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Federico Rampini
Federico Rampini
Frasi di Federico Rampini - pagina 2
Federico Rampini
Giornalista e saggista italiano...
25 marzo 1956
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Uno dei pericoli del totalitarismo è proprio la sua capacità di indottrinare il popolo perché pensi come un sol uomo.
Nel suo progetto per la pace perpetua (1795) il filosofo Immanuel Kant formulò una teoria che finora ha resistito alla prova dei tempi. Uno dei presupposti per la pace universale, disse Kant, è la democrazia: da allora ci sono state tante guerre fra dittature, o che hanno opposto paesi democratici e nazioni rette da dittature, ma non è mai scoppiato un conflitto armato tra due paesi a regime democratico. Che sia validamente eterna oppure no, quella regola ha permeato la nostra visione del mondo. Finché la Cina rimane una dittatura, la sua ascesa non può essere del tutto rassicurante per i suoi vicini e per il resto del mondo. E dunque, a quando la democrazia?
[Su Abiy Ahmed Ali]
Ha disteso le relazioni con tutti i vicini e negozia collegamenti portuali a Gibuti. All'interno ha liberato prigionieri politici, ha allacciato il dialogo con gli oppositori in esilio, alcuni dei quali sono rientrati. Ha favorito l'ascesa di donne ai vertici: la prima presidente della Repubblica di tutta l'Africa, la prima presidente della Corte costituzionale. Non è poco, e si può aggiungere il suo talento di comunicatore. È un volto fresco e accattivante in un continente dove ancora dominano tanti gerontocrati tirannici.
Non esiste una vera democrazia pluralista, la stampa e Internet sono ancora controllati. La politica è ingessata dentro le organizzazioni del Fronte Rivoluzionario che rovesciò la dittatura militare di Mengistu nel 1991. Soprattutto, la vita politica si svolge dentro la gabbia rigida del "federalismo etnico", che non ha affatto risolto le tensioni tra le principali componenti: gli Oromo (oltre un terzo della popolazione), gli Amhara (seconda componente), i Tigray che pur essendo minoranza hanno dominato a lungo lo Stato e l'esercito, e un'altra ottantina di gruppi. Il federalismo etnico eccita conflitti con centinaia di morti all'anno, soprattutto per la proprietà della terra: lo Stato rimane il proprietario di ultima istanza, ai contadini concede contratti di affitto di lunga durata, ma con delle precise assegnazioni etniche. Spesso è questa la scintilla che riaccende esplosioni di violenza.
"The Entitled Generation", ci definisce Keller: che si può tradurre come "La generazione privilegiata". Keller riprende tutti i capi d'imputazione che ci sono stati rivolti. Da destra, la generazione dei baby boomer è accusata di avere partorito il Sessantotto e il femminismo, le rivolte antiautoritarie e il boom della marijuana, tutto ciò che ha fatto a pezzi i valori tradizionali, il collante della società. "La Peggior Generazione", la definì un consigliere di Bill Clinton, Paul Begala, che descrive i baby boomer come «i più egoisti, egocentrici, autoreferenziali, presuntuosi, indulgenti con se stessi». Keller contrattacca: «Tra noi ci furono quelli che andarono a combattere in Vietnam e quelli che protestarono contro la guerra. Dai nostri ranghi sono usciti i banchieri d'azzardo di Wall Street ma anche i geni imprenditoriali di Steve Jobs e Bill Gates».
Ormai non c'è ricerca scolastica o tesi universitaria che non vi attinga a piene mani. Giornalisti e scrittori, docenti o sceneggiatori di tv e cinema, messi di fronte all'imperativo di verificare delle informazioni con rapidità, sono diventati suoi utenti regolari. È Wikipedia, l'enciclopedia online "fatta dal basso", uno dei più influenti fenomeni culturali del nostro tempo. Ambisce nientemeno che a offrire lo scibile umano.
[...]
Stupefacente fenomeno di cooperazione collettiva, continua a crescere alla velocità di trentamila parole al mese.
[Su Wikipedia]
All'origine questa enciclopedia collettiva è segnata dall'impronta della cultura anti-autoritaria, libertaria e anticapitalista, tipica dei pionieri di Internet. A differenza dell'Encyclopédie illuminista di Diderot e D'Alembert, non ha la pretesa di scalzare un vecchio sapere sclerotizzato e reazionario per sostituirlo con una scienza più avanzata. Ha invece la convinzione che siano superati i confini tradizionali tra cultura alta e cultura popolare, tra gli specialismi e le conoscenze diffuse.
L'Etiopia ospita quasi un milione di profughi tra sudanesi, eritrei, somali. Nonostante i suoi problemi interni in questo momento ha una funzione stabilizzatrice per il Corno d'Africa. Se dovesse implodere il miracolo etiope, le conseguenze si sentirebbero in tutte le direzioni, inclusi i flussi migratori. Il giorno in cui non fosse più l'Etiopia a trattenere i profughi dai paesi limitrofi, si può immaginare quali direzioni prenderebbero.
[Sulla guerra del Tigrè e Abiy Ahmed Ali]
Un paradosso colpisce il resto del mondo: protagonista di questa recrudescenza di antichi conflitti è un leader che appena un anno fa ricevette il Premio Nobel per la pace. Il premier Abiy ebbe una vera e propria luna di miele con i media internazionali, fu salutato come il protagonista di una nuova generazione di statisti africani, capace di governare un boom economico nella stabilità. Seconda maggiore nazione del continente nero, l'Etiopia è reduce da anni di forte crescita, Abiy ne ha ricavato un prestigio che ha fatto di lui un politico influente ben al di là delle sue frontiere nazionali. Le motivazioni del Nobel furono soprattutto due: appena preso il potere aveva liberato molti prigionieri politici; inoltre aveva firmato la pace con l'Eritrea. Lui stesso ha segnalato un'involuzione politica quando a ottobre alla scadenza del suo mandato ha deciso di rinviare le elezioni. Ora sarà il protagonista di una guerra civile?
In realtà Wikipedia oggi combina una partecipazione volontaria di massa, con un sistema di filtri e di "correzioni esperte". Sicché gli errori non sono più frequenti di quelli dell'Enciclopedia Britannica. Il vero limite è un altro. I "wikipediani" (il 70 per cento dei quali ha meno di 30 anni) sono sproporzionatamente dipendenti dalle informazioni disponibili online. Perciò la mole di dati e notizie che confluiscono a formare una voce di Wikipedia, è molto più ricca se riguarda fatti e personaggi recenti, dagli anni Novanta ai nostri giorni.
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