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Filippo Facci
Filippo Facci
Frasi di Filippo Facci - pagina 3
Filippo Facci
Giornalista e scrittore italiano
11 maggio 1967
Frasi in elenco
:
62
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Pagina:
3
di
7
Puoi trovare le
frasi di Filippo Facci
anche in questi temi:
Razzismo
Rancore
Roma
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Vedere la radicale Emma Bonino festeggiare l'anniversario del Concordato a Palazzo Borromeo – dopo che aveva combattuto il Concordato per tutta la vita, da anticlericale militante – mi ha ricordato quando da bambino mi davano il Fernet Branca per aiutarmi a vomitare. A voi non farà schifo, a me sì: perché le incoerenze più orrende non sono quelle dei voltagabbana professionisti, gente che del galleggiamento ha fatto un'arte molto italiana: sono quelle degli idealisti, dei promotori dei diritti civili, per esempio di una radicale che fino a due anni fa festeggiava la Breccia di Porta Pia coi compagni anticlericali – la Bonino c'era, ogni 20 settembre – e martedì scorso eccola presenziare solennemente all'anniversario della firma dei Patti Lateranensi all'ambasciata italiana presso la Santa Sede: c'erano le più alte cariche ecclesiastiche e naturalmente il segretario di Stato Vaticano. Domanda: era una scelta obbligata e responsabile, da ministro degli Esteri? Ma nemmeno per idea: e in ogni caso avrebbe potuto mandare uno dei suoi tanti viceministri o capi di gabinetto. Allora siamo troppo severi? No, perché forse non è chiaro che non stiamo parlando di una cerimonia qualsiasi, di una scartoffia burocratica, o di una fisiologica apertura tipo quelle che lo sciamano Pannella sta riservando a un papa sensibile verso il problema dei carcerati: parliamo dei Patti Lateranensi e cioè del Concordato, forse il nemico numero uno dei Radicali dalla fondazione a oggi, quel Concordato contro il quale i Radicali promossero un referendum abrogativo poi bocciato dalla Corte Costituzionale.
Perché Cesare Prandelli è sottratto a qualsiasi spending review? Perché i giornali citano il rinnovo del suo contratto e però tralasciano, o mettono in secondo piano, che il suo ingaggio non è diminuito bensì aumentato? Prandelli è anche amico di Renzi: perché per lui non vale la proposta che i manager statali non guadagnino più di 239 mila euro, cioè l'appannaggio del capo dello Stato?
[...]
Nota: non me ne frega niente che si abbassi lo stipendio a Prandelli, me ne frega di capire come accidenti funziona questo Paese.
[da Prandelli pagato il doppio del manager Fs anche se perde, 26 marzo 2014]
Non sono le guerre a dividerci, non è la politica a condannarci a questo bipolarismo idiota: sono i casi Noemi ad avere la capacità quasi violenta di ritrasformare l'avversario in un nemico. C'è solo da schierarsi, davvero. Io sto di qua, amici del gruppo Espresso. E voi mi fate schifo.
[da Eva Espresso, 2 giugno 2009]
Vede, signorina Di Girolamo: tra l'occuparsi di una battona pugliese e l'occuparsi di un santo di Pietrelcina, almeno secondo me, la normalità esiste, e nel mezzo, le dico la verità, l'obiettivo è poter tornare a occuparsi serenamente proprio di quelle come lei.
[da L'arte di tacere, 25 luglio 2009]
La mia opinione sulla prevalenza, sottolineo e lo dico tre volte, prevalenza e prevalenza della rete che è quella che frequenta e commenta sul blog di Grillo, la rete che si evoca qui, è il peggio di questo Paese.
Nessuno può cambiarti il temperamento, e chi ci prova è un cretino o un megalomane.
[da Non capisco chi viene lasciato e dice di volere COMUNQUE il bene dell'altro, 12 agosto 2009]
Più cresciamo e meno cambiamo, è sempre più difficile non morire da vivi.
[da Siamo tutti pesci fuor d'acqua - ma è difficile resistere alla voglia di buttarsi, 13 maggio 2009]
La domanda è se si possa celebrare la vita e la morte di Pelè senza che ogni volta arrivino frotte di partenopei a rompere i coglioni con Maradona.
[Nelle risposte di Facci ai commenti dei lettori]
Per me una condanna per diffamazione – per un giornalista – è la cosa più normale del mondo. Lo è sempre stata. I grandi vecchi del giornalismo hanno centinaia di condanne che son tutte medaglie, come si diceva un tempo. Ora questo imbarbarimento, questo sostituire la fedina alla carta d'identità, questa deformazione per cui i ragazzini considerano clamoroso che un giornalista sia condannato per diffamazione, tutto questo, insomma, è proprio una delle eredità culturali che Travaglio lascerebbe a questo mestiere se domani gli venisse un colpo. È la vera, sola grande diga che ha rotto: a cominciare da quando scrisse che le diffamazioni di Lino Jannuzzi meritavano il carcere. Travaglio ha diverse condanne, ma nessuna definitiva. Da qui la sua pretesa verginità. Peccato che se ne fotta di chiunque sia nelle sue stesse condizioni: per impiccare un politico o un collega gli basta un verbale, e i ragazzini applaudono.
La condanna a Fabrizio Corona è assurda e basta, il condannato meriterebbe la grazia presidenziale al pari di altri casi che probabilmente neppure conosciamo.
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Altri autori di aforismi
Facchinetti, Roby
Fagnani, Francesca
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