Los Angeles, che viene assegnato non necessariamente ogni anno, ma solo quando esiste un vero...
Drugo
: Ehi! Ma questo...
Brandt
: ... merito.
Drugo
: Questo qui mi sembra lui, con Nancy.
Brandt
: Oh, sì, quello in effetti è il signor Lebowski con la First Lady, sì.
Drugo
: Ah!
Brandt
: E con loro c'è anche la signora...
Drugo
: Ah! Il signor Lebowski è quello a sinistra, no?
Brandt
: Sì, certo, il signor Lebowski è quello a sinistra. Vede? Vede?
Drugo
: A quanto vedo è...
Brandt
: Oh.
Drugo
: ... handicappato, vero?
Brandt
: Il signor Lebowski è disabile, sì. Ah... la foto è stata scattata quando la signora Reagan era la First Lady nazionale, sì. Non della California.
Drugo
: Eccolo qui.
Brandt
: In effetti ha avuto anche un incontro privato con il Presidente, ma purtroppo non ci fu il tempo di scattare una foto ricordo.
Drugo
: Ah, Nancy non è male.
Brandt
: Oh, una donna meravigliosa! Eravamo...
Drugo
: E... e questi sono...
Brandt
: Oh, quelli sono i bambini del signor Lebowski, se vogliamo.
Drugo
: Madri diverse?
Brandt
: No, no...
Drugo
: Del razzismo se ne sbatte, hm?
Brandt
: Ah, ah, ah, ah, ah! Non figli suoi in senso letterale. Sono le piccole speranze urbane Lebowski. Ragazzini dei quartieri poveri che promettono bene ma non hanno i mezzi per un'istruzione superiore. E così il signor Lebowski si è impegnato a mantenerli tutti al college. Ah... mi scusi. Grazie. Grazie.
Drugo
: Fantastico. Pensa che ci sia ancora un posto?
Brandt
: Credo che... Oh! Ah, ah, ah, ah! Non ha frequentato il college. La prego, eviti di toccare.
Drugo
: No, no, l'ho frequentato, ma passavo gran parte del tempo a occupare vari edifici dell'amministrazione. Fumavamo marijuana e sfondavamo la porta del circolo per giocare a bowling. Ci crede se le dico che non mi ricordo quasi niente.
Brandt
: Oh.
Jeffrey "Il Grande" Lebowski
: Bene, signore, lei si chiama Lebowski e anch'io mi chiamo Lebowski. È stupendo. Ma sono molto occupato come immagino sia lei. Cosa posso fare per lei?
Drugo
: Ah... vede, signore, si tratta di questo mio tappeto. Dava veramente un tono all'ambiente.
Lebowski
: Lo ha già detto a Brandt al telefono, e lui lo ha detto a me. Io che cosa c'entro?
Drugo
: Beh, quei due... quei due stavano cercando lei, e quindi...
Lebowski
: Forse non ha sentito. L'ha già detto a Brandt al telefono, e lui l'ha detto a me. So cos'è successo. Allora? Allora?
Drugo
: Quindi sa che quelli volevano pisciare sul mio tappeto?
Lebowski
: Ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: Nel senso che è venuto di persona a far pipì sul mio tappeto?
Lebowski
: Pronto? C'è qualcuno in casa? Parla forse un'altra lingua? Le ripeto la domanda: ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: No, è stato Woo a pisciare sul mio tappeto.
Lebowski
: No, io vorrei capire una cosa. Ogni volta che qualcuno mingia su un tappeto, in questa bella città, io devo risarcire il proprietario?
Drugo
: Andiamo, per la miseria! Le sembro uno che vuole fregare la
gente
? E nemmeno per sogno, è solo che...
Lebowski
: È solo in cerca di soldi, come tutti gli altri. Lei ha un impiego, signor Lebowski?
Drugo
: Un momento, aspetti che le spieghi una cosa. Io non sono il signor Lebowski, lei è il signor Lebowski. Io sono Drugo, è così che deve chiamarmi, capito? Se preferisce, Drughetto, oppure Drugantibus, oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo.
Lebowski
: Lei ha un impiego, signore?
Drugo
: Impiego? Ah, ah.
Lebowski
: Non si va in giro a cercare lavoro vestiti in quel modo in un giorno feriale.
Drugo
: Perché, oggi... Che cos'è oggi?
Lebowski
: Io invece lavoro, signore, quindi, se non le dispiace...
Drugo
: Mi spiace, eccome. Il "drugo" si dispiace. Non può tollerare, capisce, quest'aggressione non può essere tollerata. Insomma, se sua moglie va in giro...
Lebowski
: Mia moglie non c'entra per niente in questo! Spero che mia moglie un giorno impari a farsi bastare il mensile, che è ampio! Ma se così non fosse, sarebbe un problema suo, non mio. Come il tappeto è un problema suo. E proprio come ogni sbandato del mondo è responsabile della propria vita, indipendentemente da chi ha scelto di incolpare. Io non ho incolpato nessuno quando ho perso le gambe. Un mu*o gi**lo me le ha portate via, in Corea. Ma io sono andato avanti, a realizzare. Eh, eh, eh! Non posso risolvere i suoi problemi, signore, solo lei può.
Drugo
: Ma vaffanculo.
Lebowski
: Eh. Vaffanculo? Sì, questa è la sua risposta. La sua risposta a tutto. Se la faccia tatuare in fronte. La vostra rivoluzione è finita, signor Lebowski! Condoglianze! Gli sbandati hanno perso! Faccia come i suoi genitori, accetti il mio consiglio: si trovi un lavoro! Gli sbandati perderanno sempre! Mi ha sentito, Lebowski? Gli sbandati perderanno sempre!
Brandt
: Com'è andato l'incontro con il signor Lebowski?
Drugo
: Molto bene, il vecchio mi ha detto di prendere il tappeto che preferisco.
Brandt
: Allora se lo goda. Magari qualche volta ci rivediamo, Drugo.
Drugo
: Sì, certo, se mi trovo nei paraggi e devo andare al cesso... Ehi, guarda un po'!
Bunny Lajoya Lebowski
: Soffiaci sopra.
Drugo
: Eh?
Bunny
: Avanti. Soffia.
Drugo
: Vuoi che soffi sulle dita?
Bunny
: Ah-ah. Io non ci posso arrivare.
Drugo
: E se poi quello se la prende?
Bunny
: A lui non importa niente di niente, è un nichilista.
Drugo
: Ah, dev'essere faticoso da morire.
Bunny
: Tu non stai soffiando.
Brandt
: Il nostro ospite deve andar via, signora Lebowski.
Drugo
: Ah. Tu sei Bunny?
Bunny
: Te lo succhio se mi dai mille dollari.
Brandt
: Ah, ah, ah, ah! Che donna meravigliosa! Andiamo pazzi per quel suo spirito libero.
Bunny
: Però Brandt non può guardare, se no mi dà un centone.
Brandt
: Ah, ah! È meravigliosa!
Drugo
: Scusa, vado a cercare un bancomat.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era qualcosa di indecente, in tutto quel sistema. Così molti seguivano la corrente. Introiettavano il disprezzo con cui venivano trattati. Una cultura del disprezzo non è facile da sopportare, per niente facile. Pensa a
gente
come John Barrymore, che è morto alcolizzato. Ci sono molti modi di reagire al disprezzo.
Arthur Miller
Frasi di Arthur Miller
C'era una grande quiete nella piccola cappella abbandonata. I rumori della fattoria giungevano fievoli attraverso le porte chiuse: le urla d'incitamento ai buoi nei campi lontani, l'abbaiare lamentoso del vecchio cane da guardia e i richiami collerici di Filomena dalla cucina alla piccola trovatella dal viso smorto.
Quel giorno di febbraio volgeva al termine e un raggio di sole, penetrato da una fessura nel muro, rivelava la visione di una testa sovrastata da un'aureola, pallida e fluttuante sullo sfondo scuro del coro, come una ninfea sulla sua foglia. Il volto era quello del santo di Assisi, un volto incavato e devastato, acceso da un'estasi di sofferenza, che non sembrava tanto riflettere gli spasimi del Cristo ai cui piedi il santo era inginocchiato, quanto il muto dolore di tutta la povera
gente
calpestata nel mondo.
Edith Wharton
Cit. da
La valle della decisione ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
La ragazza uscì dalla casa dell'avvocato Royall, situata in fondo all'unica strada di North Dormer, e si fermò sulla soglia.
Era l'inizio di un pomeriggio di giugno. Il cielo trasparente e ancora primaverile spandeva una luce ar
gente
a sui tetti, sui pascoli e sui boschetti di larici che circondavano il villaggio. Una brezza leggera giocava tra le nuvole bianche e tonde che indugiavano sui fianchi della collina, spingendole al di sopra dei campi e del viottolo erboso che, entrando in North Dormer, assumeva il nome di strada, su cui esse proiettavano la loro sagoma. Il paese era costruito in un luogo alto e aperto, e mancava dell'ombra che abbonda nei paesini più riparati del New England.
Edith Wharton
Cit. da
Estate ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
No, io non sono altro che niente | valgo soltanto quel che dò | un uomo è solamente quel che sente | e l'amore della
gente
è tutto.
Adriano Celentano
Cit. da
Una luce intermittente
Frasi di Adriano Celentano
Se io potessi farei qualcosa in più | ma qualcosa che dico io | una pastiglia da far prendere alla
gente
| che la renda tutta quanta sorridente.
Adriano Celentano
Cit. da
Bisogna far qualcosa
Frasi di Adriano Celentano
Cerco un po' d'Africa in giardino, | tra l'oleandro e il baobab, | come facevo da bambino, | ma qui c'è
gente
, non si può più, | stanno innaffiando le tue rose, | non c'è il leone, chissà dov'è...
Adriano Celentano
Cit. da
Azzurro
Frasi di Adriano Celentano
Nelle relazioni sono per la flessibilità ben oltre i parametri di Maastricht. E poi sono abituata bene, ho tante possibilità, se una cosa non va, sposto la mia curiosità altrove.
[...]
Ho avuto qualche flirt con persone famose, di cui spesso neanche si è saputo. Mai con
gente
potente o in ruoli chiave. Eppure ho avuto proposte che poche avrebbero rifiutato, ma ho un problema col potere, mi ammoscia. Mi fa sentire sul banco del pesce, comprata.
Selvaggia Lucarelli
Frasi di Selvaggia Lucarelli
Diciamo che c'è un lato di me, quello rappresentato nei media, che non corrisponde a chi sono davvero nella vita privata. La
gente
crede di conoscermi perché da anni mi vede al cinema e legge di me sui giornali. Hanno come la sensazione che siamo cresciuti insieme. Ma io ho una dimensione personale che nessuno conosce.
Emma Watson
Frasi di Emma Watson
Beppe Grillo continua a fare finta di non capire chi è diventato. Non è più un comico, bensì un politico, cioè un uomo di potere. E gli osservatori neutrali,
gente
all'antica, si ostinano a considerare pericolosi per la democrazia non i giornalisti che attaccano gli uomini di potere, ma gli uomini di potere che attaccano i giornalisti.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Ser
gente
Dap
: Non sarai mai un comandante! Da ma non avrai il saluto!
Ender Wiggin
: Io dico di sì, ser
gente
.
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil
: Oh, eccolo qui. Te l'avevo detto! Allora, racconta, com'è andata?
Bob
: Bene.
Phil
: L'hai... l'hai trovato?
Bob
: Sì, certo, l'ho trovato.
Phil
: E...?
Bob
: E abbiamo parlato.
Larry
: E...?
Bob
: Niente, abbiamo parlato.
Larry
: Va bene. Di cosa avete parlato? Bob, di cosa avete parlato?
Bob
: Abbiamo parlato di Cristo.
Larry
: Avete parlato di...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gli hai detto per caso che tipo di lubrificanti industriali avrebbe adottato Gesù?
Phil
: Larry!
Larry
: Che cosa gli hai detto, Bob?
Bob
: Abbiamo discusso di varie cose.
Larry
: Riguardo a Gesù?
Bob
: Riguardo a tanti argomenti.
Larry
: In relazione con...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gesù. Sì. Sì, sì, sì. Quindi l'argomento lubrificanti non è saltato fuori, immagino.
Bob
: La natura della conversazione ha fatto sì che non lo si toccasse.
Larry
: La natura è stata. Tutta da sola.
Bob
: Sì.
Larry
: Quindi la conversazione andava avanti tranquilla per conto suo e così, tutto d'un tratto, all'improvviso, senza che nemmeno te ne accorgessi, stavate parlando di Dio o di Gesù, esatto?
Bob
: Eravamo due persone che parlavano.
Larry
: Sto per dirti una cosa, sai, Bob? Ed è qualcosa che non dico a molte persone, perché devo veramente pensarla ed esserne convinto. Perché per me è come dire a qualcuno di andare all'inferno. Capisci quanta importanza gli do?
Bob
: E cos'è?
Larry
: È che io non riesco a crederti, Bob.
Bob
: Tu non...?
Non ... ti credo, esatto. Sto facendo un grande sforzo per convincermi che quello che hai appena raccontato è vero.
Bob
: È vero.
Larry
: Può darsi, ma non riesco a mandarla giù, capisci?
Phil
: Larry, andiamo!
Larry
: Lasciami in pace! Mi fai il favore? Sto cercando di chiarire la situazione, quindi non interrompermi un'altra volta.
Bob
: Va bene così, Phil.
Larry
: Sì, va bene così. Adesso, Bob, vorrei farti una domanda... e vorrei una risposta franca, me la puoi dare?
Bob
: Sì.
Larry
: Chi ha... tirato in ballo l'argomento Gesù, onestamente?
Bob
: Io, Larry.
Larry
: Tu.
Bob
: Sì.
Larry
: Hai menzionato Gesù per primo.
Bob
: Sì.
Larry
: Perché?
Bob
: Perché è molto importante per me che le persone sentano parlare di Gesù.
Larry
: Vuoi dire del fatto che è morto per i nostri peccati?
Bob
: Sì.
Larry
: Allora, Bob, fammi riformulare la domanda. Sapendo che era molto importante, rispetto alla nostra presenza qui, avere un incontro e parlare con Fuller riguardo ai lubrificanti per la sua azienda, perché mai, invece, hai deciso di parlargli di Gesù?
Bob
: Perché credo che sia più importante.
Larry
: Anche se siamo a una convention dove è più abituale e consueto parlare di affari?
Bob
: Sì. Guarda che ho capito, Larry, ma, proprio non vedo dove sta il delitto nel voler parlare da essere umano a essere umano. Non ho parlato di lavoro, lubrificanti, eccetera, perché non volevo pensasse che avevo usato l'argomento religione per ingraziarmelo, per spingerlo a firmare qualche contratto. Non volevo pensasse che ero insincero.
Larry
: Ma tu effettivamente eri insincero, in un senso più generale.
Bob
: Se noi qui siamo soltanto delle funzioni, perché non mandano dei robot, allora?
Larry
: Non mandano dei robot per la semplice ragione che non li hanno ancora inventati. Verrà il giorno in cui costruiranno un robot che fa quello che facciamo noi, e magari meglio, allora vedrai che ce lo manderanno. Puoi starne certo. Ma fino a quel giorno, mandano noi. Dicono: "Ehi, Bob, Larry, Phil, perché non ve ne andate a Wichita per un paio di giorni? Non preoccupatevi di vitto e alloggio, ci pensiamo noi". E per un paio di giorni, Bob, noi rinunciamo alla nostra identità, qui, a Wichita. E diventiamo le mani della nostra azienda. Che stringono tutte le altre mani che ossono! Quel che hai fatto, la ragione per cui sei stato insincero, è che hai infranto quel vincolo. Sarebbe come se una mano, che so, si staccasse dal braccio e dicesse: "Oh, guarda che ho altre cose importanti da fare qui in giro che non hanno niente a che fare con te!".
Bob
: Ma Paolo dice che...
Larry
: Per favore, no. Per favore, no, voglio discutere con te! Che c'entra l'apostolo Paolo? Stiamo facendo tutt'un altro discorso!
Bob
: Non vedo come si possa affrontare una discussione del genere, se non mi è permesso parlare di Dio!
Larry
: Perché non stiamo parlando di Dio, ma di qualcosa di più grosso.
Bob
: Più grosso di Dio?
Larry
: La questione, Bob, non è la tua fede in Dio o il tuo desiderio di diffondere questa fede. La questione è cosa stiamo facendo qui.
Bob
: E che cos'è, Larry? Forza, che cos'è?
Larry
: Siamo qui per vendere lubrificanti! Lubrificanti industriali! Non siamo qui per salvare anime!
Bob
: Non siamo qui neanche per andare a caccia di donne, ma questo non sembra fermarti!
Larry
: Con che coraggio ti azzardi a rinfacciarmi questo? Con che coraggio, ragazzino brufoloso? Non c'è niente di sbagliato nell'ammirare il panorama mentre si fanno affari. Fintantoché noi continuiamo a fare affari. E per tua informazione, cocco, in quindici anni, neanche una volta ho tradito mia moglie.
Bob
: Se guardi le donne con lussuria, è come se...
Larry
: No, non lo è, non lo è, c'è una differenza enorme!
Bob
: Non è questo che ha detto Gesù!
Larry
: Ma che ne sai di cosa ha detto Gesù, Cristo Santo! C'eri?
Bob
: Ho letto le sue parole.
Larry
: No, qualcuno le ha scritte in un libro!
Phil
: Larry.
Larry
: Qualcuno l'ha tramandato e tu ci credi!
Bob
: L'hanno scritto gli evangelisti, e quella è la verità!
Larry
: Certo, ma non si può dire che è vero, che ho ragione io o ce l'hai tu. Non c'eravamo.
Phil
: Larry.
Bob
: Il Vangelo dice chiaramente...
Larry
: Non citare le scritture con me, Bob, non le citare!
Bob
: Io devo ritornare all'apostolo Paolo...
Larry
: L'apostolo Paolo non è stato mandato qui sulla Terra per dire cose...
Bob
: ... il quale dice chiaramente che lo sguardo lussurioso è tradimento...
Larry
: Ma lo vuoi capire...
Phil
: No, aspetta, Larry!
Larry
: Basta!
Larry! Larry! Larry! Con o senza il cliente, vivremo. Alzati.
Bob
: Mi dispiace.
Larry
: Certo, vivremo.
Phil
: Vivremo.
Larry
: Mi pare d'averlo già detto. Mi sto rendendo conto all'improvviso di quanto si è fatto tardi. A che ora vuoi che ci vediamo domani mattina?
Phil
: Beh, non ha... non ha importanza.
Larry
: A che ora?
Phil
: Alle sette e mezza.
Larry
: Facciamo le otto.
Phil
: Certo, le otto.
Larry
: Perdonami, Bob, se... mi sono comportato come fossi tuo padre. Stavo cercando di darti un qualcosa di quello che sono.
Bob
: Capisco.
Phil
: Larry? Buonanotte. C'è una cosa che voglio dirti. E voglio che ascolti con molta attenzione, perché è molto importante. L'uomo che abbiamo appena cacciato da qui...
Bob
: Non direi che abbiamo cacciato qualcuno.
Phil
: L'uomo che è uscito da questa camera un momento fa è un mio carissimo amico. Perché lo conosco ormai da tanto tempo?
Beh, ci sono tante persone che conosco da un bel pezzo, e ad alcune non farei neanche pulire il culo del mio cane. Altre mi sono del tutto indifferenti, non contano per me. Ma Larry per me conta
molto. E la ragione è... che posso fidarmi. Io so che posso fidarmi. È onesto.
Bob
: È onesto o è solo brutale?
Phil
: È onesto, Bob. È anche brutale, certo. Il che a volte fa parte dell'essere onesto. Perché tante persone sono brutali, ma non oneste. Larry non è uno di quelli. Larry è una persona onesta. Anche tu sei una persona onesta, ne sono convinto. Perché, radicato profondamente dentro di te, c'è qualcosa che combatte per l'onestà. La domanda, che è il caso che tu ti faccia, è se questo qualcosa è presente in tutti gli aspetti della tua vita.
Bob
: Che vorrebbe dire?
Phil
: Vuol dire che il tuo propagandare Gesù non è diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda i lubrificanti. Non importa se cerchi di vendere Gesù, o Buddha, o i diritti civili. O come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano. Semmai fa di te un a
gente
vendite. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni. Solo per saperlo, per nessun'altra ragione. Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione, per pilotarla, non è più una conversazione. È un pistolotto e tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista.
Bob
: Perdonami se rispettosamente dissento.
Phil
: Stavamo parlando prima del... carattere. Mi hai fatto delle domande sul carattere. E allora si è parlato delle facce, ma la questione è molto più profonda di così. La questione è: tu ne hai di
carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione, Bob, non ne hai. Per la semplice ragione che... ancora non provi rammarico per qualcosa.
Bob
: Vuoi dire che non avrò carattere finché non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?
Phil
: No, Bob, perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto, e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere, perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te, perché ti ricordi che la vita va avanti, il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te, e come un tatuaggio ti resterà impressa sulla faccia. Fino a quel giorno, in ogni caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto.
Bob
: Posso andare adesso?
Phil
: Vai, vai.
Bob
: Grazie.
Phil
: Buonanotte. Pronto? No, non puoi, se n'è appena andato. Che c'è? Ti voglio bene anch'io. Sì.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil
: Mi vuoi bene, Larry?
Larry
: S... se ti voglio bene?
Phil
: Sì.
Larry
: Sai, dipende tutto da cosa intendi, insomma. Se mi stai chiedendo se voglio un figlio da te, allora no, non ti voglio abbastanza bene. Perché lo chiedi?
Phil
: Niente, una domanda.
Larry
: Come non volerti bene? Ti lavi tutti i giorni, sei sempre elegante, non parli con la bocca piena, ti si vuol bene per forza.
Phil
: Lascia stare.
Larry
: Come t'è venuto in mente?
Phil
: Vedi, quando ero ragazzo, avevo imparato un versetto del Vangelo in cui Gesù diceva: "Nessun uomo ha amore più grande di questo: che accetta di donare la vita per il suo amico".
Larry
: Mi stai chiedendo se sono disposto a morire per te?
Phil
: Credo di sì.
Larry
: Questo qui è un modo di estremizzare le cose. Che situazione potrebbe mai configurarsi, in cui potrei essere chiamato addirittura a morire per te?
Phil
: Non saprei.
Larry
: Ecco, per esempio, se mi dicessi: "Ehi, Larry, fatti un bel volo giù dal balcone", no, non lo farei.
Phil
: Non te lo chiederei.
Larry
: Anche se lo facessi, ti direi: "Phil, amico mio, tra noi c'è stato un solido e bel rapporto in questi ultimi non so più quanti anni, ma la risposta alla tua domanda è: no, vaffanculo". Questo sarebbe il mio congedo. Senza rancore.
Phil
: Certo, avresti ragione.
Larry
: Non so a chi voglio bene. C'è tanta
gente
che mi piace, ma l'amore, quella è tutta un'altra storia.
Phil
: Dai, non ci pensare.
Larry
: Già.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti,
gente
! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta
gente
?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta
gente
perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di
gente
che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande a
gente
vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati,
gente
, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la
gente
sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la
gente
, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la
gente
che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil Cooper
: Non risponde.
Bob Walker
: Sarà andato a fare compere.
Phil
: Dio ce ne scampi.
Bob
: Perché lo dici?
Phil
: Ma no, così... Una cosa che gli uomini dicono quando parlano delle loro mogli. Uno dice: "Sarà andata a fare compere", e l'altro dice: "Dio ce ne scampi". È una battuta.
Bob
: Ah...
Phil
: Allora, come ti senti, Bob?
Bob
: In che senso?
Phil
: Come ci si sente in trasferta?
Bob
: Ah... Capisco che può essere stancante.
Phil
: Ci si affatica in questo lavoro. Uno magari non ci pensa, ma... ci si affatica, sì.
Bob
: Se non ho capito male, tu lo fai da tanto tempo.
Phil
: A dirti la verità, Bob, a volte ho la sensazione di non fare altro nella vita che stringere la mano di qualcuno.
Bob
: Però lo fai molto bene.
Phil
: Ti ringrazio, Bob.
Bob
: Insomma, da quello che dicono.
Phil
: Non ti rimangiare il complimento. Che ora fai?
Bob
: Le cinque meno un quarto.
Phil
: Eh! Chissà se è arrivato Larry.
Bob
: Non porti l'orologio?
Phil
: Il mondo è pieno di orologi. Orologi e specchi, una vera cospirazione. Non che m'importi più molto, le mie occasioni me le sono giocate da un pezzo.
Bob
: Perché lo dici, scusa?
Phil
: Non mi sto lamentando. Ognuno tocca il suo punto più alto e poi torna nel grigiore. Non c'è da vergognarsi.
Bob
: Quanti anni hai? Se non sono indiscreto.
Phil
: Ne ho 52.
Bob
: La tua segretaria ha detto che hai un'aria distinta.
Phil
: Davvero?
Bob
: E che hai una faccia che ha carattere.
Phil
: Mi concederò il beneficio del dubbio, e immaginerò che l'abbia detto con tutte le migliori intenzioni.
Bob
: Certe volte mi chiedo come sarò quando avrò la tua età.
Phil
: Mi strappi il cuore, figlio mio.
Bob
: No, non volevo dire che...
Phil
: Ah, non fa niente. Ho sentito di
gente
che sopravvive benissimo anche ai 60. Spero solo che sia vero.
Bob
: Volevo dire che a volte mi chiedo... com'è che una persona si forma il carattere? Cioè, è una cosa con cui uno nasce, e che si rivela man mano nel tempo, o si devono vivere certe cose?
Phil
: Non ci avevo mai pensato. No.
Bob
: Insomma, in fondo potrei anche avere una faccia piena di carattere e neanche saperlo. Tu che dici?
Phil
: È un'arma a doppio taglio, Bob. Da quanto sei nell'azienda?
Bob
: Sei mesi.
Phil
: Appena finiti gli studi?
Bob
: Sì.
Phil
: Beh, ti do un consiglio. Non è mai troppo presto per mettersi a pensare a dove si vuole arrivare.
Bob
: C'è un bel po' da pensare.
Phil
: Sì, è vero. Fra non molto qualcuno ti porterà una torta con sopra 40 candeline. Magari 50. Un po' di
gente
salterà fuori da un armadio gridando "sorpresa!", come se tu non ci pensassi sempre, ogni attimo della tua vita.
Bob
: Che stai leggendo?
Phil
: Penthouse.
Bob
: Ah...
Phil
: Vuoi che te lo presti quando ho finito?
Bob
: No, grazie.
Phil
: Non lo vuoi?
Bob
: No, non leggo quel tipo di riviste.
Phil
: Sei uno di quelli che crede che certe riviste non andrebbero pubblicate?
Bob
: Sono uno di quelli che pensa che non andrebbero comprate.
Phil
: Una risposta intelli
gente
.
Bob
: Ho detto quello che penso.
Phil
: Sì, appunto. Lo hai fatto senza riflettere. Il che mi porta a pensare che puoi fare carriera nelle vendite.
Bob
: Che dice tua moglie del fatto che leggi quel tipo di riviste?
Phil
: A mia moglie non gliene importa.
Bob
: Non gliene importa?
Phil
: No. Siamo divorziati.
Bob
: Posso chiederti qual è stato il motivo?
Phil
: Perché non provi a richiamare tua moglie?
Bob
: Certo. È che mi riesce difficile immaginare come dev'essere arrivare al divorzio.
Phil
: Il quadro ti si fa paurosamente chiaro in un lasso di tempo molto breve. Puoi credermi, Bob.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
In via Don Bosco. Una dimostrazione contro un proprietario di casa che ha sfrattato alcuni inquilini, povera
gente
, per aver modo di aumentare il fitto. Guardie e carabinieri circondano la casa e tengono a bada i dimostranti, procedendo di tanto in tanto a degli arresti.
Antonio Gramsci
Cit. da
Apologhi e raccontini torinesi - Due pere... ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
Occorre persuadere molta
gente
che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza.
Antonio Gramsci
Cit. da
Quaderni del carcere
Frasi di Antonio Gramsci
[In risposta a un articolo di Rodolfo Mondofo apparso su l'Ordine Nuovo]
Ahimè, quanti papi infallibili tiranneggiano la coscienza degli uomini liberi e inaridiscono in loro ogni sor
gente
di umanità.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
[Dopo uno sparo, Michele presta soccorso a un uomo che si accascia a terra e si accorge che sta perdendo sangue]
Michele
[rivolto a Dieci Decimi]
: Dieci De', ce sta nu ferit', vien' a cca!
[rivolgendosi poi al ferito]
State calmo! Se non vi agitate è meglio. Chi siete?
Ferito
: Sentite, sentite che profumo vene 'a mare... | pecché proprio stanotte e no dimane?
Michele
: Chi è stat? Chi è stat?!
Ferito
: Guardate quanta
gente
'aret a vuje
[Michele si volta e vede che non ce nessuno]
| e tutti m'addimanneno: "chi è stato?" | Pe' me so' stat' lloro... | o forze vuje?
Michele
: Io?
Ferito
: Pur stanotte so' stato sfurtunato... E vuje chi site... addo' stive, quann' je sbagliavo... e nun me preoccupavo d'e lacrime e mia madre e mio padre? Pecché vuje o cunosciveve bbuono a mio padre!
Michele
: No, mai visto!
Ferito
: È stat'...
Michele
: Chi è stat?! Chi è stat?!
Ferito
: È stat' bell.
[il ferito poi, ansimando, farfuglia qualcosa]
Manniti di riale...
Michele
: Chi?!
Ferito
: Mannitidiriale!
Michele
: Mannitidiriale?
[l'uomo ferito muore]
Dal film:
No grazie, il caffè mi rende nervoso
Scheda film e trama
Frasi del film
Populista è una parola con diverse accezioni. Se significa parlare al popolo allora, sì, non ho problemi a essere chiamato così. Se invece viene usata per definire chi lusinga i popoli, ovvero chi è demagogo, non è il mio caso. Sull'Europa e su altri temi non dico alla
gente
ciò che vorrebbe sentirsi dire.
[Marzo 2017]
Emmanuel Macron
Frasi di Emmanuel Macron
Capisco che la
gente
faccia paragoni ma io non voglio essere il Messi del futuro, io sono il Dybala del futuro e darò il massimo per la mia squadra e per la Nazionale.
Paulo Dybala
Frasi di Paulo Dybala
Jack
: Oddio, che voglia di bere qualcosa! Maledizione, magari soltanto... solo una birra. Salve, Lloyd. C'è poca
gente
, stasera. Ah, ah, ah, ah, ah!
Lloyd
: Lei ha ragione, mister Torrance. Che cosa prende?
Jack
: Una domanda molto azzeccata, caro Lloyd. Perché si dà il caso, amico mio, che ho due pezzi da venti e due da dieci, qui nel mio portafogli, e temevo che ci rimanessero fino all'aprile prossimo. Allora facciamo una cosa: tu mi passi una bottiglia di bourbon, con del ghiaccio e un bicchierino. Che dici, ci riesci, Lloyd? Non è che hai troppo da fare?
Lloyd
: Sono sempre a sua disposizione.
Jack
: Sei l'uomo che cercavo. Allora tira fuori tutto, che mi faccio una bevuta, Lloyd, così mi tira su. È il senso del dovere che ci frega, amico mio, il senso del dovere ci frega. Oh, Lloyd, ho paura che per il momento sto al verde. Come andiamo a credito, in questo locale?
Lloyd
: Oh, per lei non c'è nessun problema.
Jack
: Questa è classe. Tu mi piaci, Lloyd. L'ho sempre detto io. Sei il miglior barman del mondo. Il migliore tra tutti i dannati barman che ho visto fra Timbuktu e Portland, Maine. O, Portland, Oregon, se preferisci.
Lloyd
: Lei è davvero gentile.
Jack
: Volevo dire, io le mani addosso non gliele ho mai messe. Non l'ho toccato. Io quella sua dolce testolina santa non la toccherei nemmeno con un dito. Io lo amo quel mio figlietto di puttana, ah, ah! Io farei qualsiasi cosa per lui. Qualsiasi fottuta cosa per lui. Ma quella... stronza... Lo so che fino a che vivrò farà tutto il possibile perché io non dimentichi. Io gli ho fatto male una volta, okay? Ma è stato un incidente. Senza nessuna intenzione. Non l'ho fatto mica apposta. Ma può succedere a tutti, è stato tre maledetti anni fa! Quella stronzina aveva buttato a terra tutti i miei fogli di carta, allora io gli ho preso il braccio, l'ho tirato via! È stata una mancata coordinazione muscolare, nient'altro. Capisci? Soltanto qualche chilogrammo di energia in più per secondo, per secondo!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni a
gente
della Squadra Omicidi convive con immagini che non riesce a cancellare dai propri sogni; ogni a
gente
che ha svolto indagini su un abuso di minore ha conosciuto un lato dei suoi simili di cui non parla mai con nessuno, né con sua moglie, né con i suoi colleghi, nemmeno con il suo confessore o il suo barista. Certi fardelli non li fai ricadere sulle persone di buona volontà.
James Lee Burke
Cit. da
Il sale della terra ‐ Incipit
Frasi di James Lee Burke
Osi stare fuori
Osi entrare,
Quanto puoi perdere
Quanto puoi guadagnare,
E se entri
gireresti a sinistra o a destra
o a destra e tre quarti
Forse non così lesta.
Potresti confonderti al punto
da iniziare una volata
a rotta di collo per una strada dirupata
E sfacchinerai per miglia
attraverso una strana area disabitata
dirigendoti temo verso una zona desolata
Quella dell'attesa incondizionata.
Per
gente
che attende...
Attende che un treno parta
O che un autobus arrivi,
O che un aereo parta
O che la posta arrivi,
O che la pioggia smetta
O che il telefono squilli,
O che la neve cada in fretta
In attesa di una frase detta...
O di un filo di lustrini
O di un paio di pantaloni
O di una parrucca coi ricciolini
O di altre occasioni.
Willy Beachum
Dal film:
Il caso Thomas Crawford
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
Le foto dei paparazzi danno spesso un'impressione sbagliata di me. Per fortuna ci sono i social che mi permettono di comunicare ed esprimermi liberamente. Così la
gente
può farsi meglio l'idea di chi io sia.
Victoria Adams
Frasi di Victoria Adams
La mia Napoli, la mia
gente
, il mio popolo conosce il mio passato perché ho iniziato la mia carriera raccontando la mia vita. Forse un po' mi fa paura far conoscere il mio passato ad altre persone, quelle che ancora non mi conoscono, visto che questo è un nuovo mondo per me... Ho paura che possano pensare ad altro. Voglio trasferire la mia immagine nel migliore dei modi e far capire che tutto ciò che mi riguarda è solo merito mio, il mio passato non c'entra niente con la mia popolarità.
Nancy Coppola
Frasi di Nancy Coppola
Lem
: Tutte le unità confermano. Armi regolate e pronte.
Conley
: Siamo in condizioni di lancio.
Lem
: Attendiamo codici lancio.
Beringer
: Maggiore Lem, escludere variazioni.
Lem
: Ricevuto. Variazioni escluse.
McKittrick
: Va bene. La richiamo.
Healy
: Qui!
McKittrick
: Non so cosa credi di poter fare qui, Stephen.
Falken
: John! Che piacere vederti! Vedo che tua moglie continua a sceglierti le cravatte.
McKittrick
: Che cosa ti ha detto questo ragazzo?
Falken
: A che punto siamo?
McKittrick
: Il Presidente sta quasi per ordinare il contrattacco. È quello che gli consigliamo di fare.
Falken
: È un bluff, John. Annulla tutto.
McKittrick
: No, non è un bluff. È realtà.
Falken
: Salve, generale Beringer! Stephen Falken.
Beringer
: Signor Falken, ha scelto un giorno del cavolo per farci visita.
Falken
: Generale, quello che vede sugli schermi quassù è tutta immaginazione. Una specie di allucinazione creata dal computer. Quei segnali non sono missili veri, sono fantasmi.
McKittrick
: Jack, non c'è niente che indichi una qualche simulazione. Tutto funziona perfettamente.
Falken
: Ma ha per caso un senso?
Beringer
: Che cosa non avrebbe senso?
Falken
: Questo!
Beringer
: Senta, non ho tempo per fare conversazione in questo momento!
Falken
: Generale, lei è preparato a distruggere il nemico?
Beringer
: Può scommetterci.
Falken
: Ed è convinto che loro lo sanno?
Beringer
: Credo che siamo stati abbastanza chiari.
Falken
: No, loro non lo sanno. Dica al Presidente di non ordinare l'attacco.
Conley
: Signore, vogliono una decisione.
Falken
: Generale, lei è veramente convinto che il nemico attaccherebbe senza provocazione, impiegando così tanti missili, bombardieri e sommergibili, non lasciandoci altra scelta se non quella di annientarli?
Aviere
: Un minuto e trenta secondi all'impatto.
Falken
: Generale, lei sta dando ascolto a una macchina. Faccia un favore al mondo, e non lo diventi anche lei.
Aviere
: Un minuto e venti secondi all'impatto.
Beringer
: Sì, signor Presidente.
Aviere
: Un minuto e dieci secondi all'impatto.
Beringer
: A questo punto non possiamo confermare con certezza l'attacco. Abbiamo motivo di credere che possa essere inesistente. Sì, signore, affermativo. Sì, signore. Anch'io.
Aviere
: Un minuto all'impatto.
Beringer
: Chi è il primo e tra quanto?
Lem
: Il primo impatto sarà al 43esimo Gruppo bombardieri a Loring, al 319esimo a Grand Forks, e al Comando aereo dell'Alaska, a Elmendorf.
Aviere
: 50 secondi all'impatto.
Beringer
: Mi chiami il comandante di ognuna delle stazioni. Gli voglio parlare personalmente.
Conley
: A tutte le stazioni, qui è il Comando NORAD. Restate in ascolto per un messaggio del Generale. Date il ricevuto.
Bowers
: Base aerea di Elmendorf. Settore operativo. Tenente colonnello Bowers.
Chase
: 319esimo, Gruppo bombardieri. Colonnello Chase.
Dougherty
: Eh, qui è... è la base aerea di Loring. Il comandante non è qui al momento.
Beringer
: Non fa niente. Lei chi è?
Dougherty
: Signore, eh, qui è l'aviere scelto Dougherty, signore.
Beringer
: Qui è il generale Beringer, al NORAD.
Aviere
: Quaranta secondi all'impatto.
Beringer
: La nostra attuale situazione è... Bene, i radar segnalano attualmente circa 240 testate nucleari sovietiche in arrivo, ma al momento non possiamo confermarlo. Ripeto, non possiamo confermarlo.
Aviere
: Trenta secondi all'impatto.
Beringer
: Siamo con voi, ragazzi. Abbiamo fatto tutti i passi necessari. State pronti a lanciare i missili al mio ordine.
Conley
: Sì, signore.
Beringer
: Restate in attesa su questo canale. Lo stesso faremo qui.
Aviere
: Venti secondi all'impatto. Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno, impatto.
Conley
: Qui Comando NORAD. Siete in linea? Qui Comando NORAD. Siete ancora in linea? Mi sentite?
Chase
: Affermativo, signore.
Dougherty
: Sì! Siamo qui! Gesù Cristo! Ci siamo ancora!
Conley
: I nostri schermi indicano un impatto.
Bowers
: No, signore. Nessun impatto. Siamo vivi e stiamo bene.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah, ah!
David
: Evviva!
Jennifer
: David!
David
: Evviva!
Tutti
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fantastico! Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Dio, non erano veri quei bastardi! Ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fate rientrare i bombardieri! Fate rientrare i missili!
Lem
: Accesso negato.
Falken
: Joshua, che diavolo stavi facendo?
Lem
: Qui Controllo. Chiamo il dottor McKittrick, ur
gente
.
McKittrick
: Sì, qui McKittrick.
Lem
: Signore, ho un problema. Lo WOPR non mi permette di cambiare il programma. Non posso introdurre l'ordine per il rientro dei missili.
McKittrick
: Bene, aspetti. Sì, Paul, qui è McKittrick. Ehm, lo WOPR ci nega l'accesso.
Richter
: Lo so. Nessuno può inserirsi attualmente. Stiamo tentando tutto. È come se l'archivio delle parole di accesso fosse stato spazzato via. Ho già provato! Pensa che non abbia provato a farlo?
David
: Quelli che sono?
Falken
: Sono codici di lancio.
Jennifer
: A cosa servono?
Falken
: Joshua cerca di trovare il codice giusto per lanciare i missili da solo!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
David
: Ma che cos'è?
Jennifer
: Non lo so.
Stephen W. Falken
: L'avete visto? Lo sapete che c'è ancora
gente
che non crede che potessero volare? Sapete, il cielo una volta ne era tutto pieno.
David
: Sto cercando il dottor Robert Hume.
Falken
: Ah, uno di voi è un paleontologo? Ho un terribile bisogno di un paleontologo.
Jennifer
: No, siamo studenti del liceo.
Falken
: Oh, peccato. Beh, studenti del liceo, siete sulla mia terra e non vi ho invitati.
Jennifer
: Ma lei... ma lei... lei è Stephen Falken?
Falken
: Ora ascoltatemi bene. Viottolo. Prendere viottolo. Cancello. Aprire cancello, passare, chiudere... Ultimo traghetto 6:30, quindi correre, correre!
David
: Aspetti! Aspe... aspetti! Sono venuto per via di Joshua.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Knewt
: Accenda il monitor cinque, voglio vedere...
Kirkland
: Sissignore. Ventidue sommergibili classe Tifone partiti da Petropavlovsk assumono rotta sud su rilevamento nove-cinque gradi da Nordkapp.
Knewt
: Ser
gente
. Ser
gente
.
Kirkland
: Sì signore.
Knewt
: Spero che la vodka le piaccia.
Kirkland
: Spero solo che non mi facciano mangiare quelle loro maledette uova di pesce.
Militare
: Voglio dati aggiornati sui settori otto, tredici e quattordici.
Dawes
: Signore, i sovietici negano di aver potenziato lo schieramento dei loro sommergibili. Vogliono sapere perché diavolo li provochiamo.
Beringer
: Tutte cazzate. Noi sappiamo che sono là sotto. Li farò schizzare fuori dall'acqua.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Ser
gente
: Un mio collega mi ha detto che lei gioca molto bene a tennis.
Registratore
: Gli occhi del paziente sono molto dilatati per l'uso di marijuana e probabilmente di LSD.
Infermiera
: Secondo l'informazione che si vuole, si deve sapere il tasto da premere.
Ser
gente
: Oh, beh, diciamo che volessi sapere come si fa un colpo di rovescio.
Infermiera
: Ah, ah, ah, ah, ah! Non credo di avere il programma adatto. Ah, ah, ah!
Ser
gente
: Mi scusi. Che cosa vuoi?
David
: Dov'è il bagno? Il viaggio è lungo fino a Denver.
Ser
gente
: Mi scusi.
David
: Per favore, mi lasci parlare col signor McKittrick, è importante.
Ser
gente
: Senti, non puoi parlare con nessuno. L'FBI sarà qui tra poco. Ora devi fare la pipì o no?
David
: No.
Infermiera
: Per favore, sto lavorando.
Ser
gente
: E questo cos'è?
Infermiera
: La smetta!
Ser
gente
: Ha degli occhi molto belli.
Infermiera
: Molto originale.
I A
gente
: Chiamo l'ascensore.
Wigan
: Firmo da lei?
II A
gente
: Sì, anche per noi.
Ser
gente
: Ho sentito che l'hanno eletta Miss Bellezza.
Infermiera
: Sì.
Ser
gente
: Vuole che me ne vada?
Wigan
: Voglio che questa porta sia aperta immediatamente.
I A
gente
: Se telefonassi io?
Wigan
: Si sbrighi!
Ser
gente
: Sì, signore.
II A
gente
: È incredibile.
I Militare
: Ehi, Donner, aspetta!
II Militare
: Beh, sbrigati. Sono in ritardo.
I Militare
: Va bene, ti raggiungo sùbito.
Militare
: Credo che sia bloccata dall'interno.
Wigan
: Faccia presto. David! Andiamo, David! Così peggiori la tua situazione.
Militari
: Beh, andiamo.
Thomas
: Da questa parte, per favore. Mi hanno appena detto che stanno lavando il pavimento nel centro dei computer. Non voglio che qualcuno scivoli e si faccia male, quindi il nostro giro si conclude qui. Ora, se salite sul pullman il più presto possibile, ad ognuno di voi sarà offerta una bevanda al Centro ufficiali, ai piedi della collina.
Schneider
: Fermo! Cos'hai intenzione di fare?
David
: Ah!
Militare
: Fatto. Si apre.
Schneider
: Voi ragazzi vi credete i padroni.
David
: Ah, io stavo... stavo... stavo solo dando un'occhiata.
Schneider
: Lo sai che non devi abbandonare il gruppo.
David
: Sissignore.
Schneider
: Allora, che cosa aspetti, eh?
David
: Okay. Mi scusi.
Schneider
: Muoviti.
David
: Grazie infinite, signore.
A
gente
: Stia da parte!
Militare
: Grazie. Grazie. Attenta allo scalino.
David
: Arrivederci.
Militare
: Grazie. Arrivederci. Attenta allo scalino. Grazie.
Wigan
: Presto, guardate dappertutto. Non può essere lontano. Muovetevi.
A
gente
: E si tolga di mezzo!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e sedersi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre cose che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello rosso.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere nulla, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha incasinato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto incasinarla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa diavolo sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelli
gente
ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al diavolo, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto, deve essere...
Cabot
: Non voglio più chiacchiere, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Ser
gente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Ser
gente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Ser
gente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Ser
gente
, non credo siano necessarie le manette.
Ser
gente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le cose.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, ser
gente
, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Ser
gente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di
gente
.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che diavolo sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa diavolo faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
I A
gente
: David Lightman, fermo dove sei, per favore! FBI!
David
: Cosa?
II A
gente
: Ti leggo i tuoi diritti.
I A
gente
: Andate al furgone, per favore.
II A
gente
: Hai tutto il diritto di restare in silenzio.
David
: Ma cosa...?
I A
gente
: Appoggiati al furgone, per favore.
David
: Che cosa ho fatto?
II A
gente
: Tutto quello che dirai può essere, e sarà usato, contro di te in tribunale.
I A
gente
: La mano destra dietro la schiena, per favore.
II A
gente
: Hai diritto di interpellare un avvocato, e che un avvocato sia presente all'interrogatorio. Se non puoi permetterti un avvocato...
David
: Ma...
II A
gente
: ... te ne sarà assegnato uno d'ufficio.
I A
gente
: La mano sinistra, prego. Grazie.
II A
gente
: Hai capito i diritti che ti ho appena esposti?
David
: Sì, ma...
II A
gente
: Tenendoli presente...
I A
gente
: Nel furgone!
David
: Ehi!
II A
gente
: ... sei disposto a parlarmi delle accuse contro di te?
I A
gente
: Va bene, andiamo.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Ehi, Bol! Bello! Bravo, cagnone. Salve, sono Jennifer.
Mr. Lightman
: Ah.
Jennifer
: C'è David?
Mr. Lightman
: Piacere. Ah, sì, è in camera sua.
Jennifer
: Grazie.
Mr. Lightman
: Hai mai sentito la parola "topica"?
Jennifer
: Topica? Eh, no, mai. Mi dispiace.
Mr. Lightman
: Nemmeno io.
David
: Sì?
Jennifer
: Ciao! Dove sei stato?
David
: Come?
Jennifer
: È una settimana che non vieni a scuola. Sei malato?
David
: Ah... No, no. Stavo... stavo facendo delle cose. Ti vuoi sedere? Come stai?
Jennifer
: Bene. Vado a prendere un po' d'acqua, okay?
David
: Okay.
Jennifer
: Ma cos'è tutta questa roba?
David
: Eh, niente. Stavo solo... Stavo cercando di saperne di più sul tipo che ha progettato quei programmi gioco. Volevo scoprire la sua parola d'accesso.
Jennifer
: Perché?
David
: Perché? Beh...
Jennifer
: Ma che gusto particolare c'è a giocare con una macchina?
David
: Ah, no. No, non è solo una macchina. Ecco, guarda qui. È una videocassetta che ho preso in biblioteca. Riguarda quel tipo, Falken. Si interessava di giochi, oltre che di computer. Li programmava perché giocassero a dama, a poker, a scacchi...
Jennifer
: E cosa c'è di straordinario? Lo fanno tutti, adesso.
David
: No, no, no, no, no. Lui fece una cosa fantastica: lui... lui progettò un computer che poteva imparare dai propri sbagli, così migliorava ad ogni successiva partita. Il sistema, in realtà, imparava ad imparare. Poteva insegnare a se stesso. Beh, se riuscissi a scoprire quella benedetta parola di accesso potrei attivare il computer. Quello è lui, Falken.
Jennifer
: È lui quello? Ma guarda. Ha un aspetto molto interessante. Non puoi scrivergli, non so, telefonargli?
David
: No, è deceduto.
Jennifer
: Deceduto?
David
: Già. Ecco, guarda. Questo è il suo necrologio.
Jennifer
: Non era molto vecchio.
David
: Beh, abbastanza. 41 anni.
Jennifer
: 41? Allora lo era.
David
: Quello è suo figlio.
Jennifer
: Ah, sì? Questo è davvero triste. Hai letto che il figlio e la moglie erano morti in un incidente?
David
: Sì. L'ho letto.
Jennifer
: Negli anni che seguirono la tragica fine della sua famiglia, la salute del dottor Falken andò deteriorandosi. Mio padre ha 45 anni. Ricordo che una volta si ammalò gravemente, pensavamo che stesse per...
David
: Come si chiamava?
Jennifer
: Mio padre?
David
: No, no. No, il figlio di Falken.
Jennifer
: Ah. Joshua.
David
: Non può essere così semplice. Ehi!
Jennifer
: Che c'è?
David
: Ho trovato qualcosa. Salve professor Falken. Ci sono!
Jennifer
: Ah!
David
: Crede che io sia Falken. Salve.
Jennifer
: Ma come fa a chiederti come stai?
David
: Chiede tutto quello che è programmato a chiedere. Vuoi sentirlo parlare?
Jennifer
: Okay.
David
: Gli chiederò come sta. Io sto bene. Come stai tu?
Joshua
: Benissimo. È passato molto tempo. Può spiegarmi la cancellazione del suo permesso di utilizzazione il 23 giugno 1973?
David
: È morto in quella data. Capita che alle volte la
gente
sbagli.
Joshua
: Sì, è vero.
Jennifer
: Ma come fa a parlare?
David
: Eh, non è una vera voce. Quest'apparecchio interpreta i segnali emessi dal computer e li trasforma in suoni.
Joshua
: Vogliamo fare una partita?
David
: Oh!
Jennifer
: Sentiva la mancanza di Falken.
David
: Già. Buffo, no?
Jennifer
: Sì.
David
: Sì, volentieri! Ti andrebbe Guerra Termonucleare Globale?
Joshua
: Non preferirebbe una bella partita a scacchi?
David
: Dopo. Giochiamo alla Guerra Termonucleare Globale.
Joshua
: Bene.
David
: D'accordo! Caspita!
Joshua
: Da che parte vuole stare?
David
: Io prendo i russi.
Joshua
: Elencare gli obiettivi prioritari, prego.
David
: Chi vogliamo colpire per primo?
Jennifer
: Ah, vediamo. Che te ne pare di... di Las Vegas?
David
: Las Vegas! Ottimo! E poi? Seattle!
Jennifer
: Sì! È qui fuori.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Voce Narrante
: Che cos'è un eroe? È un individuo dotato di un grande talento e straordinario coraggio, che sa scegliere il bene al posto del male, che sacrifica se stesso per salvare per gli altri, ma soprattutto... che agisce quando ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. Enzo Ceccotti era davvero un supereroe, come ama definirlo oggi la
gente
? I benpensanti commiserano le terre sventurate e bisognose di eroi. Ma la verità è un'altra: la presenza di qualcuno che veglia sulle nostre vite ravviva la speranza in un futuro migliore. Purtroppo, oggi, questo qualcuno... non c'è più. Da Tor Bella Monaca, Roma, è tutto. A voi studio.
Telegiornale
: Passiamo ora allo sport. Domenica prossima, di nuovo in campo, le squadre capitoline: La Roma affronterà la Juventus, mentre Lazio...
[Finale del film]
Dal film:
Lo chiamavano Jeeg Robot
Scheda film e trama
Frasi del film
Alessia
: Ma te sei 'n supereroe, mica poi anna' a rubbà! C'hai 'n sacco de
gente
da salva'. E' pe' questo che c'hai i poteri.
Enzo Ceccotti
: A me 'a
gente
me fa schifo.
Dal film:
Lo chiamavano Jeeg Robot
Scheda film e trama
Frasi del film
Co 'sti poteri se potemo pure divertì insieme. Ma t'o immagini? Du fiji de 'na super-mignotta come noi? E allora sì che se famo rispettà da tutti! Da la
gente
, da le televisioni, da lo Stato! Ha' visto er telegiornale? Hanno sbloccato l'apparti. La Camora sta già a festeggià. E 'o sai perché? T'o dico io perché: erano loro i bombaroli! E si lo Stato s'è cagato sotto pe' du bombette, pensa se je famo scoppia' quarcosa de speciale, che ne so, tipo er Parlamento o l'Olimpico durante Roma-Lazio! Famo er botto più grosso de tutti i botti, de tutti i bengala, de tutti i derby, de tutta la storia der calcio italiano! E allora sì che ce trasmettono a reti unificate, Enze'!
Fabio Cannizzaro, detto Zingaro
Dal film:
Lo chiamavano Jeeg Robot
Scheda film e trama
Frasi del film
Io vojo fa' 'r botto. Vojo che 'a
gente
se piega a pecoroni quanno me 'ncontra pe' salutamme, così je posso piscia' 'n testa.
Fabio Cannizzaro, detto Zingaro
Dal film:
Lo chiamavano Jeeg Robot
Scheda film e trama
Frasi del film
La
gente
non nasce depressa. Lo diventa a forza di trasformare i vaffanculo in silenzi.
Anonimo
L'odore del caffè nella cucina
La casa tutta piena di mattina
E l'ascensore che non va
L'amore per la mia città
La
gente
che sorriderà
Lungo la strada
I rami che s'intrecciano nel cielo
Un vecchio che cammina tutto solo
Riccardo Cocciante
Cit. da
Io canto
Frasi di Riccardo Cocciante
A
gente
Viaggi
: Benvenuta alla Air O. Posso aiutarla?
Sposa
: Okinawa. Solo andata.
Speaker
: Capitolo Quattro. L'uomo di Okinawa.
Sposa
: Salve.
Hattori
: Benvenuta. Benvenuta. Tu inglese?
Sposa
: Beh, quasi. Americana.
Hattori
: Americana. Benvenuta, americana.
Sposa
: Domo.
Hattori
: Io parlo molto bene tua lingua. Tu detto "domo"? Parli giapponese?
Sposa
: No, no. Solo qualche parola che ho imparato l'altro ieri. Ehm... Posso sedermi qui?
Hattori
: Oh, certo, certo, certo. Prego, siedi. Oh... Quale altre parole hai imparato?
Sposa
: Ah...
Hattori
: Oh, solo un momento. C'è una cliente. Porta del tè, sbrigati.
Tizio pelato
: Sto guardando la mia soap opera.
Hattori
: Oh, merda! Pigro bastardo. Al diavolo la soap opera. Muoviti!
Tizio pelato
: Il tè è caldo. Perché non lo servi tu per una volta?
Hattori
: Sta' zitto! Alza le chiappe e vieni qui! Oh, mi scuso... Oh, che altre parole giapponesi conosci?
Sposa
: Oh, vediamo... "Arigatò".
Hattori
: "Arigatò". Bene.
Sposa
: Ehm... Oh, l'ho già detto "domo", vero?
Hattori
: Sì. Sì, sì, sì, sì.
Sposa
: "Konnetiewa".
Hattori
: Ah, ah, ah, ah... "Kon-nichi-wa". "Konnichiwa". Prego, ripeti.
Sposa
: "Konnichiwa".
Hattori
: Perfetto. Bene, bene, bene. Tu dici parole giapponesi come se tu giapponese.
Sposa
: Ah, adesso mi prende in giro!
Hattori
: No, no, no, no, no. Sono molto serio in questo. Pronuncia tua molto buona. Tu dici "arigatò" come noi dice "arigatò". Oh, oh, oh!
Sposa
: Beh, grazie. Cioè, arigatò.
Hattori
: Dovresti imparare giapponese. Molto facile.
Sposa
: Ah, ah, ah! Avevo sentito che è un'impresa dura.
Hattori
: Molto difficile. Ma tu hai lengua giapponese.
Sposa
: Ah, ah, ah, ah!
Hattori
: Okay, okay.
[...]
Oh, mio Dio. Che diavolo è successo al tè? Sbrigati, per la miseria! Pelandrone.]
Tizio pelato
: Che cosa vuoi?
Sposa
: Come dice, scusi?
Hattori
: Cosa bevi.
Sposa
: Oh, sì. Vorrei del sakè caldo, grazie.
Hattori
: Vuoi sakè caldo? Molto bene. Un sakè caldo!
Tizio pelato
: Sake? A metà giornata?
Hattori
: Mattina, sera, pomeriggio. Che ti frega, porta il sakè!
Tizio pelato
: Perché devo portarlo sempre io il sakè? Ascoltami bene. Da 30 anni tu prepari il pesce e io porto il sakè. Se fossimo nell'esercito, sarei già Generale.
Hattori
: Saresti Generale, dici? Se tu fossi Generale io sarei Imperatore, e tu porteresti comunque il sakè. Quindi porta il sakè, pelato! Chiaro il concetto?
Tizio pelato
: Non sono pelato, mi sono solo rasato. Chiaro il concetto?
Hattori
: Scusa.
[...]
Oh, prima volta in Giappone?
Sposa
: Ah, ah.
Hattori
: Che cosa porta te in Okinawa?
Sposa
: Devo incontrare un uomo.
Hattori
: Oh, sì? Hai un amico che vive a Okinawa?
Sposa
: Non proprio.
Hattori
: No è amico?
Sposa
: Non l'ho mai visto.
Hattori
: Mai? Ah, ah! Chi è lui? Posso chiedere?
Sposa
: Hattori Hanzo.
Hattori
: Cosa vuoi da Hattori Hanzo?
Sposa
: Acciaio giapponese.
Hattori
: A che ti serve l'acciaio giapponese?
Sposa
: A uccidere dei parassiti.
Hattori
: Devono essere parassiti molto grossi, se ti serve l'acciaio di Hattori Hanzo.
Sposa
: Enormi.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Capitolo Due. La SPOSA imbrattata di sangue.
Radio
: Ehi,
gente
, venite a Dallas, capito? Questi erano i Ritmi Rockabilly da KTRN, Wichita Falls. E ora, un mito di casa nostra, lo scatenato Charlie Feathers.
Earl McGraw
: Allora? Dammi i dettagli cruenti, figlio numero uno.
Edgar McGraw
: È un vero massacro, papà. Hanno fatto secchi tutti gli invitati al matrimonio. Un'esecuzione.
Earl
: Dammi una cifra.
Edgar
: Nove cadaveri. E parliamo di tutta l'allegra comitiva. Sposa, sposo, reverendo, moglie del reverendo. Hanno sparato anche a quello di colore che suonava l'organo.
Earl
: Forse qualcuno contrario al matrimonio non è riuscito a tacere per sempre. Porca d'una miseriaccia infame!
Edgar
: Che ti avevo detto, papà? Sembra che è passato uno squadrone della morte nicaraguegno, cazzo.
Earl
: Lavati quella boccaccia di merda. Sei in un luogo di culto, cazzo.
Edgar
: Scusa, papà.
Earl
: È un lavoro da professionisti. A occhio e croce, sicari della mafia messicana. Quattro, forse cinque killer.
Edgar
: Come fai a dirlo?
Earl
: Non è opera di un dilettante squinternato. È
gente
dalla mano ferma. Questo è il lavoro di uno navigato. Si intuisce dalla precisione nella carneficina. Vedi, per quanto sia evidente la follia assassina, hanno fatto un lavoro senza sbavature. Se uno fosse un maniaco potrebbe quasi ammirarli. Chi è la sposa?
Edgar
: Non si sa. Sul certificato di matrimonio c'è scritto Arlene Machiavelli. Ma è falso. Noi l'abbiamo chiamata "La Sposa", per via del vestito.
Earl
: Si vede bene che è incinta. Solo un cane rabbioso può aver sparato in testa a una ragazza così carina. Guardala. Capelli color grano, occhi grandi. Un angioletto imbrattato di sangue. Figlio numero uno?
Edgar
: Sì?
Earl
: Questa pertica succhiacazzi è ancora viva.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Bene così: conosco
gente
che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi. Bisogna correggere un'opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Se ne vanno 100 mila, ce ne sono 60 milioni qui: sarebbe a dire che i 100 mila bravi e intelligenti se ne sono andati e quelli che sono rimasti qui sono tutti dei "pistola". Permettetemi di contestare questa tesi.
[Rispondendo alle domande di alcuni giornalisti a Fano. Cit. Il Post, 21 dicembre 2016]
Giuliano Poletti
Frasi di Giuliano Poletti
Shannon
: Wow, guarda chi c'è: la puttana in tailleur.
Sarah
: Mi scusi?
Shannon
: Sì, no, scusa un cazzo, ho passato mezz'ora a pensare cosa infilarti nel culo.
Sarah
: Io, mi dispiace... ci conosciamo?
Shannon
[parla con lo spacciatore arrestato]
: Chi è questa, il tuo avvocato, un'assicuratrice? Certo con quel tailleur di merda...
Sarah
: Sono l'a
gente
speciale Sarah Ashburn, come posso aiutarla?
Shannon
: Raccatta la tua roba, te la infili nel culo e sparisci subito perché questa è la mia stanza.
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
[Al telefono con la moglie di un cliente di una prostituta]
Sì, parlo con Bella?
[...]
Sono l'a
gente
Mullins, sono qui con tuo marito. No, no purtroppo non ha avuto un incidente: l'ho solo, l'ho solo beccato per strada con una prostituta.
[...]
Oh, quindi non è la prima volta? Sì, piange: gli sto per spezzare la sua fottuta mano.
[si rivolge all'uomo]
Oh, dice di fare più forte.
[...]
[parla di nuovo con Bella]
Devi seguire il tuo istinto Bella. Prego, non c'è di che.
[chiude la telefonata e si rivolge all'uomo]
Sai, penso che darà fuoco alla tua roba oggi.
Shannon Mullins
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
Adoravano queste case durante il proibizionismo,
[...]
riguardava gli alcolici: alla
gente
piaceva bere anche se era vietato e queste case avevano dei nascondigli dove tenerli
[dà le spalle del caminetto e preme un pulsante nascosto, si apre una nicchia contenente delle armi]
come questo. Ho qualcosa dietro? Ce l'ho, vero?
[rivolta alla squadra]
Ora potete andare.
Sarah Ashburn
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni tanto mi dicono: "Eh voi che rompete i coglioni a tutti". Io veramente non ho mai rotto i coglioni a nessuno. Il buon Davide Parenti provò a farci fare un servizio
[a Le Iene]
di quelli in cui devi rompere il cazzo alla
gente
. Abbiamo fatto una delle figure peggiori della nostra carriera.
Luca Bizzarri
Frasi di Luca Bizzarri
Penso che il mondo online ci ha riportato i libri. La
gente
legge perché sta leggendo un dannato schermo. E questo è più di quanto la
gente
era abituata a leggere prima.
Bill Murray
Frasi di Bill Murray
Essendo nati dal web, condividiamo con i fan il nostro privato. Se sei a far serata con gli amici e non sei del tutto sobrio e posti una foto, la
gente
magari la prende sul ridere, però sotto sotto non è un buon esempio.
Federico Rossi
Frasi di Federico Rossi
Nel cuore, nella coscienza della
gente
, la Crimea è sempre stata e rimane parte innegabile della Russia. La Crimea di fatto può essere soltanto russa.
[Dopo la riunificazione della Crimea e della città di Sebastopoli con la Russia, avvenuta nel 2014]
Vladimir Putin
Frasi di Vladimir Putin
Wilson
: Buongiorno signor Duke.
Randolph
: Wilson.
Wilson
: Buongiorno signor Duke.
Mortimer
: Wilson.
Louis
: Tenga il resto. Pensa alla grande, sii ottimista. Non dare mai segni di debolezza, mira sempre dritto alla gola. Compra a poco e vendi a molto. La paura è un problema che non ti riguarda. Nessuna esperienza precedente può averti preparato per assistere alla carneficina a cui assisterai fra poco.
Billy Ray
: Okay.
Louis
: La finale di baseball, le olimpiadi, quella tensione era niente al confronto.
Billy Ray
: No, no.
Louis
: In questo palazzo o uccidi o vieni ucciso.
Billy Ray
: Sì.
Louis
: In trincea non si fanno amici, e non si prendono prigionieri.
Billy Ray
: Niente prigionieri.
Louis
: Tu entri avendo mezzo milione in germogli di soia, e un attimo dopo i tuoi figli non hanno più neanche le scarpe. Mi segui?
Billy Ray
: Sì, li dobbiamo uccidere quei figli di puttana. Li dobbiamo massacrare
Randolph
: Vogliamo che lei compri più succo d'arancia possibile nel momento in cui apre il mercato, Wilson.
Mortimer
: Non si preoccupi se il prezzo comincia a salire, lei continui a comprare.
Wilson
: Ma il rapporto del raccolto verrà diffuso fra un'ora, e se per caso dovesse...
Randolph
: Lasci che ci preoccupiamo noi, Wilson.
Wilson
: Sì, signore.
A
gente
di borsa
: Come va l'ulcera, Harry?
Harry
: Ah, non c'è male. E la tua pressione?
A
gente
di borsa
: Sono mesi che non mi dà fastidio.
Louis
: Facciamoli neri! Bene. Questo è l'ultimo bastione del capitalismo rimasto sulla terra. Qui a New York si vende e si compra tutto. Oro, argento, platino, gasolio, propano, carburanti vari, zucchero e cacao. E, naturalmente, succo d'arancia concentrato e surgelato. Vedi quelli là ai telefoni? Stanno ricevendo ordinazioni dagli agenti per i beni di consumo di tutto il mondo. Dopodiché i galoppini consegnano le loro ordinazioni ai vari negoziatori. Stanno trattando la vendita del cotone. E quella è la zona dell'argento. Il rappresentante dei Duke comprerà come un forsennato sùbito dopo l'apertura.
Billy Ray
: E noi aspettiamo che sia salito il prezzo.
Louis
: Esatto. Pensa che faccia faranno Randolph e Mortimer quando trasmetteranno il vero rapporto sul raccolto. Il mercato del succo d'arancia apre alle nove.
Billy Ray
: Forza, diamoci da fare.
Louis
: Andiamo.
Wilson
: Compro a 102.
A
gente
di borsa
: Sei, 106. 106, 106.
A
gente
di borsa
: 108!
I A
gente
di borsa
: Ehi, ehi! I Duke vogliono mettere K.O. il mercato.
II A
gente
di borsa
: Quelli sanno già qualcosa. Sì, lo sento.
I A
gente
di borsa
: Buttiamoci.
Wilson
: 200, okay. 200, 200.
Billy Ray
: Louis.
Louis
: Ancora no, non è il momento.
Wilson
: Altre 200, okay.
A
gente
di borsa
: 225.
Louis
: Adesso! Vendo 200 aprile a 142.
Mortimer
: C'è qualcosa che non va. Come mai il prezzo sta scendendo?
Randolph
: Qualcosa non va. Dov'e Wilson?
Billy Ray
: Vendo! Vendo! Vendo! Vendo!
Mortimer
: Cosa ci fanno quei due laggiù?
Randolph
: Stanno vendendo, Mortimer.
Mortimer
: Beh, ma... Ma è ridicolo! A meno che quel nostro rapporto...
Randolph
: Che Dio ci scampi!
Louis
: Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto!
Mortimer
: L'avevo detto che non dovevamo impegnarci tutto quanto, brutto stronzo!
Randolph
: Dobbiamo raggiungere Wilson e dirgli di vendere!
Louis
: Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Dammi 200, va bene!
Annunciatore
: Signore e signori, il Segretario dell'Agricoltura.
Segretario dell'agricoltura
: Signore e signori, le stime del raccolto delle arance per il prossimo anno. Dopo aver esaminato le stime giunteci dai vari Stati produttori di arance, abbiamo tratto la seguente conclusione: l'inverno rigido non sembra aver compromesso il raccolto delle arance.
Randolph
: Wilson, per carità di Dio, venda!
A
gente
di borsa
: Vendo! Vendo! Vendo! Vendo!
A
gente
di borsa
: Compro! Compro! Compriamo! Compro!
Louis
: Compriamo. Là, 200.
A
gente
di borsa
: Anche per me, diecimila!
A
gente
di borsa
: Vendo!
Billy Ray
: Compra?
Louis
: 50.
A
gente
di borsa
: Vendo! Vendo!
Billy Ray
: Comprato! Eh, eh, eh, eh! Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Mortimer
: Wilson, dove diavolo sta andando?
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Randolph
: Brutto idiota. Torni immediatamente là in mezzo e continui a vendere!
Wilson
: Ma io... Io... Io non credo di poter...
Louis
: Okay, okay.
Billy Ray
: Si, 200, 200.
Louis
: 100.
Billy Ray
: Grazie, bello.
A
gente
di borsa
: Ehi, amico, cinque per me, cinque. Cinque, cinque, cinque...
Billy Ray
: D'accordo. Okay.
A
gente
di borsa
: ...cinque, cinque.
Billy Ray e Louis
: Aaaah! Ah, ah, ah, ah! Uh! Ah, ah, ah, ah, ah!
Louis
: Buon anno, signori!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Winthorpe.
Mortimer
: Valentine.
Billy Ray
: Ehi, come vi ha buttato oggi?
Mortimer
: Come hai potuto farci questo, dopo tutto quello che abbiamo fatto per te?
Billy Ray
: Ah, ho fatto una scommessa con Louis, qui. Louis ha scommesso che noi non potevamo diventare ricchi e mandare voi due all'ospizio dei poveri. Non credeva di poterci riuscire. E invece
ho vinto.
Louis
: E io ho perso.
Billy Ray
: Eh, eh!
Louis
: Un dollaro.
Billy Ray
: Ah, grazie, Louis.
Louis
: Dopo di te.
Billy Ray
: Grazie. Eh, eh, eh!
I Funzionario
: Il mercato è chiuso, signori.
Mortimer
: Senta, non si aspetterà che adesso noi...
II Funzionario
: Lei conosce il regolamento del mercato, signor Duke. Tutti i conti devono essere regolati alla fine della giornata di contrattazione, senza alcuna eccezione.
Randolph
: Lei sa benissimo che noi non abbiamo 394 milioni di dollari in contanti.
Presidente della Borsa
: Sono spiacente, miei cari. Metta in vendita gli accreditamenti della Duke & Duke immediatamente. Blocchi tutte le rendite degli agenti Duke & Duke, nonché i beni personali di Randolph e Mortimer Duke.
Randolph
: Oh, mio Dio. Siamo rovinati.
Mortimer
: Questo è un oltraggio! Io pretendo un'inchiesta formale! Non può vendere i nostri accreditamenti! C'e sempre stato un Duke sul mercato da quando è stato fondato! Abbiamo fondato noi il mercato! È nostro! Appartiene a noi!
Randolph
: Oh, Dio.
Presidente della Borsa
: Mortimer, suo fratello non sta bene. Chiami un'ambulanza, è meglio.
Mortimer
: Che vada a farsi fottere! Adesso apra le orecchie! Voglio che il mercato venga riaperto adesso, ritrascini qui dentro tutti gli agenti! Rimetta sùbito in funzione quelle macchine! Rimetta sùbito in funzione quelle macchine! Tu e il tuo cavolo di premio Nobel, brutto idiota!
Randolph
: Dov'e Beeks? Dove diavolo è Beeks?
Louis
: Beeks?
Billy Ray
: Già, me l'ero proprio dimenticato, Beeks.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Dottore
: Se l'e vista brutta, ma si rimetterà presto. Mi raccomando, molto riposo. E per l'amor di Dio, evitategli emozioni.
Ophelia
: Grazie, dottore.
Dottore
: Non c'è di che.
Ophelia
: E buon Natale.
Dottore
: Buon Natale. Conosco la strada, Coleman, non si disturbi.
Coleman
: Grazie, dottore.
Dottore
: Buon Natale.
Coleman
: Buon Natale.
Louis
: È stato un incubo. Mi sono sognato tutto. È stato solo un brutto sogno, meno male.
Coleman
: Buongiorno, signore. E buon Natale.
Louis
: Coleman! Ho avuto il peggiore incubo della mia vita. Ero povero e nessuno mi voleva bene. Avevo perso il lavoro, avevo perso la casa. Penelope mi odiava. Tutto questo per via di un terribile e orrendo negro. Aaah!
Billy Ray
: Aaah! Sono stati i Duke! Sono stati i Duke! Sono stati i Duke!
Louis
: Tu sei un uomo morto, Valentine!
Ophelia
: Louis, càlmati!
Billy Ray
: Hanno fatto un esperimento! Ci hanno usato come cavie, amico. Si sono serviti di noi come cavie. Volevano scambiare le nostre vite. Hanno fatto una scommessa.
Coleman
: Sì, temo sia vero.
Ophelia
: Io gli credo, Louis.
Louis
: Che cosa? I Duke mi hanno rovinato la vita per una scommessa. E per quanto?
Billy Ray
: Un dollaro.
Louis
: Un dollaro. Bene, se è questo quello che vogliono, non c'è problema.
Billy Ray
: No, non puoi andare in giro a gambizzare la
gente
con un fucile a canne mozze solo perché sei incazzato con loro.
Louis
: Perché no?
Billy Ray
: Perché si chiama aggressione a mano armata. Fallo se ti vuoi beccare 20 anni.
Louis
: Senti, tu per caso hai un'idea migliore?
Billy Ray
: Sì, vedi, ho pensato che il modo migliore per far soffrire una persona ricca è trasformarla in una persona povera.
Coleman
: Dovrà ammettere, signore, che anche lei ha sofferto moltissimo.
Giornalista
: E ora le ultime notizie. Sotto strettissima sorveglianza, le stime sui raccolti di arance del prossimo anno sono partite da Miami dirette al Dipartimento dell'Agricoltura a Washington.
Ophelia
: Louis, è quello! È quello l'uomo! È lui che mi ha pagato per dirti quelle schifezze.
Giornalista
: Incaricato della sorveglianza del prezioso carico è il signor Clarence Beeks...
Billy Ray e Louis
: Clarence Beeks!
Giornalista
: ...capo della sicurezza Lyndhurst.
Billy Ray
: Io ho visto un mandato di diecimila dollari per lui.
Louis
: Diecimila? Io ne ho visto un altro di cinquantamila! Mortimer disse che era per una ricerca.
Billy Ray
: Già, deve cercare di mettere le mani su quel rapporto segreto sui raccolti due giorni prima che venga pubblicato.
Louis
: Mio Dio, i Duke potrebbero controllare tutto il mercato del succo d'arancia surgelato.
Ophelia
: Sì, se qualcuno non li ferma.
Coleman
: O li batte in volata. Aranciata, signori?
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Ophelia
: 40 e 2. E quindi te ne resti a letto, va bene?
Louis
: Quello si è trasferito a casa mia, mi ha rubato il posto! Devo fare qualcosa!
Ophelia
: Resta qui.
Johnny
: Sono le dieci, e il tuo Johnny è qui.
Ophelia
: Oh, senti, bello, mi dispiace. Ma è arrivata mia madre all'improvviso dal paese. Facciamo sabato prossimo? Oh, questi sono per me? Grazie. Dove vuoi andare?
Louis
: Tu hai compagnia. Gli affari sono affari. Vado a fare un giretto. Un po' di aria fresca mi farà bene.
Ophelia
: Stai giù.
Louis
: Mi dispiace che tu abbia dovuto annullare il tuo appuntamento. Che stai facendo? Eh? Ah, Ophelia, non ci crederai ma mi sento già meglio. Sei stata cosi gentile con me.
Ophelia
: Io sto solo proteggendo il mio investimento. Nient'altro. Adesso cerca di dormire. 37,9. Tu non ti alzi finché non ti è scesa, d'accordo?
Louis
: Io mi sento bene, e poi ti ho già dato abbastanza disturbo. Tu devi lavorare, Ophelia, e pure io.
Ophelia
: Nessuno lavora la sera di Natale. Ora vado a fare la spesa, poi torno e preparo una bella cenetta, Louis. Tu intanto leggi il giornale.
Louis
: Il nuovo direttore elettrizza la Duke & Duke. Ah! È Natale, eh? Gli farò uno di quei regali di Natale che non se ne dimenticherà mai!
Impiegata
: E la mamma ci ha creduto.
I Impiegato
: Ho perso venti chili.
II Impiegato
: Si vede, no?
Randolph
: Ah, sì? Sì, certo. Abbiamo voluto dare un taglio con il passato. Ah, ah, ah! Ah, Valentine, dove sei stato? Il party è gia cominciato.
Billy Ray
: Ho del lavoro da finire in ufficio, signor Duke.
Randolph
: È la notte di Natale e Valentine vuol continuare a lavorare, Mortimer. Ti scriverò una cartolina da Stoccolma, quando mi daranno il premio Nobel.
Mortimer
: L'esperimento è in due parti, se ben ricordo. L'altro individuo dovrebbe trasformarsi in un criminale. Non aveva detto che ha del lavoro da fare, Valentine?
Billy Ray
: Si, signore. Volevo sapere cos'era quest'assegno di diecimila dollari per un certo Clarence Beeks.
Mortimer
: Ah, dia qua, me ne occupo io, Valentine.
Billy Ray
: Non mi ricordo di nessun Clarence Beeks che lavori per la ditta, signor Duke.
Mortimer
: È stato prima che lei venisse a lavorare per noi, Valentine. E siamo anche riusciti a restare in affari per 47 anni prima del suo arrivo.
Randolph
: Beva qualcosa, Valentine, e buon Natale.
Impiegato
: Buon Natale, signor Duke.
Mortimer
: Cosa?
Impiegato
: Buon Natale.
Mortimer
: Oh. Ah, sì, sì, sì. Buon Natale, buon Natale.
Louis
: Oh, oh, oh, oh!
Billy Ray
: Lei che cosa sta facendo qui?
Louis
: Randolph, Mortimer, venite qui, presto! Sùbito! L'ho preso, finalmente!
Billy Ray
: Chi è lei?
Louis
: L'ho colto con le mani nel sacco.
Mortimer
: Winthorpe! Ma... ma come? Sei tu?
Louis
: Sto eseguendo un arresto da privato cittadino. Quest'uomo è uno spacciatore di droga. Guardate, guardate qui nel cassetto del suo ufficio. Ha le droghe più delittuose: spinelli alla marijuana, pillole, allucinogeni, valium, pillole gialle, pillole rosse, macinino per cocaina, siringhe assortite... È lui lo spacciatore, non io.
Billy Ray
: Quando sono entrato qui l'ho scoperto che metteva questa roba nella mia scrivania. È ovviamente un puerile tentativo per incastrarmi.
Louis
: Incastrare te? Beh, qui siamo di fronte al maiale che dà del porco alla colomba!
Billy Ray
: Quest'uomo è uno squilibrato. Io chiamo la sorveglianza.
Louis
: Metti giu quel telefono!
Billy Ray
: Pronto, sorveglianza? Buon Natale a tutti!
Louis
: Hai cercato di derubarmi. Mi molli la droga, mi rubi la casa, la macchina, il posto! Io questo lo ammazzo, quant'è vero Iddio!
Billy Ray
: Ehi, senti, amico, qui c'e stato un bel malinteso, okay? Io non c'entro niente con la tua casa, la tua auto, il tuo posto. Ti dispiace mettere via quella pistola? Chiedilo ai Duke.
Randolph
: Metti via quell'arma immediatamente, Winthorpe. Sarai mica ammattito!
Louis
: Fermo, sacco di merda!
Randolph
: Mi rendo conto che tutta quest'esperienza dev'essere piuttosto... sconvol
gente
.
Mortimer
: Winthorpe, non te ne andare. Possiamo spiegarti tutto!
Louis
: Sì, ve ne pentirete! Ve ne pentirete tutti molto, molto, molto amaramente! Aaah!
Randolph
: Eh, povera creatura disgraziata. Lo abbiamo colto a rubacchiare al nostro club. Si è appropriato di fondi, vendeva droga. È arrivato persino a travestirsi da Babbo Natale. Una faccenda veramente squallida.
Mortimer
: Non riesco a capire come Winthorpe sia potuto cadere così in basso. Strano.
Billy Ray
: Non sono affari miei, però quel pazzo dovrebbe stare in prigione.
Mortimer
: Adesso è disoccupato, Valentine.
Billy Ray
: Non è una buona ragione, Mortimer.
Randolph
: È in bolletta completa. Magari sarà anche affamato.
Billy Ray
: Ma i soldi per la droga, quelli ce li ha. Non si può essere teneri con
gente
di quel genere. Dia retta a me, so quello che dico, Randolph.
Randolph
: Avanti, paga, Mortimer, ho vinto la scommessa.
Mortimer
: Tieni, un dollaro.
Randolph
: Ah, ah, ah! Abbiamo preso uno psicopatico perfettamente insignificante come Valentine, e lo abbiamo trasformato in un diri
gente
di successo. E nello stesso lasso di tempo abbiamo trasformato un uomo onesto e lavoratore in uno spostato, un violento e potenziale assassino. Ah, ah, ah! Allora, come facciamo riprenderci Winthorpe e rimandare Valentine nel suo ghetto?
Mortimer
: Io non voglio riprendere Winthorpe dopo quello che ha fatto.
Randolph
: Vorresti dire che dovremmo tenerci Valentine come direttore generale?
Mortimer
: E tu credi veramente che io terrei uno sporco negro a dirigere gli affari della nostra famiglia, Randolph?
Randolph
: Tu non potresti, vero? Non me lo terrei neanche io. Però credo che per scambiare i loro ruoli dovremmo aspettare di ricevere quel rapporto sui raccolti la notte di Capodanno.
Mortimer
: Assolutamente, non avrebbe senso cambiare rotta fino ad allora.
Randolph
: E se il signor Beeks farà quello per cui lo abbiamo pagato, sono sicuro che passeremo un felicissimo anno nuovo.
Mortimer
: Esattamente.
Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ehi, Winthorpe! Winthorpe!
Louis
: Aaah!
Billy Ray
: Ehi! Ehi, Winthorpe! Winthorpe! Winthorpe! Ehi! Scusi, buon Natale. Ehi, ehi, ehi, ehi! Uh! Taxi!
Ophelia
: Ciao, Louis, buon Natale. Louis? Ho una bella sorpresa per te quando esci dal bagno.
Billy Ray
: Mi scusi. La porta era aperta. Mi dispiace disturbarla, ma sto cercando Louis Winthorpe. Abita qui, vero?
Ophelia
: Aspetti un momento, torno subito. Louis! Louis, apri la porta! C'è Valentine! Louis! Louis! Louis!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Presidente della Borsa
: Allora, c'è una due cavalli, entra in un autosalone dove vendono Cadillac, e si avvicina al venditore e gli fa: "Vorrei una Cadillac". Allora, lei gli dice: "La prego, me la presenti. Vorrei quella grande, l'ultimo modello". Il venditore è allibito. "Scusi, perché gliela devo presentare?". "Perché me la voglio sposare". Il venditore: "Ma perché ci tiene tanto a sposare una Cadillac?". E la due cavalli fa: "Io sono stufa di fare l'utilitaria, e voglio che quando la
gente
mi vede dica: quella sì che è una signora macchina". Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Una signora macchina! Ah, ah, ah!
Presidente della Borsa
: Vorrei fare un grosso investimento sullo stock di grano di aprile. Che ne pensi, Valentine? Hm?
Billy Ray
: Ora ti dico tre ottime ragioni per cui non dovresti farlo, George. Uno, il raccolto del grano in Russia non andrà tanto male come pensano tutti. Due... E tre, a giudicare dalla gioielleria che ha al collo la tua ragazza, dovrai tenerti da conto tutti i soldi che hai per farla felice.
Presidente della Borsa
: Ah, ah, ah! Ah, ah, ah!
Randolph e Mortimer
: Ah, ah, ah!
Ragazza del Presidente
: Quanto mi ti farei, Valentine.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Andiamo, Winthorpe.
Ophelia
: Non hai idea! Ma guarda!
Beeks
: Scusate.
Ophelia
: Ci vediamo a pranzo, ciao.
Beeks
: Ti vuoi guadagnare un centone facile facile?
Ophelia
: Ma io sono uscita adesso. Ma che intenzioni hai? Di fare una cosina qui, in mezzo al distretto di polizia?
Beeks
: No.
Ophelia
: Devi essere proprio assatanato.
Beeks
: No, no. Si tratta...
Losco individuo
: È sua quella borsa?
Penelope
: Sì.
Losco individuo
: È una bella borsa.
Penelope
: Grazie.
Louis
: Tesoro, quanto sono contento di vederti.
Penelope
: Louis, stai dando spettacolo.
Louis
: La buona notizia è che io sono innocente. Non ho mai fatto niente che assomigli a quello che dicono loro. Sul serio, è la verità.
Penelope
: Louis, hai un aspetto orribile. Io... Io mi vergogno. Quei vestiti e... e quelle scarpe... Hai anche fatto a pugni, scommetto. E poi, Dio mio, come puzzi.
Louis
: Certo che puzzo. Penelope, ma ti rendi conto di dove sono stato in queste ultime 24 ore? Sono stato picchiato, mi hanno rubato i vestiti. C'era della
gente
che ha perfino tentato di abusare di me!
Penelope
: Louis, non potremmo parlarne in qualche altro posto?
Louis
: Uno di loro ha cercato di farmi mettere ginocchioni! I... I... insomma, se... se questo posto è un esempio degli istituti correzionali di questo Paese, tanto vale che facciamo uscire tutti i detenuti. La
gente
peggiora li dentro.
Penelope
: Tu rubi ai tuoi amici al club, Louis. L'eroina, Louis! Ti devi essere ammattito, Louis. Mammina vuole mandare all'aria il matrimonio, e anche Todd.
Louis
: Todd? Che cosa c'entra lui con questo?
Penelope
: Sei stato licenziato dalla Duke & Duke. Stanno per denunciarti per appropriazione indebita.
Louis
: Appropriazione? Non ho mai rubato niente in vita mia.
Penelope
: Ma come ha potuto, l'uomo che amo, e i cui figli avrei voluto attaccare al mio seno, diventare uno spacciatore d'eroina?
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD. Senti, Penelope, io te lo giuro, sul mio onore, e che Dio onnipotente mi fulmini in questo momento, è la verità. Io non sono uno spacciatore di polvere d'angelo.
Penelope
: Oh, Louis.
Ophelia
: Ti ho cercato dappertutto, bambolo. Senti, Louis, potresti... io devo farmi una pera. Ti prego...
Louis
: Per favore...
Penelope
: Louis! Chi è questa persona?
Louis
: Ehi! Non ho mai visto questa donna in vita mia.
Ophelia
: Non dire cosi, eh, Louis?
Penelope
: Ah!
Ophelia
: Andiamo, bello, dai, soltanto una bustina. E io poi ti faccio tutte quelle cose che ti piacciono tanto. Tutte!
Penelope
: Traditore! Lurido vigliacco! Sporcaccione! Mi fai schifo! Sporco verme! Todd aveva ragione sul tuo conto. Non voglio rivederti mai più fino a quando avrò vita.
Louis
: Bene. Bene. Grazie infinite.
Ophelia
: Era uno scherzo. Il tuo amico ha detto che te ne volevi liberare.
Louis
: Vuol dire che qualcuno le ha chiesto di farmi questo?
Ophelia
: Si, e mi ha pure dato cento dollari. È quello laggiù. Fammi un po' capire bene, io ti do 20 dollari per pagare il taxi, e tu quando arriviamo a casa tua me ne ridai 50, è così?
Louis
: Sì, esatto. Il mio maggiordomo Coleman le darà cinquanta dollari, e poi l'accompagnerà in macchina dove lei desidera.
Ophelia
: Tu non sembri il tipo da avere un maggiordomo. Ehi, non sarà mica che mi stai fregando!
Louis
: Io sto fregando lei? Ma che cosa dice? Non crederà mica che queste le diano a chiunque, vero? Io posso farmi addebitare merci e servizi in 86 paesi nel mondo.
Ophelia
: Ah, si? Beh, io non accetto carte di credito.
Louis
: Beh, adesso vedrà che è stato tutto un malinteso.
Coleman
: Sì?
Louis
: Ah, Coleman, puoi farmi entrare? Non... non mi funziona bene la chiave.
Coleman
: Chi è lei? Che cosa vuole?
Louis
: Coleman, tu togli la catena e fammi entrare. Ti prego, non scherzare, non è il momento.
Coleman
: Coleman? Non ci sono Coleman qui. Lei si sta sbagliando.
Louis
: Mi scusi. Solo un attimino. Coleman! Fammi entrare!
Coleman
: Se lei non se ne va, sarò costretto a chiamare la polizia.
Louis
: Salve. Per favore, vorrei fare un prelevamento dal mio conto di 500 dollari. Anzi no, facciamo mille, per favore.
Cassiera
: Scusi un attimo.
Direttore della banca
: Mi dispiace, signor Winthorpe, ma la Tributaria ha congelato tutti quanti i suoi conti.
Louis
: Ma che sta dicendo? Lei mi conosce.
Direttore della banca
: Lei è uno spacciatore di eroina, signor Winthorpe.
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD, e io non l'ho mai neppure toccata.
Direttore della banca
: Comunque sia, non è il genere di affari che gradiamo qui alla First National. Posso vedere le sue carte di credito, prego? Ho ricevuto ordine di sequestrargliele.
Louis
: Cosa? Ehi, aspetti un minuto. E io secondo lei di cosa dovrei vivere? Insomma, cosa ne sarà di me?
Direttore della banca
: Roger...
Louis
: Villano! Perché qualcuno sta tentando deliberatamente di distruggere la mia vita?
Ophelia
: Senti, lasciamo stare i cinquanta dollari, okay? Io sono molto stanca. Me ne vado a dormire.
Louis
: Lei... lei deve credermi. Signorina, deve credermi! Mi hanno incastrato! Non può lasciarmi qui così!
Ophelia
: Io ci ho già un sacco di problemi, Louis! Andiamo! Andiamo, forza!
Louis
: Ascolti! Aspetti! Aspetti! Signorina, magari non sembra, ma io ho più di 150mila dollari in quella banca. Ma a lei non interessa, vero? Perché è anche colpa sua se mi è successo tutto
questo.
Ophelia
: Vieni. Vieni un po' qui. Non serve che ci arrivi in ginocchio, Louis.
Louis
: Ah, sì.
Ophelia
: Fa' vedere le mani. Mani morbide, con tanto di manicure. Tu non hai lavorato un giorno in vita tua, giusto? Io lo so che me ne pentirò. Andiamo. Salta su.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, ehi, ehi, ehi! Come va, Terry? Dammi una bottiglia del migliore champagne.
Terence
: Dopo tutto questo tempo hai un bel coraggio a farti rivedere.
Billy Ray
: Senti, baffo, eccoli i tuoi soldi. I tuoi sporchi... micragnosi... 27 dollari. Ah, gli interessi.
I Ragazza
: Billy Ray, amore. Sei proprio tu?
Billy Ray
: È vero, sono proprio io. Ah, Terry, offri champagne alla signora.
I Ragazza
: E fa' quello che dice, Terry!
Billy Ray
: Anzi, champagne per tutti quanti, omaggio di Billy Ray Valentine!
Astanti
: Eeeh!
I Ragazza
: Amore mio!
Astanti
: Bentornato, Billy!
Billy Ray
: Ehi, eh, venite, coraggio! Alla salute di Billy Ray!
Astanti
: Alla salute di Billy Ray! Billy Ray! Viva Billy!
Billy Ray
: Lo so, lo so, sono molto sexy.
Astanti
: Evviva!
Billy Ray
: Sono molto sexy. Le donne me lo dicono sempre. "Billy Ray, sei tanto sexy". Ma non l'ha ancora capita nessuno la mia sensualità.
II Ragazza
: Io l'ho capita eccome...
Billy Ray
: Io sono l'uomo più sexy...
Enorme tizio nero
: Tu ieri sera non eri in guardina a raccontar balle sulla tua limousine, negretto? Eri quel figlio di puttana che stavo per strangolare.
Grosso tizio nero
: Già.
Billy Ray
: Figlio di puttana? Moi? Si dà il caso che la mia limousine sia parcheggiata qui fuori, perche non vai a darle un'occhiata?
Enorme tizio nero
: Ce l'hai qui fuori davvero?
Billy Ray
: Già.
Ragazza
: L'hai messo al posto suo, eh?
Billy Ray
: Ah, l'ho voluto risparmiare, sai?
Ragazza
: Ah, davvero?
Billy Ray
: Certo, lo potevo ammazzare, ma io sono un uomo pacifico. Sentite, signore,io purtroppo devo tornare a casa, ma se qualcuna di voi vuole passare da me per bere un cocktail, c'è un sacco... c'è un sacco di posto nella mia limousine. Su, andiamo, si parte.
Ragazze
: Fantastico! Festeggiamo!
Ragazza
: Lo sai che sei tanto chic, Billy Ray?
Billy Ray
: Grazie, te ne sei accorta. Ehi, amico, se stai per vomitare, il bagno e di sotto. È di sotto, t'ho detto. Cristo, è sordo? Ehi, ehi! Fer... ferma. Quel... quel... quello è un tappeto persiano! È un tappeto persiano. Viene dalla Persia. Ehi! Che roba è? Che è questa porcheria? Ferma tutto! Ehi, chi è che ha spento le sigarette sul mio tappeto? Chi è che ha spento le sigarette sul mio tappeto? Ehi, ehi, ehi, ehi! Non avete mai sentito parlare di sottobicchieri?
Coleman
: Vuole che prepari degli altri antipasti per gli ospiti, signore?
Billy Ray
: Hm? Non dire cazzate. Coleman, c'era più
gente
qui poco fa. Dove sono andati?
Coleman
: Io... io ritengo che alcuni si siano trasferiti di sopra, signore.
Billy Ray
: Nella mia stanza da letto?
Ragazza
: Ti stavo aspettando, Billy Ray.
Billy Ray
: Se mi dai una botta con quelle tette m'ammazzi.
Ospite
: Sai che ti dico? Quella nuda mi piace di più.
Billy Ray
: Posso avere un po' di attenzione per favore? Ho detto, posso avere un po' di attenzione per favore?
Ehi, levatevi sùbito dalle palle!
Coleman
: Buonanotte. Buonanotte.
Ospite
: Ciao, grazie.
Billy Ray
: Via, via, via, via! Fuori! Fuori!
Ospiti
: Buonanotte. Ci vediamo.
Coleman
: Buonanotte.
Ospite
: Proprio adesso che mi divertivo.
Coleman
: Buonanotte. Buonanotte, signora.
Ragazza
: Grazie.
Ospite
: Ciao.
Enorme tizio nero
: Mi sono preso una sbronza mondiale, amico. Sei l'ospite migliore...
Billy Ray
: Sì, sì. ma adesso levatevi dalle palle. Andiamo, forza. Coraggio. E fate piano là fuori. I miei vicini dormono. È
gente
che lavora.
Coleman
: Bene, i suoi... I suoi amici si sono molto divertiti, signore. Ritengo sia stato un gran successo.
Billy Ray
: Quelli non erano amici miei, Coleman. Era un branco di portoghesi, hanno trattato casa mia come se fosse uno zoo.
Coleman
: Perche non si ritira, signore? Io rimetterò tutto a posto. Per lei domani sarà una giornata dura.
Billy Ray
: Si, si, credo proprio che... che mi ritirerò. Buonanotte, Coleman. Grazie, amico.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Avanti, vieni! Avanti!
Arrestato
: Voi non sapete con chi avete a che fare! Lasciatemi! Un giorno ve ne pentirete! Io sono uno che non perdona!
Billy Ray
: Posso suggerirle l'uso del manganello?
Poliziotto
: Ma va' al diavolo!
Arrestato
: No! Lasciatemi! No!
Poliziotti
: Avanti, cammina! Cammina!
Randolph
: Signor Valentine! Potrebbe concedermi un momento?
Billy Ray
: Ehi, ma io vi conosco già a voi due.
Randolph
: Venga dentro, fa un bel calduccio qui!
Mortimer
: Whisky, tutto quello che vuole.
Billy Ray
: Ah, belli, io non mi faccio mica fregare due volte, eh? Volete farmi salire e poi mi fate arrestare per furto d'auto.
Randolph
: Perché dovremmo farlo, signor Valentine? Siamo noi che abbiamo versato la cauzione per lei, no?
Mortimer
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Ah, ah! Ah, ah, ah! Eh, eh, eh!
Billy Ray
: Ehi, dite un po'. Ma voi due chi siete? Che cosa volete da me?
Randolph
: Vogliamo aiutarla, signor Valentine. Mio fratello e io dirigiamo un programma finanziato privatamente per riabilitare le persone culturalmente svantaggiate. Noi vorremmo fornirle una casa tutta sua, un'auto, un generoso conto in banca e un impiego nella nostra compagnia.
Mortimer
: La faremo iniziare con ottantamila dollari l'anno.
Billy Ray
: Ottantamila dollari?
Mortimer
: Hm-hm.
Billy Ray
: Scusate un attimo. Eh, eh, eh, eh! Che cos'è, uno scherzo del cazzo? Eh, eh, eh! Ah, ho capito, sono due finocchi questi. Tu che sei colorato come me che ne pensi? Grazie, sei stato molto prezioso. Eh, eh, eh! Ehi, giovanotti, come la mettiamo con la polizia?
Randolph
: Abbiamo fatto ritirare la denuncia, signor Valentine.
Mortimer
: Lei ora è un uomo libero, Valentine. Possiamo fermarci subito, e lei può anche abbandonarci per sempre.
Billy Ray
: Ah, no. No, mi sa che mi trattengo ancora un po' con voialtri, sì.
Randolph
: Ottimo! Io sono Randolph Duke.
Billy Ray
: Tanto lieto, Randy, è un piacere.
Randolph
: Mio fratello minore, Mortimer.
Billy Ray
: Ehi, Morty, come va, eh? Eh, eh, eh, eh! Billy Ray Valentine, Capricorno. Eh, eh! Randolph, eh? Insomma, come Randolpho Valentino, giusto?
Randolph
: Ehm, sì. Sì, più o meno.
Billy Ray
: Eh, sì, eh!
Randolph
: Valentine, siamo arrivati.
Billy Ray
: Come va? Ehi, Randy, Morty. È forte qui, è forte un sacco.
Randolph
: Valentine...
Billy Ray
: Ah, Billy Ray.
Randolph
: Valentine, questo è Coleman. Si occuperà delle sue necessità giornaliere.
Coleman
: Vuole darli a me, signore?
Billy Ray
: Sì, e tu che cosa mi dai in cambio?
Coleman
: Ehm... Allora la sua giacca, signore?
Billy Ray
: Ah, sì, questa è una giacca, ed è mia.
Mortimer
: Coleman è qui per avere cura di lei, è il suo domestico.
Coleman
: Posso prendere...
Billy Ray
: Ah, sciò, pussa via!
Mortimer
: Valentine gradirebbe molto fare un bel bagno caldo e infilarsi qualcosa di molto molto comodo. Non è vero, caro Valentine?
Billy Ray
: Sì, eh?
Coleman
: Idromassaggio, signore?
Billy Ray
: Ecco, lo sapevo che eravate tutti finocchi! A me le mani addosso non me le mettete!
Coleman
: Si tratta di un massaggio con un getto d'acqua. Credo che sarà di suo gusto.
Billy Ray
: Ehi! Che belle bollicine! Quando ero piccolo, per fare l'idromassaggio sparavo certe bombe dentro la vasca! Che bello! Eh, eh, eh, eh, eh! Bollicine! Ah, ah, ah! Sparo bombe in vasca! Tu-du-du-du-du! Ehi!
Mortimer
: Che cosa sta facendo là dentro?
Coleman
: Sta... cantando, signore.
Randolph
: I negri sono
gente
molto musicale, vero?
Coleman
: Ehm... cosa devo fare con questi... questi vestiti, signore?
Mortimer
: Li mandi in lavanderia. Dovrà avere qualcosa da mettersi quando tornerà nel ghetto, quando avrò vinto la scommessa.
Randolph
: Allora, Valentine, che gliene pare?
Billy Ray
: Mi piace, Randy, è molto carino. Mi piace come hai messo gli specchi e tutti quei quadretti là sopra. Proprio bellino, mi piace. Quegli specchi sono proprio molto chic.
Mortimer
: Io credo che Valentine non abbia capito, Randolph.
Billy Ray
: Oh, Morty, io ho capito e come!
Randolph
: Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Questa casa è sua.
Billy Ray
: Ah-ah, certo.
Randolph
: A-a-appartiene a lei.
Billy Ray
: Già, è tutta roba mia. Bella la mia casa, molto carina. Io ho gusto per l'arredamento. Mi piace.
Randolph
: Tutto quello che vede in questa stanza è suo adesso.
Billy Ray
: Ho capito, è roba mia.
Randolph
: È sua proprietà personale.
Billy Ray
: Come no, è tutta personale.
Randolph
: Lei capisce?
Billy Ray
: Questo è mio, per esempio. Carino, no? Eh? Lo sai cos'è che mi piace di più di casa mia, Randy? Le tende. Guardate le tende. L'ho proprio arredato bene questo posto, vero, amici? È proprio la fine del mondo. Mi piace un sacco. Anche quest'armadietto. Bellissimo. E magari io potrei avere questo televisore gratis, non è vero, Randy?
Randolph
: Esatto.
Billy Ray
: Ah-ah, e tutto quello che c'è qui è mio, eh? E quindi anche lo stereo è mio e gratis, eh?
Randolph
: Assolutamente.
Billy Ray
: Oh, troppa grazia Sant'Antonio. Ma io le capisco queste cose, Randy. Lo sai perché? Queste cose in genere mi capitano tutte le settimane.
Mortimer
: Questa e casa sua. Questo... sono tutte sue proprietà personali, queste. Non farebbe altro che rubare qualcosa a se stesso, chiaro, Valentine?
Billy Ray
: Ho capito. Voi prima mi fate sbattere in galera, giusto? E poi mi portate fuori e cominciate a dire frescacce come "questa è casa tua, questo è il tuo tappeto personale", e magari mi direte pure che quello è il mio schiavo personale.
Randolph
: Io capisco che cosa prova, Valentine, ma il fatto rimane. Tutto questo è suo. Lei può farne tutto quello che desidera.
Billy Ray
: Questa è roba mia, sto in casa mia, eh? Ci posso fare quello che voglio con questa roba, giusto? Questo... questo è un vaso mio, no, giusto? Questo è il vaso di Billy Ray, vero? Io sono il padrone del vaso, e ci posso giocare come gli Harlem Globetrotter se voglio, giusto? Lo volete vedere un palleggio alla Lemon? Scusatemi, mi dispiace tanto.
Randolph
: Non deve dispiacersi per noi. Quello era un vaso suo.
Billy Ray
: Era un vaso da quattro soldi, vero? Un falso, dico bene?
Randolph
: Credo che lo abbiamo pagato 35mila dollari. Ma mi sembra di ricordare che lo stimammo 50mila dollari per la compagnia di assicurazioni. Ah, ah, ah, ah! Vedi, Mortimer? Valentine ci ha già fatto guadagnare ben quindicimila dollari. Ah, ah, ah, ah!
Mortimer
: Sì.
Coleman, Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah! Volete che vi rompa qualcos'altro?
Coleman, Mortimer e Randolph
: No!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, pupa, come va? Stai un po' con me? Guarda che gli uomini senza gambe vanno di moda oggi, sono fortissimi. Ma no, dico sul serio, non hai visto "Porgy and Bess"? Non sai che ti perdi! Te lo dico io! Peggio per te! Chi è? Chi è? Che volete?
A
gente
Pantuzzi
: Polizia. Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72. È stata un'esperienza terribile.
A
gente
Reynolds
: Sei stato in Vietnam? Anche noi. Dove?
Billy Ray
: Oh... Io stavo a Sang Bang... Ding Dong... Don Din... Sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
A
gente
Reynolds
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Ah, stavo con i berretti verdi, squadre di unità speciale... Comando tattico aerotrasportato specialistico. Poi... poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'a
gente
arancio, io mi chiamavo in codice così, a
gente
speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
A
gente
Pantuzzi
: Aerotrasportato, eh?
Billy Ray
: Io ci vedo! Io ci vedo! E ho anche... ho anche le gambe! Io... Oddio, guardate, ho due gambe! Riesco a camminare! Gesù! Miracolo, Gesù! Oh, grazie, grazie! Che bello! Non ci posso credere! Grazie! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Io... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: no, no, è troppo! Io non ci posso credere! Due angeli! Come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar Rosso, e adesso ha fatto questo a me! Oh, Dio, come sono felice, guardatemi! No, no, è troppo, troppo! Che giornata stupenda! Non so come ringraziarvi! Non so come ringraziarvi. Sono ridiventato normale, guardate, cammino! Io cammino! Si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro! Sono guarito. Dio vi benedica. Siete stati stupendi tutti e due, tutti e due. Eh, eh, eh! Salve, ragazzi. Salve. Mi dispiace molto, amico. Tieni, la tua valigetta.
Louis
: Fermo! Al ladro! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi, ma che stai dicendo, amico? Ecco la sua valigetta.
Louis
: Non spari, la prenda, la prenda. La prego, non mi uccida: io sto per sposarmi.
Billy Ray
: Auguri, ma io non voglio, grazie.
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi! Ehi!
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Oh, Cristo! Scusi! Permesso!
Louis
: Aiuto!
Billy Ray
: Permesso! Permesso!
Louis
: È la dentro! Fermatelo!
Billy Ray
: Mi scusi!
Inserviente
: Ehi, ma...
Louis
: Attenti! Probabilmente è armato!
Billy Ray
: Permesso!
Louis
: Fermatelo! Mi ha rubato la valigetta! Fermatelo! Fermatelo!
Billy Ray
: Arrivederci!
Portiere
: È lì dentro! È pericoloso, ragazzi!
Billy Ray
: E va bene, tenetevela!
Louis
: Attenti! Non lo fate scappare! Eccolo lì! Prendetelo! Prendetelo, è sotto il tavolo! Qualcuno vada là sotto! Qualcuno vada là sotto! Eccolo lì! Eccolo lì!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Avete dei problemi, ragazzi?
Randolph
: In nome di Dio, che cosa sta succedendo qua dentro?
Louis
: Ha tentato di rubarmi gli stipendi, Randolph. Mi ha aggredito in pieno giorno.
Billy Ray
: Ma che stai dicendo? Questo tizio mi è venuto addosso.
Louis
: Non è vero, sei stato tu a buttarmi per terra e a rubarmi la valigetta.
BILLT RAY
: Sì, ma è stato un incidente, amico.
Louis
: Un incidente? Non è vero.
Randolph
: Che succederà ora a quest'uomo?
A
gente
Pantuzzi
: Lo portiamo dentro per aggressione e tentata rapina, signore. Resistenza alla forza pubblica.
Mortimer
: Molto bravo, Winthorpe.
Billy Ray
: No, io sono innocente. È lui che è venuto addosso a me. Io volevo solamente ridargli la valigetta, tutto qui. E che devo andare in galera perché uno stronzo non guarda dove mette i
piedi?
Louis
: Signor a
gente
, vorrei raccomandarle la massima durezza. Per la società, uomini come lui sono una minaccia.
Randolph
: Lei avrà avuto genitori separati, immagino.
Billy Ray
: Hm? E che ne so? Chi l'ha mai conosciuti!
Randolph
: Avrà avuto dei precedenti. Arresti minorili, presumo. Uso di droga, riformatori, prigioni di Stato e via dicendo, no?
Billy Ray
: Ehi, ma che vuole questo? Io voglio un avvocato. C'e un avvocato qui dentro? Non c'è...
Randolph
: Quell'uomo è il prodotto di un ambiente sottosviluppato. Non ha assolutamente niente che non va, e io lo posso provare.
Mortimer
: Ma come? Ma certo che ha qualcosa che non va: è un negro, Randolph! E magari ruba da quando era ancora in fasce.
Randolph
: Trovandosi in un ambiente adeguato e con un adeguato incoraggiamento, io scommetto che quell'uomo potrebbe dirigere la nostra compagnia altrettanto bene che il nostro Winthorpe.
Mortimer
: Hai intenzione di scommettere veramente, Randolph? E suppongo che tu pensi anche che se Winthorpe dovesse perdere il suo posto, si ridurrebbe a rapinare la
gente
per le strade.
Randolph
: No, io non credo che la sola perdita del posto sarebbe sufficiente per il nostro Winthorpe. Io ritengo che dovremmo caricare sulle sue fragili spalle qualche altra sventuretta. Se perdesse sia il lavoro, che la casa, nonché la fidanzata e gli amici, e se cadesse in qualche modo in disgrazia, e fosse arrestato dalla polizia e mandato in galera, magari... Sì, sono sicuro che sguazzerebbe nel crimine come un pesce nell'acqua.
Mortimer
: Naturalmente bisognerebbe metterlo nell'ambiente sbagliato, con la
gente
della peggiore risma. Sì, insomma, con la feccia bella e buona, mio caro Randolph.
Randolph
: E va bene, mi vuoi provocare, vero? Questa volta è per una buona causa. Quanto vuoi scommettere?
Mortimer
: Diciamo la solita somma?
Randolph
: Perché no?
Penelope Witherspoon
: Quanto sei stato coraggioso, Louis.
Louis
: Qualcuno deve pur difendersi dai criminali come quello.
Penelope
: Ma avrebbe potuto ucciderti, Louis.
Louis
: In quella situazione non si ha il tempo di pensare. L'istinto ha il sopravvento. O si uccide o si è uccisi.
Penelope
: Louis le ha detto che ha fatto oggi?
Coleman
: Sì, è stato così cortese di farmi partecipe della disavventura di questo pomeriggio, miss Penelope.
Penelope
: Dio, quanto sei focoso, tesoro. Io mi sarei buttata in terra e avrei chiesto pietà, Louis. Ti voglio, Louis, adesso.
Louis
: Coleman.
Coleman
: Dica, signore.
Louis
: Credo che berremo i nostri drink nel soggiorno, accanto al fuoco.
Coleman
: Niente dessert, signore?
Louis
: Mangialo tu.
Coleman
: Grazie, signore. Pronto. Sì, sì sono solo, signor Duke. Che cosa? Un esperimento scientifico? No, niente affatto, signore, no, anzi... Mi sembra tutto molto... originale. Beh, la casa è sua e io lavoro per lei, hm? Sì, provvederò a tutto il necessario. Auguro una buonanotte anche a lei, signore. Che figlio di puttana!
Penelope
: Louis, mammina vuol dare un party per noi, subito dopo Capodanno. Il 2 di gennaio. Andrebbe bene per te?
Louis
: Ah, okay per me, tesoro. La trovo squisitamente gentile. Oh, accidenti, il 2 di gennaio? Non posso proprio, amore.
Penelope
: Oh, Louis.
Louis
: È il giorno in cui escono i rapporti sui raccolti.
Penelope
: Beh, ma... Ma che cosa c'entrano quegli stupidi rapporti sui raccolti col party di mammina?
Louis
: E il momento più critico dell'anno in ufficio, coniglietta, come te lo devo dire?
Penelope
: Però non e giusto. E perché non glielo fai fare un altro giorno, scusa?
Louis
: E no... Il Dipartimento dell'Agricoltura riceve stime da tutto il Paese. Pancetta di maiale, fagioli di soia, succo d'arancia surgelato...
Penelope
: Allora mi toccherà chiedere a Todd di farmi da cavaliere.
Louis
: Eh, no, aspetta un momento, tu! Non permetterò mai a quel playboy da strapazzo di corteggiarti!
Penelope
: Stavo scherzando.
Louis
: Vuoi sapere una cosa, tortorella?
Penelope
: Cosa?
Louis
: Noi due saremo una coppia fantastica. E avremo una vita fantastica, tortorella.
Coleman
: Mi scusi, signore.
Louis
: Che cosa c'è adesso, Coleman?
Coleman
: Pensa di avere ancora bisogno di me, signore?
Louis
: No, credo di avere tutto quello che mi occorre.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
[Alla festa dei diplomi di terza media]
Robbie
: Benvenuta classe del 2011. I nostri anni nella scuola media sono giunti al termine, non possiamo più combattere, stiamo invecchiando! Per tutta la vita ho voluto crescere, volevo diventare grande, così la
gente
mi avrebbe preso sul serio. L'idea mi piaceva da morire. Crescere, trovare un lavoro, sposarmi ma... è tutta una fregatura! E l'amore... è la fregatura più grande! Io ero innamorato e so che fa ridere un po' perché ho solo 13 anni ma... non importa, lo ero. E prima pensavo, ci credevo davvero che esistesse un unico grande amore che se avessi combattuto per quella persona, avrebbe di sicuro funzionato, mi sembrava tutto così bello quando ero più piccolo ma, non vanno così le cose. Non esiste assolutamente il vero amore!
[Cal alzandosi davanti a tutti]
Cal
: Fermo!
[a bassa voce]
Ccccazzooo...
Jacob
: Non ci credo!
[Parlando con Robbie a bassa voce]
Cal
: Oh mio Dio, oh mio Dio...
Robbie
: Che cosa fai?
Cal
: Che cosa fai tu!
Robbie
: Avevo torto papà, non esiste il vero...
Cal
: Io... ehm... be', ecco la verità! Il discorso che ha fatto mio figlio fa schifo! Non è uno scherzo... in sua difesa, non so come volesse terminare, ma sarete d'accordo con me che si stava dirigendo verso una deprimente... ehm... fine! Mio figlio, non lui, il mio vero figlio, crede molto nei grandi gesti romantici, diciamo crede nell'esistenza dell'anima gemella! Ed è facile guardare un tredicenne e dire: "tu non sai di cosa parli tu hai torto"...ma non ne sono così sicuro! Io ho incontrato la mia anima gemella a 15 anni, siamo andati a prendere un gelato, dopodiché mio padre cominciò a prendermi in giro, sì, come fanno tutti i papà e gli dissi: "papà non significa niente, figurati uscirò con tante altre ragazze, avrò un sacco di altri appuntamenti..." e quella fu la prima volta in assoluto che mentii a mio padre. Ho incontrato la mia anima gemella quando avevo 15 anni e l'ho amata ogni minuto di ogni giorno, da quando le ho comprato quel cono menta e cioccolato. L'ho amata quando ha messo al mondo i miei tre magnifici figli, l'ho amata anche quando l'ho odiata... solo le coppie sposate mi capiranno... e non so se le cose si aggiusteranno, non so che succederà...mi dispiace Robbie questo non posso dirlo, ma posso prometterti una cosa, non smetterò di provarci... perché quando si trova la persona giusta, non ci si arrende mai!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
Folla
: Vattene via! Sei da disprezzare! Via! Via!
Gracco
: Entra in Roma come un eroe conquistatore. Ma cos'ha conquistato?
Falco
: Dagli tempo, Gracco. È giovane. Io credo che possa fare molto bene.
Gracco
: Per Roma o per te? Va' da tua madre, Lucio, ne sarà contenta.
Lucilla
: Lucio.
Lucio
: Madre.
Bambino
: Ave, Cesare.
Commodo
: Senatori.
Falco
: Roma saluta il suo nuovo imperatore. I tuoi leali sudditi ti danno il benvenuto, Cesare.
Commodo
: Ti ringrazio, Falco. E quanto ai leali sudditi... confido che non siano costati troppo.
Gracco
: Cesare.
Commodo
: Gracco.
Gracco
: Tutta Roma gioisce del tuo ritorno, Cesare. Ci sono molte questioni che richiedono la tua attenzione.
Commodo
: Senatori.
Gracco
: Perché ti sia di guida, Cesare, il Senato ha preparato una serie di disposizioni per iniziare ad affrontare i molti problemi della città, a cominciare dal risanamento del quartiere greco, per combattere la peste che là si sta già diffondendo. Quindi se l'imperatore...
Commodo
: Sh! Ma non capisci, Gracco? È appunto questo il grande problema, no? Mio padre passava tutto il suo tempo a studiare, sui libri, a imparare, a filosofeggiare... Trascorreva le ore del crepuscolo a leggere gli scritti del Senato. E nel frattempo dimenticava il popolo.
Gracco
: Ma il Senato è il popolo, Cesare, scelto proprio dal popolo per parlare per il popolo.
Commodo
: Dubito che la maggior parte del popolo mangi bene come te, Gracco, o abbia le tue splendide amanti, Gaio. Io credo di capire il mio popolo.
Gracco
: Allora forse Cesare sarà tanto buono da spiegare anche a noi, data la sua vasta esperienza sul campo.
Senatori
: Ah, ah, ah, ah!
Commodo
: Io lo chiamo amore. Io sono il padre, il popolo i figli, e li stringerò al mio petto, e li abbraccerò stretti.
Gracco
: Hai mai abbracciato un uomo che muore di peste, Cesare?
Commodo
: No. Ma se mi interromperai ancora, ti assicuro che lo farai tu.
Lucilla
: Senatore, mio fratello è molto stanco. Lascia il tuo rotolo a me. Cesare farà ciò che Roma richiede.
Gracco
: Augusta Lucilla, come sempre le tue maniere gentili impongono obbedienza
Commodo
: Chi sono loro per ammonire me?
Lucilla
: Commodo, il Senato ha la sua utilità.
Commodo
: Quale utilità? Non fanno altro che parlare. Dovremmo essere... soltanto tu e io, e Roma.
Lucilla
: Non pensarci neanche! C'è sempre stato un Senato.
Commodo
: Roma è cambiata. Ci vuole un imperatore per governare un impero.
Lucilla
: Certo, ma... lascia al popolo le sue...
Commodo
: Illusioni?
Lucilla
: Tradizioni.
Commodo
: La guerra di mio padre contro i barbari, lo ha detto lui stesso, non ha portato niente, ma il popolo lo amava.
Lucilla
: Il popolo ama sempre le vittorie.
Commodo
: Perché? Non assistono alle battaglie. Cosa gliene importa della Germania?
Lucilla
: Il popolo tiene alla grandezza di Roma.
Commodo
: La grandezza di Roma? E che cos'è la grandezza?
Lucilla
: È un'idea, la grandezza. La grandezza è una visione.
Commodo
: Esatto. Una visione. Non lo capisci, Lucilla? Io darò al popolo una visione di Roma e il popolo mi amerà per questo. E presto dimenticherà quei vecchi uomini rinsecchiti e le loro tediose parole. Io darò loro al popolo la visione più grande che abbia mai avuto.
Gaio
: Giochi! 150 giorni di giochi!
Gracco
: È più intelli
gente
di quanto pensassi
Gaio
: Intelli
gente
! A Roma riderebbero tutti di lui, se non avessero paura dei suoi pretoriani.
Gracco
: Paura e meraviglia. Una potente combinazione
Gaio
: Credi davvero che il popolo si lascerà sedurre da questo?
Gracco
: Credo che lui sappia cos'è Roma. Roma è il popolo. Farà qualche magia per loro, per distrarli. Toglierà loro la libertà e la folla ruggirà lo stesso. Il cuore pulsante di Roma non
è certo il marmo del Senato, ma è la sabbia del Colosseo. Lui porterà loro la morte, e in cambio lo ameranno.
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
I Gladiatore
: Ispanico.
II Gladiatore
: Ispanico.
III Gladiatore
: Ispanico.
IV Gladiatore
: Ispanico.
V Gladiatore
: Ispanico.
VI Gladiatore
: Ispanico.
VII Gladiatore
: Ispanico.
VIII Gladiatore
: Ispanico.
Guardiano
: Apri il cancello.
Massimo
: Non vi siete divertiti? Non vi siete divertiti? Non siete qui per questo?
Pubblico
: Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico! Ispanico!
Proximo
: Che cosa vuoi? Hm? Una donna? Un ragazzo?
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare.
Proximo
: Sì, è vero. Tu sei bravo, Ispanico, ma non così bravo. Potresti essere magnifico.
Massimo
: Mi ordinano di uccidere, io uccido. Tanto basta.
Proximo
: Tanto basta per le province, ma non per Roma. Il giovane imperatore ha proclamato una serie di spettacoli per commemorare suo padre, Marco Aurelio. Lo trovo divertente, visto che è stato Marco Aurelio, il saggio, il sapiente Marco Aurelio, a interrompere i giochi. Hm? E così, dopo cinque anni passati a guadagnarci faticosamente da vivere in villaggi infestati dalle pulci, finalmente torniamo al posto che ci spetta: il Colosseo. Oh! Dovresti vedere il Colosseo. Cinquantamila Romani che osservano ogni movimento della tua spada, aspettando che vibri il colpo ferale. Il silenzio prima del fendente, e il fragore dopo, cresce, cresce e si solleva come... come... come una tempesta, come se tu fossi Giove Tonante.
Massimo
: Tu sei stato gladiatore.
Proximo
: Sì, lo ero.
Massimo
: Hai vinto la tua libertà?
Proximo
: Tanto tempo fa l'imperatore mi fece dono del rudis. È solo una verga di legno, il simbolo della tua libertà. Egli... egli mi toccò la spalla e io fui libero.
Massimo
: Ah, ah, ah! Tu conoscevi Marco Aurelio?
Proximo
: Non ho detto che lo conoscevo! Ho detto che mi toccò la spalla!
Massimo
: Mi chiedi quello che voglio. Voglio stare in piedi davanti all'imperatore, come hai fatto tu.
Proximo
: Allora ascoltami. Impara da me. Io non sono stato il migliore perché uccidevo velocemente. Ero il migliore perché la folla mi amava. Conquista la folla, e conquisterai la libertà.
Massimo
: Conquisterò la folla. Gi darò qualcosa che non ha mai visto prima.
Proximo
: Ah, ah, ah, ah, ah! Allora, Ispanico, andremo a Roma insieme e vivremo avventure sanguinose, e la grande meretrice ci allatterà finché saremo grassi e felici e non potremo più succhiare. E allora, quando saranno morti tanti uomini, forse tu avrai la tua libertà. Ecco, usa questa.
Juba
: È laggiù, da qualche parte, il mio paese, casa mia. Mia moglie prepara il cibo, mia figlia va a prendere l'acqua al fiume. Le potrò mai rivedere? Io non credo.
Massimo
: Pensi di rivederle dopo la tua morte?
Juba
: Penso di sì, però io morirò presto. Loro non moriranno per molti anni. Dovrò aspettare.
Massimo
: Ma tu aspetteresti loro?
Juba
: Certo.
Massimo
: Vedi, mia moglie e mio figlio, loro mi stanno già aspettando.
Juba
: Li rincontrerai un giorno. Ma non ancora. Non ancora. Sì.
Massimo
: Non ancora. Non ancora.
Bambino
: I gladiatori!
Gladiatori
: Andiamo a vedere!
Guardia
: Fuori! Scendete, muovetevi! Venite fuori!
Proximo
: Sono felice di rivederti, amico mio. Portami fortuna.
Guardia
: State fermi.
Juba
: Hai mai visto niente del genere prima d'ora? Non sapevo che gli uomini potessero costruire cose simili.
Proximo
: Conquista la folla.
Guardia
: Dentro! Muovetevi, entrate, forza! Mettetevi tutti in fila!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Quinto
: Massimo, l'imperatore ti vuole, è ur
gente
!
Commodo
: Piangi con me fratello. Il nostro grande padre è morto.
Massimo
: Com'è morto?
Commodo
: I medici dicono che non ha sofferto. Il respiro gli è mancato nel sonno.
Massimo
: Padre...
Commodo
: Il tuo imperatore chiede la tua lealtà, Massimo. Dammi la mano. Te la chiederò una volta soltanto.
Massimo
: Quinto.
Lucilla
: Ave, Cesare.
Massimo
: Devo parlare con i senatori. Ho bisogno del loro consiglio. Va' a svegliare Gaio e Falco.
Cicero
: Gaio e Falco.
Massimo
: La spada.
Cicero
: La spada.
Quinto
: Massimo, ti prego, sta' attento, non sei stato prudente.
Massimo
: Prudente! L'imperatore è stato ucciso!
Quinto
: L'imperatore è morto per cause naturali.
Massimo
: Perché sei armato, Quinto?
Quinto
: Guardie! Ti prego, non opporti, Massimo. Mi dispiace, Cesare ha parlato. Cavalcate fino all'alba, e poi giustiziatelo.
Massimo
: Quinto, guardami. Guardami! Promettimi che veglierai sulla mia famiglia.
Quinto
: La tua famiglia ti incontrerà nei Campi Elisi.
Massimo
: Nooo!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Daniel Jackson
: Anche se sapeva che non sarebbe tornato comunque, ha accettato questa missione. Non ha nessuno che le voglia bene? Non ha una famiglia?
Jack O'Neill
: Avevo una famiglia... Nessuno dovrebbe mai sopravvivere ai propri figli.
Daniel Jackson
: Io non voglio morire, i suoi uomini non vogliono morire, e questa
gente
non vuole morire. Peccato che lei abbia tanta fretta di morire!
Dal film:
Stargate
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo la conclusione della Milano-Sanremo 2017]
Alaphilippe e Kwiatkowski sono rientrati e non mi hanno certo dato molti cambi, per cui hanno recuperato più energie di me. In fondo però i risultati non c'entrano niente, l'importante è fare spettacolo: la
gente
vuole questo.
Peter Sagan
Frasi di Peter Sagan
La
gente
vuole vuole viaggiare in aereo sempre di più ogni giorno.
William Boeing
Frasi di William Boeing
Nel VI secolo d.C. sul promontorio di roccia chiamato Longareno, in territorio di Savignano, a cavallo fra le acque di due fiumi, stava, dritta e possente, una fortificazione bizantina a difesa dalle incursioni Longobarde.
Poco dopo l'anno Mille, le strutture della fortezza che ancora erano integre vennero in possesso di Bonifacio marchese di Toscana. La posizione strategica lo consigliò di edificare, su quei resti, la più possente rocca della montagna.
Loriano Macchiavelli
Cit. da
Delitti di
gente
qualunque ‐ Incipit
Frasi di Loriano Macchiavelli
Camillo Trenti è uno che può ancora parlare e farsi in tendere dal popolo se pure i giorni nei quali la
gente
ascoltava tutto e credeva a molto sono finiti.
Ora nessuno è più disposto a lasciarsi convincere facilmente dalle chiacchiere: se ne sono intese troppe. E pochi i fatti.
Loriano Macchiavelli
Cit. da
La Balla dalle scarpe di ferro ‐ Incipit
Frasi di Loriano Macchiavelli
Gandalf
: Faramir! Faramir! La volontà di tuo padre è diventata follia. Non gettare via la tua vita in modo così avventato.
Faramir
: Dove sta la mia lealtà se non qui?
Gandalf
: Tuo padre ti vuole bene, Faramir. Se ne ricorderà prima della fine.
Denethor
: Sai cantare, messer Hobbit?
Pipino
: Ecco... sì. Almeno abbastanza bene per la mia
gente
. Ma non abbiamo canzoni per grandi palazzi e tempi malvagi.
Denethor
: E perché le vostre canzoni sarebbero inadatte al mio palazzo? Cantami una canzone.
Pipino
: Casa è alle spalle, il mondo avanti. Le strade da seguire, tante. Nell'ombra il mio viaggio va finché luce nel cielo sarà. Nebbia e ombra, oscurità, tutto svanirà. Tutto svanirà.
Troll
: March! March! March! March! March!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
A Los Angeles si finisce con incontrare solo
gente
di cinema o comunque di spettacolo, mentre io credo che per un attore sia importante avvicinare persone e luoghi diversi. Per questo, appena posso, faccio lo zaino e me ne vado per qualche giorno in posti dove me ne sto tranquilla, e nessuno mi riconosce.
Margot Robbie
Frasi di Margot Robbie
Éowyn
: È stato all'improvviso. Erano disarmati. Ora i Bradi attraversano l'Ovestfalda bruciando qualsiasi cosa:
fieno, capanne e alberi.
Freyda
: Dov'è la mamma?
Éowyn
: Shhh.
Gandalf
: Questo è solo un assaggio del terrore che Saruman scatenerà. Sarà sempre più spietato perchè ora è spinto dalla paura di Sauron. Monta a cavallo e affrontalo. Allontanalo dalle donne e dai bambini. Devi combattere!
Aragorn
: Hai duemila bravi soldati che vanno a nord mentre parliamo. Éomer ti è fedele. I suoi uomini torneranno e combatteranno per il loro Re.
Théoden
: Saranno a trecento leghe da qui, ormai. Éomer non può più aiutarci. Lo so cosa vuoi da me, ma non arrecherò ulteriore morte al mio popolo. Non rischierò una guerra aperta.
Aragorn
: La guerra aperta incombe, che tu la rischi o no.
Théoden
: Se ricordo bene, Théoden, non Aragorn, è il Re di Rohan.
Gandalf
: Allora, qual è la decisione del Re?
Háma
: Per ordine del Re la città va abbandonata! Troveremo rifugio al Fosso di Helm. Non caricatevi di tesori, portate solo le provviste necessarie.
Gandalf
: ll Fosso di Helm! Fuggono sulle montagne quando dovrebbero farsi avanti e combattere. Chi li difenderà se non il Re?
Aragorn
: Fa solo ciò che ritiene meglio per la sua
gente
. Il Fosso di Helm li ha salvati in passato.
Gandalf
: Non c'è via di scampo da quella gola. Théoden si dirige verso una trappola. È convinto di condurli alla salvezza, ma andranno incontro ad un massacro. Théoden ha una volontà forte, ma temo per lui. Temo per la sopravvivenza di Rohan. Egli avrà bisogno di te, prima della fine, Aragorn. La
gente
di Rohan avrà bisogno di te. Le difese devono reggere.
Aragorn
: Reggeranno.
Gandalf
: Il Grigio Pellegrino. Così mi chiamavano. Per trecento vite degli uomini ho vagato su questa terra e ora non ho tempo. Se ho fortuna, la mia ricerca non sarà vana. Attendi il mio arrivo, alla prima luce del quinto giorno. All'alba guarda a est.
Aragorn
: Va'.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Tu li vedi? Li abbiamo lasciati indietro!
Grishnákh
: Vi strapperò le vostre piccole luride viscere! Venite qui!
Merry
: Gli alberi! Sali su un albero! È sparito! Ah!
Pipino
: Merry!
Barbalbero
: Uh!
Pipino
: Aaah!
Grishnákh
: Nella pancia ti farò un buco per i vermi!
Pipino
: Scappa, Merry! Ah!
Barbalbero
: Piccoli orchi, burárum!
Pipino
: Sta parlando, Merry. L'albero sta parlando!
Barbalbero
: Albero? Io non sono un albero. Io sono un Ent.
Merry
: Un pastore di alberi. Un custode della foresta.
Pipino
: Non parlare con lui, Merry! Non incoraggiarlo!
Barbalbero
: Barbalbero, mi chiamano alcuni.
Pipino
: E... dalla parte di chi stai?
Barbalbero
: Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte, piccolo orco. A nessuno importa più degli alberi, ormai.
Merry
: Noi non siamo Orchi, siamo Hobbit!
Barbalbero
: Hobbit? Hmmm... Mai sentito di Hobbit prima d'ora. È una malefatta degli orchi, secondo me. Vengono con il fuoco. Vengono con le asce, rosicchiando, mordendo, rompendo, tagliando, bruciando! Distruttori e usurpatori! Maledetti!
Merry
: No. Tu non capisci, siamo Hobbit! Mezzuomini!
Gente
della Contea!
Barbalbero
: Forse è così e forse non è così. Lo Stregone Bianco lo saprà.
Pipino
: Lo Stregone Bianco?
Merry
: Saruman.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Interrompere il nostro lavoro sarebbe stato un suicidio. A chi sarebbe giovato? Io non voglio lasciare a nessuno quello che ho trovato, e nemmeno voglio lasciare questa terra in mano a predatori. Il mio interesse è fare aprire in modo intelli
gente
una nuova stagione politica: per il bene di questa regione, non per conquistare una poltrona.
Antonio Bassolino
Frasi di Antonio Bassolino
La specie intelli
gente
è quella che sopravvive. L'umanità sembra non esserlo.
Danilo Mainardi
Frasi di Danilo Mainardi
Gandalf
: La collera di Sauron sarà terribile. La sua rappresaglia, immediata. La battaglia per il Fosso di Helm è finita, la battaglia per la Terra di Mezzo sta per cominciare. Le nostre speranze sono nelle mani di due piccoli Hobbit, sperduti nelle terre desolate.
Sam
: Chissà se ci metteranno mai nelle canzoni o nei racconti.
Frodo
: Cosa?
Sam
: Chissà se la
gente
dirà mai: "Sentiamo di Frodo e dell'Anello", e io dirò: "Sì, è una delle mie storie preferite". "Frodo era molto coraggioso, vero, papà?". "Sì, figlio mio. Il più famosissimo degli Hobbit, e questo è a dir poco".
Frodo
: Ah, hai tralasciato uno dei personaggi principali: Samvise l'Impavido. Voglio sapere di più su di Sam. Frodo non avrebbe fatto granché senza Sam.
Sam
: Su, padron Frodo, non dovreste scherzare. Io dicevo sul serio.
Frodo
: Anche io.
Sam
: Samvise l'Impavido.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Donne
: Finalmente! Il Fosso di Helm! Eccolo lì, il Fosso di Helm.
Donna
: Siamo salvi, mia signora. Grazie.
Freyda
: Mamma!
Éothain
: Mamma!
Mamma
: Éothain! Freyda! Oh...
Gamling
: Fate largo a Re Théoden! Fate largo al Re!
Éowyn
: Così pochi? Così pochi di voi sono tornati!
Théoden
: La nostra
gente
è al sicuro. Questo l'abbiamo pagato con molte vite.
Gimli
: Mia signora.
Éowyn
: Sire Aragorn... dov'è?
Gimli
: È caduto.
Théoden
: Collocate le nostre forze dietro le mura. Sbarrate il cancello, e disponete guardie tutt'intorno.
Gamling
: E quelli che non possono combattere, mio signore? Le donne e i bambini?
Théoden
: Metteteli nelle grotte. Il braccio di Saruman si sarà allungato molto se crede di raggiungerci qui.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Éowyn
: È stato all'improvviso. Erano disarmati. Ora i Bradi attraversano l'Ovestfalda bruciando qualsiasi cosa: fieno, capanne e alberi.
Freyda
: Dov'è la mamma?
Éowyn
: Shhh.
Gandalf
: Questo è solo un assaggio del terrore che Saruman scatenerà. Sarà sempre più spietato perchè ora è spinto dalla paura di Sauron. Monta a cavallo e affrontalo. Allontanalo dalle donne e dai bambini. Devi combattere!
Aragorn
: Hai duemila bravi soldati che vanno a nord mentre parliamo. Éomer ti è fedele. I suoi uomini torneranno e combatteranno per il loro Re.
Théoden
: Saranno a trecento leghe da qui, ormai. Éomer non può più aiutarci. Lo so cosa vuoi da me, ma non arrecherò ulteriore morte al mio popolo. Non rischierò una guerra aperta.
Aragorn
: La guerra aperta incombe, che tu la rischi o no.
Théoden
: Se ricordo bene, Théoden, non Aragorn, è il Re di Rohan.
Gandalf
: Allora, qual è la decisione del Re?
Háma
: Per ordine del Re la città va abbandonata! Troveremo rifugio al Fosso di Helm. Non caricatevi di tesori, portate solo le provviste necessarie.
Gandalf
: ll Fosso di Helm! Fuggono sulle montagne quando dovrebbero farsi avanti e combattere. Chi li difenderà se non il Re?
Aragorn
: Fa solo ciò che ritiene meglio per la sua
gente
. Il Fosso di Helm li ha salvati in passato.
Gandalf
: Non c'è via di scampo da quella gola. Théoden si dirige verso una trappola. È convinto di condurli alla salvezza, ma andranno incontro ad un massacro. Théoden ha una volontà forte, ma temo per lui. Temo per la sopravvivenza di Rohan. Egli avrà bisogno di te, prima della fine, Aragorn. La
gente
di Rohan avrà bisogno di te. Le difese devono reggere.
Aragorn
: Reggeranno.
Gandalf
: Il Grigio Pellegrino. Così mi chiamavano. Per trecento vite degli uomini ho vagato su questa terra e ora non ho tempo. Se ho fortuna, la mia ricerca non sarà vana. Attendi il mio arrivo, alla prima luce del quinto giorno. All'alba guarda a est.
Aragorn
: Va'.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Tu li vedi? Li abbiamo lasciati indietro!
Grishnákh
: Vi strapperò le vostre piccole luride viscere! Venite qui!
Merry
: Gli alberi! Sali su un albero! È sparito! Ah!
Pipino
: Merry!
Barbalbero
: Uh!
Pipino
: Aaah!
Grishnákh
: Nella pancia ti farò un buco per i vermi!
Pipino
: Scappa, Merry! Ah!
Barbalbero
: Piccoli orchi, burárum!
Pipino
: Sta parlando, Merry. L'albero sta parlando!
Barbalbero
: Albero? Io non sono un albero. Io sono un Ent.
Merry
: Un pastore di alberi. Un custode della foresta.
Pipino
: Non parlare con lui, Merry! Non incoraggiarlo!
Barbalbero
: Barbalbero, mi chiamano alcuni.
Pipino
: E... dalla parte di chi stai?
Barbalbero
: Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte, piccolo orco. A nessuno importa più degli alberi, ormai.
Merry
: Noi non siamo Orchi, siamo Hobbit!
Barbalbero
: Hobbit? Hmmm... Mai sentito di Hobbit prima d'ora. È una malefatta degli orchi, secondo me. Vengono con il fuoco. Vengono con le asce, rosicchiando, mordendo, rompendo, tagliando, bruciando! Distruttori e usurpatori ! Maledetti!
Merry
: No. Tu non capisci, siamo Hobbit! Mezzuomini!
Gente
della Contea!
Barbalbero
: Forse è così e forse non è così. Lo Stregone Bianco lo saprà.
Pipino
: Lo Stregone Bianco?
Merry
: Saruman.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
I amar prestar aen, han mathon ne nen, han mathon ne chae a han noston ned 'wilith. Il potere del nemico sta crescendo. Sauron userà il suo burattino Saruman per distruggere la
gente
di Rohan. Isengard è stata sguinzagliata. L'Occhio di Sauron ora si posa su Gondor, l'ultimo regno libero degli Uomini. La sua guerra contro questo Paese si scatenerà lesta. Sente che l'Anello è vicino. La forza del Portatore dell'Anello sta cedendo. In cuor suo, Frodo comincia a capire: l'impresa esigerà la sua vita. E tu lo sai. Lo hai previsto. È il rischio che ha riguardato tutti noi. Nell'oscurità che si addensa, il potere dell'Anello si fortifica. Si adopera strenuamente per trovare la strada che lo ricondurrà nelle mani degli Uomini. Uomini, che con tanta facilità sono sedotti dal suo potere. Il giovane Capitano di Gondor deve solo stendere la mano, prendere l'Anello per sé e il mondo cadrà. Ora è vicino, vicinissimo a raggiungere il suo scopo. Sauron avrà il dominio su ogni forma di vita su questa terra, anche sulla fine del mondo. Il tempo degli Elfi è finito. Lasciamo la Terra di Mezzo al suo destino? Li lasciamo da soli?
Galadriel
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
La vita è un fiume destinato a prosciugarsi, una sor
gente
tenuta per qualche anno rigogliosa dalle piogge che cadono dai nostri stessi occhi.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Se intorno a te c'è
gente
mediocre che ti adula, allora sappi che hai sbagliato qualcosa.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Montale direbbe che molta
gente
non teme la morte perché è già morta.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Un uomo buono e intelli
gente
non sarà mai apprezzato ampiamente. I più, essendo profondamente diversi da lui, tenderanno ad odiarlo.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Quando morirò, che mi si aprano pure le porte dell'inferno; in Paradiso incontrerei tutta quella
gente
che in terra ho detestato.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
A me non piace parlar male della
gente
, faccio prima a elencare i lati positivi.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Le processioni stancano i Santi costringendoli a contare tutte quelle banconote che la
gente
ha appeso ai loro abiti per pagarsi le grazie.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
Di
gente
in
gente
, mi vedrai seduto
Su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
Il fior de' tuoi gentili anni caduto.
Ugo Foscolo
Cit. da
In morte del fratello Giovanni
‐ Incipit
Frasi di Ugo Foscolo
Frodo
: Andiamo.
Portiere
: Che volete?
Frodo
: Siamo diretti al "Puledro Impennato".
Portiere
: Hobbit. Quattro Hobbit! Che tipo di affari vi porta a Brea?
Frodo
: Vogliamo alloggiare alla locanda. I nostri affari ci appartengono.
Portiere
: Va bene, giovanotto, non volevo offendere. È mio dovere fare domande quando si fa buio. Dicono che c'è
gente
strana in giro. Non si è mai troppo prudenti.
Uomo
: Levatevi di mezzo! Guarda dove metti i piedi, giovane Hobbit. Sembrano dei pulcini bagnati. Ah, ah, ah!
Frodo
: Scusate.
Oste
: Oh, buonasera, piccoli signori. Se cercate un alloggio abbiamo disponibili delle belle, comode stanze a misura di Hobbit, signor...
Frodo
: Sottocolle. Mi chiamo Sottocolle.
Oste
: Sottocolle, sì...
Frodo
: Siamo amici di Gandalf il Grigio. Gli dite che siamo arrivati?
Oste
: Gandalf? Gandalf... Oh.... sì, ricordo. Un tipo anziano. Folta barba grigia, cappello a punta, eh? Non lo vedo da sei mesi.
Sam
: E ora che facciamo?
Frodo
: Sam, si farà vivo. Arriverà.
Uomo
: E levati di mezzo!
Pipino
: Che cos'è?
Merry
: Questa, amico mio, è una pinta.
Pipino
: Si vende a pinte?
Merry
: Hm-hm.
Pipino
: Ne prendo una.
Sam
: Ne hai già presa una metà intera! Quel tipo non ha fatto che guardarvi da quando siamo arrivati.
Frodo
: Scusate. Quell'uomo lì all'angolo. Chi è?
Oste
: È uno dei Raminghi.
Gente
pericolosa, vaga per le Terre Selvagge. Come si chiama veramente non l'ho mai saputo, ma da queste parti lo chiamano Grampasso.
Frodo
: Grampasso...
Anello
: Baggins. Baggins. Baggins. Baggins. Baggins.
Pipino
: Baggins? Ma certo che conosco un Baggins. Eccolo lì, Frodo Baggins, mio cugino di secondo grado, se consideriamo da parte di mia madre, di terzo grado se consideriamo da parte di mio padre...
Frodo
: Pipino!
Pipino
: Attento, Frodo!
Folla
: Oh! Dov'è finito? È sparito!
Sauron
: Non puoi nasconderti. Io ti vedo. Non c'è vita nel vuoto. Solo morte.
Grampasso
: Attirate troppa attenzione su di voi, signor Sottocolle.
Frodo
: Cosa volete?
Grampasso
: Che siate più attento. Non è un gingillo quello che portate
Frodo
: Io non porto niente.
Grampasso
: Ah, davvero? Io posso evitare di essere visto, se lo desidero, ma sparire del tutto... questo è un dono raro.
Frodo
: Chi siete?
Grampasso
: Avete paura?
Frodo
: Sì.
Grampasso
: Non ne avete abbastanza. So cosa vi dà la caccia.
Sam
: Lascialo, o ti sistemo, Gambelunghe!
Grampasso
: Sei risoluto, piccolo Hobbit. Ma questo non ti salverà. Non puoi più attendere lo stregone, Frodo. Stanno arrivando.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Bilbo
: Salve, salve. Grassotto Bolgeri. Ah, ah, ah! Che piacere vedervi, accomodatevi.
Frodo
: Coraggio, Sam, invita Rosie a ballare!
Sam
: Credo che mi scolerò un'altra birra.
Frodo
: Oh, no, mio caro. Buttati! Eh, eh, eh, eh!
Gandalf
: Oh!
Bilbo
: E io stavo lì, alla mercé di tre mostruosi Troll. E tutti e tre discutevano tra loro su come ci avrebbero cucinati. Se arrostirci allo spiedo o sedersi su di noi uno a uno, riducendoci a gelatina! Passarono così tanto tempo a discutere del come e del perché, che i primi raggi del sole sbirciarono sopra la cima degli alberi, fft! E li trasformarono in pietra.
Gandalf
: Ah, ah, ah!
Pipino
: Presto!
Gandalf
: Oh! Sono partiti!
Merry
: No, no, quello grande, quello grande.
Pipino
: Eh? Fatto!
Merry
: Devi infilarlo nel terreno.
Pipino
: È nel terreno!
Merry
: Fuori!
Pipino
: L'idea è stata tua!
Hobbit
: Guardate là!
Frodo
: Bilbo! Bilbo, attento al drago!
Bilbo
: Drago? Sciocchezze, non si vede un drago in questa zona da un migliaio di anni!
Hobbit
: Oh!
Merry
: Bello quello!
Pipino
: Prendiamone un altro. Ah...
Gandalf
: Meriadoc Brandybuck e Peregrino Tuc. Dovevo immaginarlo.
Hobbit
: Discorso, Bilbo! Discorso!
Frodo
: Discorso!
Bilbo
: Miei cari Baggins e Boffin! Tuc e Brandybuck! Scavari! Paffuti! Soffiatromba! Bolgeri! Serracinta! E Tronfinpiede!
Tronfinpiedi
: Tronfinpiedi!
Bilbo
: Oggi è il mio centoundicesimo compleanno!
Hobbit
: Tanti auguri!
Bilbo
: Ahimè. Centoundici anni di vita non sono sufficienti in mezzo a della
gente
così straordinaria e ammirevole. Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà
dell'affetto che meritate.
Hobbit
: Cosa?
Bilbo
: Io... Io ho da fare. Ho rimandato troppo a lungo. Mi duole annunciare che questa è la fine. Io me ne vado. Vi saluto dal più profondo del cuore. Addio.
Hobbit
: Oh!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
La
gente
che non è in grado di motivare se stessa deve accontentarsi della mediocrità, non importa quanto impressionanti siano le loro capacità.
Andrew Carnegie
Frasi di Andrew Carnegie
Portatemi via la mia
gente
e lasciatemi le aziende vuote e presto l'erba crescerà sul pavimento dei reparti. Portatemi via le aziende e lasciatemi le persone con cui lavoro e presto avrò aziende migliori di prima.
Andrew Carnegie
Frasi di Andrew Carnegie
C'è un filo logico e la
gente
inciampa!
Anonimo
Tutti i governi soffrono d'un problema ricorrente: il Potere attira personalità patologiche. Quel potere non è per i corruttibili.
Gente
del genere ha la tendenza a inebriarsi di violenza, una condizione dalla quale finiscono ben presto per dipendere.
[Missionaria Protectiva, Testo QIV - decto]
Frank Herbert
Cit. da
La rifondazione di Dune
Frasi di Frank Herbert
Non potete conoscere la storia a meno che non sappiate come i capi si muovono con le sue correnti. Ciascun capo richiede che degli estranei perpetuino la sua leadership. Esaminate con attenzione la mia carriera: io ero capo, e straniero. Non supponete che io abbia creato tutto da solo una Chiesa-Stato. Quella era la mia funzione di capo, ed io ho copiato i modelli storici. Le arti barbariche del mio tempo mi rivelano come uno straniero. La poesia favorita: l'epica. L'ideale popolare drammatico: l'eroismo. La danza: selvaggiamente scatenata. Tutte cose stimolanti per far sentire alla
gente
ciò che gli ho portato via. Di che cosa li ho derubati? Del diritto di scegliere un ruolo nella storia.
[Leto II - il Tiranno - Traduzione di Bebe Vether]
Frank Herbert
Cit. da
La rifondazione di Dune
Frasi di Frank Herbert
«Ne ho abbastanza della divinita' e dei sacerdoti! Mi credete incapace di veder chiaro attraverso il mito che mi circonda? Hayt, consulta ancora una volta i tuoi dati. I miei riti hanno invaso perfino i più elementari atti dell'uomo. La
gente
mangia nel nome di Muad'Dib ! Fa all'amore in mio nome ! Nasce in mio nome !... Perfino attraversa la strada in mio nome ! Non rizzano una trave sul tetto più miserabile di Gangishree senza invocare la benedizione di Muad'Dib!
[Il Libro delle Diatribe, dalle Cronache di Hayt]
Frank Herbert
Cit. da
Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
Per molta
gente
è difficile capire la vita familiare dell'Harem Reale, ma io cercherò di darvene una visione condensata. Mio padre, ne sono convinta, aveva un solo, vero amico: il Conte Hasimir Fenring, l'eunuco genetico, uno dei più temibili guerrieri dell'impero. Il Conte, un uomo piccolo, brutto e vivace, presentò un giorno a mio padre una nuova schiava concubina, e io fui mandata da mia madre a spiare la cerimonia. Noi tutte spiavamo mio padre, per proteggerci. Certo, una schiava concubina concessa a mio padre in base all'accordo fra il Bene Gesserit e la Gilda non poteva generare un Successore Reale, ma i loro intrighi continuavano instancabili, ossessionanti e sempre uguali. Mia madre, le mie sorelle e io ci eravamo ormai abituate a evitare i più sottili strumenti di morte. Può sembrare orribile a dirsi, ma non sicura che mio padre fosse del tutto estraneo a questi tentativi di morte. Una Famiglia Reale è diversa dalle altre. Dunque, dicevo, c'era questa nuova schiava concubina, snella, graziosa, rossa di capelli come mio padre. Aveva i muscoli di una danzatrice, e certamente la neuroseduzione faceva parte del suo addestramento. Era in piedi, davanti a mio padre, nuda, e lui la guardò a lungo, prima di dichiarare: "È troppo bella. La riserveremo per un dono". Non avete idea della costernazione che questa sua decisione creò nell'Harem Reale. L'astuzia e l'autocontrollo non erano, forse, minacce mortali per noi tutte?
[da "Nella mia casa paterna", della Principessa Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
O mari di Caladan,
O
gente
del Duca Leto...
La cittadella di Leto è caduta,
Caduta per sempre...
[dai "Canti di Muad'Dib", della Principessa Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
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